aprile 2013

28
Nuova vita per il Centro Pastorale Mons. Enrico Ratti anno XCI - n. 4 - Aprile 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno

Upload: basilica-s-giuseppe

Post on 09-Mar-2016

221 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

Aprile 2013

TRANSCRIPT

Page 1: Aprile 2013

Nuova vita per il Centro Pastorale Mons. Enrico Ratti

anno XCI - n. 4 - Aprile 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno

Page 2: Aprile 2013

«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO

Il prossimo uscirà domenica 19 Maggio 2013

anno XCI, 21 Aprile 2013, numero 4

Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

In copertina: Il taglio del nastro per l’inaugurazione del nuovo Centro Mons. Enrico Ratti, domenica 17 marzo 2013.

Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;

ORARI SANTE MESSE FESTIVE

Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347www.basilicasangiuseppe.it – [email protected] alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18

Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352www.oratoriosanrocco.it – [email protected] Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi

Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzarettopiazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30

Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramentovia Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368Domenica alle 8.30

Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130www.monaci-benedettini-seregno.com - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18

Santuario di Maria Ausiliatrice(Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30

San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30

Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.itDomenica alle 9

Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9

Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096www.parrocchiasantavaleria.it - [email protected] alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382www.parrocchiaceredo.it – [email protected] alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18

Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810www.psase.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635www.sancarloseregno.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18

Page 3: Aprile 2013

Nell’ultimo numero siamoriusciti a mettere in coper-tina il nuovo Papa, elettoproprio mentre manda-vamo in stampa il nostro la-voro. Ora ad un mese didistanza possiamo rifletteremeglio su questi eventi sor-prendenti che la Chiesa cista facendo vivere.Molte sono le analisi che inqueste settimane si sono af-follate sui mezzi di comuni-cazione e molti i commentidella gente comune che hocolto anche in parrocchia ein città. Quasi tutti impron-tati alla simpatia e alla spe-ranza verso il nuovo Papa.Una mia cara amica, oggibuddista, mi ha scritto chesi è commossa alle primeparole del Papa e ha reci-tato con lui e la folla le pre-ghiere che da anni nonusava più. Altri pur non cre-denti e non partecipantialla vita della Chiesa mihanno comunicato sentimenti di ap-prezzamento per lo stile e le paroledel nuovo Papa. E poi moltissimi ecommenti positivi colti sul sagrato, inconfessionale, al bar e passeggiandotra le vie di Seregno. Papa Francescoci ha poi sorpreso quasi ogni giornocon gesti e parole inaspettate per ilsuo alto ruolo e ministero. Mi chiedo: cosa sta succedendo?Succede quello che nella Chiesa capitamolte volte nei cicli della sua storia.Dopo periodi in cui la “Parola di Dio èrara”, per usare una espressione del-l’Antico Testamento, poi vengono mo-menti in cui sembra che tutto si mettain movimento e sorgano cose nuove.I gesti e le parole del Papa ci mostrano

in atto, e con nuova forza rispetto aisuoi predecessori, cosa significhinotante belle idee maturate al tempodel Concilio Vaticano II e scritte neisuoi documenti. Il Papa come Vescovodi Roma anzitutto, che si mette incammino con la sua gente, che parlala sua lingua in modo semplice e com-prensibile, che resiste ad onori e ri-nuncia a mezzi non necessari, chepredilige la croce, i bambini, i poverie il popolo di Dio… sono tutti segniche suscitano entusiasmo e speranzain molti. Mi rendo conto di quanto laChiesa cattolica sia sotto i riflettori ditutti, e se diamo buoni segni ed esempi,questi possano iniettare bene nelcorpo della intera società e nella co-

munità delle nazioni e dellediverse religioni.Mi chiedo ancora: come cicoinvolge nel nostro cam-mino ecclesiale qui a Se-regno, quanto sta succe-dendo a Roma? Ci inco-raggia ad andare al cuoredella fede che è il Vangelodell’amore di Dio tenero,paziente, paterno e gioioso.Questo è quanto ci dice ilPapa. Ci incoraggia a risco-prire con gli altri quello checi unisce prima di quelloche ci divide (sulla cono-scenza e sulla morale). Ciincoraggia a proseguire spe-ditamente nella costruzionedella comunità pastorale cit-tadina come segno di unpopolo di Dio in cui diversiministeri e carismi sianotutti armonicamente unitinel vivere e rendere visibilela bellezza della speranzacristiana. Ci suggerisce dinon avere paura della croce

della persecuzione, della fatica delladisciplina che richiede camminaredietro a Gesù davvero.Mi chiedo ancora: dove andremo?Non lo so, ed è giusto non sapere inanticipo troppe cose. Lo Spirito diGesù guida la sua Chiesa e lui ci indi-cherà le strade giuste per riaccen-dere i nostri cuori e gustare labellezza della vita e della fede chesono doni di Dio. Intanto ascoltiamoPapa Francesco e impariamo dai suoigesti e dalle sue parole quello cheDio ci vuole comunicare. E ora –quindi – “camminiamo insieme”.

Don Paolo Ciotti Direttore

73APRILEduemilatredici

Editoriale

Primavera di speranze ed evoluzioni nella Chiesa, nel Paese e nel nostro territorio

“E ora camminiamo insieme…”Un Papa semplice, essenziale e che arriva al cuore di molti. Dove ci porterà?

Page 4: Aprile 2013

diamo con serenità a Colui che ci hasuscitati come suoi strumenti, in qua-lunque ruolo educativo ci troviamo!

…E FIRENZE!Anche gli adolescenti hanno vissutoil loro pellegrinaggio cittadino… maè meglio lasciare la parola a loro:Può sembrare banale ma la bel-lezza di questa esperienza tra Fi-renze e Barbiana sta nellacompagnia. Una bella esperienza ècapace di riempirti di gioia, mentreun’esperienza nella quale c’è spiritodi condivisione, nella quale ci si facompagnia, appunto, è capace didarti la carica e di portare quellagioia anche nelle cose di tutti igiorni. Anche nella scuola e anchenel lavoro (proprio come facevadon Milani!). Silvia Bellù, educatriceGrazie a questa gita di tre giorni hoavuto modo di: vedere una bellis-sima città, sentire delle interessantitestimonianze relative alla vita di

74 APRILEduemilatredici

TRA ROMA, ASSISI…Ormai da qualche anno il camminodei nostri preadolescenti incrocia ipassi dei grandi e storici testimonidella fede cristiana proprio in conco-mitanza con i tempi liturgici chesono al cuore dell’esperienza di ognicredente.E ancora più significativo è che sianoesperienze vissute sempre più nelsegno di una comunione tra le di-verse realtà oratoriane della nostracittà di Seregno. Entrambi i pellegri-naggi sono stati infatti introdotti dauna serata preparatoria, con un du-plice obiettivo: da una parte, stuzzi-care l’appetito e l’interesse per lefigure e i luoghi da incontrare; dall’al-tro, cominciare a creare l’amalgamadel gruppo. Il risultato è che davvero questi ra-gazzi ci insegnano ad abbattere tantedelle piccole grandi barriere chespesso rallentano i processi di scam-bio e incontro che noi del mondoadulto, anche ecclesiale, fatichiamoun po’ ad innescare.

L’inizio Quaresima a Roma con i14enni ha visto la partecipazione di46 tra ragazzi e ragazze, di varia pro-venienza. Sulle orme di Pietro ePaolo, hanno guardato alla loro para-bola di uomini provocati dalla chia-mata del Signore a compiere unascelta di libertà, fidandosi della pro-messa fatta loro dal Signore: “perchéla vostra gioia sia piena!”. Questo il ti-tolo dell’inno che ha accompagnatoi tre giorni vissuti insieme.I primissimi giorni del tempo pa-squale sono invece stati vissuti dai ra-gazzi di seconda media ad Assisi, allascoperta di un Francesco impegnatoa diventare sempre più consapevol-mente e positivamente ‘protagonista’

della sua vita (in linea con il progettoeducativo del primo anno verso laProfessione di Fede).

Come è andata?Quello che mi sento di dire è, anzi-tutto, bene. L’operazione ‘aggrega-zione’ ha funzionato alla grande,anche grazie alla bellezza dei luoghie ai ritmi decisamente sostenibili, manon lassi, che abbiamo proposto. La sfida che mi sembra però cigiunga sempre più netta è quella delriuscire a proporre gli altissimi con-tenuti di fede ed esperienza umanache queste figure ci offrono a ragazziche sembrano esservi già assuefatti.Ci sono potenzialità di provocazionedavanti alle quali si ha come la sensa-zione che riescano a fare breccia solofino a un certo punto. Ma probabil-mente è giusto così.Come abbiamo cantato nei giorni adAssisi, “C’è terra buona per te!”. La se-mina richiede pazienza e la cura piùsapiente di ciò che ne verrà la affi-

Pastorale Giovanile

I pellegrinaggi della Pastorale Giovanile

Una bella testimonianza di tutta la città per tutta la città

I quattordicenni a Roma.

Page 5: Aprile 2013

don Lorenzo Milani, e dal motto “Icare” ho avuto soprattutto modo dicapire che bisogna sempre essere ingrado di dar valore ad ogni singologesto che compiamo, senza mai sot-tovalutare nulla! Chiara Mandaradoni La domanda che ci è stata postaall’inizio della tre giorni è stata:“Come si fa ad essere felici?” Io ri-spondo che felicità è visitare unasplendida città come Firenze incompagnia di amici; pensare che irisultati del metodi di Don Milani,ai nostri occhi impossibili e lonta-nissimi, possono essere toccati conmano; conoscere coloro che hannoavuto la possibilità di stare a con-tatto con il priore, che sono diven-tati delle splendide persone,cittadini a modo, portatori diun’esperienza affascinante e ben di-sposti a condividerla con molta di-sponibilità; sentirsi chiamare“biscaro” senza capirne il signifi-cato; correre da una parte all’altradella città sotto gli sguardi interro-gativi dei passanti; sapere che i ven-ditori ambulanti conoscono megliol’inglese di noi studenti; ascoltare le“leggendarie” vicende della depen-dance “Gerico”; i cori sul pullman;l’inaspettata sfacchinata verso Bar-biana... Il tutto condito con unabuona e misurata dose di Vangelo,

che in fondo non fa mai male. Perconcludere voglio far mia una“massima” che ho sentito da qual-che parte: la felicità è fatta di mo-menti, momenti come quelli cheabbiamo vissuto noi. Esperienzacaldamente consigliata a tutti, so-prattutto a quelli che dopo la Cre-sima pensano di tagliare i ponticon la realtà oratoriana. Silvia Corbetta Da rifare, interessante e bella com-pagnia. Andrea Luciani Bella l’esperienza soprattutto il pen-siero di scuola di don Milani.

Davide Tincati Ho sempre nomi-nato don Milanisenza mai saperechi fosse veramente,ora che l’ho sco-perto vedo il fatto diessere andato allescuole “don Milani”con una nuova con-sapevolezza. Davide Frassetto La tre giorni a Fi-renze è statau n ’ e s p e r i e n z amolto positiva. Latestimonianza degli

75APRILEduemilatredici

Pastorale Giovanile

alunni di Don Milani è stata moltointeressante per via del suo metodonon convenzionale che però riu-sciva a coinvolgere tutti senza la-sciare nessuno indietronell’apprendimento. La parte che hopreferito però è stata la visita alcentro storico della città. Alessandra Piovesan La tre giorni adolescenti a Firenzeè stata un’ esperienza molto intensasia dal punto di vista spirituale cheda quello culturale. Il tema princi-pale è stata la figura di don Lo-renzo Milani, che mi ha colpito peril suo desiderio di migliorare il si-stema, soprattutto quello scolastico,che lo ha spinto a non avere maipaura di esprimere il proprio pen-siero, cosa che tutti dovremmo im-parare. La parte culturale è statamolto interessante (grazie a tutti glieducatori, che hanno fatto daguide) poiché siamo riusciti a ve-dere le chiese e i monumenti prin-cipali e ad assaporare ilmeraviglioso clima fiorentino.Fabio Giussani (estratto dal n° 27 del New’s Rock)

Giovanna AgostiniAusiliaria diocesana

I ragazzi di seconda media ad Assisi.

Gli adolescenti a Barbiana.

