bergamoeconomia maggio 2011
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MAGGIO 2011 - anno 5 - numeroEconomia, attualità, costume e stile
PPRROODDII:: ““LL’’EEUURROOPPAA NNOONN CCOONNTTAA NNUULLLLAA””
Incontro con l’ex presidente del Consiglio in visita a BergamoBerlusconi mai nominato: "Io non sono né al Governo né all'opposizione"
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Completamente snobbato il tema della previdenza complementare. All'incontro in Università assenti, oltre al presidente dell'Inps Mastropasqua, anche i giovani
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L'asfalto dinamicosbanca "Edil 2011"
Mtm Servizi, azienda edile di Cene, si è aggiudicata il “Premio per l’innovazione tecnologica in edilizia”. Il prodotto è rivoluzionario, in grado di migliorare le proprie caratteristiche in base alle condizioni climatiche
DDIISSMMIISSSSIIOONNII IINNPPDDAAPP:: IILL CCAASSOO DDII VVIIAA BBOORRFFUURROO
Vendita bloccata per il palazzo di fronte al nuovo Tribunale di BergamoDalla clausola "di pregio" una serie di impugnazioni, ricorsi e controricorsi
L’a.d. Andrea Mistri
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L’editorialeMaggio 2011
Le Pmi in salute reggono l'Italia,ma il fattore fiscale le penalizza
di 9 miliardi
DI LUCA T. BILOTTA
Sono state le più bersagliate dall'effetto crisi, ma sono anche lepiù dinamiche in chiave ripresa. Parliamo ovviamente delle Pmiitaliane, società perlopiù a carattere familiare che hanno dalla
loro parte - in termini di vantaggio - la capacità e i requisiti idealiper velocizzare al meglio il processo di ripresa economica, quindi unmiglioramento del fatturato, dell'export e conseguentemente dellacrescita rispetto alle aziende di dimensioni più vaste. E la loro salu-
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te, anche nel 2010 con un occhio verso il 2011, è deci-samente buona. Questi i segnali e le proiezioni emer-se da uno studio di Mediobanca e Unioncamere, lostesso che da dieci anni a questa parte fotografa lepiccole e medie imprese italiane (ad onor di crona-ca il focus è rivolto principalmente alle medie real-tà industriali). Dati interessanti, principalmentepositivi ma con un colpo basso. Ad esempio la"cappa fiscale". Nell'ultimo anno solare, infatti,questo fattore ha pesato sulle stesse in negativo.Per intenderci se le Pmi avessero gli stessi onerifiscali delle grandi (32,9% rispetto al 45,5% lamedia sul periodo preso in esame) avrebberorisparmiato in 10 anni quasi 9 miliardi. Ma ci sono,come detto, dati interessanti e propositivi. In pri-mis che i numeri, oltre che le parole, confermanoquanto Bergamo Economia ha sempre sostenuto:che un quarto del Pil dell'industria lo si deve pro-prio alle Pmi. La loro struttura finanziaria, infatti,resta decisamente solida: il 53,7% merita un pun-teggio a livello di investment grade, la classe dimerito più elevata, mentre la media nazionale pertutte le aziende medio-piccole è del 34,3% e del39,3% per quelle manifatturiere.
Nel dettaglio, l'indagine condotta quest'anno,effettuata su un campione di aziende fra cuimolte bergamasche, fa emergere che il
63,7% delle imprese prevede un amento del fattu-rato (era il 61,7% nel 2010 e solo dell'11,4% nel2009) e il 55,9% prevede una crescita della produ-zione. Nell'anno orribile della crisi, tra il 2008 e il2009 alcune sono cadute sul campo e 240 aziendehanno smesso di far parte di questa componentecosì dinamica della nostra imprenditoria. Ma non-ostante i cali del 2009, sia di fatturato che diexport e di valore aggiunto, ora si è arrivati allasvolta. Una crescita che è legata anche all'aumen-to della presenza sui mercati esteri: la quota diaziende esportatrici è passata dall'83% del 2009 al94% del 2011. Non solo: le aziende sono convinteche le vendite all'estero continueranno ad aumen-
tare (lo prevede il 57,3%), anche se contempora-neamente il 42% è fiducioso che riprenderà anchela domanda interna.
Buone notizie, quindi, per gli imprenditori berga-maschi e italiani in generale. Ancora più buonise si considerano i dati riguardanti la salute
dell'Italia in generale. Secondo le stime preliminaridell'Istat, infatti, l'indice nazionale dei prezzi al con-sumo ha registrato ad aprile un aumento dello 0,5%rispetto a marzo e del 2,6% rispetto allo stessomese dell'anno precedente. Il dato annuo è il piùalto da novembre del 2008. E se l'inflazione schizzaalle stelle, non è da meno la disoccupazione.Risalita a marzo - anche se minore rispetto al 2010(era all'8.5%) - è arrivata all' 8,3%. Insomma, l'Italianon sta bene. Ma può contare sulla forza delle Pmiche godono, come detto, di buona salute. E vedonoall'orizzonte nuovi scenari e prospettive. Anche per-ché - stando alle ultime novità in chiave incentivi -stanno per arrivare alle Pmi del Belpaese altri 65milioni di euro di finanziamenti tramite il Fondo ita-liano "Fii". Dopo le prime tre operazioni di interven-to diretto nel capitale di rischio di altrettante impre-se, realizzate da dicembre scorso, con le decisioni diquesti giorni il Fondo voluto dal ministero del Tesoroper sostenere la crescita dimensionale delle piccoleimprese italiane si è trasformato anche in "fondo difondi" e può dunque essere considerato ormai apieno regime. L'obiettivo è di chiudere entro dicem-bre tra 15 e 20 investimenti diretti in aziende sane econ progetti di crescita, e una decina di operazioniin fondi chiusi. E fra gli operatori destinatari deicommitment del Fondo italiano c'è soprattuttoFuturimpresa, la società, nata su iniziativa delleCamere di Commercio di Milano, Brescia, Como esoprattutto Bergamo, con l'intento dichiarato diinvestire nel capitale di rischio di piccole e medieimprese lombarde per sostenerne i piani di sviluppo.Insomma, dopo i tempi foschi del credit crunck siricomincia a sognare positivo con alla guida dell'e-conomia le Pmi nostrane.
IL CAPOREDATTORE
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Foto del meseGIOVANI&PREVIDENZA: MA I GIOVANI DOV'ERANO?La fotografia, scattata in occasione del convegno Giovani&Previdenza che si è tenuto all'Università di Bergamo (facoltà di Economia) in via dei Canianalo scorso 8 aprile, palesa l'assenza totale della platea. E il sottotitolo all'incontro "L'atteggiamento delle ultime generazioni nei confronti dei temi dellaprevidenza" è curiosamente esemplificativo. Davanti a nomi e temi importanti (vi rimandiamo all'articolo pubblicato qualche pagina avanti) verreb-be da chiedersi il perché di questo disinteresse. Mancanza di fiducia nel futuro o i giovani non presenti stavano semplicemente cercando lavoro?
ECONOMIA&BUSINESS
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Sommario
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Maggio 2011
ECONOMIA& BUSINESS
Bergamo EconomiaRivista mensile di economia, attualità, costume e stile
(Registrazione al Tribunale di Bergamo nr. 22 del 02/08/2007)
Società editrice: Speb S.r.l.Via San Giorgio 6/n 24122 Bergamo
Presidente: Marino Lazzarini
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Direttore responsabile: Paolo Agnelli
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Caporedattore: Luca T. BilottaMail: [email protected]
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Collaboratori: Carlo Di Gregorio e Rossella Martinelli
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68 CopertinaL'asfalto dinamicosbanca "Edil 2011"
18 L’europeistaProdi: "L’Europa non conta nulla"Incontro a Bergamo con l’ex premier
24 Il lavoro a BergamoOccupazione: 245 mila bergamaschinon hanno lavoro e non lo cercano
28 OpportunitàBergamo Lavora, esperimento riuscitoUn successo la prima edizione
32 Workshop"Giovani & Previdenza": il convegno fa il vuoto Nemmeno un giovane presente
36 "Le processus de fermeture"Siac dalla Francia a Pontirolo
38 Class action"Azione civile e danno antitrust: un'opportunità per PMI e consumatori
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62 Parola all’associazioneArtigiani, un futuro da affrontare mettendosi in rete
AZIENDE74 "Ricostruzioni"
Nuovo Gleno, posata la prima pietra
78 Tecnologia&PMIS.IN.TEC, da 15 anni soluzioni ICT per le imprese
82 EccellenzeQuadrifolio S.p.a., con Signumverso la leadership del settore grafico
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42 “Burocratismi" (2° parte)Via Borfuro 12:prezzi impugnati e vendita bloccata
46 L’indagineAllarme criminalitàBergamo è 25esima
50 "La prebenda"Stezzano: due condanneper il super stipendio del segretario comunale
56 “Bergamo formazione”Distretti del commercio:incontri di formazione al via
90 TurismoAlla scoperta del Sebino
94 TecnologiaBIG TLC, alla "Fiera dei Librai"arriva la free Wi-Fi zone
118 Chi, dove e perchèFoto e curiosità
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RUBRICHE& EVENTI
106 MotoriCooper SD, la maxi MINI vitaminizzata in chiave dieselL'eleganza del giaguaro: ecco a voi la bomba XKRBMW R 1200 R, il ritorno al "Classic"
96 Manager&Sport"La sponsorizzazione: il calcioa lezione dagli altri sport"
86 For businessmanLa quinta e sesta stelladel "Devero Hotel"
98 La KermesseIl "Vip" raddoppia. Archiviato il Bergamo Golf, è già l'ora del Tennis
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Cinquant'anni fa nasceva l'istituto diricerche farmacologiche MarioNegri, grazie al via libera dell'allorapresidente del consiglio, FernandoTambroni. Una Fondazione - senzascopo di lucro - che da 50 annieccelle in Italia nel settore dellaricerca. I primi passi per la nascitadell'istituto prendono il via da unadonazione di una persona che nullaaveva a che fare col mondo dellasanità e della ricerca, il gioielliereMario Negri. Incontrato per casoMario Negri, ricorda il direttoreSilvio Garattini, "colsi l'occasioneper rivolgere anche a lui la solita
domanda", se fosse interessato afar nascere una fondazione, e dopotante richieste finite in nulle, "que-sta volta ebbi l'impressione che larichiesta non cadesse nel vuoto. Fucosì che iniziò un rapporto di colla-borazione durante il quale procede-va la definizione di che cosa avreb-be potuto essere l'attività della
nuova Fondazione". Mario Negri,per colpa di una malattia, non videmai la nascita dell'Istituto, ma duesettimane prima della sua morte,scrive Garattini, "mi chiamò per con-fermarmi che erano state datetutte le disposizioni per la rea-lizzazione di una Fondazione chesi doveva chiamare Istituto diRicerche Farmacologiche MarioNegri". Il testamento, aperto nell'a-prile del 1960, stabiliva le lineegenerali dello statuto e disponeva lerisorse necessarie per un ammonta-re di circa 900 milioni di vecchie lire.Una cifra enorme. Nonostante i
mezzi economici, i primi periodi nonfurono facili. L'Istituto era conside-rato "un corpo estraneo con cuiera meglio non avere rapporti"e fu ignorato per molti annidall'Università e dal ConsiglioNazionale delle Ricerche, "che altempo aveva l'incarico di distribuirefondi per i progetti di ricerca".
"Fortunatamente - scrive Garattini -avevamo stabilito da tempo rappor-ti con gruppi internazionali per cuipotemmo ottenere fondi, provviden-ziali per i primi anni, da parte delNational Institute of Health ameri-cano e da parte di Fondazioni inter-nazionali". Il risultato di tanti sforzi èrappresentato da oltre 6.000 laurea-ti italiani e circa 800 stranieri che sisono formati nel corso di questi 50anni: molti sono rimasti al MarioNegri e la maggior parte di loro hapercorso carriere nelle Università,negli ospedali e nelle industrie. IlMario Negri è poi cresciuto neltempo espandendo le sue attivitàche comprendono attualmente ilsettore cardiovascolare, i tumori, leneuroscienze, l'ambiente, le malat-tie renali, i trapianti d'organo e lemalattie rare. Attualmente l'Istitutoè localizzato in tre sedi di cui è pro-prietario: Milano, Bergamo eRanica per un totale di oltre 850addetti, 40.000 metri quadrati dilaboratori e uffici e di due residencecon circa 60 appartamenti per ospi-tare ricercatori provenienti da sedilontane. Garattini svela anche unaneddoto sulla nascita dell'Istituto:alla lettura del testamento tuttifesteggiarono tranne Garattini, chenon era nominato nel testamento.Ma si trattò solo di una dimenti-canza. L'avvocato che aveva lettoil testamento, infatti, si eradimenticato di leggere anche uncodicillo che nominava Garattinidirettore del nuovo Istituto.
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Un benefattore, 900 mln di lire e 50 anni fa nasceva l'Istituto Mario Negri
Istituto di nefrologia internazionaleRemuzzipresidente
Giuseppe Remuzzi sarà presidentedell'Isn (Istituto internazionale di nefro-logia), per il biennio 2013-2015. Il medi-co bergamasco è il primo italiano aricoprire tale prestigioso ruolo che lovedrà a capo del comitato responsabi-le delle attività e dei programmi del-l'associazione che opera a livello mon-diale. Remuzzi è anche coordinatoredei ricercatori dell'Istituto Mario Negri,direttore del centro ricerche "Aldo eCele Daccò" di Ranica, nonché diretto-re del Dipartimento trapianti degliOspedali Riuniti di Bergamo. E' mem-bro del "Gruppo 2003", costituito dagliscienziati italiani più citati al mondodalla letteratura scientifica (Institute forScientific Information, Philadelphia).Nel 2007 ha ricevuto da parte dellaSocietà Americana di Nefrologia (ASN)il più prestigioso premio nel campo , il"John P. Peters Award". Editorialistadel Corriere della Sera, è autore dioltre 1.000 pubblicazioni su rivisteInternazionali e di 13 libri.
Silvio Garattini
Notizie in breve185 milioni di euroL'unico politico bergamasco ad aver firmato con 57 parlamentari la propo-sta di Legge per raddoppiare il contributo pubblico ai partiti è SavinoPezzotta dell'Udc. Il motivo: "Altrimenti la politica la possono fare solo i ricchi”
400 milioni di euroE' il risparmio accorpando referendum e amministrative di fine maggio. Con 276voti contrari e 275 favorevoli alla Camera non passa la mozione. Un voto.Assente il aula il bergamasco Gabriele Cimadoro dell’Idv. Il motivo: non stava bene
GiuseppeRemuzzi
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Il personaggioSTEFANO MORIGGI E LA PETIZIONE ON-LINE CONTRO DE MATTEI"Dio non può fare che il terremoto colpisca il colpevole e salvi l'innocente. E' chiaro che talvolta salva l'innocente con un miracolo, ma non è obbligato.La sua morte è l'esecuzione di un decreto di colui che è padrone della vita e della morte". A dirlo, su Radio Maria, è il vicepresidente del CNR (ConsiglioNazionale delle Ricerche) Roberto De Mattei che ha equiparato la tragedia in Giappone a un castigo divino. All'interno della comunità scientifica, ilprimo a chiederne le dimissioni è stato Stefano Moriggi (nella foto), filosofo della scienza (Università di Bergamo). Intervistato su "Il Fatto" da EleonoraBianchini e poi su Radio24 a "Moebius Scienza" ha ribadito quanto sostenuto in una nota sul suo profilo Facebook: "De Mattei dovrebbe dimettersiper manifesta incompatibilità tra le sue idee e la carica che ricopre. Un tolemaico alla guida di un osservatorio astronomico farebbe meno scandalo..."
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ECONOMIA&BUSINESS
Con l'approvazione del "federalismomunicipale" è entrata in vigore lacosì denominata "cedolare secca"
ossia un imposta sostitutiva pari al20% sui canoni di locazione relativi aimmobili abitativi locati da privati: ilpredetto sistema di imposizione puòessere scelto, a partire dall'anno 2011,facoltativamente, in alternativa all'at-tuale sistema di tassazione IRPEF.La cedolare, che può essere applicataanche ai contratti di locazione per iquali non sussiste l'obbligo di registra-zione, sostituisce l'IRPEF e le relativeaddizionali, nonché l'imposta di bollosul contratto di locazione.Dal 2011 per i contratti stipulati a cano-ne convenzionato relativi ad abitazioniubicate nei comuni ad alta tensioneabitativa e dal 2014 per i contrattidiversi da quelli a canone convenziona-to, la cedolare secca del 21% sostituiràanche l'imposta di registro.Al fine di determinare la convenienzao meno di optare per la forma di tas-sazione sostitutiva, i l contribuentedovrà attentamente valutare diversifattori, tra i quali la propria aliquotamarginale e la possibilità di applicarededuzione ai proventi derivanti daicanoni di locazione.
Quindi in breve, il contribuente potràoptare per la nuova disciplina, sia per inuovi contratti, in sede di registrazione,sia per i contratti esistenti, dandonecomunicazione all'Agenzia delle Entratein via telematica entro i termini di sca-denza dell'annualità del contratto
mediante presentazione del modelloapprovato dall'Agenzia delle Entrate!In caso di più proprietari, l'opzionepuò essere effettuata anche da unosolo degli stessi, in base alla sua con-venienza.L'imposta va versata ogni anno nei con-sueti termini delle dichiarazioni annua-
li, in caso di esercizio dell'opzione per il2011, l'acconto deve essere ricalcolatosui redditi esclusi quelli da locazione, edeve essere aggiunto l'85% dell'impor-to virtuale cedolare sui canoni.I vantaggi di questa nuova normativasono i seguenti:sul canone è applicata un'imposta adaliquota fissa del 21% sostitutiva del-l'irpef progressiva e delle addizionaliregionali e comunale; se per un periodosi dovesse ritenere più vantaggiosa latassazione ordinaria si potrà optarenuovamente per la tassazione ordina-ria; non si versano le imposte di regi-stro (2% annuo) e di bollo sulla regi-strazione del contratto.Per quanto riguarda gli svantaggi biso-gna ricordarsi che, sui contratti per cuisi opta per la cedolare non possonoessere applicati gli aumenti Istat, per icontratti in essere, l'imposta di registroeventualmente interamente versataall'inizio non viene rimborsata e l'ali-quota si applica sull'intero canone.Insomma, in termini di tassazione deveessere attentamente valutato il calcolodi convenienza in base al reddito com-plessivo atteso dal contribuente, gene-ralmente la cedolare diviene più van-taggiosa al crescere del reddito.
CON... TRIBUTO - a cura della Dott.ssa Barbara Putortì
Novità fiscale: la cedolare secca su locazioni d’immobili
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ECONOMIA&BUSINESS
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O rizzonte temporale, quantità di risorsedisponibili e orientamento al rischiorappresentano i fondamenti sostanziali del
"profilo d'investimento": tanto per fare un esempiosicuramente un pensionando sessantenne non avràesigenze o obiettivi economici di vita identici a quelli diun giovane neolaureato ed alle prime esperienze di
lavoro. Per venire, quindi, incontro a queste peculiaritàe per adattare al meglio la pianificazione finanziaria diciascuno alle proprie personali aspettative bisogneràquindi porre in essere alcune semplici ma, allo stessotempo, articolate attività, partendo dalla definizione didue basilari principi: la diversificazionedelle risorsein funzione temporale e la definizione dei personaliatteggiamenti verso gli investimenti. Questo prelimi-nare esercizio ci permetterà di costruire un grafico ed
un modello (F.Miglioli, G.Megale e S.Sorgi, Il Planningdella Finanza Personale, Il Sole 24 Ore, MI)che sia fun-zione personalizzata di tutti i parametri soggettivi di cuiabbiamo sin qui parlato. Identificati a questo punto ilprofilo d'investimento (Dinamico, Equilibrato, Prudenteo Conservativo) e l'orizzonte temporale della propriaesigenza finanziaria (Breve, Medio, Medio-lungo eLungo Termine), diventa indispensabile stabilire l'am-montare relativo di risorse che si intendono allocarenelle rispettive aree di investimento così determinate.Questa fondamentale attività è solitamente effettuatadagli investitori in maniera casuale e senza un reale eponderato allineamento al proprio ciclo di vita. A que-sto punto, purtroppo, va anche aggiunto che l'attualeofferta di consulenza finanziaria presente nel mercato,nel migliore dei casi, non mette questo criterio al primoposto delle scelte d'investimento, essendo la consa-pevolezza del proprio ciclo personale di vita molto inti-ma ed individuale. Comunque, solo nell'intento di offri-re un rapido, agile e soprattutto concreto aiuto a chi sivoglia cimentare in proprio nell'identificare la diversifi-cazione ottimale dei suoi investimenti, puo' essereutile tenere a mente i seguenti aspetti, da esaminareuno alla volta. In primis, il programma delle speseha ovviamente la precedenza su tutti gli altri punti. E'importante allineare la diversificazione temporaledegli investimenti in funzione della finalizzazione dellerisorse dell'investitore che qualora interamente finaliz-zate non permetterebbero di prendere in considerazio-ne gli ulteriori aspetti che di seguito andremmo a trat-tare e che si adatterebbero a risorse non finalizzate.
Seguono le variabili socio-anagrafiche:esse sonorappresentate dall'età, dal numero dei componentidella famiglia e dal loro stadio di vita e dagli anni man-canti al pensionamento. Questi parametri contribui-scono ad abbreviare o ad allungare l'orizzonte tempo-rale degli investimenti. Ancora è da tenere presente lasituazione economico finanziariadell'investitore:il grado, infatti, di stabilità delle fonti di reddito dell'in-vestitore è elemento importante per una corretta assetportfolio management. Al pari dell'analisi aziendaleper indici anche per il privato si possono prendere inconsiderazione diversi indicatori: a) il grado di solvibili-tà che esprime la perdita massima sopportabile dalpatrimonio, b) il grado di liquidità che esprime la liqui-dità residua dalla copertura dei debiti nell'anno e c) ilgrado di risparmio annuo che evidenzia la capacità diaccumulazione dell'investitore. Infine ed a conclusionedei punti da esaminare nel check up del financial plan-ning personale troviamo l'esperienza maturatanegli investimenti e la componente culturale del-l'investitore, la sua propensione al trinomiotempo-rischio-rendimento, il grado d'"impazienza"e le suefinalità dell'investimento. Quest'ultime, inparticolare, possono condizionare molto la "forma emanifestazione" del rendimento atteso dall'investi-mento: esso potrebbe avere alta periodicità tutelandola componente reale del valore degli assets, bassaperiodicità combinata ad una moderata crescita delcapitale, aperiodico unito ad una maggiore rivaluta-zione delle somme investire o, infine, assente pun-tando al massimo incremento del capitale nel tempo.
L’investimento su misura:concetti di financial planning
PILLOLE DI FINANZA - Rubrica a cura del Dott. claudio Rossi
ECONOMIA&BUSINESS
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Romano Prodi archiviata la carriera politica,
è tornato ad insegnare. Dal settembre 2008
presiede il gruppo di lavoro Onu-Unione africana sulle
missioni di peacekeeping in Africa, è professor-at-large
alla Brown University (Usa) e professore alla China
Europe international business school in Shanghai
"Non parlo della politicadel Governo italiano,perché non sono né alGoverno né all'opposi-
zione". Al centro congressi di viale PapaGiovanni XXIII arriva Romano Prodi perpartecipare all'incontro pubblico, organiz-zato dalla Fondazione Zaninoni, e chiudesubito le porte a domande sulla situazionepolitica italiana. La svolta sulla guerra inLibia e i giochi di forza nell'alleanza Pdl-Lega in bilico: di tutto questo Prodi nonparla se non in modo indiretto, con richia-mi e risvolti non espliciti all'interno delquadro generale dei cambiamenti mon-diali in atto. Introdotto da Pia Locatelli eFilippo Maria Pandolfi, si prende tuttoil tempo per dipingere il mondo visto dauno che ultimamente in Italia c'è stato
poco. "Io insegno nelle università cinesi estando lì ci si rende conto fino a che puntoil mondo stia cambiando": ecco cos'hafatto negli ultimi tre anni, da quando il suosecondo Governo è caduto. E poi unomaggio a Filippo Maria Pandolfi, "Pippo -spiega Prodi parlando del suo legame conBergamo - è responsabile (per il bene eper il male) della mia entrata in politi-ca. E' l'unica cosa che, nella sua vita,sarà ascritta come cosa negativa. Ilnostro è un legame molto forte e dalui ho imparato molto". Ecco la sua visio-ne del mondo sotto forma di intervista.
Si parte dalla domanda cruciale:cosa sta capitando al mondo?"Siamo di fronte ad un cambiamentoepocale. E' una frase che si ripete ma
sfogliando gli archivi della storia è dif-ficile trovare, in un periodo di tempocosì breve, mutamenti così profondi earticolati. Dopo la caduta del muro diBerlino e la fine della guerra fredda,eravamo entrati in un periodo di stabili-tà che gli storici e gli analisti politiciritenevano potesse durare a lungo.Dopo i due secoli europei (18esimo e19esimo) si pensava che con il 20esimosecolo (americano) la storia potesseproseguire tranquillamente. Alcuni sto-rici parlavano, addirittura, di "fine dellastoria". Poi, in pochi anni, è cambiatotutto e si è passati da un mondo "mono-polare" (con un riferimento unico) aduno "multipolare", dove non conta piùuno solo ma tante realtà, dove ci sonopiù protagonisti e gli Stati si condizio-
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Prodi:"L'Europa non conta nulla"
L' EUROPEISTA
"L'Ue ha una grande forza economica, è tra le prime regioni del mondo per reddito e per produzione industriale, tuttavia,
in ambito internazionale conta pochissimo". Invitato a Bergamodalla Fondazione Zaninoni e dalla presidente Pia Locatelli,
l'ex premier non parla della situazione politica italiana
PHOTO: GIORGIO CHIESA
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nano l'un l'altro ma nessuno può esse-re considerato la guida mondiale. Non
c'è più un unico direttore d'orchestrama c'è tutta una complessità di volontà".
