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ComitatoOrganizzaforc Convesno SIGA 1997 CERMIS Centro Ricerche e Sperimentazione per il Miglioramento Vegetale "N. Strampelli" Atti del Seminario I FRUMENTI DI NAZARENO STRAMPELLI I]NA PIETRA MILIARE NELTA GMNICOTTURA ITALIANA E MONDIALE

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Comitato OrganizzaforcConvesno SIGA 1997

CERMISCentro Ricerche

e Sperimentazioneper il Miglioramento Vegetale

"N. Strampelli"

Atti del Seminario

I FRUMENTI DINAZARENO STRAMPELLI

I]NA PIETRA MILIARE NELTAGMNICOTTURA ITALIANA E MONDIALE

Proce€dings of the meeting:

TIIE VARIETMS OF STRAMPELLI:a mil€store in wheat brceding both iú ltaly and in the world.

Benito Giorgi and Oriana Porfiri, editors

Special Session within the 41st Meeting of theItalian Society of Agriculture Genetics (SIGA)26 September 1997Abbadia di Fiasha, Tolentino MC (Italy)

Citation:Giorgi B. and PorfiÌi O.. editors. 1998. The varieties of Strampelli: a mileslone in wheatbreeding bolh in Ilaly and in thc world. hoceedings of a meeting, 26 September 199?.Abbadia di Fiastra Tolentino MC. Italy.

Finito di stampaft kel neÍe .li úagqio 1998 prctso ta Tiposnfa San Giuseppe . Po enza MC

Atti del Seminario

I FRTJMENTI DI NAZARENO STRAMPELLIUNAPIETMMITIARE

NELLA GRANICOLIURA ITALIANAEMONDIALE

Sessione Speciale - 26 settembre 1997

XLI Convegno AnnualeSocietà ltaliana di Genetica Agaria

Abbadia di Fiastra, Tolentino MC24-27 settembre 199'7

0 cura di

Benito Giorgi e Oriana Porfrri

Comitato Organizzatore Convegno SIGA 1997

CERMISCentîo Ricerche e Speimentazione per il Miglioramento Vegetale "N. Strampelli"

xLI Convegno Annual€ - Società ltaliana di Genetica Agraria24-27 settembre 1997 - Abbadia di Fiastra. ToÌentino MC

Comitato Orsanizzatore

- Benito GIORGL ENEA Rom!. CERMIS îtentino MC

Oriana PORFIRI, CERMIS Tdenrino Mc- Marino ANTONELLI, CERMIS Tolerrino Mc

BasiÌio BORGHI, klituro Sperimentale CerdicolNú s. Anselo L. LO

Domenico LAURETI, Irnuo Spe.imenralc Pianre Indusrriali. osiDoAN- Bnho MEZZETTI, DìplrirìÌcrto Bnrecnobsic Asrúie e Ambienralj. Ancona

Massimo SCHIAVI. Istitùto sperìmentalc ori.oltura A{oli Piceno

St€tìno TAVOLETTI. Diparinctrro BiotecnÒlogie Agr.rie è Ambicrtali Ancora

Fabio VERONESI. hîiÌuro Misliormenhr Ccnetico vcgelalc Peru-sia

Hanno rontributo alh realiaaaaione di questi atti:

Società Italiana di Genetica AgrariaSocietà Produttori Sementi, BolognflAgros€rvice SpA, San Scverino Marche MCBartolucci Guido srl, Acquasparta TRRotary Internazionale 2090" Distretto. Club di Camerino MCSocietà Operaia di Mùtuo Soccorso ll,rddÌd a C'ilpiem da N. Stranpdli nel t891)

Libera Associazione Pro-Crispiero, C$telraimondo MC

Patrocinio Provincia di Macerata

PREFAZIONE

Il CERMIS, pur essendo una piccola realtà della província dí Maceruta,che opera approntando e fomendo servízi di sviluppo ttgicolo, fin dalla suaÍondazione ha voluto onorarc il propio operato fregiandosi del prestigiosonome di "Nazareno Strampelli".

Con coraggío, e fors'anche con una certa temerarietà, il CERIuIIS haaffrontato Io sforxo, non indifferente, di orgaúizzare il 11" C()n|egno delLrSocietà Italiana di Genetíca Agraria, cofi la preziosa collaborazione di nume-rose istituzioni e di un ComiÍato Organíazatore di inrlubbío valore.

La prevísfa sessíone dedicata dll'opera di Strampelli, malgrado lo sgra-dito disturbo dí una scossa tellurica appena precedente, ha registrato unadiscreta afluenza di persone tanto da decretame un sirccesso obrc tufte leaspettdtive.

Ia raccoha in questo volumeío di cinque contibutì scientifrco-divulgatiyi,preparati da autoreyoli scienziati italiaúí e stranie , è un ulteiore elementodi soddisfazione per il nostro Centro che, con paziente lavoro dí organiaazio-ne, modellaaione e assemblamento, ha predisposto una tratt.tzione organica díciò che ha sígnífrcato e significa ancora oggi Strampelli nelln granicollurailaliana e mondiale.

II CERMIS è certumente onota.to di questo risultato che raggiunge liyelli di prestígio ben più ampi delle sue dimensnni.

Un sentito ritgra4iamento a quantí hanno collaborato.

Gino PasqualiPresidente del CERMIS

INDICE,

IntroduzioneBcnito GIORCI

Brevi note biogaffche su Nazareno StraúpelliOriana PORFIRI

ll ruolo dei frurienti di Nazarcno Strampelli in Italialpassato e presenteAngclo BIANCHI

L'impatto dclle varietà di Strampelli nei paesi dell'Est EumpaSlavko BOROIEVIC . .

Uutilizzo dei frumenti italiani in coltura dir€tta e nel miglioramentogenetico in CinaXiangchun mOU, Benito GIORGI, Luígí ROSSI .......

9

13

t7

28

Appendice

n signifrcrto dei frumenti italiani nel miglionmetrto vadetale alivello motrdialeAnronv John WORIAND . . . . . . . . . . . . 48

Introduzione generale sùl ruolo delle mutazloni indotteartilicialmeúte nel miglioramento geneticoKaîaina BOROJEVIC, Eeniro GIORGI

Sosnrn lrnunnn u trnnmTLI

0lllE$r0lo- URstslttt l

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[ìiltt|ÀÍ (

*24 2ì st l l l

INTRODUZIONE

The Aìnual Meeîins ol îhe Lalhn SocieN oÍ Agriculturc Geneîics (SIGA), held Íot îhe

frst îine in îhe prorince of Mace.ata fmm 21 to 27 Sepîenber 1997 ojlercd îhe chance todedicate such a Meeîíns to Nozurero StrampeLLi: the famous wheat brceder bom aîC tisp ie m ( C as te I raimondo, M ace nîa ).

A Spe.ial Session on: The vaîíeties of Stunpe4í: a mílestone in N'heat brcedíng bothin ltab and i^ the wo.A" was included ù îhe pîogranne oJ the Meeting.

To illustrate the work of Sînmpelli and îo update the impact of his rcwlutionary rcs ltsîhrce ouîstandins persoÌdlnies \|erc iNiîed to gìve their lectures: Prof. A. Bianchi (fomer

Dircctor oÍ the Cercal Insîiîuî?, Roùe, IîaL"): Proj. S. Borojevic (Universis of Nori Sad,Jugosloria)ann Prol X.C. Zhou (lan.hou Aqriculîurc School, PR. China).

Resides these îhrce nain lectures two othet conîrihunons haw been added in thís hookIeî. One is úe openin{ Lectule o! dr A. J. wotland prcsented in îhe lU Meeîing ol theEurcpean Wheat Aneuploi.l Cooperuîiw (EWAC ) held in Viteùo on 16 l9 June 1997.

The oîher one is o lectuft oÍ Prol Kataina Bomjeúc giNen îo îhe stu.lents oJ theTechniul Asriculîure Sthool (Maceruta), just beforc the opening ol îhe 41" SIGA Meetínq.

A srcaî deal of infomaîion is prcsented along with unpublished data an'l new interyrc-turions of the Strampelli's ori|inal dpptuath to \rheat brce.ling started in 1900 vith his lirslcrols Noè x Rieti. The rcal hrcakîhrou|h cane a fe|| leaîs Latel iJilh the fnt short strawerl,Lodging ìesistant, photopeio.l insensittue ea r vieîies vhich he obîained by inîrc.lucinginlo the Eurcpean germplasm important geiet lrom îhe Japdnese wheaî Akakomughi.

