baby magazine

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pediatria psicologia alimentazione Pedagogia curiosità link utili babymagazine - allegato alla rivista salutare Copia omaggio Piace alla mamma, utile al bambino www.babymagazine.it

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Baby Magazine è la rivista dedicata al mondo della maternità, ginecologia, infanzia, ginecologia e pediatria, allegata alla rivista Salutare, mensile d’informazione per la salute e il benessere.

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Page 1: Baby Magazine

pediatria

psicologia

alimentazione

Pedagogia

curiosità

link utili

baby

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omaggioPiace alla mamma,utile al bambino

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Page 2: Baby Magazine

Salutare dedica a mamme e papà un nuovo prodotto per poter meglio comprendere e aff rontare il percorso della genitorialità, dalle cure medi-che alla scelta dei migliori prodotti in commercio.

Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un fi glio senza trascurare nessuna sfumatura.

Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole.Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi su ogni aspetto legato alla crescita del proprio figlio .

Le esperienze, i consigli dei nostri esperti saranno un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti.

Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diff ondere più informazioni a più persone.

Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare

Presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere, cliniche, farmacie, parafarmacie e sanitarie con 85 espositori

e tramite il servizio di spedizione in abbonamento postale gratuito a privati, medici, ginecologi e pediatri.

babymagazinecontatto skype:

Babymagazine è su

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Page 3: Baby Magazine

SommarioRedazionale

Babywearing

Cellule staminali

Il parto cesareo

Baby Link

Calendario Baby

Questo l’ho fatto io!

Il bambino capriccioso

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20

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“Il bambino con infezioni respiratorie ricorrenti: quale prevenzione?”

1627

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“Ti voglio bene, anche se non te lo dico”

e poi...

Fine Anno, tempo di bilanci: dunque, vediamo, una lunga gestazione,

tante visite da medici e specialisti, cliniche, pediatri, ginecologi e l’immancabile consi-

glio dell’ostetrica e fi nalmente è nato.

Tante notti insonni e tutte le attenzioni fi nché i primi passi.

Portarlo da parenti e amici e poi la voglia di farlo ammirare da tutti.

Inorgoglirsi ad ogni “che carino, quant’è bello, com’è intelligente”.

Girare per i negozi e su internet per sceglie-re tutte le cose utili e trovare il meglio con un occhio al prezzo e l’altro al consiglio di

chi è stata mamma prima di me.

Reinventarsi, utilizzare ogni attimo, sfruttare ogni

occasione per farlo crescere al meglio, coccolarlo e fargli sentire che ci sono... e adesso che ce l’ho, tra le mie braccia,

il bilancio è… sacrifi ci, nottate, soldi, tempo, addio abitudini.

Il bilancio?

Chissà perché a pensarci mi sono commossa, sono felice, si FELICEEE!

Al diavolo i bilanci, adesso che lo sto sfogliando, il sesto numero

di Baby Magazine, lo rifarei mille volte. Anzi 20 000, per ciascuno di voi.

Cari mamme e papà, Buon 2010.

Alla prossima

Una sana e corretta alimentazione in gravidanza

Consigli di puericultura:quale latte al posto

di quello materno

La favola del mese

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Redazionale

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Page 4: Baby Magazine

Baby Magazine è un allegato della rivista Salutare Reg. Tribunale Avin data 15/01/2004 N° 419

Editore: Ass. Culturale Salutareallegato Salutare 55 Baby Magazine n° 6 Distribuzione gratuita

Segreteria: Angela RomanoCollaborazioni:S.I.G.O., MAM Association,dr. E. Caggiano, dott.ssa A. Venezia, dott.ssa L. De Varti, dott.ssa N. Santoro, Prof. R. Piazzolla.

sito: www.babymagazine.ite-mail: [email protected] skype: babymagazineTel.: 0825.74603

Contributi: c/c postale n° 55117402 intestato all’Ass. Salutare

Progetto Grafi co: Carmine SerinoStampa: Csd - Na

Crediti immagine: Copertina: © Raisa Kanareva Shutterstock© Monkey Business - Fotolia.com© Vadim Ponomarenko - Shutterstock © Wolfgang Amri - Shutterstock

Comitato Scientifico:

Prof. Emerito Giuseppe Roberto Burgio - San Matteo (Pavia)

Prof. Pasquale Di PietroOspedale Gaslini (Genova)Pres. Nazionale SIP

Prof. Pietro Ferrara - Università Cattolica Sacro Cuore (Roma)

Prof. Alfred Tenore - Direttore Dip. Pediatria Università di Udine

Prof. Alberto G. Ugazio - Ospedale Bambino Gesù (Roma)

Prof. Alberto Villani - Ospedale Bambino Gesù (Roma)

dr. Elio Caggiano - specialista in pediatria - presidente dell’Associazione pediatrica “Per il Bambino”

dr.ssa Angela Carrino -specialista in pediatria

Come è possibile rice-vere a casa la rivista Baby Magazine? Per ricevere la rivista Baby Ma-gazine a casa basta compilare in tutte le sue parti il form a pag. 25.

Sono un medico specia-lista, come posso inviare i miei contributi redazionali?Per poter inviare articoli redazio-nali basta inoltrare la richiesta, allegando il curriculum a: [email protected]

Sono una mamma e vorrei segnalare un prodotto e/o servizio utile o dare qualche suggerimento, a chi posso scrivere?Per comunicare le vostre opinioni, esigenze, proposte, esperienze oppure un parere sulle strutture e i servizi di

cui avete usufruito potete scrivere una mail a [email protected] oppure segnalarlo www.facebook.com/sa-lutare.babymagazine. Le segnalazioni saranno pre-ziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista.

Desidero contribuire alla vostra iniziativa e far crescere il progetto, posso sostenervi economicamente?È possibile fare un libero ver-samento sul c.c. 55117402 in-testato all’Ass. Salutare via Due Principati, 278 (ex 210) Av.

Sono titolare di un'Azienda/struttura del settore mater-nità e infanzia. Come posso informare i let-tori circa prodotti, servizi e iniziative?Partecipare a Baby Magazine signifi ca sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensi-bilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il sup-porto da consultare per esse-re sempre aggiornati. Per poter usufruire di Baby

Magazine telefonare al n° 0825 74603 o inviare una mail a [email protected] specifi cando nome, recapiti e il settore dell'Azienda. Vi illustreremo le modalità di partecipazione promozionale.

Desidero ricevere infor-mazioni in merito ad un ar-ticolo o su di un argomento di specifi co interesse, a chi devo rivolgermi?Per ricevere info più dettaglia-te su argomenti trattati sulla rivista o domande in merito ad alcune patologie, potete scrivere all'indirizzo [email protected] specifi cando i vostri dati anagrafi ci, recapito e tipo di richiesta.

cui avete usufruito potete scrivere una mail a [email protected]/sa-lutare.babymagazineLe segnalazioni saranno pre-ziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista.

Baby Magazine offre lo

spazio per discutere,

confrontarsi, porre doman-

de e avere delle risposte.

Ecco come fare per

comunicare con noi.

Baby Magazine offre lo

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Redazione SalutareRedazione SalutareRedazione SalutareVia Due Principati, 278 Via Due Principati, 278 Via Due Principati, 278 (ex 210)(ex 210)(ex 210)

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Page 5: Baby Magazine

V.I.B. Fai diventare il tuo bambino

protagonista di Baby Magazine!Inviaci le sue foto specifi candoil nome e la sua data di nascita,

il nome e cognome dei genitori all’ indirizzo mail:

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a far parte dei nostri Vib!

Per inviare le foto:V.I.B. (Very Important Baby)

Nome del bambino ___________________________________data nascita__/__/____

Nome e cognome della Mamma_____________________________________________

Nome e cognome del Papà ________________________________________________

Indirizzo ______________________________________________________________

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mail o tel: _____________________________________________________________

firma del genitore

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Autorizzo la pubblicazione della foto

I Piccoli protagonisti di questo mese sono...

