anno xiii - agosto 2013 - numero iii - trimestrale … · 2014. 2. 21. · trento periodico...

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TRENTO PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO www.cassaruraleditrento.it Anno XIII - AGOSTO 2013 - Numero III - trimestrale Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento. TRENTO CITTÀ TURISTICA LA CASSA È IN PRIMA LINEA CONTRO LA DISOCCUPAZIONE CON “ECOFORMULA CASA” RISTRUTTURARE CONVIENE “SUPER” AGEVOLAZIONI PER I SOCI E FAMILIARI

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Page 1: anno Xiii - aGosto 2013 - numero iii - trimestrale … · 2014. 2. 21. · trento Periodico d’informazione della cassa rurale di trento anno Xiii - aGosto 2013 - numero iii - trimestrale

trentoPeriodico d’informazione della cassa rurale di trento

www.cassaruraleditrento.itanno Xiii - aGosto 2013 - numero iii - trimestrale

Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento.

trento cittÀ

turistica

la cassa È in Prima lineacontro la disoccuPazione

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“suPer” aGevolazioni Per i soci e familiari

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 3

in Primo Piano4 trento cittÀ turistica

assemblea12 la cassa ha oPerato con imPeGno e riGore14 il nuovo consiGlio di amministrazione

tra di noi15 UNA FIDUCIA BEN RIPOSTA16 IN BREVE17 RISCATTARSI DAllA DROgA è FATICOSO mA POSSIBIlE18 IN BREVE19 gUAI SCORDARE lE PROPRIE RADICI20 lA mAREmmA RImANE NEglI OCCHI E NEl CUORE22 INTERVISTA A RON24 TRA CASSA E VIllAzzANO UN lEgAmE FORTE E STORICO

noi & i soldi25 l’analisi del direttore26 la cassa È in Prima linea contro la disoccuPazione28 con “ecoformula casa” ristrutturare conviene30 “conto donna” diventa PoP, classic e sicura

clm32 Per imParare le linGue “suPer” aGevolazioni ai soci33 “ProGetto scuole”, Per studenti e inseGnanti34 fotoGallery da dublino

fondazione35 anche trento ha il suo fablab

Giovani 2.036 sPort e avventura all’«eXtremecooP 2013»37 in breve

calendario 201438 il reGolamento del concorso fotoGrafico

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anno Xiii - aGosto 2013 - numero iii - trimestrale

Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editoreCassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa.

Iscritta all’albo delle banche al n. 2987.6. Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637.Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia

Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223.

Sede legale e direzione generalevia Belenzani 6, Trento - Tel. 0461 206111e-mail: [email protected]

Direttore: Giorgio Fracalossi

Direttore responsabile: Walter LiberComitato di redazione: Michele Sartori, Mario Longo, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor

Coordinatore: Maurizio Tomasi

Hanno collaborato: Graziana Caracristi Filippi, Matteo Cavagna, Giulia Panizza, Maria Antonia Pedrotti, David Pellegrini

Autorizzazione del Tribunale di Trenton° 1063 del 31 ottobre 2000

Progettazione grafica:Fabio Monauni Curcu & Genovese Associati S.r.l.

Stampa: Tipografia Alcione - Lavis

A pagina 39 il regolamento e la scheda per partecipare

al concorso fotografico riservato a soci e clienti della Cassa rurale di Trento per il

calendario 2014.Il tema di quest’anno è:

“LA CITTÀ IN FESTA. Tradizioni popolari,

divertimento e socialità a Trento e sobborghi”

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4 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

Il grande successo del Muse ha mostrato il volto, in parte sorprendente, di una città attira-turisti. Ma è proprio vero? Intervista con la professoressa Mariangela Franch, docente di Marketing presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento e coordinatrice dell’«eTourism research Group» che da più di 15 anni studia le prospettive dello sviluppo turistico in ambito montano. Nelle pagine seguenti le valutazioni del Comune, dell’Apt, degli operatori economici e dei direttori del Museo del Buonconsiglio e del Muse

IN VENTICINQUE ANNI LE PRESENZE SONO PASSATE DA POCO PIU DI 100.000 AD OLTRE 812.000

di Maurizio Tomasi

«Nel 1989 le presenze turisti-che registrate nel Comune di Trento erano poco più

di 100.000; vent’anni dopo, nel 2008, erano poco meno di 700.000 e nel 2012

Mariangela Franch, i dati dimostrano che nel corso degli ultimi vent’anni «Trento è diventata una città turistica e che a partire dal 2004, le presenze de-gli ospiti sono pressoché raddoppiate,

Trento città turistica

hanno raggiunto le 812.000: sono cifre che da sole danno un’idea di quanto sia cresciuta la componente del turismo nella economia della città di Trento».

Come evidenzia la professoressa

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 5

PAROLA DI TuRISTA OLANDESE

in Primo Piano

contribuendo in maniera significativa alla generazione del reddito cittadino”.

Cosa ha portato Trento a diven-tare città turistica?

Due sono stati i fatti che hanno inciso sullo sviluppo turistico: gli inve-stimenti pubblici e quelli privati con il coinvolgimento del pubblico, realizzati per incrementare la qualità della vita dei residenti e l’aver scelto di organiz-zare grandi eventi.

A quali interventi pubblici si ri-ferisce?

Penso alla pianificazione urbani-stica, al recupero del centro storico, all’arredo urbano, alla riqualificazione delle infrastrutture sia in città che sul Monte Bondone, alla realizzazione di piste ciclabili e al potenziamento del ruolo di Trento all’interno del sistema turistico provinciale.

E per grandi eventi cosa intende? La programmazione di grandi

mostre temporanee al Castello del Buonconsiglio e al Museo Tridentino di scienze naturali ora MUSE, il poten-

ziamento di appuntamenti “storici” come il Filmfestival della Montagna e l’avvio di nuove iniziative come il Festi-val dell’Economia.

Sono iniziative realmente efficaci

per lo sviluppo turistico della città?Sì, certamente. Ci sono due tipi di

ricadute: una misurabile in Euro e una valutabile in termini di reputazione e di immagine della città. Applicando speci-fiche metodologie il gruppo eTourism è arrivato a determinare che investendo 100 in un evento come il Festival dell’e-conomia il ritorno in termini economici è più del doppio. Il movimento gene-rato dall’evento comporta infatti bene-fici per un ampio numero di operatori appartenenti ai settori della ricettività e ristorazione, del commercio, dei ser-vizi di allestimento e gestione. Essere alla ribalta della stampa nazionale e internazionale abbinati a un evento di valore, genera una ricaduta positiva per l’immagine della città e suscita interesse nel potenziale turista che potrebbe scegliere Trento sia per gli appuntamenti annuali dei Festival, sia come meta di vacanza.

E quando non ci sono grandi eventi, perché un turista dovrebbe venire a Trento?

“TRENTO IS A vERy NICE PLACE”

“Valeva proprio la pena venir-ci, qui a Trento si sta pro-prio bene”: la pensa così

Jeroen Smid - intercettato e inter-vistato al volo in via Garibaldi - qua-rant’anni, olandese di Doetinchem, che per le sua vacanza di due setti-mane con la famiglia ha scelto un campeggio a San Cristoforo. Siccome aveva letto su internet che Trento è una bella città, circondata da alte montagne, con bei palazzi, molte cose da vedere e da fare, giovedì 1 agosto con la moglie e i quattro figli (Laëlle di 12 anni, Lewis di 10, Julie-Rose di 8 e James di un anno) è salito sul treno della Valsugana per visitare la città. Le sue aspettative non sono

state deluse. Anzi, ammette che pri-ma di ripartire torneranno di nuovo a Trento per conoscerla un po’ meglio.

Per la gita a Trento è stato scelto il giovedì perché - come aveva letto su internet - è la giornata in cui si svolge il mercato settimanale, che ha trovato “molto grande e molto bello”. Molti anche i complimenti espressi insieme a sua moglie Dana per piazza Duomo, ammirata da uno dei tavolini dei bar che si trovano ai suoi lati.

“Trento is a very nice place” (Tren-to è proprio un bel posto)”, dice Jero-en a nome di tutti nel momento dei saluti, dopo aver volentieri posato per la foto ai piedi della Fontana del Nettuno.

La professoressa Mariangela Franch

IN VENTICINQUE ANNI LE PRESENZE SONO PASSATE DA POCO PIU DI 100.000 AD OLTRE 812.000

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6 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

Il direttore dell’Apt di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Elda Verones

NEI SERvIzI AL TuRISTA SERvE PIù FLESSIbILITÀ

Elda Verones, da sei anni diret-tore dell’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle

dei Laghi, non ha dubbi: la città ha tutte le carte in regola per essere considerata turistica. “Siamo convinti che tutto possa essere migliorato – afferma – ma la città piace molto al turista, perché ha un bel centro sto-rico, perché ha una rete di musei va-riegata, un’offerta eno-gastronomica di qualità ed è in grado di soddisfare visitatori di tutte le età, perché è a dimensione umana, perché offre dei buoni servizi”. La dimostrazione che Trento è città turistica la si può “con-cretamente” trovare nel massiccio aumento delle presenze – afferma Verones mostrando il grafico in cre-scita dell’ultimo decennio - ma anche nel consistente aumento della mole di lavoro a carico dell’intera struttura dell’APT. “Per dare un’idea del quo-tidiano impegno del personale per l’informazione turistica – prosegue Verones – basta citare i dati relativi all’attività presso l’Ufficio informazio-ni in via Manci a Trento: nel 2012 i soli contatti al banco sono stati 51.857.

Da dieci anni l’ufficio è aperto dieci ore al giorno, sette giorni su sette ed è un prezioso punto di riferimento per il turista e per noi un osservatorio privilegiato per conoscere gli umori e le richieste di chi visita la città”.

Chi entra nell’ufficio chiede in-formazioni sui percorsi di visita in città, sui musei, sui trasporti, sulle iniziative in corso, sugli spettacoli, che si possono vedere, dove dormire e dove mangiare. Ma una domanda ricorrente – alla quale è difficile dare risposta - è dove si può fare shopping in città durante le giornate festive. Il tema è delicato, ma Elda Verones

ritiene che “nel rispetto degli orari e dei giorni di riposo del personale di-pendente degli esercizi commerciali” sia giunto il momento di avviare una riflessione per favorire l’apertura dei negozi in fasce orarie più ampie ed è convinta che una maggiore flessibili-tà potrebbe contribuire a qualificare ulteriormente i servizi che la città ga-rantisce all’ospite e valorizzare l’im-pegno di tante realtà che sono già attive anche nei giorni festivi.

Ad alimentare l’ottima fama di Trento tra i turisti, concorrono i pri-mi posti che la città conquista ogni anno nelle graduatorie stilate dai grandi quotidiani nazionali sulla qualità della vita nei centri urbani.

“Negli ultimi anni sono stati però i grandi eventi internazionali, cultu-rali e sportivi, quelli che hanno fatto la differenza - afferma Verones – e hanno rappresentato un formidabile traino”. Il riferimento è innanzitutto al Festival dell’Economia, al FilmFe-stival della Montagna, ai Mercatini di Natale e alle grandi mostre. Adesso si guarda con grande attenzione all’attività della Trentino Film Com-mission, al nuovo MUSE, e alle Uni-versiadi Invernali in calendario a fine anno, commenta il direttore dell’APT, che tra gli eventi mondiali di grande richiamo cita anche “La Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone” (passata da 97 a 3.000 iscritti nell’ar-co di otto edizioni, con partecipanti provenienti da oltre 35 nazioni). Tanti eventi sportivi e culturali che hanno reso ancora più famosa Trento in tut-ta Italia e nel mondo “Chi arriva in queste occasioni – conclude Verones – si innamora della città e riparte con la voglia di ritornare”.Uno scorcio dell’ufficio informazioni dell’Apt in via Manci a Trento

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 7

in Primo Piano

Perché la città ha molto da offrire, soprattutto a chi vuole fare turismo culturale e cerca occasioni di relax e esperienze di scoperta e divertimen-to. Trento ha una grande storia: è città romana, rinascimentale, contempora-nea; ha un patrimonio architettonico e artistico di grande livello; può contare su una rete di musei ed è inserita in un territorio che, a pochi chilometri, offre laghi e montagne. Anche i prodot-ti tipici e l’enogastronomia rientrano fra le offerte che interessano chi vuol fare turismo culturale. Trento non ha bisogno di “inventarsi” come meta tu-ristica: ha in sé tutte le caratteristiche per intercettare il turista motivato a fare più tipi di esperienze. Deve solo valorizzare le proprie caratteristiche, come in effetti ha fatto. Si può certo so-stenere che Trento riesce a intercettare diversi segmenti di domanda: durante il soggiorno in città, che in media è di due giorni, il turista può scoprire le bel-lezze del centro storico, frequentare una mostra, fare un giro sulla ciclabile, degustare prodotti tipici, visitare una cantina vinicola, fare un’escursione in montagna o al lago, passeggiare per il centro storico.

Il trend di crescita è destinato a proseguire?

Nel ciclo di vita di Trento intesa come destinazione turistica, la città si trova nella fase di sviluppo. Uno svi-luppo che non è lasciato a se stesso ma segue le linee guida tracciate nel Piano di politica turistica, ma già indi-cato come un importante volano per lo sviluppo dell’economia urbana nel Pia-no strategico della città, adottato per la prima volta nel 2000 ed aggiornato nel 2010. Il Piano di politica turistica è stato fondamentale per definire le strategie di valorizzazione economica delle risorse e per indicare la via della sostenibilità nella gestione dei flussi. Arte e cultura, natura e sport, enoga-stronomia, benessere, eventi e spet-tacoli, sono i “pilastri” su cui si basa la politica turistica di Trento.

Gli operatori del settore hanno

saputo accompagnare questo svi-luppo?

