biolcalenda di marzo 2015

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• L’editoriaLe: ttip, iL trattato deLLe Lobby • L’ortaggio deL mese: iL CavoLo • CuCina regionaLe: Le riCette deLLa v aL d’aosta • FLoriterapia: iL dono di baCh aLLumanità • breve guida aLLa CertiFiCazione bioLogiCa • eFFervesCienza: iL metodo gerson • L’editoriaLe: ttip, iL trattato deLLe Lobby • L’ortaggio deL mese: iL CavoLo • CuCina regionaLe: Le riCette deLLa v aL d’aosta • FLoriterapia: iL dono di baCh aLLumanità • breve guida aLLa CertiFiCazione bioLogiCa • eFFervesCienza: iL metodo gerson PROGR. ABB. - Poste Italiane S.p.a. Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1 - Filiale di Padova CMP - In caso di mancato recapito restituire all’ufficio di Padova CMP detentore del conto, per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa - 1 copia 2,00 (pubblicazione normalmente riservata ai soci) – Contiene I.R. marzo 2015 Dalla cultura un’educazione permanente per la sobrietà dei bisogni

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Rivista mensile di cultura, alimentazione, cucina, terapie naturali, agricoltura biologica e biodinamica, bioedilizia e bioarchitettura, economia solidale e sostenibile. Per ricevere Biolacalenda è necessario diventare soci dell'Associazione La Biolca.

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Page 1: Biolcalenda di marzo 2015

• L’editoriaLe: ttip, iL trattato deLLe Lobby

• L’ortaggio deL mese: iL CavoLo

• CuCina regionaLe: Le riCette deLLa vaL d’aosta

• FLoriterapia: iL dono di baCh aLL’umanità

• breve guida aLLa CertiFiCazione bioLogiCa

• eFFervesCienza: iL metodo gerson

• L’editoriaLe: ttip, iL trattato deLLe Lobby

• L’ortaggio deL mese: iL CavoLo

• CuCina regionaLe: Le riCette deLLa vaL d’aosta

• FLoriterapia: iL dono di baCh aLL’umanità

• breve guida aLLa CertiFiCazione bioLogiCa

• eFFervesCienza: iL metodo gerson

PROGR. ABB. - Poste Italiane S.p.a. Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1 - Filiale di Padova CMP - In caso di mancato recapito

restituire all’ufficio di Padova CMP detentore del conto, per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa - 1 copia €2,00 (pubblicazione

normalmente riservata ai soci) –Contiene I.R.

marzo 2015

Dalla cultura un’educazione permanente per la sobrietà dei bisogni

Page 2: Biolcalenda di marzo 2015

La Biolca ringrazia i propri sostenitori:

THE BRIDGE, CIAO BIO, LA SPIGA BIO, EL FORNO A LEGNA, MUTTA MASSIMO,SALVAGNO GIOVANNI, CASASANA, HERMES, MONTE DEGLI AROMI, ANTICOMOLINO ROSSO, BIOLIVING, DEOLA DOLCIARIA, dott. LUCA BASTIANELLO,COLTIVABILE, IL GUFO, GELATERIA SOLE LUNA, GOODPLACE, REMEDIA, Az.agricola PETRIGNANO, L’ALTRA MEDICINA, LA MASIERA

Page 3: Biolcalenda di marzo 2015

Ennesimo tentativo della lobby finanziaria mul-tinazionale per attivare un processo di priva-tizzazione di tutto ciò che è pubblico, di tutto

ciò che è bene comune all’insegna del profittosopra ogni cosa. È molto probabile che il Ttip, trat-tato transatlantico di partenariato tra Usa e Ue, sichiuderà sopra la testa di tutti i cittadini statunitensied europei per cui nel prossimo futuro lepersone saranno misurate in base al de-naro che posseggono, ma se non ne hanno,devono vendersi come schiavi, senza di-ritti.

Dovranno essere cambiate le leggi degliStati, in modo da favorire gli interessi dellemultinazionali; qualora la legislazione creidifficoltà o mancato guadagno ad una dittasopranazionale lo Stato sarà condannato arisarcire il mancato profitto. Il trattatoviene presentato come una discussione virtuosaper favorire lo scambio delle merci tra Nordame-rica ed Europa, ma sono esclusi dalla discussione icittadini e i loro rappresentanti, per cui gli unici chediscutono, e alla fine decidono, sono le grandi ag-gregazione finanziarie, sovrapponendosi ai Governie alle politiche democratiche.

Gli argomenti trattati non hanno limiti merceo-logici, per cui si discute del commercio della tec-nologia, degli armamenti, dei farmaci, eccetera,riguarderà ogni forma di possibile e immaginabilecompravendita e in modo particolare nei settoridove è massimo il guadagno: sanità e alimentazione.Solo l’alimentazione rappresenta circa 80% degliscambi commerciali dell’intero pianeta, per cui è ungrande affare possedere i brevetti OGM che mar-chiano in modo indelebile la proprietà dei principalisemi usati in agricoltura e poi trasformati dall’indu-

stria in energia, materie prime, mangimi, pseudocibo.

Verrebbe spazzata via la resistenza, che tuttoraesiste nei governi dei paesi europei, a liberalizzarela coltivazione con semi OGM; infatti questi paesicolgono l’enorme danno economico che rica-drebbe inevitabilmente nel residuo di agricoltura e

attività artigianali connesse, cancellandoper sempre le produzioni regionali di nic-chia che rendono, ad esempio, l’Italia fa-mosa nel mondo. Quale “Parmesan” èpossibile distinguere dal Parmigiano Reg-giano se è comunque fatto con latte mar-chiato Monsanto?

Tutta la legislazione costruita, con granfatica e comunque tutt’altro che perfetta,per tutelare la salute dei cittadini e difen-dere l’ambiente dalla distruzione ver-

rebbe annullata perché crea limiti al profitto. Lasanità privatizzata dominata dalle assicurazioni; incaso di ricovero chiede, non il libretto sanitario, mail numero di Conto Corrente Bancario, che stabili-sce se puoi essere ricoverato.

Finché non ci sarà un limite al profitto, finché ildenaro non avrà un limite insuperabile al suo accu-mulo per cui perderà la sua essenza divina, le masseumane adoranti subiranno ogni offesa, ogni schia-vitù. Dobbiamo confidare su un numero relativa-mente piccolo di Persone onorevoli, cioè oneste,quindi dignitose, libere e non alienate dalla natura,in grado di contrastare disperatamente, caparbia-mente non per vincere, ma per affermare la propriaumanità. Umani e non topi.

Email: [email protected] - tel. 328 1312595- www.stop-ttip-italia.net

di Filippo Zaccaria

Ttip, il trattato delle lobby

marzo 2015 3

Cogliere il cuore

Rispondi o lascia un commento all'editoriale di Filippo Zaccaria su www.labiolca.it

Page 4: Biolcalenda di marzo 2015

L’Associazione La Biolca, a sostegno delle proprie attività istitu-zionali, può essere beneficiaria di donazioni, lasciti, erogazioni. Per contributi superiore a € 550 si ha diritto alla qualifica di sociovitalizio con relativo abbonamento vitalizio al mensile «Biolca-lenda». Il versamento dei contributi può essere fatto tramite il c.c.p. n°12070355 (intestato a: Associazione Culturale La Biolca, via Chioggia,33 - 35142 Padova) o tramite bonifico presso: Banca Popolare Etica,piazzetta Forzatè, 2 - 35137 Padova - Coordinate bancarie EU IBANIT86 D05018 12101 000000108662 Associazione Culturale LaBiolca.Tutti i contributi a favore dell’Associazione sono deducibili ai finidella dichiarazione dei redditi (legge n. 342 del 21 novembre 2000,donazioni a favore delle associazioni di promozione sociale).

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e il codice fiscale della Biolca: 80027480286

Direttore responsabile: Micaela Faggiani Registrazione: Tribunale di Padova n. 1298 del 20.07.1991Spedizione: in abb. postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96,Filiale di Padova CMP Anno XXV, 2015Coordinatore di redazione: Silvano ParisenRedazione: Filippo Zaccaria, Sabrina Schiavo, Germana Urbani, Gu-glielmo FrezzaCollaboratori: Carmen Bellin, Carla Babetto, Sonia Martinello, Ga-briela Cardin, Nella Calligrafi, Paolo Nalotto, Umberto Bassan, Loren-zo Cailotto, Maurizio Babetto, Franco D’Agostini, Luca Michieletto,Fabio Fioravanti, Giovanni Russo, Marcello Pamio, Agostino Aldrigo,Martina Parisen, Mauro Berton, Michela Pavan, Grazia Carraro, Au-retta Pini, Stefano Bianchi, Daniela Ciprian, Ornella Bellettato.Progetto grafico: Jenny Bizzo

COMITATO SCIENTIFICO

GIANNI TAMINO, biologo ricercatore presso l’Università di Padova- DANIELA CONTI, biologa esperta di genetica molecolare - GIO-VANNI ANGILÈ, medico chirurgo esperto di medicina naturale -ALESSANDRO FORMENTI, medico chirurgo esperto di medicinanaturale e fitoterapia - PAOLO PIGOZZI, medico nutrizionista,omeopata, fitoterapeuta - MARIUCCIA RIGON, ricercatrice antro-posofica - RENZO SCAGGIANTE, medico odontoiatra - DINOBORTOLUZZI, professore docente alla scuola di naturopatia «Gali-lei» e «Carton» - GIUSEPPE ALTIERI, agronomo - GUIDO FIDORA,membro del comitato tecnico-scientifico dell’Amab - GIANCARLOCHINELLO, architetto esperto in bioarchitettura - MAURIZIO LAZ-ZAROTTO, architetto consulente in materiali per la bioedilizia - LO-RENZO VITTORI, ingegnere, referente regionale Anab - PAOLOGIROTTO, medico veterinario omeopata - PAOLO PISTIS, consulenteper l’agricoltura biodinamica - STEFANO MONTANARI, ricercatore -ERICH TREVISIOL, docente dello Iuav di Venezia - MARINA MARIANI,agronoma, esperta di sicurezza alimentare - MARIA CONCETTA DI-GIACOMO, medico di base - PATRIZIA GENTILINI, medico oncologo- PIETRO PERRINO, ricercatore del Cnr - MAURIZIO SIGNORINI, ar-chitetto esperto di progettazione bioedile e di ecodesign - LUCA BA-STIANELLO, medico odontoiatra - ELISABETTA TURRIN

Editore: Associazione Culturale LA BIOLCAvia G. Marconi, 13 - 35041 Battaglia Terme - (PD)via Chioggia, 33 - 35142 Padova (sede legale)Stampa: Tipolitografia Arte Stampa via Adige, 605 - 35040 Urbana (PD)

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L'adesione permette di ricevere «Biolcalenda» per un anno intero (11uscite). Per riceverlo dal mese successivo all'iscrizione, il versamento devepervenire entro il 10 del mese in corso (calcolando che i bollettini di c.c.p.impiegano 15-20 giorni per arrivare). Con la stessa modalità si possonoversare tutte le quote di adesione all'Associazione:

Quote associative per il 2015Socio aderente € 20Socio aderente + familiare € 30Socio sostenitore € 50 o più

Note: Il socio aderente, oltre a ricevere «Biolcalenda», può partecipare vantag-giosamente a tutte le attività culturali (corsi, conferenze, seminari, escursioni) epuò usufruire della biblioteca dell'Associazione. Il socio aderente + familiare per-mette di estendere a un familiare i vantaggi del socio aderente. Il socio sostenitoreaiuta con un contributo straordinario le attività dell’associazione.

Vuoi regalare Biolcalenda?Se vuoi fare un regalo originale, utile e duraturo a una persona che ti ècara noi ti consigliamo di regalare un abbonamento a Biolcalenda. Nel bol-lettino postale, nello spazio della causale, basta indicare il nome del dona-tore e negli spazi quadrettati, riportare l’indirizzo del beneficiario. Se nonhai il bollettino puoi richiederlo al n. 049 9101155 o fare l’ordine diretta-mente per telefono. Provvederemo noi a inviare la rivista e una lettera conla dicitura: «Questo abbonamento Le è stato offerto in dono da…».

AI NOSTRI ABBONATISe non ricordate la scadenza del vostro abbona-mento potete trovarla sull’etichetta di spedizione,prima riga, alla voce «SCADE .../... (mese/anno)»

marzo 20154

Ai nostri

lettori

n. 3/2015, Anno XXV

Page 5: Biolcalenda di marzo 2015

L ’edi tor ia le

A l imentaz ioneCucine regionali: ricette della Val d’Aosta

L’ortaggio del mese in cucina: il cavolo

Prenders i curaDentosofia: lo studio dentistico idealeGravidanza: la naturalità della nascitaGiocarsi la salute... per vincere la malattiaCancro e alimentazioneLa floriterapia di BachAmmalarsi di cancro: solo sfortuna?

Studi , idee, contr ibut iNanopatologie: argento colloidale, sì o no?Architettura: l’ultimo capolavoro di Scarpa

Piante popolari: PiantaggineCronache da Kakilandia: bella e brutta gente

Agr ico l turaBreve guida alla certificazione biologicaLe lavorazioni del terreno - seconda parteCalendario delle semine e delle lavorazioniAiab VenetoAveprobi

Annunci&Segnalaz ion iI programmi dei corsiLa bacheca dei lettoriL’agenda di febbraio

Rif les s i & Afor i smi

Sommariodi Filippo Zaccaria pag. 3

pag. 36pag. 47pag. 48

Luca Bastianello pag. 10Elisabetta Turrin pag. 12Ennio Caggiano pag. 14Giovanni Angilè pag. 16

Nicol Stefani pag. 17Patrizia Gentilini pag. 18

Auretta Pini pag. 6Sonia Martinello pag. 8

Stefano Montanari pag. 20Maurizio Signorini pag. 22

Antonio Todaro pag. 24Marina Mariani pag. 26

Luca Michieletto pag. 28Fabio Fioravanti pag. 30

pag. 32pag. 33pag. 34

pag. 50 In copertina: foto di Patrizio Viaro,

Piantaggine

marzo 2015 5

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6 marzo 2015

Consigli e ricette

CUCINA REGIONALEal la scoperta de i prodott i t ip ic i e del le r icette del la Va l le d ’Aosta

La cucina della Valle d’Aosta è una cucina che conserva radiciantiche e perciò ancora inscindibilmente legata ai prodotti delterritorio. Si tratta di una cucina rustica e semplice, di montagna,basata in gran parte su pochi ingredienti locali come i cavoli, lepatate, i fagioli, le castagne, la segale, l’orzo, le vecchie varietà digranturco, l’aceto di mele, molte varietà locali di mele e di pere(la più nota fra tutte la “Martin sec”), la selvaggina, il maiale e so-prattutto i salumi e i grassi formaggi di montagna; i due più fa-mosi la fontina (a vari gradi di stagionatura) e la toma, checonservano ancora i sapori delle erbe dei prati di alta montagnae quindi cambiano a seconda della stagione. Caratteristica deltutto originale nel panorama italiano, storicamente, la quasi to-tale mancanza del frumento e quindi della pasta, sostituita daprimi a base di pane, patate (gnocchi), polente (a base di gran-turco e anche segale e grano saraceno) e riso (chiaramente diimportazione dal vicino Piemonte). Molte sono ancora le in-fluenze della cucina francese ed in particolare le similitudini conla cucina delle regioni transalpine confinanti (Savoia, Alta Savoiae Vallese). Fra i piatti più conosciuti le tante zuppe, anche nelleversioni dense quasi come sformati, gratinate al forno, la polenta concia arricchita di una buona dose di formaggio, la“carbonade”, molti sughi a base di carne e i tanti piatti a base di formaggi fusi come il più conosciuto in assoluto: lafonduta. Ancora diffusa nelle case la preparazione domestica del pane di segale o di orzo, dell’aceto di mele e dell’oliodi noci, usato soprattutto per le insalate. Piuttosto scarso l’uso dell’olio extravergine di oliva, infatti, ancora oggi i grassipiù usati in cucina sono il burro e il lardo. Proprio a causa del massiccio uso di grassi animali e dei formaggi, di seguito troverete delle ricette tradizionali moltosemplici, che conservano tutti i passaggi caratteristici della tradizione, ma “alleggerite” nella quantità di burro (comunquedel tutto sostituibile con l’olio) e dei formaggi, senza per questo perdere in originalità e gusto.

TAGLIERE GUARNITOIngredienti: 4 fette di pane di segale - 100 g di fontina saporita - 8 noci intere - 2 pere biologiche

- 2 C di miele di montagna liquido.

Preparazione: sgusciare le noci cercando di non rompere i gherigli. Eliminare la scorzaal fontina e affettare a listarelle. Lavare le pere, tagliare a metà, liberare dal torsolo conl’aiuto di un coltello curvo senza romperle, affettare sottilmente lasciandole attaccateper la parte del picciolo. Tagliare a spicchi le fette di pane. Disporre tutti gli ingredientipreparati su un tagliere di legno, o su piccoli taglieri individuali, mettere il miele in una

ciotolina e porla al centro della composizione. Abbiate cura di disporre la pera a ventaglioper dare alla composizione un aspetto più decorativo.

Page 7: Biolcalenda di marzo 2015

Consigli e ricette

7marzo 2015

SEUPPETTA DE COGNE (Zuppa di Cogne)Ingredienti: 200 g di riso - 6 fette di pane di segale raffermo - 200 g di fontina dolce - 1 porro- 50 g di burro o olio - brodo vegetale - sale e pepe q.b.

Preparazione: ungere leggermente una padella con poco burro o olio e farvi tostarevelocemente le fette di pane che si metteranno da parte, nella stessa padella aggiun-gere ancora poco burro o un filo d’olio e fare soffriggere il porro affettato, quindi ag-giungere il riso e dopo una veloce tostatura bagnare con brodo e continuare lacottura come per un risotto, fermare la cottura al dente.Prendere una pirofila da forno rotonda e dai bordi alti, imburrare e disporre a strati gliingredienti cominciando prima con le fette di pane, poi il riso, il formaggio tagliato a cubettie una macinata di pepe. Proseguire fino ad esaurimento degli ingredienti, avendo cura di ter-minare con il riso e il formaggio. Al termine di questa operazione, versare brodo fino al limitedell’ultimo strato. Coprire con carta stagnola, infornare a forno caldo e cuocere per 20 minuti a 180°, togliere la stagnolae continuare la cottura fino a quando la superficie risulti gratinata. Servire a cucchiaiate ancora ben caldo.

CROSTONE VALDOSTANOIngredienti: 8 fette di polenta del giorno prima - mezza verza - 100 g di formaggio toma - 2spicchi d’aglio - 1 c di foglie di timo - 1 foglia d’alloro - 1 c di semi di coriandolo - 1/2 bicchieredi vino bianco secco - olio, sale e pepe.

Preparazione: affettare la verza, mettere a stufare con poco olio, semi di coriandolo,timo, alloro e spicchi d’aglio interi, quando saranno appassite aggiungere il vino, faresfumare, regolare di sale e fare raffreddare.

Disporre le fette di polenta su una placca da forno e fare dorare da un lato, girare e do-rare anche dall’altro (si può usare anche polenta grigliata), quindi adagiarvi sopra una for-

chettata di verza (eliminando l’alloro e l’aglio) e fette sottili di formaggio, passare in fornoben caldo per qualche minuto per fondere il formaggio. Servire caldi con una macinata di pepe.

FRITTELLE DI MELE DI CARNEVALEIngredienti: 4 mele - 2 uova - 4 C di farina - 1/2 bacca di vaniglia - 1 C di zucchero di canna- 1 limone - latte - burro o olio per friggere - cannella in polvere - zucchero a velo.

Preparazione: sbucciare le mele intere, con un piccolo coltello eliminare i torsolisenza rompere i frutti, quindi affettare a rondelle dello spessore di 1/2 cm e spruzzaredi succo di limone per evitare l’inscurimento.In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, la farina, la buccia grattugiata di mezzolimone, i semi recuperati con un coltellino dall’interno della bacca di vaniglia e latte suf-ficiente per ottenere una pastella densa. In una padella scaldare l’olio per friggere, im-mergere le fette di mela nella pastella e poi immergerle nell’olio caldo, friggere da ambeduei lati e passare su carta paglia per eliminare l’olio di frittura in eccesso. Disporre le frittelle suun piatto da portata, spolverare con la cannella e poi anche con un poco di zucchero a velo per ottenere un effetto bi-colore.

AURETTA PINI

La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipico per quattro. Abbreviazioni usate: C = cucchiaio - c = cucchiaino - g = grammo - kg = chilogrammo- L = litro - dl = decilitro - olio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di oliva - q.b. = quanto basta.

Page 8: Biolcalenda di marzo 2015

8 marzo 2015

L’ortaggio del mese

I L CAVOLORicette per una cucina in armonia con la natura

Il cavolo (Brassica oleracea), appartiene alla famiglia delle cro-cifere, così chiamate perché la forma dei loro fiori ricordaquella del portatore di croce (lat. Crucifer). Delle quasi due-mila specie di crocifere catalogate dagli specialisti, i cavolisono quelli che offrono le verdure di maggior pregio per l’ali-mentazione.Il genere Brassica comprende una sessantina di specie chesono originarie dell’area mediterranea e sono quasi tutteusate da millenni nell’alimentazione umana, con le sole ecce-zioni del cavolfiore e del cavolo di Bruxelles introdotti intempi recenti.Importante per le antiche civiltà europee era il loro valorenutritivo. Il cavolo era pressoché l’unico vegetale presentenella dieta delle legioni di Giulio Cesare, dei lavoratori im-pegnati nella costruzione della Grande Muraglia cinese eanche degli eserciti mongoli. Furono proprio questi ultimi,durante l’invasione dell’Ungheria, a far conoscere i cavoli sotto sale destinati a diventare i crauti dell’Europacontinentale.Il cavolo è uno dei pochi alimenti che contengono tutte le vitamine e tutti i sali minerali necessari all’uomo, eproprio per questo è da sempre conosciuto per le virtù terapeutiche e le capacità depurative che esplica siain insalata sia attraverso l’applicazione di foglie fresche sulle parti malate.Negli ultimi anni importanti studi scientifici hanno confermato che una dieta ricca di cavoli riduce sensibilmenteil rischio di tumori al colon, alla vescica e alla laringe, al punto che dal 2002 in Australia alcuni principi attivi ri-cavati dai broccoli sono stati impiegati in farmaci antitumorali.Le qualità del cavolo non si fermano tuttavia qui. Essi offrono una riserva importantissima di Vitamina C, il cuiruolo nell’attivazione del sistema immunitario è da tutti conosciuto. Inoltre il cavolo è caratterizzato da una si-gnificativa concentrazione di altre sostanze dalle spiccate proprietà protettive. In particolare è da sottolinearel’efficace azione antiossidante dei carotenoidi, rinvenibili negli ortaggi rossi ma anche nelle verze e nei broccoli,e l’importanza dei flavonoidi, pigmenti che proteggono contro il danno da radicali liberi.Accanto alle sue qualità terapeutiche, il cavolo eccelle poi anche per le caratteristiche nutrizionali che ne con-sigliano ogni qualvolta sia possibile il consumo crudo in insalata. Ma anche un passaggio in pentola non riducele sue qualità benefiche per l’organismo. Basti pensare che un etto di cavoli regala, a seconda della specie, dai2,5 ai 5 grammi di fibre, e anche cotti conservano una significativa quantità di proteine vegetali, che può rag-giungere anche il 6-7 per cento e li differenzia significativamente da tutti gli altri ortaggi. Né va dimenticato chel’acqua di cottura, ricca di vitamina C e di minerali, può essere utilmente recuperata e riutilizzata per la prepa-razione di altri piatti. Sempre comunque è consigliabile avvalersi di ingredienti da Agricoltura Biologica.

