ater notiziario 01 2013

24
#03 Fondi strutturali. Ossigeno per l’Umbria. Le opportunità della programmazione europea 2014-2020. Housing sociale, riqualificazione e sostenibilità dei centri urbani. NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

Upload: ater-umbria

Post on 10-Mar-2016

226 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

 

TRANSCRIPT

Page 1: Ater notiziario 01 2013

#03

Fondi strutturali.Ossigeno per l’Umbria.

Le opportunità della programmazione europea 2014-2020. Housing sociale, riqualificazione e sostenibilità dei centri urbani.NO

TIZI

ARIO

DEL

L’AZI

ENDA

TER

RITO

RIAL

E PE

R L’E

DILI

ZIA

RESI

DEN

ZIAL

E

ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

Page 2: Ater notiziario 01 2013
Page 3: Ater notiziario 01 2013

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Sommario

6 INTERVISTAFondi strutturali 2014-2020, le opportunità per l’alloggio socialeIntervista a Simona Rostagno, docente di Diritto Commerciale presso l’Università di Torino, consulente di Federcasa e di Confservizi Piemonte

4 EDITORIALEUn’occasione da non perdereDi Alessandro Almadori, Presidente Ater Umbria

8 INTERVISTAWork in progress in Umbria per la programmazione comunitariaIntervista a Lucio Caporizzi, Direttore Regionale alla Programmazione, Innovazione e Competitività dell’Umbria

10 INTERVISTALa società in evoluzione e i nuovi modi di abitareIntervista a Tullio Seppilli, professore di Antropologia Culturale e direttore dell’Istituto di Etnologia e Antropologia culturale dell’Università di Perugia

12 ATTUAZIONEImmobili prossimi alla consegna Immobili in corso di realizzazioneProssimi appalti

22 ATER UMBRIA ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

20 NOTIZIEIl nuovo sito di Ater UmbriaDomus @ web

18 NOTIZIEAter, Regione e Guardia di Finanza insieme per la tutela del diritto alla casadi Noemi Campanella

16 NOTIZIELa ‘Festa dei vicini’ di Ater Umbria, per conoscersi e stare insieme di Noemi Campanella

Page 4: Ater notiziario 01 2013

4

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

“Occorre individuare pochi progetti concreti che diventino buone pratiche e che una volta realizzati siano la pietra miliare, l’esempio da seguire.”

Lotta alla povertà, inclusione sociale, “green growth” e rigenerazione urbana. Le direttive europee per la programmazione dei Fondi Strutturali come linfa vitale per il diritto alla casa. Editoriale di Alessandro Almadori, Presidente di Ater Umbria.

EDITORIALE

4

Un’occasione da non perdere

A fronte delle difficoltà nel reperire le risor-se per qualsiasi politica di crescita e svilup-po, ora più che mai una straordinaria oppor-tunità è rappresentata dai fondi strutturali europei.A quali condizioni, però?

Uno studio del Cergas, istituto di ricerca della Bocconi che mette a confronto la spesa pub-blica in welfare dei quattro principali paesi europei, colloca l’Italia in ultima posizione, questione solo in parte giustificata dall’enor-me debito pubblico del nostro Paese.

A parte il caso limite delle politiche di soste-gno all’abitazione, di fatto assenti (6 euro all’anno a cittadino contro i 262 della Fran-cia), la considerazione interessante, rispetto al quadro generale delineato dalla ricerca, consiste nello sfatare il mito che si diano troppi servizi erodendo la libertà degli uten-ti. Siamo infatti il Paese che più degli altri predilige la strada degli interventi finanziari anziché quella dei servizi. Gli interventi fi-nanziari si disperdono notoriamente in mille rivoli, gli effetti sono difficilmente misurabili e si trasformano facilmente in “cattiva” spesa pubblica. Molto meglio procedere per progetti e obiettivi chiari, misurabili e che possano es-sere monitorati.

Se tra i pochi obiettivi che la Comunità Euro-pea impone, tra l’altro condivisi, ci sono la lot-ta alla povertà, l’inclusione sociale, la “green growth” e la rigenerazione urbana da realizza-re mettendo al centro le nostre città, e se si è convinti del fatto che gli enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale dovrebbero svol-gere un ruolo esemplare nel perseguire detti obiettivi, allora la strada è quella d’individua-re pochi progetti concreti che diventino buo-ne pratiche e che una volta realizzati siano la pietra miliare, l’esempio da seguire.

Per quanto riguarda la realizzazione di questi obiettivi attraverso l’edilizia alcuni percorsi sono già stati ipotizzati nei numeri precedenti della rivista. Uno di questi, il più attuale è la riqualificazione dell’esistente, a partire dal dato, per certi versi preoccupante, per cui il 70% degli edifici residenziali è stato costrui-to prima 1980 e il 78% addirittura ante legge 373/76 (disposizioni sul contenimento del consumo energetico).

Altro percorso risiede nell’indagare i nuovi modi dell’abitare contemporaneo, le esigenze dei molti anziani attivi, le capacità di risposta alle nuove povertà al fine di considerare la ricercata e diffusa esigenza di rinnovata so-

Page 5: Ater notiziario 01 2013

5

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

5

cialità all’interno dei nostri quartieri e delle nostre città. In termini di strumenti per realiz-zare i suddetti obiettivi, buoni segnali arriva-no anche dal cosiddetto “conto termico”: Ater Umbria sta cercando di concentrare il maggior numero di risorse disponibili sul co-finanzia-mento di questo importante contributo dello Stato che permetterà la riqualificazione dal punto di vista energetico di alcuni edifici, con il duplice effetto di restituire nuova dignità ai quartieri dove sono stati costruiti e di allegge-rire notevolmente la bolletta dei nostri utenti.

L’altro effetto fondamentale che si produrrà con una grande operazione di manutenzione straordinaria - veloce anche dal punto di vista burocratico - sarà quello di rimettere in circo-lo risorse e lavoro per molte piccole e medie imprese.

