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Appunti per Istruttori di Arbitri di Basket

AGGIORNAMENTO TECNICO

ANNO SPORTIVO 2002/2003

A cura di ALDO ALBANESI e

ANTONIO MALERBA SETTEMBRE 2002

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RICHIAMI TECNICI E COMPORTAMENTALI CAMPIONATO 2002/2003

ACCETTAZIONE DESIGNAZIONI

SI RICHIAMA L’ATTENZIONE DEGLI ARBITRI SULLA NECESSITA’ DI FORNIRE LA TOTALE DISPONIBILITA’ DI IMPIEGO PER OGNI PERIODO DELL’ANNO SPORTIVO, FERMO RESTANDO LA POSSIBILITA’ DI POTER RICHIEDERE PERIODI DI ASPETTATIVA O DI INDISPONIBILITA’ COSI’ COME PREVISTO DAL REGOLAMENTO C.I.A., IN PRESENZA DI SITUAZIONI ECCEZIONALI. SI RACCOMANDA DI ACCETTARE IMMEDIATAMENTE UNA DESIGNAZIONE ARBITRALE, SIA CHE PROVENGA DALLA COMMISSIONE NAZIONALE, SIA CHE DA QUELLA DEGLI UFFICI REGIONALI COMPETENTI, CONTRIBUENDO IN TAL MODO AL BUON FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI CENTRALI E PERIFERICI. E’ BENE, INOLTRE, CONTATTARE SUBITO IL COLLEGA CON CUI SI E’ DESIGNATI IN MODO DA POTERSI ACCORDARE PER TEMPO SULLE MODALITA’ DI TRASFERTA. SI RAMMENTA CHE IN CASO DI RIFIUTO DIPENDENTE DA MALATTIA, L’INVIO DELLA RELATIVA DOCUMENTAZIONE MEDICA DEVE ESSERE IMMEDIATO. SI RICORDA INOLTRE, CHE UNA DESIGNAZIONE FATTA A MEZZO TELEFONO E’ RICONOSCIUTA UFFICIALE A TUTTI GLI EFFETTI E CHE UN EVENTUALE RIFIUTO SARA’ CONSIDERATO COME TALE. SI CHIEDE DI FARSI PARTE DILIGENTE, IN PARTICOLARE NEI CAMPIONATI REGIONALI, COMUNICANDO PER TEMPO EVENTUALI INDISPONIBILITA’, ED EVITANDO DI RIFIUTARE UNA DESIGNAZIONE ALL’ULTIMO MOMENTO PER MOTIVI CHE NON SIANO DI RILEVANTE IMPORTANZA, PER NON METTERE IN CRISI GLI UFFICI GARE PREPOSTI, E PER UNA FORMA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DEL COLLEGA CHE ALL’ULTIMO MOMENTO DOVRA’ ORGANIZZARSI PER SOPPERIRE ALLA SOSTITUZIONE.

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ARRIVO NELL’IMPIANTO DI GIOCO SI RAMMENTA LA NECESSITA’ CHE DA PARTE DEGLI ARBITRI IL VIAGGIO SIA ORGANIZZATO IN MODO TALE DA ARRIVARE A DESTINAZIONE IN TEMPO UTILE, METTENDO SEMPRE IN PREVENTIVO LA POSSIBILITA’ DI IMBATTERSI IN SITUAZIONI DI VARIO GENERE CHE POSSONO CAUSARE GRAVI RITARDI. IN PARTICOLARE NELLA STAGIONE INVERNALE, E’ BENE INTRAPRENDERE IL VIAGGIO CON LARGO ANTICIPO SUL TEMPO NECESSARIO PREVISTO PER ARRIVARE NELLA CITTA’ DI DESTINAZIONE. E’ INDISPENSABILE CHE GLI ARBITRI ARRIVINO SUL CAMPO DI GIOCO ALMENO UN’ ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, IN MODO TALE DA AVERE TUTTO IL TEMPO PER PREPARARSI MENTALMENTE E FISICAMENTE ALLA PARTITA, E PER ADEMPIERE AI COMPITI LORO ASSEGNATI CON SERENITA’. E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA INOLTRE, CHE GLI ARBITRI ABBIANO CURA DELLA PROPRIA PERSONA E CHE SI PRESENTINO VESTITI IN MODO DECOROSO, POSSIBILMENTE IN GIACCA E CRAVATTA, E CON LA DIVISA ARBITRALE SEMPRE ORDINE, PULITA E BEN STIRATA.

RAPPORTI CON UFFICIALI DI CAMPO GLI ARBITRI DEVONO OBBLIGATORIAMENTE ORGANIZZARE UNA BREVE RIUNIONE CON GLI UFFICIALI DI CAMPO, O DOPO AVER EFFETTUATO IL RICONOSCIMENTO, OPPURE CINQUE MINUTI PRIMA DELL’INGRESSO IN CAMPO. IN QUESTA RIUNIONE, GLI ARBITRI E GLI UFFICIALI DI CAMPO (COMPRESO ANCHE IL CRONOMETRISTA NON TESSERATO C.I.A., OPERANTE NEI CAMPIONATI REGIONALI), SI PRENDONO GLI ACCORDI DA RISPETTARE SCRUPOLOSAMENTE DURANTE LA GARA.

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TALI INTESE VERTERANNO PRINCIPALMENTE SU: ? FUNZIONAMENTO DELLE ATTREZZATURE (CRONOMETRO E 24”) ? GESTIONI DELLE SITUAZIONI DUBBIE CHE SI POSSONO VERIFICARE AL

SUONO DELLE SIRENE: ES.: CANESTRO/FALLO ALLO SCADERE DI UN PERIODO.

CANESTRO ALLO SCADERE DEI 24” O AL TERMINE DEL PERIODO.

TOCCO DEL FERRO CON SUONO DEI 24”.

? AMMINISTRAZIONE DI SOSTITUZIONI E SOSPENSIONI:

ES: AUTORIZZAZIONE AD ENTRARE ED USCIRE DAL CAMPO. SOSTITUZIONI AVVENUTE DURANTE UN TIME-OUT SENZA COMUNICAZIONE AL TAVOLO. SOSTITUZIONI/SOSPENSIONI IN PRESENZA DI FISCHIO INOPPORTUNO DA PARTE DELL’ARBITRO.

? MANTENIMENTO DEL CONTATTO VISIVO NEL MOMENTO IN CUI STANNO PER TERMINARE LE OPPORTUNITA’ DI RICHIESTE DI SOSPENSIONI E SOSTITUZIONI.

SOLTANTO RISPETTANDO QUESTI CRITERI FONDAMENTALI DI COLLABORAZIONE SI POTRA’ OTTIMIZZARE IL LAVORO DI EQUIPE DEGLI UFFICIALI DI GARA (ARBITRI ED UFFICIALI DI CAMPO). I COMMISSARI SPECIALI SONO STATI SENSIBILIZZATI A TENER PRESENTE NELLE PROPRIE VALUTAZIONI LA CORRETTA APPLICAZIONE DI QUANTO SOPRA ESPOSTO.

SI SOTTOLINEA INOLTRE, LA NECESSITA’, IN PARTICOLARE NEI CAMPIONATI MINORI DOVE NON SONO PRESENTI UFFICIALI DI CAMPO REGOLARMENTE TESSERATI, E GLI ARBITRI SONO CHIAMATI A SCEGLIERLI TRA IL PUBBLICO PRESENTE, DI FORNIRE LORO LE CONOSCENZE MINIME PER SVOLGERE IL COMPITO, POICHE’ SPESSO SI TRATTA DI DIRIGENTI, GENITORI, GIOCATORI.

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RITARDATO ARRIVO SQUADRA

L’ART. 116 DEL REGOLAMENTO ESECUTIVO PREVEDE CHE, TRASCORSI 15 MINUTI DALL’ORA FISSATA PER L’INIZIO DELLA GARA, SE UNA DELLE DUE SQUADRE NON SI E’ PRESENTATA REGOLARMENTE IN CAMPO, QUESTA SARA’ CONSIDERATA RINUNCIATARIA E LA GARA SARA’ OMOLOGATA CON IL RISULTATO DI 0 A 20 A SUO SVANTAGGIO CON LA PENALIZZAZIONE DI UN PUNTO IN CLASSIFICA. SE ENTRO IL TERMINE DI ATTESA LA SQUADRA RITARDATARIA, E SOLO QUANDO PROVENGA DA ALTRA SEDE, PREANNUNCIA IN QUALCHE MANIERA IL RITARDO E QUESTO SIA DOVUTO A CAUSA DI FORZA MAGGIORE, L’ARBITRO CONCEDERA’ DI PROTRARRE OPPORTUNAMENTE IL TEMPO DI ATTESA. SARA’ RICONOSCIUTA CAUSA DI FORZA MAGGIORE OGNI CAUSA ESTERNA, OGGETTIVAMENTE E DOCUMENTALMENTE PROVATA DA UN ENTE TERZO, CHE ABBIA IMPEDITO O RITARDATO IL PERCORSO DI VIAGGIO. NEL CASO IN CUI, PER IL PERCORSO DI VIAGGIO, SIANO UTILIZZATI MEZZI PRIVATI, LA SOCIETA’ E’ TENUTA A DARNE PREVENTIVA COMUNICAZIONE AGLI ORGANI FEDERALI COMPETENTI, CON LE MODALITA’ PREVISTE ANNUALMENTE NELLE DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE. TALE COMUNICAZIONE NON ESIME COMUNQUE LA SOCIETA’ DALL’OSSERVANZA DI QUANTO SOPRA ESPOSTO. SE ALL’ORA FISSATA PER L’INIZIO DELLA GARA E DOPO AVER ATTESO I 15 MINUTI REGOLAMENTARI, ENTRAMBE LE SQUADRE NON DOVESSERO PRESENTARSI IN CAMPO, LA GARA SARA’ OMOLOGATA CON IL RISULTATO DI 0 A 0 CON LA RISPETTIVA PENALIZZAZIONE DI UN PUNTO IN CLASSIFICA. SI RACCOMANDA AGLI ARBITRI DI AGIRE SEMPRE CON BUON SENSO, SPIRITO DI COLLABORAZIONE, IN PARTICOLARE NEI CAMPIONATI MINORI DOVE MOLTEPLICI SONO I PROBLEMI E LE DIFFICOLTA’ CHE COSTRINGONO A VOLTE LE SOCIETA’ A NON POTER GIUNGERE NELL’IMPIANTO DI GIOCO RISPETTANDO L’ORARIO DI INIZIO. NON SARA’ RICONOSCIUTA CAUSA DI FORZA MAGGIORE LA MANCATA O RITARDATA PRESENTAZIONE IN CAMPO DI UNA SQUADRA CHE SI SIA SERVITA DELL’ULTIMO MEZZO UTILE DI LINEA A DISPOSIZIONE; SALVO CHE SI TRATTI DI

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SQUADRE CHE UTILIZZINO GLI AEROPORTI DELLA SARDEGNA, SICILIA E DELLA CALABRIA.

RITARDATO ARRIVO GIOCATORI SE, ALL’ORA FISSATA PER L’INIZIO DELLA GARA LE SQUADRE SONO PRESENTI IN CAMPO CON UN MINIMO DI CINQUE GIOCATORI, ESSE SONO OBBLIGATE A INIZIARE SUBITO IL GIOCO. TUTTI I GIOCATORI CHE GIUNGONO SUL CAMPO DI GIOCO A GARA INIZIATA, POTRANNO, SE SONO STATI REGOLARMENTE ISCRITTI A REFERTO PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, PRENDERE PARTE ALLA STESSA DOPO AVER EFFETTUATO IL RICONOSCIMENTO.

RICONOSCIMENTO TESSERATI ISCRITTI A REFERTO

ALMENO VENTI MINUTI PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, LE SOCIETA’ DEVONO CONSEGNARE AGLI ARBITRI TRAMITE IL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE, LA LISTA DEI TESSERATI DA ISCRIVERE A REFERTO FIRMATA DALLO STESSO, O IN SUA ASSENZA DALL’ALLENATORE ED IN ASSENZA ANCHE DELL’ALLENATORE DAL CAPITANO DELLA SQUADRA. PORRE PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’ETA’ DEI GIOCATORI, CHE DEVE ESSERE ADEGUATA AL CAMPIONATO DI APPARTENENZA, ED IL RISPETTO DELL’OBBLIGO DI ISCRIZIONE A REFERTO E DI RICONOSCIMENTO DEI GIOCATORI OVER O UNDER NEI CAMPIONATI DOVE NE E’ REGOLAMENTATA LA PARTECIPAZIONE. SI CHIARISCE CHE IN PRESENZA DI UN VALIDO MOTIVO, (INFORTUNIO DI UN GIOCATORE DURANTE IL RISCALDAMENTO, MANCATO ARRIVO DI UN TESSERATO ECC.) E’ POSSIBILE CORREGGERE LA LISTA E DI CONSEGUENZA ANCHE IL REFERTO DI GARA, SOSTITUENDO IL TESSERATO ASSENTE O IMPOSSIBILITATO A PRENDERE PARTE ALLA GARA, CON UN ALTRO TESSERATO. I TESSERATI SONO TENUTI AD ESIBIRE AGLI ARBITRI UN VALIDO DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO PER L’ACCERTAMENTO DELL’IDENTITA’ PERSONALE, ED EVENTUALMENTE DEI DATI ANAGRAFICI COME PREVISTO DALL’ART. 61 R.E., SI RICORDA CHE SONO VALIDE ANCHE LE FOTOCOPIE AUTENTICHE DEI DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO.

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SI RAMMENTA CHE SOLO CHI E’ ISCRITTO A REFERTO, ED E’ STATO RICONOSCIUTO DAGLI ARBITRI, HA DIRITTO A GIOCARE O A PRENDERE POSTO IN PANCHINA. NON PERMETTERE ASSOLUTAMENTE LA PRESENZA IN PANCHINA DI PERSONE NON ISCRITTE A REFERTO.

DOVERI DEL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE IL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE RAPPRESENTA A TUTTI GLI EFFETTI, ANCHE PER QUANTO RIGUARDA QUESTIONI AMMINISTRATIVE E DISCIPLINARI LA SQUADRA DA LUI ACCOMPAGNATA: ? E’ RESPONSABILE, DELLA DISCIPLINA E DEL COMPORTAMENTO DEGLI

ATLETI E DEGLI ALTRI TESSERATI PRESENTI IN PANCHINA. ? FIRMA E PRESENTA OGNI EVENTUALE RECLAMO, PROPOSTO PRIMA

DELL’INIZIO DELLA GARA, IN SOSTITUZIONE DEL PRESIDENTE DELLA SOCIETA’, E QUALSIASI ALTRA DICHIARAZIONE, ISTANZA O RICORSO PREVISTO DAI REGOLAMENTI FEDERALI.

? ESERCITA LE FUNZIONI DI DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI, QUANDO VIENE DESIGNATO DALLA SUA SOCIETA’ PER LO SVOLGIMENTO DI TALE MANSIONE.

IL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE DEVE PRESENTARSI AGLI ARBITRI ED UFFICIALI DI CAMPO PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, ESIBENDO LA TESSERA, E CONSEGNANDO LA LISTA DEI PARTECIPANTI ALLA GARA. ? PRIMA DELLA GARA E DURANTE GLI INTERVALLI PUO’ ENTRARE SUL

CAMPO DI GIOCO PER CONFERIRE CON I PROPRI GIOCATORI. ? DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLA GARA DEVE RESTARE AL TAVOLO

DEGLI UFFICIALI DI CAMPO, SENZA DISTURBARE L’OPERATO DEGLI STESSI E DEGLI ARBITRI.

? NON POSSONO ESSERE ACCETTATE DA PARTE DEL SEGNAPUNTI RICHIESTE DI SOSPENSIONI PERVENUTE DALL’ACCOMPAGNATORE, CHE DEVE LIMITARSI, NEL CASO IN CUI GLI UFFICIALI DI CAMPO SONO DISTRATTI DAL GIOCO, A RICHIAMARE L’ATTENZIONE DEGLI STESSI, VERSO L’ALLENATORE DELLA PROPRIA SQUADRA, CHE STA RICHIEDENDO UNA SOSPENSIONE.

? IN ASSENZA DEL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE, I SUOI COMPITI E MANSIONI SONO SVOLTI DALL’ALLENATORE, O IN MANCANZA, DAL CAPITANO DELLA SQUADRA.

