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AxSOS Sistema di placche di bloccaggio Tibia anterolaterale distale Tibia medio-distale Fori diafisari filettati alternati Tecnica operatoria

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Page 1: AxSOS Osteosíntesis Osteosintesi Sistema di placche di ......dati disponibili in letteratura e dei test condotti a livello pratico e biomeccanico. La conformazione anatomica del

AxSOSSistema di placche

di bloccaggio

• Tibiaanterolateraledistale• Tibiamedio-distale• Foridiafisarifilettatialternati

Osteosíntesis

Osteosintesi

Tecnicaoperatoria

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La presente pubblicazione stabilisce nei dettagli la procedura raccomandata per l’uso di apparecchiature e strumenti prodotti da Stryker Osteosynthesis.

Tuttavia, come per qualsiasi guida tecnica, il chirurgo è tenuto a valutare i requisiti specifici di ciascun paziente e, ove necessario, apportare le dovute modifiche alla procedura.

Si richiede una sessione di formazione pratica prima di eseguire il primo intervento.

Tutti i dispositivi non sterili devono essere puliti e sterilizzati prima dell’uso. Seguire le istruzioni fornite nella guida di rigenerazione (L24002000). Per procedere alla pulizia di strumenti a più componenti, sarà necessario smontarli. Fare riferimento alle relative istruzioni di montaggio/smontaggio.

Consultare il foglio illustrativo nella confezione (V15011 e V15013) per un elenco completo di potenziali effetti avversi, controindicazioni, avvertenze e precauzioni. Se necessario, il chirurgo deve presentare al paziente tutti i rischi pertinenti, inclusa la durata limitata del dispositivo.

Avvertenza:Nessunadellevitiosseemenzionateinquestodocumentoèapprovataperilcollegamentoolafissazioneavitedeglielementiposteriori(peduncoli)dellacolonnacervicale,toracicaelombare.

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Sommario

Pagina

1. Introduzione 4

2. Caratteristicheevantaggi 5

3. Indicazioni,precauzioniecontroindicazioni 6

Indicazioni 6

Precauzioni 6

Controindicazioni 6

4. Tecnicaoperatoria 7

Linee guida generali 7

Fase 1 – Pianificazione preoperatoria 9

Fase 2 – Applicazione preoperatoria dell’inserto locking 9

Fase 2a – Estrazione dell’inserto locking 10

Fase 2b – Applicazione intraoperatoria dell’inserto locking 10

Fase 3 – Montaggio di puntatore/impugnatura per

l’inserimento delle placche 11

Fase 4 – Applicazione della placca 11

Fase 5 – Fissazione primaria distale della placca 12

Fase 6 – Fissazione primaria prossimale della placca (opzionale) 13

Fase 7 – Bloccaggio metafisario 13

Fase 8 – Fissazione diafisaria 16

Opzione 1 – Viti standard 16

Opzione 2 – Viti locking a stabilità angolare 17

Fase 9 – Inserimento della vite di supporto 17

Tecnica d’inserimento sottomuscolare 18

5. Ulteriorisuggerimenti 21

Informazionipergliordini–Impianti 22

Informazionipergliordini–Strumentario 24

Informazionipergliordini–Strumentida4,0mm 26

Informazionisupplementari 27

HydroSet iniettabile HA 27

Indicazioni 27

Vantaggi 27

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Introduzione

DistalAnterolateralTibialPlate

Placcatibialemedio-distale

Placcatibialeanterolaterale-distale

Il sistema di placche di bloccaggio AxSOS è stato concepito per il trattamento di fratture periarticolari o intrarticolari di omero prossimale, femore distale, tibia prossimale e tibia distale. Il sistema è stato progettato sulla base dei contributi clinici di una commissione internazionale di chirurghi di grande esperienza, dei dati disponibili in letteratura e dei test condotti a livello pratico e biomeccanico. La conformazione anatomica del sistema, la traiettoria fissa delle viti e l’alta qualità delle superfici tengono conto delle attuali esigenze mediche in termini di fissazione ottimale, elevata resistenza a fatica e minimo danneg-giamento dei tessuti molli. Il presente manuale di tecnica operatoria illustra una semplice procedura passo a passo per l’impianto delle placche tibiali medio-distali e anterolaterali.

Placcatibialeprossimale-laterale

Placcaperomeroprossimale

Placcafemoralelaterale-distale

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Caratteristiche e vantaggi

SistemaLa placca tibiale medio-distale e quella tibiale anterolaterale sono state progettate con una traiettoria per le viti ottimizzata ad angolo fisso nella regione metafisaria e diritte ad angolo fisso, consentendo di ottenere una maggiore stabilità biomeccanica. In questo modo si previene qualsiasi perdita di riduzione.

Strumenti• Tecnica semplice con strumentario

facile da usare.• Compatibile con la tecnica

mini-invasiva MIPO (Minimally Invasive Plate Osteosynthesis) con utilizzo di strumentario all’avanguardia.

Ampia gamma di coperturaLe placche più lunghe consentono di trattare una gamma più ampia di fratture.

Estremità della placca arrotondata e rastremataSemplifica lo scivolamento delle placche a livello sottomuscolare.

Placca a forma “svasata”Per un trasferimento uniforme del carico.

PuntatoriFacilita il posizionamento del manicotto guida per le punte da trapano.

Viti locking a stabilità angolare dal design innovativo• La vite viene guidata all’interno

della placca.• La vite a filettatura singola permette

un facile inserimento nella placca, riducendo la possibilità di errori di avvitamento o di saldatura a freddo.

Fori per sutura/riduzione/filo di KirschnerFissazione primaria/temporanea per la frattura/placca

Fori monoassiali (3)Consentono un posizionamento stabile delle viti a livello assiale, apportando stabilità al sistema.

Vite di supportoConcepita per il segmento medio-laterale per consentire una robusta fissazione a triangolo.

Fori diafisari - standard o locking a stabilità angolare• Fissazione con filetto a dente di

sega, neutra o a compressione.• Permettono l'uso di viti SPS

standard 3,5/4,0 mm.• Permettono l'uso di inserti locking

per le viti assialmente stabili.• I fori di bloccaggio locking già

presenti consentono un posiziona-mento stabile in direzione assiale delle viti.