Nota: la quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone. C sta per cucchiaio - c sta per cucchiaino – g sta per grammo –kg sta per chilogrammo - L sta per Litro - dl sta per decilitro - olio (quando non è specificato altro) sta per “olio extra vergine di oliva” – q.b. staper “quanto basta”.

Page 9: Biolcalenda di marzo 2015

9marzo 2015

CAVOLO CRUDO AL CUMINOIngredienti: mezzo cappuccio bianco - ¼ di cappuccio rosso - olio - sale - semi di cu-mino tritati - limone.

Preparazione: affettare sottilissimo i cavoli, condire con olio, sale, limone e isemi di cumino almeno 30 minuti prima di servirlo.

GRANO SARACENO CON CAVOLO CAPPUCCIOIngredienti: 200 g di saraceno – 400 g di brodo vegetale - ¼ di cappuccio bianco -mezza cipolla - 1 carota - 1 gambo di sedano - olio, sale, peperoncino.

Preparazione: lavare e mettere a cuocere nel brodo per 20 minuti (a fiammabassa). A parte tritare la cipolla e soffriggerla con l’olio aggiungendo il cappuccio,

il sedano, la carota tagliati a pezzetti piccoli. A fine cottura unire il tutto al granosaraceno aggiustando di sale e peperoncino. Servire con in filo d’olio crudo.

CAVOLO ROSSO IN AGRODOLCEIngredienti: mezzo cappuccio rosso - una mela - mezza cipolla - uno spicchio d’aglio- 4 C di aceto di mele - olio, sale, curry.

Preparazione: tritare la cipolla e soffriggerla assieme all’aglio con un cucchiaiodi olio; nel frattempo tagliare sottile il cappuccio, aggiungerlo alla cipolla, me-scolare, salare, aggiungere l’aceto e farlo sfumare, aggiungere la mela tagliata afettine sottili, abbassare la fiamma e continuare la cottura per 10 minuti. Poi sco-prire, aggiustare il sapore con il curry, alzare la fiamma e mescolare per 1 minuto.Servire caldo.

CAVOLO AL TAHINIngredienti: mezzo cappuccio bianco - 1 c di semi di cumino interi - 1 c di salegrosso - 1 C di crema di tahin - 2 C di acidulato di umeboshi - 20 g di alghearame - 1 c di olio di sesamo.

Preparazione: sbollentare il cappuccio, tagliato a listarelle di 1 cm. con i semi dicumino ed il sale. Scolare; mentre raffredda, mettere in una ciotola la crema di

tahin, l’acidulato di umeboshi, l’olio. Amalgamare bene con una forchetta e con-dire il cappuccio aggiungendo l’alga arame precedentemente messa in ammollo

per 15 minuti in acqua fredda e scolata.

SONIA MARTINELLO

L’ortaggio del mese

Page 10: Biolcalenda di marzo 2015

10marzo 2015

Dentosofia

Lo studio dentistico idealeLa visione olistica unitaria per uno studio odontoiatrico - seconda parte

Concludiamo l’analisi di come predisporre al meglio lo spazio: esaminiamo gli effetti sull’organismodei colori dell’ambiente e vediamo gli accorgimenti da adottare per la cura dei pazienti più piccoli

Nel numero scorso di Biolcalenda abbiamo cer-cato di dare una risposta alla domanda: “Esistonostudi dentistici dai quali si possa uscire felici?”, valu-tando alcuni aspetti che dovrebbero caratterizzareuno studio di odontoiatria olistica unitaria.

Abbiamo visto come, non solo il comportamentodel personale e le relazioni, ma anche l’arredamento,la musica e i profumi incidano nella realizzazione diquesto ambiente ideale. Con questo articolo conclu-diamo l’argomento approfondendo l’importanza deicolori in uno studio dentistico e analizzeremo gliaspetti relazionali e ambientali e gli accorgimenti daadottare per l’accoglienza e la cura dei bambini.

I coloriI colori influiscono sul nostro stato d’animo e

hanno una grande potenzialità curativa. La luce si tra-sforma in energia, in salute, in benessere e per questova sfruttata al meglio. La scelta dei colori presentinegli ambienti nei quali viviamo o lavoriamo e in par-ticolare degli studi e ambulatori medici ha la sua lo-gica e importanza: le immagini presenti nella salad’aspetto o nei singoli studi, le tinte delle pareti edegli arredi, i colori dell’abbigliamento di professio-nisti, assistenti e collaboratori, concorrono a creareun clima complessivamente accogliente e positiva-mente stimolante. L’effetto terapeutico del coloresull’organismo umano è legato alla natura oscillatoriadelle nostre cellule: il malessere o la malattia, infatti,non sono altro che una disarmonia del ritmo vibra-torio cellulare su cui i colori hanno potere armoniz-zante. Alcuni effetti dei sette colori dell’iride sulcorpo e sulla psiche:

ROSSO È un colore che possiede un’energia«molto calda» e rappresenta una condizione fisiolo-

gica di stimolo ed eccitazione.GIALLO È un colore energetico, carico di posi-

tività, di creatività, fantasia e comunicazione; tra-smette serenità e calore familiare, stimola allegria,senso di benessere ed estroversione.

ARANCIONE È un colore «caldo» che risultadalla combinazione dei raggi rossi e gialli. Trovandosia metà strada tra questi due colori, ha un’azione ri-scaldante, rallegrante ed energetica, ma non eccitantecome il rosso, né elettrica come il giallo; è un coloreche induce serenità, entusiasmo, allegria, voglia di vi-vere.

VERDE Possiede un’energia di tipo «neutro».Nello spettro luminoso si colloca al centro tra i co-lori freddi e quelli caldi: ne rappresenta la sintesi esvolge quindi una funzione di equilibrio. È il coloredella natura, è simbolo di rinnovamento, di equilibrio,di speranza, di sviluppo e di fertilità.

AZZURRO Come il blu, ha un’energia di tipo«freddo»; è il colore della calma, dell’infinito, dellapace, della serenità emotiva e dell’armonia. Al con-trario del colore rosso ha spiccate proprietà cal-manti e rilassanti.

INDACO Nasce dalla fusione del blu con il viola;favorisce lo sviluppo della coscienza e coltiva l’intui-zione, rendendo più facile il collegamento tra gliaspetti spirituali e quelli mentali, emotivi e fisici. Fa-cilita la concentrazione e l’attività onirica, dona pace,purificando l’ambiente.

VIOLA Deriva dalla combinazione di blu e rossoe generalmente è considerato un colore metafisico.Sviluppa ispirazione e fantasia, oltre che capacità me-ditativa, apportando forza spirituale. È consideratoanche una sintesi tra passione e intelligenza, traamore e saggezza, oltre che simbolo del desiderio dicambiamento e rinnovamento.

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Dentosofia

La cura dei piccoli pazientiUn aspetto qualificante per un qualsiasi ambu-

latorio medico, è l’attenzione rivolta ai piccoli pa-zienti. Un’attenzione che si esprime attraverso lacapacità di chi si prende cura di loro, di compren-dere e rispettare i disagi, le paure, le preoccupa-zioni nell’affrontare una particolare esperienzacome quella relativa alle cure mediche.

È un compito delicato e non facile co-struire un clima sereno e rassicurante chepermetta al bambino di potersi fidare dichi lo sta accompagnando in un momentocosì particolare.

Certamente è di sostegno a questopercorso far sentire il bambino comefosse a casa propria creando nello studiomedico uno spazio a lui dedicato dove possa de-dicarsi, durante l’attesa, ad attività piacevoli che lofacciano sentire il più possibile in un ambiente fa-miliare e protetto.

Prima di attuare un trattamento specifico, è im-portante far conoscere al piccolo paziente l’interoambulatorio medico, fargli visitare tutti i locali,“oltre la soglia” della sala d’attesa.

Ciò soddisferebbe la grande curiosità di moltibambini, ma soprattutto li aiuterebbe ad affrontarecon più fiducia e serenità la nuova esperienza inquanto ciò che può essere conosciuto e sperimen-tato incute meno timore di ciò che non si cono-sce.

In questa prospettiva, fondamentale è l’infor-mazione sulla conformazione della bocca e delladentatura e sulle norme igieniche da rispettare perla prevenzione. Così i bambini potranno essere piùconsapevoli dell’importanza della salute dei lorodenti. Il momento della cura vera e propria,quando necessaria, diverrebbe così la fase conclu-siva di un percorso graduale di conoscenza e co-struzione di fiducia e stima reciproca.

Durante il trattamento odontoiatrico, va sem-pre riposto il massimo rispetto in ciò che i bambiniesprimono con il loro atteggiamento: l’adulto cheinterviene, deve essere particolarmente attento e

sensibile ai messaggi, anche non verbali, che essisanno trasmettere.

Per questo ai piccoli pazienti che esternano iloro timori ponendo dettagliate domande sui sin-goli atti che il medico sta compiendo, vanno of-ferte delle risposte precise ed esaurienti chepotranno rassicurarli e rasserenarli.

Ci sono bambini invece, che affrontanole loro paure chiudendosi in se stessi: al-cuni manifestando un atteggiamento ostilenei confronti di chi si avvicina, altri sof-frendo in silenzio o piangendo. In questicasi è necessario metterli a proprio agioaccogliendo e considerando ciò che inquel momento manifestano, evitando giu-dizi e commenti che possono farli sentire

non compresi e inadeguati.Di fronte a queste manifestazioni, valutando

anche la natura dell’intervento e il dolore che neconsegue, può rendersi necessario suddividere lacura in più appuntamenti evitando inutili soffe-renze. Si potrà così più facilmente mantenere ilrapporto di fiducia tra medico e piccolo paziente.

Risulta quindi fondamentale il rispetto deitempi di ogni bambino nell’affrontare e vivere laparticolare esperienza rappresentata dalle cureodontoiatriche. Tempi adeguati e rinforzi positiviaiutano e incoraggiano il bambino a sostenere l’im-pegno della cura, superando eventuali momenti didifficoltà e sfiducia.

In questo ambito i genitori hanno un ruolo fon-damentale: essi dovrebbero condividere con il per-sonale dello studio dentistico il percorsoeducativo in atto, nel rispetto dei ruoli.

Loro compito è anche quello di trasmettere si-curezza e rassicurazione, evitando atteggiamentiansiosi o dimostrazioni di eccessiva preoccupa-zione, prima o durante la cura, per evitare che ifigli si carichino anche della loro ansia.

LUCA BASTIANELLOlucabastianello.com - gruppostudiodentosofia.it

Il momentodella cura deve essere

la fase conclusivadi un percorsodi conoscenza

e stima reciproca

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12marzo 2015

Gravidan

za

La naturalità della nascita non è solo un fatto dimoda e costume o di scelta personale; riportare lanascita su un piano di consapevolezza e forza dellanatura, è direttamente proporzionale al processo dicivilizzazione delle comunità, l’umanità necessita dipersone libere da credenze limitanti per compierequel salto di consapevolezza di cui ha bisogno.

Ciò che accade nel momento in cui si viene almondo costituisce un’eredità che l’essere umano siporta dietro tutta la vita; venire al mondo in un am-biente rispettoso dei bisogni fisici, affettivi, emotivi espirituali della donna e del bambino, costituisce ilprimo importante passo per la realizzazione di que-sto obiettivo, la nascita naturale è quindi responsa-bilità di tutti per creare una società meno aggressiva,competitiva, individualista, consumista e fobica neiconfronti dei legami affettivi.

L’ evento nascita oggigiorno è più che altro unatto medico, la donna moderna è privata della pos-sibilità di fare esperienza cosciente delle sue sensa-zioni fisiche ed emotive, spesso viene a mancare l’“empowerment” cioè la consapevolezza della pro-pria potenza nel dare alla luce, autonomamente e re-sponsabilmente; la medicina interferisce sempre dipiù nel travaglio e parto, e l’allontanamento del neo-nato dalla madre è visto spesso come una routinenormale per effettuare procedure e protocolli nel

nome dell’igiene, della sicurezza e del controllo, svi-lendo l’importanza del bonding, processo in cuimadre e bambino rafforzano, creano e consolidanoil loro legame emotivo e spirituale. E’ proprio questoprimo legame a dare all’infante la visione di famigliae comunità, ecco da dove nasce l’essenzialità di ele-vare questo momento ad un atto di amore verso ilmondo.

La donna che partorisce sola, forte delle proprierisorse endogene diviene un individuo più forte, li-bero e consapevole, lo stesso accade per il padre eil neonato.

Un tempo non lontano le donne partorivanonella propria casa accompagnate dalla levatrice o dauna donna del paese che aveva “partorito più dellealtre” e che probabilmente sapeva ben poco di me-dicina; al contrario oggi il parto avviene per la stra-grande maggioranza dei casi in ospedale, lagestazione è in assoluto appannaggio della medicinaspecialistica e le donne vengono scrupolosamenteseguite durante la gravidanza da un medico specia-lizzato in ostetricia e ginecologia.

Sin dal giorno in cui eseguono il primo test di gra-vidanza e nei nove mesi a cadenza mensile lo spe-cialista valuta l’andamento della gestazione conl’ausilio di esami ematici ed esami ecografici alloscopo di escludere fattori di rischio pericolosi per

La naturalità della nascitaAccogliere nell’amore la vita che arriva

Rispettare la nascita naturale significa permettere al nascituro un’accoglienza alla vita del tuttoamorevole. Ecco perché è importante che i genitori si informino bene per una scelta consapevole

5 x 1000? Donalo all’associazione culturale La Biolca

A te non costa nulla in più. Per la nostra associazione è un importante aiuto checi permette di sviluppare ulteriormente i nostri progetti a difesa della salute edell’ambiente. Nella prossima dichiarazione dei redditi nell’apposito spazio mettila tua firma e scrivi il codice fiscale della Biolca: 80027480286

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Gravidanza

la salute della donna e del futuro nascituro, ma conil grave effetto collaterale che di fatto la gravidanzadiventa da subito un particolare stato di “patologialatente”, con il conseguente effetto ansiogeno di talecondizione.

Nel collettivo immaginario viene considerata for-tunata la donna che giunge al termine di gravidanzasenza esser stata dichiarata “a rischio”, inoltre spessoil medico specialista perde quel contatto con la ge-stante fatto di comunicazione empatica, di ascolto edi sostegno della donna, che rende la gravidanza unevento naturale e condivisibile anche con altredonne che lo hanno già vissuto.

Peraltro si assiste effettivamente a una crescenteincidenza di patologie come il diabete gestazionale,l’obesità o l’aumento ponderale ecces- sivo, legateallo stile di vita dell’epoca moderna e agli errori ali-mentari estremamente diffusi nella popolazione, cherende assolutamente necessaria un’opera di educa-zione e di accompagnamento delle gestanti nel per-corso nascita, senza per questo perdere di vista ilprincipio che vede la gravidanza in un contesto di fi-siologico adattamento del corpo alla nuova situa-zione.

La paura e l’ansia, determinate dalla mancata edu-cazione all’ascolto del proprio corpo e alla fiducianella natura, rendono le donne succubi della medi-calizzazione e incapaci di scelte informate consape-voli che spesso delegano ai professionisti dellanascita.

Il dolore resta l’unica dimensione in cui la gravidaidentifica la nascita del proprio bambino, senza co-noscere la natura e le funzioni di questo elemento epoterne accettare così l’importanza, ripiegando sem-

pre di più su tecniche di analgesia anche cruente erifiutando di fatto il proprio coinvolgimento nel pro-cesso fisico, emotivo e spirituale che si sta com-piendo.

Molti autori tra cui M. Odent mettono in guardiadalla parto-analgesia con puntura epidurale, poichéinterferendo significativamente sugli aspetti ormo-nali, emotivi e spirituali della nascita vi è deturpa-zione di “imprinting” e “bonding”, molti mammiferiad esempio non riconoscono la propria prole se par-torita con analgesia epidurale, è pertanto presumi-bile che a livello intimo e profondo vi sia qualchealterazione anche per l’essere umano.

Oggi ancor di più è necessaria una presa di co-scienza delle future madri e dei futuri padri, su comedesiderano accogliere ed allevare il proprio bambino,cercando la struttura più adatta dove partorire oforse raggiungendo il compromesso migliore che ri-spetti il loro sentire più profondo, proprio di quegliideali a cui non si vuole rinunciare.

Il periodo della gravidanza è lungo abbastanza perpermettere ai futuri genitori di informarsi, leggere,ascoltare e operare scelte consapevoli, certo con laprobabilità di sbagliare ma pur sempre con l’intentodi crescere e di imparare, in fin dei conti il mestieredi genitore s’impara in corso d’opera!

ELISABETTA TURRINostetrica

Riferimenti bibliografici: www.lotusbirth.it; “Lotus Birth - Il partointegrale - nati con la placenta” Shivam Rachana; “Rimedi pla-centari per l’autocura” Cornelia Enning; Il Chakra Dimenticato -Il Libro della Placenta Ibu Robin Lim

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite hanno affermato con parole chiare e semplici i diritti che appartengono a tuttele persone. Sono diritti innati e dunque inalienabili. Sono i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali, individuali e col-lettivi.

Articolo 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia,nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo hadiritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

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14marzo 2015

Med

icina na

turale

I bambini nascono sani ma i medici non lo sanno, onon ci credono e per paura che si ammalino li vaccinano.Questo li protegge da malattie che non avrebbero forsemai avuto e contemporaneamente indebolisce il loro si-stema immunitario aprendo così la strada a future pato-logie e facendogli saltare le prime 2 caselle del percorso:hanno così accesso alle prime malattie, che di solito sonoinfiammazioni delle prime vie aeree.

A questo punto interviene il pediatra con i suoi stru-menti: antibiotici e cortisonici. Questi farmaci tranquil-lizzano la mamma ma devastano la flora intestinale delpiccolo e gli fanno saltare altre 5 caselle aprendogli laporta delle patologie intestinali (diarree o costipazioni).Interviene di nuovo il pediatra con i suoi consigli alimen-tari, i suoi fermenti e i suoi antibiotici, che permettono alui la frequentazione di corsi in rinomate località turisti-che e al bambino di guadagnare qualche altra casella perconquistare un’altra patologia, questa volta di tipo aller-gico che, in base alla costituzione, potrà essere una der-matite atopica o un asma bronchiale.

A questo punto il bambino percorrerà altre 4 casellee ai cortisonici molto spesso si aggiungeranno gli antista-minici. Però, siccome queste cure cominciano a indebo-lirlo, entrano in campo i ricostituenti. È oramai assodato:nessun bambino potrebbe diventare adulto senza rico-stituenti. Secondo i medici un’alimentazione sana non èsufficiente per crescere!

Qualcuno è più sfortunato e diventa irritabile concompromissione del sonno, dell’attenzione e del rendi-mento scolastico. In questi casi il pediatra chiede spessoil contributo dello psicologo o del neuropsichiatra infan-tile che confezionano al piccolo una diagnosi di ADHD(deficit d’attenzione e iperattività), che per fortuna puòessere controllata da miracolosi psicofarmaci, provviden-zialmente messi a disposizione dall’industria farmaceu-tica.

Passano gli anni e, con tutte le patologia che state ac-cumulando e con tutti i farmaci che prendete sarà inevi-tabile controllare come stanno il vostro fegato ed ilvostro rene, quindi nei successivi 5-10 anni andrete al-meno ogni 6 mesi dal medico per farvi prescrivere gliesami del sangue e almeno altrettante volte da uno spe-

cialista che per poche decine di euro vi dirà che quel lieveaumento della VES non è preoccupante. Ma gli esami delsangue non basteranno!

Non è escluso che serva anche qualche ecografia,qualche radiografia o, qualche visita specialistica. A questopunto il destino dei bambini si scosta da quello dellebambine: i maschietti li perdiamo di vista per qualche de-cennio, più o meno fino ai 50 anni, quando li ritroveremoalle prese col Viagra, mentre le femminucce comincianoad attirare l’attenzione dei ginecologi.

Piccole perditine, piccoli dolori mestruali, piccoli bru-ciori urinari, configurano un quadro patologico, che si im-possesserà della donna accompagnandola fino allamenopausa, fatto di tamponi, antispastici, pillole, cande-lette, lavande, ecografie, visite … in una saga che le vedràfrequentare più assiduamente il lettino del ginecologo in-vece del talamo nuziale.

Un altro incidente di percorso in questa fase è per ladonna la gravidanza. Si tratta di una malattia che i mediciguardano con particolare interesse perché offre parec-chie opportunità di lavoro: il numero di accertamenti inu-tili eseguiti in quei nove mesi è davvero impressionante,fino ad arrivare al fatidico e conclusivo tampone rettale:non si sa mai, il nascituro potrebbe imboccare l’orifiziosbagliato per venire alla luce!

A questo punto il neonato ripercorre la strada dellamamma la quale invece si occuperà adesso di tutte le pa-tologie connesse con l’allattamento e lo svezzamento,problemi che i paesi in via di sviluppo non hanno: lì i bam-bini crescono senza l’aiuto dei medici! Siamo così arrivatiintorno ai 40 anni; a questo punto, caduta in disuso lavecchia abitudine di togliere le tonsille o l’appendice,qualcuno perde interesse per i medici e comincia a fre-quentare i chirurghi: è ora di sbarazzarsi di organi inutili,o che hanno dei problemi, o che potrebbero averne!

Tiroidi, mammelle, cistifellee, prostate, varici, emor-roidi, polipi, fibromi, nevi… vi terranno in scacco per circauna decina di anni, finché non avrete eliminato tutto ilsuperfluo. Ma non è finita: inizia a questo punto un pe-riodo nel quale la medicina ha paura che le persone sidisaffezionino ai problemi della salute e quindi organizzacampagne di arruolamento alle patologie: si insinua nella

IatroschiaviCome giocarsi la salute... per vincere la malattia

La vita è diventata un percorso a ostacoli, dove la ricerca spasmodica del benessere ci porta a essere succubi di farmaci o pratiche mediche che c’entrano poco con la vera tutela della salute

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gente la paura delle malattie, attraverso un collaudato si-stema di marketing, che in sanità si chiama screening.

