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BARI, 13/05/2009

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BARI, 13/05/2009

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presentazione e messa a punto degli strumenti (questionari-interviste e griglie di osservazione), sulla base dei contributi ad oggi pervenuti, concernenti "lo studio e l’analisi dell’offerta dei servizi pubblici locali nel Comune, con particolare attenzione agli standard qualitativi nella fornitura dei detti servizi ex comma 461 dell’art.2 Legge 24.12.2007 n.244 (Finanziaria 2008)”, eseguendo un monitoraggio dello stato di attuazione della suddetta disciplina";

lavoro in gruppo per integrazioni e modifiche degli strumenti predisposti;

proposta di cronogramma in attuazione del progetto in questione;

PROGRAMMA ATTIVITA’PROGRAMMA ATTIVITA’

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FINANZIARIA 2008 – LEGGE 24 12 2007 N. 244 - art. 2 comma 461

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Al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l’universalità e l’economicità delle relative prestazioni, in sede di stipula dei contratti di servizio gli enti locali sono tenuti ad applicare le seguenti disposizioni:

a)previsione dell’obbligo per il soggetto gestore di emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza;

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FINANZIARIA 2008 – LEGGE 24 12 2007 N. 244 - art. 2 comma 461

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b) consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori;

c) previsione che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei Consumatori, l’adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato fissati nel contratto di servizio alle esigenze dell’utenza cui il servizio stesso si rivolge, ferma restando la possibilità per ogni singolo cittadino di presentare osservazioni e proposte in merito;

d) previsione di un sistema di monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto stabilito nelle Carte della qualità dei servizi, svolto sotto la diretta responsabilità dell’ente locale o dell’ambito territoriale ottimale, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori ed aperto alla ricezione di osservazioni e proposte da parte di ogni singolo cittadino che può rivolgersi, allo scopo, sia all’ente locale, sia ai gestori dei servizi, sia alle associazioni dei consumatori;

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FINANZIARIA 2008 – LEGGE 24 12 2007 N. 244 - art. 2 comma 461

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e) istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, nonché delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini;

f) previsione che le attività di cui alle lettere b), c) e d) siano finanziate con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio, predeterminato nel contratto di servizio per l’intera durata del contratto stesso.

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Bozza di Progetto operativo Bozza di Progetto operativo per l’attuazione della riforma dei servizi pubblici per l’attuazione della riforma dei servizi pubblici

localilocali(art. 2 della Legge Finanziaria 2008 – Legge. N.244/2007) 

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1. Gli elementi di contesto

1.1 I servizi pubblici locali – dati di contesto

1.2 Una “nuova”scommessa per i cittadini-consumatori – posta in gioco

2. L’oggetto del piano operativo

2.1 La proposta operativa

2.2 L’impatto territoriale

3. La finalità e gli obiettivi specifici del piano

4. Le azioni del piano operativo

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1.1.Gli elementi di contestoGli elementi di contesto

Per servizio pubblico locale si intende qualsiasi attività che si concreta nella produzione di beni e servizi in funzione di un’utilità per la Comunità locale non solo in termini economici ma anche ai fini di promozione sociale.

 1.1 I servizi pubblici locali – alcuni dati1.1 I servizi pubblici locali – alcuni dati L’impatto che il sistema dei servizi pubblici locali ha sul Paese,

sulla vita dei cittadini, può essere più chiaro illustrando alcuni dati di sintesi sul settore, a partire da una breve illustrazione dei principali servizi pubblici locali.

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Settore di riferimento

Tipologia di servizio

TRASPORTIa) Trasporto pubblico locale b) Taxi c) Aree di sosta e parcheggi d) Trasporto scolastico

AMBIENTEa) Igiene urbana b) Servizio idrico integrato c) Manutenzione del verde pubblico d) Manutenzione strade pubbliche

ENERGIA a) Distribuzione energia elettrica b) Distribuzione gas c) Illuminazione pubblica

SOCIALE E SALUTE a) Farmacie comunali b) Servizi funebri e cimiteriali c) Assistenza domiciliare

CULTURA/SPORTa) Servizi museali ed espositivi b) Biblioteche comunali c) Servizi di promozione territoriale d) Gestione delle strutture sportive

ALTRI SERVIZIa) Pubbliche affissioni e pubblicità b) Gestione mercati all’ingrosso c) Manutenzione immobili comunali

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I principali gestori dei servizi pubblici locali sono rappresentati dalla Confservizi. Si riportano di seguito alcuni dati relativi al numero di gestori, agli addetti e alla forma di gestione.

