area della citta’ e del territorio - comune di ancona · per lo sviluppo di tali concetti...

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AREA DELLA CITTA' E DEL TERRITORIO COMUNE DI ANCONA Direzione Pregettazioni, Manutenzioni, Viabilità, Frana, Protezione Civile e Sicurezza. (Edilizia Scolastica ed Asili Nido) I PROGETTISTI ARCHITETTONICI: Ing. Luciano Lucchetti IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO E RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE PROGETTO DEFINITIVO IMPIANTI TECNOLOGICI: COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: Geom. Alessandro Maiolatesi Geom. Luciano Stefanelli Geom. Fabio Monina Geom. Diego Cantori I PROGETTISTI STRUTTURALE: Per. Ind.le Oscar Santarelli Ing. Michele Viglione L'ASSESSORE LAVORI PUBBLICI - FRANA - CASA - PATRIMONIO Ing. Maurizio Urbinati Progetto per l'ampliamento di parte della scuola "Collodi" per trasferimento scuola "Socciarelli". Ing. Henry Luchetti Ing. Michele Viglione

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AREA DELLA CITTA' E DEL TERRITORIO

COMUNE DI ANCONA

Direzione Pregettazioni, Manutenzioni, Viabilità, Frana, Protezione Civile e Sicurezza.

(Edilizia Scolastica ed Asili Nido)

I PROGETTISTI ARCHITETTONICI:

Ing. Luciano Lucchetti

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO E RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO:

DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE

PROGETTO DEFINITIVO

IMPIANTI TECNOLOGICI:

COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:Geom. Alessandro Maiolatesi

Geom. Luciano StefanelliGeom. Fabio MoninaGeom. Diego Cantori

I PROGETTISTI STRUTTURALE:

Per. Ind.le Oscar SantarelliIng. Michele Viglione

L'ASSESSORE LAVORI PUBBLICI - FRANA - CASA - PATRIMONIOIng. Maurizio Urbinati

Progetto per l'ampliamento di parte della scuola "Collodi" per trasferimento scuola "Socciarelli".

Ing. Henry LuchettiIng. Michele Viglione

ART. 1: NECESSITA’ FUNZIONALI

Il progetto definitivo, unitamente al presente Disciplinare, individua il quadro di riferimento delle necessità

funzionali da soddisfare e delle caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori da prevedersi

nell’intervento, in modo che questo risponda alle esigenze dell’Amministrazione e degli utilizzatori nel

rispetto delle risorse disponibili. La proposta fornita con il progetto definitivo è coerente con le norme

vigenti ed in grado di interpretare le esigenze di una scuola elementare moderna in grado di fornire

particolari soluzioni o suggerimenti relativi al contenimento energetico ed al benessere ambientale.

Il concetto fondativo di progetto risiede nella interpretazione dell'ampliamento dell’edificio scolastico

come parte di un "continuum " educativo, inserito all’interno del plesso scolastico e più in generale in un

contesto urbanistico e sociale, e non come entità isolata.

Accessibilità

L’intervento è concepito con il totale abbattimento delle barriere architettoniche, per essere un

ambiente a servizio di tutti.

Al fine di eliminare ogni possibile fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di

coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o

temporanea, sono stati adottati tutti gli accorgimenti per la sicura utilizzazione degli ambienti, delle parti,

delle attrezzature e dei componenti e predisposti dispositivi di segnalazione che permettono

l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque.

Flessibilità degli spazi:

La flessibilità nell’uso degli spazi è un tema che riveste particolare importanza e si attua sfruttando

le caratteristiche di dinamismo, evoluzione e apertura verso l’esterno della vita scolastica.

La struttura spaziale dell’ampliamento dell'edificio scolastico è interpretabile come una matrice di

punti a diversa specializzazione e grado di formalità ma tutti interconnessi in logica di integrazione e

continuità, anche con i lavori di ristrutturazione dell’edificio esistente: questa matrice funzionale è

pensata in modo da lasciare sempre delle possibilità di variazione dello spazio a seconda della attività

desiderate, così da trasformare la gestione dell’ambiente nella gestione della profondità di campo, del

livello di trasparenza, visibilità o partizione, in un tessuto continuo anche se composto di elementi

diversificati.

La polifunzionalità degli ambienti unita alla flessibilità degli arredi permette di aumentare

l'utenza e il tempo di utilizzo grazie alla possibilità di riconfigurazione finalizzata allo svolgimento di attività

diverse; contribuiscono a questa finalità anche gli spazi di distribuzione configurati come spazi sempre

abitabili e utili allo svolgimento di attività didattiche, ma anche per la fruizione di servizi o per usi di tipo

informale, permettendo di aumentare la vivibilità della scuola.