I privati, anche se in maniera spon-taneistica, hanno dato una risposta alle nuove opportunità create dall’in-cremento delle presenze turistiche. Le strutture ricettive e della ristorazione sono state riqualificate e si sono arric-chite di nuove offerte: chi soggiorna in città e nei dintorni può infatti scegliere fra albergo, bed & breakfast, agritur e ostello per la fascia degli ospiti più giovani. Nella pausa pranzo, gli eserci-zi pubblici offrono diverse alternative, non solamente un toast, come accade-va vent’anni fa, adeguandosi alle nuove scelte del turista che preferisce la mez-za pensione o solo pernottamento e prima colazione. L’offerta si è dunque adeguata.

E gli abitanti di Trento, hanno

consapevolezza del ruolo che il tu-rismo svolge per la città?

Su questo tema non sono ancora stati fatti approfondimenti specifici, affidandomi ad alcune osservazioni e percezioni, ritengo che non ci sia anco-ra piena consapevolezza. Ovviamente i residenti notano che rispetto al passato è frequente vedere in centro gruppi di turisti in visita guidata alla città e si accorgono delle lunghe file di pullman parcheggiati: ma non credo abbiano la percezione di quanto questi fatti siano importanti per l’economia della città. È peraltro una carenza che riguarda an-che altre parti del territorio provincia-le. Su questo versante c’è ancora della strada da fare, per far maturare quella consapevolezza che già riscontriamo in altri paesi, come la Svizzera o l’Austria e nel vicino Alto Adige.

Una guida turistica fa apprezzare le bellezze di via Belenzani ad un gruppo di turisti durante una gvisita guidata alla città

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8 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

L’assessore comunale Lucia Maestri

TuRISMO E CuLTuRA, bINOMIO INSCINDIbILE

Per Lucia Maestri, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Trento, “non c’è prodotto spendibile in miglior modo sul mercato turistico se non la spe-

cificità dei valori di una terra. In altre parole – spiega - un territorio deve sapersi promuovere in termini complessivi e unitari, valorizzando le sue eccellenze, come la storia, l’arte, la cultura, la natura, i prodotti tipici”.

Trento negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in questa direzione. “Le presenze turistiche sono in continua crescita - afferma l’assessore snocciolando i dati di un ta-bella che riassume l’andamento fra il 2002 e il 2012 – ed è un risultato che deriva da precise scelte strategiche fatte dall’amministrazione pubblica”.

Un primo importante passo fu la decisione della giunta guidata da Adriano Goio di ristrutturare il centro storico: “una scelta lungimirante che valorizzò la bellezza intrinseca del centro storico e dei suoi palazzi e favorì una presa di coscienza generale sull’importanza di valorizzare un simile gioiello, anche in chiave di richiamo tu-ristico” afferma Lucia Maestri.

Poi c’è stato il lavoro che ha portato al varo del Piano di politica turistica, che traccia le linee strategiche di Comune a Azienda di promozione turistica.

Un’altra svolta importante è stata rappresentata dall’unificazione delle competenze “turismo” e “cultura” in un unico assessorato comunale, che con-sente di progettare e realizzare inizia-tive complementari fra i due comparti, che costituiscono un binomio inscindi-bile: rientrano in questo contesto l’ide-azione dei percorsi tematici sulla storia

della città, i tracciati di “trekking urbano” e sulla collina, le sinergie con la enogastronomia e i prodotti tipici.

C’è stato poi l’investimento sui grandi eventi targati cultura, sport e natura, come il Filmfestival della montagna e il Festival dell’economia.

È dalla combinazione di tutti questi fattori che nasce “Trento città turistica”, che pur essendo capoluogo di una provincia a forte vocazione turistica, non è mai stata per-cepita come tale.

“Per troppo tempo il turismo è stato inteso solo come offerta di escursioni in montagna d’estate e piste da sci d’inverno”. Con la valorizzazione del suo centro storico e del suo ricco e variegato patrimonio culturale, Trento ha saputo rompere questi schemi guadagnandosi nel tempo una ragguardevole posizione nel mercato del turismo culturale.

“Turisticamente siamo ancora giovani”, afferma l’asses-sore e c’è ancora da lavorare per migliorare e qualificare alcuni aspetti. Il Piano di politica turistica prevede tra l’altro

che si avviino iniziative nell’ambito della “formazione all’accoglienza”, rivolte agli operatori del settore ma in generale a tutti coloro che hanno occasione di entrare in contatto con i turisti: ad esem-pio, ricorda l’assessore Maestri sono sta-ti promossi corsi di aggiornamento per vigili e taxisti.

E il futuro immediato dovrà essere nel segno del “fare rete” con il territorio che va da San Michele a Rovereto, in uno spirito di collaborazione e sinergia indispensabile per consolidare le posi-zioni raggiunte nel mercato turistico e proseguire nel trend positivo.

Cos’altro c’è da migliorare per consolidare il ruolo di Trento come città turistica?

C’è un problema generale di “go-vernance” che riguarda tutto il sistema della promozione turistica del Trentino. La legge di riforma del 2002, aveva di-segnato un’architettura di sistema fatta di quindici APT (aziende di promozione turistica di ambito) e della Trentino Mar-

keting, e prevedeva il coinvolgimento nella gestione degli stakeholder più importanti, sia pubblici che privati. Il progetto non si è realizzato appieno e nel 2011 è stato riformato il dettato della legge pensando ad una sua razio-nalizzazione. Da un lato i privati si sono dimostrati poco convinti e hanno inve-stito poco in termine di “pensiero”: va quindi sviluppata e consolidata la logi-

ca del fare rete, elemento vincente per l’economia turistica. Dall’altro, è indi-spensabile puntare su un affinamento della preparazione manageriale di chi è chiamato a trasformare le strategie in linee operative e azioni concrete. È paradossale per esempio constatare che in Trentino non ci sia un corso di laurea in Management del turismo.

La strada imboccata da Trento è

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 9

Il presidente del Consorzio Trento Iniziative, Giorgio De Grandi

IL TuRISTA DEvE RIMANERE PIù A LuNGO IN CITTÀ

“Senza dubbio negli ultimi anni i turisti in città sono aumentati e anche gli operatori economici

del centro storico risentono positiva-mente di questo trend: ma non c’è un rapporto diretto fra aumento delle pre-senze e ricadute sulla rete commerciale, nel senso che se i turisti aumentano del 100% i benefici sono del 30%”: dopo aver fatto questa constatazione, Giorgio De Grandi - presidente del Consorzio Trento Iniziative, al quale aderiscono circa tre-cento operatori del terziario del centro storico – indica anche quali possono es-sere le ragioni che determinano questa “sfasatura”. Il motivo principale è l’ancora troppo breve durata della permanenza del turista in città. I dati parlano di un soggiorno medio di due giorni: un periodo suffi-ciente per visitare una mostra, partecipare ad un evento, fare un giro in centro, ma che non consente al turista di fruire appieno di quanto può offrire la rete commerciale e dei servizi della città. Per questo De Grandi ritiene che si debba lavorare “tutti insieme” per creare le condizioni che consentano di prolungare il numero dei giorni che i turisti trascorrono in città. E per “tutti insieme” intende i soggetti coinvolti nel dare concretezza alla politica turi-stica della città: l’ente pubblico, l’azienda di promozione turistica, la rete dei musei e gli stessi operatori economici.

La collaborazione è già in atto da anni e sta dando i suoi frutti - riconosce De Grandi - ma va rafforzata per dare ancora più slancio ad un volano che è già in moto.

Una riflessione e un’analisi vanno poi fatte sul tipo di clientela turistica che la città attira, per calibrare l’offerta sulle sue esigenze. “Per il comparto commerciale e dei servizi non si può fare un discorso generalizzato: nel senso che, ad esempio, un ampliamento degli orari di apertura indistinto per tutti gli esercizi non sarebbe razionale. Poi ci sono tipologie di negozi che per i prodotti che propon-gono sono più orientati e vocati al turismo rispetto ad altri; l’ubicazione dell’esercizio lungo le vie di maggiore o minore passaggio turistico è un altro fattore da tenere presente quando si ragiona su come migliorare l’offerta”, spiega De Grandi.

Negli ultimi vent’anni gli operatori economici hanno si-

curamente fatto la loro parte: “il com-mercio cittadino, che non era certo impostato al turismo, si è sviluppato, adeguato e attrezzato per far fronte alla mutata realtà”. Il processo è an-cora in corso e c’è la consapevolezza che bisogna puntare ad una sempre più elevata qualificazione, che passa anche attraverso una adeguata for-mazione del personale, soprattutto sul versante delle lingue.

“Il percorso è iniziato da anni ma è ancora lungo e prima che arrivi a maturazione ci vorrà ancora del tem-po per amalgamare e unire tutte le

componenti e trovare la giusta dimensione turistica di Trento. La strada è segnata e imboccata ed è quella giu-sta. Ma parlare già adesso di Trento come città turistica è prematuro”, conclude De Grandi.

in Primo Piano

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10 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

Il direttore del Buonconsiglio, Franco Marzatico

uN CASTELLO ChE SI TORNA vOLENTIERI A vISITARE

Non c’è dubbio: le grandi mostre temporanee orga-nizzate al Castello del Buonconsiglio hanno dato il loro contributo allo sviluppo turistico di Trento, che

peraltro ha in sé molti elementi che la rendono attrattiva, come il suo centro storico, il suo patrimonio artistico, culturale, architettonico, urbanistico e in questi anni fra città e castello si è creata una sinergia che ha portato ot-timi risultati ad entrambi. Parte da questa considerazione l’analisi che Franco Marzatico, direttore del Castello del Buonconsiglio, fa sul ruolo che il Castello ha svolto nel consolidare l’immagine di Trento città turistica.

La mostra “Il gotico nelle Alpi”, nel 2002, ha sfiorato i centomila visitatori: tetto che è stato ”sfondato” due anni dopo, con “Guerrieri principi ed eroi fra il Danubio e il Po dalla preistoria all’alto medioevo; nel 2007 con “Ori dei cavalieri delle steppe” si sono superati i 103.000 ingressi e la mostra “Egitto mai visto” nel 2009 ha richiamato al Castello ben 180.000 visitatori. Negli ultimi due anni la media è stata di 116.000 visitatori. Grande successo di visitatori sta ottenendo anche la spetta-colare mostra “Sangue di drago squame di serpente” - Animali fantastici nell’arte, inaugurata lo scorso 10 agosto. In occa-sione di alcune esposizioni di particolare successo, il Castello del Buonconsiglio ha figurato fra i venti musei più visitati a livello nazionale.

“Ma nell’attività espositiva – precisa Marzatico – l’unico parametro di misura-zione del successo non deve essere solo quello del numero di visitatori. Noi utiliz-ziamo anche altri strumenti per verificare il gradimento delle proposte, come ad

esempio il riscontro dell’efficacia dell’azione didattica, la gradevolezza della visita e della permanenza all’interno della struttura, il desiderio del pubblico a ritornare, il grado di fidelizzazione del fruitore”. Dalle rilevazioni condotte al Buoncosiglio è emerso, ad esempio, che il 54% dei visitatori è già stato almeno una volta al Castello.

“È un risultato frutto delle azioni intraprese nell’ultimo decennio dal Castello per allargare, attraverso le grandi mostre, il raggio dell’utenza e incrementare il numero dei visitatori, non solo durante le esposizioni, ma anche nei periodi di normale offerta culturale”, afferma Marzatico.

Le mostre organizzate al Buonconsiglio sono state di diverse dimensioni, su temi differenziati, spesso poco esplorati e inediti. Tutte hanno però avuto un comune denominatore: l’estremo rigore scientifico e un evidente nesso con il territorio. “Nella nostra offerta non possiamo prescindere da un elevato standard di qualità e da un aggancio al territorio e alla sua storia – spiega Marzatico – perché solo così riusciamo a non snaturare il compito

e il ruolo del Castello. Quando pro-gettiamo una mostra e i suoi conte-nuti, la pensiamo come un evento che deve avere aspetti di unicità, di occasione non ripetibile, di momento di godimento e di apprendimento, accessibile anche ad un pubblico non di specialisti. Il nostro obiettivo è fare in modo che il visitatore arrivi al Buonconsiglio perché sa – per espe-rienza diretta o per sentito dire - che al Castello può trovare il meglio e la sintesi di quello che ruota attorno al tema della mostra”.

quella giusta?Direi di sì: la mia è una visione com-

plessiva ed è positiva, anche facendo analisi comparative con i risultati otte-nuti in altre “città minori” dell’Umbria o della Toscana. Trento è partita più tardi nel promuovere il suo sviluppo turistico ma avendo alle spalle un patrimonio artistico, culturale, architettonico e am-bientale, ha saputo valorizzarlo e ha

raggiunto buoni risultati. A differenza di altri casi, lo sviluppo turistico non ha creato squilibri, ha saputo rendere armonica la presenza degli ospiti e la vivibilità dei cittadini.

A differenza di altre mete turistiche sorte dal nulla – come possono essere certi villaggi vacanze – si è mantenu-to uno stretto legame con il tessuto urbano e sociale, per cui le ricadute

del turismo si fanno sentire anche in campo occupazionale. Da un punto di vista squisitamente economico, usando metodi e indicatori differenti, si può dire a tutti gli effetti che la storia della città turistica di Trento, pur essendo recente, dà segnali già molto interes-santi e rassicuranti, che ci fanno dire che la strada imboccata sembra essere quella giusta.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 11

Il direttore del MUSE, Michele Lanzinger

ANChE LA SCIENzA ATTRAE I TuRISTI

Quando nel 1991 a Palazzo Sardagna, in via Calepina, sede del Museo tridentino di scienze naturali, fu inaugurata la mostra sui dinosauri, nessuno poteva

prevedere che nelle poche settimane di apertura sarebbe stata visitata da quasi settantamila visitatori. “Il successo ci colse alla sprovvista anche se la mostra era stata orga-nizzata nella consapevolezza che i temi scientifici avreb-bero potuto essere di richiamo per un pubblico vasto” ricorda Michele Lanzinger, allora direttore del Museo di scienze naturali, divenuto ora MUSE. Negli anni successivi molte altre mostre – come quelle sul Diluvio universale, sugli spaventapasseri, quella interattiva intitolata “Tutti a nanna” – hanno confermato che esposizioni a carattere scientifico potevano essere così attrattive da rappresen-tare anche delle componenti di valore significativo per il turismo cittadino.