Tutto ciò in un momento, in cui si fa un gran parlare di come riattivare il settore dell’edi-lizia, non ricordando però che nel Paese esi-stono sessanta milioni di unità immobiliari e quasi lo stesso numero di abitanti, con il 75% degli immobili di proprietà delle famiglie e solo il 10% (5% ERP) disponibile per l’affitto. Considerazione, quest’ultima, cruciale al fine di comprendere la scarsa mobilità lavorati-

va e sociale, nonché la scarsa possibilità di emancipazione dei giovani dalle famiglie, che è forse tra le principali cause di arretramento sociale ed economico del paese.

L’utilizzo di questi molteplici strumenti, dai finanziamenti europei, alle altre risorse di carattere statale, sarà efficace se produrrà effetti significativi e se i progetti più riusciti avranno il valore del buon esempio, della buo-na pratica da perseguire e replicare, come te-stimonianza della capacità degli enti di saper cooperare a vari livelli nell’individuazione dei progetti prioritari, con l’obiettivo fondamen-tale di accrescere la fiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni.

Alessandro Almadori

Page 6: Ater notiziario 01 2013

Le possibilità di Ater di recepire i Fondi Strutturali per le proprie politiche della casa e l’iter dei lavori delle Regioni per la prossima programmazione. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Simona Rostagno, docente di Diritto Commerciale presso l’Università di Torino, consulente di Federcasa e di Confservizi Piemonte.

“La strategia Europa 2020, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Questo lo slogan del documento redatto nel marzo 2010 dalla Commissione Europea che enuclea gli obiettivi e i criteri generali per la program-mazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020, in modo da raccogliere la grande sfida per uscire dalla crisi. Tre le priorità: una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dei Paesi, per sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, più effi-ciente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva e con un alto tasso di oc-cupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Come l’alloggio sociale possa beneficiare dei fondi lo abbiamo chiesto a Simona Rostagno, avvocato, docente di dirit-to commerciale presso l’Università di Torino, consulente a favore di Enti pubblici in materia di edilizia sociale dal 1995 e consulente di Fe-dercasa e di Confservizi Piemonte.

Perché i Fondi Strutturali europei 2014-2020 sono ritenuti un’opportunità da cogliere? Si può dire che sono linfa vitale per le Regioni?Che la programmazione dei Fondi Strutturali europei si traduca per gli Stati membri dell’U-nione, e conseguentemente per le regioni in generale e per quelle italiane in particolare, in

una opportunità da cogliere è senz’altro as-serzione valida anche con riferimento ai pro-grammi precedenti. Il perché ciò sia ancor più vero per il ciclo che è ormai alle porte, ovvero il 2014-2020, è invece connesso, da un lato, alla sempre minore disponibilità di risorse di fonte UE rispetto ai cicli precedenti e, dall’al-tro lato, dagli effetti che ha generato la crisi economica, ovvero una minore capacità degli Stati e delle Regioni di intervenire in termini di cofinanziamento e di azione tramite poli-tiche proprie. Si comprende facilmente come una buona programmazione dei Fondi ed un uso efficace degli stessi risulti cruciale per sostenere l’uscita dalla crisi. L’utilizzo dei Fondi riveste in questo ciclo una preminenza ancor maggiore rispetto ai precedenti, poiché il percorso tracciato dall’UE per giungere ai singoli programmi regionali assegna, rispetto al passato, un ruolo più importante al livello nazionale e rende quindi necessario che le Regioni siano in grado di negoziare in modo consapevole i contenuti strategici che saran-no fissati nel Contratto di partenariato tra lo Stato e l’UE.

Perché sono ritenuti un’opportunità anche per l’alloggio sociale?Il tema dell’abitare sociale è strettamente

“Una buona programmazione dei Fondi ed un uso efficace degli stessi risulta cruciale per sostenere l’uscita dalla crisi.”

INTERVISTA Fondi strutturali 2014-2020, le opportunità per l’alloggio sociale

Intervista di Noemi Campanella

Page 7: Ater notiziario 01 2013

connesso con la Strategia Europa 2020, “per una crescita intelligente, sostenibile e inclu-siva”. Con questo documento la CE propone gli obiettivi e i criteri generali per la program-mazione 2014-2020, affrontando le sfide rap-presentate dalla globalizzazione delle relazio-ni economiche, dal cambiamento climatico, dalla scarsità delle risorse (acqua, energia, materie prime). Fanno inoltre parte integran-te delle sfide perseguite l’uscita dalla crisi, l’evoluzione demografica e i contrasti sociali. Cinque sono gli obiettivi della strategia 2020, e tra questi vi è l’esclusione di almeno 20 mi-lioni di persone dallo stato di rischio di pover-tà, affinché “le persone vittime di povertà ed esclusione sociale possano vivere in condi-zioni dignitose e partecipare attivamente alla società”. Tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune (QSC) vi è inoltre l’innova-zione sociale, da attuarsi mediante “approcci innovativi per affrontare sfide sociali quali l’ageing, la disabilità, la povertà, la disoccu-pazione, ‘green growth’, rigenerazione urba-na, istruzione, assistenza. È possibile anche utilizzare l’innovazione tecnologica”. Vorrei comunque sottolineare che, a mio avviso, i fondi strutturali non replicano i tradizionali meccanismi di finanziamento dell’edilizia so-ciale tipici del panorama italiano.

Le Regioni attualmente sono impegnate nella programmazione. Per l’housing sociale che novità ci sono rispetto a prima?Se è corretto affermare che la strategia alla base della programmazione europea 2014-2020 non presenta novità specifiche per l’housing sociale, è altrettanto doveroso sottolineare come il FESR vada esattamente in quella direzione, visto che prevede la con-centrazione su un numero limitato di obiettivi corrispondenti alla strategia Europa 2020, la concentrazione delle risorse su efficienza energetica e fonti rinnovabili, innovazione e supporto alle PMI e il sostegno specifico alle città e allo sviluppo urbano. Il FESR prevede inoltre che, nelle regioni più sviluppate, alme-no il 5% delle risorse totali a livello nazionale sia assegnato ad azioni integrate di sviluppo urbano sostenibile.