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DOVERI DEL DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI

LA SOCIETA’ OSPITANTE E’ TENUTA A METTERE A DISPOSIZIONE UN DIRIGENTE TESSERATO, CON LO SCOPO DI ASSISTERE GLI ARBITRI, IN OGNI MOMENTO, A PARTIRE DAL LORO ARRIVO NELL’IMPIANTO DI GIOCO, UN’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, E RIMANERE A LORO DISPOSIZIONE FINO A QUANDO NON LO ABBIANO ABBANDONATO. ? IL DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI HA IL COMPITO DI SEGNALARE AL

PRIMO ARBITRO LA PRESENZA IN PANCHINA DI PERSONE NON ISCRITTE A REFERTO E DI CONTROLLARE IL RISPETTO DEL DIVIETO DI ACCESSO ALLO SPOGLIATOIO DEGLI ARBITRI.

? NELLO SVOLGIMENTO DELL’INCARICO, E’ TENUTO AD ADEMPIERE A

QUANTO VENGA RICHIESTO DAGLI ARBITRI IN MERITO ALL’ORDINE PUBBLICO, ALLA DISCIPLINA DELLE SQUADRE ED A QUANTO ALTRO NECESSARIO PER IL MIGLIORE ESPLETAMENTO DEI COMPITI ARBITRALI.

? IL DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI PRENDERA’ POSTO ALLA SINISTRA

DEL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO E DOVRA’ ESSERE REGISTRATO A REFERTO.

LA PRESENZA DEL DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI E’ OBBLIGATORIA IN TUTTI I CAMPIONATI NAZIONALI, E NEI CAMPIONATI DI SERIE B/F-C/2M-C/F-D/M. PER TUTTI GLI ALTRI CAMPIONATI, NEI QUALI LA PRESENZA DEL DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI SIA FACOLTATIVA, I COMPITI SONO SVOLTI DAL DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE, IN MANCANZA DALL’ALLENATORE OD INFINE, DAL CAPITANO DELLA SQUADRA OSPITANTE.

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OBBLIGO DELLA PRESENZA DEL MEDICO DI SERVIZIO

E’ OBBLIGATORIA LA PRESENZA DI UN MEDICO DI SERVIZIO DURANTE LA DISPUTA DELLE GARE DI TUTTI I CAMPIONATI NAZIONALI, E DEI CAMPIONATI DI SERIE B/F E C/2M., E’ FACOLTA’ DEI COMITATI REGIONALI ESTENDERE TALE PRESENZA ANCHE NEI CAMPIONATI DI SERIE D/M E C/F. LA SOCIETA’ HA L’OBBLIGO DI FAR RICONOSCERE AGLI ARBITRI, PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, IL MEDICO DI SERVIZIO CHE SARA’ RESPONSABILE DELL’ASSISTENZA SANITARIA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLA GARA. IL RICONOSCIMENTO AVVERRA’ MEDIANTE L’ESIBIZIONE DELLA TESSERA FEDERALE, ED IN TAL CASO SARA’ ISCRITTO A REFERTO E POTRA’ PRENDERE POSTO IN PANCHINA, O DEL TESSERINO DI APPARTENENZA ALL’ORDINE DEI MEDICI, ED IN TAL CASO SARA’ REGISTRATO NELL’APPOSITO SPAZIO DEL RAPPORTO ARBITRALE, E PRENDERA’ POSTO ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO DI GIOCO, IN UN PUNTO CHE NE FACILITI UN IMMEDIATO INTERVENTO DI SOCCORSO DURANTE LA GARA, E COMUNQUE MAI IN TRIBUNA. NEL CASO DI UN PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE DEL MEDICO TESSERATO PER LA SOCIETA’, QUESTI SARA’ ALLONTANATO DALLA PANCHINA, MA RESTERA’ ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO DI GIOCO PER CONTINUARE A SVOLGERE LE MANSIONI SANITARIE. LA SOCIETA OSPITANTE SARA’ AD OGNI MODO ANCHE RESPONSABILE DI EVENTUALI COMPORTAMENTI NON REGOLAMENTARI POSTI IN ESSERE DAL MEDICO DI SERVIZIO NON TESSERATO F.I.P.. LA MANCATA PRESENZA DEL MEDICO DI SERVIZIO PER LE PRIME DUE VOLTE PREVEDE UN’AMMENDA, E DALLA TERZA ASSENZA LA PERDITA DELLA GARA PER 0-20. SI RAMMENTA CHE IL MEDICO DI SERVIZIO TESSERATO PER LA SOCIETA’, PUO’ ENTRARE SUL TERRENO DI GIOCO PER SOCCORRERE UN GIOCATORE INFORTUNATO, SENZA AUTORIZZAZIONE ARBITRALE, SE A SUO GIUDIZIO IL GIOCATORE SIA IN PERICOLO E RICHIEDA ASSISTENZA IMMEDIATA. IL MEDICO DI SERVIZIO NON TESSERATO PER LA SOCIETA’, NON PUO’ INVECE ENTRARE SUL TERRENO DI GIOCO SENZA AUTORIZZAZIONE ARBITRALE.

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OMOLOGAZIONE DEL CAMPO DI GIOCO L’OMOLOGAZIONE DEI CAMPI DI GIOCO NON HA PIU’ UN TERMINE DI SCADENZA, E’ NECESSARIO QUINDI CHE SIANO GLI ARBITRI A SEGNALARE ALL’ORGANO RESPONSABILE EVENTUALI ANOMALIE CHE SI DOVESSERO RISCONTRARE IN MERITO ALLA REGOLARITA’ DELLE ATTREZZATURE E DELLE MISURE DI SICUREZZA PREVISTE PER I VARI CAMPIONATI. LA SOCIETA’ OSPITANTE E’ TENUTA AD ESIBIRE IL VERBALE DI OMOLOGAZIONE DIETRO SPECIFICA RICHIESTA DEGLI ARBITRI. TUTTE LE SOCIETA’ PARTECIPANTI AI CAMPIONATI NAZIONALI SONO TENUTE ALL’OSSERVANZA DELLE SEGUENTI MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE SUI PROPRI CAMPI DI GIOCO: 1. RECINZIONE FISSA E COMPLETA DEL CAMPO DI GIOCO CON MATERIALE

RIGIDO DELL’ALTEZZA DI ALMENO UN METRO; 2. PANCHINE E TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO SEPARATI DAL PUBBLICO

DA PROTEZIONI REALIZZATE CON MATERIALE TRASPARENTE ED INFRANGIBILE;

3. DISTANZA DI ALMENO DUE METRI TRA LA RECINZIONE DEL CAMPO DI GIOCO E LE LINEE PERIMETRALI DEL CAMPO STESSO (TALE DISTANZA DEVE ESSERE DI ALMENO TRE METRI QUALORA LO CONSENTA L’ASSENZA DI OSTACOLI FISSI); DISTANZA DI ALMENO DUE METRI TRA IL PUBBLICO E LA BASE DEI CANESTRI;

4. REALIZZAZIONE DI UN PASSAGGIO COMPLETAMENTE PROTETTO PER LA SQUADRA OSPITE E PER GLI ARBITRI DAGLI SPOGLIATOI AL CAMPO E VICEVERSA, TALE DA RENDERE IMPOSSIBILE CHE GLI STESSI VENGANO RAGGIUNTI NON SOLO DA COLPI, MA ANCHE DA LANCI DI OGGETTI O SPUTI.

NON CONSENTIRE CHE SPETTATORI OCCUPINO SPAZI IN SETTORI DOVE NON E’ PREVISTA PRESENZA DI PUBBLICO. AGIRE CON BUON SENSO, MA ANCHE CON FERMEZZA, ONDE EVITARE DI TROVARSI IN DIFFICOLTA’ NEL CORSO DELLA GARA.

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ATTREZZATURE DEL CAMPO DI GIOCO GIUNTI NELL’IMPIANTO DI GIOCO, GLI ARBITRI INSIEME AGLI UFFICIALI DI CAMPO, DEVONO CONTROLLARE LE ATTREZZATURE ED IL MATERIALE TECNICO INDISPENSABILE PER LA DISPUTA DELLA GARA CONSEGNATI LORO DALLA SOCIETA’ OSPITANTE. IL PRIMO ARBITRO E’ IL RESPONSABILE IN MERITO ALLA REGOLARITA’ DEL TERRENO DI GIOCO, DELLA SCELTA DEI CRONOMETRI UFFICIALI DI GARA E DI TUTTO L’EQUIPAGGIAMENTO TECNICO, COMPRESO IL REFERTO DI GARA. SE LE ATTREZZATURE INDISPENSABILI ED IN VIA SUBORDINATA LE ATTREZZATURE DI RISERVA, MANCANO O PRESENTANO IRREGOLARITA’ RILEVANTI, CHE POSSONO INCIDERE SUL REGOLARE SVOLGIMENTO DELLA GARA, LA GARA NON POTRA’ INIZIARE, O SE GIA’ INIZIATA, NON POTRA’ PROSEGUIRE. VERIFICARE CHE GLI APPARECCHI CONTASECONDI SIANO POSIZIONATI IN MANIERA CORRETTA, COSI’ COME PREVISTO DAL REGOLAMENTO. NEL CASO DI MANCATO FUNZIONAMENTO DEGLI APPARECCHI INDICATORI DEI 24”, E QUALORA NE RESTI UTILIZZABILE UNO SOLO, LA PARTITA DEVE INIZIARE O PROSEGUIRE CON L’APPARECCHIO FUNZIONANTE POSTO SOPRA IL TABELLONE, NEL CAMPIONATO DI SERIE “A”, ED IN QUELLO DI LEGA 2, E NEGLI ALTRI CAMPIONATI SITUANDO, OVE POSSIBILE, L’APPARECCHIO FUNZIONANTE ALL’ALTEZZA DELLA META’ CAMPO. SE CIO’ NON FOSSE POSSIBILE, LA GARA PROSEGUIRA’ CON L’UNICO L’APPARECCHIO RIMASTO FUNZIONANTE, ANCHE SE SITUATO IN UNO DEGLI ANGOLI DEL TERRENO DI GIOCO. NEL CASO IN CUI NESSUN APPARECCHIO RISULTASSE FUNZIONANTE LA GARA INIZIERA’, O PROSEGUIRA’ RICORRENDO ALL’ATTREZZATURA DI RISERVA. SI CHIARISCE CHE IL REGOLAMENTO RICHIEDE ALLE SOCIETA’ UN MINIMO OBBLIGATORIO RELATIVAMENTE ALLE ATTREZZATURA DI RISERVA, MA SE UNA SOCIETA’ E’ IN GRADO DI FORNIRE OLTRE AL MINIMO RICHIESTO, ANCHE ALTRA ATTREZZATURA QUALITATIVAMENTE MIGLIORE, QUESTA DOVRA’ AVERE SEMPRE LA PRIORITA’ DI UTILIZZO RISPETTO A QUELLA MANUALE, PER CONSENTIRE UN REGOLARE SVOLGIMENTO DELLA GARA. COSI’ COME, IN CASO DI AVVENUTA RIPARAZIONE NEL CORSO DELLA GARA, DELL’ATTREZZATURA ELETTRONICA CHE AVEVA SUBITO UN GUASTO, QUESTA DOVRA’ ESSERE RIPRISTINATA ED USATA AL POSTO DI QUELLA MANUALE DI RISERVA USATA PER IL PERIODO OCCORRENTE PER LA RIPARAZIONE.

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IMPRATICABILITA’ DEL CAMPO DI GIOCO

SI HA IMPRATICABILITA’ DEL CAMPO DI GIOCO NEL CASO IN CUI IL REGOLARE SVOLGIMENTO DELLA GARA VENGA AD ESSERE ALTERATO O IMPEDITO DA FATTORI ATMOSFERICI O DA ALTRI FATTI ESTERNI NON IMPUTABILI ALLA SOCIETA’ OSPITANTE. IL PRIMO ARBITRO A SUO INSINDACABILE GIUDIZIO, NON INIZIERA’ LA GARA O LA SOSPENDERA’, QUALORA RITENGA VI SIA PERICOLO PER L’INCOLUMITA’ DELLE PERSONE DOVUTA AD EVENTI ATMOSFERICI, A TERRENO SDRUCCIOLEVOLE, O NEL CASO SI VERIFICASSE LA CANCELLAZIONE DELLA SEGNATURA DEL CAMPO O UN CALO DI TENSIONE DELLA CORRENTE ELETTRICA. LA SOCIETA’ OSPITANTE HA L’OBBLIGO DI PROVVEDERE, AD ELIMINARE LO STATO DI IMPRATICABILITA’ DEL CAMPO NEI LIMITI DELLE SUE POSSIBILITA’ E RESPONSABILITA’. QUALORA NON SIA POSSIBILE DISPUTARE O RIPRENDERE LA GARA SUL CAMPO DESIGNATO, E LA SOCIETA’ OSPITANTE RIESCA A REPERIRE UN ALTRO CAMPO OMOLOGATO PER IL CAMPIONATO A CUI LA GARA SI RIFERISCE NELL’AMBITO DELLO STESSO COMUNE, L’ARBITRO LA FARA’ INIZIARE O RIPRENDERE. LA SOCIETA’ OSPITATA NON POTRA’ OPPORSI A TALE DECISIONE, E QUALORA LO FACESSE, SARA’ DICHIARATA PERDENTE 0-20 CON LA PENALIZZAZIONE DI UN PUNTO IN CLASSIFICA. QUALORA NELLO STESSO COMUNE NON SIA REPERIBILE UN ALTRO CAMPO REGOLARMENTE OMOLOGATO PER IL CAMPIONATO A CUI LA GARA SI RIFERISCE, L’ARBITRO, PREVIO ACCORDO SCRITTO FRA LE DUE SOCIETA’, FARA’ INIZIARE O RIPRENDERE LA GARA SOSPESA, SU UN ALTRO CAMPO FUORI DELL’AMBITO COMUNALE MESSO A DISPOSIZIONE DALLA SOCIETA’ OSPITANTE. SE LE SOCIETA’ NON RAGGIUNGONO L’ACCORDO, LA GARA NON VERRA’ INIZIATA O RIPRESA E SARA’ RECUPERATA IN ALTRA DATA SENZA ALCUNA SANZIONE PER LE DUE SOCIETA’. LA GARA SOSPESA RIPRENDERA’ NELLO STESSO PUNTO DELLA SOSPENSIONE PER QUANTO SI RIFERISCE AL TEMPO DI GIOCO, AL PUNTEGGIO E ALL’AZIONE DI GIOCO. LA GARA NON DISPUTATA, O NON PROSEGUITA PER IL MANCATO ACCORDO FRA LE SOCIETA’ VERRA’ RECUPERATA EX NOVO. L’IMPRATICABILITA’ DEL CAMPO DI GIOCO NON POTRA’ MAI RIGUARDARE LE ATTREZZATURE INDISPENSABILI PER LA DISPUTA DELLA GARA.

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COLORAZIONE E NUMERAZIONE DELLE MAGLIE

TUTTE LE SQUADRE DELLE SOCIETA’ PARTECIPANTI AI CAMPIONATI NAZIONALI DEVONO AVERE DUE SERIE DI MAGLIE, UNA DI COLORE CHIARO (PREFERIBILMENTE BIANCA) DA UTILIZZARE NELLE GARE INTERNE, ED UNA DI COLORE SCURO DA UTILIZZARE PER LE GARE ESTERNE. LE SOCIETA’ PARTECIPANTI AI CAMPIONATI REGIONALI E PROVINCIALI DEVONO SEGNALARE, ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE AL CAMPIONATO, IL COLORE DELLA PROPRIA MAGLIA DI GIOCO E DOVRANNO RICHIEDERE ALL’UFFICIO GARE COMPETENTE L’AUTORIZZAZIONE PER OGNI SUCCESSIVA VARIAZIONE. LA SQUADRA OSPITATA DEVE OBBLIGATORIAMENTE INDOSSARE LA MAGLIA INDICATA ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE. LA SQUADRA OSPITANTE, SIA ESSA PARTECIPANTE AD UN CAMPIONATO REGIONALE O PROVINCIALE, DOVRA’ CAMBIARE LA PROPRIA MAGLIA DI GIOCO NEL CASO IN CUI GLI ARBITRI RITENGANO IMPOSSIBILE DIRIGERE LA PARTITA PER LA CONFUSIONE DEI COLORI DELLE MAGLIE. LE SQUADRE SONO TENUTE INOLTRE A CAMBIARE LA PROPRIA MAGLIA DI GIOCO QUALORA QUESTA RISULTI CONFONDIBILE CON LA DIVISA ARBITRALE. L’INOSSERVANZA DELLE SUDDETTE NORME COMPORTERA’ LA MANCATA DISPUTA DELLA GARA E, NEI CONFRONTI DELLA SQUADRA INADEMPIENTE, SARA’ APPLICATA LA PUNIZIONE SPORTIVA DELLA PERDITA DELLA GARA PER 0 – 20 E CON LA PENALIZZAZIONE DI UN PUNTO IN CLASSIFICA. SULLE MAGLIE DEVONO ESSERE APPOSTI I NUMERI INTERI DAL 4 AL 20 IN TUTTI I CAMPIONATI NAZIONALI, REGIONALI E PROVINCIALI.