Nessuno potrà starsene tranquillo a godersi la pen-sione sapendo che qualcosa dentro di lui potrebbe de-generare a sua insaputa. Bisogna fare qualcosa ora,adesso, subito, prima che sia troppo tardi! Meglio preve-nire che curare, anzi meglio prevenire per poter inter-venire!!!. Quindi tutti a fare esami e tutti a prenderefarmaci per paura del colesterolo, dell’ictus, della pro-stata, dell’osteoporosi, dell’Alzheimer, dei polipi, dei me-lanomi…

Non sarà più possibile andare tranquillamente al mer-cato a fare la spesa senza essere attirati in un gazebo peruna visita senologica, per una misurazione della pressionearteriosa, della glicemia o del colesterolo; i più sfortunatipotrebbero incappare anche in una esplorazione rettale,loro malgrado. Qualche donna non potrà più uscire dicasa per paura di trovare in strada un camper dove laobbligheranno a sottoporsi alla mammografia.

Chi è fortunato e sta bene viene convinto che crededi star bene e che invece è meglio che si curi e si vaccini:non si sa mai, c’è sempre una meningite o un’influenzamortale in agguato.

Molti, 1 su 3 incapperanno nel cancro e allora il con-tributo alla medicina si farà davvero impegnativo: oltrealla salute gli saranno richiesti soldi, tempo, pazienza esofferenza. Intorno ai 60 anni raccogli i frutti del tuo per-corso: ti senti un rottame, sei un trattato ambulante dipatologia medica e ti nutri prevalen- temente di farmaci.Quasi certamente sei in terapia per l’ipertensione, il dia-bete, il colesterolo, la prostata, la gastrite, l’ansia ... Se poisei arrivato qui senza altri interventi è ora di cominciarea eliminare o sostituire i pezzi usurati o inutili: di solitol’anca o il ginocchio, per le donne sicuramente l’utero emolto probabilmente la tiroide. La cistifellea era già statasacrificata qualche anno prima e l’appendice ancoraprima, mentre le tonsille, come abbiamo visto, pare noninteressino più la classe medica.

Alla fine, dopo aver percorso tutto il tragitto, provatotutte le patologie, assunti tutti i farmaci, fatti tutti gliesami, consultato tutti gli specialisti, perso un sacco ditempo e sprecato un sacco di soldi, sei arrivato alla fine:lì ti aspetta la morte che avrà pietà di te e ti libererà fi-nalmente dalla paura della malattia e dall’assistenza deimedici; potrai finalmente lasciare questa terra e andar-tene in pace … non prima però di aver dato un piccolo,ma sostanzioso, contributo anche alle cure palliative.

Oremus.DOTT. ENNIO CAGGIANO

presidente APS villa Bembo,www.villabembo.it

15marzo 2015

Medicina natuale

I LETTORI CI SCRIVONO

È con imperdonabile ritardo che vi esprimo le piùsentite condoglianze per la perdita del Professor To-daro, ma posso assicurarvi che nella commozione (enel rimprovero che feci a me stesso per non aver as-solto all'impegno di procurarmi copia di un lavoro dalui svolto per incarico dell'Istituto Superiore dei nonvedenti, sui colli di San Miniato) rimane indelebile nelcuore mio e di mia moglie il ricordo di un uomo esilenel corpo e nella voce, ma capace di trasmettere lasua incantevole passione, la tenace dedizione, quasicontemplativa, al suo lavoro di studioso e di eternofanciullo capace di meraviglia. Il suo grande amore per l'universo vegetale, ma ancheper la ricerca storica, sociale e spirituale hanno fattodi lui un uomo straordinario. L'immenso patrimonioscientifico e sapienziale di cui era timido ambasciatoree custode amorevole, non ha mai tradito la sua di-mensione umana, altrettanto grande e generosa perl'eredità che ha lasciato indistintamente a tutti, ma so-prattutto a chi, come noi, ha avuto la fortuna di co-noscerlo personalmente.La mia conoscenza di Antonio è stata breve e fugace,ma investita di una certa intensità emotiva, poichè an-ch'io, come lui, non godevo di ottima salute e questacomune esperienza ci trascinò in una sorta di reci-proco ascolto e condivisione, di cui oggi sono gratoagli eventi e faccio tesoro.Non ho avuto l'occasione di conoscere Furio Stella,per il quale comunque mi associo in preghiera alla vo-stra perdita. Ringrazio sentitamente la redazione diBiolcalenda per aver pubblicato sul numero di gennaiola fotografia che mi ritrae accanto al Professor Todaroin visita all' Orto Botanico di Padova. Mia moglie è laragazza in basso, sotto di noi, a sinistra.Conserverò l'immagine di questo sereno e convivialemomento assieme al numero telefonico che Antoniomi scrisse su un foglietto stropicciato di quaderno,condividendo, con il presente, anche una certa pru-denza nell'utilizzo delle nuove tecnologie. Saluto tuttii corsisti presenti nella foto, in particolare Francesca,Pamela e gli inseparabili e sempre presenti amici diBassano del Grappa. A causa dei miei problemi di salute non è stato pos-sibile conoscersi meglio, ma spero di poterli rivedereadesso che il sole è tornato a splendere sul mio cam-mino. Chiudo con un saluto a tutti quelli che lavorano perportare avanti una cultura della salute, del rispetto reci-proco e dell'amore per l'uomo e per la terra.

Cordiali saluti, Andrea Bartalini e Alice Sostegni.

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16marzo 2015

Med

icina na

turale

Ogni giorno riceviamo molti stimoli sfavorevoli: te-rapie con farmaci chimici, alterato equilibrio battericodell’intestino, malocclusione dentale, amalgame conmetalli pesanti quali mercurio e piombo, inquinamento,fumo di tabacco, onde elettromagnetiche, additivi ali-mentari, alimenti raffinati che sono causa di varie intol-leranze, alcol, infiammazioni, stress mentale continuoin famiglia e al lavoro, prodotti chimici usati per le pu-lizie di casa. Se a tutto questo sommiamo lo scarsomovimento, cioè la limitata eliminazione di tossine en-trate nel nostro organismo, capiamo che siamo fortu-nati se moriamo senza essere colpiti da una neoplasia.

Tutti questi elementi conducono alla causa princi-pale del cancro che è l’acidosi metabolica, cioèl’accumulo di acidi nei vari organi ed apparati. Il corpofunziona meglio in alcalosi, e questo eccesso di aci-dità, protratta nel tempo, ci porta ad alterazioni infiam-matorie che possono giungere fino al tumore maligno.

Non potendo diminuire l’inquinamento e poco leonde elettromagnetiche (per esempio spostando la ra-diosveglia, il computer o l’apparecchio tv dal comodino;posizionando il letto con la testa verso nord; usandol’auricolare per il telefonino e non tenendolo aderenteal corpo), possiamo limitare almeno qualcuno degli sti-moli negativi sopraelencati. Ridurre i farmaci chimicinon è sempre possibile, perché ci troviamo inseriti inun meccanismo perverso di “sintomo uguale malattia,uguale farmaco”.

Per l’equilibrio batterico dell’intestino dobbiamoeliminare il latte vaccino e i formaggi che contengonola lactenina e l’acido rumenico, due sostanze antibioticosimili, e prendere meno antibiotici. Attenzione all’usodei prodotti chimici per le pulizie di casa. Si possonousare elementi naturali. La diminuzione dello stress nonè un’impresa facile. Il più delle volte le situazioni stres-santi continuano per tutta la vita: rapporti difficili tragenitori e figli, tra colleghi di lavoro, tra dipendenti etitolari, tra vicini di casa. Per eliminare la tensione men-tale dobbiamo imparare a perdonare, solo così la

mente si rilassa e le energie non rimangono bloccate.Il lavoro maggiore per ritornare in salute lo pos-

siamo intraprendere smettendo di fumare e con unacorretta alimentazione, anche perché le maggiori causedi cancro (85%) sono l’alimentazione, l’alcol e il fumo .Cosa dobbiamo mangiare? Eliminiamo gli zuccheri raf-finati, le proteine animali, compresi i formaggi, il latte,l’alcol, il frumento e il riso raffinati e tutti i derivati dellafarina bianca, le solanacee, cioè patate, peperoni, me-lanzane, pomodori, peperoncino e nicotina. Questi ali-menti contribuiscono all’accumulo di acidità eprovocano un’alterata fisiologia del corpo.

La dieta appropriata sarà composta dal 50%di cereali integrali e biologici (riso, miglio, orzo, avena,mais, segale, farro, kamut), dal 25% di verdure cotte, dal10% di verdure crude e frutta, dal 10% di proteine ve-getali, dal 5% di condimenti e grassi.

Il tutto deve essere integrale e biologico, per-ché solo così apportiamo una quantità adeguata dienergia pura e di nutrimenti ideali quali vitamine, saliminerali ed oligoelementi. Questi funzionano annul-lando i danni dei radicali liberi e dell’acidosi che sonotra le concause delle neoplasie.

Un altro vantaggio dei cereali integrali e biologici èquello di nutrire in modo corretto mantenendo il pesoforma e facendoci dimagrire se c’è sovrappeso.

Ciò non succede se ci alimentiamo col frumento oil riso raffinati. Questi, infatti, non contenendo vitamine,sali minerali ed oligoelementi (specialmente lo zinco eil cromo), producono un alterato assorbimento ed eli-minazione degli zuccheri. Passiamo da uno stato diiperglicemia veloce in cui abbiamo un apparente be-nessere, ad uno di ipoglicemia veloce in cui stiamo malee mangiamo più del necessario, senza la possibilità didigerire in modo corretto, e ingrassiamo.

La corretta alimentazione ci preserva dal cancro eci fa anche vivere bene.

GIOVANNI ANGILÈ

Tel. 349 2344166 - www.giovanniangile.it

Cancro e alimentazioneL’acidosi metabolica è la principale causa di tumori

La dieta appropriata per evitare il cancro è composta dal 50 per cento di cereali integrali e biologici,25 di verdure cotte, 10 di verdure crude e frutta, 10 di proteine vegetali e 5 di condimenti e grassi

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17marzo 2015

Cure naturali

Inizieremo con questo primo inserto una piacevolepasseggiata alla scoperta delle essenze floreali del dr.Edward Bach (1886-1936). Brevemente ricordiamoche Bach, gallese di origine, si laureò in medicina e su-bito si avvicinò all’omeopatia, avendo compreso i limitidella medicina ufficiale, troppo imperniata sulla risolu-zione dei sintomi più che sulla comprensione dellecause della malattia.

Dopo aver scoperto i sette nosodi omeopatici, de-cise di cercare dei rimedi puri e naturali, avvicinandosicosì allo studio dei fiori, come massima espressionedella forza vitale di una pianta. Ci vollero cinque annidi ricerca per trovare i 38 rimedi floreali, durante i qualiBach si cancellò dall’ordine dei medici facendosi chia-mare erborista, abbandonò il laboratorio di ricerca ela medicina ortodossa e rinunciò alla diagnosi dei sin-tomi fisici per concentrarsi solo sulla salute emotiva espirituale dei pazienti.

Un mese prima di morire si fece promettere daisuoi successori che avrebbero mantenuto i valori dellasemplicità del metodo e della purezza, ricordando cheognuno di noi è guaritore e può usare i rimedi ed ha lapossibilità di guarire e ritrovare se stesso e farsi caricodel proprio destino.

Origine della malattia: la malattia origina dalla dis-sociazione tra il Sè, la nostra Anima e la personalità chesi costruisce in seguito alle influenze esterne comeeducazione, scuola, ambiente. L’Anima non dipendedall’esterno, è saggia e sa sempre di cosa ha bisogno edove deve andare: la sofferenza è un’opportunità perritornare a quella voce interiore che ci suggerisce cosacorreggere della nostra vita.

La seconda causa di malattia è agire contro l’Unità:ogni pensiero, azione o danno del creato o di qualsiasicreatura è un danno fatto a noi stessi e prima o poiporta a dolore, forse non subito ma nel tempo perchèl’economia dell’Universo segue leggi eterne in cui tuttoè perfetto e tutto ha un unico senso: l’Amore e l’Unità.

Le essenze sono rimedi vibrazionali che non agi-

scono in base alla composizione chimica ma come mo-dulatori di frequenze d’onda in base al principio di ri-sonanza: l’acqua in cui è diluita l’essenza mette inrisonanza il fiore con la vibrazione del campo energe-tico del soggetto.

Essendo la vibrazione del fiore di una qualità armo-nica più elevata, riequilibra la vibrazione disarmonicadella persona malata e sofferente. Le essenze permet-tono di ritrovare l’unità tra Anima e corpo, aprendo icanali di comunicazione fra il nostro corpo e l’Io supe-riore in modo che le vibrazioni dell’Io inondino la no-stra personalità con le virtù di cui abbiamo bisogno perpoter eliminare grazie ad esse i difetti del nostro ca-rattere.

Prenderemo in considerazione la segnatura dellapianta (signa naturae), una teoria medica medioevaleche sostiene che riconnettendosi a un sapere antico,istintuale, possiamo ricavare dall’aspetto delle piantequali malattie possono curare.

Inoltre consiglieremo anche il cristallo e l’olio es-senziale da abbinare per potenziare l’azione dell’es-senza floreale.

Nel prossimo numero parleremo di “Mustard” lasenape selvatica.

NICOL STEFANI

https://nicolnikestefani.wordpress.com/

La floriterapia di BachUna passeggiata alla scoperta delle essenze floreali - prima parte

«Il metodo dei 38 fiori è un dono e non una creazione umana, e come tale andrebbe accolto comeun patrimonio universale». Così Edward Bach presentava il frutto delle sue ricerche lunghe 5 anni

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18marzo 2015

Ambien

te & Salute

Di recente ha trovato ampio risalto sulla stampaitaliana e sui media in generale un articolo di due ri-cercatori pubblicato su una prestigiosa rivista (Science)nel quale si sosteneva che il cancro è dovuto essen-zialmente alla sfortuna (“bad luck”)*. Verrebbe spon-taneo rispondere che certamente nascere inprossimità di siti inquinati, essere esposti a pesticidi,emissioni di inceneritori, centrali a carbone, acciaierieo altre amenità è certamente “una sfortuna”, ma nonera questo che intendevano gli Autori nè tanto menoi media che con grande risalto hanno ripreso la notizia.

Infatti il messaggio arrivato al grande pubblico è chela principale causa del cancro è la casualità, ovvero “lasfortuna” e che pertanto politiche di prevenzione pri-maria, riduzione dell’inquinamento o idonee scelte divita, non siano poi più di tanto importanti.

Ma cerchiamo di capire cosa esattamente è emersodallo studio: i due ricercatori, utilizzando anche mo-delli matematici, hanno dimostrato che c’è una fortecorrelazione tra la frequenza dei tumori e il tasso diproliferazione delle cellule staminali dei tessuti in cui itumori stessi insorgono.

Questo non stupisce affatto perchè è logico ipo-tizzare che quanto più spesso le cellule staminali di unorgano sono in fase replicativa, tanto più è facile cheinsorga un cancro dal momento che una frequenteproliferazione facilita errori di replicazione del DNAe l’insorgenza di mutazioni.

Ma da qui ad affermare, come fanno gli Autori, chele influenze stocastiche (casuali) costituiscono il con-tributo più grande all’insorgenza del cancro e che il65% dei tumori è dovuto alla proliferazione delle cel-lule staminali e dunque al “caso” ce ne corre!

Questo articolo ha già suscitato una dura replicada parte dell’Agenzia per la Ricerca sul Cancro(IARC)** che il 13 gennaio 2015 letteralmente scrive:“l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro”(IARC), Agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sa-

nità specializzata per le Ricerche sul Cancro è in fortedisaccordo con la conclusione della relazione scienti-fica pubblicata sulla rivista Science il 2 Gennaio 2015dal Dr Cristian Tomasetti e dal Dr Bert Vogelstein sullecause del cancro nell’uomo. Lo studio, che ha ricevutouna copertura mediatica capillare, ha confrontato, inuna vasta gamma di tessuti, il numero di divisioni dellecellule staminali in relazione alla loro durata di vita conil rischio di cancro sempre rispetto alla durata di vitadel tessuto ed ha sostenuto che mutazioni casuali (o“la sfortuna”) siano le maggiori cause che contribui-scono alla formazione di tutti i tumori, anche più im-portanti dei fattori ereditari o di quelli ambientaliesterni.

Per molti tipi di cancro, gli autori ritengono che sidebba perseguire una maggiore attenzione alla dia-gnosi precoce della malattia piuttosto che alla sua pre-venzione. Se male interpretata, questa posizionepotrebbe avere gravi conseguenze negative sia sulle ri-cerche sul cancro che sulle prospettive della salutepubblica.

Gli esperti della IARC dimostrano che in questeconclusioni vi sono gravi contraddizioni rispetto a nu-merosissime evidenze epidemiologiche (che hannoportato a conclusioni opposte - nota del traduttore)e che sussistono anche numerose limitazioni metodo-logiche e pregiudizi nell'analisi riportata nella pubbli-cazione.

«Sapevamo già che quando un individuo sviluppaun certo tipo di cancro vi sono elementi di casualità,ma questo ha uno scarso significato circa il livello dirischio di cancro in una popolazione» spiega il DrChristopher Wild Direttore della IARC.

Concludere che la sfortuna è la principale causa delcancro sarebbe fuorviante e potrebbe sminuire glisforzi per identificare e prevenire efficacemente lecause della malattia.

Da oltre un decennio l’epigenetica ci ha insegnato

Ammalarsi di cancro: solo sfortuna?L’articolo pubblicato da Science e il dibattito che ha scatenato

Sono le influenze ambientali a modulare l’espressione genica e a condizionare il nostro statodi salute, non solo riguardo al cancro ma per quasi tutte le malattie di cui possiamo soffrire

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19marzo 2015

Ambiente & Salute

che, viceversa, sono proprio le influenze ambientali,specie nelle fasi più precoci della vita, a modularel’espressione genica e a condizionare il nostro stato disalute non solo per quanto riguarda il cancro ma pra-ticamente per quasi tutte le malattie di cui soffriamo.

L’origine del cancro non risiede quindi solo in mu-tazioni casualmente insorte nel DNA delle celluletanto più queste sono proliferanti, ma anche in centi-naia di migliaia di modificazioni epigenetiche indottedalla miriade di agenti fisici e sostanze chimiche tossi-che e pericolose con cui veniamo in contatto ancorprima di nascere. Una ampia revisione del 2011 ha di-mostrato che l’esposizione a pesticidi durante la gra-vidanza aumenta più del doppio il rischio di leucemianell’infanzia: possiamo dire che si tratta di “caso” o“cattiva sorte”?

E’ parimenti solo “sfortuna” il fatto che nell’ampiacoorte degli agricoltori americani esposti a pesticidi(ricordiamo che nella lista redatta da EPA e pubblicatanel 2010 oltre 70 pesticidi sono considerati probabilio possibili cancerogeni - http://www.epa.gov/pestici-des/carlist/) vi sia un incremento di rischio statistica-mente significativo per: tutti i tumori nel lorocomplesso, cancro al polmone, pancreas, colon-retto,vescica, prostata, cervello, melanoma, leucemie,tutti i tipi di linfoma e mieloma multiplo e che addirit-tura il rischio superi il 400% per il mieloma multiploin seguito ad esposizione a piretroidi? ***

O possiamo dire che è “sfortuna” il fatto che lamortalità nel primo di vita sia del 4-5% più elevatanelle aree inquinate rispetto al resto del nostro paese,come dimostra lo studio Sentieri KIDS dell’Istituto Su-periore di Sanità?

Certamente le differenze fra i vari tessuti nell’in-sorgenza del cancro, a parità di influenze ambientali egenetiche, sono spiegabili dai tassi di proliferazionedelle cellule staminali, ma dove è allora la “cattivasorte”?

Sapere di essere stati esposti già in utero a campielettromagnetici, solventi, coloranti e quant’altro o re-spirare fin da neonati l’aria della Pianura Padana non ècerto di buon auspicio. Così pure essere consapevoliche la situazione non potrà che peggiorare visto checol recente decreto “sblocca Italia” gli inceneritoribruceranno al massimo della loro potenzialità (a Forlì

dalle attuali 120.000 ton. a 180.000) e che si è spalan-cata la strada alle trivellazioni per la ricerca del petro-lio nei suoli e nel mare, con tutto l’inquinamento chene conseguirà, ci fa amaramente dire che la “sfortuna”avrà di che sbizzarrirsi: quante mutazioni e quante al-terazioni epigenetiche “casualmente” capiteranno nellecellule proliferanti dei nostri tessuti in conseguenzadel maggior inquinamento provocato? L’incidenza dicancro in Romagna nel periodo 2005-2009 è di 528.5casi/anno ogni 100.000 maschi e per le donne di 394.9casi/anno ogni 100.000 donne in confronto ad unamedia italiana rispettivamente di 467,7 casi nei maschi339,6 nelle femmine - http://itacan.ispo.toscana.it/ita-lian/itacan.htm

Quasi 61 casi di cancro ogni anno in più fra i maschie 55 fra le donne non sono già un primato abbastanzapreoccupante per la Romagna?

Dove vogliamo arrivare? È davvero questa la stradagiusta per noi e le generazioni a venire?

Purtroppo il contenuto dell’articolo di Science,l’enfasi con cui è stato accolto dai media, l’assenza delsia pur minimo senso critico che ha accompagnato lasua diffusione, rischia di azzerare il ruolo delle strate-gie preventive, perchè, banalmente se davvero si trat-tasse solo di “sfortuna”, perchè impegnarsi per ridurrel’inquinamento o evitare il fumo o cercare di promuo-vere una agricoltura senza veleni?

Viene il dubbio che le conclusioni dell’articolo - el’ampia risonanza mediatica che ne è seguita, siano ar-tatamente funzionali a chi non vuole cambiare lo sta-tus quo: ma non sarebbe nell’interesse di tutti ridurrele contaminazioni ambientali e godere tutti di mag-giore salute?

PATRIZIA GENTILINI

Bibliografia*, Vogelstein B.Tomasetti C Cancer etiology. Variation in can-cer risk among tissues can be explained by the number ofstem cell divisions. Science. 2015 Jan 2;347(6217):78-81** http://www.euro.who.int/en/health-topics/noncommuni-cable-diseases/cancer/news/news/2015/01/most-types-of-cancer-not-due-to-bad-luck*** Weichenthal S, Moase C, et al. 2010 Environ. Health Per-spect. 118 2050 (8), 1117–1125. A review of pesticide expo-sure and cancer incidence in the Agricultural Health Studycohort

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20marzo 2015

Nano

patologie

Mi dispiace dover smentire, esperienza scienti-fica sul campo di oltre quarant’anni alla mano, unaconvinzione che è propria di chissà quante per-sone. Lo faccio perché da un decennio ricevo re-golarmente messaggi pressoché identici ai quali horisposto altrettanto regolarmente sia in modopersonale sia con gli articoli sia con i libri che hoscritto. Parlo dell’argento colloidale, una sorta diPanacea, la divinità greca che guariva tutti i mali,cui tante persone pare si affidino.