His funrlanental low wrieties: Ardito, \tlla Glon, Menîana aùd Daniano, besìdesbeinq successlúl in ltal\ and in nany other Countries, hate also been wideD used in manjbreednry prcsrunnes. Therefo.e, îhey oft still present ( thnuqh some Íundamental genes)inthe genotlpe of the nodem wheaî vaneles, aî îhe nonent gtuwn on la.ge arcus worldwide-

From this retrospective analrsis the AA. of thk oeenitv feel to be honesú authoti-sed to stnte thst N&areno Sùampelli was the creatoî of the "First Grcen Revolution" ofthe 20 Century in the N,orU,

Drilna del 23 se[tembre 1997I erano stati tenuti in l tal ia 40

Convegni Annuali della SocietàItaliana di Genetica Agraria (SIGA).Nessuno di questi aveva avuto luogonelle Marche, nè tanto meno inProvincia di Macerata. Eppure pro

prìo ìn questa provìncia ha a\.'ìrto ìnatali un genetista di fama intemazio-nale: Nazareno Strampelli. I1 41'Convegno della SICA tenutosi adAbbadia di Fiastra, Tolentino (MC)daI24 al27 settembre 1997, è statoI'occasione, e tron poteva essere di-

vcrsamente, pcr ncotdare. commemo-rare e rivalutare l'opera monumcntaledell insigne genetisra.

II Comitato k)cùle dell organizza-zione deì Convegno si è fatlo carico diinserire ncl programma scienlifico.appannaggio qucsto del Consigl ioDireÌtivo della Società. una scssionespeciale dcdicnta a "I frumenti diNazareno Sarampelli: una pietramiliar€ nclla graDicoltura italiana €mondiale",

Come giustamenle ebbe a dire unodci suoi discepoli piir convintì c anchepiùt fedeli. il prof. Cirillo Maliani.esattamcnte 20 anni ta a Camerino inuna conferenza sul suo illustrc Mae-slro: ,.. g/i rrr)rrl,ri |eranente gran.lira no riúftl.tti in t tte le o&zsioni iù(ui se ne pr?s?ntd I opponunità.'

Per adempiere rì questo obbligomorale. così comc enunciato dal Prof.Maliani. non poEva esserci occasionemigliorc di quella offefaci dal Con-vegno SICA. Forsc sarebbe stata suffi-ciente una dottÍl relazione preparata daquaìcuno che. pur non avendo a!uto lafofuna di conosccre personalmenteStrampelli. in qualche modo fossestalo a conoscenza della sua vita edella sua operi,i Di documenti cc nesono molti. anche se non numerosissi-mi; e poi. ci sono i suoi grani ai qualiegli aveva assegnato un compito moltoimportante '.....arl essi resîn elfdataI'opera ntkl nell'iùtercsse del nìoPdere". Ma l! rievocazione di Stram-pelli non poteva cssere una cerimonìadaÌ caf:ìttere mcfamenle rituale. Bi-sognava cercarc di fare qualche cosa dìpiir: cercare cioe di valutare Strampel-

li, oggi, alla luce dei grandi progressiavvenuli nel settore della geneticà e. inparticolare nella granicoltura, iraliana emondiale. A rispondere td un compitocosì alto sono slate chianlate tre perso-nalilà di spicco che hanno avuro lavcniura per motjvi professionali di!alutare e utilizzare i ritrovali delnostro insigne conteÍaneo: il prof.Ang€lo Bianchi. già direttore del-l lstituto Sperimentale per la Cerea-licoltura di Roma. il prof. Slavko Bo-rojevic dell'Università di Novi Sad(ex Jugoslavia) e ;l prcf. Zhou Xiang-chun della Scuola di Agricoltura diLanzhou, Provincia di Cirnsu in Cina.

Nell'Apperdice abbianlo ag8ìuntoalire due relazioni interessanti. pre-sennie in situazioni diverse e quasi inconcomitanza con il convegno SIGA.La prima a fìrma del dr Antony JohnWorland del John lnnes Centre(Colncy UK). dal ritolo "fhe rignrJî-tu (e of ltdlian whedt k, tlorld\|idewrieral inprotentent . ù slatiì presentota a Vjterbo ncl 10" Meetingdell'EWAC (Eutopeun Wheat A eu-ploid Coopù.tti'e). LEWAC rappresenla un gruppo di lavoro di circa 40pelsone. costituitosi nel l9ó7 a Cam-bridge (Inghiltena). con lo scopo dirtudiare la genetìca dei f iùmentimedianle l uso di linec aneuploidi.Per aneuplojdi si intendc un.ì qualsiasi pianta che presentî un numero clo-mosomico dì\,erso dal normale. Grazie agli aneuploidi e alle metodoìogiebiochimiche e nrolccolrri le cono-scenze sulla stmttura genetica dei fru-mentl sono aumentalc enoÍnemente.Gli studi di A. J. Worlflnd e colÌabora-

Un moDenio dcl scminùio: (da sinnrù) d. Paqùrìì (Prèsidènre CERMIS). pnt Bi4chi. prct Borcjevic, pmfZhoù e dr. Borghideì Conirab Organi/,rMe

tori harìno permesso di localizzarecel1ì genì fondamentall (.Rht$, Ppdl,ccc.) che Strampelli per pdmo ha in-trodotto nelle varietà italiane e, attra-verso queste, si sono poi diffusi consuccesso in molte pafi del mondo.

La seconda relazione, dal titolo 'A

general intmd ction on the role ofítlduced mutations in plant breeding"è staîa presentata dalla prof.ssaKatarina Borojevic (Unive$ità diNovj Sad) agli studenti dell'IstitutoTecnico Agrario di Macerata un gior-no prìma dell'inizio del convegnodelÌa SIGA. Tra le mutazioni indotte eil lavoro di Strampelli non ci sonopropriamente delle strette relazioni, senon per il fatto che, in generale, neicereali le caratteristiche morfblogiche

piir facilmente modificabili con lamutagenesi sono state I'altezza dellepiante e laprecocità: due caratteri fondamentali che Strampelli ha genetica-mente govemato per riuscire nella sua"rivoluzione verde".

L altro aspetto da sottolinearc,pummente casuale, manon del tutto, èche, sja in Italia sia in JugosÌavìa,sono state prese come modello perl'induzione di mutazioni due famosevarietà di Stranpelli: Cappelli (fru-menîo duro) e S. Pastore (ftumentotenero).

Le cinque relazioni presentano unpanorama cco di dati e di ìnforma-zioni, anche inedite, sull'impafto deifrumenti di Strampelli avuto, rispeÍi-

u

vamente, in ltalia, nei Paesi dell'esteuropeo e in Cina. Si hatta di un feno-meno che non appafiene solo al pas-sato più o meno lontano, ma è presen-te in qualche misura anche oggi nelpane quotidiano di gran pafte dellapopolazione mondiale.

Il CIMMYT (Cenrro ltrtemacíonalde Mejoramiento de Mar': y InSo), ilfamoso cenlro di ricerca internaziona-le per il miglioramento del mais e delfrumento, fondato neÌ 1966 in Mes-sico e universalmente riconosciutocome I 'artef ice della "r ivoluzioneverde", ogni anno pubblica corposirapporti sulf importanza e suìla diffu-sione in varie parti del mondo dellevarietà di frumento dircttamente oindirettamente sviluppate dai b re e d e r sche ad esso fanno capo.

Una metodologia e un impegnoanaloghi non sono mai stati applicatiper i frumenti di Strampelli e dei suoiseguaci. salvo i pochissimi e lodevoliscritti di qualche importante autoreitaliano.

I cinque contributi riponari in qùe-sla modesla raccolta rappresentano unprimo tentativo di aggiomamento del-l'opera di Strampelli che è doverosonon solo per rendere omaggio alnostro grande genetista e breeder, maànche per metteme in campo i valoriscientifici sullo scenarìo mondiale eper completare, per non dire coffegge-re, le valutazioni e le interpretazioniche vanno per la maggiore, sia nel-I'ambito degli addetti ai lavori chenell'opinione pùbblica a livello nazio-nalc e inlem^zionale.

Beùito GiorgiPrcsidente Comitato Organizzrt{)rc

Convesno SICA 1997

l :

BREVI NOTE BIOGRAFICHE SUNAZARENO STRAMPELLI

azareno Slrampclli nacque nel1866 a Crispiero. frazione del

comune di Castelraimondo. situata a6ll metri di altitudine, centro di storiamillenaria, molto ancorato nella realùterritoriale delÌa provincìa di Mace-ralù,

La famiSÌia Strampelli, originariadi Sassofenato, diede ai propri fìgliun educazìone coerente con i Ìempimodemi e Nazareno frequentò il liceoclassico a Camerino, poi si trasferì pertrequentaÌc la facoltà di agraria. primaa Ponici. quindi a Pisa dove conscguìla laurea.

Svolse varie att ività: assistentepresso la Cattedú di Chimica In-dustriale dell'Università di Camerino,direttore deÌ consorzio agrario di que-sta stessî città, direttore del laborato-rio chimico delle minierc dell Ar-generrio ed altro. Ma la sua vocazionevera cra la genetica vegetale e aCamerino, dove era rientrato per Ianomina ad aiuto della Cattedra diChimica e Farmacia. egli eseguì nel1900 il primo "innesto" fra le varietàN()è e fuetì di frumento tenero. Nel1903 vinse il concorso per la ca$edraambulante di granicoltura a Rieîi eabbandonò il posto sicuro di docenîeprciso I'Università di Camerino perassumere la direzione di quella catle-dra ambulante, di 8lado moralmente e

fìnanziariamente infcriore, per poîersidedicare all'attività che gli era piùcongeniale. Solo nel 1907 per mcrirodi Strarnpelli questa cattedm ambu-lanle fu trasformata in Stazione diGranicoltura con sede a Rieti.