ServizioErogatori associati

Numero addetti

Energia elettrica 157 9.465

Gas 215 9.190

Idrico 336 25.340

Igiene ambientale 324 40.900

Trasporti 225 75.668

Farmacie 336 4.095

Cultura, turismo e tempo libero

167 6.000

Edilizia residenziale pubblica

115 6.280

Sanità 127 323.000

Totale 1.754 449.938

Forma di gestione Numero

Aziende speciali e consortili 171

Società di capitale 949

Gestioni in economia 277

Enti autonomi e pubblici 132

Associazioni, Fondazioni e Istituzioni

65

Aziende Sanitarie e Ospedaliere

128

Altre forme di gestione 32

Totale 1.754

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Non considerando i servizi pubblici relativi a cultura e tempo libero e quelli delle aziende sanitarie e ospedaliere, si parla di un totale ricavi vendite e prestazioni di circa 4 miliardi di euro.Negli ultimi 8 anni i servizi pubblici locali hanno fatto registrare notevoli incrementi tariffari significativi. E’ da segnalare che il comparto dei servizi pubblici locali è quello che maggiormente contribuisce al costante incremento della inflazione nel nostro Paese, con un indice di aumento annuale di circa il 7%. Questo dato che molto poco appare rispetto alla costante e giustificata attenzione che c’è per i settori dell’energia e dell’alimentazione, è da ricondurre in buona parte a responsabilità sia delle imprese del settore, sia delle istituzioni pubbliche sia locali che nazionali. Riportiamo a titolo di esempio l’aumento dei prezzi (dati Istat) di acqua, rifiuti e trasporto pubblico locale, dal 2000 ad oggi e nell’ultimo anno (giugno 2007 – giugno 2008).

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1.2 Una “nuova”scommessa per i cittadini-consumatori 1.2 Una “nuova”scommessa per i cittadini-consumatori – posta in gioco– posta in gioco

Una delle principali novità introdotte dalla Legge n. 244 del dicembre 2007 (la Legge Finanziaria 2008), è la nuova disciplina del controllo dei servizi pubblici locali.

La novità più significativa introdotta con il comma 461, è rappresentata dal coinvolgimento delle associazioni dei consumatori e degli stessi cittadini, nella determinazione e nel controllo degli standard di funzionamento dei servizi. La stessa accelerazione che il nuovo Governo ha annunciato di voler dare alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali (fatte salve le notevoli contraddizioni connesse all’ampia possibilità di deroghe, introdotte in questi giorni), conferisce maggior valore strategico alla piena attuazione dell’articolo 2 della manovra finanziaria 2008. Da questo nuovo assetto potrà venire una spinta all’introduzione di principi concorrenziali nel campo dei servizi per una maggiore efficienza che non vada a scapito della qualità e che non metta in discussione l’universalità del servizio. Il disegno che la norma realizza (al momento solo sulla carta), è quello di accompagnare l’introduzione di maggiore concorrenza nel settore, con un insieme di opportunità e di strumenti di garanzia dal lato dei cittadini consumatori e delle stesse comunità locali. La messa in opera di questo disegno dipenderà però in gran parte, dalla reale disponibilità dei diversi attori di fare ognuno la propria

 

parte.

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In questa nuova normativa confluiscono e s’intrecciano temi e politiche cruciali: dell’accesso e della qualità dei servizi di pubblica utilità; della qualità della spesa pubblica (il costo dei servizi in tutti i suoi aspetti a carico dei bilanci pubblici visto in funzione dell’efficacia); dell’efficacia e dell’efficienza della pubblica amministrazione e dell’apertura di spazi inediti per l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale; del contenimento dei costi a carico dei cittadini utenti, con particolare attenzione alle fasce di popolazione in maggiori difficoltà economica e sociale.

Condizione importante affinché si apra la strada ad un nuovo assetto fondato sulla concorrenza, sul minor utilizzo di risorse pubbliche, ma anche sul mantenimento dell’universalità dei servizi e su un incremento della qualità delle prestazioni è che si dia voce a chi i servizi li utilizza e li paga sia attraverso le tariffe, sia attraverso il prelievo fiscale. I cittadini sono il partner più naturale delle istituzioni locali e dare voce a loro e alle loro espressioni associative significa finalizzare il loro intervento allo svolgimento di compiti concreti che, nel caso dei servizi, significa innanzitutto valutazione e controllo.