Come potranno le Ater recepire, per le proprie politiche della casa, i Fondi?Attraverso una programmazione congiunta con gli enti regionali di appartenenza, che mirino a una rigenerazione urbana che vede al centro la popolazione e, dunque, la dimen-sione casa letta nella più generale e vasta di-mensione urbana. I temi da cui partire per tale collaborazione potranno certamente vertere sul risparmio energetico, sull’ICT, sulla riquali-ficazione territoriale. In particolare le Ater po-tranno individuare le proprie azioni all’interno della ‘Inclusione sociale e lotta alla povertà’, che prevede tra i risultati attesi l’incremento degli interventi di sostegno all’abitare in so-stituzione degli interventi emergenziali basati sui ricoveri nei dormitori, da monitorare attra-verso l’indicatore degli ‘Utenti per tipologia di accoglienza e sostegno all’abitare’ (micro comunità protette, pensioni e alberghi sociali, residenze con servizi di tipo comunitario, abi-tazioni nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, etc.)

Nel FESR si parla di alloggio sociale nell’ottica delle smart cities, cosa significa?La programmazione Comunitaria 2014-2020 offre l’opportunità di rimettere le città al centro della programmazione, promuovendo innovazione produttiva e sociale attraverso le città. Ciò si collega all’abitare sociale in senso lato quando la stessa programmazio-ne puntualizza la necessità di ridisegnare e modernizzare i servizi urbani per tutti i resi-denti e gli utilizzatori delle città; progettare e realizzare pratiche per l’inclusione sociale di segmenti di popolazione più fragile e per aree disagiate.

Simona Rostagno

Page 8: Ater notiziario 01 2013

8

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

INTERVISTA

È innegabile: i Fondi strutturali sono una vera risorsa, tutta europea. Una boccata di ossigeno che i Paesi membri contri-buiscono a creare e che poi recepiscono per mettere sul piatto il miglioramento dei servizi, delle infrastrutture, delle po-litiche agricole, del sistema sociale e for-mativo, del risparmio energetico e anche dell’housing sociale. La congiuntura eco-nomica attuale pone proprio l’attenzione sul bisogno di casa per le famiglie che soffrono la crisi economica.

L’Unione Europea ha recepito questo come una necessità, affrontando nel FESR (il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), tra le altre cose, anche la tematica della riqualificazione urbana, del risparmio del suolo e del rispetto dell’ambiente.

Al sesto piano del Palazzo del Broletto a Perugia, la base operativa della Regione dell’Umbria, lavora la Direzione Program-mazione, Innovazione e Competitività, con a capo Lucio Caporizzi. Gli uffici sono in piena attività per definire la program-mazione dei fondi strutturali europei che accompagneranno il Cuore Verde dal 2014 fino al 2020. Le riunioni si susseguono

quotidianamente. La partita è importante per la nostra regione. Il motivo lo chiedia-mo proprio al Direttore Caporizzi: “I fondi strutturali europei - spiega - sono una certezza che dobbiamo saper sfruttare al meglio. Sono essenziali. Ciò alla luce dell’attuale situazione italiana, dei conti-nui tagli alla spesa, della Legge di Stabi-lità, della Spending Review, che le regio-ni subiscono periodicamente e che non ci consentono di poter avere un quadro esatto delle risorse che lo Stato mette a disposizione”.

Parliamo di riqualificazione urbana, quali sono le politiche regionali al riguardo?Il tema della riqualificazione urbana l’ab-biamo affrontato negli anni grazie ai PUC (i Piani Urbani Complessi) che sono stati finanziati in buona misura con il FESR. Sono programmi che hanno un approc-cio integrato verso la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici sia dal punto di vista edilizio-strutturale che delle funzioni sociali ed economiche. I centri, affinché siano tali, oltre che re-cuperati strutturalmente, devono essere vivi. Il supporto all’economia del luogo è importante.

Lavori in corso al Palazzo del Broletto per la programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020. Una boccata di ossigeno per il Cuore Verde, un’opportunità per Ater Umbria in tema di riqualificazione urbana e housing sociale. Intervista a Lucio Caporizzi, Direttore Regionale alla Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria.

Work in progress in Umbria per la programmazione comunitaria

“I fondi strutturali europei sono una certezza che dobbiamo saper sfruttare al meglio. Sono essenziali, alla luce dell’attuale situazione italiana, dei continui tagli alla spesa, della Legge di Stabilità, della Spending Review, che le regioni subiscono periodicamente e che non ci consentono di poter avere un quadro esatto delle risorse che lo Stato mette a disposizione.”

Lucio Caporizzi

Intervista di Noemi Campanella

Page 9: Ater notiziario 01 2013

9

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Per il futuro che cosa dobbiamo aspettarci dalla programmazione che la Regione sta definendo in questo periodo?Il nostro futuro comincia il 1 gennaio 2014. Stiamo lavorando per questo. Nel FESR è previsto uno spazio per lo svilup-po urbano sostenibile. Con alcuni cam-biamenti. Ci saranno obblighi più forti di concentrazione delle risorse. Il cuore del FESR si rivolge all’innovazione e compe-titività delle imprese, ma affronta anche le tematiche della low carbon economy (energie rinnovabili, efficienza energe-tica, mitigazione dei rischi, dei cambia-menti climatici, e via dicendo). Potremo avere la possibilità di intervenire sui tes-suti urbani seguendo il paradigma delle smart cities, in cui vengono sviluppate determinate applicazioni innovative tec-nologiche, per migliorare molte funzioni tipiche urbane, quali, ad esempio, le reti intelligenti di energia, la mobilità alterna-tiva, i sistemi di istruzione, la bio-edilizia ecc. I PUC 2 sono stati programmati per i centri con oltre i 20 mila abitanti, i PUC 3 per quelli con meno di 10 mila. Possia-mo immaginare interventi sulle città più grandi che interessino porzioni di tessu-to urbano da recuperare e riqualificare proprio nella logica delle smart cities. Questo deve essere inserito nel Program-ma Operativo Regionale (il POR), che deve essere negoziato e approvato dalla Commissione Europea, che poi concede il finanziamento.