Page 6: Aprile 2013

Nei giorni dal 5 al 12 aprile2013 un gruppo di pellegrinidelle Parrocchie della nostracittà ha percorso i luoghi piùsignificativi della Terra Santa,accompagnati dal PrevostoMons. Bruno Molinari e daDon Sergio Dell’Orto, guidatida due persone esperte: DonIsidoro Crepaldi e il diaconoMauro Agosti. L’iniziativa sicollocava nell’anno della Fedee ha avuto lo scopo precipuodi aiutare i partecipanti a rin-novare il proprio affidamentoa Cristo ripercorrendo lestrade e i luoghi “dove Lui èpassato”. Il viaggio ha rappre-sentato un’avventura esi-gente, ma indimenticabile peril cristiano: trovarsi a Nazaret,sul lago di Tiberiade, a Cafar-nao, a Gerusalemme e Be-tlemme costituisce per ilcredente un “ritorno a casa”,in quei posti e fatti che dentroil suo cuore, fin dall’infanzia,sono roccia sicura d’identità edi riferimento morale.Ripensando alla formazionealla lectio divina ricevutanegli anni giovanili, nel pe-riodo in cui la nostra Diocesiera guidata dal Card. Martini, abbiamoapprezzato il fatto di sentirci ripeteredalla guida che “nel paese della Bib-bia si va per leggere la Bibbia e inna-morarsene”! Abbiamo sperimentatoche andare in Terra Santa significacompiere il più bel corso di EserciziSpirituali, immersi nella bellezza diun’avventura turistica.Ma oltre alle visite ai luoghi archeolo-gici, abbiamo avuto modo di incon-trare la chiesa costituita dalle pietrevive che sono i cristiani che risiedono

in questi territori. Seppur numerica-mente ridotti, mantengono una pre-senza viva e piena di entusiasmo,ricca di opere visibili (scuole e attivitàsociali) e invisibili (azioni di media-zione tra i Palestinesi e gli Israeliani),coltivando il desiderio di porre le basiper una pace duratura in queste terreancora oggi così lacerate.In particolare ci è rimasto nel cuorel’incontro con Fratel Marco, PiccoloFratello Jesus Caritas (ordine reli-gioso avente origine dall’esperienza

spirituale di Charles de Fou-cauld), che vive insieme adaltri due confratelli nella cittàdi Nazaret, condividendo l’esi-stenza “povera e semplice”della stragrande maggioranzadella popolazione.Abbiamo gustato l’ospitalitàpalestinese nell’incontro (se-guito dal pranzo) con il Par-roco di Taybe, unico paese amaggioranza cristiana, che ciha illustrato il loro problema-tico vivere: acqua potabile aore, spostamenti controllati,sanità inesistente, muro diviso-rio oltrepassabile con lunghecode e controlli. Esperienzedure e quotidiane conferma-teci anche da padre Mario,francescano di origini liba-nesi, parroco di Gerico, uncentinaio di cristiani, al cen-tro di un’esperienza che coin-volge anche una scuola conoltre 500 alunni…Ci ha col-pito la serenità anche deglialtri francescani incontratinelle cappelle, nelle chiese,nelle basiliche, nelle scuole. Eci hanno ringraziato comechiesa locale per aver fattoloro visita e lasciato un contri-

buto tangibile oltre a quello prove-niente dalla Santa Sede. Aiuto perl’economia locale affinché i residenticristiani possano rimanere.A poche ore dal rientro non tuttoquello che abbiamo visto, sentito, gu-stato, incontrato è sedimentato, mada oggi le notizie di quella parte delmondo sono sicuramente anche piùnostre.

Mauro Frigerio e Giovanni Gianola

76

Chiesa Locale

Al rientro di un viaggio intenso e significativo

In cammino nella terra di Gesù: riflessioni sul pellegrinaggioL’iniziativa si colloca all’interno dell’Anno della Fede

APRILEduemilatredici

Il gruppo dei concittadini rientrati sabato 13aprile dal viaggio in Terra Santa guidato da mon-signor Bruno Molinari, con don Sergio Dell'Orto edon Isidoro Crepaldi.

Page 7: Aprile 2013

77APRILEduemilatredici

Chiesa Locale

Il sogno di mons. SilvanoMotta si è realizzato!In occasione della festa pa-tronale di San Giuseppe, do-menica 17 marzo, si èinaugurato il nuovo CentroPastorale “Mons. EnricoRatti” completamente ri-strutturato.La cerimonia d’inaugura-zione è stata preceduta dallaMessa solenne in Basilicapresieduta da mons. SilvanoMotta che ha creduto forte-mente e si è speso a pienemani per la realizzazione diquest’opera al servizio dellacomunità. Assieme a luihanno concelebrato mons.Bruno Molinari, mons. PinoCaimi e don Paolo Ciotti.“Oggi questa comunità fe-steggia il patrono S. Giu-seppe - ha ricordato mons.Motta nell’omelia - e lo im-plora, perché la sua testi-monianza di uomo giusto,docile alla volontà di Dio ericco della fede semplice ecoraggiosa, aiuti i sere-gnesi a vivere da cristianile scelte concrete della vita.Oggi in particolare siamoinvitati a pregare San Giu-seppe, perché ci aiuti a vi-vere con fedeltà l’amorealla Chiesa e ad accoglierecon gioia il dono di PapaFrancesco, come SommoPontefice, guida del popolodi Dio e riferimento spiri-tuale e morale di tuttal’umanità.

San Giuseppe – ha sotto-lineato mons. Motta – siè trovato a vivere unamissione straordinaria,che ha accolto e servitocon coraggio e amore. Ha perseverato nella vo-lontà di Dio, superandoamarezze e scoraggia-menti, vivendo accantoa Gesù il suo ruolo dieducatore alla vita nel-l’inserimento di Gesùnella vita sociale, ancheattraverso l’esperienzadel lavoro e della vitafamiliare.Già alla fine dell’Otto-cento durante la rivolu-zione industriale cheapriva una nuovaepoca, guidati da sa-cerdoti illuminati, laicipreparati e disponibilihanno fondato il Cir-colo Culturale San Giu-seppe, associazioneancora presente e vivanella Comunità cri-stiana.Il Circolo, attraverso so-prattutto lo studio delladottrina sociale dellaChiesa, seguendo l’evo-luzione della società estando vicino alla gente,ha cercato e cerca, condiverse iniziative, di in-dividuare possibili solu-zioni, pur nellacomplessità di questomomento storico, ca-paci di realizzare una

L'ingresso nel cortile di via Cavour dei monsignori Sil-vano Motta e Bruno Molinari accompagnati dal presi-dente del circolo san Giuseppe, Giovanni Gianola.(foto Volonterio)

Il pubblico delle grandi occasioni presente all'inaugu-razione del nuovo Centro Pastorale intitolato a monsi-gnor Enrico Ratti, il prevosto che all'inizio del suo mi-nistero in città acquistò i locali. (foto Volonterio)

Alla presenza di Mons. Motta, che ha dato vita e voluto fortemente il progetto, mons. Molinari, don Pino Caimi e il sindaco Mariani lo scorso 17 marzo

Inaugurato il Centro Pastorale Monsignor Rattisarà un punto di riferimento per i seregnesiPer far fronte agli ingenti costi che la Parrocchia deve ancora sostenere, sarà fondamentale il contributo economico dei nostri concittadini

Page 8: Aprile 2013

78 APRILEduemilatredici

convivenza umana più solidale euna testimonianza vera, ispiratadalla forza del Vangelo per il “benecomune”. A questo “servizio allacittà”, anche attraverso strutturerinnovate e geograficamente cen-trali, crede la Chiesa sere-gnese con i suoi laiciimpegnati. L’apertura del Centro Pa-storale Mons. Enrico Rattiè la conferma di una Co-munità cristiana chevuole, attraverso le di-verse associazioni che lìsaranno presenti, met-tersi al servizio di fratellie sorelle che cercano ami-cizia sincera, serena con-vivenza, desiderio diverità e ricerca di valoriper gli adulti, per gli an-ziani, per i giovani e, conla presenza del Consulto-rio, per le famiglie.Ringrazio mons. BrunoMolinari dell’invito al-l’inaugurazione del Cen-tro Pastorale e soprattuttoperché ha condiviso unsogno e ha portato avanti,anche con un oneroso ca-rico economico, unascelta sempre condivisacome “un bene per lacittà”.Il sogno l’abbiamo realiz-zato – ha esordito mons.Motta – ora non lasciatelosolo!”Al termine della celebra-zione una moltitudine dipersone, tra cui gli appar-tenenti a diverse associa-zioni legate affettivamentee per diversi motivi all’am-biente di via Cavour, haraggiunto in corteo, accompagnatadal Corpo Musicale S. Cecilia, il Cen-tro Pastorale dove mons. Motta in-sieme a mons. Molinari e al sindacoGiacinto Mariani hanno tagliato ilnastro inaugurale.

Nella nuova sala conferenze intito-lata al Card. Dalmazio Minoretti, gre-mita all’ inverosimile di persone, hapreso quindi la parola mons. BrunoMolinari che ha ringraziato tutti co-loro che hanno collaborato alla rea-

lizzazione di quest’opera. “La nuova struttura – ha spiegatomons. Molinari – offrirà diversispazi: a piano terra ci sarà il CircoloCulturale San Giuseppe che trabreve tornerà così nella sua sede

storica; questa sala conferenze chestiamo ora inaugurando è una salapolifunzionale per le diverse asso-ciazioni; al primo piano avrà sede ilConsultorio Interdecanale “La Fami-glia”. Inoltre parte dell’immobile

verrà destinata ad affit-tanze e ciò permetterà diaffrontare più serena-mente nel tempo le speseordinarie e straordinarie digestione e manutenzionedel complesso.Vorrei che questo am-biente – ha sottolineatomons. Molinari - fosse sen-tito come spazio non solodella parrocchia , maanche della comunità edella città.”All’inaugurazione era pre-sente anche mons. PinoCaimi che rappresentavaun po’ il passato di questoambiente. “Sono testimone-ha detto – di un passatovissuto intensamente enon ci può essere pre-sente se non c’è stato unpassato. Mi congratulo con mons.Motta per aver ideato eportato avanti il suosogno.”Parole di soddisfazioneanche da parte di Mauri-zio Ballabio, direttore delConsultorio Interdecanale“La Famiglia”: “Ringraziomons. Motta per la propo-sta che ci ha fatto offren-doci la possibilità dioccupare alcuni spazi delCentro, ma ringrazio anchemons. Molinari che ha cre-duto fino in fondo al pro-getto iniziale e a don Paolo

Ciotti che ha dato uno stimoloenorme al Consultorio.Questo trasferimento - ha spiegato -per noi rappresenta un salto di qua-lità in quanto la nuova sede offreambienti più spaziosi e servizi più

Chiesa Locale

Don Pino Caimi, tra gli ospiti della giornata ed unodegli assistenti che tra gli anni Sessanta-Settanta èstato determinante per rilanciare sotto l'aspetto culturalee di impegno sociale il circolo culturale san Giuseppe.(foto Volonterio)

Il presidente del circolo san Giuseppe, Giovanni Gianola,mentre porge i saluti ai convenuti alla cerimonia diinaugurazione. (foto Volonterio)

Page 9: Aprile 2013

79APRILEduemilatredici

Chiesa Locale

adeguati in vista anche diun’evoluzione della strut-tura del Consultorio che sista avviando alla costitu-zione di una fondazioneterritoriale che permetteràdi far lavorare in rete il no-stro consultorio con quellidi Desio, Bresso e Cini-sello.”Ha preso quindi la parola ilsindaco Giacinto Ma-riani che ha sottolineato ilprezioso valore culturaledel Circolo San Giuseppeper l’intera città: “Se la no-stra città è cresciuta cultu-ralmente - ha ricordato - lodeve anche alla presenzadel Circolo San Giuseppe”. Il presidente del Circolo, GiovanniGianola, ha quindi consegnato unavetrofania, rappresentante la fac-ciata del nuovo Centro Pastorale, acoloro che hanno collaborato in di-versi modi alla realizzazione di que-sta importante opera: mons. Motta,mons. Molinari, i progettisti CarloGalbiati e Walter Pavan e l’impresaedile Leoni che ha messo in opera ilprogetto.Ora è importante rendere “vivo” e

funzionante questo complesso alservizio della città. Il primo am-biente ad essere utilizzato sarà lasala card. Minoretti nella quale lu-nedì 22 aprile si riunirà il ConsiglioPastorale Decanale, mentre martedì23 aprile la Caritas decanale terràun incontro con don Augusto Pan-zeri, al quale sono invitati tutti co-loro che operano in ambitocaritativo.Tra breve, il tempo per sbrigare le

ultime pratiche burocrati-che, anche il Circolo Cul-turale San Giuseppe e ilConsultorio entreranno infunzione nella nuova sede.La sala polifunzionale perle associazioni sarà intito-lata a don Giuseppe Bu-snelli, canonico permoltissimi anni della Col-legiata San Giuseppe.Questo “bene per la città”chiede però l’aiuto di tuttiperché l’impegno econo-mico è stato gravoso e c’èancora una consistenteparte di debito da saldare.Finora la somma di contri-buti raccolti tramite lebuste consegnate dai fe-

deli ammonta a 10.065 euro. Un grazie a tutti coloro che hannoofferto il loro piccolo o grande con-tributo, ma si spera ancora tantonella generosità dei parrocchiani edei seregnesi tutti a sostegno diquesta realtà che offre un serviziopastorale e sociale all’intera città.