“Sono stati proprio i risultati ottenuti nel corso degli anni successivi che hanno portato nel 2000 al progetto del MUSE, inserito dapprima nel pia-no decennale strategico della città di Trento e poi approvato dalla giunta provinciale”, precisa Lanzinger.

Inaugurato il 27 luglio scorso nel nuovo quartiere “Le Albere” realizza-to sull’area ex Michelin, il MUSE “è un museo di nuova generazione, di gran-de classe architettonica, di contenuto scientifico innovativo, un museo da osservare ma con il quale si può an-che interagire, dove si possono fare in prima persona tanti esperimenti scien-tifici, molto aperto ai diversi pubblici”, afferma Lanzinger.

Quali sono questi “pubblici”? Il mondo della scuola – non solo quello trentino – sarà un interlocutore privi-legiato, in considerazione del ruolo educativo tipico dei musei scientifici. “Ma puntiamo molto ad avere fra i nostri visitatori anche le famiglie, perché crediamo che il nostro museo abbia delle componenti educative e formative che possono trasformare la visita in un’occasione di dialogo, conversazione e scoperta, che tutta la famiglia può condi-videre”. Il nuovo museo è quindi destinato a movimentare ancora più che nel passato il flusso turistico verso la città.

Il MUSE è il proseguimento di un approccio alla divul-gazione scientifica collaudato negli ultimi quindici anni in via Calepina, ma su una scala molto diversa: infatti, ha una superficie di 12.000 metri quadrati, laboratori aperti al pubblico, adeguati spazi per mostre temporanee, ospiterà iniziative anche al di fuori dell’orario di apertura, punta a diventare un luogo di incontro e di aggregazione al servizio della città.

“Non va poi dimenticato – conclude Lanzinger – che il MUSE si inserisce in un contesto, come quello della Valle dell’Adige, che grazie alla presenza di una qualificata rete di musei cittadini, come il Buonconsiglio di Trento, il Mart di Rovereto, il Museo di San Michele all’Adige, si propone come un distretto ad alta intensità culturale, nel quale la qualità architettonica dei centri urbani, l’elevato livello della qualità della vita e dell’ambiente, determinano per questo territorio un destino turistico signifi-cativo, con un mix di offerta che può interessare diversi settori di utenza”.

in Primo Piano

Foto Alessandro Gadotti/Archivio TrentoFutura

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12 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Tenere la barra drittacon impegno e rigoreAll’assemblea il presidente Giorgio Fracalossi ha presentato conti in ordine e ha rilanciato un nuovo grande “patto di reciprocità” tra soci, collaboratori, comunità, per difendere e tutelare un modello di impresa sostenibile, pluralista e democratico

I SOCI HANNO APPROVATO IL BILANCIO 2012

Affollata, come sempre, l’assemblea della Cassa Rurale di Trento diventa un incontro corale con la città. Giovedì 23 maggio al Palatrento erano presenti fisicamente

1990 soci, che con le deleghe sono arrivati ad esprimere 2.216 voti.

Approvato con una sola astensione il bilancio di esercizio. Tra gli 11.906 soci (462 nuovi solo l’ultimo anno) ci sono donne, uomini e imprese che sentono sulla propria pelle la ruvidità di questa crisi, la difficoltà a condurre una vita “normale”. La Cassa Rurale, specchio finanziario – e non solo – di una società che fatica, risponde con attenzione alle richieste che vengono dalla comunità.

Giorgio Fracalossi, nella sua relazione ai soci, ha azzarda-to una frase che di questi tempi non è molto popolare: guar-dare al futuro con fiducia. “Abbiamo affrontato per tempo, con impegno e rigore, le sfide che la crisi ci ha imposto: di-versificando i crediti, cambiando la governance con un nuovo statuto, un consiglio più snello, e un investimento specifico sulla formazione. Politiche prudenti e lungimiranti ci hanno consentito di prevenire e limitare i rischi”.

Per questo Fracalossi ha potuto affermare davanti ai soci che il domani non è determinato solo dai mercati, ma è anche sempre nelle nostre mani, e dipende molto dal coraggio di cambiare e di mettersi in gioco.

Un cambiamento cui è chiamato l’intero sistema coopera-

tivo, che deve rinnovare profondamente la propria capacità di servizio, seguendo percorsi nuovi: flessibilità, servizio, sinergie ed efficienza, in primo luogo.

uN “PATTO DI RECIPROCITÀ”ll presidente della Cassa Rurale ha rilanciato anche un

nuovo grande “patto di reciprocità” tra soci, collaboratori, comunità per impegnare la Cassa verso un unico, comune obiettivo: difendere e tutelare un modello di impresa soste-nibile, pluralista e democratico.

Sul tema Fracalossi ha presentato una nuova iniziativa,

assemblea

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 13

“Porta un amico, premia la tua associazione” (di cui si parla a pagina 16). Il socio, per ogni nuovo cliente che presenterà alla Rurale dal primo giugno al 30 novembre, farà “vincere” all’associazione da lui stesso scelta un premio di 50 punti, che corrisponde a 50 euro.

L’assessore provinciale Alessandro Olivi ha testimoniato la vicinanza della Cassa rurale alle piccole e medie imprese e ai giovani. “Il trentino è modello di sperimentazione”, ha affermato. “I valori di solidarietà e mutualità rappresentano un punto di riferimento per il riscatto delle comunità nei momenti difficili”.

“Il sistema è solido e in questa tempesta così pesante tiene la barra dritta”, ha detto il direttore di Cassa Centrale Banca Mario Sartori. “La Cassa di Trento ha fatto la sua parte, il modello di banca che stiamo costruendo, vicino alla gente con semplicità ed efficienza, è vincente. Ho molta fiducia nei giovani”.

bILANCIO APPROvATO DAI SOCIPur in un contesto di grave crisi, il bilancio della Cassa

Rurale di Trento approvato dai Soci in assemblea esprime un risultato di esercizio finale positivo, seppure in calo rispetto all’esercizio precedente. L’utile netto ammonta a 4,1 milioni di euro (-18,5% rispetto al 2011). Il margine di interesse (differenza tra interessi attivi e passivi) esprime un risultato positivo di 31,6 milioni (+9,5%).

Un risultato cui hanno contribuito l’aumento delle masse intermediate e il margine sulle operazioni di rifinanziamento della Bce, che hanno fornito provvista a basso costo gene-rando così un apporto economico stimato in circa 1,6 milioni di euro. Le commissioni nette hanno segnato un incremento del 2,7%, e il margine di intermediazione, pari a 43,3 milioni, ha registrato un incremento del 14,6%.

Dati che dimostrano la buona salute della Rurale, seppure la situazione economica desti più di una preoccupazione. La raccolta complessiva è calata da un miliardo e 764 milioni a un miliardo e 752 milioni, così come i prestiti sono passati da un miliardo e 22 milioni del 2011 a un miliardo e 5 milioni. Il rapporto tra impieghi e depositi è dell’80%.

I crediti deteriorati hanno suggerito cautelativamente di aumentare significativamente le svalutazioni rispetto all’anno precedente, per un ammontare totale di 11,4 milioni.

Tuttavia la Cassa Rurale ha continuato ad erogare credito. Sono aumentati del 4,6% i clienti finanziati tra gli artigiani, famiglie produttrici e piccole imprese, passati da 1645 a 1720, per un totale di 156,88 milioni di crediti erogati (+1,6%).

I mutui prima casa tornano sui livelli di poco superiori al 2010: 309 nuovi mutui nel 2012 contro i 304 del 2010 e i 380 del 2011. Gli importi sono passati nel triennio da 34,8 milioni nel 2010 a 49,2 l’anno successivo per ripiegare nel 2012 a 38,9 milioni.

L’IMPEGNO SOCIALE PER IL TERRITORIOQuasi seicento interventi ed un impegno economico che

supera il milione e duecento mila euro. Sono gli interventi diretti sul territorio.

Di questi, 328 per un valore di 717 mila euro sono andati a favore di iniziative culturali, educative e ricreative. A favo-re dello sport sono stati destinati invece 411 mila euro, dei quali hanno beneficiato 163 associazioni, in prevalenza per lo sport giovanile.

Nel campo della solidarietà e della mutualità (in Trentino e terzo mondo), la Cassa rurale ha destinato 142 mila euro, per complessivi 106 interventi.

Se a questi si aggiungono gli interventi per i soci e per la promozione della cooperazione, l’impegno economico com-plessivo sostenuto dalla Cassa per tutte le iniziative di ordine sociale e mutualistico è ammontato nel 2012 a 2.453.000 euro.

assemblea

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14 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Due conferme e un volto nuovofra i componenti del ConsiglioRISPETTATO Il PROgRAmmA DI “DImAgRImENTO” DEl CONSIglIO, VARATO DAll’ASSEmBlEA lO SCORSO ANNO, CHE PORTERà Il NUmERO DEI mEmBRI DA qUATTORDICI A DIECI ENTRO Il 2014

ERANO CINQUE GLI AMMINISTRATORI IN SCADENZA, NE SONO STATI ELETTI TRE

In occasione dell’assemblea del 23 maggio scorso, erano in scadenza cinque amministratori, ne sono stati

eletti tre: il più votato (1176 voti) è stato il giovane David Pellegrini. Giova-ni anche i due consiglieri confermati dall’assemblea: Matteo Tapparelli (1108 voti) e Giulia Degasperi (1021).

Non confermati Franco Gozzer e Massimo Occello, non eletto Mar-cello Pajar, il secondo volto nuovo tra i candidati.

Non si era invece ricandidato il con-sigliere Roberto Postal.

È così proseguito il programma di “dimagrimento” del Consiglio, va-rato dall’assemblea lo scorso anno, che porterà il numero dei membri da

quattordici a dieci entro il 2014, più il presidente. Quindi, a seguito dell’e-sito del voto durante l’assemblea, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale di Trento risulta così composto:

Giorgio Fracalossi, presidente; Italo Stenico, vice presidente vicario; Corra-do Segata, vice presidente. Consiglieri: Barbara Ciola, Giulia Degasperi, Rossa-na Gramegna, Dario Grisenti, Diego Pedrotti, David Pellegrini, Mariangela Sandri, Matteo Tapparelli, Massimo Tomasi.

Vice presidente vicario e vice presi-dente sono stati nominati nella prima riunione del Consiglio dopo l’assem-blea, durante la quale si è provveduto

alla definizione degli altri organismi.Il Comitato Esecutivo (braccio

operativo del Consiglio) è composto da: Giorgio Fracalossi, Italo Stenico, Corrado Segata, Dario Grisenti, Ma-riangela Sandri.

La Commissione Interventi sul Territorio (l’organo consultivo che va-luta le richieste per interventi sociali) risulta composta da Giorgio Fracalossi, Giulia Degasperi, Rossana Gramegna, Matteo Tapparelli e Massimo Tomasi.

La Commissione Lavori (l’organi-smo che sovraintende agli indirizzi di gestione del patrimonio immobiliare della Cassa) è composta da Giorgio Fracalossi, Italo Stenico, Barbara Ciola, Diego Pedrotti e David Pellegrini.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione con il Collegio Sindacale e il Direttore Generale

assemblea

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 15

Qualcuno, a livello nazionale, co-mincia a scorgere una flebile luce in fondo al tunnel della crisi. Io ancora non la vedo. Ci arrivano ogni giorno sul tavolo le difficoltà economiche con cui le aziende devono fare i conti. E l’anello più debole di questa fragilissi-ma catena produttiva sono i lavoratori, specialmente i giovani.

La disoccupazione in Trentino nel primo trimestre di quest’anno ha raggiunto il 7,6%, quella giovanile il 20,5%. Il posto fisso è sempre più una chimera.

Eppure qualcosa si muove. Se non è luce, almeno è un segno di speranza, di voglia di cambiamento. E stavolta l’i-niziativa non è calata dall’alto dell’en-nesimo provvedimento di governo. No, stavolta viene dal basso, dai cittadini.

Si chiama “Diamoci un futuro”. Questo è il nome che un nostro colla-boratore ha dato ad un conto deposito speciale, in cui i soci e i clienti che lo sottoscrivono, accettano di rinunciare alla metà degli interessi che maturano. L’altra metà va ad alimentare uno spe-ciale fondo di garanzia, appositamente stanziato dalla Cassa Rurale di Trento con un importo inziale di un milione di euro, che permette di erogare finan-ziamenti a “start up”, cioè la nascita di nuove imprese, promosse da giovani nel territorio di Trento.

Un’idea semplice, che poteva esse-re solo l’ennesimo sasso gettato nello stagno della crisi. Invece no, in pochi mesi abbiamo raccolto l’adesione di più di cento sottoscrittori (in costante crescita), per un importo di 2,4 milioni di euro versati sul conto.

Questo ha permesso di incremen-tare il “Fondo di garanzia” e quindi di mettere a disposizione dei “giovani imprenditori” un ulteriore finanzia-mento di circa 32.000 euro che andrà ad aggiungersi al milione di euro di

partenza messo a disposizione dalla Cassa. Ammetto che questa straordina-ria risposta ha stupito anche me. Vuol dire che la solidarietà non è un valore andato disperso, che c’è ancora chi – potendolo fare – dedica qualcosa agli altri sapendo che il ritorno non sarà individuale ma collettivo. La Cassa rurale fa la sua parte, ma sapere che al nostro fianco ci sono i nostri stessi clienti, la nostra base sociale, ci dà la carica con la certezza di aver preso la strada giusta.

