bimestrale di attualitÀ, cronaca, cultura e … · 2 direttore responsabile 1anno xa andrea dal...

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1 ANNO XX N. 115 - AGOSTO 2014 Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN Foto Andrea Dal Prato

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ANNO XX N. 115 - AGOSTO 2014

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BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN

Foto Andrea Dal Prato

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sommarioDIRETTORE RESPONSABILE

Andrea Dal Prato

CAPO REDATTORE

Graziano Pelizzaro

REDAZIONEGiulia AvanziLaura LeoratiFrancesca LugoboniElodio PeraniSandra TosiPaolo Zani

COLLABORATORIGiorgio ArientiSante BardiniAnnalisa CappaMichele GalliLuca GhizziDaniele GuerraMarta LealiDonatella LusentiFrancesca PesciLuca PiazzaAntonio QuiriMarisa RodighieroMariavittoria SpinaGiulia StuaniDavide TruzziGiovanni Zangobbi

PROGETTO GRAFICO

Claudia Dal Prato

EDITORECentro Culturale “San Lorenzo”via Virgilio, 2546040 Guidizzolo (MN)Tel. 348 3115232e-mail: [email protected] Sito internet:www.lanotiziaguidizzolo.com

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995

Stampa:Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanaturae spedizione postale:Coop Service s.c.r.l.Virle Treponti (BS)

COSTO MODULI1 modulo verticale:mm 60 x 38 € 40,002 moduli orizzontali:mm 60 x 82 € 70,004 moduli orizzontali:mm 60 x 170 € 120,001/2 pagina:mm 124 x 170 € 200,00Pagina intera:mm 277 x 170 € 300,00

3 Editoriale4 Il senso del mangiare6 "i masalin mantovani"8 Cronaca12 Intervista al Presidente dell'Avis14 Festa dell'Avis festa di tutti15 Noieilfisco16 Una vita così: Gino Vaccari17 Emozioni di pace e di guerra18 Appuntidiviaggio2020 Un farmaco rivoluzionario21 Psicologia22 ArteedintorniLetteratura23 ArteedintorniLa nostra storia24 Ricette25 Letterealdirettore26 Pensioniedintorni28 EnteFilarmonico30 Festa della birra31 Le Biomasse: cosa sono e a cosa servonoLL 32 Notiziedall’Amministrazione35 Numeriutili

Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale.

In copertina:Rigoletto di Giuseppe VerdiGilda: Cecilia RizzettoDuca di Mantova: Diego Cavazzin(Ente Filarmonico Guidizzolo) Parco Barriera 18 luglio 2014Fotografie, Andrea Dal Prato

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editorialeAndrea Dal Prato

Coltiviamo le tradizioniSin dalla sua nascita, il “Centro Culturale San Lorenzo”, ha avuto come argomento portante la vita della comunità guidizzolese osservata nei suoi vari aspetti sociologici e culturali. In questi ultimi anni si è opportunamente ampliato il concetto di cultura non più intesa e limitata alle conoscenze umanistiche (latino, greco, storia, arte, filosofia, religione ecc.) ma legata anche alla natura, al paesaggio, all’ambiente ed alle sue correlazioni antropologiche. In questa nuova e più corretta accezione, i piatti tradizionali costituiscono una interessante ed apprezzabile espressione di ogni provincia e della nostra, in particolare, per la varietà e la bontà di quanto propone.In questa ottica il libro di Sante Bardini - autore di altri saggi di sociologia rurale analizzata sotto il profilo dei mangiari tradizionali - ci consente di conoscere un nuovo e singolare aspetto della tematica che gli è cara: i masalìn mantovani. Alla lettura appare immediato il grande amore per la sua terra che lui complessivamente definisce “mantovanità”. Con penna leggera, venata da sottile ironia ma capace anche di scrupolosi approfondimenti culturali, ci porta a rivisitare l’antica realtà del mondo contadino, a conoscerne risvolti particolari ed a meditare sui suoi valori.Oggi siamo affascinati dalla modernità ricca di intriganti suggestioni e perciò tendiamo a rimuovere le dolorose memorie di un’esistenza fatta di miserie, di sacrifici e rinunce. Tempi difficili ma, alla fine, non del tutto negativi in quanto è proprio nelle difficoltà che si forgiano i valori dell’uomo.Oltre al rigore storico, alla vastità dell’indagine, alle numerose ricette originali rac-colte, alle descrizioni accurate della maialatura ed al concorso sempre evidenziato delle donne di casa, sono da apprezzare le valutazioni di carattere umano della ricor-renza. Pur nelle difficoltà del lavoro e lo stringimento costante della fame, si godeva la semplice gioia festosa di un giorno al quale non era esclusa la felicità di una tavola finalmente abbondante.I più attenti fra i lettori coglieranno certamente anche il rammarico dell’Autore per il riprovevole oblìo nel quale è caduta l’arte di far sö al pursèl nella nostra terra. Lamenta, giustamente, che stiamo disperdendo un patrimonio di esperienze popolari assolutamente unico. Esso trae certamente origine da un antico ed amorevole rapporto della gente del contado con la propria terra ma anche da una intelligente scelta della famiglia Gonzaga. Per sorvegliare e governare i loro possedimenti avevano palazzi, affidati ai rami cadetti, sparsi in quasi tutti i più importanti centri della provincia. I cuochi erano individuati in ambito locale tra coloro, uomini e donne, che avevano singolari abilità ai fornelli. Nel tempo avveniva dunque uno scambio di esperienze, una osmosi tra la cucina padronale e quella della campagna che ha portato la nostra terra a possedere un patrimonio gastronomico invidiabile, superiore certamente a quello di altre regioni.Il nostro Paese è sempre più alla ricerca della qualità e questa si realizza soprattutto nel genuino quotidiano. Abbiamo le carte in regola per dimostrare, ancora una volta, di essere dei depositari privilegiati sul tema suggestivo della tavola sapiente e deliziosa. Il saggio sui nostri masalìn non va dunque affidato alla polvere dello scaffale ma va letto con devota attenzione.

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Qual è il senso del mangiare? Una domanda che può ave-re cento risposte, dal bisogno di provvedere ad alimentare il nostro corpo, fino al piacere di stare a tavola insieme. Ma ora a Guidizzolo ha una risposta in più.“Il senso del mangiare” è infat-ti l’insegna del nuovo esercizio aperto pochi mesi fa in via Ve-neto, 2.Abbiamo incontrato i titolari, Gianluca Cagioni con la moglie Fosca ed il fratello Fabrizio, per conoscere di più della loro atti-vità, che oltre alla gastronomia tradizionale propone nuovi ser-vizi quali il “cuoco a domicilio” e la consegna di pasti pronti.“Nel nostro punto vendita pro-poniamo la cucina pronta, da

asporto, fatta di piatti della tradizione del territorio, confe-zionata da noi con prodotti fre-schi e senza conservanti, oltre a pasta fresca e gustose preli-batezze, come i salumi di prima scelta. Peraltro ci stiamo at-trezzando per ampliare la gam-ma dei piatti esposti con nuove stimolanti proposte”.Su prenotazione, poi, i pasti possono essere consegnati a domicilio. Questo servizio è ri-volto in particolare agli anziani, ma anche a tutti coloro che per diverse ragioni possono avere questa necessità.Il “piatto forte” della loro pro-posta, però, è il cosiddetto “cuoco a domicilio”, un servizio già conosciuto e apprezzato sia in Italia che all’estero, dove è

conosciuto come “cuoco in af-fitto”.“Si tratta – ci dice Gianluca – di un servizio che offriamo alla nostra clientela che dispone dello spazio necessario per ac-cogliere gli ospiti a casa pro-pria, ma che, per il ricevimen-to ed il confezionamento delle pietanze, preferisce affidarsi a professionisti.”“Siamo in grado di offrire non solo il cuoco – continua – ma anche di fornire le stoviglie ed il personale necessari, compresi i camerieri. Anche alla provvista degli ingredienti provvediamo noi, ci basta solo concordare il menu con il cliente ed avere a disposizione la sua cucina.”A ben vedere, non mancano di certo le occasioni nelle quali si può pensare di ricorrere al cuo-co in affitto, ovvero a una solu-zione che consente di rimane-re a casa propria e allo stesso tempo di poter contare su un servizio ed un menu di livello garantiti da cuochi professio-nisti: ricevimenti, battesimi, cresime o comunioni, comple-anni o anniversari o, perché no, anche solo per una cenetta al lume di candela, per far colpo sul proprio partner!Non è indispensabile avere una cucina superattrezzata, tut-

tel. 0376 1814057

Il senso del mangiareUna nuova proposta per la nostra tavola

Graziano Pelizzaro

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to dipende naturalmente dalle proprie esigenze ed aspettati-ve. Per tutto il resto ci pensa “Il senso del mangiare”.“Abbiamo aperto da poco – con-clude Gianluca – ma già stiamo avendo delle ottime soddisfa-zioni. Del resto nel nostro ter-ritorio, l’alto mantovano ed il bresciano, questo servizio non esisteva. Per questo riteniamo di aver colmato una lacuna.”Se nella nostra cultura è un motivo di orgoglio e di prestigio saper cucinare bene, tuttavia in certe occasioni la nostra abilità non basta, per cui siamo cer-ti che la clientela di “Il senso

del mangiare” saprà apprezza-re questa nuova proposta, per stare al passo con i tempi che cambiano.

Per la gastronomia e per il servizio “cuoco a domicilio” informazioni e pre-notazioni al numero 0376 818258.