Profilo anatomico• È necessaria poca o nessuna flessione.• Possibilità di ridurre la durata

dell’intervento.• Consente o agevola una migliore

copertura dei tessuti molli.

Fori liberi non filettati• Posizionamento delle viti

a mano libera.• Possibilità di utilizzare viti

cefaliche(viti lag).

Fori monoassiali (4)Consentono un posizionamento stabile delle viti in direzione assiale, apportando stabilità al sistema.

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Indicazioni, precauzioni e controindicazioni

Indicazioni

Controindicazioni

PrecauzioniTra le indicazioni d’uso di questi dispositivi per fissazione interna sono comprese fratture extrarticolari e intrarticolari della tibia distale.

La scelta del dispositivo e del tratta-mento più appropriati deve basarsi sulle competenze, l'esperienza e il giudizio professionale del medico. Le controin-dicazioni descritte di seguito possono essere di natura relativa o assoluta e devono essere prese in considerazione dal chirurgo che esegue l’intervento:

• Qualsiasi infezioni attive o latente presunta e qualsiasi infiammazione locale marcata nell’area interessata o nella regione circostante.

• Vascolarità compromessa che potrebbe inibire un’irrorazione adeguata della frattura o del sito chirurgico.

• Patrimonio osseo compromesso da patologie, infezioni o impianti protesici precedenti che non consentono adeguato sostegno e/o fissazione dei dispositivi.

• Sensibilità del materiale, documen-tata o sospetta.

• Obesità. I pazienti in sovrappeso o obesi possono esercitare cari-chi eccessivi sull’impianto con conse guente rischio di mancata fissazio ne o rottura del dispositivo.

• Pazienti con copertura inadeguata dei tessuti operatorio nel sito chirurgico.

• Utilizzo dell’impianto che interfe-rirebbe con le strutture anatomiche o le prestazioni fisiologiche.

• Patologie mentali o neuromusco-lari che comporterebbero un rischio inaccettabile di mancata fissazione del dispositivo o di complicanze durante la terapia post-operatoria.

• Altre condizioni mediche o chirur-giche che precluderebbero il poten-ziale beneficio della chirurgia.

I sistemi Stryker Osteosynthesis non sono stati valutati relativamente alla sicurezza e all’utilizzo in ambiente RM, e non sono stati testati relativamente al surriscaldamento o alla migrazione in ambiente RM, se non diversamente specificato nell’etichetta del prodotto o nella relativa tecnica chirurgica.

Le istruzioni d’uso allegate a ogni impianto contengono informazioni dettagliate.

Consultare il foglio illustrativo per un elenco completo di potenziali effetti avversi e controindicazioni. Ove neces-sario, il chirurgo deve discutere con il paziente tutti i rischi pertinenti, inclusa la durata limitata del dispositivo.

Attenzione:Levitiosseenonsonoprevisteperilcollegamentoolafissazioneavitedeglielementiposteriori(peduncoli)dellacolonnacervicale,toracicaolombare.

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Tecnica operatoria

Linee guida generaliPosizionamento del paziente:

Approccio chirurgico- laterale:

Approccio chirurgico - mediale:

Serie di viti / strumenti:

Supino

Tra perone e tibia laterale

Distale obliquo 1 cm prossimale al malleolo mediale

4,0 mm

RiduzioneLa riduzione anatomica della frattura deve essere eseguita tramite visualizzazione diretta con l’ausilio di apposite pinze percutanee e/o fili di Kirschner o, in alternativa, un fissatore esterno a ponte può contribuire alla riduzione indiretta. La riduzione della frattura della superficie articolare deve essere confermata tramite visione diretta o fluoroscopia. Utilizzare i fili di Kirschner per fissare temporanea-mente la riduzione.

Generalmente, oltre a trattenere e sostenere la riduzione, i fili di Kirschner posizionati parallelamente all’asse dell’articolazione aiutano anche a visualizzare/identificare l’articolazione. Occorre prestare attenzione per evitare che questi interferiscano con le posizioni previste per la placca e le viti.

Si deve procedere con cautela anche quando si posizionano viti cefaliche (viti lag) indipendenti prima della placca, per evitare che interferiscano con la posizione prevista della placca o con le traiettorie delle viti locking a stabilità angolare.

In presenza di difetti ossei di grandi dimensioni, è necessario colmarli utilizzando un innesto osseo o un materiale tipo sostituti ossei.

Nota:Seèstatautilizzataunatecnicasottomuscolare,consultarelarelativasezioneall’internodellapresenteguida.

PiegaturaNella maggior parte dei casi, la placca premodellata può essere posizionata senza necessità di ulteriori piegature. Tuttavia, nel caso sia necessario piegare ulteriormente la placca (in genere, al punto di congiungimento tra metafisi e diafisi), utilizzare i piegaferro (Codice 702756). Piegare la placca nella regione dei fori di bloccaggio locking metafisari influisce sulla possibilità di inserire correttamente le viti locking a stabilità angolare nella placca e non è dunque consentito.

Si sconsiglia di modellare la placca nella regione diafisaria sotto al foro oblungo. La modellazione della placca influisce sulla possibilità di inserire un inserto locking nei fori diafisari adiacenti al punto di flessione.

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Tecnica operatoria

Linee guida generaliMisura delle viti locking a stabilità angolarePer determinare la lunghezza corretta delle viti locking a stabilità angolare, è possibile utilizzare una delle quattro opzioni illustrate di seguito.

Opzioni di misurazione

Misurazione tramite filo di Kirschner

Misura diretta convenzionale Misura dall’estremità della punta da trapano

Misurazione tramite la calibrazione delle punte da trapano

Selezione della vite correttaNota:

Perevitarelapenetrazionedellavitenellacorticaleopposta,selezionareunavitepiùcortadicirca2-3mmrispettoallalunghezzamisurata.

Aggiungere 2-3 mm alla lunghezza misurata per una fissazione diafisaria bicorticale ottimale.