E il ruolo giocato dagli Stati Uniti?"Nei dati economici c'era già scritto il pas-saggio epocale. Nel primo dopoguerra, nel1950, il Prodotto Nazionale Lordo degli StatiUniti era il 50% di quello mondiale. Oggi èal 21% e il 50% è destinato a spese milita-ri. Un forte sbilanciamento che, sommato aproblemi di politica interna, porta ad uncolossale deficit del bilancio federale.L'America, mi raccontava provocatoriamen-te un professore un anno fa, è un leader
mondiale ma con il problema palestineseirrisolto, con la guerra in Iraq e Afghanistan,si è fatta uno stock di un miliardo di nemicinel mondo. Questo costa 400 mila soldatiperennemente all'estero e oltre 1000 basimilitari sparse per il mondo. Certo, gli StatiUniti potranno sopportare ancora a lungoquesto squilibrio, perchè sono comunque
una potenza forte, ma intanto questo sforzomilitare è una delle cause principali del 10%di deficit del loro bilancio. E poi, dall'altraparte, c'è la crescita esponenziale della Cina
che ha una politica economica a 360 gradie l'unica spesa che ha sono i fuochi d'arti-ficio quando gli ospiti si recano a Pechino".
Cosa è stata la chiave di questo cam-biamento epocale?"La guerra irachena ha frantumatol'Occidente e ha sconvolto i rapporti diforza. Io, allora, ero Presidente dellaCommissione Europea e forti erano nei G8le tensioni fra Putin e Blair. Divisioni profon-de, difficili da ricomporre, che hanno segna-to tutto il cammino unitario dell'Europa.Poche volte ho assistito a scontri politicicosì aspri come quelli della divisione sullaguerra in Iraq: vecchia e nuova Europa, GranBretagna da un lato, Germania e Francia
dall'altro. E mentre l'America era bloccatain Iraq, la Russia ha riannodato rapporti dipolitica estera, si è mossa sul suo scac-chiere e ne ha ripreso il controllo: ricordosolo i casi della Georgia e dell'Ucraina.Ha ricostruito una zona cuscinetto".
Quale peso ha avuto la Cina in que-sti cambiamenti?"Oggi la Cina non ha nemici, né spese mili-
L'analisi dell'ex premier
sul futuro dell'Europa e del nuovo mondo che ruota attorno
alla Cina
Neanche una parola su Berlusconi e l'Italia:
«Io non sono né al Governo
né all'opposizione»
PiaLocatelli
Filippo MariaPandolfi
tari come quelle degli Stati Uniti. Nel 2050i cinesi saranno 1.4 miliardi e riprenderannoil ruolo di prima potenza economica mon-diale, detenuta per 17 secoli e smarrita solo
negli ultimi 200 anni. Nel rinascimento laCina e la Toscana avevano le punte di red-dito più elevate del mondo. Non dobbiamo,inoltre, dimenticare la potenzialità dell'Indiache crescerà fino a 1.7 miliardi di persone.Verso questi paesi si va a spostare l'assedel potere mondiale. Quella della Cina,però, non è più un'economia di imitazioneche gioca il proprio successo sulla forzamuscolare: la competizione in Asia, oggi, si
gioca già sull'innovazione e sulla forzadel cervello. A Shanghai, Pechino,Macao ci sono scuole e università construtture che qui non ci immaginiamo. Igovernanti cinesi, un po' per vezzo e unpo' per intelligenza politica, amano defi-nirsi governanti di un paese in via di svi-luppo ma, soprattutto, i giovani cinesihanno una forza di volontà e una vogliadi conquistare il mondo che è l'oppostodi quello che esprime oggi l'occidente".
E' superata la nostra idea di unaCina di semplici "copioni"?"Il ritmo della crescita cinese è impressio-nante tanto che le imprese elementari,quelle che producono beni con uno scar-so contenuto tecnologico, stanno emi-grando dal mare verso la parte interna,verso il Vietnam, la Cambogia o altri paesi".
Quali riflessi ha avuto la crescitacinese sul resto del mondo? "Il G8 si è sciolto perché nessuna decisio-ne poteva essere presa senza che al tavo-lo fosse seduta la Cina o l'India. Il primo
ministro cinese, in un incontro informale,un giorno mi ha spiegato: vede, su questotavolo ho mille miliardi di buoni del teso-ro americani (non era vero perchè invecedi mille erano due mila miliardi). Io micomporto con consapevolezza perchèavendo questi dollari non ho nessun inte-resse a danneggiare altre economie, lamia crescita dipende dal buon andamen-to dell'economia mondiale. E' questo ilmotivo per cui nessuna decisione mon-diale può essere presa se, al tavolo dellescelte, la Cina non è seduta. Vent'anni faun discorso del genere nessuno lo pote-va immaginare. Si è visto lo stesso alvertice sul clima di Copenaghen: se laCina non è d'accordo la paralisi è garantita".
E l'Europa?"Siamo di fronte alla più grande contraddi-zione perché, oggi, l'Europa è ancora primaper dimensioni del Pil, per export mondialee produzione industriale ma, nonostantequesto, non conta nulla a causa delle suedivisioni interne. Obama non nomina mail'Unione europea nei suoi discorsi e questo
21
La Platea
«Una contraddizione dire no agli immigrati,
tranne la badante di mia nonna o gli operai
che mi servono»
è indicativo, le nostre strutture comunita-rie non sono in grado di esprimere deci-sioni unitarie e autorevoli. E' la primavolta che il presidente americano non hanulla a che vedere con l'Europa. Semprein termini di potenza economica, pensia-mo alle cose che più vengono messe indiscussione: l'euro e i bilanci dello stato. Ilbilancio della California è infinitamentepeggiore di quello della Grecia ma soloquest'ultimo è stato messo in discus-sione. L'Europa, da quando si è trasfor-mata in unione di Stati, ha fatto solometà della strada che avrebbe dovutofare e siamo rimasti a metà del guado".
Cosa significa per il mondo avereun'Europa così sfilacciata?"Da una parte ci sono gli interessi globali deipaesi che la compongono e dall'altra le spintepopuliste. È un paradosso ma il Partito comuni-sta cinese si dice preoccupato per il futuro dellanostra democrazia. L'aspetto drammatico è ilfatto che è guidata da interessi contingenti eimmediati. Non si va oltre. Il problema è chenon abbiamo progetti per il futuro, la politicaeuropea pensa solo ai risultati delle prossimeelezioni perchè ogni anno ci sono molte elezio-ni. Si vive giorno per giorno ma se non supe-riamo il problema contingente, del piccolopartito per guardare al domani noi siamo finiti".
Che posizione ha preso l'Europasui grandi cambiamenti in atto neipaesi africani del Mediterraneo ein Medio Oriente? "Anche su questo l'Ue, come l'Onu, è inca-pace di prendere qualsiasi decisione. Laragione principale è che l'Occidente oggi èdominato dalla paura: paura dell'immigra-
zione, paura dello sviluppo cinese, paura diun mondo che cambia e non è più lo stes-so. Sull'immigrazione ci sono contraddizio-ni da risolvere: non si può dire no agli immi-grati, tranne alla bandante di mia nonna oa quelli che lavorano nel turno di notte.Lavori che non vogliono fare gli italiani".
E così che l'Europa arretra e glialtri avanzano?"In Africa l'unica potenza in grado di espri-mere una politica continentale è proprio la
Cina. Allo stesso modo in Medio Oriente,dove l'Egitto ha trovato una debole demo-crazia ma ha perso il ruolo di leader regio-nale, oggi a contare davvero è la Turchia".
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«I cinesi dominano non solo con la forzamuscolare ma ormai
con quella del cervello,dell'innovazione»
Flagellato dall'onda lunga della crisi e daisuoi effetti che non si attenuano, il mer-cato del lavoro bergamasco offre scenariinaspettati e per certi versi sorprendenti.
In terra bergamasca se nel 2010 rimane stabileil numero degli occupati cala, come era già
ARTICOLO DI LIVIO CASANOVA
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IL LAVORO A BERGAMO
A Bergamo, nel 2010, sono cresciute le persone inattive: 6 mila in più rispettoalle 239 mila del 2009. Con un tasso di inattività che tocca il 33.7 è la peggiore tra le province lombardeL'occupazione è stabile come il tasso di disoccupazione fermo al 3.7%La radiografia del mercato del lavoronella Bergamasca scorrendo i dati Istat
ECONOMIA&BUSINESS
Occupazione: 245 mila bergamaschi non hanno lavoro e non lo cercano
accaduto per il 2009, il tasso dioccupazione. E se rimane stabile iltasso di disoccupazione cresce,soprattutto tra gli uomini, il numerodi persone che non hanno un lavoroe non lo cercano. Bergamo, da unaparte, con 3.7% ha il tasso di disoc-cupazione più basso di tutta laLombardia e, dall'altra, con 33.7%ha il tasso più alto di "inattività"(persone che non hanno lavoro enemmeno lo trovano) di tutte le altreprovince lombarde. Nel complessosono cresciute dalle 239 mila del2009 alle 245 mila del 2010. Datiche rendono l'idea di quante sfac-cettature possa avere la crisi. Lospaccato bergamasco, frutto delrapporto sulle medie delle forzelavoro nel 2010 diffuso dall'Istat,disegna una quadro provinciale piut-tosto articolato e complesso. Conun'avvertenza: si tratta di stime. Ese è vero che i dati vanno presi conuna certa prudenza perché scontanoun certo margine di errore, sono suf-ficienti a disegnare un quadro occu-pazionale poco incoraggiante.
Occupati: 468 mila (285 milamaschi e 184 mila femmine). Nel2010, in totale, il numero degli occu-pati rimane pressoché invariato: 468mila (285 mila maschi e 184 milafemmine), con una perdita "secca" dimille unità rispetto al 2009, quandoil dato era salito a quota 469 mila.Gli stessi occupati del 2008 anchese su una popolazione complessivaoltre i 15 anni in crescita da 905mila a 913 mila. C'è però un travasodei posti di lavoro tra settori e formedi occupazione.
Settori: servizi 253 mila, industria206 mila e agricoltura 9 mila. Con253 mila il numero maggiore deilavoratori è impiegato nel settore deiservizi, davanti ai 206 mila occupatinell'industria (159 mila sola industriasenza il settore delle costruzioni).L'agricoltura con 9 mila persone è ilsettore con meno occupati. Continual'emorragia di lavoro nel settore edilee manifatturiero. Nello scorso anno,infatti, l'industria con 7 mila occupa-ti in meno e senza considerare l'edili-
zia, al netto, meno 5 mila testimonial'inarrestabile riduzione occupaziona-le per un settore chiave dell'econo-mia bergamasca. Di contro la paralle-la crescita nei servizi che hanno chiu-
so il 2010 a più 4 mila. Nel 2009 glioccupati nel manifatturiero erano213 mila (154 mila la sola industriasenza il settore delle costruzioni) e249 mila nel terziario.
Tipologie contrattuali: dipendenti370 mila, indipendenti 98 mila. Lamaggior parte delle persone al lavo-ro, anche lo scorso esercizio, era
inquadrata come dipendente: 370mila. Gli indipendenti, invece, sonostati 98 mila. Dallo 2009 allo scorsoanno leggermente sbilanciato lo spo-stamento tra lavoro dipendente eindipendente perchè 6 mila sono
andati ad incrementare le fila delprimo mentre, dal secondo, sonousciti 7 mila persone.
Tasso di occupazione: 63.8%.
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L'anno scorso, in provincia, al lavoro
468 mila personeMille in meno
del 2009
Il lavoro a BergamoMedia delle forze di lavoro fra i 15 e i 64 anni
Totale
MaschiFemmine
468184285
Occupati
469180289
496179290
2010 2009 2008
188
10
Persone in cerca
188
10
1587
2010 2009 2008
24516382
Non forze di lavoro
23916376
23516075
2010 2009 2008dati in migliaia
Totale
MaschiFemmine
63,851,775,3
Tasso occupazione
64,451,376,8
65,051,577,7
2010 2009 2008
3,74,73,4
Disoccupazione
3,74,23,4
3,04,42,2
2010 2009 2008
33,746,122
Tasso di inattività
33,146,420,5
33,046,120,5
2010 2009 2008dati in percentuale
Fonte: elaborazione su dati Istat
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Questo significa un tasso di occupa-zione pari al 63.8%, in calo siarispetto al 64.4% del 2009 e al 65%del 2008, sia rispetto alla media lom-
barda che si ferma 65.1% contro il65.8% del 2009. Stabile, invece, ilnumero delle persone in cerca dilavoro: nel 2010 sono state stimatedall'Istat 18 mila unità (di cui 10 mila
maschi), lo stesso numero del 2009.E' in quell'anno che furono più forti icontraccolpi della crisi con un incre-mento della disoccupazione tutta almaschile: gli uomini in cerca di occu-pazione erano saliti dai 7 mila del2008 ai 10 mila, mentre le donnerimasero 8 mila, per un totale passa-to da 15 mila a 18 mila. Numero con-fermato anche nel 2010.
Non hanno lavoro e non lo cerca-no: 245 mila. Molti giovani non tro-vano un'occupazione. E molte perso-ne, soprattutto donne, con meno di65 anni si sono ritirate dal mercatodel lavoro. Con il risultato che nel2010 ci sono 10 mila persone in piùrispetto al 2008 tra quelle considera-te "non forze di lavoro" ovvero gli"inattivi" che non hanno un'occupa-
zione e non la stanno cercando. Inassoluto, le persone che non hannolavoro e non lo cercano, sono pas-
sate in provincia dalle 235 mila del2008 alle 239 mila del 2010 fino alle245 del 2010. Dopo un primo incre-mento soprattutto fra le donne, pas-sate da 160 mila nel 2008 a 163
Con 3.7% Bergamo ha il tasso di disoccupazione più basso di tutta
la Lombardia
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mila nel 2009, il dato sulle donneinattive, nel 2010, non si discosta.Salgono, invece, gli uomini da 75mila del 2008 a 76 mila del 2010fino agli 82 mila del 2010. Anchequesto potrebbe essere letto comeun effetto della crisi.
Tasso di inattività: 33.7%. Bergamocon il 33,7% ha il dato peggiore tra leprovince lombarde, seguita daBrescia con 32.4, Lodi e Varese32.2% e Cremona 32.1%. Peggioraanche la media lombarda con 31%contro il 30,4% del 2009. L' indicazio-ne chiara che riguarda l'aumento
delle "non forze di lavoro" lo segnalaanche l'Istat a livello nazionale. In unanno il tasso d'inattività è cresciutodi altri due decimi di punto, dopo i seidecime del 2009, toccando il 37.8%.Fenomeni di scoraggiamento in sensostretto e l'attesa degli esiti di passa-te azioni di ricerca di lavoro motivanola crescita del numero degli inattivi. Iltasso di inattività della popolazionetra i 15 e i 64 anni nell'Unione euro-pea è pari al 28.9%. L'Italia, con il37,8%, si colloca al terzo posto dellagraduatoria a 27 paesi.
Tasso di disoccupazione: 3.7%.Nel 2010 il tasso di disoccupazionebergamasco è stato lo stesso del
2009, pari al 3.7%, inferiore al 5.6%lombardo e all'8.4% nazionale.Stabile, sempre nel bergamasco, siail tasso di disoccupazione maschile(3.4%, inferiore a quello nazionalepari al 7.6%), che quello femminile (al4.2%), più basso del dato regionale(6.5%) e di quello nazionale (9.7%). Intermini statistici il tasso di disoccu-pazione poteva essere peggio del3.7% con cui si è chiuso anche il2009. Nel 2008, infatti, era arrivato al3%, con un rialzo di quattro decimi dipunto dal 2.6% del 2007. InLombardia si è passati infatti dal3.7% del 2008 al 5.4% del 2009 al5.6% dello scorso anno. Il territoriobergamasco rimane lontano dai picchidi disoccupazione che si riscontranoaltrove e solo Bergamo, tra le provin-ce lombarde si è mantenuta al di
sotto del 4%, Como ha un tasso didisoccupazione del 5,1%, mentreLecco e Varese sono al 5.3%.
Mantova e Cremona toccano, addirit-tura, il 6.6%. In Italia, il tasso di dis-occupazione per il 2010 è statodell'8.4%, contro il 7.8% del 2009,determinando un'impennata dello0.6% rispetto all'anno precedente.
Nel 2010 sono stati 18 mila
i bergamaschi in cercadi un'occupazione
Come nel 2009
Il lavoro nel 2010
Provincia
Sondrio
Bergamo
VareseComo
Milano
Brescia
Mantova
Lodi
PaviaCremona
Lecco
Lombardia
45
287
217152
981
324
108
59
13091
86
Maschi
Occupanti (dati in migliaia)
33
183
157106
772
206
73
39
10262
62
Femmine
78
468
374258
1.753
530
181
98
232153
148
Maschi&Femmine
Provincia
Sondrio
Bergamo
VareseComo
Milano
Brescia
Mantova
Lodi
PaviaCremona
Lecco
Lombardia
72,4
75,3
73,575,2
73,7
75,5
76,5
74,5
71,373,1
74,5
Maschi
Tasso di occupazione (15-64 anni) dati in %
56,0
51,7
54,754,7
58,8
51,3
54,7
52,9
58,353,2
55,8
Femmine
64,3
63,8
64,265,0
66,3
63,7
65,8
63,9
64,963,4
65,3
Maschi&Femmine
74,2 55,8 65,1
2.476 1.797 4.273
OPPORTUNITÀ
E' stato più che positivo il bilancio per la prima edizione italiana di "Job Shopping". La kermesse ha infatti chiuso a quota 500 iscritti,
con altrettanti curriculum consegnati ai vari stand
Bergamo Lavora, esperimento riuscito
Un successo la prima edizione
ECONOMIA&BUSINESS
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Si è chiusa a quota 520 iscritti laprima edizione di "BergamoLavora" organizzata dal centrocommerciale Le Due Torri di
Stezzano in collaborazione con Adecco.Tante sono state infatti le persone che sisono iscritte ai venti seminari proposti dallamanifestazione nella quattro giorni dedicataal mondo del lavoro (da giovedì 31 marzo adomenica 3 aprile scorsi). Oltre alle iscrizio-ni, il sito internet dell'evento (www.berga-molavora.it) è stato super cliccato e ha fattoregistrare in poco più di una settimana circa6000 contatti unici. Durante le quattro gior-nate rivolte al lavoro, accanto all'area semi-nari, le aziende che hanno preso parte aBergamo Lavora erano presenti con standdedicati per accogliere candidati, fare collo-
qui conoscitivi e raccogliere curriculum. Inquesti giorni lo stand de Le Due Torri ha rac-
colto circa 300 candidature alle posizioniaperte nei vari esercizi del centro commer-
ciale, mentre Adecco ha selezionato da gio-vedì a domenica più di 200 curricula. "In filia-le non è mai successo di raccogliere in così
poco tempo tante candidature - ha spiegatoSonia Speziani, manager delle risorseumane di Adecco Bergamo e Brescia -. Le
PHOTO: GIORGIO CHIESA
Roberto Speri, direttore de Le Due Torri«Lo scopo era far incon-trare le persone in cerca di un lavoro con chi ha
qualcosa da offrire»
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persone che si sono presentate da noi inquesti giorni rappresentano una fascia di
popolazione molto eterogenea, un targetche non ha mai avvicinato l'agenzia interi-
nale ma ha sfruttato il canale del centrocommerciale per il primo approccio. Si trat-ta soprattutto di mamme che chiedono unpart-time, cassaintegrati, persone in mobili-tà che hanno superato una certa soglia d'etàe devono essere reinserite, con tutte le diffi-coltà del caso, ma anche alti profili".Bergamo Lavora è stato il primo esperimen-to italiano di Job Shopping, ossia la ricercaanche di un posto di lavoro nel tempio delloshopping. "Ed è stato un esperimento benriuscito - ha aggiunto il direttore de Le DueTorri, Roberto Speri -. Scopo della nostrainiziativa era far incontrare e interagire letante persone in cerca di un lavoro con chiha qualcosa da offrire: un impiego, maanche consulenza e competenze da metterea disposizione dei disoccupati per aiutarli
nella loro ricerca. È un'attenzione che ilnostro centro commerciale vuole offrire al
territorio, non risparmiato dalla crisi econo-mica. La prima edizione di Bergamo Lavora
Isacco Gregis(Patronato San Vincenzo)
Oscar Fusini(vicedirettore Ascom)
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è stata positiva: in media il pubblico pre-sente ai seminari si aggirava sulle 30 per-
sone, con picchi di 45-50 ascoltatori per gliinterventi più gettonati". Richiestissimiinfatti gli appuntamenti "Opportunità intempi di crisi", "Come presentarsi e propor-si alle aziende" e "Opportunità del mettersiin proprio nel terziario". "Ci sono numeroseaziende che hanno richiesto di accederealle candidature ricevute da BergamoLavora e questo ci spinge a pensare giàalla prossima edizione - ha continuato
Speri -, consapevoli di aver incentivato ildibattito sul lavoro e siamo soddisfatti chequesta idea sia partita dalla Bergamasca.Bergamo Lavora rappresenta un fortesegno dell'evoluzione del centro commer-ciale nei confronti dei bisogni del territorio,non solo legato all'attività commerciale,ma rivolto anche alla logica dei servizi, del-
l'incontro di idee e del confronto". Dal labo-ratorio di Bergamo Lavora a maggio prede-ranno il via corsi per "Shop assistant" rivol-ti ai disoccupati del territorio che si terran-no direttamente nel centro commerciale LeDue Torri e che daranno accesso poi a ulte-riori corsi di specializzazione o a stage neipunti vendita che aderiranno all'iniziativa.