Benessere ambientale:

L'organizzazione dell'immobile, mediante l'uso di materiali, processi e metodi edilizi, contribuisce alla tutela

della salute, con il contenimento dell'impiego delle materie non rinnovabili e l'uso di materiali eco-

compatibili.

Il progetto usa componenti e sistemi in grado di assolvere a funzioni di tipo energetico quali l'inerzia

termica, l'accumulo, l'utilizzazione dell'energia da fonti rinnovabili, riducendo al minimo il ricorso a fonti

energetiche non rinnovabili.

La collocazione dell'edificio nel lotto di pertinenza e la sua conformazione morfologica e architettonica, la

tipologia strutturale e i materiali, la concezione e le tecnologie impiantistiche contribuiscono alla

definizione delle condizioni di benessere.

Risparmio energetico e sviluppo ecosostenibile:

Il progetto realizza il contenimento dei consumi energetici adottando accorgimenti tecnici per lo

sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e per il risparmio idrico, integrando sistemi di

razionalizzazione dell'uso dell'acqua e uso di materiali a basso impatto ambientale, nell'ottica del riciclo e

del riutilizzo.

Al di là dell’obbligo normativo dell’utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione a

copertura di una quota del fabbisogno di energia, la progettazione sostenibile per la gestione dell’energia

assume un valore didattico in sé da esplicitare e comunicare.

Il progetto si posiziona in classe B.

Manutenzione e gestione:

Il progetto risponde a requisiti di massima facilità di manutenzione dell'edificio scolastico e dei suoi

componenti, in un’ottica di ottimizzazione del costo globale.

La tipologia architettonica e la tecnologia e i materiali costruttivi adottati si caratterizzano per una elevata

durabilità e quindi una conseguente riduzione degli oneri manutentivi ordinari.

Particolare cura e attenzione è rivolta ai consumi energetici con l'adozione di soluzioni atte a ridurre il

fabbisogno.

La tecnologia impiantistica adottata permette modalità positive di approvvigionamento e di basso

consumo di energia, consentendo la riduzione dei costi necessari al funzionamento quotidiano della

struttura.

ART. 2: FLESSIBILITA’ DEGLI SPAZI

Le esigenze contemporanee impongono di concepire la scuola elementare come uno spazio unico

integrato in cui tutti gli ambienti hanno la stessa dignità e presentano caratteri di abitabilità e flessibilità in

grado di accogliere in ogni momento persone e attività offrendo caratteristiche di funzionalità, comfort e

benessere.

Gli spazi sono dimensionati in funzione delle attività che vi si devono svolgere e presentano

massima flessibilità per consentire un uso variabile degli stessi.

Il progetto è caratterizzato da una forte “modernità organizzativa”, capace di adattarsi nel tempo

al continuo rinnovarsi delle esigenze didattiche.

Sono garantite:

- la possibilità di articolare, con sistemi strutturali o con sistemi di arredo, una singola sezione in

sottospazi per diverse e distinte attività;

− la possibilità di aggregare, per una specifica attività, spazi diversi.

Anche gli spazi convenzionalmente considerati come accessori o secondari vengono reinterpretati e inseriti

nella caratterizzazione dell'organizzazione generale:

− gli spazi per la distribuzione non esauriscono sterilmente la propria funzione come percorsi

connettivi ma sono organizzati come estensione degli spazi per le attività, consentendo

rapporti di scambio non formalizzato e diventando luoghi nei quali i bambini possono

distaccarsi dalle attività strutturate e trovare occasioni per interagire in maniera informale fra

di loro, rilassarsi o avere accesso ad altre risorse anche non strettamente correlate con la

didattica.

ART. 3: CONCEZIONE STRUTTURALE

L’ampliamento dell'edificio è concepito come un organismo architettonico omogeneo e non come una

semplice addizione di elementi spaziali, contribuendo così allo sviluppo della sensibilità del bambino e

diventando esso stesso strumento di comunicazione e quindi di conoscenza per chi lo usa.

Per lo sviluppo di tali concetti architettonici risulta appropriata una struttura in legno con sistema a

telaio

ART. 5: INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI E FLESSIBILITA' IMPIANTISTICA

Il presente progetto è relativo all’impianto elettrico di distribuzione luce e forza

elettro motrice in locali adibiti a scuola.