Nonostante le grandi difftcoltà ini-ziali. assenza di personale, strutture.nttrezzaÍuÍe e finanziamenti, Stram-pellì iniziò subito a lavorarc: impianròcampi, approntò vasi. effettuò ibrida-zioni. tutto ciò che poteva portaredirettamente alla creazione di nuove''razze ' di grano.

Solo ncl 1905 egli venne a cono-scenza delle leggi di Mcndel, cìoèdopo quasi 5 anni che ne aveva intra-visla Ì'esistenza e che di fatto le avevaapplicate nel suo lavoro. Eseguì nellasua vita più di 800 incroci ed è facileimnraginare come il suo lavoro andas-se assumendo con gìi annì proporzio-niaddirittura Sigantesche e quali diffi-coltà abbia dovuto superare. quandoancora non disponeva di mezzi e per-sonale sufficienti.

Gli fu di aiuto e conforto morale emateriale Ia moglie, contessa Car-lotta Parisani, discendente diLuciano BonapaÌte, che affettuosa-menle egli definiva la "dolce, buona eintelligente" compagna della sua vita,

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che pu[roppo 10 lasciò ancor gior'anenel 1926.

Nazaleno ebbe clue figli. Augùsta eBenedetto. Quest ultimo. vocato adintraprendere una s1Íada sir l1i le a quel-la palerna. sì derlicò. ancÌre su consi-Slio r isoluto dcl padrc. al la mcdicinalaureandosi a pieni lot i a sol i 2.1 rnnie divenendo ben presto un 1ììmosissi-nlo oculjsta. Dopo nùmerosi studj clenlativi sperilllentali giunse a1 tla-pianto della conea apfendo Lln canÌpL)di ricerca e attività fìDo ad allora ìne-spÌorati. Per dlla con le parole deÌprof. Raoul Beghè. Benedetto Stranpelli portò avanti una vcra rivoluzìone

nell oculistìca nondìale. Fu un medico di irdiscusso \ 'alore scientif ico eumanitario. un genio nel suo settore,

La presenzr di dLLe uomini nelLafamiglia Stlarnpelli. entrambi lamosi.ciascuno in uno spccifìco canìpo.spesso genera una cerla conlllsrone echi conosce l uno raramentc conosccI'altro c la rcleti\,.r operî.

E c è un altro aspctto ncgli Stram'pcllì chc va oltrc la generjca .rgra.ia ela chirurgia oculare e che nledla dicsscrc sottoUncato per j l srLo al lo valo-re crico-norale. Nel 1891. quxndo eraancora sludenle. Nuzareno foDciò la

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Società Agricolo-Operaia di MutuoSoccorso. Essa esiste ancora ed ha unasua vita molto attiva. Giusto 100 annifa nel "Resoconto sull'andamentomorale della Società per I'anno 1898"Shampefli afferma "....l' Associazionecon Ia sua úta ,.... ha poluto mostrareancora una nlîa coma a Cispiero lacivilfà non giunse ultima e che noiCrespeîani, di rtbru .forte e robustd,abbiamo iL viso abbronuto dal sole ele mani incallite dal nobiLe kù'oro,abbiamo anche un cuore da poter.\oc-correre i miseri colti da calamità, enon siamo chíusi al progresso scienti-lico e sociale e anche qualche yoltasappiamo e sse re precurrorí .....".

E' stupefacente questa consapevo-lezza, oggettivamente a livello ancorainconscio o tutt'alpiù di stato nascente, che il suo destino saÌebbe statoquello di un vero precursore nelcampo scientifico e tecnologico e diuna pefsona di così alta levaturaumana e morale, Per meglio compren-derlo vale la pena riportare due frasiemblematiche: I'una. come programma e solenne promessa per la vita cheha di fronte; I'altra, come testamentomorale per le generazioni future.

In una delle sue pochissime pubblicazioni date alla stampa neì 1907 vi silegge: ".... Ed ecco espostí í mìei layo-ri e il mio modo di lavorare. I risulîa-li sino ad otu otîenuti non sono chesperanze. Per me, per il mio Faese uía gLrfo se ne 4yvenno e mt propongoinsistere con pertinace costanza sulldria intrapresa e Jino d che no arròrdggiunto il conseguimento di yarietàrispondenti ai birogni della granicol

In un foglietto volante e in unmomento imprecisato egli ha coniatoquesto patemo e sacro viatìco per tuttiroj,: "Inndlzaîeú sempre con Lanobiltà dei più sani pensieri, dei piìtalti senrimenti, e con I'opera saggiacoslantemente úttiva e feconda dibene per le ,'ostre famiglie, per LaPatría e per I'Umanità."

Le infomaziod riponate in qr.alte in parte da 'Nazaieno SLrampellì:Conièrenza comemorativa' Lenùra dal prof.Clrillo MaÌiari il 26 Òrbbre 1978 pre$o ilRotary Club di Canenúo (pubblicata sùNotinúio Econonico n. 12, dicembre 1978Canera di Conúercio lndusria Afti8ìúato eAgîicoitùra di Mùcerala).

A cura dj, Oìana PorfrriCERMIS

Comitato Organizzalore SIGA 1997

l 5

IL RUOLO DEI FRUMENTI DI NAZARENO STRAMPELLIIN ITALIA: PASSATO E PRESENTE

Angelo BIANCHIIstirulo Sperim€ntale per la Cerealicoltura, via Cassia' t76 ' 00191 RÒma

The past and the continuìng rcIe oJ the Stqmpeùi' s wheat tarìeties in ItaU'

TIv ptuÍessional o.:tirit,- oÍ Na.arcno StraDryelli covered the Jirsî Jour decades of.thk

Cennt^. íi;h his nnei?s plq'ing a siSnificú! Ìol. in imprcrittg *he't producrio in ltal\'-

Aler itronpelli\ deaîh hit lecacr has cottti\Kl 1o îlP prcsent time bo t in ltul\ a.nd

ior1hide. ht this paper sele(ltd phases aùd siínifrcant arconPlislùùa1îs are desÚibed Îo

ill strate the role of vi?tal Prolluction aî te St tmpelli lnstn E that iot decades has he'en

the ontr oiidal Insîituîe of Gcne ti$ " in lt.i '^ At îhe beBinning oÍ his cafter Snatt?elli was

unafa,e"àJ Menaai n*x, btl $as oble 10 .t.n'rnstruîe ho| sinple selection of suPerior

genot\pe;îould be ide,tti|iel i tanllroce populotio s lrcnÌ Íor t:enturies b\ lanners Ftu'Ì

ihe ntài landrace o|rneat Stunpe i made thft( inprov'l seletlio s strampelli soo't rcati

sel îhd il lesired chancter! \'efr ,tot in a loPulation the\ îotld be i"Î'oduced b\ c.tossinS

par"ntsltiù triflerent desited tharacrers. Thenfttre in 1900 at Cane no ( Macerttta ) he ''ros'

sed îhe vhett úrieties Noi r Rieti t'r conbirÉ the lodgin| resittatce of Noé vith th? rusl

rcsistaìt? o! the Rieti. His \tn* progranne ha.l clearlt defiaed objectfies 'e lititg rlnl

nide teneti; tariabilin \r$ a ke:- to su-."ssfn brcedinE Ma \ outsîdndnry high !ìeldingvneíies ret deteloped ìttchulùi he brcad \tJrcot tarie\^ Mentato ond Îhe dun'ú cuhi'ar

Cat netli. Ftoù lg34 1936 Mentana wts annuall,- sruM on abo,l 915.000 hectares i" hal\

and Cappelli ùùualt,- on nore îhan 700,(M) hectares frotn 1931'1910 Anongst his lauer

t'a,ietiìi San Portore r,as edreneb success/ll not onh beit1q grctn in halr far ntore than

50 \ears luntil the earb 1990 s) buî ako bei S papulot \|o d\ride

Alîhough the erd oJ Srotri,tg |dieties bre.l bJ Stanpellí is noe okr his legocr \ill lile

on as f||a't\ of 'e besr no.le |arieries .a.^ his t|heats it îheir PeliSftes' The se\1e mosî

popular brcad nùeat Màetìes sror]lt in hal\ fft'n' 1972 1995 (Libell la Mar'otto lneno'

Mic. Gemnú, Cenraum an.l Patu! s) alt ho|e at leust one Sîrampelli vne\' h Iheir pedigree

With durutn wheaîs the relerance of snaùVeÌli\ \'aíeties ìs ere morc sî'kittg Ovr rc

tame peiod the tuo most poPulat wneies lor each var (i te ns oÍ certifed s?ed Produc'

tion) w?re Capeiti, Patri.lo, Appulo. Crcso Iatitto. Dttilio Sineta lnll Ofanîo all related to

Cappetli, a |aneb- with lhe distincîio\ of benry Mned îhe vo ds tnost beautilul durum

ihe stdess of Strampelti s bfteding pmzruDùne that should be ackro*le'lged as rc''frst grcen rc\,otution in 'tkat breedins" is Nrti&la.lv surptisitry haPpenitry in u (ount1

in",e- generics was for mn\ .?a.T ttlmosî ignored fu dcadenic inttitutes .Thereforc'Strampilti must ako be recoSnise(l as the most solid bulNark in ItaLJ against the creePing

dissemi,ntion of L:-s etúo is'r1.

el 1932 Strampelli scrivevanel volume "ORIGLNE, sv[uP_

SPERTMEN'rALE Dl GEI.IETICA PER LA

CEREAT-ICoLTURA DI RoMA": "Le mi€

pubblicaaioni, quelle a cui tenSoPI, LAVORI I RISI,'LTATI DELL.ISTIIUTO

11

veramente, sono i miei grani.,, od esÍirestd afrdala I'opera tnia nell'hteres-te del mío Paese."