Quanti fondi si stima potrebbero arrivare in Umbria?I Fondi strutturali hanno un vantaggio straordinario. Una volta approvato il POR, le Regioni hanno la certezza dei finanzia-menti per la durata di sette anni, consen-tendoci di fare una programmazione de-gli interventi sicura e realizzabile. Per il FESR abbiamo avuto 348 milioni di euro, per il Fondo Sociale Europeo (il FSE) 250 milioni di euro. Nella prossima program-mazione possiamo supporre che il totale verrà replicato.

A che punto sono i lavori di definizione del Programma Operativo Regionale?Stiamo lavorando attivamente per arriva-re pronti alla scadenza di gennaio 2014. Il punto sulla situazione sarà fatto a bre-ve, quando il documento strategico sarà presentato all’attenzione del Consiglio Regionale dell’Umbria.

Dove e come sarà affrontata la tematica dell’housing sociale?Ritengo che si possa orientare nel FESR, anche se il sostegno per l’accesso alla casa, che è tipico da inclusione socia-le, può essere materia anche del Fondo Sociale Europeo. Stiamo esaminando la situazione e valutando come l’housing sociale (nella componente comunitaria) possa rientrare nell’approccio di riqua-lificazione, secondo il paradigma delle smart cities, di cui parlavo prima.

Quale ruolo potrà avere Ater Umbria?Il patrimonio edilizio dell’Azienda Ter-ritoriale per l’Edilizia Residenziale è di proprietà pubblica. Si può pensare alla destinazione di risorse, regionali e co-munitarie, per gli interventi, all’interno dei piani integrati di riqualificazione. La caratteristica del FESR è l’eterogeneità, il suo cuore è rappresentato dalle tema-tiche che parlano di innovazione e com-petitività del sistema delle imprese, ma è comunque multi settoriale. Gli altri ca-pitoli riguardano gli interventi nelle città, alcune infrastrutture, il recupero e la va-lorizzazione dei beni culturali, l’ambien-te, l’efficienza energetica e via dicendo. L’obbligo di concentrazione di risorse su priorità definite fa sì che non rimangano molti margini d’intervento. Ater, nella sua mission, che è di provvedere agli alloggi a costi contenuti a favore di categorie svantaggiate, potrebbe essere interessa-ta da interventi finanziati.

Alla luce della crisi economica attuale, dal crescente numero delle famiglie in difficoltà, del diritto alla casa, secondo

lei quali azioni Ater dovrà mettere in campo?Il ruolo di Ater Umbria sarà crescente, i contraccolpi sociali della crisi determi-nano che l’accesso alla casa per alcune categorie sia diventato sempre più pro-blematico. L’housing sociale è una delle questioni emergenti. Il sostegno è im-portante. L’Unione Europea indica la di-rezione che va verso la riqualificazione dell’esistente, nell’ottica del risparmio del suolo e le regioni la dobbiamo seguire. In questa partita potrebbe rientrare anche il patrimonio di Ater Umbria.

Page 10: Ater notiziario 01 2013

Nel tempo è cambiata l’idea di famiglia e di casa. In base ad uno studio sul social housing, ne abbiamo parlato con l’antropologo Tullio Seppilli, professore di Antropologia Culturale e direttore dell’Istituto di Etnologia e Antropologia culturale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia.

L’abitare e la struttura delle nostre case seguo-no l’evoluzione della società. Ciò ha condotto esperti e studiosi ad esaminare il fenomeno. Come ha fatto la Fondazione Angelo Celli, il cui presidente è l’antropologo Tullio Seppilli, Pro-fessore di Antropologia Culturale e direttore dell’Istituto di Etnologia e Antropologia cultu-rale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Uni-versità di Perugia. L’attività della Fondazione si rivolge alla costruzione ed espansione, la più larga possibile, di forme di cultura funzionali alla promozione della salute individuale e col-lettiva, intesa come diritto egualitario e bene indivisibile. Nel nostro caso lo studio del social housing si inserisce in quelli che si potrebbero chiamare i bisogni e le nuove funzioni in una società che cambia e che riguardano l’abitare. Quando incontriamo il Professor Seppilli ci ri-ceve nella sede della Fondazione, a Perugia, in un ambiente silenzioso e tranquillo dove a dominare sono i libri.

Professore quanto è importante questo tema per la convivenza comune e per l’evoluzione della nostra società?Purtroppo di questo ci si occupa sempre poco. Noi da molto tempo proponiamo questo tema, ma non ha grandi committenti e rimane, per adesso, un’indicazione di lavoro. Paradossal-mente se ne occupano poco coloro che se ne dovrebbero occupare. È come se il modo di

abitare fosse talmente ovvio che non abbia bi-sogno di essere messo in discussione, in me-rito ai cambiamenti sociali. Non è così. Ci sono precisi interessi a che non cambi la situazio-ne. Mi riferisco a una tendenza che punta a un continuo allargamento di mercato e ai profitti con un conseguente sparpagliamento delle fa-miglie in tanti aggregati. Ciò fa vendere di più che i grandi aggregati.

Come è cambiata nel tempo la struttura delle famiglie e conseguentemente dei nuclei abitativi?Noi ereditiamo dal passato l’idea che l’unità di abitazione è la famiglia, ma non ci rendiamo conto che il focolare domestico di un tempo, sia quello aristocratico e alto borghese che dei ceti medi e popolari, era profondamente diver-so da quello attuale. Ora noi abbiamo famiglie nucleari più ristrette di allora, formate da ma-rito moglie e un figlio (alle volte un nonno). La casa era il centro di una comunità ampia, di una struttura primaria che come tale aveva una sua autonomia e una risposta ai problemi. Al suo interno la coesione intergenerazionale era garantita dal fatto che l’esperienza dei più anziani era una risposta ai problemi, anche economici. Ora non è più così. L’anziano non è il depositario di un’esperienza ancora funzio-nale. I legami di autorevolezza sono caduti.