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Tecnica operatoria

Fase 1 – Pianificazione preoperatoria

Fase 2 – Applicazione preoperatoria dell’inserto locking

L’impiego del template radiografico (Codice 981083 laterale o 981082 mediale) o della placca di prova (Codice 702797 laterale o 702795 mediale, rispettivamente) unitamente alla fluoroscopia consente di selezio-nare un impianto di dimensioni corrette (Fig. 1 - 1B).

Se si utilizzano viti locking a stabilità angolare supplementari per la parte diafisaria della placca, si consiglia l’inserimento preoperatorio degli inserti locking.

Collegare un inserto locking 4,0 mm (Codice 370002) all’applicatore di inserti locking (Codice 702762) e posizionarlo nei fori selezionati nella parte diafisaria della placca (Fig. 2). Verificare il corretto posizionamento dell’inserto locking. Rimuovere l’applicatore (Fig. 2A).

Nota:Nonposizionaregliinsertilockingconilmanicottoguidaperlepuntedatrapano.

In caso di uso di un reggiplacca temporaneo per la fissazione primaria prossimale della placca, si raccomanda di non inserire un inserto locking nello stesso foro del reggiplacca temporaneo (vedi Fase 6).

Fig. 1 Fig. 1A Fig. 1B

Fig. 2

Fig. 2A

Se la placca di prova dista più di 90 mm dall'osso, ad es. in caso di pazienti obesi, si ottiene un fattore d’ingrandimento del 10-15% che va compensato. Si raccomanda di effettuare una verifica finale in fase intraoperatoria per accertarsi di aver scelto l’impianto corretto.

LeftRight

Scale: 1.15 : 1Magnification: 15%

AxSOS™ Locking Plate SystemDistal Medial Tibial Plate TS

Ø 4mm Locking Screw, Self TappingREF 370514/-595

Ø 3.5mm Cortical Screw, Self TappingREF 338614/-695

Ø 4.0mm Cancellous ScrewPartial Thread: REF 345514/-595Full Thread: REF 345414/-495

Please Note:

Due to the multi-planar positioning of the screws the determination of the corresponding screw length and angle is difficult by means of single planar x-rays in general.All dimensions resulting from the use of this template has to be verified intraoperatively, to ensure proper implant selection. 4 Hole

6 Hole

8 Hole

10 Hole

12 Hole

14 Hole

16 Hole

REF 981082 Rev. 0

A-P View M-L View A-P View

LeftRight

Scale: 1.15 : 1Magnification: 15%

AxSOS™ Locking Plate SystemDistal Anterolateral Tibial Plate TS

Ø 4mm Locking Screw, Self TappingREF 370514/-595

Ø 3.5mm Cortical Screw, Self TappingREF 338614/-695

Ø 4.0mm Cancellous ScrewPartial Thread: REF 345514/-595Full Thread: REF 345414/-495

Please Note:

Due to the multi-planar positioning of the screws the determination of the corresponding screw length and angle is difficult by means of single planar x-rays in general.All dimensions resulting from the use of this template has to be verified intraoperatively, to ensure proper implant selection. 4 Hole

6 Hole

8 Hole

10 Hole

12 Hole

14 Hole

16 Hole

REF 981083 Rev. 0

M-L View

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Fase 2a – Estrazione dell’inserto lockingSe, per qualsiasi ragione, è necessario rimuovere un inserto locking, va uti-lizzata la procedura indicata di seguito.

Avvitare completamente la parte cen-trale (A) dell’estrattore inserti locking (Codice 702767) nell’inserto locking che si desidera rimuovere (Fig. 2B).

Quindi, ruotare il manicotto/ghiera esterno/a (B) in senso orario fino a estrarre l’inserto locking dalla placca (Fig. 2C). L’inserto locking deve essere smaltito e non riutilizzato.

Fig. 2B

Fig. 2C

A

B

Tecnica operatoria

Fase 2b – Applicazione intraoperatoria dell’inserto lockingSe richiesto, in fase intraoperatoria è possibile applicare un inserto locking in un foro non filettato nella diafisi della placca utilizzando le pinze per l’inserto locking (Codice 702968), il pin di centraggio (Codice 702673), l’adattatore per pin di centraggio (Codice 702675) e la guida per pin di centraggio (Codice 702671).

Per prima cosa, inserire il pin di cen-traggio attraverso il foro prescelto per mezzo dell’adattatore e della guida (Fig. 3A). L'uso della guida è indispensa-bile in quanto consente di centrare il foro osseo per inserire la vite locking a stabilità angolare dopo l'applicazione dell’inserto locking. Dopo l'inserimento bi corticale del pin di centraggio, rimuo-vere l’adattatore e la guida.

Posizionare quindi un inserto locking all’estremità delle pinze e far scorrere lo strumento sul pin di centraggio fino al foro.

Infine, applicare l’inserto locking facendo scattare l’impugnatura delle pinze. Premere il pulsante sulle pinze per rimuovere il dispositivo. A questo punto, rimuovere il pin di centraggio (Fig. 3B).

Fig. 3A

Fig. 3B

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Tecnica operatoria

Fase 3 – Montaggio di puntatore/impugnatura per l’inserimento delle placche

Fig. 4

Avvitare il puntatore adeguato (Codice 702723/702722 laterale o 702725/702724 mediale, rispettiva-mente) alla placca utilizzando il cacciavite T15 (Codice 702747).

L’impugnatura per l’inserimento delle placche (Codice 702778) può quindi essere fissata per facilitare il posiziona-mento della placca e lo scorrimento sottomuscolare delle placche lunghe (Fig. 4).

Fase 4 – Applicazione della placcaUna volta eseguita l’incisione cutanea e ottenuta la riduzione anatomica, applicare e manipolare la placca fino a raggiungere la posizione ottimale in rapporto all’articolazione (circa 5 mm sopra alla superficie articolare anteriore).

Questo aiuta a verificare che le viti locking a stabilità angolare più distali sostengano direttamente la superficie articolare (Fig. 5).

Fig. 5 – Vista mediale Fig. 5 – Vista laterale

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Tecnica operatoria

Fase 5 – Fissazione primaria distale della placcaI fori delle placche per il filo di Kirsch-ner consentono di fissare temporanea-mente la placca nella metafisi e nella parte diafisaria.