Eppure sin dal 1907 aveva pubbli-cato dati sperimentali e considerazio-ni di prospettive che dimostravanoconvincentemente quanto preciso echiaro già doveva essere il suo pro,gramma di lavoro, condensato nelmotlo del reatino Vaarone che avevaeletto a sua insegna di Ìayoto "experimetllia îenlare quaedam, sequetúesnon aleam sed rationem aliquam".Affemazione piir che coraggiosa spe-cialmente per allora, vincente nellaprospettiva, se si considera che men-tre la genelica in diversi Paesi avevafatto passi notevoli (il prcmio Nobelper nsultaîi genetìci veniva dato a T.H. Morgan nel 1933), da noi usciva laprima trattazione avente cafattere dimanuale, da parîe della PonlificiaAccademia delle Scienze, solo nel1932, col titolo "LA LEccE Dt MENDELE I cRoMosoMr" di Carlo Jucci. Ilprimo istituto di genetica em statofondato proprio da e per Strampellilbrmalnerte nel 1919, operativamente a livello di ordinarierà nel 1927; male prime catledre universitarie dove-vano ancora aspettafe almeno un ven-tennio. Ciononostante Strampelli vin-ceva "la battaglia del grano", ancheesportandone acquìsizioni sia in termini di approcci sperimeDtali che dicostituzioni varietali utilizzabili più omeno direltamente per la lotta allafame a livello planetario (Bìanchi A.,1982, 1985, 1995; Bianchi A. eMaliani C., 19?9).

Tutto ciò, e in paficolare la storia

l 8

italiana, tende a raflorzare I'ideache ilmiglioramento genetico può, alnenosino a un certo punto e in cete fasidell'evoluzione delle piante agrarie,realizzarsi indipendentemente dallagenetica, anche se la sua conoscenzanon può che essere premessa e,soprattutto, specifico relativo patri-monio culturale.

Rileggiamo ìnfatti quanto egli scri-veva già nel 1907 "sulla ricerca ecreazione di nuove varietà di frumen-ti a mezzo dell'ibridazione" in un Bol-lettino della R. Stazione sperimentaledi Fanicoltura in Rieti: "Accentuarc icaratteri giò esistenîi in una datofttUa o yarietà è cosa !ìicuramenteconseguibíle con la selezione, ed in-Jàîfi io sono arrí\'ato ad avere già tresotto|arieîà di (Rieti, ben distintefradi loro, partendo.lu tre di|erse spiEhepresentanti ciascuna uùo partícola-ritò non presentata dalle altre due.

Ma per dare ad una va età o razaaqualche caratîere, in essa per nullaesìstente, è necessario I'incrocio cottultra varíetà o raaza che possieda ilcaratîere desiderato.

Fu per queslo con,"incimento che aCamerino, sín dal 1900, praticai l'i-brida.ione delJrumento "Noè" con il.Rieîi,. Mi prefiggew lo scopo diottenere un lruúento resìstente co -tenporatleamente oll alleîtamento edalla ruggine, per avere una varietàadaua aí tefteni del Camerinese... oveper elewto fertilità íl nRieti, coricasempre, ed il "Noè", (he noù coríca. acausa delle abbowlanîí nebbie, è for-lemente .lanneEgíato dalla ruggine."Del resto sulÌo stesso Bollettino egliriporta di aver studiato dominanza e

recessività, nonché la segregazionemendelìana in pìir di 300 combinazio-ni genetiche relative a 25 coppie dicaralteri vegetativi della pianta edella cariosside di frumento. confer-mando in sostanza sia quanto ottenutoda Mendel sùl pisello che specificata-mente nel frumento in quelli che eglidefìnisce gli'inrportantìssimi lavorì"di Biffen (Punnett, 1909).

Leggiamo invece quanto scriveva,circa ben un quafanlennio dopo. esaFtamente nel primo fascicolo della rivi-sta "Genetica agraria". fondata daCarlo Jucci nel 1947. Mario Bonvi-cini, pur valoroso costitutore di novitàvegeîali negli ̂ nni'5O: "Atîirità ner-klme îe specializaata. con fni agro-noìnicí chiaramente delineati, Ia ge-neîica agrq u ra aprendosi letút-tnente e faticostnrenîe Ia strada cherlo\'tà condurla al posto dí prinopíturo che le spetta nelquadro scienti-.fico sperimentale. t?cnico ed econo-mic o de Il' agric o I ture ít.tliana".

Il significativo pionieristico anticipo di SÍampelli nell attività di mi-glioramento genetico per la lotta allafame appare chiarissimo dal confron-to fra il titolo sopra riportato della suapubblicazione alla Stazione di Fani-coltura reatina spetto a quello impie-gato circa un quarantennio dopo daBonvicini: "Problemi organizzatividella genetica agraria".

Ma non attefdiamoci in competizio-nì bibliografiche, sia pure precise eindiscutibili del torpore italico nellosvi luppo della scienza genetica,rispetto alle realizzazioni pjonieristi-che di Strampelli.

ll \olùme"GeneIic it proyement of

rteld cropf'redatto da Gusîavo A.Slafer (M. Dekker Inc.. 1994), dedicail suo pdmo capitolo alla discussionedella produttivirà del frumenlo e dellasua base fisiologica. Tale capitolo pre-senta I'andamento deìla produnivitàdel frumento in questo secolo informa sintetica per un discrcto nurne-ro di Paesi, jndusirializzati e non, cherisultano confomaÌsi in maggioranzaa un comportamenlo generale clrcal incremento nolevole della prodùtti-vità granarìa delÌa seconda metà delsecolo.

L assenza dell'ltalia, in quello stu-dio, cì ha indotto a calcolare, analoga-mente anche per il nostro Paese, l'in-cremerto della produttività granaria,dalf inizio del secolo ad oggi. Il 8lafico relativo è quindi stalo inserito nell'illustrazione orìginada del volumeintemazionale di cui trattasi, nellospazio occupato in originale da ungrafico dì correlazione (che appareallamente significatìva) tra produtt!vità e il suo incremento negli anniCinquanta+Novanta per i l'1 Paesiillustrati. inteFando così la rnappamondiaÌe ripo ata dal volume CiSlafer (figure I € 2).

Dall'ìllustrazione si ricavano facil-mente alcune conclusioni:. l'Algeria ron presenra migliommenti nelÌa produttività per lutto il secolo,verosimilmente per l'assenza di inter-venti tecnologici di r i l ievo in unambiente in cui le caratteristiche sonoinvece tali da coslituire prevalentemente da sole condizionamento deirisultati:

l 9

E7HFF7]'-IFI7LÉi: l*H F[J.]à#EGÉ ; ;Fo @òe66

Anno (aonl dal 19OO)

. Paesi quali Argentina, ciap-pone e Nuova Zelanda mostra-no un miglioramento spiccatonegli anni '50 che segue ideceúni della prima metà delsecolo in cui già si nota unsignificativo incremento pro-outttvo.

Lltalia, come si può vederedal grafico relativo aggiunto, haun evidente aumento altamentesignificativo, dagli anni '50 inpoi, ma è pure significativoÌ'aumento nella prima metà delsecolo (R'= 0.55i *** = p<0.001)per il diffondenii delle varietàcostituite dal fbndatore d€ìl'Isti-tuto sperimentale per la cereali-coÌtura Nazareno Strampelli(Doftori, 1996).

I risultati di Strampelli(inmediati e nel tempo?)

Non mi è possibile illustrarein breve come meriterebbero nètutti nè tanto meno compiuta-mente i risultati dell'attivirà diStrampelli e mi limilerò perciò apresentare laluni aspetti conalcuni schemi predisposti dal

EE-7t,6v-- . [ t -t.lt"l{ l:

EI

.9

rìeu I Andancnb {jell. nedie rdiomli deìla pnnunivnàdel grùó n.l XX sccolo dàl volune. citato nel hru Jj Slaf.(ripÌìrdono frodificóro Gostituendo uo -sranco nepìb8lriro diconeì,ion. rtu pDdunivnl è \Jo rn.ren.enro c {'n kl,h!'a33iùrmenti ling!istici), sal!ó che per l'Itali! per la quaìc i dahsono denr.ti dd B R. Mnchen tdaì lqlo al 1925) c ISTAT ru'l9:6 al 1990): la .dGuzion. saristiù di increnenb d3l | 950 rìl9ql. npotub ìn ci4cu, Pese, p€.l lralia è altflcnrc \ienifi,cativa ùch. dal 1900 àl 1949 (R'{55) (+*r - p4.0ol).