“Abbiamo un modello abitativo che continua ad essere familiare, ma di una famiglia che non è del tutto autonoma. Prima la grande cucina di una casa serviva ad ospitare molte persone, ora invece i nuclei sono ridotti, con un notevole dispendio di energie calcolabili e di costi. Ciò può essere utile per i mercati ma non per le persone. La nostra è una civiltà dello spreco.”

INTERVISTA La società in evoluzione e i nuovi modi di abitare

Intervista di Noemi Campanella

Page 11: Ater notiziario 01 2013

Tullio Seppilli

La famiglia non ha più la capacità di autonomia di risposte? Il modello abitativo continua ad essere fami-liare, ma di una famiglia che non è del tutto autonoma. Mentre prima la grande cucina di una casa serviva a ospitare molte persone ora invece serve per tre o quattro, con un grande dispendio di energie calcolabile e di costi. Ciò può essere utile per i mercati ma non lo è per le persone. La nostra è la civiltà dello spreco. Si calcola che un terzo delle città sia composto da single: aumentano i consumi e contestual-mente anche un atteggiamento fortemente individualistico, la progressiva disattenzione reciproca. Crescono il disagio e il senso di soli-tudine specialmente in questo periodo di crisi economica, i casi di disagio mentale (connessi alla depressione) e il consumo di droghe. I le-gami orizzontali non esistono più.

Quali soluzioni sono possibili secondo lei?Si dovrebbe creare un modello abitativo che mantenga tutti i vantaggi della casa ma che abbia anche una parte funzionale a gruppi più ampi. Questo esiste in una serie di paesi. Pren-diamo ad esempio il co-housing, un modello abitativo tipico ad esempio, nei monasteri, con aree private e condivise. L’idea è di risponde-re ai fattori di solitudine favorendo forme di abitazione che mescolino con intelligenza parti private e pubbliche. Si andrebbe nella

direzione del risparmio economico e della di-minuzione del disagio sociale. Evitando però le ghettizzazioni.

Nella nostra regione ciò sarebbe possibile? I nuclei abitativi esistenti non sono pensati per questo. Prendiamo ad esempio il centro storico di Perugia, dove vi sono molte case che sono state suddivise in una moltitudine di miniappartamenti, per rispondere al mercato degli alloggi, ma non ai bisogni sociali. Meglio sarebbe costruire ex novo o riutilizzare il pa-trimonio esistente. Penso ad esempio ai tanti edifici abbandonati o ex conventi, che possono essere riutilizzati come grandi residence. Si potrebbe avviare una fase di sperimentazione di nuove forme di convivenza collettiva e con-divisa. Questa già è presente, ad esempio, in molti uffici o luoghi di lavoro, dove alcuni spazi sono gestiti in comune (come le sale riunioni) e altri invece sono privati. Penso all’attualità degli orti comuni o agli acquisti collettivi.

Quali vantaggi dunque avrebbe questo nuovo modo di abitare?Rompere il monopolio della casa familiare esclusiva conduce all’abbattimento dei costi per una maggiore aggregazione e sostegno alle persone.

Page 12: Ater notiziario 01 2013

12

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

IMMOBILI PROSSIMI ALLA CONSEGNA

Intervento di nuova edificazioneFOLIGNO (PG)

Realizzazione di un edificio a destinazione residenziale per com-plessivi 12 alloggi e relative autorimesse su un’area in via G.B. Vi-telli. È prevista l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria nella misura non inferiore al 50% del fabbiso-gno di ogni singolo appartamento.

Intervento di nuova edificazionePERUGIA - Località Ponte San Giovanni

Realizzazione di un edificio residenziale per complessivi 16 alloggi su un’area in località Ponte San Giovanni - Strada dei Loggi. È prevista l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sani-taria. L’edificio rappresenta il completamento del comparto dei Loggi dove già sono presenti altri sei edifici realizzati e progettati dall’Ater.

Page 13: Ater notiziario 01 2013

13

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Intervento di nuova edificazionePERUGIA - Località Villa Pitignano

Realizzazione di due edifici residenziali per complessivi 40 alloggi e relative autorimesse da locare 20 a canone concordato e 20 a cano-ne sociale. Sono previste serre solari e, sulle coperture, l’installazio-ne di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria nella misura non inferiore al 50% del fabbisogno di ogni alloggio.

Page 14: Ater notiziario 01 2013

14

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

Intervento di recuperoACQUASPARTA (TR)

L’immobile versa in pessimo stato di conservazione. L’intervento prevede il recupero dell’edificio con la realizzazione di 4 alloggi da locare a canone sociale. Al piano terra saranno realizzati 2 ampi al-loggi con patio; al piano primo saranno realizzati altri 2 alloggi cia-scuno composto da soggiorno, cucina, 2 camere e bagno.

Intervento di recuperoPERUGIA

Recupero della torre, della chiesa e di una porzione di edificio da de-stinare ad edilizia residenziale per complessivi 12 alloggi. Il recupe-ro della Torre degli Sciri è di grande impatto sulla città sia dal punto di vista turistico che di nuova offerta residenziale, recuperando al-loggi da assegnare a canone concordato a giovani coppie.

Intervento di recuperoSPOLETO (PG)

Recupero dell’ex scuola di Crocemarroggia per la realizzazione di un edificio a destinazione residenziale per complessivi 4 alloggi da locare a canone sociale.