Utilizzando il manicotto guida per filo di Kirschner (Codice 702702) congiun-tamente al manicotto guida per le punte da trapano (Codice 702707), si può inserire un filo di Kirschner 2,0 x 230 mm in uno dei fori per le viti locking a stabilità angolare distali (Fig. 6). Questa fase illustra la posizione di una vite rispetto alla superficie articolare e con-ferma che la vite non sarà intrarticolare.

Con la fluoroscopia è possibile con-trollare la posizione di questo filo di Kirschner fino a quando non si ottiene la posizione ottimale e non si posiziona correttamente la placca. Il corretto posizionamento prossimale deve essere riconfermato anche a questo punto per accertare il corretto allineamento della parte diafisaria della placca lungo la superficie laterale della diafisi tibiale (Fig. 7). Fissare la posizione inserendo un filo di Kirschner nel foro sopra al foro della vite di supporto.

Se non si riesce a ottenere l’allineamento distale e assiale della placca, occorre rimuovere i fili di Kirschner, regolare nuovamente la placca e ripetere la procedura sopra descritta fino a quando il filo di Kirschner distale e la placca non si trovano nella posizione desiderata.

È possibile inserire dei fili di Kirschner 2,0 x 150 mm (Codice 390192) supple-mentari negli appositi fori distali ai fori di bloccaggio locking per consentire di fissare ulteriormente la placca all’osso e supportare allo stesso tempo le zone affossate nella superficie articolare.

Per evitare di perdere la posizione della placca, non rimuovere il manicotto guida per le punte da trapano e il manicotto guida per filo di Kirschner.

Rimuovere l’impugnatura per l’inserimento delle placche premendo il pulsante metallico posto all’estremità.

Utilizzando una punta da trapano 2,5 mm (Codice 700347 - 125 mm o Codice 700355 - 230 mm) e una guida di perforazione doppia (Codice 702418), eseguire un foro osseo della profondità adeguata nel primo foro diafisario non filettato sopra alla linea di frattura più prossimale.

La lunghezza viene quindi misurata mediante il misuratore di profondità per viti standard (Codice 702879) e un’adeguata vite corticale autofi-lettante 3,5 mm oppure una vite da spongiosa 4,0 mm viene quindi inserita mediante il cacciavite esagonale 2,5 mm (Codice 702841) assieme al manicotto reggivite (Codice 702490) (Fig. 8).

Se si inserisce una vite da spongiosa, la corticale adiacente deve essere filettata in precedenza mediante il maschiatore (Codice 702805) e il manico a goccia (Codice 702428).

Gli eventuali fili di Kirschner nella diafisi possono essere rimossi dopo aver eseguito un’adeguata fissazione delle viti.

Fig. 8

Fig. 6

Fig. 7

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Tecnica operatoria

Fase 6 – Fissazione primaria prossimale della placca (opzionale)

Fase 7 – Bloccaggio metafisario

A questo punto, si può fissare l’estremità prossimale della placca. Tale obiettivo può essere conseguito mediante uno dei seguenti quattro metodi:

• Un filo di Kirschner inserito nell’apposito foro nella zona prossimale della placca.

• Una vite da corticale 3,5 mm o una vite da spongiosa 4,0 mm con la tecnica standard.

• Una vite locking a stabilità angolare 4,0 mm nei fori di bloccaggio locking prefilettati o con un inserto locking nei fori standard (vedere la fase 8 – Fissazione diafisaria).

• Il reggiplacca temporaneo (Codice 702776) nell’ultimo foro diafisario non filettato.

Oltre a fornire una fissazione tempo-ranea, il reggiplacca spinge la placca contro l’osso. Inoltre, è dotato di una punta autoperforante e autofilettante per l’inserimento rapido nell’osso corticale.

Le viti locking a stabilità angolare non possono fungere da viti cefaliche (viti lag). Se è necessaria una compressione interframmentaria, innanzitutto è necessario posizionare una vite da spongiosa 4,0 mm standard oppure una vite da corticale 3,5 mm standard nei fori metafisari non filettati della placca (Fig. 10) prima di posizionare le eventuali viti locking a stabilità angolare. Misurare la lunghezza della vite mediante il misuratore di profon-dità per viti standard (Codice 702879) e, se si utilizza una vite da spongiosa, prefilettare la corticale adiacente con il maschiatore (Codice 702805).

Occorre prestare attenzione anche quando si posiziona questa vite per garantire che non interferisca con le traiettorie delle viti locking a stabilità angolare (Fig. 11).

Fig. 9

Fig. 10 Fig. 11

Per prevenire la necrosi termica durante la fase di perforazione, si consiglia di inserire il dispositivo manualmente. Dopo aver inserito il dispositivo attraverso la corticale distale, ruotare il manicotto/ghiera esterno/a filettato/a in senso orario fino a quando la placca non è a contatto con l’osso (Fig. 9).

Il diametro centrale dello strumento è pari a 2,4 mm per consentire il succes-sivo inserimento di una vite corticale 3,5 mm nello stesso foro della placca.

Nota:L’insertolockingelavitelockingastabilitàangolarenondevonoessereutilizzatinelforoincuièpresenteilreggiplaccatemporaneo.

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Tecnica operatoria

Si può avviare la fissazione della parte metafisaria della placca utilizzando il filo di Kirschner posizionato in precedenza in uno dei fori locking a stabilità ango-lare distali, come indicato nella fase 5.

La lunghezza della vite può essere misu-rata utilizzando il lato del filo di Kirsch-ner dell’apposito misuratore/punta da trapano (Codice 702712), (vedi Linee guida di misurazione per le viti locking a stabilità angolare a pagina 8).

Rimuovere il filo di Kirschner e il relativo manicotto lasciando instal-lato il manicotto guida per le punte da trapano. La punta da trapano 3,1 mm (Codice 702742) viene quindi utilizzata per praticare il foro osseo per la vite locking a stabilità angolare (Fig. 12).

