appendice: il metodo per commesse a. principi base b. trattamento contabile delle spese generali c....

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1 Appendice: Il metodo per Appendice: Il metodo per commesse commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche commesse D. Esempio E. Criticità del metodo per commesse

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Page 1: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Appendice: Il metodo per commesseAppendice: Il metodo per commesse

A. Principi base

B. Trattamento contabile delle Spese Generali

C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche commesse

D. Esempio

E. Criticità del metodo per commesse

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A. Principi baseA. Principi base

Unità economica immediata è la commessa commessa

produttivaproduttiva

Ad essa si imputano direttamente i costi delle

materie prime e della mano d’opera diretta (costo costo

direttodiretto)

Il trattamento contabile delle SgtSgt è diverso se

l’azienda è o meno dipartimentalizzata

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B. Trattamento contabile delle B. Trattamento contabile delle Spese generali tecnicheSpese generali tecniche

Se l’azienda non è dipartimentalizzata le Sgt vengono imputate indirettamente alle commessa adottando il criterio della base unica aziendale

Se l’azienda è dipartimentalizzata le Sgt vengono classificate funzionalmente fra i reparti fittizi ed effettivi (comuni, ausiliari, operativi), ridistribuite gradualmente su quelli operativi ed in base ai tassi di reparto imputate alle commesse produttive di periodo

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C. Procedimento di attribuzione dei costi a C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche commessespecifiche commesse

1. Identificazione della commessa oggetto di costo Esempio: revisione annuale di un bilancio da parte

di una società di revisione

2. Identificazione delle categorie di costi diretti della commessa

Ciascun professionista compila un rapporto giornaliero dei tempi di lavoro per ogni revisione

800h e coefficiente unitario è € 51 orari Costo diretto = € 40.800

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C. Procedimento di attribuzione dei C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche commessecosti a specifiche commesse

3. Identificazione delle aggregazioni dei costi indiretti associati con la commessa Costi indiretti raggruppati in un’unica aggregazione di costo

denominata “attività di supporto alla revisione”(Audit Support Department)

Esempio: € 126.900

4. Scelta della base di allocazione da impiegare nell’assegnazione di ciascuna aggregazione dei costi indiretti alla commessa Base di imputazione: totale ore lavoro professionale nell’anno n Esempio: 2.700 ore totali

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C. Procedimento di attribuzione dei costi a C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche commessespecifiche commesse

5. Calcolo del coefficiente unitario per ciascuna base di allocazione impiegata per allocare i costi indiretti alla commessa

Coefficiente di costo indiretto effettivo = Costo totale effettivo nell’aggregazione dei costi indiretti/volume totale effettivo della base di allocazione =

I costi effettivi indiretti allocati alla commessa di incarico di revisione ammonta a € ......................

6. Assegnazione dei costi all’oggetto di costo sommando tutti i costi diretti a tutti i costi indiretti

Costi diretti = Costi indiretti = Costo della “commessa” =

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Rappresentazione del metodo per commessa nel Rappresentazione del metodo per commessa nel caso della società di revisionecaso della società di revisione

Oggetto di costo:incarico di revisione

Supporto alla revisione

Ore di lavoroprofessionale

Costi indiretti

Costi diretti

Lavoroprofessionale

Aggregazionedi costi indiretti

Base di allocazionedei costi indiretti

Costi diretti

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D. Esempio: Calcolo del costo di una “commessa” in un’azienda manifatturiera

1. Identificazione della commessa Macchinario specializzato per la lavorazione della carta

2. Identificazione delle categorie di costi diretti della commessa Materiali diretti = € 4.606 Mano d’opera diretta = € 1.329

3. Identificazione delle aggregazioni di costi indiretti Unico centro di responsabilità = costi generali di produzione relativi allo

stabilimento

4. Scelta della base di allocazione Totale Ore macchina annue = 1.600 Ore macchina impiegate per la produzione della commessa = 52,5

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D. Esempio: Calcolo del costo di una D. Esempio: Calcolo del costo di una “commessa” in un’azienda manifatturiera“commessa” in un’azienda manifatturiera