Sonia Speziani, manager delle risorse
umane di Adecco: «Si sono presentate tutte
le tipologie di persone in cerca di lavoro»
Da sinistraGiovanni Magni (segretario
generale area somministrazioneatipica Cisl), Sonia Speziani
(candidante manager di Adecco) e Federico Parea (area sindacale
Confindustria Bergamo)
Da sinistraMirko Genco (responsabile dell’area internet di S.IN.TEC)e Federico Ceruti (business development manager S.IN.TEC)
ECONOMIA&BUSINESS
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WORKSHOP
All'incontro in Università assenti, oltre al presidente dell'Inps Mastropasqua,anche i giovani. Snobbato il tema della previdenza complementare
ma le stime Inps dicono che i ragazzi, appena assunti, quando andranno in pensione percepiranno meno del 45% dell'ultimo reddito
"Giovani & Previdenza" Il convegno fa il vuoto
Nemmeno uno studente
Antonio Mastropasqua, presi-dente dell'Inps, assente. AlbertoBrambilla presidente nucleovalutazione della spesa previ-
denziale Ministero del Lavoro, assente. Ma(come si vede dalla foto) i veri assenti sonostati loro, i giovani. Non ci sarebbe statobisogno di un convegno, quello dello scorsoaprile sul tema "Giovani & Previdenza"che si è tenuto all'Università di Bergamo,con lo scopo di presentare e discutere sudue indagini relative al rapporto fra giovanie previdenza per scoprire che tra giovani eprevidenza non c'è alcun tipo di rapporto.Basta guardare i presenti, meglio, gli assen-ti per capirlo. Perché se, per la sponda dellaprevidenza, c'erano alcuni professori uni-versitari, giornalisti e l'ex presidente dellacommissione Finanze della Camera per
quanto riguarda i giovani non c'era nessu-no, se l'oggetto della materia (la previden-za) c'era ed era rappresentata dai professo-ri Enrico Corali, Alberto Martinelli, dall'ex segretario generale della Uil, dal diretto-
re generale di Finlombarda MarcoNicolai e dal vicedirettore de "Il Sole 24ore" Elia Zamboni mancava il soggetto delconvegno (i giovani) se non si tiene conto didue operatori più impegnati a controllare la
registrazione degli interventi che ad ascol-tare gli interventi stessi e di altri due ragaz-zi. Gli stessi che, probabilmente, hanno rac-
Giorgio Benvenuto:«I rendimenti sono tassati
con aliquota dell'11%E' troppo alta»
ARTICOLO DI: LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA
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colto e ordinato il risultato di due ricerchedal quale è emerso che per i giovani, sulfronte previdenziale, bisogna parlare di vera
e propria emergenza. I motivi: ritardatoingresso nel mondo del lavoro e disoccupa-zione, frequenti periodi di inattività e preca-riato, retribuzioni per nulla soddisfacenti,pensioni in prospettiva ridotte rispetto aquelle delle generazioni precedenti e, comese non fosse già sufficiente tutto questo
Marco Nicolai: «Nel 2050 il 30% dei
pensionati dovrà vivere con417.30 euro al mese»
una mancata adesione alla previdenza com-plementare. Totò direbbe "è la somma che fa
il totale". Dai dati per età anagrafica dellaCovip, l'Autorità di Vigilanza dei fondi pen-sione, risulta che le adesioni dei lavoratoricon un'età inferiore ai 35 anni è pari al 25%del totale. C'è da chiedersi, allora, qual è equale sarà la prospettiva pensionistica della"generazione mille euro"? E come ci si puòattrezzare per non essere i "poveri del futu-ro"? . "Dal punto di vista strettamente previ-denziale - ha sottolineato Enrico Corali,professore aggregato dell'Università deglistudi di Bergamo - i giovani di oggi rientranonell'applicazione del metodo contributivo. Laloro pensione futura sarà calcolata sui contri-buti versati lungo tutto l'arco della intera vitalavorativa che per i giovani risulta spesso dis-continua, con frequenti vuoti contributivi. Nonè più misurata, come per i loro genitori, unica-mente sull'ultimo periodo di attività lavorati-
va". A questo si aggiunga anche la considera-zione per cui la somma dei contributi (nel con-tributivo) va rivalutata in base al PIL dell'ultimoquinquennio e l'attuale fase di recessionecerto non aiuta. "Fino al 1995 - ha ricordato lostesso Corali - l'importo della pensione si cal-colava col sistema retributivo, in base allo sti-pendio percepito alla fine della carriera lavo-rativa. Quando ci siamo accorti che il numerodei pensionati cresceva troppo, rispetto aquello dei lavoratori, siamo passati al sistemacontributivo, basato sui contributi effettiva-mente versati dal lavoratore, nel corso dellasua vita lavorativa". E la stessa Banca d'Italiaha calcolato che "a parità di reddito e anziani-tà professionale, il tasso di sostituzione traultimo stipendio e primo assegno pensionisti-co scenderà dal 70% di oggi al 52% nel2040". Da qui l'urgenza delle previdenza com-plementare (o integrativa) che "rappresentaquindi una strada praticamente obbligata peri giovani che vogliono evitare, quando smette-ranno di lavorare, un drastico ridimensiona-mento del proprio tenore di vita". "Effettopositivo della riforma Dini - ha osservatoGiorgio Benvenuto, ex segretario - è statorimettere sotto controllo le prospettive dellaprevidenza, disastrate dall'aumento delladurata della vita e dalla riduzione dell'occupa-zione. Effetto collaterale negativo non di poco
conto è stato però quello di prevedere percen-tuali di pensione sull'ultima retribuzione moltopiù basse che in precedenza, spesso non ingrado di garantire un reddito sufficiente e/osoddisfacente". E se concorda che una stradapossibile sono proprio i fondi di previdenzaintegrativa ricorda che, oggi, "i rendimentisono tassati con aliquota dell'11%, inferiore al12.50% prevista per le altre rendite finanzia-rie, ma ancora troppo alta per far decollare laprevidenza complementare. E' necessario alli-
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Enrico Corali: «Nel 2040 il primo assegno
pensionistico scenderà dal 70% di oggi al 52%»
Rassegnati e pessimisti Il futuro visto dai giovani
ALBERTO MARTINELLI, professoreall'Università degli studi di Milano, conil gruppo Comunità e Impresa che sipone l'obiettivo di elaborare nuoviapprocci per le aziende italiane nel-l'ambito dei progetti di responsabilitàsociale, ha presentato i risultati di dueindagini inedite relative al rapporto fragiovani e previdenza, effettuate adicembre 2010.
I LAUREATI: 600 INTERVISTE. Perla prima ricerca sono state effettuate600 interviste a giovani laureati di etàinferiore ai 35 anni. Radicalmentepessimista lo sguardo sul futuro alungo termine associata ad una dis-creta conoscenza del sistema previ-denziale e alla possibilità di utilizzaresistemi alternativi. Nello specifico:poco meno della metà degli intervi-stati, il 45.5%, vive in casa con i geni-tori; il 42% ha una capacità di rispar-mio relativamente alta e il 75,6% (pra-ticamente 3 su 4) nutre una significa-tiva sfiducia nei confronti dell'Inps -pensando che "quando sarò l'entenon avrà più soldi per pagarmi la pen-sione" -, mentre per quanto riguarda illavoro, il 41% continua a sognare uncontratto a tempo indeterminato.
I GIOVANI DAI 16 AI 25 ANNI: 1000INTERVISTATI. Per la seconda inda-gine a 1.000 intervistati, giovani tra i16 e i 25 anni. Sul piano professiona-le per il 35.2% regna la rassegnazio-ne - perché si dice disposto a fare"tutto quello che mi capiterà" - conmaggiori preoccupazioni sul pianodella stabilità lavorativa rispetto allapensione (84.1% contro il 77.1). Euna certezza di fondo: che l'Inps sia ingrado di pagare pensioni più soddi-sfacenti rispetto ad altri enti.
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neare la fiscalità italiana con quanto prati-cato in Europa". L'allarme viene anche daMarco Nicolai, direttore generale diFinLombarda Spa, che anticipa come, con lasola pensione obbligatoria (quella, perintenderci, erogata dall'Inps) nel 2050 "il30% dei pensionati sarà costretta a viverecon pensione pari a 5.424.90 euro all'anno".Praticamente 417.30 euro al mese. E poisolleva alcune questioni: "Con il federali-smo su chi ricadrà la spesa previdenziale,Stato o regioni? In quali ambiti ricadràambiti la previdenza complementare?
Quale ruolo rimane, in ogni caso, alleRegioni? C'è ancora uno spazio per forme di
previdenza integrativa distinte da quellecomplementari? O forse la previdenza com-plementare, non essendo menzionata, varicompresa nella competenza regionalesecondo il criterio residuale?". Una primarisposta è già arrivata dalla politica, haricordato Elia Zamboni vicedirettore de "IlSole 24 Ore", perché il "il Ddl Lo Presti con-sentirà agli enti di previdenza privati cheapplicano il sistema di calcolo contributivo
della pensione (tutti quelli nati con il decre-to legislativo 103/1996, più Cassa ragionie-ri e Cassa dottori commercialisti) di poterelevare il contributo integrativo, fino al 5%,inserirlo nella parcellla e di poterne versareuna parte sul conto previdenziale dei singo-li iscritti". L'obiettivo è garantire ai profes-sionisti una pensione adeguata e, magari,di fornire agli enti una leva per aumen-tare i versamenti soggettivi degli iscritti.
Elia Zamboni: «Per la pensione i commercialisti hanno pensato
ad un contributo del 5% a carico dei clienti»
ECONOMIA&BUSINESS
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Siac dalla Francia a Pontirolo
"LE PROCESSUS DE FERMETURE"
Chiude l'impianto francese di Auby, il montaggio e la saldatura delle cabineper trattori viene trasferito nel quartier generale del gruppo. Con la richiesta
di salario differenziato per i neoassunti, alla Siac potrebbe prospettarsi un caso simile a quello verificatosi alla N&W Global Vending di Valbrembo
Per dare ossigeno al quartier generale diPontirolo, il gruppo Siac ha chiuso lacontrollata francese di Auby, nel Norddella Francia, le cui lavorazioni stanno
per rientrare a Bergamo. Il licenziamento del per-sonale, secondo la stampa transalpina, è inizia-to a metà aprile con le prime quattro lettere, allequali ne stanno seguendo altre secondo unacadenza concordata. Se i media francesi l'hannopresa alla stregua di una bieca delocalizzazione,la manovra comporta un effetto positivo per icassintegrati bergamaschi, il cui numero dovreb-be scendere di due terzi: da 350 ad un centinaio,forse meno, rispetto all'attuale forza lavoro paria 490 dipendenti. Erano 550 nel gennaio del2009, prima della crisi. Centosessanta invece iposti di lavoro tagliati Oltralpe, dopo mesi di trat-tative, scioperi e proteste anche molto accese.
"Siac, installée dans la zone industrielledes Prés-Loribes à Auby, près de Douai,va fermer ses portes".- Per la prima volta dal2008, arrivano così notizie positive per la Siac,gruppo leader nella produzione di cabine pertrattori e macchine movimento terra, con un por-tafoglio clienti che comprende tutti i principaliproduttori del settore (tranne la Same). Buone sifa per dire, replicherebbero i francesi, visto chel'esperienza di Auby si è chiusa a dieci anni giu-sti dall'inaugurazione dello stabilimento, avve-nuta nel 2001. Gli accordi sindacali, molto simili
ai nostri, prevedono la cassa integrazione per135 dipendenti e quasi nulla per la ventina diinterinali; c'è inoltre un impegno per la reindu-strializzazione dell'area che, ad un anno dall'ini-zio della discussione, non ha ancora portatorisultati concreti, né ci sarebbero imprenditori
disponibili all'operazione: questo stando allaVoix du Nord, principale quotidiano locale.Rientrano nell'accordo anche altri 69 licenzia-menti che scatteranno il prossimo mese, in giu-gno, secondo un processo che vedrà la dismis-sione di tutto il personale entro la fine del 2011.
Effetto N&W Global Vending - C'è un altroaspetto da valutare, tutt'altro che secondario: lopotremmo chiamare "Effetto N&W". Come laSiac, anche il gruppo di Valbrembo infatti hachiuso all'estero (Danimarca) per riportare lelavorazioni nel polo bergamasco. Sappiamocos'ha chiesto in cambio, cioè un accordo sulsalario d'ingresso (ridotto) per tutti i nuoviassunti, che devono affrontare 30 mesi di pre-cariato a vario titolo (interinali, part time) primadi entrare a regime anche con la busta paga e ipremi incentivanti. Tra parentesi, il sindacato siè diviso e hanno firmato l'accorso soltanto Fime Uilm, senza la Fiom. Cosa chiederà la Siac incambio di una riduzione dei cassintegrati? Faràcome la N&W? Metterà in campo un pacchet-
to di flessibilità e turni, oppure vorrà toccareanche gli accordi economici di secondo livello?
Sono molte le imprese berga-masche ed italiane che, neglianni, hanno subito gli effettinegativi di intese e cartelli
anticoncorrenziali. E' questo il tema alcentro di un convegno sulla tutela pri-vata in antitrust che si è tenuto pressol'Università degli studi di Bergamo incollaborazione con la New York StateBar Association e la Camera Civile diBergamo. L'attivismo delle autoritàper la concorrenza nazionali e dellaCommissione europea ha portato allaluce una serie di cartelli in diversi set-tori economici che sono stati duramen-te sanzionati. Molti di essi hanno colpi-to consumatori e piccole e medieimprese che, tuttavia, non hanno anco-ra raggiunto la piena consapevolezza
delle possibilità che la tutela privataoffre loro. Eppure, in un periodo doveottenere nuova finanza appare impresaeffettivamente difficile, poter recupe-rare somme che possono anche esseresignificative costituisce un'opportunitàcui è irragionevole rinunciare.
La possibilità di recuperare somme chenegli anni sono state indebitamentecorrisposte ai partecipanti al carrello èuna opportunità concreta, come dimo-stra l'attività di Michael Hausfeld eIngrid Gubbay. A seguito, infatti,delle sanzioni comminate dallaCommissione europea, Hausfeld LL.P.,uno studio specializzato nel settore delcontenzioso antitrust, sta promuovendoazioni di gruppo che uniscono consu-
matori, utenti, piccole e medie impreseper consentire di recuperare quantosottratto loro negli anni ed hanno rag-
ECONOMIA&BUSINESS
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PHOTO: GIORGIO CHIESA
Marco Amorese
Stefano Bastianon
giunto transazioni per un controvalo-re di svariati milioni di euro. Ironiadella sorte, se dette somme nonsaranno richieste dai danneggiati tor-neranno nelle casse delle societàpartecipanti al cartello.
I settori che sono stati "cartellizzati"sono i più svariati e molteplici sono isoggetti che possono vantare un credi-to nei confronti dei partecipanti al car-tello: dal trasporto aereo ai mangimi,dagli accessori per il bagno agli scher-mi LCD dai produttori di parabrezzafinanche i tubi marini. Gli imprenditorie i consumatori danneggiati, hannoricordato i due avvocati, hanno gli stru-menti per ottenere il risarcimento delloro danno e dovrebbero farlo. "Mentre
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CLASS ACTION
La possibilità di recuperare somme che negli anni sono state indebitamente corrisposte dagli stessi ai partecipanti
al cartello, è un'opportunità concreta alla quale è "irragionevole rinunciare"
Azione civile e danno antitrust: un'opportunità per PMI e consumatori
In videoconferenzaMicheal Hausfeld
le azioni private costituiscono il 95%del contenzioso antitrust negli USA -ha detto Michael Hausfeld -, in Europaè ancora dominante l'azione delleautorità della concorrenza ma non vi èalcuno ostacolo o ragione per non pro-muovere ed ottenere un risarcimentocivilistico". Il problema principaleappare essere la mancanza di consa-pevolezza da parte dei danneggiati.
In collegamento dal Canada, LisaParliament ha voluto rimarcare laflessibilità delle forme di tutela assicu-rate dalla giurisdizione canadese chepuò giudicare azioni antitrust per fattiche siano avvenuti ovunque nel mondosalvo riconoscere che potrebbero porsiproblemi di eseguibilità, all'estero,delle sentenze emesse in Canada."Tuttavia - ha sottolineato il professio-nista canadese -, il dibattito internazio-nale è ormai accesissimo e diversesono le giurisdizioni, anche in Europa,che si sono cimentate con il compito didare strumenti di effettivo risarcimentodel danno contro i comportamenti
monopolistici". Tra i paesi europei laleadership spetta di sicuro alla GranBretagna dove sono state radicate ilmaggior numero di azioni per ottenereil risarcimento da danno antitrust.Peraltro, "gli studi impegnati in questaattività sono stati in grado di crearestrumenti che assicurano per il rischiodi soccombenza": in altre parole, per ilcaso di sconfitta, in giudizio il danneg-
giato non dovrà sostenere i costi dellespese legali. In questo modo, diventaparticolarmente allettante procedereper ottenere il risarcimento.
Stefano Bastianon ha messo in lucecome l'attività d'indagine contro i com-portamenti monopolistici è stata ampia-mente incentivata dalla possibilità diaccedere a programmi di clemenza che
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In videoconferenzaLisa Parliament
La platea
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comportano una esenzione o diminuzio-ne della sanzione per l'impresa che deci-da di denunciare il cartello. "Questotrattamento favorevole, che dovrebbefavorire la scoperta dei cartelli - hadetto il professore associato di Dirittodell'Unione Europea all'Università diBergamo - può essere compromesso
dalla possibilità di chiedere il risarci-mento del danno anche al soggetto cheaccede al trattamento di clemenza". Èdifficile capire che punto di equilibrio si
potrà trovare, a livello comunitario, percoordinare il funzionamento dei pro-grammi di clemenza con l'azione privata.
"L'Italia - ha ricordato MarcoAmorese - ha mostrato un particola-re attivismo nel settore. Il principalecampo di applicazione della tutela dalesione della concorrenza è stato ilfiume di azioni che ha seguito il prov-vedimento contro il cartello RC auto".Tuttavia, il sistema italiano si caratte-rizza tuttora per alcune lacune e incer-tezze procedurali che rendono incertal'azione giudiziale. Più efficienti risul-tano sistemi come quello inglese chehanno saputo trovare strumenti dis-suasivi più effettivi. "L'azione colletti-va italiana - ha continuato l'avvocatobergamasco -, che è stata introdottacon grandissime aspettative, ha datorisultati finora modesti. Inoltre, essasembra strutturata in modo da nondare i giusti incentivi ai proponenti".In Italia, l'analisi costi-benefici chedeve affrontare il promotore di un'a-zione di classe pende dalla parte deicosti e scarsi sono gli incentivi a farsipromotori di esse. Tuttavia, la magi-stratura ha gli strumenti per invertire
questa logica ove premiasse adegua-tamente i promotori di azioni cherisultino fondate rendendo così piùefficace lo strumento.
"In Europa - ha spiegato l'avvocatoPatrick Krauskopf - la cultura dellaconcorrenza si è sviluppata facendoaffidamento sull'attività delle autoritàamministrative indipendenti e, pertan-to, appare difficile prevedere qualesarà il futuro della tutela privata".Tuttavia, l'attenzione delle istituzionicomunitarie al tema sembra alto comeè messo in luce dalla consultazione
pubblica sui sistemi di "public redress"a tutela dei consumatori e delle picco-le e medie imprese avviata dallaCommissione europea. Sul ruolo fon-damentale dell'A.G.C.M. e dell'attivitàdi vigilanza affidata alla pubblicaamministrazione si è occupato, inchiusura, Mario Benedetti che hamesso in luce la natura fondamentaleche i diritti del consumatore hannoassunto e l'importante ruolo dell'auto-rità garante nella loro tutela.
In definitiva, l'auspicio appare che gliimprenditori ed i consumatori acqui-stino maggiore consapevolezza e cheil legislatore sappia introdurre quegliaccorgimenti che possano rendereanche il sistema italiano più funzio-nale ed allettante.
Patrick Krauskopf
Ingrid Gubbay
Mario Benedetti
Via Borfuro 12: prezzi impugnati evendita bloccata"BUROCRATISMI" (2° PARTE)
La clausola "di pregio" (che determina il prezzo degli appartamenti), stabilita dall'Agenzia del Territorioper la vendita dell'immobile Inpdap, il palazzo di fronteal nuovo Tribunale di Bergamo, ha scatenato un'ondatadi impugnazioni, ricorsi e controricorsi tra gli affittuariE ora le compravendite sono sub iudice
Via Borfuro 12, gli immobili Inpdap - exCPS (Cassa autonoma per le Pensioni aiSanitari) - regalano sempre occasioniper meravigliarsi di come lo Stato gesti-
sca il suo ingente patrimonio immobiliare. Comescritto nell'interrogazione depositata alla Camera il7 marzo scorso dall'onorevole Antonio Borghesi(IDV), infatti, non solo il collocamento sul mercatodegli immobili in questione sembra abbia avutoluogo "ad un prezzo [...] scontato del 30 per cento"per legge (D.l. 41/2004 convertito nella L.104/2004), rispetto ai valori di mercato ma "le astesi sono trasformate, a volte, in un'ottima occa-sione per gli speculatori immobiliari di profes-sione". Non solo, gli stessi rapporti inquilini -proprietà pubblica sembra siano caratterizzatida situazioni Kafkiane, ai limiti del grottesco.
"Gli enti pubblici non pagano la tassa diregistro per le unità abitative affittate".Continuando a leggere l'interpellanza dell'onorevo-le Borghesi risulterebbe, infatti, che "gli enti previ-denziali rimasti pubblici (Inps, Inpdap, e altri) hannoancora un consistente patrimonio rimasto invendu-to all'interno del quale abitano alcune migliaia diinquilini considerati senza titolo". Gli inquilini con-siderati senza titolo, però, non sarebbero tutti abu-sivi. Non sarebbero, in altre parole, tutti degli occu-panti clandestini ma alcuni risulterebbero senzatitolo per il semplice fatto che i proprietari degliimmobili, gli enti pubblici, non avrebbero provve-duto nel tempo a pagare la tassa di registro deicontratti di locazione. Scrive ancora l'esponentedell'Italia dei Valori, riferendosi alla generalitàdegli immobili degli enti pubblici, che "risulta all'in-
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PHOTO: GIORGIO CHIESA
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terrogante come molti enti pubblici nonpaghino la tassa di registro relativa alleunità abitative affittate". Se lo facesse unprivato, sarebbe additato ad evasore.Giustamente. In questo caso, invece, l'eva-sore (della tassa di registro) sembrerebbeessere lo stesso Stato. Per la precisioneenti pubblici dello Stato. Tralasciando ogni
commento sulla legittimità, quantomenomorale, di uno Stato supposto evasore nelreprimere l'evasione fiscale dei suoi cittadi-ni, una delle conseguenze pratiche del sup-posto mancato pagamento della tassa diregistro dei contratti di locazione è la noncertezza circa l'esistenza del titolo per abi-tare legittimamente un immobile.
Contratto di locazione non registra-to - uguale - niente rinnovo. Nienterinnovo - uguale - l'inquilino occu-pante abusivo. Il contratto di locazione, infatti, è soggetto aregistrazione obbligatoria presso l'Ufficiodel Registro dell'Agenzia delle Entrate ed alpagamento della corrispondente "tassa diregistro" a carico del locatore, pena l'in-completezza della procedura di registrazio-ne. Con conseguenze anche per i condutto-ri degli immobili. Se, infatti, la registrazionerisponde alla necessità di dare certezzalegale ai contratti, laddove la registrazioneè obbligatoria, la mancata registrazioneporta, oltre che all'evasione di un impostadovuta, alla mancanza di certezza circa l'e-sistenza del contratto, "con la conseguenzache gli inquilini", scrive l'onorevoleBorghesi, "non possono produrre il Mod.F23 relativo a tale pagamento (della tassadi registro ndr), ritenuto documento neces-sario per esercitare il diritto al rinnovo delcontratto e dunque rischiano di essere
esclusi da un loro diritto". Niente contrattoregistrato, insomma, niente rinnovo. Nienterinnovo e l'inquilino diventa occupante abu-sivo. Nonostante il regolare versamentodella pigione mensile e tanto che una delleesplicite richieste dell'interpellante alGoverno è: "Se non si ritenga opportuno diimpartire le necessarie direttive affinché glienti provvedano a pagare regolarmente latassa di registro con il modello F23 ed, inogni caso, per evitare che la sua mancataproduzione ricada sugli inquilini che nonhanno alcuna colpa".
Morosità: il mancato pagamentodell'affitto implica il congelamentodel diritto di prelazione sull'acqui-sto degli immobili posti in vendita.Anche i casi di morosità, però, non manca-no come nelle migliori storie dei rapportiinquilino - proprietario. Solo che l'onorevolesostiene come "risulterebbe altresì che incaso di morosità molti enti abbiano delega-to le operazioni di riscossione agli agentidella riscossione", ovvero quelli comeEquitalia Esatri tanto per intendersi. Ed irisultati sembra che non si siano fatti atten-dere. L'affidamento agli agenti della riscos-sione delle procedure di recupero dei cano-ni d'affitto pare, sostiene l'esponentedell'Italia dei Valori, che abbia aggravato "dioneri aggiuntivi insostenibili" gli inquilini. In
ogni caso, pagare o non pagare la pigionemensile, ai fini del rinnovo della locazione,sembra sia la stessa cosa negli immobilidegli enti previdenziali dello Stato tantoche, alla fine, qualcuno sembra non la paghidavvero. Anche in via Borfuro. Una situazio-ne di morosità che sarebbe sfociata in uncontenzioso nel quale, come detto, gliagenti della riscossione ci hanno messo lozampino tanto più che il non essere in rego-la con il pagamento dell'affitto implica ilcongelamento del diritto di prelazione sul-l'acquisto degli immobili posti in vendita.Conseguenza, quest'ultima, che, a suavolta, ha portato il contenzioso sulla moro-sità ad intrecciarsi con quello sulla determi-nazione delle basi d'asta per la venditadegli immobili.
Via Borfuro,12: nel 2002 vendita diunità commerciali alla modicacifra di 1000 euro al mq.In via Borfuro 12, in particolare, sembra chegli immobili posti in vendita dall'INPDAPsiano un'ottantina più i locali commerciali esembra altresì che la determinazione dellabase d'asta abbia scatenato un'ondata diimpugnazioni, ricorsi e controricorsi. In viaBorfuro 12, in poche parole, le procedure didismissione del patrimonio pubblico sono difatto in una situazione di paralisi se sieccettua la vendita delle unità commerciali,
Il complesso immobiliare costruito
nel 1967, tra via Borfuro e via Sant'Orsola,
è di proprietà dell'INPDAP
collocate sul mercato alla modica cifra di1000 euro al mq. Scrive, infatti, l'onorevoleStucchi (Lega Nord) in una interrogazione
del 2004: "INPDAP vendette nel marzo2002, tramite asta pubblicizzata solo neiquotidiani nazionali, numerose unità nonresidenziali. La base d'asta prevedeva unprezzo di 1000 euro/mq circa, in forza di unarelazione tecnica che non riteneva di pregiogli immobili stessi". Non credo che glialtri negozianti del centro di Bergamosarebbero d'accordo con la relazione
"tecnica" posta a fondamento delladeterminazione della base d'asta.
Nel 2004 base d'asta per le aliena-zioni degli appartamenti Inpdapaffittati: 1800 euro/mq.Peraltro nemmeno gli inquilini delle unitàresidenziali si sono dimostrati d'accordocon la relazione "tecnica" che, invece, deter-minava in 1800 euro/mq la base d'asta perle alienazioni degli appartamenti a loroaffittati. D'altronde come dargli torto? Disolito, in centro a Bergamo, i prezzi d'acqui-sto degli spazi commerciali dovrebberoessere più alti di quelli delle unità residen-ziali. Tanto più che la legge del 2004 sopra-citata fisserebbe i prezzi di cessione delleunità immobiliari ad un prezzo scontato del30%. Scrive, infatti, l'esponente della LegaNord nella sua interrogazione:"l'Agenzia delTerritorio di Bergamo nelle relazioni sum-menzionate non ha tenuto conto del prezzocui sono stati venduti nel marzo 2002 i beninon residenziali [...]. La classificazione attri-
buita alle unità abitative dei tre lotti delmedesimo immobile e non riconosciuta perle unità vendute nel 2002 ha dato origine aduna grave disparità di trattamento nellecondizioni di acquisto tra i diversi locatatri(famiglie da una parte, negozi ed uffici dal-l'altra)". Con la conseguenza che, ad oggi,sull'interrogazione a risposta scritta presen-tata da Giacomo Stucchi, mercoledì 6 otto-
bre del 2004, nella seduta n.522 non c'èancora risposta e via Borfuro 12 navigaogni giorno di più in un mare di incertezze.