. Paesi come Gmn Bretagra, Stati compianro dr. José Vallega che, primaUniti, Svezia, Canada, Messico, Fran- della sua scomparsa, ha collaboratocia e Australia mostrano già nella per diversi anni con I'Istituto Speri-prima metà del secoÌo un discreîo mentale per la Cerealicoltura.incremento della produttività, con un Lo schema della figuîa 3 dà un'idearitmo invece netlamente superiore dei rapporti dei parentali fra le princidagli arini '50 in poi; pali costituzioni varierali strampellia-. I'lndia, I'Egitto e il Ciìe non presen- ne. Si notino in parricolare i gruppi ditano, o quasi. un miglioramento nei varietà che fanno riferimento agliprimì decenni, che invece è risultato incroci 2l e 67, entro cui appaionoconsistente successivamente: non solo i massimi responsabili della

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dvoluzione di Strampelli, maanche i loro ruoli nella successi-va evoluzione ganaria italianaper mezzo dei frumenti costituitida Enti pubblici e da privati neidecenni successivi alla sua scom-parsa (figura 4).

Sono pure riportati in partico-lare i pedigree dei due glani (oche fanno primariamente capo a)S. Pastore e Cappelli che verosimilmente sono statì (e tuttora inmisura pur ridotta sono) coltivatipiù estesamente di tutti e più alungo (figure 5 e 6). Un'ideacomunque, per così dile in cifre,del successo dei granì di Stram-pellì in Italia la si può avere daidati originali (manoscritti) del fudr Grifoni. ll Mentana nel trien-nio 1934-1936 è stato coltivatoin ltalia, annualmente, in mediasu cìrca 945 mila ettari (t/; ilCappelli nel periodo 1934-1940su oltre 700 mila ettari I'anno; il

;

Figum 2 PtudùiÒne e prcdutîiyità -qrmdia ìraljmo .el xx sec.

Fisùra 3 - Genealogia di grúi bnen StranpeUj, dcoslr.lit! dall o.isrnale di José Vallega.

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21

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Figùru 4 Genealosra di alcuói e@i tcneri itatiui cornuiÌi nel pènodo dopo Sltmpclli , ricoshila dall ori8i-

Roma su oltre 400 mila ettari nel1947|' nel 1932 l'Ardito e il villaclori su oìtre 300 mila; il Damianonel 1947 su 200 mila. Inoltre il DaunoIII è stato espressione di una tladizio-ne granaria almeno quadrisecolarecome risulta dalla targa celebrativa(figura 7) nelÌa Galleria della Cartageografica in Vaticano, corridoio deìBelvedere, passaggio voluto dal Papadel calendario gregoriano in sostitu-

zione di quello giuliano (Ap\'I-rA DAvNL{... AGER EST MOLISINVS ,., OPIMA

EST ET MAXIME FRVMENTARLA ...).

Il S. Pastore, iÌ grande ultimogeni-to, anche se non si arriva al dato pubblicato dall'Enciclopedia Agaria del-la REDA, risulta in ogni caso toccarcjl massimo valore di area occupato dauna singola varietà in Italia in singoleannate, non considerando ovviamenteil valore aftribuito al Gentilrosso nei

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Fieura 6 Rapporti di púentela fta gani dud iralidi ncÒnruiri .lall digi.ale di José vallega.

primi due decenni del secolo(Enc. Agr. Ital., 1980).

La cartina riprodotta in figu-É 8 dà comunque la situazionedella granicoltura italiana giànel 1932 quando le varietàStramp€lli, salvo che nell'ItaliaCen[ale, tendono a costituircpiiL del 907o delle cosiddettevarietà elette.

Ma vediamo cosa awienenella seconda metà del secolo.Dopo che il ciclone strampel-liano ha, in pratica, quasi com-pletamente travolto la granicol-tura hadizionale.

I successori dei graúi diStrampelli

Sappiamo che i grani diStrampelli, oltre che essere ov-viamente più o meno imparentati fra di loro, sono genetica-metrte spesso seruiti ai miglio-ratod per progetîare e realizza-re nuove formule per continua-

Figura 7 - UnÀ delle lurghe' colebÈtive dele regioni it!lìano volrle per omùe il suo passeggio úel coridoioBèlvedeÉ in Vaticúo dat Papa GreSorio )(Itr. il cui inrere$se geognficeasFonomico ebbe ùna significativa muifesta/ronr dche con l ,nvo,le, rìà,ln sr'uru Rl(cr a P(tuno evdliÈlúi in Gappone che conúaccdbiò con quaim pnn-cipi reali úìvali a Roma oelÌ aprile 1585 (Gùadalùpi. 1997).

Figù.a A Diúusn)nè dèìle \ùiera di Stdnpcui nell9ll (Riproduione della pagina 161 del voluncde['istitùto naziorale di senetic! pcr Iu ceeuli.ol-lura in Rom!. 193:. Ari srafiche Alfieri & Lxctuix.

re l'evoluzionc cerealicoÌa italiana(ma non solo jtaljana. owjamente),sebbene ciò esuli. anzi superi qui lemie personali possibililà di farneun'analisi anche sempljcementeesemplificativa.

Per quanto conceme il compito assegnatomi per questa presentazione hocercato di seguire I'evoÌuzione dellevarietà di grano più diffusamente. ecefificatamente, coltivate in ltalia nelperiodo 1972-1995. da quando cioè igrani di Strampelli. ad. almeno all jni

zio, un trenlennio dalla sua scomparsa.hanno, in certo quàl ìrodo formalnen-te, liberato il campo, per così diremateÌialmente, dal loro ingombro,

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almeno cioè da un punto di vista teori-camente conhollabile in maniera for-male, cioè facendo riferimento ai datidella ceniircazione ENSE (ii)

Le figure 9 e 10 îiportano i datidspettìvamente per il grano tenero e ilgrano duro. In entrambi i casi si èpreso in consideràzione ovviamenteun grano dì Strampelli e non poteva!rispettivamente trattaÌsì che del teneroS. Pastore e del duro Cappelli. Per igrani non di Straùpelli (tra vjrgolettedovrernmo precisare "non di Stram-pelli") per ogni annata si ripofa, oltreche il corrispettivo str-ampellianosempre, la percentuale di semente cer-tificata delle due varietà piìr rappre-

rsso ùAArbrro uF.

rsm RÈFrors4 ln iFr o -, q ' t c 4 d

,s6 ic f túser* r lPÀm6-

] , , ] i 9

, *31 I ùNús +rs:i I mrcrcieest m PANDAS

Fisura 9 Produzione naliana di \enenli cenificare di urietì di Elno rcnem nel tenod{) l9l2 199i. inper.cnrualc dcl totalc. h .ùnlionto .on il S. Pasorcrquadrarinir si riponano le denoninazioni delle !diètàcla$ifi.rre annúalmenre alprimo (\eeni rle rlse..n

caPE,r, s F ! PArFrzro 6

rigùm r0 - Pódùzion. itdida di sm i ccnificaiedi \ ùetà di gùó dlo nel periodo 1972' 1995. ú pércentuale del tokl.. In confrcrto cor il Capp.lli (qùa-dratini) si nporano le denonùùiooì dèll. vdiedmnualmente al pnmo poro Gegni x) c al secondo

Centauro e Pandas, cosfiruiti notoria-mente da selezionatori operanti inambito privato, salvo nel primo caso(Libellula), ma tutti utilizzando almeno un genotipo di Strampelli: per laprecisione in tre casi il Villa Glori, indue l'Àrdito (figura 12) e, per unavolta ciascuno, il S- Pastore e ilDamiano.