5. Calcolo del coefficiente unitario di ciascuna base di allocazione impiegata per allocare i costi indiretti alla commessa

Costi generali = € 128.000 Coefficiente unitario =

6. Assegnazione dei costi all’oggetto sommando tutti i costi diretti e tutti i costi indiretti

Costi diretti di produzione = Costi indiretti di produzione = Costo della “commessa” =

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E. Criticità del metodo per “commesse”E. Criticità del metodo per “commesse”

Maggiore incertezza nell’imputazione delle SgtMaggiore incertezza nell’imputazione delle Sgt qualora la durata delle lavorazioni necessarie per produrre le commesse da evadere simultaneamente risulti più breve del periodo scelto per l’analisi (di solito coincidente con quello di durata del processo)

Generalmente si ricorre al tasso medio di tasso medio di imputazione delle Sgtimputazione delle Sgt adottato l’anno precedente

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L’analisi delle varianze a supporto del controllo di gestione

Corso di “Governo e gestione delle performance d’impresa”A.A. 2011/12Prof.ssa Michela [email protected]

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Agenda

A. Aspetti introduttivi

B. Nozione di varianza

C. Procedura di analisi

D. Varianza nei costi

E. Varianza nei ricavi

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A. Aspetti introduttivi

i. Analisi delle varianze e controllo di gestione

ii. Finalità

iii. Condizioni di efficacia

iv. Limiti

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i. Analisi delle varianze e controllo di gestione

Programmazione e pianificazione

a medio termine

Eventuale rettificadegli obiettivi programmatici

Piano a breve termine

(Budget)

Misura degliscostamenti

Attività aziendale

Apprezzamento degli obiettivi

raggiunti

Ambiente

Area di competenza delCONTROLLO DI GESTIONE

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i. Analisi delle varianze e controllo di gestione

Analisi delle varianze è strumento di contabilità direzionale elemento della “dimensione materiale del controllo”

Permette di effettuare accurate valutazioni su: andamento effettivo della gestione rispetto a quello

desiderato

cause di eventuali scostamenti tra risultati attesi e conseguiti

attribuzione delle relative responsabilità

opportuni provvedimenti correttivi

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ii. Finalità

Segnalazione e correzione delle disfunzioni gestionali

Aggiornamento degli obiettivi di budget

Acquisizione di informazioni sull’andamento del circuito economico e finanziario della gestione rispetto a quello desiderato

Responsabilizzazione del management

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iii. Condizioni di efficacia

Tempestività

Periodicità

Omogeneità

Analiticità

Livello sia globale che elementare

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iv. Limiti

Utilizzazione prevalentemente in termini

quantitativo-monetari

Scarsa selettività delle variabili critiche

Minore efficacia in condizioni di instabilità

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B. Nozione di varianza

Per varianza (scostamento o scarto) s’intende la differenza fra due grandezze:

il risultato atteso espresso da una grandezza standard o di budget o da un risultato storico preso come riferimento (“VS”) ed

il risultato effettivamente conseguito (“VE”)

Formula: VAR = VS - VE

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C. Procedura di analisi

1) Confronto fra risultato atteso ed il risultato effettivamente conseguito

2) Determinazione della “varianza globale” del costo di produzione

3) Scomposizione della varianza globale in varianze elementari

4) Analisi delle varianze elementari

5) Individuazione delle cause delle varianze elementari e delle relative responsabilità

6) Individuazione di eventuali provvedimenti correttivi

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D. Varianza nei costi

Determinazione della varianza globale del costo di

produzione: VAR = CSP-CEP

Se CSP ‹ CEP varianza sfavorevole

Se CSP › CEP varianza favorevole

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Scomposizione della varianza globale nelle varianze elementari

Analisi delle varianze elementari:

A. Varianza nel costo delle materie prime

B. Varianza nel costo della mano d’opera diretta

C. Varianza nel costo dei servizi tecnici

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A. Varianza nel costo delle materie prime

(“VARm”)