Intervento di recuperoSPOLETO (PG)

Recupero edilizio dell’edificio denominato Palazzo Leonetti Luparini per la realizzazione di 9 alloggi da locare a canone concordato, oltre a spazi per uffici pubblici da destinare all’associazionismo cittadi-no. Il palazzo del Cinquecento, oggi di proprietà del Comune, pre-senta uno degli interni spoletini meglio conservati di quel secolo.

Intervento di recuperoPANICALE (PG)

Recupero di un edificio per la realizzazione di 4 alloggi da locare a canone sociale. L’edificio, situato lungo via Vannucci, fu realizzato nel 1609 e denominato “Palazzo Pieri”. Attualmente viene identifica-to come Palazzo Sellari. Articolato su 4 piani di cui uno seminterrato, è attualmente in disuso ed in pessimo stato di conservazione.

Intervento di nuova edificazioneNORCIA (PG)

Realizzazione di due edifici residenziali per complessivi 10 alloggi da locare a canone sociale su un’area in località Sant’Eustachio. È prevista la sistemazione dei giardini privati, di quello condominia-le e di porzioni di verde pubblico. Verranno inoltre installati dei pan-nelli fotovoltaici e una cisterna per l’accumulo delle acque piovane.

Intervento di nuova edificazioneBEVAGNA (PG)

Il progetto originario prevedeva la realizzazione di 2 edifici per com-plessivi 12 alloggi da destinare a residenze a canone sociale. Il rin-venimento, durante la fase di scavo, di alcune preesistenze di epo-ca romana nell’area in cui era prevista l’edificazione ha costretto alla rivisitazione del progetto ad alla sola realizzazione di 4 alloggi.

Intervento di recuperoPIETRALUNGA (PG)

Realizzazione di due edifici residenziali per complessivi 6 alloggi su un’area in via Nuova. L’intervento prevede la realizzazione di 2 corpi di fabbrica ad uso residenziale disposti su 2 piani più uno seminter-rato, di parcheggi pubblici e privati e di una zona a verde pubblico. Per il recupero delle acque piovane sarà costruita una cisterna di accumulo.

Intervento di recuperoSPOLETO (PG)

Recupero dell’ex Caserma Nino Bixio, nel Comune di Spoleto in piaz-zale Oberdan per la realizzazione di un edificio a destinazione resi-denziale per complessivi 2 alloggi da locare a canone sociale.

Intervento di recuperoTUORO SUL TRASIMENO (PG)

Realizzazione di 4 alloggi da locare a canone sociale. L’immobile, di proprietà comunale, è situato in pieno centro storico. L’intervento, in attuazione del piano di recupero di iniziativa pubblica, prevede la demolizione dell’edificio esistente e la successiva ricostruzione.

IMMOBILI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

Page 15: Ater notiziario 01 2013

15

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Intervento di nuova edificazioneCASTEL RITALDI (PG)

Realizzazione di un edificio residenziale per complessivi 4 alloggi in località Castel San Giovanni. L’immobile, disposto su 2 piani, sarà suddiviso in 4 alloggi tipo duplex ciascuno dotato di soggiorno, cuci-na o angolo cottura, due o tre camere, uno o due bagni, scala inter-na, disimpegni e terrazza, loggia.

Intervento di nuova edificazioneMARSCIANO (PG) - Località Tripoli

Realizzazione di un edificio residenziale per complessivi 8 alloggi e relative autorimesse da locare a canone sociale. Sono previsti pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica ed un sistema di recupero delle acque piovane in una cisterna interrata.

Intervento sperimentaleSPOLETO (PG) - Località Tripoli

Realizzazione di 18 alloggi in località San Sabino. Al piano interrato trovano posto le autorimesse. Un alloggio è stato previsto per perso-ne con ridotte capacità motorie. Al fine di contenere i costi di gestio-ne e di elevare il confort abitativo vengono messi in atto i sistemi più innovativi per la massima efficienza strutturale ed energetica.

Intervento di nuova edificazioneFOLIGNO (PG) - Località Scafali

Realizzazione di un edificio residenziale di 8 alloggi da locare a ca-none sociale. L’immobile sarà disposto su 2 piani, ciascuno con 4 alloggi composti da ingresso, soggiorno, angolo cottura, due came-re, disimpegni, due servizi igienici più terrazzi e logge. È previsto anche un alloggio per disabili. Verranno inoltre installati pannelli solari termici e fotovoltaici.

Intervento di nuova edificazioneMASSA MARTANA (PG)

Realizzazione di alloggi per anziani autosufficienti che prevede la co-struzione di 6 alloggi da locare a canone sociale, integrati di alcuni vani per attività collettive localizzati al piano terra. L’accessiblità agli alloggi sarà favorita dotando l’edificio di ascensore.

Intervento di nuova edificazionePIEGARO (PG)

Realizzazione di 6 alloggi da locare a canone sociale. L’immobile è ubicato nel centro storico di Castiglion Fosco e consta di 3 piani fuori terra, con scala centrale e copertura a padiglione. Delimita il centro storico definendo al suo interno una piazzetta.

PROSSIMI APPALTI

Page 16: Ater notiziario 01 2013

16

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

Grandi barbecue, una lunga tavolata di cibo e bevande, molta gente intervenuta a fare festa. Tanti gli inquilini di Ater Umbria che hanno par-tecipato alla ‘Festa dei vicini’, un incontro con-viviale per promuovere la solidarietà di vicina-to. L’iniziativa è stata organizzata dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica a Perugia e a Terni. Due eventi in due luoghi di-versi, presso gli edifici Ater di Castel Del Piano, in via Strozzacapponi e in via Papa Benedetto III, nel quartiere di San Giovanni, ma uniti da un unico scopo: quello di favorire l’integrazione, di sviluppare la convivialità, di rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà.