Infatti la risposta dei giovani è sta-ta immediata. I richiedenti possono beneficiare un affidamento di impor-to massimo pari a 50.000 euro della durata massima di 5 anni. A distanza di pochi mesi ci sono arrivate decine

di domande, che sono state valutate da una società specializ-zata, la Scouting spa. E questo è un primo servizio che diamo a chi decide di diventare imprenditore.

Cinque nuove imprese di giovani sono ormai già sulla pedana di parten-za. Chi si dedicherà all’e-commerce e chi ai viadotti stradali, chi all’editoria, all’agricoltura o alla cultura. Progetti di impresa molto diversi tra loro, eppu-re uguali nello spirito di fare, innovare, competere. Da questi giovani abbiamo imparato molto. Ci vuole coraggio, un po’ di follia, voglia di guardare al di là del propri confini. Noi ci crediamo, e con noi i partner che ci hanno aiutato in questa iniziativa, come i Confidi. Ci crede l’Associazione Artigiani che si è unita recentemente a noi fornendo alle nascenti imprese consulenza ed assistenza amministrativa per tutte le pratiche necessarie ad avviare la nuova azienda.

Finalmente possiamo raccontare una storia nuova ai giovani che ci chie-dono un aiuto. Non sarà molto, forse, ma mi pare un seme che vale la pena di piantare.

Giorgio Fracalossi

COSA C’è DI NUOVO PAROlA Al PRESIDENTE

UNA FIDUCIA BEN RIPOSTA

Soci e clienti hanno risposto bene

all’iniziativa denominata “Diamoci un futuro”, lanciata per finanziare

l’avvio di nuove imprese promosse da giovani, che a loro volta hanno

dimostrato di aver spirito e idee per

cogliere l’opportunità offerta dalla Cassa

Il presidente Fracalossi e il

direttore generale Sartori durante la

conferenza stampa di presentazione dei primi risultati

ottenuti con il progetto

“Diamociunfuturo”, della quale riferiamo

ampiamente nelle pagine 26 e 27

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16 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Un “patto di reciprocità” a sostegno del mondo delle associazioni

TRAdiNOI

Come anticipato in occasione degli incontri preassembleari e successivamente in occasione

dell’assemblea dei soci, la Cassa Rurale di Trento ha voluto rilanciare un nuovo grande “patto di reciprocità” tra soci, collaboratori, comunità per impegnare la Cassa verso un unico, comune obiet-tivo: difendere e tutelare un modello di impresa sostenibile, pluralista e de-mocratico.

In questo contesto è stata propo-sta una nuova iniziativa, denominata “Porta un amico, premia la tua asso-ciazione”.

In che cosa consiste? Fino al 30 novembre 2013, per ogni

nuovo correntista che un nostro socio presenterà alla Cassa Rurale di Trento,

la Cassa Rurale rilascerà un buono di 50 punti – corrispondente a 50,00 euro - a sostegno di un’Associazione scelta dal-lo stesso Socio, tra quelle clienti della Cassa Rurale di Trento che rispondono ai criteri definiti in un apposito rego-lamento.

Oltre ai Soci, anche le Associazioni potranno partecipare direttamente all’iniziativa presentando un nuovo cliente, utilizzando l’apposita lettera di presentazione scaricabile dal sito internet www.cassaruraleditrento.it

L’elenco completo delle Associazio-ni che possono beneficiare del contri-buto “Premia la tua Associazione” è disponibile presso tutti i nostri spor-telli e presso l’Ufficio Soci/Marketing e Comunicazione.www.cassarura led i trento . i tTRENTO Via Belenzani 6 - 0461.206255 / 206257 - [email protected] Via Belenzani 6 - 0461.206255 / 206257 - [email protected]

U F F I C I O S O C I M A R K E T I N G E C O M U N I C A Z I O N E

Porta un amico,premia la tua Associazione.

CONSEGNA E “RITARDATA CONSEGNA” DEI BUONI

I buoni potranno essere consegnati direttamente allo Sportello di competenza o presso l’Uffi cio Soci, ritirando contestualmente la relativa ricevuta di avvenuta consegna, contenente il numero dei buoni ritirati e la somma dei punti accumulati.La ritardata consegna dei buoni rispetto alla scadenza del 30 novem-bre 2013 non darà nessun diritto a ricevere l’erogazione prevista.

VERIFICA/EROGAZIONE

Esperite le necessarie formalità e le verifi che, le erogazioni in favore delle Associazioni, saranno deliberate dal Consiglio di Amministra-zione entro il 30 gennaio 2014 e saranno accreditate entro la fi ne del mese di febbraio 2014. Se i nuovi conti aperti saranno stati estinti prima della delibera sopra citata, i buoni riferiti agli stessi non saranno presi in considerazione. Nel caso in cui la somma totale di tutti i punti ( vale a dire di tutti i buoni riconsegnati dalle varie Associazioni ) trasformati in euro dovesse eccedere il limite massimo di spesa stabilito dal Consiglio di Amministrazione, in 50.000 euro, gli importi da erogare saranno conteggiati in maniera proporzionale.

INFORMAZIONI

Eventuali richieste di informazioni potranno essere rivolte agli Spor-telli di riferimento, mentre approfondimenti o analisi di problemi particolari dovranno essere presentati all’Uffi cio Soci della Cassa Rurale di Trento, in via Belenzani 6.

TRATTAMENTO DEI DATI

CASSA RURALE DI TRENTO dichiara che la partecipazione all’inizia-tiva presuppone il trattamento dei dati personali dei partecipanti nel rispetto del Decreto Legislativo n°196 del 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e successive modifi che, e informa che i dati personali dei partecipanti saranno trattati con modalità manuale e/o informatizzata per fi nalità strettamente legate alla partecipazione all’iniziativa ”PREMIA LA TUA ASSOCIAZIONE”. Il conferimento dei dati personali necessari a tali fi nalità è obbligatorio, e il rifi uto di fornirli comporta l’impossibilità di partecipare alla suddetta iniziativa. Titolare del trattamento è Cassa Rurale di Trento che ha la sede sociale in Trento, Via Belenzani n. 6; i diritti di cui sopra possono essere esercitati con richiesta scritta al Titolare, indirizzata all’Uffi cio Reclami, via Belenzani n. 6.

Socio

Cliente

Associazione

Data

Cliente

Socio

Cliente

Associazione

Data

PREMIA LA TUA ASSOCIAZIONE

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Una sfilata di tremila ciclisti davanti alla sede della Cassa Rurale di Trento

“La leggendaria Charly Gaul”, la gara intito-lata al campione lus-

semburghese, protagonista dell’epica scalata sulla salita di Vason durante il Giro d’Italia nel 1956, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, si è svolta il 21 luglio. I tremila partecipanti, prove-nienti da oltre trentacinque di-versi paesi, poco dopo la par-tenza da piazza Duomo sono transitati davanti alla sede della Cassa rurale di Trento in via Be-lenzani, che ha con convinzione sostenuto questo grande even-to sportivo, che dà grande vi-sibilità internazionale alla città di Trento. “La leggendaria Charly Gaul” è stata tra l’altro l’unica tappa

italiana per qualificarsi alle fi-nali di Campionato del Mondo – UWCT (UCI World Cycling Tour)

che si disputeranno proprio tra Trento e il Monte Bondone dal 19 al 22 settembre.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 17

Il complesso di San Patrignano “San-pa” è stato fondato da Vincenzo Muccioli nel 1978 e si estende su

una collina per una superficie di 350 ettari. Ci ha accompagnato nella visita Federico Samaden, affiancato da due ragazzi della comunità, Simone e Gio-vanni. Con loro abbiamo potuto visita-re la cantina, dove vengono prodotte ogni anno circa 500 mila bottiglie di vino pregiato, la stalla con circa 250 capi di bestiame nutriti con mangime prodotto naturalmente all’interno della comunità e il centro studi, dove i ragazzi possono concludere la loro formazione scolastica eventualmente interrotta o iniziare un nuovo percorso di formazione professionale.

Al momento del pranzo, in una sala che ospita fino a 1.200 persone, avviene una cosa straordinaria. Uno dei ragazzi addetti alla cucina richiama l’at-tenzione dell’intera comunità con un semplice battito di mani: tutti si alzano rimanendo in rigoroso silenzio per due minuti, come forma di ringraziamento per ciò che è loro offerto; segue un altro battito di mani e tutti si risiedono per iniziare a mangiare. Nel pomeriggio abbiamo visitato la falegnameria dove gli ospiti della comunità imparano a realizzare con abilità e fantasia mobili di design ricavati dai legni delle vecchie botti della cantina. A seguire abbiamo

visto anche il canile per l’addestramen-to da parte dei ragazzi di cani desti-nati a progetti di “Pet Therapy”. Dopo aver visitato il moderno laboratorio di grafica assistiamo alla descrizione dell’attività di prevenzione dalla droga, svolta anche fuori dalla comunità, con il progetto dedicato alle scuole medie e superiori, denominato “WEFREE”.

La visita termina con un confron-

to conclusivo con i coniugi Gianmar-co e Letizia Moratti, durante il quale si approfondiscono le varie tappe del percorso di riscatto che i ragazzi intra-prendono imparando il rispetto per se stessi e per gli altri attraverso una crescita umana ed affettiva, oltre che di apprendimento professionale.

Maria Antonia Pedrottidella Consulta dei Soci della CRT

Riscattarsi dalla drogaè faticoso ma possibile glI OSPITI “ImPARANO” Il RISPETTO PER SE STESSI E PER glI AlTRI ATTRAVERSO UNA CRESCITA UmANA ED AFFETTIVA E HANNO lA POSSIBIlITà DI APPRENDERE UNA PROFESSIONE

IN VISITA ALLA COMUNITÀ DI RECUPERO DI SAN PATRIGNANO

Nel corso del mese di maggio, il Consiglio di Amministrazione della Cassa, accompagnato da rappresentanti della Consulta dei Soci e dell’Associazione Giovani Soci, ha fatto visita alla Comunità di San Patrignano, nel comune di Coriano, in provincia di Rimini. Il gruppo era stato invitato dagli esponenti della sezione trentina della Co-munità, con sede a San Vito di Pergine, e specificamente dall’ex direttore Federico Samaden. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte anche i coniugi Gianmarco e Letizia Moratti, principali sostenitori e finan-ziatori della Comunità, si è potuta verificare di persona la qualità dell’offerta di servizio per il recupero ed il riscatto dei tanti giovani compromessi dalla piaga della dipendenza dalla droga, attraverso l’insegnamento condiviso del rispetto di se stessi e la terapeutica acquisizione di conoscenze ed abilità lavorative. Si è avviato un proficuo confronto sulle potenzialità di intervento, da condividere fra la stessa Comunità ed il mondo del Credito Cooperativo, per offrire opportunità di reinserimento sociale per i ragazzi al termine del loro percorso all’interno della Comunità.

TRAdiNOI

I rappresentanti della Cassa Rurale di Trento con i coniugi Gianmarco e Letizia Moratti a San Patrignano

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18 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRAdiNOI

Bilancio positivo per gli “Incontri culturali”

Si è concluso mercoledì 15 maggio il ciclo di incontri cul-turali organizzati su iniziativa della Consulta dei Soci. L’ultimo incontro tenuto dal relatore dott. Giuseppe

Paolazzi, sul tema delle malattie reumatiche, ha visto la partecipazione di un attento pubblico di circa un centinaio di persone.

Si è inoltre registrato un grande successo di pubblico anche per le altre iniziative, dove si sono distinti soprattutto i due incontri di Povo, rivolti alle associazioni, e gli incontri di Villamontagna e di Gardolo, sulla prevenzione diretta al benessere del cervello. In considerazione del successo di tale iniziativa, si prevede di programmare per l’autunno un nuovo ciclo di incontri culturali.

Foto ricordo a Finisterre del gruppo “Gli amici della mon-tagna-Giovanni Scarpari” di Cognola con le magliette della Cassa rurale di Trento al termine del “Cammino di Santiago de Compostela”

la Cassa rurale ha premiato il logodella “Festa provinciale dell’emigrazione”

Il logo dell’edizione di quest’anno della “Festa provinciale dell’emigra-zione”, che si è svolta dal 12 al 14

luglio in Val di Sole organizzata dall’As-sociazione Trentini nel mondo in col-laborazione con la Comunità della Val di Sole, era il frutto di un concorso di idee promosso fra i Circoli trentini. La commissione giudicatrice ha assegna-to il primo premio alla proposta della Società Americana di Storo, con la seguente motivazione: “L’immagine trasmette con immediatezza e semplicità l’idea di emi-grazione, attraverso un simbolo classico come la nave, e nello stesso tempo richiama l’espe-

rienza del viaggio verso nuovi orizzon-ti nella speranza di un futuro migliore, pur senza perdere il prezioso contatto con la comunità di origine”.

Al secondo e al terzo posti si sono rispettivamente qualificati i loghi pro-posti dal Circolo trentino di Charleroi (Belgio) e di Colonia (Germania)

L’iniziativa del concorso per il logo ha avuto il sostegno della Cassa rurale

di Trento. Per questo Mariange-la Sandri, componente del

consiglio di amministra-zione della Cassa, il 14 luglio è intervenuta a Malé in occasione della cerimonia di chiusura della “Festa provinciale

dell’emigrazione” per

premiare i vincitori. Nella foto, Marian-gela Sandri (prima a destra) è con Elena Zocchi (autrice del logo primo classifi-cato) e con Renato Sai, presidente della Società americana di Storo, fondata da ex emigrati negli Stati Uniti.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 19

TRAdiNOI

Ai giorni nostri, chi parte per vi-vere all’estero, non si chiama più “emigrante”: le distanze si sono

ridotte, i confini sono più facili da su-perare, gli scambi più frequenti e per molti giovani partire per studio o per lavoro è quasi naturale. Non si parla-va più di vera emigrazione nemmeno quando, nel giugno del 1970, Lucia Larentis, di Trento, si trasferì in Cana-da, facendo una scelta essenzialmen-te d’amore e d’avventura. In qualche modo però poi Lucia “un’emigrata” lo è diventata. Primo perché, pur vivendo in Canada da più di 40 anni, non ha mai accantonato l’idea di ritornare in Trentino, tanto che ha anche voluto acquistar casa, a Vigolo Baselga. Se-condo, perché il legame d’amore con la propria città d’origine lo ha protetto: a Trento vivono i fratelli e gli amici, qui sono stati battezzati i suoi tre figli e qui Lucia ha voluto pure rinnovare la promessa di matrimonio. E poi perché Lucia dell’emigrazione ne ha fatto uno dei suoi principali impegni: è stata per anni presidente del Circolo trentino di Toronto e attualmente ricopre anche l’incarico di Consultore per il Canada della Provincia Autonoma di Trento, vale a dire il punto di contatto ufficiale tra la giunta provinciale e i circa 15.000 “trentini-canadesi”.