Manuel Della Sala nato il 20/04/2009Papà: Diego Della SalaMamma: Tiziana De Piano

Chiara Guerriero nata il 30/03/2009Papà: Guerriero VincenzoMamma: Festa Olga

Giulia Alfinito nata il 16/12/2005papà: Alfinito RaffaeleMamma: Battipaglia Angela

Sofia Di Rienzo nata il 24/03/2009Papà: Mario Di Rienzo Mamma: Annalisa Bortone

Manuel Giulia

Chiara

Sofia

Kevin e Dylan

Kevin e Dylan Cucciniello Nati Il 04/12/05 e Il 29/09/07 Papà: Cucciniello AngeloMamma: Casanova Ida

Page 6: Baby Magazine

re; altri invece ammettono di cedere alle continue richieste per stanchez-za o per sopperire al senso di colpa di non essere presenti, altri ancora tro-vano insostenibile il pianto dal mo-mento che lo associano ad una con-dizione di malessere del bambino.Opinioni e sensazioni che nono-stante siano diverse si sostanziano in un’univoca risposta: asseconda-re, accontentare, interrompere quel pianto… ciò che semplificando de-finiremo un’ impostazione educativa sbagliata. Si tratta infatti, di una situazione in cui è chiaramente presente un’inver-sione di ruoli, è il figlio ad educare il padre e la madre e non viceversa. Ma com’è facile comprendere il bam-bino non ha gli strumenti cognitivi, né l’esperienza dell’adulto per poter consapevolmente discernere il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Egli è animato da forme di pensiero dove fantasia e realtà si so-vrappongono dando al bambino un senso di onnipotenza che lo espone a rischi.L’incapacità di alcuni genitori a “con-tenere” emotivamente i figli induce il bambino ad assumere le redini della relazione. Un ruolo pericoloso che viene affi-dato a bambini anche molto piccoli e che può generare limitazioni nello sviluppo delle competenze emotive, nell’acquisizione di strumenti per l’elaborazione delle frustrazioni, nel-lo sviluppo dell’identità e dell’auto-stima e nella capacità di instaurare e

mantenere relazioni sociali in modo adeguato. In casi estremi il bambino può cadere in un vero e proprio de-lirio di onnipotenza, dove l’adulto è ritenuto incapace ed inaffidabile.È questo l’inevitabile punto d’arrivo di un processo indotto dalla man-canza di regole e di limiti. La mancanza di qualsiasi forma di contenimento rende il bambino egocentrico e solo apparentemente forte e sicuro. In realtà simili soggetti sono partico-larmente fragili e il primo confronto con la realtà evidenzia tutta la loro inadeguatezza. È il caso, ad esempio, dell’inserimen-to nella scuola dell’infanzia, che può essere vissuto da questi soggetti drammaticamente,a volte accompa-gnato da forti somatizzazioni quali enuresi, vomito psicogeno, incubi, rifiuto del cibo, mutismo selettivo. I “no” sono un bisogno evolutivo interiore del bambino, nel suo libro, Giuliana Ukmar ritiene che permet-tere tutto non sia concedere libertà ma dare un segnale di indifferenza e disinteresse. Il contenimento serve infatti al bambino per sviluppare le funzioni di autocontrollo fondamen-tali per un sano sviluppo del sé. E se piange e si dispera? Lasciate pure che pianga! E quando scoprirà che disperarsi non è strumentale al sicuro perseguimento di uno scopo termineranno anche i frequenti e im-motivati capricci. I bambini sono molto più intelligenti di quanto crediate.

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a cura della dott.ssa Nanda Santoro

Il bambino capriccioso

Piccoli tiranni crescono.

Costoro vengono generalmente definiti come capricciosi e viziati ma

è solo un eufemismo: in realtà si trat-ta di veri e propri tiranni che tengono

in scacco un intero nucleo familiare.

Ci sono bambini che nonostante la tenera età riescono ad esercitare un potere quasi assoluto sui loro genitori, bambini particolarmente ca-pricciosi, ingestibili, insofferenti, furbi e diabo-lici. Bambini ai quali è impossibile dire di “no” senza che si scateni in casa un vero e proprio putiferio fatto di pianti, urla e di disperazione profonda. Molti genitori sostengono con rasse-gnazione che i capricci del figlio dipendono dal suo carattere il che sta a significare che qualsiasi strategia pongano in essere sia destinata a falli-

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Aspetti un bambino o sei già mamma?Inserisci questi dati ...

L’invio della rivista è totalmente gratuito per i privati abitanti della Regione Campania e per le aziende del settore di tutta Italia.

Per i privati che vogliono ricevere Salutare sul resto del territorio nazionale è necessario versare un contributo per le spese di spedizione postale di € 7,00 (quota annuale).

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Fai diventare il tuo bambinoprotagonista di Baby Magazine!

Inviaci le sue foto, vedi a pag. 5

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Page 8: Baby Magazine

Una dieta equilibrata durante la gravidanza assicura alla madre e al bambi-no l’energia e i nutrienti necessari per mantenersi e crescere in buona salute. Come accennato nel precedente articolo, durante la gravidanza non è neces-sario stravolgere le proprie scelte dietetiche, bisognerà invece solo riequili-brarle con un occhio di riguardo all’aumentato fabbisogno di energia e di alcu-ni nutrienti. I costituenti fondamentali dell’alimentazione in gravidanza sono:

LE PROTEINE Sono essenziali per la normale evoluzione della gravidanza e per un armoni-co sviluppo del feto. La donna in gravidanza ha bisogno di un apporto protei-co lievemente maggiore della norma, il 20% del fabbisogno energetico quo-tidiano(1, 2).

I CARBOIDRATI Sono la principale fonte di energia in gravidanza, il loro apporto dovrà corri-spondere al 50% dell’energia totale giornaliera (3). I carboidrati vanno assunti principalmente sotto forma di zuccheri complessi, quelli del pane, della pasta, del riso, dei cereali, delle patate; di zuccheri semplici, quelli della frutta, esclu-dendo quelli di dolci, dolciumi, bevande zuccherate. L’alimentazione in gravi-danza dovrà fornire un giusto apporto di fibre, 30 gr al giorno.

I LIPIDI Sono un importante fonte di energia per il feto, la loro assunzione deve solo av-venire con moderazione. In una dieta equilibrata devono fornire il 30% del fab-bisogno energetico totale giornaliero (3). Si consiglia di non superare la quota giornaliera di grassi, in quanto una dieta troppo ricca in grassi potrebbe espor-re maggiormente il bambino all’insorgenza di malattie cardiovascolari in età adulta (4). Importante l’assunzione di acidi grassi essenziali, come gli acidi gras-si omega3, fondamentali per la maturazione e allo sviluppo del bambino (5).

8 Una sana e corretta alimentazione

a cura della dott.ssa Antonella Venezia Biologa - Nutrizionista Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale

Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Le proteine, i carboidrati ed i grassi sono fondamentali in gravidanza.

Per una corretta alimentazio-ne si consiglia un regime dieteti-

co normale con pochi grassi

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Bibliografia

1.Livelli di Assunzione giornaliera di nutrienti, L.A.R.N. rev. 1996. 2.Recommended Dietary Allowance, R.D.A., 20043.Linea Guida per una Sana e Corretta Alimenta-zione, INRAN, 20034.J. Physiol, February 15, 2009; 587(4):905-9155.Americal Journal of Clinical Nutrition (2000); 71(1): 275-284

I CARBOIDRATI: si consigliano pasta, legumi, orzo, riso par-boiled; preferire pasta, pane e riso integrali e tutti cereali integrali. Se ben tollerati gli alimenti integrali sono un’ottima proposta per-chè forniscono una buona quantità di fibre, facilitando le funzioni intestinali, danno un maggior senso di sazietà, migliorano l’equi-librio glicemico, rallentano l’assorbimento di colesterolo e ne au-mentano l’eliminazione. Si consiglia il consumo giornaliero di più porzioni di frutta e ver-dura, per l’apporto di fibre ma soprattutto per gli oligoelemen-ti e le vitamine.