Il presente progetto riguarda l’ampliamento strutturale e quindi la relativa parte

di impianto elettrico. Tale impianto sarà derivato dai quadri di piano esistenti e

sarà quindi alimentato con tensione di 400V. (sistema trifase + neutro), derivata

dalla rete di distribuzione in bassa tensione. L’impianto risulta quindi essere

eseguito con sistema TT.

Il presente progetto tiene conto delle disposizioni dettate dal D.L. n. 37 del 22-01-

2008.

Si è provveduto a dimensionare:

- linee di alimentazione quadri e sottoquadri

- dorsali linee luce e luce emergenza e forza motrice

- protezioni linea luce e f.e.m.

- impianto di terra

Sono compresi nel presente lavoro:

- Protezione contro i contatti diretti e indiretti

- descrizione tipologica e impiantistica del materiale da utilizzare

- schemi elettrici e disegni planimetrici

Sono esclusi dal presente elaborato, in quanto costituenti apparecchiature a

bordo macchina:

-impianti a bordo macchina ovvero equipaggiamenti di apparecchi utilizzatori.

2) NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La normativa di Legge di riferimento per la progettazione degli impianti elettrici in

oggetto e per la successiva realizzazione è quella in vigore alla data di redazione

della presente con particolare riferimento a:

- norme Cei 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore

a 1.000 V. in c.a. e a 1.500V. in c.c.” e relative sezioni;

- D.M. 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”

- D.M. n. 37 gennaio 2008 “Riordino delle disposizioni in materia di attività di

installazione degli impianti all’interno degli edifici”

- D. L. n 81 aprile 2008 “Attuazione dell’art. 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in

materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”

3) ELEMENTI DI PROGETTO

- potenza utilizzatori ampliamento, considerato un eventuale incremento: 15 kW

- coefficiente di contemporaneità 0.8

- coefficiente di utilizzazione 1

- potenza impegnabile 12 kW

- tipo di distribuzione: sistema TT

I locali , oggetto del presente lavoro, risultano essere luoghi classificati a

“Maggior rischio in caso d'incendio", (luogo MA.R.C.IO) essendo i locali destinati

ad uso scolastico e con strutture in legno.

Nell’ambiente non dovranno essere installati componenti relativi all’adduzione

del GAS che costituiscano centri di pericolo (ad esempio saracinesche).

In eventuali luoghi compartimentati, dopo il passaggio delle conduttore elettriche

che li attraverseranno, sarà indispensabile ripristinare la resistenza al fuoco che la

struttura muraria presentava in assenza della conduttura. Occorrerà quindi

otturare gli eventuali fori di passaggio nella struttura muraria e l’interno della

conduttura stessa. Entrambe le otturazioni possono essere realizzate mediante

barriere tagliafiamma e devono comunque avere una resistenza al fuoco almeno

uguale all’elemento costruttivo del compartimento.

I cavi unipolari e multipolari saranno di tipo FG7OM1- FM9 non propaganti

l’incendio e a bassissima emissione di fumi e gas tossici “AFUMEX” – “HALOGEN

FREE” come pure le condutture che li ospiteranno.

La temperatura ambiente ai fini del calcolo della portata dei cavi è stata

considerata pari a 30° C.

Gli impianti a valle dei quadri elettrici sono dimensionati tenendo conto, in

armonia con i dispositivi di limitazione dell’ente di distribuzione, delle sezioni

(indicate negli schemi unifilari allegati) e lunghezze dei cavi.

Vista la caratteristica della struttura di essere di tipo combustibile, le

apparecchiature elettriche dovranno essere di tipo idoneo all’installazioni su

strutture di questo tipo.

4) PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA

Comando di emergenza

L’impianto elettrico dell’ampliamento dovrà essere disattivato dallo stesso

dispositivo di sgancio di emergenza esistente in modo da interrompere

l’alimentazione di tutti i circuiti. Il comando di emergenza deve essere onnipolare

e posto all’esterno del locale, in posizione visibile e facilmente raggiungibile in

caso di necessità, installato in una custodia sotto vetro e adeguatamente

segnalato.

Sistema di allarme

E’ stato previsto un sistema di allarme in grado di avvisare tutti i presenti nel

complesso del pericolo di incendio o di altro genere. Tale sistema verrà realizzato

ampliando con opportune apparecchiature certificate EN54, l’impianto dio

segnalazione allarme esistente.

Protezione contro i contatti diretti

La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata mediante isolamento delle

parti attive o mediante involucri o barriere (Cei 64-8 4.12).

La protezione mediante isolamento sarà utilizzata solo sui componenti costruiti in

fabbrica (tipicamente i cavi, che saranno rispondenti alle relative norme).