Lucia, come è cominciata la sua esperienza canadese?

Son partita per amore di mio marito Tommaso Flaim, che già lavorava da anni in Canada come cuoco. L’ho conosciuto per caso a un matrimonio in Val di Non:

Guai scordare le proprie radiciNEl gIUgNO DEl 1970 SI TRASFERì OlTRE OCEANO FACENDO UNA SCElTA ESSENzIAlmENTE D’AmORE E D’AVVENTURA. è STATA PRESIDENTE DEl CIRCOlO TRENTINO DI TORONTO E RICOPRE l’INCARICO DI CONSUlTORE DEllA PROVINCIA AUTONOmA DI TRENTO

LUCIA LARENTIS FLAIM, SOCIA DELLA CASSA RURALE DI TRENTO, VIVE DA 43 ANNI IN CANADA

era in ferie ed era tra gli invitati. Non è che di primo acchito mi fosse molto simpati-co, ma dopo quella giornata ci siamo ri-visti e l’impressione è notevolmente cam-biata. Lui me lo ha detto subito: “guarda che se mi sposi, devi venire in Canada”. E io ho accettato: pensavo sarebbe stato per due, tre anni, magari avremmo viag-giato, e poi saremmo tornati a casa. Sono passati 43 anni.

Suo marito aveva un impiego molto importante, come chef in grandi alberghi, ma impegnativo, lei, invece, aveva lasciato il lavoro da segretaria che aveva a Trento: quan-to è stato difficile adattarsi?

Molto, all’inizio. Ricordo che guarda-vo dalla finestra e vedevo l’autostrada: Toronto era già una metropoli. E rimpian-gevo la mia finestra di Trento, dalla quale ammiravo il Castello del Buonconsiglio. All’inizio ho avuto un momento di vera crisi. L’ho superata grazie all’aiuto di un lavoro: al “COSTI”, Centro Organizzati-vo Scuole Tecniche Italiane. Poi mi sono qualificata professionalmente ottenendo il diploma in Management e Commu-

nity Studies, e dopo ho trovato lavoro in Università, sempre come impiegata amministrativa, dove sono occupata da 30 anni ormai.

La differenza più rilevante tra Italia e Canada?

Direi la “meritocrazia”. Se vali, in Ca-nada in qualche modo ce la fai, in qual-che modo arrivi. In fondo è la differenza tra il “vecchio continente” e l’America.

E l’incarico da “Consultore”?Sono stata la prima donna, nel ’72, ad

entrare nel “Club dei Trentini”, fondato nel 1965, dato che avevano bisogno di qual-cuno che avesse delle competenze orga-nizzative. E nell’83 ho fondato il “Grup-po Donne” del Club: alla prima riunione eravamo più di 80, riunite per amicizia, solidarietà ma con tanta voglia di “uscire di casa”! Sono tanti i trentini a Toronto, circa 3.500, soprattutto “nonesi”, ma non mancano i “valsuganotti”, i “giudicariesi” e i “vallarseri”. D’altronde sono moltissi-mi gli italiani, circa 600 mila, tanto che Toronto è la città estera dove vivono più italiani al mondo. Nella mia attività di Consultore io sono il riferimento per tut-ti e cinque i Circoli trentini del Canada, una sorta di “consulente” per le diverse problematiche di chi risiede all’estero. Ma al di là dell’affrontare problemi specifici, una cosa su tutte mi preme tantissimo: far recuperare, o far riscoprire, anche a chi magari lo ha un po’ dimenticato, il senso delle proprie radici: questa del do-poguerra è stata, se si vuole, in tanti casi, un’emigrazione “di successo”, ma non si può dimenticare la propria origine, non si deve mai dimenticare da dove si viene.

di Rossana Gramegna

Lucia Larentis Flaim

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20 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRAdiNOI

È stata una bellissima esperienza di vita oltre che una gita interessante e piacevole il viaggio in Maremma

offerto dalla Cassa Rurale di Trento a venticinque soci estratti fra i presenti all’assemblea 2013 ed altrettanti accom-pagnatori.

Quattro giorni, da 27 al 30 giugno, che ci hanno consentito di apprezzare le bellezze di quella parte di Toscana e di assaporarne le eccellenze culinarie e i magnifici vini. Ma non solo, accompa-gnati da alcuni componenti il Consiglio di amministrazione (il Presidente Giorgio Fracalossi, il Vice presidente Corrado Se-gata e le consigliere Barbara Ciola e Giu-lia Degasperi) e coccolati dalle attenzioni di Roberta e Alessandra, organizzatrici ed accompagnatrici eccellenti, il viaggio ci ha consentito di incontrare nuove per-sone, e approfondire la conoscenza con altre, in un continuo scambio di relazioni che certamente ci ha arricchito.

L’organizzazione del viaggio è sta-ta perfetta unita alla calda accoglienza ed ospitalità degli amministratori della Banca di Maremma.

Sono state giornate intense: la terra di Maremma ci ha regalato paesaggi stupendi ed emozioni uniche. La nostra base è stata per tutte tre le notti di permanenza un ottimo Hotel di Grosseto, dal quale partivamo la mattina per le varie escursioni.

La cronaca dettaglia-ta del viaggio sarebbe

lA mAREmmA RImANE NEglI OCCHI E NEl CUORE Il VIAggIO, PIACEVOlE ED ISTRUTTIVO, è STATO ANCHE UN’OCCASIONE PER RINSAlDARE I VINCOlI DI AmICIzIA FRA I SOCI E DI COOPERAzIONE CON UN’AlTRA REAlTà BANCARIA

“DIARIO” DELLA TRASFERTA IN TOSCANA DI 25 SOCI

lunghissima, ma vogliamo almeno sot-tolinearne i momenti salienti La prima mattinata, accompagnati dalla simpatica guida Maria Teresa, è stata dedicata alla visita dell’antico nucleo di Grosseto rac-chiuso dentro le possenti mura Medicee, della sua cattedrale e della chiesa di San Francesco. Dopo il pranzo alla “Locanda de’ Medici” a base di pesce innaffiato dal Vermentino, siamo stati accolti dagli amministratori nella sede della Banca della Maremma che, oltre ai saluti isti-tuzionali, ci hanno anticipato brevemente

le bellezze che avremmo avuto modo di vedere nei giorni seguenti. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita del Parco Archeologico di Roselle che ha conservato magni-

ficamente i resti dell’antica città etrusco-romana e medioevale. La serata l’abbiamo trascorsa,

di Graziana Caracristi Filippi

ospiti alla cena che la Banca di Maremma ha organizzato per i propri soci al Parco di pietra di Roselle, un’antica cava di pietra dismessa, bonificata e trasformata in verde pubblico. Atmosfera suggestiva e squisite pietanze toscane ci hanno re-galato una serata stupenda.

La seconda mattinata è stata dedicata alla visita del Parco dell’Uccellina, per-corso in carrozza, ammirando la tipica vegetazione della fascia costiera tirre-nica, le mandrie di cavalli e di bovini maremmani al pascolo nelle grandi aree prative e i butteri al lavoro in un’atmosfera d’altri tempi.

Il pomeriggio è trascorso fra la visita con degustazione alla prima cantina vi-nicola della Maremma Toscana, fondata nel 1954 da un gruppo di appassionati viticoltori e la visita alla riserva naturale di Diaccia Botrona, zona paludosa un

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 21

tempo occupata dal lago Prile. Dall’at-mosfera rarefatta della riserva naturale siamo passati alla visita del suggestivo borgo medievale di Castiglione della Pe-scaia, circondato da mura e torri e con una vista stupenda sul mare.

Cena in un ristorantino sulla spiag-gia alla Marina di Grosseto; l’atmosfera, nonostante il freddo, si è riscaldata con la musica e la voce del karaoke del socio Mauro Lusuardi che, con la sua simpatia e vitalità, ha creato un clima di spensie-rata allegria.

Il terzo giorno siamo partiti per Magliano in Toscana, un piccolo borgo arroccato sulle colline maremmane che guarda verso il mare, dove abbiamo potu-to ammirare i più importanti monumenti disposti lungo la via principale del pae-se. Pranzo con visita all’azienda vinicola “Le Pupille” condotta egregiamente da Elisabetta Geppetti, una della fondatrici del consorzio del Morellino di Scansano e che firma etichette famose del DOC Morellino. Nel pomeriggio, visita all’a-zienda “Mates Piante”, importante realtà vivaistica che si occupa della coltivazione e dello studio di piante “arido resistenti” e che ha creato un giardino sperimentale senza irrigazione.

La giornata si è poi conclusa con la cena, ospiti della Banca della Maremma, in una incantevole baia dell’ Argentario dalla quale, gustando un ottimo aperi-tivo, abbiamo potuto ammirare un indi-menticabile tramonto maremmano. Al ristorante “Le Colonie” del complesso Tuscany Bay, di proprietà del cantante Pino Daniele - socio della Banca della Maremma -, ci è stata servita un’ottima cena con specialità di pesce fresco lo-cale accompagnato da vini superlativi

in un’atmosfera elegante e raffinata. La cena si è conclusa con una meravigliosa torta decorata con i loghi delle due ban-che amiche.

Il quarto ed ultimo giorno del viaggio siamo partiti di buon mattino per la visita della città rinascimentale di Pienza che, come dice il grande poeta Pascoli è “nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza”. Pienza prende il nome dal suo fondatore Pio II che riuscì a farla realiz-zare in solo quattro anni dando vita ad un gioiello architettonico.

Dopo la visita a Pienza ci siamo tra-sferiti a Montepulciano, borgo del cin-quecento che domina la Val di Chiana, patria del vino “Nobile” rosso D.O.C.G. decantato da numerosi estimatori.

L’ultimo pranzo prima del rientro l’abbiamo consumato in un agriturismo, dove abbiamo poi trascorso gli ultimi mo-menti in allegria con la musica di Mauro e un’ultima canzone che tutte le signore hanno cantato insieme in un clima di amicizia e cordialità.

Poi è arrivata l’ora del rientro; il viag-gio di ritorno è stato silenzioso e tran-quillo sia per la stanchezza accumulata

in questi quattro giorni che ci hanno ri-empito il cuore e gli occhi di bellezza, sia per la malinconia del ritorno alla realtà quotidiana.

Come hanno ben sottolineato nei loro saluti il presidente del Consiglio comu-nale Renato Pegoretti (anch’egli socio estratto per il viaggio in assemblea), il Presidente della Cassa Rurale Giorgio Fracalossi, il Vicepresidente Corrado Segata e le squisite Roberta, Alessan-dra, Barbara e Giulia, il viaggio oltre che piacevole ed istruttivo è stato occasione per rinsaldare i vincoli di amicizia fra i soci, di cooperazione con un’altra realtà bancaria e ha dato modo di confermare, se ce ne fosse stato bisogno, che la nostra Cassa, oltre che solide basi economiche e finanziarie, ha una attenzione particolare per i propri soci che va ben al di là del mero compito istituzionale ma è vicina alla gente e soprattutto riesce a far emer-gere i solidi valori della nostra comunità.

Ringraziamo di cuore la Cassa Rurale di Trento che ci ha offerto l’opportunità di questa vacanza, un grazie caloroso và altresì a tutti coloro che hanno collabo-rato alla riuscita del viaggio.

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22 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

“Quello che ho avvertito sta-sera è stata una particola-re attenzione da parte del

pubblico, la bella sensazione di avere davanti delle gente curiosa, che aveva voglia di ascoltare, di sentire, e questo è quello che mi piace di più. Di Trento e del concerto di stasera mi porto via un bel ricordo”: Ron risponde così alla richiesta di descrivere come ha vissuto la sua esibizione in piazza Fiera, il 16 giugno scorso, in occasione del “Gran galà musicale”, organizzato dalla Cassa rurale di Trento.

Ron dichiara poi di essere innamo-rato del Trentino, che considera “uno dei più bei posti d’Italia, non solo per le bellezze naturali ma anche per il ritmo della vita, molto simile a quello che piace a me”.

Il legame di Ron con Trento e il Trentino risale a molti anni fa, quando ha avuto un sodalizio artistico con Go-ran Kuzminac, cantautore nato a Bel-grado e arrivato in Trentino all’età di sei anni. “Goran mi ha sempre parlato molto bene della sua terra di adozio-

“Il mio futuro è sul palco dal vivo”

INTERVISTA AL CANTAUTORE DOPO IL SUO CONCERTO DI TRENTO

TRAdiNOI

ne, della quale è sempre stato molto orgoglioso”.

La sua tournée con Goran Kuzmi-nac e Ivan Graziani è del 1980: il brano simbolo di quella esperienza discografica e sul palco si intitolava “Canzone senza inganni”, a firma di tutti e tre. Quale caratteristiche deve avere una canzone per essere “senza inganni”?

Sono quelle che le persone che amano il proprio lavoro compongo-no senza pensare a dove andranno a

finire, senza preoccuparsi del business che potranno creare, senza secondo fini se non quello di esprimere in pa-role e musica quello che si ha dentro. In verità “Canzone senza inganni” non nacque spontaneamente: Ennio Melis, grande e illuminato discografico che propose a me, Goran e Ivan di suonare insieme, ci chiese anche di comporre una canzone firmata da tutti e tre. Di-ciamo che fu come un compito da fare. Ma la canzone era bella ed ha avuto un grande seguito.

