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Accesso alla Biblioteca Digitale
Anna Maria TammaroArcavacata, 8-9 marzo 2012
Sintesi
• Accesso all’informazione in ambito digitale
• Architettura dell’informazione
• Navigazione e ricerca
• Accessibilità e usabilità
Accesso
L’accesso “tradizionale” richiede una serie di operazioni da compiere in sequenza: occorre identificare la risorsa che risponde ai propri bisogni informativi usando bibliografie e banche dati; una volta identificata la risorsa, occorre consultare cataloghi ed OPAC per localizzare dove è possibile trovarla; quindi, è necessario andare fisicamente presso la bibliotecaper ottenerla in prestito o in lettura ed eventualmente fotocopiarla.
La telematica, come combinazione delle tecnologie della telecomunicazione e dell'informatica ha rivoluzionato questo tipo di accesso all’informazione L'accesso telematico avviene attraverso il Web utilizzando il browser, un’interfaccia software che consente di accedere alle risorse digitali disponibili nella rete Internet, come se facessero parte di un’unica collezione e a prescindere dal computer dove le risorse digitali sono memorizzate
Accesso nel WebLa visualizzazione di una pagina Web inizia con l’inserimento della sua localizzazione (o URL, uniform resource locator) nel browser oppure cliccando su un collegamento ipertestuale presente in un’altra pagina web precedentemente visitata. Non esiste un catalogo aggiornato delle pagine web e quindi sono nati i motori di ricerca, strumenti disponibili online che consentono di ricercare i contenuti presenti all’interno dei siti digitando parole chiave. Anche i portali web rappresentano un utile strumento per la ricerca mirata dell’informazione: si tratta di siti da cui è possibile navigare e accedere alle pagine web che sono state selezionate dal creatore del portale.
Funzionalità estese: utente attivo
Il Web rende possibili modalità di accesso “interattivo” avanzate (o “accesso esteso”), che prima non era possibile effettuare: ad esempio permette di eseguire una ricerca unica per ogni tipo di informazione (testo, immagine, video, audio) e di interagire con il sistema chiedendo determinati servizi, come la navigazione dei collegamenti, il download delle risorse o la loro visualizzazione
Ulteriori funzionalità: comunità collaborative
Il Web attraverso gli strumenti del Web 2.0 consente un’ulteriore funzionalità: gli utilizzatori della rete possono dare vita a comunità collaborative di pratica e di studio creando i contenuti digitali o arricchendo, integrando, commentando le risorse accessibili in rete,
Condivisione delle risorse
L’accesso esteso è basato sul principio della condivisione delle risorse consentita dal Web, dove ciascun utente (client), attraverso i motori di ricerca e i portali web, ha accesso, potendo interagire con facilità e rapidità con esse, a tutte le risorse digitali e ai servizi disponibili nei computer collegati in rete (server) e può contribuire attivamente alla creazione di risorse digitali e collaborare con altri.
Digitalizzazione delle risorseI progetti di digitalizzazione cercano di raggiungere l’accesso attraverso alcuni obiettivi particolari, che devono essere inseriti nella pianificazione del progetto e che possono essere ad esempio:• rendere accessibile l'intera collezione di un’istituzione; • preservare tipologie speciali di materiali, come libri rari ed altri
oggetti di pregio, senza ostacolarne un'ampia diffusione; • predisporre una collezione digitale specializzata su un
argomento;• fornire il materiale didattico a persone che si aggiornano per
migliorare la loro prestazione professionale.
I progetti di digitalizzazione non vengono pensati come lo sviluppo di una collezione digitale isolata ma come lo sviluppo cooperativo di una collezione digitale mondiale da condividere con l'insieme delle biblioteche, archivi e musei che collaborano.
Architettura dell’informazione
• Struttura organizzativa logica e semantica delle informazioni, dei contenuti, dei processi e delle funzionalità di un sistema o un'applicazione informatica (http://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_dell'informazione).
