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ANTEPRIMA 2010 luoghi, eventi, suggestioni.

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ANTEPRIMA 2010luoghi, eventi, suggestioni.

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MATERA CITTA’ EVENTO5 I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera6 Le Grandi Mostre nei Sassi: antologica di Kengiro Azuma 7 Il Museo della Scultura Contemporanea (Musma)8 La Cripta del Peccato Originale9 Il Museo Nazionale Archeologico “Domenico Ridola”

I LUOGHI DELL’ARTE E DELLA CULTURA10 Palazzo Loffredo: Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu” e Galleria Civica11 Venosa: antichi scenari ricchi di storia e cultura12 Melfi e Acerenza: glorioso Medioevo14 Tursi, Ripacandida, Irsina: angoli di arte sacra16 Artepollino18 Grande musica nel Parco del Pollino

TERRE DI INCANTI E DI MEMORIE20 Il Volo dell’angelo21 Il parco della Grancia e il Cinespettacolo “La storia bandita”22 Il Parco letterario Carlo Levi23 Il Parco letterario Isabella Morra24 L’Archeoparco del Basileus25 Teatro d’estate nei grandi Parchi Archeologici

LA NATURA IN FESTA26 I Riti arborei in Basilicata27 Le figure zoomorfe del Carnevale lucano

SULLE TRACCE DEL SACRO28 Le Sacre rappresentazioni della Settimana Santa nel Vulture-Melfese29 La devozione lucana: i riti Mariani e San Gerardo Maiella30 La Madonna della Bruna: un’antica festa popolare e religiosa31 Il Santo Patrono di Potenza e la sfilata dei Turchi

L’EPOPEA DEI CAVALIERI MEDIEVALI32-33 Tempus Normannorum34-35 Rievocazioni e sfilate storiche

I LUOGHI DEL GUSTO36 Aglianica37-40 Eventi da assaporare

CUSTODI DI CULTURA E NATURA41-42 Segni e simboli del mondo lucano

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MATERACITTÀ EVENTO

I Sassi, dichiarati nel 1993 Patrimonio Mondiale dell’Unesco, sono un intricato avvicendarsi di vi-coli e scale, di grotte e palazzetti signorili, di archi e ballatoi, orti e ampie terrazze da cui sbucano, improvvisi, i caratteristici comignoli o i campanili di chiese ipogee. Un condensato storico artistico di spazi ricavati nel tufo, un insieme di relazioni tra individui e famiglie, tra abitazioni, strade, chiese, tra l’agglomerato urbano e i campi. La sensazione è quella di essere all’interno di un presepe e di vivere in un’altra epoca, tanto che alcuni grandi Maestri del cinema, da Pier Paolo Pasolini a Mel Gibson, hanno scelto di ambientare i loro film in questa suggestiva cornice naturale.

I SASSI E IL PARCO DELLE CHIESE RUPESTRI DI MATERA

Il Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, anch’esso Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è sicuramente uno dei più spettacolari paesaggi rupestri d’Ita-lia che testimonia l’antico rapporto tra natura e uomo. Caratterizzato da una roccia tenera segna-ta da profondi solchi che disegnano rupi, forre, grotte, gravine, il Parco conta più di 150 chiese rupestri utilizzate dall’uomo sin dalla preistoria.

PARCO DELLA MURGIA MATERANA Via Sette Dolori, 10 (Rione Sassi) - MateraT. +39 0835 336166 - F.+39 0835 [email protected] - www.comune.matera.it

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IL MUSEO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA (MUSMA)

Nell’ambito dell’evento “Le Grandi Mostre nei Sassi” il Circolo La Scaletta presenterà dal 26 giugno al 2 ottobre 2010 la mostra antologica dell’artista Kengiro Azuma, l’artista giapponese che vive in Italia da molti anni, noto per le nitide rappresentazioni di opere astratte, dalle chiare im-plicazioni spirituali. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, che si av-varrà, come al solito, di giovani studiosi italiani e stranieri, comprenderà 80 sculture, 40 disegni e 20 gioielli datati 1946-2008. Le opere verranno suddivise tra le chiese rupestri Madonna delle Virtù e S. Nicola dei Greci (Grandi sculture) e il Musma (Piccole scul-ture, disegni e gioielli). La biblioteca Scheiwiller, inoltre, ospiterà una ricca messe di immagini e documenti, in maggior parte inediti, e tutti i filmati realizzati su Azuma in occasione delle opere monumentali sistemate in parchi e musei di tutto il mondo. La mostra, come è ormai con-suetudine, sarà allestita dall’arch. Alberto Zanmatti e sarà accompagnata da un catalogo realizzato dalle Edizioni della Cometa con testi del curatore e di collaboratori scelti per l’occasione.

CIRCOLO CULTURALE LA SCALETTA Via Sette Dolori, 10 - Rioni Sassi 75100 MateraT. - F. +39 0835 336726 www.lascaletta.net - [email protected]

LE GRANDI MOSTRE NEI SASSI: ANTOLOGICA DI KENGIRO AZUMA

Sculture incastonate nel tufo, come pietre pre-ziose montate su antichi monili. Un contenitore-gioiello nei Sassi di Matera, a Palazzo Pomarici. E’ il Musma, il Museo della Scultura Contempo-ranea, inaugurato nel 2006. Oltre 1000 mq di vani ipogei scavati nella pietra e oltre 250 opere di artisti internazionali: da sculture in bronzo,tufo, legno, ferro, marmo, ceramica, a disegni, incisioni, medaglie, libri d’arte. Gli spazi espositivi si aprono all’arte in una sobrietà minimalista e le sculture donate al Museo paiono trovarsi nel loro habitat naturale e originario. Annessa alla struttura muse-ale, è la Biblioteca Scheiwiller che raccoglie 3000 volumi tra monografie e cataloghi.