Pur essendo le prese a spina dotate di alveoli schermati, anche se non

obbligatoria, l’altezza delle prese nei locali con presenza dei bambini anche se non

obbligatoria è consigliata a 1,15m.

Protezione contro i contatti indiretti

La protezione sarà realizzata mediante interruzione automatica dell’alimentazione

a mezzo di interruttori automatici differenziali in maniera tale che sia comunque

soddisfatta la relazione Re x Idn ≤ 50V, come imposto dalla norma Cei 64-8.

Saranno realizzati collegamenti equipotenziali di eventuali tubazioni metalliche di

acqua, gas, riscaldamento e di eventuali altre masse estranee presenti

I relativi conduttori equipotenziali saranno collegati al conduttore di protezione.

Protezione contro le sovracorrenti

La protezione contro le sovracorrenti sarà realizzata mediante interruttori

automatici. I dispositivi di protezione saranno coordinati con i conduttori (vedi

schema allegato) in modo che siano soddisfatte le seguenti relazioni:

Ib≤In≤Iz e If≤1,45.Iz (Cei 64-8 433.2)

Per il calcolo della portata dei cavi è stata considerata la posa in tubazioni rigide o

flessibili in PVC.

Si avrà comunque cura di non posare le condutture in prossimità di fonti di calore.

Protezioni contro i corto circuiti.

La protezione contro i corto circuiti è assicurata dagli stessi dispositivi (interruttori

automatici) utilizzati per la protezione contro i sovraccarichi, in quanto gli stessi

hanno un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di corto

circuito presunta nel loro punto di installazione ( Cei 64-8 435.1).

Sezionamento

Le linee elettriche saranno sezionabili mediante gli interruttori di protezione posti

sul quadro elettrico. I circuiti saranno chiaramente identificabili.

Pulsanti a tirante

Eventuali pulsanti a tirante alloggiati dentro i bagni saranno serviti da

un’alimentazione a bassa tensione e comunque non superiore ai 24V.

5) ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA

L’illuminazione di emergenza sarà realizzata con plafoniere a lampade

fluorescenti in quantità e con ubicazione tali da consentire, in caso di necessità,

l’evacuazione dei locali in condizioni di sicurezza (vedi planimetria allegata). Le

apparecchiature dovranno avere autonomia minima di 1h dopo una ricarica di

12h.

6) TIPOLOGIA IMPIANTISTICA E DEI MATERIALI

Nell’esecuzione dell’impiantistica elettrica l'installatore farà riferimento alle prescrizioni normative e

legislative di cui al paragrafo 2 e alla documentazione tecnica allegata alla presente relazione.

Le marche e i tipi indicati sono da considerarsi puramente orientativi e potranno

essere sostituiti con altri, di primaria casa costruttrice, con caratteristiche

equivalenti. Tutti i materiali e i componenti utilizzati dovranno essere realizzati

secondo le norme Cei.

Eventuali cavi relativi a impianti ausiliari (telefono, Tv, diffusione sonora,

computer, antintrusione e ecc.) dovranno essere alloggiati in apposite condutture

distinte da quelle utilizzate per i circuiti di energia.

L'illuminazione di emergenza prevede l’installazione di plafoniere a lampade

fluorescenti autonome autoalimentate dotate di autotest, in grado di funzionare ,

al mancare della tensione di rete, per il tempo di un’ora con ricarica di 12H.

L’illuminazione di sicurezza prevede l’installazione di plafoniere a bandiera dotate

di pittogramma con visibilità minima 24m di tipo SA in grado di segnalare i

percorsi per le vie di fuga. L’illuminazione di emergenza dovrà essere integrata da

apposita cartellonistica catarinfrangente per l’individuazione delle vie di fuga .

7) IMPIANTO DI TERRA

L’impianto di terra dovrà essere unico e sarà realizzato, nel rispetto delle

norme 64-8, mediante collegamento della nuova parte di impianto all’impianto di

terra esistente.

Saranno eseguiti collegamenti equipotenziali delle masse estranee e, se in

metallo, delle tubazioni acqua calda, fredda e adduzione gas.

Per i conduttori di protezione si utilizzeranno cavi in rame con le sezioni previste

nella tabella 54F della norma Cei 64-8 art. 543.1.2, di seguito riportata, o

superiori.

