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ARCHI BOOK for EXPO

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Page 1: Archi book for Expo

ARCHI BOOK for EXPO

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EXPO è anche una grande vetrina per l’architettura contemporanea, uno stimolante viaggio alla scoperta di stili e culture progettuali diverse. Nelle pagine che seguono un percorso guidato all’interno del sito espositivo fra i suoi padiglioni e i suoi cluster tematici, attraverso un dialogo con gli studi che li hanno progettati, per comprendere come le identità e i valori tipici di ogni Paese trovino espressione nei concept, nelle soluzioni e nei materiali impiegati.

EXPO è anche una grande vetrina per l’architettura contemporanea, uno stimolante viaggio alla scoperta di stili e culture progettuali diverse. Nelle pagine che seguono un percorso guidato all’interno del sito espositivo fra i suoi padiglioni e i suoi cluster tematici, attraverso un dialogo con gli studi che li hanno progettati, per comprendere come le identità e i valori tipici di ogni Paese trovino espressione nei concept, nelle soluzioni e nei materiali impiegati.

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Il gruppo Vitali è uno degli operatori più importanti nel settore delle costruzioni in Italia e nello sviluppo e gestione dei patrimoni immobiliari. Sviluppa aree, progetta e costruisce edifici adibiti ad uffici, centri commerciali, magazzini per la logistica e strutture per grandi eventi, fiere ed esposizioni. Il gruppo Vitali opera in Italia ed Europea ed è un partner ideale per investitori istituzionali. La sua forza è la capacità di agire come interlocutore unico, in grado di rispondere alle diversificate esigenze dei propri clienti.

Il gruppo Vitali è uno degli operatori più importanti nel settore delle costruzioni in Italia e nello sviluppo e gestione dei patrimoni immobiliari. Sviluppa aree, progetta e costruisce edifici adibiti ad uffici, centri commerciali, magazzini per la logistica e strutture per grandi eventi, fiere ed esposizioni. Il gruppo Vitali opera in Italia ed Europea ed è un partner ideale per investitori istituzionali. La sua forza è la capacità di agire come interlocutore unico, in grado di rispondere alle diversificate esigenze dei propri clienti.

POTENZA. PROGETTUALITÀ. FORZA. SOSTENIBILITÀ.POWER. PLANNING. FORCE. SUSTAINABILITY.

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PROCESSO INTEGRATO: PROGETTAZIONE,COSTRUZIONE, GESTIONE.PROCESSO INTEGRATO: PROGETTAZIONE,COSTRUZIONE, GESTIONE.

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ARCHI

Forte di un patrimonio di cultura aziendale che attraversa tre generazioni imprenditoriali, Vitali è uno degli operatori leader del mercato immobiliare italiano, utilizza standard professionali tra i più evoluti a livello europeo e applica un modello di business innovativo. La sua organizzazione è strutturata per governare l’intero processo che, dalla produzione dei materiali, si sviluppa attraverso la fase progettuale di un intervento (Concept and Planning), la sua realizzazione (Project and Construction Management) e la sua concreta esecuzione (Construction), per concludersi con la consegna finale e la successiva gestione dell’opera finita (Facility and Property Management), attribuendo al Gruppo una funzione da General Contractor, pienamente qualificato. Sempre nel pieno rispetto delle tempistiche di realizzazione e con il controllo attento dei costi, fornendo soluzioni integrate e su misura del Cliente.

Forte di un patrimonio di cultura aziendale che attraversa tre generazioni imprenditoriali, Vitali è uno degli operatori leader del mercato immobiliare italiano, utilizza standard professionali tra i più evoluti a livello europeo e applica un modello di business innovativo. La sua organizzazione è strutturata per governare l’intero processo che, dalla produzione dei materiali, si sviluppa attraverso la fase progettuale di un intervento (Concept and Planning), la sua realizzazione (Project and Construction Management) e la sua concreta esecuzione (Construction), per concludersi con la consegna finale e la successiva gestione dell’opera finita (Facility and Property Management), attribuendo al Gruppo una funzione da General Contractor, pienamente qualificato. Sempre nel pieno rispetto delle tempistiche di realizzazione e con il controllo attento dei costi, fornendo soluzioni integrate e su misura del Cliente.

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COSTRUIRE PERCREARE VALORE.COSTRUIRE PER CREARE VALORE.