Una piccola rivoluzione nei rapporti fra cittadini ed amministrazioni locali che, però, non può realizzarsi da sola o per l’esclusivo impegno di queste ultime. Sarà indispensabile un impegno straordinario del mondo dell’associazionismo civico e di quanti abbiano la volontà di contribuire a definire i percorsi e le modalità affinché questa piccola rivoluzione si realizzi concretamente.

 

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2. L’ oggetto del piano operativo2. L’ oggetto del piano operativo

2.1 La proposta operativa

L’oggetto della proposta operativa del piano è quello di fornire strumenti e metodologia per radicare sul territorio attività e di conseguenza politiche in tema di servizi pubblici locali attraverso il rilancio di una intensa e qualificata attività nazionale.

E’ un’ occasione per rafforzare, anche a livello locale, un tema strategico come quello dei servizi pubblici locali in tutte le sue dimensioni: dalla partecipazione alla tutela (es. segnalazione dei cittadini, valutazione qualità, monitoraggio prezzi, conciliazione, campagne sull’utilizzo dei servizi).

2.2 L’impatto territoriale

L’IPC è presente, con le 15 Associazioni che ne fanno parte, in tutta la Regione.

  

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3. La finalità e gli obiettivi specifici del piano operativo3. La finalità e gli obiettivi specifici del piano operativo

La finalità generale è quella di assicurare che le prestazioni dei servizi soddisfino i bisogni dei cittadini nella veste di consumatori e utenti (che esprimono preferenze e bisogni direttamente ed individualmente avvertiti), e nella veste di componenti della collettività e dunque portatori di bisogni generali e indivisibili (quali l’universalità dei servizi, la socialità, il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, ecc.).

Il senso complessivo potrebbe essere dunque quello di proporre i cittadini (e le loro espressioni associative) come promotori del passaggio dalla “self regulation” (l’autoregolazione tipica del settore) a forme di “civil regulation” (regolazione civile) in un sistema di governance dei servizi di pubblica utilità.

In questa cornice, la finalità generale del piano operativo è “semplicemente” quella di fornire un quadro di riferimento complessivo di azione, coordinato con i diversi poli di responsabilità del Movimento, le fasi e le scadenze temporali e le risorse disponibili.

  

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4.Le azioni e le fasi del piano operativo4.Le azioni e le fasi del piano operativo

Schema progettuale:

Azioni Contenuti ObiettiviFase temporale

Entro o da… a…

La formazione- Seminario Regionale- Incontri locali/seminari

- Fornire le adeguate conoscenze per l’interazione con aziende ed enti locali in tema di: Attuazione art.2 comma 461 legge finanziaria 2008

- da gennaio 2009 preparazione degli incontri/seminari- 13 maggio 2009 seminario di lavoro regionale- da 15 giugno a30 luglio incontro con Comuni - da 30 giugno entro luglio incontri con soggetti gestori servizi

Gli strumenti

- Lettera di accredito- Linee guida- Protocollo di intesa standard per comuni- Modulo formativo di base- Bozze comunicati stampa- Ipotesi progettuali nei comuni- Griglie elementari di monitoraggio- Ipotesi budget

- Favorire l’omogenea Interlocu- zione con enti e aziende locali; - Armonizzare l’intervento di:Monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel/i contratto/i di servizio

- preparazione da gennaio 2009 degli strumenti di indagine- lett.accredito: invio entro 30 maggio con stralcio progetto regionale e linee guida-piano operativo-Monitoraggio entro 15 settembre

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4.Le azioni e le fasi del piano operativo4.Le azioni e le fasi del piano operativo

Schema progettuale:

La comunicazione

- Carta dei diritti del cittadino – consumatore- Spazio sito web - Media locali

- Diffondere la cultura della valutazione civica e rafforzare l’attività locale

- Costante su sito web,mass media…

Il tutoraggio alle realtà locali

- Aggiornamenti sul tema- Favorire la circolazione delle singole esperienze

- da gennaio 2009 (permanente)

Il comitato strategico- Raccoglie e analizza le informazioni provenienti dalle realtà locali. - Si riunisce trimestralmente.

- Verificare lo stato dell’arte dell’attuazione della norma e proporre eventuali aggiustamenti.