Innanzitutto che significa, in questo caso, colloi-dale? Si tratta di una miscela in cui esiste una so-stanza, l’argento, di dimensioni finissime dispersain un liquido che non è capace di scioglierla. In-somma, stiamo parlando di nanoparticelle di unmetallo non degradabile senza ricorrere a solventimolto lontani da quelli biologici.

A somiglianza di altri metalli nobili come, adesempio l’oro, l’argento possiede proprietà anti-batteriche note da millenni e, secondo qualcunopiù ottimista, è pure un antifungino e un antivirale.Se di fronte a queste due ultime caratteristicheio mi permetto di sollevare qualche dubbio, la pro-prietà antibatterica è fuori discussione, anche sesulla reale efficacia controllata con i criteri dellafarmacologia ci sono più opinioni che certezze.

Comunque sia, i preparati a base d’argento, peresempio il proteinato, vanno usati rigorosamenteper applicazioni esterne e, soprattutto, vanno usatifacendo un atto di fede nelle loro proprietà tera-peutiche su cui manca una letteratura solida.Di fatto l’argento colloidale, quello delle nanopar-ticelle, ha tifosi a non finire, e questi lo ingerisconoconvinti di ottenere risultati straordinari al limitedel miracoloso. Internet poi, pullula di siti che necantano le virtù, virtù che non si limitano al con-

trasto ai batteri ma spaziano, come ho detto, aifunghi e ai virus, e assicurano una sorta d’invulne-rabilità sanitaria acquisibile, con incursioni civet-tuole all’estetica (un sito recita “si configura comeun vero toccasana per la salute e la bellezza dellacute”).

Un altro sito facente capo all’associazione Na-turalmente riferisce che “Un antibiotico, tanto perfare un paragone, uccide forse una mezza dozzinadi differenti organismi patogeni, ma l’argento neelimina circa 650”. Prescindendo dall’approssima-zione non proprio da farmacologi con cui vengonotrattati gli antibiotici come se questi fosseroun’arma generica e non selettiva, temo che non siacosì, con il numero dei batteri morti, che si valutaun farmaco.

Ma il sito continua elencando una parte dellecentinaia di patologie trattate con supposto suc-cesso dall’argento colloidale e queste vanno dal-

Argento colloidale: sì o no?Spacciarlo per innocuo è quantomeno cosa azzardata

Attenzione ai presunti “miracoli” e “nuove frontiere” declamate dalla pubblicità: le particelle solide,inorganiche e non degradabili, sono tutte fortemente tossiche per il fatto di essere corpi estranei

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21marzo 2015

Nanopatologie

l’antrace all’appendicite, dall’influenza alla menin-gite, dal sangue avvelenato (che sarà mai?) allascarlattina, dalla polmonite alla poliomielite, dallasifilide alla tosse convulsa. Naturalmente non po-teva mancare il cancro preso tout court, ungruppo affollato di patologie diverse su cui “si sonoriscontrati dei risultati”.

Segue, poi, una lista di paesi in cui l’argento col-loidale troverebbe impiego clinico. Senza entrarein ognuno dei casi, mi fermo agli Stati Uniti dove,stando a Naturalmente, “l’argento è usato nellachirurgia delle ossa”. Non viene riportato né hoidea di chi sia a farne quell’uso. Mi limito solo a ri-portare che la Food and Drugs Administration,l’ente statunitense che regola l’immissione sulmercato e l’uso dei farmaci, non è proprio teneranei confronti dell’argento e scrive che questo nonè né certamente efficace né è sicuro. Insomma,spacciarlo non solo per efficiente ma addiritturaper innocuo nei riguardi dell’organismo è a dirpoco cosa azzardata.

A questo punto mi permetto di riferire la miaesperienza di ricercatore. Come avviene per qua-lunque nanoparticella solida, inorganica e non bio-degradabile, l’eliminazione dell’argento colloidale,una volta ingerito, non può che essere solo par-ziale e avviene esclusivamente per quelle particelleche non vengono in contatto diretto e sufficien-temente prolungato con la parete dello stomacoe dell’intestino, impossibile stabilire a priori unaquantità proporzionale a quanto si è assunto.

Le particelle che non sono eliminate (e non cisono studi che provino né, tanto meno, quantifi-chino l’eventuale eliminazione) passano al sanguee ai tessuti dove sono imprigionate e percepiteper quello che sono, vale a dire corpi estranei ine-liminabili. Dunque, la reazione è quella infiamma-toria classica del caso, una reazione cronica,essendo la particella indistruttibile e, dunque, in-nesco continuo d’infiammazione.

Qui la medicina è chiarissima: alla lunga l’infiam-mazione si trasforma in un cancro in tempi quantomai variabili che possono arrivare (non è affattodetto che lo facciano) a scadenze così lunghe da

eccedere la vita stessa dell’individuo. Ma le parti-celle non sono solo cancerogene: sono tossicheper il sistema neuro-endocrino, possono causaremalattie cardiovascolari, passano da madre a fetoprovocando aborti e malformazioni…

Per evitare malintesi, le particelle solide, inor-ganiche e non degradabili sono tutte indistinta-mente tossiche, e questo principalmente per illoro essere corpi estranei. Dunque, acciaio, allumi-nio, titanio, oro, argento o altro non fa differenzasostanziale. Purtroppo i tossicologi poco aggior-nati (e sono tanti) non conoscono il problema, macosì è.

E allora? E allora bisogna essere obiettivi. Anchese mancano dati scientifici rigorosi, è assoluta-mente possibile che l’argento colloidale dia risul-tatati positivi nel breve periodo, risultati chepossono derivare da una sorta di efficacia reale oda un effetto placebo che non è da escludere. Allalunga, però, i rischi connessi al suo uso, in partico-lare quello protratto nel tempo, sono tutt’altroche trascurabili e non sono mai stati valutati com-piutamente.

Il motivo di base sta nel tempo in cui gli even-tuali effetti negativi possono instaurarsi e queltempo, essendo lungo come spesso avviene per glieffetti da nanoparticelle assunte in quantità tuttosommato modeste, fa sì che questi non siano col-legati dal diagnosta all’assunzione di argento col-loidale.

Malauguratamente l’informazione sulle nanopa-tologie, cioè le malattie da nanopolveri, di cui i me-dici dispongono è ancora molto limitata e questoconsente a prodotti come l’argento colloidale disopravvivere addirittura con qualche simpatia daparte di una frazione, pur piccola, della classe me-dica.

Fatta salva l’ovvia libertà di ognuno di crederein ciò che vuole e di comportarsi di conseguenza,io non posso che invitare tutti ad informarsi in ma-niera rigorosa prima di assumere farmaci, e questovale a maggior ragione per quelli ai confini dell’uf-ficialità.

STEFANO MONTANARI

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22marzo 2015

L’architettu

ra della m

eraviglia

Un amico architetto, una volta, ha affermato cheCarlo Scarpa è stato «l’ultimo rappresentantedella specie dei genii». Infatti egli vive in una di-mensione intellettuale talmente alta da permetter-gli di affrontare qualsiasi tema professionale con laconsapevolezza delle necessità specifiche e delletradizioni storico – culturali di ogni arte.

L’iniziale collaborazione con Paolo Venini portaa risultati eccezionali nella produzione di manufattidi vetro, anticipatori di nuove tendenze artistiche.Ma tutta la sua opera è all’insegna della novità, dalnegozio Gavina di Bologna al cimitero Brion, dalnegozio Olivetti di Venezia alla casa Ottolenghi,etc… La Banca Popolare di Verona è il suo ultimoprogetto a cui non sopravvive morendo nel 1978,lavoro poi portato a termine dall’arch. Rudi.

Piazza Nogara è un piccolo spazio nel centrodella città, “illuminata” da questo nuovo edificiosorto sulla demolizione di due case adiacenti allavecchia sede bancaria. Non è facile armonizzare ilvecchio palazzo e l’inserimento del nuovo.

La facciata principale non rappresenta una su-perficie planare ma è costellata di piccole archi-tetture vetrate, marmoree, di matericità inapparenza contrastanti come l’intonaco di cocciopesto grezzo e le lastre di Botticino levigate, leforme tonde e quelle quadrate e rettangolari, ipiani riflettenti e i piani opachi, le scanalature chegiocano con i chiaroscuri e le sobrie composizionilapidee. Insomma, una piccola città di esseri appa-rentemente inerti in realtà un’aggregazione “vi-vente”: qui torna la sua grande capacità diespressività dovuta all’accostamento di materialidifferenti oppure gli stessi con diverse finiture eforme.

Piccola “piazza” dove si esalta il senso dell’in-

contro di strani “personaggi”, imprevedibili maprofondamente raffinati. Tondi a rientrare e fine-stre aggettanti: finestre in legno di quercia che ar-retrano e teche di cristallo che avanzano.Techeche nell’intenzione di Carlo Scarpa riflettono leimmagini della piazza, dando vita così a “quadri”appesi. Che bello osservare un vetro che restitui-sce visioni magari sfuggite, o non colte.

Meraviglie come le mensole dei balconi a formadi triglifo che poi allungandosi permettono il de-flusso delle acque meteoriche e che collegano itondi alle finestre rettangolari; come il cornicionea dentelli in Botticino che chiude la facciata, ancorauna volta un segno evocatore di architetture clas-siche ma anche la conclusione di tanti prospettiveneziani.

Poi la parte alta, densa di finestre, fa apparire lacopertura piana come sospesa; qui cambiano i ma-teriali: mosaici, travi metalliche. Sotto, il basamento:pietra elaborata che si interrompe in prossimitàdell’ingresso, mettendolo in rilievo. Sopra le fine-

La Banca popolare di VeronaL’ultimo capolavoro di Carlo Scarpa in piazza Nogara

L’unione tra la vecchia banca e il nuovo edificio. Ambienti raffinati con materiali pregiati, localicolorati a stucco veneziano per il progetto che ha rivoluzionato la suggestiva piazza scaligera

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23marzo 2015

L’architettura della meraviglia

stre protagoniste, specie quelle circolari ottenutedall’intersecazione di due cerchi che hanno i centrileggermente spostati. Infine la loggia vetrata con ilritmo delle colonnine binate.

Bisogna anche organizzare gli spazi lavorativi eScarpa vi riesce perfettamente. Egli cerca di inte-grare i vecchi spazi con quelli nuovi, cercando didare qualità elevata sia utilizzando materiali di pre-gio che progettando visioni di forme e colori raf-finate, sia curando continuamente i dettagli.

L’edificio composto da cinque livelli, al suo in-terno, è dominato dalle scale. La scala esterna,parte in c.a. e parte con una gabbia con tubi in ac-ciaio con snodi angolari di bronzo e i gradini di ce-mento gettati in una griglia di piatti metallici.

La scala a spirale che collega la parte vecchia aquella nuova dell’edificio, con il parapetto pieno la-vorato a stucco color mattone lucido, vera esplo-sione di colore e forma.

E poi la scala per il personale che collega i di-versi piani ossia il piano rialzato, il seminterrato eil piano interrato. Spigoli protetti con piatti di ot-tone, i gradini in pietra di Clauzetto che risaltanocon grande forza le pareti lavorate a stucco vene-ziano lucido di colore verde e viola.

Superfici dai toni forti e profondi sembranoaprire a mondi lontani perché in queste masse cosìcolorate vorresti perderti e abbandonarti. Perdi-zione negli abissi. E poi i sottoscala, estremamenteraffinati. Mille particolari catturano un mondo sco-nosciuto, affascinante.

L’interno è un’esplosione di elementi, ognunodi grande attrazione. Il soffitto è scomposto, comespesso succede nelle sue opere, in porzioni sepa-rate da telai metallici che danno ritmo agli am-bienti. Architetture di cieli.

Le colonne nel loro grigio cemento attraver-sate da mosaici dorati nell’alto. Le porte ricavatein pareti dove si interrompe la continuità e quitornano ancora forme che avanzano e rientranocome nella facciata principale.

Spazi in espansione che si protendono versol’esterno o che si chiudono all’interno.

Spazi strappati a un pieno, vuoti che diventanospazi. Trasparenze e opacità. Ottoni che inventanoforme impensate.

Chissà come si lavorerà in questa banca….

MAURIZIO SIGNORINI

http://www.signoriniarchitetto.com

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24marzo 2015

Pian

te pop

olari

Bussoletta BotanicaCome riconoscerlaErba perenne formata da una radice legnosa ingrossata e da foglie verdi riunite in una rosetta basale. Ognunaè percorsa da nervature parallele ben evidenti nella pagina inferiore. I fiori, di colore bruno-rossastro, sonoportati in alto da uno stelo che li raccoglie tutti in una spiga corta, compatta. Il termine Plantago sembraderivi da due parole latine planta con allusione alla “pianta del piede” ed “ago” “faccio apparire” e allude aduna ventina di piante appartenenti a tale genere. Dove osservarlaComune negli incolti, lungo i bordi delle strade, nei campi.

Frammenti di etnobotanicaUsi alimentari: le foglie più tenere venivano mangiate crude o cotte, da sole o insieme con altre “erbedi campo”, nelle insalate, nelle zuppe, nei minestroni di verdura o ripassate in padella.Usi ludici: con gli scapi fiorali si intrecciavano piccoli cesti, minuscole sedie, gabbiette per grilli.Usi magici: sui Colli Euganei, le foglie, fresche e contuse, si applicavano sulla parte morsa dalle vipere perrallentare la diffusione del veleno, mentre si mormoravano formule magiche (an, tan can, fate seco,nel nomedel Pare, de so Mare e de so Fiolo) e altre preghiere rivolte alle anime sante.Usi medicinali: le foglie contuse eliminavano il prurito causato dalle punture degli insetti e venivano ap-plicate su abrasioni, ascessi, foruncoli e ferite; le foglie, cotte nel latte e amalgamate con la farina di grano,venivano spalmate sui paterecci.Usi veterinari: le foglie fresche e intere venivano date da mangiare ai conigli, come integratore alimen-tare, antisettico e come “rinfrescante”. I semi erano usati come mangime per gli uccelli granivori per mi-gliorarne il piumaggio.

PiantaggineFioritura: maggio-settembreParti raccolte: l’intera pianta con le radiciTempo di raccolta: primavera (foglie prima della fioritura), autunno (semi)

Plantago major (L.) - Plantaginaceae

AIUTARE GLI ALTRI, STUDIARE, FARE SPORT: ECCO I SEGRETI CONTRO LE MALATTIE

Dedicarsi al volontariato e aiutare il prossimo sono azioni in grado di dimezzare il rischio di ammalarsi di tumore; allo stessomodo un elevato livello di istruzione dimezza il rischio di malattie gravi come il diabete, mentre fare sport e mantenersi informa riduce del 30% il rischio di malattie come infarto e diabete. Sono questi alcuni dei dati emersi dal Rapporto 'Salute e Felicità' CEIS Tor Vergata Fondaz. Angelini, coordinato da LeonardoBecchetti dell'ateneo romano, che sarà presentato a Palazzo Giustiniani. La ricerca si è basata su oltre 100.000 osservazioniindividuali sugli over-50 di 19 Paesi europei. Come ha spiegato L. Becchetti all'Ansa, lo studio mostra anche che in terminieconomici la riduzione di felicità causata da una malattia cronica equivale per una persona a una perdita media annua di 45-80mila euro a seconda della malattia.

Redazione InformaSalus.it – 6 febbraio 2015

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Briciole d’ArchivioSinonimiPlantago asiatica De Candolle.; Plantago incisa Hasske..

Giovamenti / Nocumenti“Virtù. Di dentro. Il seme di tutte le piantagini, trito in polvere, & incorporato con un uovo, & di poi cotto inmodo di una frittata sopra una tegola infocata, giova mangiato caldo alla dissenteria, & a i vomiti stomacali, [..] Etil medesimo fanno le foglie fresche cotte con aceto e sale, [..]

Virtù. Di fuori. Il succo ò L’ Acqua stillata, giova à i frenetici, applicato alla fronte; Messo ne gli occhi mitiga leloro infiammagioni, [..] Messo nelle orecchie, restituisce l’udito. Sana l’ulcere della bocca, & della gola facendonegargaritio. [..]” (Castore Durante, in “Herbario Nuovo”, 1585)

Ricetta localeRotolini alla piantaggineIngredienti: 8 foglie di piantaggine, 4 fette di carne sottili, pancetta a fette, cipolla, formaggio, olio, sale, pepe macinato,salsa di pomodoro. Preparazione: salare e pepare la carne su cui verranno adagiate le foglie di piantaggine scottatein acqua bollente, aggiungere la cipolla tagliata fine, la pancetta, il formaggio a pezzetti. Arroto-lare, infarinare e rosolare nell’olio. A questo punto aggiungere la salsa di pomodoro e lasciarcuocere per circa 40 minuti. (Gorgo, settembre 1965, ricettario manoscritto anonimo)

Ricetta storicaDisposizione delle uova per la cova

Per sanare il mal degli OcchiSi conosce che procede da Vento, da Polvere ò da Sole, quando gli occhi sono molto rossi: per lo che si deve farspruzzare dentro, e sopra dell’Occhio del latte di Donna, sbattere una chiara d’ovo dentro una scudella con secoalquanto di Acqua Rosa, e di Piantaggine; e bagnansi dentro una pezza bianca, applicandovi su gli occhi, e replicavamolte volte. (Madame Fochetti, in “Secreti overo Rimedij”, 1731)

TRATTO DAL LIBRO PIANTE POPOLARI DI ANTONIO TODARO - FOTO DI PATRIZIO VIARO

25marzo 2015

Piante popolari

NEL PROSSIMO NUMERONel prossimo numero di Biolcalenda verrà presentato l’asparagoselvatico. Specie perenne, spesso arbustiva, con radice sotterraneastrisciante da cui si sviluppano dei teneri germogli che, appenasbucati dal terreno, hanno un aspetto conico e affusolato e che,con lo scorrere dei mesi, diventano legnosi, rigidi, pungenti,

Segui la rubrica anche suhttp://www.labiolca.it/piante-popolari

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26marzo 2015

Cron

ache

da Ka

kiland

ia

Ogni giorno, con qualsiasi tempo, la incontro alparco. Cammina lentamente, trascinando un car-rello della spesa (foto1), spesso con qualche diffi-coltà, probabilmente dovuta all’artrosi oall’osteoporosi, chissà….

È la signora Pierangela Biscottini, il cognomegliel’ho messo io, perché ha biscottini o croc-chette, o semplicemente pane secco, per tutti glianimali che incontra sul suo percorso, dai cani so-litari che abbaiano annoiati nei giardini, ai piccioniliberi dell’aria. Anche per loro ha qualcosa, ha bri-ciole di pane.

E tutti le vanno incontro, anche il mio cane, go-loso di qualsiasi cosa alimentare gli allunghi unamano generosa.

La signora Pierangela accudisce una colonia digatti, una di quelle colonie tutelate dall’Asl, all’in-terno di un grande parco di Kakilandia, ma è unagrande dispensatrice di cibo e coccole anche pertutti i randagi che incontra lungo il suo cammino.Per tutti ha qualcosa. Una pappa brodosa o croc-cantini poco importa, ed è meraviglioso vederecome tutte le creature le vadano incontro, l’aspet-tino lungo il suo percorso quotidiano, sempre allastessa ora.

Al suo passaggio i sentieri si animano di piccolipassanti, che le corrono incontro, la salutano comepossono. Miagolii, strusciate, corsette con la codadritta. I randagi si fanno prendere in braccio soloda lei. Ogni tanto c’è qualche nuovo commensale,qualche anima disperata abbandonata da umanisenza cuore. E lei per tutti ha conforto, costruisceripari sotto le fronde degli alberi, riempie amore-volmente vaschette di plastica che presto vengonovuotate. E riparte un po’ zoppicando, per la sualenta quotidiana passeggiata.

Mi viene da pensare a quanto cibo buttiamo via. I bidoni dei rifiuti dei ristoranti (lo so perché li

vedo) e delle case sono pieni di cibo sprecato,pane, carne, verdure, formaggi, c’è di tutto. Fuorida enti statali ho visto decine di sacchi pieni dipane, buttati come rifiuti. Alimenti che esseri vi-venti hanno prodotto, faticando, trattati con tantodisprezzo. Ma perché?

Stamattina in un sacco dell’immondizia c’eraperfino una grossa tavoletta di cioccolato fondenteancora intera, sigillata. Buttata. Sprecata. Mi chiedoquanta gente potrebbe essere sfamata da tutto ciòche buttiamo. Quanti randagi, esseri umani o ani-mali potrebbero essere nutriti anche solo con gliavanzi di questa stupida umanità?

La comunità di Kakilandia è sdegnata: hanno ru-bato un galletto. Non parlo di uno vivo, ma di unodi quei galletti di cemento che si mettono fuoridalla case e nei giardini. Il galletto in questione eradavanti alla casa della signora Pina, all’ingresso del

Bella gente, brutta genteTra animali randagi e nani rapiti

Le vicissitudini della signora Pierangela Biscottini e della signora Pina, l’amore per gli animalie quei gesti di vandalismo e violenza che sempre più spesso ci stiamo abituando a tollerare

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27marzo 2015

Cronache da Kakilandia

parco e si trovava proprio accanto a Biancaneve ei 7 nani. Quando i nipoti della Pina se ne sono ac-corti ci sono rimasti proprio male.

L’anno scorso si era diffusa la notizia che ilFronte di Liberazione dei Nani era sceso sul piededi guerra e aveva saccheggiato alcuni giardini perrubare i nanetti e rimetterli in libertà nella vicinaforesta. Allora la Pina di buon mattino aveva prov-veduto a fissare col cemento i nanetti che si tro-vavano davanti a casa sua. Così, diceva, nonpossono andar via. E già che c’era ci aveva messovicino anche due bei galli, che non si sa mai.

Saputo del furto del gallo, i residenti di Kakilan-dia hanno pensato che possa essere stato qualcheforestiero di passaggio, magari uno di quei banditiche il mese scorso hanno ucciso il riccio - ricor-date? - e poi hanno rubato i pavoni (questa voltavivi e vegeti) che razzolavano in pace nel giardinodi proprietà della “trattoria del bersagliere”. La si-gnora Pina, che ha 87 anni ed è una donnetta ener-gica e con tanta iniziativa, non ci ha pensatotroppo su, e ha affisso un bel cartello “Per favoreriportate indietro l’altro gallo dei bimbi. Grazie”.

Questo avrebbe dovuto bastare, secondo lei. AKakilandia si usa così, perché tutti gli abitanti sonopersone oneste e gentili e la Pina ha dato perscontato che il suo cartello fosse sufficiente a ri-chiamare all’ordine qualche ragazzetto dispettosoe riavere indietro il suo galletto.