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Fondata nel 1989, Vitali Spa è una società attiva nel settore del real estate, con una specializzazione in tre aree di business principali: sviluppo immobiliare, infrastrutture e demolizioni. Al Gruppo Vitali fanno riferimento ben 350 addetti e 150 professionisti specializzati, distribuiti nelle diverse sedi operative localizzate secondo aree strategiche d’intervento.Vitali è partner di livello internazionale di Enti Pubblici e Società Multinazionali: nella valorizzazioni di importanti complessi

immobiliari nella costruzione di grandi infrastrutture

(autostrade, ferrovie, aeroporti e dighe) nello sviluppo immobiliare (housing sociale,

headquarters, Industrial and commercial building, complessi multifunzionali)

nell’attività di decommissioning (demolizioni speciali e recuperi ambientali)

nella strutture per grandi eventi (fiere per esposizioni temporanee e permanenti).

In particolare, la divisione Real Estate si occupa principalmente di realizzare: headquarters, industrial building, offices, retail ed infrastructures. Nella sua attività, collabora con i più importanti studi di architettura internazionali con l’obiettivo di realizzare interventi ad alto valore aggiunto, con benefici diretti per i clienti, ma anche per la comunità, il territorio e l’ambiente. Ne sono testimonianza emblematica il Mediapark Campo dei Fiori di Stezzano (progetto arch. Mario Cucinella), il Palahockey di Torino (progetto Arata Isozaki), l’Innovation Campus di Milano (progetto Ricardo Flores & Eva Prats) e la Porta dell’Expo di Milano (progetto Antonio Citterio).

Fondata nel 1989, Vitali Spa è una società attiva nel settore del real estate, con una specializzazione in tre aree di business principali: sviluppo immobiliare, infrastrutture e demolizioni. Al Gruppo Vitali fanno riferimento ben 350 addetti e 150 professionisti specializzati, distribuiti nelle diverse sedi operative localizzate secondo aree strategiche d’intervento.Vitali è partner di livello internazionale di Enti Pubblici e Società Multinazionali: nella valorizzazioni di importanti complessi

immobiliari nella costruzione di grandi infrastrutture

(autostrade, ferrovie,aeroporti e dighe) nello sviluppo immobiliare (housing sociale,

headquarters, Industrial and commercial building, complessi multifunzionali)

nell’attività di decommissioning (demolizioni speciali e recuperi ambientali)

nella strutture per grandi eventi (fiere per esposizioni temporanee e permanenti).

In particolare, la divisione Real Estate si occupa principalmente di realizzare: headquarters, industrial building, offices, retail ed infrastructures. Nella sua attività, collabora con i più importanti studi di architettura internazionali con l’obiettivo di realizzare interventi ad alto valore aggiunto, con benefici diretti per i clienti, ma anche per la comunità, il territorio e l’ambiente. Ne sono testimonianza emblematica il Mediapark Campo dei Fiori di Stezzano (progetto arch. Mario Cucinella), il Palahockey di Torino (progetto Arata Isozaki), l’Innovation Campus di Milano (progetto Ricardo Flores & Eva Prats) e la Porta dell’Expo di Milano (progetto Antonio Citterio).

real estate development

productionasphalt|concrete|inert material

engineering

infrastructuresroads|highways|airports

special demolitionsdecommissioning|environmental reclamation

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Per il Gruppo Vitali il rispetto per l’ambiente è la filosofia alla base di ogni iniziativa. Per questo costante è l’impegno indirizzato nella ricerca di soluzioni ecosostenibili e tecnologicamente all’avanguardia, che gli consentano di realizzare un’edilizia ecosostenibile e certificata, con bassi consumi energetici e alti standard di comfort, sempre nel rispetto più totale dell’ambiente.La sostenibilità dei nostri progetti è quantificabile: per i centridirezionali sono fondamentali i parametri stabiliti dalle diverse certificazioni ambientali internazionali come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), Carbon Neutral e BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method). Queste certificazioni - oltre a fornire una definizione condivisa delle prestazioni da ottenere, un obiettivo comune e uno standard misurabile - utilizzano un sistema di valutazione per misurare la qualità e l’efficienza energetica di un edificio, il basso impatto paesaggistico e la sua performance ambientale.