FONDAZIONE ZÉTEMA Palazzo Pomarici - Recinto Cavone, 5 75100 Matera (MT) T. +39 0835.33.05.82 F. +39 0835.33.64.39www.zetema.org - [email protected]

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LA CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE

La Cripta del Peccato Originale a Matera, nota come la “Grotta dei Cento Santi”, è una testimo-nianza eccezionale e sorprendente della storia dell’arte meridionale, poiché documenta il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. Accanto alla particolarità ge-ologica del sito, l’ipogeo assume una eccezionale importanza per la presenza di una serie di affre-schi di scuola benedettina-beneventana databili all’inizio del IX secolo d.C.: dal grande pannello della Genesi, alle splendide triarchie poste nelle tre absidi.Grazie al supporto audio e ad un’illuminazione particolare, viene messo in valore il carattere didascalico del ciclo pittorico definito la “Bibbia dei poveri”, ovvero la Bibbia raccontata all’umile popolo dei fedeli.

CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE Masseria Dragone (MT) Per visite prenotarsi:T. +39 0835 330582 F. +39 0835 [email protected]

Dal Paleolitico all’età imperiale. Secoli di sto-ria lucana sono racchiusi nel museo più antico della Basilicata. Il Museo Archeologico Nazionale di Matera “Domenico Ridola”, istituito nel 1911, ospita reperti provenienti da diverse collezioni, tra cui i reperti della Collezione Rizzon acquistata dal-lo Stato nel 1990, una esemplificazione cronolo-gica di rinvenimenti del Materano, in particolare, ricchi corredi tombali e materiali provenienti da santuari e antichi centri abitati dislocati sulle al-ture dominanti le vallate fluviali (Montescaglioso - Miglionico - Timmari - Monte Irsi - Garaguso - Tricarico). Nella Sala dedicata a Ridola, con il suo arredo degli anni ‘20, sono riuniti oggetti lignei dell’arte popolare locale, pubblicazioni scientifiche e politiche, carteggi con i più importanti archeolo-gi dell’epoca e le armi sequestrate ai briganti.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE “DOMENICO RIDOLA”Via Ridola, 24 T. +39 0835 310058www.basilicata.beniculturali.it

MUSEO ARCHEOLOGICONAZIONALE “DOMENICO RIDOLA”

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Palazzo Loffredo è l’edificio storico più importante di Potenza, di proprietà del Comune e restaurato di recente. Al piano terra, la suggestiva Galleria Ci-vica arricchita della Cappella dei Celestini, è sede espositiva di importanti mostre di arte figurativa, collettive di autori italiani, ma anche di espressioni europee quali russe, spagnole, che l’Amministra-zione Comunale organizza ogni anno.Ai piani superiori, ceduti in uso alla Soprinten-denza per i Beni Archeologici della Basilicata, è ospitato il Museo Archeologico Nazionale “Dinu Adamesteanu”. Ricostruzioni di tombe di prin-cipi e guerrieri, di luoghi di culto greci e lucani, esposizioni di preziosi gioielli e fine vasellame, accolgono il visitatore all’interno di un percorso a ritroso nel tempo della Basilicata antica.

PALAZZO LOFFREDO: MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA BASILICATA “DINU ADAMESTEANU” E GALLERIA CIVICA

I LUOGHIDELL’ARTEE DELLA CULTURA

Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00 tranne il lunedì mattina. Sono previste visite guidate.

PALAZZO LOFFREDO Via A. SerraoT. +39 0971/21719 - +39 0971/323111www.archeobasi.it

GALLERIA CIVICA DI PALAZZO LOFFREDOLargo Pignatari - 85100 PotenzaT. +39 0971/27185www.comune.potenza.it

Per l’armonia della continuità storica racchiusa nei suoi monumenti, Venosa rientra tra i “Borghi più belli d’Italia”. Secoli di storia raccontati da uno splendido borgo, patria del grande Orazio, uno dei maggiori poeti dell’epoca romana, e di Carlo Gesualdo da Venosa, compositore rinascimentale di madrigali e di musica sacra. Distesi lungo l’im-pianto urbano, si trovano gioielli artistici di inesti-mabile bellezza, primo fra tutti l’abbazia della San-tissima Trinità, e il circostante parco archeologico romano, fino al castello di Pirro del Balzo. Una testimonianza di notevole interesse storico e archeologico del culto dei morti nell’antichità è costituita dalle Catacombe ebraico-cristiane che documentano la presenza di una consistente comunità ebraica tra il III e il IV secolo. Scavate nel tufo e articolate in diversi cunicoli con loculi parietali e nicchie, presentano numerosi graffiti ed epigrafi funerarie con iscrizioni in ebraico, in gre-co, in latino e incisioni di candelabri a sette bracci, corni, palme e anfore.

COMUNE DI VENOSAPiazza MunicipioT. 0972 308611www.comune.venosa.pz.it

CATACOMBE EBRAICHEVisite su prenotazione:T. + 39 0972. 36095 - www.archeobasi.it

VENOSA: ANTICHI SCENARI RICCHI DI STORIA E CULTURA

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Adagiata su una terrazza vulcanica alle pendici del monte Vulture, Melfi con il suo castello, imponente e irregolare, è nota per il suo più celebre abitante: l’imperatore Federico II di Svevia. I suoi avi, i Nor-manni, ne iniziarono la costruzione che lui ampliò, consapevole dell’importanza di quella cittadina che fu elevata a capitale del Regno normanno e da cui fu promulgato il Liber Augustalis, ovvero le Costituzioni che avrebbero rivoluzionato l’impianto giuridico fino all’epoca moderna.