2500 PERSONE IN PIAzzA FIERA PER RON

È stato Ron il protagonista del “Gran galà musicale” organizzato dalla Cassa rurale di Trento per i propri soci, che il 16 giugno ha richiamato in piazza Fiera oltre duemila persone. Sul palco l’artista di Dorno (Pavia), che ha composto alcune canzoni divenute pietre miliari nella storia della musica d’autore italiana, ha suonato la chitarra ed era accompagnato da Fabio Coppini al pianoforte e da Giovanna Famulari al violoncello. Alternando alcuni racconti sulla sua lunga carriera, Ron ha proposto brani dal suo ultimo CD, che si intitola “Way out” nel quale ha inciso la versione italiana di brani di giovani cantautori sta-tunitensi, e alcune canzoni “classiche” del suo repertorio, tra le quali “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, con la quale ha vinto il festival di Sanremo nel 1996, “Non abbiam bisogno di parole” del 1992, “Una città per cantare” del 1980, “Attenti al lupo” e “Piazza grande”, portate al successo da Lucio Dalla. Come sempre, il concerto ha anche avuto una dimensione solidale: durante la serata sono stati raccolti fondi destinati alla cooperativa sociale “Punto d’incontro” di Trento (vedi box sulla pagina a fianco).

PER RON, CHE STA PENSANDO AD UN NUOVO CD CON SUE CANzONI, è qUANTO mAI ImPORTANTE STARE A CONTATTO DIRETTO CON Il PUBBlICO, PER DARE Il mEglIO DI Sé CON lA mUSICA E lE PAROlEdi Maurizio Tomasi

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 23

TRAdiNOI

uNA SERATA DI SOLIDARIETÀ PER IL “PuNTO D’INCONTRO”

Durante il concerto gli spet-tatori hanno avuto la possi-bilità di offrire liberamente

un contributo per sostenere le ini-ziative della Cooperativa Sociale “Punto d’Incontro” di Trento, in memoria anche del suo fondatore don Dante Clauser recentemente scomparso. Ai quasi duemila euro

raccolti tra il pubblico, il Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale, ha deciso di aggiungere un’integrazione, portando l’impor-to complessivo del contributo a 5.000 euro, che sono stati con-segnati al Presidente Vincenzo Passerini alla fine del mese di luglio.

A oltre trent’anni da quella espe-rienza, il palco continua ad avere il suo fascino?

Direi di sì e sempre di più. Al giorno d’oggi in Italia dischi non se ne ven-dono più e il concerto dal vivo ti dà la grande opportunità di dimostrare chi sei e quanto vali. Io sto proprio cercan-do di suonare quanto più possibile dal vivo, per stare a contatto diretto con il pubblico, per dare il meglio di me con la musica e le parole. E ogni serata è una serata diversa. Non so mai come andrà, come reagirà il pubblico. Ogni volta è una scoperta.

A un giovane appassionato di musica chi volesse tentare l’avven-tura del cantautore, che consigli darebbe?

Innanzitutto di imparare a suonare bene almeno uno strumento, per es-sere autonomi, cioè in grado di salire su un palco ed eseguire i proprio brani senza dipendere da nessuno. Ma pur-troppo è una regola difficile da digeri-re. Purtroppo adesso la musica è stata “televisionata” e deve rispondere alle esigenze degli spettacoli creati per il piccolo schermo.

C’è un riferimento ai talent show?

Sì certo. I talent show tagliano le gambe ai cantautori. Ci sono ragazzi che hanno anche grandi qualità che però cantano canzoni famose e non di loro composizione. Non c’è penuria di giovani cantautori ma non c’è più interesse e disponibilità ad ascoltarli. E sull’onda dei talent show i giovanissimi sono molto proiettati sull’immagine e aspirano a diventare famosi rapida-mente piuttosto che a costruirsi una propria strada. Ma nel nostro paese anche per chi è già “arrivato” e vuole continuare a fare questo mestiere in maniera seria la strada è in salita. Io faccio molta fatica a far sapere che è uscito il mio nuovo disco. La televisione ha fagocitato la musica per cui se fossi invitato a partecipare ad uno spetta-colo televisivo di grande audience mi chiederebbero di fare un pout-pourrì

dei miei vecchi successi e non certo di proporre i brani del mio ultimo CD.

Sul sito il nuovo CD viene defini-to “un punto di arrivo e di partenza”. Ci sono altri progetti nel cassetto?

Per fare “Way out” sono andato alla ricerca dei nuovi cantautori americani e ho tradotto i loro testi. Ora sto pen-sando ad un disco di mie canzoni.

Preferisce la chitarra o il piano-forte per comporre le sue canzoni?

Dipende dalle situazioni. Ci sono momenti in cui mi riaffeziono al pia-noforte, e torno ad abbracciare que-sto strumento così completo. Con la chitarra si scrivono certe canzoni, con il pianoforte altre. “Vorrei incontrarti fra cent’anni” e “Non abbiam bisogno di parole”, ad esempio, sono nate al pianoforte. Se si va a vedere la scrittura, si capisce che hanno una costruzione armonica tipica del pianoforte. Ma poi reggono anche nella versione suonata con la chitarra, come stasera sul palco di Trento.

Quanto è più povero il mondo

musicale italiano dopo la scomparsa di Lucio Dalla?

Siamo tutti più poveri senza Lucio. Perché non c’è più una persona sensi-bile e intelligente, che non guardava mai al proprio successo ed era capace di innamorarsi del talento della perso-na che incontrava per strada e faceva scommesse perché diventasse qualcu-no: un atteggiamento dal contenuto umano e artistico fantastico.

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Per soci e clienti di Villazzano, soprat-tutto per quelli più anziani, l’edificio in via della Villa 2 era e rimane “la sede” della loro Cassa rurale. Non c’è nessun intento discriminatorio nei confronti della sede centrale della Cassa rurale di Trento di via Belenzani: ma l’affetto e la memoria storica fanno sì che per loro sia impossibile considerare ”filiale” lo sportello del qua-le dall’ottobre 2008 è direttore Manuel Penitenti.

Trentanove anni, Penitenti ha lavo-rato in diverse filiali “cittadine” prima di arrivare nel 2006 a Villazzano come vice direttore. E in collina ha riscontrato che soci e clienti sono particolarmente orgogliosi del passato della loro banca, la Cassa Rurale di Villazzano e Trento, che attraverso la fusione con la Cassa Ru-rale di Povo e Vigo Cortesano, nell’aprile

Tra Cassa e Villazzano un legame forte e storico

LA FILIALE È PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE MOLTE ASSOCIAZIONI DEL SOBBORGO

TRAdiNOI

l’«ATTACCAmENTO» DEI SOCI SI ESPRImE ANCHE ATTRAVERSO lA gRANDE PARTECIPAzIONE AglI INCONTRI PRE-ASSEmBlEARI E AllE “FESTE” SUl TERRITORIO A lORO RISERVATE

del 2000 ha dato vita alla Cassa rurale di Trento. Quello che lega la “filiale” di Villazzano al suo territorio è un vincolo forte, che ha radici storiche ma che vie-ne costantemente consolidato – oltre che dando puntuali risposte alle esigenze di soci e clienti - anche con iniziative come la “Festa del socio”. “Quest’anno come l’anno scorso qui a Villazzano ne sono state messe in calendario tre - ricorda Pe-nitenti – e questi momenti contribuiscono a rendere molto più diretto il rapporto fra organi istituzionali, noi della filiale e abi-tanti del sobborgo. E altrettanto vale per gli incontri pre-assembleari: quelli che si svolgono a Villazzano hanno sempre fatto registrare una grande partecipazione”.

Anche se a Villazzano – osserva Peni-tenti – manca un luogo fisico, una piazza, che offra dal punto di vista urbanistico un

vero punto di aggregazione, nel sobborgo la “dimensione paese” è viva e vivace, animata soprattutto dalla presenza di un grande numero di associazioni – dagli Alpini al Vigili del fuoco, dalle società sportive ai circoli culturali e ricreativi – che con il sostegno della Cassa rurale promuovono iniziative che hanno positive ricadute sul tessuto sociale di Villazzano.

In un simile contesto è inevitabile che i rapporti siano nel segno della cordia-lità e della stima reciproca: “dopo sette anni di presenza sul posto, poco ci manca che conosca per nome tutti i nostri soci e clienti – osserva Penitenti – e di certo quando ci si incontra non si parla solo di banca e credito ma c’è spazio anche per una battuta, per una confidenza, per rac-contarsi esperienze vissute”. Da un punto di vista strettamente operativo, quella di Villazzano è una filiale prevalentemente “retail”: accanto alla clientela privata ci sono però anche artigiani e alcune ditte di costruzione e del settore dei servizi. “Fra le filiali della Cassa Rurale di Trento è fra le maggiori per raccolta ma facciamo an-che parecchi impieghi, soprattutto mutui per la prima casa, fidi, sostegno a imprese artigiane” spiega Penitenti.

La filiale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.05 alle 13.20 e dalle 14.30 alle 15.45 e con il direttore vi lavorano il vice direttore Paolo Palermo, l’assistente alla clientela Deborah Malpaga e, agli sportelli, Adolfo Zampedri, Francesca Berloffa e Dina Micheloni. (m.t.)

La “squadra” della filiale di Villazzano

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 25

noi & i soldi

A pagina 15 di questa rivista c’è l’editoriale del Presidente che parla del progetto “DIAMOCI UN FUTURO”; sulla pagina successiva si parla dell’iniziativa denominata “Porta un amico, premia la tua associazione”; la rubrica Noi & i soldi di pagina 28 presenta i nuovi finanziamenti “ECOFORMULA CASA” e a pagina 30 trovate la presentazione del rinnovato “CONTO DONNA”. Ma anche su numeri precedenti della nostra rivista e nelle riunioni territoriali con i soci sono state già presentate altre iniziative innovative.

C’è un filo comune che unisce il tutto: il principio cooperativo della RE-CIPROCITÀ e l’impegno della Cassa Rurale di Trento ad essere coerenti con questo principio ed investirci risorse.

Nel progetto “Diamoci Un Futuro” moltissimi nostri soci e clienti rispar-miatori hanno “dato” parte degli interessi che avrebbero potuto percepire a un fondo di garanzia che contribuirà a finanziare nuove imprese di giovani; i finanziamenti Ecoformula Casa godono di tassi agevolati, che diventano ancora più convenienti se i lavori di ristrutturazione o miglioria sono “dati” ad artigiani o imprese clienti della Cassa o in possesso di attestato in materia di edilizia sostenibile; le sottoscrittrici del nuovo Conto Donna “danno” alla Cassa qualche euro di spesa tenuta conto in più, soldi che però andranno, insieme ad un pari contributo della Cassa, ad iniziative a sostegno di associazioni di donne; ai clienti e soci della Cassa che presenteranno nuovi clienti verrà “dato” un coupon contributivo che potranno assegnare ad una associazione di volontariato cliente della Cassa a loro scelta.

Insomma, dare per ricevere. Magari non necessariamente ricevere “in prima persona”, magari chi riceve è una di quelle estensioni di noi stessi rappresentate da pezzi dalla nostra comunità, del nostro territorio: i nostri giovani, le nostre associazioni, le nostre piccole imprese.

E questo principio della RECIPROCITÀ la Cassa Rurale di Trento cerca di metterlo in pratica sul fronte del “dare”, ma anche chiedendo ai propri soci di dare, per poi poter ricevere.

E la cosa bella è che il meccanismo funziona! Lo dimostrano i dati di ade-sione numerosa e progressiva a queste iniziative. E questo ci dà grande forza per continuare, forti della vicinanza dei nostri soci e sempre più convinti della valenza dell’impresa cooperativa che, anche in questo periodo di crisi, ha gli strumenti per lavorare con i propri soci e clienti in un’ottica di crescita.

Reciproca, ovviamente!Michele Sartori

l’analisi del direttore

un imPeGno reciProco “a dare”Per combattere la crisi

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26 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldi

le iniziative sono state illustrate in una conferenza stamPa

la cassa È in Prima lineacontro la disoccuPazioneneGli ultimi mesi sono state avviate azioni concrete, come innovative forme di sosteGno all’imPrenditorialitÀ Giovanile e aGevolazioni Per chi assume. e Per chi ha Perso il lavoro, rate del mutuo ridotte o sosPese Per un anno

Nella spirale negativa che colpisce l’economia italia-na, cui anche il Trentino non fa eccezione, la Cassa Rurale di Trento ha messo in pista strumenti attivi

per favorire l’iniziativa imprenditoriale e l’occupazione, in particolare di giovani e il 30 luglio scorso in una conferenza stampa convocata presso la sede di via Belenzani, è stato fatto un primo bilancio delle iniziative intraprese.

Il progetto “DIAMOCI uN FuTuRO”, avviato solo qualche mese fa, ha già generato le prime cinque imprese di giovani.

Nell’iniziativa sono coinvolti in prima persona i soci e i clienti della Rurale, chiamati a sottoscrivere uno specifico conto deposito, rinunciando a metà degli interessi maturati. L’altra metà va ad alimentare uno speciale plafond di garanzia che permette di erogare finanziamenti a start-up promosse da giovani.

Per quanto riguarda i finanziamenti, i richiedenti possono beneficiare di un affidamento di importo massimo pari a 50.000 euro della durata massima di 5 anni.

Il progetto coinvolge i Confidi per quanto riguarda le ga-ranzie fornite ai richiedenti e Scouting Spa che collabora nella valutazione delle idee imprenditoriali presentate.

Proprio la valutazione del progetto da parte di soggetti

qualificati consente al giovane imprenditore di avere consa-pevolezza della bontà o meno della propria proposta.

Inoltre L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Pro-vincia di Trento ha recentemente aderito al progetto fornendo alle nascenti imprese consulenza ed assistenza amministrativa per tutte le pratiche necessarie ad avviare la nuova azienda.