L’evento è rientrato nell’ambito dell’European Neighbours Day. Ater Umbria lo ha immediata-mente recepito, accogliendolo con favore, tro-vando sin dalle prime fasi dell’organizzazione la piena adesione e partecipazione dagli inqui-lini delle proprie abitazioni. Visto lo spirito con-viviale, ognuno ha dato il suo contributo, por-tando un assaggio della propria terra di origine. A gruppi sono andati a fare la spesa insieme. Varie etnie di persone si sono trovate intorno ad un unico tavolo, uniti dalla voglia di stare as-sieme, di conoscere e scambiare amicizia con i propri vicini di casa, facendo assaggiare loro i propri cibi. Raccontandosi in una terra lonta-na da quella nativa, ma che ora gli appartiene e nella quale hanno raggiunto l’integrazione. Nei tavoli apparecchiati la gente ha assaggiato pietanze musulmane, italiane, albanesi e via dicendo. “Abbiamo deciso - spiega un inquilino delle palazzine di Castel del Piano - di allesti-re due barbecue in modo da cucinarvi la carne di vitello, speziata come facciamo nella nostra

NOTIZIE La ‘festa dei vicini’ di Ater Umbria, per conoscersi e stare insieme

Nell’ambito dell’European Neighbours Day, grande successo per la giornata conviviale della ‘Festa dei Vicini’, a Perugia e a Terni, con gli inquilini di Ater Umbria, per promuovere la solidarietà di vicinato.

di Noemi Campanella

Page 17: Ater notiziario 01 2013

17

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

cultura musulmana, e dall’altra le bistecche di maiale che piacciono tanto agli italiani. Le no-stre mogli hanno preparato dell’ottimo cous cous, hanno portato i nostri dolcetti tipici e noi abbiamo assaggiato il vostro tiramisù e la vostra torta al testo. I nostri figli si sono cono-sciuti, hanno trovato nuovi amici con i quali giocare sotto casa”.

Fondamentale è stato il contributo delle Asso-ciazioni del territorio, sportive, culturali, di vo-lontariato, per cui a Perugia e a Terni la Festa dei Vicini è stata allietata da musica, giochi ed iniziative varie, mentre alcuni ragazzi hanno collaborato all’animazione per i più piccoli. Mu-sica e cibo ma anche lettura di poesie e tanti giochi. L’organizzazione ha richiesto impegno e collaborazione attiva con Ater Umbria. Gli inqui-lini hanno voluto coinvolgere la gente del posto che ha partecipato numerosa.

L’obiettivo della manifestazione, dell’European Neighbours Day, è stato pienamente raggiunto nello sviluppare la convivialità, rafforzare i le-gami di prossimità e di solidarietà per lottare contro l’individualismo e l’isolamento e costru-ire un’Europa più vicina ai cittadini, più solidale e più fraterna. Lanciata nel 1999, l’iniziativa è stata estesa a livello Europeo nel 2003 ed è diventata il primo appuntamento cittadino per rafforzare i rapporti di vicinato. La Fédération Européenne des Solidarités de Proximité ha scelto la Federazione Nazionale per la Casa e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per aiutare a sviluppare l’iniziativa in Italia. Tanto l’entusiasmo dimostrato dalla gente, unito alla voglia di partecipare.

Foto di alcuni partecipanti alla ‘Festa

dei vicini’ organizzata da Ater Umbria

a Perugia e Terni

Page 18: Ater notiziario 01 2013

18

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

Grazie ad un protocollo d’intesa, siglato negli uffici dell’Assessorato regionale alle Politiche della casa, saranno potenziate le azioni per accertare il diritto all’agevolazione sociale. Il documento stringe la collaborazione tra la Regione dell’Umbria, Ater e la Guardia di Finanza.

Tutela della legalità. È questo lo scopo della firma di un accordo che sigla una proficua col-laborazione tra la Regione e Ater Umbria con il Comando regionale della Guardia di Finanza. Una buona prassi che risalta l’impegno dell’A-zienda di Edilizia Residenziale pubblica nel contribuire ai controlli sulle condizioni reddi-tuali e patrimoniali degli assegnatari di alloggi di proprietà pubblica. Ciò condividendo con gli altri due protagonisti del protocollo l’impegno ad attivare procedure e controlli individuali, per accertare la veridicità delle dichiarazioni fornite mediante autocertificazione dai nuclei familiari assegnatari degli alloggi di Ater.

Ad apporre la firma sono stati l’assessore Ste-fano Vinti, il generale di brigata Cristiano Zac-cagnini, per il Comando regionale Umbria del-la Guardia di Finanza e Maria Grazia Ricci, del consiglio di amministrazione di Ater Umbria.

Soddisfatto si è detto l’Assessore Vinti per il quale si dà il via ad ulteriori azioni per garanti-re il diritto dei cittadini all’assegnazione di un alloggio di proprietà pubblica. “In questi ultimi anni - ha sostenuto Vinti - anche a causa della crisi economica, la domanda di alloggi si è no-tevolmente incrementata e purtroppo a que-sta domanda è difficile dare una risposta effi-cace: la cancellazione delle risorse statali per il settore non consente più di programmare interventi in maniera adeguata. Ciò comporta

ancora di più la necessità di una particolare attenzione alla gestione degli alloggi già as-segnati, per poter accertare e monitorare co-stantemente il permanere del diritto a occu-pare l’abitazione da parte degli assegnatari”.

La collaborazione con la Guardia di Finanza è un ulteriore tassello per la tutela della le-galità che si aggiunge ai controlli effettuati dai Comuni che, sulla base delle graduatorie, provvedono alla assegnazione degli alloggi e alle verifiche annuali cui Ater è obbligata dalla normativa regionale.

Secondo il generale Cristiano Zaccagnini, il rispetto delle normative è fondamentale e lo diventa ancora di più quando si fa riferimento a categorie svantaggiate. Così le Fiamme Gial-le avvieranno controlli e verifiche in base ai dati e alle segnalazioni ricevute dalla Regione dell’Umbria e da Ater. per accertare il diritto all’agevolazione sociale.