Purtroppo il galletto a tutt’oggi non si è visto e

la comunità non è tranquilla, guarda con sospettoqualsiasi faccia nuova in transito per il paese, nonsi fida di nessuno; ha perfino incaricato una guardiadi tener d’occhio i bambini che giocano ai giardinipubblici. Vi sembra esagerato? Può darsi, ma c’è dachiedersi se non siamo noi quelli sbagliati, noi cherestiamo impassibili di fronte al massacro quoti-diano di tanti bambini in luoghi che non sapremmonemmeno individuare sul mappamondo, e nonperché non ci importi, ma perché ormai ci ab-biamo fatto l’abitudine.

Ci siamo gradatamente abituati all’orrore. Al-lora forse sarebbe meglio tornare a ribollire disdegno anche solo per il furto di un galletto di ce-mento, per riuscire a non andare oltre.

MARINA MARIANI

Nuovo calendario 2015

È disponibile il nuovo Calendario 2015 delle semine e delle lavorazioni. Nuovagrafica, testi riveduti e ampliati, disegni originali, uso sapiente del colore in basealla stagione e numerosi consigli utili per coltivare con il metodo biodinamico. Ilcalendario è edito dalla Biolca con i consigli di Paolo Pistis. Si configura come un vero e proprio calendario che si può appendere al muro eche riporta ogni mese le indicazioni per le semine e per le varie lavorazioni e unospazio per le annotazioni giornaliere. Si può richiedere tramite tel/fax allo 049 9101155 o al cell. 345 2758337 (Martina)o inviando una mail a [email protected] . Contributo E.8,00 + 1,28 (spese po-stali)

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28marzo 2015

Agric

oltura biologica

Nel tentativo di fare un quadro delle diverseattività da svolgere per la coltivazione biologicapare utile aprire una breve e sintetica parentesi(senza commenti) su cosa debba fare chi intendecertificare il proprio terreno e, di conseguenza, ipropri prodotti. Le leggi di riferimento sono il re-golamento europeo 834/2007, in coppia con il suc-cessivo 889/2008 (i quali verranno, entro breve,modificati).

Il fascicolo aziendale: innanzitutto oc-corre avere un “fascicolo aziendale” completo eaggiornato depositato presso la struttura AGEAdi competenza (che per il Veneto, ad esempio, èAVEPA). Nel fascicolo aziendale sono elencati tuttii riferimenti catastali dei terreni in disponibilitàdell’azienda. Il fascicolo è comunque obbligatorioper chiunque eserciti l’attività agricola e abbia unaqualsiasi forma di rapporto con l’amministrazionepubblica di competenza.

La notifica: una volta verificata la correttezzadel fascicolo aziendale si dovranno ottenere lecredenziali di accesso al sistema per poter auto-nomamente redigere la “notifica” o ci si deve ri-volgere a una struttura che svolga questa forma disupporto. Questo documento informatico con-tiene tutte le informazioni relative ai terreni e allestrutture aziendali e le suddivide in appezzamentiin modo tale da poter identificare le diverse atti-vità nelle diverse parti dell’azienda.

Fino a qualche tempo fa era possibile raggrup-pare più particelle catastali in singoli appezzamentiper poter gestire più agevolmente la registrazionedelle operazioni culturali mentre adesso è obbli-gatorio suddividere le singole particelle catastaliin più appezzamenti, a seconda del loro utilizzocolturale.

La scelta dell’organismo di controllo:all’interno della notifica il produttore deve indicarel’organismo di controllo a cui decide di far sotto-porre il controllo della propria azienda. Attual-mente ci sono 13 organismi i quali sono, a lorovolta, soggetti al controllo di un organismo terzo(ACCREDIA) e autorizzati a svolgere l’attività dalMinistero per le Politiche Agricole. L’attività dicontrollo comporta un costo per il produttoreche è dato dalla somma tra una quota base fissa euna quota variabile che dipende dalle superficiaziendali e dalla tipologia e intensità di coltivazionesvolta. In alcune regioni italiane sono previste delleforme di contributi pubblici per il ristoro dellespese di certificazione.

L’analisi dei rischi: insieme alla notifica ilproduttore deve inviare all’organismo di controllouna relazione contenente l’analisi di tutte le pos-sibili criticità della propria azienda (confini a ri-schio, magazzini aziendali, altro) e delleconseguenti misure messe in atto per evitare la

Breve guida alla certificazione bioPer chi vuole certificare il proprio terreno e quindi i prodotti

Sintesi non commentata di tutte le attività che un’azienda agricola deve svolgere per ottenere la certificazione e conservarla ai vari controlli per vendere i suoi prodotti sul mercato biologico

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29marzo 2015

Agricoltura biologica

contaminazione da parte di agenti esterni. Durantei diversi controlli gli ispettori degli organismi sonotenuti a verificare se le misure messe in atto sonoeffettivamente efficaci e sufficienti a tenere sottocontrollo i potenziali rischi.

I controlli: l’organismo di controllo effettuaalmeno una visita all’anno in azienda (di più nelcaso in cui l’azienda sia estesa o lavori molti pro-dotti) e verifica la correttezza di quanto dichiaratooltre che la presenza delle colture previste e dieventuali tracce di fattori o prodotti non ammessi,anche attraverso il prelievo e l’analisi chimica di al-cuni campioni di prodotto o del terreno.

Nel caso in cui siano rilevate delle irregolarità,vengono emesse delle non conformità che si tra-sformano, a seconda della gravità, in sanzioni chegeneralmente corrispondono con la sospensionetemporanea o permanente della possibilità di ven-dere prodotti (singoli prodotti o tutti i prodottiaziendali) identificandoli come biologici, o con larimessa in conversione degli appezzamenti inte-ressati all’irregolarità.

Il programma annuale di produzione:contemporaneamente alla notifica il primo anno(e poi entro il 31 gennaio di ogni anno) deve es-sere compilato, sempre sui portali delle agenzieterritoriali, il programma annuale di produzionenel quale l’agricoltore deve indicare quali specieintende coltivare e la produzione prevista in ognisingolo appezzamento di terreno lungo il corso ditutto l’anno comprendendo così il sovescio edeventuali colture successive alla prima. Nel caso incui durante l’anno, per diverse ragioni, egli sia co-stretto a seminare o piantare colture diverse daquanto dichiarato, dovrà emettere un nuovo pro-gramma indicante la variazione avvenuta. Se nel-l’azienda agricola sono presenti anche degliallevamenti l’agricoltore è tenuto, anche per quellaparte, a prevederne la produzione.

I registri: dal momento in cui ha effetto la no-tifica il produttore è tenuto alla compilazione diregistri che mantengono evidenza delle diverse at-tività svolte: il registro colturale (contenente la de-

scrizione delle attività svolte ogni giorno in cam-pagna), il registro materie prime (contenente ladescrizione di tutti i prodotti e materie prime ac-quistate per la produzione agricola), il registro ven-dite (contenente la descrizione di tutti i prodottivenduti dall’azienda). Se nell’azienda agricola sonopresenti degli allevamenti dovranno essere com-pilati specifici registri di allevamento. Dall’incrociotra quanto indicato nel programma annuale di pro-duzione, nei registri aziendali e nelle fatture, l’or-ganismo di controllo verifica la congruità dei dati.

La conversione: una volta prodotta notifica,parte il cosiddetto “eriodo di conversione”. Laconversione consiste nel coltivare un terreno uti-lizzando solo le tecniche e i prodotti ammessi inagricoltura biologica finché non vi sia una sorta di“eliminazione dei residui”dei prodotti preceden-temente utilizzati. Durante il primo anno di con-versione l’azienda può vendere i propri prodottiesclusivamente nel canale convenzionale e senzafare nessuna menzione del metodo colturale bio-logico. Solo a partire dal secondo anno l’aziendapuò vendere il proprio prodotto indicando chequesto è “in conversione al biologico”. A partiredal terzo anno l’azienda può vendere il prodottocome “biologico”. Nel caso in cui in azienda sianopresenti colture perenni come asparagi, frutteti ovigneti, il periodo in cui è obbligatorio indicare laformula “in conversione al biologico” dura dueanni anziché uno. La lista dei prodotti e mezzi tec-nici utilizzabili si trova direttamente nel regola-mento 889-2008.

Disponibilità di piantine e sementibiologiche: è possibile piantare o seminare solopiante o sementi regolarmente certificate comebiologiche. Nel caso in cui le varietà che si desi-derano coltivare non siano disponibili come bio-logiche, è possibile richiedere una specifica derogaall’ENSE (almeno un mese prima delle coltureestensive e 10 giorni prima della semina per le col-ture orticole) per poter utilizzare sementi nontrattate.

LUCA MICHIELETTO

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Agric

oltura biodina

mica

Classificazione delle lavorazioni del ter-reno agrario

Le lavorazioni del terreno possono essere classifi-cate in funzione dello scopo (1), in funzione della pro-fondità di lavoro (2) ed in funzione degli attrezzi (3) edel lavoro eseguito.

Nel primo caso si avranno lavorazioni di scasso odissodamento per terreni mai coltivati o per un reim-pianto. Lavori preparatori (disgregazione dello stratocoltivato). Lavori di affinamento (preparazione del lettodi semina). Lavori successivi, di coltivazione (ad esem-pio il controllo delle infestanti).

Nel secondo caso vi saranno lavorazioni superficiali(fino a 20 cm), medie (dai 20 ai 40 cm) e profonde(oltre i 40 cm). Per le colture erbacee solitamente nonsi superano i 50-60 cm di profondità (ripuntatura). La-vorazioni a profondità maggiori possono essere effet-tuate su terreni che andranno ad ospitare colture ditipo arboreo, come frutteti o vigneti (lavori di scassoo di dissodamento). Occorre comunque molta energiae molta potenza (cv). Le lavorazioni profonde vannosvolte nel periodo autunnale, con le dovute modalità eattrezzature.

Nel terzo caso vi saranno attrezzi rovesciatori (ara-tro), attrezzi discissori (ripper, ripuntatori, estirpatori,erpici e coltivatori a denti dritti fissi), attrezzi rimesco-latori (fresatrici, erpici rotanti, aratro a dischi, erpici adischi), attrezzi misti vari o combinati, attrezzi speciali(rulli vari, frangizolle). Ma l’attrezzo migliore in assolutoè il lombrico!!

Aspetti negativi di alcune lavorazioniLa cosa peggiore che si possa fare, soprattutto se ri-

petuta nel tempo, è l’inversione degli strati operata conl’aratro moderno. Questo attrezzo contribuisce ad in-terrare lo strato di terreno superficiale (lo strato fertile,ricco di sostanza organica e biologicamente attivo) men-tre tende a far emergere in superficie lo strato inerte

sottostante (strato povero in sostanza organica). Conl’aratro moderno i residui organici vengono dunque in-terrati a grande profondità, in un ambiente inidoneo peruna decomposizione ottimale (ambiente asfittico).

Con ogni tipo di attrezzo, se il terreno non è lavo-rato nel giusto momento, ma viene lavorato quando ètroppo bagnato, poi sopraggiunge compattamento easfissia soprattutto in terreni pesanti e privi di strut-tura. Nei terreni sabbiosi vi sono rischi minori.

Alcuni attrezzi determinano una suola di lavora-zione negli strati sottostanti che impedisce lo sviluppodelle radici e favorisce altri inconvenienti. Anche l’ara-tro provoca una suola di aratura per via del vomere atallone. Sempre líaratro, inoltre, genera un taglio nelsuolo che determina la formazione di zolle che pre-sentano una parte consistente liscia e compatta (quasilevigata); ciò avviene soprattutto nei terreni pesanti la-vorati nel momento sbagliato o nella stagione sbagliata.Le conseguenze negative sono la formazione di zolledure e compatte, prive di ossigeno, che risulterannopoi difficili da disgregare.

Le lavorazioni del terrenoLavorazioni, rotazioni, avvicendamenti, fertilizzazione - seconda parte

Gli interventi meccanici per rendere il suolo più adatto ad accogliere le colture rappresentano lostrumento principale con cui incidere sulle caratteristiche fisico-chimiche e biologiche del terreno

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31marzo 2015

Agricoltura biodinamica

Con velocità elevate degli attrezzi rotanti (frese) sirischia eccessiva finezza del terreno (polverizzazione)con pericolo di successivo compattamento superficiale.Anche il transito ripetuto dei mezzi è altamente nega-tivo per via del compattamento del suolo.

Se il terreno rimane privo di copertura vegetale(terreno lavorato) sotto il Sole estivo per troppotempo si innescano fenomeni negativi di erosione e de-sertificazione. Durante il periodo caldo vi è forte mi-neralizzazione. Per evitare problematiche varie èimportante scegliere il giusto attrezzo da impiegare inmaniera corretta, nel giusto momento.

L’uso corretto delle attrezzatureÈ bene avere chiaro che per ogni tipologia di at-

trezzo corrisponde un quantitativo di residuo che ri-mane sul terreno dopo la lavorazione (residuocolturale, sovescio, fertilizzante organico ecc.) e vi sa-ranno attrezzi che, come l’aratro, lasciano in superficieun massimo del 10% sul totale della massa organicapresente in superficie prima della lavorazione. Ciò si-gnifica che, come già ribadito, con questo attrezzo siva ad interrare la quasi totalità dello strato superficiale(strato biologicamente attivo e ricco di vita). Con l’er-pice a dischi si passa ad un quantitativo che varia dal25 al 50%. Con i coltivatori o estirpatori si ha una per-centuale che varia dal 50 al 75%.

Mentre con lavorazioni di profondità eseguite conripuntatori (dissodatori o ripper) si va oltre l’80%. Ciòsignifica che questi attrezzi rispettano la naturale stra-tigrafia del suolo (quindi non invertono gli strati delterreno) ma possono essere usati per arieggiare e dis-sodare il suolo in presenza di compattazioni e suole dilavorazione.

Questi attrezzi rappresentano una valida alternativaall’uso dell’aratro e possono essere usati per rinnovarela fertilità complessiva del terreno rispettando la bio-logia del suolo (nella foto uno dei vari modelli, con rulliposteriori). In questo caso si parla di attrezzi per la rot-tura del terreno o di lavorazioni primarie (o profonde,fino a 50-60 cm circa). Ovviamente occorrerà valutarecaso per caso in base alle caratteristiche del terreno,al tipo di lavorazione ed alle esigenze della coltura chesi andrà a mettere a dimora o che si seminerà.

Le lavorazioni svolte con questo tipo diattrezzi (ripuntatori) offrono una serie divantaggi:Consentono di predisporre il terreno per i nuovi im-pianti.Migliorano il drenaggio e l’infiltrazione dellíacqua.Viene facilitata la radicazione di colture a forte sviluppocome mais, erba medica, bietola, girasole.Vi è accumulo di riserve idriche in profondità (nel pe-riodo autunnale).Si favorisce la risalita per capillarità dell’acqua, elimi-nando la suola di lavorazione.Incremento degli scambi gassosi con l’atmosfera.Ripristino di una buona struttura mediante la rotturadella suola di lavorazione.Ottima alternativa allíaratro da scasso utilizzato nelpreimpianto.Non c’è rischio di portare in superficie terreno pocofertile.No suola di aratura.Minor dispendio energetico.

Nell’orto di casa, come lavorazione primaria, è pos-sibile usare una semplice vanga. Mentre il ricorso pe-riodico ai sovesci può predisporre il terreno verso unastruttura ottimale grazie all’azione svolta dalle radici,che andranno anche a lavorare e strutturare in profon-dità il terreno. Sarà fondamentale l’inserimento delleLeguminose nella rotazione e l’uso regolare dei prepa-rati biodinamici. Mentre per l’affinamento di prepara-zione alla semina o di preparazione al trapianto èpossibile usare una semplice zappa e, successivamente,un rastrello, è importante livellare il suolo soprattuttoper evitare buche o avvallamenti che sono negativi perla coltivazione delle piante. Nel dubbio è meglio crearerialzi di terra o piccole aiuole rialzate. Questo per-mette all’aria di compenetrare meglio il terreno evi-tando fenomeni di asfissia radicale dovuti soprattuttoal depositarsi periodico dell’acqua negli avvallamenti(piogge e irrigazioni).

Il terreno va sempre lavorato quando è in tempera:deve contenere il giusto grado di umidità, che nondovrà essere eccessivo ma nemmeno troppo scarso.

FABIO FIORAVANTI

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ario biodina

mico

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Agricoltura biologica

AIAB VENETOCorso Stati Uniti 50 - 35127 Padova Orario Sportello: mercoledì 9.30 - 13 Tel. 049/ 86.87.176 - Fax 049/78.40.317 - mob: +39 347 0653179 - E-mail: [email protected] - www.aiabveneto.org

Sale prepotente la marea mediatica, il gran vociarediventerà nei prossimi mesi sempre più chiassoso: cibo,sviluppo sostenibile, cambiamento climatico, difesa delsuolo, lotta allo spreco alimentare irrompono nelmondo (reale... e, soprattutto, virtuale 2.0).

Il fatto che di tutto ciò se ne parli ovviamente nonci può che far piacere, intendendo auspicabile e neces-sario trasformare i buoni e sensati propositi stra-co-municati in azioni concrete e realizzabili, magari intempi rapidi. Uguale, quando si comincia: IERI! Guar-dando le vetrine, la più recente è stata quella sfavillantedel Biofach 2015.

Una piccola delegazione di AIAB VENETO è andataa Norimberga per visitare questa fiera internazionaledell’agricoltura biologica. La missione aveva tra gliobiettivi il prendere atto dello stato dell’evoluzione delmercato biologico mondiale e la visione che ci por-tiamo a casa ha destato una grande preoccupazione.

Nelle diverse annate della manifestazione ed in par-ticolar modo nell’ultimo anno si è vista una drastica ri-duzione della presenza di produttori e gruppi diproduttori, con una netta predominanza di importa-tori, distributori, trasformatori. Allo stesso tempo leforme di comunicazione scelte mirano sempre di più acomunicare un prodotto “sano per la salute del corpoe l’alimentazione”, tralasciando i principi di sostenibilitàambientale e sociale del metodo di produzione.

Scompaiono via via dalle etichette le indicazioni ri-spetto ai paesi di origine della materia prima, livellan-dosi verso un bassissimo livello di comunicazione etrasparenza (l’esempio più semplice che possiamo fareè che nella stragrande maggioranza dei casi la defini-zione del territorio di origine della materia prima ri-portato al di sotto del logo del biologico non è piùrelativo ad una singola nazione ma in maniera moltopiù generale all’Unione Europea o a fuori Unione Eu-ropea, per cui la domanda “ma da dove viene quel che

mangio?” non trova alcuna risposta!).

Facendo un piccolo salto all’indietro, all’inizio di feb-braio ha brillato l’EXPO DELLE IDEE a Milano, ma inquell’occasione non eravamo assieme ai 500 esperti in-tergalattici a pontificare il Protocollo di Milano pro-mosso dalla Fondazione Barilla.

Traducendo l’idea è quella di ripetere l’esperienzadel protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici, ap-plicandolo all’agricoltura e all’alimen- tazione.

A tal proposito, vorremmo ricordare che il cibo èun diritto universale e non una merce e, per fortuna,gli Stati di tutto il mondo si sono dati, da tempo, luoghidi governo globale delle politiche su sicurezza alimen-tare e nutrizione. Luoghi dove anche la società civilepuò partecipare e dare il suo contributo come il Co-mitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare che ri-sponde direttamente all’Assemblea generale delleNazioni Unite.

Venendo a noi, nel nostro piccolo continuiamo im-perterriti e ogni giorno più convinti e motivati (pregniancora dell’influsso energetico emanato da VandanaShiva il 12 ottobre dell’anno scorso) a seminare laCARTA DI BAGNOLI: Buone pratiche per la gestionedel territorio, agricoltura e ambiente.

Crescono infatti le adesioni da parte delle ammini-strazioni comunali, pronte ad unirsi per diffondere unanuova attenzione verso l’agricoltura sostenibile e at-tenta all’ambiente, per creare un NUOVO MODELLODI SOCIETà, in barba alle scarse risorse economichee all’immobilismo culturale ancora presente.

Volete vedere che hanno intuito, dal basso dei loroosservatori (s’intende a livello istituzionale, nel sensoche dopo di loro ci siamo noi cittadini, e a seguire laterra che calpestiamo) che di TRANSIZIONE si deveparlare, e iniziare bisogna ORA il buon praticare?

STEFANO BIANCHi

Prove di semina tra Biofach ed Expo

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Agric

oltura biologica

AVEPROBI - Associazione Veneta dei Produttori BiologiciSede operativa a (37050) Campagnola di Zevio (VR), via Alessandro Manzoni, [email protected] – www.aveprobi.org Redazione a (30010) Cona (Venezia), corte Civranetta Tf. e fax 0426509136 - mail [email protected]

Nell’ambito del corso La salvaguardia della biodi-versità agricola con l’utilizzo del metodo biodinamico,ideato per approfondire direttamente in campagnale tematiche legate all’agricoltura biodinamica e fi-nanziato dal FSE, si è svolta una settimana di studioin Svizzera, progettata da Aveprobi ed intitolata “allabiodiversità all’agricoltura sociale: percorsi di soste-nibilità agricola - Coltivazioni biologiche e autopro-duzione delle sementi, esempi di agrobiodiversità inSvizzera”

Questa attività segue un percorso formativo ini-ziato nel 2008 e proposto ai nostri associati graziealla collaborazione con l’ente formativo CipatVe-neto. Il docente che ci ha accompagnati in questarecente esperienza e che ci ha aiutati a organizzarele visite nelle realtà svizzere è l’agronomo AdrianoZago. Il viaggio si è svolto nelle zone di Basilea eZurigo, con momenti di formazione sull’agricolturabiodinamica e visita a interessanti realtà quali ilGoetheanum a Dornach e ad alcune aziende, tra lequali Sativa e Peter Kunz.

Vicino al Goetheanum si trova anche la Gla-shaus, splendida casa inizialmente costruita per larealizzazione delle vetrate, ed ora sede della se-zione per le Scienze naturali e per l’Agricoltura Bio-dinamica.

Abbiamo visitato anche il FiBL, istituto di ricercache opera nei vari ambiti riguardanti l’agricolturabiologica da ormai quarant’anni. Gli argomenti di ri-cerca sono i più svariati, dalla ricerca in laboratorioe il controllo di prodotti, alla sperimentazione incampo delle varietà fruttifere, sino a progetti di piùlungo respiro, come il progetto DOK, che dal 1978

compara coltivazione biologica, convenzionale ebiodinamica, con interessantissimi risultati.

È stato comunque interessante notare che anchei centri di ricerca italiani hanno fatto ricerche diqualità comparabile a quelle tutt’ora condotte,anche se in tutti i modi si stia cercando di farli chiu-dere ritenendoli in qualche modo superflui e pro-babilmente non sarà più possibile rimanere al passo.