GASTRONOMIA

Cuoco a domicilio piatti tipici

pasta frescagustose prelibatezze

Guidizzolo - via V. Veneto, 2 tel. 0376 818258

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6Via Svizzera, 9/B (zona industriale) - Castel Goffredo (MN) - Tel. 0376/847247 - Cell. 345/5836062 - www.ristoroccolo.it

✯ ✯ ✯Il Roccolo

BAR - RISTORANTE - PIZZERIA - ALBERGO

NUOVA GESTIONE Monica & Vincenzo

PROMOZIONI TUTTI I GIORNI fino a fine 2014

MENU PIZZA € 8MENU CARNE o PESCE € 15

AREA BIMBI con giochi e BABY SITTER tutte le sere del weekend

Folla per “i masalìn manto-vani” di Sante Bardini, opera di puntualità certosina, con “memorie, curiosità, immagi-ni, ricette della maialatura del nostro contado”. Riti domestici e comunitari custoditi “dagli ar-tisti di un mondo rusticale che va scomparendo” ingoiato dal-la globalizzazione. È stato rac-contato a più voci sul saluto di

Andrea Dal Prato per il Centro Culturale San Lorenzo che ne ha curato la stampa e la distri-buzione, con Claudia Morselli presentatrice, nella location più consona all’appuntamento: “la sala consiliare degli Artisti”. Da Alberto Guidorzi esperto di sociologia rurale la storia, con inserti gioviali, del maiale dal-

la sua lontanissima origine ai giorni nostri, interfacciandone l’evoluzione legata a profon-de trasformazioni climatiche e radicali mutamenti dei contesti socio-culturali. Quindi da Elio Marini, presente con l’onore-vole Gastone Savio per l’Ac-cademia Gonzaghesca degli Scalchi, l’importante e svariato scacchiere storico-economico

mantovano dettato da diverse professionalità e mangiari. A seguire Maurizio Fezzardi ha parlato de “I Masalì di Goz-zolina” che rappresenta in un sodalizio vocato ad animare la comunità, unendo giovani e meno giovani sul progetto di non disperdere i valori di un’ar-te tramandata di padre in figlio.

Raccogliendo dall’assessore Marco Montesano, per il comu-ne di Castiglione, l’auspicio del suo consolidamento affinché quanto prima si possa arrivare alla stesura di un disciplinare che detti i canoni di produzione del salame tipico dell’Alto Man-tovano. Il testo del professor Bardini, intrigante e curioso, denso di

storia e di folclore, è stato da lui pensato nel “1° Concorso provinciale del masalin manto-vano” di Rodigo, quando sentì il bisogno “di incontrarne gli in-terpreti, ascoltarli, indagarne l’anima, raccoglierne i ricor-di in alcune pagine scritte più con il cuore che con la mente”. D’impatto l’amarcord di Zeno

“i masalìn mantovani” presentato a Guidizzolo

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Roverato di Ceresara, medaglia d’oro su 56 concorrenti proprio in quel Concorso, col rimpianto di non averla potuta mostra-re al suo maestro, il masalì guidizzolese Gianni Cargnoni. “Celebrato” nel libro in una se-quenza fotografica sui vari pas-saggi della “sua maialatura”, e riconosciuto nel convegno con un diploma ad memoriam con-segnato alla moglie Maria Tar-chini. Non è mancato il saluto del sindaco Sergio Desiderati ringraziando per aver messo Guidizzolo al centro della ma-nifestazione e simpaticamente partecipando la sua storia di masalì per tradizione familiare e vocazione personale, “e nien-te male“! è stato detto; un bel complimento considerata la massiccia presenza di masalìn della provincia e del paese, tra cui Franco Boccazzi. La chiusu-ra, e non poteva essere diversa, con una degustazione di risotto mantovano, offerto dall’Avis, e salami, dei vari masalìn innaf-fiati da vini tipici mantovani.

Il volume, stampato in 3.000 co-pie (distribuito gratuitamente) è scaricabile dal sito:www.lanotiziaguidizzolo.com

Alcune copie ancora disponibili possono essere richieste diret-tamente alla sede:- mail: [email protected] - tel. 348 3115232.

Sopra Il tavolo dei relatori; da sinistra Claudia Morselli (condut-trice della serata), Maurizio Fezzardi, Alberto Guidorzi, Cornelio Marini e Sergio Desiderati.

Il Sindaco consegna a nome de la Notizia un mazzo di fiori, alla signora Maria Tarchini moglie del maestro masalìn Gianni Cargnoni

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Rosso FerrariCome si può descrivere il mondo? Come si può decidere che colore abbinare alle cose? Questa sfumatura di rosso con le unghie colorate. Non è abbastanza preciso. Questa sfumatura di rosso è una ciliegia. Quella sfumatura di rosso è un pomodoro che cresce sulla pianta. Non è abbastanza vivido. Quando però ribadisci e affermi che questa sfumatura di rosso è come la Ferrari, tutto è chiaro, preciso, limpido. Il 1° giugno scorso via V. Veneto si è riempita di quel colore rosso inconfondibile ed universale che solo le Ferrari possono raccontare. Erano quasi una trentina e a dire il vero il rosso era interrotto ogni tanto da qualche giallo, bianco e nero. Ma il rosso…!!!! Moltissimi gli spettatori che si sono fermati ad ammirare le Ferrari e chiedere come funzionano, che velocità possono raggiungere, che tipo di motore. Qualcuno si è anche azzardato a chiedere il prezzo! Tutti i ferraristi hanno risposto sempre con cordialità. La Pro Loco, organizzatrice dell’evento, ha quindi offerto un buffet-aperitivo a tutti i presenti ed ha omaggiato i partecipanti alla sfilata di gadget e prodotti locali.

Pomodori… che passioneAvanza faticosamente l’estate e con essa arriva la stagione in cui l’orto dà i frutti migliori. Come ogni anno, ci vengono segnalati ortaggi dalle dimensioni eccezionali e, fra questi, un posto di primo piano ce l’hanno sicuramente i pomodori.La prima segnalazione stagionale ci arriva ancora una volta da Selvarizzo dove è stato raccolto il pomodoro di oltre 2,1 kg che mostriamo in fotografia. Sarà la terra, sarà l’aria, sarà la

passione di chi li cura, ma da quella zona ogni anno ci arriva notizia di pomodori giganti.La specie è ancora incerta, c’è chi lo chiama “pomodoro bistecca”, chi dice sia parente del ”costoluto di Parma”, ciò che è certo è che oltre ad essere grossi, sono anche ottimi al gusto!

I Bicelli e i Treccani“Un dono è tale solo se non ci si aspetta ricompensa. Soprattutto se è un dono d’amore. L’amore non chiede ricompensa”. Probabilmente è ciò che hanno pensato i 7 figli della Signora Treccani Maria vedova Bicelli quando alcuni giorni fa l’hanno abbracciata insieme ai nipoti, pronipoti, sorelle, fratelli e molti altri parenti. Con il festeggiamento dei suoi 89 anni la signora Maria, una delle decane di Guidizzolo,è riuscita ad unire quasi tutti i suoi familiari per una bella “rimpatriata” trascorsa in un ristorante di Cavriana. I Bicelli ed i Treccani sono riusciti a ritrovarsi in una quarantina circa, tutti insieme dopo diverso tempo, rinsaldando così i loro legami di parentela. Probabilmente il pensiero dell’età che avanza, degli anni che ti vengono

Foto: Giancarlo Grandi

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incontro come i cavalloni di una mareggiata, per la Signora Bicelli non sono mai stati un problema fino a quando é stata e sarà circondata dall’amore dei figli e dei propri congiunti. Proprio come nelle fiabe si può affermare “...e vissero tutti felici e contenti”.

Il Gruppo Micologico in Val di NonAntipasto rustico 7 larici-Risotto con mortandela e vino groppello – pasticcio di finferli e speck –guancialino di vitello con polenta - gelato con frutti di bosco caldi- caffè e correzioni. È questo il menu, innaffiato abbondantemente da un ottimo Teroldego, che oltre una cinquantina di “affiliati” al Gruppo Micologico Naturalistico Colli Morenici, ha potuto degustare durante la classica escursione micologica estiva in Val di Non nel Trentino. Alla faccia dei meteorologi, che avevano previsto pioggia e freddo, uno splendido

e caldo sole ha accompagnato i “fungaioli” nelle loro ricerche di porcini e finferli. Fino ad ora, però, la stagione non è stata benevola, ed i funghi raccolti non sono stati abbondanti come gli anni passati. Per gli amanti della natura, invece, lunghe e rilassanti passeggiate nei verdissimi boschi circostanti. Le cose importanti sono state la compagnia, l’amicizia e l’allegria che hanno unito tutti i partecipanti.

Memorial Guido Barbieri Si è concluso nella serata di Mercoledì 2 Luglio il “II Memorial Guido Barbieri” - dedicato

all’allenatore di pallavolo prematuramente scomparso - torneo di green volley organizzato dal Circolo Anspi “S. Giorgio Martire” di Birbesi di Guidizzolo.La manifestazione sportiva, giunta quest’anno alla seconda edizione, ha visto affrontarsi sul terreno di gioco della frazione guidizzolese ben 8 squadre.Da sottolineare l’attenzione mostrata verso le cosiddette “quote rosa”- con almeno una giocatrice sempre in campo per ogni squadra - che hanno dato non poco filo da torcere agli avversari maschi, dimostrando ottime qualità.Dopo i ringraziamenti del Presidente Matteo Robba, si è passati alla premiazione delle squadre e, in particolare, della formazione vincitrice, I Pallalcolisti; assegnati anche i premi per il miglior giocatore e la miglior giocatrice.La folta presenza di pubblico, nonostante il clima non proprio estivo, la vivacità del tifo e l’impegno profuso dagli atleti stessi hanno dimostrato, ancora una volta, la validità dell’iniziativa curata da Laura Caiola e Susy Barbieri.Al termine del torneo tutti i presenti sono stati invitati al “terzo tempo” in oratorio, dove è stato offerto il risotto alla pilota, cucinato dal sempreverde Angelo Caiola.Ricordiamo che, tra l’altro, tutte le iniziative del circolo hanno sempre uno scopo benefico: il ricavato di quest’evento sarà infatti destinato alla manutenzione delle strutture parrocchiali.

