avarie di componenti di condensatori di c.t.e..cause, conseguenze e rimedi possibili

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AVARIE DI COMPONENTI DI CONDENSATORI DI C.T.E.. CAUSE, CONSEGUENZE E RIMEDI POSSIBILI COMPONENTE PROBLEMA CAUSE SINTOMI CONSEGUENZE RIMEDI POSSIBILI CASSE D’ACQUA -cedimenti del rivestimento -urto di corpi estranei segni di urto, tagli netti corrosione del materiale sottostante -catodicità causata da accoppiamento con materiale meno nobile (anodi di Zn e/o Mg) -presenza di bolle, rotte e/o integre, nella zona prossima al materiale meno nobile. All’interno è rilevabile la presenza di liquido con pH alcalino e/o CaCO3 . Mancano i prodotti di corrosione del materiale sottostante. Il materiale è catodicamente protetto e, pertanto, non subirà fenomeni corrosivi localizzati. Il rivestimento può subire distacchi indotti . Adottare rivestimenti con buone caratteristiche di resistenza al “disbonding “ catodico. -anodicità causata dall’accoppiamento con materiale più nobile (piastre tubiere in Muntz o in Bronzo all’Al) -presenza di bolle, rotte e/o integre, nella zona prossima al materiale più nobile, All’interno è rilevabile la presenza di liquido con pH acido. Sono presenti prodotti di corrosione del materiale sottostante. Adottare rivestimenti con buone caratteristiche. In particolare la impermeabilità all’acqua ed all’ossigeno. -caratteristiche del rivestimento inadeguate per sua natura o per decadimento -corrosione generalizzata, solitamente accentrata in zone di bagnasciuga (parte alta) PIASTRE TUBIERE (lato acqua di raffreddamento) -dealligazione -fascio tubiero in materiale più nobile tale da promuovere dealligazione per corrosione selettiva dello Zn (nel caso di piastra in Muntz) o dell’Al (nel caso di piastra in Bronzo all’Al). -il fenomeno si sviluppa preferenzialmente all’interfaccia tubo/piastra e si manifesta con presenza di Cu polverulento ed eventuali suoi prodotti di corrosione. In un caso di accoppiamento Ti/Muntz in acqua di mare,è stato riscontrato un avanzamento di 7 mm/anno. -perdita di tenuta delle mandrinature con rientro di acqua di raffreddamento nel ciclo acqua / vapore. -Protezione della piastra tubiera con rivestimento PHENCOTE 2000 EX PHENCOTE 2000 ex ENERGION 2000 ad alto spessore (3÷5 mm) che comprenda anche l’estremità dei tubi. Ciò al fine di assicurare la tenuta. -Protezione con anodi sacrificali o catodica con correnti impresse. Comporta: 1.- oneri manutentivi 2.- oneri di esercizio 3.- formazione di CaCO3 all’interno dei tubi con conseguente perdita di rendimento. -erosione turbolenza, cavitazione superficie ruvida al tatto con mancanze localizzate ed assiemate con andamento crescente verso il tubo più vicino. -perdita di spessore -minor tenuta meccanica delle mandrinature con possibili infiltrazioni di acqua di raffreddamento specialmente nei transitori di carico -Protezione della piastra tubiera con rivestimento PHENCOTE 2000 ex ENERGION 2000 ad alto spessore (3÷5 mm) che comprenda anche l’estremità dei tubi. -incrostazioni acqua di raffreddamento di tipo incrostante incrostazione di colore biancastro (all’interno) che, a contatto con una soluzione acida, sviluppa anidride carbonica. -protezione della piastra tubiera.. L’estensione del fenomeno all’interno dei tubi darà luogo a perdita di rendimento ed a possibili erosioni localizzate con conseguenti avarie.

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AVARIE DI COMPONENTI DI CONDENSATOR corrosione, catodicità,anodicità, erosione,cavitazione,incrostazioni,pitting,impingement

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AVARIE DI COMPONENTI DI CONDENSATORI DI C.T.E.. CAUSE, CONSEGUENZE E RIMEDI POSSIBILI

COMPONENTE PROBLEMA CAUSE SINTOMI CONSEGUENZE RIMEDI POSSIBILI

CASSE D’ACQUA

-cedimenti del rivestimento

-urto di corpi estranei segni di urto, tagli netti corrosione del materiale sottostante

-catodicità causata da accoppiamento con materiale meno nobile (anodi di Zn e/o Mg)

-presenza di bolle, rotte e/o integre, nella zona prossima al materiale meno nobile. All’interno è rilevabile la presenza di liquido con pH alcalino e/o CaCO3 . Mancano i prodotti di corrosione del materiale sottostante.