L’ECOSOSTENIBILITÀAL PRIMO POSTO.L’ECOSOSTENIBILITÀ AL PRIMO POSTO.

Per il Gruppo Vitali il rispetto per l’ambiente è la filosofia alla base di ogni iniziativa. Per questo costante è l’impegno indirizzato nella ricerca di soluzioni ecosostenibili e tecnologicamente all’avanguardia, che gli consentano di realizzare un’edilizia ecosostenibile e certificata, con bassi consumi energetici e alti standard di comfort, sempre nel rispetto più totale dell’ambiente.La sostenibilità dei nostri progetti è quantificabile: per i centridirezionali sono fondamentali i parametri stabiliti dalle diverse certificazioni ambientali internazionali come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), Carbon Neutral e BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method). Queste certificazioni - oltre a fornire una definizione condivisa delle prestazioni da ottenere, un obiettivo comune e uno standard misurabile - utilizzano un sistema di valutazione per misurare la qualità e l’efficienza energetica di un edificio, il basso impatto paesaggistico e la sua performance ambientale.

Mediapark Campo dei Fiori, CommercialHotel & Leisure, Stezzano, Bergamo - Italy

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La globalizzazione ha accresciuto l’importanza dei valori locali. Consapevoli che le potenzialità e le valenze di un luogo possono determinare lo sviluppo economico e sociale delle comunità, occorre pensare e progettare con una visione globale. Per questo le attività del Gruppo Vitali sono ispirate a programmi e strategie in grado di garantire lo sviluppo integrato nel lungo periodo. Realizziamo strutture su misura per le grandi multinazionali, valutando insieme a loro ogni singolo aspetto dello sviluppo del progetto. Collaboriamo con studi di progettazione internazionali per la realizzazione di strutture complesse. Affianchiamo le imprese nelle scelte strategiche legate alla localizzazione e progettazione degli spazi interni ed esterni, mettendo a loro disposizione tutta la nostra esperienza. Condividiamo le tempistiche di realizzazione e offriamo l’opzione tra locazione e acquisto dell’immobile, compresa la successiva gestione.

STRUTTURESU MISURA.STRUTTURE SU MISURA.

La globalizzazione ha accresciuto l’importanza dei valori locali. Consapevoli che le potenzialità e le valenze di un luogo possono determinare lo sviluppo economico e sociale delle comunità, occorre pensare e progettare con una visione globale. Per questo le attività del Gruppo Vitali sono ispirate a programmi e strategie in grado di garantire lo sviluppo integrato nel lungo periodo. Realizziamo strutture su misura per le grandi multinazionali, valutando insieme a loro ogni singolo aspetto dello sviluppo del progetto. Collaboriamo con studi di progettazione internazionali per la realizzazione di strutture complesse. Affianchiamo le imprese nelle scelte strategiche legate alla localizzazione e progettazione degli spazi interni ed esterni, mettendo a loro disposizione tutta la nostra esperienza. Condividiamo le tempistiche di realizzazione e offriamo l’opzione tra locazione e acquisto dell’immobile, compresa la successiva gestione. Innovation Campus, Microsoft

1 2 3o0.5 1.5 2.5

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VITALIED EXPO 2015.VITALI ED EXPO 2015.

Sono molte le grandi opere infrastrutturali collegate al sito della grande esposizione internazionale di EXPO 2015 che vedono il Gruppo Vitali protagonista. Un impegno che attesta da un lato la grande credibilità e la riconosciuta autorevolezza conquistata in un settore dove contano l’esperienza, l’organizzazione, i mezzi e gli uomini, dall’altro la capacità del Gruppo di porsi sfide ambiziose e di saperle portare a termine sempre nel pieno rispetto di tempi e costi e con la più ampia soddisfazione della clientela.

Sono molte le grandi opere infrastrutturali collegate al sito della grande esposizione internazionale di EXPO 2015 che vedono il Gruppo Vitali protagonista. Un impegno che attesta da un lato la grande credibilità e la riconosciuta autorevolezza conquistata in un settore dove contano l’esperienza, l’organizzazione, i mezzi e gli uomini, dall’altro la capacità del Gruppo di porsi sfide ambiziose e di saperle portare a termine sempre nel pieno rispetto di tempi e costi e con la più ampia soddisfazione della clientela.