Primato tra i comuni mantovaniStraordinario risultato raggiunto dall’Ammi nistrazione Comunale di Guidizzolo nel settore della raccolta differenziata e più in generale dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti. Guidizzolo infatti si è classificato al 1° posto in Provincia di Mantova, al 7° in Lombardia e al 283° nella classifica assoluta di tutti i Comuni Italiani per gli Enti con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti. Il riconoscimento è arrivato dalla recente premiazione dei ‘Comuni Ricicloni 2014’ svoltasi a Roma il 9 Luglio scorso, kermesse promossa da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, che prevede l’analisi e il confronto dei risultati e degli ‘indici di buona

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gestione, precisa Legambiente’; prestazioni quindi riferite alla raccolta differenziata dei rifiuti, alla gestione delle piazzole ecologiche ed a tutto quanto concorre al funzionamento dell’intero comparto. “Gli sforzi del personale comunale e, soprattutto, dei cittadini sono stati ripagati” - afferma, senza nascondere l’orgoglio per il risultato raggiunto, l’assessore all’ecologia & ambiente Matteo Robba – “questo traguardo conferma che la strada intrapresa due anni fa è quella giusta. Ringrazio tutti i cittadini per il loro impegno e il loro senso civico, l’anno prossimo punteremo ancora più in alto!”. “Cercando di rientrare nella classifica dei comuni “Rifiuti free”, - prosegue Robba - dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano. Già in 300 comuni ci sono riusciti, a dimostrazione del fatto che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale, anche nel ciclo dei prodotti e dei rifiuti: noi vogliamo essere il n° 301”

Incontri ravvicinati del... Mese di luglioIn un bellissimo film del 1977 “Incontri ravvicinati del 3° tipo”, nella scena “clou” i terrestri riescono a comunicare con gli alieni solo attraverso un messaggio costituito da una sequenza musicale di sole cinque note (scala pentatonica). La potenza della musica!La musica non ha confini, non c’è bisogno

di tradurla. La musica è una lingua universale ed è capita da tutti ...anche dagli extra terrestri. Noi che viviamo in un piccolo paese, una particella sub- atomica rispetto

all’universo, riusciamo a capirci, conoscerci meglio tutti con la musica? La Pro Loco ha cercato di far capire e conoscere durante i giorni della 7ª manifestazione della “Fiera in musica”, il linguaggio della musica a tutti. Ma non solo. Ad aprire la fiera, giovedì 17 luglio il 22° trofeo Pro Loco, gara ciclistica in notturna. Piatto forte della prima serata la gara dimostrativa hand bike federazione FCI con la campionessa italiana Francesca Porcellato. Sabato a Palazzo Rizzini, per tutti gli amanti della fotografia è stata inaugurata una bella mostra curata dal museo Pedrotti Cantoni con …contorno di ottima musica suonata da alcuni allievi dell’Ente filarmonico di Guidizzolo. Il pomeriggio di domenica, tra le bancarelle degli hobbisti e quelle di Campagna amica” l’Acustic trio gli erranti”, intratteneva la folla,con brani folk, country e alla fisarmonica il bravissimo ragazzo Federico Crippa, mentre “Beba e le sue bolle giganti”, ha divertito, entusiasmato

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e lasciato i bambini a bocca aperta mentre rincorrevano le bolle di sapone. Nelle due serate, eventi, spettacoli, manifestazioni, cene, il tutto condito con musiche di ogni genere dal classico ballo liscio al rock, dal blues alla lirica, dal jazz ai ballabili,dal folk alla musica cubana, hanno sicuramente soddisfatto non solo il senso del palato ma anche quello dell’udito e della vista. C’è chi ascolta la musica a teatro, chi con un libro in mano, chi alla radio, chi cantando, chi guardando la pioggia fuori dalla finestra, chi correndo, chi sotto l’ombrellone, chi in macchina, chi ballando e chi nelle piazze mangiando la pizza o uno spiedino! La musica potrebbe, anzi dovrebbe essere portatrice di pace... Magari! La musica ha sempre cercato di unire, mai separare e forse questo è un buon segno. Chissà se la musica proposta a Guidizzolo, piccolo sub-atomo, non riesca ad unire la gente di questa parte del mondo… Sarebbe sufficiente di questo Comune. “La musica parla all’anima, e quando la musica ha un’anima il tempo non ha più valore” La musica è ...magia...

SALA CONSILARE DEL COMUNE DI GUIDIZZOLO

Venerdì5settembreore20,30Dott.ssa Alessandra Bordanzi Dott. Cesare MaccariIgiene dentale - Dio ti ha dato gratis i denti due volte: la terza dovrai pagarli

Venerdì12settembreore20,30 Dott.ssa Valentina GandiniAlimentazione: come fare di necessità virtù Cosa serve davvero al corpo per vivere in salute

Venerdì19settembreore20,30Dott.ssa Francesca CargnoniMantova sconosciuta, la città e i dintorni

Venerdì26settembreore20,30Prof. Giovanni ZangobbiGuidizzolo tra arte e storia

"Libera la mente"

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Risale a cinquant’anni fa il con-cepimento dell’idea di creare un gruppo di volontari donato-ri di sangue nel nostro paese, anche se la nascita ufficiale av-venne solo qualche anno dopo.Tanti anni, lunghi anni, nei quali la sezione guidizzolese dell’A-VIS, Associazione Volontari Ita-liani del Sangue, ha rappresen-tato una realtà ben presente ed attiva nel nostro tessuto socia-le.Tante sono state le attività mes-se in campo, in vari settori, sen-za mai perdere di vista le finali-tà statutarie dell’Associazione, in campo sanitario in genere e nello specifico settore trasfu-sionale. Il primo presidente, eletto dai fondatori, è stato il prof. Paolo Dal Prato, al quale seguirono poi il cav. Gianfranco Ruffoni, Paolo Bassignani, Franco Pe-lizzola, Maurizio Corradi e, dal

2013, nuovamente Franco Pe-lizzola.“Oltre ai presidenti – ci dice Pe-lizzola – bisogna ricordare le tante, tantissime persone che in questi anni hanno contribu-ito all’attività dell’AVIS. Perso-ne che hanno dato tanto, come donatori o come collaboratori. Senza di loro l’associazione non esisterebbe”.Per non rischiare di dimenti-carne qualcuno, li uniamo tutti in un grandissimo e profondo ringraziamento. “Fino ai primi anni ’90 –conti-nua – gli iscritti erano una no-vantina, mentre oggi possiamo contare su 273 donatori, grazie ad una attenta e continua opera di informazione e di sensibiliz-zazione, rivolta soprattutto ai giovani e giovanissimi, a comin-ciare dall’ambito scolastico”.Quest’anno, infatti, la stretta collaborazione con la scuola

e con le insegnanti ha portato alla realizzazione di due incon-tri con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria, incontri tenuti da personale preparato e competente fornito dall’Avis provinciale, ai quali i piccoli allievi hanno partecipato con entusiasmo, dimostrando di aver pienamente colto il va-lore della donazione con la rea-lizzazione di un lavoro di grup-po su questo importante tema. L’anno scorso analoga iniziativa era stata rivolta agli alunni del-le classi seconde delle scuole medie che hanno avuto l’oppor-tunità di visitare la sede Avis.La locale sezione Avis ha dovuto fare i conti anche con le diret-tive sia europee che regionali, che impongono determinati re-quisiti ai centri di raccolta del sangue e che hanno portato a ridurne il numero, a livello pro-vinciale, da 27 a 11.

Intervista al presidente AVIS Franco Pelizzola

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“La nostra sezione – continua Pelizzola – ha potuto mante-nere aperto il punto di raccol-ta perché dispone di una sede adeguata. Va ricordato che l’attuale sede, aperta nel 1999 e successivamente ampliata, è stata realizzata grazie alla disponibilità del Comune ed al contributo delle Fondazio-ni Cariplo e Comunità di Man-tova, e con il supporto sia dei volontari dell’Avis e di altre as-sociazioni, sia di alcuni privati. I nostri ambulatori accolgono ora circa 1550 donatori, prove-nienti da Guidizzolo, ma anche

da Cavriana, Cerlongo, Cere-sara, Piubega, Monzambano, Ponti sul Mincio e Castiglione delle Stiviere, con una media di 6 – 7 donazioni al mese, dal momento che oggi le donazio-ni vengono attivate secondo la richiesta, convocando i volon-tari per gruppi e sottogruppi, al bisogno, per non creare scorte inutili.”Ma l’attività della nostra sezio-ne Avis è da sempre rivolta an-che a coinvolgere la comunità locale, specialmente attraverso l’organizzazione dell’annuale “Festa dell’Avis” denominata

“Festa di tutti” a voler ricorda-re quella che è la sintesi dello spirito avisino: “col lavoro di tutti, per il bene di tutti”.La Festa, grazie al lavoro di tanti volontari, è or-mai divenuta un appuntamento

fisso dell’estate guidizzolese, ma non è l’unico momento de-dicato alla valorizzazione delle tradizioni locali. Va ricordato, infatti, come l’Avis abbia voluto salvare e riproporre ad ogni Sa-gra di Ottobre l’appuntamento con la “Sagra della Quaglia Ga-stronomica”, tradizione locale che risale agli anni sessanta del secolo scorso.“Per confermare la nostra vi-cinanza al mondo dei giovani – conclude Pelizzola – l’Avis ha voluto sostenere una iniziativa sportiva locale con la creazione di una associazione sportiva di-stinta, l’ “Avis sport”, che svolge attività sportiva rivolta in parti-colare ai giovani e giovanissimi.Tante quindi le iniziative, tante le persone coinvolte, tanto l’en-tusiasmo messo in campo, a cominciare dal presidente. Non ci rimane che formulare….. tan-ti auguri per tanti tanti altri anni di attività a favore della comu-nità guidizzolese.

Graziano Pelizzaro

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Festa Avis 2014, festa di tuttiAnche quest’anno, nelle serate del 4, 5, 6 e 7 luglio si è tenuta, presso la sede AVIS di Guidizzolo, la tradizionale festa annuale di tutti, donatori e non, con la consueta presenza del gazebo AIDO.Si è iniziato il venerdì sera con il “Remember Cosmic”, sulle note del famoso DJ Daniele Baldelli: al ritmo della sua musica si è potuto degustare il menú “Cosmic” con la nuova proposta delle costine sfiziose, oltre che al delizioso gelato prodotto “da Galet”.Con il sabato si è dato il via alla vera e propria festa con l’apertura dell’ampio e completo stand gastronomico gestito dai volontari e accompagnato da diversi complessi nelle tre serate: Manuel Martini e l’Orkestra Marketti, Alida Ferrarese e i Filadelfia. La serata della domenica è

stata la più gettonata, grazie anche al tempo che è stato particolarmente clemente; lo stesso, purtroppo, non si può dire per il lunedì, in cui qualche goccia di pioggia ha tentato di “guastarci” la festa. Per fortuna però abbiamo degli affezionati “temerari”, che non si sono fatti spaventare dall’aria fresca: hanno assistito alla spettacolare dimostrazione dei ragazzini del gruppo di pattinaggio di Castel Goffredo e sono rimasti a divertirsi fino alla chiusura, noncuranti del tempo. Novità del 2014 è stata la “Lotteravis”, una sottoscrizione a premi che ha visto vincitori in ogni serata: accompagnati dalla storica voce di Giuseppe Menossi, i presenti hanno avuto la possibilità, comprando i biglietti, di portare a casa numerosi e ricchi premi, utili e gustosi.