Mediante fluoroscopia verificare la corretta profondità del foro e misurare la lunghezza della vite con il misura-tore di profondità per viti locking a stabilità angolare (Codice 702884).

A questo punto, occorre rimuovere il manicotto guida per le punte da trapano e inserire la vite locking a stabilità angolare 4,0 mm della lunghezza corretta servendosi del cacciavite T15 (Codice 702747) e il manicotto reggivite (Fig. 13). Le viti locking a stabilità angolare devono essere inserite inizialmente a mano per assicurare il corretto allineamento.

Nota:Selafilettaturadellevitilockingastabilitàangolarenoningranaimmediatamentelafilettaturadellaplacca,svitarelavitediqualchegiroeriavvitarladopoaverlaallineatacorrettamente.

Fig. 12

Fig. 13

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Il serraggio finale delle viti locking a stabilità angolare deve essere sempre eseguito manualmente utilizzando l’attacco limitatore dinamometrico (Codice 702750) congiuntamente al cacciavite solido T15 (Codice 702753) e al manico a T (Codice 702427) (Fig. 14). Ciò consente di evitare l’eccessivo serraggio delle viti locking a stabilità angolare e assicura che le viti siano serrate a una coppia massima di 4,0 Nm. Il dispositivo produce un “clic” quando raggiunge i 4 Nm.

Nota:Ilimitatoridinamometricirichiedonounamanutenzioneperiodica:fareriferimentoallespecificheistruzionidimanuten-zione(CodiceV15020).

Se si inseriscono le viti locking a stabilità angolare con lo strumento motorizzato, utilizzare una bassa velocità per evitare il danneggiamento dell’interfaccia vite/placca. Eseguire il serraggio finale manualmente.

Le restanti viti locking a stabilità angolare distali si inseriscono seguendo la stessa tecnica, con o senza un filo di Kirschner.

Utilizzare sempre un manicotto guida per le punte da trapano (Codice 702707) quando si eseguono i fori di bloccaggio locking.

Per garantire la massima stabilità, si consiglia di riempire tutti i fori di bloccaggio locking con una vite locking a stabilità angolare di lunghezza adeguata.

Tecnica operatoria

Fig. 14

“Clic”

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Tecnica operatoria

Opzione 1 – Viti standardLe viti corticali 3,5 mm standard possono essere installate in posizione neutra, di compressione o di sostegno, in base alle necessità, utilizzando le relative guide di perforazione e la tecnica standard.

Queste viti possono anche fungere da viti cefaliche (viti lag).

Nota:Questafunzioneèpossibilesoloneiforinonfilettati.

Neutra

A compressioneSostegno

Fase 8 – Fissazione diafisariaI fori diafisari di questa placca sono stati progettati per accogliere viti corticali standard 3,5 mm o viti locking a stabilità angolare 4,0 mm. Queste viti possono essere inserite nei fori di bloccaggio locking già praticati oppure assieme ai corrispondenti inserti locking.

Nota:Senelladiafisisiutilizzaunacom-binazionedivitilockingastabilitàangolareestandard,lafissazionedellaplaccadeveiniziareconleviticorticalistandardseguitedallevitilockingastabilitàangolare.Primainserireleviticefaliche(vitilag)epoieffettuareilbloccaggio.

Foro bloccato

(solo in fori non bloccati!)

Inclinazione assiale a 70° Inclinazione trasversale a 14°

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Tecnica operatoria

Opzione 2 – Viti locking a stabilità angolareLe viti locking a stabilità angolare 4,0 mm possono essere posizionate nei fori diafisari filettati o nei fori con gli inserti locking già posizionati.

Utilizzare il manicotto guida per le punte da trapano (Codice 702707) per praticare il foro osseo per il successivo posizionamento della vite locking a stabilità angolare. Il manicotto guida per le punte da trapano deve essere inserito interamente nel foro prefilettato o nell’inserto locking per garantire la fissazione iniziale di quest’ultimo nella placca.

Con una punta da trapano 3,1 mm (Codice 702742) forare entrambe le corticali (Fig. 15).

Evitare di inclinare la punta o di forzarla eccessivamente per non staccare l’inserto locking.

Determinare la misura della vite.

Inserire quindi una vite locking a stabilità angolare di lunghezza adeguata

utilizzando il cacciavite T15 (Codice 702753) e il manicotto reggivite (Codice 702732) assieme all’attacco limitatore dinamometrico (Codice 702750) e al manico a T (Codice 702427).

Nota:Verificarechelapuntadelcacciavitesiacompletamenteavvitatanellatestadellavite,senzaapplicarealcunaforzaassialeduranteilserraggiofinale.

L’inserto locking raggiunge la massima stabilità dopo aver inserito e completa-mente serrato la vite a 4,0 Nm.

Ripetere questa procedura per tutti i fori prefilettati e i fori con gli inserti locking già posizionati.

Ora si possono rimuovere tutti i dispositivi provvisori di fissazione della placca (fili di Kirschner, reggiplacca temporaneo, ecc.).

Fig. 15

Fase 9 – Inserimento della vite di supportoLa vite locking a stabilità angolare obliqua di supporto consente una robusta fissazione a triangolo ai frammenti opposti.

Deve essere l’ultima vite nella parte metafisaria della placca.

Si consiglia di inserire tale vite con l’ausilio della fluoroscopia per evitare di penetrare nell’articolazione o un impingement con le viti distali (Fig. 16) (vedere la Fase 6 per le linee guida di inserimento).

A questo punto, il puntatore può essere rimosso.

Fig. 16

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Tecnica operatoria

Tecnica d’inserimento sottomuscolarePer l’impianto delle placche lunghe si può utilizzare una tecnica mini-invasiva. L’elevatore per tessuti molli (Codice 702782) può essere utilizzato per consentire la creazione di un passaggio per l’impianto (Fig. 17).

La placca presenta una speciale estremità arrotondata e rastremata che facilita l’inserimento sotto i tessuti molli sopra al periostio (Fig. 18).