Il presente progetto è relativo all’impianto elettrico di distribuzione luce e forza elettro motrice in locali adibiti a scuola. Il presente progetto riguarda l’ampliamento strutturale e quindi la relativa parte di impianto elettrico. Tale impianto sarà derivato dai quadri di piano esistenti e sarà quindi alimentato con tensione di 400V. (sistema trifase + neutro), derivata dalla rete di distribuzione in bassa tensione. L’impianto risulta quindi essere eseguito con sistema TT. Il presente progetto tiene conto delle disposizioni dettate dal D.L. n. 37 del 22-01-2008. Si è provveduto a dimensionare: - linee di alimentazione quadri e sottoquadri

- dorsali linee luce e luce emergenza e forza motrice - protezioni linea luce e f.e.m. - impianto di terra Sono compresi nel presente lavoro: - Protezione contro i contatti diretti e indiretti - descrizione tipologica e impiantistica del materiale da utilizzare - schemi elettrici e disegni planimetrici Sono esclusi dal presente elaborato, in quanto costituenti apparecchiature a bordo macchina: -impianti a bordo macchina ovvero equipaggiamenti di apparecchi utilizzatori. 2) NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa di Legge di riferimento per la progettazione degli impianti elettrici in oggetto e per la successiva realizzazione è quella in vigore alla data di redazione della presente con particolare riferimento a: - norme Cei 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V. in c.a. e a 1.500V. in c.c.” e relative sezioni; - D.M. 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” - D.M. n. 37 gennaio 2008 “Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici” - D. L. n 81 aprile 2008 “Attuazione dell’art. 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” 3) ELEMENTI DI PROGETTO - potenza utilizzatori ampliamento, considerato un eventuale incremento: 15 kW - coefficiente di contemporaneità 0.8 - coefficiente di utilizzazione 1 - potenza impegnabile 12 kW - tipo di distribuzione: sistema TT I locali , oggetto del presente lavoro, risultano essere luoghi classificati a “Maggior rischio in caso d'incendio", (luogo MA.R.C.IO) essendo i locali destinati ad uso scolastico e con strutture in legno. Nell’ambiente non dovranno essere installati componenti relativi all’adduzione del GAS che costituiscano centri di pericolo (ad esempio saracinesche).

In eventuali luoghi compartimentati, dopo il passaggio delle conduttore elettriche che li attraverseranno, sarà indispensabile ripristinare la resistenza al fuoco che la struttura muraria presentava in assenza della conduttura. Occorrerà quindi otturare gli eventuali fori di passaggio nella struttura muraria e l’interno della conduttura stessa. Entrambe le otturazioni possono essere realizzate mediante barriere tagliafiamma e devono comunque avere una resistenza al fuoco almeno uguale all’elemento costruttivo del compartimento. I cavi unipolari e multipolari saranno di tipo FG7OM1- FM9 non propaganti l’incendio e a bassissima emissione di fumi e gas tossici “AFUMEX” – “HALOGEN FREE” come pure le condutture che li ospiteranno. La temperatura ambiente ai fini del calcolo della portata dei cavi è stata considerata pari a 30° C. Gli impianti a valle dei quadri elettrici sono dimensionati tenendo conto, in armonia con i dispositivi di limitazione dell’ente di distribuzione, delle sezioni (indicate negli schemi unifilari allegati) e lunghezze dei cavi. Vista la caratteristica della struttura di essere d i tipo combustibile, le apparecchiature elettriche dovranno essere di tipo idoneo all’installazioni su strutture di questo tipo. 4) PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA Comando di emergenza L’impianto elettrico dell’ampliamento dovrà essere disattivato dallo stesso dispositivo di sgancio di emergenza esistente in modo da interrompere l’alimentazione di tutti i circuiti. Il comando di emergenza deve essere onnipolare e posto all’esterno del locale, in posizione visibile e facilmente raggiungibile in caso di necessità, installato in una custodia sotto vetro e adeguatamente segnalato. Sistema di allarme E’ stato previsto un sistema di allarme in grado di avvisare tutti i presenti nel complesso del pericolo di incendio o di altro genere. Tale sistema verrà realizzato ampliando con opportune apparecchiature certificate EN54, l’impianto dio segnalazione allarme esistente. Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata mediante isolamento delle parti attive o mediante involucri o barriere (Cei 64-8 4.12). La protezione mediante isolamento sarà utilizzata solo sui componenti costruiti in fabbrica (tipicamente i cavi, che saranno rispondenti alle relative norme).