La buona riuscita della festa è data dalla disponibilità dei volontari e collaboratori avisini che ogni anno impegnano tempo e fatica per una buona causa. Un grazie enorme va a loro e a tutti i donatori. L’Avis è una associazione molto radicata nel territorio ed ha sempre necessità di nuove persone: come un albero che deve crescere, anche l’Avis ha bisogno di nuova linfa… iscrivetevi e donate il sangue!Grazie di cuore a chi c’è sempre, alle new entry, a chi purtroppo non c’è più ma è comunque presente, e a chi ci vorrà essere in futuro.Arrivederci ad ottobre con le classiche quaglie e polenta…o polenta e quaglie!

Daria CastagnaFotografie: Enzo Galvani

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Prendendo spunto da alcune richieste pervenute dai nostri lettori, si prosegue con le infor-mazioni in tema di nuove norme sui Condomini e di tutela dei condòmini.Quando è obbligatorio nomi-nare un amministratore e checaratteristichedeveavere?Diventa obbligatorio nomina-re un amministratore solo se i condòmini sono più di otto; a tale proposito è bene sotto-lineare che non conta quanti appartamenti vi sono all’inter-no dell’immobile, ma conta il numero dei proprietari. Ne de-riva, ad esempio, che se nello stesso immobile vi sono dieci alloggi ma tre sono di proprie-tà dello stesso individuo non scatta l’obbligo di nominare un amministratore. Ovviamente lo si può nominare anche se non sussiste l’obbligo, qualora lo si ritenga necessario.Da ora, per poter ricevere un simile incarico, è necessa-rio avere un diploma di scuola superiore e, se non si ha alle spalle oltre un anno di eserci-zio dell’attività, diventa obbliga-toria anche la frequenza di un corso di formazione specifico. L’amministratore è tenuto an-che a stipulare una polizza di responsabilità professionale, in modo da rispondere in caso di inadempienze.Al momento della sua nomi-na, l’amministratore è tenuto a specificare dettagliatamente le

componenti del suo compenso e non avrà diritto ad alcuna al-tra somma aggiuntiva se essa non verrà deliberata dall’as-semblea . Un’ultima novità riguarda an-che la possibilità, se il condo-minio ha più di 11 unità immobi-liari, di nominare un Consiglio di Condominio; tale organismo, formato da tre membri, avrà funzioni consultive e di control-lo sull’operato dell’amministra-tore.Cosaaccadesevisonocondo-minichenoneffettuanoipaga-mentidellesommedovute?Questo purtroppo è un argo-mento poco piacevole che, complice la crisi economica de-gli ultimi anni, sta diventando sempre più presente nelle di-scussioni di condominio. E’ stato stabilito che, trascorsi sei mesi dal rendiconto in cui risulta la morosità dei condo-mini, l’amministratore deve agire in giudizio contro costoro, chiedendo un decreto ingiunti-vo; può evitare tale obbligo solo se l’assemblea lo dispensa dal farlo. Inoltre, se il ritardo è più di sei mesi, l’amministratore può so-spendere l’erogazione dei ser-vizi ai soggetti morosi; purtrop-po però tale innovazione non si riesce ad applicare sempre, poiché vi sono dei servizi che non si riescono a frazionare fa-cilmente. Proprio perché negli ultimi

mesi si è riscontrato un au-mento elevato di problemi e mancati incassi delle somme dovute, è doveroso segnala-re quanto è già accaduto in un Comune vicino: in questo Co-mune vi è un condominio mol-to grande, all’interno del quale parecchi appartamenti vengono affittati a terzi; ora è accaduto che, nonostante vari solleciti di pagamento, tre di questi appar-tamenti sono stati abbandonati dagli inquilini senza che nes-suno abbia provveduto a paga-re le spese di competenza che purtroppo ammontavano a più di 65.000,00 euro. Lo sgomen-to dei condomini superstiti si è concretizzato quando questi si sono visti aggiungere alle proprie spese anche una quota parte di quanto non pagato da-gli inadempienti. L’amministra-tore del condominio infatti, non avendo avuto alcun riscontro ai tentativi di riscuotere le somme dai soggetti morosi, ha deciso di appellarsi all’articolo 63 del Codice Civile e quindi riparti-re tali somme tra tutti gli altri condomini. Mi rendo conto che questo è un caso limite, ma è importan-te esserne informati, per saper prevedere a quali rischi si può andare incontro se, all’interno del condominio che si abita, vi sono persone con arretrati di spese molto alti da saldare.

Chiarimenti sul condominio

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Una vita così: Gino VaccariAgosto 1914: scoppia la 1ª guerra mondia-le. 8 agosto 1914 : nasce a Cere-sara Gino Vac-cari. Il piccolo Gino, purtroppo, non fa in tempo a conoscere il

padre, morto durante la stessa guerra. Nella prima giovinez-za lavora in campagna. Scop-piata la 2ª guerra mondiale è chiamato alle armi. Nel 1943 si trova a Cefalonia, isola greca

invasa dagli italiani e tedeschi. Dopo l’armistizio dell’8 settem-bre, i rapporti tra italiani e te-deschi si fanno sempre più dif-ficili fino al tragico e drammati-co epilogo con l’eccidio di quasi tutti i soldati e ufficiali presenti sull’isola (circa 12.000) da parte dei tedeschi. Un vero massa-cro che il nostro Gino ricorda chiaramente con commozione e partecipazione. Ricorda an-cora con gli occhi lucidi i molti amici fucilati. Ancora oggi non si sa con precisione quanti tra fucilati e morti prigionieri su navi saltate in aria o affondate dagli alleati (che non sapevano del carico umano) morirono in uno dei momenti tra i più tra-gici della storia della 2ª guerra mondiale. Chi parla di 5/6000 morti chi di 9.000 (comunque sempre troppi!) Non si saprà mai la verità. L’unica cosa cer-ta è che Vaccari si salvò per puro miracolo ben due volte in quanto, avendo sempre svolto il compito di autista e non com-battendo in prima linea, fu fatto prigioniero e trasportato prima

con una nave (una delle poche non affondate) e poi in treno in un campo di prigionia, dove rimase per circa due anni fino alla liberazione da parte de-gli americani. Rientrato dalla guerra, ritornò alla sua ama-ta campagna. Più tardi lavorò per molti anni come infermiere presso la locale Casa di Riposo, fino alla pensione. Oggi si la-menta solamente di aver perso un po’ la memoria, ma appena gli si chiede di parlare di Ce-falonia, comincia a commuo-versi e a ricordare quei tragici momenti con gli occhi che si inumidiscono e rivedono come fantasmi gli amici perduti. Ora vive tranquillo e sereno, circon-dato dall’affetto dei due figli, delle nipoti e da tutti i familiari. Spera solo, ci rivela sorridendo, di ritrovarci al compimento del suo 100° compleanno. AUGURI GINO E BUON COMPLEANNO !Una vita così, come tante, ma tutta da raccontare.

Daniele Guerra

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Emozioni di pace e di guerraLo spettacolo “Emozioni di pace e di guerra”, nato da un’idea del prof. Mauro Tirelli con la collaborazione della Prof.ssa Giusi Nobilini, è stato presentato dagli alunni della classe IVB del Liceo Artistico “A. Dal Prato” nel mese di maggio, presso l’oratorio di San Lorenzo. Una rappresentazione che ha unito tutte le arti, valorizzando i talenti e gli studi dei ragazzi. E’ stata una rappresentazione molto trascinante e ben preparata. Martina Raimondi, Alice Maestrini, Chiara Franzoni, Ilaria Zagni, Valentina Tonioli sulla scena sono riuscite a comunicare la terribile esperienza del bombardamento a tappeto della città di Guernica, da parte dei nazisti, con poesie, racconti, storia. Con i loro testi ben recitati, con le musiche in sottofondo, ottimamente eseguite da Gianluca Scovolini, dai balletti interpretati magnificamente da Carola Gambarini (emozionante il tango eseguito su musiche scritte dallo stesso Gianluca), sono riusciti a ricostruire il contesto emotivo ed avvincente del quadro e la drammatica realtà che rappresenta appassionando ed entusiasmando il numeroso pubblico. Commovente e toccante la parte dell’aggregazione con le ombre cinesi del quadro di Picasso e che le musiche e le luci hanno reso molto coinvolgente. Il messaggio dei ragazzi è stato quello di capire che” la memoria non è un paesaggio di risentimenti, un reticolo di odio e di vendette, ma che invece la memoria sia tutto. Dalla memoria si può imparare che c’è un passato indispensabile a comprendere il presente. E pure il futuro”. Emozioni sicuramente da ripetere con altre rappresentazioni !

Daniele Guerra

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SardegnaLungo le coste del sud

È il mare il protagonista della Sardegna del Sud.Calette da cartolina tropicale si inseguono tra Villasimius e Teulada, inframmezzate da rocce colorate, dune, agavi e cespi di mirto, offrendo un’acqua dalle sfumature smeraldine e un’anima quasi africana.Dalla Costa Rei passando per Muravera, si scende fino al golfo di Cagliari, per incontrare poi Pula e Domus de Maria. È questo il circuito della destinazione sud Sardegna: un territorio che ha fatto sistema per andare incontro alle richieste e ai desideri del turista di oggi che cerca mare, sole e relax, ma anche la possibilità di praticare sport, gustare la cucina del territorio e conoscere le persone del luogo con le loro tradizioni locali.Trentacinque chilometri di

fascia costiera e dodici spiagge sono i numeri di Villasimius. Alcune di sabbia bianca e finissima, altre dorate e corpose, ma tutte lambite da un mare che varia dall’azzurro limpido al turchese brillante. Visioni emozionanti, che ricordano il fascino dei Caraibi. Soprattutto la costa di Capo Carbonara con le isole dei Cavoli e di Serpentara che si è guadagnata l’importante riconoscimento di area marina protetta. Qui merita una sosta la spiaggia di Porto Giunco a cui si giunge costeggiando lo stagno

di Notteri, un’oasi rifugio dei fenicotteri rosa durante le loro m i g r a z i o n i , caratterizzata da una lunghissima striscia di sabbia che divide acqua e terra.