Testimone silente della religiosità del borgo è, poi, la Cripta di Santa Margherita, cappella rupestre scavata nel tufo, risalente al XIII secolo, che cu-stodisce pregevoli affreschi di santi raffigurati in stile bizantino e in stile catalano, la vita e il martirio di Santa Margherita e il noto Monito dei morti che sembra raffiguri l’Imperatore Federico II con la sua famiglia.

Definita “città cattedrale” per l’inconfondibile pro-filo della chiesa romanica che caratterizza il cuore del borgo, Acerenza ha origini antichissime. Città romana, normanna, rinascimentale, la sua storia è raccontata nei segni delle architetture, nelle al-legorie cesellate nel portale della Cattedrale, nei legami forti con la Chiesa e il Papato.

COMUNE DI MELFIPiazza Pasquale Festa CampanileT. +39 0972 251111www.comune.melfi.pz.it

MELFI E ACERENZA: GLORIOSO MEDIOEVO

COMUNE DI ACERENZAVia V.Emanuele,151T. +39 0971 741811www.comune.acerenza.pz.it

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Case costruite con pietre e laterizi, eredità dei Saraceni, appaiono come sospese tra dirupi sco-scesi, nell’antico borgo di Tursi, la Rabatana. Il tempo sembra essersi fermato nel paese natale del poeta dialettale Albino Pierro, più volte candi-dato al premio Nobel per la letteratura. Imponente ma silenzioso, il borgo, con tutto il fascino della sua storia millenaria custodisce nella chiesa di Santa Maria Maggiore significative espressioni di arte sacra come un presepe in pietra e un croci-fisso ligneo del XV sec., un sarcofago con uno stemma raffigurante San Giorgio e un’acquasan-tiera del 1518.

Dall’alto di un colle color biancastro, da cui deriva il suo etimo, fa mostra di sé la ridente Ripacandi-da. Città del miele, del vino e dell’olio ma anche patria di santi e di signori. Molto devota al culto di San Donato vescovo, è definita la “piccola Assi-si” di Basilicata per i pregevoli affreschi di scuola grottesca, una vera e propria “Bibbia illustrata”, che ricoprono le pareti interne del santuario di impianto francescano, come quello Assiate, dedi-cato al suo patrono.

TURSI, RIPACANDIDA, IRSINA: ANGOLI DI ARTE SACRA

Di ataviche origini e antica grandezza, come testi-moniano i numerosi reperti archeologici risalenti già al periodo greco-romano, Irsina, abbracciata da mura turrite, tra i suoi palazzi gentilizi, i portali, un importante nucleo rupestre scavato all’ingresso del paese lungo la strada per Gravina e Matera, ospita da secoli, nella Cattedrale dell’Assunta, la statua di Santa Eufemia. In pietra di Nanto (località del Veneto), a tutto tondo e dipinta, è un capo-lavoro del ‘500 attribuita alla scuola del grande artista rinascimentale Andrea Mantegna.

COMUNE DI TURSIPiazza Maria SS.D’AnglonaT. +39 0835 531111www.comune.tursi.mt.it

COMUNE DI RIPACANDIDAVia G.B.Rossi,3T. +39 0972644132www.comune.ripacandida.pz.it

COMUNE DI IRSINA Corso C. Musacchio,1T. +39 0835 628711www.comune.irsina.mt.it

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Nel versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, il più grande parco naturale d’Italia, nell’estate 2009 ha avuto luo-go la prima edizione di ArtePollino un altro sud. In un contesto naturale unico, artisti di fama mondiale hanno realizzato opere permanenti site-specific, che costituiscono un itinerario che è insieme un percorso alla scoperta delle opere d’arte ed una possibile chiave di lettura per il territorio.Carsten Höller, Anish Kapoor e Giuseppe Penone hanno scel-to, grazie alla loro sensibilità, tre ambiti paesaggistici molto diversi che, visti in sequenza, restituiscono una visione dei luo-ghi molto ricca e diversificata tra fiumare, crinali, vette, paesi, boschi, torrenti e laghi. Le tre opere si trovano a distanza di circa 40 minuti l’una dall’altra e sono facilmente raggiungibili in automobile. La cultura popolare e festosa della Giostra, ral-lentata, di Carsten Höller a Timpa della Guardia, nel Comune di San Severino Lucano, consente di contemplare la corona di montagne di giorno e la tempesta di stelle la notte.Giuseppe Penone, con un Teatro di natura in mezzo al verde, nel territorio del Comune di Noepoli tra la collina, la fiumara del Sarmento e la strada, dà vita ad uno spazio reale dove anche altre arti possono interagire.Anish Kapoor, invece, ha scelto Latronico ed il parco termale per realizzare Earth Cinema, il suo Cinema di Terra portando idealmente gli sguardi dalle antiche acque termali fino al mon-te Alpi, che si staglia maestoso all’orizzonte.

www.artepollinobasilicata.it/www.artepollino.it/

ARTEPOLLINO UN ALTRO SUD: LE NUOVE FORME D’ARTE

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GRANDE MUSICA NEL PARCO DEL POLLINO

Diversità, contaminazione e sostenibilità saranno le parole d’ordine della quindicesima edizione del Pollino Music Festival che si svolgerà nella se-conda metà di luglio a San Severino Lucano (PZ). Il festival ospiterà formazioni musicali italiane ed internazionali di elevato profilo artistico e propor-rà diverse attività parallele: itinerari gastronomici, escursioni, mostre, iniziative di educazione am-bientale, viste guidate alle opere di arte contem-poranea presenti nel versante lucano del Parco. La 5° edizione del Pollino Fusion Festival (Arte, Cultura, Sport e Musica) si svolgerà invece tra fine Luglio e gli inizi di Agosto, nell’anfiteatro naturale del Bosco Difesa situato nei comuni di Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore.