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20’ PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA DOVERI DEGLI ARBITRI E DEGLI ALLENATORI

VENTI MINUTI PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, GLI ARBITRI FANNO IL LORO INGRESSO SUL TERRENO DI GIOCO E DA QUEL MOMENTO HANNO L’AUTORITA’ PER PRENDERE DECISIONI SU INFRAZIONI TECNICHE E DISCIPLINARI, COMMESSE SIA ALL’INTERNO CHE ALL’ESTERNO DELLE LINEE DI DELIMITAZIONE DEL CAMPO DI GIOCO. GLI ARBITRI OSSERVERANNO IL RISCALDAMENTO DELLE DUE SQUADRE POSIZIONANDOSI NEI PRESSI DEL CERCHIO CENTRALE, SORVEGLIANDO ATTENTAMENTE CHE I GIOCATORI NON COMMETTANO ATTI CHE POSSANO DANNEGGIARE L’ATTREZZATURA. IN PARTICOLARE FARANNO ATTENZIONE AI GIOCATORI CHE DOPO AVER SCHIACCIATO SI AGGRAPPANO ALL’ANELLO RISCHIANDO DI ROMPERE LO SPECCHIO E DI RITARDARE QUINDI L’INIZIO DELLA GARA. AL VERIFICARSI DI TALE INFRAZIONE, GLI ARBITRI, DOVRANNO AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE L’ALLENATORE ED AL RIPETERSI DELL’INFRAZIONE, ADDEBITERANNO UN FALLO TECNICO AL GIOCATORE RESPONSABILE. GLI ARBITRI DEVONO EVITARE DURANTE IL RISCALDAMENTO DELLE SQUADRE, DI COLLOQUIARE CON GIOCATORI, DIRIGENTI ECC., SFRUTTARE INVECE I MINUTI A DISPOSIZIONE PER RAGGIUNGERE LA MASSIMA CONCENTRAZIONE, PER STUDIARE LE CARATTERISTICHE DEI GIOCATORI, PER RIPASSARE MENTALMENTE QUALCHE REGOLA. IL PRIMO ARBITRO SCEGLIE IL PALLONE DI GARA, POSSIBILMENTE UNO USATO, SUL QUALE FARA’ UN SEGNO DISTINTIVO, E CHE POTRA’ ESSERE UTILIZZATO PER CINQUE MINUTI DURANTE IL RISCALDAMENTO DALLA SQUADRA CHE NON LO HA FORNITO. IL PRIMO ARBITRO DOVRA’ ANCHE CONTROLLARE CHE IL SEGNAPUNTI ABBIA COMPILATO CORRETTAMENTE IL REFERTO DI GARA, ED ASSICURARSI CHE 10 MINUTI PRIMA DELL’ORA FISSATA PER L’INIZIO, GLI ALLENATORI ABBIANO CONFERMATO I NOMI ED I NUMERI DI MAGLIA DEI GIOCATORI, FIRMATO IL REFERTO DI GARA A FIANCO DEL PROPRIO NOME E FORNITO IL QUINTETTO CHE INIZIERA’ LA GARA. L’ALLENATORE DELLA SQUADRA “A” DOVRA’ ESSERE IL PRIMO A FORNIRE QUESTE INFORMAZIONI. NEL CASO SIA PREVISTA LA PRESENTAZIONE DELLE SQUADRE, GLI ARBITRI DOVRANNO PORRE FINE AL RISCALDAMENTO 6 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA. FINITA LA PRESENTAZIONE, IL PRIMO ARBITRO SEGNALA I 3 MINUTI, ED UN MINUTO PRIMA DELL’INIZIO DELL’INCONTRO CHIAMA LE SQUADRE IN CAMPO.

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INTERVALLO – INIZIO GARA IL PRIMO INTERVALLO COMINCIA QUANDO GLI ARBITRI ENTRANO SUL TERRENO DI GIOCO 20 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA, GLI ALTRI INTERVALLI, ALLA FINE DI OGNI PERIODO DI GIOCO, E TRA LA FINE DEL QUARTO PERIODO E L’INIZIO DI UN EVENTUALE TEMPO SUPPLEMENTARE. OGNI INTERVALLO DI GIOCO TERMINA NEL MOMENTO IN CUI LA PALLA E’ BATTUTA LEGALMENTE, NEL SALTO A DUE DI INIZIO PERIODO DI GIOCO O DI TEMPO SUPPLEMENTARE, SANCENDO UFFICIALMENTE L’INIZIO DI UN PERIODO DI GIOCO O DI UN TEMPO SUPPLEMENTARE.

PALLA VIVA E STATUS DEL CRONOMETRO LA PALLA DIVENTA VIVA ED IL CRONOMETRO E’ BLOCCATO QUANDO: 1) L’ARBITRO METTE LA PALLA A DISPOSIZIONE DEL GIOCATORE

INCARICATO DI ESEGUIRE UN TIRO LIBERO. 2) LA PALLA E’ A DISPOSIZIONE DEL GIOCATORE INCARICATO DI ESEGUIRE

LA RIMESSA. LA PALLA DIVENTA VIVA ED IL CRONOMETRO E’ IN MOVIMENTO QUANDO: 1) DURANTE UN SALTO A DUE LA PALLA E’ BATTUTA LEGALMENTE DAI DUE

SALTATORI. 2) DOPO L’ESECUZIONE DELL’ UNICO O ULTIMO TIRO LIBERO NON

REALIZZATO, LA PALLA E’ TOCCATA DA UNO DEI GIOCATORI IN CAMPO. 3) DOPO UNA RIMESSA IN GIOCO DALLE LINEE PERIMETRALI, LA PALLA E’

TOCCATA DA UNO DEI GIOCATORI IN CAMPO.

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PALLA MORTA ? LA PALLA DIVENTA MORTA QUANDO VIENE REALIZZATO UN CANESTRO O UN

TIRO LIBERO. ? UN ARBITRO FISCHIA QUANDO LA PALLA E’ VIVA. ? QUANDO APPARE EVIDENTE CHE LA PALLA NON ENTRERA’ IN CANESTRO

DURANTE L’ESECUZIONE DI UN TIRO LIBERO CHE E’ SEGUITO DA UN ALTRO TIRO LIBERO, OPPURE DA UN’ULTERIORE SANZIONE IN TIRI LIBERI O DA UNA RIMESSA IN GIOCO.

? QUANDO IL SEGNALE ACUSTICO E’ AZIONATO PER DETERMINARE LA FINE DI UN PERIODO DI GIOCO O DI UN TEMPO SUPPLEMENTARE.

? QUANDO IL SEGNALE ACUSTICO DEI 24 SECONDI E’ AZIONATO MENTRE LA PALLA E’ VIVA.

? QUANDO LA PALLA, GIA’ IN ARIA PER UN TIRO A CANESTRO, VIENE LEGALMENTE TOCCATA DA UN GIOCATORE DI UNA DELLE DUE SQUADRE DOPO CHE UN ARBITRO HA FISCHIATO, OPPURE E’ SCADUTO IL TEMPO DI GIOCO DI UN PERIODO O DI UN TEMPO SUPPLEMENTARE, OPPURE SUONA IL SEGNALE DEI 24 SECONDI.

LA PALLA NON DIVENTA MORTA E I PUNTI, SE REALIZZATI SARANNO CONVALIDATI QUANDO: ? LA PALLA E’ IN ARIA PER UN TIRO A CANESTRO SU AZIONE ED UN ARBITRO

FISCHIA, OPPURE SCADE IL TEMPO DI GIOCO O QUELLO DEI 24 SECONDI. ? LA PALLA E’ IN ARIA PER UN TIRO LIBERO QUANDO UN ARBITRO FISCHIA PER

UNA QUALSIASI INFRAZIONE CHE NON SIA QUELLA DEL TIRATORE. ? UN AVVERSARIO COMMETTE UN FALLO MENTRE LA PALLA E’ ANCORA IN

CONTROLLO DI UN GIOCATORE CHE E’ NELL’ATTO DI TIRO A CANESTRO E CHE FINISCE IL SUO TIRO CON UN MOVIMENTO CONTINUO INIZIATO PRIMA DI SUBIRE IL FALLO.

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SALTO A DUE UN SALTO A DUE DEVE AVVENIRE NEL CERCHIO PIU’ VICINO TRA I DUE GIOCATORI COINVOLTI, QUANDO: 1) VIENE FISCHIATA UNA PALLA TRATTENUTA, CIOE’ QUANDO UNO O PIU’

GIOCATORI AVVERSARI HANNO UNA O ENTRAMBE LE MANI SALDAMENTE SULLA PALLA IN MODO TALE CHE NESSUNO DEI GIOCATORI POSSA ACQUISIRNE IL POSSESSO SENZA ECCESSIVA FORZA.

2) QUANDO E’ FISCHIATO UN DOPPIO FALLO CON LA PALLA CHE NON E’

CONTROLLATA DA NESSUNA DELLE DUE SQUADRE. UN SALTO A DUE HA LUOGO TRA DUE GIOCATORI QUALSIASI, A PATTO CHE FOSSERO IN CAMPO NEL MOMENTO IN CUI LA SITUAZIONE CHE HA PORTATO AD UN SALTO A DUE SI E’ VERIFICATA, NEI SEGUENTI CASI: 1) QUANDO LA PALLA SI FERMA TRA I SOSTEGNI DEL CANESTRO. 2) QUANDO SANZIONI DELLA STESSA GRAVITA’ SI COMPENSANO. 3) QUANDO LA PALLA ESCE FUORI DALLE LINEE DI DELIMITAZIONE TOCCATA

CONTEMPORANEAMENTE DA DUE GIOCATORI AVVERSARI. 4) QUANDO VIENE COMMESSA CONTEMPORANEAMENTE DA DUE GIOCATORI

AVVERSARI, UNA VIOLAZIONE ALLA REGOLA DELL’INTERFERENZA 5) QUANDO VIENE COMMESSA CONTEMPORANEAMENTE DA DUE GIOCATORI

AVVERSARI UNA VIOLAZIONE SU UN TIRO LIBERO NON REALIZZATO. 6) IN OGNI SITUAZIONE CHE PREVEDE LA RIPRESA DEL GIOCO CON UN SALTO

A DUE. NELLE SITUAZIONI IN CUI NON E’ POSSIBILE DETERMINARE IL CERCHIO PIU’ VICINO, IL SALTO A DUE AVVERRA’ NEL CERCHIO CENTRALE. QUANDO VI SONO PIU’ DI DUE GIOCATORI COINVOLTI IN UNA PALLA TRATTENUTA, IL SALTO A DUE AVVERRA’ TRA DUE GIOCATORI ALL’INCIRCA DELLA STESSA ALTEZZA SCELTI DAGLI ARBITRI.

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PROCEDURA AMMINISTRAZIONE SALTO A DUE NEL DOPPIO ARBITRAGGIO

PRIMA DI ENTRARE NEL CERCHIO, L’ARBITRO INCARICATO DI AMMINISTRARE IL SALTO A DUE, ATTENDERA’ IL SEGNALE DI CONFERMA DA PARTE DEL COLLEGA. IL SEGNALE POTRA’ ESSERE EFFETTUATO SEMPLICEMENTE CON UN CENNO DELLA TESTA. L’ARBITRO ALZERA’ LA PALLA SOLO QUANDO SARA’ CERTO CHE GLI UFFICIALI DI CAMPO SIANO PRONTI, E CHE TUTTI I GIOCATORI SIANO AL LORO POSTO. L’ARBITRO LIBERO ASSUMERA’ LA POSIZIONE PREVISTA, NEI PRESSI DEL PUNTO CENTRALE DELLA LINEA LATERALE VICINO AL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO, QUANDO IL SALTO A DUE SI EFFETTUA NEL CERCHIO CENTRALE, O NEI PRESSI DELLA LINEA LATERALE QUANDO IL SALTO A DUE SI EFFETTUA NEL CERCHIO DELL’AREA DI TIRO LIBERO. L’ARBITRO CHE AMMINISTRA IL SALTO A DUE, NON DEVE TENERE IL FISCHIETTO IN BOCCA QUANDO SI COLLOCA TRA I DUE SALTATORI PER ALZARE LA PALLA, POICHE’ POTREBBE RICEVERE QUALCHE COLPO INVOLONTARIO DA PARTE DEI GIOCATORI. NON DEVE INDIETREGGIARE MENTRE ALZA LA PALLA, POICHE’ POTREBBE INFLUIRE SULLA PRECISIONE DEL LANCIO. DEVE INOLTRE RESTARE IMMOBILE DOPO AVER ALZATO LA PALLA. APPENA LA PALLA AVRA’ STABILITO IL SENSO DELL’ATTACCO, SE NECESSARIO, INDIRIZZERA’ IL COLLEGA CON IL SEGNALE PREVISTO, ED ASSUMERA’ LA POSIZIONE DI ARBITRO CODA. L’ARBITRO LIBERO HA LA RESPONSABILITA’ DI VERIFICARE CHE IL SALTO A DUE SIA STATO EFFETTUATO CORRETTAMENTE, E CHE NON SIA STATA COMMESSA UNA VIOLAZIONE. NEL MOMENTO IN CUI LA PALLA E’ BATTUTA REGOLARMENTE, DARA’ IL SEGNALE DI INIZIO DEL PERIODO DI GIOCO E SI MUOVERA’ NELLA DIREZIONE DELL’ATTACCO IN ANTICIPO SULLA PALLA, ASSUMENDO SEMPRE LA POSIZIONE DI ARBITRO GUIDA, IN TUTTE LE SITUAZIONI DI SALTO A DUE, EFFETTUATE IN UNO QUALSIASI DEI CERCHI. I DUE SALTATORI DEVONO POSIZIONARSI CON I PIEDI DENTRO LA META’ DEL CERCHIO E CON UNO DEI DUE PIEDI VICINO AL CENTRO DELLA LINEA CHE LI SEPARA. LA PALLA DEVE ESSERE LANCIATA IN ALTO TRA I DUE GIOCATORI AD

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UN’ALTEZZA SUPERIORE A QUELLA CHE CIASCUNO DI LORO PUO’ RAGGIUNGERE CON UN SALTO ED IN MODO TALE CHE RICADA TRA DI LORO. LA PALLA, DOPO CHE HA RAGGIUNTO IL PUNTO PIU’ ALTO, DEVE ESSERE LEGALMENTE BATTUTA DA UNO O ENTRAMBI I SALTATORI. I DUE SALTATORI NON POSSONO LASCIARE LA LORO POSIZIONE FINO A CHE LA PALLA NON SIA STATA LEGALMENTE BATTUTA. NESSUNO DEI DUE SALTATORI PUO’ PRENDERE POSSESSO DELLA PALLA O BATTERLA PIU’ DI DUE VOLTE FINO A CHE NON ABBIA TOCCATO UNO DEGLI ALTRI OTTO GIOCATORI, IL TERRENO DI GIOCO, IL CANESTRO, IL TABELLONE OPPURE UN ARBITRO. NESSUN ALTRO GIOCATORE PUO’ AVERE PARTE DEL SUO CORPO SOPRA LA LINEA DEL CERCHIO FINO A CHE LA PALLA SIA STATA BATTUTA. SE LA PALLA NON VIENE BATTUTA O SE TOCCA IL TERRENO SENZA ESSERE STATA BATTUTA DA UNO DEI DUE SALTATORI, IL SALTO A DUE DEVE ESSERE RIPETUTO. I GIOCATORI DI UNA STESSA SQUADRA NON POSSONO OCCUPARE POSIZIONI ADIACENTI INTORNO AL CERCHIO, SE UN AVVERSARIO DESIDERA UNA DI QUESTE POSIZIONI. UN GIOCATORE NON E’ OBBLIGATO A SCHIERARSI INTORNO AL CERCHIO, MA PUO’ OCCUPARE UNA QUALSIASI POSIZIONE SUL TERRENO DI GIOCO, A CONDIZIONE CHE NON INTERFERISCA CON I GIOCATORI SCHIERATI PER IL SALTO A DUE. SE UN GIOCATORE DESIGNATO PER UN SALTO A DUE NON PUO’ FARLO A CAUSA DI UN INFORTUNIO, OPPURE PERCHE’ DEVE LASCIARE IL CAMPO PER RAGGIUNTO LIMITE DI FALLI O PER UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE, SARA’ IL SUO SOSTITUTO AD EFFETTUARE IL SALTO A DUE IN SUA VECE.