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Si tratta del progetto più importante dal punto di vista delle infrastrutture viarie lombarde che collega, di fatto, l’area espositiva con le arterie viarie (A4 Torino-Venezia e A8 dei Laghi) e le ulteriori viabilità secondarie. In tal senso, l’intervento è rivolto a realizzare una piena integrazione del polo espositivo “Expo 2015” con il territorio e a garantire un’adeguata accessibilità al sito.

Si tratta del progetto più importante dal punto di vista delle infrastrutture viarie lombarde che collega, di fatto, l’area espositiva con le arterie viarie (A4 Torino-Venezia e A8 A.dei Laghi) e le ulteriori viabilità secondarie. In tal senso, l’intervento è rivolto a realizzare una piena integrazione del polo espositivo “Expo 2015” con il territorio e a garantire un’adeguata accessibilità al sito.

Door of Expo

Client Infrastrutture Lombarde

Project Team Pro IterAntonio CitterioPatricia Viel and Partners

Durationof works Approximately 2 years

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Un intervento senza precedenti, inserito nel contesto operativo del quarto aeroporto italiano in termini di movimento passeggeri e primo per merci courier. Un’operazione strategica che mira a dare ulteriore sprint allo scalo orobico, in vista soprattutto dell’Expo del 2015, ed a proseguire l’azione di rincorsa al podio tra gli scali del nostro Paese come numero di passeggeri in transito.

Un intervento senza precedenti, inserito nel contesto operativo del quarto aeroporto italiano in termini di movimento passeggeri e primo per merci courier. Un’operazione strategica che mira a dare ulteriore sprint allo scalo orobico, in vista soprattutto dell’Expo del 2015, ed a proseguire l’azione di rincorsa al podio tra gli scali del nostro Paese come numero di passeggeri in transito.

Orio al Serio airport

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Autostrada fondamentale per il territorio lombardo, ancor più strategica in prospettiva dell’Expo 2015, la nuova direttrice che collega direttamente Brescia con Milano assolve la funzione, per altro, di scaricare l’A4 di una parte del traffico che la percorre. L’intervento ha visto, da parte del gruppo Vitali, la realizzazione del raccordo autostradale Brebemi nel tratto che va da Treviglio a Cassano d’Adda per complessivi 6,5 km.

Autostrada fondamentale per il territorio lombardo, ancor più strategica in prospettiva dell’Expo 2015, la nuova direttrice che collega direttamente Brescia con Milano assolve la funzione, per altro, di scaricare l’A4 di una parte del traffico che la percorre. L’intervento ha visto, da parte del gruppo Vitali, la realizzazione del raccordo autostradale Brebemi nel tratto che va da Treviglio a Cassano d’Adda per complessivi 6,5 km.

Bre.Be.Mi.

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Il Gruppo Vitali ha inoltre contribuito alla costruzione del collegamento autostradale denominato TEEM, nel tratto da Melegnano ad Agrate Brianza per un totale di 32 chilometri, collegando la Bre.Be.Mi, l’autostrada A1 e A4. Vitali si è aggiudicato l’appalto del lotto A di circa 3,5 km., le cui opere principali comprendono la realizzazione di n.2 gallerie artificiali e di 4 cavalcavia.

Il Gruppo Vitali ha inoltre contribuito alla costruzione del collegamento autostradale denominato TEEM, nel tratto da Melegnano ad Agrate Brianza per un totale di 32 chilometri, collegando la Bre.Be.Mi, l’autostrada A1 e A4. Vitali si è aggiudicato l’appalto del lotto A di circa 3,5 km., le cui opere principali comprendono la realizzazione di n.2 gallerie artificiali e di 4 cavalcavia.

TEEM

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Il tracciato di interconnessione tra Brebemi e Pedemontana in territorio bergamasco si sviluppa per circa 16-18 Km, interessando i comuni di Osio Sopra, Osio Sotto, Ciserano, Boltiere, Pontirolo Nuovo, Treviglio, Fara Gera d’Adda e Casirate. Lungo l’arteria sono stati realizzati 6 svincoli di collegamento alla viabilità esistente e ai nuovi interventi programmati dagli Enti Locali, oltre ad un’area di servizio nel comune di Treviglio.