E se pensate che in Sardegna non ci sia nulla da vedere se non il mare e le spiagge, dovrete ricredervi. Il sud est dell’isola offre infatti, panorami mozzafiato e numerosi itinerari archeologici. Nei pressi di Villasimius c’è una vecchia cava di granito, Cava Usai, che vale la pena visitare, così come dalla spiaggetta di Cala Caterina si arriva a piedi fino alla Vecchia Fortezza, un’antica fortificazione spagnola che sovrasta un piccolo arenile.Molto interessante è Cagliari, città considerata la porta della Sardegna del sud. Affacciata sul Golfo degli Angeli, è una perla di calcare bianchissimo che cattura la luce del golfo svelandosi così al turista in mille stradine, angoli di arte e squisiti sapori mediterranei. Da Cagliari si raggiunge in poco tempo la Costa Rei, patria del turismo attivo, caratterizzata da paesaggi fatti di lunghe spiagge, foreste verdeggianti e limpide lagune in cui praticare

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ogni sorta di sport outdoor. Con i suoi cento chilometri di sentieri e i quarantacinque di spiagge, consente infatti il diving, la vela, l’equitazione, il trekking e la bici. Nel comune di Costa Rei si trova il complesso megalitico di Cuili Piras, famoso sito archeologico che potrebbe farvi credere di essere capitati in Inghilterra. La somiglianza con Stonehenge è infatti impressionante. Immersa nel verde, fra i monti dei Sette Fratelli, c’è poi la Tomba dei Giganti, un sito che risale all’età nuragica. A sud ovest rispetto al capoluogo incontriamo Pula, il luogo ideale per tutte le età e tutte le stagioni. Grazie alla presenza del Parco del Sulcis ospita magnifiche montagne, foreste e corsi d’acqua e nell’insieme offre al visitatore

un notevole patrimonio culturale.Confinante con Pula c’è infine il comune di Domus de Maria, un parco naturale di straordinaria bellezza, caratterizzato da granitici promontori, dune e boschi di lecci tra i più estesi di tutto il Mediterraneo.Cosa aspettate allora, qui dove il mare varia dall’azzurro limpido al turchese brillante fino al verde smeraldo,le bianche spiagge, chiuse tra imponenti promontori, vi stanno aspettando!

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Un farmaco rivoluzionario:il D.N.A. Genetico Ormai da molti anni nel linguaggio comune viene spes-sissimo usato il termine D.N.A. per intendere convincimenti e caratteri personali senza sape-re la provenienza ed il significa-to di questa sigla. Né, in precedenti argo-menti medici ho avuto lo spunto di darne spiegazione; ora però ne vedo l’opportunità. Questa sigla è un’ab-breviazione di “acido desossi-ribonucleico”, una nucleopro-teina costituente i GENI delle nostre cellule che trasmettono i carattere ereditari. Questi GENI sono alli-neati su un filamento colorato, la CROMATINA, ed insieme for-mano i 46 CROMOSOMI di ogni cellula disposti in 23 coppie. Soltanto le cellule se-minali (ovuli e spermatozoi) ne hanno 2 in più. Il D.N.A. inoltre sinte-tizza l’R.N.A. che ha quasi la stessa composizione del pro-genitore e che soprassiede alla sintesi degli aminoacidi. Da qui possiamo parti-re per parlare del D.N.A. come

farmaco rivoluzionario. Secondo alcuni studiosi (Naldini, Bordignon, Auricchio) siamo prossimi ad impegnare il D.N.A. dei Geni per rigenerare i danni di malattie come il Morbo di Parkinson, l’Alzheimer, i tu-mori e l’infarto miocardico. In questa ultima patolo-gia il muscolo cardiaco danneg-giato non può rigenerare ma con la terapia genica (Giacca) si possono evitare le cicatrici, risultato fondamentale. Nell’introdurre in cellu-le malate altre proteine tramite frammenti di D.N.A., inseriti in vettori di virus resi innocui e ca-paci di veicolarli sul bersaglio, si può indurre quel meccani-smo del muscolo cardiaco che, come anzidetto, non rigenera ma evita le cicatrici. Il precedente tratta-mento modificava il D.N.A. dei linfociti per cui, esaurendo il loro ciclo vitale, non aveva più funzione terapeutica. Per un rimedio che duri per sempre si sono usate come vettori le cellule staminali del midollo osseo che sono ine-

sauribili ma il virus, che in ef-fetti era un retrovirus, una volta inserito, poteva attivare alcuni geni responsabili della prolife-razione tumorale. Ci si affidò allora a virus adenoassociati che, innocui per l’uomo, non si integrano col D.N.A. delle cellule bersaglio. I primi successi di que-sti vettori lentivirali si sono già visti in emopatie come le leuco-distrofie metacromaticoneuro-degenerative e nella sindrome Wiskott-Aldrich. Inoltre le staminali che raggiungono il cervello rila-sciano proteine utili sui neu-roni circostanti diminuendo la possibilità di leucemie acute ad alto rischio che si possono verificare dopo un trapianto di midollo osseo.

Elodio Perani

Geni sul filamento cromatico distinti in 23 coppie

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MULTIMARCA

Ecco perchè è difficile smettere di fumare

I fumatori hanno un rischio dal-le 3 alle 9 volte maggiore di svi-luppare il cancro, malattie pol-monari o problemi cardiaci. Le sigarette sono anche associate a problemi di infertilità, invec-chiamento precoce, mancanza di igiene e di stigmatizzazione sociale, inoltre il fumo passivo ha un impatto negativo sulla salute di chi lo subisce. Un fu-matore su due muore a causa del fumo. Ciò nonostante, que-sta consapevolezza non aiuta i fumatori a chiudere definitiva-mente questa “cattiva abitudi-ne”, per usare un eufemismo. Deve, quindi, esistere un moti-vo per il quale un fumatore, per quanto ben al corrente dei mille motivi per cui dovrebbe smette-re di fumare, non riesca a dire

stop alle sigarette.Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Montrèal ha indagato le reazio-ni emotive dei fumatori cronici nei confronti del fumo cercan-do, appunto, di capire perchè l’esposizione alle informazioni sugli effetti negativi del tabacco non si dimostri efficace. Utiliz-zando tecniche di neuroimma-gine, si è riscontrato che, nei fumatori cronici, le aree del cervello legate alla motivazio-ne si attivavano maggiormen-te in risposta a immagini che rappresentavano il fumare in una luce positiva mentre l’atti-vazione era minore in risposta a immagini relative agli effetti negativi del fumo o in risposta a immagini che incoraggiavano

a smettere. In sostanza, il cervello dei fu-matori è più attivo in relazione al fumo quando viene ben visto e meno attivo quando il fumo viene presentato negativamen-te. In qualche modo potremmo dire che il cervello dei fumatori si autoinganna, alimentando la motivazione al fumare.Certo, questa notizia è poco incoraggiante per coloro che vorrebbero porre fine al “vizio”; è altresì vero, però, che sono numerose le persone che sono riuscite a smettere, mettendo in campo notevoli risorse e mo-tivazioni.Come al solito, ancora una vol-ta, possiamo dirci che “la verità sta nel mezzo”.

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Tutti sappiamo che fumare fa male, che gli effetti del fumo, sia attivo che passivo, sono dannosissimi: tutti i fumatori lo sanno.

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Proviamo affetto per il nostro paese natale, e forse questo sentimento lo può ben speri-mentare chi, per circostanze più o meno forzate, lo ha ab-bandonato. Provare un attacca-mento alla propria terra è qua-si un valore, non tanto per un banale sentimentalismo, quan-to per un senso di riconoscenza verso la propria storia.Ugo Foscolo, mentre era in esi-lio, lontano dalla propria terra, tra il 1802 e il 1803 compose A Zacinto, un sonetto dedicato all’isola in cui il poeta nacque: Zante, situata nel mar Ionio e chiamata nel testo con il suo antico nome greco, Zacinto.Una poesia struggente, malin-conica, che ha i toni dolci di un desiderio, ma anche i toni do-lorosissimi della consapevolez-za dell’impossibilità di questo desiderio. L’emozione pervade questa poesia, al punto che le frasi scavalcano i versi, come a imitare il sentimento inquie-to dell’autore. Il discorso non è lineare, ma è tortuoso, come a imitare il vagabondare del poe-ta lontano da casa.Questo dell’errare senza un approdo certo è un tema tipica-mente romantico. Foscolo in-carna le caratteristiche dell’e-roe romantico che, sentendosi sradicato da una società in cui non si riconosce, si rappresen-

ta come un esule, condannato al perenne vagabondare, alla solitudine e all’infelicità.Così, in virtù di questo tema, Foscolo, nella poesia, si acco-sta a un altro grande eroe “va-gabondo”: Ulisse. A lui si para-gona perchè entrambi hanno vissuto l’esperienza della pe-regrinazione, ma con esiti ben diversi: se Ulisse alla fine tornò e “baciò la sua petrosa Itaca” (la sua isola natale), Fosco-lo invece non tornò mai più a Zante e morì in terra straniera. Per questo il poeta parla della sua come di una “illacrimata sepoltura”, una sepoltura cioè così lontana dalla patria, che nessuno può venire a versarvi le proprie lacrime.Nel testo, l’isola natale è mes-sa in relazione con la dea Ve-nere che, secondo la mitologia, emerse proprio dalle acque del mare greco. Entrambe dun-que, l’isola e Venere, emergo-no dall’acqua e allora si crea (potenza della poesia) una rete sotterranea di collegamen-ti e significati. Venere è la dea dell’amore e della fecondità; Zacinto è la terra madre. En-trambe, come ha notato la cri-tica, hanno allora in sé l’idea della nascita, della vita, tan-to più che entrambe sorgono dall’acqua e l’acqua è proprio simbolo di vita. Al contrario

l’assenza di acqua porta alla morte: non a caso Foscolo de-finisce la propria sepoltura “il-lacrimata”, cioè priva perfino dell’acqua delle lacrime.Tra l’altro, l’acqua ci accompa-gna nella lettura della poesia anche perché tutto il sistema delle rime è giocato su due pa-role: acque e onde, che cullano il lettore come un’eco che ritor-na.Rime, schemi metrici e signifi-cati simbolici non esauriscono però la potenza di una poesia. La poesia deve saper intesse-re significati più profondi. Mi viene da pensare a Ismael e ai tanti profughi che oggi lascia-no i loro Paesi. Certo cambiano le circostanze, ma essi hanno nel cuore lo stesso dolore, gli stessi desideri e forse la stessa paura di finire la propria vita in una terra straniera, dove nes-suno potrà venire a piangere le loro spoglie, quella che Foscolo chiamava poeticamente “illa-crimata sepoltura”.Papa Francesco, un anno fa, in visita a Lampedusa dopo l’en-nesima tragedia di migranti morti in mare, aveva parlato di “globalizzazione dell’indiffe-renza”, chiedendo proprio “Chi ha pianto per la morte di questi fratelli?”