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L’UNIFORMITA’ DI METRO: FERMO RESTANDO CHE UN BUON ARBITRAGGIO DIPENDE IN LARGA PARTE DALLE CONOSCENZE TECNICHE DEL GIOCO E DEI REGOLAMENTI, NON PUO’ MANCARE IN UN ARBITRO, DEFINIBILE BRAVO, LA PRIMA DELLE DOTI USATE COME CRITERIO PER LA SUA VALUTAZIONE: L’UNIFORMITA’ DI METRO. IL MONDO DELLO SPORT IN GENERE SI ASPETTA DAGLI ARBITRI DECISIONI IDENTICHE IN SIMILI SITUAZIONI DI GIOCO CON UNA APPLICAZIONE DELLE REGOLE UNIFORME PER ENTRAMBE LE SQUADRE IN CAMPO, DAL PRIMO ALL’ULTIMO MINUTO DI GIOCO. IL CONCETTO DI UNIFORMITA’ DI METRO DUNQUE SI LEGA STRETTAMENTE AL CONCETTO DI COERENZA. L’ESPERIENZA ED I CONTINUI CONTATTI CON GLI ARBITRI DI TUTTI I LIVELLI CI PORTA AD AFFERMARE CHE TUTTI SONO PIENAMENTE D’ACCORDO NEL RITENERE QUESTI FATTORI DI PRIMARIA IMPORTANZA POICHE’ L’ESSERE INCOERENTI DETERMINA QUASI SEMPRE PROBLEMATICHE DI QUESTO TIPO: - DISAPPROVAZIONI DA PARTE DI GIOCATORI E ALLENATORI CHE NON RIESCONO A CAPIRE COSA E’ PERMESSO E COSA NON E’ PERMESSO DURANTE LA GARA, CON CONSEGUENTE SENSO DI FRUSTAZIONE E MANCANZA DI FIDUCIA NELLA COMPETENZA DEGLI ARBITRI; - POSSIBILE TENDENZA ALLA COMPENSAZIONE DA PARTE DEGLI ARBITRI CON CONSEGUENTE CATENA DI ERRORI CHE PORTA AD AUMENTARE I PROBLEMI NELLA CONDUZIONE DELLA GARA STESSA. UNA CERTA COERENZA LA SI PUO’ TROVARE NON CON TENTATIVI DI BILANCIAMENTO DEI FISCHI MA BENSI’ NELL’APPLICAZIONE UNIFORME DELLE REGOLE CHE VANNO SEMPRE INTERPRETATE CON BUON SENSO E INTELLIGENZA: UN ARBITRO EVIDENZIA LA PROPRIA BRAVURA COMPORTANDOSI CON COERENZA NELLE SITUAZIONI PIU’ DIVERSE E DIFFICILI. UNA DIREZIONE COERENTE RICHIEDE ALTRESI’ UNO STATO MENTALE SERENO, STABILE. SPESSO CERTE NEGATIVE SITUAZIONI DERIVANO PROPRIO DA INCOERENZE PISCOLOGICHE CHE FINISCONO PER INFLUENZARE NEGATIVAMENTE UNA PRESTAZIONE ARBITRALE. L’ABILITA’ DI ABBINARE ALL’UNIFORMITA’ DI METRO UN GIUSTO STATO D’ANIMO DA MANTENERE DURANTE L’INTERO ARCO DELLA GARA E’ PUNTO BASILARE PER OTTENERE GIUDIZI POSITIVI DA PARTE DI TUTTI COLORO CHE HANNO A CHE FARE CON LA GARA STESSA. RESTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CHE GLI ARBITRI DETTINO GIA’ DAI PRIMI MINUTI, LE REGOLE TECNICHE E COMPORTAMENTALI PER METTERE TUTTE LE PERSONE COINVOLTE ALLA GARA, NELLE CONDIZIONI DI SAPERE QUALE SARA’ IL METRO TECNICO E PSICOLOGICO USATO DURANTE LA GARA, E CHE DOVRA’ ESSERE MANTENUTO FINO ALL’ULTIMO MINUTO CON COERENZA E BUON SENSO, TENENDO PRESENTE CHE LE REGOLE VANNO APPLICATE LEGGENDO E SALVAGUARDANDO LO SPIRITO DEL GIOCO. NON PREFABBRICARSI MAI LA CONDUZIONE TECNICA DELLA GARA, NON INVENTARSI NULLA QUANDO SI HA L’IMPRESSIONE DI NON RIUSCIRE AD ENTRARE IN PARTITA, AGIRE SEMPRE CON GIUDIZIO, BUON SENSO E SPIRITO DI COLLABORAZIONE.

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REGOLA DEI PASSI LA VALUTAZIONE DELLA REGOLA DEI PASSI, CONTINUA A CREARE PROBLEMI AGLI ARBITRI, NON AVENDO GLI STESSI, IMPARATO ANCORA A FAR LAVORARE GLI OCCHI IN MODO PRODUTTIVO. GUARDARE PER ARIA QUANDO UN GIOCATORE RICEVE UN PASSAGGIO, CATTURA UN RIMBALZO, CHIUDE UN PALLEGGIO ED ESEGUE UN ARRESTO, PORTA COME RISULTATO, LA NON IMMEDIATA IDENTIFICAZIONE DEL PIEDE PERNO, E DI CONSEGUENZA LA DIFFICOLTA’ A VALUTARE CORRETTAMENTE I MOVIMENTI CHE IL GIOCATORE COMPIRA’ USANDO IL PIEDE PERNO. LE CARENZE PIU’ EVIDENTI CHE GLI ARBITRI MOSTRANO SULLA CONOSCENZA DELLA REGOLA DEI PASSI RIGUARDANO: ? ERRATA RILEVAZIONE DI VIOLAZIONI SULLE SEGUENTI SITUAZIONI DI GIOCO: 1) VIOLAZIONI RILEVATE SOLO PERCHE’ UN MOVIMENTO E’ SEMBRATO

STRANO. (NON PUNIRE GLI INNOCENTI!!!). 2) VIOLAZIONI RILEVATE AD UN GIOCATORE CHE NON HA IL PIENO CONTROLLO

DELLA PALLA. 3) VIOLAZIONI RILEVATE SU PICCOLI MOVIMENTI DEL PERNO EFFETTUATI

DENTRO L’ORMA ORIGINARIA. 4) VIOLAZIONI SULLE PARTENZE INCROCIATE STESSA MANO STESSO PIEDE. 5) VIOLAZIONI RILEVATE SUL GIOCATORE CHE CONTROLLANDO LA PALLA CADE

A TERRA, E SI LIBERA DELLA PALLA SENZA SCIVOLARE O ROTOLARE SUL TERRENO, O SI RIALZA PALLEGGIANDO.

? MANCATA RILEVAZIONE DI VIOLAZIONI SULLE SEGUENTI SITUAZIONI DI

GIOCO: 1. ARRESTI SULLA RICEZIONE DI UN PASSAGGIO, CON UN PIEDE CHE TOCCA IL

TERRENO, DIVENTANDO PERNO, SEGUITO DALL’ALTRO E CHE VIENE SOLLEVATO E RIPORTATO ANCORA A CONTATTO DEL SUOLO.

2. PENETRAZIONI CON GIRI DORSALI CON USO ILLEGALE DEL PIEDE PERNO. 3. GIOCATORI CHE SALTANO SU UN PIEDE E RICADONO SUL TERRENO CON UN

PIEDE SEGUITO DALL’ALTRO. 4. USO ILLEGALE DEL PIEDE PERNO NELLE PARTENZE IN PALLEGGIO. 5. USO ILLEGALE DEL PIEDE PERNO DA PARTE DEI PIVOT SOTTO CANESTRO, CON

CONSEGUENTE REALIZZAZIONE DI CANESTRO E FALLO A FAVORE. 6. VIOLAZIONI NON RILEVATE SUL GIOCATORE CHE CONTROLLANDO LA PALLA

CADE A TERRA, SCIVOLANDO O ROTOLONDO SUL TERRENO.

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COME SI STABILISCE UN PIEDE PERNO 1) UN GIOCATORE CHE RICEVE LA PALLA CON I PIEDI A CONTATTO DEL

SUOLO SCEGLIERA’ AUTOMATICAMENTE IL PIEDE PERNO, NEL MOMENTO IN CUI NE MUOVERA’ UNO, L'ALTRO DIVENTERA’ AUTOMATICAMENTE IL PIEDE PERNO.

2) UN GIOCATORE CHE ENTRA IN POSSESSO DELLA PALLA IN MOVIMENTO O

DOPO UN PALLEGGIO, E CHE SI ARRESTA CON UN PIEDE SEGUITO DALL'ALTRO, POTRA’ USARE COME PIEDE PERNO IL PRIMO CHE TOCCA IL TERRENO.

3) UN GIOCATORE PUO' SALTARE SU UN PIEDE MA DOVRA' RICADERE SUL

TERRENO DI GIOCO CON ENTRAMBI I PIEDI SIMULTANEAMENTE, ED IN QUESTO CASO NESSUNO DEI DUE POTRA' DIVENIRE PIEDE PERNO.

4) UN GIOCATORE CHE PRENDE CONTROLLO DELLA PALLA CON ENTRAMBI I

PIEDI SOLLEVATI DAL TERRENO, SE RICADE CON ENTRAMBI I PIEDI SIMULTANEAMENTE PUO' SCEGLIERE IL PERNO, SE RICADE CON UN PIEDE SEGUITO DALL'ALTRO, IL PRIMO PIEDE CHE TOCCA IL SUOLO SARA' IL PIEDE PERNO. SE ATTERRA SALTANDO SU UN PIEDE, DOVRA' ARRESTARSI OBBLIGATORIAMENTE CON ENTRAMBI I PIEDI SIMULTANEAMENTE E NESSUNO DEI DUE POTRA' DIVENIRE PIEDE PERNO.

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USO DEL PIEDE PERNO 1) IL PIEDE PERNO POTRA' ESSERE SOLLEVATO PER LIBERARSI DELLA PALLA,

MA NON POTRA' RITORNARE A CONTATTO DEL TERRENO PRIMA CHE LA PALLA SI SIA STACCATA DALLA MANO.

2) PER INIZIARE UN PALLEGGIO IL PIEDE PERNO NON POTRA' ESSERE

SOLLEVATO PRIMA CHE LA PALLA SI SIA STACCATA DALLA MANO DEL GIOCATORE.

3) DOPO AVER COMPIUTO UN ARRESTO, NEL CASO IN CUI NESSUNO DEI DUE

PIEDI SIA IL PERNO, POTRA' ESSERE SOLLEVATO UNO O ENTRAMBI I PIEDI, MA IL GIOCATORE DOVRA’ LIBERARSI DELLA PALLA PRIMA CHE IL O I PIEDI TORNINO A CONTATTO DEL SUOLO.

4) PER INIZIARE UN PALLEGGIO DOPO UN ARRESTO IN CUI NESSUNO DEI DUE

PIEDI SIA IL PERNO, NESSUN PIEDE POTRA' ESSERE SOLLEVATO PRIMA CHE LA PALLA SI SIA STACCATA DALLA MANO DEL GIOCATORE.

NON FISCHIARE COME PASSI UN MOVIMENTO CHE SEMBRA STRANO. (NON PUNIRE GLI INNOCENTI). RICORDARE INOLTRE CHE IL PIEDE PERNO PUO’ ESSERE SOLLEVATO IN QUALSIASI MOMENTO, MA DOVRA’ TORNARE A CONTATTO DEL TERRENO SOLO DOPO CHE IL GIOCATORE SI SARA’ LIBERATO DELLA PALLA. UN GIOCATORE IN CONTROLLO DI PALLA CHE CADE PER TERRA, POTRA’ RIALZARSI SE RIUSCIRA’ A INIZIARE UN PALLEGGIO NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVA.

NON C’E’ VIOLAZIONE ALLA REGOLA DEI PASSI SE UN GIOCATORE NON HA IL PIENO CONTROLLO DELLA PALLA!!!!!!!

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24 SECONDI VERIFICARE CHE GLI APPARECCHI CONTASECONDI SIANO INSTALLATI IN MANIERA CORRETTA COME PREVISTO DAL REGOLAMENTO, CON UN DISPLAY SITUATO SULLA SINISTRA DEL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO NELL’ANGOLO PIU’ VICINO, E L’ALTRO IN DIAGONALE, SUL LATO OPPOSTO. ENTRAMBI I DISPLAY, DEVONO ESSERE POSIZIONATI DUE METRI DIETRO LA LINEA DI FONDO, E DUE METRI ALL’INTERNO DELL’ESTENSIONE DELLA LINEA LATERALE. VERIFICARE NEL CONTROLLO DELLE ATTREZZATURE PRIMA DELLA GARA, LA REGOLARITA’, IL FUNZIONAMENTO E L’INTENSITA’ DELLA SUONERIA DEI TABELLONI SEGNASECONDI. GLI ARBITRI DEVONO SEGNALARE NEL RAPPORTO ARBITRALE EVENTUALI ANOMALIE RISCONTRATE. SUGGERIRE ALL’ADDETTTO AI 24” DI LASCIAR SUONARE LA SIRENA A LUNGO QUANDO SI VERIFICA UNA VIOLAZIONE ALLA REGOLA DEI 24”, EVITANDO INCOMPRENSIONI DOVUTE AD UN AFFRETTATO AZZERAMENTO. DOPO CHE LA PALLA HA TOCCATO L’ANELLO, RIMBALZA ED UN SUONO PROVIENE DAL TAVOLO IN QUEL PRECISO MOMENTO, E SUCCESSIVAMENTE UN GIOCATORE PRENDE IL RIMBALZO, IL GIOCO DOVRA’ ESSERE RIPRESO CON UN SALTO A DUE POICHE’ AL MOMENTO DEL SUONO ERRONEO DA PARTE DELL’ADDETTO ALLA REGOLA DEI 24”, NESSUNA DELLE DUE SQUADRE ERA IN CONTROLLO DI PALLA.

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PRINCIPIO DELLA VERTICALITA’ OGNI GIOCATORE DEVE ESSERE CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UN CILINDRO CHE HA DIRITTO AD OCCUPARE UNA QUALSIASI POSIZIONE SUL TERRENO DI GIOCO, A CONDIZIONE CHE NON SIA OCCUPATA DA UN AVVERSARIO. UN GIOCATORE HA DIRITTO ALLO SPAZIO CHE OCCUPA SUL TERRENO DI GIOCO, ED A QUELLO AL DI SOPRA QUANDO SALTA VERTICALMENTE ALL’INTERNO DEL PROPRIO CILINDRO. UN GIOCATORE CHE SALTA, HA DIRITTO DI RICADERE NELLO STESSO PUNTO DA DOVE HA SPICCATO IL SALTO, OPPURE IN UN ALTRO PUNTO DEL CAMPO CHE ERA LIBERO AL MOMENTO DEL SALTO. SE IL GIOCATORE CHE SALTA RICADE PROVOCANDO UN CONTATTO SU UN AVVERSARIO CHE HA ASSUNTO UNA POSIZIONE LEGALE DI DIFESA VICINO AL PUNTO DI RICADUTA, EGLI SARA’ RESPONSABILE DEL CONTATTO. UN GIOCATORE ATTACCANTE, SIA CON I PIEDI A CONTATTO DEL SUOLO, SIA CHE SI TROVI IN ARIA, NON DEVE CAUSARE UN CONTATTO CON UN AVVERSARIO CHE HA STABILITO UNA POSIZIONE LEGALE DI DIFESA, USANDO ILLEGALMENTE LE BRACCIA ED IL SUO CORPO PER CREARE UN CONTATTO DURANTE O DOPO UN TIRO A CANESTRO. IL DIFENSORE HA DIRITTO DI SALTARE VERTICALMENTE, DI MUOVERE LE MANI ED ALZARE LE BRACCIA IN ALTO, SE RESTA ALL’INTERNO DEL PROPRIO CILINDRO. UN GIOCATORE NON PUO' MUOVERSI NEL PERCORSO DI UN AVERSARIO DOPO CHE QUESTI HA SPICCATO UN SALTO, NE' PUO' SPOSTARSI SOTTO UN GIOCATORE CHE E' IN ARIA CAUSANDO UN CONTATTO FALLOSO CHE PUO' ANCHE ESSERE GIUDICATO COME ANTISPORTIVO E CHE SE E’ COMMESSO VOLONTARIAMENTE, ANCHE COME FALLO SQUALIFICANTE.