Il tracciato di interconnessione tra Brebemi e Pedemontana in territorio bergamasco si sviluppa per circa 16-18 Km, interessando i comuni di Osio Sopra, Osio Sotto, Ciserano, Boltiere, Pontirolo Nuovo, Treviglio, Fara Gera d’Adda e Casirate. Lungo l’arteria sono stati realizzati 6 svincoli di collegamento alla viabilità esistente e ai nuovi interventi programmati dagli Enti Locali, oltre ad un’area di servizio nel comune di Treviglio.

IPB

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La riqualifica della Rivoltana è stata un’opera particolarmente complessa, che si è inserita in un ambito territoriale molto urbanizzato, particolarmente ricco di vincoli al contorno (come costruzioni, piani urbanistici di espansione industriale, elementi di pregio ambientale, ecc.) nel quale la presenza antropica ha determinato sostanziali modificazioni all’ambiente originario con il risultato di trovarsi in un contesto fortemente edificato e densamente abitato. Il tratto di riqualifica si è sviluppato poco più a Nord-Est dell’intersezione con la rotatoria a raso in corrispondenza dell’accesso all’idroscalo di Milano , fino al comune di Liscate per un totale di 6,7 Km.

La riqualifica della Rivoltana è stata un’opera particolarmente complessa, che si è inserita in un ambito territoriale molto urbanizzato, particolarmente ricco di vincoli al contorno (come costruzioni, piani urbanistici di espansione industriale, elementi di pregio ambientale, ecc.) nel quale la presenza antropica ha determinato sostanziali modificazioni all’ambiente originario con il risultato di trovarsi in un contesto fortemente edificato e densamente abitato. Il tratto di riqualifica si è sviluppato poco più a Nord-Est dell’intersezione con la rotatoria a raso in corrispondenza dell’accesso all’idroscalo di Milano , fino al comune di Liscate per un totale di 6,7 Km.

SP 14 Rivoltanae variante di Liscate

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THE LAND OF HOPECHINA PAVILION

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Project Name China Pavilion, Expo Milano 2015

Pavilion Theme The Land of Hope

Architect Tsinghua University + Studio Link-Arc

Chief Architect Yichen Lu (Tsinghua University + Studio Link-Arc)

Associate-in-Charge Qinwen Cai, Kenneth Namkung (Studio Link-Arc)

Project Team Alban Denic, Shuning Fan, Mario Bastianelli,Ching-Tsung Huang, Hyunjoo Lee, Dongyul Kim,Ivi Diamantopoulou, Wei Huang,Zachary Grzybowski, Elvira Hoxha, Aymar Mariño-Maza, Zoe Zhou (Studio Link-Arc)

Structural Engineer Simpson Gumpertz & Heger + F&M Ingegneria

Lighting Academy of Arts and Design, Tsinghua University

Cladding Elite Facade Consultants + ATLV

Contractor China Arts Construction and Decoration Company, Ltd., Unique Europe S.r.L, Bodino Engineering S.r.L.

Project Time Approximate Start of Construction: July 2014Projected Completion: May 2015

Building Area Project Area: 4000 m2

Site Area: 4590 m2

Cost

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THE LAND OF HOPECHINA PAVILION

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Situato sul lato a metà del percorso tra l’Expo Centre ed il Cardo, dove il perimetro dell’area assume la forma di una cuspide triangolare, quello della Repubblica Popolare Cinese è il secondo Padiglione nazionale più grande della manifestazione dopo quello della Germania, con una superficie complessiva di 4.590 mq.

Il tema scelto per l’esposizione, Terra di speranza, cibo per la vita, intende sottolineare l’importanza di una integrazione armonica tra l’ambito delle metropoli, caratterizzato da uno sviluppo sempre crescente, e quello del paesaggio agricolo circostante, visto come un patrimonio culturale da difendere e conservare: il progetto interpreta questo duplice ambito attraverso le forme della copertura, modellate attraverso la fusione tra il profilo dello skyline di una città sul fronte nord dell’edificio e quello del profilo orografico del paesaggio sul fronte sud, esprimendo così l’idea che la “speranza” possa essere realizzata quando natura e città riescono a coesistere in una condizione di equilibrio.

Questa grande superficie ondulata, che copre interamente lo spazio espositivo, è costituita dal punto di vista costruttivo da tre diversi livelli: una struttura portante in legno ed acciaio, che costituisce una trama di elementi incrociati, uno strato impermeabile nel mezzo, ed una serie di pannelli ombreggianti in bambù sulla parte esterna, che si pongono come filtro per la luce naturale e permettono di ridurre i consumi energetici dell’edificio, ricollegandosi alle declinazioni della sostenibilità promosse dalla manifestazione.

