bergamo 2009 amicalizzi

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Elaborazione del lutto e sostegno on-line: un’esperienza etnografica nella Rete Alessandra Micalizzi – Università IULM [email protected] Terzo workshop “Etnografia e ricerca sociale” 25-27 giugno Università degli studi di Bergamo

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Page 1: Bergamo 2009 amicalizzi

Elaborazione del lutto e sostegno on-line: un’esperienza etnografica nella Rete

Alessandra Micalizzi – Università [email protected]

Terzo workshop

“Etnografia e ricerca sociale”

25-27 giugnoUniversità degli studi di Bergamo

Page 2: Bergamo 2009 amicalizzi

La ricerca: due momenti

2007-2008 2009-2010

La Rete come spazio di condivisione per l’elaborazione del lutto

motivazioni

Pratiche d’uso

funzioni

Interviste in profondità

Web-etnography

Analisi qualitativa del contenuto

Differenze relazionali-comunicative nei gruppi on e off line

partecipazione

Relazione

comunicazione

Interviste in profondità

Osservazione on e off line

Analisi qualitativa del contenuto

Page 3: Bergamo 2009 amicalizzi

Premesse: l’approccio narrativo all’elaborazione della perdita

Il bisogno individuale:«lo statuto di narrabilità appartiene a pieno titolo all’esistente

umano: gli appartiene come un aspetto irrinunciabile della vita» (Cavarero, 1997)

Il principio della condivisione:«in quanto esseri umani, noi con-viviamo e, dal momento che

della nostra vita siamo forse i protagonisti, ma non mai gli autori, per sapere chi siamo dipendiamo dagli altri» (Jedlowski, 2000)

E quando la narrazione si fa scritturascrivere di sé «ci insegna a non disperderci, a guardare alla

morte come ad un’occasione per penetrare ancora di più nella vita, per non farla mai tacere» (Demetrio, 2006).

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Motivazioni

Senso di isolamento

«da quando mi dissero “Mi dispiace, non c’è battito”, sono entrata in una dimensione completamente diversa, al di fuori della realtà, frastornata dalle sensazioni e dagli stati d’animo, sembrava di essere su una giostra…fra gli occhi sbalorditi di mio marito! (..)sono stata i dieci giorni successivi quasi come se fossi sotto shock, nel silenzio più totale, nel rifiuto di incontrare e di parlare con chiunque (…)» (L.)

Bisogno di condivisione

«(...) hai bisogno di sapere che non sei sola in questo nuovo mondo, che c’è vita! Io avevo bisogno di sapere che sarei sopravvissuta, ani di più che sarei tornata a vivere» (L.)

Bisogno di conforto

«dopo essermi chiusa al mondo fisico ho deciso di cercare “altrove” conforto o anche un semplice confronto» (A.)

Page 5: Bergamo 2009 amicalizzi

Pratiche d’uso1. Fase di ambientazioneo identificazione proiezione

2. Fase di presentazioneo Accoglienza

3. Fase di partecipazioneo affinità elettive

4. Fase di responsabilizzazioneo assistenza

5. Uscita dal gruppo:o Abbandono o Uscita maturao Partecipazione sporadica e passiva

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Funzioni

Funzione Psicologica narrazione come auto-terapia

Funzione Antropologica spazio della memoria /nuovi riti

Funzione Sociale condivisione/confronto/conforto

Funzione Pedagogica ricontestualizzare l’esperienza della morte “imparare” a lasciare andare chi si ama

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Una Rete che sostiene?Punti di forza e punti di debolezza

Page 8: Bergamo 2009 amicalizzi

I punti di forza della relazione d’aiuto mediata

1. Semplificazione della partecipazione

2. Oralità secondaria

3. Ricontestualizzazione dell’esperienza del lutto

4. Protezione esercitata dallo schermo

5. Familiarità con l’ambiente intorno a sé al di fuori

della Rete

Page 9: Bergamo 2009 amicalizzi

Criticità della relazione d’aiuto mediata

Presenza di legami deboli

Poco spazio per l’azione

Punti critici sulle modalità di scambio

comunicativo

Punti critici sulle caratteristiche della

comunicazione

Page 10: Bergamo 2009 amicalizzi

Criticità: prevalenza di legami deboli

Legami deboli:

Scarso senso di responsabilità verso l’altro

Maggiore facilità di abbandono

• Meno forte adesione gruppale (nel caso

delle comunità non moderate)

• Esasperazione del senso di

appartenenza al gruppo (nel caso di

lutti omogenei)

Page 11: Bergamo 2009 amicalizzi

Criticità: poco spazio all’azione

Poco spazio per l’azione: a differenza dei gruppi vis à vis dove il

“compito” è uno dei passi necessari per l’empowerment e il supporto agli altri

nei gruppi on-line l’azione si esaurisce spesso nella narr-azione di sé:

• Per sé• Agli altri• Costituzione di relazioni elettive attraverso

canali privilegiati e personali

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Criticità: modalità dello scambio comunicativo

Nel caso dei gruppi on-line lo scambio comunicativo è:

rapido: sintetico, coinciso, stringato (quando sincrono)

frammentato: spesso “spezzato” in micro unità di discorso e intercalato ad altri “frammenti comunicativi” di altri partecipanti

mediato: dal mezzo e dunque soggetto a tutte le complicazioni di connessione/interazione con la tecnologia

Page 13: Bergamo 2009 amicalizzi

Criticità: modalità dello scambio comunicativo

E ancora …

arricchito di elementi meta-comunicativi: frasi che spieghino errori di battitura, strane configurazioni sullo schermo (non riconoscimento di alcuni caratteri)

virgolettato: l’uso delle “” come strumento espressivo degli elementi paralinguistici

sovra-comunicativo: arricchito di specifiche non necessarie nelle conversazioni faccia a faccia. ES. assenza del valore indicale del “tu”

Page 14: Bergamo 2009 amicalizzi

Criticità: caratteristiche della comunicazione

Comunicazione non circolare più

orientata alla linearità:

Si procede con uno scambio di

battute tra il singolo – autore del

post – e i “molti” – i membri del

gruppo

Piuttosto CHE

Strutturare la conversazione –

anche se asincrona – secondo

uno scambio circolare

A C

D

E

B

Page 15: Bergamo 2009 amicalizzi

Criticità: caratteristiche della comunicazione

Due rischi:

Nel caso delle comunicazioni sincrone: rapido

esaurimento dei temi trattati

Nel caso delle comunicazioni asincrone:

monopolizzazione dei contenuti monologo

dialogico

Page 16: Bergamo 2009 amicalizzi

Per concludere …

Page 17: Bergamo 2009 amicalizzi

Una possibile rappresentazione dei percorsi possibili

Narr-azione

Relazione con effetti psico-terapeutici

Introspezione narrativa

Relazione

Azione

Non - Relazione

Gruppi AMA vis à vis

Re-azione individuale

Blog

Forum aperti

Gruppi on-line sincroni

Relazione d’aiuto situata

Gruppi on-line asincroni

Auto-narrazione

Page 18: Bergamo 2009 amicalizzi

Obiettivi degli sviluppi della ricerca

Diventa allora essenziale: cogliere le peculiarità delle realtà on-line (nei

suoi diversi generi) per:• darne una definizione• comprenderne i meccanismi• stabilire quanto e come siano assimilabili ai

gruppi AMAPer studiare le complementarietà con i gruppi vis

à vis pianificare interventi integrati verificarne l’efficacia terapeutica