Patrizia Dell’Orto

L'intervento del sindaco Giacinto Mariani che si com-plimenta per l'opera di riqualificazione del centro inti-tolato a monsignor Enrico Ratti. (foto Volonterio)

I fratelli Leoni di San Fedele d’Intelvi, la cui impresaha lavorato alla ristrutturazione dell'ex casa delleassociazioni parrocchiali di via Cavour. (foto Volonterio)

I monsignori Silvano Motta e Bruno Molinari, ilprimo ha preso il coraggio a due mani, aprendo cosìil cantiere di ristrutturazione dell'immobile, il secondoha concluso i lavori e inaugurato il nuovo centro(foto Volonterio)

Page 10: Aprile 2013

Nell’abbazia di Santa Maria di MonteOliveto Maggiore, domani, domenica21 aprile, dom Piero Maria Mastroviti,sarà ordinato diacono. L’ordinazionesarà benedetta da monsignor YannisSpiteris, l’Arcivescovo greco di Corfù,Zante e Cefalonia. Dom Mastroviti èentrato nel monastero di via Stefanoil 2 ottobre 2006, il 21 marzo 2007rito della vestizione, quindi davantiall’abate dom Valerio Cattana ha emes-

so i voti semplici il 9 aprile 2008,mentre quelli perpetui li ha pronunciatiil 9 luglio 2011 nella cerimonia pre-sieduta dal priore dom Giorgio Picasso. La comunità dei monaci benedettinidi Monte Oliveto, sabato 9 marzo, du-rante la Messa vespertina delle 18, havissuto un importante momento disperanza. Nel giorno in cui la liturgiaricordava la memoria di santa France-sca Romana, si è svolta la cerimoniadi vestizione monastica del novizioFrancesco Quaranta, 37 anni, nato aLocri il 18 novembre 1975, ma dasempre residente a Siderno. Maturitàclassica e studi di giurisprudenza, allespalle. E’ in comunità dal settembre2012, dopo una settimana di provadurante il mese di luglio. Suo desiderioè di arrivare all’ordinazione sacerdotale.“Con i confratelli - ha detto - mi trovobene, il mio padre maestro è domLuigi D’Altilia, con domGiuseppe Bagnoli affron-to gli aspetti della vitareligiosa, mentre perquella monastica mi fada maestro padre Gior-gio Picasso e le regolebenedettine col prioredom Leo Kiskinis, l’in-troduzione alla LectioDivina e i salmi li affron-to con don GiuseppeScattolin, mentre lo “spa-ziamentum” con domGiovanni Brizzi”. Il 1° aprile scorso, l’abateemerito dom Valerio Cat-tana, ha festeggiato ilsuo 80esimo genetliaco.Per l’occasione, in mat-tinata, accompagnato da

dom Giovanni Brizzi, è stato ricevutoa palazzo Landriani-Caponaghi dal sin-daco Giacinto Mariani che ha portole sue felicitazioni anche a nome del-l’intera città. Giovedì 4 aprile, nellasala san Benedetto dell’omonimo cen-tro culturale di via Lazzaretto, il circoloSeregn de la memoria, gli ha dedicatouna pubblicazione curata da SergioLambrugo “Dilatato corde” che è statoil motto del suo cammino da abate.Il 5 maggio prossimo, la comunità deimonaci olivetani, ricorderà la memoriadi santa Francesca Romana. La Messasolenne vespertina delle 18, sarà pre-sieduta dal prevosto monsignor BrunoMolinari, il quale al termine impartiràla tradizionale benedizione agli auto-mezzi.

Paolo Volonterio

80

Abbazia San Benedetto

Il 5 maggio prossimo sarà ricordata la memoria di santa Francesca Romana con Messa solenne delle 18 presieduta da monsignor Molinari

Dom Piero Mastroviti diventa diacono,vestizione per dom Francesco QuarantaGli 80 anni dell’Abate emerito dom Valerio Cattana festeggiati con la pubblicazione del volumetto “Dilatato corde”

APRILEduemilatredici

L'Abate emerito dom Valerio Cattana e il sindacoGiacinto Mariani. (foto Volonterio)

Dom Francesco Quaranta.

Dom Piero Maria Mastroviti.

Page 11: Aprile 2013

81APRILEduemilatredici

Basilica San Giuseppe

Carissimi volontari e collaboratoridella parrocchia,fra queste mie lettere mensili nonpuò certo mancare un pensiero spe-ciale per voi che spendete generosa-mente energie, tempo e passione perla vita della comunità.Non ci sono cose particolarmentenuove da dirvi rispetto a quanto vi ègià stato espresso in altre occasioni.Ma credo faccia bene a tutti noi risen-tire ogni tanto quelle parole che sem-brano così ovvie, eppure sono tantonecessarie per riprendere con nuovovigore e continuare con gioia il no-stro impegno.La prima parola è quella della ricono-scenza: “Grazie!”. Per tutto quelloche fate in ogni ambito della vita par-rocchiale; per le cose che si vedonoe ancor più per quelle che non si ve-dono. Grazie a chi fa molto e anche achi può fare solo qualche piccolacosa, ma la fa con tutto il cuore. Gra-zie ai piccoli, ai giovani, agli adulti,agli anziani; a chi porta il peso el’onore di una lunga collaborazione,a chi ha cominciato ieri e a chi ini-zierà domani. Grazie anche per tuttele volte che vi aspettavate questa pa-rola e non è arrivata...La seconda parola è quella dell’inco-raggiamento: “Avanti ancora!”. Sap-piamo bene che c’è il rischio distancarsi, di perdere la poesia, di de-primersi perché non sempre si ve-dono i risultati delle proprie fatiche.

A volte s’affaccia il pensiero di tirarsida parte perché non si comprendonoo non si condividono fino in fondoalcune scelte e decisioni prese in par-rocchia. Virtù assai preziose si rive-lano allora la fedeltà e laperseveranza, perché ci fanno guar-dare oltre gli ostacoli e le compren-sibili stanchezze. Il lavoro cheattende è sempre di più di quello ches’è già fatto.La terza parola è quella della spe-ranza e dell’apertura: “Facciamo spa-zio al nuovo!”. Spesso siamo tentatidi ripetere espressioni del tipo: “Quiabbiamo sempre fatto noi…” e “Ab-biamo sempre fatto così!...”. Oggi oc-corre il coraggio di accogliere ciòche questo tempo ci porta di nuovo,anche se può scompaginare nonpoco le nostre abitudini. Soprattutto,con umiltà e senza ombra di gelosia,bisogna saper fare spazio anche anuove persone che possono aggiun-gersi ai già molti e validi collabora-tori. Anzi direi che questi “voltinuovi” dovremmo addirittura cer-carli, invitarli e inserirli. C’è vera-mente posto per tutte le persone dibuona volontà e soprattutto c’è vera-mente bisogno di aiuto nei diversisettori della vita parrocchiale: lettori,cantori, ministri straordinari della Co-munione, operatori della carità, vo-lontari per la segreteria el’amministrazione, coppie di coniugiper la pastorale battesimale e per i

corsi di preparazione al matrimonio,catechisti e animatori in oratorio,ecc.Infine la quarta e ultima parola èquella della fede: “Per il Signore!”.Qui sta il vero punto di forza del vo-stro operare e la sorgente alla qualetornare continuamente. Quello chefate, fatelo per il Signore, senza cal-coli né pretese, con carità e limpi-dezza, perché avete coscienza eresponsabilità cristiana, perché Lui viha dato talenti da spendere per tutti.Solo così si possono sopportare cri-tiche e pregiudizi, ingratitudine e in-giustizie, incomprensioni e persinooffese. Queste cose purtroppo si pos-sono sperimentare anche nella co-munità cristiana e non ce nefacciamo meraviglia perché sap-piamo che il peccato s’annida dap-pertutto, anche nella famiglia e nellacasa del Signore.Potrei concludere ricordando a vo-stra edificazione molte belle figure di“operatori pastorali” del passato dicui sento talvolta parlare proprio daqualcuno di voi. Ma lascio a ciascunodi voi di prendere esempio e con-forto da persone che avete cono-sciuto e stimato per la loro salda eumile dedizione alla causa del bene. Grazie! Avanti ancora! E fac-ciamo spazio al nuovo… per ilSignore!

Don Bruno Molinari

Lettere alla comunità

Ai volontari e collaboratori

STATISTICA PARROCCHIALE FEBBRAIO

BATTESIMI: Jacopo Ravasi, Giulietta Cazzaniga, Gabriele Fedeli, Gioia Marchetti, Giorgia Dell’Orto, Giacomo Raffaele,Raffaella Badiane, Jose Luca Pandullo. Totale anno: 15

DEFUNTI: Franca Somaschini (89 anni), Teresa Maggioni (84 anni), Erminia Regondi (83 anni), Rachele Giussani (92anni), Mario Giussani (62 anni), Massimo Sala (42 anni), Jole Borgonovo (84 anni), Lucio Novara (80 anni), Rosa Brivio(91 anni).Totale anno: 33

Page 12: Aprile 2013

La città in queste setti-mane rende memoria alcardinal Carlo DalmazioMinoretti, nel settanta-cinquesimo della suascomparsa. Il porporatoè stato per sei anni illu-minato prevosto di Sere-gno. In basilica san Giu-seppe è tuttora visibileun suo ricordo all’internodella piccola abside cheospita la tomba del sere-gnese cardinale AchilleLocatelli. Carlo DalmazioMinoretti era nato il 17settembre 1861 a Coglia-te, anticamente CogliateSan Dalmazio dal nomedel monastero benedet-tino di proprietà dellemonache di Santa Mariain Valle di Milano. Era sta-to ordinato sacerdote nel 1884 dalcardinal Luigi Nazari di Calabiana,successore nel Duomo di Milano diPaolo Angelo Ballerini. Nel 1909 ve-niva nominato prevosto di Seregno.Durante la sua permanenza, per me-rito della sua azione, la città si imposecome punto di riferimento per molticattolici italiani. Il professor Minorettiproveniva dalla facoltà teologica diMilano ed era assai noto per il suoinsegnamento nel campo delle dot-trine sociali, tanto che era già, e con-servò la presidenza delle “settimanesociali dei cattolici italiani”. In cittàè stato un prevosto amato e moltoascoltato. Era riuscito a convogliaresu di sé tanto prestigio da essere co-ronato con la nomina a Vescovo diCrema, da parte di papa Benedetto

XV, il 6 dicembre 1915. La consacra-zione episcopale gli era stata conferitadal beato cardinal Andrea Carlo Fer-rari, il 16 gennaio 1916, proprio nellasua chiesa, l’allora prepositurale SanGiuseppe, e su sua espressa richiesta“sulla tomba del venerato Patriarcad’Alessandria d’Egitto, Paolo AngeloBallerini, illustrissimo faustissimo esi glorissimo perennemente per laChiesa e per il Papa”. Come mottoepiscopale scelse la frase “Ad Jesumper Mariam” (giungere a Gesù attra-verso Maria). Il 16 gennaio 1925, ildesiano papa Achille Ratti, Pio XI,che conosceva il Minoretti, lo nomi-nava Arcivescovo di Genova e nelconcistoro del 16 dicembre 1929veniva creato Cardinale presbiterodi Sant’Eusebio. Come stemma car-

dinalizio aveva scelto ilmotto “Una quies in ve-ritate” (una pace sola nel-la verità). Lo stesso mottodell’attuale cardinal Mau-ro Piacenza, nato a Ge-nova, attuale prefetto del-la congregazione per ilclero. Il pastorale al car-dinal Minoretti che èconservato nell’archiviostorico diocesano diChiavari, in argento fuso,gli era stato donato dallaconfraternita del Santis-simo Sacramento di Se-regno il 16 gennaio1916, come si legge sul-l’iscrizione posta sul ba-stone. Il pomo a foggiadi tempietto gotico è ca-denzato da nicchie dacui aggettano stanti, in-

tercalate da angeli e tre statuette.Una di queste raffigura san Giuseppecon il ramo di giglio, la cui presenzaevoca la collegiata di Seregno. Du-rante l’episcopato genovese avevariorganizzato l’arcidiocesi favorendola centralità delle parrocchie in unterritorio che era assai ricco di ordinireligiosi. In vita aveva sfidato il fa-scismo e si era schierato al fiancodei poveri oltre a far rivivere in Li-guria il quotidiano “Il nuovo Cittadi-no”. Ha chiuso la sua esistenza a Ge-nova il 13 marzo 1938. Una curiosità:l’attuale Papa Francesco è stato elettoproprio il 13 marzo, giorno in cui75 anni fa, si spegneva il cardinalMinoretti.

Paolo Volonterio

82

In basilica san Giuseppe viene ricordata la figura del cardinal Carlo Dalmazio Minoretti, già prevosto della città per sei anni

“La parrocchia come centro di aggregazione socialepunto di raccordo e d’incontro tra clero e laicato”E’ stato il pensiero dominante durante l’episcopato nella conduzione della diocesi di Genova - Il 13 marzo giorno comune a Papa Francesco

APRILEduemilatredici

Basilica San Giuseppe

Il cardinal Carlo Dalmazio Minoretti, il 26 febbraio 1926quando era a capo dell'arcidiocesi di Genova, con notabilidel tempo al varo del transatlantico "Roma" per la naviga-zione generale italiana.