Nei giorni successivi abbiamo visitato realtà le-gate all’orticoltura ed alla zootecnia, sebbene sia dif-ficile confinare gli ordinamenti colturali; si trattainfatti di aziende molto spesso a ciclo chiuso, comevuole il concetto biodinamico, in cui si spazia dallacoltivazione di cereali, foraggio, orticole alla pre-senza di animali, dalle vacche ai cavalli ed agli animalida cortile.

Molto interessante è stata la visita a Sativa AG,azienda sementiera che si trova a pochi chilometridalle imponenti cascate di Schaffhausen, sul confinetedesco. L’azienda ha la sua sede operativa a Rhei-nau all’interno dei palazzi di un ex-monastero sullariva del Reno e si estende sui terreni limitrofi perun totale di 200 ettari, dove purifica, seleziona, col-tiva e migliora prodotti da semina di circa 500 sortidiverse di verdure e cereali per agricoltori e orto-lani che cercano semi buoni e adatti alla coltiva-zione biologica e biodinamica.

Il team è composto da circa quaranta personealle quali si aggiungono numerosi stagisti e disabili(è un’azienda molto impegnata sotto l’aspetto so-ciale) che collaborano nella produzione di sementi,nelle coltivazioni (vigneti e seminativi) e nella stalladi sessanta vacche da latte. Il tutto con certifica-

Settimana di studio in SvizzeraAveprobi e Gruppo Agricoltura Biodinamica hanno approfondito il tema della biodiversità agricola in relazione al metodo biodinamico, grazie a una serie di visite in azienda e agli istituti di ricerca

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Agricoltura biologica

zione Demeter, secondo il metodo biodinamico.L’azienda è in continua crescita e collabora con agri-coltori bio e aziende di tutta Europa, particolar-mente Francia, Svizzera, Germania, Italia. Proprionella nostra Italia hanno deciso di investire moltonegli ultimi anni perché ritengono il Belpaese lazona più vocata in Europa per la produzione e ri-cerca sementiera. Collaborano con diversi agricol-tori e aziende italiane che finanziano e promuovonoil mantenimento e la ricerca per la produzione dinuove varietà.

Durante la discussione si è evidenziata la spessolimitata disponibilità di materiale con ampia varia-bilità genetica nelle loro collezioni; si sono inoltreofferti a partecipare per quanto possibile con lacompetenza necessaria per sostenere eventualiprogetti di conservazione e selezione di sementiche siano ben strutturati e organizzati, evidenziandocomunque con insistenza la necessità di continuarea rinnovare le antiche varietà, cercando di non ef-fettuare una conservazione “da museo” che si rive-lerebbe poco utile, propendendo invece per unmantenimento “rinnovativo” e per la creazione dinuove varietà e popolazioni più adattate alla realtàodierna.

Il loro intento è quello di continuare a scopriree migliorare nuove varietà senza mai oltrepassarela “inea rossa” ovvero la manipolazione cellulare, esenza arrivare all’utilizzo degli ibridi, selezionati sullabase delle tecniche e degli input della coltivazioneconvenzionale.

Ideali simili sono quelli che spingono anche PeterKunz nello sviluppo e selezione di varietà di diversicereali adeguati al mondo del biologico; è infatti dalseme o dalla varietà che si deve iniziare a “ensarebio” Tutti, dal contadino al consumatore, dobbiamoiniziare a capire che le varietà convenzionali sonostate selezionate per l’agricoltura convenzionale espesso mal si adattano ad altri metodi di coltiva-zione a più basso input.

Queste visite e le lezioni seguite ci hanno arric-chito, stimolato e hanno ravvivato l’esigenza di man-tenere e migliorare il grande patrimonio varietaleproprio dell’Italia e particolarmente del Veneto che,per motivi politico-economici, rischiamo di perderee sperperare proprio in questi periodi. Purtroppo

sono temi molto complessi e ampi, richiedono per-ciò la collaborazione di tutti, specialmente degliagricoltori, che in maniera organizzata devono tor-nare a essere custodi attivi della biodiversità del no-stro ambiene, ma anche dei politici, che devonopreservare questa immensa ricchezza e favorire ilsuo mantenimento e sviluppo, e di tutti i cittadiniche attraverso la scelta di consumo sono i veri “iret-tori”dello sviluppo di modelli agricoli.

Durante il viaggio ci siamo resi conto che in Italianon siamo così indietro rispetto al “esto delmondo” come spesso tutti noi crediamo, special-mente dal punto di vista tecnico; abituati a destreg-giarci tra montagne di norme che spesso soffocanoi più buoni propositi di agricoltura biologica, e aoperare in un ambiente fortemente antropizzato,molto diverso da quello del centro Europa, dove leestensioni sono maggiori e lo spazio dedicato asiepi e boschi è significativamente più esteso del no-stro, dove anche le aziende convenzionali riesconofacilmente a dedicare il 10% della superficie allacreazione di corridoi biologici, dove è però anchefacile trovare a poca distanza dalle città una centralenucleare.

In Svizzera le realtà agricole e ancor di più quellebiologiche e biodinamiche vengono ben sostenute,sia dal consumatore che dallo stato, perché si è ca-pito che sono indispensabili per il progresso ed ilmantenimento economico sociale e per il benes-sere della popolazione.

Grazie a questo viaggio abbiamo avuto la sensa-zione di avere conosciuto persone che hanno dav-vero passione e amore per l’agricoltura biologica ebiodinamica, per le cose autentiche, per la vita e pergli uomini. Persone secondo le quali fare biologicoe biodinamico è una cosa spontanea.

Questa esperienza ci ha nuovamente dimostratoche il Bio non è una moda, ma un’ unione di per-sone (agricoltori e consumatori) che si muove inpositivo per migliorare la realtà e purtuttavia non èneppure cosa per sognatori in quanto si possonocreare aziende stabili e redditizie, in grado di mi-gliorare non solo il territorio circostante, ma anchel’ambiente sociale in cui operano.

ENRICO CASAROTTI

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CONFERENZA

LE MELODIE DELL’ANIMAUn’introduzione alla Nuova

Psicologia di Sintesi

Venerdì 10 Aprile, alle ore 20.30 presso la sede Biolca a Battaglia Terme (PD)

Perché organizzare questo evento per presentareuna nuova mappa della psiche umana: la Nuova Psi-cologia di Sintesi?Forse perché le scuole psicologiche hanno, finora,analizzato soprattutto la nostra personalità, accen-nando solo alla nostra scintilla divina.La Nuova Psicologia di Sintesi offre un prezioso stru-mento per conoscere la nostra identità divina.Ci guida alla rivelazione del nostro scopo di vita everso l’auto-guarigione psichica e spirituale.

La Nuova Psicologia di Sintesi invita a un viaggio,oltre lo spazio e il tempo, alla scoperta di quellaparte di noi, la più importante, che spesso tendiamoa ignorare. Racconta uno dei modi in cui la nostrapersonalità può stringere la mano alla nostra animaper una prima conoscenza reciproca.

Relatore: Francesco de Falco, ricercatore evolutivoe studioso di saggezza esoterica. Autore dei libri LaVia per Shamballa, L’Alba dell’Acquario e Le Melodiedell’Anima, è attualmente impegnato nella diffusionedi un indirizzo psicologico che possa accompagnarciverso la guarigione psicologica e spirituale.

Ingresso libero e aperto a tutti.Obbligatorio un cenno di adesione ai seguenti rife-rimenti: 049 9101155 (Biolca) o [email protected]

36marzo 2015

AttivitàCulturali

www. labio lca. i t

La segreteria dell’associazione è aperta nei giorni di:

Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13Dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 19

Il numero da chiamare è 049 9101155. Per comu-nicazioni urgenti o fuori orario potete chiamare il335 7023755.Indirizzo mail: [email protected]

Ai nostri

lettori

INCONTRO CON L’AUTORE

Venerdi 27 marzo alle ore 20,30 presso la sedeBiolca a Battaglia Terme (PD) riproponiamo l’incontrocon Daniela Conti (saltato il 6 febbraio causamaltempo) per la presentazione del suo nuovo libro“La favola degli OGM”. Interverranno l’autrice del libroe Filippo Zaccaria, Presidente della Biolca. Breve rela-zione e poi spazio alle domande.Prevista anche la proiezione di un documentario “Bio-diversità - una nuova economia” che sarà presentatodall’autrice e regista Sandra Degiuli.

Nel corso della serata ci sa-ranno degli intermezzi musi-cali con il baritono MaurizioFranceschetti e a conclusioneun piccolo buffet con prodottibio. Ingresso gratuito. Contri-buto libero per le spese di or-ganizzazione.Obbligatorio un cenno di ade-sione a: 049 9101155 (Biolca)o 345 2758337 (Martina) [email protected]

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37marzo 2015

Attività culturali

GRUPPI DI STUDIO

CON FILIPPO ZACCARIALettura e commento del testo “La Filiosofia della libertà” di Rudolf Steiner ogni 15giorni al mercoledi sera dalle 21,00 alle 22,30 presso la sede Biolca. Prossimi incontri:mercoledi 4 e merc. 18 marzo. Per informazioni: 049 9101155 (venerdi mattina orariosegreteria) o 345 2758338 (Filippo).

CON MARIUCCIA RIGON“L’arte di conoscerci e di mantenerci in salute” ogni ultimo sabato del mese dalle 15,00 alle 18,00. Per informa-zioni: 333 6071916 (Carmen) o 049 9101155 (Biolca) o [email protected]

GRUPPO DI STUDIO SULLA MORTENessuno ne vuole parlare, però è inevitabile e coglie impreparati. Senza paura affrontare il momento più impor-tante della vita dopo la nascita. Due incontri, mercoledì 22 aprile e mercoledì 20 maggio, presso la sede Biolca.

GRAFOLOGIA PRATICAPer-corso per imparare a conoscersi, difendersi e cambiarsi la vita

partendo dalla propria scrittura

La scrittura tesse una ragnatela in cui la nostra individualità più profonda e sincera può stare zitta e nascosta, ma facilmenterivelabile.

Circa cento anni fa un romantico Novalis scriveva: «In una futura terapia generale alcune malattie saranno trattate tra-mite l’educazione, il che richiederà una scienza terapeutica da parte dei pedagoghi» e ancora «… Cerchi ogni singolouomo di afferrare il male alla radice: studi, osservi, ricerchi e attenda vantaggi maggiori dall’illuminazione del proprio capoche da ogni goccia di sciroppo».In una cultura dominata dalle macchine, parlare di grafologia, di scrittura e soprattutto di bella scrittura po-trebbe apparire un atteggiamento sentimentale o romantico; tuttavia incontrare un Io e un’anima unite nellabellezza di una grafia, significa ri-conoscere all’essere umano una mente, un cuore e un corpo intrisi di valoriparticolari. La mente: la vera conoscenza … il cuore: l’amore e la partecipazione … il corpo: l’azione volitiva e consa-pevole.Saper “leggere” la scrittura equivale ad osservare l’interiorità dell’essere scrivente in modo molto profondo e as-solutamente nuovo rispetto alla disattenzione e alla distrazione dei modi o modelli delle scienze attuali. La grafologiastudia la scrittura e, anche se è una scienza derisa e bistrattata dal materialismo scientifico, si può configurare inmodo, se non superiore almeno, parallelo alla pedagogia, alla medicina, alla psicologia e alla psichiatria in un ruolosia di prevenzione che di terapia e di cura per il disagio fisico, emotivo e mentale presente nella nostra epoca. Il per-corso è condotto da Mariuccia Rigon e consiste in un ciclo di 5 incontri al sabato mattina dalle 9.00alle 12.00 a partire da sabato 7 marzo. Incontri successivi: sabato 28 marzo - sab. 11 e 25 aprile - sab. 9 mag-gio.

Quota di partecipazione per i soci Biolca: € 100 (I non soci devono aggiungere la quota associativa di € 20che dà diritto, fra l’altro, a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno). Per informazioni e adesioni: 049 9101155 (Biolca) o [email protected] o 345 2758337 (Martina)

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38marzo 2015

Attività

culturali Cucina bio - Le quattro stagioni

Ciclo di incontri culturali-gastronomici per conoscere e degustare il cibo buono, sano, legato alla tradi-zione e al territorio e proveniente da agricoltura biologica.Gli incontri previsti sono quattro e sono in corrispondenza alle quattro stagioni. Comprendono unaspetto culturale con l’intervento di un esperto di alimentazione, e un aspetto gastronomico con la de-gustazione di piatti preparati con prodotti biologici di stagione per sottolineare l’importanza di armo-nizzare la propria alimentazione con i cicli naturali. Per ogni incontro prevista anche la presenza di unpersonaggio di riguardo che sarà l’ospite della serata.

Prossimo incontro sabato 21 marzo alle ore 19,30 presso la sede Biolca. Questo il menù della serata: Cruditè di erbe spontanee: semi e germogli, Risotto primavera, Involtini dierbette piccanti, - Polpette di ceci e tarassaco, Julienne di verdura, Mousse al profumo d’arancio

Ospite della serata la dott.ssa Chiara Vassalli, medico chirurgo, esperta in prevenzione primaria, che par-lerà dei fondamenti scientifici che stanno alla base di una sana alimentazione. Breve relazione e poispazio alle domande. Quota di partecipazione € 20,00. Posti limitati. Obbligatoria la prenotazione telefonando al 049 9101155(Biolca orari segreteria) o 345 2758337 (Martina) o [email protected]

CORSO RESPIRO E MOVIMENTOper l’armonia e il rilassamento nella vita quotidiana

Sabato 11 Aprile, ore 9.00-13.00 presso la sede Biolca a Battaglia Terme (PD)Attraverso sequenze di movimenti fluidi ed armonici sperimenteremo diverse condizioni di respirazione utili per armonizzaree coordinare l’energia vitale. In questo modo possiamo migliorare la salute e il benessere, trovare calma interiore e presenza,capire e sperimentare in profondità il vero significato dell’essere rilassati, naturalmente rilassati.

Programma e argomenti trattati: Il corso è rivolto a tutti ed ha i seguenti obiettivi:- Miglioramento della postura e della capacità respiratoria- Miglioramento dell’elasticità e della flessibilità della colonna vertebrale e di tutto il corpo in generale- Portare sollievo ad alcune problematiche quali ansia, stress, insonnia, cattiva digestione, cattiva circolazione, ipertensione…- Attenuare alcuni dolori tipo mal di schiena, mal di testa…- Prendere coscienza di sé e del proprio corpo migliorando l’autostima- Insegnamento di semplici ed efficaci tecniche di rilassamento da poter usare nei casi di bisogno

Relatore: Paolo Friso, massoterapista, diplomato estetista, tecnico ed esperto di massaggio, dal 2000 studia e approfondiscela sua conoscenza delle discipline olistiche.Materiale occorrente: abiti comodi possibilmente non di colore scuro - calzettoni tubolari in cotone o simili - acquada bere (durante il corso è necessario idratarsi abbondantemente) - blocco e penna per gli appunti - cuscino, materassinoe coperta.Quota di partecipazione per i soci Biolca: € 36 (I non soci devono aggiungere la quota associativa di € 20,00 che dàdiritto, fra l’altro, a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno). Nota: corso a numero chiuso, le adesioni verranno raccolte in base all’ordine di arrivo.Per informazioni e adesioni: 049 9101155 (Biolca) o [email protected] o 345 2758337 (Martina)

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39marzo 2015

Attività culturali

Corso di orto sinergicoCorso teorico-pratico per la realizzazione di un orto sinergico

venerdi 22, sabato 23 e domenica 24 maggio 2015

In seguito all’agricoltura convenzionale, sia a livello aziendale che privato, il suolo dei nostri terreni sta diventandosempre più povero. Gli orti sinergici rompono completamente l’idea di orto come “micro-fabbrica” di ortaggi li-neare, schematica e faticosa e la trasforma in un organismo vivente in cui la priorità è data invece alla fertilitàdella Terra. Questo non solo permette alte rese a livello nutritivo e quantitativo, ma risulta estremamente piacevolea chi attraversa l’orto generando stati d’animo positivi e spesso terapeutici. Molta attenzione infatti è data allaforma delle aiuole, ai colori, alle siepi e soprattutto ai fiori. È un’agricoltura che richiede minimi dispendi di energia,ma grazie alla fertilità, ci dona in cambio cibo, salute e bellezza. Utilizzando questa tipologia di coltivazione vienerestituito alla Terra in termini energetici più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di auto-fertilità delsuolo, attraverso varie semplici tecniche che ognuno di noi può applicare. È una tipologia di agricoltura adatta al-l’autoconsumo, si slega dalle ottiche del mercato e ogni lavoro è svolto manualmente. Questo permette di noninquinare e di essere liberi da macchinari e dal petrolio.Vantaggi rispetto all’orto tradizionale: non necessita di vangatura tutti gli anni, non servono concimi, non servetogliere l’erba grazie alla pacciamatura permanente, con i fiori si attirano gli insetti utili e non servono più i pe-sticidi, l’irrigazione è automatica e ramificata, la nostra schiena è sforzata al minimo, abbiamo più tempo da de-dicare ad altro, il portafoglio non risente di spese se non le poche iniziali, non servono diserbanti nei passaggi.A chi è rivolto: il corso è rivolto a chi è interessato a una sana nutrizione e vuole apprendere un metodo di col-tivazione semplice, applicabile da tutti e soprattutto sostenibile.

Svolgimento: il corso si articola in una serata e due giornate, di cui una teorica e l’altra pratica. L’intervallo per il pranzosarà dalle 12.30 alle 14.00; possibilità di pranzare presso la sede del corso nell’intervallo di mezzogiorno con menù biologicovegetariano (contributo 10 euro).Programma:Venerdì 22 maggio ore 19,00/20.30 segreteria - ore 20.30/22,30 introduzione al corso.Presentazioni e condivisione di esperienze e prospettive. Breve analisi della situazione attuale dei suoli. Confronto fra colti-vazione convenzionale e metodi alternativi come l’agricoltura biologica, biodinamica e naturale.Sabato 23 ore 9,30/17,30 lezione teorica.Introduzione all’agricoltura sinergica, i 4 princìpi cardine, le fasi di progettazione e di realizzazione. Altre indicazioni utilicome gestione del semenzaio, conservazione dei semi e utilizzo del calendario delle semine.Domenica 24 ore 9,30/17,30 pratica in campo.Durante questa giornata, in seguito all’osservazione del luogo, si realizzerà l’orto vero e proprio: le aiuole, l’impianto di irri-gazione, i sostegni permanenti, pacciamatura, trapianti e semine (nel caso in cui il maltempo non renda possibile la realizza-zione dell’orto verrà concordata un’altra data).Relatore: Federico Ceccato, esperto orticoltore, autore del libro “Manuale di Orticoltura Sinergica” e della “Piccola Guidaper il ritorno alla fertilità della terra e alla felicità delle relazioni umane”. Sede di svolgimento: presso l’Azienda agricola biologica Bellin Carmen a Noventa Vicentina (VI) in via Bacchiglione 6 –frazione Saline (tel. 335 7023755)Quota di partecipazione: per i soci Biolca euro 120 (i non soci devono aggiungere la quota associativa di euro 20 chedà diritto a ricevere il mensile Biocalenda per un anno)Ospitalità: chi desidera essere ospitato nelle serate di venerdi e sabato ci sono varie soluzioni:- Dormire in sacco a pelo + 2 cene + 2 colazioni contributo € 30- Dormire in camera matrimoniale + 2 cene + 2 colazioni contributo € 40 (persona)- Mezza pensione presso strutture agrituristiche in zona (prezzo da concordare)

Adesioni: il corso è a numero chiuso e le adesioni verranno raccolte in base all’ordine di arrivo.Per informazioni: 049 9101155 (Biolca) o 349 4991328 (Federico) o [email protected]

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40marzo 2015

Attività

culturali

Sabato 14 marzo - Principi base del metodo agricolo biodinamico ap-plicati al giardinaggio e all’orto-florovivaismo.- Metodi di approccio alle forze della Natura. Laterra come organismo vivente, l’organizzazione delgiardino in base ai 4 elementi.- Preparati biodinamici in giardino applicazione emetodi di utilizzo.- Imparare ad ascoltare e ad osservare il giardino,cogliere le priorità dei lavori.

Domenica 15 marzo- I 4 corpi del giardino. Elementi per la progetta-zione delle aree verdi e di organismi viventi biodi-namici.- Configurare lo spazio nel giardino biodinamico; ri-ferimenti pratici. Il giardino in relazione al contestoambientale e paesaggistico.- Principi base per iniziare a rivitalizzare il propriogiardino con i preparati biodinamici da spruzzo. Tec-niche di impianto e trapianto.- Tecniche di compostaggio biodinamico, esempi pra-tici.

Sabato 21 marzo- L’orto come giardino, il giardino diventa un orto.Come creare un “edible garden”. Gli edifici e il lororapporto con i giardini viventi. Studio della formadegli alberi e della loro sinergica.- Preparazione del terreno per la messa a dimora

delle piante da frutto e di quelle ornamentali.- Curare e rivitalizzare gli alberi dei giardini con me-todi naturali.- Paste per tronchi: ad ogni albero la propria cura

Domenica 22 marzo- Potature, controllo dei parassiti, manutenzionedelle aree verdi con il metodo biodinamico.- Il calendario delle semine. Semine e trapianti dellepiante ornamentali e tecniche di riproduzione.- Il controllo biologico dei parassiti, animali e vege-tali, con l’uso dei macerati, decotti, infusi e oli es-senziali.- Uso dei microrganismi effettivi in abbinamento alletecniche biodinamiche.

Relatore: Paolo Pistis, agrotecnico, ortofloro-vivaista, progettista, consulente perl’agricoltura biodinamica - FerraraCollaboratrice: Elena Zaramella, progettistaorganismi agricoli biodinamici - PadovaQuota di partecipazione per i soci Biolca €180. I non soci devono aggiungere la quota associa-tiva di € 20 che dà diritto a ricevere il mensile Biol-calenda per un anno. Nell’intervallo di mezzogiorno,dalle 12,30 alle 14,00, possibilità di pranzare in sedecon un menù biologico vegetariano (contributo €10).Per informazioni: 049 9101155 (La Biolca) o345 2758337 (Martina) o [email protected]

Il giardino biodinamicoCorso sulla progettazione, realizzazione e gestionedel giardino con il metodo biologico-biodinamico

La progettazione, la realizzazione e la manutenzione del giardino biodinamico. È importante saperlo costruire e curarenel modo corretto per la salute delle persone e dell’ambiente. Attraverso le tecniche biodinamiche impareremo acollocare le piante e a curarle in armonia con la natura. Cercheremo di capire come ristrutturare gli spazi per darevita e bellezza al nostro giardino. Il corso si rivolge a chi ha un giardino, a chi li progetta e li cura e a tutte quellepersone che amano il contatto con la terra e con le piante.

Obiettivi del corso: dare al partecipante gli strumenti base per la manutenzione e la cura delle piante in modosemplice e naturale.Svolgimento: il corso si svolgerà in due fine settimana: sabato/domenica 14-15 e sabato/domenica 21-22 marzodalle 9,30 alle 17,00 presso la sede Biolca a Battaglia Terme. Servizio di segreteria dalle 9,00 alle 9,30.