A distanza di sei mesi dall’avvio dell’iniziativa, oltre 100 soci e clienti hanno già sottoscritto il conto deposito dedicato al progetto con un importo di 2,4 milioni di euro.

Questo ha permesso di incrementare il “Fondo di garanzia” e quindi di mettere a disposizione dei “giovani imprenditori” un ulteriore finanziamento di circa 32.000 euro che andrà ad aggiungersi al milione di euro di partenza messo a disposi-zione dalla Cassa stessa.

Le prime cinque imprese sulla rampa di lancioLe cinque imprese finanziate appartengono a settori eco-

nomici molto diversi: tre ragazzi, cofinanziati da Trentino Sviluppo, stanno per mettere sul mercato dell’e-commerce accessori molto innovativi per tablet e smartphone.

Una giovane ingegnere ha inventato un prototipo per complesse operazioni di manutenzione e ripristino del calce-

La conferenza stampa del 30 luglio nella sala del Consiglio presso la sede della Cassa rurale in via Belenzani

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noi & i soldi

struzzo di impianti stradali e civili. Un altro giovane, nei pressi di Vigo Meano, si è lanciato nel settore agricolo riprendendo la passione per la coltivazione di vite e mele che ha ricevuto come eredità dal nonno.

Un altro ha aperto un bar/ristorante nel parco di Mattarello gestendo per conto del Comune anche una serie di eventi culturali per la comunità, ed infine tre ragazzi giovanissimi hanno aperto una copisteria e studio grafico in centro a Trento dopo aver concluso gli studi superiori nel settore.

Il nuovo “MutuOccupazione”L’iniziativa va a completare, in un certo senso, il progetto

“DIAMOCI UN FUTURO”: mentre quest’ultimo è uno strumento per favorire l’autoimprenditorialità giovanile, il mutuo age-volato per la nuova occupazione è volto invece a sostenere l’assunzione di giovani e donne da parte delle aziende già esistenti.

Il nuovo finanziamento va infatti a sostenere, con con-dizioni particolarmente vantaggiose, l’impegno economico che un’impresa deve affrontare quando assume un nuovo dipendente, o stipulando contratti a tempo determinato o indeterminato, o trasformando contratti di lavoro a progetto, co.co.co, eccetera in contratti a tempo indeterminato.

L’intenzione è quella di favorire l’assunzione, per almeno due anni continuativi, di giovani (fino a 35 anni) e di donne (di qualunque età), invogliando le imprese che, pur avendo-ne la necessità, stanno prorogando la decisione per motivi economici e di incertezza congiunturale.

Il contratto di lavoro dovrà essere mantenuto per almeno 24 mesi, pena la variazione delle condizioni di tasso agevolate. La richiesta dovrà essere effettuata entro un mese dalla data di assunzione. Plafond messo a disposizione: un milione di euro.

La durata massima è di 36 mesi, destinazione libera, pur-ché strettamente collegata all’attività aziendale e importo massimo di 30.000 euro. Il tasso sarà variabile e pari all’Euribor 3 mesi + 375 punti base senza tasso minimo. Nessuna spesa di istruttoria e di incasso.

Crisi economica: moratoria rate mutuo per chi perde il lavoro

La crisi ha purtroppo generato, e genererà ancora, il ricorso alla cassa integrazione e l’aumento della disoccupazione.

A beneficio di coloro che, clienti della Cassa Rurale di Trento titolari di mutui ipotecari e chirografari, hanno perso involontariamente l’impiego, non hanno avuto conferma del contratto di lavoro a tempo determinato, oppure sono stati collocati in procedura di “cassa integrazione”, la Cassa Rurale di Trento concede la riduzione della rata del mutuo alla sola quota interessi o, nei casi più gravi, la sospensione totale del pagamento, per un anno, con il conseguente prolungamento del piano di ammortamento per massimo due anni.

Tale facilitazione è applicabile anche nel caso in cui l’even-to abbia colpito un familiare convivente del titolare il mutuo.

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28 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldi

la Promozione È valida fino al 31 dicembre 2013

con “ecoformula casa”ristrutturare convieneÈ uno sPeciale finanziamento a condizioni aGevolate Per interventi sulle abitazioni, destinato a famiGlie e Privati

Mai, come in questo difficile momento è necessario mettere in campo tutte le risorse disponibili, lo spi-rito di squadra, la forza del gruppo!

C’è bisogno di una sinergia forte e compatta, che cerchi di far riprendere il volano produttivo ad una economia trentina oggi generalmente in crisi e ad un settore in particolar modo sofferente, quale quello edile.

La Cassa Rurale di Trento ha deciso di fare il primo passo importante in tale direzione, proponendo ECOFORMULA

CASA, uno speciale finanziamento a condizioni agevolate per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’abitazione, destinato a famiglie e privati.

Ma non solo! Per valorizzare ed essere ancora più vicini alle nostre imprese artigiane, se i lavori saranno eseguiti da ditte e artigiani clienti della Cassa rurale di Trento o da artigiani in possesso di attestato in materia di edilizia sostenibile, verrà applicato un’ulteriore riduzione del tasso di interesse.

Inoltre, tale agevolazione può essere abbinata ai contri-buti provinciali o agli sgravi fiscali allo scopo di favorire una forte ripresa della domanda di interventi edilizi, con evidenti benefici in termini economici ed occupazionali per le nostre imprese artigiane.

“Desideriamo aiutare i nostri clienti che vogliono ristrut-turare, vogliamo aiutare le nostre imprese a farlo. Con un unico obiettivo: il bene comune”, ha affermato il presidente della Cassa rurale di Trento, Giorgio Fracalossi, nel sottoporre “Ecoformula casa” all’attenzione e all’approvazione del con-siglio di amministrazione.

Dalla spesa al netto del recupero fiscale va inoltre detratto il risparmio energetico prodotto dallo specifico intervento di ristrutturazione.

uN ESEMPIO DI FINANzIAMENTO A TASSO AGEvOLATOSe i lavori saranno eseguiti da artigiani in possesso di attestato di edilizia sostenibile lo spread di tasso sarà ridotto a 3,70 punti.

Ecco un semplice esempio di finanziamento al tasso agevolato:Finanziamento 10.000 euro - durata 10 anni – TAN 3,95% - TAEG 4,19%Rata mensile 101,01 euro –Recupero fiscale 65% su base mensile 54,16 euro = Costo effettivo mensile 46,85 euro

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 29

noi & i soldi

ecoformula casa, la Promozione È valida fino al 31 dicembreDestinatari Privati e famiglie

Investimenti finanziabili Interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica della propria abitazione.

Finanziamento Importo massimo 50.000 euro

Durata massima 120 mesi

Forma tecnica Mutuo chirografario

Tasso Variabile, collegato all’Euribor 3 mesi media mese precedente maggiorato di uno spread pari a 4,25 punti. Tasso minimo 3,95%(TAN 4,457% - TAEG 5,32% ; rilevazione riferita al 1° luglio 2013)

Spese istruttoria 0,50%, minimo 25 euro – massimo 100 euro

Spese incasso rata Esenti

Spese decurtazione o estinzione anticipata Esenti

oltre 250 Persone all’incontro informativo orGanizzato dalla cassa

aGevolazioni Per la casa, un tema che interessa

Ha avuto un grande successo di pubblico la “Serata informa-tiva in tema di agevolazioni

provinciali per la Casa”, organiz-zata dalla nostra Cassa martedì 25 giugno presso la Sala don Guetti di Cassa Centrale Banca a Trento.

Di fronte ad oltre 250 persone gli assessori Mauro Gilmozzi e ugo

Rossi hanno delineato gli aspetti principali della Legge Provinciale numero 9 del 15 maggio 2013 deno-minata “Interventi a sostegno del si-stema economico e delle famiglie “.

È successivamente toccato ai tecnici della Provincia, l’ing. Raffae-le De Col ed il Dott. Luca Comper, entrare dettagliatamente nelle mo-

dalità di attuazione degli interventi in materia di acquisto, costruzione e ristrutturazione immobiliare.

Dopo le relazioni degli esponen-ti provinciali è stata poi effettuata la presentazione, da parte di Gianluca Campitelli dell’Area Commercia-le della Cassa, dei due principali prodotti di finanziamento dedicati all’abitazione: il mutuo Sicuro ed il mutuo Ecoformula Casa, finanzia-menti che, per loro caratteristiche, integrano perfettamente gli inter-venti in materia di edilizia abitativa quali i contributi della nostra Provin-cia, o le detrazioni fiscali contenute nell’ultimo Decreto Sviluppo del Go-verno. A chiudere la serata ampio spazio al dibattito in sala, con nume-rosissimi interventi da parte di un pubblico particolarmente attento, informato e, soprattutto, sensibile alle numerose opportunità conte-nute sia nella Legge Provinciale n. 9 sia nelle forme di finanziamento messe a disposizione dalla Cassa.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche sono indicate negli annunci pubblicitari a disposizione del pubblico presso gli sportelli della Cassa Rurale di Trento e sul sito www.cassaruraleditrento.it

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30 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

a dieci anni dalla sua attivazione sono state aPPortate imPortanti novitÀ

“conto donna” da settembrediventa PoP, classic e sicuratre “stili” Per dare alle socie e alle clienti la PossibilitÀ di sceGliere la formula Più adatta

noi & i soldi

A dieci anni di distanza dall’attivazio-ne di Conto Donna, lo speciale con-to corrente riservato alla clientela

femminile, il prodotto nelle scorse settima-ne è stato oggetto di “restyling” e sarà a breve riproposto rinnovato nei contenuti e in nuova forma più moderna e flessibile, per meglio adattarsi alle esigenze delle donne di oggi. Nel processo di “restyling” è stato coinvolto un gruppo di collaboratrici della Cassa Rurale, che oltre a proporre suggeri-menti sul piano tecnico ha offerto importati contributi di creatività.

Le principali novità riguardano l’aggior-namento dei contenuti del pacchetto assi-curativo, la modifica della carta di credito collegata al conto e l’ampliamento delle linee di prodotto, con l’introduzione anche del conto con gestione on line.

Le clienti hanno ora la possibilità di scegliere il Conto Donna più adatto alle proprie necessità tra tre diverse ti-pologie, ciascuna a costo differente e variabile in base alla

modalità scelta per la gestione del conto corrente.Conto Donna POP, a canone mensile più con-

tenuto, è la proposta per la donna “digitale” che privilegia i canali telematici per la gestione delle operazioni bancarie.

Conto Donna CLASSIC, è invece più adatto alla donna che sceglie la libertà di poter opera-re anche allo sportello senza l’addebito di costi aggiuntivi.

Conto Donna SICuRA, è infine la speciale proposta riservata alle donne Socie della Cassa Rurale di Trento.

Per quanto riguarda l’iniziativa di solida-rietà che annualmente la Cassa Rurale sostiene grazie anche alla compartecipazione con le tito-lari di Conto Donna, la principale novità riguarda l’intenzione di individuare adeguate modalità per coinvolgere direttamente le titolari nella scelta del progetto da sostenere. Alle donne

che sottoscriveranno il nuovo Conto Donna, disponibile a partire dal mese di settembre, sarà offerto anche un sim-patico omaggio.

SERvIzI bANCARI (CONDIzIONI COMuNI A TuTTI I TRE CONTI)bONIFICI - Gratuiti tutti i bonifici nazionali e transfrontalieri effettuati attraverso il canale telematico.

CARTA bANCOMAT* - Emissione e rinnovo gratuiti di una Carta Banco-mat abilitata ai servizi di prelevamen-to e pagamento nazionali ed inter-nazionali.

CARTA DI CREDITO CARTASI’ MASTERCARD* - Rilascio Carta di Credito Classic circuito Mastercard gratuita nel caso di utilizzo annuo

per importo superiore a 5.000 euro; in caso di utilizzo annuo per importo inferiore a 5.000 euro sarà addebitata una quota agevolata di 15,00 euro.

ISCRIzIONE CLub IO SI’ - Iscrizione e quota annuale a canone agevolato di 6,00 euro annuo.

INbANK E SERvIzI COLLEGATI - Gra-tuito ed attivato automaticamente per le funzioni informative e dispositive. A richiesta InfoSms, gratuito ed attiva-bile per i servizi informativi di saldo,

movimenti, ricerca sportelli ATM e dispositivi Pagolight. Alert gratuito e attivabile in abbinamento al servizio InfoSMS, avvisa in caso di prelievi/pa-gamenti della propria Carta bancomat uguali o superiori ai 200 euro.

FIDO IN CONTO CORRENTE * - Pos-sibilità di ottenere un fido in conto corrente fino a 1.500,00 euro senza commissioni.

*Concessione ad insindacabile giudizio della Cassa Rurale.

SEDE LEGALE E DIREZIONE GENERALE

TRENTO Via Belenzani, 6

SPORTELLI

TRENTO Via Belenzani, 4

Largo Medaglie d’oro, 8/1

Via Brennero, 94

Via Don Sordo, 3

Via Gandhi, 10

Via del Commercio, 30

Piazza Fiera - Via Santa Croce, 4

Piazza General Cantore, 23

Via Solteri, 39/6

Top Center - Via Brennero, 320

Big Center - Centro Direzionale Trento Sud, 6

Interporto - Via Innsbruck, 17

Via Grazioli, 38

COGNOLA Centro Marnighe - Piazza dell’Argentario, 13

GARDOLO Piazza della Libertà, 3

Via Bassa, 2/A - Canova

MARTIGNANO Via della Formigheta, 17

MATTARELLO Via Catoni, 22

MEANO Piazza dell’Assunta, 3

POVO Piazza Manci, 17

S. DONà Via per Cognola, 63

SARDAGNA Via Alto Sasso, 25

SOPRAMONTE Piazza Oveno, 13

VIGO MEANO Via della Madonna dei prati, 4

VILLAZZANO Via Villa, 2

www.cassaruraleditrento.it

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a disposizione del pubblico presso

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Regolamento Conto Donna.www.cassarura led i trento . i t

ContoDonna.