E come ogni estate nel periodo dal 5 al 10 agosto ritorna a Viggianello, l’appuntamento con il Festi-val della musica etno-folk, che propone una vetrina delle nuove tendenze giovanili nella risco-perta e nello studio delle tradizioni musicali, e il Radicietnocontest il primo concorso di musica etnica online che permette alle bands emergenti di esibirsi e incidere un cd audio con etichette del settore con distribuzione nazionale. Tante e per tutti i gusti le attività collaterali: trekking, escursioni e rafting, presentazioni di libri, mostre di fotogra-fia, prodotti tipici. Nello stesso periodo, la rasse-gna/concorso interregionale Terme Live di La-tronico, rivolta a giovani musicisti ma che porta sul palco anche artisti già noti al grande pubblico mentre, a Sant’Arcangelo, si tiene uno dei più im-portanti festival metal del Sud Italia, l’Agglutina-tion Metal Festival, che presenta gruppi metal di fama internazionale.

[email protected]

Per informazioni: www.pollinomusicfestival.itwww.pollinofusionfestival.itwww.radicifestival.itwww.aptbasilicata.it (sezione eventi)

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Il Parco della Grancia è il primo Parco storico rurale ed ambientale d’Italia, 12 ettari tra natura e cultura nel suggestivo scenario della Foresta Grancia, a Brindisi di Montagna a pochi chilometri da Potenza. Evento principale del Parco è il Ci-nespettacolo “La Storia Bandita”, il più grandioso evento di teatro popolare in Italia dove quattro-cento volontari delle popolazioni locali danno vita ad un film dal vivo sulla storia delle insorgenze antinapoleoniche e del brigantaggio meridionale nel periodo risorgimentale. Straordinario l’utilizzo di tecnologie e di effetti speciali, che immergono il pubblico in un clima altamente coinvolgente.

IL PARCO DELLA GRANCIA E IL CINESPETTACOLO “LA STORIA BANDITA”

Un cavo di acciaio di un chilometro e mezzo di lunghezza sospeso a 400 metri di altezza, 120 km orari di velocità. Questi i dati del “Volo dell’An-gelo”, l’attrazione unica in Italia che riapre dal 20 giugno per una nuova stagione densa di emozio-ni. Un tuffo tra cielo e terra, circondati dal paesag-gio incantevole delle Dolomiti Lucane, tra le vette di Castelmezzano e Pietrapertosa, i due borghi suggestivi incastonati nella roccia che ospitano la partenza e l’arrivo per questa straordinaria avven-tura. Adrenalina ed emozione pura da vivere in tutta sicurezza di fronte ad una natura e ad un paesaggio unici.

IL VOLO DELL’ANGELO

VOLO DELL’ANGELO dal 2 maggio a tutto giugno le domenichedal 3 luglio al 31 luglio tutti i giorni tranne il lunedìdal 1 agosto al 31 agosto tutti i giornidal 1 al 12 settembre tutti i giorni tranne il lunedì

È consigliata la prenotazione on-line sul sitowww.volodellangelo.com - [email protected]

T. - F. +39 0971 986166 (Castelmezzano)MOB. +39 345 6209640T. - F. +39 0971 983052 (Comune Pietrapertosa)[email protected]

TERRE DI INCANTI E DI MEMORIE

L’apertura della stagione è prevista per l’estate 2010

PARCO DELLA GRANCIABrindisi di Montagna (Pz)

Info: T. +39 0971 [email protected] [email protected]

Biglietteria:[email protected]

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Valsinni, borgo che si affaccia sulla riva del fiume Sinni e da cui prende il nome, è il luogo in cui visse nel ‘500 la poetessa Isabella Morra, uccisa a soli 25 anni per una presunta relazione con un nobile spagnolo. A lei, alla sua breve vita ed alla sua produzione poetica riscoperta da Benedetto Croce, è dedicato il Parco Letterario che coinvol-ge l’intero borgo medievale in un viaggio a ritroso nel tempo che evoca la vita, gli usi e i luoghi di allora.La vita di Isabella viene ripercorsa in versi e mu-sica da menestrelli che accompagnano i visitatori per le vie del paese, in un suggestivo itinerario poetico che fa rivivere antiche atmosfere e risco-prire sapori autentici.

PARCO LETTERARIO “ISABELLA MORRA” Valsinni (Mt) - Piazza Carmine, 20

Aperto tutto l’anno su prenotazione“L’estate d’Isabella”- luglio e agosto tutte le sereCentro Visite: T.- F. 0835 817051

[email protected] www.parcomorra.it

IL PARCO LETTERARIO “ISABELLA MORRA”

IL PARCO LETTERARIO “CARLO LEVI”

Traendo spunto dal libro “Cristo si è fermato ad Eboli” che Carlo Levi scrisse per raccontare la drammatica esperienza del confino nel 1935 a Grassano (Mt) e poi ad Aliano (Mt), il Borgo di Aliano ha ricreato fra quelle vie che si affacciano sui calanchi, le montagne argillose caratteristiche di quest’area della Basilicata, un Parco letterario che propone un viaggio sentimentale tra i luoghi vissuti e raccontati dallo stesso Carlo Levi.

PARCO LETTERARIO “CARLO LEVI” Aliano - via Martiri d’Ungheria, 1 Apertura luglio - settembreOrario: 10:30 - 13:00 / 16:00 - 19:30T. +39 0835 568315 / +39 0835 568181

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Dall’affascinante storia dei popoli che hanno vis-suto nella Basilicata antica e lasciato sul territorio testimonianze straordinarie, nasce a Baragiano (Pz) l’Archeoparco del Basileus, un parco archeo-logico che si estende su un’area sede di numerosi ritrovamenti tra cui la tomba del Basileus, un re dei Peuketiantes che proprio qui, 2.500 anni fa, visse e fu sepolto con le armi e i simboli del potere.L’Archeoparco del Basileus è una “porta d’ingres-so” per un viaggio nella storia e nel mito dell’ar-cheologia lucana, un viaggio che si svolge per mezzo di postazioni scenografiche, in un percorso emozionale e trasversale nel tempo, creato con l’obiettivo di sorprendere, divertire e far apprende-re attraverso oggetti, situazioni, giochi, fornendo uno spaccato della Basilicata che va dal VI al IV secolo a.C.