Foscolo, Ulisse... e IsmaelIl dolore per la patria lontana nel sonetto “A Zacinto”

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È successo quattro secoli faLa storia delle genti non è fatta solo di guerre, battaglie ed eroi, ma anche di vicende umane, di vita vissuta nella quotidianità del borgo, vicende che emergono dall’anonimato grazie alla paziente e meticolosa ricerca condotta da storici appassionati quali il prof. Marocchi.Scorrendo questi brani, queste testimonianze, scopriamo non senza meraviglia che molte cose sono rimaste uguali: dall’insofferenza verso i potenti al fastidio delle tasse, dagli infortuni sul lavoro alla litigiosità per motivi di interesse, pur dopo secoli e secoli niente di nuovo sotto il nostro cielo.I brani proposti riguardano il nostro territorio, intendendo come tale sia Guidizzolo che i paesi limitrofi.

Pena esemplare per un inconfesso.Il marchese di Castiglione Francesco Gonzaga ha usato le maniere forti contro Giovan Battista Gardoni, reo di non essersi confessato e comunicato a Pasqua. Lo ha condannato a stare la domenica due ore davanti alla porta della chiesa con una candela accesa in mano e poi ad un anno di bando dal marchesato. Le pene potranno essere inasprite se nel frattempo non avrà ottemperato i doveri di ogni buon cristiano.

Castiglione, 14 agosto 1602 (Archivio notarie di Mantova, notaio Lorenzo Lodrini, b. 5239).“Essendo rimesso a noi dalla giustitia l’arbitrar il castigo che si deve dare a Gio. Battista Gardoni per non essersi confessato et comunicato in questa Pascha prossimamente passata contra li santi instituti di Santa Chiesa et li proclami nostri publicati sotto il trenta et ultimo di marzo del presente anno 1602.Pertanto, invocato il nome di Dio et della Vergine accioché questo delitto non resti impunito ma serva ad essempio d’altri, diciamo et arbitrando dichiariamo et condenamo detto Gio. Batta Gardoni che stia un giorno di festa su la porta della chiesa parochiale di Castiglione per due hore continove con una candela accesa in mano et poi sia bandito, sicome lo bandemo per un anno dal marchesato nostro, il qual bando però non finisca in capo d’un anno

se prima egli non mostrarà fede authentica d’essersi confessato et communicato a questa Pascha di Resurettione prossima che viene, anzi vogliamo che ‘l bando si vadda radoppiando sin tanto che saremo certificati legittimamente essersi egli confessato et comunicato a ciascheduna Pascha conforme al tempo che starà fuori. Dechiarando appresso che star debba priggione sin tanto che sarà confessato et comunicato...”

In deroga alle norme vigenti il duca ha concesso agli uomini di Cavriana di vendere a parti forestiere l’eccedenza di vini prodotti sul loro territorio.

15 dicembre 1616, mittente ignoto al commissario di Cavriana (AG b. 2251)“Dall’inchiuso memoriale di cotesto comune Vostra Signoria vederà l’instanza che fanno gli huomini a potere vendere delle vernazze et vini a parti forestiere, et perché è supposto che a questa hora chi ha voluto comprar vernazze per questa città se ne sia fornito et che il tardare a venderle è di danno... si è degnata l’Altezza Sua di concedere la gratia richiestale per dette vernazze che le possino vendere a parti forestiere conforme al solito non ostante le grida et ordini in contrario publicate costì per l’annata presente cattiva. Quanto poi alli altri vini che si dice non venir qua... si è parimente contentata Sua Altezza che per la metà di quei vini che vorrebbero vendere sia loro concessa l’estrattione..”

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Gnocchetti primavera

Procedimento

Tritare la cipolla, sminuzzare lo speck e rosolarli con una noce di burro, aggiungere le zucchine (tagliate come preferite) con la panna e far restringere finchè non avrete ottenuto una crema.A parte cuocete gli gnocchi, scolateli e metteteli a saltare nel sugo di speck, disponete gli gnocchi nel piatto e cospargeteli con una dadolata di pomodorini conditi con olio sale e basilico

Vini consigliati:

Ingredienti per 4 persone

Perglignocchi:

600g patate lessate220 g farina 001 uovo, sale (facoltativo un pizzico di noce moscata).Impastare il tutto e creare gli gnocchi di grandezza preferita.

Condimento:

1 cipolla bianca di media misura3 zucchine200 g speck250 g pomodorini250 g panna da cucinaBasilico q.b.Burro q.b.

Monte Volpe; bianco delle Cantine "Franco Bertagna" di Bande di Cavriana

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Lettere al direttore

Sig. Direttore,le chiedo la cortesia di esprimere il mio rin-graziamento al vostro collaboratore, esperto di materia pensionistica, Paolo Zani. Grazie ai suoi consigli ed al suo interessamento ho potuto be-neficiare dell’agognata pensione, con notevole anticipo sui tempi previsti in precedenza.Il mio è il classico caso di chi ha rischiato seria-mente di restare “fregato” dalla riforma Monti - Fornero.Nata nel 1953, avevo da tempo acquisito il diritto contributivo alla pensione di vecchiaia che avreb-be dovuto decorrere dopo un anno e tre mesi dal compimento dell’età pensionabile (60 anni); la decorrenza avrebbe dovuto avvenire nel giugno del 2014, stando alle “vecchie regole”.La riforma Fornero ha innalzato l’età pensiona-bile a 66 anni e 11 mesi e nel caso specifico la decorrenza della pensione sarebbe stata il 1° febbraio 2020.Successivamente all’entrata in vigore della rifor-ma Fornero sono intervenuti vari provvedimenti legislativi che hanno previsto alcune “salvaguar-die” per alcune particolari tipologie di lavoratori.Ad oggi questi provvedimenti si contano nel nu-mero di cinque.

Sono stata esclusa sia dal primo che dal secondo provvedimento in quanto, pur autorizzata ai ver-samenti volontari avevo ripreso l’attività lavorati-va, seppur a tempo determinato.Il terzo provvedimento ha esteso la possibilità di accesso con i “vecchi requisiti” ante Fornero an-che a chi, pur autorizzato ai versamenti volonta-ri, aveva intrapreso un’attività lavorativa in modo discontinuo e con un reddito di modesta entità.Era proprio il mio caso.Il problema stava però nel fatto che questo prov-vedimento di salvaguardia poneva un termine (25 settembre 2013) entro il quale fare richiesta di “salvaguardia”.L’abilità dell’esperto previdenziale de “La noti-zia” è stata quella di tener monitorato e di ricor-darsi di questo caso specifico e di informarmi di questa opportunità.Ora sono in pensione dal 1° giugno 2014 ed ho anticipato di circa 6 anni la data di pensionamen-to prevista dalla riforma Fornero.Grazie di cuore a lui e alla redazione de “La No-tizia”.

Sara Bonesi

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iPensioni in regola? Controlliamo il certificato!Finalmente l’INPS ha messo a disposizione di circa 18 milioni di pensionati i certificati di pen-sione validi per i prossimi 12 mesi.

Si tratta del cosiddetto modello “ObisM”: vedia-mo nel dettaglio di cosa si tratta.È un documento importante perché riepiloga tut-to ciò che c’è da sapere sulla propria pensione (importo, trattenute fiscali, detrazioni di imposta, eventuali arretrati, conguagli, familiari a carico e così via).Un occhio di riguardo a questo documento è sempre necessario: oltre a permetterci di con-trollare che tutto sia in regola, ci eviterà, spesso, di chiedere agli sportelli dell’INPS informazioni che sono, invece, già riportate sul certificato di cui stiamo parlando. Ma c’è di più: da una lettura e dal controllo at-tento di tale modello, si possono anche rilevare “diritti nascosti”, cioè prestazioni a cui i soggetti avrebbero diritto ma che non sono stati ricono-sciuti o richiesti.

Ecconeipuntisalienti.Dopo le prime due pagine di spiegazioni generali valide per tutti entriamo nello specifico di ogni singolo pensionato.GliimportimensiliinpagamentoIl riquadro dedicato agli importi lordi da pagare al pensionato è ridotto davvero all’osso: appena una riga, che riporta – in prima colonna - l’im-porto della pensione in pagamento da gennaio a novembre, in seconda colonna – l’importo del mese di dicembre e – in terza colonna – l’importo della tredicesima mensilità.Generalmente questi importi, se la pensione è pagata per tutto l’anno, sono identici. È importante raffrontare l’importo lordo in paga-

mento con quello dell’anno precedente: da qui si può facilmente verificare se siano stati attribuiti correttamente gli aumenti per perequazione au-tomatica.Segue, poi, il riquadro dedicato agli eventuali trattamenti di famiglia che spettano ai pensionati con familiari a carico.