Per quanto conceme il grano durole varìetà più cefificate risultano:Capeiti, Patrizio, Appulo, Creso,Latino, Duilio. Simeto e Ofanto. Quiprevalgono come costitutori ancoragli enti pubblicì. ma la dipendenza daStrampelli è anche piir stretta. peraltrcper così dirc monotona: nessuna dellevarietà, prine o seconde nella graduatoria, ha potuto evitare di risultaregeneruta, in una maniera o io un'altra.dal Cappellil Verosimilmente aveva

I

sentate. Si nota facilmente che, nelcaso del tenero, il S. Paslore (figure 9e I l) da circa iI207. ancora nel 1972.tende ad azzerarsi soÌo agli inizi degliaùi 90, mentre il l" e il 2" postorispettivamente, nella graduatoria èoccupato dai setîe granj Libellula,Marzotto. Imerio, Mec. Gemini,

Fisùro ll - Iì Sun PNorè. ì ùlÌiùa !funde coúuÀne di Srarnpclìi. ven.e .ilascirtr durantela second! suer! mondialc pcr h $rr sut€nond prdutlivù (c pcr veniE qùnrdi in.ontrc allegrali Ece\\irù dincntúi dì allon nel Fe\E). ú.he e nÒn pcdetîrnente unifom.. !.o,milmenle non rlnhl,c ché no. fose sùffici.nrcnenre onbzrgorc (,lopo npetuic ripr(iuzion ed incondtn'oi lmbicmal, che arEbb€ro do\úb g'fuúm. sufficicrle pùrezzrqu r,p.rlrr$s\,bile p.esena di rìrori i.riNci di in{,biìnà. sMpelli l rlera chimaro Bnrno rcone Jaììrdrrumènrù,oN oriSinne), da1 none del figÌio di tlussolini. caduro in opérazio!è brlhca nnoúè di sù Parore è sraro poiruSgèn(,dd qù.llo d.U Azi.nd! a-qffia rea!ìnr dcllù skn,neSp€nrcntdc pcr li CGnìcolùÉ di Rìeù. dclla quale SùîFp.lli volle con\ervarc la direzione(penhé. i. ohrc rn ventemio. vi avcru svoko la ndsiù! pnné deUa sua inren$ !(ì!nù s!€nnrnLdconArnùlc),anchedopoclìelunnnrnrabdnetured.lllfitutoNenìnllediOcnckùp€rìaccrcahohub. ler ilquale mìn rùllc ùno súpe.dio arsiùnr(o- c.ne n\ulb dr ldkm autù!nla. mch. s. n. chEde\a l ddhu2ione perché le relarirè {ùÌ'ni firÒrec.iche dirnbuúe inreie púì d ltrlú gìì .lFbbero pcm.ro di inFn\ificúe lJ sua nlaluio.. r.rde. .llomdcnoninob "barr4lia del smno".

Qùúdo, nùl 1971. a$unsi la dìÈ/ìonc drìl lstituto d1 StÌrhpclli- anche \e sfE-{iùù,.on ìacùcellùrone deLli \ua e\senzidlirù Cùnctica. almeno nellu Jcnohrnunme, c cnrù tjopo ù. vcr-licinquennnì drl lùncb del Brumo-SM Pr{ore. qu€ro cra uncora urc dci srùù più colrirari inIblia oìúÈ clìcditiùso rn rdie pdi d.lmondo.

:5

mente c a lungo diffuso. tant è verochc il primo concorso a cattedre digenetica fu bandito nel 1948 e che ilcorrispettivo di miglioramento geneti-co deÌle piante si svolsc nel 1968. nonci dovremmo meravigl i îre piÌr diIanIO,

Ciò non ci esi e di applicare dove-rosamenle a Strampell i i l famosopàragone inglese: è piùr benemeriioper I'umanità chi uvrà tÍìIto crescereduc spighe di grano là dove ne crcsce-va una sola che non l insieme di tutti ipol i t ici !

Figu.a 12 Una cobnfu di vù,rtiL rlùe idJ bnsoFdd!. Inalenlbilc 96 e Ardii"). Jlh nrosùa d.Ur lrùnl.ÒìIutu in Alessandria. Scncnìhr. l9l9i corl. tÌa l Àlto\..irmodrulgak le cornutb.i \ ùe'ali dei sroi diSrrùp.lli: nokre I Ardiro- uno dcì pnnr EFndi sucr.s d.lla barúgìia d.l gtunÒ- nùì nìónd.

rrgione chi sosteneva chc il Cappellitbsse il grano duro 'più bello" che siamai comparso (come J). ma solo l oc-chio. veramente linceo, di Strampellil 'aveva individuato per... . tutr i !

Ma è poì co:ì sorprcndente tuttoquanto brevemente fiportato circa lastraordinarietà unica del lavoro diStrampelli e del seguito che ha avuto?Tenuto conto che egli pubblicòpochissimo. specie circa il suo lavorogenetico (nel volume del 1932 sonoperalúo elencate diverse sue pubblicazioni. non su argomenti genetici!), cheegli cm certanente un genio. ch€ ìnItalia il lyssenloismo è slato larga-

t6

(i) IlMentana può consider.rsi uncapo-l3lo.o in quanto riusei\.r bene in tutte leronc del Paese e in lutli i continenri in cui èstato seminato. polcvtì cssere seminato incpo(he diverse. in innatc di fortissimi geUhr daro luogo sF-sso r ricîcci che nonhrnno reso necessaria la risenina (Enc.AE. tral., 1985r Bidnchi. I997. in prticola're pagg. ,16.17).

lii) Si è riienuto di riconcrc alle quanlitàdi {mcnti cefilicate, piutlosto che a quelle\cmin.rte per la produrione p€rché le pnme$no state rile! c diì un solo Enle (ENSE)per runo il periodo consideruto e riflettonorurra la rel,ìii!a possibile prodù?ione. nen-trc lc cohilazioni per l ordinaria ploduznLne sono state rjlevalc (verosiÍìilmenle !campione) da pcrsonale prssato sotto divef'se ammin;struioni. Si consideri che. delresto. i grodi frunlenti ttramt'elliani, comeil S. Pa\tore e il Cnppelli. risultano dalle\ r r t is t iche del lagr icohur l del l ' ISTAT( 199-l) ancon in coltivazìonè sù decine dinrigliaia di euàri, menre la cerificúionedel seme in pari data è stntn praticamentenulla, il che compona.ìlrreno qualchc dubbio circa ìa genuinità di cera documcnt!

Ringlaziamenti

Ringr zio il per. agr. Alfio Dotton (con laprecisazione della sua origine marchjgianacomune con il nostlo celebrato) per la col-laborazìone nel'allestimenlo delle illustrazioni delle figure l,9 e 10.

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L'IMPATTO DELLE VARIETA' DI STRAMPELLINEI PAESI DELL'EST EIJROPA

Slavko BOROJEVICDipanimento di Genetica e Miglioramento Genetico. Facolià di Agrària,UDiversrra d i Novi Sad. 21000 Novi Szd. Jugosl r \ ià

The inpact oî Stampe i's v'heat in East Eurcpe.Italian wheat yaneies deyelope.l b Nazarcno Sîrampe i and later bJ sewml other

Italian bfeeders, node a greaî inpact onwheat prcducîion, but as velL as morc on breedinYpmg ns in Easî Eumpeon countríes. Many ltalian yaieties contain îhe BLIE gene for shortstra|9 obtainedÍrom îhe Japaneseyaiety Akakonughí, which StrcnpeUi used in his ctussinsprcgún, as earú 6 1913, in oftlet ro obtain ea iness ond get resistance to lodgins undermorc intenstue agiculîunl pncnse.

We found îhat, as Jar as pm.luctiyiry, rcsistance to lodqinq and earliness aft concemed,therc are no b€îter yatieties than ltalian wheaî varieties. Howevet sinu nanf of then do Mthave good Ínst rcsistance for continentol pafts of Europe and hare poorcr gruin quolitr, westated to ctoss then with où own, YuSoslayia, West European and Ameican yarieîies. Thebest îesults hat,e been obtaíned \|hen lralían yanenes \|ere ctussedvith îhe Russian varietjBezostaia-l and later on wiîh varienes Auron and Caucasus, which possess the wheat-ryetrunslocation lB/1R.

At present, we gtui' locally brcd hish rielding ya.ienes, which have beler \rinter har-diness and inptuved qualit'. A of îhen conîain Ehl Eenes obtained through the ltalian|arieties o.isinanry fton Japanese laieties. Thanks to the ltoLian va eties on l îo îhe morcinîensive agiculrurul pructite, the Brain yields tuve been incleased g.eaîb tines in a EaslEuropean Counîties.

ono grato al Comitato Organizzatore del 41" Convegro

Annuale della Società Italiana diGenetica Agraria (SIGA) per avermiinvitato a parlare degli straordinaridsultati ottenuti da Nazareno Stlam-pellì neì miglioramento genetico delfrumento.

Súampelli creò un nuovo tipo difrumento sconosciuto in precedenzain Europa che ha significaîivamentecontribuito ad incrementare le resenon solo in Italia ma anche, dopo la

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seconda guerra mondiale, in numerosipaesi del bacino del MediteÍaneo edell'Est Europa.

Durante il periodo in cui l'Ìtaliaaveva progmÍÌmato di conseguirel'autosufficienza granaÌia, epoca notacome "battaglia del grano", Stram-pelli si rese conto che incrociando traìoro le diverse varietà italiane disponi-bili aÌl'inizìo del secolo non era possi-bile ottenere un significativo progresso. Utilizzò quindi le varietà piìr produttive Ía cui la varietà olandeseWilhelmina Tarwe che incrociò con la

varietà italiana Rieti. Nelle discenden-ze la produÌtività era un poco aumen-tata ma, a causa della eccessiva altez-za della pianta, si avevano eslesi allet-tamenti che non consentivano di effet-tuare investimelti più elevati.

