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BIETOLE BIETOLE              (Beta spp.) Famiglia: Chenopodiaceae Cercospora beticola (cercosporiosi) La malattia, che compare generalmente all'inizio del periodo estivo ed in presenza di condizioni di alta u Intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime macchie. - Sono pochi i prodotti registrati su bietole. Previa verifica dell'effettiva autorizzazione sulla coltura si pyraclostrobin + boscalid ( SIGNUM ). Q 1 / 10

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BIETOLE

BIETOLE               (Beta spp.)

Famiglia: Chenopodiaceae

Cercospora beticola

(cercosporiosi)

La malattia, che compare generalmente all'inizio del periodo estivo ed in presenza di condizioni di alta umidità, si manifesta sotto forma di piccole (2-3 mm) maculature tondeggianti , grigie al centro e alonate di rosso-bruno. Dette maculature tendono a perforarsi e confluire, interessando zone anche ampie di superficie fogliare, con evidenti ricadute sulle funzioni fisiologiche della pianta.

Intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime macchie.

- Sono pochi i prodotti registrati su bietole. Previa verifica dell'effettiva autorizzazione sulla coltura si indicano formulati a base di rame o pyraclostrobin + boscalid (SIGNUM ). Q uest'ultimo è registrato sulla coltura ma non sulla patologia specifica. 

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BIETOLE

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Phoma betae

(foma)

La patologia si può confondere, a prima vista, con la Cercospora. Come questa, si manifesta con maculature tondeggianti e zonate di 2-3 mm. Ad una più attenta osservazione si evidenzieranno, però, le differenze, che consistono in un colore leggermente più chiaro delle macchie ma, soprattutto, nella presenza, all'interno di queste, di piccoli corpiccioli neri (picnidi del fungo). Ad essere interessate sono soprattutto le foglie  più vecchie e sofferenti. Talvolta il patogeno è responsabile di un marciume del colletto che determina (analogamente a rhizoctonia) disseccamenti fogliari e morte delle piante colpite.

Per la lotta si rimanda alle considerazioni e alle indicazioni relative alla Cercospora.

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Peronospora sp.

(peronospora)

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BIETOLE

In presenza di temperature fresche (10-15°C) ed alte umidità relative (condizioni tipiche della stagione primaverile) le foglie della rosetta centrale possono essere colpite dal patogeno. Si osserveranno caratteristiche bollosità, clorosi e arrossamenti della pagina fogliare. Alla presenza di una muffa grigio-violacea sulla pagina inferiore, faranno seguito disseccamenti più o meno gravi di porzioni fogliari.

Intervenire tempestivamente alla comparsa dei primi sintomi.

- Sono pochi i prodotti registrati su bietole. Previa verifica dell'effettiva autorizzazione sulla coltura si indicano formulati a base di rame o pyraclostrobin + boscalid (SIGNUM ). Q uest'ultimo è registrato sulla coltura ma non sulla patologia specifica. 

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Uromyces betae

(ruggine)

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BIETOLE

Il patogeno infetta la pianta in primavera, ma le caratteristiche pustole rugginose compaiono generalmente solo sul finire dell'estate. La malattia è favorita da clima fresco e umido.

In presenza di condizioni climatiche predisponenti lo sviluppo della malattia intervenire preventivamente nebulizzando prodotti specifici.   

- Non sono molti i prodotti registrati sulla coltura, e si rimanda alle considerazioni fatte a proposito di cercospora. 

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Botrytis sp.          

(muffa grigia)

Ancorchè raramente, la malattia, in presenza di andamenti stagionali particolarmente umidi, può comparire sulle varie tipologie di bietole. Le parti colpite mostrano zone necrotiche, sulle quali presto si svilupperà la caratteristica muffa grigia. Intervenire ai primi sintomi vaporizzando prodotti specifici. - Su bietola da foglia e da costa è impiegabile SIGNUM (Pyraclostrobin + Boscalid).

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Erysiphe betae(mal bianco)

Con decorsi estivi caldo umidi, possono fare la loro comparsa infezioni oidiche.  Queste si manifestano con la caratteristica efflorescenza farinosa e biancastra che ricopre le foglie. La pianta risente dell'infezione con deformazioni fogliari e rallentamenti dello sviluppo.

Intervenire ai primi sintomi vaporizzando prodotti specifici. - Possono essere impiegati prodotti a base di  zolfo ( KUMULUS )  previa verifica della registrazione sulla coltura.

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Autographa gamma - Mamestra brassicae(nottue)

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Di abitudini prevalentemente diurne la prima e notturne la seconda., le larve di questi lepidotteri determinano erosioni  sulle foglie, limitando o compromettendo le funzioni fisiologiche di queste.