Page 13: Aprile 2013

Ci avviciniamo al mesedi maggio e la tradi-zione ci consegnaun’abitudine poco pra-ticata quando si è ingioventù. Come la mag-gior parte delle granditradizioni popolari, la“marianità” del mese dimaggio non ha un “in-ventore” ma è piutto-sto il risultato di unafusione di tradizionisvariate. A questo pro-posito potremmo direche l’abbinamentomaggio – Maria è unaforma di incultura-zione, intesa nel suo si-gnificato più bello e piùpieno: e cioè come incontro fra le piùprofonde e naturali intuizioni dei po-poli e la Verità rivelata definitivamentenel Signore Risorto. Maggio è il mesedell’amore. Lo è fin dall’antichità. Nonsolo perché la bellezza della stagionesuggerisce pensieri “romantici”, maanche per un motivo molto più con-creto e pratico: dopo i rigori dell’in-verno (ai quali, con la diffusione delCristianesimo si aggiunsero i rigoridella Quaresima), lo sbocciare dellabella stagione (e, sempre con il diffon-dersi del Cristianesimo, del tempo pa-squale) diventava l’occasione perorganizzare feste popolari: occasioneprivilegiata per gli incontri fra giovanie quindi per il nascere di affetti e diprogetti matrimoniali. La letteraturacolta e popolare poi insisté molto suquesto abbinamento fra maggio eamore, contribuendo così a rafforzarloe a radicarlo nell’immaginario collet-

tivo. Ma ecco subentrare la “svolta me-dievale” della devozione mariana. IlMedio Evo, fu epoca di grandi cru-deltà, ma anche epoca di intuizioni re-ligiose. Fra queste intuizioni si ricordala rivalutazione della donna. Pensiamoalla cavalleria, pensiamo al nostroDolce Stil Novo: la donna era vistacome creatura angelica, come tramitefra l’uomo e Dio, come “Signora” allaquale consacrare la propria vita in unrapporto d’amore che spesso eratutto ideale e spirituale. Si finì perorientare verso Maria questo concettoaltissimo della donna, e così Maria di-venne oggetto non più soltanto di ri-flessione teologica. I Santi (che sonosempre i grandi profeti di ogni secolo)cominciarono a rivolgersi alla Ma-donna con grande confidenza, fiori-vano le cattedrali e le opere d’arteispirate alla Madonna, per non parlaredelle feste e del folklore... Sì, la Ma-

donna fu veramente laregina del Medio Evo!Anzi, lo stesso appella-tivo Madonna nasceproprio in quest’epoca.Non per niente nellealtre lingue diventeràNotre Dame, Our Lady,Nuestra Señora... E’ con il Medio Evo tral’altro che nasce il Rosa-rio: siccome alla donnaamata si offrono ghir-lande di rose, ecco chea Maria si offrono ghir-lande di Ave Maria. Il le-game del Rosario conmaggio (anche se nonè l’unico che caratte-rizza questa preghiera

mariana) è evidente, se non altro nelladenominazione. Nel ‘500, forse per ar-ginare il carattere pagano delle festeprimaverili, i predicatori e i pastorid’anime incoraggiarono con forza ilmaggio mariano: tra essi spicca San Fi-lippo Neri. Tra il ‘600 ed il ‘700 i mesidi maggio si moltiplicavano dovunqueper rendere lode alla Madre di Dio.A chi risulta faticoso pregare suggeri-sco la bellezza e l’aiuto di farlo insiemecome oratorio in due giorni: il martedìe venerdì sera. Il martedì alle 20,45 inoratorio davanti alla statua di Maria. Ilvenerdì nei diversi cortili che propor-remo insieme alla parrocchia. La preghiera semplice è la più vera eprofonda. Non stanchiamoci di pro-varci!

Don Gianmario PorettiVicario C.P.

83

Oratorio S. Rocco

Come all'amata si offrivano ghirlande di rose, così a Maria si offrivano ghirlande di Ave Maria: da qui il termine Rosario

Maggio, il mese dedicato alla Madonnauna tradizione che risale al Medio EvoIl San Rocco propone un doppio appuntamento settimanale: i l martedì sera in oratorio, il venerdì nei cortili

APRILEduemilatredici

Monsignor Silvano Motta, in una foto di repertorio dello scorso anno,al santuario di Santa Valeria, durante il mese di maggio mentre be-nedizione la corona del rosario dei ragazzi ( foto Volonterio)

Page 14: Aprile 2013

La festa di Santa Valeria è una occa-sione per fare memoria della storia difede della nostra terra di Brianza. Unafede che si esprime nella venerazionedei martiri Vitale e Valeria e nella de-vozione mariana.I racconti, i ricordi, le testimonianzeche ci sono state tramandate sia oral-mente che per iscritto, stanno a signi-ficare che la festa che ogni annocelebriamo si fonda su una solida fededi un popolo che ha creduto e ha vo-luto tramettere alle generazioni futurequei valori religiosi che hanno saputodare senso alla vita, ideali da perse-guire, conforto nei momenti bui.Il Santuario di Santa Valeria, che si in-nalza maestoso e imponente nel pa-norama seregnese e brianzolo, vuoleessere punto di riferimento di unafede tramandata e segno di speranzaper il futuro.L’origine di tale edificio viene fatta ri-salire al secolo XIII, con la presenza,in questa parte del borgo seregnese,di un piccolo ‘tempietto’ dedicato allamartire Valeria, costituito da un pic-cola semplice cappella che si aprivasu un porticato. Sulla parete com-presa tra queste due parti venne di-pinta, nei secoli successivi, l’effigiedella Madonna, che diventò moltocara alla popolazione e fu oggetto disentita devozione. L’interesse dimo-strato da S. Carlo Borromeo e da Fe-derico Borromeo durante le visitepastorali, compiute nel corso del Cin-quecento e del Seicento, per megliovalorizzare il piccolo santuario ma-riano, confermano questi eventi. In-torno al 1650 fu demolito il vecchioedificio e ne fu costruito uno più

degno, in cui trovarono posto sia isanti Vitale e Valeria che la venerataMadonna. Però, l’attenzione versoquest’ultima, detta Madonna di SantaValeria, crebbe sempre più, tanto cheda tutta la Brianza giungevano fedeliper chiedere ad essa aiuto e prote-zione, e i preziosi ex-voto, conservatituttora presso la cappella S. Caterina,sono una testimonianza concreta deinumerosi miracoli che sono stati adessa attribuiti. L’attuale edificio èfrutto del tenace desiderio di don Na-tale Longoni, che, nel 1888 si inte-ressò a raccogliere i primi progetti diun nuovo santuario più ampio e si-gnificativo per il territorio. L’idea-zione e la costruzione fu affidata nel1922 all’ingegnere Spirito Chiap-petta e il 1° ottobre 1922 MonsignorDalmazio Minoretti poneva la primapietra. Il 29 settembre 1930 l’arcive-scovo di Milano, Cardinale IldefonsoSchuster consacrava l’attuale santua-rio, a croce latina, con tre navate, instile gotico-lombardo.La sagra, che secondo l’antica tradi-zione legata ai martiri Vitale e Valeriaera stata collocata nell’ultima setti-mana di aprile, ha sempre voluto es-sere, per tutti i fedeli che viaccorrevano numerosi, espressionenon solo di festa nel periodo pa-squale, ma anche di ringraziamento edi richiesta di aiuto verso la Madonnadi Santa Valeria. La devozione mariana, col tempo, haprevalso sulla venerazione di Vitale eValeria, ma, per noi oggi, anche l’an-tico estremo sacrificio compiuto daidue santi ha ancora tante cose da in-segnarci. Attraverso la contempla-

zione della vita e del martirio deisanti Vitale e Valeria possiamo risco-prire i fondamenti della nostra fede,per essere anche noi capaci di darneforte testimonianza nella attuale so-cietà complessa, piena di tanti idoliaffascinanti, ma privi di veri valori,bombardata da tanti messaggi di ognitipo, tra loro contrastanti.La testimonianza del martirio di Vale-ria è sostenuta da una solida tradi-zione della chiesa milanese, a partiredal IV secolo, quando S. Ambrogiotrovò le reliquie dei Santi Gervasio eProtasio, figli di Vitale e Valeria, e ac-canto ad esse un opuscolo, risalenteal secolo precedente, che raccontavala storia del martirio dell’intera fami-glia. Vi si narra che, scoppiata a Ra-venna la persecuzione contro icristiani, qui Vitale fu arrestato e morìtra atroci sofferenze; Valeria, di fami-glia milanese, nel mettersi in viaggioper recuperare il corpo del marito fuanch’essa picchiata a morte perchérifiutatasi di adorare gli dei pagani. Ilmartirio è un frutto prezioso dellafede. Anche oggi nel mondo nonpochi cristiani sono perseguitati eperdono la propria vita per CristoGesù. Nel vivere la festa di Santa Valeriaquest’anno, non solo cercheremo divalorizzare la tradizione, di ringra-ziare per tutto quanto abbiamo rice-vuto e di chiedere ancora tantegrazie alla nostra Madonna, ma vo-gliamo ricordare l’anniversario dellavisita di Giovanni Paolo II a Seregnoattraverso uno spettacolo musicalenel quale verranno recitate alcunesue poesie.

84

Storia e riflessioni in margine alla Festa di S. Valeria

La fede di un popolo trasmessa alle generazioni futureIl martirio dei S. Vitale e Valeria: un invito a riscoprire il nostro credere

APRILEduemilatredici

STATISTICA PARROCCHIALE FEBBRAIOBATTESIMI: Valeria Lucia Ieni, Ruth Colciago. Totale anno: 8DEFUNTI: Maria Adelaide Santambrogio (68 anni), Agostina Anni (78 anni), Giuseppe Midolo (86 anni), Franco Arighi(84 anni), Flavio Penon (83 anni), Angela Spotti (96 anni). Totale anno: 22

Parrocchia Santa Valeria

Page 15: Aprile 2013

La vita della nostra comunitàparrocchiale continua, oltre ladimensione della festa, anchenella sua quotidianità attraversol’accompagnamento dei nostriragazzi per ricevere i sacra-menti dell’iniziazione cristiana.Nel periodo appena trascorso, icomunicandi e i cresimandihanno vissuto importanti tappedel loro cammino di fede. Ricor-diamo la prima confessione deinostri ragazzi domenica 17marzo e le giornate di ritiro inoratorio insieme a catechisti egenitori. Le famiglie dei bambiniche hanno ricevuto il battesimolo scorso anno sono state invi-tate alla Messa delle ore 11 didomenica 7 aprile, per vivere in-sieme la comunità e la comu-nione con il banchettoeucaristico. Sempre domenica 7aprile, i fidanzati, che si stannopreparando alla celebrazionedel matrimonio, hanno con-cluso il loro percorso con un ri-tiro spirituale a Mesero, pressoil santuario diocesano della fa-miglia. Sabato 13 aprile i nostriministri straordinari dell’Eucari-stia insieme a tutti quelli delladiocesi (che attualmente risul-tano essere più di seimila), sisono incontrati in Duomo a Mi-lano con il nostro Cardinale, pervivere un atto liturgico incen-trato sull’adorazione eucari-stica. L’Arcivescovo li haringraziati per il servizio assaiprezioso svolto e li ha esortati aessere sempre più consapevoliche l’Eucaristia è il centro ditutto, perché rende Gesù con-temporaneo e costituisce laChiesa.

Paola Landra

85APRILEduemilatredici

Parrocchia Santa Valeria

Page 16: Aprile 2013

In attesa di raccontarvi, il prossimomese, qualcosa di più sull’oratorio fe-riale 2013 (per la verità sappiamo giàche si parlerà di EVERYBODY: corpo edintorni…!) e sulle proposte in cantieread esso legate, eccovi la testimonianzadi alcuni partecipanti ai turni di vacanzadel 2012 (e non solo!). I posti si stanno riempiendo… bisognadecidersi! Quest’anno con i piccoli (3ª e 4ª ele-mentare) torneremo nella bella strutturadi Cremeno, in Valsassina, con l’aiuto dialcuni animatori dei due oratori e il sup-porto di alcuni adulti per la cucina e lagestione delle esigenze dei ragazzi.I due turni successivi, ci vedranno allaconquista del rifugio Salmurano, nellaalta Valgerola (1800 mt.). Per info e mo-duli chiedere in segreteria, a me o a donSergio; oppure è possibile servirsi delsito della parrocchia….VI ASPETTIAMO!