MARCAMENTO DI UN GIOCATORE CON PALLA NON ESISTONO CRITERI DI SPAZIO E TEMPO PER IL GIOCATORE IN CONTROLLO DI PALLA. L’ATTACCANTE DEVE ASPETTARSI DI ESSERE MARCATO ANCHE MOLTO DA VICINO, E QUINDI DEVE ESSERE PRONTO PER ARRESTARSI O PER CAMBIARE DIREZIONE TUTTE LE VOLTE CHE UN AVVERSARIO GLI SI PONE DAVANTI IN MANIERA LEGALE ANCHE ALL'ULTIMO MOMENTO. IL DIFENSORE DEVE STABILIRE UNA POSIZIONE LEGALE DI DIFESA SENZA CAUSARE CONTATTI FALLOSI PRIMA DI ASSUMERLA.

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POSIZIONE LEGALE DI DIFESA UN DIFENSORE E' IN POSIZIONE LEGALE DI DIFESA QUANDO FRONTEGGIA UN AVVERSARIO AVENDO ENTRAMBI I PIEDI A CONTATTO DEL TERRENO E CON LE GAMBE DIVARICATE IN MODO NORMALE, PROPORZIONALI ALLA SUA ALTEZZA. LA SUA POSIZIONE SI ESTENDE VERTICALMENTE PER CUI PUO' TENERE LE BRACCIA APERTE - SALTARE - MA RIMANENDO SEMPRE ALL'INTERNO DEL SUO CILINDRO IMMAGINARIO. UN DIFENSORE HA DIRITTO A MANTENERE LA POSIZIONE LEGALMENTE ACQUISITA, MUOVENDOSI SIA ALL’INDIETRO CHE LATERALMENTE. SE IL DIFENSORE SI MUOVE CORRETTAMENTE ED UN CONTATTO FALLOSO AVVIENE SUL PETTO DEL DIFENSORE, LA RESPONSABILITA’ E’ DEL GIOCATORE ATTACCANTE. CRITERI PER GIUDICARE IL FALLO DI SFONDAMENTO DEL GIOCATORE CON PALLA:

TRE PRINCIPI BASE PER VALUTARE 1) IL DIFENSORE DEVE STABILIRE UNA POSIZIONE LEGALE DI DIFESA. 2) IL DIFENSORE POTRA' MANTENERLA MUOVENDOSI LATERALMENTE O

ALL'INDIETRO ANCHE SOLLEVANDO UNO O ENTRAMBI I PIEDI PURCHE' IL MOVIMENTO SIA UN NORMALE MOVIMENTO DIFENSIVO.

3) IL DIFENSORE DEVE ARRIVARE PER PRIMO SUL POSTO E PRENDERE IL

CONTATTO SUL PETTO.

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MARCAMENTO DI UN GIOCATORE SENZA PALLA

UN GIOCATORE NON IN CONTROLLO DI PALLA PUO' MUOVERSI LIBERAMENTE SUL CAMPO DI GIOCO ED OCCUPARE UNA QUALSIASI POSIZIONE LIBERA. NEL MARCAMENTO DI UN GIOCATORE SENZA PALLA, DEVONO ESSERE APPLICATI I PRINCIPI DI SPAZIO E TEMPO. UN DIFENSORE DEVE DARE AL SUO AVVERSARIO UNA DISTANZA, PROPORZIONALE ALLA VELOCITA' DELL'AVVERSARIO STESSO, E CHE COMUNQUE NON DEVE ESSERE - MAI INFERIORE AD UN PASSO E SUPERIORE A DUE – SPAZIO SUFFICIENTE PER PERMETTERE ALLO STESSO GIOCATORE DI ARRESTARSI O DI CAMBIARE DIREZIONE. IL DIFENSORE CHE NON RISPETTA QUESTI PRINCIPI SARA' RESPONSABILE DI UN EVENTUALE CONTATTO FALLOSO. UN DIFENSORE CHE E' IN POSIZIONE LEGALE DI DIFESA NON PUO' IMPEDIRE AL SUO AVVERSARIO DI OLTREPASSARLO ALLUNGANDO BRACCIA, SPALLE, ANCHE, O GAMBE NELLA SUA DIREZIONE. PUO’ GIRARSI O METTERE LE BRACCIA DAVANTI O VICINO AL SUO CORPO PER PROTEGGERSI, MA NON PUO' SPOSTARSI IN AVANTI VERSO IL SUO AVVERSARIO.

USO DELLE BRACCIA NON DEVE ESSERE CONSENTITO L’USO DELLE BRACCIA NEL MARCAMENTO DI UN AVVERSARIO SENZA PALLA IN TUTTO IL CAMPO E PER TUTTO L’ARCO DELLA GARA. NON DEVE ESSERE PERMESSO DI USARE LE BRACCIA PER CONTATTARE, STRATTONARE, AGGANCIARE, TRATTENERE UN AVVERSARIO. E’ CONCESSO TOCCARE PER UN ATTIMO L’AVVERSARIO CON PALLA PER AVERE LA COGNIZIONE DELLA DISTANZA, OPPURE CONTATTARE CON BRACCIA E MANI UN AVVERSARIO COLLOCATO FUORI DAL PROPRIO CAMPO VISIVO. L’USO DELL’AVAMBRACCIO PIEGATO, COLLOCATO DENTRO AL PROPRIO CILINDRO, E’ CONSENTITO PER MANTENERE UNA POSIZIONE LEGALE DI DIFESA, O PER PROTEGGERE UN PALLEGGIO O UNA PENETRAZIONE A CANESTRO. SULL’AVVERSARIO CON PALLA, COLLOCATO NEL CAMPO VISIVO DEL DIFENSORE, NESSUNA MOTIVAZIONE TECNICA GIUSTIFICA L’USO DELLE MANI PER CONDIZIONARNE I MOVIMENTI.

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MA OGNI VOLTA CHE UN DIFENSORE PONE UNA MANO OD UN BRACCIO ILLEGALMENTE CONTRO UN GIOCATORE IN PENETRAZIONE DEVE ESSERE FISCHIATO UN FALLO, SIA QUANDO IL CONTATTO AVVIENE ALL’INIZIO, SIA QUANDO AVVIENE ALLA FINE DELLA PENETRAZIONE STESSA. OGNI VOLTA CHE UN DIFENSORE PONE DUE MANI SU UN GIOCATORE AVVERSARIO DEVE ESSERE FISCHIATO UN FALLO. NON DEVE ESSERE CONSENTITO AL DIFENSORE UN USO ILLEGALE DELLE BRACCIA E DEL CORPO SUL PORTATORE DI PALLA NELLA TRANSIZIONE IN ZONA DI DIFESA, CHE COSTRINGE IL GIOCATORE ATTACCANTE AD EFFETTUARE MOVIMENTI DI LATERALITA’ CHE LO DANNEGGIANO NEL TENTATIVO DI FAR GIUNGERE LA PALLA IN ZONA DI ATTACCO. IL PORTATORE DI PALLA A SUA VOLTA, PUO’ USARE L’AVAMBRACCIO SOLO A PROTEZIONE DELLA PALLA STESSA, MA NON PER ALLONTANARE IL DIFENSORE, E NEL GIOCO SENZA PALLA, IN PARTICOLARE IN QUELLO DEI PIVOT, PER PRENDERE POSIZIONE, MA SEMPRE RESTANDO DENTRO IL PROPRIO CILINDRO. PUNIRE IL GIOCATORE CON PALLA CHE USA ILLEGALMENTE L’AVAMBRACCIO PER AVVINGHIARE L’AVVERSARIO E BATTERLO CON FACILITA’.

GIOCO DEI PIVOT/POST I PRINCIPI DELLA VERTICALITA’ E DEL CILINDRO SI APPLICANO ANCHE AI PIVOT, PER CUI GIOCATORI, ATTACCANTI E DIFENSORI DEVONO ATTENERSI E RISPETTARE DETTI PRINCIPI. IL GIOCO DEI PIVOT E’ BASATO SUL CONTATTO FISICO, IN PARTICOLARE QUANDO SI GIOCA NELLA ZONA DEL POST BASSO, PER CUI GLI ARBITRI DEBBONO PORRE MOLTA ATTENZIONE ALL’USO ILLEGALE DI BRACCIA, GINOCCHIA ED ALTRE PARTI DEL CORPO, ED INTERVENIRE TUTTE LE VOLTE CHE UN CONTATTO PROCURA UN VANTAGGIO ILLEGALE AL GIOCATORE CHE LO HA DETERMINATO.

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BLOCCO LEGALE UN BLOCCO SI VERIFICA QUANDO UN GIOCATORE ATTACCANTE TENTA DI RITARDARE O IMPEDIRE AD UN AVVERSARIO NON IN CONTROLLO DI PALLA, DI RAGGIUNGERE UNA POSIZIONE DESIDERATA SUL CAMPO. IL GIOCATORE BLOCCANTE DEVE ESSERE IMMOBILE AL MOMENTO DEL CONTATTO, CON GAMBE E BRACCIA FERME ALL’INTERNO DEL PROPRIO CILINDRO. IL BLOCCO PUO’ ESSERE PORTATO MOLTO RAVVICINATO, MA SENZA PROVOCARE CONTATTO, SE E’ EFFETTUATO ENTRO IL CAMPO VISIVO DI UN AVVERSARIO. SE IL BLOCCO E’ PORTATO FUORI DEL CAMPO VISIVO DI UN GIOCATORE, AVVERSARIO FERMO, IL BLOCCANTE DEVE PERMETTERE ALL’AVVERSARIO DI POTER COMPIERE ALMENO UN PASSO NORMALE VERSO IL BLOCCO, SENZA PROVOCARE CONTATTO. SE IL BLOCCO E’ PORTATO SU UN GIOCATORE IN MOVIMENTO, DEVONO ESSERE OSSERVATI I CRITERI DI TEMPO E DISTANZA. IL BLOCCANTE DEVE LASCIARE UNO SPAZIO SUFFICIENTE IN MODO CHE IL GIOCATORE A CUI SI PORTA IL BLOCCO, POSSA EVITARLO FERMANDOSI O CAMBIANDO DIREZIONE. LA DISTANZA DOVRA’ ESSERE NON MENO DI UN PASSO, E NON PIU’ DI DUE. UN GIOCATORE CHE ESEGUE UN BLOCCO IN MANIERA LEGALE, NON PUO’ MAI ESSERE RESPONSABILE PER OGNI CONTATTO CHE DOVESSE SCATURIRE CON IL GIOCATORE BLOCCATO. IL GIOCATORE BLOCCATO NON PUO’ USARE IL PROPRIO CORPO PER PASSARE SOPRA IL BLOCCO, MA DEVE ARRESTARSI O CAMBIARE DIREZIONE.

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BLOCCO ILLEGALE 1) QUANDO IL GIOCATORE CHE PORTA IL BLOCCO E' IN MOVIMENTO E SI

REALIZZA UN CONTATTO CON IL SUO AVVERSARIO CHE E’ FERMO O STA RETROCEDENDO.

2) QUANDO IL GIOCATORE CHE PORTA IL BLOCCO NON RISPETTA GLI

ELEMENTI DI SPAZIO E TEMPO NEI CONFRONTI DI UN GIOCATORE IN MOVIMENTO.

3) QUANDO NON LASCIA UN PASSO DI DISTANZA NEL PORTARE UN BLOCCO

FUORI DEL CAMPO VISIVO DI UN AVVERSARIO FERMO AL MOMENTO DEL CONTATTO.

4) QUANDO DISINTERESSANDOSI DELLA PALLA, FRONTEGGIA UN

AVVERSARIO MODIFICANDO LA SUA POSIZIONE CONTEMPORANEAMENTE A QUELLA DEL SUO AVVERSARIO.

VALUTARE CON ATTENZIONE I BLOCCHI IN MOVIMENTO PORTATI DALL’ATTACCANTE CHE, SUBITO DOPO AVER PORTATO IL BLOCCO, SI GIRA DI SPALLE AL DIFENSORE CHE STA RECUPERANDO RITARDANDONE L’AZIONE IN MANIERA ILLEGALE. PORRE MOLTA ATTENZIONE SULLE SITUAZIONI DI PICK AND ROLL ALTE, DOVE IL GIOCATORE CHE ESEGUE IL BLOCCO, VIENE SPINTO DAL SUO DIFENSORE, PER ALLONTANARE IL POSTO DI BLOCCO DAL CANESTRO E RENDERE MENO PERICOLOSO IL GIOCATORE CHE DEVE SFRUTTARE IL BLOCCO STESSO. TENERE SEMPRE PRESENTE CHE NELLE SITUAZIONI DI BLOCCO, LA DUREZZA DEL CONTATTO NON E’ IMPORTANTE PER STABILIRE SE UN CONTATTO E’ FALLOSO O MENO, E CHE NELLE SITUAZIONI DI BLOCCO NON POTRA’ ESSERE APPLICATO IL CONCETTO DEL VANTAGGIO, POICHE’ IL VANTAGGIO STESSO PUO’ NON ESSERE IMMEDIATO MA REALIZZARSI UN ATTIMO DOPO. L’AZIONE DI BLOCCO, SPECIE SUL LATO DEBOLE, NECESSITA DI UN ATTENTO LAVORO DI MECCANICA, SAPENDO GIA’ CHE UN CONTATTO TRA IL GIOCATORE BLOCCANTE E QUELLO BLOCCATO SARA’ INEVITABILE, DIVENTA DETERMINANTE STABILIRE LA RESPONSABILITA’ DEL GIOCATORE CHE NON HA OSSERVATO IL RISPETTO DELLE REGOLE.

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BODY CHECK SUI TAGLI ORIZZONTALI E VERTICALI EFFETTUATI DENTRO L’AREA DA UN GIOCATORE ATTACCANTE SENZA PALLA, VALUTARE SE IL GIOCATORE DIFENSORE NELL’EFFETTUARE IL BODY CHECK, RISPETTA IL PRINCIPIO DEL TEMPO E DELLA DISTANZA. COSI’ COME DEVE ESSERE VALUTATO IL COMPORTAMENTO DEL GIOCATORE ATTACCANTE CHE SU UN BODY CHEK LEGALE PORTATO DENTRO L’AREA, NEI PRESSI DELLA LINEA DI FONDO DAL DIFENSORE, PER EVITARE DI SBATTERGLI CONTRO, ESCE ILLEGALMENTE DAL TERRENO DI GIOCO PER POI RIENTRARVI IMMEDIATAMENTE DOPO. SE IL GIOCATORE ATTACCANTE CON QUESTO COMPORTAMENTO ANTISPORTIVO, NON OTTIENE UN VANTAGGIO IMMEDIATO, L’ARBITRO ALLA PRIMA PALLA MORTA EFFETTUERA’ UN RICHIAMO NEI SUOI CONFRONTI. SE INVECE IL VANTAGGIO SI E’ OTTENUTO, IL GIOCATORE DEVE ESSERE PUNITO CON UN FALLO TECNICO.

GIOCATORE IN ATTO DI TIRO 1) UN GIOCATORE E' CONSIDERATO IN ATTO DI TIRO QUANDO INIZIA UN

TENTATIVO DI TIRO LANCIANDO, SCHIACCIANDO O BATTENDO LA PALLA VERSO IL CANESTRO AVVERSARIO ED IL TENTATIVO CONTINUA FINO A CHE LA PALLA NON HA LASCIATO LA MANO DEL TIRATORE.

2) UN GIOCATORE CHE ESEGUE UN TIRO CON I PIEDI STACCATI DAL SUOLO, E’

CONSIDERATO IN ATTO DI TIRO FINO A QUANDO NON RITORNA CON ENTRAMBI I PIEDI A CONTATTO DEL TERRENO.

3) PERCHE' UN FALLO SIA CONSIDERATO COME COMMESSO SU UN

GIOCATORE IN ATTO DI TIRO, DEVE AVVENIRE DOPO CHE UN GIOCATORE ABBIA INIZIATO IL MOVIMENTO CONTINUO CON IL BRACCIO PER TIRARE A CANESTRO.

4) UN GIOCATORE CHE BATTE LA PALLA DIRETTAMENTE VERSO IL

CANESTRO SU UNA RIMESSA A DUE ESEGUITA NEL CERCHIO DELL’AREA DI TIRO LIBERO, E' CONSIDERATO IN ATTO DI TIRO.

IL CONTROLLO DELLA PALLA DA PARTE DI UNA SQUADRA, TERMINA QUANDO LA PALLA LASCIA LA MANO DEL TIRATORE.