Creatori di contenuti e Fornitori di servizi
• I creatori di contenuti digitali (istituzioni culturali e editori digitali) hanno la responsabilità di un’organizzazione affidabile, che riguarda sia l’interoperabilità delle risorse digitali, sia i metadati memorizzati su supporti permanenti e la preservazione.
• I servizi web utilizzano i protocolli e gli standard della rete per consentire l'accesso esteso. Secondo la definizione data dal W3C un servizio web è un sistema software progettato per supportare l'interoperabilità tra diversi sistemi su di una medesima rete; caratteristica fondamentale di un servizio web è quella di offrire un'interfaccia software
Criticità dell’Accesso
• Il primo problema dei creatori di contenuti e dei servizi web è l’interoperabilità: cioè facilitare l’accesso a una grande quantità di informazioni. Se la risorsa digitale non può essere recuperata, questo è un fallimento per ogni progetto di digitalizzazione o di editoria digitale.
• L‘usabilità e accessibilità dell’interfaccia e le modalità di accesso consentite sono il secondo problema: possono essere considerate un vero e proprio “paratesto” e facilitano o viceversa ostacolano la condivisione delle risorse e l'interazione con le interfacce.
Architetto dell’informazione
• L'organizzazione dello spazio virtuale offre maggiori possibilità dell'organizzazione dello spazio fisico, ma proprio per questo è più complessa e richiede di approfondire le problematiche dell'interazione uomo-macchina, oltre che di usare anche i principi della psicologia cognitiva e dell'ergonomia. Questa attività di organizzazione viene realizzata dall’architetto dell'informazione, che deve stabilire i collegamenti tra risorse digitali e tra particolari categorie di utenti e le risorse.
Interattività e interfaccia• Per interattività s’intende
la possibilità, da parte dell’utente, di interagire in modo semplice e intuitivo, attraverso apposite interfacce di consultazione. Per interfaccia si intende lo strumento software che consente l'interazione tra macchina e uomo e che quindi appartiene al mondo “paratestuale”.
• L'interfaccia rappresenta lo strumento principale attraverso cui è possibile costruire una forma di narratività. La caratteristica delle risorse digitali trasmesse attraverso il Web è che sono ipertestuali, cioè possono essere lette in modo non lineare: qualunque pagina web può essere la successiva a seconda della scelta del collegamento che fa l'utente.
Disegno dell’interfaccia• La progettazione
dell’interfaccia centrata sugli utenti è definita nell'architettura dell'informazione ed è basata su:
• - precisi bisogni di un'utenza definita;
• - contesto di riferimento dell'utenza;
- contenuti digitali e funzionalità possibili.
Progettazione dell’interfaccia
• Dal punto di vista sociale, occorre analizzare l'utenza e il suo contesto, come ad esempio l'ambiente di lavoro o l'attività in cui l'utente è coinvolto.
• Dal punto di vista tecnico, occorre valutare le funzionalità necessarie all'utente, o “cognitive walkthrough”: queste sono legate all'interfaccia, all'usabilità o al flusso logico delle attività.
Livelli della progettazione (Garrett 2000 )
Approccio concettuale dell'interfaccia è evidenziato nella parte sinistra, con un flusso che va dall'astratto al concreto;Il punto di vista tecnico dell'interfaccia è evidenziato nella parte destra della figura, partendo dalla concezione dell'interfaccia fino alla sua realizzazione.
Navigazione
Per la navigazione, il più diffuso metodo di accesso alle risorse digitali, bisogna creare dei collegamenti ipertestuali. Molte istituzioni culturali, ad esempio, mantengono liste di risorse web come elenco predisposto per gli utenti. Questi collegamenti possono includere le risorse di altri creatori di contenuti come istituzioni culturali, editori ecc. Spesso i collegamenti a risorse digitali sono contenuti nell’OPAC (o catalogo online) delle biblioteche. In questo caso l’OPAC diventa il portale per la ricerca dell’informazione sia nella collezione posseduta sia in una selezione di risorse Internet.