Programma

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41marzo 2015

Attività culturali

LA PRATICA DEI 5 RITI TIBETANI“Fonte dell’eterna giovinezza”

Sabato 16 Maggio dalle 9,30 alle 12,00 presso la sede Biolca a Battaglia Terme (PD)

Programma e argomenti trattati: la storia dei 5 Tibetani. L’azione dei riti sui 7 chakra e le ghiandole adessi associate. Spiegazione pratica dei 5 riti. Meditazione finale per il riequilibrio dei chakra.I 5 riti Tibetani hanno origini antichissime ed hanno moltissimi benefici sul fisico e la qualità della vita. Sono unmezzo potente in grado di influenzare positivamente la nostra salute, liberando l’energia del corpo e miglio-randone la flessibilità. Nel nostro corpo sono situati 7 centri di energia che corrispondono alle principalighiandole endocrine. La salute e la bellezza del corpo dipendono dal loro perfetto funzionamento. I 5 Tibetani,con la loro azione riportano l’armonia nei chakra permettendo un miglioramento delle secrezioni endocrine equindi invertendo il processo di invecchiamento del nostro corpo. Risvegliano la forza vitale e permettono ilraggiungimento del benessere del corpo, della mente e dello spirito. E tutto questo con un minimo dispendiodi tempo: l’intera seduta dura circa 20 minuti.

Relatrice: Nicol Stefani, farmacista, cosmetologa, consulente fiori di Bach, studia e approfondisce le materieolistiche studiando naturopatia, pratica Qi Gong.Materiale occorrente: abiti comodi, tappetino, cuscino, coperta, acqua da bere.Quota di partecipazione: per i soci Biolca: E 20 (i non soci devono aggiungere la quota associativa di 20 Eche dà diritto, tra l’altro, a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno).Per adesioni: 049 9101155 (Biolca) o [email protected] info sul corso: Nicol Stefani 349 1535029

CUCINA BIO REGIONALE: LA PUGLIA

Ciclo di incontri culturali-gastronomici per conoscere e degustare al-cuni piatti tradizionali delle varie regioni italiane preparate con ingre-dienti provenienti da agricoltura biologica.Gli incontri comprendono un aspetto culturale con l’intervento di unesperto di alimentazione, e un aspetto gastronomico con la degusta-zione di piatti preparati con prodotti biologici di stagione per sottoli-neare l’importanza di armonizzare la propria alimentazione con i ciclinaturali. Per ogni incontro prevista anche la presenza di un personaggiodi riguardo che sarà l’ospite della serata.

Primo incontro sabato 18 Aprile alle ore 19,30 presso la sedeBiolca. Nel prossimo numero il programma dettagliato con il menù el’ospite della serata.Per informazioni: 049 9101155 (Biolca) o 345 2758337 (Martina)o [email protected]

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42marzo 2015

Attività

culturali

1° CORSO (il sentire) – 3 incontri

Domenica 15 marzo: Io e la Natura: il pen-siero, la terra, i colori, le forme.- Artesella, il pensiero di Giuliano Mauri. Viaggio in Valdi Sella. Il viaggio come inizio, perché dovremmo esseretutti viaggiatori, alla ricerca di noi stessi e dell’ispirazioneper le nostre idee e scelte. Un viaggio nella Natura enelle opere d’arte realizzate con ciò che la natura ha la-sciato e che stanno a testimoniare della caducità dellavita, dei cicli vitali.

Domenica 29 marzo: La terra cruda: i mate-riali, come costruire con la terraLa terra con tutte le sue proprietà inalterate nei varimodi di utilizzo, dagli intonaci alle varie tipologie di mu-rature. Il laboratorio consiste in dimostrazioni di costru-

zione di un mattone, e di prove di terre per realizzareintonaci, finiture e componenti di arredi.

Domenica 19 aprile: Accenni storiciLa bioedilizia nel contesto del movimento ecologista edella salvaguardia ambientale - Il colore: teoria di Goethe, tecniche, etc…Il colore nel pensiero di Goethe e di Steiner in seguito:energia vitale e non semplice riempitivo di pareti.I colori e i loro significati. Il laboratorio consiste nelladimostrazione di come si stendono le velature, la dis-solvenza dei toni, la gestualità nella pittura.- Le forme: significati, interpretazioni.Le forme condizionano la nostra esistenza: ma sappiamoriconoscerle nella natura, in ciò che ci circonda?E di fronte ai vari tipi di forme, spigolose, arrotondate,quali sono le nostre reazioni, quali i nostri sentimenti?

Benessere dell’abitareCome rendere sana e confortevole la propria abitazione

adottando i principi della bioedilizia e dell’architettura sostenibile

Una serie di incontri suddivisi in tre blocchi, distinti tra loro, in una sequenza logica, da una parte, ma anche svin-colati tra loro, dall’altra. Possibilità di iscriversi ad un blocco e rimandare gli altri. Gli incontri sono strutturati comedei laboratori: accanto alla teoria anche esperienze manuali, viaggi, visite in cantiere, etc.. In questo modo si ap-prende meglio, si fa proprio l’insegnamento tramite l’esperienza pratica, tattile, sensoriale. - Il primo blocco (il sentire) ha come principio ispiratore, quello di riscoprire oppure, di scoprire, il vero significatodella frase: “rispettare l’ambiente”, che è divenuta un’immagine standard, ormai svuotata di alcun significato. Ilpunto è: quale deve essere il rapporto, il dialogo che io riesco a impostare, a creare con il mondo naturale? Cosadevo capire del mondo della Natura che mi possa fare da guida nella mia vita, nelle mie scelte? Non posso entrarenel mondo del “fare” se prima non ho “educato” la mia persona nel “sentire”. -Il secondo blocco (il fare) prevede un percorso su come si pensa, si organizza e si costruisce una casa frutto discelte responsabili. Dai materiali, da trattare ampiamente, a cenni sull’impiantistica, all’arredo, etc… - Il terzo blocco (i numeri) è quello più da “numeri” e riguarda il risparmio energetico. E’ fondamentale, per gliutenti, creare una rete di dati, materiali, persone che, alla fine del percorso, possa fungere da riferimento per lescelte da compiere.

Il corso si articola in sette incontri di sette ore ciascuno da tenersi alla domenica con i seguenti orari:- dalle ore 8,30 alle 9,00 servizio di segreteria.- dalle 9,00 alle ore 17,30 lezione con un intervallo per il pranzo dalle 12,30 alle 14,00. Possibilità di pranzare insede con menù biologico vegetariano (contributo € 10)Attenzione!!!: il primo incontro è una gita didattica in pullman e la partenza dalla sede biolca è alle ore 8,30. Èquindi necessario arrivare almeno 10-15 minuti prima delle 8,30. Possibilità di pranzare presso la struttura (con-tributo € 10).

Programma

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43marzo 2015

Attività culturali

2° CORSO (il fare) – 2 incontri

Domenica 3 maggio: Come costruire e/o ri-strutturare una casa con responsabilitàI problemi delle nostre case: inquinamento indoor, elettro-magnetismo, dispersioni, umidità: come si risolvono? Comeviviamo all’interno delle nostre case? Siamo coscienti diquante sostanze nocive aleggiano negli spazi confinati? Il la-boratorio consiste in una breve analisi ambientale. L’umiditàè di vari tipi, bisogna riconoscere le cause e conoscere lesoluzioni. - I materiali salubriI materiali sono gli strumenti primi per fare architettura. Sideve prendere coscienza del ciclo dei materiali: prove-nienza, trasporti, energia necessaria per la produzione, tipie quantità di rifiuti, vita e post-mortem, ossia dove smaltiremateriali dimessi e relative conseguenze di natura econo-mica, sociale e ambientale.

Domenica 17 maggio: Le tecniche costruttive- legno e muraturaE’ corretto costruire case in legno in pianura dove la storiae tradizione costruttiva, storicamente, è stata nel mattonee nella pietra? Si se si utilizza legno locale (vedi Legno Ve-neto). La “massività” delle case in muratura che ha semprepermesso condizioni buone di vita è sostituibile nelle casein legno?Ex-novo, ristrutturazioni, riqualificazioni ener-geticheQual è oggi il senso di fare architettura? Costruire ancoraex-novo (ammesso che ci siano ancora spazi?). Meglio re-cuperare ma anche qui servirebbe una nuova sensibilità pernon “violentare” edifici che, seppur semplici, portano consé storie e vicende umane da considerare e rispettare. Lariqualificazione energetica è necessaria ma anche qui conun approccio il più possibile attento ai principi della Soste-nibilità.

3° CORSO (il risparmio energetico - l’arredo)

2 incontri

Domenica 31 maggio: Perché e come rispar-miare energia negli edifici L’impiantistica – la riduzione degli sprechi – ilrecupero dell’acquaIl risparmio energetico è oggi una priorità, una condizioneobbligata dalle necessità di riduzione dei costi per il riscal-

damento e raffrescamento degli edifici. Ma abbiamo in Italiaun patrimonio edilizio mediocre e non rispondente all’at-tuale bisogno di qualità: edifici “energivori” che devono es-sere riqualificati.Come risparmiare energia? Sicuramente con una fase pro-gettuale attenta e responsabile.- EcodesignAnche un mobile da acquistare, un arredo interno da rea-lizzare, necessitano di attenzione e responsabilità. Materiali,forme, prodotti di finitura, costi-benefici ... C’è un mondoda esplorare. Come arredare gli spazi? Come considerarele forme da impiegare? E i colori?

Domenica 14 giugno: Le normativeLe norme relative alle energie rinnovabili, alle agevolazionifiscali, ai finanziamenti per la realizzazione di edifici ex novo,di riqualificazioni energetiche, di ristrutturazioni.- Esempi del buon costruire - conclusione delcorsoRassegna di esempi di corretta progettazione e costruzionedi edifici, dal punto di vista bioclimatico, energetico, dellascelta dei materiali, delle energie rinnovabili. Consegna degliattestati.

I Relatori: arch. Giancarlo Chinello, geom. Ottorino Fag-gionato, prof. Filippo Zaccaria, arch. Sergio Lironi, arch. En-rico Micelli, arch. Maurizio Lazzarotto, ing. AlessandroFiorini, arch. Maurizio Signorini, dott.ssa Mariuccia Rigon,sig. Maurizio Babetto, avv. Alice Paccagnella, arch. IsabellaBreda, dipintore L. Bassani .

Sede di svolgimento: presso la sede Biolca in via G.Marconi, 13 a Battaglia Terme (PD)Quota di partecipazione per i soci Biolca per i 7 in-contri E. 350 (suddivisi in € 150 primo ciclo, € 100 secondociclo, € 100 terzo ciclo). I non soci devono aggiungere laquota associativa di E. 20 che dà diritto, fra l’altro, a ricevereil mensile Biolcalenda.

Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di fre-quenzaAdesioni: il corso è a numero chiuso e le adesioni ver-ranno raccolte in base all’ordine di arrivo.Per informazioni e/o adesioni: 049 9101155 (La Biolca) o345 2758337 (Martina) o [email protected]: per le prove pratiche dotarsi di abbigliamento ap-propriato.

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44marzo 2015

Attività

culturali

Il massaggio sonoro con le Campane tibetaneGiornata esperienziale sull’ampio utilizzo: rilassamento e meditazione

Secondo la medicina orientale, il corpo umano, oltre che da organi e visceri è fatto anche di vibrazioni e di ondedi energia. Un organismo sano vibra ad una giusta frequenza ed è ben accordato come uno strumento musicale.Chi ha invece qualche disturbo, ha una frequenza distorta, perché l’energia che scorre nel suo organismo non èuniforme, presenta accumuli o blocchi. Il massaggio, attraverso il suono delle ciotole, stimola un processo di autoguarigione e di armonizzazione. Il suono induce un rilassamento profondo che interviene in aiuto dello stato dibenessere personale dell’individuo riequilibrando ed energizzando il corpo dove necessario. Grazie alla “risonanza”, quando si percuote la ciotola, si creano delle forti vibrazioni che si propagano lungo ilbraccio o lungo il punto in cui è appoggiata la ciotola stessa massaggiandolo in profondità. Le ciotole tibetaneproducono suoni in armonia e trasmettono queste vibrazioni sia a chi le suona che a chi le ascolta.Le applicazioni principali che ha questo tipo di massaggio sonoro sono: stimolare l’energia vitale, indurre il rilas-samento, combattere l’insonnia, migliorare la concentrazione, sincronizzare l’emisfero destro e sinistro del cer-vello, aumentare la creatività e migliorare la respirazione, rilascio di blocchi e tensioni del corpo, miglioramentodel proprio potenziale di guarigione.La giornata comprende:- cenni storici sulle campane tibetane - meditazione con il suono sui centri energetici - come suonarle- percezione dei suoni delle campane sul proprio corpo - utilizzo pratico delle campane: massaggio o bagnosonoro - trovare la propria nota o suono personale - rivitalizzare prodotti come: cibo, acqua, fitoterapici, etc.- il suono che induce al silenzio - relazione tra il suono, pianeti e segni zodiacali.

Data e orario: sabato 18 aprile 2015 dalle 9.45 alle 16.30 presso la sede Biolca a Battaglia TermeRelatore: Roberto M. Akara Mevlana, ricercatore per lo sviluppo e l’equilibrio del potenziale umano.Venticinque anni di ricerca ed esperienza sulle tecniche di meditazione per lo sviluppo psichico e la Coscienza:Maestro nell’Arte della Meditazione. Maestro fondatore del metodo “Integrazione Energetica” per il Benesserepersonale e l’Autocoscienza. Diplomato nel 1999 in Bioenergetica Cinese e Naturopatia all’Accademia ACMOSdi Parigi. Sviluppatore di suoni e musiche per rilassamento e meditazione.Autore del libro: “Cromo-Equilibriume Suono-Equilibrium” e “La Coscienza del Respiro e il Risveglio”.Quota di partecipazione: E.60 per i soci Biolca (i non soci devono aggiungere la quota associativa di 20 Eche dà diritto tra l’altro a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno). Nell’intervallo di mezzogiorno possibilitàdi pranzare in sede con un menù biologico vegetariano (contributo € 10).Per adesioni: 049 9101155 (Biolca) o [email protected]. Per info sul corso Sabrina Schiavo 339 845 1296Note: è’ consigliato un abbigliamento comodo (portare un paio di calzini)

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45marzo 2015

Attività culturali

Cucina e saluteCorso base di cucina e filosofia macrobiotica

Con Fiorenzo Libero, educatore per il cibo, piede e salute. Il corso si svolge in 4 incontri teorico-pratici al sabatopomeriggio dalle ore 16,30 alle 19,30 presso la sede Biolca a Battaglia Terme. Questo il programma:Primo incontro: sabato 9 maggioApproccio ad uno stile di vita teorico e pratico, basato sul principio unico universale dello ying-yang, un modo di essereche consente nel tempo di ottenere dentro di noi stessi la libertà, la felicità e la salute. Presentazione degli utensili dacucina come sviluppo per il laboratorio della vita.Secondo incontro: sabato 16 maggioPreparazione e cottura dei cereali: il riso integrale, il miglio, l’avena, il grano saraceno in chicchi, in fiocchi e in crema.Prepareremo diverse colazioni. Il Gomashio come sale da cucina.Terzo incontro: sabato 23 maggioPreparazione e cottura dei legumi (ceci, azuki, fagioli), la zuppa base, alcuni metodi di cottura dei vegetali di stagione. Icondimenti naturali: miso, tamari, thain, umeboshi e alghe.Quarto incontro: sabato 30 maggioColazioni e merende per scoprire i vari sapori naturali. Quota di partecipazione per i soci Biolca € 25 per lezione (€ 90 per il corso intero). I non soci devono aggiungerela quota associativa di € 20 che dà diritto a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno. Le quote sono comprensive deipiatti preparati nel corso della lezione e del materiale didattico.Per informazioni e adesioni: 049 9101155 (Biolca) o 349 8058854 (Fiorenzo al mattino) o [email protected]

Corso di GemmoterapiaLa gemmoterapia è un metodo di cura naturale che utilizza prevalentemente parti di piante allo stato embrionale:gemme, germogli, radichette. Per cercare di avvicinarci a quello che significa l’impiego di gemme e germogli per lasalute, bisogna pensare alla primavera e all’arrivo dell’energia innovatrice che questa stagione porta con sé: le piantecominciano ad essere pervase da una forza nuova, le gemme s’ingrossano, il mondo vegetale torna a vivere. Impiegarein modo opportuno le gemme equivale a utilizzare l’energia delle piante nel momento di massima potenzialità: lagemma è il concentrato dell’energia vitale degli alberi e degli arbusti. La gemmoterapia si colloca su un piano diversodalle altre fitoterapie, perché, a differenza di queste, utilizza prevalentemente sostanze metaboliche non ancora matureper produrre i principi attivi tradizionali. Tuttavia i macerati di gemme sono ricchi di fattori vitali enzimatici e di crescita,di vitamine, proteine, acidi nucleici, ormoni vegetali. Per questo, mentre le varie fitoterapie agiscono a livello funzionale,la gemmo terapia estende il suo raggio d’azione anche nel profondo delle cellule. I vari gemmoderivati prima ancoradi essere rimedi specifici per un particolare disturbo, da qualsiasi pianta provengano, sono dei preparati dotati di pro-prietà depurative e frenanti l’invecchiamento. I preparati sono molto gradevoli, adatti anche a donne incinte e bambini.Pure per gli animali domestici la gemmoterapia può essere di grande aiuto.Il corso si svolge in due incontri al sabato mattina dalle 9,30 all 12,30. Questo il programma:Primo incontro: sabato 14 marzoGeneralità sulla gemmo terapia. Confronti fra i gemmoderivati e i più importanti fitoderivati: tinture madri, oli essenziali,estratti vari. Tecniche di preparazione dei gemmoderivati.Secondo incontro: sabato 21 marzoLe piante di base della gemmoterapia. Gemmoderivati per i principali organi ed apparati.Relatore: Dino BortoluzziQuota di partecipazione: E. 50 per i soci (i non soci devono aggiungere la quota associativa di E. 20 che dà dirittoa ricevere il mensile Biolcalenda per un anno) Per informazioni: 049/9101155 (Biolca) o 345 2758337 (Martina) o [email protected]

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46marzo 2015

Attività

culturali

Corso di Apicoltura biodinamicaIl corso si propone di sviluppare le basi per una apicoltura innovativa, rispettosa dell’essere ape in sintonia con i fondamentidella biodinamica. Per il neofita il percorso sarà entusiasmante e divertente; per l’apicoltore esperto, alla ricerca di nuovistimoli, una nuova sfida per rimettersi in gioco. Sono previsti 6 incontri a partire da domenica 19 aprile, presso la sedeBiolca, dalle 9,30 alle 17,00 con un intervallo per il pranzo dalle 12,30 alle 14,00. Servizio segreteria dalla 9,00 alle 9,30. Pos-sibilità di pranzare presso la sede nell’intervallo di mezzogiorno con menù biologico vegetariano (contributo E. 10).

Primo incontro domenica 19 aprileL’ape e l’uomo, l’ape e l’universo: impulsi e meditazioni per la comprensione della stretta relazione tra uomo, apee ciò che ci circonda, in relazione ai dettami della biodinamica.Morfologia ed etologia dell’ape: entrando nella sua intimità scopriremo particolari curiosi e incredibili che permet-tono di evitare errori e luoghi comuni; la descrizione particolareggiata della struttura dell’insetto nei minimi particolari e laconoscenza del suo comportamento, suffragato dalle più recenti ricerche, ci aiuteranno ad una maggiore e facile compren-sione degli eventi che incontreremo nel percorso di apicoltore.

Secondo incontro domenica 3 maggioGestione dell’apiario, prima parte: una approfondita conoscenza nella conduzione degli alveari darà la possibilità diottenere soddisfacenti risultati con un dispendio minimo di energie. In apicoltura non ci sono ricette con verità assoluta, ciòche viene trasmesso da questi incontri è frutto di una esperienza personale non trasferibile, ma può essere una base su cuicostruire e personalizzare la propria pratica. Si parlerà di come e dove costituire un apiario, come seguire lo sviluppo dellefamiglie d’api dall’uscita dell’inverno e come limitare la sciamatura.

Terzo incontro domenica 17 maggioGestione del’apiario, seconda parte: la conoscenza di esperienze fondate su un’attività pratica, ci dà la possibilitàdi evitare onerosi errori e ci permette quell’autonomia necessaria per poter operare in tutta tranquillità e disinvoltura,senza dipendenza alcuna. I principali temi di questo incontro saranno: la gestione degli sciami, la moltiplicazione degli alveari,il mantenimento in sanità degli alveari, l’invernamento.

Quarto incontro domenica 20 settembrePreinvernamento e invernamento: a questo punto della stagione si tirano le somme del lavoro svolto; è un momentodelicato dove la valutazione dello stato di ogni singola famiglia è determinante per la preparazione al riposo invernale.

Quinto incontro domenica 4 ottobreLe malattie dell’alveare: conoscere ed identificare il più possibile le malattie ci mette nella condizione di evitare con-dizioni a volte catastrofiche; una precoce diagnostica, magari in forma precauzionale dà la possibilità di evitare brutte sorprese,che in apicoltura possono compromettere in modo irreversibile la vita delle nostre api. Si parlerà delle principali malattiedell’alveare che colpiscono le api adulte e la covata e di come individuarle e difenderci.

Sesto incontro domenica 18 ottobreLe produzioni: miele, polline, propoli ed altro ancora, come produrre e valorizzare i prodotti dell’alveare, metodi ed at-trezzature occorrenti per raggiungere il nostro scopo. In apicoltura esistono delle produzioni non del tutto conosciute, sco-priremo quali. Gli incontri sono teorico-pratici con esperienze presso aziende apistiche selezionate.Le date potrebbero essere soggette a variazioni.

Relatore: Gianni Stoppa, apicoltore biodinamico ed esperto apistico regionale. Quota di partecipazione per i soci Biolca per i 6 incontri E. 220 (i non soci devono aggiungere la quota associativa diE. 20 che dà diritto, fra l’altro a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno).Previsti sconti per coppie e studenti.Per informazioni: 049 9101155 (Biolca) o 345 2758337 (Martina) o [email protected]

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47marzo 2015

Piccoli annunci

I N BACHECA

Corso Le connessioni Mente-Corpo-Spirito 21 e 22Marzo, dott.ssa Marie Noelle Urech. Week-end allacomprensione delicata e determinata di come ci co-struiamo la nostra realtà e i punti fermi da tener chiariper superare disagi che spesso sfociano in malattie. Infoe iscrizioni: associazionesettimocielo@gmail.comwww.associazionesettimocielo.it

Corso teorico/pratico di cucina vegana nel più belParco del Trentino. Weekend di ottobre e novembre2015 con Laura Franchini, naturopata (diplomata c/oAccademia Nazionale di Scienze Igienistiche NaturaliG. Galilei di TN) e cuoca appassionata. Info: 0465804722 www.reginaelena.com

Vendesi Toscana centrale bel negozio di alimenta-zione naturale/erboristeria/bar adatto da 2 a 4 per-sone. Possibilità acquisto muri. Per info: 349 4251321

Corso di pittura La Gioconda a cura di StefanoBernardelli “Tetramorfo", 7 e 8 marzo dalle 14,00 alle19,00. Fondazione Le Madri Rolo (RE). Info: 0522666246 - [email protected]

Prodotti Bio AgriBio Riviera, nuova bancarellapresso mercato di Piazza delle Erbe a Pd, prodotti biodella propria azienda agricola e altre piccole realtà aKm 0. Al banco n. 25 qualità e cordialità tutte le mattinedal lunedì al sabato. Info e prenotazioni: Alessandro 333 9593001

Cerco socio/collaboratore/agente. EMipiace srlsopera nella divulgazione e commercializzazione deiprodotti "originali" a marchio EM-Microrganismi Effet-tivi. Info: cell. 335 292095 - [email protected]

Vendo casa a 2 piani a Civitella in Valdichiana (AR)con ampio giardino, orto bio di 400 mq, 77 piante diolivo, bosco, adibita in parte a b&b. Info: Mario 3405265177 - [email protected]

Corso di più incontri serali sulla conoscenza degli ani-mali organizzato dall’Associazione Culturale Le Tracce.Martedì 10 marzo Elena Torresan , martedì 24 marzoSara Scrivante, martedì 17 marzo Lili Asnal, presso Bi-blioteca Comunale di Castelfranco Veneto. Info: Vitto-rino Mason cell. 0423 496114

In questo spazio i nostri soci-abbonati possono pubblicare annunci di vario tipo: ricerca e offerta lavoro, ricerca e offertaospitalità, compro-vendo, scambio..ecc. Devono essere piccoli annunci di max 250 caratteri e corredati dei riferimenti utiliall’identificazione: nome, cognome, indirizzo, telefono, mail. Il primo annuncio è gratis, dal secondo annuncio chiediamo diversare un piccolo contributo. L’annuncio va inviato entro il 10 del mese per la pubblicazione nel mese successivo all’indirizzomail: [email protected]

ANTICIPAZIONI

ANDAR PER ERBE … con Dino BortoluzziDomenica 26 Aprile: tradizionale uscita di Primavera alla ricerca e individuazione di piante spontanee per uso saluti-stico, alimentare, cosmetico, liquoristico.Nel prossimo numero il programma dettagliato.

CORSO DI CUCINA con Carmen Bellin Corso teorico-pratico di cucina biologico-vegetariana in programma sabato e domenica 20-21 Giugno presso lasede Biolca a Battaglia Terme. Il corso prevede la partecipazione attiva degli allievi, sia nella preparazione dei piatti e, cosapiù piacevole, anche alla degustazione degli stessi. Con Carmen Bellin. Nel prossimo numero il programma dettagliato.

CORSO DI PANIFICAZIONE con C. Ceroni e M. BabettoIl prossimo corso di panificazione è in programma per sabato 16 maggio dalle ore 9,00 alle 14,00. Il programmaprevede lo svolgimento di tutte le fasi della produzione artigianale del pane: preimpasto, lievito madre, impasto, cottura,degustazione. Nel prossimo numero il programma dettagliato.

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L ’agenda di MarzoFinest ra su att iv i tà organizzatein Veneto e nel resto d’ I ta l ia

48marzo 2015

APPUNTAMENTI A PADOVA

14 e 15 marzo – Corso RIFLESSOLOGIA FACCIALE DIEN CHANCorso base per autotrattamento di riflessologia facciale DienChan

Lo studio di base di questastrabiliante tecnica permet-terà ai partecipanti di impa-rare quali siano i punti-riflessosituati sul viso e come trattarli,permettendo così di sentirsibene e di intervenire su moltidisagi in qualsiasi momento edovunque. Il corso è rivolto a

tutti coloro che vogliono prendersi cura in modo naturale edeconomico e anche a chi opera nel settore del benessere delcorpo e di aiuto alla persona. Relatore Massimiliano Innocenti,Naturopata e Riflessologo Dien Chan. Sede Via Olmo, 4 Este

(Padova) Orari 9.30-13 e 14-18. Secondo giorno 9.30-13.Per info [email protected] - Tel 347.1108417 o366.7471404 - www.progettoequilibrio.com

21 marzo – Corso di accompagnamento del morenteOLTRE LA SOGLIA. Risvegliarsi alla vita per una diversa esperienza del morireAntichi insegnamenti e conoscenze profonde sull’arte del morireci trasmettono pratiche preziose per un passaggio cosciente eci ricordano che la morte è solo uno dei momenti di trasforma-zione della vita di un essere umano in cui poter sperimentare

pura libertà e pura consapevolezza.Questo percorso, organizzato in 4 wee-kend, intende dare strumenti a coloro che- per scelta volontaria, per lavoro o pervissuto personale - sperimentano la vici-nanza alla persona malata o che ac-compagnano l’Altro nella fase terminaledella vita. L’attenzione è rivolta al mante-

Associazione KOAMA Via Pietro Mascagni, 22 – 35026 CONSELVE (PD)Cell: 346 7373671 – [email protected] – www.koama.it

CORSO: STRESS SENZA STRESS. Sabato 28 marzo Insegnamento di tecniche veramente efficaci per controllare i livelli di stress. Si impara il test muscolare. Si lavora per alleviare lostress emozionale. Questo corso ci permette inoltre a scoprire quali emozioni ci turbano e a quale meridiano e affermazioni dellaMedicina Tradizionale Cinese sono collegate. Programma corso: Cos’è lo stress?; tecnica dell’alleviamento dello stress emotivo;test muscolare di precisione; punti di allarme (medicina tradizionale cinese); affermazioni – meridiani – muscoli; musica su punti diagopuntura per indurre il rilassamento; respirazione, nutrizione. Prerequisiti: nessunoOrario: dalle 9 alle 13. A fine corso verrà rilasciato il certificato di Stress Senza Stress riconosciuto dal Collegio Internazionale diKinesiologia (IKC).

CORSO: TOUCH FOR HEALTH. Sabato 11 e domenica 12 aprile Il Touch for health è un ottimo punto di partenza per chi vuole conoscere la Kinesiologia Specializzata sia come professione cheper il proprio benessere. In questo corso verrà insegnato il test muscolare. Esso permette di individuare le disarmonie nel sistemacorpo – mente e di capire quale è la migliore tecnica da utilizzare per riportare l’intero sistema in equilibrio. Programma: Storiadella kinesiologia; connessione con la Medicina Tradizionale Cinese; esecuzione del test muscolare; riequilibrio dei 14 muscolitramite stimolazione dei punti riflessi neurolinfatici, neurovascolari, massaggio del meridiano, origine/inserzione del muscolo, alle-viamento dello stress emozionale e consapevolezza su alimenti biogenici; test dell’energia auricolare; test di inibizione visiva, testmuscolare tramite il sostituto, tecnica semplice per la gestione del dolore, procedura finale di riequilibrio.Orario: sabato e domenica dalle ore 9 alle 19. Prerequisiti: nessunoDocente dei corsi: TONI Jeannette kinesiologa professionale e istruttrice TFH. Iscritta all’AKSI (associazione kinesiologia specializ-zata italiana).

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nimento del benessere e dell’equilibrio psico-fisico di chi, ogni giorno, opera in situazionidi sofferenza. A tal fine il percorso formativo avvicina due tematiche solo apparente-mente lontane: vivere oggi al meglio delle proprie possibilità e porsi con autenticità edempatia accanto a chi soffre o è al termine del proprio viaggio terreno. Condotto da Franca Fazzini, psicoterapeuta specializzata in psicologia sociale analitica,terapeuta di gruppo per la gestione dei gruppi operativi in ambito clinico e formativo;e da Stefano Signorini, Professional Advanced Counselor Certificato, Life Coach, Spiri-tual Trainer, Insegnante di Meditazione Trascendentale. Per info: [email protected], mob. 339 8451296

29 marzo - Pittura ad acquerelloSEMINARIO DI PITTURA AD ACQUERELLO AD INDIRIZZO STEINERIANOTema: la Figura Umana. “Vi è un solo tempio nel mondoe questo è il corpo umano. Nulla è più sacro di questasuprema figura” (Novalis) Il seminario è rivolto a tutticoloro che desiderano vivere un’esperienza emozio-nante con i colori e, dal punto conoscitivo, avvicinarsi

al significato della figura umana attraverso riflessioni basate sull’Antroposofia. Non servesaper dipingere e può partecipare anche chi non ha mai preso in mano un pennello. Ilmateriale verrà messo a disposizione dall’associazione. Conduttore: Simone Rolandi,Maestro d’arte, Counselor, Responsabile Didattico della Libera Università HERMES(scuola di Naturopatia) di Padova . Sede Via Olmo,4 Este (Padova) Per info: [email protected] - Tel 347.1108417 o 366.7471404 www.progettoe-quilibrio.com

30 - 31 marzo e 1 - 2 aprile – Euritmia a VeneziaTRASFORMAZIONE. 4 INCONTRI DI EURITMIA PASQUALEDocente: Cristina Dal Zio. Al pianoforte: Maestra Stefania Visentin. Presso Canevon, viaJ. Del Cassero 4 - Malcontenta Venezia, ore 18 - 19Per iscrizioni e info: Accademia Europea di Euritmia Venezia, cell. Annalisa 3395873537Email: [email protected]

6/8 marzo – Fiera, PiacenzaSEMINAT 2015 - PIACENZA EXPOMostra mercato delle piante, dei semi e degli accessori per orto e giardino. Manifesta-zione dedicata al mondo delle piante, degli orti e dei giardini. Si tratta di un evento in-dirizzato ai consumatori, che offre loro l’opportunità di procurarsi ad inizio stagionepiante, prodotti ed attrezzature, scegliendo in una gamma ampia e completaPer info: www.seminat.it

CASSE per PREPARATIBIODINAMICI

In abete, FATTE A MANO, senzacolle, con cassa e coperchio apribili.

Cassa per prep. da spruzzoL 65 x H 46x P 44

Cassa per prep. da cumuloL 79 x H 27x P 30

Federico Ceccato, cell: 349.4991328, Rosà (VI)

In questa sezione del giornale vengono presentati corsi, seminari, conferenze, incontri in Veneto e nel resto d'Italia.

Tutte le attività non sono organizzate dalla Biolca e quindi la responsabilità per i contenuti è demandata ai referenti dei singoli annunci.

Per inserire i vostri annunci contattare SABRINA SCHIAVOtel. 049 8979332 o 3398451296 - sabrina.tiche @gmail.com

GLI ANNUNCI SONO CONSULTABILI ANCHE NEL SITO DELLA BIOLCA ALL’INDIRIZZO www.labiolca.it/agenda

APPUNTAMENTI IN ALTRE CITTÀ

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6 marzo - Percorso di crescita personale rivolto alle DonneL’ARTE di VIVERE il FEMMINILE: “Il corpo emancipato, il diritto di esistere!”Avvicinare i temi per riscattare un sano femminile e la no-stra salute psico-fisica è di fondamentale importanza inquesti incontri verranno trattati attraverso l’esperienza vi-venciale. Con Enrica, Federica, Margherita, Roberta, San-dra, operatrici di Biodanza specializzate in Integrazionedel Femminile. Incontri mensili c/o Sala Vivivita/Syn, viaChiesanuova 242/B, ore 20.50

6 marzo - Percorso di crescita personale rivolto agli uominiIL CERCHIO DEGLI UOMINIIl riscatto del maschile sano e integrato. Una proposta ri-volta agli uomini per ritrovare un sano ed efficace principiomascolino condividendo uno spazio per esprimere la pro-pria autenticità attraverso il movimento corporeo e l’incon-tro umano. Con Nino Calabrese, Giampaolo Cogo,Pierangelo Tommasi e Giampiero Schiappapietra, opera-tori di Biodanza. Incontri mensili c/o Sala Syn, via Sca-mozzi 5, ore 20.55

7-8 marzo - Stage di Biodanza aperto a tuttiBIODANZA CON LA VOCE E PERCUSSIONIIl mondo è suono e siamo tutti uniti. Esperienze vibranti diUnione. Conduce Birgit Mutze, musicista, direttrice dellaScuola di Biodanza SRT di Münster (Germania). Ci riu-niamo per reintegrarci ai ritmi primitivi, al suono naturale,all’ascolto, alla ricettività, alla apertura sensibile ... capacitàinnate che, ri-accordate, ci rivelano la nostra appartenenzaal mondo che è Suono, il “Nada Brahma”. La proposta è:con-poniamo la nostra sinfonia di Vita, di abbondanza,con-poniamo il nostro sogno di un mondo di Amore.Presso Sala Vivivita/Syn, via Chiesanuova 242/B; sabato7 ore 15-22, domenica 8 ore 10-18

20 marzo - Conferenza sull’Educazione al ContattoIL BUON CONTATTO: SEME DELL’AUTOSTIMARelatori: Sandra Salmaso e Sergio Signori direttori dellaScuola di Educazione al Contatto e Massaggio Biointe-grante. Come prendersi cura della relazione con se stessi,con l’altro e con l’ambiente nella consapevolezza che lacura amorevole, o la sua mancanza, influenza lo sviluppodelle relazioni umane sin dalla nascita. Ricevere buon Con-tatto costituisce una fonte di sicurezza e di benessere taleda divenire “fonte” d’Intelligenza Affettiva. Sviluppare la ca-

pacità di toccare ed essere toccati permette di avereun’Identità Integrata, ascoltare i nostri bisogni e vivere congioia. Toccare in sé non sempre offre questi benefici. A que-sto proposito presentiamo le conoscenze dell’Educazioneal Contatto, il metodo di massaggio che ci insegna comeacquisire la capacità di dare e ricevere un “buon contattoaffettivo”. Ingresso libero, presso Sala Vivivita/Syn, via Chiesanuova242/B.

ANTICIPAZIONI

4-6 aprile - stage di Pasqua aperto a tuttiMADRE NATURA E IL RISVEGLIO DEI 5 SENSICon Sandra Salmaso e Nino Calabrese. La natura in Pri-mavera è meravigliosa e piena di feconda vitalità. Danzareal suono lieve del vento, espandersi nella vastità dello spa-zio, fondersi nella musicalità della Natura. Vivenciare inNatura è un’esperienza di ritorno alla Terra, di risveglio deisensi che ci invita all’armonia e ad una maggiore connes-sione con noi stessi. c/o Agriturismo “il maggiociondolo”, Contrà Proveste, 1 –San Rocco di Tretto, Schio (VI). Da sabato ore 15 a lunedìore 17

3 aprile - Percorso di crescita personale rivolto agli uominiIL CERCHIO DEGLI UOMINIIl riscatto del maschile sano e integrato Una proposta ri-volta agli uomini per ritrovare un sano ed efficace principiomascolino, condividendo uno spazio per esprimere la propria auten-ticità attraverso il movimento corporeo e l’incontro umano.Con Nino Calabrese, Giampaolo Cogo, Pierangelo Tom-masi e Giampiero Schiappapietra, operatori di Biodanza Incontri mensili presso Sala Syn, via Scamozzi 5, ore 20.55

10 aprile - Percorso di crescita personale rivolto alle DonneL’ARTE di VIVERE il FEMMINILECibo, Bellezza, Piacere: il nostro corpo. Avvicinare i temiper riscattare un sano femminile e la nostra salute psico-fisica è di fondamentale importanza in questi incontri ver-ranno trattati attraverso l’esperienza vivenciale. Con Enrica,Federica, Margherita, Roberta, Sandra, operatrici di Bio-danza specializzate in Integrazione del FemminileCambio sala: Sala Syn, via Scamozzi 5, Padova (zona Ar-cella) ore 20.55

Associazione Culturale [email protected], www.centrostudisyn.it - www.biodanzasyn.it049 8979333; cell. 340-4776462 - Sala Vivivita/Syn, via Chiesanuova 242/B Padova

marzo 201550

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51marzo 2015

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE SOCI BIOLCA

S’invita ogni socio all’assemblea ordinaria che si terrà nella sede dell’associazione in via G. Marconi, 13 a Bat-taglia Terme il giorno venerdi 20 Marzo, ore 20,30 in prima convocazione e, alle ore 21,00 in seconda con-vocazione per deliberare il seguente ordine del giorno:

Approvazione bilancio consuntivo 2014Discussione bilancio preventivo 2015Varie ed eventuali

Il Presidente Filippo Zaccaria

DELEGAIl sottoscritto ……………………………………………………………………………..Delega a rappresentarlo il socio …………………………………………………………Approvando fin d’ora senza riserve il suo operato

Firma ……………………………….

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52marzo 2015

Libri d

a no

n pe

rdere Iris Paxino

VIVERE CON IL dOLORENatura e Cultura EditricePagg. 167 - € 14,50

Probabilmente nessun essere umano potrà dire di non conoscere il dolore. Lo incontriamolungo il percorso della nostra vita e nelle sue forme e sfumature più diverse, gioca un ruolosignificativo nella nostra biografia. Può minacciare la nostra esistenza, sconvolgerci, annientarci,ma anche rivelarci i segreti più profondi dell’essere uomini. Come possiamo imparare a capire il linguaggio del dolore e a relazionarci con esso? Trovare ilcoraggio e la forza di dare forma al proprio vivere con il dolore è un presupposto decisivo perla guarigione ed un grande sollievo anche là dove non c’è possibilità di lenimento. Il superamentodi una situazione di sofferenza equivale a un cambiamento fattivo, soprattutto un cambiamentopersonale. Si apre una porta nuova.

Francesco De FalcoLE MELOdIE dELL ’AN IMAManifesto per una nuova psicologia di sintesiEditoriale ProgrammaPagg. 310 - € 15,00

La Nuova Psicologia di Sintesi offre un prezioso strumento per conoscere la nostra identitàdivina. Ci accompagna nella profonda comprensione del nostro scopo di vita e delle vie disviluppo che la nostra Anima suggerisce alla nostra personalità. Ci guida in un viaggio, oltre lospazio e il tempo, alla scoperta del nostro io più intimo. Il libro illustra come la nostra personalitàpuò stringere la mano alla nostra Anima per una prima conoscenza reciproca.Lo scrittore, Francesco de Falco, è un ricercatore evolutivo e uno studioso, da molti anni, dellasaggezza esoterica. Durante i suoi itinerari ha acquisito conoscenze e vissuto esperienze cheora sta condividendo con altri percorsi di gruppo, come seminari e conferenze interattive.

Lorenzo VitalbaANdAR PER FIORI SU I COLLI EUGANEI100 Fiori da scoprire ed ammirareEdizioni Grafiche TuratoPagg. 114 - € 10,00

Colli Euganei, laboratorio della natura. Il clima e le varie esposizioni create dall’andamentocollinare, ne fanno un giardino dove migliaia di generi si sono evoluti. Questo piccolo contributoai colli nasce dal desiderio di condividere con altre sensibilità questa premessa: il fiore non finea se stesso ma componente che accompagna la vita dell’uomo. Si parla di sviluppo ecosostenibile, di dissipazione del territorio, di Biosfera. Non siamo noi chedobbiamo difendere i Colli Euganei. In un concetto più ampio noi siamo l’Ambiente Euganeo,emerso nel tempo, dal pensiero dei suoi abitanti. Difendere oggi la Flora spontanea, è difenderenoi stessi.

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53marzo 2015

ELENCO DELLE FIERE E MERCATINI BIO 2015

18-20 Marzo Bari PREMIO BIOL premiobiol.it20-22 Marzo Padova VERDE CASA verdecasa.net22-25 Marzo Verona VINITALY vinitaly.it8-10 Aprile Milano SOLAREXPO solarexpo.com17-19 Aprile Venezia OPEN AIR EXPO openairexpo.it19-20 Aprile Londra NATURAL & ORGANIC naturalproducts.co.uk23-26 Aprile Lugano TI-SANA tisana.com10 Maggio Padova BIOLOGICO IN PIASSA albiologicoinpiassa.it29 Mag/1 Giu Parigi NATURALLY vivez-nature.com

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4.221 DomaniDovremmo essere felici di ciò che abbiamo oggi. Do-mani la situazione potrebbe precipitare.

4.222 BurocraziaPer avere i consensi della maggior parte dei cittadinibasterebbe che il governo proponesse la riduzione ametà della burocrazia. Ma cadrebbe subito, per l’osti-lità dell’altra metà dei burocrati.

4.224 LavoroTi chiedono il curriculum per ottenere un lavoro ofare carriera. Ma tutti sanno che ciò che conta è iltuo nome e cognome scritto su una tessera che tisei procurato preventivamente.

4.227 Ricchi e poveriSappiamo tutti che i ricchi diventano sempre più ric-chi, mentre per i poveri si acuisce la condizione dipovertà. Il guaio è che i poveri di spirito si adattanoa chiedere l’elemosina ai ricchi.

4.228 Mondo divisoGli uomini si dividono in due grandi categorie: i ricchio meglio quelli che amano accumulare , accentrare,dominare e quelli che aspirano a condividere, parte-cipare, decentrare (per lo più si identificano con i po-veri). Sarebbe interessante verificare come la pensanoi ricchi quando cadono in disgrazia, oppure i disere-dati che, per qualche combinazione fortunata, diven-tano ricchi.

4.229 Senno di poiCol “senno di poi” rileviamo che:- le vecchie repulsioni sono diventate attrazioni;- l’invidia e la gelosia, si sono trasformate nell’emula-zione e nella tolleranza;- quelli che erano aspri diverbi si presentano qualinormali differenze d’opinione;- chiamiamo fratello quello che un tempo è statol’odiato nemico.Il problema ovviamente sta nel far maturare il “sennodi poi”.

Giovanni Abrami

SIGNORE DELLLE PENTOLE ...

Signore delle pentole e delle padelle,non ho tempo per essere una santae svegliarmi nella notte per compiacerti.Fai di me una santanel preparare i pasti e lavare i piatti.Il momento della preghiera è passatofin tanto che ho finito di lavare le stoviglie dellacena.Signore delle pentole e delle padelle, ti prego,concedimi di offrirti, invece di anime conquistate,la fatica che mi viene

a guardare i fondi del caffè e le pentole per la ver-dura bruciate.Ricordami tutto quello che dimentico con facilità,non solo per risparmiare della strada da fare,ma affinchè la mia tavola che ho finito di apparec-chiare divengauna preghiera.

Teresa D’Avila

NEL MESE DI MARZO ...

Nel mese di marzo tutti i semitornano dalla mamma a beree la promessa fatta nel caderetesse piano la forma del nome.

Mariangela Gualtieri

Riflessia cura di Umberto Bassan

AforismiEconomia - Politica

Parole per rifle

ttere

marzo 201554

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