Fu un'idea geniale di Stmmpelliquella di usire le varietà giapponesi apaglia corta allo scopo di ridune I'al-tezza della pianta conseguendo siaresistenza all'allettamento che preco-cità di spigatura. Nel l9l3 incrociò lavarietà giapponese Akakomughi conuna linea derivata dall'incrocioWìlhelmina Tarwe x fueti ed ottenneaÌl'inizìo degli anni Venti 20 la nuovavarietà Vìlla Glori. Strampeìlì incro-ciò questa varie!à con Balilla, deriva-ta dall ' incrocio Duro di Puglia xAkakomughi. Da questo complessoincrocio Strampelli creò Íel 1931 lavarietà S. Pastore (Strampelli, 1932).Come messo in evidenza da Botazzi(1970) Nazareno Strampelli fu unbreeder dolato di "sesto senso". Lavarietà S. Pastore. di taglia molto pìirbassa rispetto a fueti o WilhelminaTarwe risultò resistente all'alletta-mento, ma anche precoce, Srazie aigeni ereditati da Akalomughi. Moltopiù tardi si scoprì che Akakomughi èil donatore del gene per la bassa taglialRrfS presente sul cromosoma 2D(Gale e Youssefian, 1985).

Come messo in evidenza dal prof.Cirillo Msliani in una discussioneseguita ad una presentazione fatta neldicembre del 1982 a Roma dal prof.Alessandro Bozzini in occasione del40' anniversario della morie di Naza-

reno Strampelli, I'obiettivo primadodel brceder ÍÀrchigta'îo non em quello di recuperare la precocità dal-I'Akalomughi, ma piùttosto quella di.idune la taglìa per migliorare la resi-stenza all'allettamento e incrementareIe rese unitarie. A seguito di uÌterioreselezione, Maliani ottenne la varietàS. Pastore famiglìa 14 di taglia inferiore úspetto al S. Pastore originale(circa 95 cm), estesamente coltivatanon solamente in Italia, ma anche inmolti paesi europei.

Sia in JugosÌavìa che in aÌtri Paesisi era a conoscenza delle varietà ita-liane e del S. Pastore in particolare,ma erano itenute poco adatte per lezone contin€ntali dell'Europa a causadelÌa loro bassa capacità di sopravvi-venza invemale. Quando il govemoiugoslavo negli anni Cirquanta decisedi aumentare le rese del frumento pereliminare le imponazioni, venneromigliorate innanzitùtto le tecnicheagronomiche e si ìncrementò I'uso delfenilizzantì. Ci si rese, tuttavia, contoche le varietà non erano adatte allenuove condizioni agronomiche inquanto non erano resistenti all'alletta-mento e non úspondevano, in terminidi maggiori rese, all'intensificazionedelle Fatiche agronomiche.

La Camem di Commercio dellaJugoslavia, preposta al processo diintersificazione colturale, arivò allaconclusione che era necessalio reperi-rc nuove varietà. Molti agronomi visi-tarono i paesi confinanti, Italia inprimo luogo, alla ricerca di varietà piìrproduttive e adatte alle condizioniiugoslave.

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Importazione delle varietà italianeLe varietà più interessanti apparve-

ro quelle coltivale in ltalia e alcune,quali S. Pastore, Autonomia. Abbon-danza, Fortunato, Produttore, Mara,Leone, furono importate in gandequantità e disîribuite allc aziende sra-tali neì 1956-57. ln quel periodo furo-no importati campiooi di seme di circaallre 30 varielà italiane insieme adalcune varietà francesi. grechc edausùiache per essere valutale per lasopravvivcnza ai rigorì dell'invemo.Quello del 1959 60 risultò esrrema-mente r igido. part icolaîmente neÌmese di îebbraio quando. per una settimana, le tenrpera[ure scesero ald;sotto di - 14 'C ìn assenza di coper-tura nevosa. Queslo evento, associatoai r isultat i del la valutazione dellasopravvivenza invemale eseguilo conil metodo di Auîanrmer (Zonjic eDokic, 1962) risultarono decisivi peridentificare le varietà straniere che po-tevano essere coltivate senza il aischiodi moria invernaÌe- La varietà S. Pa-store risultò la migliore e in pochi anni divenne la varietà leader nel paese.Anche le vadetà Autonomia e Abbon-danza rivelàrono una sopfawivenzainvernaÌe soddisfacente ma. a causadella loro minor produttirità. non ven-nero coltivate estensivamente nellezone di pianura e solo limìlatamenlenelle zone collinarì. Le varietà For-tunato, Produttore. Mara ed altre an,cora non risultarono sufficienlementer€sistenti al tieddo inveroiúe e venne-ro abbandonatc (Borojevic. 1978).

Delle tre varietà francesi valutate,solamente Etoile de Choisy mostrò

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una buona resistenza all'invemo evenne coltivata su larga scala perdiversi anni. Le varietà greche nonentrarono mai in produzione a causadella loro bassa sopmvvivenza inver-nale. Le varietà austriache. pur dotatedi buona reiistenza, non risultaronosignificativamenîe migliori delle va-rietà locali disponibilì a quel tempo.Le vaÌietà standard Bankuty-1205 diorigine ungherese e U-l di orìgineiùSoslava superùono i test di soprav-vivenza al fieddo. ma non risultaronorispondcnti al processo di intensifica-zione colturale in corso.

Tuttavìa le caratterisliche qualitati-ve di S. Pastore. Leonardo e Libellulaerùno insoddisfacenti e ci rendemmoconto della necessilà dì dovcr svilup-pare nuove varietà aìlamenle produtti-vc meglio adatle alle nostre condizio-ni climatiche e alle esigenze dell industlia molitoria e panìficaroria. Arri-vammo anche alla conclusione che,pff quanto riguardava produttività,resistenza all'allettamenro e prccocità,le varietà italiane rappresentavano ilmegljo e che convenìva uti l izzarlecome genilori ricorrenti nei nostroprogrammi di incrocio (Borojevic ePotoèanac, 1966).

Lo sviluppo in loco di varietà alta-mente produttive

I migliori risultati produttivi nonsono stati ottenuti con la varietà S.Pastore che risultava troppo alta, macon varielà a Qglia bassa qìiali For-lunato, Mara. Leone e altre linee deri-vale dal S. Pastore. Per esempio lanostra prima varietà altamente produr-

AK,ÀKOMUGI,II (J)

l-auRo BAssr{l) DAML{NO 0)

Rf,llcoaT(LsA) FORTUÌIAIO(I)

SAVA rrorot

Lr 1, S! l01, ?+8. 2+ 12

Btsf,RKA 0972)

Ppdl = Ecnc in*nsibllna d for.tùrod.vn = genl Eeolvione venrl,zzurÌcar= Seniresi\renza aìl| nggine brutrltr = 8en' retríÈnza rlrr rugg'nc DetuPr" = CÈni Eskknzr rll oittn)

FiguÉ I Gcncllògiadclh vari.rà Sara

tiva. Sava. dcrìvò dall'incrocìo Forlu-nato 2 x Redcoat (USA). È il caso disegnalare che Fortunalo deriva dall in-crocio chc comprende la virietà Da-miano ottenùIa da Strampelli (figuaa1). La varietà Sava è un tipo semi-nano(Rrl8). è più produttiva di Foftunàto,qualitativamente un poco rnigliore diFortunato o S. Pastorc, ma in ogni casodi classc 3 (grani comuni).

ll miglioramento delle caratleristi-che qualitativc sì realìzzò quandovenne util;zzato come genitore la cul-tivar Bezostaja l, caratterizzata dauna taglia sìmile a quella di S.Pastore, ma con un elevato livelloqualitativo associato ad una notcvoleresistenza al freddo. Le púme varieùderivate da questi incroci, NovaBanatka, Sremica ed ùltre, isultarono

migliori per qualità. resistenza al fred-do e produttività rìspetto a Bezostajal. ma inleriori a Sava o Zlatna Dolina.selezionata a Zagabria, e non venneroquirdi estesamente coltivate.

Urì ulteriore progresso si rcalizzòquando le varietà russe Aurora eCaucasus vennero ìncrociate condiverse linee o vaîietà di Novi Sad,che a loro volta discendevano davarietà i tal iane. Ne derivarono leviìîietà Jugoslavia (figvra2\ e Zvezda(Misic e Mikic, 1976). La varietàJugoslavia divenne lo standard p€rprodrittività per la Conmissione Fe-dcrale per l iscrizìone delle varielà esolo recentemenle è stata sostituitadalla varietà Pobeda, più produttiva emigliore per qualità e sopravvivenzalnvemale.

Le varietà Aurora e Caucasus sono

l l

caratterizzate dalla traslocazione fru-mento-segale 1B/1R derivata dalla Ìi-nea Neuzucht ufilizzafa dal breederLuHanenko negli incroci con Be-zostaja 4 (Lukjanenko, l9?3). Si rilie-ne che questar Íaslocazione incremen-ti le rese, ma provochi effetti negativisulla qualità. rendendo gli impastiappiccicosi (Zeller e Hsam, 1983). Levafietà con questa traslocazione otte-nute a Novi Sad presentano una poten-zialità produttìva superiore del 5-87ú,mentîe gli effetti sulla qualità sono inrelazione con iÌ patrimonio genetico econ la dimensione del segmento disegale traslocato. Ad esempio la va-rietà Balkan, che ha ereditato la traslo-cazione lB/1R dalla varietà Sko-rospelka-35, viene considerala un fru-mento miglioratore (Kovacev-Dolai.1987: Dimifijevic, 199?).