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In via Borfuro 12 gli immobili posti
in vendita dall'Inpdapsono un'ottantina, più alcuni locali
commercialiNel 2002
sono stati collocati, sul mercato, spazi
commerciali alla modica cifra di
1000 euro al mq
In quanto a delitti denunciati, di qualsiasitipologia, Bergamo è venticinquesimanella classifica del Sole 24 ore. Il rapportoriguarda i primi sei mesi del 2010 e registra
un aumento delle denunce, una variazione del2.6 per cento rispetto allo stesso periodo del-
l'anno precedente. Un dato che ha una duplicelettura. Una, che i delitti sono aumentati. Due,che le denunce, cioè le persone che si rivolgo-no alle forze dell'ordine per reagire alle ingiusti-
zie sono cresciute di numero. Sono 23.027, paria 21.4 ogni mille abitanti. Bergamo tra le città
del nord viene dopo, fra le altre, la capolistaMilano (casi in calo del 4.8 per cento) e la vici-
na Brescia. Ultima, invece, è Oristano. Ma ilSole 24 ore si concentra su alcune tipologie
precise di delitti, quelli significativi per il mondodelle imprese, tant'è che l'indice di delittuosità
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L'INDAGINE
E' la posizione che occupa la nostra provincia nella speciale graduatoria dei delitti ogni mille abitanti nel primo semestre del 2010, pubblicata da
"Il Sole 24 Ore", in base alle elaborazione Anfp su dati del ministerodell'Interno. Crescono truffe, frodi informatiche e reati contro le imprese
Allarme criminalitàBergamo è 25esima
La Città dei Mille fa registrare in particolare
un rapporto di 21.4 reatiogni mille abitanti
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viene calcolato in base al rapporto dei reati ogni mille aziende. Sonoproprio i reati contro le imprese ad impressionare perché tenendoconto delle truffe e delle frodi informatiche, dei furti nei negozi, dellaricettazione, del danneggiamento con incendio e delle estorsioni,emerge una mini classifica che vede in testa Napoli ma in cui laprovincia di Bergamo si piazza al 22° posto su 103, facendo peg-gio di Brindisi, Caserta, Roma, Caltanissetta, Catanzaro, Ragusa. Ese nel totale Bergamo si piazza al ventiduesimo posto, dopoMilano (settima) e Brescia (diciottesima), nel dettaglio la nostracittà è nella topo ten per le truffe e le frodi informatiche. E' la posi-zione più alta. Ben più bassa è per quanto riguarda furti nei nego-zi, ricettazione, danneggiamento con incendio ed estorsioni.
Truffe e frodi informatiche - Intesta c'è Napoli, mentre incoda Matera. Ma anche Bergamo è alta, ottava, seguendonell'ordine dopo la capilista, Pescara, La Spezia, Palermo,Bologna, Reggio Calabria e Novara. I casi sono 908, nume-ro che va letto rapportandolo alle imprese e che si traducein un indice di 9.55. Tanto per capirsi, Novara ha un nume-ro di casi inferiori a Bergamo (309) ma la precede per l'indi-ce che è di 9.57. Lo stesso discorso vale per La Spezia,con 237 reati ma un indice di 11.77. In tutto sono 48.346.
Furti - Non che sia agli ultimi posti,ma in que-sta voce Bergamo esce dalla top ten e si piazzaal diciassettesimo posto (907 reati, indice di9.54). Sono i furti negli esercizi commerciali,negozi di ogni genere, da quelli di abbigliamen-to ai supermercati. In testa c'è Bologna (1524casi, indice di 15.63), seguita da città del nord,come Trieste, Lodi, Genova, Milano, Novara,Savona. Prima di Bergamo, risalendo la classi-fica, si incontrano Cremona, Alessandria eBrescia. Ultima Crotone con 29 furti (indice1.63). In tutto sono 45.057.
Ricettazione - Il primato torna a Napoli(1.451 casi, indice di 5.46). Ma per incontrareBergamo qui bisogna scorrere un lungo elencodi altre città, fino al cinquantaduesimo posto(148 reati, indice di 1.56). Tra i capoluoghi piùvicini, sono messe peggio Cremona diciasset-tesima (70 casi, indice di 2,27) e Milano tren-tesima con (816 reati, indice di 1.90). Meglioinvece Brescia, cinquantasettesima (148 reati,indice di 1.56). Ultima Trento con 22 casi, indi-ce 0.22. Totale delle ricettazioni: 11.638.
Incendi dolosi - Il primato spetta aCaltanissetta con 170 episodi che tradotti inindice fanno 6.38. Bergamo invece è settante-
sima, con 28 casi (indice 0.29). Un salto di dieciposti indietro per Brescia 45 casi, 0.37 di indi-ce, mentre per arrivare a Milano Bisogna risa-lire la classifica fino al trentasettesimo posto,con 220 reati e un indice di 0.51. UltimaBelluno con zero casi. Totale dei danneggia-menti con incendi dolosi: 4.822.
Estorsioni - Difficile azzardare un parago-ne in tema di estorsioni con Napoli, prima,che nell'arco di tempo considerato ne regi-stra 294. Ma Bergamo con 40 casi (quellinoti- indice 0.42), si piazza al quarantanove-simo posto. Non certo tra i primi, ma nem-meno di fondo classifica, dove si trovanoinvece Belluno e Sondrio senza nessun epi-sodio. Anche in questo caso conta il rap-
porto rispetto al numero di imprese, perchè,tanto per fare un esempio, Biella registra
22 delitti ma un indice di 1.11 che la piaz-za al secondo posto. Complessivamentele estorsioni sono 3.000.
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In Lombardia solo Pavia (23.8 reatiogni mille abitanti),
Brescia (25.9) e Milano(35) fanno peggio
di Bergamo
La classifica sul territorioDelitti denunciati nel primo semestre 2010, rapporto ogni 1000 abitanti
e variazione rispetto al primo semestre 2009
Province
3 Bologna
5 Firenze
1 Milano2 Torino
4 Genova
6 Prato
Numero Totale
30.857
28.664
137.54177.835
27.818
7.100
Ogni 1.000abitanti
Variazione %2009/2010
9 Imperia
11 Brescia
7 Roma8 Rimini
10 Modena
12 Pisa
5.808
31.835
115.8108.509
17.985
10.553
15 Savona
17 Pavia
13 Pescara14 Parma
16 Ravenna
18 Catania
6.890
12.833
8.09210.417
9.221
25.37819 Padova
21 Venezia20 R. Emilia
21.302
19.64611.966
31,6
29,1
35,034,0
31,4
28,9
26,3
25,9
28,228,1
26,1
25,7
24,0
23,8
24,424,0
23,9
23,423,1
23,023,0
-2,1
1,1
-4,8-2,0
-2,7
4,5
-0,6
3,7
3,9-8,9
-3,9
3,1
-4,9
0,7
6,03,9
-1,9
4,0-2,6
4,20,8
Per reati contro le imprese
la provincia di Bergamosi piazza al 22° posto
su 103
23 Lucca
25 Bergamo
22 Livorno
24 Pistoia
26 Foggia
8.899
23.027
7.780
6.436
14.60127 Novara
29 Latina28 Alessandria
7.734
11.3599.208
22,8
21,4
22,8
22,1
21,421,1
20,821,0
-2,1
2,6
1,2
-4,9
10,2-1,0
11,31,9
31 Palermo
33 Trieste
30 Napoli
32 Bari
34 Ferrara
24.949
4.696
63,773
23.090
7.09035 Grosseto 4.452
20,0
19,9
20,7
20,0
19,819,7
8,7
-0,6
-5,5
0,1
-11,1-0,8
49
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DRAGHI: "MAFIA: BERGAMO E MILANO LE PIÙ COLPITE"''Come ha avvertito la Direzione Nazionale Antimafia, in Lombardia l'infiltrazionedelle cosche avanza". A sottolinearlo è il governatore della Banca d'Italia, MarioDraghi, intervenendo all'Università degli Studi di Milano nel corso di un convegnosulle mafie nel nord. ''Le denunce per associazione a delinquere di stampo mafioso -ha proseguito Draghi - si sono concentrate fra il 2004 e il 2009 per quattro quinti nelleprovince di Milano, Bergamo e Brescia''.
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I PUNTI DI VISTA"Ma quali infiltrazioni, a Bergamo ormai c'è una vera e proprio presenza mafiosa. E' positivo che la dichiarazione di Mario Draghi abbia avuto una grande risonanza mediatica, per-ché la consapevolezza su quello che accade in provincia è troppo scarsa". Così Rocco Artifoni, rappresentante bergamasco dell'associazione Libera, commenta su Affaritaliani.it(in un'articolo di Maria Carla Rota) i dati diffusi dal governatore di Bankitalia."La mafia a Bergamo? Io in provincia non ho mai visto una coppola". E' la risposta di Ettore Pirovano,presidente della Provincia orobica e parlamentare leghista. Voi come la pensate. Le mani della n'drangheta toccano Bergamo? Noi siamo immuni o la mafia c'è ma non si vede?
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ECONOMIA&BUSINESS
Stezzano: due condanne per il super stipendio
del segretario comunale"LA PREBENDA"
In un anno, l'ex direttore generale del Comune era arrivato a guadagnare oltre 200mila euro, quasi quanto il presidente della Cassazione. Ora, la Corte dei conti ha condannato lui
e l'ex sindaco a risarcire l'amministrazione con 174mila euroNero su bianco (nei box) tutte le motivazioni della sentenza
Lo stipendio - super - dell'ex direttoregenerale tornerà (almeno in parte)nelle casse del Comune di Stezzano.Lo ha deciso la Corte dei Conti regio-
nale, che ha condannato sia l'ex dirigente,Giovanni Barberi Frandanisa, che l'ex
sindaco di Stezzano Stefano Oberti a risar-cire l'amministrazione. Dovranno restituire,
recita la sentenza "la somma complessivadi euro 174.175,16, con ripartizione dell'ad-debito in parti uguali, comprensiva di rivalu-tazione monetaria, oltre a interessi legali".
Compenso Giovanni Barberi Frandanisa:
nel 207.156,67 euro, nel 2008 di 224.302,56euro. La vicenda risale al biennio 2007-2008,
quando Barberi Frandanisa, accumulò gliincarichi di segretario e di direttore generalenel Comune di Stezzano. Il doppio incarico glifruttò un compenso "abnorme e ingiustificato"
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1. La richiesta di condanna della Procura regionale riguardala condotta illecita del Sindaco e del Segretario/Direttoregenerale del Comune di Stezzano (BG), i quali avrebbero con-cordato un trattamento economico lordo per la funzione diDirettore generale, negli anni 2007 e 2008, assolutamenteingiustificato, se rapportato all’analogo trattamento eroga-to dallo stesso ente locale in favore dei Segretari/Direttorigenerali successivamente nominati.
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con un aumento superiore al 500 per centorispetto al predecessore e per un ammontarevicino al tetto massimo previsto per il presi-dente della Cassazione. Nel 2007 lo stipendiolordo del dirigente fu di 207.156,67 euro, nel2008 di 224.302,56 euro (sempre lordi). Ora èchiamato a risarcire il danno erariale, calcola-to dalla Corte dei conti in 174.157,16 euro:importo pari al valore di uno dei due contratti.La vicenda è anche emersa sulla stampa loca-le, "determinando - si legge nella sentenza -una situazione di tensione presso l'ammini-strazione locale, culminata con le dimissionidel segretario-direttore generale convenuto ela cessazione del suo rapporto lavorativocon il Comune di Stezzano dal dicembre2008". Nel 2009 Oberti perse le elezionicomunali e si è poi ritrovato parte in causadavanti alla Corte dei Conti della Lombardia.
Il procuratore regionale: "compensoabnorme e ingiustificato". Il procuratore
regionale facente funzioni Paolo Evangelista,durante l'apertura dell'anno giudiziario, ha cita-to proprio il caso di Stezzano come uno tra gliesempi più negativi di gestione delle risorsepubbliche tra quelli registrati nel 2010. "Uncompenso abnorme e ingiustificato - ha sottoli-
neato lo stesso procuratore - perché con un'in-dennità aggiuntiva aumentata del 500% rispet-
to al predecessore, al segretario del Comune inconcreto non sono state date nuove attribuzio-ni con la nuova nomina a direttore generale". Eha tenuto a ribadire che "si tratta di un tratta-mento economico rilevante, che si avvicina ailimiti massimi, quelli che la legge ha fissato
per lo stipendio del primo presidente dellaCorte di Cassazione, 289.984 euro lordi annui".
Il comune di Stezzano
2. Nella fattispecie, la questione controversa concerne l’ele-vata retribuzione attribuita dal Sindaco al dott. BARBERI FRAN-DANISA, per la funzione di Direttore generale, superiore del500% alla misura accordata dallo stesso Sindaco al precedenteSegretario, per cui il trattamento complessivo fruito dal mede-simo, nel periodo gennaio-novembre 2008, comprensivo della pre-detta indennità aggiuntiva, è risultato pari ad euro 224.302,56.Si tratta di un trattamento economico rilevante, che si avvici-na ai limiti massimi del trattamento economico onnicompren-sivo a carico delle pubbliche finanze con riferimento al trat-tamento del primo presidente della Corte di cassazione.
Comune di Dongo (3.400 anime): com-penso per il segretario 150 mila euro
lordi annui.Oggi - va detto - il ruolo del segre-tario del comune non ha più ragione di esiste-re nelle comunità dove è presente la figura deldirettore generale, che ha il compito di "adattuare gli obiettivi stabiliti dagli organi digoverno del Comune e di sovrintendere allasua gestione". Le mansioni non si discostanomolto da quelle di un segretario ma, in più, c'èla concreta possibilità di accumulare altre pre-bende che fanno lievitare lo stipendio, pareg-giandone l'importo a quello percepito da unalto dirigente dello Stato. Inoltre, nel caso in cuila stessa persona eserciti sia le funzioni didirettore che di segretario, i costi non si riduco-no, anche se l'indennità per l'altra funzionesembri superflua. A Dongo, comune in provin-cia di Como con 3.400 anime, il segretariocomunale grazie ai due uffici, ha visto crescereil suo stipendio di un migliaio netto di euro gra-zie allo stipendio di 150mila euro lordi annui.Incarichi, nota bene, conferiti nonostante ilsecondo incarico possa essere affidato soltan-to nei Comuni con più di 15mila abitanti.
Principi guida dell'azione amministrativa:"efficacia, efficienza ed economicità".Sempre nella sua relazione, inoltre, ha ricordatoPaolo Evangelista "se è vero che nell'ordina-
mento degli enti locali non è stato specificato,neppure a livello di contrattazione collettiva,
l'ammontare della predetta indennità aggiunti-va, è altrettanto vero che il potere discrezionaledel sindaco deve essere esercitato in coerenzacon i principi di efficacia, efficienza ed econo-
micità dell'azione amministrativa e deve esseresorretto dal superiore principio di ragionevolez-za dell'agire pubblico".
Comune di Stezzano: nel 2009 la legavince le elezioni, sconfitto il centrosini-stra. Tornando a Stezzano, il caso del super sti-pendio di Barberi Frandanisa fu proprio uno degliargomenti forti della campagna elettorale cheportò la leghista Elena Poma a strappare al cen-trosinistra la guida del Comune nel 2009.Evidentemente, non fu troppo convincente lalinea difensiva scelta da Oberti quando sosten-ne che, grazie alle sue competenze, il segreta-rio/direttore generale avrebbe aumentato l'effi-cienza della struttura comunale, determinandoanche dei risparmi per l'amministrazione.
Compenso di Vittuone: compenso diGiovanni Barberi Frandanisa 80milaeuro. Ora Barberi Frandanisa continua asvolgere la professione di segretario gene-rale nei Comuni di Vittuone e Robecchettocon Induno, in provincia di Milano. Il sinda-co di Vittuone a fine 2008 spiegò che, però,lo stipendio sarebbe stato tutta un'altracosa: 80mila euro, invidiati di certo da tantilavoratori, poco più di un terzo di quanto lopagava il Comune di Stezzano.
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3. La difesa sostiene che la ragguardevole remunerazioneaccordata al dott. BARBERI FRANDANISA sia stata ampiamenteripagata dai vantaggi conseguiti dall’ente grazie al profi-cuo apporto del medesimo e che la valutazione di proporzio-nalità e di adeguatezza del maggior esborso dovrebbe tenerconto di tali elementi. Tuttavia ciò non risulta dall’attoe, soprattutto, non poteva essere noto al momento della deli-berazione di un trattamento economico così elevato.
4. Alla luce di quanto sopra esposto, sussiste l’il-legittimità della scelta operata dall’ente locale diriconoscere al dott. BARBERI FRANDANISA un tratta-mento economico, a titolo di indennità di direzionegenerale, assolutamente non giustificato.
5. Tenendo conto delle conoscenze disponibili al momento del-l’adozione del decreto sindacale di nomina e del contesto lavo-rativo in cui il dott. BARBERI FRANDANISA avrebbe operatorisulta evidente che i convenuti abbiano agito con notevolespregiudicatezza e dispregio delle più elementari regole diprudenza e di buona amministrazione, avendo concordato un com-penso decisamente fuori linea sia rispetto alle retribuzionidel personale dirigente al servizio di una pubblica ammini-strazione e sia in relazione a quanto percepito dal dott.BARBERI FRANDANISA nell’ente di provenienza allo stesso titolo.
P.Q.M.La Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale per la RegioneLombardia, definitivamente pronunciando,
CONDANNAi Sig.ri Stefano OBERTI e Giovanni BARBERI FRANDANISA al risar-cimento del danno in favore del Comune di Stezzano, della sommacomplessiva di euro 174.157,16, con ripartizione dell’addebito inparti uguali, comprensiva di rivalutazione monetaria, oltre ainteressi legali dalla data della presente sentenza al soddisfo.
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La fotonotiziaUN MILIONE DI EURO IN PIÙ. PALAZZOFRIZZONI PUNTA SULLE MULTENel bilancio di previsione Palazzo Frizioni punta sulle contravvenzioni. Dalle sanzioni, infatti, fino al 2009 arrivavano 5.3 milioni di euro all'an-no, mentre nel 2010 ci si è fermati a 4.3 con il relativo disappunto delle minoranze. Dopo il significativo calo registrato lo scorso anno, ades-so Palafrizzoni punta decisamente a rimpolpare le entrate che derivano dalle sanzioni amministrative. Probabilmente, lo scorso anno sareb-be stato incassato meno rispetto al trend abituale derivato dalle contravvenzioni, forse anche a causa del giro di valzer di comandanti dellapolizia locale, ben tre in dodici mesi: Virgilio Appiani, Diego Poggi e Paolo Cianciotta. Ora l'obiettivo è stato aggiornato, per il 2011,all'inflazione: 5.5 milioni di euro. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda nuove tasse… quelle che ci sono bastano e avanzano
ECONOMIA&BUSINESS
Il commercio rappresenta perogni territorio non solo un poten-te strumento di sviluppo econo-mico locale, ma anche di attrat-
tività e coesione sociale. LaRegione Lombardia ha individuatonei Distretti del commercio unamodalità innovativa di promozionedel settore, che punta a rendere inegozi e gli esercizi pubblici sem-pre più protagonisti dello sviluppolocale, ma che può diventare anchestrumento di valorizzazione del ter-ritorio, in grado cioè di accrescernel'attrattività anche da un punto divista sociale/turistico. I distretti delcommercio, siano essi Distretti Urbanidel Commercio (DUC), Distretti Diffusi
del Commercio (DDC) o Distretti diRilevanza Intercomunale (DID), sono areecon caratteristiche omogenee nelle quali
le amministrazioni pubbliche e i commer-cianti lavorano insieme per realizzare unaserie di iniziative e di interventi di gestio-
“BERGAMO FORMAZIONE”
Interventi di animazione e sensibilizzazione realizzati dalla Camera di Commercio, attraverso Bergamo Formazione, per favorire
la "logica di distretto" negli operatori commerciali. Lo scopo: aiutarli a comunicare meglio la propria offerta e valorizzare i territori. A maggioincontri in 5 distretti: Ville e Torri dell'Isola e Colline Orobiche; Insieme
sul Serio e Altopiano Selvino e Aviatico; Città di Seriate
ECONOMIA&BUSINESS
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Distretti del commercio: incontri di formazione al via
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ne integrata che hanno l'obiettivo di inci-dere sullo sviluppo sociale, culturale,economico ed ambientale dei contestiterritoriali aderenti. Per sostenere questoprogetto di territorialità condivisa e diffu-sa la Regione ha già emesso 4 bandi (il 4è tuttora aperto) e ha erogato, nei 3 bandi(già chiusi) dal 2008 al 2010, risorse com-plessive per oltre 55 milioni di euro, chehanno portato alla nascita di 147 distret-ti urbani e diffusi del commercio a livellolombardo, 19 dei quali creati sul territoriodella nostra provincia (vedi box con l'e-lenco completo). La logica dei distretti haquindi trovato terreno fertile in bergama-sca, cosa che "ci porta ad essere - affer-ma il Presidente della Camera diCommercio Paolo Malvestiti - una delleprovince che ha creduto fortemente alrilancio del commercio secondo la moda-
lità promossa dalla Regione, che preve-de, per la presentazione dei progetti suidiversi bandi, la creazione di ampie part-nership tra pubblico e privato, modalità dilavoro che sta portando buoni risultati eche quindi può essere seguita comeesempio per dar vita ad interventi chevogliano incidere sullo sviluppo economi-co del territorio". I 78 Comuni coinvolti nei19 distretti creati nei 3 bandi sono il risul-tato di questa partnership, che ha vistolavorare insieme anche le 2 Associazionidel settore, Ascom e Confesercenti, chedall'avvio dell'iniziativa hanno iniziato a
rapportarsi con i Comuni aderenti aidiversi distretti creati sia in fase di pre-sentazione dei progetti sia post finanzia-mento regionale. E il lavoro svolto inco-mincia a dare i suoi frutti perché inizianoa vedersi anche i primi risultati concreti dialcune aggregazioni, dato che gli opera-tori sono riusciti a produrre idee/proposteche hanno portato a realizzare loghi, por-tali, servizi, indagini e manifestazioni diinteresse in modo condiviso e a vantag-gio del territorio di riferimento. I distrettinon sono però da considerare realtà sta-tiche; è possibile che presto diventinoelementi autonomi, in grado di darsi
modelli di gestione indipendenti, purseguendo sempre la logica dell'unione diforze pubbliche e private che lavoranoinsieme per obiettivi comuni, che è ilmotivo per cui i distretti sono stati volutidalla Regione Lombardia. Ma per arrivareall'autonomia sarà probabilmente neces-sario ancora tempo, anche perché nontutti i distretti sono "maturi" allo stessomodo ed è in questo contesto che si inse-risce il progetto "Interventi di sensibilizza-zione e di formazione continua per refe-renti dei Distretti e per operatori commer-ciali", iniziativa finanziata dalla Cameradi Commercio e realizzata dall'Azienda
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I 19 Distretti bergamaschi
Distretto Comuni appartenenti
Selvino, Aviatico e Algua
Osio Sotto, Verdello, Verdellino, Boltiere e Ciserano
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Gandino, Leffe, Cazzano S. Andrea, Casnigo e Peia
Valbondione, Gandellino, Gromo, Oltressenda Alta, Ardesio, Villa d'Ogna, Premolo, Valgoglio e Oneta
Sarnico, Credaro e Villongo
Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Palazzago e Barzana
Clusone, Parre, Ponte Nossa, Rovetta, Piario, Songavazzo,Onore, Cerete e Fino del Monte
Albino, Alzano e Nembro
Calusco d'Adda, Villa d'Adda, Sotto il Monte e Carvico
Dalmine, Osio Sopra, Treviolo e Lallio
Bracca, San Pellegrino, Serina, Costa Serina, Oltre il Colle e Cornalba
Zogno, Brembilla e Sedrina
Vertova, Colzate, Fiorano, Gazzaniga e Cene
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Ponte San Pietro, Ambivere, Mapello, Terno d'Isola, Brembate di Sopra
Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore di Scalve
Altopiano Selvino e Aviatico
Area Zingonia
Bergamo Centro
Treviglio
Cinque Terre della Val Gandino
Asta del Serio
Dal Sebino all'Oglio
Colline Orobiche
Alta Val Seriana -Clusone
Insieme sul Serio
Isola Bergamasca
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Fontium et Mercatorum
La Porta della Val Brembana
Honio
Lovere, Bossico e Castro
Seriate
Ville e Torri dell'Isola
Quota Scalve
Speciale Bergamo Formazione, che per-metterà di effettuare nel 2011, dopo l'e-sperienza già realizzata nel 2010, nuoviinterventi di sensibilizzazione e di forma-zione in una serie di distretti di recenteapprovazione. Per promuovere e creare"cultura dei distretti commerciali", oltreche per favorire il senso di appartenenzadegli operatori agli stessi, nel 2010 laCamera di Commercio, sempre attraver-so Bergamo Formazione, ha organizzatointerventi di animazione e di formazioneper un totale di 162 ore, a cui hanno ade-rito 275 commercianti/esercenti/inte-ressati appartenenti a 7 distretti delcommercio (DDC Cinque Terre della ValGandino, DUC Bergamo Centro, DUC diTreviglio, DDC Isola Bergamasca, DDCarea Zingonia, DDC Alta Val Seriana -Clusone e DDC Asta del Serio). Gli inter-venti sono serviti in particolare a favorirenegli operatori commerciali la compren-sione della "logica di distretto", aiutan-doli anche a comunicare meglio la pro-pria offerta legandola a quella del terri-torio di riferimento che, grazie ad unaserie di interventi mirati, è stato reso piùattrattivo ed è stato rilanciato anche daun punto di vista turistico. "In questomodo la Camera di Commercio - pro-segue Emanuele Prati, SegretarioGenerale - continuerà, in quanto partefondamentale del sistema di governancelocale, a sostenere la fase di start up deidistretti creati, svolgendo un importanteruolo sussidiario a favore del sistemaassociativo ed imprenditoriale locale".Nel corso del 2011 si realizzeranno nuoviinterventi di animazione e di formazioneper gli operatori di quei distretti ammes-si al finanziamento regionale e che nonhanno beneficiato della formazione nelcorso del 2010. In particolare, nel mesedi marzo/aprile sono stati realizzati i per-corsi previsti in 4 distretti: i DDC Fontiumet Mercatorum e La porta della ValBrembana, il DID Area 525 e il DDCQuota Scalve. Nel mese di maggio ver-ranno realizzati altri 3 percorsi formativinei seguenti 5 distretti: Ville e Torridell'Isola e Colline Orobiche; Insieme sulSerio e Altopiano Selvino e Aviatico;Città di Seriate (vedi box con le date degli
incontri programmati). Negli ultimimesi dell'anno si pensa invece direalizzare gli interventi formativi neiDistretti di Lovere, Bossico e Castro,Dal Sebino all'Oglio e Honio."Quest'anno però - come sottolineainfine Cristiano Arrigoni, Direttore diBergamo Formazione - il nostro inter-vento non si limiterà a realizzare, come
fatto lo scorso anno, solo l'attività disensibilizzazione e di formazione rivol-ta agli operatori commerciali di alcunidistretti provinciali: stiamo infatti rea-lizzando anche un percorso formativospecifico rivolto ai referenti dei distret-ti appartenenti sia alle 2 Associazionidi Categoria coinvolte sia ai Comunicapofila dei distretti ad oggi creati".
Prossimi appuntamenti per operatori commerciali dei distretti
Ville e Torri dell'Isola e Colline Orobiche
18 maggio"Il distretto come strumentodi valorizzazione del com-mercio"
25 maggio"Fare sistema come moda-lità di promozione dell'atti-vità commerciale"
1 giugno"Organizzazione di eventi etecniche di allestimento delpunto vendita"
8 giugno"Sviluppo di servizi comefattore competitivo"
Tutti gli incontri si terrannonella Sala riunioni dellaBiblioteca Civica di PonteSan Pietro (via Piave 26),dalle 20.30 alle 23.30
Seriate
26 maggio"Il distretto come strumentodi valorizzazione del com-mercio"
31 maggio"Fare sistema come modali-tà di promozione dell'attivitàcommerciale"
7 giugno"Organizzazione di eventi etecniche di allestimento delpunto vendita"
13 giugno"Sviluppo di servizi comefattore competitivo"
Tutti gli incontri si terran-no nell’Auditorium dellabiblioteca di Seriate (viaItalia 58), dalle 20.30 alle23.30
Altopiano Selvino e Aviatico e Insieme
sul Serio
14 giugno"Il distretto come strumentodi valorizzazione del com-mercio"
21 giugno"Fare sistema come modali-tà di promozione dell'attivitàcommerciale"
28 giugno"Organizzazione di eventi etecniche di allestimento delpunto vendita"
5 luglio"Sviluppo di servizi comefattore competitivo"
Tutti gli incontri si terran-no nella Sala Consiliaredel Comune di Albino(Piazza Libertà 1), dalle20.30 alle 23.30
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PER ISCRIZIONI CONTATTARE: Bergamo Formazione - Azienda Speciale della CCIAAdi Bergamo, Tel. 035/3888011- Fax 035/247169; E-mail: [email protected]
PER INFORMAZIONI: Ascom Bergamo, Tel. 035/4120201 - Fax 035/231082; E-mail: [email protected] Bergamo, Tel. 035/4207277 - Fax 035/4207288;E-mail: [email protected]
LA PARTECIPAZIONE AGLI INCONTRI E' GRATUITA
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ECONOMIA&BUSINESS
NEGOZI: APERTURE DOMENICALI. SI O NO?Fare shopping, ma anche solo "gironzolare" di domenica od in altrigiorni di festa, è un'abitudine sempre più diffusa, incentivata dallenumerose aperture domenicali e straordinarie programmate daicentri commerciali e dai negozi cittadini. Secondo la normativaregionale, la grande distribuzione può derogare all'obbligo di chiu-sura per 22 domeniche o festivi durante l'anno in accordo conamministrazione e parti sociali mentre i piccoli negozi invecepossono rimanere aperti sempre la domenica. "Oriocenter",gravitando in una zona aeroportuale, può restare aperto sempre.
I lettoriPerchè la Sig.ra Enrica Foppa Pedretti non da il buon esem-pio e lavora pure lei tutte le domeniche con orario continuato!?
Paolo D.
Credo che l'apertura degli esercizi commerciali di domeni-ca sia una buona idea anche se dovrebbe essere accompa-gnata da iniziative culturali o ludiche che spingano le per-sone a vivere la nostra splendida città anche la domenica!!!!
Chiara C.
Se vogliamo che la gente viva Bergamo, dobbiamo rendere vivala città e quindi: SI all'apertura domenicale dei negozi!! A tuttele iniziative che il centro ha proposto fino ad oggi, i bergamaschihanno partecipato numerosi e con molto entus...iasmo, ultimoevento da ricordare "Cuochi in scena" in Piazza della Libertà: inquesti ultimi due w-end ho visto il centro vivere di gente diver-sa ma comune, curiosa di provare "altri" sapori magari non cosìfacilmente avvicinabili...quindi, non lasciamo invecchiare ilcentro pensando che la gente preferisca andare fuoriporta! i fatti dimostrano che se gli diamo un'anima, e bastapochissimo, lo vedremmo vivere anche nei giorni di Festa!!
Debora G.
Bergamo è una città con grandi potenzialità, è sicuramente loha dimostrato nelle ultime manifestazioni che ha ospitato eproposto. La città di Bergamo è stata teatro di numerosi even-ti, e sembra che ognuno abbia riscosso successo. I negozi... èvero che non fanno parte degli eventi che hanno caratterizzatoBergamo nell'ultimo periodo, ma sicuramente fanno da"Cornice", e penso che i negozi aperti, con le loro vetrine illu-minate, sempre in mutamento e piene di colori, possano sicu-ramente esser di gran lunga più piacevoli di una lunga sfilza disaracinesche abbassate! Quindi, visto che Bergamo è davveroViva nel fine settimana, ben vengano i Negozi aperti di dome-nica!!!( e forse anche gli stessi negozi trarrebbero dei vantaggi...)
Luca C.
Il quesito
LA PROPOSTA"Fosse per me, i negozi in centro a Bergamo resterebbero aperti tuttele domeniche": è il pensiero di Enrica Foppa Perdetti, assessore comu-nale di Bergamo alle Attività produttive. La sua posizione è nota datempo ai commercianti e il centro di città bassa avrebbe le carte inregola sul piano normativo per avere esercizi commerciali in funzioneogni domenica. Ergo: se via XX Settembre di domenica è un desertodipende dalla volontà degli esercenti. Voi siete d'accordo sull'aper-tura domenicale dei negozi del centro tutte le domeniche del mese?
ECONOMIA&BUSINESS
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PAROLA ALL'ASSOCIAZIONE
Globalizzazione, aggregazione, innovazione e welfare sono i temi che Angelo Carrara, presidente dell'Associazione Artigiani, toccherà
nella prossima assemblea ordinaria dei soci. Non solo lavoro e impresaperché il 28 e 29 maggio ci sarà la festa Artigianinsieme: due giornate
di eventi per imprenditori e famiglie
Artigiani, un futuro da affrontare
mettendosi in rete
Il futuro degli artigiani bergamaschi saràsempre più "glocal", secondo il noto neo-logismo coniato dal sociologo ZygmuntBauman, frutto della fusione delle parole
globale e locale, che ben si adatta al mododi essere dell'Associazione Artigiani diBergamo, da sempre caratterizzata da un soli-do radicamento sul territorio e da un'altret-tanto forte propensione all'apertura ainuovi mercati internazionali. E glocal saràanche il taglio e l'indirizzo delle politichedell'Organizzazione bergamasca che verrannopresentate in occasione della prossimaassemblea ordinaria dei soci (la 66esima), chesi terrà il 28 maggio nell'inedito contenitore diArtigianinsieme, una festa voluta e realizzatadall'Associazione nella propria sede diBergamo e nel contiguo parco del Galgario,come ringraziamento al mondo dell'artigiana-
to e delle piccole imprese del nostro territorio."E' il segnale di un modo nuovo di aprirci allacomunità - ci spiega il presidente AngeloCarrara -, di vivere il territorio in cui quotidia-namente operiamo, che si unisce alla volontàdi richiamare all'attenzione dei cittadini edelle istituzioni la capacità creativa dell'im-prenditoria e dell'artigianato diffuso, da sem-pre il cuore dell'economia bergamasca. In unmomento di crisi economica, artigiani e pmiassumono un'importanza fondamentale per-ché dalla capacità di conciliare solidarietà esussidiarietà dipende il welfare delle nostrecomunità". Tra gli argomenti che verrannoaffrontati nell'assemblea, che porta il titolosignificativo "Tradizione e futuro: vivere il ter-ritorio per aprirsi al mondo", ci sono in par-ticolare i temi della globalizzazione, aggre-gazione, internazionalizzazione e welfare.
Presidente, come si conciliano arti-gianato e globalizzazione?"Globalizzazione è un termine che ha assuntosignificati diversi e contraddittori e al qualespesso artigianato e pmi guardano con preoc-cupazione o, quanto meno, con diffidenza.Non possiamo tuttavia nasconderci che sitratta di un processo ormai irreversibile e dun-que lo sforzo è quello di non subirlo passiva-mente ma, al contrario, di gestirlo. L'impegnomesso in campo dall'Associazione Artigianiè proprio quello di cercare di definire lo sce-nario futuro, le scelte strategiche da com-piere, per trasformare in opportunità per lepiccole e medie imprese un'evoluzione deimercati che pare inevitabile. Per far questole strade da percorrere devono essere lacapacità di fare un salto di qualità sul fron-te dell'innovazione e delle reti d'impresa".
ARTICOLO DI: LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA
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Dunque un salto di qualità che comporteràuna maggiore sensibilità ai temi dell'inno-vazione, dell'internazionalizzazione e del-l'aggregazione. Ma le imprese bergama-sche sono pronte a questo cambio di rotta? "La peculiarità di artigiani e pmi bergamasche è il forteattaccamento al territorio e alla tradizione. Adesso, aquesto, deve legarsi l'apertura progressiva e costanteai nuovi mercati e a nuove modalità di produrre e diconcepire il proprio lavoro. Nel periodo attuale, carat-terizzato da un mercato difficile, è fondamentale che le
Angelo Carrara
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imprese puntino ad internazionalizzarsi e inno-varsi, e questo grazie soprattutto al tutoraggiodelle associazioni di categoria, perché non èpiù il momento di lanciarsi in avventure solita-rie. La nostra Associazione se ne è resa contoda tempo e con interventi di formazione eaccompagnamento sta supportando gliimprenditori verso questo cambio di mentali-tà, certamente non facile, soprattutto da partedelle piccole realtà, anche se vediamo negliultimi anni un'inversione di tendenza: del
resto sono soprattutto coloro che hannodimensioni ridotte a dover fare i conti conla quotidiana erosione della propria fettadi mercato da parte di concorrenti chesono sempre più spesso internazionali".
Cresce dunque l'importanza di met-tersi in rete?"Aggregarsi e fare squadra è sempre più unanecessità. Le esperienze che abbiamo pro-mosso, come quella di "Sebino Innova", unprogetto che ha coinvolto 14 aziende artigianedel Sebino del settore della gomma plastica,stanno dimostrando come anche tra le nostrePmi si stia abbandonando la vecchia conce-zione dell'imprenditore chiuso nella sua botte-ga e si stia comprendendo l'importanza di farerete, mettendo in comune ricerca, innovazio-ne, iniziative di promozione e di business. E' unconcetto nuovo che richiede innovazione,anche mentale. Partecipando ad una rete è
possibile dar vita a collaborazioni tecnolo-giche e commerciali, acquisire maggiorforza contrattuale, ottenere agevolazioniper ricerca e sviluppo, mantenendo allostesso tempo la propria identità. Il futurova in questa direzione. In questo senso iconsorzi, che sono stati fino ad oggi i prin-cipali strumenti a disposizione delle impre-se, sono i veri precursori del contratto di rete.
Sebino Innova è dunque la dimostra-zione concreta che in rete si può vin-cere la sfida della globalizzazione"Sì, ed è soprattutto un esempio di prestigio diquanto può fare la sinergia tra imprese seadeguatamente sostenuta dalle associazionie dalle istituzioni. Il progetto, realizzatodall'Associazione Artigiani con la collaborazio-ne del centro di ricerca Unitre di Milano edell'Università E-Campus, con la Provincia diBergamo come capofila e il cofinanziamen-to della Regione Lombardia, ha consentitodi creare una rete di eccellenza in grado dicogliere le opportunità del mercato interna-zionale, attraverso l'utilizzo delle piùmoderne tecnologie per l'informazione e lacomunicazione. Tra i risultati, presentatiqualche settimana fa, si segnalano in par-ticolare 1.878 contatti con potenzialiclienti, il 64% dei quali utili per futureprospettive commerciali".
Eppure, dal punto di vista degli impren-ditori, bisogna fare i conti con unacerta resistenza a mettersi insieme…"La resistenza a mettersi insieme si è dimo-strata la caratteristica che rende le Pmi piùvulnerabili: oggi è necessario cambiareapproccio al mercato per competere. Non cisono alternative. Sperimentare la collabora-zione tra imprese, intraprendere la stradadella rete, vista come opportunità reciproca enon come minaccia alla propria autonomia, èla via da percorrere. Da parte nostra c'è unimpegno concreto a sostenere le impreseverso questo cambiamento e a divenire cata-lizzatori delle loro idee, particolarmente neiconfronti delle micro realtà che singolarmentenon avrebbero i mezzi e le risorse per affron-tare mercati ai quali invece possono tran-quillamente accedere in forma aggregata".
Altra questione che affronterete in
assemblea è quella del welfare edi una rinnovata attenzione allapersona. Cosa vi proponete?"Il tema del welfare, che verrà più dettaglia-
tamente affrontato anche in occasione dellanostra Conferenza Organizzativa prevista aluglio, sta oggi attraversando profondi cam-biamenti. Quello che è sotto gli occhi di tutti èche in futuro non potremo più aspettarci lefavorevoli condizioni degli ultimi 50 anni. Ilwelfare non potrà più essere basato solo sul-l'intervento sociale dello Stato, ma occorreràspostare il baricentro sulla comunità sociale,fatta di famiglie e di "corpi intermedi", in uncontesto di nuova sussidiarietà. È questa lacosiddetta "welfare community" che compor-terà un nuovo modo di guardare al benecomune legato al vivere sociale delle personee non solo al bene individuale ed economico.Sta finendo un'era e sarà compito di tutti noicostruirne una nuova in cui dovremo riportarela persona e la famiglia al centro del processoculturale, educativo ed economico sociale".
La festa Artigianinsieme va sicura-mente in questa direzione."È una manifestazione di due giorni dedicataai soci, nata dall'intenzione di considerarel'imprenditore non solo in termini di gestoredi impresa e destinatario di servizi, ma comeparte di un tessuto sociale che si radica nelterritorio, riscoprendolo come persona, con ipropri affetti, valori e interessi extralavorati-vi. Da qui il pensiero di realizzare un'iniziativache, attraverso momenti di aggregazione,festa, divertimento e cultura, rappresentasselo stretto legame che ognuno di noi sentecon il territorio in cui opera e in cui ha le pro-prie radici personali, familiari, formative".
Dal 7 al 13 novembre ci sarà la"Settimana per l'energia". Novità perl'edizione 2011?"Oltre alla consueta sinergia che quest'annovede ancora più uniti enti, associazioni e isti-tuzioni nella realizzazione della manifestazio-ne, la grande novità dell'edizione 2011 è ilcoinvolgimento del mondo della scuola. Per glistudenti bergamaschi verranno organizzateiniziative, concorsi a premi, percorsi for-mativi per sensibilizzarli sull'esigenza dellasalvaguardia dell'ambiente e sollecitarnel'orientamento verso le professioni verdi".
Il direttoreStefano
Maroni
Bergamo ha le sue "green town",paesi dove la produzione dienergia da fotovoltaico è moltosignificativa e sono: Isso,
Pognano e Spirano. Con 49 Watt prodot-ti per abitante, in media, la provincia diBergamo è ai piedi del podio, quarta trale undici province lombarde nella clas-sifica che mette fila i territori in basealla loro "virtuosità" energetica. I datisono il frutto dell'ultima ricerca sul solarefotovoltaico in Lombardia realizzata daLegamenbiente e raccolti nel rapporto"Comuni Rinnovabili 2011". Nel dettaglio,a Isso i chilowatt prodotti dai pannelli foto-voltaici sono 922 per 630 abitanti, a Pognano994 per 1.241 abitanti, mentre a Spiranoaddirittura 2.486 a fronte di 4.419 abitanti.Ma Ottobiano, in provincia di Pavia, è ilcomune più "solare" della Lombardia: più di3700 Watt di potenza istallata per abitante. Inaltre parole nel territorio comunale si producepiù energia fotovoltaica di quanta se ne con-sumi. Nella nostra regione, complessivamen-
te, la potenza installata di solare fotovoltaico,nel 2010, è di poco inferiore a 318 MWatt, 32Watt per abitante e nonostante i consumi
siano di gran lunga maggiori il dato non è tra-scurabile. Per avere un idea concreta bastisapere che è l'energia sufficiente per illumi-nare, con 5 lampadine a basso consumo,tutte le case delle famiglie lombarde. E anchese la Lombardia è prima per numero diimpianti in Italia, non regge il confronto con lealtre regioni del nord (ma nemmeno con laPuglia) se il dato viene confrontato con la
popolazione residente: con 32 Watt per abi-tante di potenza fotovoltaica installata, laLombardia viene dopo il Piemonte (52 W/ab),il Veneto e il Friuli (65 W/ab), l'EmiliaRomagna (75 W/ab) e il Trentino Alto Adige(139 W/ab), collocandosi così molto al disotto della media nazionale (53 W/ab). "Lacrescita molto sostenuta del settore fotovol-taico in Lombardia non deve essere mortifi-cata da eccessivi vincoli - dichiara DamianoDi Simine presidente di LegambienteLombardia-. Bene stabilire regole efficacicontro le speculazioni e gli oltraggi al pae-saggio agricolo, ma non per frenare o addirit-tura vietare le installazioni, bensì per assicu-rare l'accesso di molte più famiglie alleopportunità legate alla generazione elettricadistribuita, anche come integrazione al reddi-to delle imprese agricole". La provincia lom-barda con la maggior potenza installata disolare fotovoltaico, però, è Cremona: 85 Wattogni abitante. Poi c'è Lodi con (65 W/ab) e icugini bresciani (50 W/ab). E per il futuro delcomparto fotovoltaico se i piccoli e medi
ECONOMIA&BUSINESS
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Isso, Pognano e SpiranoEcco i paesi più solari
I tre comuni bergamaschi svettano nella classifica dei paesi dove il solare fotovoltaico è più presente. Nel rapporto di Legambiente
"Comuni Rinnovabili 2011" Cremona è la città lombarda con la maggiore potenza generata dal fotovoltaico
LA CLASSIFICA
comuni si dimostrano estremamente dinami-ci sono i capoluoghi di provincia a rimanere inombra proprio rispetto ai 1500 comuni lom-bardi. Milano e Pavia, città che tradizional-
mente non brillano quanto a politicheambientali, a malapena toccano i 4 w/abi-tante. "Quella delle politiche energetiche siconferma una sfida ancora tutta da esplorare
per le città - conclude Di Simine - nonostantesiano in atto tendenze di rilancio dell'ediliziasostenibile e dell'efficienza energetica, è
urgente accelerare sull'integrazione dellefonti rinnovabili in edilizia. Occorrono regola-menti edilizi che semplifichino le procedureper installare pannelli fotovoltaici su facciatee coperture degli edifici esistenti, e che liimpongano negli edifici nuovi e nelle ristrut-turazioni. Ma occorre che questa sfida siafatta propria dai Sindaci, a partire dagli inter-venti sul patrimonio di edilizia comunale".
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La classifica provinciale
Provincia
Brescia
Sondrio
CremonaLodi
Bergamo
Mantova
Como
Lecco
PaviaVarese
Milano
MonzaTot. Lombardia
Abitanti
1.241.574
182.666
361.625225.853
1.087.969
412.607
587.235
337.703
544.282875.930
3.120.694
839.8989.818.036
kW tot.
61.930
8.777
3074214.629
53.502
18.469
12.109
5.610
23.21922.308
58.988
7.657317.940
W/ ab
50
48
8565
49
45
21
16
4325
19
932
L'Ufficio stampa Legambiente Lombardia
ECONOMIA&BUSINESS
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L'asfalto dinamicosbanca "Edil 2011"IN COPERTINA
Mtm Servizi, azienda edile di Cene, si è aggiudicata il “Premio per l’innovazione tecnologica in edilizia” Il prodotto è rivoluzionario, in grado di migliorare le proprie caratteristiche in base alle condizioni climatiche
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Fare ricerca. Facile a dirsi, quasi impossibileda realizzare. Specialmente in Italia, dove sinascondono interessi e denaro pubblico lega-ti al mondo universitario, un universo trascu-
rato per motivi che non stiamo ora ad elencare, matanto profondi che alla stessa parola "ricerca" vieneaccostato - quasi come fosse un sillogismo - la ter-minologia "fuga di cervelli". Ma allora, se le istitu-zioni non contribuiscono alla scoperta e all'imple-mentazione d'innovativi processi produttivi o diquant'altro un'università riesca ad offrire, come puòun paese come l'Italia crescere? Una possibile rispo-
PHOTO: GIORGIO CHIESA
Andrea Mistri, amministratore delegato:
«Abbiamo conosciuto Piero Andrioletti,
è stato lui a convincerci che questa nuova tecnologia avesse
solide basi scientifiche e un futuro radioso davanti»
sta viene dalla "Mtm Servizi" di Cene - impresa specializ-zata nel campo edile e in particolare nel settore delleristrutturazioni -, che di "fuga di cervelli" non vuole sentireparlare proprio perché da anni crede e lavora ad un asfal-to rivoluzionario, basato su particolari principi fisici e capa-ce di offrire prestazioni incredibili sia in inverno sia colcaldo torrido dell'estate. Uno sforzo riconosciuto dal"Premio per l'Innovazione Tecnologica Edil 2011" delloscorso marzo, in occasione della 25° edizione della fieradell'edilizia bergamasca. Ma prima di lasciare spazio adAndrea Mistri, amministratore delegato dell'aziendaassieme a Michela Bolognini, vale la pena sapere cosaha detto chi quel premio l'ha consegnato, vale a direEttore Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo."Quanto escogitato da "Mtm Servizi" ha un'importanzaenorme per tutti i cittadini. E' il frutto della ricerca, delcoraggio e della voglia da parte delle aziende di scoprirecose nuove, di pensare ad un futuro escogitando soluzioni
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in grado di farci stare meglio. L'asfaltodinamico, con le sue caratteristiche, per-mette di avere un manto stradale moltopiù durevole nel tempo, e soprattuttorichiede molte meno manutenzioni (conconseguente abbattimento dei costi),fatto quest'ultimo molto importante pergli enti pubblici. E' un altro anno impor-tante per la fiera dell'edilizia di Bergamo,in quanto i progetti presentati sono sem-pre più innovativi e di grande importanza.Credo che, nonostante l'umiltà dei prota-gonisti, sia il segno di quanto le nostreimprese siano capaci di fare cose egregienel settore dell'edilizia: siamo certamen-te tra i migliori d'Europa".
Come vi è venuta l'idea di un asfaltodinamico, capace di migliorare almutare del clima?"Siamo sempre stati specializzati - affermaAndrea Mistri - nel campo edile e ultima-
mente con un occhio particolare alleristrutturazioni. Ma nonostante le nostrecompetenze, ci è sempre mancato ilknow-how legato alle urbanizzazioni.Eravamo alla ricerca di qualcuno o qual-cosa che potesse farci fare il salto di qua-lità decisivo e completasse il nostro pac-chetto di offerte. Abbiamo poi avuto lafortuna di conoscere Piero Andrioletti, unapersona che ha lavorato per oltre vent'an-ni nel campo degli asfalti e che ha credu-to prima di tutti gli altri che questa nuovatipologia di prodotto avesse solide basiscientifiche e un futuro radioso davan-ti. Il tempo, come oggi è evidente, hadato ragione alla sua perseveranza ealla nostra lungimiranza, puntiamo infattia quadruplicare l'applicazione dell'asfaltodinamico da qui a un anno".
Quindi l'idea originale è di PieroAndrioletti, voi l'avete solo adottata.
"Diciamo che il brevetto (anche se nonuserei questo termine in quanto non èstato depositato proprio perché tenutosegreto) è di un gruppo di fisici che haunito le forze per creare qualcosa di nuovo.Piero Andrioletti ci ha poi proposto il pro-dotto, noi ci abbiamo creduto e abbia-mo investito risorse per far conoscere epubblicizzare a dovere la tecnologia.Attualmente abbiamo un accordo moltochiaro, solamente noi possiamo produrre l'a-sfalto dinamico quasi in tutto il Nord Italia".
Quali sono le principali caratteristi-che dell'asfalto dinamico?"Nel corso della sua sperimentazione,abbiamo deciso di mutare il nome da "avariazione termica" a "dinamico", credia-mo sia molto più immediato per compren-derne le caratteristiche. Una delle suepeculiarità è di essere antineve e anti-ghiaccio. Inoltre, con il caldo, migliora, in
«Attualmente abbiamo un accordo molto chiaro,
solamente noi possiamo produrrel'asfalto dinamico in gran parte
del Nord Italia»
Michela Bolognini
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"In un certo senso sono due aziende distinte, tuttaviaè bene sottolineare il fatto che anche il settore dell'a-sfalto dinamico parla, diciamo così, privato. Facendograndi opere c'è spesso un lavoro corposo proprio diposa dell'asfalto. A questo proposito, è bene sottoli-neare che la "Mtm Servizi" è nata per garantire quali-tà, la sua caratteristica principale è infatti quella diavere come unico referente sempre e soltanto un pro-fessionista per ogni cliente".
Come può un'impresa specializzata nelle ristruttu-razioni lavorare all'unisono con un'altra che sioccupa di asfalto?"Tutte le imprese di produzione sono oggi in grado diposare anche il nostro asfalto dinamico, noi non siamostrutturati e non vogliamo soddisfare l'intera doman-da. L'unica variante è che quest'ultimo deve esserecontrollato durante la stesura. Stiamo infatti lavoran-
«Puntiamo a quadruplicare l'applicazione
dell'asfalto dinamico da qui a un anno»
quanto diventa più compatto e durevole.Tornando a prima, era questo il plus chestavamo cercando per integrare l'offertadella Mtm Servizi".
Il premio vi è stato consegnato amarzo, ma da quanto state collabo-rando con Piero Andrioletti per l'im-plementazione dell'asfalto dinamico?"La nostra collaborazione è diventataimportante dall'anno scorso, attualmenteabbiamo circa quindici comuni che hannofatto esplicita richiesta per questo tipo diasfalto. Il premio ci ha lusingato perché lacommissione giudicatrice era rappresen-tata da esperti del settore edile e il fattoche a consegnarlo sia stato EttorePirovano, la dice lunga anche sul bisognoche hanno le amministrazioni di partneraffidabili. Bisogna guardare allo sviluppofuturo proprio della Provincia, e capire chea un maggior costo di posa corrisponde un
guadagno futuro in termini di manutenzione.La promozione, infine, è avvenuta anche gra-zie all'Ufficio Turistico Promoserio, a cui tuttele imprese delle Valseriana sono associate".
Possiamo dire che la "Mtm Servizi" èattualmente divisa in due settori prin-cipali, quello delle ristrutturazioni equello dell'asfalto?
Nonostante le temperature alte e le manovre di alcuni camion, l'asfalto dinamico non dimostraalcun segno di cedimento né alcun dosso
La linea netta indica la differenza delle capacità di assorbire la neve tra asfalto dinamico (sotto) e normale (sopra)
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do per ottenere un certificato di corret-ta posa: in futuro, chiunque volesseacquistare il prodotto, dovrà seguire lenostre imposizioni".
Parlando dell'altra ala della "MtmServizi", vale a dire l'impresa edilevera e propria, avete deciso di dedi-carvi alle ristrutturazioni a causadelle crisi?"Diciamo che il mercato delle ristrutturazioni ecresciuto di pari passo al calare di quello delnuovo. Un'impresa edile deve far fronte a que-sto dato di fatto e può sopravvive floridamen-te solo se è in grado di operare in tutti i campidelle costruzioni. Noi, come detto, abbiamo il
know-how e la flessibilità per porci comeunico referente dell'intera commessa per una
committenza sia pubblica sia privata, coor-dinando le attività in maniera globale".
Alcuni esempi di ristrutturazioni operate da Mtm Servizi
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Cosa offrite oltre al pacchetto chiaviin mano?"Siamo in grado di fornire servizi dedi-cati come l'ottimizzazione di progettiesistenti, computi metrici, perizie distima, sistemi di sicurezza e anticadu-ta, o ancora servizi integrati per impian-ti tecnologici. In altre parole, offriamorisposte efficaci ed aggiornate a unmercato in continua evoluzione".
Un'azienda ben avviata alle spalle euna nuova prospettiva in un settoreattiguo a quest'ultima. Cosa vuol direper voi fare impresa oggi?"Il benessere della persona, unita-mente alla qualità della vita, devonoessere perseguiti con costanza e dedi-zione, in quanto sono i valori da ricer-
care nell'essere impresa oggi. Inoltre,aggiungerei anche il rispetto perl'ambiente, al risparmio energetico ealla gestione delle energie e dei
materiali, in un'ottica di sviluppocostante. Esattamente come è statoper noi con l'asfalto dinamico".
Asfalto dinamico, le caratteristiche
Maggiore durata: dopo 5 anni dallaprima stesura l'asfalto dinamico pre-senta una durata pari ad oltre il dop-pio rispetto alla vita media degli asfal-ti tradizionali. Prove di resistenza,carotaggi e numerosi test ne hannodimostrato un degrado limitato.
Manutenzione ridotta: la maggioredurata, unitamente alla strutturamodificata che lo rende praticamen-te inattaccabile dagli agenti chimici(olio, solventi, gasolio), permettonodi diminuire gli interventi di manu-tenzione, con una drastica diminu-zione dei costi di gestione.
Proprietà antineve: l'asfalto dinami-co migliora le proprie prestazioni allebasse temperature. Anni di test hannodimostrato che a parità di precipitazio-ni atmosferiche l'asfalto dinamicorimane più pulito, presentando la ten-denza a trasformare la neve in acqua.Maggiore è lo spessore dell'asfalto,maggiore è la sua capacità antineve.
Proprietà antighiaccio: nonostan-te abbondanti nevicate, l'asfaltodinamico è capace di non consenti-re la formazione di pericolosissimistrati di ghiaccio. Inoltre, si puòridurre decisamente l'utilizzo delsale, con conseguente minor inqui-namento da cloruro di sodio e minorconsumo dell'asfalto stesso.
Ecologico: già alla stesura iniziale,si è potuto verificare un deciso abbat-timento delle emissioni di sostanzevolatili (anche oltre il 20%). Anche incaso di rimozione e fresatura, si haun notevole abbattimento di sostan-ze nocive.
Economico: la maggiore duratagarantisce una minore manutenzio-ne, interventi spargisale in quantitàridotta e un'altrettanto ridotta forma-zione di buche. Tutto a beneficio del-l'economia.
Migliore risposta alle alte tempe-rature: si presenta in questo casopiù stabile e compatto, quindi piùresistente. Nelle stagioni estive, alpassaggio di mezzi pesanti e inzone esposte a raggi solari permolte ore al giorno, l'asfalto dinami-co migliora le proprie caratteristichedi resistenza e durata.
«Mtm Servizi offre opere
di ristrutturazione chiavi in mano
sia in ambito pubblicoche privato»
Nuovo Gleno,posata la prima pietra
Lo scorso martedì 12 aprile sono stati inaugurati i lavori dinanzi al presidente Miro Radici. L'investimento sarà di 50 milioni di euro e il volume complessivo, una volta ultimata la struttura, occuperà 100 mila metri cubi
RICOSTRUZIONI
ECONOMIA&BUSINESS
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ARTICOLO DI GIORGIO CHIESA
Cominciare una nuova avven-tura alla veneranda età di200 anni non è da tutti.Eppure, la "Fondazione
Santa Maria Ausiliatrice Onlus"è ormai pronta a farlo. La casa diriposo di via Gleno, infatti, lo scor-so martedì 12 aprile ha vissuto unmomento molto importante, vale adire la posa della prima pietra dellanuova struttura che sorgerà accan-to a quella esistente. E' stato quindiinaugurato il cantiere che restituirà allacittà un Nuovo Gleno. "Sarà nuovosotto tutti i punti di vista - ha commen-tato il presidente Miro Radici -, in pri-
mis perché sarà una struttura all'avan-guardia, ben al di sopra degli standard
di efficienza energetica e abitativa, poiperché sarà concepito secondo i più
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innovativi principi di accoglienza del-l'anziano e delle fragilità. Ma nuovosoprattutto perché sarà una realtà sem-pre più vicina e in simbiosi con la città,con le famiglie, con i giovani e con leistituzioni: questo è il nostro obiettivo".
NUMERI - Il progetto prevede treedifici in classe energetica A per 360posti letto complessivi, suddivisi per
la precisione in 60 stanze singole e150 stanze doppie. Il volume com-plessivo dell'edificazione sarà addi-rittura di 100 mila metri cubi. E' pre-visto poi un parco di 21 mila metriquadrati e la stessa struttura saràdotata di un parcheggio per visitato-ri da 270 posti auto.
COSTI - Lo sforzo dal punto di vista
economico è stato notevole. Il costocomplessivo dell'opera è di circa 50milioni di euro: due terzi della cifrasaranno finanziati dalla "FondazioneCasa di Ricovero Santa MariaAusiliatrice", mentre un terzo vienedonato da Italcementi S.p.a. e dalla"Fondazione Azzanelli, Cedrelli e Celatiper la salute dei fanciulli di Bergamo".
TEMPISTICHE - Una volta ultimatoil Nuovo Gleno, la struttura vecchiasarà demolita e le aree alienate perfar fronte agli investimenti. "I lavoridureranno un anno - ha precisato il
direttore Fabrizio Lazzarini -, e inquesto tempo i 500 ospiti continue-ranno a vivere nelle strutture esisten-ti, senza subire particolari disturbi".
Saranno tre edifici in classe energetica A
per 360 posti letto comples-sivi, suddivisi per la preci-sione in 60 stanze singole
e 150 stanze doppie
Tra un anno, vale a dire il tempo necessarioper completare la nuovaedificazione, la vecchiastruttura sarà completa-
mente demolita
ECONOMIA&BUSINESS
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S.IN.TEC, da 15 anni soluzioni ICT per le imprese
Nata nel 1996, l'azienda con sede ad Azzano San Paolo non ha mai smesso di evolversi, proponendo pacchetti integrati
ad hoc per le PMI
TECNOLOGIA&PMI
Rispondere al progressivo boomdi richieste d'informatizzazionedelle aziende è stata un'impre-sa ardua, cominciata almeno
15 anni fa. Sono serviti altissimi profili,grandi competenze e altrettante profes-
sionalità. Nel panorama bergamasco,un'azienda su tutte ha fatto proprioquesto "modus operandi", affrontandoil nuovo mercato con il classico entu-siasmo di chi col futuro dialogava primadi altri. È infatti nel 2011 che S.IN.TEC
compie 15 anni, una storia partita dal"lontano ma non troppo" 1996 comeazienda fornitrice di servizi e prodottiinformatici e che ha saputo risponderealla crescente e mutevole domanda delmercato con un mix di esperienza, pun-
TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA
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Da sinistra, Federico Ceruti, business development manager
Paolo Arnoldi, socio fondatore dell’impresa di Azzano San Paolo e Marco Arnoldi, project manager
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tualità ed innovazione. "Nel nostronome - afferma Paolo Arnoldi, sociofondatore dell'impresa di Azzano SanPaolo - è inscritto il valore della "mis-sion aziendale": sistemi integrati di
telecomunicazione, ovvero soddisfa-zione coerente di esigenze diversifica-te. Questo significa l'adozione di solu-zioni di volta in volta modulate sullenecessità del singolo cliente, volte adottimizzare la gestione dei processiaziendali e attingendo ad una gammadi servizi come le reti telematiche
aziendali integrate con la centraletelefonica IP, software gestionali, sitiinternet professionali e web advertis-ing. Siamo anche in grado di offriretraffico telefonico di elevata qualitàed affidabilità, connessioni ad Internetprofessionali (xDSL, CDN), VPN (retiprivate virtuali), VOIP (fonia su proto-collo Internet). Queste costituiscono iprincipali prodotti della telecomunica-zione fissa, inoltre le SIM aziendalipost pagate completano l'offerta perla telefonia mobile".
Il quadro generale dell'offerta èmolto completo. È stato difficilerestare al passo coi tempi in unsettore che si evolve in modorepentino?"La storia di S.IN.TEC nei suoi 15anni racconta l'evoluzione di un'im-presa sempre proattiva, pronta arispondere, anticipandole, le richie-ste d'innovazione del mercato busi-ness, sia esso declinato in PMI o in
imprese di estensione nazionale.Possiamo dire di aver scandito il pro-gressivo ampliamento di competenzee professionalità, posizionando l'a-zienda al cuore di sinergie attente alluogo di origine e al contempo orien-tate al territorio nazionale".
Da un punto di vista tecnico, dacosa è costituita l'eccellenza diS.IN.TEC oggi?"Distribuiamo e gestiamo diretta-mente i servizi di TLC di "BT ItaliaS.p.a." e di altri primari operatorinazionali ed internazionali in qualitàdi "Master V.A.R." (Value AddedReseller). Siamo anche capofila delconsorzio "CO.SE.NO", ovvero unarete di aziende che veicola i servizi"ICT-TLC" in tutto il Nord Italia".
Nel corso della vostra storia visiete anche espansi dal punto divista imprenditoriale?"Precisamente, nel 2002 abbiamo
Paolo Arnoldi, socio fondatore: “S.IN.TEC signifi-ca sistemi integrati di teleco-
municazione, ovvero soddisfazione coerente di
esigenze diversificate”
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acquisito GREA.NET, uno dei primiprovider di servizi Internet presentinella provincia bergamasca, con laconseguente fusione delle due azien-de ed il mantenimento del marchio.Gli anni successivi hanno poi vistol’ampliamento dell'area web, che oggicome allora costituisce un "asset"fondamentale di S.IN.TEC, diventata"Maintainer" accreditato al NIC, non-
ché "Registrar", gestendo in propriotutti i servizi (il Maintainer è un forni-tore di servizi che ha un contratto con
il registro in base al quale può gestirei domini ".it", in proprio o per conto deisuoi clienti, n.d.r.)".
Inoltre, S.IN.TEC è anche entrata afar parte del "Consiglio Nazionaledei Centri Commerciali", una scel-ta piuttosto curiosa."Abbiamo scelto di distinguerci comefornitore privilegiato per una vastagamma di prodotti ICT specificamentedeclinati all'interno della GDO (GrandeDistribuzione): servizi HOT SPOT anorma di legge, pacchetti chiavi inmano per i concorsi a premi, gestiticon il supporto delle piattaforme tele-matiche più avanzate".
Esperienza ed innovazione costi-tuiscono dunque le due anime diS.IN.TEC, la ricerca e lo svilupposono quindi fondamentali perun'azienda come la vostra."Creiamo anche prodotti innovativi ead hoc - continua Federico Ceruti,
business development manager -,veri e propri strumenti di creazionedi valore aggiunto per i clienti. Cuoree plus della mia esperienza inS.IN.TEC, resa possibile dal solidonetwork costruito con i nostri clienti,è la creazione di sinergie finalizzatea conseguire gli obiettivi prefissaticongiuntamente. Tale modus operan-di ci ha infatti permesso di affrontarein modo positivo la crisi economicache ha attraversato anche il mercatodell'ICT, e che oggi vede importantisegnali di ripresa".
Qual è il futuro che viene propo-sto per le PMI?"Lo scenario attuale - concludeArnoldi - è cambiato rispetto a qual-che anno fa, lo sviluppo non può piùprescindere da infrastrutture tecno-logiche integrate. Soprattutto per lePMI, le parole chiave devono essereinformatizzazione, "business intelli-gence" e out-sourcing".
Federico Ceruti, business developmentmanager: “Proponiamo
prodotti ad hoc, strumenti di creazione di valore aggiunto per i clienti”
ECONOMIA&BUSINESS
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ECCELLENZE
Grazie alla prossima fusione tra le aziende di Azzano e Bollate, il nuovo gruppo vanterà un fatturato di circa 10 milioni l'anno. Il presidenteFrancesco Poloni: "Abbiamo raggiuntola dimensione ideale e lo stato dell'arte nella tecnologia"
Quadrifolio S.p.a.,con Signumverso la leadershipdel settore grafico
Per un grafico una tipografia è il “paesedei balocchi”, ma al contrario di quan-to avviene nel romanzo di Collodi, isogni più nascosti di chi con inchiostro
e colore lavora quotidianamente possono rea-lizzarsi. Alla Quadrifolio S.p.a. di Azzano SanPaolo, il presidente della società Francesco
Poloni ci ha guidato all'interno della produzio-ne, spiegandoci i punti di forza della sua aziendae il motivo per il quale - a 46 anni dalla sua fon-dazione - ha deciso di fondersi con Signum S.r.l.,primaria azienda grafica dell'area milanese. "Ilsistema Ctp (Computer to plate), con soluzione"staccato" - ha spiegato Poloni - consente una
stampa molto più nitida e precisa, tanto da esse-re utilizzato per libri, bilanci, riviste e cataloghi dimoda d'alto livello. La soluzione tecnica adotta-ta è quella del retino staccato che rende glistampati uguali alle fotografie, garantendoun'accuratezza di dettaglio assoluta. Il nostrofiore all'occhiello fra i macchinari è invece la
TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA
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Roland 10 colori, in grado di stampare ad alta qua-lità con un solo passaggio del foglio, evitando quin-di molti inconvenienti legati alla doppia passata".
Come mai avete deciso di fondervi conun'altra azienda, la Signum S.r.l. di Bollate?"Anche la Quadrifolio ha dovuto in questi anni
fare i conti con la crisi che ha colpito in modo par-ticolare il settore grafico, con la chiusura di molteaziende (una percentuale che oscilla tra il 20% eil 25%). La tendenza ad accorparsi è ormai unanecessità: se negli anni '70 essere piccoli e fles-sibili poteva essere un valore aggiunto, oggi nonbasta più a reggere la concorrenza. In Lombardia
tre anni fa c'erano circa 2100 aziende grafiche,delle quali solo 120 fatturavano oltre 3 milioni dieuro: un dato preoccupante. Dopo la fusione, ilgruppo Quadrifolio-Signum potrà vantare unfatturato congiunto di circa 10 milioni di euro".
Dunque, è da ricercare nel fattura-
Francesco Poloni,presidente di Quadrifolio S.p.a.
"Il sistema Ctp con soluzione a retino staccato consente una stampa
molto più nitida e precisa, tanto da essere utilizzato per libri e cataloghi di moda d'alto livello"
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to la ragione della vostra fusione?"Non solo. Ora possiamo disporre di una"potenza di fuoco" che ci pone ai primi posti frale industrie grafiche italiane. Come ho detto,abbiamo una macchina Roland a 10 colori70x100 e due nuovissime Heidelberg a 5 colo-ri con spalmatore per la verniciatura, oltre ad
una legatoria che dispone di modernissimetaglierine e piegatrici a punto metallico e adue sistemi di prestampa di ultima generazio-ne. Tutto questo occorre per realizzare il retinostaccato che, come ho spiegato, assicura pre-cisione nei dettagli, nitidezza nella qualità deicolori e perfetta graduazione delle sfumature".
Con questa fusione avete intenzione dimantenere e consolidare la vostra quotadi mercato o continuerete ad espandervi?
"Il mio sogno nel cassetto è quello di 'attaccare'il mercato svizzero. Abbiamo acquisito clientelainternazionale importante, ma non le griffe deigrandi orologiai. I loro prodotti necessitano diuna stampa che sfrutti il massimo della tecno-logia attualmente disponibile sul mercato, enoi siamo certi di potergliela offrire, tanto piùche in Svizzera sono presenti pochissimesocietà che usano il nostro retino 'staccato'(anche in Italia non sono più di una decina)".
Infine, sappiamo che ci sono stati anchemomenti molto difficili, in particolare quan-
do avete perso il socio Stefano Miniero."Alla fine di quello stesso 2005 nel quale ave-vamo festeggiato i 40 anni di Quadrifolio, èvenuto improvvisamente a mancare a soli 42anni il nostro socio Stefano Miniero: una perdi-ta incolmabile sul piano umano e su quello pro-fessionale. Era dotato di grandi capacitàmanageriali e organizzative, aveva offerto aQuadrifolio nuovi stimoli e un valido supportonella difficile opera di espansione sui mercati.Abbiamo reagito mantenendo gli obbiettivi cheproprio lui aveva indicato: la prossima fusioneè un passo fondamentale in questa direzione".
«Il nostro fiore all'occhiello in termini
di macchinari è la Roland 10colori, in grado di stamparead alta qualità con un solo
passaggio del foglio»
La Roland 10 colori, nella produzione
della Quadrifolio S.p.a.
La Heidelberg 5 colori, nella produzione
della Signum S.r.l.
ECONOMIA&BUSINESS
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FOR BUSINESSMAN
Accanto all'offerta che lo ha reso uno tra i miglior alberghi business della Lombardia, spiccano anche i "congress center"
per le aziende e la cucina di Enrico Bartolini
La quinta e sesta stelladel "Devero Hotel"
Non passa di certo inosser-vato, specialmente a tuttele persone che, per lavoroo piacere, transitano da
Bergamo verso Milano e viceversa.
All'altezza di Cavenago di Brianza,infatti, svetta la torre di uno dei piùcurati alberghi della Lombardia.Molti avranno imparato a conoscereil "Devero Hotel, Four Stars Executive"
per la sua capacità di attrarre clien-tela business, la sua collocazione èinfatti stata studiata ad hoc: uscitaCavenago/Cambiago (come detto), travolte a destra (pari a 500 metri di per-
TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA
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corso) e ci si trova davanti alla maesto-sa struttura. Ma l'anima del quattrostelle va ben oltre la sua appariscenza.Si presenta con la classe e il comfort diun albergo internazionale contempora-neo, un mondo a parte lontano dai luo-ghi comuni quanto vicino alle esigenzedel viaggiatore moderno, con nuovi
standard di accoglienza e attenzione.Ben 138 camere, 6 loft a due piani, 3executive suite, 1 penthouse suite,serra panoramica per ricevimenti fino a400 coperti, bar e lounge bar interno edesterno, parcheggio coperto con 150posti auto e box blindati, palestra con
attrezzature Technogym, connessioneInternet WiFi in tutto l'hotel e tre posta-zioni Internet con stampante nella hall.
QUALITA' NASCOSTE, I "CON-GRESS CENTER" - Ma tra i tantifiori all'occhiello esistono anche i
Si presenta con la classe di un albergo interna-zionale, un mondo a partelontano dai luoghi comuni ma vicino alle esigenze del
viaggiatore moderno
"Congress Center", adatti alle azien-de che decidono di farsi ospitare perconvegni e presentazioni di qualun-que tipologia. La capacità ricettivadel "Devero Hotel", anche in questocaso, è assolutamente poliedrica.Recentemente il nuovo gioiello dicasa BMW ha infatti trovato soggior-no per la sua presentazione, ci rife-riamo alla nuova Serie 6. Non solograndi spazi caratterizzano però lesale dell'imprenditoria. Quest'ultimesono infatti attrezzate con le piùmoderne tecnologie e variano di
dimensione e di aspetto a secondadelle esigenze, tanto da permettereagli organizzatori un'offerta addirit-tura personalizzata.
UN'ALTRA STELLA, LA CUCINA -Altra stella non dichiarata dal"Devero Hotel" è senz'altro costituitadall'area riservata alla ristorazione,affidata alla creatività ed al talentodello chef stellato Michelin EnricoBartolini. Il ristorante è di nuova con-cezione, non dedicato esclusivamen-
te agli ospiti dell'albergo, ma ancheagli avventori comuni che decidono
di lasciarsi stupire. Il settore offreanche un secondo ristorante confi-nante con il lounge bar, il Dodici/24,un quick restaurant informale apertoda mezzogiorno fino a mezzanotte.
Inoltre, correda l'offerta una sugge-stiva serra panoramica per eventi ebanchetti fino a 400 posti, anch'essicurati da Enrico Bartolini.
La flessibilità dei "Congress Center"
Sala Plenaria Plus: 300mq - 350 paxdisposizione a teatro, 170 pax dispo-sizione a banchi
Sala Plenaria: 250mq - 300 pax dis-posizione a teatro - 150 pax disposi-zione a banchi
Sala City 3 moduli: 150mq - 150 paxdisposizione a teatro - 70 pax dispo-sizione a banchi - 70 pax disposizio-ne a ferro di cavallo
Sala City 2 moduli: 100mq - 100 paxdisposizione a teatro - 50 pax dispo-sizione a banchi - 50 pax disposizio-ne a ferro di cavallo
Sala City 1 modulo: 50mq - 50 paxdisposizione a teatro - 25 pax dispo-sizione a banchi - 25 pax disposizio-ne a ferro di cavallo
Enrico Bartolini, l'enfant prodige
E' considerato uno dei più talentuosi"enfant prodige" della gastronomiaitaliana. La Stella Michelin, i 16,5/20dell'Espresso e gli 84/100 delGambero Rosso coronano una stagio-ne eccezionale per Enrico Bartolini chesi completa con le qualifiche di MigliorUnder Trenta d'Italia 2009 delle guide diClass e di CQ. Dal giugno del 2010,Enrico Bartolini è alla guida del "DeveroRistorante" a Cavenago Brianza, unanuova sfida che il giovane, ma giàgrande chef, affronta con l'entusiasmoe la passione che da sempre contrad-distinguono il suo lavoro, portandoavanti la sua idea di cucina sospesatra tradizione e innovazione, utiliz-zando le erbe da lui amorevolmentecoltivate per arricchire i suoi piatti,affinando ulteriormente la sua tecni-ca sopraffina e regalando autenticheemozioni ai suoi tantissimi estimatori.
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ECONOMIA&BUSINESS
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Alla scoperta del Sebino
"La valorizzazione di un territorio ricco e complesso come quello del Lago d'Iseodeve necessariamente metterne in luce le peculiarità e le eccellenze, nonfocalizzandosi esclusivamente sulle attrattive turistiche in senso stretto. Inquest'ottica, siamo impegnati per garantire all'area del Sebino una promozio-
ne a 360 gradi che metta in luce territorio, eventi ed enogastronomia in un connubio che sap-piamo essere vincente. Per questo motivo, nel nuovo Catalogo Unico del Turismo bergama-sco, abbiamo voluto inserire le principali manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno.I nostri laghi offrono un ventaglio di eccellenze che meritano di essere visitate ed apprezza-te". A parlare è Giorgio Bonassoli, assessore al Turismo ed Attività produttive dellaProvincia di Bergamo, che commenta così la definitiva consacrazione del Sebino a meta turi-stica per eccellenza della Bergamasca. Vent'anni fa, infatti, lo stesso territorio veniva pre-sentato al turista come un tesoro nascosto da svelare. Oggi, invece, lascia scoprire i suoisegreti a chi lo vuole frequentare anche solo per poche ore. Il Lago d'Iseo non è semplice-mente uno specchio d'acqua che invita a godersi le belle giornate di sole. Sulle sue sponde
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TURISMO
Il Lago d'Iseo rappresenta da sempre una grande attrattiva per il turismoLa sua consacrazione è arrivata con l'inserimento - da parte
dell'assessore al Turismo ed Attività produttive Giorgio Bonassoli - nel nuovo "Catalogo Unico del Turismo bergamasco"
si può passeggiare e compiere escursioni,mountain bike compresa, è possibile andare inbarca o praticare la vela, si può andare alla sco-perta del lago con uno dei comodi e accoglien-ti battelli che fanno la spola da un paese all'al-tro. Non è da trascurare, inoltre, la possibilità di
gustare, al tavolo di una trattoria oppure alristorante, piatti e prodotti tipici: dal pesce dilago all'olio d'oliva di qualità e all'ottimo vino (laceleberrima Val Calepio è infatti poco distan-te). Una meta consigliata è l'isola che dimoranel mezzo del lago, Montisola. Ma le stessesponde del Sebino sono un tesoro di curiositàe attrazione. Prendiamo ad esempio i paesiche sorgono sulle rive. Sono tutti di antica ori-gine e hanno mantenuto quasi ovunque le lorocaratteristiche: è piacevole passeggiarviammirando architetture e testimonianze stori-che e, contemporaneamente, godendo di sug-gestivi scorci sul lago. In alcune località il patri-monio artistico è di una ricchezza stupefacen-te. La costa bergamasca del Lago d'Iseo rega-la poi panorami molto diversificati: pareti roc-ciose, insenature, uliveti, pinacoteche e anti-che ville lambite dall'acqua. Sulle sponde dellago sorge Lovere, nell'Alto Sebino, con l'im-portante pinacoteca dell'Accademia Tadini e labasilica di S.Maria in Valvendra. Proseguendosulla sponda occidentale verso sud, dopoCastro, si entra in un territorio di particolaresuggestione ambientale, dove si affaccianolame rocciose verticali, gallerie e strade scava-te nella roccia. Verso Riva di Solto il paesaggiosi fa più dolce e la vegetazione diventa ina-spettatamente mediterranea: lecci, olivi,cipressi come a Tavernola Bergamasca (splen-didi gli affreschi del Romanino nella chiesa diS.Pietro), Predore e Sarnico, località del BassoSebino nota per le nobili ville liberty, la pinaco-teca "Gianni Bellini" e l'elegante passeggiata
sul lago. Ma per godersi più a fondo il patri-monio ambientale e le bellezze paesaggisti-che, il mezzo ideale è la bicicletta, meglio unacomoda mountain bike se si vogliono compie-re anche alcune puntate verso i piccoli centriche occhieggiano dall'alto. Da non perdere,lungo il comodo e pianeggiante itinerario checollega, sulla sponda bergamasca, Lovere aSarnico, la possibilità di ammirare, in localitàZorzino, lo spettacolare orrido dei "Bogn", una
vertiginosa parete di roccia che finisce a picconel lago. Altri tratti del percorso lungo la spon-da forse offrono vedute meno emozionanti mapiacevoli soste in angoli ricchi di verde e diquiete. E si può anche approfittare di questesoste per apprezzare la cucina locale. Da non
perdere, come detto, una tappa a Montisola,ideale per chi ama passeggiare o per compie-re una bella escursione in bicicletta. Vi si puòaccedere utilizzando i battelli che fanno servi-zio attraverso lo specchio d'acqua e sui quali iciclisti con i loro mezzo sono ben accetti. Unavolta sull'isola si può percorrere l'intero peri-metro in piena libertà; le auto non sono
ammesse. Sia a Montisola che nei porticcioli deivari paesi, non sfuggirà sicuramente la presen-za di una caratteristica imbarcazione a remi,dalla linea molto semplice e affusolata. In dia-letto locale viene chiamata "naèt". E proprioquesta antica barca, un tempo l'unica ad essereutilizzata dai pescatori, è al centro di una spetta-colare manifestazione, chiamata "Naècc d'or",che durante l'estate coinvolge con una serie digare le sponde del lago fino alla animatissima
finale. Il tutto con accompagnamento di bel-lissimi fuochi artificiali, tra feste e sagre cherichiamano un gran numero di spettatori.
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Gli eventi
Giugno - SettembreCampionato delle tre isole delSebino con "Naècc"Sulzano, Sarnico, Endine, Pisogne,Riva di Solto, Peschiera, Iseo, SaleMarasino, Monteisola. Appassionantecompetizione delle imbarcazioni tipi-che dei pescatori del Lago d'Iseo.Queste barche affusolate si sfidano inprove a colpi di remi lungo il Sebino:una manifestazione da non perdere,all'insegna di tradizione e divertimento.
LuglioSarnico Busker Festival Sarnico e Paratico. Grande Festivaldi artisti di strada nazionali ed inter-nazionali.
SettembreMemorial Mario StoppaniLovere. Spettacolare raduno aereo inmemoria dell'aviatore loverese MarioStoppani.
Giorgio Bonassoli
All'interno di Unibergamorete, l'azienda bergamasca leader nel settoredelle telecomunicazioni ha fornito il supporto tecnologico per la realizzazionedella rete Internet ad alta velocità voluta dall'Università degli Studi di Bergamo
ECONOMIA&BUSINESS
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BIG TLC, alla "Fiera dei Librai"arriva la free Wi-Fi zone
TECNOLOGIA
Unibergamorete è uno spazioculturale, un luogo nel qualel'Università degli Studi diBergamo si offre alla città come
promotore sia di attività scientifica e didatti-
ca sia di relazioni sociali e istituzionali.Questo spazio culturale è costruito in rete,cioè insieme a molti altri soggetti che hannocollaborato in diverse forme con l'Università.Tra questi BIG TLC - azienda bergamasca lea-
der nel settore delle telecomunicazioni - cheha fornito il supporto tecnologico per allesti-re le postazioni Wi-Fi presso lo SpazioIncontri della 52° Fiera dei Librai. L'UniBg siè infatti aperta al territorio dal 22 aprile scor-
PHOTO: GIORGIO CHIESA E LORIS SAMBINELLI
so per condividere e imparare - la conoscen-za è sempre una conquista condivisa - e hainaugurato la sua attività proprio alla Fieradei Librai, presente per tutta la durata dellamanifestazione con una duplice proposta.La Biblioteca di Unibergamorete, allestitapresso lo stand dedicato, che ha offerto allalibera consultazione del pubblico i volumipubblicati di recente da docenti, ricercatori egiovani studiosi dell'Università. E poco più inlà, il nuovo Spazio Incontri: un luogo free Wi-Fi, realizzato grazie a BIG TLC e dedicato allarete "libera e gratuita" ma anche alla lettura,alla consultazione, ai dibattiti. Terminata laFiera dei Librai, Unibergamorete continuafino al 10 maggio con eventi, dibattiti, proie-zioni cinematografiche, spettacoli, concerti,la notte bianca dello sport organizzata dalCentro Universitario Sportivo e molto altroancora. Vari sono anche i temi che si affron-teranno: dai nuovi sistemi e strumenti dicomunicazione a "genialità" e lavoro, dall'in-ternazionalizzazione alla multidiversità, dal-l'eccellenza alla formazione post/universita-ria. E ancora, le due giornate di orientamen-to del 5 e 10 maggio, importanti occasioni diincontro e approfondimento per i futuri univer-sitari e lavoratori. Dove tutto questo? Come unarete costituita da tanti nodi, Unibergamorete si
sviluppa grazie a relazioni e spazi diversi:dalla tensostruttura della Fiera dei Libraial Teatro Donizetti, da Palazzo Frizzoniall'Auditorium di Piazza della Libertà, dallesedi dell'Università all'Urban Center e moltialtri ancora. Ovviamente lo spazio virtualeprecede e accompagna tutto il percor-so, con aggiornamenti continui sul sitowww.unibergamorete.it, ideato e realizzatoda Plasboo - una start up dell'Università -,trasmissioni radiofoniche realizzate da
RBG, la Web radio dell'UniBg e prodottiaudio-video ideati dal Centro Arti Visive.
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BeppeSevergnini
La platea
Le soluzioni proposteda BIG TLC
BiG TLC, operatore locale diTelecomunicazioni, alternativo agli altrioperatori nazionali o locali, è stato crea-to per fornire al territorio della provinciadi Bergamo una solida e innovativainfrastruttura di telecomunicazione. BiGTLC fornisce i servizi di rete dati, internete telefonia alle più vantaggiose condizio-ni di mercato in termini di prezzo/pre-stazione. Le soluzioni proposte daBIG TLC hanno come punti qualificanti:
Dimensione della rete di proprietàche, con più di 400 Km di cavo infibra ottica per la trasmissione abanda larga e oltre 100 siti wireless,ha una larga copertura del territorio.Rete tecnologicamente avanzataper offrire connettività a banda largasempre attiva, senza limiti di capaci-tà,con banda garantita e con un altaqualità del servizio. Centro di supporto e assistenza aBergamo. Varietà delle offerte di connessione:Connessione in fibra ottica Connessione Wireless in tecnologiaradio Hiperlan Connessioni ADSL e SHDSL basatesulla più tradizionale tecnologia XDSL.Il servizio opzionale di telefoniabasa-to sulla tecnologia VoIP (Voice over IP). Ulteriori informazioni su www.bigtlc.it
ECONOMIA&BUSINESS
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ECONOMIA&BUSINESS
MANAGER&SPORT
E' il titolo scelto per la "full immersion" convocata dall'avvocatoCesare Di Cintio alla sede di Qcom. A parlare, questa volta,
sono stati i dirigenti delle discipline cosiddette "minori"
Luca Bilotta, direttore generaledell'OlimpiaAgnelli Bergamo
"La sponsorizzazione: il calcioa lezione dagli altri sport"
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Il calcio italiano è sull'orlo del baratro. Ci sonomilioni di euro di debiti da pagare al fisco,specialmente i club romani sono finiti nel-l'occhio del ciclone. Ma l'idea di far passare
alla storia questo governo come quello che "hamesso in liquidazione il football" della capitale enon solo proprio non piace a Silvio Berlusconi.Addirittura il vicepremier, Gianfranco Fini, non hafatto nulla per nascondere la sua preoccupazio-ne, invitando a vagliare tutte le strade percorribi-li. Dal canto suo, il Ministro dell'Economia GiulioTremonti ha ormai spedito in soffitta il decreto
fiscale che doveva salvare il pallone. "È impossi-bile - ha affermato quest'ultimo - rateizzare ildebito senza chiedere una fidejussione bancaria.Se lo facessimo per loro, lo dovremmo fare pertutti". In altri termini, non si possono rateizzare letasse per i soli club calcistici, altrimenti tutti gliitaliani sarebbero legittimati a protestare perla difformità di trattamento nei loro confronti.
PREMESSA - Insomma, la cornucopia del pallo-ne sembra arrivata al capolinea. Ma in Italia, comesi sa, il calcio la fa da padrone e gli ingaggi strato-sferici dei campioni della "Serie A" tutto fannopensare meno che a una crisi del settore. Tuttavia,se l'attaccante della F.C. Internazionale Eto'o hadichiarato di spendere 2500 euro al giorno pervivere in un albergo da quanto hanno svaligiato lasua abitazione nel centro di Milano, ben diversi(anzi, agli antipodi) sono i guadagni, gli stipendi e icosti veri e propri della stagione di un cosiddetto
"sport minore". Proprio quest'ultimi, allora, potreb-bero diventare il nuovo esempio da seguire per ilfuturo, in quanto hanno dimostrato di sapersopravvivere alle mareggiate della crisi e con unavisibilità che proprio il calcio gli ha sempre sottrat-to. Da qui scaturiscono riflessioni importanti: cosadovrebbero fare i manager di una squadra dibasket o di pallavolo (solo per fare due esempi) perfar quadrare legalmente i conti? Come si possonopagare i costi di una stagione sportiva (magari nondi massima serie) se la maggior parte degli introitipubblicitari sono assorbiti dallo sport nazionale ita-liano? E ancora, in una situazione generale già dif-ficile, come rimediare a una crisi economica dram-matica senza compromettere la qualità degliorganici e la bontà dei progetti di comunicazione?
ALTRI SPORT - Sono state queste le materie didiscussione andate in scena lo scorso venerdì 1aprile. "La sponsorizzazione: il calcio a lezione daglialtri sport", il titolo della "full immersion" ospitatodella nota società di telecomunicazioni Qcom diTreviglio non è nato per caso. Hanno infatti costi-tuito materia d'interesse le testimonianze locali disocietà che nelle rispettive discipline costituisconol'eccellenza nostrana. Parliamo della Blu BasketTreviglio, sponsorizzata da Co.Mark, ma anchedai padroni di casa. Un sodalizio che secondo ilvicepresidente Gianfranco Testaha fidelizzato ecoinvolto un pool di imprese che credono nellefinalità sociali di una realtà fortemente radicata sul
territorio. C'è stata poi la quasi analoga esperien-za nel volley maschile dell'Olimpia AgnelliBergamo, abbinata da due anni alla compagniaaerea Trawel Flye dall'ultimo campionato anchecon Hidro Tech, rappresentata nell'occasione dal
direttore generale Luca Bilotta. "Non possiamopiù pensare - ha affermato - ad un rapporto con irispettivi sponsor puramente commerciale. Oalmeno, lo scambio non è di certo da intenderecome in passato, in un semplice "Do ut des".Bisogna coinvolgere il cliente con un pacchettoben strutturato e flessibile, che possa rispon-dere anche alle sue esigenze dell'ultima ora".
SPORT NAZIONALE -E il calcio? Fatta salva lafelice parentesi non certo nostrana dell'HellasVerona,che in Lega Pro presenta incassi, nume-ro di fan e merchandising a livello di una squadradi classifica medio/bassa di A, valgano per tutti leindicazioni dell'avvocato Cesare Di Cintio, chesta perfezionando a Coverciano la sua solida for-mazione manageriale in materia di gestione dei"front office" societari e ha organizzato la kermes-se con il contributo di Banca Generali S.p.a.,T.Italia, grazie anche all'interessamento dellaDIR.SPORT (Dirigenti Tecnici Sportivi non profes-sionisti di Bergamo e Brescia). "Servono obiettivi,idee, progetti e capacità di fare sistema - è statoquesto il cuore del suo messaggio - con lagodibile varietà di soggetti del mondo econo-mico/produttivo interessati a investire. Lo spon-sor non è una spugna da spremere per tampo-nare le falle di bilancio, ma un amico e un fede-le alleato da conquistare alla propria causaattraverso un felice matrimonio tra la ricercadella visibilità di quest'ultimo a livello locale e la
capacità della dirigenza di far pesare il propriomarchio. Questo, il fin dei conti, rappresenta laragion d'essere, il miglior biglietto da visita,l'enunciazione di uno scopo e della cosiddetta"mission aziendale" di una società sportiva".
TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA
AurelioBertocchi,ad Qcom
Cesare Di Cintio
Instancabile. Archiviata la seconda edizionedel Golf Vip, Giovanni Licini festeggeràpresto la trentacinquesima candelina del suoprimogenito: il Tennis Vip, in programma dal
20 maggio al 10 giugno prossimi, che la nostratestata seguirà come media partner ufficiale.Minimo comune denominatore: la beneficienza.
Il "Bergamo Golf Vip - Gioca 36 bucheper la solidarietà" è stato un successo.Quale è il segreto delle manifestazioniche ogni anno organizza?"La giusta amalgama di molti fattori fa la diffe-renza: il gioco, lo stare insieme, lo spirito d'a-micizia che ci anima e la volontà di far del beneal prossimo. Il golf, in particolare, aggiunge atutto ciò anche un altro valore. Esso, infatti, è
ARTICOLO DI: CARLO DI GREGORIO
ECONOMIA&BUSINESS
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Sarà in scena dal 20 maggio al 10 giugno prossimiIl deus ex machina Giovanni Licini: "Abbiamo aggiunto altre novità:
la "Coppa Il Globo" e la "Coppa Credito Bergamasco", infatti, affiancheranno le classiche competizioni"
LA KERMESSE
Il "Vip" raddoppiaArchiviato il Bergamo Golf,
è già l'ora del Tennis
gruppo accademia del tennis
uno sport che si pratica all'aria apertatra stupende cornici ambientali fatte di
prati verdi e natura. Stare insieme efar del bene, giocando a golf, è un'e-sperienza bellissima".
Dodici mesi dopo l'edizione lanciodel "Bergamo Golf Vip", avete rad-doppiato: quest'anno ben due appun-tamenti, di cui uno anche in trasferta.Si ritiene soddisfatto?"Anche grazie alla fondamentale colla-borazione del maestro Dario Colloi, lamanifestazione è riuscita ottimamente eci riteniamo tutti estremamente soddi-sfatti. I partecipanti sono stati numerosi:oltre centosettanta. Anche il sole, poi,ha fatto la sua parte: in entrambe leoccasioni, sia all'atto dell'apertura deltorneo, il 2 aprile scorso, sia durante lagiornata di chiusura, l'8 aprile, il sole ciha sorriso, facendo capolino per illumi-nare la nostra opera di beneficienza".
Avete già deciso a chi andrà ilricavato del Golf Vip 2011?
"Quest'anno abbiamo scelto di beneficiaredue importanti realtà del volontariato ber-gamasco: la "Associazione per l'aiuto al
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«Ci saranno più tornei, per un maggiore impegno
benefico e solidale, ed un Golden Vip dedicato
a chi si è distinto nel campodella ricerca medica»
«Le conferme saranno il Trofeo Achille
e Cesare Bortolotti e il quinto Trofeo Giacinto
Facchetti e la seconda Coppa Elio Lodovici»
Giovanni Licini
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Neonato" Onlus, in modo da sostenere iloro progetti a favore dei bimbi ricoveratiin Patologia Neonatale agli Ospedali
Riuniti di Bergamo, e l'associazione deiciechi bergamaschi, per contribuire allarealizzazione, nel centro di Bergamo, dipercorsi protetti per gli ipovedenti edotare ogni impianto semaforico del cen-tro Piacentiniano di segnalatori acusticiper ciechi. Quest'ultimo progetto, in par-ticolare, è stato possibile anche graziealla collaborazione del Comune diBergamo. A questo proposito, infatti, allacena di chiusura della manifestazione,erano presenti le istituzioni cittadine eprovinciali: il vicesindaco di BergamoGianfranco Ceci, con l'Assessore allo
Sport della municipalità bergamascaDanilo Minuti. Poi erano presenti anche
l'Assessore allo Sport della Provinciaorobica Alessandro Cottini, accompa-gnato dal presidente del Consiglio
Provinciale, l'avvocato Roberto Magri.Infine, anche il Presidente del CONI provin-ciale Valerio Bettoni ha voluto omaggiarci".
Per una manifestazione sporti-vo-benefica che si chiude con
successo di pubblico e ricavato,un'altra è pronta ad essere inau-gurata. A breve, infatti, partirà laconsueta rassegna estiva di ten-nis, un appuntamento ormai abi-tuale della primavera bergama-sca: il Tennis Vip. Quali solo lenovità di quest'anno?"Ancora più tornei per un maggioreimpegno benefico e solidale ed un
nuovo Golden Vip, dedicato a chi si èdistinto nel campo della ricerca medica".
Andando con ordine, dunque,quanti tornei saranno organizzatiquest'anno dall'Accademia delTennis nell'ambito della trentacin-quesima edizione del Tennis Vip?"Per prima cosa, ci saranno tre con-ferme: il Trofeo Achille e CesareBortolotti, dedicato a due presiden-tissimi dell'Atalanta e giunto ormaialla sua ventesima edizione; il quintoTrofeo Giacinto Facchetti e la secondacoppa Elio Lodovici, instituita in memo-ria del presidente e fondatore dellaLodauto S.p.a. Le due novità, invece,saranno: la "Coppa Il Globo", dal nomedella omonima catena di supermercatiche quest'anno ha deciso di sostenerci,e la "Coppa Credito Bergamasco".
Mentre per quanto riguarda ilGolden Vip, quali saranno le novità?"Quest'anno, come già detto, la novitàè rappresentata dal Golden Vip asse-
gnato ad una personalità che si èdistinta nel campo della ricerca medi-ca e, in particolare, il premiato sarà ilprofessor Bruno Damascelli, ovverocolui che ha portato in Italia l'ecogra-fia e la chemioterapia. Accanto a que-sto luminare della medicina, sarannoassegnati altri quattro riconoscimentiad atleti di fama e ad un imprenditorebergamasco".
da sinistra a destraDario Colloi, Thomas
Oberti, Aldo Arizzi,Piergiorgio Castelli
e Giovanni Licini
Coppa della Provincia al 1° netto gara Albenza da sinistra Luigi Sacchettie Alessandro Cottini
giovanni licini e l'accademmia del tennis, consegnano al dottore amadeo e al professore nastasil'assegno agli “amici dell’oncologia”
Ce li può anticipare?"Gli sportivi premiati saranno: loscialpinista Christof Innerhofer, vin-citore di ben tre medaglie in occasio-ne dell'ultima edizione dei mondialidi sci ma soprattutto neocampionedel mondo nella difficile specialitàdel Supergigante; il ciclista Claudio,el diablo, Chiappucci e Roberto
Boninsegna. Il vincitore del Golden Vipdedicato all'imprenditoria sarà, inve-ce, Gianfranco Testa, amministratoredelegato del Gruppo Bresciani Auto".
Appuntamento, allora, dal 20maggio al 10 giugno prossimisui campi del centro sportivoMario Mongodi di Cividino?"In verità, già il prossimo 11 maggioci troveremo presso il foyer del TetroDonizetti per la presentazione dellamanifestazione. Concluso il torneo,il 10 giugno, l'appuntamento di spo-sterà al polo fieristico di via Lungaper la serata di gala e la consegnadei Golden Vip".
1° combinata da sinistra: Ginangelo Cattaneo, Dario Colloi,Ivan Consoli, Alessandro Cottini e Giovanni Licini
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Albenza1° netto da sinistra: Dario Colloi, Mario Pressiani,Alessandro Cottini, Gianluigi Viscardi e Giovanni Licini
Le Autorità da sinistra: Giorgio Perolari, Dario Colloi, Paolo Besagno, Gianfranco Ceci, Danilo Minutie Valerio Bettoni
1° combinata senior da sinistra: Dario Colloi, Luciano Pezzoli, Valerio Bettoni, Giovanni Licini, Alessandro Masera e Danilo Minuti
da sinistra a destraGiovanni Licini, ClaudiaOrlandini e Dario Colloi
1° Netto Parco dei ColliClaudio Zanchi (a sinistra)e Luigi Gerolla
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EVENTI
PHOTO: LORIS SAMBINELLI& GIORGIO CHIESA"Sweet Buffet
Cooper SD", il nuovorombo della MINI
Due occasioni speciali per svelare il nuovo gioiello tecnologicodella casa anglo/tedescaLario Bergauto raddoppia per consacrareil primo motore "S" diesel
MODA&MOTORI
Era arrivato il momento di consa-crarla al grande pubblico: dopoaverla svelata in anteprima alloshowroom di via Campagnola lo
scorso giovedì 14 aprile con un aperi-tivo molto particolare tutto in stileMINI (accompagnato da popcorn estuzzichini tipici americani, come i"mini" hot dog), Lario Bergauto hadeciso di mostrarla anche al "CapogiroJoy Club" di Curno, ovvero una dellediscoteche più famose di tutta laBergamasca. All'interno della serata"Sweet Buffet Cooper SD" che si ètenuta lo scorso sabato 16 aprile, tuttigli avventori del Joy Club hanno potu-to gustarsi l 'anteprima all'internodella "black box" dedicata. E l'effetto,accresciuto dall'atmosfera particolaree dalla danze che iniziavano a scate-
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narsi, è stato dirompente. Per chi ancora non l'a-vesse capito, stiamo parlando della nuova MINICountryman SD, il primo "2.0 diesel" spinto comeun vero e proprio "S" a benzina (un motore che perla cronaca è a dir poco idolatrato dagli appassio-nati), con tutti i vantaggi dei minori consumi cheriesce a garantire. Un vero e proprio gioiello dellatecnologia che in molti stavano aspettando. Ed èsemplicemente una garanzia assoluta di qualità, inquanto si tratta niente poco di meno che di un
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motore BMW, capace di erogare 143 cavalli dipotenza unitamente ad una coppia davveroimpressionante, e che potrà essere montato sututti i modelli MINI attualmente in commercio,compreso dunque i l piccolo SUV della casaanglo/tedesca. La serata, oltre alla splendidacornice offerta dal famoso Capogiro, è stataaccompagnata da uno splendido buffet di dolci -da cui ha anche preso il nome l'evento - che nonha mancato di allietare tutti i presenti.