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MOVIMENTO CONTINUO 1) INIZIA QUANDO LA PALLA SI TROVA SALDAMENTE NELLA MANO DEL

GIOCATORE ED E' STATO INIZIATO IL MOVIMENTO DI TIRO VERSO IL CANESTRO.

2) PUO' INCLUDERE IL BRACCIO E IL MOVIMENTO DEL CORPO UTILIZZATI DAL GIOCATORE NEL SUO TENTATIVO DI TIRO A CANESTRO.

3) NON VI E' NESSUNA RELAZIONE TRA IL NUMERO DI PASSI IMPIEGATI E L'AZIONE DI TIRO.

4) IL CANESTRO SE REALIZZATO SARA' VALIDO ANCHE SE LA PALLA HA

LASCIATO LA MANO DEL TIRATORE DOPO IL FISCHIO DELL'ARBITRO. 5) NON SI APPLICA QUESTO CONCETTO QUANDO SCADE UN PERIODO DI

GIOCO ED ALLA FINE DEI 24". IL CANESTRO NON SARA' VALIDO SE DOPO IL FISCHIO DELL'ARBITRO IL GIOCATORE INIZIA UN NUOVO MOVIMENTO DI TIRO. PER ANNULLLARE UN CANESTRO O NON CONCEDERE TIRI LIBERI, L’ARBITRO DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE CERTO CHE IL FALLO SIA AVVENUTO PRIMA DELL’INIZIO DEL MOVIMENTO CONTINUO. IN TUTTI I CASI DI DUBBIO, DEVE CONVALIDARE SEMPRE IL CANESTRO, O IN CASO DI MANCATA REALIZZAZIONE, CONCEDERE I TIRI LIBERI.

STOPPATA NON PENALIZZARE IL GESTO ATLETICO DEL DIFENSORE!!! QUANDO LA MANO E’ SULLA PALLA IL RESTO NON CONTA, A MENO CHE NON SI VERIFICHI UN CONTATTO DURO CHE CAUSI UN DANNO AL GIOCATORE TIRATORE. TRATTENERE IL FISCHIO, VALUTARE L’AZIONE, E SOLO SE UN VANTAGGIO E’ STATO REALIZZATO FISCHIARE.

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FALLO ANTISPORTIVO LA VALUTAZIONE DEL FALLO ANTISPORTIVO E’ UNO DEI PROBLEMI PIU’ SCOTTANTI DELL’ARBITRAGGIO. MANCA ANCORA L’UNIFORMITA’ DI GIUDIZIO DA PARTE DEL GRUPPO ARBITRALE, ED A VOLTE ANCHE NELLA COPPIA, NEL CORSO DELLA STESSA GARA. TROPPE VOLTE CHIARI FALLI COMMESSI DISINTERESSANDOSI DELLA PALLA, ALTRE VOLTE SENZA GIOCARE A PALLACANESTRO, ALTRI ANCORA PROVOCANDO CONTATTI ECCESSIVAMENTE DURI NON NECESSARI, SONO STATI RILEVATI COME FALLI PERSONALI NORMALI, ED AL CONTRARIO IN ALTRE SITUAZIONI, FALLI COMMESSI TENTANDO DI GIOCARE LA PALLA SONO STATI CONSIDERATI COME ANTISPORTIVI. IL FALLO ANTISPORTIVO DEVE ESSERE GIUDICATO COERENTEMENTE DAL PRIMO ALL’ULTIMO MINUTO DI GARA, GLI ARBITRI DEBBONO VALUTARE SOLO E SEMPRE L’AZIONE, SENZA SUBIRE CONDIZIONAMENTI PROVENIENTI DA ALTRI FATTORI TIPO: IL PUNTEGGIO, IL TEMPO DI GIOCO IL RICORSO A FALLI TATTICI ECC….. UN CONTATTO FALLOSO DEVE ESSERE VALUTATO COME ANTISPORTIVO, QUANDO VIENE PROVOCATO DA UN GIOCATORE CHE NON MOSTRA L’INTENZIONE DI GIOCARE LA PALLA, OPPURE QUANDO UN GIOCATORE COMMETTE UN CONTATTO DURO, ECCESSIVO NON NECESSARIO, ANCHE TENTANDO DI GIOCARE LA PALLA, MA CHE NON RIENTRA NEI CANONI DELLA TECNICA DEL GIOCO. TRATTENERE, SPINGERE, AGGRAPPARSI ALLE BRACCIA OD AL CORPO DI UN AVVERSARIO ECC…, NON SONO CONTATTI CHE FANNO PARTE DELLA TECNICA DI GIOCO DELLA PALLACANESTRO E QUINDI, DEVONO ESSERE PENALIZZATI COME CONTATTI ANTISPORTIVI. NEGLI ULTIMI MINUTI DI GARA, COSI’ COME UNA SQUADRA IN VANTAGGIO NEL PUNTEGGIO HA IL DIRITTO DI FAR SCORRERE IL CRONOMETRO, MANTENENDO IL CONTROLLO DELLA PALLA, NON E’ SPORTIVAMENTE ACCETTABILE CHE GLI AVVERSARI NON POSSANO AVVALERSI DEL DIRITTO DI COMMETTERE UN NORMALE FALLO, ENTRO IL LIMITE STABILITO PER OGNI GIOCATORE (5) PER FERMARE IL CRONOMETRO STESSO. AGLI ARBITRI E’ DEMANDATA LA VALUTAZIONE DELLA NORMALITA’ O DELL’ANTISPORTIVITA’ DEI CONTATTI FALLOSI. RESTA IL FATTO, CHE GLI ARBITRI DEVONO FISCHIARE SUBITO IL PRIMO FALLO, EVITANDO IN TAL MODO, CHE IL CONTINUO RICORSO AI FALLI SISTEMATICI, PORTI COME CONSEGUENZA UNA ECCESSIVA DUREZZA DEL GIOCO, CHE PUO’ FACILMENTE SFOCIARE IN ATTI DI VIOLENZA. UNA COERENTE VALUTAZIONE DEL FALLO PERSONALE NEGLI ULTIMI MINUTI DI GARA, PORTERA’ I GIOCATORI A RIDURRE AL MININO IL RICORSO AI FALLI ANTISPORTIVI.

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COMPORTAMENTO LE REGOLE DAL PUNTO DI VISTA DEL COMPORTAMENTO, DEVONO ESSERE DETTATE IMMEDIATAMENTE, COSI’ DA FAR COMPRENDERE A TUTTI GLI INTERESSATI ALLA GARA, CHE GLI ARBITRI NEL PIENO RISPETTO DEL REGOLAMENTO, NON POTRANNO TOLLERARE ATTEGGIAMENTI ANTISPORTIVI E PROTESTATARI IN GENERE. SARANNO QUINDI I TESSERATI COINVOLTI NELLA GARA A SCEGLIERE IL MODO DI COMPORTARSI. GLI ARBITRI NON DEVONO DETTARE LE REGOLE PRETESTUOSAMENTE, SENZA ATTENDERE CHE UNA VERA SITUAZIONE RIGUARDANTE LA DISCIPLINA SI PRESENTI, PUNTANDO IN TAL MODO AD OTTENERE IL RISPETTO DEI TESSERATI, IL RISCHIO E’ QUELLO DI INSTAURARE UN CLIMA DI TOTALE ASSENZA DI SERENITA’ E COLLABORAZIONE. GLI ARBITRI DEVONO USARE IN MERITO ALLA DISCIPLINA, UNA SCALETTA DELLA COMPRENSIONE, CHE DEVE VEDERE AL PRIMO POSTO I GIOCATORI, POICHE’ QUESTI, ESSENDO DIRETTAMENTE COINVOLTI NELLE SITUAZIONI DI GIOCO, IL PIU’ DELLE VOLTE REAGISCONO IN PERFETTA BUONA FEDE, CONVINTI DI NON AVER COMMESSO UNA INFRAZIONE, OPPURE DI AVER SUBITO UN FALLO, PER CUI UNA EVENTUALE PROTESTA CHE NON SIA PLATEALE, E CHE NON METTA GLI ARBITRI IN CONDIZIONE DI ESPORSI AD UNA BRUTTA FIGURA, PUO’ ESSERE TOLLERATA ED EVENTUALMENTE SANATA CON UN RICHIAMO, COME E’ TRA L’ALTRO PREVISTO DALLA SEQUENZA DEI PROVVEDIMENTI SULLA DISCIPLINA, E’ CHIARO CHE IN CASO DI RIPETIZIONE DELLA PROTESTA, L’ARBITRO DEVE PRENDERE UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE. A DEBITA DISTANZA DAI GIOCATORI IN QUESTA SCALETTA IMMAGINARIA, SONO SITUATI GLI ALLENATORI. SENZA DUBBIO ALCUNO ANCH’ESSI SONO COINVOLTI EMOTIVAMENTE DAL GIOCO, MA E’ ALTRETTANTO VERO CHE ESSI HANNO UNA RESPONSABILITA’ CHE NON PUO’ PERMETTERE LORO COMPORTAMENTI PLATEALI E PROTESTATARI, CHE CONTRIBUISCONO A SURRISCALDARE L’AMBIENTE TUTTO, E QUINDI L’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI NEI LORO CONFRONTI DEVE ESSERE PIU’ SOLLECITA. GLI ARBITRI NON DEVONO ASSOLUTAMENTE TOLLERARE INVECE, COMPORTAMENTI PROTESTATARI MESSI IN ATTO DAI DIRIGENTI IN GENERE, DAL MEDICO E DAL MASSAGGIATORE, I QUALI DEVONO LIMITARSI A SVOLGERE IL COMPITO CUI SONO CHIAMATI SENZA MINIMAMENTE INTERFERIRE DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLA GARA.

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RICORDARE SEMPRE CHE NON E’ PERMESSO ALL’ALLENATORE, DI PARLARE NELLE ORECCHIE DELL’ARBITRO CODA CHE NELLO SVOLGIMENTO DEL SUO LAVORO, VIENE A TROVARSI VICINO ALL’ALLENATORE. ALLA PRIMA PALLA MORTA L’ALLENATORE DEVE ESSERE RICHIAMATO. SE L’ALLENATORE ESCE DAL BOX PER PARLARE NELLE ORECCHIE DI UN ARBITRO, DEVE ESSERE PUNITO IMMEDIATAMENTE CON UN FALLO TECNICO. QUESTA SITUAZIONE TRA L’ALTRO E’ NEGATA ALL’ALLENATORE AVVERSARIO CHE SUL SUO LATO NON AVRA’ MAI L’ARBITRO CODA. NON CONCEDERE MAI VANTAGGI, A NESSUNO!!!!

SIMULAZIONE GLI ARBITRI DEBBONO CONTINUARE A VIGILARE SUL FENOMENO DELLE SIMULAZIONI VALUTANDO ATTENTAMENTE LE SEGUENTI SITUAZIONI: 1) SE UN GIOCATORE, PRIMA ANCORA DI SUBIRE IL CONTATTO, SI GETTA PER

TERRA, DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE PUNITO CON UN FALLO TECNICO. 2) SE L’ARBITRO NON E’ SICURO, OPPURE UN CONTATTO SI E’ VERIFICATO,

MA NON E’ STATO COSI’ GRAVE COME LASCIA INTENDERE LA PLATEALITA’ DELLA CADUTA, L’ARBITRO DEVE EFFETTUARE UN RICHIAMO AL GIOCATORE RESPONSABILE, ED ESTENDERLO ANCHE ALLA SQUADRA. AL RIPETERSI DELLA STESSA INFRAZIONE, L’ARBITRO PRENDERA’ UN PROVVEDIMENTO DI FALLO TECNICO NEI CONFRONTI DEL GIOCATORE RESPONSABILE.

SI PRECISA CHE LA SIMULAZIONE RIGUARDA SIA IL GIOCATORE DIFENSORE CHE AL MINIMO CONTATTO CON L’ATTACCANTE SI BUTTA PER TERRA, SIA IL GIOCATORE ATTACCANTE CHE DOPO AVER TIRATO A CANESTRO SIMULA DI AVER SUBITO UN CONTATTO FALLOSO BUTTANDOSI PER TERRA ALL’INDIETRO.

GLI ARBITRI NON DEVONO ECCEDERE NEL SEGNALE CHE INDICA AL GIOCATORE DI RIALZARSI PERCHE’ HA SIMULATO, MA DEVONO FAR SEGUIRE A QUESTO SEGNALE, ALLA PRIMA PALLA MORTA, UN RICHIAMO AL GIOCATORE RESPONSABILE COSI’ COME PREVISTO DALLE REGOLE.

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RITARDO VOLONTARIO NON PERMETTERE CHE I GIOCATORI RITARDINO VOLONTARIAMENTE LA RIPRESA DEL GIOCO, SIA ALLONTANANDO LA PALLA DOPO UN CANESTRO REALIZZATO, SIA TRATTENENDOLA ILLEGALMENTE DOPO UN FISCHIO ARBITRALE CON RIMESSA ASSEGNATA ALLA SQUADRA AVVERSARIA. LA PROCEDURA DEVE ESSERE UNA E VALIDA PER TUTTI GLI ARBITRI: PORTARSI NEI PRESSI DELLA LINEA DI TIRO LIBERO INDICANDO LA PANCHINA DEL GIOCATORE RESPONSABILE DEL RITARDO, ASSICURANDOSI INOLTRE, CHE IL COLLEGA SI SIA ACCORTO DEL RICHIAMO EFFETTUATO, PER EVITARE CHE NE VENGA EFFETTUATO UN ALTRO PER LO STESSO MOTIVO. NELLE SITUAZIONI DI RIMESSA IN CUI UN GIOCATORE RITARDA LA RIPRESA DEL GIOCO USCENDO DALLA LINEA DI DELIMITAZIONE DEL TERRENO DI GIOCO, SE NON CAUSA CONTATTO CON L’AVVERSARIO, IL GIOCATORE PER LA PRIMA VOLTA DOVRA’ ESSERE RICHIAMATO, ED AL RIPETERSI DELLA STESSA INFRAZIONE DOVRA’ ESSERE PUNITO CON UN FALLO TECNICO. SE INVECE PROVOCA, ANCHE ALLA PRIMA OCCASIONE, UN CONTATTO SU UNA PARTE QUALSIASI DEL CORPO DEL GIOCATORE AVVERSARIO, DOVRA’ ESSERE PUNITO IMMEDIATAMENTE CON UN FALLO ANTISPORTIVO.

INTERRUZIONE DEL GIOCO

GLI ARBITRI DEVONO EVITARE DI FISCHIARE E QUINDI DI INTERROMPERE IL GIOCO SENZA UN VALIDO MOTIVO. SE CIO’ ACCADE, ENTRAMBE LE SQUADRE ACQUISISCONO IL DIRITTO A RICHIEDERE SOSPENSIONI E SOSTITUZIONI, E QUESTO NON E’ NELLO SPIRITO DEL REGOLAMENTO.

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FALLO TECNICO DI UN GIOCATORE UN ARBITRO DEVE PREVENIRE IL RICORSO AL FALLO TECNICO, INTERVENENDO CON UN RICHIAMO, QUANDO I GIOCATORI SONO SUL PUNTO DI COMMETTERE UNA PICCOLA INFRAZIONE TECNICA O DISCIPLINARE. MA AL RIPETERSI DI TALE INFRAZIONE, L’ARBITRO DEVE PRENDERE UN PROVVEDIMENTO DI FALLO TECNICO, TENENDO SEMPRE PRESENTE CHE IL FALLO TECNICO NON IMPLICA MAI CONTATTO TRA GIOCATORI AVVERSARI. E’ UN FALLO TECNICO, QUANDO UN GIOCATORE IGNORA I RICHIAMI DEGLI ARBITRI E SI COMPORTA NEI SEGUENTI MODI: ? RIVOLGERSI IN MODO IRRISPETTOSO AD UN ARBITRO, UN UFFICIALE DI

CAMPO O AD UN AVVERSARIO. ? USARE UN LINGUAGGIO O GESTI TALI DA OFFENDERE O AIZZARE GLI

SPETTATORI. ? INNERVOSIRE UN AVVERSARIO O OSTRUIRNE IL CAMPO VISIVO

AGITANDOGLI LE MANI DAVANTI AGLI OCCHI. ? RITARDARE IL GIOCO NON PERMETTENDO L’EFFETTUAZIONE DI UNA PRONTA

RIMESSA IN GIOCO. ? USCIRE DAL CAMPO DI GIOCO SENZA AUTORIZZAZIONE ARBITRALE. ? AGGRAPPARSI ALL’ANELLO NON IN MODO ACCIDENTALE. LA PENALITA’ RELATIVA AL FALLO TECNICO COMMESSO DA UN GIOCATORE EFFETTIVO E’ DI UN TIRO LIBERO PIU’ UNA RIMESSA DAL PUNTO CENTRALE.