THE LAND OF HOPECHINA PAVILION

Situato sul lato a metà del percorso tra l’Expo Centre ed il Cardo, dove il perimetro dell’area assume la forma di una cuspide triangolare, quello della Repubblica Popolare Cinese è il secondo Padiglione nazionale più grande della manifestazione dopo quello della Germania, con una superficie complessiva di 4.590 mq.

Il tema scelto per l’esposizione, Terra di speranza, cibo per la vita, intende sottolineare l’importanza di una integrazione armonica tra l’ambito delle metropoli, caratterizzato da uno sviluppo sempre crescente, e quello del paesaggio agricolo circostante, visto come un patrimonio culturale da difendere e conservare: il progetto interpreta questo duplice ambito attraverso le forme della copertura, modellate attraverso la fusione tra il profilo dello skyline di una città sul fronte nord dell’edificio e quello del profilo orografico del paesaggio sul fronte sud, esprimendo così l’idea che la “speranza” possa essere realizzata quando natura e città riescono a coesistere in una condizione di equilibrio.

Questa grande superficie ondulata, che copre interamente lo spazio espositivo, è costituita dal punto di vista costruttivo da tre diversi livelli: una struttura portante in legno ed acciaio, che costituisce una trama di elementi incrociati, uno strato impermeabile nel mezzo, ed una serie di pannelli ombreggianti in bambù sulla parte esterna, che si pongono come filtro per la luce naturale e permettono di ridurre i consumi energetici dell’edificio, ricollegandosi alle declinazioni della sostenibilità promosse dalla manifestazione.

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Situato sul lato a metà del percorso tra l’Expo Centre ed il Cardo, dove il perimetro dell’area assume la forma di una cuspide triangolare, quello della Repubblica Popolare Cinese è il secondo Padiglione nazionale più grande della manifestazione dopo quello della Germania, con una superficie complessiva di 4.590 mq.

Il tema scelto per l’esposizione, Terra di speranza, cibo per la vita, intende sottolineare l’importanza di una integrazione armonica tra l’ambito delle metropoli, caratterizzato da uno sviluppo sempre crescente, e quello del paesaggio agricolo circostante, visto come un patrimonio culturale da difendere e conservare: il progetto interpreta questo duplice ambito attraverso le forme della copertura, modellate attraverso la fusione tra il profilo dello skyline di una città sul fronte nord dell’edificio e quello del profilo orografico del paesaggio sul fronte sud, esprimendo così l’idea che la “speranza” possa essere realizzata quando natura e città riescono a coesistere in una condizione di equilibrio.

Questa grande superficie ondulata, che copre interamente lo spazio espositivo, è costituita dal punto di vista costruttivo da tre diversi livelli: una struttura portante in legno ed acciaio, che costituisce una trama di elementi incrociati, uno strato impermeabile nel mezzo, ed una serie di pannelli ombreggianti in bambù sulla parte esterna, che si pongono come filtro per la luce naturale e permettono di ridurre i consumi energetici dell’edificio, ricollegandosi alle declinazioni della sostenibilità promosse dalla manifestazione.

Il percorso è invece concepito come una sequenza di spazi diversamente dimensionati ed attrezzati: nell’area di attesa saranno posizionati una serie di schermi LCD che permetteranno di avere un inquadramento generale dei temi del padiglione; l’area “Paradiso” ospiterà alcune installazioni multimediali che racconteranno i 24 periodi del calendario agricolo cinese; l’area “Human” mostrerà gli elementi caratteristici della cultura Yunnan (Patrimonio dell’Unesco 2013), l’area “Terra” presenterà le diverse sfaccettature del paesaggio cinese (dai campi alle montagne), mentre l’area “Armonia” sarà dedicata alla rappresentazione di quell’idea di rapporto armonico tra uomo e natura, tema dell’esposizione del Padiglione, che passa attraverso un uso razionale delle risorse ed una visione sostenibile dello sviluppo; la sequenza si conclude infine con i visitatori che escono dall’edificio su una piattaforma panoramica sotto i pannelli ombreggianti di bambù.