Pur essendo le prese a spina dotate di alveoli schermati, anche se non obbligatoria, l’altezza delle prese nei locali con presenza dei bambini anche se non obbligatoria è consigliata a 1,15m. Protezione contro i contatti indiretti La protezione sarà realizzata mediante interruzione automatica dell’alimentazione a mezzo di interruttori automatici differenziali in maniera tale che sia comunque soddisfatta la relazione Re x Idn ≤ 50V, come imposto dalla norma Cei 64-8. Saranno realizzati collegamenti equipotenziali di eventuali tubazioni metalliche di acqua, gas, riscaldamento e di eventuali altre masse estranee presenti I relativi conduttori equipotenziali saranno collegati al conduttore di protezione. Protezione contro le sovracorrenti La protezione contro le sovracorrenti sarà realizzata mediante interruttori automatici. I dispositivi di protezione saranno coordinati con i conduttori (vedi schema allegato) in modo che siano soddisfatte le seguenti relazioni: Ib≤In≤Iz e If≤1,45.Iz (Cei 64-8 433.2) Per il calcolo della portata dei cavi è stata considerata la posa in tubazioni rigide o flessibili in PVC. Si avrà comunque cura di non posare le condutture in prossimità di fonti di calore. Protezioni contro i corto circuiti. La protezione contro i corto circuiti è assicurata dagli stessi dispositivi (interruttori automatici) utilizzati per la protezione contro i sovraccarichi, in quanto gli stessi hanno un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di corto circuito presunta nel loro punto di installazione ( Cei 64-8 435.1). Sezionamento Le linee elettriche saranno sezionabili mediante gli interruttori di protezione posti sul quadro elettrico. I circuiti saranno chiaramente identificabili. Pulsanti a tirante Eventuali pulsanti a tirante alloggiati dentro i bagni saranno serviti da un’alimentazione a bassa tensione e comunque non superiore ai 24V. 5) ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA

L’illuminazione di emergenza sarà realizzata con plafoniere a lampade fluorescenti in quantità e con ubicazione tali da consentire, in caso di necessità, l’evacuazione dei locali in condizioni di sicurezza (vedi planimetria allegata). Le apparecchiature dovranno avere autonomia minima di 1h dopo una ricarica di 12h. 6) TIPOLOGIA IMPIANTISTICA E DEI MATERIALI Nell’esecuzione dell’impiantistica elettrica l'installatore farà riferimento alle prescrizioni normative e legislative di cui al paragrafo 2 e alla documentazione tecnica allegata alla presente relazione. Le marche e i tipi indicati sono da considerarsi puramente orientativi e potranno essere sostituiti con altri, di primaria casa costruttrice, con caratteristiche equivalenti. Tutti i materiali e i componenti utilizzati dovranno essere realizzati secondo le norme Cei. Eventuali cavi relativi a impianti ausiliari (telefono, Tv, diffusione sonora, computer, antintrusione e ecc.) dovranno essere alloggiati in apposite condutture distinte da quelle utilizzate per i circuiti di energia. L'illuminazione di emergenza prevede l’installazione di plafoniere a lampade fluorescenti autonome autoalimentate dotate di autotest , in grado di funzionare , al mancare della tensione di rete, per il tempo di un’ora con ricarica di 12H. L’illuminazione di sicurezza prevede l’installazione di plafoniere a bandiera dotate di pittogramma con visibilità minima 24m di tipo SA in grado di segnalare i percorsi per le vie di fuga. L’illuminazione di emergenza dovrà essere integrata da apposita cartellonistica catarinfrangente per l’individuazione delle vie di fuga .

1. FATTORI TIPOLOGICI DELL’EDIFICIO (O DEL COMPLESSO DI EDIF ICI) Gli elementi tipologici forniti, al solo scopo di supportare la presente relazione tecnica, sono i seguenti:

� Piante di ciascun piano degli edifici con orientamento e indicazione d'uso prevalente dei singoli locali

� Prospetti e sezioni degli edifici con evidenziazione dei sistemi di protezione solare

� Elaborati grafici relativi ad eventuali sistemi solari passivi specificatamente progettati per favorire lo

sfruttamento degli apporti solari

2. PARAMETRI CLIMATICI DELLA LOCALITÁ

Gradi giorno (della zona d'insediamento, determinati in base al DPR n. 412/93) 1688 GG

Temperatura minima invernale di progetto (dell'aria esterna secondo la norma UNI 5364 e successivi aggiornamenti, o equivalenti) -2 °C

Temperatura massima estiva di progetto (dell’aria esterna secondo la norma UNI 10349 e successivi aggiornamenti, o equivalenti) 30,1 °C

Umidità relativa dell’aria di progetto per la climatizzazione estiva, se presente (secondo la norma UNI 10339 e successivi aggiornamenti, o equivalenti) 50 %

Irradianza solare massima estiva su superficie orizzontale: valore medio giornaliero (secondo norma UNI 10349 e successivi aggiornamenti, o equivalenti) 300,9 W/m2