Intervenire alla comparsa dei primi sintomi, spostando l'orario di irrorazione quanto più possibile verso le ore serali e lasciando percolare leggermente la soluzione insetticida anche a livello del colletto.

- Tra gli altri, si indica l'impiego di dimetoato ( PERFEKTHION NEW )  ,   di lambda-cialotrina, Spinosad ( TRACER 120 SC ).

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Lixus spp.

(punteruoli )

Questi coleotteri curculionidi compiono una sola generazione all'anno. Il danno maggiore è dato dall'attività trofica delle larve che, durante l'estate, scavano gallerie longitudinali nelle coste fogliari. Anche gli adulti, dal canto loro, arrecano dei danni, a primavera avanzata, deponendo le uova nelle  nervature principali sulla pagina inferiore delle foglie.

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BIETOLE

Sarà opportuno monitorare il ciclo biologico dell'insetto e intervenire, contro gli adulti e/o le larve, nei rispettivi momenti di maggiore suscettibilità.

- Nel caso si sfrutterà l'efficacia collaterale degli interventi mirati al controllo di altri fitofagi (lepidotteri e mosche).

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Agriotes sp.                          

(elateridi)

Le larve di questo coleottero, dal tipico aspetto vermiforme, di colore giallo arancio, aggrediscono l'apparato radicale e il colletto delle piante, specialmente nelle prime fasi di sviluppo. Come conseguenza si possono avere ritardi della vegetazione e moria di piantine in zone più o meno ampie della coltivazione. La loro attività parassitaria è più intensa nei periodi freschi e umidi (primavera), per arrestarsi quasi completamente all'innalzarsi delle temperature.

Si consiglia la preventiva sterilizzazione del terreno .

- La progressiva fuoriuscita dal commercio di molti geoinsetticidi rende il controllo chimico piuttosto problematico.

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Calocoris norvegicus    

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BIETOLE

(calocoride)

Il danno dovuto all'attività trofica di questo rincote è causato prevalentemente dalle forme giovanili che, con le loro punture, determinano deformazioni del lembo fogliare e necrosi.

Intervenire ai primissimi sintomi e/o quando le condizioni ambientali facciano presagire la presenza del parassita (primavera). - Ancorchè non registrati sul fitofago specifico, si segnala l'efficacia di dimetoato ( PERFEKTHION ) o di lambda-cialotrina .

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Pegomyia betae (mosca)

Le larve di questi ditteri, che compiono 2-5 generazioni l'anno, si insediano all'interno del mesofillo fogliare, formandovi delle mine che possono confluire e interessare anche ampie zone della foglia stessa.

Intervenire in preimpianto distribuendo geoinsetticidi granulari autorizzati sulla coltura.La problematicità della lotta consiste nella difficoltà di raggiungere le larve all'interno dei tessuti vegetali.

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BIETOLE

- Si possono impiegare prodotti a base di Dimetoato ( PERFEKTHION ) .

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Aphis sp.          (afidi)

Individui verdi e/o bruni si sviluppano in colonie più o meno dense e numerose sulle parti più tenere della pianta. Oltre al danno diretto dato dall'indebolimento della pianta per sottrazione di linfa, si evidenzia anche la produzione di melata, con conseguente possibile sviluppo di fumaggini, nonchè la potenziale trasmissione di Virus patogeni di vario tipo.

Le infestazioni, che si possono verificare durante tutto il ciclo colturale, si presentano di solito "a macchia di leopardo" ed evolvono, poi, più o meno rapidamente nelle zone circostanti. E' utile intervenire alla comparsa dei primi individui. 

- Tra gli altri, si indica l'impiego di dimetoato ( PERFEKTHION ) o di lambda-cialotrina. 

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Pratylenchus sp. - Xiphinema sp.           

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(nematodi)

La presenza di questi microscopici vermi è evidenziata da stati asintomatici di sofferenza, deperimento, giallume della pianta. Le piante vengono colpite in maniera isolata e in posizioni sparse dell'appezzamento. Un attento esame dell'apparato radicale evidenzierà la presenza di caratteristici noduli alle radici; in assenza di questi, la diagnosi potrà avvenire solo attraverso esame microscopico. Il loro sviluppo è maggiore con temperature più elevate e in terreni sciolti.

Si consiglia la preventiva sterilizzazione del terreno .

- In caso di accertata infestazione intervenire distribuendo alla radice nematocidi specifici.La cronica carenza di principi attivi registrati sulla coltura e la continua evoluzione normativa della materia rendono difficile dare indicazioni più precise.

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