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Determinazione contabile

VARm = CSm – CEm CSm = psm x Qsm CEm = pem x Qem

1. VARm = (psm x Qsm) – (pem x Qem)

2. VARm = (Volume standard di produzione x consumo unitario

standard x psm) meno (volume effettivo di produzione x consumo unitario

effettivo x pem)

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Esercizio 4

Il forno “Sweet s.r.l.” produce esclusivamente torte di mele (un solo tipo). In sede di programmazione effettua le seguenti previsioni per il mese di gennaio:

volume della produzione nel mese di gennaio: 100 torte;

quantità standard di marmellata per ottenere una torta (consumo unitario standard): 0,2 kg;

prezzo standard unitario della marmellata: € 2.

Il primo febbraio rileva le seguenti informazioni consuntive:volume della produzione effettiva nel mese di gennaio: 110 torte;

quantità effettiva di marmellata per ottenere una torta (consumo unitario effettivo): 0,3 kg;

prezzo effettivo unitario della marmellata: € 1.

Determinare la varianza nel costo della marmellata.

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Soluzione

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Individuazione delle cause della “VARm” e delle relative responsabilità

1. Varianza di quantità (efficienza produttiva)

2. Varianza di prezzo

3. Varianza congiunta

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1. Varianza di quantità

Scostamento fra quantità effettiva e quantità standard di materie prime

Per isolare la varianza di quantità è necessario ipotizzare che il prezzo standard sia uguale a quello effettivo

Pertanto, risulta che: psm = pemVARQM = psm x Qsm – psm x QemVARQM = psm (Qsm – Qem)

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Rappresentazione grafica

QemQsm

Varianza di quantità

Q

p

Δ qpsm = pem

Δ p = 0

0

Δ Q

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2. Varianza di prezzo

Scostamento fra prezzo standard e prezzo effettivo di acquisto delle materie prime

Per isolare la varianza di prezzo è necessario ipotizzare che la quantità standard sia uguale a quella effettiva

Pertanto, risulta che: Qsm = QemVARPM = psm x Qsm – pem x QsmVARPM = Qsm (psm – pem)

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Rappresentazione grafica

Q

p

Δ Q = 0psmΔ p

0

Varianza di prezzo

pem

Qsm= Qem

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Esercizio 5

Calcolare la varianza nel costo delle materie prime sapendo che:

psm = 12 €/Kg

Qsm = Kg 800

pem = 12,5 €/Kg

Qem = Kg 820

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Soluzione

Page 34: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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3. Varianza congiunta

Contemporanea presenza della varianza di prezzo e di quantità

Corrisponde al prodotto fra la varianza unitaria di prezzo e la quantità eccedente la quantità standard

VARMC = pm x Qm

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1. VARQM = pem x Qm =

Maggiore responsabilità alla Direzione tecnica

2. VARPM = Qem x pm =

Maggiore responsabilità

all’Ufficio acquisti

Rappresentare graficamente la varianza congiunta attribuita, rispettivamente, a quella di quantità ed a quella di prezzo

Page 36: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Rappresentazione grafica 1(varianza congiunta attribuita alla varianza di quantità)

p

Q0

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Rappresentazione grafica 2(varianza congiunta attribuita alla varianza di prezzo)

p

Q0

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B. Varianza nel costo della mano d’opera diretta (“VARmd”)

Page 39: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Determinazione contabile

VARmd = CSmd – CEmd CSmd = psmd x hs CEmd = pemd x he

1. VARmd = (psmd x hs) – (pemd x he)

2. VARmd = (Volume standard di produzione x tempo unitario

standard di md x psmd) meno (volume effettivo di produzione x tempo unitario

effettivo di md x pemd)

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Esercizio 6

L’azienda “Idea s.p.a.” produce un solo modello di lampade da scrivania. In sede di programmazione vengono effettuate le seguenti previsioni per il mese di settembre:

volume della produzione prevista per il mese di settembre: 200 lampade;

ore standard necessarie per produrre una lampada: 1,5 ore;salario standard orario: € 8

Il primo ottobre vengono rilevate le seguenti informazioni consuntive:volume della produzione effettiva nel mese di settembre: 205

lampade;ore effettive per produrre una lampada: 1,2 ore;salario orario effettivo: € 7

Determinare la varianza nel costo della mano d’opera diretta.