Inoltre, si può utilizzare il posizio-natore del foro diafisario per con-sentire di posizionare i fori diafisari. Fissare il lato corretto del suddetto

Fig. 17 Fig. 18

Fig. 19

posizionatore (Codice 702797 laterale o 702795 mediale, rispettivamente) facendolo scorrere sopra la parte superiore del manico fino a quando si posizionerà in una delle scanalature a una distanza adeguata sopra la cute.

La fessura e le tacche sul posizionatore del foro agiscono da guida per i relativi fori della placca. È possibile quindi praticare una piccola incisione attraverso la fessura per posizionare il foro selezionato per l’inserimento della vite (Fig. 19). A questo punto, il posizionatore del foro diafisario può essere ruotato via o rimosso.

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Tecnica operatoria

Con l’aiuto del divaricatore per tessuti molli (Codice 702919) e del trocar (Codice 702961), la cute può essere aperta per formare un piccolo passaggio (Fig. 20-21) attraverso il quale inserire una vite standard o una vite locking a stabilità angolare (a condizione che sia presente un inserto locking o un foro filettato).

Per assistere la perforazione delle viti standard, si può utilizzare la guida percutanea per perforazione standard (Codice 702709) o neutra (Codice 702957) assieme all’impugnatura manicotto guida per le punte da trapano (Codice 702822). Utilizzare una punta da trapano 2,5 mm (Codice 700355).

Per l’inserimento della vite locking a stabilità angolare, utilizzare la guida di perforazione filettata (Codice 702707) assieme alla punta da trapano 3,1 mm (Codice 702742) per praticare il foro osseo.

Fig. 20 Fig. 21

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Tecnica operatoria

Le posizioni finali di placca e viti sono illustrate nelle Figure 22-27.

Fig. 22

Fig. 25

Fig. 23

Fig. 26

Fig. 24

Fig. 27

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Ulteriori suggerimenti

1. Utilizzaresempreilmanicottoguidaperpuntadatrapanoquando si praticano i fori per le viti locking a stabilità angolare (foro filettato della placca o inserto locking).

2. Iniziaresempreainserirelavitemanualmenteper garantire il corretto allineamento della filet-tatura della placca e del foro osseo.Si consiglia di iniziare a inserire la vite con la tecnica “a tre dita” sul manico a goccia. Evitare di inclinare il cacciavite o di forzarlo eccessivamente per non ottenere un avvitamento errato della vite.

3. Se si utilizza lo strumento motorizzato dopo aver inserito la vite manualmente (come descritto sopra), utilizzare esclusivamente la bassa velocità, nonapplicarealcunapressioneassiale e non spingere la vite attraverso la placca.

Lasciare che la filettatura continua singola della vite si innesti nella placca e si ingrani nell’osso autonomamente, come previsto.

Interrompere l’avvitamento motorizzato circa 1 cm prima che la testa della vite si innesti nella placca.

4. Si consiglia di filettarel’ossocorticaleduro (denso) prima di inserire una vite locking a stabilità angolare. Utilizzare un maschiatore 4,0 mm (702772).

5. Nonutilizzarelostrumentomoto-rizzatoperl’inserimentofinaledellevitilockingastabilitàangolare. La testa della vite deve essere obbli-gatoriamente avvitata nella placca utilizzando l’attacco limitatore dinamometrico. Verificare che la punta del cacciavite sia completa-mente avvitata nella testa della vite, senza applicare alcuna forza assiale durante il serraggio finale.

Se la vite si arresta poco sopra la posizione finale, svitarla di qualche giro e riavvitarla (utilizzando il limitatore dinamometrico).

La trapanatura a mano libera provoca un errato allineamento della vite e, di conseguenza, l’inceppamento della stessa durante l’inserimento. È indispensabile praticare il foro osseo nella traiettoria corretta per facilitare il corretto inserimento delle viti locking a stabilità angolare.

Se la filettatura delle viti locking a stabilità angolare non ingrana immediatamente la filettatura della placca, svitare la vite di qualche giro e riavvitarla dopo averla allineata correttamente.

Lo strumento motorizzato può com-promettere l’inserimento della vite se viene utilizzato in modo improprio, danneggiando l’interfaccia vite/placca (inceppamento della vite). Questo può determinare la rottura o la spanatura delle teste delle viti.Anche in questo caso, se la vite locking a stabilità angolare non avanza, svitarla di qualche giro, riallinearla e quindi iniziare a riavvitarla.

La punta sferica del maschiatore allinea con precisione lo strumento nel foro osseo già praticato durante la filettatura. Ciò facilita il successivo inserimento delle viti.

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Informazioni per gli ordini – Impianti

TIBIA ANTEROLATERALE DISTALEViti locking a stabilità angolare Ø 4,0 mmViti standard Ø 3,5 - 4,0 mm

TIBIA MEDIO-DISTALEViti locking a stabilità angolare Ø 4,0 mmViti standard Ø 3,5 - 4,0 mm

INSERTO LOCKING Ø 4,0 MM

Nota:Pergliimpiantisterili,aggiungere“S”alCODICE

Acciaioinox Lunghezza Fori Foridi ForidiCodice placca diafisari bloccaggio bloccaggio Sinistra Destra mm lockingmetafisari lockingdiafisari

437404 437424 97 4 3 2 437406 437426 123 6 3 3 437408 437428 149 8 3 4 437410 437430 175 10 3 5 437412 437432 201 12 3 6 437414 437434 227 14 3 7 437416 437436 253 16 3 8

Acciaioinox Lunghezza Fori Foridi ForidiCodice placca diafisari bloccaggio bloccaggio Sinistra Destra mm lockingmetafisari lockingdiafisari

437204 437224 94 4 4 2 437206 437226 120 6 4 3 437208 437228 146 8 4 4 437210 437230 172 10 4 5 437212 437232 198 12 4 6 437214 437234 224 14 4 7 437216 437236 250 16 4 8

Acciaioinox SistemaCodice mm

370002 4,0

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Nota:Pergliimpiantisterili,aggiungere“S”alCODICE