L’ARCHEOPARCO DEL BASILEUS

TEATRO D’ESTATE NEI GRANDI PARCHI ARCHEOLOGICI

La parola prende vita e si fa teatro nei grandi par-chi archeologici di Grumento, Metaponto e Veno-sa. In estate si respira la storia del mondo antico abitando i racconti di grandi scrittori, commedie e tragedie della tradizione classica e non solo.Nelle suggestive cornici, simbolo di una classicità che ha segnato indelebilmente la storia e la civiltà occidentale, vengono ospitate performance tea-trali di grande livello, molto apprezzate dal pub-blico chiamato a vivere un’atmosfera altamente coinvolgente.

AREA ARCHEOLOGICA DI GRUMENTUMContrada Spineta-Grumento NovaT. + 39 0975/65074 AREA ARCHEOLOGICA DI METAPONTOLocalità Metaponto, Strada Statale 106-BernaldaT. + 39 0835/745327 AREA ARCHEOLOGICA DI VENOSA località S. Rocco - VenosaT. + 39 0972/36095 www.archeobasi.it

L’apertura della stagione è prevista per Pasqua 2010

ARCHEOPARCO DEL BASILEUS Loc. Toppo S. Antonio, via SS. Concezione Baragiano (PZ)

T. +39 320 9714681/+39 329 0267653 (referente: Carmela Baraglia)www.archeoparco.it

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LE FIGURE ZOOMORFE DEL CARNEVALE LUCANO

I Riti arborei sono un arcaico inno alla fertilità della terra e alla vita che si compie attraverso il rituale del matrimonio dell’albero tra un tronco e una cima. Sono rituali che, dall’antichità e dalla specificità, esprimono il rapporto strettissimo della popolazione con l’ambiente circostante. È la Basilicata, terra di folti boschi, la regione che conserva la maggior concentrazione e vitalità di riti della vegetazione ed il fascino magico di questi antichi cerimoniali. I centri di culto sono concen-trati in due aree: l’Area del Maggio, (Parco di Galli-poli Cognato) e l’Area dell’Abete (Parco Nazionale del Pollino).

I RITI ARBOREI IN BASILICATA

AREA DEL MAGGIOAccettura: dall’Ottava di Pasqua alla domenica del Corpus DominiCastelmezzano: prima domenica di settembre, 12, 13 settembrePietrapertosa: primo week-end successivo al 13 giugnoOliveto Lucano: 10, 11, 12 agosto

AREA DELL’ABETEL’a pitu e La roccaRotonda: dall’8 al 13 giugnoViggianello: prima settimana dopo Pasqua,ultima domenica di agosto, seconda domenica di settembre.

L’antenna e la conocchiaCastelsaraceno: prima domenica di giugno “’ndenna” seconda domenica di giugno “cunocchia” terza domenica di giugno “unione”

L’albero della Cuccagna Terranova di Pollino: 13 giugno

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LA NATURAIN FESTA

È il magico e propiziatorio suono dei campanacci ad inaugurare il suggestivo e rituale Carnevale in Basilicata. Periodo che riporta alla memoria un mondo lontano, il mondo naturale e animale che popola i miti delle origini e le antiche leggende. Tra aspirazioni soprannaturali e pensieri fantastici, i campanacci di San Mauro Forte, le maschere di Tricarico, il carnevale di Cirigliano, Aliano, Monte-scaglioso e Teana, ed uno degli ultimi rituali arbo-rei sopravvissuti che vede come protagonista il romita (eremita) a Satriano di Lucania, sono eventi tradizionali che raccontano il viaggio affascinante dell’umanità con i suoi modi di rappresentare la realtà mediante le maschere. L’appuntamento è per il 2011.

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Il santuario del Sacro Monte della Madonna di Viggiano, in provincia di Potenza, è il più impor-tante luogo di culto mariano della Basilicata, eretto dove fu rinvenuta nel XIV secolo l’immagine della “Madonna Nera”, proclamata Patrona e Regina della Lucania. Occasione di gioia e preghiera è la prima domenica di maggio quando la statua viene trasportata dalla chiesa del paese fino alla sede del santuario in montagna, e la prima do-menica di settembre la festa si rinnova, con una suggestiva processione che riporta la Vergine nel centro abitato, dove resterà fino al maggio suc-cessivo.

Ricchi di spiritualità e di suggestione sono, inol-tre, il pellegrinaggio sul monte Sirino che vede numerosi devoti, la terza domenica di giugno di ogni anno, portare a spalla fino al santuario po-sto alle pendici del monte, la statua dell’omonima Madonna e quello sul Pollino, il venerdì e il sabato precedenti la prima domenica di luglio, durante il quale si venera la Madonna intonando canti e pregando.

A settembre le due statue della Vergine Maria vengono riportate rispettivamente a Lagonegro e San Severino Lucano. E il 2 settembre a Muro Lucano viene festeggiato San Gerardo Maiella, Patrono della Basilicata, con manifestazioni e rie-vocazioni popolari legate alla vita del Santo.

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LA DEVOZIONE LUCANA: I RITI MARIANI E SAN GERARDO MAIELLA

Il dramma del Calvario va in scena nelle strade e nelle piazze del Vulture-Melfese. La Settimana Santa è segnata da un susseguirsi di sacre rap-presentazioni. E’ Barile che vanta il primato della più antica manifestazione con personaggi viventi, che celebra la Pasqua cristiana. Molto suggestiva, nella rappresentazione di Atella, è la scena della crocifissione del Cristo e dei due ladroni, resa re-alistica da particolari effetti sonori e visivi.