- da 19 maggio in permanenza

Le relazioni istituzionali

- Partecipazione a convegnistica selezionata.- Attività di lobbying- Rapporti con Regione e Enti Locali

- Costruire alleanze territoriali per superare eventuali resistenze all’applicazione del comma

- da 13 maggio sino a scadenza del 30 settembre

La tutela legale- Utilizzo di strumenti di tutela legale da utilizzare in caso di conflitto con l’ente locale

- Utilizzare tutti le forme di pressione - in progress

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4.Le azioni e le fasi del piano operativo4.Le azioni e le fasi del piano operativo

Schema progettuale:

Il convegno- Evento pubblico regionale sul tema con la partecipazione di Istituzioni ed aziende.

- Sensibilizzare tutti i soggetti interessati al tema.

- entro Ottobre 2009

La raccolta fondi

- Prevedere all’interno del protocollo di intesa la copertura delle spese relative all’esecuzione dell’attività (in ottemperanza a quanto previsto dallo stesso comma 461)

- Far finanziare dagli enti locali le attività di valutazione previste dal comma.

- entro ottobre2009

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Come si fa la valutazione civicaCome si fa la valutazione civicaL’attività di monitoraggio dovrà concludersi entro il 31 agosto 2009.

 Fase 1. L’incontro preliminarePropedeuticamente all’inizio della rilevazione è necessario organizzare un incontro con l’amministrazione, attraverso il coinvolgimento del tutor per condividere il percorso . Fase 2. La rilevazioneSi compilano le griglie tramite intervista o osservazione diretta. Vanno acquisiti anche i documenti a sopporto delle dichiarazioni. Fase 3. La consegna delle griglieA conclusione della rilevazione, le griglie verranno spedite all’IPC. Fase 4. L’analisi dei dati raccoltiSuccessivamente, i dati contenuti nelle griglie verranno inseriti in un apposito database e verranno analizzati dopo aver costruito le apposite relazioni tra i dati stessi. Fase 5. La stesura del libro biancoLa stesura del libro bianco, con il coordinamento del comitato tecnico.scientifico, vedrà la redazione del report finale con l’analisi dei dati e le linee guida per le amministrazioni sull’utilizzo della valutazione civica, ovvero per l’attuazione del comma 461 della l.f. 2008.

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TABELLA RIEPILOGATIVA DEI COMPITITABELLA RIEPILOGATIVA DEI COMPITI

I compiti delle Associazioni I compiti dell’amministrazione

• organizzare e prendere parte ad un incontro preliminare

• illustrare nel corso di questo incontro la struttura della valutazione civica

• effettuare le rilevazioni sul campo

• somministrare le interviste al dirigente

• annotare tutto

• inviare tempestivamente le griglie compilate

• nominare se necessario un tutor/referente per la valutazione civica

• impegnarsi a facilitare la valutazione civica all’interno dell’amministrazione

• fornire i dati richiesti

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Contributi pervenuti al comitato scientifico dell’I.P.C. per la stesura del Libro Bianco e per l’attuazione dell’art.2 - comma 461 della

L.F.2008 – Legge n.244/2007.

DATA AUTORE TITOLO DOCUMENTO N° documento17/02/09 Comitato

Scientifico I.P.C.Bozza piano operativo per Libro Bianco + bozze griglie di valutazione

Documenti n° 1 - 2 - 3 - 4

27/03/09 Cittadinanzattiva Bozza questionario per comuni su attuazione comma 461 e statuto comunale

N° 5

27/03/09 Cittadinanzattiva Bozza questionario per aziende gestione rifiuti su attuazione comma 461

N° 6

02/04/09 Cittadinanzattiva Bozza griglia di osservazione diretta su qualità servizio raccolta rifiuti

N° 7

02/04/09 Cittadinanzattiva Bozza questionario per aziende rifiuti sulla qualità del loro servizio

N° 8

15/04/09 Federconsumatori

Bozza integrazioni per griglie di valutazione N° 9

28/04/09 Cittadinanzattiva Bozza questionario per comuni su attuazione comma 461 e statuto comunale (con integrazioni)

N° 10

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Contributi pervenuti al comitato scientifico dell’I.P.C. per la stesura del Libro Bianco e per l’attuazione dell’art.2 - comma 461 della

L.F.2008 – Legge n.244/2007.

DATA AUTORE TITOLO DOCUMENTO N° documento04/05/09 Comitato

Scientifico I.P.C.Modello lettera di accreditamento ai comuni – richiesta di collaborazione

N° 11

04/05/09 Comitato Scientifico I.P.C.

Bozza intestazione griglie monitoraggio N° 12