Informazioni per gli ordini – Impianti

VITE LOCKING A STABILITÀ ANGOLARE AUTOFILETTANTE 4,0 MMTesta T15

VITE CORTICALE AUTOFILETTANTE 3,5 MMTesta esagonale 2,5 mm

VITE DA SPONGIOSA 4,0 MM, PARZIALMENTE FILETTATATesta esagonale 2,5 mm

VITE DA SPONGIOSA 4,0 MM, TOTALMENTE FILETTATATesta esagonale 2,5 mm

Acciaioinox Lunghezza Codice dellavitemm

371514 14 371516 16 371518 18 371520 20 371522 22 371524 24 371526 26 371528 28 371530 30 371532 32 371534 34 371536 36 371538 38 371540 40 371542 42 371544 44 371546 46 371548 48 371550 50 371555 55 371560 60 371565 65 371570 70 371575 75 371580 80 371585 85 371590 90 371595 95

Acciaioinox Lunghezza Codice dellavitemm

338614 14 338616 16 338618 18 338620 20 338622 22 338624 24 338626 26 338628 28 338630 30 338632 32 338634 34 338636 36 338638 38 338640 40 338642 42 338644 44 338646 46 338648 48 338650 50 338655 55 338660 60 338665 65 338670 70 338675 75 338680 80 338685 85 338690 90 338695 95

Acciaioinox Lunghezza Codice dellavitemm

345514 14 345516 16 345518 18 345520 20 345522 22 345524 24 345526 26 345528 28 345530 30 345532 32 345534 34 345536 36 345538 38 345540 40 345545 45 345550 50 345555 55 345560 60 345565 65 345570 70 345575 75 345580 80 345585 85 345590 90 345595 95

Acciaioinox Lunghezza Codice dellavitemm

345414 14 345416 16 345418 18 345420 20 345422 22 345424 24 345426 26 345428 28 345430 30 345432 32 345434 34 345436 36 345438 38 345440 40 345445 45 345450 50 345455 55 345460 60 345465 65 345470 70 345475 75 345480 80 345485 85 345490 90 345495 95

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Informazioni per gli ordini – Strumentario

Codice Descrizione

Strumentiperilbloccaggio4,0mm

702742 Punta trapano Ø 3,1 mm x 204 mm

702772 Maschiatore Ø 4,0 mm x 140 mm

702747 Cacciavite T15, L 200 mm

702753 Punta per cacciavite solido T15, L 115 mm

702732 Manicotto reggivite

702702 Morsetto guida per filo di Kirschner

702707 Manicotto guida per le punte da trapano

702884 Misuratore di profondità diretto per viti locking a stabilità angolare

702750 Limitatore dinamometrico universale T15 / 4,0 mm

702762 Applicatore di inserti locking 4,0 mm

702427 Manico a T piccolo, attacco AO

38111090 Filo di Kirschner Ø 2,0 mm x 230 mm

702767 Estrattore inserti locking

702778 Impugnatura per inserimento placche

702712 Misuratore tramite filo di Kirschner/punta da trapano

702776 Reggiplacca temporaneo

702776-1 Diafisi di ricambio per reggiplacca temporaneo

702919 Divaricatore per tessuti molli

702961 Trocar (per divaricatore per tessuti molli)

702782 Elevatore per tessuti molli

702756 Piegaferro (x2)

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Informazioni per gli ordini – Strumentario

Codice Descrizione

Strumentiperilbloccaggio4,0mm

702968 Pinze per inserti locking

702671 Guida per pin di centraggio

702673 Pin di centraggio

702675 Adattatore per pin di centraggio

702723 Puntatore, tibia anterolaterale-distale, sinistro

702722 Puntatore, tibia anterolaterale-distale, destro

702725 Puntatore, tibia medio-distale, sinistro

702724 Puntatore, tibia medio-distale, destro

702720-2 Vite di arresto di ricambio per puntatore tibiale

702797 Placca di prova/posizionatore foro diafisario - tibia anterolaterale-distale

702795 Placca di prova/posizionatore foro diafisario - tibia medio-distale

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Informazioni per gli ordini – Strumenti da 4,0 mm

Codice Descrizione

StrumentistandardSPS

700347 Punta da trapano Ø 2,5 mm x 125 mm, AO 700355 Punta da trapano Ø 2,5 mm x 230 mm, AO 700353 Punta da trapano Ø 3,5 mm x 180 mm, AO 702804 Maschiatore Ø 3,5 mm x 180 mm, AO 702805 Maschiatore Ø 4,0 mm x 180 mm, AO 702418 Guida di perforazione doppia Ø 2,5/3,5 mm 702822 Impugnatura manicotto guida per le punte da trapano 702825 Manicotto guida per le punte da trapano Ø 2,5 mm neutro 702829 Manicotto guida per le punte da trapano Ø 2,5 mm a compressione 702831 Manicotto guida per le punte da trapano Ø 2,5 mm filettatura a dente di sega 702709 Guida percutanea per perforazione Ø 2,5 mm 702957 Guida percutanea per perforazione Ø 2,5 mm neutra 702879 Misuratore di profondità 0-150 mm per viti Ø 3,5/4,0 mm 702841 Cacciavite esagonale 2,5 mm per viti standard L 200 mm 702485 Punta per cacciavite solido, esagonale 2,5 mm per viti standard L 115 mm 702490 Manicotto reggi-cacciavite per viti Ø 3,5/4,0 mm 702428 Manico a goccia, piccolo, attacco AO 900106 Pinze per viti 390164 Fili di Kirschner 1,6 mm x 150 mm (opzionale) 390192 Fili di Kirschner 2,0 mm x 150 mm

Altristrumenti

702755 Tester dinamometrico con adattatori

981082 Template radiografico, tibia medio-distale

981083 Template radiografico, tibia anterolaterale-distale

Cassetteevassoi 902955 Base metallica - strumentario 902929 Coperchio per la base - strumentario 902930 Vassoio strumentario 1 (alto) 902931 Vassoio strumentario 2 (medio) 902963 Vassoio strumentario 3 (basso incl. pinze per inserti locking) 902932 Cremagliera a denti elicoidali 902949 Base metallica - cremagliera a denti elicoidali 902950 Coperchio metallico per base - cremagliera a denti elicoidali 902947 Base metallica - impianti 902972 Vassoio per impianti - tibia anterolaterale-distale 902977 Coperchio per vassoio per impianti - tibia anterolaterale-distale 902973 Vassoio per impianti - tibia medio-distale 902978 Coperchio per vassoio per impianti - tibia medio-distale 902958 Cassetta di conservazione inserti locking 4,0 mm