FALLO TECNICO DI UN ALLENATORE/SOSTITUTO/ PERSONE AL SEGUITO

UN ALLENATORE, UN VICE ALLENATORE, UN SOSTITUTO, UNA PERSONA AL SEGUITO NON DEVE RIVOLGERSI IN MODO IRRISPETTOSO AD UN ARBITRO, UN UFFICIALE DI CAMPO O AD UN AVVERSARIO, IN PRESENZA DI SIMILI COMPORTAMENTI, GLI ARBITRI DEBBONO IMMEDIATAMENTE INTERVENIRE CON UN RICHIAMO, O SE NECESSARIO CON UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE.

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I TESSERATI IN PANCHINA NON POSSONO ABBANDONARE L’AREA DELLA PANCHINA SENZA UN VALIDO MOTIVO, O SENZA AUTORIZZAZIONE ARBITRALE. IN TAL CASO GLI ARBITRI DOVRANNO SANZIONARE UN FALLO TECNICO. LA PENALITA’ RELATIVA AL FALLO TECNICO COMMESSO DA UN ALLENATORE, DA UN VICE, O DA UNA PERSONA AL SEGUITO E’ DI DUE TIRI LIBERI PIU’ UNA RIMESSA DAL PUNTO CENTRALE.

FALLI SQUALIFICANTI DEI GIOCATORI – SOSTITUTI - ALLENATORI

IL REGOLAMENTO PREVEDE CHE NEL CASO DI FLAGRANTE INFRAZIONE ANTISPORTIVA COMMESSA DIRETTAMENTE DA UN TESSERATO, L’ARBITRO DEVE DECRETARE UN FALLO SQUALIFICANTE. UN ALLENATORE DEVE ESSERE SQUALIFICATO ANCHE QUANDO COMMETTE PERSONALMENTE 2 FALLI TECNICI, OPPURE QUANDO ALLO STESSO, VENGONO ADDEBITATI 3 FALLI TECNICI, A SEGUITO DI COMPORTAMENTI NON REGOLAMENTARI MESSI IN ATTO DA PARTE DEL VICE ALLENATORE, DI UN SOSTITUTO, OPPURE DI UNA PERSONA AL SEGUITO DELLA SQUADRA, ED ANCORA, IN CONSEGUENZA DI UNA COMBINAZIONE DI TRE FALLI TECNICI ADDEBITATI ALL’ALLENATORE. LA SANZIONE RELATIVA AL FALLO SQUALIFICANTE PREVEDE OLTRE ALLA PENALITA’ DI DUE TIRI LIBERI PIU’ UNA RIMESSA DAL PUNTO CENTRALE, ANCHE L’ALLONTANAMENTO DAL TERRENO DI GIOCO DEL TESSERATO RESPONSABILE, CHE POTRA’ SCEGLIERE TRA IL RECARSI NELLO SPOGLIATOIO E RIMANERCI PER IL RESTO DELLA GARA, OPPURE LASCIARE L’IMPIANTO DI GIOCO. L’ARBITRO NON CONSEGNERA’ LA PALLA PER L’AMMINISTRAZIONE DELLA PENALITA’ RELATIVA, FINO A QUANDO IL TESSERATO NON AVRA’ IMBOCCATO IL TUNNEL CHE PORTA AGLI SPOGLIATOI. SE NEL PROSEGUIO DELLA GARA, IL TESSERATO STESSO DOVESSE PRENDERE POSTO IN TRIBUNA, O IN QUALSIASI PUNTO DELL’IMPIANTO, GLI ARBITRI RIFERIRANNO NEL RAPPORTO ARBITRALE.

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PROCEDURA NELL’AMMINISTRAZIONE DEI TIRI LIBERI NEL DOPPIO ARBITRAGGIO

LE PENALITA’ CHE PREVEDONO UNA RIMESSA DAL PUNTO CENTRALE DOPO L’EFFETTUAZIONE DEL O DEI TIRI LIBERI SARANNO AMMINISTRATE CON LA SEGUENTE PROCEDURA : a) L’ARBITRO CHE HA PRESO IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE, AMMINISTRERA’ IL O I TIRI LIBERI, MENTRE L’ALTRO ARBITRO SI PORTERA’ ALL’ALTEZZA DELLA LINEA CENTRALE DI FRONTE AL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO, PRONTO PER AMMINISTRARE LA RIMESSA IN GIOCO. SI RICORDA CHE IN QUESTA SITUAZIONE, COSI’ COME IN QUELLA CHE PREVEDE TIRI LIBERI SEGUITI DA ALTRI TIRI LIBERI, I GIOCATORI NON POTRANNO POSIZIONARSI IN NESSUN PUNTO DEL CAMPO AL DI SOTTO DEL PROLUNGAMENTO IMMAGINARIO DELLA LINEA DI TIRO LIBERO.

TIRO E REALIZZAZIONE CONTEMPORANEA AL SEGNALE DI FINE PERIODO

I TIRI A CANESTRO ESEGUITI ALLO SCADERE DI UN PERIODO DI GIOCO POSSSONO CREARE DELLE DIFFICOLTA’ AGLI ARBITRI, SPECIE QUANDO GLI SPETTATORI SONO NUMEROSI ED IL SEGNALE PUO’ NON ESSERE UDITO CHIARAMENTE. LA DECISIONE DOVRA’ ESSERE PRESA IL PIU’ RAPIDAMENTE POSSIBILE. LA RESPONSABILITA’ PRIMARIA DI CONVALIDARE IL CANESTRO ALLO SCADERE DI UN PERIODO DI GIOCO, SPETTA, NEL DOPPIO ARBITRAGGIO, ALL’ARBITRO CODA, POICHE’ VENENDOSI A TROVARE PIU’ VICINO AL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO HA LA POSSIBILITA’ DI UDIRE PIU’ CHIARAMENTE IL SEGNALE DI FINE PERIODO ED ANCHE DI CONTROLLARE VISIVAMENTE IL TABELLONE ELETTRONICO. L’ALTRO ARBITRO, ANCHE SE SI TRATTA DEL PRIMO ARBITRO, ACCETTERA’ E CONFERMERA’ LA DECISIONE DEL COLLEGA.

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TUTTAVIA, NEI CASI DI DUBBIO, I DUE ARBITRI SI CONSULTERANNO TRA DI LORO PRIMA DI ASSUMERE LA DECISIONE FINALE, SE SARA’ NECESSARIO CONSULTERANNO IL CRONOMETRISTA ED IL SEGNAPUNTI, CURANDO DI NON FAR AVVICINARE NESSUNO AL TAVOLO E FORMULANDO LA DOMANDA DI RITO : “DOV’ERA LA PALLA QUANDO E’ STATO EMESSO IL SEGNALE DI FINE GARA?” SARA’ IL PRIMO ARBITRO AD OGNI MODO, A PRENDERE ED A COMUNICARE LA DECISIONE FINALE. GLI UFFICIALI DI CAMPO DEVONO LIMITARSI SOLO A RISPONDERE ALLA DOMANDA LORO FORMULATA DAGLI ARBITRI, SENZA COMPIERE GESTI E COMMENTI DI NESSUN GENERE.

FALLO CONTEMPORANEO AL SEGNALE DI FINE PERIODO

NEL CASO IN CUI L’ARBITRO CHE HA SANZIONATO UN FALLO CONTEMPORANEAMENTE AL SEGNALE DI FINE PERIODO, NON HA L’ASSOLUTA CERTEZZA CHE IL SUO FISCHIO SIA STATO REALMENTE CONTEMPORANEO AL SEGNALE EMESSO DAL CRONOMETRISTA, DOPO AVER CONSULTATO IL COLLEGA, E SE NECESSARIO ANCHE GLI UFFICIALI DI CAMPO, DEVE STABILIRE E COMUNICARE LA DECISIONE PRESA IL PIU’ RAPIDAMENTE POSSIBILE. SE UN FALLO VIENE SANZIONATO CONTEMPORANEAMENTE AL SEGNALE DI FINE GARA, E LA PENALITA’ PREVEDE L’AMMINISTRAZIONE DI TIRI LIBERI, IL TEMPO DI GIOCO SARA’ PROLUNGATO IL NECESSARIO AFFINCHE’ I TIRI LIBERI SIANO AMMINISTRATI. E’ IMPORTANTE RICORDARE CHE ESSENDO SCADUTO IL TEMPO DI GIOCO, NON POTRANNO MAI ESSERE CONCESSE SOSTITUZIONI E SOSPENSIONI.

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TERMINE DELLA PARTITA UNA GARA TERMINA QUANDO IL SEGNALE DEL CRONOMETRISTA SANCISCE LA FINE DEL QUARTO PERIODO DI GIOCO APPROVATO DAL 1° ARBITRO CON IL PRESCRITTO SEGNALE. (FIG. 5 R.T.) NEL CASO DOVESSERO ACCADERE FATTI DI NATURA DISCIPLINARE DOPO IL SEGNALE DI FINE GARA, E LA PENALITA’ NON POTRA’ ESSERE ESEGUITA PERCHE’ IL PUNTEGGIO NON E’ DI PARITA’, GLI ARBITRI DOVRANNO RIPORTARLI NEL RAPPORTO ARBITRALE.

CONTROLLO DEL REFERTO E FIRMA DOPO L’AVVENUTA APPROVAZIONE DELLA SCADENZA DEL QUARTO PERIODO DI GIOCO, GLI ARBITRI, SI RECANO PRESSO IL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO CONTROLLANO IL REFERTO, PONENDO MOLTA ATTENZIONE IN PARTICOLARE AFFINCHE’ NON VI SIANO ERRORI NELLA PROGRESSIONE DEL PUNTEGGIO, E DOPO VI APPONGONO LA FIRMA, PRIMA IL SECONDO ARBITRO, DOPO IL PRIMO ARBITRO, E CON QUESTO ATTO SI SANCISCE LA REALE CHIUSURA DELLA GARA. E’ OVVIO CHE IN SITUAZIONI PARTICOLARI IN CUI GLI ARBITRI SONO COSTRETTI A RIENTRARE IMMEDIATAMENTE NEGLI SPOGLIATOI, IL REFERTO SARA’ CONTROLLATO E FIRMATO DAGLI ARBITRI NEGLI SPOGLIATOI STESSI.

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COME LASCIARE IL CAMPO PER RAGGIUNGERE LO SPOGLIATOIO

DOPO AVER FIRMATO IL REFERTO DI GARA, GLI ARBITRI LASCERANNO IL CAMPO INSIEME AGLI UFFICIALI DI CAMPO, EVITANDO LUNGO IL PERCORSO DI FERMARSI PER DARE SPIEGAZIONI DEL PROPRIO OPERATO A GIOCATORI, ALLENATORI E TESSERATI IN GENERE. GLI ARBITRI REGISTRERANNO EVENTUALI FATTI O AVVENIMENTI CHE DOVESSERO VERIFICARSI LUNGO IL TRAGITTO COMPIUTO PER RAGGIUNGERE GLI SPOGLIATOI. (ACCUSE, MINACCE VERBALI, OFFESE ECC.), SENZA REAGIRE IN ALCUN MODO AL COMPORTAMENTO SCORRETTO DEL PUBBLICO O DEI TESSERATI. SARA’ CURA DEGLI ARBITRI E RIPORTARE CORRETTAMENTE IL TUTTO NEL RAPPORTO ARBITRALE. SARA’ POI COMPITO DEL GIUDICE SPORTIVO ADOTTARE I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI DEL CASO. QUANDO E’ NECESSARIO ABBANDONARE IMMEDIATAMENTE IL TERRENO DI GIOCO, GLI ARBITRI LO FARANNO, CURANDO DI TROVARSI SEMPRE INSIEME. NON DEVE MAI ACCADERE, CHE UN ARBITRO RAGGIUNGA LO SPOGLIATOIO E CHE L’ALTRO RIMANGA IN MEZZO AL CAMPO DA SOLO.

IL RAPPORTO ARBITRALE : – LA COMPILAZIONE – LA SPEDIZIONE

IL RAPPORTO ARBITRALE DEVE ESSERE SEMPRE ALLEGATO AL REFERTO DI GARA. DEVE ESSERE STILATO SUBITO DOPO LA GARA NELLO SPOGLIATOIO STESSO, SE NON VI E’ NULLA DI RILEVANTE DA RIPORTARE, PONENDO LE CROCETTE NELLE APPOSITE CASELLE CORRISPONDENTI AL FATTO CHE SI VUOLE SEGNALARE E DEVE ESSERE CONTROFIRMATO DA ENTRAMBI GLI ARBITRI. SE NON E’ POSSIBILE COMPILARLO NELLO SPOGLIATOIO, A CAUSA DI EVENTI ACCADUTI, IL RAPPORTO SARA’ COMPILATO IN ALTRO LUOGO IDONEO. SE NECESSARIO, GLI ARBITRI POTRANNO ALLEGARE UN SUPPLEMENTO DI REFERTO SU CUI RIPORTARE FEDELMENTE TUTTO QUANTO ACCADUTO, SENZA AGGIUNGERE E SENZA TOGLIERE NULLA, SENZA ADDOLCIRE E SENZA CALCARE LA MANO, DETTAGLIANDO IN MODO PRECISO COSI’ DA POTER FORNIRE AI GIUDICI SPORTIVI UN QUADRO QUANTO PIU’ ESAURIENTE POSSIBILE, PER FAR SI’ CHE POSSANO ESSERE PRESI I GIUSTI PROVVEDIMENTI, E PER NON DOVERSI, GLI ARBITRI STESSI, TROVARE IN DIFFICOLTA’, SE INTERROGATI DAL GIUDICE SPORTIVO, NEL CASO DI RECLAMO OPPOSTO DALLA SOCIETA’, A CAUSA DI UNA IMPRECISA E FRETTOLOSA COMPILAZIONE DEL RAPPORTO. SI RICORDA CHE LA RESPONSABILITA’ DELLA SPEDIZIONE DEL REFERTO DI GARA E DEL RELATIVO RAPPORTO E’ DEL PRIMO ARBITRO, E CHE LA SPEDIZIONE DEVE AVVENIRE POSSIBILMENTE DALLA CITTA’ DOVE SI E’ DISPUTATA LA GARA.

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ARBITRI - MOVIMENTI IN CAMPO

PER CONSENTIRE AL GIOCO DI MANTENERE IL SUO RITMO, DEVONO ESSERE ELIMINATI I TEMPI MORTI CAUSATI DA UNA MACCHINOSA GESTIONE DELLA MECCANICA DA PARTE DEGLI ARBITRI IN CAMPO, SPECIALMENTE DOPO CHE LA PALLA E’ DIVENTATA MORTA IN SEGUITO AD UN FALLO. NON DEVONO PIU’ VERIFICARSI QELLE SITUAZIONI CHE VEDONO GIOCATORI GIA’ SCHIERATI, PRONTI PER LA RIPRESA DEL GIOCO, ED ARBITRI CHE SI ATTARDANO E NON SONO PRONTI NEL PUNTO PREVISTO PER LA RIMESSA O PER L’AMMINISTRAZIONE DI TIRI LIBERI. E’ NECESSARIO CHE GLI ARBITRI INVECE DI CAMMINARE, CORRANO PER EFFETTUARE I SEGNALI, E PER RAGGIUNGERE LA POSIZIONE PREVISTA PER LA RIPRESA DEL GIOCO. A TAL PROPOSITO, PER EVITARE MOVIMENTI IMPRODUTTIVI DA PARTE DEGLI ARBITRI CHE DANNO LUOGO A PAUSE CHE SI RIVELANO DANNOSE PER LA SPETTACOLARITA’ DEL GIOCO, GLI ARBITRI NON SI SCAMBIERANNO DI POSIZIONE DOPO AVER FISCHIATO UN FALLO NELLE SITUAZIONI SOTTO ELENCATE: a - QUANDO UN FALLO OFFENSIVO E’ FISCHIATO DALL’ARBITRO CODA IN ZONA DI ATTACCO, GLI ARBITRI NON SI SCAMBIERANNO LE POSIZIONI, PER CUI L’ARBITRO GUIDA ASSUMERA’ LA NUOVA POSIZIONE DI ARBITRO CODA ED AMMINISTRERA’ LA RELATIVA RIMESSA IN GIOCO, E L’ARBITRO CODA ASSUMERA’ LA NUOVA POSIZIONE DI ARBITRO GUIDA. b - QUANDO UN FALLO E’ FISCHIATO NELLA ZONA DI DIFESA DURANTE LA TRANSIZIONE, GLI ARBITRI NON SI SCAMBIERANNO LE POSIZIONI. DOPO CHE L’ARBITRO RESPONSABILE DEL FISCHIO HA EFFETTUATO I SEGNALI AL TAVOLO DEGLI UFFICIALI DI CAMPO, MANTERRANNO LE POSIZIONI CHE OCCUPAVANO AL MOMENTO DEL FISCHIO, E LA RELATIVA RIMESSA IN GIOCO SARA’ AMMINISTRATA DALL’ARBITRO CODA. GLI ARBITRI HANNO AD OGNI MODO, LA FACOLTA’ DI SCAMBIARSI DI POSIZIONE, TUTTE LE VOLTE CHE DOVESSE RIVELARSI PRODUTTIVO PER UNA PRONTA E SOLLECITA RIPRESA DEL GIOCO. CIO’ CHE NON DEVE ESSERE TOLLERATO E’ L’ABUSO RISCONTRATO NELLA STAGIONE SCORSA DA PARTE DEGLI ARBITRI, NEL NON ESEGUIRE LA ROTAZIONE, E RIMANERE DI CONSEGUENZA PER LUNGHI PERIODI NELLE STESSE POSIZIONI DI CODA E GUIDA, PER UN ECCESSO DI PIGRIZIA. TROPPE VOLTE SI E’ ASSISTITO ADDIRITTURA AD UN FISCHIO DELL’ARBITRO CODA NELL’AREA DEI TRE SECONDI, SENZA CHE GLI ARBITRI SI SCAMBIASSERO DI POSIZIONI DOPO LA RELATIVA SEGNALAZIONE AL TAVOLO.