LE PROTEINE: si consiglia un uso quotidiano di pesce o car-ne; frequentemente uova, latte, formaggi e latticini. Per il pesce, preferire i pesci magri tipo sogliola, merluzzo, nasello, trota, pa-lombo, dentice, orata, cucinati alla griglia o al cartoccio o in umido

o al vapore. Evitare i pesci conservati sott’olio o in salamoia. Limitare il consumo di molluschi o crostacei in quanto ricchi di colesterolo e di sodio. Tra le carni preferire quelle magre tipo vitello, vitellone, manzo magro, pollo, tacchino, coniglio, cavallo, maiale magro, cucinate alla griglia o al forno o tipo scaloppine o in umido. Tra i salumi preferire quelli più magri tipo prosciutto crudo magro e bresaola. Evitare il consumo di carni crudi e di salumi crudi (per rischio toxoplasmosi).Per i formaggi, preferire i formaggi non stagionati ed evitare creme, mascarpone, e panne.

I LIPIDI: preferire il consumo di olio extravergine di oliva rispetto al burro o alle margarine. Per l’assunzione quotidiana di omega 3 consumare pesce quali trote, sardine, sgombri, salmone.

Consigli

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Page 10: Baby Magazine

Richiedi la io card. Conviene!

Avellino - Viale Italia, 10 Tel.: 0825 35066

Salerno - Via delle Calabrie, 41 Tel.: 089 301874

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Page 11: Baby Magazine

Farmacie amiche: 20 centesimi per la ricerca

MAM Association nasce in Italia per pro-muovere campagne di informazione e sen-sibilizzazione sulla SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante) al fine di dare il proprio contributo nella riduzione del ri-schio di questo fenomeno.

L’Associazione lavora a stretto contatto con importanti organizzazioni e Associazioni internazionali impegnate nel settore della salute e dell’infanzia e si propone di portare nel nostro Paese i contributi di specialisti di fama Mondiale, frutto dei più ag-giornati studi e delle ricerche più innovative.

Tra gli scopi dell’associazio-ne rientra la collaborazione con la comunità Scientifica italiana (medici, pediatri, ginecologi, ortodonzisti, farmacisti, Psicologi) per favorire lo scambio di in-formazioni e di ricerche; la collaborazione con le associazioni dei genitori colpiti dalla SIDS; la realiz-zazione di attività editoriali di carattere divulgativo volte alla sensibilizzazione dell’opi-nione pubblica; la promozione di iniziative volte alla conoscenza

della sindrome e all’accesso a un’informazio-ne chiara per i genitori.

All’interno dell’associazione riveste un ruolo di prestigio il dott. Raffaele Piumelli, socio fondatore, specialista in Neonatologia e in Pediatria Preventiva e Sociale, responsa-bile del Centro di Riferimento Regionale per lo Studio e La Prevenzione della SIDS dell’azienda Ospedaliero-Universitaria Me-yer di Firenze e coordinatore del gruppo di studio multidisciplinare italiano per L’elabo-razione delle “linee guida per la prevenzione della SIDS”. MAM Association, insieme a Sitar

Happybimbo,

(azienda rivenditrice ufficiale In Italia della linea dei succhietti MAM, marchio leader affermato in diversi paesi del mondo per la qualità e la sicurezza dei suoi prodotti), par-tecipa a “Farmacie amiche: 20 centesimi per la ricerca”, importante progetto che ha come obbiettivo da una parte informare sui com-portamenti anti-SIDS e dall’altra sostenere l’associazione di genitori Semi per la Sids onlus.

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Mam Association e HappybimboInsieme contro la SIDS

Per ulteriori info: Media60 (Ufficio stampa campagna anti-SIDS)

035 4921247 - [email protected]

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Page 12: Baby Magazine

12 Babywearing: 4 braccia e tanto amore!

Significa letteralmente ‘indos-sare il proprio bambino’, attac-

cato comodamente al corpo del genitore da un morbido

portabebè, un modo sano per rimanere in stretto contatto con

il proprio piccolo e ricreare l’ambiente caldo e protettivo

nel quale ha vissuto per i nove mesi precedenti al parto.

Infatti, è scientificamente provato che il con-tatto tra bambino e genitore non solo non è responsabile di vizi e capricci ma aiuta ad aumentarne il senso di autonomia e la voglia di indipendenza, grazie alla diversa prospet-tiva e alla maggiore libertà e sicurezza dalla quale il bambino vede e vive il mondo che lo circonda.

Finalmente anche in Italia sempre più spe-cialisti dell’infanzia stanno divulgando be-nefici e virtù di questo metodo, come testi-monia la Dott.sa Stucchi, neonatologa del S. Giuseppe di Milano: “Un tempo si credeva che i neonati, in quan-to privi di esperienza fossero semplicemente governati da bisogni primari come l’essere nutriti o il dormire.

Oggi si sa che le emozioni sono innate, pro-grammate. L’utero materno è un ambiente protetto, cal-do e rassicurante ed è il primo ambiente nel quale il feto prende coscienza e comincia a sperimentare l’uso dei sensi.

Sono innumerevoli i meccanismi che per-mettono tutto ciò, ma di fondamentale im-portanza è il bisogno di CONTENIMENTO e sicurezza. I primi mesi di vita rappresentano il primo contatto diretto, fisico ed emotivo, con l’esterno.

Tutti i sensi vengono fortemente sollecitati ed in particolare il senso del tatto.

Quando viene al mondo l’unica cosa che percepisce è il benessere o la mancanza di benessere e bisogna ricordare che all’inter-

no dell’utero è abituato a vedere esauditi tutti i suoi desideri.”Per il bambino essere ‘portato’ significa rice-vere più stimoli dal mondo esterno senten-dosi protetto e rassicurato dal contatto con il genitore.

Ma significa anche seguire il movimento del corpo della mamma, come avveniva all’in-terno dell’utero, e sincronizzare con lei re-spirazione, temperatura e battito cardiaco.

Per il genitore, con un buon portabebè è come avere 4 braccia, quindi è possibile fare comodamente banali operazioni che sono difficoltose o impossibili con carrozzine e passeggini: usare i mezzi pubblici, tenere ad-dosso il bambino mentre si fanno i lavori di casa, accudire i fratelli maggiori, fare lunghe passeggiate e, perché no, anche lo shopping e soprattutto allattare ovunque, discreta-mente. E poi i passeggini sono proprio a livello dei tubi di scappamento, mentre in braccio i piccoli sono ben al di sopra di smog ed esalazioni tossiche.

Molte mamme hanno rilasciato le loro testi-monianze a favore del babywearing, come quella di Dorotea Rigamonti, ricercatrice e neomamma della piccolissima Aurora: “Por-tare il bambino è fantastico! La bambina è felicissima nel portabebè e se piange è un rimedio infallibile.

Fin dai primi giorni di vita è stata protetta e al calduccio, anche sui mezzi pubblici. In-dossare il bambino infonde sicurezza ad en-trambi, con il pregio per la mamma di essere libera di agire in qualsiasi situazione.

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Ho persino allattato durante una riunione di lavoro! Tutti i genitori lo dovrebbero pro-vare”

Carmen Martone, ingegnere, mamma del piccolo Antonio, ha conosciuto il babywe-aring durante la gravidanza. Cercavo dei passeggini che potessero sod-disfare le mie esigenze in termini di prati-cità, leggerezza, etc… e digitando su un motore di ricerca ‘portare i bambini’ mi sono ritrovata casualmente nel mondo del babywearing.

Quando ho finalmente stretto a me il mio piccolo, nell’abbraccio della fascia, ho capi-to che vi è qualcosa di profondo nel portare il proprio cucciolo, la serenità dipinta sul volto di Antonio mi ha convinto che stavo facendo la cosa migliore per lui.”

Un numero sempre maggiore di genitori si sta avvicinando al babywearing grazie an-che alla qualità dei prodotti legati ad esso che in questo periodo stanno entrando sul mercato. Uno fra questi è MHUG (www.mhug.it), il marchio di portabebè totalmen-te made in Italy creato da due mamme mi-lanesi, che da alcuni anni, attraverso corsi e incontri con le mamme, stanno diffonden-do la cultura del portare i piccoli.