Le varietà sviluppate a Zalabria,quali Zlatna Dolina, Baranjka edaltre, non possiedono il gene maggio-re per la bassa taglia RifS bensì ilgerie nlirlS (localizzato sul cromoso-ma 4A) derivato dalla varietà giappo-nese Saitama 27, inizialmente iotro-dotto relìe varietà italiane Orlandi,Produîtore ed alùe. Il gene RrlJS,combinato con il gene Pp./.Ì, produsseuno stelo ancora più corto nellevarietà di Zagabria rispetto a quelleottenute a Novi Sad (WorÌand ePetrovic, I988). Il fatto che i geni delnanismo Rfta./ e ÀÀa2 della vadetàgiapponese Norin l0 non siano pre-senti nelle varietà ìtaliane e iugoslavesi spiega con il fafto che Ì'attività dimiglioramento geretico in Italia ini-ziò nei primi arini del secolo, quandoi geni del Norin l0 non erano cono-

SAN PASTORE (I)

r , 2 0 , 2 + 1 2

PURDUE 5]69(usa)

Lr 3. Sr 10,

SAN PASTORE

BEZOSTAIA I (USSR)

L r l , S . 5 , S . 92. . 1+9, '+tA

ALRORA (USSR)IR' IB

L r I , L . 9Sr 5 . Sr l l , Pm 8

JUGOSLAI'IA (1980)IR/IB, RùT 8

Lr ! . Lr9, Sr 5, S.31,t . ,7+9,5+lO

ZELEN@RA (1932)KOL L,tsARA I I934Nota Í.r ìa \piqaione dÈlle sigle

32

FiCùo 2 - G.ncalo8ia d.llr vàrira Jugoslrvia .

scir.rti, e che in Jugoslavia sono stateutilizzate fondamentalmente le varie-tà italiale nei programmi di migliora-mento genetico. I geni per la bassataglia del Norin 10 vennero utilizzatisuccessivamente quando si diffriserole varietà sviluppate da NormanBorlaug in Messico.

In Ungheria, nei centri di Mar-tonvasaÌ e Szeged, le varieta italianesono state coltivate sporadicametrte inpieno campo (S. Pastore e Libellula),rÌrentre se ne ò fatto largo uso nei pro-graÍìmi di incrocio. A Mafonvasar,dove si attribuisce grande importanzaalla qualità e alla resistenza al freddo,sono state inizialmente ìncrociate le

varietà russe con le varietà italiane e,successivamente, con quelle ottenutea Zagabia e Novi Sad (figura 3). ASzeged sono staîi eseguiti numerosiincroci con le varietà italiane e conquelle di Novi Sad.

In Bulgaria, nei programmi dimiglioramento genetico presso i cen-tri di General Toshevo e Plovdiv,sono state utfizzate numerose varietàitaliane e iugoslave ottenendo moltecultivar a taglia bassa. Risultati simi-Ìi sono stati conseguiti ir Romanianei centri di Fundulea e Timisoaradove pafiicolare attenzione vienededicata alla qualità e alla resistenzaal freddo.

:!ÉE E i

ENf f S 95RER*rÈEE; ;;;È;;ÈÉg:;IiaùE 3 - vùietà di rrumento di Maronvùú a taglia bssa contenenti il sene À/'18 ofteoùre da yeiea tuÌme ingla pane jrcmiale cor le vdi.la di zaeahria e Novj Sad i.la dr. z. Bedó. 1995).

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Trbelh I IncEnenn dela biomassa € d€lla rcsa del lrunenro oncnuri con il rigli{ranento senelico (media di 8mi ì970-7?, Novi Sad.lùgoslavì,, da Borcjevic. l9?8).

0 3 0

o l 8

042

0 4 2

0,18

Baìlury'l 205 (Unshena)

sieiè ceros (Me$ico) r')

NS-732 (Jugoslavia)

5 9 t 1 4 S l

5 8 2 l 5 t 3

641 t5 4 l

ó 9 0 1 5 8 l

6ó2 1512

5 , 1 9 1 1 3 7

I l 2

9 t

8 l

84

5 l

Ì0 08

9 0 0

9 l l

8 9 9

8 9 1

9 t 0

5 8 8

l 1 5 0 100

t l 4

ì i 2

t5ó

1 5 0

124

(c)

8

8

8

8

I

t + 2

t09

ì03

9 0 0 9 00 l8 00 124 204 0 5 0

(b) lndie {Ù Ecmlb = Éppotu fra p@duion. dr elrena . b'ofrrsa rddie tuor rere(c) N6$no dei geni mage6ù Ér li bass bsl8

CorclusioniNcl complesso si può dire che ìe

varietà italiane, prima tra îutte S.Pastore ottenuta da Nazareno Strampelli e successivamente altre vmietàsviluppate da altri selezionatod (Libel-luÌa, Leonardo e altre), hanno signiflcativamente contdbuito ad innalzare lercse in Jugoslayia, Ungheria, Slovac-chia, Bulgafia, Romania e in altri paesiconfinanti. Molte vadetà itaÌiare sonostate utilizzate nei nostri pro$ammi diincrocio e ci hanÌìo consentito di sviIuppaÌe nuove varietà altamente pro-duttive che, in combinazione con lepratiche agronomiche sviluppate inItalia (Draghetti, 1934) e da noi(Drezgic, 1958) hanno contribuito si-gnificativamente alf incremento dellerese e pernesso ad alcuni Paesi di af-fìancarsi dalle impofazio .

Per esempio in Jugoslavia le resemedie dei frumenti nel periodo tra il1958 e il 1988 sono aumentate da 1,25a 4,19 tonnellate per ettaro e, nella

l4

provincia di Vojvodina, che corrispon-de alla Pianum Padana, da 1,65 a 5,61t ha-' (Borojevic, 1990). Le varietàitaliane hanno fomito rese piir elevatea parità di condizioni rispetto allavarietà Bankuty prevalente a queltempo (tabella I), successivamente,con I'introduzione delle varietà alta-mente produttive seÌezionate in Jugo-slavia, sono state conseguite produzioni fino ad allora impensabilì (tabella 2).

Concludendo la mia presentazionedesidero ricordare che sono stalo pia-cevolmente sorpreso nell'ascoltare larelazione di apertura della 5" Confe-renza Internazionale sul ftumentotenuta ad Ankara (10-14 giugno 1996)dal prol l[arren Kronstad (USA)intitolata "Sviluppo dell'agicoltura emiglioramento genetico nel 21' secolo". Il prof. Kronstad ricordò che Nazareno Strampelli fu i1 primo ad utilizzare la varietà giapponese AlGko

Ihbeùa 2 - Valoli rîd$imi deììe rcse in erMella orenuri don lc !ùclà dì frunenÌo iugodiv. nèiìa pr)lin.ir di

3r5

3 5 2

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MTT

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1B/1R

1B/1R]BTIR

( r ) cù|!rù srrupP:r . zu.bnr(?) cùrù\ú srluppJ.. Stopj. t.rlllffi 1\oì' s:d(i) P pfrs. MP - n.d'o pRc \tT = fre(llÒ 6it\o T - r dtro

mughi per ridufie la taglia e aumenta-re Ie produzioni.

La secolda persona menzionata fuprof. Orvil Vogel dello Staro diWashington (USA) che sviluppò e dif-fuse nel 196l la varietà semi-nanaGaines. largamente utilizzata, assiemealle varictà giapponesi, da NomanBorlaug nei pîogrammi di migliorÀ-menro genetico del CMMYT niratiallo sviluppo di varietà semi-nane onane, insensibili al foroperiodo, cheportarono al la famosa'r ivoluzioneverde". Il profèssor k'ronstad ricordòanche il contribùto deÌla scuola deibreeder iugoslavi i quali. incrociandole cultivar prccoci e a laglia bassa ita-liane con allfe modeme, riuscirono asviluppare varietà altamente produtti-ve che hanno avuto un grosso impatlosul miglioramerto genetico dei fÌu-menti invemali in molte regioni.

A qùanto mi risulta era la prìmavolla che qualcun altro (l) citava ilnome di Nazareno StrampeÌlì in un

convegno intemazionale, Sono feliceche queslo seminafio sia dedicato aglistraordinari successi ottenuti daNazareno Strampelli che fu il primoad imprimere un radicale cambiamen-to nel miglioramento genetico dei fru-mentì appofando enormi benefici nonsolo all'Italia, mù anche a numerosialtri paesi, Jugoslavia inclusa.

(i) Voghamo sottolineare come s;curamcnle un "qualcun alúo" sia stato proprio ilprof. Borcjevic che nel secondo dopoguer-ra, ancor prima dcgli iúliani. mise in ris3ltoa l ivel lo inlemazionalc i l I . ìvoro diStrampelli (nota dell'editore).

RingraziamentiRingruiamo il dr. B.rsilio Borghi

dell lrituîo Spcrimcntalc pcr la Cerea-licolturd Sezionc di S. Angelo LodigianoLO pcr ld taduzìooe in ibliano del testoonBinale inglese del prof. S. Borojevic.

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