Degni di nota anche le rappresentazioni di Ra-polla, Rionero e Venosa dove la processione del Venerdì Santo è una riproduzione fedele delle descrizioni bibliche. Vengono messe in scena le ultime fasi di vita del Cristo, utilizzando come na-turale scenografia alcuni dei monumenti più belli e caratteristici dei paesi del Vulture.

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LE SACRE RAPPRESENTAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA NEL VULTURE-MELFESE

SULLE TRACCEDEL SACRO

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La Madonna della Bruna è una festa patronale ma anche un modo per preservare tradizioni e costumi. Sin dall’alba, Matera, il 2 luglio di ogni anno, onora la sua protettrice, Maria SS. della Bruna. Una suggestiva processione apre la festa che vede come indiscusso protagonista un car-ro di cartapesta, opera d’arte, frutto di un lavoro certosino di artigiani materani. Il carro della Bruna ha conservato negli anni le stesse caratteristiche strutturali e lo stile barocco che aveva nel XVII se-colo ma, allo stesso tempo, mutando nella forma e nella sostanza. Incede tra la folla che lo aspetta per distruggerlo in tanti frammenti, reliquie prosai-che da custodire in casa come prova del proprio ardire e della propria fede.

LA MADONNA DELLA BRUNA DI MATERA

COMUNE DI MATERAVia A. MoroT. +39 0835 2411- F. +39 0835 [email protected]

Il Santo patrono di Potenza, San Gerardo Vesco-vo, viene celebrato il 30 maggio di ogni anno e la sua effige viene portata in processione lungo le principali vie del capoluogo lucano. Un atto devozionale, simbolo della religiosità po-polare, di tradizioni autentiche ancora vive che trova anche espressione, tra sacro e profano, tra mito e storia, alla vigilia della festività il 29 maggio, nella Sfilata dei Turchi di cui sono protagonisti ca-valieri cristiani, turchi, dame e popolani, giocolieri e saltimbanchi, sbandieratori, musicisti, dislocati tra i quadri di un lunghissimo corteo storico. I figuranti in costume d’epoca celebrano così la leggendaria protezione che concesse il Santo alla città di Potenza.

COMUNE DI POTENZAPiazza MatteottiT. +39 0971 415000- F. +39 0971 27075www.comune.potenza.it [email protected]

PRO LOCO POTENZAvico Stabile, 10T. +39 0971.23964 - MOB. 348 5106099www.prolocopotenza.it - [email protected]

LA FESTA DEL SANTO PATRONO DI POTENZA E LA SFILATA DEI TURCHI

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Nel mese di Agosto prendono vita tre grandi ri-evocazioni storiche, con figuranti in rigorosi e splendidi costumi d’epoca, rappresentanti signi-ficative vicende medioevali ambientate nel cosid-detto Tempus Normannorum, periodo storico che va dalla seconda metà dell’anno mille al 1118, anno della prima crociata in Terra Santa.

TEMPUS NORMANNORUM ACERENZA: “DAI LONGOBARDI AI NORMANNI, STORIA DI UNA CATTEDRALE”L’11 e il 12 Agosto, il corteo storico e la rap-presentazione teatrale si snodano per le vie e le piazze del centro storico di Acerenza - uno dei “Borghi più belli d’Italia”- per poi giungere alla splendida cattedrale. Il tema è l’incontro dell’ar-civescovo Godano con Roberto il Guiscardo nel 1061 e l’inizio della costruzione del magnifico tempio.

BANZI: UN GIORNO DI AGOSTO, LA VENUTA DI PAPA URBANO II Il 17 e il 18 di agosto di ogni anno a Banzi si svolge il corteo storico che rievoca la venuta di Papa Urbano II, il Papa delle Crociate e del Con-cilio di Melfi. Al termine del corteo, spettacoli e pasti dell’epoca.

FORENZA: LA LEGGENDA DEI TEMPLARI: UGO DE PAGANI E LA SFIDA DEL MITO A.D. 1118Il 15 e il 16 Agosto il Corteo storico, si snoda lungo le stradine del borgo antico di Forenza e ri-evoca fatti e personaggi della vicenda dei cavalieri templari. Ciò che unisce Forenza all’ordine mo-nastico è l’appartenenza del “castrum Florentiae” alla famiglia dell’iniziatore e primo Gran Maestro dei Templari Ugo De Pagani.

L’EPOPEA DEI CAVALIERI MEDIOEVALI

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Numerose sono le possibilità di assistere a rap-presentazioni e rievocazioni storiche in Basilicata, dalla primavera all’autunno.

RIEVOCAZIONI E SFILATE STORICHE

MELFILa Festa dello Spirito Santo nel giorno di Pente-coste, rievoca il ritorno degli abitanti a Melfi dopo il sacco francese del 1528, con il pellegrinag-gio sul Monte Vulture, la sfilata del corteo storico per le vie della città e spettacoli di sbandieratori e cavalieri in costume. Nell’ultimo fine settimana di Ottobre, la fastosa corte di Federico II di Svevia fa poi da sfondo al Convegno Internazionale di Falconeria e raduno dei falconieri, che prevede una sfilata per le vie cittadine dei falconieri, ac-compagnati da tamburini, chiarine, giullari, nobili dell’epoca federiciana, trampolieri, menestrelli, giocolieri, cantastorie, mangiafuoco, in un sugge-stivo convivio popolare.