Il progetto è stato realizzato in seguito ad un concorso vinto da Yichen Lu (Tsinghua University + Studio Link-Arc), che prima di fondare il suo studio a New York nel 2011 è stato project manager presso Steven Holl Architects, ed oggi è professore associato presso la Tsinghua University di Pechino.

Oltre che dal Padiglione nazionale, la Cina sarà rappresentata ad Expo 2015 dal Padiglione di Vanke (multinazionale cinese del Real Estate), progettato da Daniel Libeskind, e da quello di China Corporate United Pavilion, che ospiterà un gruppo di più di venti aziende del Paese e sarà imperniato sulla simbologia del “seme” e sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare.

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Il percorso è invece concepito come una sequenza di spazi diversamente dimensionati ed attrezzati: nell’area di attesa saranno posizionati una serie di schermi LCD che permetteranno di avere un inquadramento generale dei temi del padiglione; l’area “Paradiso” ospiterà alcune installazioni multimediali che racconteranno i 24 periodi del calendario agricolo cinese; l’area “Human” mostrerà gli elementi caratteristici della cultura Yunnan (Patrimonio dell’Unesco 2013), l’area “Terra” presenterà le diverse sfaccettature del paesaggio cinese (dai campi alle montagne), mentre l’area “Armonia” sarà dedicata alla rappresentazione di quell’idea di rapporto armonico tra uomo e natura, tema dell’esposizione del Padiglione, che passa attraverso un uso razionale delle risorse ed una visione sostenibile dello sviluppo; la sequenza si conclude infine con i visitatori che escono dall’edificio su una piattaforma panoramica sotto i pannelli ombreggianti di bambù.

Il progetto è stato realizzato in seguito ad un concorso vinto da Yichen Lu (Tsinghua University + Studio Link-Arc), che prima di fondare il suo studio a New York nel 2011 è stato project manager presso Steven Holl Architects, ed oggi è professore associato presso la Tsinghua University di Pechino.

Oltre che dal Padiglione nazionale, la Cina sarà rappresentata ad Expo 2015 dal Padiglione di Vanke (multinazionale cinese del Real Estate), progettato da Daniel Libeskind, e da quello di China Corporate United Pavilion, che ospiterà un gruppo di più di venti aziende del Paese e sarà imperniato sulla simbologia del “seme” e sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare.

Il percorso è invece concepito come una sequenza di spazi diversamente dimensionati ed attrezzati: nell’area di attesa saranno posizionati una serie di schermi LCD che permetteranno di avere un inquadramento generale dei temi del padiglione; l’area “Paradiso” ospiterà alcune installazioni multimediali che racconteranno i 24 periodi del calendario agricolo cinese; l’area “Human” mostrerà gli elementi caratteristici della cultura Yunnan (Patrimonio dell’Unesco 2013), l’area “Terra” presenterà le diverse sfaccettature del paesaggio cinese (dai campi alle montagne), mentre l’area “Armonia” sarà dedicata alla rappresentazione di quell’idea di rapporto armonico tra uomo e natura, tema dell’esposizione del Padiglione, che passa attraverso un uso razionale delle risorse ed una visione sostenibile dello sviluppo; la sequenza si conclude infine con i visitatori che escono dall’edificio su una piattaforma panoramica sotto i pannelli ombreggianti di bambù.

Il progetto è stato realizzato in seguito ad un concorso vinto da Yichen Lu (Tsinghua University + Studio Link-Arc), che prima di fondare il suo studio a New York nel 2011 è stato project manager presso Steven Holl Architects, ed oggi è professore associato presso la Tsinghua University di Pechino.

Oltre che dal Padiglione nazionale, la Cina sarà rappresentata ad Expo 2015 dal Padiglione di Vanke (multinazionale cinese del Real Estate), progettato da Daniel Libeskind, e da quello di China Corporate United Pavilion, che ospiterà un gruppo di più di venti aziende del Paese e sarà imperniato sulla simbologia del “seme” e sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare.

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01. Your project took inspiration from the traditional agricultural Chinese landscape. In which way this reference was expressed in the composition choices of your project?As mentioned in the project description, the Pavilion is envisioned as a cloud hovering over a “field of hope”. While the “field” is an obvious allusion to China’s agricultural landscape, many other references to China’s geography and landscape are embedded in the project’s form.The project’s expressive roof, for example, is derived by merging the profile of a city skyline (an abstracted image of Beijing’s central business district) with the profile of a rolling mountainous landscape similar to those found in many parts of China. In this way, the Pavilion references not just Chinese agriculture, but instead alludes to the many geographies that characterize modern China.