“L’ Ater - ha detto il consigliere Maria Grazia Ricci - metterà a disposizione i nominativi di coloro che hanno prodotto l’autocertificazio-ne per dimostrare il diritto a usufruire di un alloggio di edilizia sociale pubblica e segna-lerà eventuali fatti che possano configurarsi come violazioni economico-finanziarie, affin-ché sia garantita la massima trasparenza e certezza del diritto all’alloggio”.

NOTIZIE Ater, Regione e Guardia di Finanza insieme per la tutela del diritto alla casa

di Noemi Campanella

“Si commette un illecito anche quando si gode di un beneficio non dovuto e il nostro impegno è quello di combattere gli illeciti per affermare il principio della legalità.”

Page 19: Ater notiziario 01 2013

19

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Una novità è in arrivo per l’assegnazione de-gli alloggi, grazie alle modifiche alla legge re-gionale 23/2003, recentemente modificata e integrata con la legge regionale 15/2012: sa-ranno predisposti nuovi criteri per l’accesso agli alloggi di proprietà pubblica, che preve-dono la certificazione Isee e quindi il posses-so di requisiti non solo reddituali ma anche patrimoniali, che dovranno essere applicati dai Comuni.

Infine un comitato esecutivo, composto da 6 componenti provvederà a dare esecuzione al protocollo e ad assicurare un costante moni-toraggio sugli sviluppi dei fenomeni cui è de-dicata l’attenzione istituzionale.

Il Consigliere Ater Maria Grazia Ricci,

l’Assessore Stefano Vinti,

il Generale di Brigata Cristiano Zaccagnini,

il Colonnello Paolo Balzano

e il Brigadiere Paolo Burnelli

Page 20: Ater notiziario 01 2013

È on line il nuovo sito di Ater Umbria, facile da consultare e alla portata di tutti. Nel sito puoi trovare tutto ciò che ti interessa sull’edilizia residenziale della tua Regione: puoi conoscere come funziona l’azienda e come accedere agli alloggi; puoi aggiornarti sulle ultime novità, scaricare la modulistica dall’apposita sezio-

ne o interagire con gli altri inquilini tramite la bacheca degli annunci di scambio alloggi con-sensuale, e molto altro ancora. Scopri quanto è semplice ed utile navigare nel sito. Ci aiuterai a migliorare la qualità dei servizi e avrai più tem-po per te. Vai su www.ater.umbria.it

NOTIZIE Il nuovo sito di Ater Umbria

Alcune schermate del nuovo

sito di Ater Umbria

Page 21: Ater notiziario 01 2013

Ora c’è un’area progettata esplicitamente per of-frire i servizi telematici a tutti gli inquilini Ater. Potrai comunicare, scaricare dati, consultare la posizione del tuo nucleo familiare on line, sen-za la necessità di presentarsi personalmente presso gli uffici. Per accedere è necessario re-gistrarsi tramite il codice che viene inviato diret-

tamente a casa. Vai sul sito www.ater.umbria.it e accedi alla sezione ‘gestisci il tuo contratto’. Domus @ web è facile da utilizzare, ha valore le-gale, permette la navigazione in forma riservata, è sempre attivo e completamente gratuito. Buona navigazione!

Domus @ web

Una schermata della nuova

sezione riservata Domus @ web

Page 22: Ater notiziario 01 2013

22

ATER UMBRIA - ANNO II - N.01 - GIUGNO 2013

Nucleo per la Valutazione e il Controllo Strategico

Collegio Sindacale

Consiglio di Amministrazione

Gabriele Bonini

Mario Guidetti

Katiuscia Papi

Emilio Landi

Anna Maria Baroni

Paola Tardioli

Alessandro Almadori - Presidente

Andrea Alunni - Consigliere

Maria Grazia Ricci - Consigliere

Carlo Rozzi - Consigliere

Nazzareno Zucchettini - Consigliere

ATER UMBRIA

Luca Federici - Dirigente

Marta Cardoni - Responsabile Affari Generali

Giuseppina Giombolini - Responsabile Contabilità e Bilancio

Marco Larini - Responsabile Tecnico

Amedeo Pompili - Responsabile Gestione

Luca Federici

Unità Operativa di Perugia

Direttore

Sofia Trocchi - Dirigente e Responsabile Contabilità e Bilancio

Alessandro Mazzei - Responsabile Tecnico

Anna Maria Oddi - Responsabile Affari Generali e Responsabile Gestione

Unità Operativa di Terni

Page 23: Ater notiziario 01 2013

23

NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Orari estivi / dal 1 luglio al 30 agosto Orari invernali / dal 1 settembre

Unità operativa di Perugialunedì / martedì / giovedì / venerdì

dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Unità operativa di Ternilunedì / mercoledì / venerdì

dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Unità operativa di PerugiaMattina lunedì / martedì / giovedì / venerdì

dalle ore 10.30 alle ore 13.00

Pomeriggiomartedì

dalle ore 15.30 alle ore 17.00

Unità operativa di TerniMattinalunedì / venerdì

dalle ore 10.30 alle ore 13.00

Pomeriggiomartedì

dalle ore 15.30 alle ore 17.00

ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

Nome del periodico: ATER UMBRIA

Direttore Responsabile: Noemi Campanella

Progetto grafico e impaginazione: BCPT Associati Perugia

Direzione e Redazione: ATER Umbria U.O. di Perugia

Stampa: Litostampa Perugia

Foto: Archivio ATER Umbria

Autorizzazione del Tribunale di Perugia n° 36 del 09/12/2011

Spedizione in abbonamento postale 70% L662/96 - DCI/Umbria - Filiale di Perugia

Page 24: Ater notiziario 01 2013

sede legale e amministrativaunità operativa di Ternivia G. Ferraris, 13 - 05100 TERNItel. 0744 4821 fax 0744 428127

unità operativa di Perugiavia P. Tuzi, 7 - 06128 PERUGIAtel. 0744 4821 fax 075 5000507

e-mail [email protected] [email protected]

www.ater.umbria.it

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenzialedella Regione Umbria