3. DATI TECNICI E COSTRUTTIVI DELL’EDIFICIO (O DEL COMPLESSO DI EDIFICI) E DELLE RELATIVE STRUTTURE

Volume delle parti di edificio abitabili o agibili al lordo delle strutture che li delimitano (V) 2017,9 m3

Superficie esterna che delimita il volume (S) 768,6 m2

Rapporto S/V 0,381 m-1

Superficie utile energetica dell’edificio 517,577 m2

Valore di progetto della temperatura interna per la climatizzazione invernale o il riscaldamento

Zona termica 20 °C

Valore di progetto dell'umidità relativa interna per la climatizzazione invernale 50 %

Valore di progetto della temperatura interna per la climatizzazione estiva o il raffrescamento

Zona termica 26 °C

4. DATI RELATIVI AGLI IMPIANTI TERMICI

4.1. Descrizione impianto Centrale termica

4.1.a) Tipologia

Impianto autonomo Sistemi di generazione L'impianto termico è composto da due generatori di calore di tipo stadard, con bruciatore ad aria soffiata, con potenzialità termica caduno di : 341kW. La centrale termica e l'impianto termico, non compreso nell'ampliamento, non riguardano la pesente relazione tecnica.

Sistemi di termoregolazione

Regolazione in centrale termica. Non, di nostra competenza.

Sistemi di contabilizzazione dell'energia termica

Contatore gas.

Sistemi di distribuzione del vettore termico

Distribuzione del vettore termico tramite collettore complanare con tubazione di andata e ritorno per ogni singolo

radiatore.

Sistemi di ventilazione forzata

Non prevista.

Sistemi di accumulo termico:

Non previsto

Sistemi di produzione e di distribuzione dell'acqua calda sanitaria

Produzione di acqua calda sanitaria tramite scalda acqua termoelettrico. Rete priva di ricircolo.

Durezza dell'acqua di alimentazione dei generatori di calore per potenza installata maggiore o uguale a 350kW

Non di nostra competenza. gradi francesi

4.1.b) Specifiche dei generatori di energia termica

Vitoplex 100

Fluido termovettore Acqua

Valore nominale della potenza termica utile 310 kW

Rendimento termico utile (o di combustione per generatori ad aria calda) al 100% Pn del generatore di calore (ηu)

89 %

Valore minimo prescritto ---

Rendimento termico utile al 30% Pn del generatore di calore (ηu) 87,5 %

Valore minimo del rendimento termico utile al 30% di Pn ---

Combustibile utilizzato Metano

Vitoplex 100.

Fluido termovettore Acqua

Valore nominale della potenza termica utile 310 kW

Rendimento termico utile (o di combustione per generatori ad aria calda) al 100% Pn del generatore di calore (ηu)

89 %

Valore minimo prescritto ---

Rendimento termico utile al 30% Pn del generatore di calore (ηu) 87,5 %

Valore minimo del rendimento termico utile al 30% di Pn ---

Combustibile utilizzato Metano

Scalda acqua termoelettrico

Fluido termovettore Acqua

Valore nominale della potenza termica utile 1,5 kW

Combustibile utilizzato Energia elettrica

Scalda acqua termoelettrico 1

Fluido termovettore Acqua

Valore nominale della potenza termica utile 1,5 kW

Combustibile utilizzato Energia elettrica

4.1.c) Specifiche relative ai sistemi di regolazione dell'impianto termico

Tipo di conduzione prevista � continua con attenuazione notturna

� intermittente

Sistema di regolazione climatica in centrale termica

Sistema centralizzato. Non di nostra competenza.

Regolatori climatici

Cronotermostato ambiente elettronico settimanale e giornaliero, con almeno due livelli di temperatura, orologio

programmatore in grado di attivare/disattivare il generatore termico in base alla temperatura scelta nel locale pilota.

Verrà comunque installato un termostato ambiente per ogni piano riscaldato.

Dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali

Sarà installato in ogni corpo scaldante, valvole termostatiche per la regolazione della temperatura ambiente.

Al Piano seminterrato verrà installata una valvola zona per poter sezionare l'impianto.

4.1.d) Terminali di erogazione dell'energia termica

Zona termica: Zona termica

Tipo Potenza termica nominale

Radiatori su parete esterna isolata 25850 W

4.1.e) Condotti di evacuazione dei prodotti della c ombustione Descrizione e caratteristiche principali

Non di nostra competenza.

4.1.f) Sistemi di trattamento dell'acqua Non di nostra competenza. Si fa presente l'obbligo di trattamento dell'acqua.

