artchipel è un’orchestra di grande impatto ferdinando ... · serena ferrari v claudio fasoli...

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Gianluca Alberti cb Beppe Barbera pf Michele Benvenuti trb Paolo Botti vla Felice Clemente sax-t Filippo Cozzi sax-t Niccolò Faraci cb Naima Faraò v Serena Ferrari v Claudio Fasoli sax-t Marco Fior tr Umberto Fiori v Francesco Forges v, fl Emilio Galante fl Lorenzo Gasperoni perc Shinobu Kikuchi v, vl Stefano Lecchi dr Giusy Lupis v Luciano Margorani chit el Rudi Manzoli sax-t Marco Mariani tr Giulio Martino sax-t Simone Mauri bcl Flavio Minardo chit, sitar Carlo Nicita fl Filippo Pascuzzi v Carmelo Patti vl Umberto Petrin pf Francesca Petrolo trb Paolo Profeti sax-a Diego Ruvidotti tr Alessandro Sabina sax-a Giovanni Sansone tr Valerio Scrignoli chit el Geppo Spina chit el Mariangela Tandoi fisarm Tino Tracanna sax-t Germano Zenga sax-t Ferdinando Faraò direzione d’orchestra Hanno collaborato... Artchipel è un’orchestra di grande impatto scenico e musicale, nata da un’idea del batterista, compositore e direttore d’orchestra Ferdinando Faraò per celebrare i dieci anni di attività di C-Jam, Associazione Culturale ideatrice dell’Ah-Um Milano Jazz Festival. «Ho pensato a una reunion di musicisti», ha detto Faraò in occasione del debutto dell’orchestra ad Ah-Um 2010, «a una grande formazione che eseguirà alcuni miei brani originali rivisti per l’occasione e raccolti in una partitura intitolata Orecchie Unite. All’interno della struttura prenderanno forma delle “isole”, sulle quali si inseriranno di volta in volta i solisti (...). «Questi momenti costituiranno nel loro insieme un arcipelago sonoro, in bilico tra scrittura e improvvisazione, che si svilupperà attraverso idee pertinenti ai criteri di organizzazione e spontaneità». Il concetto di “arcipelago sonoro” consente di sviluppare il progetto Artchipel anche in formazioni ridotte, che conservano il senso e la forza espressiva dell’organico completo. Da cinque a oltre venti elementi, la dimensione della band può variare infatti a seconda delle esigenze musicali e contestuali.

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Gianluca Alberti cbBeppe Barbera pfMichele Benvenuti trbPaolo Botti vlaFelice Clemente sax-tFilippo Cozzi sax-tNiccolò Faraci cbNaima Faraò vSerena Ferrari vClaudio Fasoli sax-tMarco Fior trUmberto Fiori vFrancesco Forges v, flEmilio Galante flLorenzo Gasperoni percShinobu Kikuchi v, vlStefano Lecchi dr Giusy Lupis vLuciano Margorani chit el

Rudi Manzoli sax-tMarco Mariani tr Giulio Martino sax-tSimone Mauri bclFlavio Minardo chit, sitarCarlo Nicita flFilippo Pascuzzi vCarmelo Patti vlUmberto Petrin pfFrancesca Petrolo trbPaolo Profeti sax-aDiego Ruvidotti trAlessandro Sabina sax-a Giovanni Sansone trValerio Scrignoli chit elGeppo Spina chit el Mariangela Tandoi fisarmTino Tracanna sax-tGermano Zenga sax-t

Ferdinando Faraò direzione d’orchestra

Hanno collaborato...