Ricerca
È possibile accedere alle risorse digitali anche tramite le funzionalità offerte dalla ricerca. Un’interfaccia opportunamente predisposta deve permettere agli utenti di scegliere il livello di ricerca più adatto ai propri scopi: gli utenti devono infatti essere messi in grado di comprendere il loro bisogno di informazione e di saperlo formulare nel linguaggio di ricerca, semplice o avanzato che sia.
OPAC: ricerca
Gli OPAC possono diventare le interfacce di un sistema informativo che consente la ricerca per identificare le risorse digitali con funzionalità aggiuntive di ordine e prestito online. L’accesso all’OPAC consente all’utente di consultare il catalogo da casa, fare la ricerca senza assistenza del bibliotecario, prenotare un dato documento, accedere direttamente, se consentito dalle licenze d’uso, alla risorsa digitale. Altre funzionalità avanzate possono comprendere il ranking (ovvero la lista per ordine di importanza dei risultati di ricerca), la possibilità di scaricare i risultati nel proprio computer o di inviarli tramite e-mail.
Navigazione orizzontale e verticale
I collegamenti forniscono una navigazione orizzontale (o horizontal browsing), quando sono del tipo “mostrami altri siti come questo”. Per esempio, un utente può identificare altre pubblicazioni di un autore semplicemente cliccando sul suo nome. Funzionalità simili sono possibili per le voci di una classificazione, per i termini controllati di un soggettario e altro.
I collegamenti forniscono una navigazione verticale (o vertical browsing), quando mostrano una gerarchia di livelli organizzativi. Ad esempio se i risultati mostrano il titolo di una collana, si può aprire una finestra che elenca “tutti i libri in questa collana”. Se i risultati di ricerca riportano la citazione di un libro o il titolo di un periodico, si può navigare downward (vedi il Glossario) per vedere la lista degli articoli contenuti nel libro o nel periodico.
OPAC: navigazioneSpesso i collegamenti a risorse digitali sono contenuti nell’OPAC (o catalogo online) delle biblioteche. In questo caso l’OPAC diventa il portale per la ricerca dell’informazione sia nella collezione posseduta sia in una selezione di risorse Internet. I collegamenti forniscono una navigazione orizzontale (o horizontal browsing), quando sono del tipo “mostrami altri siti come questo”. Per esempio, un utente può identificare altre pubblicazioni di un autore semplicemente cliccando sul suo nome. Un esempio di collegamento verticale è l’accesso ai periodici elettronici dall’OPAC. Dai titoli delle testate dei periodici si possono sfogliare i TOC (Table of contents) dei fascicoli. Si può anche consentire il collegamento al full text o a documenti multimediali, che possono essere presentati con simboli collegati alla citazione, come piccole icone.
Accessibilità
• L'accessibilità è la capacità di un servizio o di una risorsa digitale di essere fruibile con facilità da ogni utente. Il termine è comunemente associato alla possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e delle risorse software a disposizione
Usabilità
• L'usabilità si concentra sull'esperienza dell'utente e su come questo sia capace di usare una particolare funzionalità software o una risorsa digitale per ottenere i suoi obiettivi. Gli studi di usabilità indagano l'interazione dell'utente con la macchina e analizzano elementi come la soddisfazione, la percezione (anche emotiva), le preferenze
Sistemi collaborativi: cenni generali
Ben Shneiderman (1998), che può essere considerato il guru dell’interazione uomo-macchina, propone la realizzazione di un “genex framework” (o un “contesto generatore di eccellenza”, dove Genex è l’abbreviazione di Generator of Excellence), in cui l’interfaccia viene progettata in funzione di quattro attività richieste per l'intercreatività:- raccogliere (Collect): in cui l’utente identifica e raccoglie le risorse digitali;- comunicare (Relate): in cui si possono consultare esperti e colleghi di pari livello;- creare (Create): in cui è possibile esplorare, combinare e valutare possibili soluzioni;- contribuire (Donate): in cui è possibile diffondere i risultati raggiunti e contribuire alla creazione di nuove risorse digitali.