Giovanna, don Sergio e gli Educatori

TURNO1: 3ª E 4ª ELEMENTARELa vacanzina è un esperienza indimenti-cabile, grazie ai simpatici e responsabilianimatori e grazie anche alle grandiosegite organizzate dalla Giò.La cosa più bella è stata conoscere nuovi

amici e nuove amiche ma anche diver-tirsi con i vecchi amici.Certo può capitare anche di non dor-mire la notte... La causa??? Alcuni diver-tentissimi scherzi notturni!!! Ma viassicuro che proprio grazie a questi cisiamo ammazzati di risate.Vorrei anche raccontarvi di una gita chemi è veramente piaciuta :un giorno cisiamo recati a Mezzacca,per la raccoltadi frutti di bosco. Ovviamente eravamoin un frutteto: la cosa che mi ha colpitodi più era la grandezza dei lamponi,erano più grandi dei miei occhi,ederano anche sublimi. Chiaramente perarrivare in questo posto abbiamo cam-minato tutti insieme in una pineta travari saliscendi e al nostro ritorno, le cuo-che e il nostro grande chef Angelohanno trasformato i nostri frutti dibosco in una mousse da gustare sopra ilgelato... mmm!!! Inoltre tutte le sere alnostro rientro dalle gite facevamo qual-cosa di speciale tutti insieme, come deimomenti di preghiera. Quello che mi è

piaciuto di più è statoquello di sera con letorce accese. Al mo-mento di spegnerlemagicamente sonoapparse un sacco distelle luminosis-sime... questi mo-menti di preghieraerano quotidiani, manon esagerati (nienteRosari, niente ViaCrucis...). Insommaabbiamo veramentefatto un sacco di

cose belle insieme: caccia al tesoro,visto dei film, gite al laghetto, e giocato,giocato tanto. Fatemi sapere se vi hoconvinto perché la cosa bella è che piùsi è meglio è!!!!!Ah, dimenticavo: in questa vacanza si

mangia anche veramente bene!!!!!Io quest’anno torno sicuramente… evoi????????????????

Riccardo Torgano(4ª elementare)

TURNO 2: 5ª ELEMENTARE/1ª-2ªMEDIAQuando Giovanna ci ha chiesto di scri-vere questo articolo sulla vacanzina,siamo state molto contente perché la va-canzina è un’esperienza molto bella checi offre la possibilità, oltre che di visitaresplendidi luoghi di montagna, anche ditrascorrere una settimana con i nostriamici.Come sappiamo al nostro don Sergiopiace molto camminare in montagna,quindi potrete immaginare quante bellegite si possono fare. Anche se le cammi-nate possono sembrare molto faticose,lo sforzo viene ripagato dai bellissimipaesaggi che si possono ammirare. Ognigiorno, in un luogo diverso, viene cele-brata la Messa e ascoltarla durante le giteè un piacere perché è celebrata inmezzo alla natura. Anche se piove il divertimento è assicu-rato. Infatti, gli educatori organizzano deifantastici giochi a tema. All’inizio dellavacanzina ne viene proposto uno chesarà il filo conduttore di tutti i settegiorni. Voi ragazzi verrete divisi in squa-dre, ognuna delle quali dovrà accumu-lare più punti possibile per vincere lavacanzina. Ci sono vari modi per conqui-stare i propri punti. Uno di questi è te-nere in ordine la propria stanza. Questacosa non è molto facile perché don Ser-gio e la Giovanna sono dei giudici moltoseveri. Non possono certo mancare i giochinotturni che, secondo noi, sono la cosapiù divertente, ma anche paurosa dellavacanza.Ma non possiamo dirvi tutto... Venite e

86

Aspettando le Vacanze dell’Estate 2013 degli oratori S. Giovanni Bosco e S.Domenico Savio…

E tu… cosa farai?Dalla viva voce di alcuni ragazzi e ragazze delle tre fasce di età coinvolte, ricordi, emozioni e un invito…

APRILEduemilatredici

Parrocchie S. Valeria e S. Giovanni Bosco al Ceredo

Page 17: Aprile 2013

vedrete!!! Vi assicuriamo: il divertimentoè assoluto!

Elisa Santambrogio e Chiara Fumagalli (3ª media)

Le autrici dell’articolo hanno aggiuntouna postilla che viene messa per corret-tezza, della quale si assumono la totaleresponsabilità circa le conseguenze checomporterà!!! Eccola di seguito:“P.S.: Non dimenticatevi di fare scherzi diogni genere alla nostra super suora Gio-vanna! Sai che risate…”

TURNO 3: 3ª MEDIA/1ª-2ª 3ª SUPE-RIOREÈ mattina, ancora assonnati carichiamole valigie, un saluto frettoloso ai genitorie finalmente il pullman parte...Ogni anno verso una meta diversa macomunque bella e ricca di nuove espe-rienze. Dopo nove interminabili mesi di scuolae settimane intense di oratorio feriale lavacanzina è uno dei momenti più attesida noi ragazzi. Appena il pullman lasciail parcheggio di via Piave si inizia a sen-tire che il clima è cambiato. C’è chicanta e chi accompagna con la chitarra,chi tira già fuori le carte e chi si preoc-cupa della sistemazione delle camere…Giunti a destinazione e sistemati i baga-gli si passa subito alla presentazione deltema generale che ci accompagnerà pertutti gli otto giorni. Ogni mattina ci attende un programma

diverso: camminatetra paesaggi stu-pendi, gite nei paesidei dintorni , maanche giornate dedi-cate più alla rifles-sione e allameditazione. Una delle cose piùbelle che si crea inqueste esperienze èil clima: si è moltopiù uniti l’uno conl’altro, si stringononuove amicizie e sirafforzano i legamitra di noi.

Anche dopo una settimana passata ven-tiquattro ore su ventiquattro tutti as-sieme non mancano mai le occasioniper ritrovarsi e stare in compagnia ma-gari mangiando un gelato. Si ricordano i momenti più esilaranti du-rante le faticose camminate o le espe-rienze più significative come l’allarmeantincendio che parte all’una di notte ole cose un po’ particolari capitateci neidiversi anni o le sere, momento di svago,dove delle volte si organizzano anchedei giochi notturni all’interno dei boschicon l’aiuto solo di una torcia.Poi ci sono le figure degli educatori chefanno di tutto per preparare giornodopo giorno sempre un qualcosa di di-verso da farci fare tutti assieme. Anchecon loro si crea un rapporto molto forte

dato che sono sempre pronti a darti unamano anche nei momenti più disperatidove l’unica cosa che vorresti è sedertisu un sasso ed essere abbandonato lì purdi non continuare a camminare. Anche con la Giò e il Don si stringe unrapporto diverso, infatti nelle vacanzineloro e i nostri educatori si mostranosotto nuovi aspetti che ci colpiscono.Gli ultimi due giorni sono i più tristi per-ché ormai si capisce di essere giunti altermine. Nelle valigie non ci sta piùniente e si fa incetta nei paesini di pro-dotti tipici o pensierini da portare acasa.Tutti propongono qualche giorno extraper rimanere ancora lì in montagna trapaesaggi mozzafiato e una compagniaindimenticabile. Il viaggio di ritorno è l’ultimo momentoper stare assieme, ma poi dopo l’arrivosi torna tutti alla propria vita.Un anno dopo l’altro queste esperienzeci accompagnano e ci fanno crescere edè sempre bello riportare alla mente ri-cordi legati ad esse. Le amicizie che sicreano vanno oltre quegli otto giorni dimontagna e durano nel tempo. Credoquindi, dopo quattro anni che vi parte-cipo, di poter dire che queste vacanzeaiutino nel crescere idealmente e nelcreare nuovi e fantastici rapporti.

Arianna Caglio(2ª superiore)

87

Parrocchie S. Valeria e S. Giovanni Bosco al Ceredo

APRILEduemilatredici

Page 18: Aprile 2013

Inizierà, e non potevaessere che così, conuna visita domenica28 aprile alla Basilicadi Sant’Ambrogio aMilano che custodi-sce le spoglie delgrande patrono delladiocesi, il fitto pro-gramma di festeggia-menti predispostodalla omonima par-rocchia seregneseper il 50° anniversa-rio della consacra-zione della chiesaparrocchiale che ri-corre quest’anno, perl’esattezza il 17 no-vembre prossimo.Per la comunità cri-stiana di quella partedella città che a partire dagli anni ’60si è via via sviluppata ed estesa sino adiventare una delle zone più popoloseè un appuntamento particolarmenteimportante e significativo.E non a caso il neo parroco, don Re-nato Bettinelli, unitamente all’appositacommissione istituita per preparare ifesteggiamenti, ha voluto richiamatel’attenzione di tutte le famiglie dellacomunità a questo importante appun-tamento attraverso una lettera apertarecapitata nelle scorse settimane.Prendendo spunto dalla Pentecosteche proprio 50 giorni dopo la Pasquasegna l’inizio della Chiesa la lettera in-vita a riflettere sulla presenza da 50anni dell’edificio di culto parrocchialenel quartiere.E’ attorno ad esso, collocato inizial-mente in una vasta distesa di campi,che si è infatti venuto a formare il tes-suto abitativo e sociale ma soprattuttoumano e cristiano. E la chiesa è diven-

tata giocoforza, con le altre struttureparrocchiali, il punto di riferimento co-stante e continuo, pronto ed aperto alsostegno di tutte le famiglie in ogni esi-genza spirituale, educativa, ricreativa,sportiva, caritativa, missionaria.Una vera ‘casa’ che ha sempre volutoaccogliere ‘tutti insieme’.«Dopo 50 giorni dalla sua risurrezioneGesù inonda di fuoco ardente gli Apo-stoli per far nascere la sua Chiesa…Come allora anche noi, che celebriamo50 anni della consacrazione della no-stra Chiesa, vogliamo che i nostri cuoriritrovino slancio per risvegliare la no-stra fede, disporli alla fratellanza e allacondivisione sotto ogni aspetto dellavita, quella spirituale e di conseguenzaquella umana – si legge nel messaggioinviato a tutte le famiglie -. Sarà questoun anno di proposte, di ricordi, di in-contri, di preghiera… Le iniziative cheverranno proposte saranno rivolte atutti: a te che ogni giorno varchi la so-

glia della chiesa, tifermi in preghiera, inascolto della Parola diDio e frequenti i sa-cramenti; a te chelasci riposta in un an-golo del tuo cuore latua fede; a te che tisenti lontano da que-sta realtà: se lo vuoic’è posto per tutti esiamo felici di acco-glierti».Obiettivo e scopo deifesteggiamenti è dun-que quello di coinvol-gere il più possibiletutti i residenti delquartiere, vecchi enuovi, vicini alla re-altà e alle attività par-rocchiali ma anche

che nel corso degli anni se ne sono di-staccati e allontanati, sino ai più lon-tani che nemmeno le conoscono esanno a malapena dell’esistenza dellachiesa.Per questo motivo il programma delleiniziative predisposte è quanto maivario e articolato sia per tipologia chesignificato anche storico. «Nel ripercorrere questi 50 anni – ri-corda ancora lo scritto recapitato allefamiglie – ricorderemo i sacerdoti (acominciare dal primo parroco ‘fonda-tore’ don Luigi Fari, ndr.) e le personeche hanno incarnato questo amorecon genialità e creatività, ognuno se-condo i propri doni e sotto l’azionedello Spirito Santo. Il loro esempio cimostra la bellezza dell’incontro con ilSignore Gesù e la strada da percorrerecome uomini e donne ancora capaci didonare speranza».Figura centrale dei festeggiamenti saràovviamente Sant’Ambrogio cui la

88 APRILEduemilatredici

Parrocchia S. Ambrogio

Un fitto programma di iniziative per ricordare i 50 anni di consacrazione della chiesa

Sant’Ambrogio ripercorre la sua storia di comunità e di casa per tutti, punto di riferimento di un quartieredella città cresciuto intorno ad essa

17 novembre 2003 Monsignor Libero Tresoldi, Vescovo emerito diCrema, presiede la Santa Messa solenne in occasione del quarantesimoanniversario della parrocchia.

Page 19: Aprile 2013

chiesa venne dedicata nel 1963 anchea ricordo di una delle due primitiveparrocchie cittadine fuse, con San Vit-tore, nel 1700 in quella di San Giu-seppe che poi nel corso dei decenniha dato origine a tutte le altre comu-nità cristiane seregnesi.La visita che la parrocchia effettueràdunque nel pomeriggio di domenica28 aprile alla basilica milanese dove sa-ranno celebrati i vesperi vuole esserecosì l’espressione della volontà di met-tersi sotto la protezione del patrono.Subito dopo la comunità entrerà nel-l’atmosfera gioiosa della festa compa-tronale della Madonna di Fatima inprogramma domenica 12 maggio. Sa-bato 11 la Messa vigilare sarà celebratadai coadiutori che sono passati dallaparrocchia, lasciando segni indelebiliin intere generazioni di giovani chehanno frequentato gli oratori.In precedenza, sabato 4 e domenica 5maggio il gruppo sportivo parroc-chiale rinnoverà un’altra importantetradizione, quella della fiaccolata chequest’anno prenderà le mosse dallaCertosa di Pavia.Nei giovedì di maggio inoltre la recitaserale del Rosario in chiesa sarà carat-terizzata dalla presenza di un sacer-dote che ha svolto il suo ministeronella comunità santambrogina.Il 16 giugno sarà la volta del nuovo par-roco don Renato ad essere festeggiatoin occasione del suo 30° di ordina-zione sacerdotale e per l’occasione la

Santa Messa sarà concelebrata con ipreti nativi della parrocchia, mentre ladomenica successiva è in programmauna gita pellegrinaggio per tutte le fa-miglie al santuario mariano di Oropa.Dopo la pausa estiva i festeggiamentiriprenderanno con ancora maggioreintensità avvicinandosi alle ricorrenzeclou dell’anno.Così, a fine settembre, per ricordarel’intensa attività missionaria della par-rocchia ed in particolare il profondo eduraturo legame con l’Albania, ver-ranno ospitati i giovani Ambasciatori diPace di quel paese guidati da don EnzoZago nativo di S. Ambrogio ed ora sa-

cerdote fideidonum in quellelocalità.Ad ottobre un ul-teriore e più si-g n i f i c a t i v opellegrinaggio‘sulle orme di S.Ambrogio’ por-terà i parroc-chiani inGermania perrendere omag-gio al patrononella sua cittànatale di Treviri.