LetrattenuteSubito dopo si passa alle trattenute effettuate sulla pensione.• ContributoexONPILa trattenuta è davvero irrisoria: sono appena 0,01 € destinate a finanziare un fondo per le case di riposo per anziani gestito, dopo lo scioglimen-to dell’ONPI, dalle Regioni.• TrattenutaIRPEFSono le trattenute fiscali calcolate al netto delle detrazioni spettanti.In generale queste trattenute sono uguali per 12 mesi.Sulla tredicesima mensilità cambia in quanto su questa mensilità viene effettuato il conguaglio annuale• AddizionaleregionaleIRPEFL’addizionale Regionale Irpef è una quota tribu-taria aggiuntiva dovuta dal 1998 alla Regione in cui il cittadino italiano abbia il domicilio fiscale al 31 dicembre dell’anno fiscale di riferimento.L’aliquota varia da Regione a Regione da un mini-mo dello 0,9% ad un massimo dell’ 1,4%.Viene calcolata sui redditi dell’anno precedente e trattenuta su undici mensilità (da gennaio a no-vembre)• AddizionalecomunaleIRPEFL’addizionale comunale, analogamente a quella regionale, è stata istituita come tributo finaliz-zato alla progressiva autonomia finanziaria degli

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enti locali, e pertanto destinato ai singoli comuni.L’aliquota viene stabilita da ogni Comune fino a un limite massimo dello 0,8%.Analogamente a quella regionale, viene calco-lata sui redditi dell’anno precedente e trattenuta su undici mensilità (da gennaio a novembre).• TrattenutasindacaleÈ la quota di iscrizione al Sindacato.Varia percentualmente a seconda dell’importo di pensione e precisamente:Per le pensioni INPS:• 0,50% per le pensioni di importo pari al trat-tamento minimo• 0,40% per la quota eccedente il trattamento minimo e fino a due volte il trattamento minimo• 0,35% per la quota eccedente tre volte il trat-tamento minimoPer le pensioni INPDAP e IPOST:• 0,40% sull’intero importo.

A fianco della voce “Trattenuta sindacale” è indi-cato un numero o una o più lettere dell’alfabeto che identificano l’organizzazione sindacale a cui si è iscritti.

PensionealnettodelletrattenuteFinalmente, in questo rigo, viene indicato l’im-porto netto mensile in pagamento; per intenderci quello con cui mangiamo!

Comefareperavere“ObisM”?• Accedere al sito INPS (www.INPS.it) • Servizi per il cittadino• Inserire il proprio codice fiscale e PIN (perso-nal number identification) • Accedere al fascicolo previdenziale del citta-dino • Dal menù a sx cliccare su “modelli”

• Poi su “certificato pensioni”• Ed infine sull’anno “2014”Se non si è in possesso del PIN basta richiederlo all’INPS con una procedura semplicissima:• Accedere al sito INPS (www.INPS.it)• Dalla Home page cliccare su “Pin on line”• Poi seguire la procedura indicata a seconda dei casi.• L’INPS invierà la prima parte del PIN • con SMS• o via e-mail a seconda della modalità indicata • La seconda parte del PIN verrà inviato all’in-dirizzo di residenza del pensionato.Una volta ricevuto tutto il PIN, al primo accesso verrà inviato un PIN definitivo semplificato (solo 8 caratteri). Il PIN dovrà esser cambiato ogni sei mesi, ma anche qui la procedura è estremamen-te semplificata. Se il PIN è scaduto al primo ac-cesso il sistema ne genererà automaticamente uno nuovo.Il sistema sembra un po’ complicato ma in realtà non è così: il vantaggio di poter accedere diret-tamente ai propri dati pensionistici è enorme! Ci permette di tenere sotto controllo da casa la no-stra pensione.

Altrimodiperriceverel’ObisM:• Rivolgersi ad un Patronato • Rivolgersi ad un CAF• Chiederlo alle Poste (in questo caso viene ri-chiesto un contributo di 2,7 € + IVA)• Chiederlo direttamente ad uno sportello INPS oppure tramite Contact Center al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da cellulare, a pagamento secondo il proprio gesto-re telefonico.

TEL. 329-7216735, Via Veneto 20/22, Guidizzolo (Mn)

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ENTE FILARMONICONotiziario a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo

Estate bollente per l’Ente Filar-monico che, nonostante il tem-po incerto e piovoso, nel mese di giugno e luglio è stato im-pegnato in diversi e importanti appuntamenti.Ma andiamo con ordine!Il 24 giugno, anniversario del-la battaglia risorgimentale del 1859, la nostra Orchestra Fia-ti ha solennizzato con la sua presenza i festeggiamenti per la Croce Rossa Internazionale a Solferino, proponendo uno splendido concerto nella ro-mantica e suggestiva cornice di Piazza Castello ai piedi della Rocca.Il weekend successivo la nostra banda, con diversi “sostenitori” al seguito, si è concessa una piacevole trasferta in terra au-striaca durante la quale è sta-ta protagonista nel soleggiato

pomeriggio del 28 giugno di un indimenticabile concerto pres-so il Castello di Schönbrunn a Vienna, un tempo dimora estiva della Casa Imperiale d’Asbur-go e oggi splendido gioiello di architettura proclamato patri-monio dell’UNESCO. È stato veramente emozionante per tutti noi esibirsi in un luogo così suggestivo e carico di storia ed è un onore aver portato le no-stre sonorità italiane ed inter-nazionali in Austria ed averne ricevuto un riconoscimento uf-ficiale!

Arriviamo ora alla recente fie-ra in musica che ha visto l’Ente Filarmonico impegnato in due importantissimi momenti di al-tissimo livello artistico.Venerdì 18 luglio infatti l’Ente Filarmonico ha messo in sce-na nel Parco Barriera il Rigo-letto, celebre opera in 3 atti di

Giuseppe Verdi ambientata a Mantova. E’ stata una serata di elevato livello culturale alla quale ha partecipato il nostro Liceo Artistico con la prepara-zione di splendide scenografie raffiguranti scorci di Manto-va disegnati e dipinti da alcuni studenti.I bravissimi e talentuosi can-tanti sono stati supportati dal Coro Operistico di Mendrisio e accompagnati dalla magnifica orchestra Sinfonica dei Colli Morenici con la partecipazione dell’Orchestra Fiati dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo, di-

Continuano i successi

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retti dal Maestro Giuseppe Ori-zio. La regia dell’opera è stata di Cristina Chiaffoni, ma il nostro ringraziamento più sentito va al Direttore Artistico, il nostro Ma-estro Nicola Ferraresi, che as-sieme all’EFG (Ente Filarmonico Guidizzolo) ha organizzato e re-alizzato un evento artistico-mu-sicale di grande importanza ed elevato livello.L’EFG 1839 ha poi chiuso i festeg-giamenti della Fiera in musica lunedì 21 luglio con un magnifi-co concerto dedicato all’Arma dei Carabinieri in occasione del Bi-centenario della fondazione. L’e-sibizione della nostra Orchestra Fiati si è tenuta al MASeC con un folto pubblico e la presenza di numerose autorità civili e milita-ri tra cui il Prefetto di Mantova e il capitano Pillitteri, comandante della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere. Un’ultima informazione impor-tante: con il nuovo anno scolasti-co partirà alla Scuola Secondaria di Guidizzolo l’indirizzo musica-le di cui avevamo già parlato in precedenza; inoltre dall’1 al 6 settembre si terrà presso il Mo-e’s della Casa di Beniamino di Cavriana per il secondo anno il Campus Musicale rivolto ai nostri giovani allievi e a tutti i ragazzi che vogliono accostarsi alla mu-sica.Per ora il nostro amato EFG si gode una meritata vacanza che, però, durerà poco, perché set-tembre è già alle porte e ci aspet-ta ricco di appuntamenti.

Alessia Ghizzi

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L’esigenza di ridurre la dipen-denza della nostra società dal petrolio e dai suoi derivati, sia per motivi ambientali che econo-mici e strutturali, ha contribuito alla ricerca, sempre più marca-ta, di fonti alternative.L’attuale situazione geopolitica e militare che caratterizza sia il mondo arabo che quello africa-no e sudamericano in continua, oltre che rapida, evoluzione, non consente di proporre piani eco-nomico – finanziari la cui attiva-zione esiga tempi lunghi.È per contro accertato che fonti alternative e sostitutive in toto del petrolio non sono reperibili sul mercato internazionale, in tempi brevi.Si è, di conseguenza, fatto ricor-so e si sono sperimentate ipotesi alternative parziali, purché rea-lizzabili in tempi brevi ed a costi contenuti.Una di queste è costituita dalla valorizzazione delle BIOMASSE...residui agro-forestali e di scarti vegetali. Nel nostro paese rap-presentano una materia prima di relativamente facile reperimento con una produzione potenziale di 30 milioni/anno di tonnellate che, nella quasi totalità, potreb-bero essere proficuamente uti-lizzati per dare vita ad una fonte energetica alternativa.Si eviterebbe un processo di smaltimento di tanti materia-li oggi non solo inutilizzati, ma classificati come veri e propri ri-fiuti che verrebbero trasformati

in risorsa. Gran parte del materiale residuo dell’agricoltura (rami, paglie va-rie, fogliame, torbe, legno, erbe ed arbusti, ecc...) possiede un potere calorifico pari a circa un terzo di quello del petrolio: per tale motivo si è fatto ricorso, in passato, a tali fonti in caso di emergenza bellica e/o economi-ca.Diverse sono le tecnologie che consentono di trasformare in energia elettrica le biomasse: la più comune è quella costituita dalla combustione diretta della materia prima in speciali forni rotanti sul tipo di quelli usati nel-le cementerie e/o nelle fornaci.La percentuale di materiale rac-colto, stoccato e messo a mace-razione che viene trasformata in energia è pari a circa 85% del totale.Il residuo 15% potrebbe trovare applicazione, come fertilizzante, in agricoltura o come correttivo e additivo negli impianti per la produzione di cemento e argilla. Non vi sarebbe di conseguenza, al termine del ciclo, alcun tipo di rifiuto.La struttura ricettiva richiesta per la localizzazione di un cen-tro di media grandezza richiede un’area di pochi ettari (da 3 a 10), con una S.L.P. (superficie lorda di pavimento) pari a meno di un quinto. Per dare corso ed incentivo a tale procedura occorre studiare e predisporre una normativa spe-

cifica di settore che preveda cri-teri base di riferimento sia per la raccolta che per lo stoccaggio ed il trattamento, oltre che indicare chiaramente il soggetto delega-to al rilascio delle autorizzazioni: Comune, Arpa?Andrebbe prevista una procedu-ra semplificata per il rilascio di permessi, concessioni, autoriz-zazioni e licenze, facenti capo ad un solo soggetto (ad esempio lo sportello unico), nonché principi per il vettoriamento dell’energia prodotta (intesa con Enel, come avviene per altri casi come quel-lo dell’energia prodotta dalle pic-cole centrali idroelettriche). La costituzione di società con partecipazione anche minorita-ria, o addirittura simbolica, da parte dell’Ente pubblico potreb-be rivelarsi assai utile per un’o-pera di controllo diretto, con la presenza di un rappresentante istituzionale nel direttivo.Al di là dei vantaggi dal punto di vista economico ed ambientale vi sarebbe anche una positiva ricaduta dal punto di vista oc-cupazionale, poiché ogni centro occuperebbe diverse decine di unità uomo.L’investimento globale, indicati-vamente compreso in una som-ma fra 10 e 20 milioni di Euro, potrebbe essere oggetto di fi-nanziamento agevolato con una restituzione del capitale in dieci anni comprensivo di interessi a partire dal secondo anno di eser-cizio.