02. Having a look to your office profile, we saw a collaboration with Steven Holl Architects. In your work, and specifically in the project for the China Pavilion, has this experience influenced you in any way? Can you tell also something more about the other project you are currently working on?Studio Link-Arc’s leadership has substantial experience with prominent international design offices. This experience has proven extraordinarily valuable, but not for stylistic reasons. Our firm’s leadership has been involved in large, complex, and fast-moving projects all over the world, and we have seen the working methods and thought processes that separate great architects from the good ones.

01. Your project took inspiration from the traditional agricultural Chinese landscape. In which way this reference was expressed in the composition choices of your project?As mentioned in the project description, the Pavilion is envisioned as a cloud hovering over a “field of hope”. While the “field” is an obvious allusion to China’s agricultural landscape, many other references to China’s geography and landscape are embedded in the project’s form.The project’s expressive roof, for example, is derived by merging the profile of a city skyline (an abstracted image of Beijing’s central business district) with the profile of a rolling mountainous landscape similar to those found in many parts of China. In this way, the Pavilion references not just Chinese agriculture, but instead alludes to the many geographies that characterize modern China.

02. Having a look to your office profile, we saw a collaboration with Steven Holl Architects. In your work, and specifically in the project for the China Pavilion, has this experience influenced you in any way? Can you tell also something more about the other project you are currently working on?Studio Link-Arc’s leadership has substantial experience with prominent international design offices. This experience has proven extraordinarily valuable, but not for stylistic reasons. Our firm’s leadership has been involved in large, complex, and fast-moving projects all

INTERVIEW ABOUT THE PROJECT

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The most important lesson that Yichen Lu (our principal) drew from his own experience working with Frank Gehry and Steven Holl is to believe his own intuition and judgement. A successful design is based on a series of correct decisions. When a design team is embedded in the development of a project, it is very difficult to decide whether a decision is right or wrong- when the time comes, we have to follow our instincts and trust ourselves. Fortunately, most of our decisions have been correct. In addition, our experience has reinforced our belief in the power of collaborative design. Our design process is defined by open discussion, thoughtful research, and intense teamwork. Each member of our studio is a multifaceted designer with the ability to work in multiple formats, including physical models, digital models, and sketches. In addition, our designers are fully engaged in projects the beginning to the end- from concept design, to construction drawings, and ultimately to construction administration. As a result, architects in our office grow quickly, both as designers and as professionals. At the moment, Studio Link-Arc is currently quite active. In addition to managing the construction of the China Pavilion for the 2015 Milan Expo, we are overseeing the construction of two major projects: a 300,000 square meter commercial and residential master plan in Guangdong, and a private gallery and clubhouse in Shenzhen. In addition, we are currently designing an archive library for a private developer, as well as a five-screen cinema complex- one of the first commercial buildings that will be built in the previously mentioned master plan. 03. In the construction phase, how did you relate with the construction rules established for

over the world, and we have seen the working methods and thought processes that separate great architects from the good ones.The most important lesson that Yichen Lu (our principal) drew from his own experience working with Frank Gehry and Steven Holl is to believe his own intuition and judgement. A successful design is based on a series of correct decisions. When a design team is embedded in the development of a project, it is very difficult to decide whether a decision is right or wrong- when the time comes, we have to follow our instincts and trust ourselves. Fortunately, most of our decisions have been correct. In addition, our experience has reinforced our belief in the power of collaborative design. Our design process is defined by open discussion, thoughtful research, and intense teamwork. Each member of our studio is a multifaceted designer with the ability to work in multiple formats, including physical models, digital models, and sketches. In addition, our designers are fully engaged in projects the beginning to the end- from concept design, to construction drawings, and ultimately to construction administration. As a result, architects in our office grow quickly, both as designers and as professionals. At the moment, Studio Link-Arc is currently quite active. In addition to managing the construction of the China Pavilion for the 2015 Milan Expo, we are overseeing the construction of two major projects: a 300,000 square meter commercial and residential master plan in Guangdong, and a private gallery and clubhouse in

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