Un concerto di cori la sera del 16 no-vembre e una conferenza nello stessoperiodo di mons. Francesco Braschi,dottore dell’Ambrosiana, sul tema ‘Ilmessaggio di S. Ambrogio oggi’ farannoda sfondo alla ricorrenza del 17 no-vembre in cui verrà ricordata la consa-crazione della chiesa nel 1963 permano dell’allora Arcivescovo di Mi-lano, il cardinale Giovanni Colombo. In tale occasione tutte le offerte rac-colte durante le messe saranno devo-lute, quale gesto caritativo, al “FondoFamiglia Lavoro – fase 2” voluto dal car-dinale Tettamanzi e rilanciato dall’arci-vescovo Scola per aiutare le famiglie indifficoltà a causa della crisi economicaattuale.La conclusione dei festeggiamenti av-verrà con la festa patronale di S. Am-brogio il 7 dicembre.Numerose altre sono le manifestazionicollaterali che accompagneranno ilfitto programma; tra di esse da segna-lare il concorso organizzato per lescuole medie della parrocchia per sce-gliere il nuovo logo della comunitàcosì come uno spettacolo culturaleche adolescenti e giovani stanno pre-parando.

Luigi Losa

89APRILEduemilatredici

Parrocchia S. Ambrogio

Il parroco del 2003, don Giuseppe Conti con LuigiAccattoli, già vaticanista del Corriere della Sera e di Re-pubblica, durante una conferenza per il 40esimo.

Il primo parroco di Sant'Ambrogiop, don Luigi Fari colto dall'obiettivocon le autorità municipali.

Page 20: Aprile 2013

Dopo la sospensione per le so-lenni celebrazioni della Setti-mana Autentica e della Pasqua èripreso il catechismo dell’inizia-zione cristiana e due sono statigli appuntamenti significativi aquesto proposito. Sabato 6aprile c’è stato l’incontro inchiesa delle catechiste di Sere-gno con l’Adorazione Eucari-stica e domenica 7, invece, ilgruppo di terza elementare, concatechiste, genitori ed alcuni ac-compagnatori, ha visitato la no-stra chiesa cattedrale. Grazie alla guidamagistrale del professor Gibellato, abbiamoscoperto particolari che fino ad ora ci eranosconosciuti che ci hanno fatto imparare, di-vertire, ma anche molto riflettere su quelloche significava in passato decidere di co-struire una chiesa, anzi, una delle chiese piùgrandi del mondo. A partire dalla scelta delluogo, quella dello stile, del materiale, (aitempi in cui tutta Milano era rossa di mat-toni, Gian Galeazzo Visconti sceglie di usareil marmo di Candoglia: bianco con sfumaturerosa e venature grigie), con la consapevo-lezza del fatto che si sarebbe potuta cono-scere solo la data di inizio della costruzionesenza neanche lontanamente immaginarequando sarebbe finita e quanto sarebbe co-stata. Cosa (o Chi) avrà sorretto i nostri an-tenati in un percorso durato più di cinquesecoli e non ancora finito?Soffermare lo sguardo sulle centinaia o forsemigliaia di piccoli e grandi particolari, di scul-ture, decorazioni, accorgimenti, fa immagi-nare uno sforzo epico nella sincronizzazionedi tempi e lavoratori per ottenere un risultato

così spettacolare, tenuto conto anche degliscarsi mezzi a disposizione in quell’epoca. Eche dire della passione che ognuna di quellepersone avrà messo nel progettare e realiz-zare quanto di sua competenza, senza barare,curando il minimo dettaglio anche negli an-golini più nascosti, sapendo benissimo chequasi nessuna di loro avrebbe visto la fine diquell’opera imponente! Infatti, a parte quelli che parteciparono alcompletamento del Duomo ai tempi di Na-poleone, coloro che si erano susseguiti nei la-vori e nei secoli precedenti si erano solopreoccupati di svolgere bene e con passioneil loro compito nel loro contesto, senza pen-sare al risultato finale e a chi avrebbe poi usu-fruito di quel bene. Tutti i cittadini hanno inqualche modo contribuito a questa stupendaopera, sia materialmente sia economica-mente, ciascuno secondo le sue possibilità,ma tutti consci che nella Chiesa e in quellachiesa ci sarebbe stato posto per tutti.Ne è risultata un’opera che raffigura e rac-chiude in se tutto il creato e le meraviglieche esso contiene, un giardino dell’Eden di

esseri, fiori e piante scolpiti, chela Madonnina, con la posizionedelle sue mani, sembra volerraccogliere e presentare indono a Dio. Forse il significatoprofondo del nostro Duomo èproprio questo: la rappresenta-zione dell’essere umano e delmondo in cui vive, che aspiranoad arrivare a Dio tramite Maria,insomma un po’ il riassunto diquella che dovrebbe essere lanostra vita. Dall’alto di questacostruzione dove tutto è armo-

nia, lo sguardo spazia poi inevitabilmenteverso l’orizzonte… ed è quasi inevitabileporsi degli interrogativi. Cosa ci ha cambiatocosì profondamente da toglierci quasi ogniispirazione, speranza e aspirazione? Cos’èche soffoca la gioia di vivere? Teniamo losguardo volto verso il basso e ci preoccu-piamo solo del benessere in questa vita di-menticandoci di quella futura e sentendocisempre più soli. Il cattivo esempio ci vieneogni giorno proprio da coloro che ci gover-nano a vari livelli e che pensano solamentea non mollare “il cadreghino” ed i vantaggiad esso collegati. Eppure l’uomo non è maistato così male come da quando ha decisodi non aver più bisogno di Dio. Per fortuna Lui, invece, continua a preoccu-parsi di noi e ci ha mandato Papa Francesco.I suoi discorsi, il sorriso, la sua semplicità eil modo di fare stanno già contribuendo a ri-darci speranza e a farci rialzare gli occhiverso il cielo per affidarci a Dio.Sicuramente poi torneranno anche l’ispirazionee la voglia di realizzare nuove opere d’arte!

Nicoletta Maggioni

90 APRILEduemilatredici

Parrocchia Beata Vergine Addolorataal Lazzaretto

STATISTICA PARROCCHIALE MARZOBATTESIMI: Finesso Riccardo, Levini Samuele, Pirilli Gabriele Francesco. Totale anno: 5DEFUNTI: Castoldi Maria Giuseppina (anni 77), Novara Alessandro Giovanni (anni 79), Faccioli Rimolda Rosa (anni101). Totale anno: 7

Visita guidata alla nostra chiesa cattedrale per il gruppo di terza elementare, accompagnato da catechiste e genitori

Lezione speciale di catechismo: anche il Duomo ci parla di DioIn ogni suo particolare può essere colto il grazie per ogni essere o cosa che c’è nel creato

Page 21: Aprile 2013

L’oratorio feriale estivo, un preziosoaiuto alle famiglie dopo la fine dellescuole.Da quest’anno anche a San Carlo.Tra un paio di mesi finiranno le scuole ei bimbi di primarie e secondarie diprimo grado cambieranno vita. Chi radi-calmente, se almeno un genitore non la-vora o se ci sono nonni disponibili:niente più sveglia all’alba, basta con lapesantissima cartella, basta anche con ipasti talvolta poco graditi alla mensa(nessuno cucina come la mamma!), tan-tissimo gioco in cortile o in giardino. Perqualcuno di loro, quelli che andranno alcentro estivo comunale, la vita cambieràabbastanza: là però si respira ancora ariadi scuola. E poi ci sono gli altri, coloroche respireranno invece un’aria diversa,quella buona dell’oratorio feriale estivo.Perché i genitori dovrebbero sceglierlo?Certo, perché costa meno essendo inte-ramente gestito da volontari, ragazzi edadulti entusiasti, appassionati e formatisotto la guida attiva del Sacerdote di ri-ferimento. Certo perché dà di più es-sendo, come diceva Don AlessandroGiannattasio, non un semplice parcheg-gio, ma una proposta educativa vera epropria che nasce dal Vangelo, basata suvalori come rispetto, amicizia, preghierache si esprimono attraverso lo stare in-sieme, il gioco, lo studio. “Every Body, uncorpo mi hai preparato” è il tema del-l’oratorio feriale estivo 2013. Ognigiorno una diversa parte del corpo ser-virà per far riflettere sulla meraviglia di

ciò che abbiamo e sulla grandezza del di-segno di Dio: il cuore per amare, la testaper pensare, le orecchie per ascoltare, lemani per aiutare e così via fino a tutto ilcorpo per donarsi. Grande valore verràdato quest’anno allo sport come promo-tore di crescita, di confronto e di ri-spetto nello stare in una squadra. Nonmancheranno le attività manuali, ilcanto, il racconto e soprattutto non man-cherà certo lui, il re dell’oratorio, ilgioco. Lo “stare allegri” di Don GiovanniBosco, ancor oggi attuale, e ”l’abbondarenel sorriso” che ci suggeriva l’Arcive-scovo emerito Dionigi Tettamanzi ci ri-cordano che l’oratorio trabocca diamicizia. E non dimentichiamoci, sem-pre Don Bosco ce lo dice, che “dallabuona o dalla cattiva educazione dellagioventù dipende un buon o triste avve-nire della società”. Don AlessandroChiesa, il nuovo responsabile di SanCarlo, sta operando per iniziare anchenella nostra Parrocchia questo percorso,per dare alla nostra comunità l’opportu-nità di avere a disposizione l’oratorio fe-riale estivo. C’è un detto ricorrente cherecita più o meno che “A San Carlo lecose o le fanno bene o non le fanno: disolito non le fanno”. Vedremo di riuscirea trasformarlo in: “A San Carlo le cose lefanno e bene”. Non si parte da zero, siparte da un gruppo di persone che cicredono fermamente, da una strutturapiccola ma adeguata, da una guida sep-pur giovanegià moltoesperta peraver gestitomolti anni unoratorio fe-riale a Colo-gno Monzese,appunto DonAlessandro.Naturalmentei piccoliospiti non po-

tranno essere moltissimi, visti gli spazi adisposizione ma proprio per questo sa-ranno meglio seguiti. Tutti noi ricor-diamo le grandi difficoltà che ha dovutosuperare Don Alessandro Giannattasio,l’anno scorso, nel dover gestire oltrequattrocento bambini. Ma non possiamonon raccogliere l’invito che il SantoPadre Francesco ci ha rivolto: “Non ce-diamo al pessimismo. Non passiamo aquella amarezza che il diavolo ci porgeogni giorno. Diamo ai giovani la nostrasapienza come il buon vino”. Natural-mente più siamo e meglio è: per questochiediamo il vostro aiuto. Abbiamo isti-tuito un indirizzo mail apposito:[email protected]. Riceveremo volentieri suggerimenti,consigli, manifestazioni di interesse dagenitori, offerte di collaborazione da ra-gazzi delle scuole superiori che voles-sero cimentarsi nel difficile ma tantogratificante impegno come animatori eanche critiche, perché no. A tutti verràdata una risposta e tutti ringraziamo sind’ora. Quindi niente pessimismo ma soloottimismo, quello che ci viene regalatose cerchiamo con impegno di cammi-nare sulla strada che Gesù ha tracciatoper noi. Lo stesso ottimismo che ci aiu-terà a superare questo difficile momentodi crisi, economica e di valori, chestiamo attraversando.

Franco Bollati

91

Dalla prossima estate prenderà il via anche all’Oratorio di S. Carlo

L’Oratorio feriale estivo,proposta educativa che nasce dal vangeloUn servizio alle famiglie prezioso e gradito

APRILEduemilatredici

Parrocchia San Carlo

Gruppo di bimbi balla in oratorio a San Carlo.

Logo dell’oratorio feriale estivo 2013.