Il materiale è catodicamente protetto e, pertanto, non subirà fenomeni corrosivi localizzati. Il rivestimento può subire distacchi indotti .

Adottare rivestimenti con buone caratteristiche di resistenza al “disbonding “ catodico.

-anodicità causata dall’accoppiamento con materiale più nobile (piastre tubiere in Muntz o in Bronzo all’Al)

-presenza di bolle, rotte e/o integre, nella zona prossima al materiale più nobile, All’interno è rilevabile la presenza di liquido con pH acido. Sono presenti prodotti di corrosione del materiale sottostante.

Adottare rivestimenti con buone caratteristiche. In particolare la impermeabilità all’acqua ed all’ossigeno.

-caratteristiche del rivestimento inadeguate per sua natura o per decadimento

-corrosione generalizzata, solitamente accentrata in zone di bagnasciuga (parte alta)

PIASTRE TUBIERE

(lato acqua di raffreddamento)

-dealligazione -fascio tubiero in materiale più nobile tale da promuovere dealligazione per corrosione selettiva dello Zn (nel caso di piastra in Muntz) o dell’Al (nel caso di piastra in Bronzo all’Al).

-il fenomeno si sviluppa preferenzialmente all’interfaccia tubo/piastra e si manifesta con presenza di Cu polverulento ed eventuali suoi prodotti di corrosione. In un caso di accoppiamento Ti/Muntz in acqua di mare,è stato riscontrato un avanzamento di 7 mm/anno.

-perdita di tenuta delle mandrinature con rientro di acqua di raffreddamento nel ciclo acqua / vapore.

-Protezione della piastra tubiera con rivestimento PHENCOTE 2000 EX PHENCOTE 2000 ex ENERGION 2000 ad alto spessore (3÷5 mm) che comprenda anche l’estremità dei tubi. Ciò al fine di assicurare la tenuta.-Protezione con anodi sacrificali o catodica con correnti impresse. Comporta:

1.- oneri manutentivi2.- oneri di esercizio3.- formazione di CaCO3 all’interno dei tubi con conseguente perdita di rendimento.

-erosione turbolenza, cavitazione superficie ruvida al tatto con mancanze localizzate ed assiemate con andamento crescente verso il tubo più vicino.

-perdita di spessore-minor tenuta meccanica delle mandrinature con possibili infiltrazioni di acqua di raffreddamento specialmente nei transitori di carico

-Protezione della piastra tubiera con rivestimento PHENCOTE 2000 ex ENERGION 2000 ad alto spessore (3÷5 mm) che comprenda anche l’estremità dei tubi.

-incrostazioni acqua di raffreddamento di tipo incrostante incrostazione di colore biancastro (all’interno) che, a contatto con una soluzione acida, sviluppa anidride carbonica.

-protezione della piastra tubiera.. L’estensione del fenomeno all’interno dei tubi darà luogo a perdita di rendimento ed a possibili erosioni localizzate con conseguenti avarie.

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COMPONENTE PROBLEMA CAUSE SINTOMI CONSEGUENZE RIMEDI POSSIBILI

FASCIO TUBIERO(lato acqua di

raffreddamento)

-corrosione generalizzata

-depassivazione del materiale dovuta a: •caratteristiche chimico-fisiche ambientali (pH/ potenziale E) •mancanza del film protettivo

ampia superficie di aspetto lucido; mancanza di prodotti di corrosione.

-possibile foratura del tubo -formazione di un film protettivo di γ-FeOOH mediante additivazione dell’acqua di raffreddamento con sale Ferroso. Comporta: 1.- oneri di esercizio per il mantenimento del film (dosaggi giornalieri di sale Ferroso). 2.- acqua esente da corpi solidi (gusci di cozze ecc.). L’asportazione anche minima del film provocherebbe l’innesco di un fenomeno di corrosione/erosione veloce.- rivestimento della superficie interna con un film di 50 µm di HR6100

-corrosione localizzata(pitting)

-disomogeneità di concentrazione di ossigeno e/o ioni aggressivi per stagnazione e/o bassa velocità dell’acqua.