Le Biomasse: cosa sono e a cosa servono

SERVIZIO GRU

Dott. Antonio Quiri

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Nel consiglio comunale del 9 giugno è stato presentato e ap-provato il bilancio di previsione per l’anno 2014; documento di pianificazione economica e di progettazione politica approvato annualmente dal Consiglio Co-munale su proposta della Giun-ta; vi si stabiliscono l’entità, la natura e la destinazione della spesa che il Comune potrà so-stenere nel corso dell’anno e le relative modalità di finanzia-mento, attraverso la program-mazione dell’entità, della natura e della provenienza delle entra-te.

Con il Bilancio viene approvata anche la ‘manovra tributaria’ per l’esercizio corrente.

Affrontare il tema di Tasse e Im-poste è sempre particolarmente complesso. Imposizioni indivi-duate come ‘comunali’ (Iuc, Imu, Tasi, Tari, Addizionale Irpef) in alcune loro parti sono effettiva-mente nella discrezionalità dei Comuni ma partono sempre da diminuzioni nei trasferimenti che lo Stato eroga, il cosiddetto ‘Fondo di Solidarietà Comunale’ che nei tre anni di nostra ammi-nistrazione è stato complessiva-mente diminuito a Guidizzolo di € 544.344,49.

Quest’anno per la manovra complessiva, in presenza anche della nuova tassa, la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili, quei servi-zi generali erogati dal Comune a favore di tutta la popolazione) che comunque varia in aumento, pur se di poco il prelievo com-plessivo, l’Amministrazione co-munale ha deliberato di modu-lare l’Addizionale Irpef in rela-zione al reddito diminuendola di uno 0,5 per i redditi fino a 15.000 euro annui ed aumentandola per quelli oltre i 28.000, 55.000 e 75.000 euro. L’Imu è stata dimi-nuita di uno 0,2 per le attività economiche e la Tasi fissata all’1 per mille con eccezione delle abitazioni principali, che non pa-gano l’Imu, per le quali è appli-cata al 2,3 per mille. Tutto nella logica di contemperare le neces-sità di bilancio con le esigenze delle famiglie. Si consideri che negli ultimi tempi sono lievitati sensibilmente gli interventi a fa-vore del sociale e fino ad ora nessuna persona, italiana o straniera, è rimasta senza aiuto.

Da quest’anno è iniziato il paga-mento dei due leasing per gli al-trettanti immobili (Nuova scuola dell’Infanzia e Struttura Poliva-lente, MASeC). La nuova Scuola materna, della quale tutti avver-tivamo la necessità per dare un

edificio più consono alle attuali esigenze socio-didattiche dei nostri bambini, viene ormai defi-nita di notevole pregio da tutti coloro che la visitano. Il nuovo edificio porterà inoltre ad una ri-duzione dei costi di esercizio che supera il 50% rispetto alla pre-cedente. Il MASeC, struttura che si sta verificando utile e impor-tante per la nostra comunità, poteva attendere? Forse sì; giova ricordare che anche qui la pro-gettualità era partita anni prima, quando nessuno poteva immagi-nare come sarebbero mutate le condizioni economiche generali. Da alcune parti venne avanzata l’ipotesi di procedere alla disdet-ta dei contratti: questa avrebbe portato il Comune ad un consi-stente esborso di penali.

Da ultimo, prima di lasciare spa-zio ai numeri, altre importantis-sime considerazioni sul bilancio. Questo, nella parte Entrate si compone in larga massima di due blocchi: le entrate di com-petenza ed i Residui attivi, som-me queste ultime relative a pre-cedenti annualità che dovrebbe-ro entrare in cassa. Svariate ra-gioni, che sarebbe qui complica-to analizzare, ci hanno portato nei tre anni di Amministrazione ad annullare residui attivi prove-nienti da bilanci precedenti per

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1.500.000,00 euro circa: soldi che, spesso complice la crisi ma non solo, non giungeranno nelle casse comunali e dei quali sa-rebbe stato importante poter di-sporre. (Quante asfaltature e ta-gli di erba si potevano fare!) Ac-canto a ciò, sempre nel triennio, la spesa corrente è stata dimi-nuita di circa 500.000,00 euro come di oltre 150.000 € all’anno sono diminuite le entrate per oneri di urbanizzazione. Da ulti-mo un brevissimo accenno alle indennità percepite da sindaco e assessori (lasciamo da parte i

consiglieri ai quali va un gettone di circa 16 euro a seduta). Im-mediatamente dopo il nostro in-sediamento le indennità vennero diminuite del 10% previsto dalla normativa e di un ulteriore 10% volontario. Nessun amministra-tore però si è mai servito dei mezzi del Comune per gli spo-stamenti legati alla funzione, non ha mai richiesto rimborsi ed utilizza l’indennità anche per l’o-spitalità di personalità in visita come pure, talvolta, per l’acqui-sto di dotazioni ordinarie. Alla luce di queste brevi indica-

zioni crediamo possa risultare chiaro lo sforzo che l’Ammini-strazione comunale sta com-piendo, consapevole di non riu-scire, per ovvie ragioni, a soddi-sfare tutte le legittime attese dei nostri concittadini.Un ringraziamento sincero infi-ne alle Associazioni, ai veri vo-lontari che prestano un servizio fondamentale, ed a tutti i dipen-denti comunali ultimamente pressati da incombenze sempre nuove senza che la ‘macchina comunale’ subisca variazioni in aumento.

ENTRATEPRINCIPALI

I.M.U. (Abitazione principale 5.500,00 – Altre fattispecie 1.519.00,00) 1.524.500,00ADDIZIONALE IRPEF 481.000,00TASI 514.000,00FONDO SOLIDARIETA’ COMUNALE (dallo Stato) 315.000,00DA SANZIONI 660.000,00RIMBORSI DI MUTUI DA ALTRI ENTI 114.734,61

USCITEPRINCIPALI

SPESE PER IL PERSONALE 1.259.000,00ASSICURAZIONI 40.400,00CONTRIBUTI VARI 33.420,00ECOLOGIA E AMBIENTE 60.665,00GESTIONE APPARATO INFORMATICO 115.000,00MANUTENZIONI 177.500,00UTENZE 458.012,00SERVIZI SCOLASTICI 291.765,00SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI 508,658,00LEASING 290.000,00

Alcune suddivisioni.UTENZE: Energia elettrica illuminazione pubblica € 200.000,00; Luce, riscaldamento e acqua centro sportivo € 60.000,00 (azione significativa in quanto siamo assolutamente convinti della funzione sociale dello sport e riteniamo importante dare a ragazzi e bambini possibilità di imparare valori, principi e regole che passano anche attraverso lo sport)SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI: Interventi scolastici ad-personam (somme per garantire adeguati supporti ai ragazzi diversamente abili) € 95.000,00; Servizi per disabili € 154.300,00; Spese assistenza inabili e servizi socio-assistenziali € 56.890,00; Servizio assistenza domiciliare € 60.000,00.SERVIZI CULTURALI: Spese per biblioteca comunale € 46.253,00; Adesione enti territoriali sovra comunali € 8.763,00; Attività teatro e San Lorenzo € 71.000,00 (La stagione teatrale principale si finanzia recuperando per sponsorizzazioni, abbonamenti, sbigliettamento e contributi € 55.900,00).

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 IN PILLOLE

PIAZZA CADORNA, 12 - 26100 CREMONAtel. 0372 456143 - Fax 0372 21362

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Num

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ENTI

UFFICICOMUNALI

CIMITERO

AMBULATORIMEDICI

PIAZZOLARIFIUTI

SANTEMESSE

•Dr.ssaEmiGhisolfi - Cell. 333 8356733Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)•Dr.OrfeoValerioGalvaniAmbulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)•Dr.GiulianoPontiAmbulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30Giovedì: dalle 16.30 alle 19AmbulatorimedicipressosedeAVIS•Dr.ssaDorianaBertazzoRiceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30•Dr.ssaAngelaGatti - tel. 338 2619350Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109•Dr.ssaVincenzaDiMarco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00Mer.: dalle 16.00 alle 17.00 Gio.: dalle 10.30 alle 11.30•PediatradibaseRiceve su appuntamento tel. 0376 631797NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)

Apertura tutti i giorni della settimana

Gen. Feb. Nov. Dic. dalle 8 alle 17Marzo e Ottobre dalle 8 alle 19da Aprile a Settembre dalle 8 alle 20

ORATORIOSANLORENZOORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA

Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406

Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30

GUIDIZZOLO estate invernoFestivi: 8 - 10.30 8 - 10.30 Prefestivi: 19 18Feriali: Lun. Merc. Giov. 19 18BIRBESIFestivi 9.30 9.30 Feriali: venerdì 8.30 8.30REBECCOPrefestivi 18 17

Anagrafe-StatoCivile-Elettorale:Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979

Segreteria-Ragioneria-Tributi-UfficiotecnicoScuola-Teatro-Segretariatosociale:lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30

Assistentesociale:mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00

PoliziaLocale:mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00

Municipio (centralino) - tel. 0376 819201Vigili Urbani - tel. 0376 840241Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428P.E.C.: [email protected]

ASSOCIAZIONI

Pro Loco - tel. 0376 1620426Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 338 4597404AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382Amici di Rebecco - tel. 0376 819678Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 339 3538192Canile Comunale - tel. 0376 819716

Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023Corpo Bandistico - tel. 0376 840090Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847352CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052

GUARDIAMEDICA-118

CARABINIERI-112-0376819006

VIGILIDELFUOCO-115

FUGHEGAS-800901313

EMERGENZE

BIBLIOTECAtel. 0376 840435 estate inverno

lunedì 9-12 / 15-19 9-12 / 14.30-18.30 martedì 9-12 14.30-18.30giovedì 15-19 14.30-18.30 mercoledì venerdì 9-12 9-12 sabato 9-12

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