Page 41: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Soluzione

Page 42: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Individuazione delle cause della “VARmd” e delle relative responsabilità

1. Varianza di tempo (efficienza produttiva)

2. Varianza di tasso salariale

3. Varianza congiunta

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1. Varianza di tempo

Scostamento fra le ore di lavoro standard e le ore effettive

Per isolare la varianza di tempo è necessario ipotizzare che il salario standard sia uguale a quello effettivo

Pertanto, risulta che: psmd = pemdVARmdh = (psmd x hs) – (psmd x he)VARmdh = psmd (hs – he)

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Rappresentazione grafica

hhehs

p

Δ qpsmd = pemd

Δ p = 0

0

Varianza di tempo

Δ h

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2.Varianza di tasso salariale

Scostamento fra salario standard e salario effettivo

Per isolare la varianza di tasso salariale è necessario ipotizzare che le ore di lavoro standard siano uguali a quelle effettive

Pertanto, risulta che: hs = heVARmdp = (psmd x hs) – (pemd x hs)VARmdp = hs (psmd – pemd)

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Rappresentazione grafica

h

p

Δ h = 0psmdΔ p

0

Varianza di tasso salariale

pemd

hs = he

Page 47: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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3. Varianza congiunta

Contemporanea presenza della varianza di tempo e di tasso salariale

Corrisponde al prodotto fra la varianza unitaria di salariale e le ore lavoro effettive eccedenti quelle standard: VARmdc = p x h

VARmd = VARmdh + VARmdp + VARmdc

La varianza congiunta può essere considerata come parte integrante della varianza di tempo o della varianza di tasso salariale. Valgono a riguardo le stesse considerazioni effettuate a proposito delle materie prime

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Rappresentazione grafica

p

Δ q

pemd

psmdΔ p

Varianza congiuntaΔ p x Δ h

Varianza di tasso salariale

Varianza di tempo

Δ p

0 hhs he

Δ h

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C. Varianza nel costo dei servizi tecnici (“VARGS”)

i. Costi fissi (SGTf: Spese generali tecniche fisse)

ii. Costi semi-fissi

(SGTf: Spese generali tecniche fisse e SGTv: Spese generali tecniche variabili)

Page 50: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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i. Costi fissi (Spese generali tecniche fisse)

VARGS =

SGTf a budget – SGTeff.

Non risulta ulteriormente scomponibile

Varianza di volume (o di assorbimento)= SGTf a budget – [(Sgtf/Qs)*Qe]

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Esercizio 7

SGT fisse al volume standard di produzione = € 2.750

Volume standard di produzione mensile = 2.000 unità

Calcolare la varianza di volume qualora:1. Qp = 1.800 unità2. Qp = 2.200 unità

Rappresentare graficamente i risultati ottenuti Rappresentare l’incidenza unitaria delle Spese generali tecniche fisse

al valore effettivo di produzione (inc. unit. SGT fisse “teorica”) sull’asse delle y

Rappresentare le quantità sull’asse delle x

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Soluzione

Qp = 1.800 unità

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Soluzione

Qp = 2.200 unità

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Rappresentazione grafica

0 Q

Inc. unitaria delle SGTf

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ii. Costi semi-fissi (spese generali tecniche fisse e variabili)

La varianza globale nel costo dei servizi è data dalla sommatoria fra la varianza di volume e la varianza di spesa =VARGS = VARV + VARS

Per illustrare graficamente tale varianza si ricorre alla rappresentazione, in uno stesso piano cartesiano, delle SGT autorizzate attraverso il budget fisso ed il budget flessibile

Page 56: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Con il budget fisso o statico l’autorizzazione a spendere in servizi è una sola e tipicamente coincidente con quella prevista per il livello normale di produzione. Essa è espressa dalla seguente equazione: y = ax; SGTBF = (SGT/Qs)* Qe

Con il budget flessibile si autorizza a spendere in servizi per diversi livelli di produzione in base all’equazione: y = c + bx; SGTBFL = SGTf + (SGTv/Qs)* Qe

Budget fisso e Budget flessibile

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Varianza di volume (“VARV”)

La varianza di volume è rappresentata dalla differenza fra l’ammontare del costo dei servizi autorizzato dal Budget fisso (SABF) e quello autorizzato dal Budget flessibile (SABFL)

VARV = SGTBF - SGTBFL

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Varianza di spesa (“VARS”)

La varianza di spesa coincide con la differenza fra l’ammontare del costo dei servizi autorizzato dal Budget flessibile (SABFL) e quello effettivamente sostenuto (SE)

VARS = SABFL - SE

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Esercizio 8

Volume standard di produzione = 2.000 unità

Volume effettivo di produzione = 90% VN

SGT = € 12.800

SGT fisse = € 2.750

SGT effettive = € 12.050

Determinare la varianza globale nel costo dei servizi e

rappresentare graficamente i risultati ottenuti

(rappresentare le SGT sull’asse delle y e le Q sull’asse delle x)

Page 60: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Soluzione

Page 61: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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Rappresentazione grafica

SGT€

Q0

Page 62: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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D. Varianza nei ricavi

i. Azienda monoproduttrice

Varianza di volume

Varianza di prezzo

ii. Azienda pluriproduttrice

Varianza di volume

Varianza di prezzo

Varianza di mix

Page 63: Appendice: Il metodo per commesse A. Principi base B. Trattamento contabile delle Spese Generali C. Procedimento di attribuzione dei costi a specifiche

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i. Varianza nei ricavi in Azienda monoproduttrice

Varianza globale dei ricavi =

Ricavi standard – Ricavi Effettivi

Ricavi standard = ps x Qs Ricavi effettivi = pe x Qe

VARR = (ps x Qs) – (pe x Qe)Varianza di volume = ps (Qs – Qe)Varianza di prezzo = Qs (ps-pe)

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Esercizio 9

Prezzo unitario di vendita (€)

Volume di vendita (unità)

Ricavi (€)

Budget 14 3.000 …….. Consuntivo 13,9 2.500 ……..

Varianza nei ricavi? ……..

Si calcoli la varianza globale dei ricavi e le relative varianze elementari:

Soluzione

Varianza di volume di vendita =

Varianza di prezzo di vendita =

Varianza totale =

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ii. Varianza nei ricavi in Azienda pluriproduttrice

Varianza di volume

Varianza di mix

Varianza di prezzo

Volume programmato di vendita x % Mix standard x Prezzo standard unitariomeno

Volume effettivo di vendita x % Mix standard x Prezzo standard unitario

Volume effettivo di vendita x % Mix standard x Prezzo standard unitariomeno

Volume effettivo di vendita x % Mix effettivo x Prezzo standard unitario

Volume effettivo di vendita x % Mix effettivo x Prezzo standard unitariomeno

Volume effettivo di vendita x % Mix effettivo x Prezzo effettivo unitario

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Esercizio 10Mix di budget Prodotti

Unità di prodotto

% mix standard

Prezzo unitario standard

(€)

Ricavi a budget

(€)

Tricicli 200 33,3 10 2.000 Trenini elettrici 300 50,0 8 2.400

Cavalli a dondolo 100 16,7 12 1.200 totale 600 100 5.600

Mix consuntivo Prodotti Unità di prodotto

% mix effettivo

Prezzo unitario effettivo

(€)

Ricavi effettivi

(€)

Tricicli 300 50,0 10 3.000 Trenini elettrici 250 41,7 9 2.250

Cavalli a dondolo 50 8,3 13 650 totale 600 100 5.900

Varianza globale nei ricavi?……….

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Varianze elementari?

Prodotti Varianza di volume (€)

Varianza di mix (€)

Varianza di prezzo (€)

Varianza nei ricavi

(€) Tricicli Trenini elettrici

Cavalli a

dondolo

totale