-azione di depositi catodici di MnO2

derivanti da ossidazione di Mn++ , presente nell’acqua, da parte di NaClO

-mancanze di materiale tendenti ad uno sviluppo in profondità, con prodotti di corrosione circostanti.

-mancanze di materiale tendente ad uno sviluppo in profondità, accanto a depositi di colore bruno/nero (MnO2)

-possibile foratura del tubo -formazione di un film protettivo di γ-FeOOH mediante additivazione dell’acqua di raffreddamento con sale Ferroso. Comporta: 1.- oneri di esercizio per il mantenimento del film (dosaggi giornalieri di sale Ferroso). 2.- acqua esente da corpi solidi (gusci di cozze ecc.). L’asportazione anche minima del film provocherebbe l’innesco di un fenomeno di corrosione/erosione veloce.- rivestimento della superficie interna con un film di 50 µm di PHENCOTE HR60

-corrosione intercristallina-dealligazione -acque stagnanti e/o con bassa velocità e con

basso tenore di ossigeno. PH tendenzialmente acido.-nel caso dell’Al-Brass, il fenomeno può essere collegato anche a mancanza di As nella lega.

la superficie appare ricoperta, come in altri casi, da prodotti di corrosione. Il fenomeno spesso presenta andamento di tipo intercristallino.

-possibile foratura del tubo

-tensiocorrosione -si osservano in presenza di ioni specifici (soprattutto NH4

+) associata a tensioni meccaniche residue dal processo di fabbricazione o provocate dal montaggio.

cricche con andamento misto inter/transcristallino.

-possibile foratura del tubo

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COMPONENTE PROBLEMA CAUSE SINTOMI CONSEGUENZE RIMEDI POSSIBILI

-galvanica -accoppiamento con un metallo a potenziale più nobile. E’ abbastanza tipico il caso di corrosione galvanica della superficie interna (anodo) di tubi in Al-Brass accoppiati con piastra in Muntz ricoperta di Cu (catodo)derivante da un processo di dealligazione.

cavità in zona di mandrinatura , prive di prodotti di corrosione. La piastra tubiera è ricoperta da Cu metallico che agisce da catodo nei confronti dell’Al-Brass

-possibile foratura del tubo Neutralizzazione del catodo mediante rivestimento della piastra tubiera con PHENCOTE 2000 ex ENERGION 2000 ad alto spessore (3÷5 mm)

-attacco per urto(impingement)

-azione combinata di turbolenza dell’acqua + aggressività (salinità, temperatura, ecc.)

mancanze di materiale con superficie metallica priva di prodotti di corrosione. Si possono verificare all’imbocco di entrata e/o lungo lo sviluppo del tubo laddove sia presente una disuniformità della superficie.

-possibile foratura del tubo Protezione dell’imbocco o di tutta la superficie interna del tubo con rivestimento con 200 mμ (imbocco) o con 50 mμ (resto del tubo) di HR6100

-erosione-corrosione

-ha luogo quando l’acqua trascina particelle solide o bollicine d’aria. L’azione meccanica distrugge lo strato protettivo del materiale che così si trova in uno stato di instabilità termodinamica.

mancanze di materiale con superficie metallica priva di prodotti di corrosione. Si possono verificare all’imbocco d’entrata e/o lungo lo sviluppo del tubo laddove sia presente una disuniformità della superficie.

-possibile foratura del tubo Protezione dell’imbocco o di tutta la superficie interna del tubo con rivestimento con 200 mμ (imbocco) o con 50 mμ (resto del tubo) di HR6100

-fatica e corrosione-fatica

-avvengono in presenza di sollecitazioni cicliche. La presenza di ambiente aggressivo ne favorisce l’innesco e la propagazione.

cricche trasversali con, all’interno, possibile presenza di prodotti di corrosione.

-possibile foratura del tubo Protezione della superficie interna con rivestimento di 50 µm di HR6