LAGOPESOLE Il primo agosto 2009, nel castello normanno-sve-vo e nel borgo di Lagopesole, si rivive l’atmosfera della corte federiciana con la Giostra dei cavalieri e la rievocazione storica Alla Corte di Federico, che prevede una spettacolare dimostrazione di falconeria, una sfida di arcieria, oltre al mercato e all’accampamento medievale. L’atmosfera è quella di un villaggio in festa che prevede menù tipico medievale, sfilata di nobili, dame, cavalieri, giullari, uomini di corte, paggi, armigeri, arcieri e falconieri e animazione di sbandieratori, giocolieri, mangiafuoco, danzatrici e musici. Il 13 agosto, nel Campo Sportivo Comunale, si tiene invece il Palio dei tre Feudi con tanto di prova dell’anello e com-battimento con le armi.

MURO LUCANOIn agosto l’epoca angioina fa da sfondo al corteo storico sulla vita di Giovanna I D’Angiò che si svol-ge dal 22 al 24 a Muro Lucano, dove, insieme al consolidato corteo storico per le vie del paese, si tiene la “Giostra degli Anelli” nella giornata con-clusiva.

BRINDISI DI MONTAGNAL’atmosfera di un tempo antico si rivive anche nel borgo di Brindisi di Montagna, a fine ottobre, durante le Giornate Medievali che vedono la par-tecipazione, all’ombra del suggestivo castello, di armigeri, dame, cavalieri, musici, giullari, giostre, giochi e cibi dal sapore antico.

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Il poeta Orazio lo celebrava come sollievo per tutti gli affanni. Lui il vino ce l’aveva nel cuore e nel sangue, giacché nacque proprio in quella parte della Basilicata che confina con la Puglia e che è la patria dell’Aglianico: il Vulture.Rosso, aromatico, intenso, corposo e strutturato, l’Aglianico del Vulture arricchisce le tavole e re-spira della sua terra. Dominata da un vulcano, il Vulture, dalle cui falde sgorgano acque minerali e dalle cui pendici nasce la rigogliosa vite, que-sta parte della Basilicata celebra il re della tavola con un festival, l’Aglianica, che ogni anno, agli inizi di settembre, raduna nei palazzi o nei castelli di queste parti, stand di esposizione e degustazione, eventi collaterali, convegni e concerti per declina-re il binomio vino e territorio, cultura della tavola e cultura dell’accoglienza, e celebrare tutti i gran-di vini di Basilicata, con cui l’Alianico è in buona compagnia (gli Igt Basilicatae Grottino di Roccanova, i Doc Matera e Terre dell’Alta Val d’Agri).

AGLIANICA WINE FESTIVALVenosa, centro storico e Castello Pirro del Balzo10-11-12 settembre 2010

AGLIANICA ASSOCIAZIONE CULTURALEVia Guido Rossa, 12 85028 Rionero in Vulture (Pz)T. +39 0972720166 - F. +39 09726931181www.aglianica.it - [email protected]

AGLIANICATra distese di tetti e rocce brutali, nel piccolo mondo antico di Sant’Angelo Le Fratte, le cantine, un centinaio, ricavate tra grotte e strapiombi, si fanno più vive d’estate in occasione della festa delle Cantine. Un appuntamento ghiotto per de-gustare il vino locale abbinato ad una stuzzicante carrellata di formaggi, salumi e altri prodotti tipici e per addentrarsi in un percorso del gusto allietato da musica e spettacoli di strada.Sant’Angelo Le Fratte - Festa delle Cantine (11-14 agosto)www.comune.santangelolefratte.pz.it

EVENTI DA ASSAPORARE

I LUOGHIDEL GUSTO

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Da oltre venticinque anni, a Sarconi, “Sua ma-està” il fagiolo (ne vengono prodotte 17 varietà diverse, ognuna con proprietà e gusto definito) a marchio IGP, in estate, viene decantato per la sua polpa morbida e di immediata cottura e utiliz-zato in svariate ricette, persino nel gelato e nella marmellata, durante una sagra tra le più longeve d’Italia.Sarconi - Sagra del fagiolo (18-19 agosto) www.comune.sarconi.pz.it

Legati l’un l’altro in collane dette serte, dal sapo-re gradevolmente dolciastro, i peperoni di Senise sono garantiti dal marchio Igp e, nel mese di ago-sto, colorano di rosso mattone i vicoli del centro in occasione della manifestazione “U Strittul ru Zafa-ran” (il Vicolo del Peperone). Mostre, visite guidate e giochi popolari precedono e accompagnano la Sagra del peperone durante la quale viene degu-stato in molti modi ma è apprezzato soprattutto essiccato, crusco. Solo a chiamarlo per nome se ne sente la croccantezza. Senise - Sagra del peperone (6-7-8 agosto)www.comune.senise.pz.it

I sapori dell’autunno che irrompe con l’odore del mosto cotto, il profumo dei funghi appena colti, il sapore delle caldarroste, si celebrano anche a Rapolla, dove a metà ottobre, il palato si delizia durante Cantine aperte e la sagra della castagna. Quest’ultima, arrostita, bollita, ingrediente preliba-to di dolci e definita nel dialetto locale “varola”, è protagonista di una sagra anche a Melfi. Rapolla - Cantine Aperte e Sagra delle ca-stagne (9-10 ottobre)Melfi - Sagra della Varola (16-17 ottobre)www.comune.melfi.pz.it

Nel cuore della Val d’Agri, a Moliterno, è un piace-re per gli occhi vedere prender forma il caglio di latte ovino e caprino in tipiche fascelle (canestri in giunco), stagionato poi in fondaci, e per il gusto, che ne resta catturato dal sapore piccante, forte e aromatico. Si tratta del formaggio canestrato, prodotto tipico del paese, a marchio Igp. Moliterno - Sagra del canestrato (7-8 agosto) www.comune.moliterno.pz.it