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MOTORI
Motore:la novità è il turbodiesel di 2.0 litri da 143 CV di potenza e 305 Nm di coppia,disponibili fra i 1.750 e i 2.700 Nm
ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA
Se la variante più potente delleMINI a benzina si chiama CooperS, la più grintosa delle diesel nonpoteva che chiamarsi Cooper SD.
E certo non le potevano mancare lo scaricocromato, spoilerino sul tetto e allestimentosportivo. Questa volta, però, la nostra provasu strada - effettuata nella primaverile cor-nice di Sarnico, grazie alla concessionariaufficiale MINI Lario Bergauto - vede prota-gonista la Countryman Cooper SD con 4ruote motrici. Una goduria estetico-tecnica,
oltre che - ovviamente - sempre modaiola.Ma entriamo nel dettaglio della prova.Questa volta iniziamo dal cuore.
MOTORE - La novità è proprio questa: ilturbodiesel di 2.0 litri da 143 CV di potenzae 305 Nm di coppia (disponibili fra i 1.750 ei 2.700 Nm), che si affianca al 1.6 da 112CV. Il propulsore è di origine BMW: nellagamma della Casa di Monaco equipaggiagià la Serie 1, la Serie 3 e la X1. Di seriesu tutte le versioni Cooper SD c'è il cambio
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Interni:nell'abitacolo,
si ritrova la tipicaatmosfera MINI, ma ci si accorge
subito d'avere a disposizione
parecchio spazioin più, soprattutto
in altezza
LA NOVITA'
Cooper SD, la maxi MINI vitaminizzata
in chiave dieselLinee modaiole ma volumi più alti
e grandi (è lunga 4,1 metri), il tutto corredato da cinque porte adatte per famiglie trendy
e giovani in cerca di spazio
manuale a sei rapporti, ma a richiesta sipuò avere anche l'automatico, sempre a seimarce. L'accelerazione da 0 a 100 km/h è in8,1 secondi, mentre la velocità massimaraggiunta è di 215 km/h, con parchi consu-mi pari a 4,3 litri di gasolio ogni 100 km, peremissioni di CO2 di 114 g/km.
DESIGN - Tornando all'estetica, le lineesono ovviamente MINI ma si nota subitoquanto sia alta e grande (è lunga 4,1 metri),senza dimenticare che è a cinque porte. Difianco alla classica a tre, sembra che laCountryman abbia preso le super vitamine,non solo per l'altezza del cofano e delle
fiancate, che danno imponenza, ma perchétutti gli elementi (fari, calandra, cornici,loghi e altro) sono cresciuti in proporzione.
INTERNI - Nell'abitacolo, ritrovi la tipicaatmosfera MINI, ma ci si accorge subitod'avere a disposizione parecchio spazio inpiù, soprattutto in altezza. Strumentazione,plancia e comandi sono quelli che hannoreso famoso il marchio: grandi, ricercatied esagerati in senso buono. Del resto laMINI non la puoi guardare con occhiorazionale, la vuoi così com'è, anche pro-prio per le sue esagerazioni, che sono poiil suo bello. Dietro, due posti singoli rego-
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labili longitudinalmente (ma, senza sovrapprezzo, si può avere la confi-gurazione a tre posti) e, in mezzo, il Center Rail, una specie di binarioche sostituisce il tunnel centrale e offre diverse possibilità di sistema-re, grazie alle sue clip, astucci per occhiali, supporti audio o braccioli.Ma, dietro come si sta? Bene, con spazio insospettabile per le gambe. Eil bagagliaio? Capace, infatti la Casa dichiara da 350 a 1.170 litri, abbat-tendo gli schienali.
AL VOLANTE - E con le mani sul volante che sensazione si prova?Decisamente buona la visuale alla guida: si è seduti più in alto rispettoalle altre Mini, una sensazione piacevole che non intacca la sportivitàalla guida. Ammettiamolo: dalla Countryman sarebbe ingiusto attender-si la stessa reattività di guida e maneggevolezza sui percorsi misti dellapiù piccola e bassa tre porte. Ma il risultato è decisamente convincen-te: reattiva al punto giusto, veloce negli innesti del cambio e manegge-vole in fase di sorpasso. E in più non manca certamente il sapore diMINI,che si conferma anche nell'agilità di guida. Ma è soprattutto ilmotore, pronto e con ottimo allungo, a farne una MINI. Potente quandoserve, elasticissimo quando non hai voglia di scalare marcia. E con unbel sound seppur diesel, soprattutto in scalata. Una Mini a 360 gradi,dunque? Sì, grazie allo spazio disponibile, alle cinque porte, alla modu-larità dell'abitacolo; ma anche una Mini divertente con questa motoriz-zazione, sicura e mai in difficoltà su strada, grazie a sofisticati control-li elettronici (Dsc e Dtc - controllo dinamico della trazione - di serie).Una bella mano arriva anche dalle quattro ruote motrici, che offronogrande equilibrio dinamico pure sul veloce e piacere di guida quando,premendo il tasto in basso a destra sulla console, riacquisterete mag-gior libertà al volante. Con i sistemi pronti a intervenire soltanto quan-do serve. Insomma da provare e da comprare.
MINI LARIO BERGAUTOVia Campagnola, 50
Tel. 0354212211 - Bergamowww.lariobergauto.mini.it
www.mobility.it
Design: l'altezza del cofano
e delle fiancate danno un senso d'imponenza,
così come tutti gli elementi(fari, calandra, cornici, loghie altro) che sono cresciuti
in proporzione
MOTORI
Design: nel frontale spiccano i nuovi gruppi ottici caratterizzati da un design sottile e pungente, ottenutigrazie alla tecnologia a LED delle luci diurnedi posizione e direzione
ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA
IN ESCLUSIVA
L'eleganza del giaguaro:ecco a voi la bomba XKRClasse, sportività e grinta: queste le caratteristiche della stupenda "en plen air" da 510 cavalli firmata Jaguar. Il top per chi cerca il giusto connubio fra potenza e raffinate linee
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L'eleganza della sportività, classestorica immutata nel tempo:tutte caratteristiche vincenti perla nuova Jaguar XKR versione
cabriolet. L'abbiamo immersa nell'elegantecontesto di città Alta, rendendo grazia allelinee classiche di questo bolide nato dallastoria automobilistica e dalla tecnologia delgiaguaro. E anche in allestimento R questastupenda creatura sportiva non perde unbriciolo di eleganza: i cerchi in lega da 20pollici, le prese d'aria anteriori con trama a
nido d'ape ed effetto cromato, i tagli sucofano e sul paraurti e lo spoiler posteriorebilanciano sportività ed eleganza, rendonoaggressiva la vettura pur mantenendo lostesso aplomb british style. Eccola in tutto ilsuo splendore e in anteprima assoluta, gra-zie alla disponibilità della concessionariaufficiale per la provincia Iperauto Jaguar diBergamo in Borgo Palazzo.
DESIGN - Nel frontale spiccano i nuovigruppi ottici caratterizzati da un design
Interni:nel disegnare
l'abitacolo gli stilistiJaguar hanno scelto
di ricorrere soprattutto
alla tecnologia, utilizzando anche
un'alternanza di rivestimenti in pelle,
radica e metallo
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sottile e pungente, ottenuti grazie allatecnologia a LED delle luci diurne di posi-zione e direzione. La griglia radiatore èancora più imponente ed ampia e, inte-grando il paraurti con nuovo design,regala alla Jaguar un volto immediata-mente riconoscibile. Nella parte poste-riore le modifiche si limitano al taglio deifanali di coda e alla finitura cromatadello sportello del bagagliaio, che risultaora più sottile e aggraziata, con il logodel Giaguaro in linea con il resto dei pro-dotti dell'azienda. Altre novità riguarda-no la gamma colori, con 17 varianti, euna serie completa di cerchi in lega.
INTERNI - L'abitacolo della nuova JaguarXK è la perfetta fusione tra lusso artigiana-le e ispirazione racing. Nel disegnare l'abi-tacolo gli stilisti Jaguar hanno scelto diricorrere soprattutto alla tecnologia, utiliz-zando anche un'alternanza di rivestimentiin pelle, radica e metallo. Gli assemblaggi ela qualità dei materiali sono ovviamente diprim'ordine, così come l'insonorizzazione avelocità costante. Il posto guida beneficiadelle più disparate regolazioni e permettedi cucire la "triangolazione" più congenialefra volante, sedile e pedaliera. Chiaro e benleggibile il quadro strumenti. Ottimo, infine,l'impianto multifunzione con schermo tatti-
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le da 7 pollici, da cui è possibilecontrollare climatizzatore, riscalda-mento dei sedili, impianto audio esistema di navigazione satellitare.
IN STRADA - La XKR dispone delnuovo motore V8 cinque litriSupercharged da 510 CV a 6.000giri/min e 625 Nm (e solo 292g/kmdi CO2), abbinato ad una trasmis-sione automatica/sequenziale a seirapporti. Il comando della trasmis-sione è sostituito da un joysticksemovente, che rientra nel tunnelcentrale quando si avvia il motore.Nella plancetta di comando sono,inoltre, presenti i pulsanti dell'ac-censione, per gestire la modalitàWinter ed eliminare l'intervento delcontrollo di stabilità. In modalitàautomatica la XKR si dimostra con-fortevole e vellutata, il borbottio
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Motore:la XKR dispone del nuovo
motore V8 cinque litriSupercharged da 510 CV
a 6.000 giri/min e 625 Nm,abbinato ad una trasmissione
automatica/sequenziale a sei rapporti
Iperauto BergamoVia Borgo Palazzo 205
Tel. 035.2924211 www.jaguarbergamo.it
del V8 non invade l'abitacolo ed il cambio inserisce di default la marciasuperiore per limitare i consumi e favorire la surplace di marcia. Tutt'altoandare quando il cursore del cambio è posizionato su S. Il V8 canta epieni polmoni ed emette una sinfonia inebriante - nel passaggio 3°-2° siraggiunge l'apice -, i tempi di cambiata si accorciano ed i rapporti "dura-no" fino al limitatore. E' poi possibile utilizzare i paddles al volante perrendere la XKR ancora più immediata e svelta, sferzando un motore ecce-zionale per rapidità di risposta e doti di allungo. L'otto cilindri ricorda unaspirato e ne incarna le virtù - specie all'aumentare dei giri -, ma dispo-ne di Nm in abbondanza quando l'ago oscilla nella metà sinistra del con-tagiri. Il cambio restituisce poi una sensazione di accelerazione quasieterna perché innesta le marce con estrema delicatezza e decisione.Insomma, una bomba elengante da provare. Parola di Bergamo Economia.
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MOTORI
Motore: I modelli vantano un boxer d'ultimagenerazione di 1170 cc, che garantisce potenza (110 Cv a 7750 giri/min) e una coppia notevole(119 Nm a 6000 giri/min)
TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA
Un ritorno al passato? Non proprio. Il designè sportivo, classicamente sportivo, e latecnica decisamente moderna. Così sipossono sintetizzare le rinnovate moto
roadster BMW R 1200 R e Classic, "model year2011". Parliamo quindi di sapienti tocchi di stile e del-l'adozione del nuovo motore boxer DOHC (doppioalbero a camme in testa), lo stesso che equipaggia ipiù recenti modelli GS e RT di pari cilindrata, che ridànuova verve ad un classico della produzione BmwMotorrad. Delle due varianti ci preme spendere qual-che parola in più per il modello Classic, lo stesso che
abbiamo testato per voi nella splendida cornice delGolf Club Bergamo. All'Albenza, tra splendidi scor-ci verdi e alberi secolari, abbiamo potuto testarne lequalità grazie alla disponibilità della direzione e deigiocatori, incuriositi dalla naked BMW che per un'in-tera, tranquilla e soleggiata mattinata ha scorrazzatotra i green. E proprio il golf è lo sport che abbiamo deci-so di abbinarle, visto l'animo sportivo ma affinato dallaclasse sopraffina e dalla tradizione della casa bavare-se. Esteticamente, infatti, il nuovo gioiello è moltoappagante con i suoi richiami al passato, con elegan-ti cromature, un telaio e i coperchi valvole verniciati in
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Trasmissione: E' affidata
alla frizione monodisco a secco
a comando idraulico,ad un rivisitato
cambio a 6 rapporti ed alla trasmissione
finale a cardano, esente
da manutenzione
argento e i cerchi a raggi. Nulla di eccessivamenteretrò e barocco, solo un omaggio alla tradizione delmarchio, come il colore nero zaffiro metallizzato e ilrichiamo stilistico del filetto bianco centrale che dalparafango anteriore corre poi lungo tutto il serbatoio.
SCHEDA TECNICA - Del tutto attuali invece i con-tenuti tecnici che accomunano entrambe le moto, apartire dal bicilindrico boxer di ultima generazione di1170 cc di cilindrata che porta in dote incrementi nelleprestazioni complessive, a partire dalla potenza (110Cv a 7750 giri/min) e dalla coppia massima (119 Nma 6000 giri/min), il regime di rotazione massimo chepassa da 8000 a 8500 giri, risposta ed elasticità miglio-rate. La velocità massima è superiore ai 200 km/h.
Bmw Motorrad dichiara consumi di carburante di 4,2litri per 100 km a 90 Km/h e di 5,5 litri a 120 km/h. Latrasmissione è affidata alla frizione monodisco a seccoa comando idraulico, ad un rivisitato cambio a 6 rap-porti ed alla consueta trasmissione finale a cardanoesente da manutenzione. La ciclistica si basa sulle col-laudate soluzioni del telaio in tubi d'acciaio con il moto-re con funzione portante, telaietto posteriore reggi-sella e su sospensioni Telelever all'anteriore con for-celle maggiorate (steli da 41 mm con foderi anodiz-zati), forcellone monobraccio Paralever al posteriore.
EQUIPAGGIAMENTO - L'impianto frenante èdotato davanti di doppi dischi da 320 mm con pinzefisse a 4 pistoncini e dietro di singolo disco da 265
DUE RUOTE
BMW R 1200 R,il ritorno al
"Classic"
E' arrivato il restyling delle mitiche roadster BMWSapiente tocchi di stile affiancati dal nuovo motore
boxer DOHC, che ridona verve ad un classico della produzione della casa bavarese
mm con pinza flottante a 2 pistoncini. Ruote da 17 e misure dei pneumatici di 120/70 ZR 17davanti e 180/55 ZR 17 dietro. Cerchi in lega fucinati per la R 1200 R base. Il serbatoio del car-burante ha una capacità di 18 litri. Il peso in ordine di marcia dichiarato è di 223 Kg. L'altezzastandard della sella è di 800 mm. Senza costi aggiuntivi si possono richiedere una sella Comfortpiù alta (830 mm) o più bassa (760 mm) o in optional anche selle di diverso taglio o un asset-to ribassato (750 mm). L'equipaggiamento di serie prevede inoltre il cavalletto centrale. Tra lenovità nel design e nelle dotazioni della R 1200 R modello 2011 sono da segnalare il nuovomanubrio in alluminio, l'essenziale cruscotto completamente ridisegnato (due elementi circo-lari e display centrale digitale), l'elegante copertura del fanale anteriore, la nuova coda conintegrate le maniglie per il passeggero, il terminale di scarico, più corto del precedente di 6 cm.
OPTIONAL - Nella consueta ampia gamma di personalizzazioni che la casa mettea disposizione ricordiamo le sospensioni ESA a regolazione elettronica, l'ABS ver-sione sport semi/integrale, il controllo di trazione ASC, il parabrezza alto, il naviga-tore satellitare, il computer di bordo, le manopole riscaldabili, i supporti e le borserigide laterali, il portapacchi e baule posteriore, la borsa da serbatoio, i paracilindri.
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Concessionaria BMW Motorrad Tag Moto
S.S. Briantea, 19 - CURNO (BG)Tel 035 618 618
Ciclistica:La ciclistica si basa
sulle collaudate soluzionidel telaio
in tubi d'acciaio con il motore
con funzione portante
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"I l diamante è un simbolo d'amore, una pietramagica. Spesso viene considerato solocome un importante regalo. Non è così. Il
diamante è anche un'ottima forma d'investimento,con un attento mercato e con delle regole preci-se". Recitava così l'invito alla Gioielleria Cornalidi Dalmine, dove la scorsa domenica 17 aprile -dalla mattina fino al tardo pomeriggio - i fortunatipresenti hanno potuto osservare da vicino alcunetra i più bei gioielli della boutique di LargoEuropa. All'interno dello showroom, come se nonbastassero i preziosi a riempire l'atmosfera dellagiusta magia, una professionista del diamanteillustrava le procedure che portano la stessa pie-tra a diventare come noi "comunemente" la vedia-mo. Passo per passo, dall'estrazione alla lavora-zione, la didattica seguiva una linea ben precisache non mancava di appassionare chiunque laascoltasse. Infine, da corollario al riuscito evento,un buffet del "Bobadilla Feeling Club" di Dalmineha accompagnato i presenti con uno sfizioso ban-chetto misto dolce e salato.
Il diamante e la sua creazionein scena allaGioielleria Cornali
CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: LORIS SAMBINELLI
EVENTI
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E siste un legame indissolubile tra Bonaldi Tech e ilPorsche Club Bergamo, che va ben oltre la semplicepassione per i gioielli di casa Porsche. Quale spazio
migliore, dunque, per i soci del Club, che si sono riuniti lo scor-so 25 marzo per rinnovare il consiglio direttivo e rinsaldare unrapporto fatto di stima, amicizia e passioni comuni, che per-dura da quasi 20 anni. La serata, illuminata dai gioielli dellecollezioni Pomellato, ha preso il via con l'aperitivo. È seguitapoi l'assemblea plenaria dei soci storici e non, che ha vistoEnrico Riva confermato presidente per la terza volta.Vicepresidente è Alessandro Battaglia, affiancato da treconsiglieri: Simona Bonaldi, Silvano Crescini eMaurizio Pradella. Revisori dei conti sono invece AldoGhira, Guido Matarazzo e Paolo Ghezzi. Le nomine sonostate celebrate anche dal rombo della nuova Cayman R, il cuicarattere decisamente sportivo si è intuito sin dal primo colpod'occhio. Vigorosa, fisica e intensa, la nuova nata non hapotuto che conquistare tutti i presenti. A far da splendida cor-nice ben quattro Cayman S dalla livrea personalizzata creatada altrettanti giovani designer che hanno partecipato al con-corso mondiale "Radically Porsche", indetto da Porsche Italia.Il vincitore è stato Josè Chamorro Salas, grafico di Bogotà.
Una serata di conferme,per il PorscheClub Bergamo
CHI, DOVE E PERCHÈ
EVENTI
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È arrivata la fine del mese e puntuale è torna-to l'appuntamento più "cool" della giovanemovida bergamasca. Stiamo parlando del
"LAST SATURDAY OF THE MONTH", gli appunta-menti del divertimento per eccellenza fortementevoluti dalla concessionaria MINI Lario Bergautodi via Campagnola. Lo scorso 26 marzo, quindi, ilcopione si è ripetuto, facendo addirittura "tris":al locale "Dandy Lounge&Music" di Longuelo, èinfatti andato in scena il terzo appuntamento colglamour e lo stile propri di un evento di grandeeffetto. Durante la serata pre-disco, come ormaid'abitudine tra gli appassionati del marchioanglo/tedesco, sono state raccolte le prenota-zioni dei test drive dell'intera "MINI Family",dando la possibilità ai numerosissimi parteci-panti di scegliere tra MINI, MINI Cabrio, MINIClubman e l'ultima nata MINI Countryman. Lakermesse ha visto come sempre l'ottima acco-glienza dello staff del Lounge&Music Bar, che sista confermando un vero e proprio "must" perl'intera movida di Bergamo.
"LAST SATURDAYOF THE MONTH",Lario Bergautocala il tris
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EVENTI
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L' occasione speciale sono stati i festeggiamentiper il compleanno di Bang&Olufsen. La ricor-renza del famoso marchio danese ha dato lo
spunto, allo showroom Zero90, per organizzare unvernissage completo di musica e rinfresco. Lo scorso24 marzo, infatti, nel negozio di via XX settembre,sono state anche presentate alcune novità nella col-lezione: una su tutte il "BeoVision 10", una tv moltoparticolare, a forma quadrata e con tecnologia LCD aLED, nei formati 32, 40 e 46 pollici. Poi è stata lavolta del nuovo "BeoVision 8", una dockstation e unhi-fi (per iPod, iPhone e iPad) da tavolo o pareti, neicolori bianco e nero. Inoltre, nel corso della ker-messe, non sono mancati i festeggiamenti per i 10anni del negozio Zero90, unico concessionario diBergamo per i prestigiosi prodotti Bang&Olufsen,una marca che nel corso del tempo si è contraddi-stinta per la particolarità del design e la curamaniacale che ha sempre riposto in qualsiasi parti-colare prodotto della collezione, curando anche esoprattutto l'audio e, negli ultimi gioielli, la possi-bilità d'interfacciarsi con i dispositivi del futuro.
Bang&Olufsen, 85 anni tra immagini, suoni e design innovativi
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I l golf è uno sport divenuto famoso, più che per igesti tecnici o la competizione, per l'incredibile pia-cevolezza del suo contesto. Lunghe passeggiate
all'aria aperta, in mezzo al verde, isolati dal contestocittadino e dal caos urbano, immersi nei soli rumoridella natura. Non poteva dunque esserci accostamentopiù azzeccato di quello ospitato dal "Golf Club BergamoL'Albenza" lo scorso sabato 9 aprile, quando ha accol-to il "Lexus Gold Trophy 2011". Una novità ecologica,infatti, si aggirava tra le buche: stiamo parlando del-l'innovativa Lexus CT200h, una sigla che nasconde uncuore tecnologico tra i più d'avanguardia del mercatoibrido: è infatti la vettura meno inquinante in commer-cio, grazie alla sua propulsione "Full Hybrid" elettrica,con soli 87g CO2, zero pm10 e zero NOx. Emissionicosì basse sono il risultato di un consumo ridotto e diun'altissima efficienza: solo 3,8 litri x 100 km, pari a26 km/l nel ciclo combinato. Valori dati, tra l'altro, dalmotore elettrico a recupero energetico. Il torneo, un18 buche in modalità "Stableford", ha trovato il suoepilogo in serata, quando nella splendida club housedel circolo sono avvenute le premiazioni.
"Lexus GoldTrophy 2011",L'Albenza accogliela CT200h
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Martedì 22 marzo scorso, nell'elegante e raffinata corni-ce della Saps di Lallio, è stato inaugurato il Club Amicidell'Atalanta "Solo Dea" Bergamo. Il club, che ha già
superato quota cento iscritti tramite iniziative coinvolgenti edaggregative, vuole diffondere, in particolare tra le nuove genera-zioni, la passione per i colori nerazzurri. Oltre a Cristian Marziali(presidente e socio fondatore insieme con Massimiliano Pezzoni),Diego Zanoli e Paolo Tintori, tutti appassionati sostenitori atalan-tini fin da bambini, e al padrone di casa Baldassarre Agnelli, allacena inaugurale erano presenti l'ad dell'Atalanta Luca Percassi, laresponsabile della comunicazione Elisa Persico, il presidente delCentro Coordinamento Marino Lazzarini, Elio Corbani, i calciatorinerazzurri Giacomo Bonaventura, Guido Marilungo e, in rappre-sentanza del comune di Bergamo, l'assessore Marcello Moro. "Il nostro obiettivo - ha dichiarato il presidente del club CristianMarziali nel corso della serata - è quello di estendere l'atalantini-tà nella nostra città attraverso una serie di iniziative volte a risve-gliare, nel cuore di chi tifoso lo è già, l'amore per la Dea. Oltre aquesto, vorremmo far capire ai giovani bergamaschi che non esi-stono solamente squadre come Inter, Juve e Milan. Tutti devonosentirsi orgogliosi del fatto che Bergamo abbia una propria squa-dra di calcio, con una storia gloriosa e una tradizione importante".
Alla Saps è il giornodel Club Amicidell'Atalanta
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