4.1.g) Specifiche dell’isolamento termico della rete di distribuzione Isolamento termico a norma secondo il DPR. 412/93 Allegato B.

4.1.h) Specifiche della pompa di circolazione Pompa di circolazione elettronica.

Portata: 2600 l/h; Prevalenza 0,55 bar

4.1.i) Terminali di erogazione dell'energia termica Radiatori. Vedere planimetria allegata.

5. PRINCIPALI RISULTATI DEI CALCOLI

6.1. Dati termo fisici relativi all’involucro edili zio

6.1.a) Attenuazione dei ponti termici (provvediment i e calcoli) I ponti termici verranno corretti con un isolamento di 6 cm di spessore, per tutti i pilastri e travi.

6.1.b) Comportamento termico in regime estivo

Valore di progetto Valore limite

Indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio per il raffrescamento (EPe,inv)

4,1 kWh/m³ ---

6.2. Serramenti esterni e schermature Classe di permeabilità all’aria dei serramenti esterni

A4

Valutazione dell’efficacia dei sistemi schermanti delle superfici vetrate

Descrizione degli elementi schermanti

Le superfici vetrate avranno una trasmittanza solare pari a 0,5.

6.3. Controllo della condensazione Vedi allegati alla presente relazione

6.4. Ventilazione

Zona termica Zona termica Numeri di ricambi d’aria (media nelle 24 ore) 2,63

6.5. Verifica dell’impianto termico

6.5.a) Rendimenti dei sottosistemi dell’impianto te rmico Valore dei rendimenti medi stagionali di progetto

Rendimento di produzione 80,72 %

Rendimento di regolazione 99,50 %

Rendimento di distribuzione 97,39 %

Rendimento di emissione 97,13 %

6.5.b) Rendimento globale medio stagionale

Valore di progetto Valore limite

Rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico 72,36 % 86,17 %

6.6. Indici di prestazione energetica

6.6.a) Indice di prestazione energetica per la clim atizzazione invernale

Valore di progetto EPi 18,674 kWh/m³ anno

Confronto con il valore limite ---

Combustibile Metano

Fabbisogno 3571,52 Nm³

Fabbisogno di energia elettrica da rete 187,3 kWhe

Fabbisogno di energia elettrica da produzione locale (fonti rinnovabili) 0,0 kWhe

6.6.b) Indice di prestazione energetica normalizzat o per la climatizzazione invernale

Valore di progetto 39,8 kJ/m³GG

6.6.c) Indice di prestazione energetica per la prod uzione di acqua calda sanitaria (EPacs)

Valore di progetto EPacs 1,377 kWh/m³ anno

Confronto con il valore limite ---

Combustibile Fabbisogno

Fabbisogno di energia elettrica da rete 0,0 kWhe

Fabbisogno di energia elettrica da produzione locale 0,0 kWhe

6.7. Impianti e sistemi per la produzione di energi a da fonti rinnovabili e altri sistemi di generazio ne

6.7.a) Impianti a fonti rinnovabili per la produzio ne di acqua calda sanitaria (produzione di energia termica da FER)

Energia primaria rinnovabile per la produzione di ACS 0,0 kWh/anno

Fabbisogno di energia primaria annuo per la produzione di ACS 2779,1 kWh/anno

Percentuale di copertura del fabbisogno annuo 0,0 %

6.7.b) Impianti a fonti rinnovabili per il riscalda mento e la produzione di acqua calda sanitaria e il raffrescamento

Energia prodotta ed utilizzata 0,0 kWh/anno

Fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento 37683,1 kWh/anno

Fabbisogno di energia primaria per la produzione di ACS 2779,1 kWh/anno

Fabbisogno di energia primaria per il raffrescamento 0,0 kWh/anno

Percentuale di copertura del fabbisogno annuo 0,0 %

6.7.c) Impianti a fonti rinnovabili per la produzio ne di energia elettrica (produzione di energia elet trica da FER)

Energia elettrica prodotta mediante fonti rinnovabili 0,0 kWh/anno

Fabbisogno di energia elettrica dell’edificio (kWh) 3292,8 kWh/anno

Percentuale di copertura del fabbisogno annuo 0,0 %

6.7.d) Altri sistemi di generazione dell’energia (unità o impianti di micro o piccola cogenerazione e/o collegamento ad impianti consortili e/o reti di tel eriscaldamento)

Descrizione e caratteristiche tecniche di apparecchiature, sistemi e impianti di rilevante importanza funzionali

Energia termica fornita 0,0 kWh

Energia elettrica fornita 0,0 kWh