Artchipel è un’orchestra di grande impatto scenico e musicale, nata da un’idea del batterista, compositore e direttore d’orchestra Ferdinando Faraò per celebrare i dieci anni di attività di C-Jam, Associazione Culturale ideatrice dell’Ah-Um Milano Jazz Festival. «Ho pensato a una reunion di musicisti», ha detto Faraò in occasione del debutto dell’orchestra ad Ah-Um 2010, «a una grande formazione che eseguirà alcuni miei brani originali rivisti per l’occasione e raccolti in una partitura intitolata Orecchie Unite.All’interno della struttura prenderanno forma delle “isole”, sulle quali si inseriranno di volta in volta i solisti (...). «Questi momenti costituiranno nel loro insieme un arcipelago sonoro, in bilico tra scrittura e improvvisazione, che si svilupperà attraverso idee pertinenti ai criteri di organizzazione e spontaneità». Il concetto di “arcipelago sonoro” consente di sviluppare il progetto Artchipel anche in formazioni ridotte, che conservano il senso e la forza espressiva dell’organico completo. Da cinque a oltre venti elementi, la dimensione della band può variare infatti a seconda delle esigenze musicali e contestuali.

Presentato in anteprima all’Ah-Um Milano Jazz Festival 2011, il nuovo progetto di Artchipel Orchestra rende omaggio a due figure storiche della musica: Mike Westbrook e Alan Gowen.Mike Westbrook è uno dei più influenti compositori e bandleader della New Thing Britannica nonché arrangiatore, direttore d’orchestra e polistrumentista: una figura estremamente creativa del jazz contemporaneo. Ha composto per organici di dimensioni variabili - dal pianoforte solo al trio, fino all’orchestra sinfonica - e ha lavorato per cinema, televisione e teatro, dando vita a opere, jazz cabaret e “music theatre pieces”. Tra questi Platterback, a cui appartengono i brani interpretati da Artchipel.«Platterback è qualcosa di completamente nuovo», spiega Faraò, «che appartiene a un concetto musicale cui sono interessato da molti anni, ovvero la combinazione tra jazz e teatro». Alan Gowen, tastierista e compositore di culto della scena progressive, è stato uno dei musicisti più importanti per lo sviluppo del jazz rock negli Anni ’60 e ’70. Scomparso trent’anni fa a soli 34 anni, ha fatto parte di band storiche come i Gilgamesh e i National Health.

Ferdinando FaraòInizia la sua attività di jazzista nel 1979 al Capolinea di Milano. Negli anni seguenti ha modo di conoscere e di suonare con alcuni importanti jazzisti: Lee Konitz, Claudio Fasoli, Larry Nocella, Massimo Urbani, Tony Scott, Mal Waldron, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Tiziana Ghiglioni, Pietro Tonolo, Luigi Bonafede, Sal Nistico, Maurizio Giammarco, Steve Grossman, Franco Ambrosetti, Franco D’Andrea, Bob Mover, Larry Schneider, Charlie Mariano, Steve Swallow, Paul Jeffrey, Ralph Alessi, Bill Smith, Joe Fonda. Attivo sia come sideman sia come leader, ha registrato numerosi dischi, segnalati dalla critica specializzata nazionale e internazionale. Nel 1997 Listening Self, primo disco a suo nome, ottiene il terzo posto nella categoria “Migliori dischi dell’anno” della rivista Gezzitaliano. Nel 2003 Eschersuite, dedicato al noto

incisore e disegnatore olandese, viene segnalato nelle categorie “Migliori dischi” e “Migliori formazioni” del Top Jazz, il referendum annuale della rivista Musica Jazz. Nel 2007, sempre nel Top Jazz, è presente in quattro categorie: Miglior disco (Pollocksuite), Musicista, Compositore e Strumentista. Pollocksuite, dedicato all’artista americano Jackson Pollock, è stato inoltre inserito nell’elenco dei dischi dell’anno dal web magazine internazionale All About Jazz. Ha tenuto concerti in Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Slovenia, Giappone, Olanda, Malta, Scozia, India, Cina. Nel 2009, in occasione del bicentenario dalla nascita di Charles Darwin, ha pubblicato Darwinsuite, che ha riscosso un notevole consenso da parte sia della stampa specializzata sia di un nutrito pubblico di appassionati.

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