Page 22: Aprile 2013

92 APRILEduemilatredici

Notizie in breve

CALENDARIOPASTORALE

Domenica 21 aprileParrocchia San Giuseppe, ore 15 e 16, BattesimiParrocchia Sant’Ambrogio, ore 9.45, S. Messa con la presentazione alla co-munità dei ragazzi che a ottobre rice-veranno la Cresima. Al termine dellaMessa, breve processione e benedizioneeucaristica.Ore 11.30, in teatro, incontro per i genitoridei cresimandiOre 15.30, in teatro, presentazione del-l’oratorio feriale e della vacanza estivain montagnaOre 18, primo incontro di formazioneper gli animatori dell’oratorio feriale

Mercoledì 24 aprileParrocchia San Giuseppe, ore 9.30,catechesi per adulti in BasilicaParrocchia Santa Valeria, inizio dellecelebrazioni per Santa Valeria(vedi programma dettagliato a pag. 85)Parrocchia San Carlo, ore 21, in oratorio, corso in preparazione almatrimonio con don Alessandro Chiesa- successivi incontri 8 e 15 maggio

Domenica 28 aprileParrocchia Sant’Ambrogio, ore 14.30-18.30, in occasione dei festeggiamentiper il cinquantesimo della parrocchia,visita alla Basilica di S. Ambrogio a Mi-lano e celebrazione dei VesperiParrocchia San Carlo, ore 10.30, S. Messa di Prima Comunione

Inizio del mese mariano Appuntamenti quotidianiParrocchia San Giuseppe,ore 20.30, Rosario a San Salvatoreore 20.45, Rosario ai Vignoli e alla Madonna della CampagnaParrocchia Santa Valeria,tutte le sere infrasettimanali, ore 20.45, Rosario in Santuario; il sabato serapresso le famiglie ospitanti

Parrocchia San Giovanni Bosco, insettimana, ore 20.30, Rosario nelle caseospitanti; il giovedì, inizio alle ore 21

Mercoledì 1 maggioParrocchia Santa Valeria, ore 20.45,Santo Rosario per l’inizio del mese marianoParrocchia Lazzaretto, ore 10.30, sulcampo sportivo dell’oratorio S. Messae inizio Festa di Primavera che dureràfino al 5 maggio con servizio cucinaParrocchia Sant’Ambrogio, ore 20.30,presso la grotta dell’oratorio, recita delRosario e apertura del mese di maggio

Giovedì 2 maggioComunità pastorale San Luca,ore 21, chiesa San Carlo, AdorazioneEucaristica comunitaria

Venerdì 3 maggioCatechesi adulti cittadina, ore 21, inteatro, primo incontro della catechesicittadina degli adulti

Sabato 4 maggioParrocchia San Giuseppe,ore 7.30, S. Messa ai Vignoli

Sabato 4 - domenica 5 maggioParrocchia Sant’Ambrogio, Fiaccolatadella sportiva dalla Certosa di Pavia

Domenica 5 maggioParrocchia San Giuseppe, ore 15, ai Vignoli, incontro di preghieraper le mamme in attesaOre 15 e 16, BattesimiOratorio San Rocco, Operazione DUM Parrocchia San Giovanni Bosco,giornata di ritiro per ragazzi e genitoriin preparazione alla Prima ComunioneParrocchia Lazzaretto, ore 10, S. Messacon amministrazione della Prima Co-munione ai bambini di 4° elementareParrocchia Sant’Ambrogio, ore 11.15,S. Messa con festa per gli anniversaridi matrimonio Chiesa Maria Ausiliatrice – Don Orione,ore 11, S. Messa per la vita, promossadal locale Movimento per la vita

Mercoledì 8 maggioParrocchia San Giuseppe, ore 9.30,catechesi per adulti in Basilcaore 11.30, ai Vignoli, supplica alla Madonna di Pompei

Giovedì 9 MaggioPellegrinaggio cittadino seralea Caravaggio

Venerdì 10 maggioCatechesi adulti cittadina, ore 21, in teatro, secondo incontro della catechesi cittadina degli adulti

Sabato 11 maggioOratorio San Rocco, Festa della Mamma

Sabato 11 e domenica 12 maggioParrocchia San Carlo, dopo le SS. Messe, Gesto del riso, vendita di riso in favore delle Missioni

Da sabato 11 a lunedì 13maggioParrocchia Sant’Ambrogio,Festa compatronale della Madonna diFatima (vedi locandina a pag. 96)

Domenica 12 maggioParrocchia Santa Valeria,ore 11, S. Messa con amministrazionedella Prima Comunioneore 16.30, Battesimi comunitariParrocchia San Giovanni Bosco,ore 15.30, S. Messa con amministrazionedella Prima ComunioneParrocchia San Carlo, ore 10.30, durante la S. Messa rinnovo delle pro-messe matrimoniali

Martedì 14 maggioAzione Cattolica di decanato, ore 21,oratorio di Giussano – via D’Azeglio,Lectio Divina guidata da don EnricoCastagna. “…e molti credettero” (At.4,4) La gioia della fede nello slancioapostolico della prima comunità cristiana.“Tutti insieme innalzarono la loro vocea Dio”. La perseveranza della fede: laforza della preghiera (At 4, 23-31)

Page 23: Aprile 2013

93APRILEduemilatredici

Notizie in breve

Mercoledì 15 maggioGruppi di ascolto della Parola,ore 21, nelle case ospitanti

Venerdì 17 maggioParrocchia San Giuseppe, ore 7.30,ai Vignoli, inizio della novena della Ma-donna di Caravaggio

Sabato 18 maggioParrocchia San Giuseppe,ore 18, veglia e S. Messa di Pentecostecon Battesimi

Domenica 19 maggioParrocchia San Giuseppe,ore 10, S. Messa con le famiglie e ibambini della Scuola dell’Infanzia “M. Immacolata”ore 15 e 17, SS. Messe di CresimaParrocchia Santa Valeria, Secondacomunione solenne e anniversario PrimeComunioni e Cresime 2013Parrocchia San Giovanni Bosco,giornata di ritiro per ragazzi e genitoriin preparazione alla CresimaParrocchia Sant’Ambrogio, ore 9.30,primo turno delle Prime ComunioniParrocchia San Carlo, ore 15, in oratorio,incontro di don Alessandro Chiesa coni genitori dei ragazzi del gruppo di ca-techismo Cafarnao di 5ª elementare

L'Azione Cattolica Ambrosiana ricevecon gratitudine e responsabilità il mes-saggio che l'Arcivescovo rivolge allaDiocesi e ai soci di AC in occasionedella giornata parrocchiale di AC fis-sata quest'anno per domenica 28aprile. Ne riportiamo le battute iniziali,invitiamo a leggerlo per intero sul sitowww.azionecattolicamilano.it“I cristiani sono presenti nella storiacome l’anima del mondo, sentono la re-sponsabilità di proporre la vita buonadel Vangelo in tutti gli ambiti dell’umanaesistenza. Non pretendono una egemo-nia e non possono sottrarsi al dovere

della testimonianza” (Alla scoperta delDio vicino, p. 50).Oggi, nella ricorrenza della giornataparrocchiale dell’Azione Cattolica, in-vito tutte le parrocchie a considerareche la responsabilità della testimo-nianza ecclesiale, che riguarda tutti ibattezzati, non può fare a meno delcontributo specifico dell’Azione Catto-lica. Pertanto chiedo a tutti coloro chehanno a cuore la loro parrocchia nel-l’orizzonte più reale e concreto dellaChiesa diocesana di confrontarsi con laproposta dell’Azione Cattolica e di sen-tirsi chiamati ad aderire con semplicitàe disponibilità perché la forma dell’as-sociazione è di grande aiuto per inten-sificare la propria vita spirituale,approfondire la comunione ecclesialee la formazione.Notizie del territorio:- domenica 21 aprile, Itinerario Sky-

scraper: incontro per adolescenti "Aldi là del tuo naso: differenze, punti divista, confronti". Ore 18.30 all'oratorioS. Giovanni Bosco di Giussano (viaD'Azeglio 32) con cena in condivi-sione. Info: [email protected]

- domenica 21 aprile, Itinerario “Oratocca a te!”: incontro per diciottenni.Ore 18.30 all'oratorio S. GiovanniBosco di Giussano (via D'Azeglio 32)con cena in condivisione. Info: [email protected]

- sabato 27 aprile, Festa di primavera"ACcordiamoci" : un momento di festaper tutto il settore giovani della zonadi Monza: da chi ha 14 anni a chi ne ha30. Aperto a chi è iscritto all'AC e a chinon lo è, un momento a cui invitareamici, compagni, parenti e conoscenti.Una giornata per ricordarci il bello diessere associazione! Dalle 16 alle22.30 all' oratorio S. Pietro Martire (viaS.Francesco d'Assisi 28, Seveso). Info:[email protected]

- domenica 19 maggio Camminata del SìMesero - Magenta: un pellegrinaggiodiocesano per giovani e famiglie perrinnovare il nostro sì alla fede. Info su:http://www.azionecattolicamilano.it

CARITAS DECANALEAbbattere i bastioni eaprire il cuore alla città.Abbattare del tutto i ba-stioni che ancora ci sepa-

rano dal mondo dell'umana esistenza.Come parrocchie, comunità pastorali,associazioni e movimenti intendiamoandare insieme incontro agli uomini ealle donne di oggi, negli ambienti dellaloro vita quotidiana: famiglie, scuole,università, lavoro in tutte le sue forme,luoghi di sofferenza e di emarginazione,in sintesi la società civile nelle sue di-versificate manifestazioni. Da questeparole del cardinale Angelo Scola èpartita la riflessione di mons. AngeloSala, nell'ultimo incontro di Caritas de-canale.Occorre USCIRE dai recinti parrocchialiper essere lievito e sale nella città del-l'uomo; occorre ANDARE incontro alledonne e gli uomini negli ambienti dellaloro concreta vita quotidiana; è urgenteCREARE una rete di attenzione, di soli-darietà e di collaborazione.Dalla sollecitazione del nostro Arcive-scovo è nata la proposta di Caritas de-canale di dedicare due incontri guidatida don Augusto Panzeri, direttore diCaritas della zona pastorale di Monza,per aiutarci a costruire un progetto perle nostre comunità.Il primo incontro si è tenuto a Giussanomartedì 16 aprile ed ha affrontato iltema: La fatica della carità oggi.Il secondo si terrà a Seregno il 23 aprilealle ore 21, presso il Centro Pastoralemons. Enrico Ratti di via Cavour 25, edha per tema: Partire dalla condivisionedelle piccole risorse.L'invito è rivolto in special modo a tuttele persone disponibili ad un servizio pergli altri.

MOVIMENTO PER LAVITA/CENTRO AIUTOALLA VITA

“One of us” “Uno di noi” è il titolo diun’importante iniziativa – cui abbiamogià accennato – dei cittadini europei,promossa dalle principali associazioni

Page 24: Aprile 2013

94 APRILEduemilatredici

“Pro life” d’Europa, tra cui anche ilMovimento per la Vita italiano.Lo scopo dell’iniziativa, attualmentein corso di svolgimento, è di chie-dere alla “Commissione Europea”,cioè al Governo dell’Unione Europea,che il riconoscimento del bambinoconcepito e non ancora nato abbiaricadute positive sulla ricerca scien-tifica, la sanità e la cooperazioneallo sviluppo.La cultura e i diritti europei procla-mano continuamente i diritti del-l’uomo, ma poi distolgono lo sguardodal più piccolo degli uomini, il figlionon ancora nato! “Uno di noi” vuolericordare che l’embrione umano èl’inizio dello sviluppo dell’essereumano! Le istituzioni europee sonoinvitate ad introdurre un divieto al fi-nanziamento di attività che impli-cano la distruzione di embrioniumani.Concretamente l’iniziativa consistein una grande raccolta di firme, mo-tivata dal fatto che il Trattato di Li-sbona afferma che se c’è almeno unmilione di cittadini, di almeno settestati membri dell’Europa, che lochiede, le istituzioni europee devonoconfrontarsi con l’atto giuridicochiesto. Confrontarsi non vuole direeseguire automaticamente la richie-sta, ma almeno non ignorarla ed or-ganizzare un serio dibattito!Il nostro desiderio è di raccoglierenon solo un milione di firme ma pos-sibilmente ancora di più, perchél’Europa abbia davvero ad ascoltarela nostra voce!Nelle prossime settimane ci attive-remo al riguardo anche presso leparrocchie di Seregno, a cominciareda S. Valeria. Seguiteci! Diciamo sind’ora grazie per una partecipazioneche auspichiamo entusiasta e gene-rosa.La prossima S. Messa per la vita siterrà domenica 5 maggio alle ore 11presso la chiesa di Maria Ausilia-trice all’Istituto don Orione.