Come testimonia la Dott.sa Mattei, psico-loga e fondatrice dell’associazione Bimbin-fascia: “I portabebè MHUG sono una vali-dissima alternativa ai marsupi presenti sul mercato perchè molto più leggeri, possono essere usati per neonati e per bambini più

grandi, sulla schiena e sulla pancia. Piegati possono essere tenuti comodamen-te in borsa. La mia Associazione li ha testati e li consiglia.”

“Ho visto e provato tanti prodotti diversi, ma per me il Mei Tai MHUG è la coniugazio-

ne perfetta di praticità, bellezza e naturali-tà” afferma Sara Marconi, scrittrice di libri per ragazzi e mamma di Teresa.

Un metodo da rivalutare e promuovere, perché con il babywearing la vita non solo diventa più facile, ma anche più felice!

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Mamma, ma io sono diversa! Dis-se Ponly. Ponly era la figlia di mamma Palla e papà Pallone.

Il suo fratellino piccolo, Pallino, era come tutti gli altri, saltava e rimbalzava tutto il giorno ma Ponly no, lei era diversa aveva i lati, gli spigoli, gli angoli. Era fatta anche lei di gomma, ave-va i colori come le altre e, rimbal-zava se si metteva a saltare ma non come tutte le altre sue ami-chette, non poteva rotolare come loro, libere e felici.

Pensare che a scuola di rimbalzel-lo e rotondità applicata, era la pri-ma, tranne che in rotoleria fisica. La professoressa “Palloide” era

terribile e le diceva: “tu non ro-tolerai mai nella vita”.

Mamma Palla e papà Pallone, l’avevano portata anche dal

dottore e perfino dal chirurgo gommico, ma niente da fare. “Ha troppi angoli”, le avevano detto, “forse crescendo gli spigo-li potrebbero attutirsi” sperava papà Pallone. Intanto il tempo passava, Ponly cresceva e la diffe-renza si notava sempre più.

“Chi la vorrà”, dicevano le ziè…, non salterà mai a nozze!

A dire il vero a Ponly piaceva un pallanzo, solo che non era uno qualunque, era il più bello del pa-ese e tutte le pallette gli rimbal-zavano attorno.

Sfero, il suo nome, non poteva es-sere più azzeccato! Figlio di sua rotondità, era di una circolarità unica, un diametro perfetto. “Ed io, con tutti questi

spigoli?” pensava Ponly, “non ho speranze, hanno ragione le mie zie, nessuno salterà con me a nozze!”.Era tanto triste s’era allontanata dagli amici che tanto per cambia-re stavano giocando a salterino pazzerello. Consisteva nel saltare con gli occhi chiusi, chi resisteva e li apriva per ultimo, vinceva.

È molto divertente nel paese delle palline, ma anche molto pericoloso, perché non sai dove rimbalzi, lì a due tre salti c’è un burrone altissimo e nessuno che vi è finito dentro è più tornato.

Di certo Ponly, non si era accorta che presa dai suoi pensieri, si fos-se spinta fino al limite del preci-pizio.

Poco più in là, sentiva gli schia-mazzi dei pallonsi che giocavano, ma ecco che Sfero, che era il più rotondo di tutti, iniziò a saltare e rimbalzare, così tanto e con gli

Ponly la pallina quadrata

La Favola del mese14

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occhi chiusi, che voleva vincere a tutti i costi a salterino pazzerello.

Quando li aprì, si accorse che ave-va preso una rincorsa così forte che non riusciva più a fermarsi e iniziò a gridare aiuto, ma era trop-po veloce e in men che non si dica, era finito sulla discesa verso il burrone. Ponly sentì le grida, si girò e vide Sfero rimbalzare verso di lei.

Senza pensarci due volte, piantò i suoi spigoli a terra, era a pochi passi dal baratro e con tutta la sua forza, afferrò Sfero che arrestò la sua corsa. Nel frattempo, tutti gli amici arri-varono, ed erano già rassegnati al peggio. “Povero Sfero” gridavano, ma quando videro Ponly, che lo teneva ancora stretto a se, si mi-sero a urlare di gioia e ad applau-dire.

La notizia si diffuse in tutto il paese e tutti salutavano Ponly

con rispetto e stima e sua roton-dità volle offrirle un premio, ma Ponly rifiutò dicendo: “chiunque l’avrebbe fatto”. “Non è vero, chiunque sarebbe finito con me nel burrone, solo tu che sei spe-ciale hai potuto salvarmi” le rispo-se Sfero dandole un bacio. Allora, sua rotondità, radunò le alte sfere del consiglio e disse: “voglio che Ponly sia ricordata per sempre!”.

E fecero una cosa che da allora si fa ancora: su tutti i palloni, anche se sono rotondi, si disegnano an-goli e spigoli, in onore di Ponly.

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Un nuovo studio clinico, pubblicato lo scor-so 24 novembre sul sito web http://clinical-trials.gov, potrebbe dar vita a nuove soluzio-ni di cura ad una sindrome caratterizzata da un disturbo non progressivo del movimen-to, secondario ad una lesione del sistema nervoso in fase di maturazione.

Nel documento esplicativo del trial, diretto dalla dott.ssa Maria Mancias-Guerra dell’Ho-spital Universitario Dr. Jose E. Gonzalez di Città del Messico e appoggiato dalla “US Food and Drug Admnistration“, si specifica-no i soggetti al quale sarà rivolto.

Bambini in età pediatrica compresa tra uno e otto anni, affetti da ipossia, ischemia cere-brale sono i possibili candidati che entrereb-bero a far parte di questa importante speri-mentazione. L’obiettivo di tale studio è determinare se la plasticità delle cellule autologhe emopoieti-che possa apportare dei miglioramenti allo sviluppo neuronale di soggetti con paralisi cerebrale infantile.

I pazienti saranno sottoposti, in cinque di-versi momenti, ad infusione per via intrate-cale di cellule staminali (CD34+), prelevate dal midollo osseo previa stimolazione con fattore G-CSF (Granulocyte Colony Stimula-ting Factor).

“Si tratta di un ulteriore passo avanti per la medicina - dichiara Franco Accarpio diret-tore scientifico di Hematos - poiché se ne deduce l’importanza che le cellule staminali rivestono nella nostra salute”. Altra fonte di staminali emopoietiche, meno invasiva, è il sangue cordonale che possiede un altissimo numero di CD34 e che, al momento, è tra le terapie cellulari di elezione per patologie emato-oncologiche.. “Non dobbiamo gettar via il cordone ombelicale - sottolinea Accar-pio - si tratta di una risorsa che potrebbe ri-velarsi un salvavita per il futuro”.

Da numerose ricerche è stato evidenziato come l’inserimento di cellule emopoietiche nei tessuti nervosi sia in grado di stimolare i fattori di crescita degli assoni, e generare neuroni nei recettori. È stato inoltre scoperto che, dopo l’introdu-zione di cellule emopoietiche nello spazio subaracnoideo della spina dorsale, queste potevano essere trasportate attraverso il fluido cerebrospinale raggiungendo così più rapidamente la zona cerebrale danneggiata.

“Queste evidenze scientifiche, - conclude Accarpio - alimentano la nostra speranza e sostengono il nostro impegno nel voler of-frire il miglior servizio di criopreservazione di staminali cordonali possibile”.

16 Paralisi cerebrale infantile, nuove speranze di cura

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Pazienti in età pediatrica con esiti di ipossia, ischemia cerebrale,

i candidati possibili che si sottoporranno a

infusione intratecale di cellule staminali.

Un recente Studio Clinico messicano e appoggiato dalla US FDA, mette a punto una tecnica innovativa.

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L’amore del padre verso la madre e della ma-dre verso il padre è per il figlio, come un gran-de abbraccio capace di trasmettergli tutta l’accoglienza e la sicurezza di cui ha bisogno, soprattutto nei primissimi anni di vita.

Quando il padre e la madre hanno pensieri amorevoli ed esprimono comportamenti e parole affettuose, il figlio si sente accettato, sente di avere un posto all’interno della cop-pia, sente di potervi appartenere.

Accettazione, Sicurezza, Appartenenza, co-stituiscono veramente un bisogno vitale per ogni bambino, cioè senza, egli non può vive-re. Sono questi i sentimenti di base trasmessi da una madre e da un padre che si amano, e il bambino è capace di percepirli fin dal con-cepimento e da essi trae l’energia e la forza per muoversi verso la vita e svilupparsi come essere umano, sano e felicemente realizzato.

Ci possono essere madri e/o padri che han-no difficoltà a dire ciò che sentono, oppure pensano che comunicare le proprie emozio-ni è superfluo, non serve, e presi dalla rou-tine quotidiana finiscono con il considerare l’amore per il partner o per i figli una cosa ovvia e scontata: “ti voglio bene”, “ti amo” non viene pronunciato. Invece fa bene al cuore e alla mente comunicare al bambino la propria gioia, fa bene alla salute di tutta la famiglia far vedere e sentire ai figli che madre e padre si amano. Poter esprimere i propri sentimenti è un aspetto fondamentale per la crescita. Perciò è importante che padre e madre prendano consapevolezza che con il

loro modo di amare, con le parole che usano tra loro e con i figli, trasferiscono al bambino schemi di relazione e di comunicazione che influenzeranno il suo modo di relazionarsi con gli altri anche nell’età adulta.

È vero che molti gesti quotidiani, da parte della madre e del padre, come preparare il pranzo, accudire, prendersi cura delle loro necessità, comunica loro indirettamente af-fetto e interesse, ma se ai gesti aggiungiamo la parola che esplicita l’amore e la dedizione che si sente, ogni rapporto acquista profon-dità e qualità umana.

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a cura della dott.ssa Leopoldina De Varti, Psicologa e Psicoterapeuta

“Ti voglio bene, anche se non te lo dico”

Per il ben-essere del bambino e del genitore

Mamme e papà : - guardate i vostri figli senza giudicarli e ditegli ciò che amate di loro- Le parole che fanno bene: - siamo felici di stare con te qui - come ti senti oggi? - dopo un litigio, rassicurateli che il vostro amore non è cambiato e che litigare non significa non volersi più bene- ricordate di essere una coppia oltre che genitori, perciò dedicatevi una serata o un giorno a settimana solo per voi.

“Se la madre guarda il bambino e dice: - Quando ti guardo, vedo in te tuo padre, e in te amo tuo padre - il bambino è immediatamente felice. E se la madre aggiunge: - Sono contenta che tu diventi come tuo padre -, allora il bambino diventa ancora più felice. Naturalmente anche il padre guarda il bambino e dice - Quando ti guardo, vedo in te tua madre, ed in te amo tua madre e sono contento

che tu diventi come lei -, tutto questo è quanto rende il bambino profondamente felice.” (Bert Hellinger).

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Care Mamme e Papà, Come sapere se un prodotto è meglio di un altro? Certamente non si possono acquistare decine di prodotti per scoprire quello più adatto.

Riscopriamo un antico sistema: il Passaparola!Se usate un prodotto con cui vi trovate bene, e perché no, costa meno, fatecelo sapere.

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Se il latte materno non c’è o è insuffi ciente, il latte di formula è

l’alimento che lo sostituisce meglio.

È prodotto generalmente dal latte di vacca, modifi cato in

modo che la sua composizio-ne sia simile a quella del latte

materno, digeribile e completo di tutte le sostanze necessarie

per la crescita.

Nel latte di latteria, invece, i nutrienti essen-ziali non sono presenti nelle giuste quantità;

per questo motivo e per evitare intolleranze e sanguinamenti intestinali lievi, non deve essere somministrato a bambini di età infe-riore ai 10-12 mesi.

Le aggiunte di latte di formula, se non sono necessarie, vanno evitate; soprattutto nelle prime quattro sei setti-mane la produzione di latte non si è ancora ben stabilizzata, e cala irrimediabilmente se il seno non viene stimolato perchè il bimbo succhia dal biberon;

- in commercio si trovano diversi latti di for-mula, alcuni simili, altri differenti per compo-sizione (latti adattati, HA, idrolisati, di soia). È necessario che sia il pediatra a prescrivere il latte idoneo a ciascun bambino; - i latti di formula sono disponibili in polvere o liquidi, già pronti per l’uso. Possono essere usati indifferentemente. I latti liquidi sono più pratici ma, in genere, più costosi; - le proporzioni indicate di polvere e acqua non vanno modificate, per non creare distur-bi alla salute.

Come preparare il latte di formulaÈ molto importante preparare il biberon con cura: - lavarsi le mani; - utilizzare biberon e tettarelle sterilizzati, o anche solo accuratamente lavati se il bambi-no ha più di cinque mesi; - versare la giusta quantità di acqua tiepida (oligominerale naturale in bottiglia di vetro, oppure acqua di rubinetto bollita per cinque

minuti e lasciata intiepidire); - aggiungere la quantità prescritta di polve-re (i misurini devono essere pieni ma rasi, la polvere non va compressa, l’eccedenza va al-lontanata con il manico di un altro misurino o con la lama di un coltello. Di solito per ogni 30 mL di acqua si deve ag-giungere un misurino di polvere; - tappare il biberon, agitarlo per 10-15 secon-di fino a quando la polvere è sciolta comple-tamente e non ci sono grumi; - scaldare il biberon a bagnomaria, o nello scalda biberon, o nel forno a microonde e controllare la temperatura del latte lascian-do cadere qualche goccia sul dorso della mano, per accertarsi che non sia troppo cal-do o troppo freddo (d’estate molti bambini preferiscono il latte appena tiepido o freddo, d’inverno la maggior parte preferisce il latte caldo); - se si utilizza il forno a microonde, ricordarsi che la temperatura è due volte più elevata nella parte superiore del biberon rispetto alla base.

Pertanto: - mettere nel forno la bottiglia dritta, senza tappo, per permettere al calore di uscire;- toglierla dal forno una volta raggiunta la temperatura desiderata;- chiuderla e capovolgerla una decina di vol-te prima di somministrarla al bambino; - controllare che il latte fuoriesca dalla tet-tarella goccia dopo goccia. Se esce a getto, il buco della tettarella è troppo grosso e il bambino potrà ingozzarsi; se esce troppo

Consigli di puericultura:Quale latte al posto di quello materno

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a cura del dr. Elio Caggianospecialista in pediatria

lentamente, il buco è troppo piccolo o è ostruito, e il bambino farà fatica a succhiare.

Il pasto Il pasto dovrebbe essere un momento pia-cevole in cui il bambino riceve cibo e coc-cole.È importante stare comodi e assicurarsi che anche il piccolo sia in una posizione confor-tevole. La poppata dovrebbe durare in me-dia venti minuti. Dopo il pasto di solito i lattanti emettono qualche ruttino, ossia l’aria che si trova nel-lo stomaco. Il ruttino non è obbligatorio e anche in sua assenza il latte viene digerito. Il suo unico vantaggio è quello di ridurre i rigurgiti (quindi va favorito nei lattanti che rigurgitano parecchio).

Alcuni consigli: • sostenere con un cuscino il braccio su cui poggia il bambino; • porre il piccolo in posizione semiseduta, appoggiato nell’incavo del braccio; • offrire al bambino il biberon, tenendolo inclinato in modo che tettarella e collo della bottiglia siano sempre pieni di latte (ciò im-pedisce che il bambino succhi troppa aria); • se fa spontaneamente una pausa, metter-lo verticale, con il capo appoggiato sulla spalla, e battere qualche delicato colpetto sulla sua schiena per favorire il ruttino (ripe-tere questa operazione due volte a pasto, per circa un minuto, soprattutto se rigurgi-ta parecchio); • a fine pasto, gettare il latte eventualmente avanzato, lavare e poi sterilizzare biberon e tettarella (se il bambino ha più di cinque mesi, è sufficiente lavarli accuratamente).

Sterilizzazione: • a caldo: fare bollire biberon e tettarella per almeno venti minuti in una pentola piena d’acqua o negli appositi contenitori;• a freddo: immergere biberon e tettarella per almeno un’ora e mezza nell’apposita vaschetta contenente liquido sterilizzante. La soluzione deve essere rinnovata ogni ventiquattro ore. Gli oggetti sterilizzati van-no estratti con mani accuratamente lavate o con pinze igieniche.

Frequenza e quantità dei pastiLe necessità alimentari variano da un bambi-no all’altro; il numero e la quantità delle poppate non devono quindi essere rigidamente prestabiliti, ma possono essere modifi-cati per soddisfare le richieste indi-viduali.

È però necessario, soprattutto nei primi mesi, pesare ogni settima-na il bambino per verificare che la sua crescita sia regolare (nei primi tre mesi almeno 150 grammi la setti-mana).

Conservazione del latte

-È preferibile preparare il latte di volta in volta (se lo si prepara in anticipo, conservar-lo in frigorifero, e utilizzarlo nelle ventiquat-tro ore successive); - se il bambino non completa il pasto è pre-feribile non conservare il latte avanzato per il pasto successivo perchè possono manca-re le condizioni igieniche ottimali;

Frequenza e quantità

Le necessità alimentari variano da un bambi-no all’altro; il numero e la quantità delle poppate non devono quindi essere rigidamente prestabiliti, ma possono essere modifi-cati per soddisfare le richieste indi-

È però necessario, soprattutto nei primi mesi, pesare ogni settima-na il bambino per verificare che la sua crescita sia regolare (nei primi tre mesi almeno 150 grammi la setti-

Conservazione del latte

preferibile preparare il latte di volta in volta (se lo si prepara in anticipo, conservar-lo in frigorifero, e utilizzarlo nelle ventiquat-

- se il bambino non completa il pasto è pre-feribile non conservare il latte avanzato per il pasto successivo perchè possono manca-re le condizioni igieniche ottimali;

- durante i viaggi è bene preparare il latte solo al momento del pasto (eventualmente utiliz-zare l’acqua calda di un thermos); - il latte liquido, una volta aperta la confezio-ne, deve essere conservato in frigorifero e uti-lizzato entro 48 ore; - il latte in polvere, dopo l’apertura della scato-la, deve essere consumato entro 10-15 giorni.

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Cose Curiose

22 Uno spazio per farvi divertire e fornire idee fantasiose, per trascorrere il tempo in modo intelligente e trovare oggetti originali e introvabili utili per la crescita del bebè.Una serie di segnalazioni da parte del popolo dei genitori.

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Citroën Nemo, l’auto per i bambiniCitroën rifà il look alla Citroën Nemo, ispirandosi nei colori e per una serie di simpatici dettagli ispirati al ce-lebre film Disney Pixar. Il risultato è una serie speciale limitata di 500 esemplari, coloratissima e ultra acces-soriata, il cui lancio avvenuto nelle concessionarie il 19 e il 20 settembre con l’operazione “Amici di Nemo”.

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Stella stellinala notte si avvicina,la fiamma traballala mucca è nella stalla.La mucca col vitello,la pecora e l'agnello,la chioccia col pulcino,ognuno ha il suo bambino.Ognuno ha la sua mammae tutti fan la nanna.

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Buggy Brolly: l'ombrello per passegginoNuova e curiosa invenzione per tutte quelle mamme che non possono fare a meno di por-tare fuori i propri bambini in caso di pioggia.

Viene infatti in vostro aiuto Buggy Brolly, un simpatico ombrello da agganciare ai manici del passeggino. Il prezzo è di circa 28 euro.

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Very HungryC’era una volta il biberon, la classica bot-tiglietta in materiale termoresistente o in plastica infrangibile e con la tettarelle standard. Dico c’era una volta perchè oggi sempre più l’industrial design sta entrando in maniera massiccia nella progettazione di prodotti infantili e il biberon è uno di quegli oggetti che sta subendo più tra-sformazioni. Ideato da due psichiatri infantili insieme a un designer, Very Hungry è un biberon la cui tettarella riproduce in maniera fe-

dele il seno materno. La bottiglia è realizzata in materiale pla-stico ad uso medicale brevettato in Sviz-zera senza bisfenolo A, mentre la tetta-rella è di silicone testato, per garantire la sicurezza e il comfort del bambino. Very Hungry è estremamente comodo perchè facile e soprattutto veloce da aprire, da lavare e da riempire, cosa non trascurabile quando si ha vicino un neo-nato urlante per la fame.In commercio da novembre negli Stati Uniti, questo biberon è solo il primo di una serie di prodotti di Mimijumi. La valigia a forma di trenino per viaggiare.

Chissà che fine hanno fatto i trenini che hanno reso felici generazioni di bambini? I bambini di oggi preferiscono probabilmente giochi più tecnologici di una locomotiva che gira in tondo su una pista circolare, ma la poesia di certe suggestioni antiche non si è perduta del tutto se qualcuno propone il trolley da bambini a forma di trenino.Per i più esigenti c’è anche la versione a for-ma di macchina della polizia. Puoi trovarli su amazon.com

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24 “Il bambino con infezioni respiratorie ricorrenti: quale prevenzione?”

Prof. Dott. Ruggiero Piazzolla Pediatra di famiglia, Pediatria Preventiva e

Sociale presso l’Università degli Studi di Foggia

sce a 4-5 episodi per anno dai 3 ai 5 anni ed ulteriormente in età scolare. Si stima che in Italia il 6% dei bambini in età prescolare sia affetta da IRR.

Ma non è possibile generalizzare. Soprattutto durante la stagione fredda cen-tinaia di virus possono rendersi responsabili di infezioni delle vie respiratorie, per cui sono necessari diversi anni prima che si raggiunga un’ esperienza immunologica adeguata.

L’aumentata suscettibilità agli agenti infet-tivi, che riguarda il 5-10% della popolazione infantile, quasi mai è riconducibile ad una patologia. Di solito si tratta di bambini sani o con transitoria alterazione della integrità dell’apparato respiratorio e/o del sistema immunitario. Il sistema immunitario a questa età è ancora immaturo con livelli di anticorpi che aumentano progressivamente con l’età. Il bambino presenta un calibro ridotto delle vie aeree, ciò favorisce il ristagno di secrezio-ni e facilita l’attecchimento di germi. Peraltro il bambino non è in grado di soffiare il naso e presenta un riflesso tussigeno poco valido che ne limita l’espettorazione.Le frequenti infezioni, inoltre, possono esse-re espressione anche dell’influenza di fattori ambientali sfavorevoli.

Esaminiamoli:A scuola il bambino entra in contatto con i comuni patogeni delle vie aeree e acquisisce certamente preziose esperienze immunolo-giche, ma il prezzo da pagare sono gli epi-sodi di IRR. Il numero degli episodi di infezione è diret-tamente proporzionale al numero di bambi-ni che frequentano la scuola.L’alto numero di bambini conviventi in am-

biente domestico è un altro fattore di rischio che riconosce un meccanismo analogo a quello della socializzazione precoce.L’esposizione al fumo passivo aumenta la frequenza di infezioni respiratorie. Infatti il fumo danneggia l’attività delle ciglia presen-ti lungo l’albero respiratorio e aumenta la reattività bronchiale.