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COMPORTAMENTO DELL’ARBITRO 1) IL LAVORO DI UN ARBITRO E' QUELLO DI RISPETTARE, E FAR RISPETTARE

LE REGOLE, DI OPERARE AL MEGLIO DELLE SUE POSSIBILITA’, DI TRASMETTERE SERENITA’ ALL’AMBIENTE.

3) L'ARBITRO NON DEVE DARE MAI VANTAGGI NE' TECNICI NE' PSICOLOGICI

A NESSUNO. 4) L’ARBITRO DEVE CONOSCERE SOLO COLORE E NUMERO DELLE MAGLIE

DEI GIOCATORI.

MAI: L'ARBITRO NON DEVE PERDERE MAI IL CONTROLLO DI SE STESSO. NON DEVE CREARSI DEI PROBLEMI CHE POTREBBERO ESSERE COMPLICATI DA RISOLVERE. DEVE CERTAMENTE COMPRENDERE I PROBLEMI DEI GIOCATORI ED ALLENATORI, MA NON DEVE ACCETTARE CHE I LORO PROBLEMI DIVENTINO UNA COMPLICAZIONE PER IL BUON ANDAMENTO DELLA GARA. NON DEVE ACCETTARE COMPORTAMENTI IMPRONTATI A SCORRETTEZZE E MALEDUCAZIONE.

SEMPRE:

P R O F E S S I O N A L E L’ARBITRO DEVE ESSERE SEMPRE CORDIALE, DISPONIBILE, POSITIVO. DEVE AVERE SEMPRE UNA RISPOSTA AD OGNI DOMANDA SE FORMULATA CORRETTAMENTE. NON SENTIRE TUTTO…., SE QUESTO PUO' TOGLIERE UN PROBLEMA….. …..MA SE IL COMPORTAMENTO DI UN TESSERATO METTE UN ARBITRO NELLE CONDIZIONI DI ESPORSI AD UNA BRUTTA FIGURA, ALLORA SI DEVE PRENDERE UN PROVVEDIMENTO IMMEDIATO.

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MECCANICA DEL DOPPIO ARBITRAGGIO 1) SEGNALAZIONE DI UN FALLO AD UN GIOCATORE: a - ALZARE IMMEDIATAMENTE IL PUGNO, INDICARE IL GIOCATORE CHE HA COMMESSO IL FALLO, ANCHE NELL’UNO CONTRO UNO, CURANDO COMUNQUE DI EVITARE IL CONFRONTO, MEMORIZZARE IL NUMERO DI MAGLIA DEL GIOCATORE CHE HA COMMESSO IL FALLO, ED ANCHE QUELLO DEL BENEFICIARIO NEL CASO DI TIRI LIBERI, POI AVVIARSI AL TAVOLO ED EFFETTUARE LA SEGNALAZIONE. b - DOPO AVER ALZATO ED ABBASSATO IL PUGNO NON INDICARE MAI IL GIOCATORE RESPONSABILE DEL FALLO CON UNO O PIU’ DITA, E’ UN GESTO CHE PUO’ INDISPORRE E QUINDI CREARE DEI PROBLEMI. c – L’ARBITRO GUIDA DEVE ASSOLUTAMENTE EVITARE DI EFFETTUARE I SUOI SEGNALI IN CORRISPONDENZA DELL’AREA DELLA PANCHINA, DEVE EVITARE IL CONTATTO CON L’ALLENATORE, ANTICIPARE I PROBLEMI, QUINDI EFFETTUARE I SEGNALI COSI’ COME PREVISTO, PORTANDOSI BEN OLTRE L’AREA DELLA PANCHINA.

d - NELLE SITUAZIONI DI PALLA FUORI, NON INDICARE IMMEDIATAMENTE LA DIREZIONE DEL GIOCO, MA ALZARE LA MANO APERTA PER FERMARE IL CRONOMETRO E SUCCESSIVAMENTE, INDICARE LA DIREZIONE DOVE SI ATTACCHERA’. IL SEGNALE DI STOP AL CRONOMETRO, OLTRE AD ESSERE PREVISTO DAL REGOLAMENTO OFFRE LA POSSIBILITA’ ALL’ARBITRO DI RIFLETTERE UN ATTIMO, ED ANCHE AL COLLEGA DI INTERVENIRE IN AIUTO.

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ARBITRO GUIDA IL LAVORO DELL’ARBITRO GUIDA RIVESTE UNA IMPORTANZA FONDAMENTALE: IL 65 - 70% DELLE INFRAZIONI SONO RILEVATE DALL’ARBITRO CHE E’ DIETRO LA LINEA DI FONDO. a - PALLA IN RETTANGOLO 4 E “3 BASSO”: L’ARBITRO GUIDA E’ IN DIFFICOLTA’ NELLE PENETRAZIONI CHE PARTONO DAL RETTANGOLO 4 E 3 BASSO, POICHE’ DALLA SUA POSIZIONE BASE, SI VIENE A TROVARE IN LINEA CON IL GIOCO, E NON HA QUINDI UN BUON ANGOLO DI VISUALE. PER MIGLIORARE IL SUO RENDIMENTO, IL GUIDA DEVE POSIZIONARSI UNA FASCIA AVANTI 1 – 2 METRI PIU’ VICINO A CANESTRO PER ANTICIPARE LA COPPIA DEI GIOCATORI INTERESSATA ALLA PENETRAZIONE, ARRIVANDO FIN SOTTO CANESTRO PER TROVARE LO SPAZIO. TROVATO LO SPAZIO DEVE FERMARSI, E FARE ATTENZIONE A NON SORPASSARLO POICHE’ E’ ALLA FINE DELL’ENTRATA CHE DI SOLITO AVVENGONO LA MAGGIOR PARTE DEI CONTATTI FALLOSI.

E’ IMPORTANTE SORVEGLIARE L’USO DELLE MANI E DEL CORPO ANCHE ALL’INIZIO DELLA PENETRAZIONE, POICHE’ VI E’ LA TENDENZA DA PARTE DEL DIFENSORE DI INSISTERE NELL’USO ILLEGALE DELLE MANI.

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b – TIRO : NELLE SITUAZIONI DI TIRO IN SOSPENSIONE DA TRE PUNTI DAL RETTANGOLO 4, IN ANGOLO A SINISTRA DEL GUIDA, L’ARBITRO HA LA TENDENZA, APPENA LA PALLA SI STACCA DALLE MANI DEL TIRATORE, A SEGUIRLA CON LO SGUARDO, TRALASCIANDO IL CONTROLLO DELL’ATTO DI TIRO, E NON VALUTANDO DI CONSEGUENZA I CONTATTI CHE SPESSO AVVENGONO MENTRE LA PALLA E’ IN VOLO, SALVO A FISCHIARE A NASO QUANDO CI SI ACCORGE CHE UN GIOCATORE E’ PER TERRA. L’ARBITRO GUIDA, DEVE RESTARE SULLA COPPIA DEI GIOCATORI ED ACCOMPAGNARE IL TIRATORE FINO A QUANDO L’ATTO DI TIRO TERMINA, CIOE’, QUANDO I PIEDI DEL TIRATORE TORNANO A CONTATTO DEL SUOLO. A QUESTO PUNTO IL GUIDA DEVE CERCARE LA MIGLIORE POSIZIONE PER VALUTARE UNA EVENTUALE AZIONE DI RIMBALZO.

c – GIOCO DEL PIVOT CON PALLA NEL RETTANGOLO 6 E PIVOT BASSO: QUANDO LA PALLA E’ GIOCATA NEL RETTANGOLO 6, ED IL PIVOT GIOCA SULLO STESSO LATO, L’ARBITRO GUIDA DEVE EFFETTUARE UN AVVICINAMENTO, POSIZIONANDOSI SOTTO IL CANESTRO CON LE ANCHE APERTE AL GIOCO, PER ESSERE PIU’ VICINO AD UN EVENTUALE PASSAGGIO AL PIVOT. SE LA PALLA RAGGIUNGE IL PIVOT, IL GUIDA SI AVVICINERA’ PER VALUTARE L’AZIONE, SE LA PALLA ESCE MA IL PIVOT RIMANE, SI RIPOSIZIONERA’ SOTTO CANESTRO PER POI RIPRENDERE LA POSIZIONE BASE SOLO QUANDO LA PALLA O IL PIVOT USCIRA’ DEFINITIVAMENTE DAL RETTANGOLO 6.

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d - RIMESSE DAL FONDO IN ZONA DI ATTACCO : PER CONSENTIRE ALL’ARBITRO GUIDA DI POSIZIONARSI DAVANTI AL GIOCO ANCHE NELLE SITUAZIONI RIGUARDANTI LE RIMESSE DAL FONDO IN ATTACCO, LE RIMESSE IN GIOCO DOVRANNO ESSERE ESEGUITE COME SEGUE: QUANDO LA RIMESSA IN GIOCO DEVE ESSERE EFFETTUATA NEL PRIMO TRATTO DELLA LINEA DI FONDO, A PARTIRE DALL’ANGOLO SINISTRO DEL TERRENO FINO ALL’ANGOLO VICINO AL TABELLONE, L’ARBITRO DEVE CONSEGNARE LA PALLA CON LA SUA MANO SINISTRA E FARE POI UNO O DUE PASSI VERSO L’AREA DEI 3 SECONDI.

QUANDO LA RIMESSA IN GIOCO DEVE ESSERE EFFETTUATA TRA IL BORDO PIU’ LONTANO DEL TABELLONE E LA LINEA LATERALE ALLA DESTRA DELL’ARBITRO GUIDA, L’ARBITRO LANCERA’ LA PALLA AL GIOCATORE INCARICATO DI ESEGUIRE LA RIMESSA, ED ASSUMERA’ LA MIGLIORE POSIZIONE PER APPLICARE IL PRINCIPIO DEL BOXING-IN.

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ARBITRO CODA a – TRANSIZIONE GUIDA – CODA NELLA ZONA DI DIFESA: SI DEVE MIGLIORARE MOLTO NELLA TRANSIZIONE GUIDA – CODA, A PARTIRE DALLA RIMESSA DA FONDO CHE NON DEVE MAI AVVENIRE CON L’ARBITRO DAVANTI AL GIOCATORE CHE DEVE ESEGUIRE LA RIMESSA, MA POSIZIONATO ALLA SUA SINISTRA, 4 – 5 METRI LONTANO DAL GIOCATORE, ED 1 METRO DIETRO LA LINEA DELLA PALLA. QUESTA POSIZIONE DEVE ESSERE MANTENUTA PER TUTTA LA TRANSIZIONE E PER TUTTA LA LUNGHEZZA E LARGHEZZA DELLA META’ CAMPO SINO ALLA LINEA CENTRALE. E’ IMPORTANTE ESEGUIRE BENE QUESTO FONDAMENTALE POICHE’ CON LE NUOVE REGOLE DEGLI 8” E DEI 24”, IL GIOCO E’ DIVENTATO PIU’ AGGRRESSIVO NELLA META’ CAMPO DIFENSIVA. GLI ALLENATORI CERCANO DI SFRUTTARE LE NUOVE REGOLE PER COSTRINGERE UNA SQUADRA A COMMETTERE UNA VIOLAZIONE ALLA REGOLA DEGLI 8”, O A RITARDARE AL MASSIMO IL SUPERAMENTO DELLA META’ CAMPO DIFENSIVA PER LASCIARE ALLA SQUADRA AVVERSARIA POCHI SECONDI A DISPOSIZIONE PER EFFETTUARE IL TIRO. QUINDI E’ RICHIESTA UNA PRESENZA COSTANTE DELL’ARBITRO CHE SEGUE LA TRANSIZIONE, E CHE DEVE ESEGUIRE CORRETTAMENTE IL CONTEGGIO DELLA REGOLA DEGLI 8 SECONDI.

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b – PALLA IN RETTANGOLO 1 – 2 – 3 ALTO : QUANDO LA PALLA SARA’ GIOCATA NEI RETTANGOLI 1 – 2 - E 3 ALTO, L’ARBITRO DOVRA’ RIMANERE SEMPRE DAVANTI ALLA PALLA STESSA.

c – PALLA IN RETTANGOLO 3 BASSO : QUANDO LA PALLA SARA’ GIOCATA NEL RETTANGOLO 3 BASSO, L’ARBITRO SI POSIZIONERA’ DIETRO LA PALLA E SI MUOVERA’ VERSO IL CENTRO DEL CAMPO SINO ALL’ANGOLO DI “PREVALENTEMENTE”, PER TROVARE LO SPAZIO TRA I GIOCATORI.

d – TIRO : IN PARTICOLARE NEI TIRI IN SOSPENSIONE DA TRE PUNTI EFFETTUATI DAL RETTANGOLO 2, L’ARBITRO CODA HA LA TENDENZA, APPENA LA PALLA SI STACCA DALLE MANI DEL TIRATORE, A SEGUIRLA CON LO SGUARDO, TRALASCIANDO DI CONTROLLARE L’ATTO DI TIRO FINO AL TERMINE, E NON VALUTANDO DI CONSEGUENZA I CONTATTI CHE SPESSO AVVENGONO TRA IL TIRATORE ED IL SUO DIFENSORE, SALVO FISCHIARE A NASO, QUANDO SI ACCORGE CHE UN GIOCATORE E’ FINITO PER TERRA. L’ARBITRO DEVE ACCOMPAGNARE L’ATTO DI TIRO SINO ALLA FINE, CIOE’ FINO A QUANDO IL TIRATORE RITORNERA’ CON I PIEDI A CONTATTO DEL SUOLO. SUBITO DOPO LA SUA ATTENZIONE SARA’ RIVOLTA ALLA PALLA PER VALUTARE EVENTUALI VIOLAZIONI ALLA REGOLA DELL’INTERFERENZA, PER POI RICERCARE LA MIGLIORE POSIZIONE PER VALUTARE UN EVENTUALE RIMBALZO.

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e – TRANSIZIONE CODA /GUIDA : L’ARBITRO CODA PRIMA DI EFFETTUARE LA TRANSIZIONE DEVE ESSERE CERTO CHE UN CANESTRO SIA STATO REALIZZATO O UN NUOVO POSSESSO STABILITO. DEVE ESEGUIRE LA TRANSIZIONE MANTENENDO IL CAPO GIRATO DENTRO IL CAMPO CONTROLLANDO CHE TORNANO IN ATTACCO, ED ESSERE PRONTO AD ADEGUARSI IMMEDIATAMENTE PER ESSERE DI AIUTO AL COLLEGA, NEL CASO DI UNA EVENTUALE SITUAZIONE DI PRESSING IMPROVVISO. NON SCAPPARE!!! – NON AVERE FRETTA DI ARRIVARE DIETRO LA LINEA DI FONDO SE NON E' NECESSARIO. POSIZIONARSI SEMPRE NELLA FASCIA DI CAMPO SUCCESSIVA A QUELLA DOVE VIENE GIOCATA LA PALLA