Notizie in breve

Il grande giorno è arrivato e siamo statial centro di un’attenzione assai elevatae non prevista. Il programma della festadi san Giuseppe 2013, rovinata pur-troppo dal maltempo, non ha impeditodi verificare il grande impegno profuso(e da produrre…) dalla Comunità dellaBasilica per aprire il centro pastoraleintitolato a monsignor Enrico Ratti.Ora va, vissuto con le altre associazioniche lì si ritroveranno nei tempi e modiche i singoli gruppi necessitano per leproprie finalità associative.Dopo i dovuti ringraziamenti per quantoprofuso in passato, a cominciare a donSilvano, occorre sollecitare una pre-senza ed una nuova forma di partecipa-zione per il prossimo futuro. Buon risalto ha avuto la Mostra, propo-sta in penitenzieria, “313 Editto di Mi-lano da Costantino ad Ambrogio uncammino di fede e libertà”. Momento diriflessione laica e storica sul come èpartita la grande avventura del cristia-nesimo.Domenica 21 aprile, ore 14,30 con mezzipropri, visita guidata con merenda alcomplesso villa Antona Traversa e mo-nastero di S. Vittore in Meda. Iscrizioni in corso come per la Giornatadi Spiritualità del 12 maggio nel 50° an-niversario del Concilio Vaticano II edella morte del beato Papa GiovanniXXIII, nell’anno della fede a Sotto ilMonte. Articolata giornata culturale ecatechistico/pellegrina. Sarà rilasciatoun attestato di partecipazione: atten-diamo al più presto i nomi. Sempre in maggio, sotto l’egida dellecomunità pastorali cittadine, la mostra“ad usum fabricae”, sulla storia delDuomo di Milano come esperienza dipopolo in sala Mariani, nell’ambito delmese della cultura 2013 e proposta d’in-tesa con la consulta per la cultura co-munale. Altre iniziative culturali e ricreative

sono in gestazione e saranno offerte atutta la comunità seregnese, anche neinuovi spazi di via Cavour 25. A 30 anni dalla visita papale non man-cano motivi per spunti culturali.

SCUOLA DI ITALIANOPER STRANIERI “CULTURE SENZAFRONTIERE”Nell'ambito della pro-

grammazione didattica, dal mesescorso nella nostra scuola sono attividue progetti di aiuto concreto ai corsistie a tutte le persone straniere residentiin città. Si tratta dei progetti "Media-zione linguistico-culturale" e "Consu-lenza legale" nati all'interno di unBando denominato "Rete allargata percittà solidali" che, oltre a favorire la col-laborazione fra scuole di italiano e Cen-tri di Ascolto di Seregno, Giussano eCesano Maderno permette la colloca-zione di risorse economiche a sostegnodi bisogni specifici individuati nei treComuni. La "Mediazione linguistico-cul-turale" si pone l'obiettivo di favorire unintervento appropriato tra famiglie e mi-nori stranieri nella scuola e nei serviziterritoriali per superare le difficoltà re-lazionali e del processo di integrazioneservendosi della professionalità di im-migrati bilingue in italiano o di autoctoniconoscitori della lingua di uno specificogruppo di immigrati. L'importanza del-l'attivazione di questo servizio è evi-dente soprattutto nei contatti con lescuole per il disbrigo di pratiche buro-cratiche e colloqui con i docenti:spesso infatti dopo l'intervento del me-diatore l'inserimento nella classe delragazzo straniero può essere facilitatoda percorsi alternativi di accoglienza inaccordo con gli insegnanti e i compa-gni. La "Consulenza legale" è invece un ser-vizio relativo a tutte le pratiche in ma-teria di immigrazione (es. titoli disoggiorno, rilascio/rinnovo di permessie carte di soggiorno, concessione dicittadinanza, accordo di integrazione...)

circolo culturales. giuseppeFONDATO NEL 1888

Page 25: Aprile 2013

e prevede la presenza di un avvocatoche si prende cura del caso specifico.Sono due progetti con validità limitata:da marzo a luglio 2013 e con la primaconsulenza gratuita da parte dello spe-cialista. Chi è intenzionato ad usufruiredi questa opportunità deve però venirenella sede della nostra scuola - via Ste-fano da Seregno 9 - dove è possibilecompilare un'apposita scheda e rice-vere tutte le informazioni del caso. Neigiorni di martedì e giovedì - ore14,30/16,00 e 20,30/22,00 - un'inse-gnante sarà a disposizione per acco-gliere le richieste specifiche e iniziarel'iter della pratica.

GR.ANI.S. - GRUPPI ANIMAZIONESOCIALEIl nostro decanato, che comprende icomuni di Seregno e Giussano assiemeal decanato di Seveso partendo dall’af-fermazione sottostante dell’Arcive-scovo Scola: “I cristiani sono presentinella storia come l’anima del mondo,sentono la responsabilità di proporre lavita buona del Vangelo in tutti gli ambitidell’umana esistenza. Non pretendonouna egemonia e non possono sottrarsial dovere della testimonianza” ha invi-tato a ridiscutersi e confrontarsi sabato13 aprile presso il Seminario di Seveso,dalle 15,30 alle 18 come da avviso di-retto ai sindaci, giunte e consiglieri co-munali di Seregno e Giussano.“La fede dentro la società’’, il tema pro-posto, risolleva dalle basi l’impegnopersonale e lo confronta, in questitempi burrascosi, con la Parola immu-tata e la dottrina sociale della Chiesa.Questi incontri, tradizionali in Diocesi inAvvento e Quaresima, non hanno maitrovato un’adesione importante madata la situazione politica, sociale edeconomica attuali, sono un ottima oc-casione proposta dalla Diocesi, per mo-tivarci e confermarci nella nostraazione sociale.L’incontro è stato guidato da don WalterMagnoni, responsabile della PastoraleSociale e del Lavoro della Diocesi diMilano, con una meditazione sui testi

del magistero e della dottrina sociale,cui è seguito un breve spazio di silen-zio, la condivisione comunitaria delleproprie riflessioni e la celebrazionedell’Eucarestia.L’invito non è stato rivolto ai politici insenso stretto ma a tutti gli impegnati inassociazioni ed enti per aiutarli a mo-dulare la loro azione volta al bene co-mune. Ma due incontri l’anno non possono co-stituire la base ideale sui cui muoverel’impegno nel sociale e/o nel politico daparte della comunità cristiana sere-gnese. Stante la situazione nazionale,ed in misura inferiore quelle locali, nonsi può pensare che le singole sceltenon siano frutto di esperienza, studio,confronto piuttosto che di una momen-tanea convergenza di voti. Maggiori informazioni su www.chiesa-dimilano.it/pastorale sociale.

UNITALSINel mese di marzo il no-stro gruppo si è impe-gnato nelle seguentiattività :Martedì 5 presso l’Isti-

tuto delle Suore Canossiane, in conco-mitanza con la S. Messa Unitalsiana, sisono svolte le votazioni per la nominadel nuovo consiglio formato da 7 tesse-rati. C’è stata una discreta partecipa-zione di soci e simpatizzanti e tutto si èsvolto regolarmente.Domenica 10: Giornata unitalsiana conl’offerta di pianticelle di ulivo il cui rica-vato viene utilizzato per le attività del-l’Associazione. Eravamo presenti suisagrati della Basilica e delle parrocchiedi S. Valeria – Lazzaretto – Sant’Ambro-gio. I cittadini di Seregno hanno rispo-sto positivamente alla nostra offerta.Venerdì 15 presso l’Istituto Ronzoni/DonGnocchi si è partecipato alla Via Crucistenuta da Don Ceppi.Domenica 17: abbiamo avuto la gior-nata di ritiro spirituale e di catechesipresso la Villa Sacro Cuore di Triuggio.La S. Messa è stata celebrata da SuaEminenza card. Tettamanzi. Scarsa la

presenza del nostro gruppo in una con-sistente partecipazione della nostraSottosezione di Monza.Mercoledì 19 presso la Pizzeria “Pulci-nella” è stata organizzata una “pizzata”con i diversamente abili, genitori ,socie amici durante la quale sono state di-stribuite le uova di Pasqua ai diversa-mente abili.Attualmente il nostro impegno è rivoltoad organizzare:- in data 27 aprile la partecipazione per

andare a Borghetto S. Spirito in oc-casione dell’inaugurazione dellacasa vacanze marine

- in data 12 maggio il pellegrinaggiomariano a Caravaggio

Iniziando da questo numero deside-riamo presentare, a puntate, una brevestoria dell’Unitalsi.Una storia di misteroL’Unitalsi , Unione Nazionale ItalianaTrasporto Ammalati a Lourdes e San-tuari Italiani è un’Associazione di fedelidi ogni età e cultura, che, con il solospirito di volontariato, si rivolge allepersone anziane , ammalate e diversa-mente abili. Ha sede a Roma ed è arti-colata, per necessità organizzative, in19 Sezioni, 2 Delegazioni Estere (Maltae Repubblica di San Marino), e 280Sotto Sezioni, oltre parecchi gruppi cheoperano in campo regionale e dioce-sano. Dopo Lourdes si sono aggiunti altri san-tuari come Fatima, Banneux, TerraSanta e in campo nazionale Loreto, Si-racusa e San Giovanni Rotondo.

Abbiamo accolto con sorpresa e gioiail primo Pontefice sudamericano dellastoria! Il Santo Padre Papa Francesco,dopo la rapidità del Conclave che lo haeletto, si è presentato al popolo dallaloggia della Basilica Vaticana con tantasemplicità e umiltà con un semplice“Buonasera” dicendo: “Iniziamo in-sieme un cammino di fratellanza” e

95

Notizie in breve

APRILEduemilatredici

Page 26: Aprile 2013

chiedendo preghiere a tutti gli uomini dibuona volontà per il suo non facile pon-tificato.Papa Francesco abbraccia il mondo in-tero, dai più piccoli ai più anziani, ai piùdeboli, ai poveri. Nei suoi discorsi è vi-cino anche agli anziani incoraggiandolidicendo: “La vecchiaia è la sapienzadella vita, non cediamo mai al pessimi-smo, i nonni sono la saggezza della vita,devono trasmettere la fede alle nuovegenerazioni, questa è cultura dellavita. Inoltre ci esorta a non essere uo-mini e donne tristi perché un cristianonon può mai esserlo. Dobbiamo vi-vere la fede con un cuore giovanesempre, anche a settant’anni e a ot-tant’anni! Con Cristo il cuore non in-vecchia mai.”Con questo sostegno e queste esor-tazioni siamo grati al Santo Padre, ri-cordandolo nella preghiera, eaugurandogli un pontificato lungo efecondo!Mons. Bruno Molinari ha riconfer-mato mons. Pino Caimi assistente spi-rituale decanale del Movimento TerzaEtà, il quale ha accettato con tantagenerosità e si è sentito in dovere dicomunicare a tutti i Movimenti TerzaEtà delle dieci parrocchie del Deca-nato la sua disponibilità a collabo-rare, riprendendo a comunicare congli anziani per valorizzare nell’internodel decanato il Movimento Terza Età.“Sono sicuro – afferma don Pino –che le tre comunità pastorali acco-glieranno il tentativo di creare unacomunione autentica, fraterna e po-sitiva tra i gruppi legati alle singoleparrocchie del decanato, e che inogni parrocchia venga sostenuto eincoraggiato il Movimento Terza Etàattraverso la “pastorale dell’an-ziano”, l’antica ormai preziosa espe-rienza del Movimento a favore deglianziani”.In occasione della S. Pasqua a tuttigli anziani è stato consegnato un fo-glio informativo realizzato da donPino; chi non l’avesse ricevuto si ri-volga alle incaricate.

Ecco di seguito le prossime iniziative:Giovedì 25 aprile il Movimento Terza Etàe gli Amici del Seminario incontrano nelSeminario di Venegono i Candidati alsacerdozio 2013.Giovedì 2 maggio alle ore 15: Incontroculturale presso il salone polivalentedella parrocchia di Paina, relatoremons. Pino Caimi.Giovedì 9 maggio: Pellegrinaggio citta-

dino serale a Caravaggio.Lunedì 13 maggio, Festa della Madonnadi Fatima: alle ore 15 Incontro con glianziani di Sant’Ambrogio per un mo-mento di preghiera.Giovedì 16 maggio: alle 14.30 Incontrocon gli alunni delle classi quarte dellaScuola Cadorna presso il salone dellaparrocchia del Lazzaretto.

96

Notizie in breve

APRILEduemilatredici

Page 27: Aprile 2013

«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO

Il prossimo uscirà domenica 19 Maggio 2013

anno XCI, 21 Aprile 2013, numero 4

Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

In copertina: Il taglio del nastro per l’inaugurazione del nuovo Centro Mons. Enrico Ratti, domenica 17 marzo 2013.

Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;

ORARI SANTE MESSE FESTIVE

Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347www.basilicasangiuseppe.it – [email protected] alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18

Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352www.oratoriosanrocco.it – [email protected] Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi

Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzarettopiazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30

Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramentovia Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368Domenica alle 8.30

Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130www.monaci-benedettini-seregno.com - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18

Santuario di Maria Ausiliatrice(Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30

San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30

Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.itDomenica alle 9

Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9

Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096www.parrocchiasantavaleria.it - [email protected] alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382www.parrocchiaceredo.it – [email protected] alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18

Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810www.psase.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635www.sancarloseregno.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18

Page 28: Aprile 2013

Nuova vita per il Centro Pastorale Mons. Enrico Ratti

anno XCI - n. 4 - Aprile 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno