“ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da ... · daniel pennac in “diario...
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“Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare.
La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia.
Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia…
E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing
bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un
ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo
conferisce all'insieme.
Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la
musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.”
Daniel Pennac in “Diario di scuola”
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Indice
Premessa pag. 05
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA pag. 06 a) Dirigente Scolastico pag. 06 b) Amministrazione pag. 06 c) Plessi pag. 07
2. CONTESTO SOCIO-CULTURALE pag. 09 a) La città di Somma Vesuviana pag. 09 b) Risorse territoriali pag. 10 c) Analisi dei bisogni formativi pag. 11
3. PIANIFICAZIONE CURRICULARE pag. 12 a) Mission della scuola pag. 12 b) Scuola dell’Infanzia pag. 15
o Finalità pag. 15 o Organizzazione del servizio pag. 17
c) Scuola primaria pag. 18 o Finalità pag. 18 o Organizzazione del servizio pag. 19
d) Curricolo unitario pag. 20 o Obiettivi di apprendimento e Indicatori – Scuola dell’Infanzia pag. 23 o Obiettivi di apprendimento – Scuola Primaria pag. 30 o Certificazione delle competenze pag. 37 o Offerta formativa pag. 38 o Ampliamento dell’offerta formativa – Annualità 2017/2018 pag. 41
- Progetti curricolari ed extracurricolari pag. 41 - Progetti POR – PON FSE pag. 51 - Progetti in collaborazione con Enti e Associazioni pag. 53 - Progetti di InFormazione rivolti alle famiglie pag. 54 - Visite didattiche pag. 55
o Inclusione Scolastica pag. 56 o Continuità pag. 60 o Piano Nazionale Scuola Digitale – P.N.S.D. pag. 61 o Rapporti scuola-famiglia pag. 63
4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ ISTITUTO pag. 64 a) Risorse della scuola pag. 64 b) Organigramma 2017/2018 pag. 65 c) Funzionigramma 2017/2018 pag. 66
5. PERSONALE DELLA SCUOLA – FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI pag. 69 a) Organico pag. 69 b) Risorse materiali e digitali pag. 70
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6. FORMAZIONE DEL PERSONALE pag. 71 a) Piano d’Ambito – NA 20 pag. 71 b) Piano d’Istituto pag. 74 c) Piano Individuale pag. 77
7. ALLEGATI pag. 78 a) Regolamenti d’istituto b) Patto di Corresponsabilità c) Atto di indirizzo d) Documento di Valutazione e) Piano di Miglioramento
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Premessa
IL COLLEGIO DOCENTI
VISTA
la legge n. 107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
PRESO ATTO
che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);
2. il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
3. il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4. esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale
unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO
delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;
REDIGE
il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche
necessarie.
Il Piano è stato approvato all’unanimità dal Collegio dei docenti Verbale n. 5 dell’11/01/2016 (delibera n.
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È stato altresì approvato all’unanimità dal Consiglio di Circolo Verbale n. 4 del 12/01/2016(delibera n. 4)
Il Piano è stato aggiornato dal Collegio del Docenti Verbale n. 3 del 12/10/2016 (delibera n. 27)
L’aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Circolo Verbale n. 2 del 12/10/2016 (delibera n. 13)
Il Piano è stato aggiornato dal Collegio del Docenti Verbale n. 3 del 26/10/2017 (delibera n. 40)
L’aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Circolo Verbale n. 8 del 26/10/2017 (delibera n. 55-
2017).
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1. Presentazione della Scuola
Il 3° Circolo Didattico di Somma Vesuviana, costituito nell’anno 1992-93, comprende 11 sezioni della
Scuola dell’Infanzia e 24 classi della Scuola Primaria.
Il Circolo è collocato in una zona periferica molto estesa della città di Somma Vesuviana ed è costituito
da quattro plessi, ognuno dei quali dispone di un servizio di Scuolabus erogato dal Comune.
La Scuola si adopera per rispondere sempre meglio ai bisogni formativi dei bambini e alle richieste di
una società in rapida trasformazione, grazie ad una offerta formativa ricca e varia.
I progetti promossi dal 3° Circolo sono finalizzati a sviluppare le competenze di base, fondamentali per
un ottimale prosieguo negli studi, e presentano obiettivi diversificati che mirano al soddisfacimento
individualizzato e personalizzato dei bisogni formativi di ciascun bambino e allievo: dai progetti di
potenziamento, finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze, ai progetti di recupero, per sostenere i
bambini e gli alunni più deboli e con bisogni educativi speciali. Inoltre, grazie ai numerosi progetti
extracurriculari, la Scuola offrire a bambini ed alunni attività formative anche nel tempo libero. Tali progetti
rappresentano un modo per contrastare e prevenire la devianza, un’occasione in più di crescita e confronto
per acquisire i valori e le regole del vivere civile e, non in ultimo, formare coscienze sensibili alle
problematiche ambientali e ai valori della legalità e della sicurezza.
La forte valenza territoriale dell’ampia progettualità è data dalla collaborazione con le più diverse
Agenzie Formative: Enti Locali, Associazioni ambientaliste e culturali di vario genere.
a) Dirigente Scolastico
PROF. LUIGI AMATO
Il Dirigente riceve dal lunedì al venerdì preferibilmente previo
appuntamento.
A tal fine contattare il numero 081-8939224 o rivolgersi alla Vicaria
b) Amministrazione
UFFICIO DI SEGRETERIA Ubicato in Via S. Maria del Pozzo, 101-
Tel. 081-8939224 / 081-5318529
Orario di apertura al pubblico: Lunedì – dalle ore 8,30 alle ore 10,30
Martedì – dalle ore 14,30 alle ore 16,00
Mercoledì – dalle ore 11,00 alle ore 13,00
Giovedì – dalle ore 14,30 alle ore 16,00
Venerdì – dalle ore 8,30 alle ore 10,30
Per ulteriori informazioni si rimanda alla consultazione del sito web www.terzodisomma.it
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c) Plessi
SANTA MARIA DEL POZZO – Sede Centrale
Ospita gli uffici di Dirigenza e di Segreteria.
Il plesso è costituito da sette sezioni di Scuola
dell’Infanzia, situate al piano terra, e da nove classi di
Scuola Primaria, poste al piano superiore. È inoltre
dotato di:
- refettorio
- 2 laboratori per la Scuola dell’Infanzia (psicomotricità,
pittorico)
- laboratorio di ceramica
- sala multimediale
- biblioteca
- sala riunioni
- spazio giochi interno
- ampio spazio esterno
Via Santa Maria del Pozzo n. 101
0818939224
081 5318529
SANTA MARIA DEL POZZO – Ex Di Sarno
Il plesso è costituito da otto classi di Scuola
Primaria. È inoltre dotato di:
- 2 laboratori: pittura - teatro
- laboratorio informatica
- aula multimediale
- ampio salone
- spazio esterno
Via Santa Maria del Pozzo n. 81
0818939253
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TERMINI
Il plesso è costituito da tre sezioni di Scuola dell’Infanzia e cinque classi di Scuola Primaria. È dotato inoltre di: - 1 laboratorio multimediale
- ampio salone
- refettorio
- ampi spazi interni
- ampio spazio esterno
Via Cupa di Nola
0818939235
FIORDALISO
Il Plesso è costituito da una sezione di Scuola dell’Infanzia e due pluriclassi di Scuola Primaria. È dotato inoltre di: - aula informatica
- laboratorio di matematica
- laboratorio dei sentimenti
- refettorio
- palestra
- ampi spazi esterni
Via San Sossio
0818939255
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2. Contesto socio-culturale
a) La città di Somma Vesuviana La città di Somma Vesuviana che sorge sulle
pendici del gruppo vulcanico del Somma – Vesuvio è certamente di antichissime origini. La storia del luogo è legata alla vita del Vesuvio, di cui il Monte Somma rappresenta il più antico cratere vulcanico.
Grazie alla scoperta dei ruderi di un imponente edificio di epoca romana sepolto in località Starza, si è avuta la prova certa che il luogo era abitato nei secoli antecedenti la famosa eruzione del 79 d.C. che seppellì Pompei ed Ercolano. La grandiosità del portico di accesso, studiato dalle più insigni personalità in campo archeologico, rivelò che la Villa doveva sicuramente appartenere alla Casa Imperiale degli Ottavi e portarono alla formulazione dell’ipotesi che quasi sicuramente nell’immensa villa, fosse morto il fondatore dell’Impero Romano, Ottavio Augusto. Tale ipotesi è fondata anche sulla frase con cui lo storico Tacito afferma che l’Imperatore, nel 14 d.C., fosse morto in una villa vicino Nola.
La città di Somma fu certamente un luogo ospitale e fertilissimo ma, soprattutto, un luogo di rilevante importanza strategica.
Sul luogo dove poi sorse Somma sono passate diverse civiltà: gli Etruschi, gli Osci, i Romani.
Con gli Aragonesi la Terra di Somma continua a conservare il ruolo privilegiato di residenza reale. Per ordine di Ferrante I viene riparata S. Domenico e ordinata la ricostruzione delle Mura di Somma (cosiddette “aragonesi” nel quartiere Casamale). Al di fuori delle mura troviamo edifici e Chiese di notevole pregio artistico architettonico e una schiera di palazzi nobiliari: De Felice-Alfano, Campochiaro- Torino, Giusto - Cimmino, Monastero dei Martiniani-Gerace-Giuliano).
Molte sono le manifestazioni folkloristiche attraverso cui i Sommesi fanno rivivere il loro passato e che si succedono nel corso dell’anno.
Oggi le risorse del paese sono in attività di tipo artigianale e industriali. Tra le attività artigianali è molto rinomata quella del ricamo, la cui mostra-esposizione, si tiene verso la fine di Maggio presso i Padri Trinitari (Casamale).
Il territorio Attività Monumenti e siti
- Abitanti 35.067 - Agricoltura - Castello D’Alagno
- Altitudine 165m s.l.m. - Artigianato (legno, ferro,
materassi, ricamo) - Chiesa Collegiata e - Chiesa di S. Domenico
- Superficie 30,65 km² - Carpenteria metallica - Complesso di S. Maria del
Pozzo
- Lavorazione di frutta fresca e di
frutta secca - Mura Aragonesi
- Lavorazione e commercio di
stoccafisso - Resti del Castello Normanno
- Ristorazione - Starza della Regina
- Scavi della Villa Augustea
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b) Risorse territoriali
PU
BB
LIC
HE
SCOLASTICHE
- 3 circoli didattici - 1 scuola secondaria di 1° grado - 2 scuole secondarie di 2° grado:
o Liceo scientifico-classico Torricelli o I.T.I.S. Majorana
CULTURALI
- Biblioteca comunale - Giovani per il mondo Unito - Museo della Civiltà contadina - Ente Parco Nazionale del Vesuvio - Museo Etnostorico
RICREATIVE
- Associazioni religiose - Giovani per un Mondo Unito - Circolo Ricreativo per anziani - Corale Polifonica ONLUS
SANITARIE - ASL NA 3 - Ambulatori - Consultorio
SPORTIVE - Campo sportivo - Campo di basket
PR
IVA
TE
SCOLASTICHE - Scuole dell’Infanzia Paritarie - Istituto Montessori - Istituto Montale
SPORTIVE - Scuole di calcio - Palestre - Scuole di danza
RICREATIVE - Sala giochi - Circoli Ricreativi
SANITARIE - Casa di cura - S. Maria del Pozzo
ASS. CULTURALI
- Caritas - Protezione Civile - Proloco - Fidapa - Arcobaleno - Metanova - Centro-letture Huck Finn - Arci - Associazione folkloristica - Legambiente - Il Torchio - Teatro SUMMARTE - Ass. Prom. Soc. d’Arte Contadina “Michele Russo”
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c) Analisi dei bisogni formativi
Questa Istituzione, intende operare, attraverso l’azione educativa e l’Ampliamento dell’Offerta
Formativa in modo sinergico con le famiglie degli alunni, con le Istituzioni, con gli Enti e le Associazioni
pubbliche e private presenti sul territorio, al fine di neutralizzare eventuali problematiche sociali legate a
comportamenti a rischio, devianze ed illegalità.
La nostra scuola, inoltre, ispirandosi alla normativa vigente, ha scelto di perseguire la “politica
dell’inclusione” con il fine ultimo di “garantire il successo scolastico” a tutti gli alunni che presentano una
richiesta di speciale attenzione.
Per riuscire in questo intento, il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) stenderà il PIANO ANNUALE PER
L’INCLUSIONE, attuando una rilevazione sui BES presenti nelle diverse scuole, raccogliendo la
documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere e fornendo, su richiesta, supporto ai
colleghi sulle strategie/metodologie per la gestione di particolari problematiche.
Bisogni culturali e formativi
o Coinvolgimento delle famiglie nel progetto educativo
o Rimozione degli ostacoli che portano alla frequenza irregolare
o Valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno
o Valorizzazione della diversità come ricchezza e risorsa
o Formazione di persone capaci di condivisione e partecipazione, attente alla tutela dei diritti collettivi
o Elaborazione di percorsi formativi adeguati alle necessità sociali, affettive, cognitive degli alunni
o Inserimento degli alunni extracomunitari immigrati o adottati
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3. Pianificazione curricolare
Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015. Si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate:
- affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza;
- innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti;
- contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali;
- prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica;
- realizzazione di una scuola aperta
- garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
a) Mission della scuola
Educare
Ad un pensiero autonomo e critico
Alla partecipazione consapevole e responsabile
Ai valori di una società pluralistica, al valore della pace e della non violenza
A riconoscere il valore delle identità sociali, etniche, regionalistiche e delle tradizioni di
ciascun gruppo
Formare
Individui consapevoli delle proprie competenze, abilità ed aspirazioni
Persone che raggiungano una immagine positiva di sé
Cittadini capaci di capire e progettare tenendo conto della complessità dei nuovi
linguaggi
Cittadini aperti al quadro dell’Unione Europea
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Obiettivi
Risultati attesi
RISULTATI ATTESI
Sviluppo e potenziamento dell’autostima
Incremento della frequenza
Regressione degli
atteggiamenti aggressivi
Rispetto delle regole della
comunità
Sviluppo dell’autonomia
personale e sociale
Sviluppo dell’autonomia
personale e sociale
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Princìpi ispiratori
Autonomia
•Intesa come capacità di autodetermina-zione delle scuole statali, possibilità di auto-organizzarsi e di offrire conseguentemente prestazioni secondo una logica progettuale anziché una impostazione applicativa. L’autonomia consente la valorizzazione delle capacità progettuali dei docenti, riflette da vicino le esigenze educative dell’ambiente e agisce in forme sinergiche con le famiglie, considerate come co-protagoniste nell’educare i figli.
Centralità della persona
•Al fine di dare il meglio, la scuola pone l’alunno al centro dell’intero percorso educativo considerando i vari aspetti cognitivi, emotivi, sociali e relazionali, realizzando mirate modalità di intervento finalizzate al raggiungimento massimo delle potenzialità personali.
Trasparenza e regolarità
•La scuola, prima dell’inizio delle lezioni, rende pubblico, mediante pubblicazione all’albo, il calendario scolastico, l’orario di servizio del personale, l’assegnazione dei docenti alle classi-sezioni, l’orario di ricevimento dell’ufficio segreteria e della Direzione Didattica. In caso di variazioni per scioperi o assemblee sindacali, i genitori ricevono comunicazione scritta tramite gli alunni, sui servizi minimi assicurati. I genitori sono tenuti a dare riscontro scritto per presa visione.
Uguaglianza e imparzialità
•La scuola e il personale in essa operante non discriminano negativamente nessuno per motivi riguardanti il sesso, l’etnia, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Essa, invece, è particolarmente attenta alle situazioni dei più deboli per rendere tutti uguali nella diversità.
Efficienza ed efficacia
•Il personale docente, partendo dalla conoscenza della situazione iniziale di ogni classe/sezione riguardo alle competenze degli alunni, predispone la progettazione educativo-didattica, ne verifica la validità nel corso dell’anno e la adegua alle necessità emergenti dagli alunni. Il collegio docenti assume, per l’efficienza e l’efficacia, l’intervento sollecito conseguente alla rilevazione di un problema-necessità.
Libertà di insegnamento
•Ogni docente ha diritto alla libertà d’insegnamento, intesa come libertà di scelta dei contenuti, dei mezzi e dei metodi. Essa è esercitata nel rispetto delle leggi dello Stato, dell’ordinamento della scuola ed è diretta a perseguire gli obiettivi formativi delle Indicazioni Nazionali e a promuovere il diritto allo studio a all’apprendimento degli alunni.
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b) La Scuola dell’Infanzia
Finalità
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni ed e la risposta al loro diritto
all’educazione. Questo ordine di scuola ha il fine di promuovere lo sviluppo di:
La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento. Promuove
una pedagogia attiva e delle relazioni che si esplicita nella capacita degli insegnanti di dare ascolto e
attenzione a ciascun bambino e di accompagnarlo verso forme di conoscenza più elaborate e consapevoli.
L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, il gioco, il rapporto tra pari e con
l’ambiente circostante e la rielaborazione individuale e collettiva.
L’ambiente di apprendimento e organizzato in modo che ciascuno, al bambino con competenze forti al
bambino con fragilità e difficoltà, senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato
Caratteristiche della Scuola dell’Infanzia
- Lo spazio accogliente e curato, parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni
- Il tempo disteso, nel quale ciascun bambino vede rispettate le sue esigenze e può crescere con
serenità e sicurezza
- La documentazione, come processo rende visibili le modalita e i percorsi di formazione e permette di
valutare gli apprendimenti
- Lo stile educativo, fondato sull’osservazione e l’ascolto, sulla progettualità e l’intervento indiretto e
di regia
- La partecipazione, come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di
corresponsabilita, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione
•imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’ affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato
•imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli
Identità
•acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo•realizzare le aQvità senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto•esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni•esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana e del vivere comune
Autonomia
•imparare a riflettere sull’esperienza tramite l’esplorazione, l’osservazione e il confronto •descrivere la propria esperienza, rievocarla, narrarla e rappresentarne fatti significativi•sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati
Competenza
•scoprire gli altri, i loro bisogni, la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise•avere una prima idea dei propri diritti e dei propri doveri•porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e
rispettoso del rapporto uomo-natura
Cittadinanza
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La programmazione esplicita il taglio pedagogico-didattico che, coerentemente con le Indicazioni
Ministeriali, la Scuola dell’Infanzia si vuole dare. Poiché lo sviluppo globale del bambino è il frutto
dell’incontro fra le sue caratteristiche personali e l’ambiente con il quale interagisce, la scuola struttura
percorsi educativi adeguati e consapevoli che pongono il bambino al centro del processo formativo e lo
rendono protagonista della propria crescita e del proprio apprendimento.
Punto di partenza per la programmazione è l’osservazione puntuale dei bambini e dei loro bisogni e
un’attenta valutazione della realtà fisica in cui si opera. La programmazione si caratterizza quindi come
strumento che contestualizza le indicazioni programmatiche, contenute nelle Indicazioni, adeguandole alle
esigenze e ai bisogni di ciascuna specifica situazione. Rispettando l’unicità di ciascuna programmazione,
vanno individuate delle costanti nelle modalità di progettazione:
- analisi della situazione di partenza;
- individuazione degli obiettivi;
- individuazione delle attività e delle esperienze da proporre;
- individuazione delle modalità di verifica;
- valutazione del progetto;
- documentazione delle attività.
L’osservazione, oltre ad essere
il punto di partenza della
programmazione, è lo
strumento indispensabile per
la verifica iniziale, in itinere e
finale dell’azione educativa. Si
svolge da parte delle
insegnanti sia in momenti di
gioco e attività libere, sia in
occasione di attività
strutturate. Tale strumento
può essere applicato in modo
occasionale, cioè nella sua casualità e spontaneità giornaliera, o sistematico, nella sua scientificità e
programmaticità. L’osservazione è un’indispensabile prassi che consente di valutare le esigenze di
apprendimento del bambino e di riequilibrare le proposte educative in base alle sue esigenze.
La documentazione è parte integrante del progetto formativo della scuola perché crea traccia di quanto
si fa e rende comunicabili i percorsi effettuati. Il materiale raccolto diventa memoria e testimonianza per i
bambini e i genitori, rendendo evidenti i risultati raggiunti, e diventa spunto di riflessione per i docenti,
consentendo la valutazione e la riflessione sul progetto didattico realizzato. Una buona documentazione
rafforza la continuità tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, consentendo di trasmettere
informazioni utili per il passaggio dall’una all’altra scuola e migliorare l’offerta formativa.
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Per verifica si intende l’insieme delle azioni che l’insegnante mette in atto per conoscere e monitorare lo
sviluppo del bambino, in relazione agli obiettivi individuati. È un’azione più sistematica dell’osservazione, si
avvale di strumenti mirati e consente all’insegnante di conoscere la situazione iniziale del bambino, sulla
quale costruire il progetto educativo, e la situazione intermedia e finale, evidenziando i progressi ed
eventuali difficoltà.
L’attività di valutazione nella Scuola dell’Infanzia “risponde ad una funzione di carattere formativo, che
riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le
prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro
potenzialità”.
Organizzazione del servizio
Nella Scuola dell’Infanzia del 3° Circolo l'orario settimanale delle attività didattiche è stato fissato in
quaranta ore settimanali suddiviso su cinque giorni, dal lunedì al venerdì.
La Scuola dell’Infanzia effettua il seguente orario:
o INGRESSO � 8.30 / 9.00
o USCITA � 16.00 / 16.30
L'orario settimanale di ogni singolo docente è, come da contratto, pari a 25 ore settimanali di
insegnamento frontale. Le insegnanti ruotano su turni settimanali e gli orari garantiscono una compresenza
di due ore giornaliere.
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c) La Scuola Primaria
Finalità
La finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona
La Scuola Primaria si pone come contesto formativo che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette
di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero
riflessivo e critico, formando dei cittadini europei, consapevoli e responsabili.
La scuola del curricolo si muove avendo come punto di partenza l'alunno, i suoi problemi, le sue
motivazioni, le conoscenze e le abilità già acquisite nelle precedenti esperienze familiari, sociali e
scolastiche. L'alunno è l'attore del processo di apprendimento e partecipa attivamente alla costruzione
della propria conoscenza. Sarà compito dell'insegnante, partendo dall'analisi della platea scolastica di
riferimento descritta nel P.T.O.F., inquadrare e valutare già in fase iniziale le conoscenze e le esperienze
pregresse di ogni singolo alunno per poi avviare un mirato percorso didattico di insegnamento-
apprendimento.
La Scuola Primaria:
Favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli
Promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali
Sollecita ad un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, e orienta gli alunni a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative
Mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali
Sviluppa le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili
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Gli obiettivi di apprendimento rappresentano per i docenti i punti di riferimento base entro i quali
promuovere le specifiche esperienze di studio. Sono delineati per ogni disciplina compresa nei quattro assi
culturali per lo sviluppo delle competenze di base (linguistico, logico-matematico, scientifico-tecnologico e
storico-sociale) e sono stabiliti per ogni classe in modo da ottenere un quadro generale di riferimento più
omogeneo e soprattutto reale, cioè strettamente collegato ai bisogni formativi della platea scolastica di
riferimento.
Da un punto di vista metodologico e didattico i docenti di tutte le discipline e di tutte le classi hanno
cura di impostare, fin dai primi giorni di scuola, un clima favorevole all'operatività, intriso di interesse e vivo
coinvolgimento, attraverso attività esperienziali vicine al vissuto dell'alunno.
Il percorso di apprendimento deve essere vissuto con grande condivisione da parte di tutti i soggetti
coinvolti. In tal senso, una delle
strade suggerite dalle Indicazioni
è quella della mediazione
sociale, attraverso la quale
assume un ruolo determinante
nel processo formativo non solo
l'insegnante ma soprattutto la
funzione svolta dal gruppo
classe, all'interno della quale
sono presenti differenti stili di
conoscenza, livelli di abilità e
competenze, capacità di
relazione e di indagine.
L'apprendimento diventa, dunque, una forma di partecipazione collettiva, nella quale gli insegnanti
svolgono una funzione di guida e di riferimento e in cui gli alunni sono pienamente e consapevolmente
protagonisti nella costruzione dei loro saperi.
Organizzazione del servizio
Nella Scuola Primaria del 3° Circolo l'orario settimanale delle attività didattiche è stato fissato in
ventisette ore settimanali suddiviso su sei giorni, dal lunedì al sabato.
La Scuola Primaria effettua il seguente orario:
o INGRESSO � 8.30
o USCITA � 13.00
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d) Curricolo unitario
La nostra scuola ha pianificato un percorso formativo che si esplicita nel curricolo unitario. Esso
rappresenta il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale della nostra scuola; è un
processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale, delle tappe e delle
scansioni d'apprendimento del bambino e dell'alunno, in riferimento alle competenze da acquisire e ai
traguardi in termini di risultati attesi.
Il curricolo è parte integrante del P.T.O.F., in quanto propedeutico per la progettualità formativa e
didattica, e prevede il superamento di una semplice definizione di contenuti in progressione. Si caratterizza
come percorso formativo unitario finalizzato al raggiungimento di competenze definite e certificabili, sia
negli specifici ambiti disciplinari e metodologici che in quelli trasversali.
Il curricolo unitario assicura la continuità dell’apprendimento, sviluppandosi in verticale dalla Scuola
dell’Infanzia alla Scuola Primaria, in un percorso a spirale di crescente complessità.
Punto di partenza del curricolo unitario sono le otto competenze chiave europee e le competenze
chiave di cittadinanza attiva, che sono le finalità generali dell’istruzione e dell’educazione per lo sviluppo
della persona. Si integra con le finalità e gli obiettivi delle Indicazioni Nazionali e di quelle regionali, tenendo
conto delle esigenze individuate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) e costituisce il filo conduttore
unitario del processo di insegnamento-apprendimento, cui attribuiscono senso e significato.
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Tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria è presente una continuità nell’organizzazione dei saperi
che si strutturano progressivamente dai campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia all’emergere delle
discipline nella Scuola Primaria.
Partendo dal presupposto che ciascun campo di esperienza e ciascuna disciplina concorre,
trasversalmente e congiuntamente agli altri, allo sviluppo delle competenze chiave europee e delle
competenze di cittadinanza attiva, di seguito è riportato uno schema di sintesi.
22
Il curricolo proposto delinea la possibilità di interazione e collaborazione fra i diversi campi di esperienza
e fra le diverse discipline, sia all'interno della stessa area sia tra aree diverse, con una caratterizzazione
delle conoscenze in chiave fortemente multidisciplinare.
I criteri metodologici adottati sono finalizzati a:
- valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni;
- attuare interventi adeguati dalle diversità e alle fragilità;
- favorire l'esplorazione e la scoperta;
- incoraggiare l'apprendimento collaborativo;
- promuovere la consapevolezza sul proprio modo di apprendere.
23
Obiettivi e indicatori di apprendimento – Scuola dell’Infanzia
3 Anni 4 Anni 5 Anni
OB
IETT
IVI D
I AP
PR
END
IMEN
TO - Capire e farsi capire dagli adulti,
dai compagni - Riferire un semplice evento
usando termini appropriati - Ascoltare l’insegnante, i
compagni - Comprendere consegne e
semplici contenuti - Esprimere i propri bisogni - Memorizzare brevi poesie e
filastrocche - Ascoltare e comprendere
semplici racconti - Leggere immagini - Intuire l’esistenza di lingue
diverse dalla propria - Provare interesse verso i libri
- Produrre frasi corrette - Ascoltare l’insegnante ed i compagni
e formulare domande - Migliorare il lessico e l’articolazione
della frase - Migliorare le competenze
fonologiche - Raccontare episodi vissuti o al quale
ha assistito - Esprimere impressioni, sensazioni,
conoscenze legate alle esperienze personali
- Memorizzare e ripetere poesie, filastrocche, conte scioglilingua
- Drammatizzare canzoncine, brevi storie
- Ascoltare e comprendere storie, narrazioni
- Raccontare una breve storia individuandone i personaggi, gli ambienti
- Ricostruire una sequenza narrativa - Sperimentare giochi con i suoni posti
alla fine delle parole per creare rime e filastrocche
- Apprezzare la pluralità linguistica partecipando all’ascolto e all’apprendimento di nomi, saluti e canti
- Sperimentare diverse modalità espressive e creative attraverso i linguaggi verbale, iconico, musicale, corporeo
- Mostrare curiosità nei confronti della lingua scritta
- Produrre una varietà di segni non convenzionali
- Esprimersi verbalmente in modo corretto - Arricchisce il proprio lessico e
l’articolazione della frase - Esprimere verbalmente le proprie emozioni
e le proprie esperienze - Dialogare con compagni e adulti
rispettando turni e tempi di intervento - Intervenire in modo pertinente nelle
conversazioni - Memorizzare poesie, canzoni, conte,
scioglilingua - Individuare i suoni posti all’inizio e alla fine
delle parole - Creare rime, completa filastrocche
trovando parole pertinenti - Sperimentare giochi con le parole - Ascoltare e raccontare brevi storie in
successione logico-temporale - Inventare brevi storie partendo da uno
stimolo - Porre domande per ottenere informazioni - Utilizzare il linguaggio per organizzare
giochi - Sperimentare giochi con i suoni posti alla
fine delle parole per creare rime e filastrocche
- Memorizzare canti, saluti e frasi di lingua inglese
- Riconoscere sillaba/fonema all’inizio della parola
- Sperimentare diverse modalità espressivo/creative attraverso i linguaggi verbale, iconico, musicale e corporeo
- Produrre scritture spontanee - Riconoscere e distinguere il codice
linguistico da quello iconografico e numerico
- Imitare la scrittura producendo una varietà di forme e segni anche attraverso strumenti multimediali
Campo di esperienza
• I discorsi e le parole
24
3 Anni 4 Anni 5 Anni
IND
ICA
TOR
I - Esprime con facilità i propri pensieri
- Risponde correttamente a domande adeguate alla sua età
- Dialoga con gli altri bambini - Dialoga con gli adulti - Ricorre spesso ad un linguaggio
personalizzato - Esegue brevi ordini - Denomina gli oggetti a lui
presentati - Denomina le azioni che compie
- Comunica apertamente con gli altri bambini
- Comunica apertamente con gli adulti - Apprende facilmente nuovi vocaboli - Verbalizza con facilità sulle proprie
esperienze - Comunica con la mimica o la
gestualità - Ascolta con interesse nuove storie
- Dialoga apertamente con gli altri bambini - Dialoga apertamente con gli adulti - Risponde con senso logico alle domande - Ha un linguaggio corretto - Comunica pensieri coerenti - Ha un lessico ricco - È interessato al significato di vocaboli nuovi - Verbalizza con facilità sulle proprie
esperienze - Sa distinguere la realtà dalla fantasia - È in grado di esprimersi con la mimica e la
gestualità - Ascolta attentamente il racconto di una
storia - Comprende facilmente il contenuto di una
storia ed è in grado di sintetizzarla - Ordina le sequenze di una breve storia
(prima - dopo-poi-infine)
25
3 Anni 4 Anni 5 Anni
OB
IETT
IVI D
I AP
PR
END
IMEN
TO - Eseguire giochi simbolici
- Sperimentare tecniche pittoriche - Percepire e riconosce colori
nell’ambiente circostante - Dare un nome a ciò che disegna - Produrre elaborati policromatici - Impiegare nei propri elaborati
varie tecniche grafico-pittoriche - Sviluppare la fantasia attraverso
le tecniche espressive - Seguire indicazioni per realizzare
oggetti. - Esprimere emozioni e vissuti
legati alla musica - Accompagnare l'espressione
verbale con la mimica e la gestualità
- Ascoltare con interesse brevi brani musicali e riprodurli;
- Imitare sequenze di suoni e rumori prodotti con il corpo (battute mani e piedi, sequenze vocali)
- Eseguire movimenti liberi associati all’ascolto di un brano
- Sperimentare con piacere l'utilizzo di diversi materiali
- Eseguire correttamente le consegne dell'insegnante che propone diverse tecniche pittoriche
- Saper leggere le immagini deducendone rapporti di causa/effetto e ricostruendo verbalmente le sequenze di una breve storia
- Riprodurre graficamente una storia ascoltata e verbalizzarla
- Riprodurre correttamente un elaborato grafico secondo un modello dato
- Esprimere la propria fantasia e i propri vissuti
- Manipolare con creatività paste modellabili
- Ascoltare con piacere e attenzione la lettura di un racconto
- Ascoltare con piacere un brano musicale accompagnandolo con gesti appropriati
- Riprodurre una canzone accompagnandola con i gesti
- Riprodurre un semplice ritmo con le mani o con strumenti musicali
- Modulare il volume della voce
- Sperimentare accostamenti di materiali diversi
- Esplorare e conoscere diversi modi per realizzare un’opera d’arte
- Sperimentare tecniche pittoriche diverse - Riconoscere e rappresentare forme e
strutture - Riprodurre sagome, linee e forme. - Esplorare e conoscere differenti modo di
rappresentare - Migliorare la percezione della figura sfondo - Manipolare e trasformare immagini con
diverse forme espressive - Migliorare la percezione delle relazioni
spaziali e delle proporzioni - Acquisire fiducia nelle proprie capacità
espressive - Esprimere emozioni e vissuti legati alla
musica - Provare interesse verso il fenomeno
sonoro - Esplorare il suono e scoprire i suoi
parametri - Confrontare e riconoscere suoni diversi - Percepire il ritmo attraverso il movimento
3 Anni 4 Anni 5 Anni
IND
ICA
TOR
I - Conosce i colori primari - Usa il segno grafico per produrre
scarabocchi - Esplora i materiali che ha a
disposizione - Utilizza e manipola con creatività
materiali vari - Mostra interesse per l’ascolto
della musica - Riproduce semplici ritmi
(veloce/lento, piano/forte) - Produce suoni e rumori con
materiali vari - Distingue rumore e silenzio - Ascolta e riproduce i suoni
dell’ambiente e della natura
- Esplora e osserva materiali vari - Disegna spontaneamente e su
consegna - Conosce i colori secondari e produce
mescolanze - Adopera i colori in modo creativo - Usa la fantasia per inventare storie - Si esprime attraverso diverse forme
di comunicazione non verbali - Esplora, conosce, riproduce la realtà
sonora - Partecipa ad attività ritmico-motorie
- Comunica ed esprime emozioni con i linguaggi del corpo: la voce, il gesto, la drammatizzazione
- Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative
- Dimostra creatività nell’utilizzo delle tecniche espressive
- Esplora e utilizza in autonomia i materiali a disposizione
- Attribuisce in maniera adeguata i colori alla realtà
- Disegna spontaneamente e su consegna - Cura i particolari nelle rappresentazioni
grafico-pittoriche - Ascolta con piacere musica di vario genere - Esplora con la voce e con il corpo le proprie
possibilità sonoro-espressive - Partecipa volentieri ad attività ritmico
motorie
Campo di esperienza
• Immagini, suoni e colori
26
3 Anni 4 Anni 5 Anni
OB
IETT
IVI D
I AP
PR
END
IMEN
TO - Percepire il proprio sé corporeo
nella sua globalità e in rapporto con gli altri
- Sperimentare il gioco simbolico - Curare la propria persona - Riconoscere i bisogni provenienti
dal proprio corpo - Adottare comportamenti corretti
riguardo all’igiene e alla cura di sé
- Accettare di assaggiare cibi diversi
- Riconoscere la propria identità sessuale
- Muoversi utilizzando schemi motori di base
- Usare i sensi per esplorare - Vincere la paura di affrontare
spazi ed esperienze motorie nuove
- Interiorizzare riferimenti spaziali: sopra/sotto, entro/fuori
- Controllare il movimento nella manipolazione di oggetti
- Sviluppare schemi motori interagendo con gli altri
- Accettare le regole nel gioco - Riconoscere le varie parti del
corpo su di sé sugli altri - Sviluppare il controllo della
mano
- Conoscere e prendere coscienza del proprio sé corporeo
- Sviluppare il gioco simbolico - Conoscere capire e interpretare i
messaggi provenienti dal proprio corpo e altrui
- Riconoscere il cambiamento del proprio corpo (altezza, peso) e l’identità sessuale
- Acquisire conoscenze utili per una corretta cura del proprio corpo; Promuovere l’assunzione di positive abitudini alimentari
- Coordinare i propri movimenti rispetto allo spazio ai compagni e al le richieste dell’insegnante
- Sviluppare gli schemi dinamici e posturali di base
- Esercitare il tatto, l’udito e l’olfatto; Interiorizzare riferimenti temporali prima-dopo-insieme
- Muoversi, esprimersi e comunicare attraverso il corpo
- Coordinare le attività con quelle degli altri
- Accettare nel gioco ruoli diversi - Rispettare le regole nel gioco - Sviluppare la motricità fine della
mano - Localizzare e denominare le parti del
proprio corpo - Rappresentare graficamente lo
schema corporeo
- Avere consapevolezza di sé e delle proprie capacità, in relazione al contesto spazio/temporale
- Percepire il proprio corpo come espressione della personalità
- Padroneggiare il gioco simbolico - Rispettare il proprio corpo e averne cura - Sviluppare una sana alimentazione e una
corretta igiene personale - Coordinare i propri movimenti a livello
dinamico e posturale - Risolvere percorsi psicomotori - Affinare le percezioni sensoriali - Coordinare l’azione degli arti superiori e
inferiori - Acquisire scioltezza e sicurezza nei
movimenti - Padroneggiare schemi ed esperienze
motorie nuove - Concettualizzare valori di ordine spaziale e
temporale - Intuisce la DX e la SX su di sé - Progettare e attuare strategie motorie,
valutando rischi e conseguenze - Inibire i propri movimenti in relazione agli
altri e all’ambiente - Utilizzare schemi motori di base a vari
livelli: comunicativo ed espressivo - Controllare i movimenti seguendo regole - Maturare una positiva motricità fine - Cogliere la differenza fra quiete e
movimento - Rappresentare in modo completo lo
schema corporeo in stasi e in movimento
Campo di esperienza
• Il corpo e il movimento
27
3 Anni 4 Anni 5 Anni
IND
ICA
TOR
I - Localizza e denomina le parti del corpo su di sé e su di un corpo
- Individua, con l’uso di materiale strutturato, la parte del corpo mancante in una figura umana
- Ricompone lo schema corporeo suddiviso nelle parti essenziali
- Rappresenta lo schema corporeo - Imita movimenti e posizioni
globali del corpo - Compie movimenti e assume
posizioni seguendo indicazioni - Acquisisce abitudini positive
igienico-sanitarie - Mangia da solo - Riordina su richiesta il materiale
usato - Rispetta le regole di convivenza
stabilite
- Usa le parti specifiche del corpo seguendo direttive verbali
- Individua, con l’uso di materiale strutturato, la parte del corpo mancante in una figura umana
- Ricompone lo schema corporeo suddiviso nelle parti essenziali
- Rappresenta lo schema corporeo completo
- Esegue semplici percorsi - Esegue movimenti e assume
posizioni secondo indicazioni - Si muove seguendo suoni e ritmi - Esegue attività motorie di
riconoscimento dei concetti topologici
- Distingue la posizione degli oggetti nello spazio
- Impugna correttamente strumenti grafici
- Ripassa tracciati linee e forme - Ritaglia, incolla - Acquisisce abitudini positive igienico-
sanitarie - Mangia da solo - Riordina su richiesta il materiale
usato - Rispetta le regole di convivenza
stabilite - Applica nelle prove di evacuazione le
istruzioni prestabilite - Accetta di stabilire un contatto fisico
con coetanei e insegnanti - Riconosce la propria identità
sessuale e quella degli altri
- Riconosce e denomina tutte le parti del corpo su di sé, sugli altri e su immagini
- Individua le parti mancanti in una figura umana
- Sperimenta e prende coscienza delle proprie capacità motorie
- Rappresenta lo schema corporeo in modo completo
- Assume posizioni secondo direttive - Coordina i propri movimenti nelle diverse
situazioni - Discrimina le posizioni degli oggetti nello
spazio - Ha una buona coordinazione oculo-
manuale - Ha una buona motricità fine della mano - Si muove con destrezza - Riconosce e verbalizza i concetti topologici
riferiti a se stesso, agli altri, agli oggetti - Si muove seguendo un ritmo - È autonomo nella cura della propria
persona - Rispetta e riordina il proprio materiale e
quello altrui - Utilizza corrette abitudini alimentari ed
igienico-sanitarie e ne comprende l’importanza
- Accetta di stabilire un contatto fisico con i coetanei e gli insegnanti
- Accetta di stare con i compagni senza esclusioni
- È consapevole della propria identità sessuale
28
3 Anni 4 Anni 5 Anni
OB
IETT
IVI D
I AP
PR
END
IMEN
TO - Conoscere i propri spazi, oggetti
e cose - Osservare, esplorare e
manipolare - Avviare alla simbolizzazione del
tempo meteorologico - Cogliere il prima e il dopo di un
evento - Raggruppare e classificare su
indicazioni - Percepire e riconoscere quantità:
pochi, tanti, uno. - Utilizzare i concetti:
aperto/chiuso, dentro/fuori, sopra/sotto, grande /piccolo, lungo/corto, alto/basso
- Scoprire e denominare le principali forme geometriche
- Curare e rispettare le “cose” della natura
- Riconoscere le caratteristiche più importanti degli animali
- Esplorare e far proprio lo spazio usandolo in maniera autonoma
- Osservare, esplorare e manipolare attraverso l’uso di tutti i sensi
- Collocare situazioni ed avvenimenti nel tempo
- Simbolizzare il tempo meteorologico - Raggruppare e seriare secondo
attributi e caratteristiche - Confrontare quantità - Contare fino a cinque associando il
simbolo numerico - Stabilire la relazione esistente tra gli
oggetti e le persone (relazioni logiche e spaziali)
- Riconoscere, denominare e riprodurre le forme geometriche
- Ragionare per argomentare/spiegare gli eventi
- Maturare un comportamento esplorativo e curioso verso l’ambiente e gli animali
- Conoscere, individuare e rappresentare le caratteristiche di ambienti diversi
- Riflettere sugli aspetti ciclici del tempo - Eseguire quantificazioni, numerazioni e
confronti - Contare fino a dieci associando il simbolo
numerico - Formare insiemi in base ad un attributo - Stabilire la relazione esistente tra gli
oggetti, le persone e i fenomeni (relazioni logiche, spaziali e temporali)
- Progettare e inventare forme, oggetti, storie e situazioni
- Elaborare previsioni, anticipazioni ed ipotesi
- Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze
- Rappresentare graficamente i fenomeni osservati e registrare i dati su grafici e tabelle
- Conoscere e apprezzare gli ambienti naturali e maturare un comportamento attivo per la loro salvaguardia
3 Anni 4 Anni 5 Anni
IND
ICA
TOR
I - Discrimina le percezioni sensoriali
- Riconosce e denomina le condizioni atmosferiche
- Distingue aspetti legati alla stagionalità
- Comprende concetti temporali (giorno- notte /prima-dopo)
- Raggruppa oggetti uguali o dello stesso genere
- Distingue e valuta le dimensioni (grande-piccolo…)
- Comprende ed opera secondo il concetto quantitativo: uno-tanti.
- Percepisce e distingue le principali figure geometriche
- Accoppia oggetti secondo semplici relazioni
- Riconosce, denomina e rappresenta le condizioni atmosferiche
- Conosce aspetti tipici delle stagioni - Distingue e valuta le dimensioni
(grande- medio –piccolo) - Riconosce e denomina le principali
figure geometriche - Coglie successioni temporali degli
eventi - Riordina immagini in sequenza - Comprende ed opera secondo il
concetto d insieme - Stabilisce relazioni tra gli organi
sensoriali e le percezioni - Compie associazioni tra gli eventi e i
simboli che li rappresentano - Sa associare oggetti e immagini
secondo legami logici - È interessato alle trasformazioni
della natura
- Conosce le principali caratteristiche delle stagioni
- Esegue seriazioni e le riproduce graficamente
- Riconosce denomina e rappresenta le principali figure geometriche
- Sa ricostruire storie in ordine cronologico - Confronta e stabilisce relazioni tra insiemi - Conosce gli organi di senso e le loro
funzionalità - Individua relazioni logiche tra oggetti,
eventi, o immagini che li rappresentano - Esegue confronti, valutazioni e misurazioni - Conosce i principali animali ed è capace di
classificarli - Distingue arie tipologie di ambiente (mare,
montagna, campagna, città)
Campo di esperienza
• La conoscenza del mondo
29
3 Anni 4 Anni 5 Anni
OB
IETT
IVI D
I AP
PR
END
IMEN
TO - Superare serenamente il distacco
dalla famiglia - Conquistare una completa
autonomia nelle situazioni di vita quotidiana
- Familiarizzare e rispettare semplici regole di convivenza
- Riconoscere il sé dall’altro - Sperimentare le prime modalità
di vita comune - Esprimere emozioni e sentimenti - Familiarizzare con le differenze
di genere - Scoprire il valore delle feste e di
alcune tradizioni
- Riconoscere la propria identità sessuale
- Acquisire l’autonomia nell’organizzazione di tempi e spazi
- Interagisce positivamente con gli altri
- Rispettare le regole del vivere comune
- Riconoscere e riferire i propri stati d’animo
- Esprimere e condividere le emozioni legate a feste e celebrazioni
- Esprimere e condividere l’affettività nei confronti delle figure familiari
- Accogliere le diversità come valore positivo
- Rispettare ed aiutare gli altri e iniziare a crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri
- Rafforzare l’identità e la stima di sé - Essere proattivi nella attività scolastiche
quotidiane - Sviluppare il senso di appartenenza al
gruppo e alla comunità - Manifestare, controllare ed esprimere le
proprie emozioni - Accettare, interiorizzare ed esprimere
corretti comportamenti sociali - Conoscere le tradizioni della comunità e
confrontarle con altre tradizioni - Familiarizzare ed interiorizzare i valori
sociali, come ad esempio la fratellanza, la generosità, l’umiltà
- Crescere insieme agli altri in una prospettiva interculturale
- Conoscere le tradizioni famigliari, il valore delle feste e i loro aspetti più significativi.
- Sviluppare comportamenti collaborativi e solidali.
- Crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri per diventare cittadini del mondo
- Argomentare e sostenere le proprie ragioni con adulti e compagni
3 Anni 4 Anni 5 Anni
IND
ICA
TOR
I - All’ingresso in sezione, si separa senza traumi dal genitore
- Accetta l’ambiente scolastico e i suoi ritmi
- Utilizza autonomamente i servizi igienici e si riveste da solo
- Mangia da solo e senza difficoltà - Rispetta le regole di
comportamento - Presta ascolto alle consegne
dell’insegnante - Esegue semplici consegne - Accetta e partecipa alle attività - Conosce il nome degli altri e si fa
conoscere - Si relaziona positivamente con i
compagni - Si sente parte del gruppo sezione
Esprime verbalmente i propri bisogni
- Esprime i propri bisogni in modo non verbale
- Sa superare l’egocentrismo - Riconosce il proprio genere - Riconosce il genere differente
dal proprio
- Utilizza autonomamente gli spazi e i materiali presenti nella sezione
- Organizza autonomamente i propri giochi
- Gioca in maniera costruttiva con gli altri
- Collabora con i compagni per un fine comune
- Rispetta le diversità - Esegue le consegne delle insegnanti - Riconosce i propri e gli altrui
comportamenti positivi e negativi - Riconosce le principali emozioni - Nomina correttamente le principali
emozioni - Riconosce le principali feste ed i
propri protagonisti - Racconta il motivo della celebrazione - Esprime correttamente i legami
familiari (stretti e della famiglia allargata)
- Utilizza autonomamente gli spazi e i materiali presenti nella sezione
- Organizza autonomamente i propri giochi
- Riordina autonomamente il proprio materiale
- È consapevole di far parte del gruppo scuola
- Lavora con in gruppo sezione e in gruppo allargato
- Conosce la propria storia familiare e le sue tradizioni
- Reagisce in modo adeguato ai richiami e alle frustrazioni
- Affronta con sicurezza nuove esperienze - Si relaziona correttamente con adulti e
coetanei - Rispetta le emozioni degli altri - Ascolta le opinioni altrui, seppur diverse
dalle proprie - Riconosce i simboli legati alla cultura
familiare - Riconosce i simboli di altre culturali - Riconosce le diversità e impara ad
accettarle - Si prende cura di un compagno in difficoltà - Riordina autonomamente il proprio
materiale
Campo di esperienza
• Il sé e l'altro
30
Obiettivi di apprendimento – Scuola Primaria
Classe 1^ 1° Biennio
(Classe 2^ e 3^) 2° Biennio
(Classe 4^ e 5^) L’alunno - Capire e farsi capire dagli adulti, dai
compagni - Sa ascoltare per un periodo adeguato - Sa ascoltare senza interrompere - Sa comprendere e ricordare brani
ascoltati Sa mantenere l’attenzione - Sa comprendere l’argomento della
conversazione - Sa cogliere le principali sequenze
logico-temporali di un racconto o di un fatto
- Sa intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo adeguato e pertinente
- Narra brevi esperienze personali in modo semplice e riferisce le principali sequenze logico-temporali di testi ascoltati
- Sa associare il fonema al grafema - Riconosce vocali, sillabe, consonanti e
parole - Legge: lettere, sillabe, parole, frasi. - Riconosce i tre caratteri grafici:
stampato, minuscolo e corsivo - Sa comprendere il significato delle
parole lette - Sa comprendere il significato di una
breve frase
L’alunno - Partecipa a una conversazione su
argomenti noti riguardanti contesti familiari
- Racconta oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico
- Comprende il contenuto di testi ascoltati individuandone gli elementi essenziali e il senso globale
- Legge scorrevolmente ad alta voce o in modo silenzioso brevi testi letterari e ne coglie il senso globale e le informazioni essenziali
- Comincia ad acquisire familiarità con i testi informativi, per ricavarne informazioni utili a parlare e scrivere;
- Scrive testi di diverso tipo (di invenzione, per lo studio, per comunicare) connessi con situazioni quotidiane
- Riconosce e classifica alcune parti variabili e invariabili del discorso;
- Riconosce gli elementi della frase semplice: soggetto, predicato ed espansioni
L’alunno - Partecipa a scambi comunicativi con
compagni e docenti - Comprende le notizie essenziali di
messaggi trasmessi dai media - Si esprime, nelle diverse situazioni, in
modo chiaro, pertinente, con un linguaggio il più possibile adeguato alla situazione
- Legge ad alta voce in modo corretto, scorrevole ed espressivo
- Legge testi letterari di vario tipo e riconosce i differenti generi
- Comprende testi di diverso tipo e ne individua il senso globale
- Sviluppa abilità funzionali allo studio. - Sintetizza oralmente il contenuto di
testi e libri letti - Utilizza il dizionario - Espone i contenuti di discipline di
studio con un linguaggio appropriato - Produce testi legati alle diverse
occasioni di comunicazione - Produce testi corretti dal punto di
vista ortografico e morfosintattico - Manipola testi in relazione a forma,
contenuto, struttura - Riflette sulla lingua - Conosce le parti variabili/invariabili
della frase e le analizza grammaticalmente
- Analizza una frase dal punto di vista logico
Asse linguistico
• Italiano
31
Classe 1^ 1° Biennio
(Classe 2^ e 3^) 2° Biennio
(Classe 4^ e 5^) L’alunno - Sa individuare e verbalizzare un
problema concretamente - Sa individuare l’operazione necessaria
alla soluzione del problema - Sa acquisire il concetto di quantità - Sa confrontare e ordinare
raggruppamenti di oggetti - Sa leggere e scrivere numeri naturali
sia in cifre che in parole - Sa acquisire il concetto di decina e di
unità - Sa intuire la conoscenza dei numeri
ordinali - Sa comprendere il concetto di
maggiore, minore, uguale ed applicarlo
- Sa eseguire addizioni con i regoli e con i numeri
- Sa eseguire sottrazioni con i regoli e con i numeri
- Sa utilizzare indicatori spaziali (sopra- sotto, davanti- dietro, vicino – lontano)
- Sa effettuare percorsi nello spazio - Sa acquisire il concetto di: aperto-
chiuso, confine-regione, interno ed esterno
- Sa osservare la realtà individuando le principali forme geometriche
- Sa distinguere le figure piane - Sa riprodurre in modo semplici figure
individuate - Sa individuare relazioni - Sa individuare somiglianze e
differenze - Sa stabilire se un enunciato sia vero o
falso - Sa individuare processi di
trasformazione (prima-dopo ...) - Saper riconoscere e riprodurre ritmi e
sequenze
L’alunno - Usa le operazioni aritmetiche in
modo opportuno entro il 1000 - Inizia a misurare le figure - Costruisce e usa un diagramma
statistico - Inizia il calcolo della probabilità di un
evento casuale - Crea situazioni problematiche - Compie operazioni di misurazione
L’alunno - Comprende l’importanza del valore
posizionale delle cifre - Legge, scrive, scompone, compone,
confronta, ordina numeri decimali e naturali fino al periodo dei miliardi
- Acquisisce sicurezza nel calcolo mentale
- Rappresenta graficamente frazioni ed è in grado di classificarle
- Sa calcolare la frazione di un numero. - Acquisisce il concetto di numero
relativo in relazione a situazioni reali - Scrive moltiplicazioni ripetute sotto
forma di potenza - Legge e scrive numeri romani - Utilizza le principali proprietà come
strategie di calcolo - Utilizza in modo consapevole i simboli
della matematica - Esegue operazioni con numeri interi e
decimali - Utilizza strategie per facilitare il
calcolo mentale - Esegue moltiplicazioni e divisioni per
10, 100, 1000 - Calcola percentuale, interesse, sconto
riferiti a situazioni concrete - Intuisce l’importanza dell’uso di
strumenti matematici per operare nella realtà
- Esegue semplici espressioni
Asse logico-matematico
• Matematica
32
Competenze in uscita
ASSE DEI LINGUAGGI
Traguardi al termine della
Scuola dell’Infanzia
Traguardi al termine della
Scuola Primaria
Traguardi al termine della
Scuola Primaria
I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO INGLESE
Il bambino: o Usa la lingua italiana, arricchisce
e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
o Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
o Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
o Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
o Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
o Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
L’alunno: o Partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione
o Ascolta e comprende testi orali «diretti» o «trasmessi» dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
o Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi
o Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica
o Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali
o Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli
o Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento perle lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno: o Comprende brevi messaggi orali e
scritti relativi ad ambiti familiari. o Descrive oralmente e per iscritto,
in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati
o Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine
o Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni
o Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera
33
o Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
o È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).
o Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative.
o all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Traguardi al termine della
Scuola dell’Infanzia
Traguardi al termine della
Scuola Primaria
IMMAGINI, SUONI E COLORI MUSICA
Il bambino: o Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte
o Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti
o Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali
o Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli
o Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
L’alunno: o Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di
gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione
o Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte
o Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate
o Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi
o Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti
o Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica
o Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere
ARTE E IMMAGINE o Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre
varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico- espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali)
o È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
o Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria
o Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia
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Traguardi
Scuola dell’Infanzia
Traguardi al termine della
Scuola Primaria
IL CORPO E IL MOVIMENTO SCIENZE MOTORIE
Il bambino: o Vive pienamente la propria corporeità, ne
percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
o Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
o Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
o Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
o Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
o Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
L’alunno: o Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
o Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
o Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
o Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
o Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento sia nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
o Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
o Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
ASSE LOGICO-MATEMATICO
Traguardi al termine della
Scuola dell’Infanzia
Traguardi al termine della
Scuola Primaria LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA
Il bambino: o Raggruppa e ordina oggetti e
materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata
o Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana
o Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo
o Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità
o Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
L’alunno: o Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e
sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. o Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. o Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche,
ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. o Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i
più comuni strumenti di misura (metro, goniometro…) o Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle
e grafici) o Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici o Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza o Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici o Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati o Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse
dalla propria o Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri o Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri
decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…) o Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso
esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà
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ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Traguardi al termine della
Scuola dell’Infanzia
Traguardi al termine della
Scuola Primaria
LA CONOSCENZA DEL MONDO SCIENZE
Il bambino: o Osserva con attenzione il suo
corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti
o Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi
L’alunno: o Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere o Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti
o Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali
o Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli
o Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali
o Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute
o Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale
o Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato
o Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano
TECNOLOGIA
L’alunno: o Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere o Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di
tipo artificiale o È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di
energia, e del relativo impatto ambientale o Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado
di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento
o Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale
o Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni
o Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali
o Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale
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ASSE STORICO-SOCIALE
Traguardi al termine della
Scuola dell’Infanzia
Traguardi al termine della
Scuola Primaria
IL SÉ E L’ALTRO STORIA
Il bambino: o Osserva con attenzione il suo
corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti
o Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi
o Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini
o Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato
o Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre
o Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
o Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme
L’alunno: o Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita o Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche
presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale
o Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni
o Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali o Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le
concettualizzazioni pertinenti o Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche o Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici o Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse
digitali o Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno
caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
o Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
GEOGRAFIA
L’alunno: o Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici e punti cardinali o Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e
globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio
o Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie)
o Riconosce e denomina i principali «oggetti» geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
o Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti
o Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale
o Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza
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Certificazione delle competenze
La nostra scuola, coerentemente con il Decreto Ministeriale 742 del 2017, al termine della Scuola
Primaria certifica l'acquisizione delle competenze raggiunte progressivamente dagli alunni, tramite il
documento di Certificazione delle competenze che “descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle
competenze chiave
e delle competenze
di cittadinanza, a
cui l'intero processo
di insegnamento-
apprendimento è
mirato.
La certificazione
delle competenze
descrive i risultati
del processo forma-
tivo al termine della
scuola primaria e
secondaria di primo
grado, secondo una
valutazione com-
plessiva in ordine
alla capacità di
utilizzare i saperi
acquisiti per af-
frontare compiti e
problemi, complessi
e nuovi, reali o
simulati”.
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Offerta formativa
Il percorso educativo, che prende il via dalla Scuola dell’Infanzia per proseguire nella Scuola Primaria,
nella prospettiva della maturazione del profilo educativo, culturale e professionale atteso per la
conclusione del primo ciclo dell’istruzione, utilizza i traguardi e gli obiettivi, ordinati per campi di
esperienza, discipline ed educazioni.
Per raggiungere le sue finalità, la scuola, indipendentemente dal grado, deve trovare metodologie di
insegnamento-apprendimento adeguate a ciascun bambino e a ciascun alunno, facendo soprattutto leva
sull’esperienza diretta e sulla partecipazione attiva.
Pertanto l’approccio di base per un apprendimento formativo prevede alcuni aspetti rilevanti:
- l’esperienza e gli interessi dei bambini e degli alunni, intesi come soggetti attivi e al centro del
processo formativo;
- l’accertamento delle abilità di partenza di ciascuno;
- la conoscenza e la valorizzazione delle attitudini individuali, nel rispetto degli stili cognitivi e del
patrimonio culturale di ciascuno;
- la costruzione di un clima relazionale positivo.
I docenti, assegnati in base all’organico di istituto, costituiscono le équipe pedagogiche e sono
contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti i bambini delle sezioni della Scuola dell’Infanzia
e di tutti gli alunni delle classi della Scuola Primaria. Per definire e condividere il percorso formativo più
idoneo al raggiungimento dei traguardi delle competenze, i docenti della Scuola dell’Infanzia progettano i
percorsi per fasce d’età, mentre i docenti della Scuola Primaria si riuniscono in classi parallele, coadiuvati da
un coordinatore (come definito dall’Azione dell’Obiettivo di Processo N. 2 del Piano di Miglioramento).
Sulla base di tali premesse, l’offerta formativa della nostra scuola trova la sua applicazione e il suo
sviluppo sia nelle ore curricolari sia in quelle extracurriculari, grazie all’organizzazione di attività
laboratoriali diversificate che accompagnano ciascun bambino alla scoperta della realtà e all’incontro con i
saperi.
In coerenza con tale metodologia, la nostra offerta formativa si propone di accompagnare i bambini al
raggiungimento dei traguardi delle competenze, previsti per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria,
e dunque all’acquisizione delle competenze tramite la realizzazione di progetti che fanno riferimento a 13
tematiche principali, intese quali filo conduttore comune a tutte le sezioni e classi della nostra scuola.
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•I primi giorni di scuola per i bambini di tre anni, per quelli delle prime classi della scuolaprimaria e per le loro famiglie rappresentano un’esperienza significativa, densa di attese, diemozioni e, talvolta, di ansia. La nostra scuola, consapevole dell’importanza che rivestequesta esperienza nella vita del bambino e della sua famiglia, s’impegna all’inizio di ogni annoscolastico a creare condizioni favorevoli per accogliere i bambini, gli alunni e i loro genitori
1. Accoglienza
•La scuola nel suo insieme è legalità: è il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri,dove tramite l’apprendimento e il rispetto delle regole si pongono le basi del rispetto e delvivere civile e democratico. È la prima grande istituzione da rispettare e da rafforzare: è nellascuola che avviene il passaggio di consegne tra le generazioni e dove ci si trova a svolgere unruolo attivo in una comunità. Per queste ragioni riteniamo che l’“Istituzione Scuola” possaessere protagonista della diffusione della cultura della legalità per una migliore convivenza tradiversi, nel rispetto delle regole e per una società più giusta
2. Legalità
•Educare alla “Convivenza civile” comporta accompagnare i bambini e gli alunni alla scopertadella propria identità nazionale e delle diversità culturali, promuovendo un più ampio senso diappartenenza alla comunità europea. Un percorso dunque di scoperta di sé, dell’altro e dellasocietà, finalizzato alla formazione dei futuri cittadini di un mondo globale e multiculturale,dove la valorizzazione della diversità/unicità della persona e della convivenza civile èindispensabile per promuovere i principi di rispetto, dialogo e scambio che sono alla base diuna società civile ed inclusiva.
3. Cittadinanza e costituzione
•Per lo sviluppo delle competenze digitali degli allievi, come previsto dagli ambiti di interventodel Piano Nazionale Scuola Digitale e da certificare al termine della scuola primaria, comerichiesto dal recente modello di certificazione del MIUR, saranno avviate specifiche attivitàlaboratoriali anche per effetto delle attività formative iniziate nell’a.s. 2016/2017 per idocenti con i LABORATORI DIGITALI.
4. Digitale - PNSD
•In un sistema scolastico che deve essere attento alla formazione della personalità delbambino, diffondere la cultura della sicurezza diventa un obiettivo di primaria importanza.Infatti se l’intento è quello di formare un cittadino responsabile e consapevole, è necessariosviluppare, diffondere e concretizzare una cultura della prevenzione e della sicurezza, cioètrasmettere principi e valori, di far acquisire comportamenti di prevenzione. La scuolapertanto, attiva percorsi educativo -didattici trasversali alle diverse aree che trattano temiinerenti la “sicurezza” e la “salute”, con un impegnativo percorso educativo in chiave diformazione e prevenzione, quale processo di crescita culturale di ciascuno.
5. Salute e sicurezza
•L’ambiente, sia naturale che sociale e culturale, nel quale il bambino vive quotidianamente, ècontenitore privilegiato per decodificare e comprendere la realtà. Il territorio ambientaleviene elevato a banca delle conoscenze, in quanto offre irripetibili tracce del passato.L’esplorazione e la conoscenza del proprio ambiente di vita, della propria cultura e delleproprie radici, aprono le porte alla nascita di un’educazione ambientale, di condivisione e diconoscenza di regole a molteplici livelli: conoscitivo e di scoperta, ludico corporeo, narrativo edi ascolto, culturale e folkloristico, storico/geografico, scientifico/ecologico, artistico ecreativo/costruttivo.
6. Territorio e tradizioni
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•Al fine di garantire lo sviluppo armonico e l'acquisizione delle competenze del bambino, lascuola attribuisce centrale importanza alle azioni di continuità e di raccordo didattico-metodologico con i diversi ordini di scuola. Pertanto, elabora (anche come previstonell'Obiettivo di Processo n. 4 del P.d.M.) specifici progetti definiti in accordo tra dirigenti edocenti dei diversi ordini e finalizzati a condurre il bambino e l'alunno ad un più efficaceincontro con i saperi e con le metodologie del grado scolastico successivo.
7. Continuità
•Il processo artistico permette a ciascuno di esprimere in forma diretta il proprio universointerno. Il disegno, la musica, la pittura e la manipolazione offrono la possibilità diesprimere e creare universi che raccontano il mondo interiore di ciascuno. Un modo diversodi comunicare L’educazione all’arte, alla musica e alla creatività in generale è un mezzoimprescindibile per contribuire allo sviluppo armonico della persona.
8. Creatività
•L’attività motoria valorizza il linguaggio corporeo e fornisce un sano sviluppo fisico,cognitivo e affettivo. Praticando attività motoria i bambini di qualsiasi età imparano a:rispettare le regole; sperimentare le proprie potenzialità e valorizzare il gioco di squadra;confrontarsi positivamente con i coetanei, migliorandone la socializzazione; competerepositivamente e lealmente; praticare e apprezzare stili di vita corretti. Per tali motivi, nelcurricolo scolastico è stato previsto un potenziamento di educazione motoria.
9. Attività Motorie
•L’apprendimento di una seconda lingua consente non solo l’acquisizione di una competenzainterculturale ma offre al bambino la possibilità di essere cittadino europeo e del mondo. Ilprimo approccio alla seconda lingua è di tipo funzionale – comunicativo - situazionale –ludico, al fine di permettere ai bambini di utilizzare la nuova lingua in modo spontaneo perscopi pratici (ossia socializzare e interagire con l’ambiente circostante).
10. Apprendimento L2
•L’educazione alla lettura riveste un ruolo fondamentale nella scuola, dove il bambinomuove i primi passi verso le lettere e , successivamente, attua la prima esperienza delleggere. Motivare gli alunni al piacere della lettura è importante e necessario, soprattutto inun contesto culturale, come quello attuale, dove i sistemi di comunicazione televisiva,informatica e telematica sembrano voler esaurire completamente i bisogni di conoscenza.
11. Biblioteca
•L’attuazione di forme di recupero coinvolge il singolo docente che, a seguito di verifiche,registra difficoltà di apprendimento. In questo caso il docente potrà rallentare la propriaprogrammazione didattica e proporre agli organi collegiali preposti l’organizzazione diattività di recupero in itinere. Sono previste diverse forme di recupero tramite: flessibilitàdidattica, lavoro differenziato, gruppi di lavoro, coppie di aiuto (peer education)
12. Consolidamento e recupero
•Il potenziamento delle eccellenze sarà conseguito tramite specifiche attività progettuali.
13. Eccellenze
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Ampliamento dell’Offerta Formativa – Annualità 2017/2018
Per l’anno scolastico 2017/2018 la nostra scuola attuerà i seguenti progetti che, afferenti le tematiche
illustrate nell’Offerta Formativa del Circolo, sono indicati in base all’ordine di scuola.
o Progetti curriculari ed extracurricolari
SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA
Titolo: Progetto Accoglienza
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto si propone di facilitare nel bambino un progressivo adattamento alla realtà scolastica attraverso l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante, luogo di espressione del sé e di socializzazione, ponendosi come momento privilegiato di incontro tra scuola e famiglie.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Accoglienza”
Titolo: Progetto Continuità e Orientamento
Destinatari: o Bambini di 5 anni o Alunni delle Classi V
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto nasce dalla convinzione che la continuità sia un fenomeno didattico-relazione e intende creare esperienze che possano costituire un collegamento tra la scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado, favorendo l’accostamento ai sistemi simbolici relativi alla lingua scritta e quella parlata. Il progetto vede impegnati, le docenti delle sezioni di 5 anni e le docenti delle classi V. Il percorso di orientamento tra genitori e docenti delle sezioni/classi in uscita.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Continuità”
Titolo: Diamoci una mano
Destinatari: o Bambini di 5 anni o Alunni delle Classi I
Plessi coinvolti: Fiordaliso
Descrizione: Il progetto intende Condividere obiettivi, strategie e modalità di insegnamento –apprendimento, contenuti e attività, sistema di verifica e valutazione tra i due ordini di scuola, coinvolgendo i bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Continuità”
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Titolo: Insieme per più tempo – Open Day
Destinatari: Tutti i bambini della scuola dell’Infanzia
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto è nato per valorizzare ed evidenziare agli occhi del territorio e dei genitori le attività didattiche svolte dalla nostra scuola. Lo scopo del progetto è, infatti, far conoscere la realtà della scuola dell’infanzia ai genitori dei potenziali futuri iscritti, consentendo loro di effettuare una scelta consapevole, e rendere visibili gli spazi della scuola, il lavoro del personale docente e le attività mediante l’attivazione di laboratori.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Continuità”
Titolo: Progetto Continuità “NAPUL’È”
Destinatari: o Bambini di 5 anni o Alunni delle Classi V
Plessi coinvolti: Sede Centrale
Descrizione: Il progetto è nato dalla necessità di ricostruire un passato di cui alcuni alunni non hanno piena coscienza e la cui conoscenza è fondamentale per preservare la memoria storica e per costruire e mantenere un’identità culturale. La finalità del progetto è educare bambini ed alunni alle peculiarità del territorio e della cultura locale, tramite l’analisi di alcuni significativi elementi del patrimonio storico-popolare partenopeo. Il progetto sarà svolto in continuità tra i bambini delle sezioni di 5 anni e gli alunni delle classi V e si concluderà con una manifestazione finale.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Continuità”, “Territorio e tradizioni”, “Creatività”
Titolo: Progetto Sicurezza
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto di Educazione alla Sicurezza è rivolto a tutte quelle persone che ruotano intorno al mondo della scuola (genitori, bambini, insegnanti, specialisti) affinché siano attente a formare negli alunni la cultura della prevenzione, cioè a promuovere la cognizione della propria e dell’altrui salute, con particolare attenzione alla qualità della vita e dell’ambiente in cui vivono.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Continuità”, “Sicurezza e salute”
Titolo: Progetto Biblioteca
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: La biblioteca costituisce uno strumento funzionale all’apprendimento e alle attività d’insegnamento. Il progetto è volto ad attuare una serie di attività per promuovere, consolidare, potenziare e sviluppare l'amore per la lettura e condurre gli alunni ad una lettura spontanea
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Biblioteca”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 3
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Titolo: Feste a scuola
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto, rivolto a tutti i bambini della scuola dell’infanzia del Circolo, con il coinvolgimento di genitori, docenti e collaboratori, intende rafforzare il sentimento di appartenenza, consolidare le relazioni interpersonali, evidenziando l’identità di ciascuno attraverso la conoscenza di tutte le festività.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Territorio e tradizioni”
Titolo: Un Natale speciale
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Sarà favorita nei bambini la conoscenza degli aspetti simbolico - culturali della festa del Natale, favorendo la creatività e la solidarietà in situazioni di collaborazione tra alunni, docenti e genitori. Il progetto prevede una manifestazione finale.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Territorio e tradizioni” e “Creatività”
Titolo: Clic
Destinatari: Bambini di 4 e 5 anni
Plessi coinvolti: Sede Centrale – Plesso Fiordaliso
Descrizione: Il progetto si propone come primo approccio al mondo dell’informatica. Il computer è un mezzo didattico che permette di introdurre la multimedialità nelle normali attività curriculari, integrandosi con le altre attività educative, in grado di stimolare creatività, capacità logico-matematiche, grafica, linguistica, coordinazione oculo-manuale.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Digitale - PNSD” e “Creatività”
Titolo: Il mondo intorno a noi
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto vuole guidare il bambino alla scoperta dell'ambiente circostante e, con gradualità, condurlo ad assumere comportamenti corretti e responsabili. Il progetto fornisce l’occasione per approfondire alcuni temi: le stagioni, ambienti naturali ed antropici, animali, l’ecologia, ecc…
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Legalità” e “Territorio e tradizioni”
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Titolo: Io cittadino del mondo
Destinatari: Bambini di 5 anni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto propone un percorso didattico, finalizzato alla formazione dei futuri cittadini, che accompagnerà i bambini alla scoperta della propria identità nazionale, ma anche della multiculturalità, intesa come valorizzazione della diversità/unicità della persona.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Cittadinanza e Costituzione”
Titolo: Play with english
Destinatari: Bambini di 5 anni
Plessi coinvolti: Sede Centrale
Descrizione: Il progetto è volto a introdurre, in modo partecipativo e ludico, i primi elementi della lingua inglese. La finalità è offrire ai bambini esperienze che, motivandoli e coinvolgendoli, li sollecitino a familiarizzare con un codice linguistico diverso dal proprio.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Apprendimento L2”
Titolo: Parole e Numeri
Destinatari: Bambini di 5 anni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Questo progetto si articola in un itinerario linguistico e logico-matematico. I bambini saranno accompagnati nel primo apprendimento linguistico riferito alla lettura e alla scrittura (competenza metalinguistica), tenendo conto sia del processo cognitivo legato alle abilità e ai concetti, sia di quello di costruzione individuale. L’itinerario logico-matematico guiderà i bambini nel campo dell’intelligenza numerica, intesa come capacità di concepire pensieri, elaborare concetti e formulare giudizi, cogliendo l’essenzialità che è all’interno delle cose e dei fatti.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Competenze in uscita”
Titolo: Giocare per crescere
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto promuove esperienze legate al corpo e alla motricità che, oltre a facilitare l’apprendimento di un corretto comportamento motorio, consentono al bambino di prendere coscienza del valore del corpo, di interagire, di esplorare lo spazio, di conoscere gli oggetti, di comunicare emozioni e di risolvere problemi pratici.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Attività motorie”
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Titolo: Arte in gioco
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto intende educare e stimolare al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà circostante. Stimolare le capacità cognitive, affettive e relazionali del bambino accrescendo la fiducia nelle proprie capacità sviluppando la creatività, la maturazione dell’autonomia e della propria identità.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Creatività”
Titolo: Insieme si può
Destinatari: Sezione Fucsia (Sede Centrale) – Sezione Verde (Plesso Fiordaliso)
Plessi coinvolti: Sede Centrale – Plesso Fiordaliso
Descrizione: Il progetto nasce dalla necessità di creare un’interazione costruttiva tra bambini di diverse realtà della nostra scuola, condividendo valori come rispetto, amicizia, collaborazione, aiuto reciproco e solidarietà. Predominante è l’attività motoria che si aggancia ad attività manipolative, linguistico/teatrali e digitali. Il progetto avrà un percorso didattico sia curriculare che extracurriculare con attività mirate alla realizzazione di una manifestazione finale.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematiche “Attività motorie”, “Digitale - PNSD” e “Creatività”
Titolo: Laboratorio di manipolazione e creatività
Destinatari: Tutti i bambini
Plessi coinvolti: Sede Centrale
Descrizione: Il laboratorio si propone di potenziare le diverse capacità, favorendo lo sviluppo della creatività e del pensiero divergente in un contesto educativo sereno e stimolante, dove è possibile mettere in atto le proprie abilità e potenzialità.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Creatività”
SCUOLA PRIMARIA
Titolo: Il meglio di me
Destinatari: o Alunni con Bisogni Educativi Speciali o Alunni con scarsi esiti nell’apprendimento delle competenze di base
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto ha la finalità di provvedere, tramite l’impiego di tutto l’organico dell’autonomia, al recupero formativo, al consolidamento, potenziamento e ampliamento delle competenze e delle abilità di base. Il progetto si avvale, tra le diverse metodologie impiegate, anche della peer education al fine di motivare e potenziare gli alunni che presentano livelli di eccellenza, i quali saranno i tutor dei loro compagni.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Consolidamento e recupero”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 3
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Titolo: Feste e ricorrenze
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Saper analizzare ed interiorizzare i valori e le radici della realtà locale, attraverso lo studio delle ricorrenze, delle tradizioni e della cultura.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Territorio e tradizioni”
Titolo: In viaggio verso la democrazia
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto offre agli alunni l’opportunità di acquisire schemi mentali da utilizzare nella società civile attraverso un’autentica ricerca dei valori della dignità umana, finalizzata al raggruppamento della responsabilità individuale e collettiva, al rispetto degli altri e alla solidarietà. Il progetto svilupperà ambiti relativi alla cittadinanza attiva, educazione stradale e ambientale, salute e alimentazione.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Cittadinanza e costituzione”
Titolo: Canti sotto l’albero
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: In occasione del Natale, la nostra scuola, partecipa al progetto in rete con altre scuole del territorio. L’iniziativa è tesa a riscoprire il valore del Natale attraverso le tradizioni natalizie del proprio paese.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Creatività” e “Territorio e tradizioni”
Titolo: La magia della musica
Destinatari: Alunni con particolari capacità (Eccellenze)
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto ha lo scopo di favorire l’aggregazione e lo spirito di gruppo, di dare maggiore impulso alla creatività, oltreché sostenere la crescita culturale dei ragazzi. L’acquisizione delle regole di base del sapere musicale, verrà favorita tramite la didattica laboratoriale, lezioni frontali e all’occorrenza interventi mirati, di canto corale e strumentale
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Eccellenze” e “Creatività”
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Titolo: Progetto Respect
Destinatari: Classi III C e III D
Plessi coinvolti: Sede Centrale
Descrizione: Il progetto, condotto in collaborazione con la Cooperativa Irene ’95, impegnata nella gestione del Servizio di Sostegno alle Responsabilità Familiari dell’Ambito Territoriale n.22, ha l’obiettivo di potenziare in ambito scolastico percorsi, per i bambini e per i loro genitori, finalizzati all’educazione alla legalità e al rispetto delle regole, come base per il benessere sociale, ed al potenziamento delle capacità genitoriali. Il progetto prevede 5 incontri con le classi, l’ultimo dei quali prevede anche la partecipazione nei genitori.
Raccordo con il P.T.O.F.: III Circolo Didattico – Sede Centrale
Titolo: Un tappo per amare
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto è una raccolta di tappi di plastica, o di contenitori di plastica riciclabile a favore di alcune iniziative di Adozione a Distanza. Realizzare il progetto nella scuola vuol dire offrire uno strumento di crescita basato su un percorso solidale concreto, verificabile e aperto al contributo personale di ciascun alunno.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Cittadinanza e costituzione”
Titolo: Dal gioco allo sport
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Fiordaliso
Descrizione:
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare i tre nuclei fondamentali della formazione integrale della persona: 1) conoscere meglio se stessi, migliorando progressivamente nella conoscenza e nella consapevolezza della propria identità corporea e nella cura della propria persona (star bene); 2) comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri, cioè essere consapevoli delle opportunità offerte dal gioco e dallo sport per lo sviluppo di abilità prosociali (stare insieme); 3) acquisire il valore delle regole e l’importanza dell'educazione alla legalità, riconoscendo nell’attività motoria e sportiva i valori etici alla base della convivenza civile (star bene insieme).
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Attività motorie” e “Cittadinanza e costituzione”
Titolo: Mai più Shoah
Destinatari: Alunni delle classi V
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto intende mantenere viva la memoria storica dell’Olocausto, attraverso riflessioni e approfondimenti, e si concluderà con un Meeting nel quale interverranno alcuni testimoni, membri della Comunità Ebraica di Napoli.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Legalità” e “Cittadinanza e Costituzione”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 4
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Titolo: Scrittura creativa “Vesevus”
Destinatari: Alunni con particolari capacità (Eccellenze)
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il Progetto nasce dalla voglia di comunicare degli alunni e dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere agli altri, anche fuori dalle mura scolastiche, le molteplici esperienze educativo-didattiche vissute e condivise durante l’anno scolastico. Il giornalino, utilizzando le discipline del curricolo in forma dinamica e come fonte di conoscenza, si propone di stimolare e rinnovare il piacere della lettura, della comunicazione e della scrittura. Intende altresì favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze tra gli insegnanti e gli alunni delle varie classi.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Eccellenze”, “Creatività” e “Cittadinanza e Costituzione”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 3
Titolo: Sbulloniamoci
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il presente progetto ha come finalità il consolidamento di quei comportamenti positivi che promuovono l’inserimento ed il rispetto del singolo all’interno della comunità scolastica, e la prevenzione di episodi ed atteggiamenti di bullismo, prevaricazione e vittimismo che possono compromettere una sana crescita sociale.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Legalità” e “Cittadinanza e Costituzione”
Titolo: Laboratorio matematico - scientifico
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto vuole offrire agli alunni la possibilità di sperimentare praticamente alcuni concetti e fenomeni matematico-scientifici.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Competenze in uscita”
Titolo: Sing a song
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto ha la finalità di potenziare le competenze in lingua inglese e arricchire il lessico tramite l’uso di canzoni.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Apprendimento L2” e “Creatività”
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Titolo: Mille giovani per il Parco
Destinatari: Tutti gli alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto di educazione ambientale, svolto nell’ambito della “Rete delle scuole del Parco Nazionale del Vesuvio”, ha la finalità di migliorare la capacità complessiva delle scuole del Parco di misurarsi con i problemi del territorio di appartenenza e di costruire una mentalità capace di pensare per relazioni, in una visione sistemica dell’ambiente, ispirando le proprie azioni al “senso del limite.” Il progetto ha una durata triennale e prevede: incontri con gli alunni; formazione dei docenti; attività in aula con docenti ed esperti; uscite sul territorio.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Legalità”, “Cittadinanza e Costituzione” e “Territorio e tradizioni”.
Titolo: A, B, C… Me la suono e me la canto
Destinatari: Alunni delle Classi I
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto ha la finalità di accompagnare gli alunni a discriminare le fondamentali strumentalità di base della letto-scrittura, analizzandole e adoperandole in modo appropriato e consono ad ogni contesto comunicativo. Il progetto si struttura in un percorso-gioco vede gli alunni impegnati a cantare, cadenzare e ritmare i suoni fondamentali per la padronanza della lingua italiana.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Creatività”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 3
Titolo: A rispettare l’ambiente si impara tra i banchi di scuola
Destinatari: Alunni delle Classi II
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto di educazione ambientale si prefigge di contribuire a formare al rispetto ambientale le future generazioni, sottolineando come l’ambiente sia un bene prezioso alla cui conservazione è necessaria la collaborazione di tutti.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Cittadinanza e Costituzione” e “Territorio e tradizioni””
Titolo: Raccontami…
Destinatari: Alunni delle Classi III
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto mira all’approfondimento dell’esercizio della lettura da un punto di vista espressivo. In particolare i testi scelti saranno illustrati e drammatizzati dagli alunni.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Creatività” e “Biblioteca”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 3
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Titolo: L’ambiente siamo noi
Destinatari: Alunni delle Classi IV
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto si prefigge di condurre gli alunni ad acquisire piena consapevolezza del proprio ruolo nell’ambiente, partendo dalla conoscenza del proprio territorio con le sue problematiche. La partecipazione al progetto incrementerà le conoscenze, abilità e competenze degli alunni, con la finalità ultima di creare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Cittadinanza e Costituzione” e “Territorio e tradizioni”
Titolo: Poeti in gioco
Destinatari: Alunni delle Classi IV
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Descrizione: Il progetto nasce sul sottile filo che lega gioco, fantasia e apprendimento, partendo, partendo dall’importanza che riveste il gioco di fantasia nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino. L’alunno autore-lettore, con la sua immaginazione e creatività, si adopererà nella realizzazione di un libricino: “Poeti in gioco”.
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Creatività”
Raccordo con il P.d.M.: Obiettivo di Processo N. 3
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o Progetti PON / POR FSE
PON FSE APPROVATO
Riferimento PON: 10862 – FSE – Inclusione sociale e lotta al disagio – Azione 10.1.1A
Titolo: Tutti + Uno, Uno+ Tutti
Ordine di scuola: Primaria
Destinatari: 150 alunni
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Durata: Intero anno scolastico
Tipologia di progetto: Extracurricolare
Descrizione: Il progetto vuole sostenere e ampliare le attività che il 3° Circolo pone in essere per favorire l’inclusione sociale e incidere sulla motivazione allo studio dei giovanissimi che, seppur in forma acerba, mostrano i primi segni di disagio. Considerando che il contenimento emotivo/affettivo/comportamentale dei bambini problematici e la canalizzazione di tanta “energia” richiede attenzione, cura ed eccellenti capacità di ascolto e osservazione, il progetto si struttura in un piano di azioni che interviene su più ambiti, offrendo agli alunni la possibilità di scegliere e individuare l’attività più consona al proprio stato d’animo. Le azioni, strutturate secondo una metodologia laboratoriale, sono orientate alla realizzazione di un prodotto finito.
Titolo laboratori/moduli: 1) Il Gioco dei giochi 2) Il corpo in ballo e in musica 3) In cantibus 4) Logicando 1 5) Logicando 2 6) Nuvole di parole 7) Justice… in time
Collaborazioni con altri
Istituti Scolastici:
1) Liceo Scientifico “E. Torricelli”, Somma Vesuviana 2) Liceo Classico-Scientifico “V. Imbriani”, Pomigliano D’Arco 3) Scuola Media “San G. Bosco – Summa Villa”, Somma Vesuviana
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Legalità”, “Cittadinanza e Costituzione”, “Attività motorie”, “Creatività” e “Consolidamento e recupero”.
Raccordo con il P.d.M. Obiettivo di Processo N.3
CANDIDATURA A PON FSE
Riferimento PON: 2669 – FSE – Pensiero computazionale e cittadinanza digitale – Azione 10.2.2A
Titolo: L’arte di pensare Digit@le
Ordine di scuola: Primaria
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Competenze in uscita”
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Riferimento PON: 1953 – FSE – Competenze di base – Azione 10.2.1A
Titolo: La bottega dell’arte
Ordine di scuola: Infanzia
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Competenze in uscita”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Attività motorie” e “Creatività”
Riferimento PON: 1953 – FSE – Competenze di base – Azione 10.2.2A
Titolo: L’arte di comunicare
Ordine di scuola: Primaria
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Competenze in uscita”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Apprendimento L2” e “Consolidamento e recupero”
Raccordo con il P.d.M. Obiettivo di Processo N.3
Riferimento PON: 3340 – FSE – Competenze di cittadinanza globale - Azione 10.2.5A
Titolo: Cresce sani e belli
Ordine di scuola: Primaria
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Competenze in uscita”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Cittadinanza e Costituzione”, “Salute e sicurezza” e “Territorio e tradizioni”
PROGETTO Art. 9 – AREE A RISCHIO APPROVATO
Riferimento normativo: Art. 9 del CCNL Comparto scuola 2006/09- Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio “CREDO IN ME” - annualità 2016-2017 A
Titolo: Credo in me
Ordine di scuola: Primaria
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Durata: Dal mese di Ottobre al mese di Dicembre 2017
Tipologia di progetto: Extracurricolare
Descrizione: Il progetto ha l’obiettivo di favorire esperienze di gruppo altamente inclusive. Nel corso delle attività, gli alunni avranno modo di sperimentare relazioni positive all’interno di un contesto nel quale si promuove il successo formativo di ciascuno, accrescendone l’autostima. I moduli/laboratori riguarderanno diversi linguaggi espressivi, intesi come canali privilegiati per incentivare la curiosità, l’interesse, la motivazione e il coinvolgimento emotivo di ognuno.
Titolo laboratori/moduli: 1) Stare bene con se stessi e con gli altri 2) Atleti a scuola 3) Emozioni in scena
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Legalità”, “Cittadinanza e Costituzione”, “Attività motorie” e “Creatività”
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CANDIDATURA 2^ ANNUALITÀ POR CAMPANIA FSE
Riferimento POR: Progetto “Scuola Viva” – Asse III Ob. Sp. 12 Azione 10.1.1
Titolo: Summando: cultura e tradizione – Annualità 2^
Ordine di scuola: Primaria
Plessi coinvolti: Tutti i plessi
Durata: Intero anno scolastico
Tipologia di progetto: Extracurricolare
Descrizione: Il progetto, a seguito dei positivi risultati raggiunti nell’annualità 2016/2017, ha l’obiettivo di offrire ai bambini attività formative nel tempo libero che costituiscano un modo per contrastare e prevenire la devianza e un’occasione in più di crescita e confronto, per acquisire i valori e le regole del vivere civile e formare coscienza sensibili alle problematiche ambientali e ai valori della legalità e della sicurezza. Il progetto è incentrato su azioni e strumenti sviluppati in luoghi aperti e aggreganti, dove i saperi sono costruiti in spazi collaborativi, flessibili e dinamici, sia all’interno che all’esterno dell’istituzione scolastica, tramite percorsi condivisi con la comunità locale per assicurare, consolidare e valorizzare la piena adesione e l’apprendimento partecipato.
Titolo laboratori/moduli: 1) Vesuvio: parco di biodiversità e tipicità 2) Sapere i sapori 3) I tesori del Vesuvio e i loro custodi 4) Tutto il mondo è teatro: l’arte di vedere noi stessi
Raccordo con il P.T.O.F.: Capitolo 3. “Pianificazione curriculare”, punto d) “Curricolo unitario”, sezione “Offerta Formativa”, tematica “Territorio e tradizioni”, “Cittadinanza e Costituzione” e “Creatività”
o Progetti in collaborazione con Enti e Associazioni
La scuola prenderà parte a tutti i progetti proposti dal MIUR e svolti in collaborazione con Enti ed
Associazioni che, già realizzati nel precedente anno scolastico, hanno sortito positivi effetti, come ad
esempio:
- Strampalat;
- Opera domani;
- Frutta nelle scuole;
- Basket in cartella;
- Respect;
- Festival della Matematica;
- π greco;
- Puliamo il mondo;
- Festa dell’albero.
La scuola inoltre aderirà ad ulteriori progetti, come ad esempio il Progetto MIUR/UNICEF “Scuola Amica”
ed il Festival dei diritti dei bambini. In corso d’anno saranno comunque prese in considerazione ulteriori
proposte progettuali i cui obiettivi risultino coerenti con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
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o Progetti di InFormazione rivolti alle famiglie
Titolo: Incontro “Vaccinazioni in età pediatrica”
Promotore: III Circolo Didattico
Relatore: Dott.ssa Grazia Formisano Responsabile dell’Unità Operativa Materno Infantile del Distretto 51 ASL NA3SUD
Data incontro e durata: Sabato 28 ottobre 2017 dalle 9:30 alle 11:00
Sede: III Circolo Didattico – Sede Centrale
Descrizione: L’incontro è finalizzato a promuovere riflessione, confronto e approfondimento sul tema dell’obbligo vaccinale per gli alunni nella fascia dai 0 ai 16 anni, sancito dalla Legge 119 del 31 luglio 2017.
Titolo: La relazione positiva coni figli e la gestione dei conflitti
Promotore: III Circolo Didattico
Organizzatore: Cooperativa Irene ‘95 Impegnata nella gestione del Servizio di Sostegno alle Responsabilità Familiari dell’Ambito Territoriale n.22
Data incontro e durata: Nei mesi di Novembre e Dicembre 2017
Sede: III Circolo Didattico – Sede Centrale
Descrizione: Il progetto prevede una serie di incontri-confronti, con i genitori di bambini ed alunni del III Circolo Didattico, finalizzati a supportare la capacità nella gestione delle problematiche di base del rapporto genitori-figli: relazione, cura e gestione del conflitto.
Titolo: Sbulloniamoci - Genitori
Promotore: III Circolo Didattico
Esperti: Si prevede il coinvolgimento di esperti
Data incontro e durata: 2 incontri tra i mesi di Gennaio e Maggio
Sede: III Circolo Didattico – Sede Centrale
Descrizione: Il progetto nasce rivolto agli alunni di tutto il 3° Circolo per consolidare quei comportamenti positivi che promuovono l’inserimento ed il rispetto del singolo all’interno della comunità scolastica e di prevenire episodi ed atteggiamenti di prevaricazione e vittimismo che possono compromettere una sana crescita sociale. A tal fine, il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei genitori è di primaria importanza. Per tale motivo il progetto si estende anche ai genitori di tutti i plessi e prevede due incontri/ confronti con loro.
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o Visite didattiche
DESTINAZIONE LOCALITÀ PERIODO DESTINATARI S.PRIMARIA
DESTINATARI S.INFANZIA
Artigiano Brusciano Novembre-Dicembre 1°T-2°T-3°T-4°T-5°T-
1°C-1°D-2°C-1°A - Fiordaliso
Fiordaliso
Orto botanico Napoli Aprile-Maggio 1°T-1°C-1°D-2°C-3°C-
3°D-1°A Blu-Fucsia-Giallo-
Bianco-Rosso
Ecologia Bruscino Marigliano Aprile-Maggio 2°T-3°T-4°T-5°T-5°C-5°D /
Città della Scienza Napoli Marzo –Aprile-Maggio 3°T-4°T-5°T- 2°A-2°B
Blu-Fucsia-Giallo Dicembre - Gennaio 5°C-5°D- 5°A-5°B
Reggia di Caserta Caserta Maggio 4°T-5°T /
Agriturismo Cinciallegra Pollena Trocchia Febbraio -Marzo-Aprile Tutte le prime- 2°C Bianco- Rosso
Maggio / Verde-Arancione
Oasi WWF “La ghiandaia” – San Leucio Belvedere
San Leucio Caserta Febbraio-Marzo 4°A-4°B-4°C-4°D-5°C-
5°D /
Sito archeologico Villa Augustea
Somma Vesuviana Ottobre-Dicembre 4°C-4°D-5°A-5°B /
BAIA- Castello, terme, città sommersa
Baia -Napoli Maggio 5°A-5°B -5°C-5°D (Intera giornata)
/
Teatro Summarte Somma Vesuviana / Sede Centrale, Termini, 5°G 1 Rapp. – S.M. del
Pozzo in sede Tutti i plessi
Palazzo Reale e San Carlo Napoli Febbraio 4°A-4°B /
Museo Contadino Somma Vesuviana Ottobre-Novembre 2°A-2°B /
Scavi di Ercolano Ercolano Febbraio-Aprile 3°A-3°T /
Progetto Cineforum “Girando intorno al Vesuvio”
S. Anastasia Novembre-Febbraio Tutti i plessi. Tranne le
Classi 3° e la 5°C Fiordaliso
Palazzo Reale Ballo a corte Napoli Febbraio / Blu-Fucsia-Giallo
Bianco-Rosso
Palazzo Reale di Re e Regine Napoli Marzo-Aprile-Maggio 5°A-5°B 3-4-5 anni plesso
Termini e Fiordaliso
Visita presepi Scafati Dicembre Bianco-Rosso-Blu
Museo di San Martino Napoli Dicembre 3°C-3°D-4°A-4°B-4°C-
4°D-5°A-5°B /
Fattoria BENEDUCE “La vendemmia”
Somma Vesuviana Novembre / 3-4-5 anni
Plesso Termini
Mt Communication Scopriamo la nostra Terra:
“Aspettando il Natale” Pomigliano Dicembre /
4-5 anni plesso Termini e Fiordaliso
Museo Archeologico Napoli Febbraio-Aprile 3°A-3°T /
Villaggio di Babbo Natale Varcaturo Dicembre 2°A-2°B /
La progettazione delle visite sarà integrata con le uscite previste nell’ambito del Progetto “Scuola Viva”.
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Inclusione Scolastica
BES (DVA – DSA – Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale)
La politica dell’inclusione prevede che vengano date ad ognuno pari opportunità di crescita e di
apprendimento rimuovendo nell’ambiente quelle barriere, non solo fisiche, che possano ostacolarle.
L'inclusione scolastica, perché sia effettiva, deve interessare tutte le componenti professionali che
operano nella scuola, e non solo il docente di sostegno, ovvero dirigenti scolastici, docenti, personale ATA,
studenti e famiglie, nonché tutti gli operatori istituzionali deputati al perseguimento degli obiettivi di
inclusione e che vivono l'esperienza scolastica inclusiva in termini di impegno per il "supporto" alle alunne/
alunni con particolari esigenze.
Per la presa in carico e il coordinamento di tutte le azioni riferite all’inclusione, ivi compresa la stesura
del PAI, nella nostra Istituzione è istituito il GLI costituito dai docenti di sostegno, docenti dei consigli di
classe/ sezione e, secondo le situazioni, dagli attori esterni coinvolti nel processo di crescita dell’alunno.
o Protocollo per DSA e altre certificazioni (ADHD, borderline…)
La Legge 170/2010 (8 ottobre), riconosce ed unifica, a livello nazionale i DSA e le iniziative da
intraprendere al fine di rimuovere gli ostacoli nei casi di:
- Dislessia
- Disgrafia
- Disortografia
- Discalculia
La legge riguarda anche alcuni casi di Disturbi evolutivi specifici, funzionamento cognitivo limite, ADHD…
Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) è lo strumento indispensabile per monitorare il percorso
scolastico dello studente.
Siccome ogni situazione è diversa da bambino a bambino bisognerà pianificare un percorso rispondente
ai reali bisogni dell’alunno. Il documento viene redatto con la collaborazione dei genitori e, una volta
acquisita una diagnosi specialistica, il consiglio di classe elabora il PDP. Per ciascuna materia, devono essere
individuati gli strumenti dispensativi e compensativi, e non gli obiettivi come nel PEI (alunni DA) per
consentire allo studente il raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni.
Sintesi del percorso da attuare in caso di diagnosi Legge 170
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Il Piano Personalizzato focalizza l’attenzione su: - Dati generali con l’analisi della situazione dell’alunno
- Livello delle competenze raggiunte nelle diverse aree
- Gli obiettivi e i contenuti previsti dell’anno scolastico e la metodologia con le misure compensative
e dispensative
- Le modalità di verifica
- La valutazione in itinere e finali con le indicazioni sul come viene effettuata
- I rapporti con la famiglia, con particolare riferimento alla parte dei compiti da svolgere a casa
Verifica e valutazione – Ciascun docente della classe è corresponsabile del progetto formativo elaborato
per l’alunno con DSA e “attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti”. Pertanto, così come
propugnata dalla Legge 53 del 2003 e da uno dei suoi decreti applicativi, il D. Lgs. n.59 del 2004, ogni
alunno sarà valutato secondo il proprio Piano, anche in relazione alle misure compensative e dispensative
adeguate alle singole situazioni. La strutturazione delle verifiche dovrà consentire allo studente di mostrare
il grado di prestazione migliore possibile. Ciascun docente, per la propria disciplina, definisce le modalità
più facilitanti con le quali le prove, anche scritte, vengono formulate. Le eventuali prove scritte di lingua
straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà che presenta
lo studente. La prestazione orale è privilegiata e considerata come compensativa della prestazione scritta.
o Protocollo per alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale (anche con
riferimento ad alunni stranieri)
Tale protocollo percorre le stesse linee individuate per gli alunni DSA, con esclusione della necessità
della presa in atto della diagnosi specialistica.
Dalla nota ministeriale del 22 Novembre 2013 prot 2563: “Qualora nell’ambito del Team docente si
concordi di valutare l’efficacia di strumenti specifici, questo potrà comportare l’adozione e quindi la
compilazione di un PDP con eventuali strumenti compensativi e misure dispensative”. Non è compito della
scuola certificare alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e
necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
Nel caso di situazioni problematiche la nostra Istituzione procede con i seguenti step:
- Utilizzo di strumenti specifici (test e griglie) per l’individuazione di difficoltà e/o potenzialità e
registrazione dei risultati
- Condivisione dei risultati emersi nel consiglio di classe
- Incontro con i genitori per definire e ottimizzare il PDP
- Verifiche in itinere e finale dei PDP a cura del GLI
o Protocollo per DVA
La nostra Istituzione, al fine di realizzare una efficace e funzionale progettazione, quanto più
rispondente alle caratteristiche dell’operatività, è attenta nel valutare i bisogni formativi degli alunni
diversamente abili.
58
Essa indaga non solo sulle competenze prettamente didattiche e relazionali, ma soprattutto sugli aspetti
che riguardano l’alunno nel suo vissuto familiare, extrascolastico e riabilitativo. In seguito a ciò, per ogni
alunno con handicap, vengono redatti Il Profilo Dinamico Funzionale (che per effetti del decreto legislativo
n.66/2017 dal 1° Gennaio 2019 sarà sostituito dal profilo di funzionamento) e il Piano Educativo
Individualizzato (P.E.I.), momenti concreti in cui si esercita il diritto all’istruzione e all’educazione
dell’alunno con disabilità (Legge 104/92).
La progettazione educativa, formativa e riabilitativa di un "progetto di vita" tiene conto del ruolo attivo
che l'individuo dovrà svolgere all'interno della società; riguarda tutti gli insegnanti poiché l’intera comunità
scolastica è chiamata a:
- favorire e potenziare gli apprendimenti
- adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni con disabilità.
- rendere le famiglie più consapevoli e quindi orientarle verso progetti realistici sul futuro dei propri
figli
In seguito all’acquisizione della documentazione necessaria e alla verifica della completezza del fascicolo
personale, la scuola procede attuando il percorso per l’inclusione.
Strategie metodologiche e didattica – La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta
l’adozione di strategie e metodologie, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il
tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici,
di ausili informatici, di software e sussidi particolari.
Percorso per l’INCLUSIONE:
Conoscenza degli alunni sotto il profilo biopsichico, socio-relazionale e cognitivo e familiare
Raccolta di tutte le informazioni attraverso un’attenta e sistematica osservazione dei soggetti, con rielaborazione e analisi dei dati
Individuazione delle aree di maggiore potenzialità, sulle quali risulta impostato lo sviluppo della formazione e la promozione degli alunni con handicap (tenendo conto delle indicazioni emerse dai documenti degli operatori sanitari, e dai colloqui con le famiglie)
Programmazione degli interventi educativi predisponendo obiettivi, metodologie e strategie didattiche individualizzate e integrate nel percorso didattico ed educativo della classe di appartenenza
Gestione equilibrata delle risorse umane e materiali, anche in considerazione della possibilità di usufruire di personale specialistico messi a disposizione dal Comune; di tale assistenza usufruiscono gli alunni con particolari problematiche rilevate e certificate durante gli incontri con l’equipe multidisciplinare dell’ASL
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Inoltre per promuovere il processo d’inclusione vengono attuate le seguenti azioni:
Verifica e valutazione – Le verifiche delle abilità progressivamente acquisite, vengono registrate su
apposite griglie di osservazione per ogni singolo alunno, diversificate secondo le individuali competenze e
capacità e sono riferite agli obiettivi previsti nei singoli PEI. La valutazione, inoltre, sarà sempre considerata
come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance, sarà riferita a:
- comportamento;
- discipline;
- attività svolte sulla base dei documenti previsti dall’Art 12 comma 5, della Legge 104 del 1992,
Piano Educativo Individualizzato.
Gestione, in modo alternativo, delle attività d’aula
Organizzazione dei curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive
Tutti i progetti mirano allo sviluppo delle potenzialità della persona disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione (Art 314, comma 2 del D.L.gs del 1994)
Utilizzo, in modo graduale e progressivo, di più codici di comunicazione che facilitino la didattica e la rendono flessibile alle esigenze individuali, per accrescere l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento
Condivisione di linee comuni pedagogiche e di condotta tra insegnanti di sostegno e curricolari nella gestione dell’intero gruppo classe
"Agganciare" il più possibile, il lavoro dell'alunno a quello del gruppo classe
60
Continuità
La continuità tra i diversi ordini di scuola è il cardine del curricolo unitario.
Pertanto progetti specifici sono elaborati dalla scuola tenendo
presente che la continuità deve fare riferimento concreto a:
- realtà educative;
- impostazione pedagogico-didattica;
- modalità di organizzazione delle
attività;
- rapporti fra scuola e famiglia e fra scuola
e territorio.
Nella realizzazione ed implementazione dei progetti sono coinvolti gli alunni frequentanti l’ultimo anno
della scuola dell’infanzia, delle classi prime e quinte del Circolo.
Con la Scuola secondaria di primo grado, inoltre, sono previsti incontri tra i docenti per la comparazione
del percorso formativo e delle competenze di raccordo e sono stati attivati accordi per il monitoraggio dei
risultati a distanza nel tempo a breve e lungo periodo, così come previsto nell’Obiettivo di Processo N. 4 del
Piano di Miglioramento.
Azioni di Continuità:
Comunicazione di dati sull’alunno
Comunicazione di informazioni sull’alunno in collaborazione con la famiglia
Coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali
Formazione delle classi iniziali
Sistema di valutazione degli alunni
Monitoraggio dei risultati dell’alunno nel tempo a breve a lungo periodo
61
Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD
Premessa
Il Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD (D.M. n.851 del 27/10/2015) si pone nell’ottica “di scuola non
più unicamente trasmissiva e di scuola aperta e inclusiva in una società che cambia”. L’animatore digitale
individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del
19/11/2015) “Favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate
all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano
nazionale scuola digitale. Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a valere sulle risorse del DM n.
435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Ambiti di intervento
•Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi
Formazione interna
•Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa
Coinvolgimento della comunità
scolastica
•Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di codingper tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure
Creazione di soluzioni
innovative
62
Azioni ed interventi nel corso del triennio 2016/2019
OBIETTIVI ATTIVITÀ / CONTENUTI
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Sviluppare, migliorare e integrare l’innovazione
didattica e la cultura digitale nell’Istituto.
o Formazione specifica per Animatore Digitale mediante la partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
o Percorsi di formazione e/o autoformazione, anche in assetto di piccoli gruppi e/o per ordine di scuola (per la scuola primaria, sotto forma di ricerca-azione, utilizzando una percentuale delle ore di programmazione), rivolti ai docenti e al personale ATA, su: - uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola; - uso di alcuni software Open Source. - uso delle LIM; - metodologie e uso degli ambienti per la didattica digitale integrata; - sviluppo e diffusione del pensiero computazionale (coding); - uso di applicazioni utili per l’inclusione; utilizzo di testi digitali;
o Avvio all’uso del registro elettronico. o Segnalazione di eventi e opportunità formative in ambito digitale. o Avvio e mantenimento di uno sportello permanente di assistenza.
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o Sviluppare le competenze digitali degli alunni
o Condividere le esperienze digitali
o Costituzione di uno staff costituito da docenti e/o ATA che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi.
o Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici.
o Favorire la comunicazione attraverso gruppi in app scaricabili su smartphone.
o Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. o Aggiornamento costante del sito internet della scuola, anche in
riferimento alle azioni svolte per il PNSD. o Pubblicizzazione delle azioni svolte per il PNSD anche attraverso i Social
Network (spazio Facebook). o Introduzione al digitale di alcune sezioni di scuola dell’infanzia. o Formazione per gli studenti e le famiglie su: cittadinanza digitale,
Cyberbullismo. o Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione
delle buone pratiche.
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Utilizzare e potenziare gli strumenti didattici e
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innovazione digitale
o Accesso ad Internet wireless per tutto il personale della scuola. o Accesso ad Internet wireless per tutte le classi della scuola o Dotazione di una classe per plesso di un PC o Notebook o tablet. o Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature tecnologiche della
scuola (aule informatiche, LIM, Notebook, PC, tablet). o Partecipazione ai bandi PON FESR per incrementare le attrezzature in
dotazione alla scuola. o Condivisione di materiali digitali. o Sviluppo del pensiero computazionale o Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica o Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione. o Selezione e presentazione di Siti dedicati e Software Open Source utili
alla didattica e all’amministrazione. o Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali
scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. o Partecipazione ad eventi, workshop e concorsi sul territorio.
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Rapporti Scuola - Famiglia
Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la costruzione,
realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni dei bambini e degli alunni.
Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli docenti, dai Consigli
di Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto offre alle famiglie un ventaglio di diverse
opportunità di colloquio e di incontro.
•Due incontri annuali, nei mesi di febbraio e giugno, al termine di ogni quadrimestre. Ilprimo per la visione degli elaborati e un approfondimento sull’andamento educativoindividuale. Il secondo per la consegna degli elaborati dei bambini
•Appuntamenti possibili su richiesta dei genitori e durante le assemblee di classe
Scuola dell’Infanzia
•Due incontri annuali, nei mesi di febbraio e giugno, al termine di ogni quadrimestre, perla consegna dei Documenti di valutazione
•Due nei mesi di novembre e marzo per colloqui individuali e presa visione dei risultatidella valutazione bimestrale (pagellino)
•Appuntamenti possibili su richiesta dei genitori e durante le assemblee di classe
Scuola Primaria
•Consiglio di Istituto
•Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe con la presenza dei rappresentanti deigenitori eletti
Organi Collegiali
•Preferibilmente su appuntamento
Dirigente
•Lo sportello a cadenza mensile è finalizzato alla raccolta di eventuali richieste-proposte divalenza significativa
Attivazione di uno sportello di ascolto
4. Progettazione organizzativa e Governance d’Istituto
a) Risorse della scuola
b) Organigramma 2017/2018
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c) Funzionigramma 2017/2018
Collaboratori del Dirigente e altre figure di sistema
Ruolo Nominativo Responsabilità
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Margherita Carillo
o Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza impedimento impegni non derogabili assumendo ruolo e responsabilità connesse; lo coadiuva nell’organizzazione didattica e nella gestione delle risorse.
o Provvede (coordinando i responsabili di plesso) alle sostituzioni dei docenti assenti secondo i criteri stabiliti, concordando preventivamente con il D.S. le sostituzioni da retribuire.
o Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze. o Svolge compiti di vigilanza nel rispetto del Regolamento di Istituto. o Collabora alla preparazione e funzionamento degli organi collegiali e
alla diffusione delle informazioni interne. o Garantisce la presenza in Istituto, per il funzionamento dell'attività
didattica. o Collabora nell'organizzazione di eventi e manifestazioni, in accordo con
strutture esterne all'Istituto. o Collabora con il D.S. e con i responsabili alla sicurezza per la gestione
delle emergenze in caso di necessità. o Partecipa alle riunioni di staff con le FF.SS. e/o responsabili di plesso,
coordinatori di classe, responsabili di progetto. o Cura la consegna e la raccolta di qualsivoglia modulistica ai
coordinatori di classe, interclasse, sezione; cura la raccolta dei registri e della documentazione didattica dei docenti al termine dell’anno scolastico.
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Leonilde Romano
o Sostituisce il Dirigente in caso di sua assenza e di contemporanea assenza del vicario, garantendo le funzioni attribuite a quest’ultimo.
o Collabora al coordinamento del processo di apprendimento/valutazione degli alunni, nell’organizzazione dei percorsi di recupero, sostegno, approfondimento ed eccellenza.
o Svolge compiti di vigilanza, nel rispetto del Regolamento di Istituto. o Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze. o Partecipa alle riunioni di staff con le FF.SS. e/o responsabili di plesso,
coordinatori di classe, responsabili di progetto. o Collabora con il D.S., con il Vicario e con i responsabili della sicurezza
per la gestione dell’emergenza in caso di necessità. o Curala consegna e la raccolta di qualsivoglia modulistica ai coordinatori
di classe, interclasse, di sezione; cura la raccolta dei registri, della documentazione didattica dei docenti al termine dell’anno scolastico.
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Florinda Durevole
Infanzia o Svolge compiti di vigilanza e di sicurezza. o Collabora alla diffusione delle informazioni interne. o Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze. o Coordina attività, prove di accertamento, verifiche, monitoraggi. o Coordina manifestazioni, visite guidate e uscite didattiche a livello di
plesso.
Maria Pia Feola
Infanzia
Concetta Alterio
Primaria
67
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ini Giuditta Cardamone
Infanzia o Svolge compiti di vigilanza e di sicurezza. o Collabora alla diffusione delle informazioni interne. o Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze. o Coordina attività, prove di accertamento, verifiche, monitoraggi. o Coordina manifestazioni, visite guidate e uscite didattiche a livello di
plesso.
Amalia Maione
Infanzia
Giuseppina Aliperta
Primaria
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Emilia Aliperti
Infanzia Fiordaliso o Svolge compiti di vigilanza e di sicurezza. o Collabora alla diffusione delle informazioni interne. o Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze. o Coordina attività, prove di accertamento, verifiche, monitoraggi. o Coordina manifestazioni, visite guidate e uscite didattiche a livello di
plesso.
Giuseppe Allocca
Primaria Fiordaliso
Teresa Rea
Primaria S.M. del
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Clara Angrisani
Classi I
o Ai coordinatori di classe spetta il compito di favorire il coordinamento delle attività delle classi parallele; attiveranno quanto può essere utile al miglior profitto e comportamento degli alunni.
o Al coordinatore vengono segnalati i casi di alunni/e che presentino difficoltà di apprendimento, di inserimento in classe, di regolare frequenza.
o I coordinatori di classe sono anche delegati a presiedere i Consigli di interclasse in mancanza del Dirigente
Concetta Fontanarosa
Classi II
Giulia Feola
Classi III
Giuseppina Rianna
Classi IV
Leonilda Romano
Classi V
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AREA 1 – GESTIONE P.T.O.F. o Progettualità e attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione
relative a P.T.O.F., R.A.V., P.D.M. o Prove INVALSI. o Curriculo verticale e nuove Indicazioni Nazionali. o Processi di valutazione.
Giuseppina Monda
Anna Boccia
AREA 2 – SUPPORTO AI DOCENTI o Accoglienza. o Coordinamento attività di formazione e aggiornamento dei docenti. o Gestione laboratori informatici e sito web. o Implementazione servizi e attività digitali e utilizzo delle nuove
tecnologie. o Supporto prove INVALSI. o Biblioteca.
Caterina Prisco
68
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.F. Maria Pia Feola
AREA 3 – SUPPORTO AGLI ALUNNI o Cura accoglienza, frequenza e benessere degli alunni. o Processi di Continuità. o Attività di integrazione, compensazione e recupero. o Coordinamento delle attività e dei gruppi di lavoro afferenti a BES,
sostegno, diversità, inclusione. o Elaborazione/Gestione PAI
Francesca Raffaele
Rosa Allocca (57) AREA 4 – RAPPORTI CON L’ESTERNO o Rapporti con l’Ente locale e Istituzioni ed Agenzie Educative del
territorio. o Coordinamento attività esterne proposte alla scuola, uscite didattiche,
visite guidate e viaggi di istruzione. o Percorsi genitori. Rosamaria Napolitano
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Caterina Prisco
o Favorisce la digitalizzazione nella scuola. o Diffonde politiche legate all’innovazione didattica tramite: azioni di
accompagnamento e di sostegno al PNSD sul territorio; creazione di gruppi di lavoro; coinvolgimento di tutto il personale della scuola.
Gruppi di lavoro e Commissioni
Gruppo di lavoro / Commissione Responsabili Componenti
Staff del Dirigente D. S. Collaboratrici - FFSS - Responsabili Plesso
(flessibilità secondo tipo incontro)
Sicurezza D. S. RSPP-RLS-figure sensibili
GOP / PON-POR D. S. Collaboratrici - FFSS
Docenti infanzia/primaria
NIV / PDM / RAV D. S. Collaboratrici - FFSS
Docenti infanzia/primaria
P.T.O.F. FFSS Area 1 Docenti infanzia/primaria
Curriculo, Valutazione e Prove INVALSI FFSS Area 1 Docenti infanzia/primaria
PNSD – Innovazione didattica e digitale FFSS Area 2 Docenti infanzia/primaria
Promozione culturale FFSS Area 2 Docenti infanzia/primaria
GLI – GLH – GLHO – Inclusione FFSS Area 3 Docenti infanzia/primaria
Docenti di sostegno ed Enti esterni
Continuità e Dispersione FFSS Area 3 Docenti infanzia/primaria
Visite guidate FFSS Area 4 Docenti infanzia/primaria
Rapporti con il territorio – Progetti esterni – Concorsi
FFSS Area 4 Docenti infanzia/primaria
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5. Personale della scuola – Fabbisogno delle risorse umane e materiali
Ai sensi dell’art.1, comma 5 della legge 107/2015, i docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla
realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa attraverso l’espletamento di tutte o parte delle
seguenti attività:
- Attività d’insegnamento
- Attività di potenziamento (Es: sportelli didattici antimeridiani o pomeridiani)
- Attività di sostegno (Es: laboratori didattici)
- Attività di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (Es:
sdoppiamento di classi, sostituzione dei collaboratori di presidenza o dei fiduciari
di plesso)
Attività di sostituzione dei docenti assenti (fino a 10gg); in riferimento alle sezioni “L’organico
dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015
a) Organico
Posti comuni e di sostegno da Organico di diritto
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Posti per il potenziamento
Posti per il personale amministrativo e tecnico
b) Risorse materiali e digitali
SEDE CENTRALE Computer fissi
PC portatili LIM
Tablet
S. M. DEL POZZO Computer fissi
PC portatili LIM
TERMINI Computer fissi
PC portatili LIM
FIORDALISO Computer fissi
71
6. Formazione del personale
La legge 107/2015 ha sancito che la formazione del personale della scuola diventi obbligatoria,
strutturale e permanente (art.1 comma 124). La formazione è un dovere professionale oltre che un diritto
contrattuale. Ai singoli spetta inserire, nel proprio codice di comportamento professionale, la cura della
propria formazione come scelta personale prima ancora che come obbligo derivante dallo status di
dipendente pubblico.
In coerenza con il Piano Nazionale la nostra scuola ha costruito il Piano di Formazione e Aggiornamento
(PFT Piano Formativo Triennale), che rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi
trasversali attinenti alla qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a creare condizioni
favorevoli per dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia.
Il Piano si articola su tre livelli, ciascuno dei quali prevede specifiche azioni e linee operative. Nello
svolgimento della azioni, il personale è supportato dal referente per la Formazione e dall’Animatore
Digitale, con riferimento a tutto quanto concerne gli aspetti organizzativi e la gestione delle varie
piattaforme di riferimento (SOFIA, MOODLE, MEDILEARNING…).
a) Piano di Ambito – NA 20
Dal report della rilevazione dei bisogni effettuato nell’Ambito Territoriale NA 20 sono emerse diverse
esigenze con l’individuazione delle seguenti priorità di formazione.
Formazione del personale docente
o Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base
o Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
o Inclusione e disabilità
o Valutazione e miglioramento
o Autonomia organizzativa e didattica
o Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
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o Competenze di lingua straniera
o Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale 16
o Scuola e Lavoro a cui la nostra scuola
Circa l’80% del personale docente, nell’a. s. 2016/17, ha seguito la formazione dell’Ambito NA 20 della
prima annualità con proficua partecipazione e intende proseguire il percorso intrapreso.
Le attività prevedono un totale di 25h di formazione:
- interventi frontali o espositivi per 12 h;
- studio, approfondimento personale e/o collegiale ed eventuale documentazione anche in
modalità on line (preferibilmente con assistenza di tutor on line) per 6 h;
- attività di laboratorio e ricerca (in forma di sperimentazione in classe, di confronto, di ricerca-
azione, di simulazione, di produzione di materiali) per 7 h.
Formazione del personale ATA
La formazione del personale ATA concorre ad una piena attuazione dell’autonomia scolastica, per il
miglioramento dei processi organizzativi e didattici, nonché per l’effettiva innovazione dell’intero Sistema
Istruzione. Sono coinvolte tutte le figure: DSGA, Assistenti Amministrativi, Collaboratori scolastici
L’Ambito NA 20 attiverà corsi di formazione che tengano conto della specificità dei profili professionali,
anche in relazione alla legge n.107/2015; le esigenze emergenti riguardano:
Appena sarà definito il piano delle attività d’Ambito, tutti il personale del Circolo saranno stimolati e
orientati a partecipare secondo le priorità individuate a livello di Circolo. In particolare molti hanno già
effettuato in sede attività formative per la gestione dell’emergenza e del primo soccorso; il percorso potrà
essere integrato/completato a livello di Ambito.
Per i collaboratori scolastici:
o l’accoglienza e la vigilanza e la comunicazione;
Nella nostra scuola le priorità emerse sono
Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
Valutazione e miglioramento
Inclusione e disabilità
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o l’assistenza agli alunni con disabilità;
o la partecipazione alla gestione dell’emergenza e del primo soccorso.
Per il profilo amministrativo:
o il servizio pubblico: dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato;
o i contratti e le procedure amministrativo-contabili;
o le procedure digitali sul SIDI;
o la gestione delle relazioni interne ed esterne;
o le ricostruzioni di carriera e i rapporti con le ragionerie territoriali.
Per il D.S.G.A.:
o autonomia scolastica: dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato;
o la gestione del bilancio della scuola e delle rendicontazioni;
o le relazioni sindacali;
o la nuova disciplina in materia di appalti pubblici (Dlgs.50/2016) e gli adempimenti connessi
o con i progetti PON;
o la gestione delle procedure di acquisto attraverso il mercato elettronico;
o la disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative;
o la gestione dei conflitti e dei gruppi di lavoro;
o il proprio ruolo nell’organizzazione scolastica e la collaborazione con gli insegnanti e con il
o dirigente scolastico nell’ambito dei processi d’innovazione della scuola;
o la gestione amministrativa del personale della scuola
Nella nostra scuola le priorità da contemperare sono:
74
Appena sarà definito il piano delle attività d’Ambito, tutti il personale del Circolo saranno stimolati e
orientati a partecipare secondo le priorità individuate a livello di Circolo. In particolare molti hanno già
effettuato in sede attività formative per la gestione dell’emergenza e del primo soccorso; il percorso potrà
essere integrato/completato a livello di Ambito.
b) Piano d’Istituto
Il piano di formazione d’istituto si snoda su due livelli che, corrispondendo ad esigenze formative
rilevate o connesse alle azioni strategiche dell’istituto e al PDM, mirano a:
P.N.S.D
Il trascorso a.s. ha visto coinvolte diverse figure professionali nelle azioni organizzate dal MIUR per
promuovere il PNSD. L’animatore digitale ed il team hanno concluso le prime due fasi della formazione
erogata da una delle scuole polo.
Il personale amministrativo, dieci docenti, l’addetto al presidio di pronto soccorso tecnico, il Dirigente
Scolastico e il DSGA hanno partecipato alle prime fasi di formazione.
La nostra istituzione continua ad essere impegnata nel coinvolgimento del suo personale nelle nuove
azioni del PNSD che saranno programmate per il suo ulteriore sviluppo. L’animatore digitale, unitamente al
dirigente scolastico, all’interno della scuola, ha promosso e organizzato diverse attività di formazione dei
docenti per promuovere sia la cultura digitale sia la diffusione di buone e innovative pratiche educative.
o Laboratori digitali
I Laboratori perseguono l’obiettivo generale di gestire un intervento sulle competenze chiave con
specifico riferimento alla “Competenza Digitale” al fine rendere autonomi i docenti sull’utilizzo delle nuove
tecnologie e dei servizi digitali. Intendono specificamente fornire ai docenti le competenze di cui hanno
bisogno per promuovere una didattica che utilizzi strumenti tecnologico/digitali per meglio corrispondere a
specifici bisogni formativi. I docenti selezionano il percorso, sulla base delle conoscenze rilevate in ingresso
e rispetto agli obiettivi da raggiungere. I Laboratori hanno una proiezione triennale, sono progressivi e
replicabili, prevedono attività interattive con immediata applicazione di quanto appreso, promuovono la
condivisione di buone pratiche. I Laboratori si articolano in tre fasi le cui azioni dovrebbero tendere a far
acquisire agli insegnanti competenze sempre più sofisticate.
diffondere l’innovazione digitale attraverso le azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale e azioni complementari sviluppate a livello di Circolo
favorire il processo di autovalutazione e gli esiti delle valutazioni nazionali INVALSI
promuovere una cultura della sicurezza
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o CODEMOOC (Pensiero Computazionale)
Coding in your Classroom, Now!” è una formazione che si articola in 20 h in presenza e 48 h on-line, è
curata dal prof. Alessandro Bogliolo, erogata in modalità aperta dall'Università di Urbino sulla piattaforma
europeanmoocs.eu, riconosciuta dal MIUR, e mira a fornire agli insegnanti strumenti metodologici e
consigli utili grazie ad un trasferimento di conoscenza e alla condivisione di buone pratiche tra colleghi, al
fine di favorire la diffusione del coding nella scuola, contribuendo in modo significativo e sistematico allo
sviluppo del pensiero computazionale come competenza trasversale.
La metodologia rispecchia il modello di apprendimento collaborativo. Il tutto corrisponde pienamente
alle esigenze formative emerse dall’analisi dei bisogni della nostra istituzione.
o Microsoft
La nostra scuola ha aderito alle iniziative promosse dalla Microsoft nell’ambito del protocollo d’intesa
sottoscritto con il MIUR “A supporto della promozione e dello sviluppo della cultura digitale nella Scuola”
che prevedevano seminari di formazione/informazione su:
1) Didattica e innovazione;
2) Imparare giocando? Non è mai stato così facile;
3) Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
4) Importanza delle lingue straniere;
5) Inclusione e accessibilità
Competenze I Fase
•alfabetizzazione digitale di base e abilità nel saper scegliere e utilizzare software didattici e contenuti web accessibili, adatti per raggiungere gli obiettivi standard dei curricula
•utilizzo delle tecnologie di base per supportare la progettazione e gestione di lesson plan e per la realizzazione di innovativi metodi di valutazione
Competenze II Fase
•uso delle tecnologie per organizzare, gestire e monitorare innovative attività didattiche
•capacità di integrare strumenti software e applicazioni in specifiche attività disciplinari con i metodi di insegnamento centrati sullo studente
•impiego delle TIC per realizzare attività collaborative al fine di favorire la comprensione da parte degli studenti dei concetti chiave e la loro riutilizzazione per risolvere problemi complessi del mondo reale
Competenze III Fase
•progettazione di risorse e ambienti didattici basati sulle TIC
•utilizzo delle TIC per sostenere la “creazione” di conoscenza, il pensiero critico, il supporto di un apprendimento continuo e riflessivo e la realizzazione di comunità di apprendimento per studenti e collegi
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Nello specifico si è inteso approfondire il nuovo strumento integrato in Office 365 che permette di
creare un workspace condiviso tra i membri di un gruppo di lavoro e che unisce conversazioni, condivisione
di file, gruppi e cloud storage, tutto secondo le proprie esigenze.
Lo scorso anno scolastico vi è stato già un incontro in cui è stato trattato il tema “Competenze digitali e
nuovi ambienti per l’apprendimento”, a cui hanno preso parte il 90% dei docenti della scuola, che è
risultato interessante e utile; si proseguirà per un ulteriore sviluppo del percorso formativo.
INVALSI e Processo di Autovalutazione
Coerentemente con quanto progettato nel Piano di Miglioramento (Obiettivo di Processo N. 1), la nostra
scuola avverte l’esigenza di attuare una significativa riflessione sul processo autovalutativo, soprattutto con
riferimento alle prove nazionali INVALSI, rispetto alle quali il miglioramento degli esiti costituisce uno degli
obiettivi prioritari scaturenti dal RAV.
Una riflessione mirata ad approfondire il percorso autovalutativo appare indispensabile in ragione di
istanze top-down (il RAV, il Piano di Miglioramento ecc.) e di un pensiero sempre più critico nei confronti
dell’istruzione “tradizionale” proveniente dal “basso” (genitori, mass media ecc..).
Il riferimento ai dati INVALSI è ineludibile in quanto essi restituiscono una “foto” circa la propria
condizione rispetto alle prove svolte nelle materie previste; quindi confrontarsi con essi costituisce un
momento di verifica profonda e di attenta analisi della propria situazione, arrivando fino all’identità
professionale, che non si ferma agli esiti delle prove ma si estende anche ai giudizi sul senso
dell’insegnamento e della scuola.
Si intende conseguentemente promuovere un’azione formativa che coinvolgerà tutti i docenti della
scuola primaria ed in particolare le figure impegnate nella gestione delle prove INVALSI e nella
somministrazione delle stesse, secondo una metodologia soprattutto di natura riflessiva e interattiva, con
un primo step in questo a.s. e il suo sviluppo/verifica nei prossimi due con i seguenti obiettivi:
Accompagnare gli insegnanti alla lettura dei dati INVALSI facendo emergere le aspettative, le ansie, le incertezze che riguardano l’INVALSI e la valutazione in generale
Offrire spunti utili ad un approfondimento delle caratteristiche della didattica
Gettare una luce sugli elementi di positività dell’esperienza di valutazione e di quella INVALSI in particolare
Ottenere un miglioramento degli esiti nelle prove INVALSI
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Sicurezza
La nostra scuola è impegnata a promuovere diffusamente una cultura della sicurezza tra tutti i suoi
operatori.
Nell’a.s. 2016/17 si è realizzata un’ampia attività di formazione che ha coinvolto tutto il personale
(formazione di base) e le figure sensibili (ASPP, primo soccorso, prevenzione incendi): alcune attività sono
state attuate autonomamente dalla scuola, altre svolte in collaborazione con l’USR Campania e il centro
LUPT della Università di Napoli.
Quest’anno (e nei prossimi) tali attività continueranno, garantendo la formazione di base al nuovo
personale in ingresso che non l’ha già svolta, e tutti gli aggiornamenti che si presentano necessari
soprattutto per le specifiche figure previste dal servizio di prevenzione e protezione.
c) Piano Individuale
La nostra scuola promuove la partecipazione del personale a tutte le iniziative di formazione organizzate
a diversi livelli che rientrano nei suoi obiettivi e che possono interessare o rispondere a specifiche esigenze
professionali.
Gli ambiti prioritari di riferimento, coerentemente con quanto contenuto nel Piano di Miglioramento
(Obiettivo di Processo N. 1 e N. 3), sono relativi a:
1) Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base
2) Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
3) Valutazione e miglioramento
4) Inclusione e disabilità.
Le proposte che pervengono sono condivise con il personale, attraverso i vari canali di comunicazione, in
modo da favorirne la partecipazione autonoma e più confacente allo sviluppo della propria professionalità.
Al termine del percorso di formazione, ogni docente compila un questionario per monitorare le
competenze maturate e renderle disponibili nella scuola secondo uno spirito di condivisione di buone
pratiche.
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7. Allegati
a) Regolamento d’Istituto
b) Patto di Corresponsabilità
c) Atto di indirizzo
d) Documento di Valutazione
e) Piano di Miglioramento
3° CIRCOLO SOMMA VESUVIANA (NA) Via S. Maria del Pozzo – tel. 081 8939224 - fax 081 5318529
Uff. Serv. H67 – C.F. 94102620633 - COD. MECC. NAEE33500L – [email protected]
REGOLAMENTO DI CIRCOLO
3° Circolo Didattico di Somma Vesuviana (Na) Regolamenti di Circolo
Al corretto funzionamento di un sistema complesso come la scuola concorrono la
responsabilità, la professionalità, la coerenza e l’impegno di ognuno.
“La scuola – nell’ambito della nuova normativa sull’Autonomia alle Istituzioni scolastiche – è
chiamata ad essere centro dei servizi e di promozione culturale. Sulla base di questi principi tutti
coloro che operano nell’Istituzione Scolastica attuano – ognuno nel proprio ambito di intervento,
ma con temi comuni – un servizio volto alla piena realizzazione delle finalità e degli obiettivi
definiti nel Piano dell’Offerta Formativa. Pertanto, sia il momento culturale e progettuale sia il
momento organizzativo rivestono un’importanza fondamentale nella loro complementarietà”.
NORME GENERALI
• Tutti gli operatori della scuola devono porre la massima attenzione nella vigilanza degli alunni per tutto il tempo in cui si trovano a scuola.
• Gli obblighi di vigilanza decorrono dal momento dell’ingresso degli alunni nei locali scolastici sino all’uscita.
• La vigilanza degli alunni deve essere garantita in maniera più ampia: i bambini non vanno mai lasciati soli; in caso di necessità ci si rivolga al personale addetto e, per ogni evenienza da affrontare o situazione da chiarire, si comunichi con i collaboratori del dirigente, con il dirigente stesso, con la segreteria. Si ricorda che è compito di ognuno vigilare affinché non avvengano incidenti segnalando, se è il caso al Dirigente scolastico, ai collaboratori, al DSGA particolari comportamenti e situazioni. Pertanto è necessario attenersi
scrupolosamente alle procedure previste dalle norme sulla sicurezza e di prevenzione. � Gli
insegnanti sono invitati ad adoperarsi affinché, durante le lezioni, “il rumore” normale di una classe non si manifesti in forma di disturbo per le altre e per la lezione stessa. Ogni insegnante è tenuto a ricordare ai bambini che la scuola è una comunità dove tutti devono poter convivere in forma civile e serena e che gli arredi, le aule, i bagni, la palestra, i laboratori, le strumentazioni vanno mantenuti e salvaguardati nell’interesse di tutti.
• Gli insegnanti per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni sono tenuti a trovarsi cinque minuti prima dell’orario delle lezioni ed assisterli all’uscita (art. 29, comma 5 CCNL 2006-2009).
• I genitori accompagnano gli alunni all’entrata della scuola e li attendono all’uscita. I docenti affideranno gli alunni ai rispettivi genitori o a chi ne fa le veci.
• Possono salire sugli scuolabus solo gli alunni risultati dagli elenchi forniti e aggiornati dall’EE.LL.
• Quando un alunno che solitamente usufruisce dello scuolabus viene ritirato da un genitore o altra persona delegata, la famiglia è tenuta a dare comunicazione scritta all’insegnante che provvederà a consegnare il bambino personalmente alla persona deputata al ritiro dello stesso.
• In caso di ritardo da parte dei genitori nel presentarsi a scuola per prendere in consegna i propri figli tutti gli operatori presenti (personale docente e non) nessuno escluso, sono tenuti ad assistere personalmente l’alunno ed a fare in modo che possa rientrare nel più breve tempo possibile sotto la diretta tutela dei genitori. In caso di grave impedimento, e solo dopo aver esperito tutte le possibilità, l’adulto che assiste il bambino deve rivolgersi alla polizia municipale o ai carabinieri.
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• Le giustificazioni delle assenze e dei ritardi saranno vistate dal docente presente in classe. Gli insegnanti sono tenuti a segnalare tempestivamente alla Dirigenza eventuali situazioni in cui, senza comprovata motivazione, l’alunno venga ritirato con significativa frequenza prima del termine o accompagnato dopo l’inizio dell’orario di lezione.
Eventuali autorizzazioni a entrate posticipate o uscite anticipate a carattere continuativo nel corso dell’anno devono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico, a cui i genitori devono rivolgersi documentando le ragioni di tale richiesta. L’alunno deve essere ritirato da un genitore o persona maggiorenne da lui delegato per iscritto.
• L’alunno entrerà in aula anche in caso di ritardo. I docenti sono tenuti a fare opera di persuasione nei confronti dei genitori riguardo il rispetto dell’orario scolastico.
• Non è ammesso l’allontanamento degli alunni dall’aula per motivi disciplinari affidandone la vigilanza al collaboratore scolastico.
• Il cambio dell’ora deve avvenire in modo celere. Evitare di lasciare, per qualsiasi motivo, la classe senza la presenza di un insegnante, rivolgendosi, in caso di necessità, al personale non docente presente sul piano. In assenza dell’insegnante di classe, in attesa del docente supplente, gli alunni devono essere vigilati dagli operatori e/o dagli insegnanti delle classi viciniori; comunque l’ufficio di Dirigenza o di segreteria deve essere debitamente informato. In caso di necessità l’obbligo della vigilanza prevale su quello dell’attività didattica.
• Durante l’intervallo la ricreazione si svolgerà in modo ordinato e sotto il controllo diretto dei docenti. Nell’intervallo da svolgersi negli spazi previsti e sotto l’attenta sorveglianza del docente, saranno vietati giochi, materiali e attrezzi che possano arrecare danno a se stessi o agli altri.
• L’accesso ai bagni dovrà avvenire con ordine e sarà controllato dai collaboratori scolastici.
L’utilizzo dei servizi igienici durante la prima e l’ultima ora delle lezioni deve essere consentito per reale necessità.
• L’ingresso sarà sorvegliato dal personale non docente che vigilerà anche affinché estranei non entrino nei locali e spazi della scuola.
• In caso di smistamento di alunni in altre aule, per supplenza o per motivi non precedentemente programmati, il docente riporterà i nominativi degli alunni ospiti sul registro di classe.
• I registri di classe devono essere ben conservati. Relativamente alla compilazione dei registri personali, dal momento che gli stessi possono assumere valore legale in caso di contenzioso, si ricorda che è obbligatorio compilare quotidianamente le pagine relative alle assenze, alle valutazioni e agli argomenti delle lezioni eventuali errori di scrittura vanno corretti sempre a penna nera e siglati. E’ assolutamente vietato cancellare e sbanchettare.
• Allo scopo di consentire un sereno svolgimento dell’attività scolastica, non è permesso l’ingresso dei genitori durante l’orario di lezioni per colloqui con i docenti tranne su specifico invito scritto degli stessi o per motivi di urgenza e comprovata necessità. Il colloquio e l’informazione alle famiglie trovano uno specifico spazio nell’ambito della programmazione delle attività funzionali all’insegnamento (art. 29 CCNL 2006/2009).
• In caso di infortunio il docente, pur senza creare situazioni di panico nei confronti dell’infortunato e degli alunni, non deve agire mai con superficialità e deve provvedere all’immediato soccorso, quindi a seconda della gravità del caso, avvertire il genitore e la Segreteria e chiamare, se necessario, il 118.
La tempestività della terapia costituisce condizione essenziale per un favorevole decorso della patologia. La denuncia di infortunio deve essere “immediata”.
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Occorre indicare sia la gravità dell’infortunio sia le conseguenze dello stesso. In particolare: precisare dettagliatamente il tipo di infortunio sia le conseguenze riportate: esporre le cause e le circostanze dell’incidente nonché le precise modalità citando i testimoni e dichiarando esplicitamente se il docente era presente o meno: in quest’ultimo caso si indicherà chi custodiva gli alunni in quel momento.
Occorre, al momento dell’incidente, ricordare ai genitori che il referto del Pronto soccorso in originale, dovrà essere consegnato in Presidenza per la pratica assicurativa nel più breve tempo possibile.
• Le comunicazioni ai docenti avverranno sempre attraverso circolari interne ed ogni docente è tenuto a prenderne visione apponendo la propria firma sul foglio predisposto.
• Durante le lezioni i cellulari devono essere rigorosamente spenti. Questo per evitare di disturbare le attività didattiche, essere distratti e, cosa più grave, filmare o fotografare situazioni della vita scolastica con lo scopo di diffonderle in rete. Si rammenta, a tale proposito, la severità delle norme relative alla privacy.
• Si ricorda inoltre che, per urgenze, è possibile effettuare o ricevere telefonate attraverso il telefono d’istituto.
• Eventuali assenze dal servizio e dalle riunioni degli organi collegiali devono essere tempestivamente comunicate e debitamente motivate, all’ufficio di segreteria, unitamente alla specificazione del proprio orario di servizio, anche nel caso di eventuale prosecuzione di tale assenza.
• Si ribadisce che i sussidi didattici devono essere richiesti al personale ATA (collaboratore scolastico) che provvederà a farlo pervenire nelle varie classi. La momentanea indisponibilità del suddetto personale non autorizza in alcun modo i docenti ad incaricare gli alunni per tale mansione.
• Le richieste di cambio turno fra docenti possono essere autorizzate se funzionali alle attività didattiche/educative. Esse devono pervenire con congruo anticipo e per iscritto, con la firma di tutti i docenti coinvolti.
• I docenti possono accedere ai locali della segreteria per pratiche, informazioni, ecc. nelle ore previste dall’orario di ricevimento (purché non durante le ore di lezione.
• La richiesta di fotocopie deve essere presentata dall’insegnante interessato al personale addetto con adeguato anticipo senza la realizzazione seduta stante. Il servizio sarà svolto,
compatibilmente con gli impegni di servizio, dalle ore 13,15 alle ore 14,00. � E’ fatto
divieto di fumare negli ambienti scolastici (Legge 11 Novembre 1975 n. 584, la Legge 16/01/2003 n.3, il DPCM 23/12/2003). I Docenti e i collaboratori scolastici, oltre ad essere tenuti a rispettare rigorosamente la legge, sono invitati a farli rispettare. Il divieto di fumo in presenza di alunni è esteso anche a cortili e giardini scolastici. Per tutto quanto non espressamente citato si rimanda alle disposizioni della normativa vigente e alle circolari interne.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Misure di tipo organizzativo della Scuola dell’Infanzia A.S. 2016/2017
• L’orario di entrata è dalle ore 8,30 alle ore 9,00 unificato per tutti gli allievi. • I bambini saranno accompagnati dai genitori all’ingresso delle sezioni di appartenenza. • Nel primo periodo di scuola per gli alunni delle sezioni di 3 anni si effettuerà un orario
flessibile come previsto dal “PROGETTO ACCOGLIENZA”.
• I bambini vanno affidati ai docenti. • I bambini che arriveranno oltre l’orario , non potranno usufruire del servizio mensa salvo
preavviso • I genitori sono tenuti a non dimenticare il buono mensa per il proprio figlio perché la scuola
non può lasciare sospesi e la consegna dei buoni è giornaliera. Scrivere sul retro del buono nome e cognome del bambino, sezione e data.
• Qualora l’insegnante di sezione risulti assente i genitori lasciano i bambini alle insegnanti delle sezioni adiacenti.
• I genitori sono pregati di non sostare nelle aule e negli spazi interni ed esterni della scuola più del necessario.
• L’accesso e la sosta delle autovetture negli spazi adibiti a parcheggio sono riservati al personale della scuola, pertanto i genitori devono utilizzare esclusivamente l’ingresso pedonale.
• I genitori non devono consentire ai propri figli, durante l’entrata o l’uscita da scuola, di utilizzare gli attrezzi ludici (giostra, scivolo …) presenti negli ambienti di passaggio e negli spazi esterni.
• Il personale della scuola, docente e non , è tenuto a far rispettare questo divieto • L’orario di uscita per i bambini è: dalle h. 16,00 alle h. 16,30 unificato per tutti gli allievi. • Le uscite anticipate continuative andranno autorizzate dal Dirigente Scolastico o da un suo
rappresentante e saranno concesse, come deliberato dal Consiglio di Circolo soltanto: - a casi eccezionali e documentati (per terapie riabilitative, motivi di salute).
• Le uscite anticipate occasionali dovranno essere limitate a casi eccezionali con richiesta e giustificazione scritta dal genitore all’insegnante di sezione. Le suddette uscite anticipate non dovranno essere abitudinarie.
• L’uscita anticipata è fissata prima del pranzo alle ore 12,00 . • Le assenze dei bambini devono essere sempre giustificate. Quando si protraggono per un
periodo superiore ai 5 giorni, compresivi di sabato e di domenica la riammissione del bambino è subordinata alla presentazione del certificato medico.
• Qualora l’assenza, superiore ai 5 giorni, è causata da motivi di famiglia è sufficiente avvertire le docenti prima che l’assenza abbia inizio e presentare giustificazione scritta e firmata al rientro.
• I bambini all’uscita verranno affidati solo ai genitori o ai delegati, individuati dagli stessi genitori, attivando in segreteria l’apposita procedura di delega.
• In caso di ritardo nel ritiro dei bambini, come da disposizioni vigenti, i bambini saranno affidati alla Polizia Municipale.
• Le quote versate per la partecipazione alle gite o alle visite d’istruzione, in caso di assenza o di ripensamento, non potranno essere restituite, se ciò comporta ulteriore aggravio alla quota individuale precedentemente stabilita.
• In caso di sciopero, i genitori, prima di lasciare il bambino a scuola, dovranno assicurarsi che siano presenti le insegnanti.
• I bambini devono indossare il grembiule (con fiocco del colore della sezione di appartenenza); inoltre dovranno essere vestiti in modo pratico, affinché siano stimolati all’autonomia (evitare quindi: salopette, bretelle, cinture, bottoni. .).
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• Nel periodo estivo i bambini indosseranno pantaloni blu e maglietta bianca, con fiocco del colore della sezione di appartenenza.
• Evitare di fare indossare ai bambini orecchini e collanine. Munire il proprio figlio di fazzoletti e di scarpe antiscivolo.
• I genitori sono tenuti a controllare gli zaini affinché non si portino a scuola oggetti che possano costituire pericolo.
• Si raccomanda di osservare le principali regole igieniche: pulizia dei capelli, delle unghie, della persona, degli indumenti.. ..); in caso di malattie infettive o pediculosi i genitori sono tenuti a comunicarlo.
• I genitori sono pregati di lasciare più numeri telefonici per la reperibilità e sempre un numero fisso.
• Nel caso in cui il bambino, pur essendo autonomo, dovesse avere necessità di essere cambiato, i genitori verranno avvertiti telefonicamente .
• Qualora sorgessero problemi di vario genere i genitori sono pregati di rivolgersi direttamente all’insegnante di sezione.
• Si raccomanda la partecipazione alle riunioni in quanto esse costituiscono una valida opportunità per costruire una positiva relazione tra genitori e docenti al fine di adottare uno stile educativo coerente, pur nel rispetto dei diversi ruoli.
Il Dirigente Scolastico e le docenti invitano tutti i genitori a rispettare le suddette regole per garantire un buon funzionamento della scuola nell’interesse dei bambini stessi. Si ringrazia tutti i genitori per la collaborazione.
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REGOLAMENTO
VISITE GUIDATE - USCITE DIDATTICHE
Alla luce delle indicazioni e direttive fornite dal M.I.U.R. si ritiene necessario disciplinare, a livello di Istituzione Scolastica, la materia mediante un apposito Regolamento Interno che consenta rispetto dei tempi, delle procedure e degli adempimenti a carico dei diversi soggetti coinvolti nella programmazione, progettazione e realizzazione dei viaggi di istruzione, visite guidate, ecc. PREMESSA Visite guidate e uscite didattichedevono essere coerenti con i progetti e le attività didattiche programmate dagli OO.CC. della Scuola già fin dall’inizio dell’anno scolastico. Devono configurarsi come vere e proprie attività complementari e non come semplici occasioni di evasione. Si considerano le iniziative distinte nelle seguenti tipologie:
- visita guidata:ha la durata di una intera giornata - uscita didattica:si conclude entro l’orario scolastico - viaggio di istruzione: prevede almeno un pernottamento fuori sede - viaggio
connesso ad attività sportive:viaggi finalizzati ad attività sportive.
FINALITÀ Integrazione della normale attività didattica sul piano della formazione generale dellapersonalità degli allievi. Socializzazione, acquisizione di cognizioni culturali ed integrative di quellenormalmente acquisite in classe. Le Visite e le uscitedevono prefiggersi un arricchimento culturale eprofessionale degli studenti. Necessaria una preparazione preliminare della visita /uscita didatticaa livellodi classi interessate.
DESTINATARI: Alunni della Scuola Primaria: gli spostamenti possono avvenire nell’ambito della Regione:E’ però possibile uno sconfinamento in altra regione qualora la località di destinazione sia confinante o comunque prossima ad altra regione.
. Alunni della Scuola dell’Infanzia: E’ consentito effettuare brevi visite od uscite didattiche secondo una programmazione di modalità e criterie adeguati all’età dei bambinii bambini
CRITERI –MODALITÀ ORGANIZZATIVE – COMPETENZE E PROCEDURE La proceduta della programmazione, progettazione ed attuazione delle uscite didattiche,delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione, costituisce per la complessità delle fasi e dellecompetenze un vero e proprio procedimento amministrativo.
NUMERO MASSIMO DI USCITE DIDATTICHE /VISITE GUIDATE Il Collegio dei docenti decide in merito al numero massimo delle uscite didattiche /visite guidate per ogni classe/sezione.
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PARTECIPAZIONE ALUNNI Possono essere approvate le visite e le uscite didattiche se vedono la partecipazione di almeno il 90% della classe o sezione Gli alunni eventualmente non partecipanti frequenteranno la scuola e verrannoinseriti in altre classi o sezioni presenti a scuola seguendo il piano di lavoro per loroprogrammato dagli insegnanti di classe. Nel caso l’uscita riguardi l’intera scuola, glialunni non partecipanti dovranno giustificare l’assenza.
ORGANI COLLEGIALI COMPETENTI Le uscite didattiche, le visite proposte, coerenti con le finalità, gli obiettivi ei contenuti elaborati nelle programmazioni di classe, sono proposti dal Consigli diInterclasse o di Intersezione che ne indicano gli accompagnatori e il referente. I Consigli di Interclasse/Intersezione devono dedicare particolare attenzione al quadro d’insieme delle iniziative e dei costi che esse comportano per evitare di sottoporre le famiglie ad impegni economici elevati Gli Insegnanti in occasione dell’assemblea dei genitori, illustrano le proposte riguardanti le visite guidate e le uscite didattiche previste con i relativi costi. Il piano delle uscite, visite guidate, viene approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Circolo nell’ambito del POF. In tal caso il Consiglio diCircolo può delegare il Dirigente Scolastico a valutare e ad autorizzare variazioni didate o nuove uscite o visite guidate non inserite nel piano approvato
DOCENTI ACCOMPAGNATORI L’incarico di accompagnatore costituisce modalità di prestazione di servizio e comporta l’obbligo di un’attenta ed assidua vigilanza degli alunni a tutela della loro incolumità ma anche a tutela del patrimonio artistico. Devono essere principalmente appartenenti alle classi/sezioni frequentate dagli alunni partecipanti all’uscita e si raccomanda che uno degli accompagnatori sia esperto della disciplina maggiormente coinvolta nel viaggio. Qualora l’uscita comporti una variazione d’orario oltre che nella classe destinataria anche in altre classi, è necessario il consenso preventivo dei docenti coinvolti Di norma, ci deve essere un docente accompagnatore ogni 15 alunni in relazione alla valutazione dei docenti e del Dirigente scolastico delle condizioni effettive in cui si realizza l’uscita (meta/trasporto/mezzo di trasporto/età/presenza di casi difficili nella classe o sezione, ecc.) Per motivi di sicurezza, ogni gruppo di alunni potrà effettuare l’uscita necessariamente in presenza di almeno 2 accompagnatori Per gli alunni diversamente abili ci deve essere un docente di sostegno per uno o due alunni, su valutazione del Dirigente Scolastico, o un assistente per ogni alunno. Nel caso si renda necessario per la vigilanza o per altri compiti propri del profilo, è possibile la partecipazione in qualità di accompagnatore anche di un’unità di personale collaboratore scolastico favorendo la rotazione di detto personale. Qualora l’uscita interessi la totalità delle classi o sezioni e sia necessaria la presenza di tutto il personale collaboratore scolastico della scuola per la vigilanza o per altri compiti connessi al proprio profilo, questo potrà partecipare purchè sia possibile il trasporto con i mezzi previsti E’ possibile la partecipazione del Dirigente Scolastico nella sua qualità di accompagnatore e con le disposizioni relative ai docenti accompagnatori DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO Tutti gli alunni e gli accompagnatori partecipanti alle visite ed alle uscite didattiche devono possedere un documento di riconoscimento (tesserino o altro distintivo) che dovrà essere ben visibile.
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I docenti effettueranno dei controlli in tempo utile affinché eventualmente vengano predisposti da parte dell’ufficio o dalle Ins.ti stesse. Gli accompagnatori effettueranno frequenti appelli per assicurarsi della presenza di alunni
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
Su proposta dei docenti interessati potrà essere consentita la partecipazione dei genitori nella veste di accompagnatori, con la relativa responsabilità in ordine alla vigilanza degli alunni,nei casi di particolari esigenze di assistenza. A condizione che non comporti oneri per il bilancio dell’Istituto.
MEZZI DI TRASPORTO I mezzi di trasporto da utilizzare possono essere:
- Pullman di Ditta di trasporto: in questo caso è necessario valutare almeno 3 preventivi ed acquisire i documenti previsti dalla normativa come indicati ai punti 9.7 e 9.8 della C.M. 291/1992. -Trasporto incluso nel pacchetto proposto dalle Agenzie.
- Scuolabus comunali secondo n. di uscite, periodi, orari e n. complessivo di capienza dei mezzi che annualmente l’Amm.ne Comunale mette e a disposizione della scuola. In questo caso non è necessario acquisire alcuna dichiarazione o documentazione in quanto mezzi ed autisti sono già in regola con le norme assicurative per svolgimento del servizio di trasporto scolastico Ogni altro mezzo deve essere preventivamente autorizzato OBBLIGO DEL CONSENSO SCRITTO DEI GENITORI in quanto gli allievi sono minorenni.
PERIODI DI EFFETTUAZIONE
Non nell’ultimo mese di lezione,entro il mese di aprile :Per la scuola dell’infanzia entro la prima decade di maggio.
ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI
Tutti i partecipanti a viaggi, visite, uscite didattiche devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Pertanto, si consiglia di controllare l’avvenuto pagamento della quota assicurativa. La polizza assicurativa stipulata dalla scuola annualmente copre anche questo tipo di attività.
SICUREZZA
Il numero dei partecipanti all’”uscita” (alunni ed accompagnatori) nel caso questa si effettui a mezzo pullman, deve rigorosamente corrispondere al numero dei posti indicati dalla carta di circolazione dell’automezzo. E’ fatto divieto agli alunni di allontanarsi da soli o a piccoli gruppi dagli insegnanti accompagnatori i quali non devono mai venir meno all’obbligo di sorveglianza. Ad ogni partenza i docenti dovranno sempre controllare la presenza degli alunni. E’ obbligatorio portare durante l’uscita, l’occorrente per il Primo soccorso. Pertanto è necessario farlo predisporre in tempo utile al personale Coll.Scol. E’ necessario che almeno uno dei docenti accompagnatori abbia con sé il telefono cellulare e comunichi il numero all’ufficio di segreteria per eventuali contatti.
STESURA DEL PROGETTO
Il/i docente/i di classe proponente/i viaggi e visite guidate sono tenuti: -alla stesura del progetto su apposito modulo da presentare in segreteria
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-ad informare i genitori circa gli scopi, le modalità ed i costi dell’iniziativa ed acquisire il loro assenso scritto; -alla compilazione del modulo per la richiesta di autorizzazione all’uscita; -all’indicazione dei nominativi dei docenti accompagnatori - all’indicazione delle collaborazioni/consulenze esterne da richiedere (esempio agenzie, guide, prenotazioni varie, ecc.); -quantificazione anche sommaria dell’impegno di spesa previsto a carico delle famiglie (la definizione sarà a cura dell’Ufficio di segreteria); -a prevedere itinerari e mete alternative in caso di maltempo o di emergenze; -a mettere in atto ogni accorgimento tecnico-organizzativo per garantire la sicurezza e l’incolumità degli allievi, fornendo ai genitori, all’occorrenza, le opportune indicazioni riguardo il vestiario, l’alimentazione ed altra necessità in rapporto alle caratteristiche dell’uscita; -a dare indicazioni sul mezzo di trasporto; - a garantire per tutta la durata del viaggio che gli alunni rimangano al loro posto,evitando che si creino all’interno dei mezzi di trasporto situazioni di confusione pregiudizievoli per l’incolumità degli alunni stessi; -ad indicare ticket per visite a: mostre, musei, monumenti, parchi, ecc. Solo ad avvenuto espletamento di tali adempimenti e previa integrazione operata dall’Ufficio di segreteria per le parti incomplete, il Progetto sarà sottoposto all’attenzione ed all’ approvazione degli organi collegiali.
ASPETTI FINANZIARI La contribuzione economica richiesta alle famiglie interessate non dovrà essere di entità tale da determinare situazioni discriminatorie, considerando che le attività rivestono carattere didattico formativo. Le situazioni di motivata criticità economica vengono evidenziate dagli Insegnanti al Dirigente Scolastico. I costi per l’effettuazione delle uscite e visite guidate vengono inseriti nel programma finanziario dell’anno di riferimento dell’uscita con eventuali opportune modifiche al Programma stesso. Si invita a contattare sempre il D.S.G.A. per definire le operazioni contabili di ogni singola uscita didattica Non si devono fare pagamenti direttamente alla ditta/ente che effettua il servizio. La raccolta delle quote viene effettuata dai rappresentanti dei genitori in una determinata data concordata tra gli Insegnanti e gli stessi rappresentanti in modo che gli alunni le portino in tale giorno. Le quote verranno poi versate dai Rappresentanti dei genitori sul c/c intestato al Circolo Didattico almeno 15 gg. prima dell’effettuazione dell’uscita didattica o partecipazione a spettacoli (cinema – teatro). La Direzione provvederà poi a pagare le fatture o i biglietti dove previsto
RACCOLTA DELLE AUTORIZZAZIONI DEI GENITORI La raccolta delle autorizzazioni rilasciate dai genitori sono domandate ai docenti proponenti e/o coordinatori di classe che provvederanno a depositarle in segreteria.
PER LE PASSEGGIATE NEL TERRITORIO SI DEVONO RISPETTARE LE SEGUENTI CONDIZIONI -. è opportuno che gli insegnanti acquisiscano il consenso scritto delle famiglie,
- l’uscita viene programmata dagli insegnanti di classe/sezione e può essere effettuata durante l’orario scolastico;
-. gli insegnanti devono informare, per iscritto il Dirigente Scolastico, almeno 5giorni prima dell’uscita sul territorio; -. nella comunicazione vanno specificati meta e orario previsti nonchè le motivazioni educativodidattiche;
- gli insegnanti adotteranno tutte le misure di sicurezza e di vigilanza;
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-. Nel caso si renda necessario si chiederà l’assistenza dei Vigili Urbanidurante il percorso.
DOCUMENTAZIONE Ogni uscita dovrà essere corredata dalla seguente documentazione,che controllata dalla F.S.;, dovrà essere consegnata in segreteria almeno 15 gg. prima rispetto alla data prevista : Scheda progetto con gli obiettivi ecc. debitamente compilato in ogni sua parte, -Elenco nominativo degli alunni partecipanti, divisi per classe/sezione di appartenenza;
- Elenco nominativo degli alunni non partecipanti, con giustificazione dell’assenza; - Dichiarazioni di consenso delle famiglie;
-. Elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazione sottoscritta daglistessi circa l’impegno a partecipare alle visite con l’assunzione dell’obbligoe della vigilanza; -analitico programma delle visitee preventivo di spesa;
- Bollettino di versamento con l’indicazione della causale (n. alunni, classe, meta) tutta la documentazione prodotta deve essere sottoscritta dal docente referente,dai docenti accompagnatori e dalla funzione strumentale.
RELAZIONE FINALE A conclusione delle visite i proponenti dovranno redigere una relazione da consegnare al Dirigente Scolastico intesa a segnalare inconvenienti e disservizi registrati durante la visita, ma anche a suggerire soluzioni migliorative nel caso l’esperienza dovesse essere riproposta. Al termine di ogni uscita gli alunni devono essere sempre riaccompagnati a scuola, il servizio avrà fine allorquando tutti gli alunni siano stati prelevati dalle famiglie. Per quanto non contemplato nel presente regolamento si rinvia alla C.M. n. 291 del 14.10. 1992.
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REGOLAMENTO DEI LABORATORI
PRINCIPI GENERALI I laboratori della scuola sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza di un laboratorio. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso degli eventuali danni arrecati. DISPOSIZIONI GENERALI Il laboratorio è un luogo di lavoro e pertanto è soggetto al D.L 81 del 2008 sulla prevenzione e la sicurezza del lavoro. I docenti rispettano le norme antinfortunistica previste per lo svolgimento in sicurezza delle attività di laboratorio. In orario curricolare l’accesso ai laboratori è consentito tutti i giorni dalle ore 8,30 alle ore 13,00 e in orario pomeridiano solo per le attività programmate. Le chiavi sono custodite dal collaboratore scolastico responsabile di turno e dal Dirigente Scolastico ART.1 -SOGGETTI UTILIZZATORI
a. L’utilizzo dei laboratori è riservato a tutti gli studenti e ai docenti del 3° Circolo Didattico di Somma Vesuviana per lo svolgimento delle lezioni, per la preparazione delle esercitazioni e per tutte le esigenze connesse alla loro attività didattica. Tale norma si estende anche ai docenti F.S. assegnati alle strutture per lo svolgimento delle attività organizzative e di controllo che sono di loro competenza.
b. L’uso è altresì riservato allo svolgimento di attività didattiche disciplinari o interdisciplinari che richiedono l’impiego di una delle strutture, per tutti quei docenti dell’Istituto che ne fanno richiesta per sé o per gruppi di alunni di cui si rendono responsabili, purché ci sia la presenza di un docente.
c. L’uso dei laboratori è consentito, inoltre, per le esercitazioni previste nell’ambito di Corsi di formazione o di aggiornamento e per lo svolgimento di eventuali iniziative di addestramento all’uso delle risorse multimediali, comprese nei Progetti di Istituto e rivolte alla formazione professionale dei docenti, degli alunni e dei genitori.
d. L’uso dei laboratori per Corsi di formazione o di aggiornamento per il personale estraneo all’Istituto, dovrà essere consentito dal Dirigente Scolastico, dietro il parere favorevole del Consiglio d’Istituto. In ogni caso, esso non dovrà costituire motivo di disagio per le attività didattiche programmate e dovrà avvenire nel rispetto delle norme contenute nel presente “Regolamento”.
e. È vietato l’uso dei laboratori agli alunni o a gruppo di alunni senza il controllo del docente. f.È vietato entrare nei laboratori con zaini.
g.È vietato mangiare e bere all’interno dei laboratori.
ART. 2 -DIRITTO D’ACCESSO a. L’accesso dei docenti ai laboratori con le classi, è regolato in base ad un orario delle
attività, che viene predisposto dal responsabile del laboratorio, sentiti i docenti utilizzatori.
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b. Le ore assegnate ai docenti per lo svolgimento delle esercitazioni, in caso di silenzio s’intendono confermate.
c. Si raccomanda di rispettare le ore che sono state assegnate in orario; tuttavia, è possibile accedere alla struttura di competenza in ore diverse da quelle stabilite, previo scambio e/o accordo fra i docenti interessati.
d. Tutte le variazioni fra questi concordate, ed aventi validità permanente, dovranno essere riportate nell’orario definitivo.
ART. 3 - COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
a. Tutti i docenti, sotto la propria responsabilità, informeranno gli alunni sulle norme di comportamento da rispettare e, in caso di gravi manchevolezze, sulle eventuali sanzioni disciplinari in cui essi potrebbero incorrere, a norma del Regolamento d’Istituto; inoltre, avranno cura che gli alunni utilizzino correttamente e consapevolmente le attrezzature e gli strumenti delle singole strutture.
b. Eventuali comportamenti riconducibili a furti e a danno provocati con colpa dall’alunno/i saranno ritenuti responsabili e rifonderanno la scuola del danno provocato.
c. Se la scuola non riuscisse ad individuarli, saranno ritenuti responsabili in toto coloro che avranno usufruito del laboratorio nella giornata in cui si è verificato il fatto
ART. 4 - ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE a. Ai docenti si raccomanda di fornire, in uno spirito costruttivo e di collaborazione
reciproca, opportuni suggerimenti alle responsabili del laboratorio, al fine di superare le momentanee disfunzioni rilevate.
b. Essi sono invitati anche a confrontarsi periodicamente per concordare un “codice di comportamento comune” da tenere nei confronti degli allievi.
c. Il presente regolamento, su richiesta dei docenti, è suscettibile di integrazione qualora emergano nuovi aspetti da sottoporre a regolamentazione.
ART. 5 - RICHIESTA E CUSTODIA DELLE CHIAVI
a. L’apertura e la chiusura dei laboratori è affidata al collaboratore scolastico incaricato. b. L’accesso ai laboratori da parte del docente avviene tramite la richiesta delle relative
chiavi, custodite dal collaboratore scolastico addetto alla vigilanza sul piano in cui si trova il laboratorio. Esse dovranno essere prelevate, custodite e restituite, esclusivamente dal docente autorizzato ad usare l’aula.
c. Il personale a cui è affidata la custodia delle chiavi, avrà cura di annotare su apposito registro l’ora di consegna e di restituzione delle stesse.
d. In caso di intempestiva riconsegna delle chiavi o di smarrimento delle stesse, dovranno essere avvisate, le docenti responsabili, o in loro assenza, la Presidenza.
ART. 6 – ATTREZZATURE
È vietato prelevare senza l’autorizzazione del Dirigente o delle docenti sub consegnatarie qualsiasi strumento o attrezzatura in dotazione del laboratorio.
ART. 7 –INTEGRITA’ ATTREZZATURE
Onde poter risalire tempestivamente ai responsabili dell’inosservanza del presente regolamento, di eventuali danni o di furti, ogni insegnante che utilizza il laboratorio è tenuto a controllare l’integrità e la presenza di tutti i materiali e delle attrezzature.
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Il docente che rileva violazioni del regolamento deve comunicarle immediatamente alle responsabili dei laboratori o al Dirigente Scolastico. NORME COMPORTAMENTALI ART.8 Ogni volta che viene utilizzato il laboratorio, è necessario osservare opportune norme di comportamento per non arrecare danni alle apparecchiature e al materiale del laboratorio stesso ART.9 Gli alunni non devono essere lasciati soli ad operare, senza la supervisione di un docente responsabile. ART.10 E’ opportuno che gli allievi si rivolgano sempre al docente prima di utilizzare sostanze e strumenti. ART.11 Dopo avere terminato un’attività pulire sempre tutte le attrezzature usate e l’area di lavoro, sistemare le attrezzature utilizzate negli armadietti. ART.12 Segnalare alle responsabili del laboratorio eventuali rotture di strumenti e attrezzature. ART.13 Sarà possibile far prelevare al docente responsabile del laboratorio eventuale materiale necessario allo svolgimento delle attività in classe ART.14 Non si possono tenere impegnate (salvo casi particolari per i quali deve essere informato il responsabile) le attrezzature per periodi superiori ai 15 giorni. ART.15 Si consiglia di utilizzare i materiali all’interno del laboratorio. I materiali possono anche essere utilizzati all’interno della classe previa richiesta da parte del docente senza delegare gli alunni né per la consegna né per la restituzione e, dopo l’utilizzo, essere riposti nel laboratorio con cura e tempestività ART.16 Per consentire un immediato utilizzo agli utenti successivi, il laboratorio deve essere lasciato in ordine alla fine di ogni esercitazione. Il docente responsabile dell’esercitazione dovrà assicurarsi che alla conclusione delle attività gli studenti provvedano alla ricollocazione del materiale utilizzato. ART. 17 E’ tassativamente vietato asportare dal laboratorio gli apparecchi, i materiali e gli strumenti o spostarli in altra sede. In caso di assoluta e o momentanea necessità occorre contattare il Responsabile per eventuali accordi, relativa registrazione del prestito, assunzione di responsabilità, impegno di custodia e restituzione.
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ART. 18 La strumentazione dei laboratori può essere formalmente richiesta, da parte dei docenti della sede centrale e delle sedi distaccate, per lo svolgimento di eventuali manifestazioni. In tal caso il docente richiedente, deve garantirne il buon uso, restituendoli entro i tempi stabiliti dalla convenzione. ART.19 Per l’uso dei laboratori gli studenti devono: 1. entrare in laboratorio in modo ordinato senza lo zaino;
2. mantenere sul banco l’ordine e solo il materiale didattico strettamente necessario; 3. rispettare tutte le attrezzature del laboratorio, comprese le pareti e le sedie;
4. non utilizzare materiali non previsti dall’esperienza in corso; 5. non toccare le sostanze direttamente con le mani (ma fare uso di cucchiai, spatole, contagocce,
pipette...), 6. non assaggiare, non stropicciarsi gli occhi con le mani sporche; qualora si verificasse un
contatto accidentale, sciacquare immediatamente la parte con abbondante acqua;
7. nell’utilizzare il microscopio eseguire le operazioni di messa a fuoco con dolcezza, evitando gli urti contro la lente frontale degli obiettivi;
8. porre attenzione nel maneggiare la vetreria, i campioni di rocce e di altri materiali in modo da non danneggiarli;
9. in caso di incidente riferire immediatamente all’insegnante perché si possano subito prendere adeguati provvedimenti;
10. al termine delle lezioni di laboratorio lasciare il banco pulito ed in ordine.
LABORATORIO DI INFORMATICA ART. 1 La presenza del docente nel laboratorio, da solo o con la relativa classe, come pure l’oggetto dell’esercitazione, dovranno essere annotati su un apposito registro giornaliero. ART. 2
E’ obbligatorio seguire le procedure previste per l’accensione e lo spegnimento delle macchine. ART. 3
Dovranno essere pure annotati sull’apposito registro gli eventuali inconvenienti riscontrati nell’uso delle macchine, riportando il tipo di difetto rilevato e il numero dell’unità.
ART. 4 I docenti sono pregati di creare una cartella personale entro cui salvare i propri documenti. A fine anno possono essere riformattati i computer, quindi è vivamente consigliato memorizzare gli elaborati eseguiti. ART. 5
E’ vietato introdurre e utilizzare delle proprie attrezzature nei suddetti laboratori.
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ART. 6
E’ vietato l’uso di programmi personali non autorizzati e/o di file potenzialmente dannosi . ART. 7 E’ assolutamente vietato installare software non coperto da licenza d’uso. Coloro che dovessero trasgredire sono i diretti responsabili. ART. 8 Non cancellare o spostare i programmi installati sui computer. ART. 9
E’ assolutamente vietato installare browser di navigazione e client di posta diversi da quelli in dotazione. ART. 10
E’ vietato configurare i client di posta elettronica con account personali. ART. 11 E’ facoltà dei responsabili, qualora si rendesse necessario, formattare i computer per motivi di manutenzione, previo breve preavviso. ART. 12 La prevenzione del plagio e delle copie illegali tiene conto della Legge 22 aprile 1941 n° 633 art 70: "Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera per scopi di critica, di discussione ed anche di insegnamento, sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera". ART. 13
L’utente è personalmente responsabile dei file e dei processi della propria sessione di lavoro. ART. 14 La responsabilità per la perdita o cancellazione di dati, informazioni raccolte e documenti prodotti è individuale; si raccomanda pertanto vivamente di salvare i propri lavori su un supporto rimovibile, ad esempio una pen-drive. ART.15
L’istituzione scolastica ha il diritto di verificare l’attività degli utenti compresa la navigazione internet e, qualora riscontrino violazioni, ad agire di conseguenza. ART. 16
È vietato modificare in alcun modo l’hardware e il software di sistema, anche nelle impostazioni. ART. 17
L’utente è tenuto a rispettare le regole imposte dall’uso della rete e di internet.
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ART. 18 Gli utenti sono tenuti a garantire il corretto utilizzo delle apparecchiature ed a usarle in modo da evitare qualsiasi danneggiamento hardware e software. In casi particolarmente gravi potranno essere ritenuti responsabili di eventuali danneggiamenti delle attrezzature. ART. 19 Ogni evenienza, situazione anomala, irregolarità rispetto al presente regolamento e malfunzionamento dell’attrezzatura, in particolare la presenza di software illegale o la presenza di contenuti non idonei, va segnalata tempestivamente alle docenti Funzioni Strumentali Area 2, al Dirigente Scolastico o al D.S.G.A. ART. 20 È severamente vietato staccare cavi elettrici da ciabatte e prese così come i cavi di connessione alle periferiche. ART. 21 E’ consentito l’accesso ad Internet agli alunni solo sotto la diretta sorveglianza del docente, il quale, non solo è tenuto a verificare continuamente la navigazione, ma è anche direttamente responsabile dell’utilizzo di internet da parte degli alunni cui ha dato la possibilità di collegarsi alla rete. Al termine della sessione sarà cura del docente disconnettere il computer da internet così come spiegato nella documentazione. ART.22 L’accesso alla stampante dovrà essere ridotto il più possibile. ART. 23 La stampa di documenti da parte degli alunni deve avvenire dietro esplicita autorizzazione del docente. Il permesso per la stampa di un numero elevato di pagine, o di lavori che prevedono un consumo particolarmente oneroso di inchiostro e carta, va richiesto agli uffici di segreteria. In tal caso va previsto l’acquisto del consumabile idoneo all’interno del piano finanziario del Progetto. ART. 24 La sostituzione di cartucce nelle stampanti deve essere eseguita esclusivamente da parte dei docenti responsabili dei singoli laboratori o da personale tecnico. La stessa regola deve essere seguita per ogni intervento sulle restanti macchine. ART. 25
È vietato far eseguire agli allievi manovre sulle macchine, quali ad esempio l’innesto di cavi nelle relative unità, che possano arrecare danni alle attrezzature o costituire motivo di oggettivo pericolo per gli alunni. ART. 26 Al termine di ogni esercitazione il docente avrà cura che gli allievi rimettano in ordine il relativo posto-macchina e riporrà, nel relativo armadio, il materiale eventualmente utilizzato. Inoltre, qualora non subentri alcuna classe, il docente avrà cura di spegnere in modo corretto i computer e chiudere l’aula.
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ART. 27 Per garantire l’osservanza di tali norme, il docente deve concludere il lavoro didattico con la classe almeno 10 minuti prima del suono della campana di fine ora. ART. 28 Il laboratorio deve essere lasciato pulito ed in ordine ART.29 A fine attività, consultato l’orario esposto, se non sono previsti ulteriori accessi al laboratorio da parte di altri docenti, le attrezzature devono essere correttamente spente e devono essere abbassati gli interruttori generali (personale ATA). USO DEL MATERIALE INFORMATICO ART. 30 E’ possibile l’utilizzo di penne USB, CD e DVD personali solo previa autorizzazione del docente accompagnatore. ART. 31 E’ vietato scaricare file musicali, foto, filmati e file multimediali salvo quelli necessari per finalità didattiche e comunque, prima di scaricare documenti o file da internet chiedere autorizzazione al docente. ART. 32 Gli utenti possono utilizzare le postazioni per accedere ad internet solo per scopi didattici.
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REGOLAMENTO BIBLIOTECA SCOLASTICA
ORGANIZZAZIONE L'insegnante referente:
- stabilisce l'orario di apertura per l' utenza,
- cura la funzionalità del servizio,
- propone nuove acquisizioni in base al budget e alle indicazioni ed ai bisogni dell'utenza,
FUNZIONAMENTO
• La biblioteca è al servizio di docenti ed alunni della scuola dell’infanzia e primaria.
• Possono tuttavia essere ammessi anche utenti esterni che ne facciano richiesta motivata
• La biblioteca funziona sotto la sorveglianza dei docenti accompagnatori.
• L'apertura della Biblioteca per i servizi di consultazione, lettura e prestito libri è garantita nelle date stabilite con apposito calendario.
COMPORTAMENTO Nell'aula biblioteca è obbligatorio assumere un comportamento rispettoso.
- E' vietato parlare ad alta voce.
- E' vietato fumare e compiere azioni contrarie alle norme di sicurezza.
- E' vietato consumare cibi e bevande.
- E' vietato scrivere su arredi e libri.
- I libri consultati vanno riposti negli appositi scaffali.
- I libri possono essere portati fuori dalla biblioteca solo se presi in prestito
- E' vietato introdursi senza autorizzazione nella biblioteca, Chiunque assuma comportamenti non idonei, arrecando disturbo o causando danni al materiale presente nell' aula, sarà allontanato dalla Biblioteca
CONSULTAZIONE E PRESTITO
• Il prestito di norma è riservato agli alunni, ai docenti e al personale non docente della scuola.
• I bambini possono accedere al prestito e al servizio biblioteca esclusivamente in presenza di un docente accompagnatore responsabile.
• Per il prestito è necessario compilare un apposito modulo-registro.
• Viene dato in prestito un libro alla volta.
• La durata del prestito è di 15 giorni comprensivi di sabato e domenica. Il prestito è rinnovabile purché non vi sia stata nel frattempo un'altra richiesta per lo stesso libro.
• In caso di smarrimento, mancata restituzione o danneggiamento del libro avuto in prestito, l'utente sarà tenuto a risarcire la scuola. Per gli alunni saranno ritenuti responsabili i genitori.
• E' vietato al lettore di prestare ad altri le opere ricevute in prestito.
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REGOLAMENTO PER
L'UTILIZZO DELLA PALESTRA La palestra scolastica è il luogo dove si realizza il riequilibrio tra l’attività motoria e l’attività cognitiva. E’ l’aula più grande e frequentata della scuola, l’unica “occupata, vissuta e agita” settimanalmente da tutti gli alunni, sia per le attività curricolari che di gruppo sportivo. Pertanto si conviene che la necessità di rispettare il regolamento di seguito indicato sia fondamentale sia per l’uso corretto e razionale della stessa, sia come mezzo di prevenzione di spiacevoli infortuni. Il rispetto delle norme è garanzia di BENESSERE psico - fisico di tutti e di ciascuno. La direzione della palestra è attribuita ad un docente incaricato dal Dirigente come sub - consegnatario delle strutture e del materiale in uso.
Durante le lezioni di attività motoria i pericoli derivano principalmente da:
1. Uso degli attrezzi 2. Esecuzione di attività a corpo libero
L’azione impropria, non coordinata, non calibrata dinamicamente può causare un infortunio per utilizzo improprio dell’attrezzo, e/o per cadute in piano, e/o per urti contro parti fisse dell’impianto o compagni. È necessario, ai fini della sicurezza, usare prudenza ed attenersi alle disposizioni impartite dal personale docente.
La palestra può essere utilizzata SOLO in presenza di un docente.
Ogni studente deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella dei suoi compagni su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal Dirigente Scolastico e dagli insegnanti.
Per ridurre le situazioni di rischio e per tutelare la salute degli alunni sono state formulate le seguenti disposizioni:
ACCESSO ALLA PALESTRA
La Classe dovrà spostarsi in Palestra accompagnata dall’Insegnante. Nel tragitto dall’Aula alla Palestra camminare in fila per due senza alzare la voce per non disturbare le lezioni in Aula. L’ingresso in Palestra è consentito solo se c’è l’Insegnante.
SICUREZZA A PERSONE E COSE
• Evitare litigi ed urla con i compagni; • Relazionarsi con tutti, insegnanti, compagni e collaboratori, con rispetto e amicizia anche
nei momenti di gioco, investiti dal ruolo di avversari; • In caso di stanchezza, di malessere o di eventuale infortunio sfuggito all’osservazione
dell’insegnante, darne subito avviso;
• Togliere orecchini, ciondoli, collane, orologi e braccialetti per la sicurezza propria e altrui; • Non lasciare occhiali, oggetti di valore o soldi incustoditi, né in Aula né in Palestra; • Si ricorda che gli insegnanti e il personale di sorveglianza e pulizia non sono responsabili
della custodia di tali oggetti e non rispondono di eventuali danni, furti e smarrimenti.
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CURA DEGLI AMBIENTI E DELLE ATTREZZATURE Non gettare carte ed oggetti vari per terra. Alla fine della lezione mettere a posto le attrezzature utilizzate. CORRETTO COMPORTAMENTO NELLO SVOLGIMENTO DELLA DISCIPLINA
1. Nell’ora di attività motoria è necessario che lo studente indossi la tuta e le scarpe da ginnastica pulite e idonee allo svolgimento della lezione, sia che partecipino attivamente alla lezione, sia che vi assistano in qualità di giustificati e/o esonerati;
2. Ascoltare le indicazioni dell’Insegnante prima di agire; 3. Prendere gli attrezzi solo dopo aver chiesto e ottenuto il permesso dell’Insegnante e non
usarli in modo improprio;
4. Nelle palestre è vietato fumare, mangiare, bere; durante l’utilizzo dei locali, debbono essere lasciati negli spogliatoi zaini, borse, giacconi etc.;
5. Gli alunni sono invitati a non portare e/o lasciare incustoditi denaro e/o oggetti di valore negli spogliatoi;
6. Quando i locali siano utilizzati per assemblee/riunioni, l’accesso agli stessi è consentito solo indossando calzature ginniche;
7. La permanenza nello spogliatoio deve essere di durata strettamente necessaria e non prevede la sorveglianza dei docenti per motivi di privacy;
8. Eventuali danneggiamenti alla struttura della palestra e/o agli oggetti e agli attrezzi verranno addebitati al/ai responsabile/i oppure all’intera classe presente quel giorno qualora non si riesca ad individuare il/i responsabile/i;
9. Gli alunni devono eseguire un accurato e specifico avviamento per riscaldare la muscolatura;
10. Gli alunni devono lavorare in modo ordinato utilizzando solo l’attrezzatura necessaria nello spazio individuato dal docente;
11. Gli alunni devono informare il docente sul proprio stato di salute segnalando immediatamente condizioni di malessere anche momentaneo;
12. Gli alunni non devono prendere iniziative personali;
13. Gli alunni devono utilizzare le consuete norme igieniche al termine dell’attività motoria; 14. I genitori debbono informare tempestivamente il docente di Educazione Fisica e
ilcoordinatore di classe presentando certificazione medica aggiornata a riguardo dellepatologie che possono interferire con le attività svolte; 15.L’eventuale infortunio, del quale l’insegnante non si avveda al momento dell’accaduto, deve essere denunciato verbalmente al docente entro il termine della lezione;
16.Durante il tragitto classe - palestra e viceversa gli alunni devono formare ungruppo compatto e rispettare le regole di convivenza civile e i tempi di percorrenza.
GLI ESONERI Gli alunni con gravi problemi di salute possono presentare domanda di esonero dall’attività pratica allegando il certificato medico. Gli esoneri possono essere così classificati: Totale: quando esclude l’alunno dall’eseguire la parte pratica delle lezioni di Educazione Fisica; Permanente: per tutto il corso degli studi; Temporaneo: per l’anno scolastico in corso o per parte di esso; Parziale: quando esclude l’alunno dall’effettuare solo determinati esercizi; Occasionale:in caso di temporanea indisponibilità fisica, solo per una lezione. In questo caso è opportuno presentare una comunicazione scritta da parte della famiglia che richiede l’esonero per il giorno. Nel corso dell’anno scolastico a discrezione dell’insegnante, possono essere concessi esoneri estemporanei e/o parziali, in caso di improvviso malore da parte dell’allievo/a; in tal caso lo/a
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stesso/a dovrà successivamente presentare la regolare certificazione del medico o della famiglia, come da richiesta del docente. Gli allievi esonerati dovranno comunque presenziare alle lezioni. Il movimento fa crescere sani ed in forma ... non esagerate con le giustificazioni
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Regolamento per l’attività negoziale per la fornitura di beni,
servizi e prestazioni d'opera
Aggiornato ai sensi dell’art. 36 del D. lgs 19 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici relativi
a lavori, servizi e forniture” e ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/ 2001
Indice
Premessa ................................................................................................................................................ 3
Art. 1 - Ambiti di applicazione ................................................................................................................ 3
Art. 2 - Principi comuni ........................................................................................................................... 3
Art. 3 - Attività Negoziali ........................................................................................................................ 5
Art. 4 - Acquisto di beni e servizi ............................................................................................................ 7
Art. 5 - Procedure per l'acquisizione di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria .................. 8
Art. 6 - Beni e servizi acquistabili sotto soglia comunitaria ................................................................. 11
Art. 7 - Verifica delle forniture e delle prestazioni ............................................................................... 13
Art. 8 - Requisiti soggettivi dei fornitori e relative verifiche ................................................................ 13
Art. 9 - Cause di esclusione di un operatore economico ..................................................................... 14
Art. 10 - Pagamenti e tracciabilità dei flussi finanziari ......................................................................... 14
Art. 11 - Fondo minute spese ............................................................................................................... 15
Art. 12 - Obblighi del Dirigente e del Direttore sga .............................................................................. 16
Art. 13 - Pubblicità ................................................................................................................................ 16
Art. 14 - Disposizioni finali .................................................................................................................... 16
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VISTE le norme sull’autonomia delle istituzioni scolastiche previste dalla Legge
59/97, dal D. lgs. 112/98 e dal DPR 275/99;
VISTO l’art. 33, 2° comma, del D.I. n.44 del 1/2/2001 con il quale viene
attribuita al Consiglio d’Istituto la competenza a determinare i criteri limiti
per lo svolgimento dell’attività negoziale da parte del Dirigente Scolastico;
VISTO il regolamento di contabilità generale dello Stato di cui alla Legge 94/97
– D.lgs. 296/97;
VISTO il D.lgs. 165/2001 modificato dal D.lgs. 150/2009 di attuazione della
Legge 15 del 04.03.2009;
VISTA la Legge 241/90 modificata e integrata dalla Legge 15/2005;
VISTO il D.lgs. 50/2016;
VISTA la Legge 136 art. 3 del 13/08/2010 e succ. modifiche ed integrazioni sulla
Tracciabilità dei flussi finanziari;
RITENUTO di dover individuare l’oggetto e i limiti di spesa con riguardo alle
specifiche esigenze dell’Istituto, in base alle quali ammettere il ricorso al
sistema di effettuazione delle spese per l’acquisizione in economia di beni e
servizi;
RITENUTO necessario che anche le Istituzioni scolastiche, in quanto stazioni
appaltanti, sono tenute a redigere un proprio regolamento interno, idoneo
a garantire il pieno rispetto della nuova normativa relativa ai contratti
pubblici, per gli acquisti sotto-soglia;
Il Consiglio di Circolo
adotta
il seguente Regolamento per le attività negoziali, per l’affidamento dei contratti
pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.
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Premessa
Le Istituzioni scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture, scelgono
la procedura da seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari,
ovvero: per importi sino a € 40.000,00 si applica la disciplina di cui all’art. 34 del
D.I. 44/2001 e per importi da € 40.000,00 a € 135.000,00 per servizi e forniture
e da € 40.000,00 a € 150.000,00 per lavori, si applica la disciplina di cui all’art.
36 comma 2 del D. lgs. 50/2016.
Art. 1 - Ambiti di applicazione
L’Istituzione Scolastica può svolgere attività negoziale per l’acquisto di beni,
servizi e prestazioni d'opera di esperti al fine di garantire il funzionamento
amministrativo e didattico e per la realizzazione di specifici progetti.
Il Dirigente Scolastico svolge l’attività negoziale nel rispetto delle deliberazioni
assunte dal Consiglio di Circolo ai sensi dell’art.33 del D.I. n.44/2001.
L’attività contrattuale si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia,
efficienza, trasparenza, tempestività, correttezza, concorrenzialità e pubblicità.
Art. 2 - Principi comuni
L’art. 36, comma secondo del D. lgs. 50/2016, stabilisce i principi che devono
informare gli affidamenti sotto soglia e individua procedure semplificate per la
selezione del contraente, in relazione all’importo.
È data facoltà al Dirigente Scolastico di ricorrere, nell’esercizio della propria
discrezionalità, alle procedure ordinarie, anziché a quelle semplificate, qualora le
esigenze del mercato suggeriscano di assicurare il massimo confronto
concorrenziale.
L’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture secondo le procedure
semplificate di cui al citato art. 36, dispongono in merito al rispetto dei principi
di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non
discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, nonché del principio di
rotazione e devono assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle
microimprese, piccole e medie imprese.
Nell’espletamento delle suddette procedure, si garantisce in aderenza:
a) al principio di economicità, l’uso ottimale delle risorse da impiegare
nello svolgimento della selezione ovvero nell’esecuzione del
contratto;
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b) al principio di efficacia, la congruità dei propri atti rispetto al
conseguimento dello scopo cui sono preordinati;
c) al principio di tempestività, l’esigenza di non dilatare la durata del
procedimento di selezione del contraente in assenza di obiettive ragioni;
d) al principio di correttezza, una condotta leale ed improntata a buona
fede, sia nella fase di affidamento sia in quella di esecuzione;
e) al principio di libera concorrenza, l’effettiva contendibilità degli
affidamenti da parte dei soggetti potenzialmente interessati;
f) al principio di non discriminazione e di parità di trattamento, una
valutazione equa ed imparziale dei concorrenti e l’eliminazione di
ostacoli o restrizioni nella predisposizione delle offerte e nella loro
valutazione;
g) al principio di trasparenza e pubblicità, la conoscibilità delle procedure
di gara, nonché l’uso di strumenti che consentano un accesso rapido ed
agevole alle informazioni relative alle procedure;
h) al principio di proporzionalità, l’adeguatezza ed idoneità dell’azione
rispetto alle finalità e all’importo dell’affidamento;
i) al principio di rotazione, il non consolidarsi di rapporti solo con alcune imprese.
Art. 3 - Attività Negoziali
Tra le attività negoziali, di possibile interesse di questa Istituzione Scolastica,
sono previste:
a) contratti di sponsorizzazione;
b) utilizzazione dei locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione
scolastica, da parte di soggetti terzi;
c) convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni
per conto terzi;
d) alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o
programmate a favore di terzi;
e) contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed
insegnamenti;
f) partecipazione ad iniziative internazionali;
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g) gestione del fondo minute spese;
h) contratti per acquisizione di beni e servizi.
Il Consiglio di Circolo dispone i seguenti criteri e limiti:
a) Contratti di sponsorizzazione
Si tiene in considerazione quanto indicato dall’art. 41 del D.I. 44/2001; si
accorda pertanto preferenza a sponsor che abbiano vicinanza al mondo della
scuola, dell’infanzia e della adolescenza. Non sono stipulati accordi con
sponsor le cui finalità e attività siano in contrasto con la funzione educativa
e culturale della scuola o che non diano garanzie di legalità e trasparenza.
Premesso che il Dirigente scolastico, quale rappresentante dell’Istituzione,
gestisce il reperimento e l’utilizzo delle risorse finanziarie messe a
disposizione della scuola da sponsor o da privati, si stabilisce quanto segue:
• particolari progetti e attività possono essere cofinanziati da enti o aziende
esterne con contratti di sponsorizzazione;
• i fini istituzionali e/o le attività delle aziende esterne non devono essere
incompatibili con le finalità istituzionali della scuola descritte nel Piano
dell’Offerta Formativa;
• ogni contratto di sponsorizzazione non deve prevedere nelle condizioni
vincoli o oneri derivanti dall’acquisto di beni e/o servizi da parte di alunni
e/o della scuola;
• il contratto di sponsorizzazione ha durata massima di un anno.
e) Contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività
ed insegnamenti
Visto l'art. 7 comma 6 del D.Lgs. n. 165/2001, al fine di garantire
l’arricchimento formativo e la realizzazione d’attività e/o di specifici programmi
di ricerca, insegnamento e sperimentazione con riferimento al PTOF,
l’Istituzione scolastica, nella persona del Dirigente, sottoscrive contratti di
prestazione d’opera con esperti per lo svolgimento delle citate attività, per le
quali non ci sia personale interno provvisto di adeguate competenze. Sono
ammessi anche contratti di collaborazione a costo zero, per attività
volontariamente proposte con esperti, a condizione che siano utili e congrue
con le finalità della Scuola.
L’individuazione avviene secondo criteri di trasparenza e di valutazione dei
curriculum, o idoneità accertata con precedenti esperienze. I soggetti esterni
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devono possedere e documentare il possesso dei requisiti di specializzazione
e/o esperienze, o produrre preferenze in ordine a prestazioni analoghe a quelle
oggetto dell’affidamento.
Per la valutazione comparativa di più candidati, si farà riferimento ai seguenti
criteri:
• livello qualità e pertinenza del curricolo professionale e scientifico dei
candidati rispetto agli obiettivi del servizio richiesto;
• congruenza dell'attività professionale o scientifica svolta dal candidato con
gli specifici obiettivi formativi dell'insegnamento o dell'attività formativa di
riferimento;
• eventuali precedenti esperienze didattiche pertinenti a quelle espletate
nell’ambito dell’Istituto e nel merito della prestazione professionale
richiesta e/o del progetto attivato.
Al fine di determinare i compensi, il Dirigente Scolastico farà riferimento:
a) alle tabelle relative alle misure del compenso orario lordo spettante al personale docente per prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo allegate al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto scuola vigente al momento della stipula del Contratto di Incarico;
b) in relazione al tipo di attività e all’impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico ha facoltà di stabilire il compenso orario da corrispondere all’esperto per un massimo di € 80,00 (ottanta/00);
c) Sono fatti salvi gli emolumenti previsti in specifici progetti finanziati con fondi comunitari e/o regolamentati dagli stessi Enti erogatori;
d) Il compenso è comprensivo di tutte le spese che l’esperto effettua per l’espletamento dell’incarico e degli oneri a suo carico;
e) Il compenso viene erogato dietro presentazione di apposita nota di credito, esplicativa della prestazione effettuata e a seguito di accertamento, da parte del Dirigente responsabile dell’esattezza della prestazione, secondo i termini contrattuali.
f) Ai collaboratori non compete alcun trattamento di fine rapporto, comunque denominato.
Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino
non conformi a quanto richiesto sulla base del disciplinare di incarico, ovvero
siano del tutto insoddisfacenti, il Dirigente può richiedere al soggetto
incaricato di integrare i risultati, entro un termine stabilito, ovvero può
risolvere il contratto per inadempienza.
Qualora i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti e non vengano
integrati, il Dirigente può chiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati
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entro un termine stabilito, ovvero sulla base dell’esatta quantificazione delle
attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso
originariamente stabilito.
Art. 4 - Acquisto di beni e servizi
Modalità per la scelta del contraente e del sistema di contrattazione:
1. alla scelta del contraente si può pervenire nel rispetto del sistema stabilito
dall'art. 34 del D.I. n. 44/2001, attraverso gare, indagini di mercato e, in assenza
di albo fornitori, mediante manifestazione d’interesse per individuare aziende o
personale in possesso dei requisiti di idoneità professionale, di capacità tecnico-
professionale, di capacità economico-finanziaria, ovvero nei casi in cui è previsto
dalla legge e ove risulti più conveniente per l'amministrazione secondo le
procedure dell'asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata,
dell'appalto concorso;
2. la scelta del sistema di contrattazione, se diverso dal sistema di contrattazione
tipico delle istituzioni scolastiche, va motivata con prevalente riferimento ai
criteri di economicità ed efficacia.
3. Il limite di spesa per l'attività di contrattazione relativa all'acquisizione di beni
e servizi di cui all'art. 34, 1° comma, del D.I. n. 44/2001, è deliberato
annualmente dal Consiglio di Circolo.
4. Per la fornitura di materiali di cancelleria, di pulizia e di manutenzione la
richiesta di preventivo può essere unica per e.f. e contenere la specifica dei
prodotti, la dichiarazione che i prezzi e lo sconto proposti resteranno validi per
tutto l’anno e la dichiarazione che le spese di trasporto e di consegna sono a
totale carico della ditta fornitrice.
Art. 5 - Procedure per l'acquisizione di lavori, servizi e forniture sotto
soglia comunitaria
(art. 34 comma 1 D.I. 44/2001 e art. 36 comma 2 del D. lgs. 50/2016)
1. Le acquisizioni di beni, servizi e lavori il cui valore non supera la soglia
comunitaria possono essere effettuate, in relazione all’importo della spesa, con
le seguenti modalità:
a- amministrazione diretta: per importi sino a € 40.000,00 l’Istituto organizza
ed esegue i servizi per mezzo di personale dipendente utilizzando mezzi propri o
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appositamente acquistati o noleggiati ed acquisendo direttamente eventuali beni
che dovessero rendersi necessari;
b- affidamento diretto: per spese sino a € 10.000,00 (iva esclusa) È consentita,
a cura del Dirigente scolastico, la trattativa con un unico soggetto; ai fini di una
maggiore garanzia di trasparenza si ritiene comunque opportuno effettuare
un’indagine di mercato e/o la comparazione di almeno tre preventivi (art.34 c.1
– D.I. 44/2001);
c- affidamento diretto: spese superiori a € 10.000,00 e sino a € 40.000,00 (iva
esclusa).
Il Dirigente scolastico pur in assenza di un obbligo giuridicamente rilevante,
procede con comparazione tra almeno tre operatori economici individuati sulla
base di ricerche di mercato (art.34 c.1 –D.I. 44/2001).
L’offerta, salvo diversa disposizione contenuta nella richiesta, deve essere
consegnata, entro il termine indicato nella richiesta di preventivo.
La procedura di selezione, per acquisti superiori a € 10.000,00 (iva esclusa)
dovrà essere caratterizzata dai seguenti principi:
1. richiesta in forma scritta dei preventivi e invio della stessa a mezzo posta
elettronica certificata;
2. nella fase di presentazione delle offerte, al fine di garantire la massima
concorrenza, queste devono essere mantenute riservate. Alla scadenza
dell’offerta, verificato il rispetto dei tempi di presentazione, divengono
pubbliche;
3. prima della scelta del contraente vanno decisi i criteri che verranno utilizzati e,
ove possibile, gli stessi saranno indicati nella richiesta di preventivo;
4. inoltre, per consentire la massima partecipazione alla comparazione, è
opportuno, quando si indicano nella richiesta specifici marchi o denominazioni
di prodotti, prevedere anche l’utilizzazione della dicitura: “... o equivalenti”;
5. l’acquisizione dei beni e servizi è effettuata in base ad uno dei seguenti criteri:
• miglior prezzo di mercato nel caso di beni che non richiedano valutazioni
specifiche e qualora non sia indicato nella richiesta dell’istituto. In tal
caso la valutazione viene operata direttamente da Dirigente scolastico
coadiuvato dal Dsga e dall’assistente amministrativo che cura gli acquisti.
• offerta più vantaggiosa che tenga conto oltre che del prezzo, di altri
diversi fattori ponderali quali l’assistenza, la qualità, la garanzia, la
funzionalità e l’affidabilità o di altri criteri stabiliti dal mercato;
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6. In tal caso viene nominata un’apposita Commissione Giudicatrice presieduta dal
Dirigente Scolastico (o suo delegato), composta al minimo da tre ed al massimo
da cinque membri, di norma individuati tra il personale docente e/o ata
dell’istituto che tra i quali figurerà quale membro di diritto un Assistente
Amministrativo, per il supporto amministrativo;
7. l’apertura contemporanea di tutte le buste ricevute avviene in presenza della
Commissione di cui al comma 6;
8. la procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta;
9. le operazioni saranno verbalizzate;
10. una volta predisposto il prospetto comparativo, il Dirigente Scolastico, visto
il verbale predisposto dall’apposita Commissione, effettuerà la scelta del
fornitore;
11. è fatto comunque salvo l’esercizio del diritto di accesso agli atti della
procedura nei limiti di cui alle leggi n.241/1990, n.675/1996 e successive
modificazioni ed integrazioni.
d- Procedura negoziata
1. Per spese pari o superiori a € 40.000,00 (iva esclusa) e fino a € 150.00,00
(iva esclusa) per l’affidamento di lavori, o alle soglie previste dall’art. 35 del D.
lgs. vo 50/2016 per le forniture e i servizi, mediante procedura negoziata previa
consultazione, ove esistenti, di almeno cinque operatori economici individuati
sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel
rispetto di un criterio di rotazione degli inviti; i lavori possono essere eseguiti
anche in amministrazione diretta, fatto salvo l'acquisto e il noleggio di mezzi,
per i quali si applica comunque la procedura negoziata previa consultazione di
cui al periodo precedente; l ’avviso sui risultati della procedura di affidamento,
contiene l’indicazione anche dei soggetti invitati;
2. per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1.000.000
di euro, si rimanda all’art. 63 D. lgs. 50/2016 con consultazione di almeno dieci
operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli
inviti, individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori
economici; l’avviso sui risultati della procedura di affidamento, contiene
l’indicazione anche dei soggetti invitati;
3. per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro mediante
ricorso alle procedure ordinarie pviste nel D. lgs. 50/2016.
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e- Procedimento mediante accordo di rete
Qualora il bene e/o servizio da acquisire risulti di utilità per più Istituzioni
scolastiche, le stesse, previo accordo di rete, potranno avvalersi del medesimo
soggetto fornitore, individuato da una sola Istituzione scolastica, incaricata di
svolgere le procedure di gara valevoli per tutte.
Art. 6 - Beni e servizi acquistabili sotto soglia comunitaria
1. Le acquisizioni in economia, mediante i criteri di amministrazione diretta
o affidamento diretto con riguardo alle esigenze e necessità dell’istituto per
lo svolgimento di tutte le sue attività istituzionali, gestionali ed operative,
potranno avvenire, di norma, nel rispetto di quanto al sotto indicato elenco non
esaustivo, per:
a) partecipazione e organizzazione convegni, congressi, conferenze, mostre
e altre manifestazioni culturali e scientifiche nell’interesse della scuola;
b) divulgazione bandi di concorso o avvisi a mezzo stampa o altri mezzi di
informazione;
d) acquisto di libri, riviste, giornali, pubblicazioni di carattere didattico ed amministrativo, abbonamenti a periodici e ad agenzie di informazione
e) acquisto di coppe, medaglie, diplomi ed altri oggetti e premi e spese per rappresentanza nei limiti di spesa autorizzati per ogni singolo progetto;
f) rilegatura di libri e pubblicazioni
g) lavori di stampa, tipografia o realizzati a mezzo di tecnologie audiovisive;
h) spedizioni di corrispondenza e materiali, effettuate tramite servizio postale
o con corriere;
i) spese bancarie;
j) reti di trasmissione, domini di posta elettronica, domini siti web, servizi
informatici di certificazione (firma digitale e certificati SSL) servizi per
l'archiviazione e la conservazione sostitutiva degli atti;
k) materiale di consumo, carta, cancelleria, stampati, registri, attrezzature,
strumenti, apparati ed arredi per uso d’ufficio;
l) materiale di consumo, suppellettili e sussidi per attività didattiche, attività
sportive, attività nella scuola dell’infanzia, attività di sostegno per alunni
con disagio e disabilità;
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m) materiale di consumo, suppellettili, sussidi e arredi per i laboratori;
n) riparazione di macchine, mobili e attrezzature d’ufficio e didattiche;
o) acquisto e manutenzione di PC, hardware, software e spese per servizi
informatici;
p) fornitura, noleggio e manutenzione di fotocopiatrici fotoincisori e ciclostili;
q) spese per corsi di formazione e aggiornamento del personale,
partecipazione a spese per corsi indetti da Enti, Istituti ed Amministrazioni
varie;
r) polizze di assicurazione;
s) materiale igienico-sanitario, di pronto soccorso e di pulizia;
t) viaggi e visite di istruzione, noleggio bus per trasporti attività varie (gare
sportive, piscina...);
u) servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
v) prestazioni professionali e specialistiche non consulenziali;
w) noleggio sale cinematografiche, per conferenze, impianti sportivi ecc.;
x) beni e servizi nel caso di eventi oggettivamente imprevedibili ed urgenti al
fine di scongiurare situazioni di pericolo a persone, animali o cose, nonché
danno all’igiene e alla salute pubblica;
y) servizi riferiti a prestazioni periodiche, nel caso di contratti scaduti, nella
misura strettamente necessaria e nelle more dello svolgimento delle
ordinarie procedura di scelta del contraente.
2. Servizio di cassa (ART. 16 D.I. 44/2001): Il presente regolamento non si
applica al procedimento per l’affidamento del servizio di cassa, che dispone di
un proprio iter procedurale indicato da apposita normativa.
Art. 7 - Verifica delle forniture e delle prestazioni
In ordine alla verifica delle forniture e delle prestazioni si procederà secondo
quanto disposto dall’art. 36 del D.I. 44/2001.
Art. 8 - Requisiti soggettivi dei fornitori e relative verifiche
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a) Ai sensi della vigente normativa tutti i fornitori devono essere in regola con
gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali
a favore dei lavoratori.
Pertanto prima di procedere al pagamento delle fatture si provvederà ad
acquisire il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), che attesta
la regolarità di un operatore economico (se tenuto all’obbligo di iscrizione a
tali Enti) relativamente agli adempimenti INPS, INAIL e, per i lavori, Cassa
Edile.
La richiesta va effettuata on-line attraverso un apposito applicativo.
Nell’ipotesi di operatore economico tenuto all’iscrizione presso un solo Ente
previdenziale, non può essere utilizzato il servizio on-line ma deve essere
acquisita una singola certificazione di regolarità contributiva rilasciata
dall’Ente presso il quale il soggetto è iscritto.
b) Tutti i fornitori devono inoltre essere in regola con gli obblighi relativi al
pagamento delle imposte e delle tasse.
Pertanto prima di procedere al pagamento di una fattura di importo
superiore a € 10.000,00 è necessario verificare (attraverso una ricerca
effettuata sul sito di Acquistinretepa) se il beneficiario è inadempiente
all’obbligo di versamento derivante dalla notifica cartelle di pagamento per
un ammontare complessivo almeno pari a detto importo e, in caso
affermativo, non si procede al pagamento della fattura segnalando la
circostanza all’agente della riscossione competente per territorio, al fine
dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo.
Esula da tale obbligo il caso in cui si proceda, per ragioni di economicità,
ad emettere un solo mandato su più fatture.
Art. 9 - Cause di esclusione di un operatore economico
Le cause di esclusione di un operatore economico sono disciplinate dall'art.
80 D.lgs. 50/2016.
In particolare ai sensi del comma 6 sarà escluso un operatore economico
in qualunque momento della procedura, qualora lo stesso si trovi in una
delle situazioni di cui ai commi 1,2,4 e 5.
Art. 10 - Pagamenti e tracciabilità dei flussi finanziari
3° Circolo Didattico di Somma Vesuviana (Na) Regolamenti di Circolo
a) Tutti i movimenti finanziari connessi ai contratti pubblici devono essere
effettuati tramite lo strumento del bonifico bancario o postale oppure con
altri strumenti idonei a garantire la piena tracciabilità delle operazioni
(Legge n.136/2010 – D.L. n. 128/2010 – Legge n.217/2010);
b) a tale fine i fornitori hanno l’obbligo di comunicare all’Istituzione Scolastica
gli estremi identificativi dei conti correnti bancari o postali dedicati, anche
in via non esclusiva, agli accrediti in esecuzione dei contratti pubblici,
nonché di indicare le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad
operare su tali conti;
c) l’Istituzione Scolastica ha l’obbligo di apporre su ogni ordinativo di
pagamento il “Codici Identificativo di Gara “ (CIG);
1. sono esclusi dall’obbligo di indicazione del CIG:le spese relative a incarichi di collaborazione ex art. 7 comma 6 del D.Lgs n. 165/2001;
2. le spese effettuate con il Fondo Minute Spese;
3. i pagamenti a favore dei dipendenti e relativi oneri;
4. imposte e tasse.
Art. 11 - Fondo minute spese
Nella predisposizione del Programma Annuale, il Consiglio di Circolo delibera,
per l’e.f. di riferimento, l’ammontare del fondo che deve essere assegnato al
Direttore S.G.A. per le minute spese.
L’attività negoziale inerente la gestione del fondo per le minute spese è di
competenza del Direttore sga ai sensi dell’art. 17 del D.I. n. 44/2001.
A carico del fondo il Direttore sga può eseguire i pagamenti relativi alle seguenti
spese, contenute di volta in volta nel limite massimo di € 200,00 (iva inclusa):
• postali;
• telegrafiche;
• carte e valori bollati;
• quotidiani, riviste, periodici;
• materiale di consumo per le esercitazioni degli alunni;
• materiale d’ufficio e di cancelleria;
• materiale igienico e di pulizia;
• duplicazione chiavi armadi o locali scolastici;
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• stampe e rilegature;
• piccole riparazioni e manutenzioni delle attrezzature tecniche,
informatiche, fotocopiatrici, stampanti e macchine d’ ufficio;
• altre piccole spese urgenti di carattere occasionale.
Le spese corredate dal buono di pagamento firmato dal Direttore sga sono
documentate con fattura quietanzata, scontrino fiscale o ricevuta di
pagamento. Il Direttore sga provvede alla tenuta del registro minute spese.
Art. 12 - Obblighi del Dirigente e del Direttore sga
1. Il Dirigente ed il Direttore dell’Istituzione Scolastica, ciascuno per la
propria competenza, sono tenuti a vigilare costantemente affinché
l’attività negoziale si svolga secondo quanto stabilito dal presente
regolamento e da altra normativa in materia;
2. il Direttore sga cura tutta l’attività istruttoria e prepara i Provvedimenti
dirigenziali da sottoporre a firma del Dirigente scolastico;
3. il Dirigente scolastico provvede a informare il Consiglio di Circolo sulla
attività negoziale condotta in due distinti momenti dell'anno finanziario: al
30/06 “Stato di attuazione del Programma Annuale” e al 31/12 “Conto
consuntivo” e garantisce l’accesso agli atti nelle forme previste.
Art. 13 - Pubblicità
Copia del presente regolamento è esposta all’albo e pubblicata sul sito internet
dell’Istituzione.
Art. 14 - Disposizioni finali
Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicheranno le norme
contenute nelle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie in materia.
Comunque i limiti e criteri di cui al presente regolamento si applicano in quanto
e finché non in contrasto con la vigente normativa.
Eventuali variazioni al presente regolamento possono essere apportate solo dal
Consiglio di Circolo.
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REGOLAMENTO ACCESSO CIVICO ACCESSO CIVICO E’ il diritto di chiunque di richiedere documenti, informazioni e dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente nei casi in cui l’Istituto ne abbia omesso pubblicazione sul proprio sito web istituzionale. Il diritto di accesso civico è disciplinato dall’art.5 del D.Lgs. n. 33/2013 che lo definisce quale “l’obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati, che comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione”. COME ESERCITARE IL DIRITTO La richiesta è gratuita, non deve essere motivata e può essere presentata tramite o posta elettronica all’indirizzo [email protected] o presentata a mano in segreteria, negli orari d’ufficio, al Responsabile della Trasparenza titolare del potere di accesso dell’istituto Dirigente Scolastico p.t. attraverso l’utilizzo del modulo appositamente predisposto. In caso di mancata risposta nei termini previsti dalla normativa (30 gg.), il richiedente può ricorrere al soggetto titolare del potere sostitutivo che è il Dirigente dell’Ambito Territoriale Napoli all’indirizzo [email protected] MODULI PER L’ESERCIZIO DEL DIRITTO Per l’esercizio del diritto di accesso civico si possono utilizzare i seguenti moduli pubblicati sul sito della scuola:
• Istanza accesso civico
• Istanza al titolare del potere sostitutivo di accesso civico.
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CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA
PRINCIPI FONDAMENTALI
La Carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33
e 34 della Costituzione Italiana.
1) UGUAGLIANZA
1.1 Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per
motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e
socio economiche.
2) IMPARZIALITÁ E REGOLARITÁ
2.1 I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e di
equità.
2.2 La scuola attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate,
garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di
conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle
disposizioni contrattuali in materia.
3) ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli
operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e
l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali ed alle
situazioni di rilevante necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni in situazioni
di handicap o comunque disagio, così come quelle di alunni iperdotati.
3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli
interessi dello studente.
4) DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA.
4.1 L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà
di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza
obiettiva di ciascuno di esse. In caso di eccedenza di domande va comunque considerato il criterio
della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari ecc ... ).
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4.2 L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni
coinvolte.
5) PARTECIPAZIONE EFFICIENZA E TRASPARENZA.
5.1. Istituzioni e personale, genitori ed alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione
della "carta" attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle
procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard
generali del servizio.
5.2. Le istituzioni scolastiche auspicano che gli enti locali si impegnino per favorire le attività
parascolastiche ed extrascolastiche per completare la funzione educativa e didattica della scuola,
intesa come centro di promozione culturale.
5.3. L'istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di snellimento burocratico, si
attiva per semplificare le procedure, nei limiti consentiti dalla normativa vigente.
5.4.L'Attività scolastica, intesa come attività didattica e di servizio amministrativo si ispira a
criteri di efficienza e di flessibilità.
5.5.La scuola organizza attività di aggiornamento secondo le modalità individuate dagli organi
a ciò preposti nell'ambito della normativa vigente.
6) LIBERTA' DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE.
6.1. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti, fermo
restando l'obbligo del rispetto di quanto programmato; essa è volta a garantire la formazione integrale
dell' alunno, contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi generali
e specifici recepiti nella programmazione educativa e didattica.
6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico,
sia come singoli, sia come istituzione.
PARTE PRIMA
7) AREA DIDATTICA.
7.1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione
ed il concorso delle famiglie, nella persona dei rappresentanti dei genitori negli organi collegiali e degli
enti locali tende a garantire un servizio improntato all' efficienza dell'insegnamento così come previsto
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dalla normativa vigente.
7.2. La scuola individua una commissione per la continuità educativa, per garantire la stessa fra i
diversi gradi della istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
7.3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola cercherà di
contemperare la validità culturale, la funzionalità educativa e le esigenze dell'utenza. Parimenti nello
svolgimento dell'attività didattica i docenti cercheranno soluzioni idonee a rendere possibile un'equa
distribuzione dei testi scolastici nell'arco della settimana, a ciò valutando in sede di c.d.i. eventuali
proposte dei rappresentanti dei genitori.
7.4. Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la
programmazione didattica del consiglio di interclasse e di intersezione, tenendo presente la necessità
di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dagli
ordinamenti scolastici e dalla programmazione educativo-didattica, si tende ad assicurare agli alunni,
nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o all’attività sportiva.
7.5. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo
pacato e teso al convincimento. Essi evitano di ricorrere a forme di intimidazione o minaccia di
punizioni mortificanti.
8) INFORMAZIONE ALL’ UTENZA SUL P.O.F.
8.1 Pubblicazione entro il 30 ottobre mediante affissione all’albo e sito Web
8.2 Copia depositata presso la Direzione
8.3 Duplicazione a proprie spese presso una copisteria esterna.
9) INFORMAZIONE ALL'UTENZA SULLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
9.1 Redazione entro il 30ottobre
9.2 Copia depositata presso la Direzione
9.3 Duplicazione a proprie spese presso una copisteria esterna
10) PATTO FORMATIVO
10.1 Il patto formativo è la dichiarazione dell’operato della scuola.
Esso coinvolge i docenti, gli alunni, e i genitori, ma non esclude gli enti esterni, cointeressati al
servizio scolastico.
10.2 Sulla base del patto formativo, cosi come articolato in sede di programmazione, i docenti
illustrano:
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• criteri e contenuti della propria azione didattica
• motivano i propri interventi didattici
• illustrano le strategie, gli strumenti i criteri di verifica e di valutazione.
10.3 I genitori sono messi in condizione di:
• conoscere i criteri e i contenuti della programmazione
• esprimere pareri e proposte tramite i propri rappresentanti nei consigli di
intersezione e di interclasse .
• collaborare in quelle attività, individuate dagli OOCC in cui dovessero possedere
riconosciuta competenza e da questi ultimi organi invitati a partecipare.
PARTE SECONDA
11) SERVIZI AMMINISTRATIVI
11.1 La scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:
• celerità delle procedure
• informatizzazione dei servizi di segreteria.
11.2 Sono stabiliti i seguenti standard specifici delle procedure, anche se ai fini di una
ottimizzazione del servizio si può talvolta derogare dagli stessi.
11.3 La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a "vista"nei giorni previsti in orario
ordinario ed eventualmente in orario potenziato, previa opportuna pubblicazione all'albo, qualora fosse
necessario.
11.4 La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in 10 minuti,
di norma facendo salvi i casi particolarmente complicati, per cui non è possibile prefissare un termine.
11.5 Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della direzione e della
segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e di
frequenza.
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dal personale docente entro venti giorni dal
termine delle operazioni generali di scrutinio.
11.6 Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico, funzionale alle esigenze
dell'utenza, il Consiglio di Circolo delibera in merito nel rispetto della normativa vigente.
L’ufficio di direzione riceve il pubblico sia su appuntamento, sia secondo un orario di apertura,
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comunicato con apposito avviso all'albo e sul sito.
11.7 La scuola assicura all'utente il tempestivo contatto telefonico mediante il personale
disponibile.
11.8 La scuola assicura uno spazio ben visibile adibito all’informazione.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
- albo d’Istituto
- albo sindacale
- sito
11.9 Presso l'ingresso e negli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici, disponibili a
fornire all'utenza le prime informazioni, per la fruizione del servizio.
11.10 Il regolamento di Circolo ha adeguata pubblicità mediante affissione all'albo e sito web.
PARTE TERZA
12). CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
12.1 L’ambiente scolastico è tenuto pulito ed accogliente. L’igiene dei locali e dei servizi è curata dal
personale all’'uopo preposto, al fine di assicurare una permanenza a scuola confortevole per gli alunni ed il
personale.
Il personale ausiliario si adopera per garantire la costante igiene dei servizi. All’ambiente scolastico è
garantita tutta la sicurezza che è nelle possibilità del personale in servizio, rimettendosi necessariamente ad organi
esterni, là dove la normativa vigente li chiama in causa.
La scuola ha cura di sensibilizzare le istituzioni interessate, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna
ed esterna.
12.2 La scuola individua i fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali e ne dà informazione
all’utenza, come da distinta allegata:
• numero aule, dove si svolge la normale attività didattica, superficie, dotazione delle stesse
e numero alunni.
• numero e tipo di laboratori, nonché dotazione e superficie degli stessi.
• numero di palestre, nonché superficie delle stesse ed impegno settimanale per le attività programmate.
• numero delle sale, nonché superficie delle stesse.
• entità delle dotazioni librarie e modalità di funzionamento della biblioteca.
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• numero dei servizi igienici.
• esistenza di barriere architettoniche
• esistenza di spazi esterni attrezzati e non
• piano di evacuazione dell'edificio in caso di calamità.
PARTE QUARTA
13) PROCEDURE DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO.
13.1 I reclami possono essere espressi in forma orale o scritta.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione.
I reclami scritti devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
Il Capo d’Istituto, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde oralmente ai
reclami orali e per iscritto ai reclami scritti, celermente e di norma nell’arco di quindici giorni
cercando di rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Annualmente il capo d’istituto inserisce nella relazione generale al Consiglio, sull’anno scolastico,
un riferimento ai reclami di rilievo ed agli eventuali provvedimenti conseguenti.
13.2 Valutazione del servizio.
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio saranno ritenute utili eventuali
proposte dell'utenza e del personale.
Alla fine di ogni anno scolastico, il collegio dei docenti redige una relazione sull'attività formativa
della scuola, che viene sottoposta all'attenzione del consiglio di Circolo.
PARTE QUINTA
14. ATTUAZIONE
14.1 Le indicazioni contenute nella presente carta si applicano fino a quando non intervengono,
in materia, disposizioni notificative con norma di legge ovvero con delibere del consiglio di Circolo
previo parere del collegio dei docenti , che comunque, per gli aspetti pedagogico- didattici, conserva
un carattere vincolante.
AMBITO TERRITORIALE 20 - DIREZIONE DIDATTICA STATALE
3° CIRCOLO SOMMA VESUVIANA (NA) Via S. Maria del Pozzo, 81 – Somma Vesuviana (NA)
tel. 081 8939224 - fax 081 5318529 - Uff. Serv. H67 – C.F. 94102620633 – COD. MECC. NAEE33500L
[email protected] - [email protected] – www.terzodisomma.it
CLASSE/SEZIONE ______________ A.S 2017/18
GLI INSEGNANTI E IGENITORI DELLA CLASSE CONCORDANO IL SEGUENTE
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
SULLA BASE DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2017/18
GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:
• GARANTIRE E PROMUOVERE L'ATTUAZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA
FORMATIVA
• MIGLIORARE LA RELAZIONALITA’ EDUCATIVA
• SOSTENERE GLI ALUNNI IN DIFFICOLTA’ ATTRAVERSO LA
PERSONALIZZAZIONE DEL PROPRIO CURRICOLO, ANCHE CON INTERVENTI DI
SUPPORTO E AZIONI DI RECUPERO INDIVIDUALE
• TUTELARE LA SICUREZZA DELL'ALUNNO ATTRAVERSO UN'ADEGUATA
SORVEGLIANZA IN TUTTE LE FASI DELLA GIORNATA SCOLASTICA
• VALUTARE ANCHE PER ADEGUARE L'INTERVENTO EDUCATIVO
• FAVORIRE UN RAPPORTO COSTRUTTIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA ATTRAVERSO UN ATTEGGIAMENTO DI DIALOGO E DI COLLABORAZIONE
FINALIZZATA A FAVORIRE IL PIENO SVILUPPO DEL SOGGETTO EDUCANDO.
I GENITORI SI IMPEGNANO A:
• GARANTIRE LA REGOLARE FREQUENZA SCOLASTICA DEI FIGLI
• RISPETTARE LA LIBERTA' DI INSEGNAMENTO DEI DOCENTI E LA LORO
COMPETENZA VALUTATIVA
• PARTECIPARE AGLI INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA
• COLLABORARE CON LA SCUOLA NEL FAR RISPETTARE Al PROPRI FIGLI GLI
IMPEGNI SCOLASTICI
• INFORMARE LA SCUOLA DI EVENTUALI PROBLEMATICHE CHE POSSONO AVERE
RIPERCUSSIONI NELL'ANDAMENTO SCOLASTICO DELLO STUDENTE
Il Dirigente Scolastico
Prof. Luigi Amato
AMBITO TERRITORIALE 20 - DIREZIONE DIDATTICA STATALE
3° CIRCOLO SOMMA VESUVIANA (NA) Via S. Maria del Pozzo, 81 – Somma Vesuviana (NA)
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Prot 2344/06-01 Somma Vesuviana, 09/09/2017
Al COLLEGIO DEI DOCENTI
e p.c. Al CONSIGLIO D’ISTITUTO
ALBO
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
• VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
• PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, al comma 12, prevede che:
“Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico
precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano
contiene anche la programmazione delle attivita’ formative rivolte al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliario, nonche’ la definizione delle risorse occorrenti in base alla
quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano puo’ essere rivisto annualmente
entro il mese di ottobre.”
• TENUTO CONTO del PTOF dell’Istituto approvato per il triennio 2016/19 ed aggiornato nello
scorso a.s., degli interventi educativi e didattici attuati, dei risultati delle prove Invalsi, delle
attività di autovalutazione, delle proposte e dei pareri acquisiti ;
EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO
ai fini dell’aggiornamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
1) Il Piano deve esprimere l'identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica, ed
esplicitarne la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, con
riferimento sempre più puntuale al contesto territoriale nel quale rende il suo servizio e con il
quale ha interagito positivamente nello scorso a. s. con diverse attività progettuali.
2) Nel suo ulteriore sviluppo il Piano deve riferirsi a priorità traguardi e obiettivi individuati dal
rapporto di autovalutazione (RAV), al piano di miglioramento (PDM), ai risultati delle
rilevazioni INVALSI, tenendo anche debitamente in conto gli obiettivi regionali indicati dall’USR
Campania con nota 16348 del 3/8/2017.
3) L’aggiornamento del Piano deve confermare e sviluppare la sensibilità e tensione educativa
della scuola. Essa è impegnata a promuovere ulteriormente i livelli di istruzione, le competenze
e la cittadinanza attiva degli alunni, in un contesto di pari opportunità per tutti, attraverso lo
sviluppo della attività già svolte, l’ottimizzazione dell’impegno delle risorse umane disponibili,
la valorizzazione delle esperienze professionali maturate nello scorso a.s.
4) L’aggiornamento del Piano deve ancor più contemperare le seguenti esigenze:
a) promuovere il miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate nazionali attraverso
specifiche azioni/percorsi, anche riducendo la varianza tra classi: questo si può perseguire
attraverso una progettazione didattica integrata e condivisa, che coinvolga sinergicamente
il livello curriculare ed extracurriculare e favorisca il miglioramento delle competenze di
base (linguistiche, logico-matematiche digitali) e la crescita sostanziale degli alunni;
b) prevedere una sistematica azione di monitoraggio/valutazione degli esiti formativi, sia con
riferimento al livello interno di istruzione primaria che agli studi di grado successivo: questo
si può perseguire attraverso una sistematizzazione e un corretto sviluppo delle relative
azioni d’istituto e intensificando i rapporti di collaborazione con la scuola secondaria locale;
c) prevenire la dispersione scolastica e le frequenze a singhiozzo (soprattutto nei plessi a più
elevato rischio socio-culturale) e favorire l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali: questo si può perseguire organizzando con ancor più
attenzione percorsi individualizzati e personalizzati da curare anche con la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;
d) sviluppare le competenze sociali e civiche per indurre comportamenti responsabili ispirati
alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali: questo si può perseguire ancor
meglio finalizzando l’azione didattica e potenziando ulteriormente azioni volte alla
comprensione delle vicende umane (progetto Shoa), alla conoscenza della nostra storia
(progetto Il Regno delle due Sicilie), alla consapevolezza delle peculiarità e tipicità del
territorio (progetto Scuola Viva), alla consapevolezza e rispetto delle regole del vivere civile
(progetto Respect).
5) L’aggiornamento del Piano deve ulteriormente contribuire a:
a) implementare le metodologie didattiche e le attività laboratoriali con un diffuso uso del
digitale, attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle dotazioni esistenti e delle competenze
professionali dei docenti;
b) finalizzare la programmazione educativa e le attività scolastiche allo sviluppo unitario e
verticale del curricolo d’istituto, in una prospettiva di continuità infanzia/primaria, anche
attraverso l’individuazione di tematiche trasversali che concorrano a tale sviluppo;
c) sistematizzare e valorizzare le esperienze di formazione del personale avviate nello scorso
a.s. a livello di istituto e di ambito, concretizzando effettivamente il principio che la
formazione è un dovere e un obbligo per tutti; l’attenzione continuerà ad essere rivolta
soprattutto al campo delle metodologie didattiche, alla didattica per competenze, ai
processi di apprendimento e valutazione, alla cultura digitale; per i docenti, in particolare,
occorrerà completare il percorso di formazione di base intrapreso con i laboratori digitali;
d) aprire la scuola al territorio e sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, utilizzando soprattutto le opportunità offerte dai fondi strutturali e dagli
accordi di collaborazione e di rete che la scuola ha sottoscritto (in particolare quello
dell’Ente Parco del Vesuvio).
6) La progettualità didattica, le attività e i progetti curriculari ed extracurriculari (intrapresi anche
per effetto della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020) devono fare riferimento a
quanto precede. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli
di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere, gli indicatori quantitativi
e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli.
5) L’aggiornamento del Piano deve essere predisposto a cura delle Funzioni Strumentali Area 1,
con la collaborazione delle altre funzioni strumentali e dei gruppi di lavoro costituiti in seno al
Collegio dei Docenti; dovrà essere portato all’attenzione del Collegio stesso entro il 14 ottobre
p.v..
Il dirigente scolastico
Prof. Luigi Amato
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art. 3 c. 2, DL.vo39/1993
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Via S. Maria del Pozzo, 81 – Somma Vesuviana (NA) tel. 081 8939224 - fax 081 5318529 - Uff. Serv. H67 – C.F. 94102620633 – COD. MECC. NAEE33500L
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Documento di Valutazione La valutazione rappresenta lo strumento fondamentale, insieme alla progettazione, per migliorare la
qualità dell’intervento didattico e garantire a tutti gli alunni, il miglior profitto scolastico possibile.
Assume una funzione regolativa dei processi di apprendimento/insegnamento; inizia con
l’accertamento della situazione iniziale degli alunni a livello formativo e verifica costantemente gli
esiti degli apprendimenti dell’intero percorso pianificato.
Il successo dell’azione educativa- didattica è strettamente correlato alle caratteristiche personali di
ciascun alunno e agli strumenti di valutazione. Essi favoriscono una conoscenza più articolata,
organica, completa degli studenti, considerati nei loro livelli di sviluppo, nelle loro motivazioni, nei
loro ritmi e nei loro stili di apprendimento.
La Valutazione è:
• un processo che assume i dati raccolti mediante le verifiche e li interpreta in base a criteri
che orientano la formulazione del giudizio;
• un mezzo efficace di accertamento del progresso, dell’apprendimento, delle competenze e
delle abilità previste dagli obiettivi didattici;
• uno strumento valido di autovalutazione e di monitoraggio;
• un mezzo efficace per motivare e gratificare l’alunno;
• un lavoro in itinere che misura il loro apprendimento elaborato in percorsi individualizzati.
Gli elementi imprescindibili per valutare sono:
� storia personale dell’alunno;
� condizioni di salute;
� condizioni socio-ambientali e familiari;
� eventuali disturbi psico-affettivi;
� competenze dell’alunno;
� livello di apprendimento;
� il comportamento;
� l’impegno in termini di partecipazione e di risposta al progetto educativo;
� il conseguimento degli obiettivi ;
� la capacità di applicare concretamente, attraverso prove autentiche (Compiti di Realtà) le
competenze acquisite.
I Parametri della valutazione
La valutazione, in coerenza con gli obiettivi della programmazione, prevede due parametri:
• COSA valutare, stabilendo quali sono gli indicatori, che dimostrano l’avvenuto
apprendimento;
� rispetto agli alunni si accerteranno l’acquisizione di competenze, di abilità e
l’evoluzione del processo di apprendimento;
� per quanto attiene all’insegnante si valuterà l’efficacia delle strategie, dei
metodi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del
percorso, al fine di migliorare l’azione didattica-educativa successiva.
• COME valutare, indicando le tecniche utilizzate e l’incidenza di quanto è stato
appreso.
Il processo di Valutazione è impostato sull’acquisizione dalle osservazioni sistematiche compiute
dalle insegnanti e dai dati oggettivi dedotti dalle Verifiche:
• Le osservazioni sistematiche rilevano il
comportamento apprenditivo degli alunni
(impegno, costanza, interesse, emozioni ecc.).
• Le verifiche formali (interrogazioni, compiti
in classe, prove oggettive, effettuate), invece
rilevano l’acquisizione di abilità e conoscenze
e sono irrinunciabili per la trasparenza.
Queste verifiche sono effettuate attraverso gli
strumenti di rilevazione.
• Le prove Autentiche o Compiti di Realtà
certificano le competenze acquisite; ossia
come ciascun studente padroneggia le proprie
risorse (conoscenze, abilità, atteggiamenti,
emozioni) per affrontare efficacemente le
situazioni che la realtà quotidianamente
propone in relazione alle proprie potenzialità
e attitudini.
Le prove di verifiche autentiche, essendo
trasversali e interdisciplinari, sono effettuate,
per tutte le classi due volte nel corso
dell’anno (alla fine del 1° e 2° quadrimestre).
Gli strumenti per la valutazione: Ogni docente indica nella programmazione della propria disciplina: prove scritte, prove orali, prove
strutturate o semi-strutturate. Ad esse sono aggiunte prove per classi parallele effettuate in ingresso,
in itinere e a fine anno scolastico.
Strumenti per l’annotazione degli esiti delle valutazioni sono: registro dell’insegnante, registro del
Coordinatore, pagellino bimestrale, scheda di valutazione, griglia di raccolta dati relativi gli
apprendimenti disciplinari e tutto ciò che può servire a meglio comprendere e a descrivere l’alunno,
in merito alle sue competenze e abilità, alle sue conoscenze e attitudini.
I momenti fondamentali della valutazione sono: • Valutazione iniziale
• Valutazione intermedia (primo quadrimestre)
• Valutazione finale (sommativa/formativa)
• Certificazione delle Competenze Sia nella fase iniziale, che nella fase intermedia e finale, si valuterà l’alunno non solo per quello che
è o non è riuscito ad apprendere , ma soprattutto per quello che è riuscito a diventare, cioè per il
grado di maturità umana e culturale raggiunto.
• Valutazione iniziale
Mette in evidenza le positività, le risorse, le potenzialità e i bisogni dell’alunno; permette di
calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni formativi emersi; tiene conto degli esiti delle
prove d’ingresso e delle osservazioni sistematiche, configurandosi come attività di diagnosi e cura.
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, l’osservazione è
utilizzata dalle docenti sia in modo occasionale che
sistematico:
o L’osservazione occasionale, nella sua casualità
e spontaneità giornaliera, può interessare un
bambino, il piccolo e il grande gruppo
(momenti di gioco e attività libere, coinvolti in
un’esperienza, un’attività rispetto ai compagni,
alle docenti e alle consegne effettuate).
o L’osservazione sistematica, nella sua
scientificità e programmaticità, pone
l’attenzione su un ambito specifico.
Per Verifiche si intende l’insieme delle azioni che
l’insegnante mette in atto per conoscere e
monitorare lo sviluppo del bambino, in relazione
agli obiettivi individuati.
Gli Strumenti utilizzati per una precisa
osservazione sono griglie, schede di sintesi e
attività di verifica, il tutto documentato.
La Documentazione, infatti, è indispensabile per la
continuità del percorso formativo, sia per
l’insegnante che per il bambino. Tramite la
documentazione didattica vengono trasmesse
informazioni e comunicati i percorsi effettuati al
fine di facilitare il passaggio del bambino dalla
scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria.
La valutazione iniziale completa in tutte le discipline ha bisogno di un tempo adeguato. Pertanto, si
ritiene che, come prima scadenza, per la valutazione degli alunni si può fissare nel primo bimestre
(ottobre/novembre), ma da convalidarla successivamente. Gli esiti registrati sul pagellino verranno
comunicati alle famiglie nell’incontro Scuola-Famiglia.
Nel primo periodo dell’anno scolastico, e in riferimento agli alunni delle prime classi, i docenti
effettuano prove di ingresso trasversali e disciplinari, per conoscere il loro grado di sviluppo, il loro
ambiente familiare e sociale, per verificare: la motivazione, la capacità di comunicazione, di
memorizzazione e di ragionamento; l’orientamento spazio-temporale, prerequisiti l’acquisizione
delle abilità di base.
Per le altre classi si effettueranno solo prove di verifica disciplinari per accertare, dopo la pausa
estiva, l’effettiva padronanza delle conoscenze precedentemente acquisite.
• Valutazione intermedia (1°Quadrimestre)
Avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto consente di adattare gli interventi alle singole
situazioni didattiche e di attivare eventuali strategie di rinforzo;
La valutazione quadrimestrale si concretizza nel documento di valutazione dell’alunno, o scheda
personale che ha valore documentativo e/o certificativo, nel senso che con le operazioni di verifica e
di valutazione si definisce il livello di preparazione raggiunto dall’ allievo riguardo alle discipline di
studio e al comportamento, attraverso un giudizio globale.
La valutazione quadrimestrale ha anche un valore proattivo, in quanto, consente di tracciare il modo
per impostare l’azione didattica successiva. Le procedure valutative e i risultati delle verifiche
iniziali e di quelle in itinere vengono riportati sul giornale dell’insegnante.
• Valutazione sommativa o finale
Definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline dopo un periodo di
lavoro. E’ un processo che assume dati raccolti mediante le verifiche e li interpreta in base a criteri
che orientano la formulazione del giudizio; è un mezzo efficace di accertamento del progresso,
dell’apprendimento delle competenze e delle abilità previste dagli obiettivi didattici; è uno
strumento valido di autovalutazione e di monitoraggio; un mezzo efficace per motivare e gratificare
l’alunno.
La valutazione finale per le classi quinte si identifica altresì con la certificazione delle competenze.
• La certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze è rilasciata al termine della classe quinta di scuola primaria,
rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in
senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo.
Dal DM 742 del 3-10-2017:
2. La certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle
competenze di cittadinanza, a cui l'intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato,
anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di
istruzione.
3. La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della scuola primaria, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.
Per la certificazione delle competenze si adotta il modello ministeriale.
Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n. 104/1992, il modello
nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il
significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo
individualizzato.
CRITERI GENERALI – SCUOLA PRIMARIA
La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle
competenze stabiliti collegialmente nei curricoli disciplinari.
La valutazione quadrimestrale, intermedia e finale per la scuola primaria verrà espressa senza mezzi
voti e terrà conto dei seguenti fattori:
� dei voti nelle varie prove di verifica effettuate: (verifiche scritte- orali e pratiche);
� processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli
alunni;
� progressi rilevati rispetto al livello di partenza;
� impegno e partecipazione nelle attività proposte e nello svolgimento dei compiti.
La valutazione del comportamento è espressa attraverso un giudizio concordato in sede di scrutinio
dal team docente.
Per l’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico
In caso di insufficienza, a fine anno scolastico, il docente dovrà motivare l’esito
documentando:
� l’attività e le prove effettuate comprese quelle di recupero;
� l’utilizzo di interventi individualizzati e/o di gruppo per percorsi mirati le condizioni e le
risorse per effettuarli;
� le proposte di percorsi semplificati o ridotti, rispettosi delle specifiche condizioni dell’alunno
� progressi rilevati rispetto al livello di partenza;
� impegno e partecipazione nelle attività proposte e nello svolgimento dei compiti.
In conformità alle direttive ministeriali – Decreto Legge n.137/08, la valutazione degli
apprendimenti nelle singole discipline sarà espressa in decimi. La scala dei livelli di misurazione
adottata dal Collegio, va dal 5 al 10 ed è equiparata a quella del sistema nazionale INVALSI e i voti
sono definiti secondo i seguenti criteri:
VOTO MISURAZIONE
10 Conoscenze approfondite ed esaustive. Piena padronanza delle abilità e della
strumentalità nelle varie discipline.
9 Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena capacità di rielaborare e
organizzare collegamenti tra i saperi
8 Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi, sicura capacità
espositiva.
7 Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle
varie discipline, capacità di organizzare i contenuti appresi.
6 Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale
padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva.
5 Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di riconoscere e
risolvere problemi essenziali.
Per la valutazione del “Comportamento” gli indicatori stabiliti sono i seguenti:
� Interesse, motivazione e partecipazione al dialogo educativo
� Collaborazione con i compagni e adulti ( docenti e altre figure presenti)
� Rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico e delle regole
GIUDIZIO Criteri di Valutazione del Comportamento
OTTIMO • Rispetto delle regole in tutte le situazioni con senso di responsabilità e
consapevolezza;
• Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche
• Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della
scuola
• Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione
DISTINTO • Rispetta generalmente le regole ed è sempre disponibile a modificare i
suoi comportamenti in positivo.
• Costante adempimento dei doveri scolastici.
• Interesse partecipazione costruttiva alle attività della scuola.
• Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe.
BUONO • Rispetto delle regole in molte situazioni, anche se a volte ha bisogno di
richiami
• Buona consapevolezza del proprio dovere
• Interesse adeguato
• Svolgimento regolare dei compiti assegnati
• Partecipazione attiva
• Correttezza nei rapporti interpersonali.
SUFFICIENTE • Di aver bisogno di sollecitazioni e richiami per rispettare le regole nelle
varie situazioni:
• Sufficiente consapevolezza del proprio dovere
• Interesse selettivo
• Saltuario svolgimento dei compiti assegnati
• Partecipazione discontinua all’attività didattica
• Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE ALUNNI BES
Alunni DSA
Ciascun docente della classe è corresponsabile del progetto formativo elaborato per l’alunno con
DSA e “attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti”. Pertanto, così come
propugnata dalla Legge 53 del 2003 e da uno dei suoi decreti applicativi, il D. Lgs. n.59 del 2004,
ogni alunno sarà valutato secondo il proprio Piano, anche in relazione alle misure compensative e
dispensative adeguate alle singole situazioni.
Criteri da seguire per la valutazione:
� programmare le prove di verifica (scritte e/o orali);
� impostare le verifiche scritte con prevalenza di quesiti strutturati secondo la modalità verso
la quale l’alunno/a abbia mostrato maggiore familiarità;
� permettere l’uso dei mediatori didattici (schemi, immagini, mappe..) durante le prove di
verifica (scritte e/o orali);
� recuperare e/o integrare le prove scritte negative o incomplete con interrogazioni orali,
concordate nei tempi e nei contenuti;
� tenere conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti;
� tenere conto dei contenuti, piuttosto che della forma, nella valutazione delle prove scritte;
� nell’esposizione orale, non pretendere la memorizzazione di date e di elementi
mnemonici (es. tabelline);
� valutare la partecipazione attiva nelle attività inclusive tenendo conto delle
� caratteristiche del disturbo;
� passare da una valutazione sommativa (di prestazione) dei processi di apprendimento, a una
valutazione formativa.
Alunni DA
Per gli alunni diversamente abili si applica, come previsto dalla normativa, il confronto tra la
situazione di partenza e la situazione d’arrivo; la valutazione è strettamente correlata al percorso
individuale e non fa riferimento né a standard qualitativi né quantitativi. Essa e’ finalizzata a
mettere in evidenza e a registrare i progressi dell’alunno rispetto alla situazione di partenza. La
valutazione, inoltre, sarà sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come
valutazione della performance, e sarà riferita:
o al comportamento;
o alle discipline;
o alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall’art 12 comma 5, della Legge 104
del 1992, piano educativo individualizzato.
Per gli alunni in difficoltà, si adotta un criterio misto, cioè confronto tra situazione di partenza e
situazione di arrivo, tenendo conto di obiettivi minimi personalizzati da raggiungere (meglio ancora
se riferiti a un curricolo minimo funzionale);
Entrano nella valutazione il riferimento alle tappe già percorse e a quelle attese, i progressi già
compiuti e le potenzialità da sviluppare. Ponendo, così, l’alunno al centro del suo itinerario di
apprendimento e di formazione.
VALUTAZIONE del sistema educativo d’istruzione e formazione INVALSI
La valutazione interna viene integrata con la valutazione esterna che garantisce il rigore e
l’oggettività del giudizio anche attraverso la rendicontazione sociale.
Essa è effettuata dall’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo d’istruzione e
formazione INVALSI.
� L’andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli alunni rispetto alla media
nazionale; all’area geografica e della regione di appartenenza ;
� L’ andamento delle singole classi nelle prove nel loro complesso;
� L’andamento della singola classe e del singolo studente analizzato sul dettaglio di ogni prova.
Essa è di fondamentale importanza per il docente, in quanto consente di:
• individuare le aree di eccellenza e i punti di criticità della didattica attuata;
• confrontare e di equiparare i livelli di apprendimento nelle diverse classi all’interno della
scuola;
• implementare confronti con le scuole del territorio aventi lo stesso background familiare;
• attuare azioni di miglioramento.
Completa il processo di valutazione, Il Rapporto di Autovalutazione d’Istituto (RAV) che
approfondisce le riflessioni sui punti di forza e di debolezza, sui vincoli e le risorse della scuola,
riferiti a:
• contesto;
• esiti;
• pratiche educative e didattiche;
• pratiche gestionali e organizzative;
e che di anno in anno collegialmente condiviso, si aggiorna modulando di conseguenza le
priorità, in previsione delle azioni da attuare nell’anno successivo attraverso il Piano di
Miglioramento.
AMBITO TERRITORIALE 20 - DIREZIONE DIDATTICA STATALE 3°CIRCOLO SOMMA VESUVIANA (NA)
Via S. Maria del Pozzo, 81 – Somma Vesuviana (NA) tel. 081 8939224 - fax 081 5318529 - Uff. Serv. H67 – C.F. 94102620633 – COD. MECC.
NAEE33500L
Triennio 2016-2019
Aggiornamento anno scolastico 2017-2018
Il Piano di Miglioramento viene delineato a partire dal Rapporto di Autovalutazione e dalle Priorità, dai Traguardi e dagli Obiettivi di Processo in esso descritti. Le azioni del Piano sono inquadrate nelle macro-progettazioni del P.T.O.F., che scaturisono, a loro volta, dalle priorità del R.A.V. Le azioni elencate nel PdM prevedono progettazioni di dettaglio conservate agli atti della scuola.
Sezione 1 – Obiettivi di processo Tabella 1 – Congruenza tra obiettivi di processo e priorità strategiche del RAV
Priorità del RAV
Area 2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali
1. INCREMENTARE MOMENTI DI CONFRONTO SU STRATEGIE SEMPRE PIÙ ADEGUATE AI FINI DELL'OTTIMIZZAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DELLE DIVERSE REALTÀ
2. INDIVIDUARE PERCORSI DIDATTICI MIRATI AL CONSEGUIMENTO DA PARTE DEGLI ALUNNI DEL CIRCOLO DI BUONI RISULTATI NELLE PROVE
Area 4) Risultati a distanza
3. SEGUIRE GLI ESITI DEGLI ALUNNI ANCHE NEL CORSO DEGLI STUDI DI GRADO SUCCESSIVO.
Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alle priorità…
1 2 3
Curricolo, progettazione e valutazione
1 IMPLEMENTARE LE AZIONI PER LA LETTURA COLLEGIALE DEI RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE
X
2 DIMINUIRE ULTERIORMENTE LA DISPARITA' DI RISULTATO PER CLASSI PARALLELE NELLE PROVE
x X
3 ALZARE I LIVELLI DEI RISULTATI DELLE PROVE DI ITALIANO*
*sulla base dei risultati ottenuti nelle prove INVALSI 2017 l’obiettivo è rimodulato come segue: -MENTENERE POSITIVI GLI ESITI D’ITALIANO-
X
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
4. AZIONI DI MIGLIORAMENTO PER LA CONTINUITA', PRIMARIA/SECONDARIA 1^GRADO, CONFRONTO DEI CRITERI E DEI LIVELLI DI MISURAZIONE
X
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Tabella 2 – Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Obiettivo di processo Fattibilità (da 1 a 5)
Impatto (da 1 a 5)
1 IMPLEMENTARE LE AZIONI PER LA LETTURA COLLEGIALE DEI RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE
5
5
2 DIMINUIRE ULTERIORMENTE LA DISPARITA' DI RISULTATO PER CLASSI PARALLELE NELLE PROVE STANDARDIZZATE
4 4
3 MENTENERE POSITIVI GLI ESITI D’ITALIANO 5 5
4 AZIONI DI MIGLIORAMENTO PER LA CONTINUITA', PRIMARIA/SECONDARIA 1^GRADO, CONFRONTO DEI CRITERI E DEI LIVELLI DI MISURAZIONE
5 5
Tabella 3 – Azioni, risultati attesi, indicatori di monitoraggio del processo e modalità di misurazione dei risultati
Obiettivo di Processo N.1
IMPLEMENTARE LE AZIONI PER LA LETTURA COLLEGIALE DEI RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE
Azioni Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio Modalità di rilevazione
Realizzare un corso di formazione, finalizzato all’approfondimento del percorso autovalutativo, attraverso una riflessione sulle prove Invalsi e loro lettura dati.
Incrementare le competenze dei docenti in relazione a: • lettura e
interpretazione restituzione dati
• valutazione in generale
• caratteristiche della didattica più adeguata al raggiungimento di esiti positivi
Azioni e documenti prodotti in connessione con la formazione realizzata
Documenti dell’attività di formazione
Obiettivo di Processo N.2
DIMINUIRE ULTERIORMENTE LA DISPARITA' DI RISULTATO PER CLASSI PARALLELE NELLE PROVE STANDARDIZZATE
Azioni Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio Modalità di rilevazione
-Nomina, anche per l’anno in corso, del coordinatore della programmazione per classi parallele. -Prosieguo nell’attivazione di momenti di confronto per classi parallele. -Costruzione di un curriculo verticale condiviso. -Utilizzo di parametri e strumenti di misurazione-valutazione uniformi.
• Implementare : - relazioni tra i docenti che lavorano con realtà di classi diverse ma che hanno tutte gli stessi bisogni formativi - competenze dei docenti per l'utilizzo di strumenti di registrazione sistematica • Rendere ancora più
organici gli interventi • Diminuire
ulteriormente la varianza dei risultati tra le classi parallele
Incontri di programmazione Confronti tra i coordinatori e il NIV
Curriculo vericale Documento di valutazione
Nomine dei docenti per le attività di coordinamento Verbali degli incontri effettuati Agenda della programmazione Prove di osservazione e verifica strutturate per classi parallele
Obiettivo di Processo N.3
ALZARE I LIVELLI DEI RISULTATI DELLE PROVE D'ITALIANO*
*sulla base dei risultati ottenuti nelle prove INVALSI 2017 l’obiettivo è rimodulato come segue: -MENTENERE POSITIVI GLI ESITI D’ITALIANO-
Azioni Risultati attesi Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
-Prosieguo nella somministrazione di prove di verifica strutturate secondo modello Invalsi (italiano-matematica-inglese) -Coinvolgimento degli alunni sulla modalità e tempistica delle somministrazioni -simulazioni - continuare nel sensibilizzare il maggior numero di docenti per la formazione relativa alla didattica per competenze -predisposizione di piani di recupero -Attivazione di progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa finalizzati al miglioramento delle competenze di base:
• IL MEGLIO DI ME prog recupero e consolidamento
• Scrittura creativa Vesevus
• Poeti in gioco • Abc… me la canto e me
la suono • Nuvole di parole (Pon
10862-fse-inclusione sociale e lotta al disagio)
• Progetto biblioteca • Candidatura Pon 1953 del
21/02/2017- FSE-Competenze di base
-Diminuire il valore dell’impatto stress sulla prestazione durante le prove INVALSI -Acquisire maggiore consapevolezza dei contenuti, della struttura e delle modalità di svolgimento delle prove Invalsi -Incrementare le competenze dei docenti nella didattica
-Migliorare competenze di italiano e matematica per quegli alunni dei plessi che hanno presentato gravi carenze
Risultati delle prove effettuate Risultati delle valuazioni (iniziale – intermedia e finale) Eventuali piani di recupero per le parti della prova individuate come deficitarie
Simulazioni prove e relativi tabulati ( a cura dei docenti somministratori) Piani di recupero allegati alle agende di programmazione Tabulati comparativi dell’andamento voti italiano e matematica (iniziale-intermedia-finale) per classi parallele
Obiettivo di Processo N.4
AZIONI DI MIGLIORAMENTO PER LA CONTINUITA', PRIMARIA/SECONDARIA 1^GRADO, CONFRONTO DEI CRITERI E DEI LIVELLI DI MISURAZIONE
Azioni Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio Modalità di rilevazione
-Incontri con il valutatore della scuola media per comparare i crieri di valutazione al termine del primo quadrimestre e del secondo quadrimestre e per confrontare gli esiti -Incontri con i docenti primaria-secondaria classiponte - Aggiornamento banca dati e condivisione collegiale -Progetti in continuità
Progressiva armonizzazione delle metodologie e dei criteri di valutazione Semplificazione del passaggio degli allievi verso l’ordine di scuola successivo Incremento del feed-back conseguente alla raccolta e all’analisi dei risultati a distanza.
Attività comuni per agevolare il passaggio all’ordine di scuola successivo Confronto con i docenti delle classi ponte per l’ottimizzazione della formazione delle classi Esiti degli apprendimenti a breve e lunga distanza
Verbali incontri effettuati Convocazioni ufficiali Relazioni attività svolte Tabulati comparativi tra i due ordini di scuola Primo e secondo qadrimestre
Tabella 4 – Condivisione dell’andamento del Piano di Miglioramento Gli esiti dei risultati ottenuti con la realizzazione delle azioni saranno riportarti in appositi report predisposti dal NIV e saranno socializzati e diffusi secondo le seguenti modalità: 1) Presentazione nel Collegio dei docenti; 2) pubblicazione sul sito della scuola; 3) socializzazione degli esiti in sede di assemblee dei genitori e consigli di interclasse.
Strategie di condivisione del PdM all'interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti
I momenti di condivisione e di socializzazione dei risultati saranno si realizzeranno in sede di apposite riunioni e/o assemblee coinvolgenti: Lo staff del Dirigente, il NIV, gli organi collegiali, le famiglie, i formatori, i tutor, il personale docente e ATA.
Dirigente, NIV, animatore digitale, formatori, docenti tutor, corsisti, , personale ATA, docenti con funzioni strumentali.
Questionari, rubriche di valutazione, Incontri collegiali, riunioni ristrette per ambiti disciplinari e per dipartimenti.