Un ruolo rilevante gioca anche l’inquina-mento ambientale. Diversi studi hanno dimostrato che i bam-bini che vivono in città densamente popo-late e ad alto grado di industrializzazione, contraggono più frequentemente infezioni respiratorie rispetto ai coetanei abitanti in zone rurali. Ciò è dovuto in particolare a concentrazio-ni elevate di sostanze ossidanti (biossido di azoto e ozono) che derivano dal traffico au-toveicolare e da inquinanti acidi come l’ani-dride solforosa prodotta dalla combustione del petrolio. Tali sostanze si liberano anche nelle case da fonti energetiche per riscaldamento e per uso cucina svolgendo un’azione tossica di-retta sulle mucose creando una aumentata reattività a carico delle prime vie respirato-rie. Anche metalli pesanti quali cromo, cad-mio, nichel, piombo, amianto e idrocarburi incombusti degli autoveicoli peggiorano la situazione. Come misura solo parzialmente protettiva può essere preferibile che i bam-bini evitino di uscire nei giorni con maggior tasso di inquinamento.

Molti virus e batteri sono in grado di provo-care modificazioni transitorie delle funzioni difensive agendo a vari livelli. Una piccola quota dei bambini con frequenti infezioni delle vie respiratorie è però affetto

È ben noto che il bambino si ammala più frequentemen-

te dell’adulto di infezioni respiratorie e tale maggiore

incidenza è inversamente proporzionale all’età.

Diversi studi hanno dimostrato che l’inci-denza delle infezioni respiratorie è massima nei primi due anni di vita, fino a 6-7 episodi per anno.Ciò è valido per i paesi anglosassoni e scan-dinavi, dove la socializzazione è più precoce, ma sicuramente non ha un analogo riscon-tro in Italia, dove i bambini, in questa età, sono per lo più tenuti in ambito domiciliare. La frequenza media delle infezioni diminui-

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La precoce socializzazione è responsabile di un incremento del 50% circa del numero di infezioni attese per l’età.

Nel bambino con IRR c’è un ritardo nel ripristino delle funzioni immunitarie disturbate dalla malattia. È importante, dunque, allungare il tempo della convalescenza, al fine di ridurre il rischio di reinfezione.

Un ruolo rilevante gioca il riscaldamento centralizzato delle abitazioni, vivere in città densamente popolate e ad alto grado di industrializzazione.Secondo la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) un bambino con IRR si ammala di infezioni respiratorie più di 6 volte l’anno o più di 1 volta al mese nei mesi compresi fra settembre ed aprile per le localizzazioni alte, e più di 3 volte l’anno per quelle basse.

Nella massima parte dei casi la causa è virale, è necessario evitare, quanto più possibile, l’uso degli antibiotici.

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da immunodeficienze, malformazioni (a ca-rico del setto nasale, dell’albero bronchiale, ecc.) o da patologie (fibrosi cistica, malattie metaboliche, discinesia ciliare, allergia, iper-trofia adenoidea) che si esprimono appunto con una aumentata suscettibilità a contrarre infezioni.Uno dei problemi che più spesso il Pediatra di famiglia deve affrontare in ambulatorio è quello di stabilire se la ricorrenza e/o la gra-vità di tali episodi possono considerarsi “nor-mali” o espressione di una vera e propria pa-tologia. Tale compito è delicato e complesso, in quanto il confine tra il normale e il pato-logico delle infezioni non è sempre facile da tracciare.

Innanzitutto occorre valutare se la frequenza delle flogosi respiratorie è superiore a quella attesa per l’età e quindi tale da giustificare la definizione di “bambino con IRR”.Ma per sospettare una franca patologia oc-corre affidarsi in particolare all’esperienza clinica e ai criteri epidemiologici. Occorre valorizzare non tanto il criterio nu-

merico, ma effettuare una valutazione clini-ca integrata della gravità, della durata e della localizzazione dell’infezione. L’inizio della sintomatologia è in genere pre-coce (< a 1 anno di vita) in caso di patologia, più tardiva nelle IRR.Il bambino IRR ha una crescita in peso e al-tezza normale e un normale sviluppo psico-motorio, in caso contrario occorre sospetta-re una patologia. Il coinvolgimento anche di apparati diversi da quello respiratorio deve orientare verso una immunodeficienza. Il ripetersi dell’infezione nella medesima lo-calizzazione rende probabile la presenza di alterazioni anatomiche. La non gravità clinica e il benessere intercri-tico depongono per una IRR “fisiologica”. In corso di infezioni respiratorie ricorrenti occorrerà un’attenta indagine anamnestica atta ad individuare e, se possibile, eliminare i fattori ambientali favorenti (precoce sco-larizzazione, tabagismo passivo, inquinanti domestici, ecc.). Se tali misure si riveleranno inefficaci o non applicabili, sarà opportuno procedere ad una serie di indagini di labo-

ratorio e strumentali che saranno orientate a seconda dei quadri clinici particolari delle alte e delle basse vie respiratorie e saranno personalizzate in rapporto ai sospetti clinici prioritari.

In che modo intervenire nelle Infezioni Respiratorie Ricorrenti? Occorre naturalmente trattare il singolo epi-sodio. Per lo più non sono necessarie indagi-ni di approfondimento diagnostico. È fonda-mentale tranquillizzare i genitori, eliminare i fattori favorenti, allontanare il piccolo dal-la comunità per almeno 15 giorni dopo un episodio ed abolire fumo di sigaretta e altri inquinanti del micro-ambiente.

Di fronte alle preoccupazioni di un genitore perché il bambino è sempre malato, il pedia-tra deve saper sedare l’ansia, facendo capire che si tratta di un problema benigno desti-nato a risolversi con il tempo. Tale compito è delicato e non semplice in quanto uno dei paradossi della medicina consiste nel fatto che, quando un medico pone una diagnosi di malattia e prescrive delle indagini o una terapia dolorosa e co-stosa, il suo approccio viene accettato senza difficoltà. Viceversa il medico che pone una diagnosi e consiglia di attendere che la si-tuazione clinica migliori naturalmente, deve lottare a lungo per difendere il suo punto di vista. Per sedare i timori dei genitori occorre dedi-care al caso un tempo sufficiente, facendo percepire che si stanno raccogliendo tutte le informazioni utili. Dopo un attento esame clinico, se il medico è convinto che si tratti di una IRR “fisiologica”, dovrebbe semplice-mente rassicurare la famiglia sulla transito-rietà della condizione di IRR e sensibilizzare i genitori nel minimizzare l’esposizione ai fattori di rischio ambientale.

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È una procedura chirurgica che permette di estrarre il feto

attraverso un’incisione della parete addominale sopra il pube

e dell’utero nella sua parte inferiore, meno vascolarizzata.

La durata dell’operazione oscilla tra il 25 e 45 minuti e dipende dalle difficoltà tecni-che che si presentano.

Le indicazioni si distinguono in materne (ad esempio stenosi pelviche, gravi malattie si-stemiche, tumori del piccolo bacino, grave stenosi del collo dell’utero e della vagina, fibromi e cistomi ovarici, carcinoma del col-lo dell’utero, condilomi acuminati in vagina, oppure inerzia uterina, discinesie e la primi-parità in età avanzata), fetali (presentazio-ne di spalla o podalica, eccessivo sviluppo, stati di sofferenza fetale, oppure in stato di agonia o subito dopo la morte della madre se il feto è ancora vivo) e degli annessi ovu-lari (placenta pervia, distacco prematuro della placenta, prolasso e brevità assoluta del cordone ombelicale).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte suggerito che solo il 10-15 per cento delle gravidanze dovrebbe sfociare in parto cesareo, limitandolo ai casi di po-sizionamento anomalo dell’utero, herpes genitale o altro impedimento che spieghi la scelta della procedura chirurgica, oppu-re in caso di elevato rischio per le madri o i nascituri. Nessun dubbio sull’utilità del parto cesareo in questi casi, ma il parto vaginale rimane comunque la modalità preferibile e più cor-

retta per portare a termine la gravidanza.È da sottolineare che le donne che partori-scono con taglio cesareo spesso devono af-frontare un ricovero più lungo, talvolta più doloroso e con più alto rischio di infezioni. Inoltre, studi recenti, che però aspettano conferma scientifica, suggeriscono che i neonati con parto cesareo avrebbero una maggiore probabilità di sviluppare proble-mi respiratori rispetto ai nati con parto va-ginale. La tendenza, soprattutto nel nostro Paese, a scegliere il parto con taglio cesareo può essere motivata più da esigenze organizza-tive che da indicazioni cliniche, sia da parte degli specialisti che da parte delle donne.

Un po’ di storiaSull’origine del nome sono state fatte varie ipotesi. La prima deriva dalla cosiddetta lex Caesa-rea in quanto, ai tempi dei Romani, il taglio cesareo veniva utilizzato per estrarre il feto dalle donne decedute durante il travaglio. In alternativa si attribuisce a Plinio il Vec-chio, antenato di Cesare, che sarebbe nato proprio con questa procedura nel primo se-colo d.C., oppure ancora farebbe riferimen-to al verbo caedere, che in latino significa ‘tagliare’, ma in questo caso il termine ‘ta-glio cesareo’ sarebbe pleonastico. La sua introduzione sulle donne viventi ri-sale al XIX secolo. Nel 1876, Edoardo Porro eseguì nella Clinica Ostetrica di Pavia l’inci-sione che portava ad una sostanziale ridu-zione della mortalità, ma anche all’aspor-tazione dell’utero e quindi all’impossibilità per la donna di avere nuove gravidanze. La tecnica tuttora praticata è stata introdot-ta nel secolo scorso (1907) in Germania.

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in giro per la rete

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www.giochiperbambini.orgIl gioco per l’infanzia, per bambini assume un ruolo determinante nell’educazione e nella crescita del bambino. In questo sito vengono fornite alcune proposte di gio-chi per bambini, divisi in giochi di gruppo, giochi all’aperto, al chiuso, giochi di abili-tà e da tavolo. Inoltre online sul sito trovi la guida a programmi di giochi per feste, grandi giochi, tornei e per socializzare e confrontarsi con gli altri ragazzi, giochi di squadra e di gruppo. Proposte per il gioco educativo, didattico, qui trovi giochi gratis scaricabili direttamente sul tuo computer, pronti per essere stampati e giocati.

www.lagirandola.it La girandola è un portale rivolto ai bam-bini di età compresa fra i 6 e i 13 anni (ma anche ai loro genitori), in una presenta-zione colorata e divertente propone una quantità di contenuti di grande interesse, rubriche e sezioni interattive per l’intratte-nimento educativo dei più piccoli.

www.famiglienumerose.orgChi siamo? Abbiamo almeno quattro fi-gli, tra naturali, adottivi o affidati. Siamo quelli che non hanno la Cinquecento, per-ché non ci staremmo tutti; quelli che non vengono invitati spesso a cena dagli ami-ci, perché in casa degli amici tutti non ci staremmo. Eppure, nonostante le difficoltà, deside-riamo conoscerci, raccontarci, scambiarci idee e riflessioni; mettere le singole capa-cità a disposizione delle altre famiglie. De-sideriamo creare gruppi di acquisto solida-li, banche del tempo, mercatini dell’usato, scambiarci informazioni su quanto fanno le Amministrazioni pubbliche a favore del-

le famiglie numerose. Vogliamo promuovere adeguate politiche familiari che tutelino e sostengano le fun-zioni della famiglia e dei suoi diritti, come riconoscimento del ruolo sociale, educa-tivo e formativo che questa svolge per la società.Vogliamo dire che ci siamo, e siamo felici di esserci.

www.girotondo.comPortale adatto ai bambini in una fascia d’età compresa tra i 3 e i 13 anni. Si apre con un’home page dall’interfaccia grafica semplice ed accattivante che, per veni-re incontro alle così diverse esigenze dei bambini di questa fascia d’età piuttosto ampia, presenta tre aree tematiche. Gi-rofavola: (per i bambini più piccoli) rac-colta di fiabe e leggende animate e non, accompagnate da suoni, una varietà di giochi e gif animate con la possibilità di essere stampate. Gironews: presenta un notiziario e uno spazio per approfondi-menti su vari argomenti. Giroscuola (ha temporaneamente sospeso l’attività): pro-pone corsi dedicati ai bambini, progetti realizzati da altre scuole, link a siti utili. Motore di ricerca interno. Uso didattico: è uno strumento utile per studenti ed inse-gnanti che possono trarre spunti da quan-to viene proposto per ricerche, attività di approfondimento e di discussione, per aggiornarsi.

www.wikibooks.orgAnche Wikipedia, nella sezione Wikiboo-ks, manuali e libri di testo liberi da leggere e modificare, contiene una sezione ‘Wiki-junior’ dove sono raccolti i giochi per bam-bini all’aperto senza impiego di materiali, per riscoprire la natura e il piacere di stare in gruppo.

www.babymagazine.it

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Calendario Baby

Eventi e iniziative dedicate a infanzia, pediatria e ginecologia.

Segnalate a: [email protected]

in giro per la rete

Incontri tra Ospedale e Territorio: Immuno Gastro Allergologia PediatricaRoma, 23 gennaio, 2010Ateneo Pontificio Regina ApostolorumVia degli Aldobrandeschi, 190 (Aurelia)ACS International - Via F.S. Nitti, 15, 00191 Roma - Tel: 06 3295804 Fax: 06 3292961 e-mail: [email protected]

1° congresso Pediatrico Empoleseupdate in: Allergologia BroncopneumologiaEMPOLI, 28 e 29 Gennaio 2010Eeatro Shalom, Via Ferruccio Busoni 24Segreteria OrganizzativaEventi ModerniTel.3392718972 - Fax 0556235649e-mail: [email protected]

V Meeting di Allergo-logia PediatricaMilano, 4-6 febbraio 2010Segreteria OrganizzativaMCA Events srl - Via G. Pellizza da Volpedo, 4 - 20149 MilanoTel. 0234934404 - 0234934397 e-mail: [email protected]

Giornate Neonatologiche e Pediatriche CalatineCongresso nazionale/internazionale Attualità e aggiornamenti in Pediatria e Neonatologia dal 22/1/2010 al 23/1/2010 Maddaloni (CE)

Aula Magna Villaggio Dei Ragazzi Piazza G.Matteotti, 8Segreteria scientifica U.O.C. di Neonatolo-gia P.O Maddaloni (CE)Segreteria organizzativa Alfa Congressi Srl - via delle Milizie, 34 Roma tel 06 3701121 fax 06 3729067 e-mail [email protected]

Pediatri e Pediatrie a confrontoCorso Interattivo di Pediatria6° edizione - Hotel Majestic DolomitiSan Martino di Castrozza - Trentino Alto Adige 03 - 10 gennaio 2010Segreteria: [email protected]

I venerdì di Gastroenterologia PediatricaCorso di aggiornamento continuo in Gastroenterologia Pediatricadal 15/1/2010 al 4/12/2010Sede: Dipartimento di Biomedicina dell’Età Evolutiva, Aula Federico Vecchi, Policlinico, Università di BariCeliachia, Reflusso Gastroesofageo, Aller-gie Alimentari, Disturbi minori del lattan-te, Gastroenterologia Neonatale, Stipsi, Malattie infiammatorie croniche, Ipertran-saminasemi, Dolori Addominali ricorrenti.Segreteria organizzativa Indrio Flavia tel. 080-5478911 e-mail: [email protected] corso è accrediatao per gli ECM. L’iscrizione è gratuita

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Andrea PascucciMargherita Iannarone

Ilenia Cutillo Sara Sgambati

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Una sezione che dà spazio alla creativi-tà, una galleria dedicata a tutti i piccoli artisti che amano disegnare, raccontare, inventare, sognare e creare.

Se ti piace scrivere, disegnare se hai fan-tasia da vendere e vuoi mostrarlo a tutti, questa è l'area dedicata a te!

Manda* i tuoi lavori all'indirizzo [email protected]

oppure spediscili ad:Associazione Salutare Via Due Principati, 278 83100 Avellino,

li pubblicheremo in una fantastica Galleria d'Arte junior.

*puoi scannerizzare o fotografare le tue opere o mandare gli originali, (il materia-le non verrà restituito); PS.: non dimenticare i tuoi dati.

+ Spazio alla Fantasia!

Vittorio Minerva

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2010 Auguri