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VIOLENZA DONNE: IN EMILIA-ROMAGNA VITTIME +27% IN DUE ANNI SALSI, AL NORD PIU' DENUNCE PERCHE' MENO SOTTOMESSE;APPELLO NOE' (ANSA) - BOLOGNA, 25 NOV - ''Al nord e in Emilia-Romagna ci sono piu' denunce di violenze da parte delle donne, sia perche' hanno luoghi a cui rivolgersi, sia perche' sono piu' emancipate e meno sottomesse''. Laura Salsi, consigliera regionale del Pd - in una conferenza stampa in Regione con altre consigliere, la presidente dell'Assemblea Legislativa Monica Donini e l' assessore alle Politiche Sociali Anna Maria Dapporto, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne - ha spiegato cosi' il dato secondo cui negli ultimi due anni, le donne che si sono rivolte ai dieci centri anti-violenza in Emilia-Romagna siano cresciute del 27%, passando da 1858 del 2007 a 2.371 dei primi dieci mesi del 2009. La presidente del coordinamento regionale dei centri anti-violenza (l' unico in Italia ad essere stato formalizzato) Antonella Oriani, ha sottolineato che ''chi sa di potere contare su strutture di aiuto riesce anche in misura maggiore a dare voce al proprio bisogno''. Ma le denunce - ha evidenziato - danno comunque un quadro sottostimato perche', secondo l' Istat, solo il 27% delle donne che hanno subito violenza si rivolge ai centri. ''A livello nazionale - ha aggiunto Oriani - nel 2008 hanno chiesto aiuto ai centri oltre 11.800 donne, un dato altissimo e preoccupante''. Nel corso della conferenza stampa, Silvia Noe' (Udc)ha rivolto un appello al presidente Vasco Errani perche', nella veste di presidente della Conferenza delle Regioni, proponga l' istituzione di fondi regionali a supporto delle politiche anti-violenza. E Daniela Guerra (Verdi) ha espresso rammarico ''perche' finiremo il mandato senza avere dato vita alla Commissione Pari Opportuinita', perche' non ci sono state le condizioni politiche per farlo''. La presidente Donini ha sottolineato l' importanza della risoluzione approvata ieri all' unanimita' dall' Assemblea Legislativa in cui, tra l' altro, si chiede alla giunta di rafforzare, in sinergia con gli enti locali, il sostegno ai centri antiviolenza; e di promuovere a livello regionale e nazionale (con un intervento presso il Governo) fondi per il contrasto alla violenza contro le donne. ''In Emilia-Romagna non partiamo da zero - ha detto Donini - ma manca ancora una legge nazionale contro la violenza sulle donne, che e' il reato contro i diritti umani piu' occultato al mondo''. L' assessore Dapporto ha ricordato l' impegno della Regione. Dal nuovo corso per operatori sociosanitari e psicoterapeuti che lavorano con gli autori di violenze (con uno stanziamento di 55 mila euro) al progetto di monitoraggio e raccolta dati per il 2010 (27 mila euro), con un aumento di risorse di 20 mila euro rispetto al 2008. Altri impegni interessano i servizi su politiche familiari, sanita', lotta alla prostituzione, formazione e inserimento al lavoro. (ANSA).

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VIOLENZA DONNE: IN EMILIA-ROMAGNA VITTIME +27% IN DUE ANNI SALSI, AL NORD PIU' DENUNCE PERCHE' MENO SOTTOMESSE;APPELLO NOE' (ANSA) - BOLOGNA, 25 NOV - ''Al nord e in Emilia-Romagna ci sono piu' denunce di violenze da parte delle donne, sia perche' hanno luoghi a cui rivolgersi, sia perche' sono piu' emancipate e meno sottomesse''. Laura Salsi, consigliera regionale del Pd - in una conferenza stampa in Regione con altre consigliere, la presidente dell'Assemblea Legislativa Monica Donini e l' assessore alle Politiche Sociali Anna Maria Dapporto, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne- ha spiegato cosi' il dato secondo cui negli ultimi due anni, le donne che si sono rivolte ai dieci centri anti-violenza in Emilia-Romagna siano cresciute del 27%, passando da 1858 del2007 a 2.371 dei primi dieci mesi del 2009. La presidente del coordinamento regionale dei centri anti-violenza (l' unico in Italia ad essere stato formalizzato) Antonella Oriani, ha sottolineato che ''chi sa di potere contare su strutture di aiuto riesce anche in misura maggiore a dare voce al proprio bisogno''. Ma le denunce - ha evidenziato - danno comunque un quadro sottostimato perche', secondo l' Istat, solo il 27% delle donne che hanno subito violenza si rivolge ai centri. ''A livello nazionale - ha aggiunto Oriani - nel 2008 hanno chiesto aiuto ai centri oltre 11.800 donne, un dato altissimo e preoccupante''. Nel corso della conferenza stampa, Silvia Noe' (Udc)ha rivolto un appello al presidente Vasco Errani perche', nella veste di presidente della Conferenza delle Regioni, proponga l' istituzione di fondi regionali a supporto delle politiche anti-violenza. E Daniela Guerra (Verdi) ha espresso rammarico ''perche' finiremo il mandato senza avere dato vita alla Commissione Pari Opportuinita', perche' non ci sono state le condizioni politiche per farlo''. La presidente Donini ha sottolineato l' importanza della risoluzione approvata ieri all' unanimita' dall' Assemblea Legislativa in cui, tra l' altro, si chiede alla giunta di rafforzare, in sinergia con gli enti locali, il sostegno ai centri antiviolenza; e di promuovere a livello regionale e nazionale (con un intervento presso ilGoverno) fondi per il contrasto alla violenza contro le donne. ''In Emilia-Romagna non partiamo da zero - ha detto Donini - ma manca ancora una legge nazionale contro la violenza sulle donne, che e' il reato contro i diritti umani piu' occultato al mondo''. L' assessore Dapporto ha ricordato l' impegno della Regione. Dal nuovo corso per operatori sociosanitari e psicoterapeuti che lavorano con gli autori di violenze (con uno stanziamento di 55 mila euro) al progetto di monitoraggio e raccolta dati per il 2010 (27 mila euro), con un aumento di risorse di 20 mila euro rispetto al 2008. Altri impegni interessano i servizi su politiche familiari, sanita', lotta alla prostituzione, formazione e inserimento al lavoro. (ANSA).