A pasta dura, ottenuto con latte di animali allevati a pascolo, nella incontaminata fascia appenninica lucana e rinomato quello prodotto a Filiano è, in-vece, il pecorino (Dop), formaggio stagionato in caratteristiche grotte naturali che ne sottolineano le peculiarità organolettiche.Filiano Sagra del pecorino (4-5 settembre)www.comune.filiano.pz.it

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Simile a un pomodoro, unica per la sua forma e il colore, la melanzana rossa di Rotonda (Dop), pro-veniente dall’Africa, viene coltivata nel piccolo cen-tro del Pollino che in estate ne celebra il profumo intenso e fruttato, il gusto piccante, la polpa abba-stanza carnosa. Protagonista di molti piatti, viene consumata soprattutto sott’olio e sott’aceto. Rotonda - Sagra della melnzana rossa (25 agosto)www.comune.rotonda.pz.it

“Cibo sacro dei numi” per Omero o “dono celeste della rugiada” per Virgilio, il miele è testimone del gusto di ricette antiche e moderne nella Mostra mercato del miele lucano che dalla metà di agosto si svolge a Ripacandida. Durante la manifestazio-ne viene assaporato il nettare cristallino e delicato che esalta i sapori senza mai sovrastarli secondo una poetica della dolcezza viva anche negli acco-stamenti più insoliti, come con i formaggi.Ripacandida - Mostra mercato del miele lucano (agosto 2010)www.comune.ripacandida.pz.it

Raccontano il territorio lucano ospitando tracce storiche delle civiltà antiche e angoli di paesaggi naturali e della fauna locale. Sono piccoli musei caratteristici, alcuni tra i molti diversi percorsi possibili per conoscere l’anima composita della Basilicata.A Savoia di Lucania, importanti momenti della storia italiana rivivono nel Museo della Memo-ria che presenta la figura controversa del Pas-sannante che attentò alla vita del re Umberto I di Savoia nel 1878. Il Museo ospita, inoltre, la collezione Vernotico, una delle più fornite colle-zioni di cimeli e documenti del periodo del regime fascista esposte in Italia.

Usi, costumi e tradizioni sono, invece, protagoni-sti dei musei demoetnoantropologici. Caratteristi-co è il Museo della Cultura arbereshe di San Paolo Albanese che raccoglie testimonianze della cultura Arbereshe, appartenente al ceppo etnico albanese. Aggirandosi nell’interno di case contadine, sapientemente ricostruite, si possono osservare oggetti di vita quotidiana, l’antica tra-dizione della lavorazione della ginestra, un tempo usata per la produzione di tessuti, e costumi tipici come accade anche nel Museo scenografico del costume e della civiltà rurale di Pignola dove forte è la suggestione evocativa di simboli dell’universo rurale.

SEGNI E SIMBOLI DEL MONDO LUCANO

CUSTODI DI NATURA E CULTURA

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Le bellezze naturali di un ecosistema ancora intat-to come quello del Vulture sono, invece, in mostra nell’Abbazia di San Michele a Monticchio (Rio-nero in Vulture) dove ha recentemente preso vita il Museo di storia naturale del Vulture. Sette tappe (il cammino dell’uomo nel Vulture; la via di fauna; la via di flora; la via di gea; laboratori e mostre temporanee; gli habitat e le collezioni; la culla della Bramea) di un percorso disposto su due piani guidano, dall’Homo erectus di Atella fino ai giorni nostri, alla conoscenza degli insediamenti urbani dell’area e all’esplorazione del mondo ve-getale e animale.

Nato nel 1999 il Museo del Lupo di Viggiano è il primo museo dedicato a questo mammifero in Basilicata e nel Mezzogiorno. Immersi in una suggestiva faggeta è possibile ammirare esem-plari imbalsamati di lupi e di altri animali come l’aquila, il tasso e la volpe e curiosare in una ricca biblioteca tematica dotata anche di materiale au-diovisivo. Il Museo delle Antiche Genti di Lucania a

Vaglio di Basilicata, attraverso apparati multi-mediali e suggestive ricostruzioni corredate da re-perti archeologici, consente al visitatore di immer-gersi nella vita della Lucania antica. Una sezione è dedicata poi al grande Leonardo da Vinci, con l’esposizione di riproduzioni fedeli di macchine e codici leonardeschi e soprattutto con la presenza di uno splendido olio su tavola che, per alcuni stu-diosi, rappresenterebbe un autoritratto del Genio toscano, ultimo suo capolavoro ritrovato.

[email protected] - www.aptbasilicata.it

Lasciati stupire da questa piccola, meravigliosa regione del Sud Italia.

La Basilicata sa farsi amare da chiunque la visiti spinto da desiderio di curiosità, da chiunque abbia in animo la voglia di riscoprire il fascino di viaggiare seguendo le strade che dai crinali delle montagne o dalle colline, affacciano su paesaggi straordinari ed inconsueti, o di raggiungere città ricche di storia, località marine incontaminate con spiagge amplissime di sabbia dorata e finissima, dove approdarono i Greci nell’VIII sec. a.C..

La Basilicata è terra di contrasti e di forti armonie, gelosa custode della propria identità. Dalla natura dei Parchi Nazionali, alla storia dei siti archeologici e delle città d’arte; dai castelli federiciani, alla cultura, alle tradizioni popolari e alla gastronomia lucana; dalle splendide coste di Maratea e del Metapontino, fino ad arrivare a Matera, la “città dei Sassi”, gli antichi rioni scavati nella roccia e patrimonio mondiale dell’umanità.

Viaggiare in Basilicata ha ancora oggi il fascino dell’avventura, della scoperta di un passato ricco di testimonianze, del contatto con una natura generosa e stupefacente, ma anche di gente ospitale e di scenari inaspettati.

Basilicata, bella scoperta!

BASILICATA

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