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HydroSet iniettabile HAIndicazioni VantaggiHydroSet è un cemento auto-solidificante di fosfato di calcio indicato per il riempimento di cavità o vuoti ossei dell’apparato scheletrico (ad es., estremità, scheletro craniofacciale, colonna vertebrale e pelvi). Può essere utilizzato per difetti creati da interventi chirurgici o difetti ossei dovuti a lesioni traumatiche dell’osso. HydroSet è indicato unicamente per cavità o vuoti ossei che non compromettono la stabilità della struttura ossea.L’applicazione di HydroSet in situ permette di riempire cavità/spazi aperti potenziando l’azione della strumen-tazione (ad es., fili di Kirschner, placche, viti) utilizzata temporaneamente per sostenere i frammenti ossei durante l’intervento chirurgico. Il cemento applicato agisce unicamente da supporto temporaneo e non può fornire un sostegno strutturale durante il processo di guarigione.

HydroSet è un sostituto osseo a presa rapida iniettabile e modellabile. Si tratta di un cemento di fosfato di calcio che si converte in idrossiapatite, il principale componente minerale delle ossa. La struttura cristallina e la porosità di HydroSet lo rendono un efficace osteoconduttore e osteointegratore, con eccellenti proprietà meccaniche e biocompatibili1. HydroSet è stato formulato appositamente per consentire la solidificazione in ambiente umido e mostra caratteristiche sorprendenti in queste condizioni2. La reazione chimica che consente l’indurimento di HydroSet non rilascia calore, che potrebbe danneggiare i tessuti circostanti. Una volta solidificato, HydroSet può essere trapanato e filettato per consolidare il posizionamento della strumentazione provvisoria durante l’intervento chirurgico. Dopo l’impianto, HydroSet si rimodella col tempo a una velocità che può variare in base alle dimensioni del difetto e all’età e salute generale del paziente.

Impianto iniettabile o manualeHydroSet può essere impiantato facilmente via apposito introduttore a siringa o con semplici tecniche di applicazione manuale per svariate applicazioni.

Presa rapidaHydroSet è stato concepito appositamente per solidificarsi rapidamente una volta impiantato in condizioni fisiologiche normali, riducendo potenzialmente la durata dell’intervento.

IsotermicoHydroSet non rilascia calore durante la solidificazione, pertanto previene il rischio di lesioni termiche.

Eccellenti caratteristiche in campo umidoLa formulazione chimica di HydroSet consente la solidificazione in campo umido, eliminando la necessità di asciugare minuziosamente il sito chirurgico prima dell’impianto2.

OsteoconduttivitàLa composizione dell’idrossiapatite è estremamente simile a quella del minerale osseo e conferisce proprietà osteoconduttive3.

Consolidamento della strumentazione provvisoria durante l’intervento chirurgicoHydroSet può essere trapanato e filettato per consentire il posizionamento della strumentazione provvisoria utilizzata in chirurgia.

Nota:• Levitidevonoesserefissate

nell’osso.• Perinformazionipiùdettagliate,

consultarelapubblicazionen.90-07900.

Informazioni per gli ordiniCodice Descrizione397003 3 cc HydroSet397005 5 cc HydroSet397010 10 cc HydroSet397015 15 cc HydroSet

ImmaginealmicroscopioelettronicoascansionedellamicrostrutturacristallinadelmaterialeHydroSetconingrandimentodi15000x

Riempimento dei vuoti del pilone tibiale

Informazioni supplementari

Testi citati1. Chow, L, Takagi, L. A Natural Bone Cement –

A Laboratory Novelty Led to the Development of Revolutionary New Biomaterials. J. Res. Natl. Stand. Technolo. 106, 1029-1033 (2001).

2. 1808.E703. Wet field set penetration (Dati archiviati presso Stryker)

3. Dickson, K.F., et al. The Use of BoneSource Hydroxyapatite Cement for Traumatic Metaphyse

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Artroplastica

Trauma, arti inferiori e superiori, malformazioni

Cranio-maxillo-facciale

Colonna vertebrale

Ortobiologia

Prodotti chirurgici

Neurochirurgia e ORL

Gestione del dolore

Navigation

Endoscopia

Comunicazioni

Sistemi di imaging

Equipaggiamento per la cura e per la movimentazione del paziente

Equipaggiamento per emergenze

Stryker Trauma AGBohnackerweg 1CH - 2545 SelzachSwitzerland

www.osteosynthesis.stryker.com

Distribuito da:

Stryker Italia S.r.l.Via degli Olmetti, 1 - 1AFormello, 00060ItaliaTel: +39 06 901041Fax: +39 06 90400444

www.stryker.it

Ilpresentedocumentoèindirizzatounicamentealpersonalesanitario. Il chirurgo deve sempre fare affidamento al proprio giudizio medico professionale nel momento in cui decide di usare un particolare prodotto per curare un determinato paziente. Stryker non offre consulenze mediche ed esorta i chirurghi a seguire un periodo di formazione inerente a un particolare prodotto prima di utilizzarlo nelle procedure chirurgiche. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione hanno lo scopo di dimostrare un prodotto Stryker. Consultare sempre il foglio illustrativo nella confezione, l’etichetta del prodotto e/o le istruzioni per l’utente, comprese le istruzioni per la pulizia e la sterilizzazione (se applicabili) prima di usare qualsiasi prodotto Stryker. È possibile che non tutti i prodotti siano disponibili per tutti i mercati. La disponibilità dei prodotti è soggetta alla legislazione o alla prassi medica dei singoli mercati. Siete pregati di contattare il vostro rappresentante Stryker se avete domande sulla disponibilità dei prodotti Stryker nella vostra zona.

Stryker Corporation, o le sue divisioni o altre società affiliate, usano o hanno presentato richiesta di usare i seguenti marchi commerciali o marchi di servizio: AxSOS, HydroSet, SPS e Stryker.

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