Il conto che si fa in tre,solo per te.

Scegli il tuo Stile.

è anche grazie alla tua fiducia e

partecipazione che possiamo continuare

a crescere, consolidando il nostro ruolo a

sostegno della comunità, lavorando insieme

per il benessere del territorio, cercando

di migliorarci in modo sempre solidale e

sostenibile.

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giorni, abbiamo studiato un pacchetto

di coperture assicurative esclusive e

vantaggiose, per te e per i tuoi cari,

che puoi abbinare al ContoDonna più

adatto al tuo stile di vita.

Scegli tra ContoDonna POP,

ContoDonna CLASSIC o ContoDonna

SICURA. Contribuirai, inoltre, a

sostenere un’iniziativa di solidarietà

verso una realtà femminile locale.

SOLIDARIETà

E PARTECIPAZIONE

Le titolari di Conto Donna

compartecipano con la

Cassa Rurale al sostegno di

progetti e iniziative sociali

legati alla realtà femminile

locale. Ogni anno, infatti,

anche in proporzione al

numero delle aderenti, la

Cassa destinerà un importo

significativo al finanziamento

di un’iniziativa solidale.

SERVIZIOCONSULENZA LEGALE

Grazie a un accordo tra la

nostra Cassa Rurale e uno

Studio Legale, un esperto di

settore sarà a disposizione,

su appuntamento, per

offrire gratuitamente una

prima consulenza di tipo

legale in tema di diritto

di famiglia e diritto delle

successioni.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 31

POPPer la donna

in movimento

Conto Donna Pop è il conto corrente parti-colarmente adatto alla donna attenta e che privilegia i canali telematici per ge-stire le operazioni bancari e tutte le ope-razioni effettuate direttamente on line sono incluse nel canone mensile, mentre sono a pagamento le operazioni effettuate presso lo sportello (ad eccezione dei versamenti, che sono comunque esenti da commissioni). È possibile comunque rivolgersi agli sportelli della Cassa Rurale per ogni tipo di consulenza.CANONE MENSILE 3,50 euro.

SPESE GESTIONE CONTO CORRENTEOperazioni gratuite in numero illimitato, senza spese di tenuta conto, di liquidazio-ne, predisposizione e invio estratto conto, il tutto se effettuato on line.

CLASSIC Per la donna

che sceglie la tradizione

Conto Donna Classic è il conto corrente tutto compreso pensato per le donne che scelgono la libertà di poter operare an-che allo sportello senza l’addebito di costi aggiuntivi, privilegiando la relazio-ne personale con la propria banca.CANONE MENSILE 7,50 euro

SPESE GESTIONE CONTO CORRENTEOperazioni gratuite in numero illimitato, senza spese di tenuta conto, di liquidazio-ne, predisposizione e invio estratto conto.

SICuRAPer la donna

Socia della Cassa Rurale

Conto Donna Sicura è lo speciale conto cor-rente tutto compreso dedicato alle nostre Socie. Scegliendo il Conto Donna Sicura, le So-cie, oltre i servizi del pacchetto Donna Sicura beneficeranno anche delle coperture assicura-tive riservate ai titolari di Conto Sicuro contro il furto, lo scippo e l’incendio dell’abitazione. CANONE MENSILE 7,00 euro

SPESE GESTIONE CONTO CORRENTEOperazioni gratuite in numero illimitato, senza spese di tenuta conto, di liquidazio-ne, predisposizione e invio estratto conto.

noi & i soldi

PACChETTO ASSICuRATIvO (SERvIzIO COMuNE A TuTTI I TRE CONTI)

Garanzie “Dimensione Donna”Rimborso spese mediche ospedaliere per chirurgia riparatrice da infortunio: importo massimo rimborsabile 5.000 euro.Rimborso spese per assistenza infermieristica e collaborazioni domestiche (in caso di infortunio comportante invalidità per-manente superiore al 25%): importo massimo rimborsabile 2.500 euro.Indennizzo per infortunio o malattia dei figli minorenni: in-dennizzo forfetario di 2.000 euro solo nel caso di ricorso ad aspettativa non retribuita (oltre i due mesi).Indennizzo per lesioni da scippo: indennizzo forfetario di 500 euro.Garanzie speciali: indennizzo pari a 2.500 euro nel caso di intervento chirurgico per isterectomia totale o mastectomia totale uni o bilaterale.Diaria spese di degenza (nel caso di infortunio comportante morte o invalidità permanente di grado pari o superiore al 44%): rimborso di 26,00 euro giornalieri fino ad un importo massimo di 1.550 euro.Diaria giornaliera da ingessatura/immobilizzazione: in caso di applicazione, a seguito di infortunio, di apparecchio gessato

o altro mezzo immobilizzante, ovvero in caso di diagnosi di frattura, verrà corrisposta una diaria giornaliera pari a 25 euro per un massimo di 30 giorni.

Polizza infortuniSono assicurati sia gli infortuni professionali che quelli extra-professionali che causano la morte o l’invalidità permanente di grado pari o superiore al 44% subiti dalla titolare o dalle donne cointestatarie del conto. La somma assicurata è pari al saldo di chiusura del conto riferito al giorno dell’infortunio. L’invalidità pari o superiore al 44% viene conteggiata come 100%. Il capitale massimo assicurato è di 52.000 euro per ogni singolo conto corrente aperto presso la Cassa Rurale, elevato a 104.000 euro per più rapporti intestati alla stessa titolare. In caso di rapporti conintestati a più donne il capitale è ridotto in proporzione al numero delle cointestatarie.

Polizza uso fraudolento carte di debito o di creditoÈ una polizza a garanzia dei prelevamenti e/o pagamenti ef-fettuati fraudolentemente da terzi mediante l’uso della Carta di debito o di credito smarrita o sottratta al titolare anche per acquisti in Internet.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali sono indicate sui Fogli Informativi a disposizione del pubblico presso gli sportelli della Cassa Rurale.

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32 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

a settembre riPrende l’attivitÀ formativa al clm bell

Per imparare le lingue “super” agevolazioni ai socicorsi di inGlese, tedesco, sPaGnolo, francese

NOVITÀ 2013 -2014bREvI SOGGIORNI ALL’ESTERO PER “METTERSI ALLA PROvA”

Una vacanza studio per mettere alla prova quanto imparato e per prendere contatto diretto con quella cultura a cui ci si è avvicinati nel corso dell’anno.

È questa la filosofia che ha ispirato la novità per il prossimo anno scolasti-co: brevi soggiorni – dai quattro ai sei giorni – con alcune ore di lezione per approfondire ulteriormente la lingua, con qualificati docenti di madrelingua.

Dopo aver studiato tutto l’anno, è anche tempo di prendersi una pausa e quindi perché non fare i turisti mettendosi nel contempo alla prova, cercando di concretizzare “sul posto” la lingua imparata “sui banchi”?

20%

40%30%specialiagevolazioniper i soci attivi

Per informazioni e iscrizioni:

Via Pozzo, 30 – Trento Tel. 0461 981733 [email protected]

Contributo sulle quote di partecipazione ai CORSI IN AuLA, per tutti i livelli, e alle LEzIONI INDIvIDuALI

Per STuDENTI di tutti i cicli scolastici (elementari, medie, superiori, università) il contributo sulle quote di partecipazione ai CORSI IN AuLA, per tutti i livelli, e alle LEzIONI INDIvIDuALI sale al 30%

Contributo sulla quota di iscrizione annuale di 50 euro, che dà diritto a usufruire di tutti i SERvIzI DELLA SCuOLA, tra i quali Listening Comprehension Centre, Macmillan English Campus, biblioteca, videoteca, DVD Club, stampa estera.

Iniziano a settembre i corsi intensivi, vere full immersion per “riprendere” o “ripassare” una lingua un po’ dimenticata. Inoltre lezioni di prova di spagnolo e francese per chi vuole

anche solo provare, senza impegno.Da ottobre invece partono i corsi annuali per proseguire

nello studio o consolidare le proprie conoscenze.Si rinnovano dunque le tradizionali proposte formative di

CLM BELL, che sempre più soci e clienti apprezzano, anche

grazie alle interessanti agevolazioni messe a disposizione dalla Cassa Rurale. Tanti sono poi i servizi a disposizione degli studenti: laboratorio di ascolto, biblioteca, stampa estera, videoteca.Oltre alle agevolazioni riconosciute dalla Fondazione a tutti i cittadini, la Cassa Rurale di Trento interviene con un ulteriore SOSTEGNO A FAvORE DEI PROPRI SOCI E LORO FAMILIARI (coniuge e figli conviventi).

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 33

l’iniziativa Prevede anche un contributo dalla fondazione cassa rurale di trento

“Progetto scuole”, un’opportunitàper studenti e insegnantiil “ProGetto” consente alle scuole elementari, medie e suPeriori di trento e della Provincia di svolGere corsi di linGue con clm bell rivolti aGli studenti - e anche al corPo docenti - a condizioni di favore

Lo studio di una lingua straniera è per i giovani non solo un compi-to di apprendimento scolastico,

ma un vero e proprio strumento di crescita, che ha come obiettivo finale l’inserimento nel mondo del lavoro, la socializzazione con culture e popoli di altre nazioni, l’utilizzo delle tecnolo-gie moderne. L’incontro con insegnanti madrelingua e/o bilingue contribuisce a migliorare le capacità espressive e di ascolto e può costituire un’interessante proposta complementare da inserire nei programmi scolastici.

Purtroppo in questi anni le risorse economiche non sempre consentono alle scuole di attivare laboratori o corsi complementari ai programmi.

CLM BELL vuole offrire una risposta a queste difficoltà, rinnovando anche per l’anno scolastico 2013-2014 il “Pro-getto scuole”, che prevede attività a integrazione dei programmi scolastici, ma anche formazione linguistica per gli insegnanti. L’iniziativa, promossa in collaborazione con la Fondazione Cassa Rurale di Trento, consente alle scuole elementari, medie e superiori di Trento e della provincia di svolgere corsi di lingue con CLM BELL rivolti agli studenti – e anche al corpo docenti – a condizioni di favore. Oltre ai vantaggi messi a disposizione da CLM BELL, la Fondazione Cassa Rurale di Trento rico-nosce un ulteriore contributo del 20% sui costi (esclusi materiali didattici).

Gli insegnanti di lingue dedicati al

progetto hanno specifica esperienza nell’insegnamento in età scolare. Pos-sono affiancarsi ai docenti di classe e/o specialistici o svolgere le lezioni senza compresenza, proponendo pro-grammi propri o concordati secondo specifiche necessità e richieste. Tra le attività realizzabili ci sono:• laboratori linguistici e laboratori lin-

guistici “creativi” di breve durata (ad

esempio 10 o 20 ore)• attività di lettorato• preparazione agli esami di certifica-

zione linguistica di inglese dell’Uni-versity of Cambridge ESOL, di tede-sco del Goethe – Institut, di spagnolo DELE, di francese DELF - DALF.

Informazioni presso la segreteria di CLM bELL 0461 981733 o presso la Fondazione 0461 206271

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34 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Fotogallery da Dublino

I “NuMERI” DEI SOGGIORNI STuDIO DELL’ESTATE 2013Sono state un successo le proposte di studio rivolte a bambini e ragazzi dagli 8 ai 17 anni, con molti iscritti provenienti da altre regioni d’Italia, soprattutto per i soggiorni in Trentino. Una conferma della valenza di una proposta formativa e di esperienza educativa, sostenuta dalla serietà e competenza di CLM BELL.Soggiorni all’esteroIrlanda - Dublino, 80 ragazziGermania - Bad Schussenried, 30 ragazziSoggiorni in TrentinoCandriai - Monte Bondone, 221 ragazziMontagne - Parco naturale Adamello Brenta, 44 ragazzi

Dal 5 al 26 luglio si è svolto il sog-giorno studio a Dublino per imparare o perfezionare la lingua inglese, al quale hanno partecipato 80 ragazzi, seguiti da 4 accompagnatori. Un’esperienza formativa importante, con tanto studio e allo stesso tempo molte opportunità di conoscere luoghi e persone e par-tecipare ad attività divertenti, sia in college sia in famiglia.

Proponiamo alcune tra le tantissime foto che ci sono state inviate.

Le nostre ragazze alla scoperta dei Celti

lavoro di gruppo

Arte in giardino per Benedetta e Cecilia

I nostri arcieri si preparano

Lorenzo si rilassa in piscina dopo le lezioni Italia - Spagna: la partita si fa seria

Giuro che non stavo copiando!

Sulle sponde del lago di Glendalough

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 35

I Fablab (digital fabrication o fabbing laboratory) sono nati presso il Center for Bits and Atoms del MIT di Boston, gra-zie al lavoro del prof. Neil Gershenfeld e sono laboratori

di scala ridotta che offrono tutti gli strumenti necessari per realizzare progetti di digital fabrication: cioè, tutte quelle attività che coinvolgono la trasformazione di dati in oggetti reali e viceversa.

In poche parole, Fablab è uno spazio in cui tutti possono progettare e realizzare i loro oggetti, esattamente come li vogliono. L’idea è di permettere a chiunque di disegnare, o scaricare dalla rete e modificare, oggetti che poi vengono stampati in 3D.

Il Fablab non è né una fabbrica, né una bottega artigiana, anche se ha parentela con entrambe le realtà. Della fabbrica ha le macchine: autonome e in grado di produrre in serie. Della bottega, la possibilità di limitare e personalizzare la produzione stessa. Il messaggio che arriva dal Fablab è: le persone non sono solo recettori di tecnologia ma sorgenti.

Il principio di fondo è la condivisione, l’open source si sposta dal mondo del software a quello dell’hardware.

Il tipo di progetto sviluppato dai Fablab dipende dalle esigenze e caratteristiche locali, e può spaziare dalla moda a strumenti elettronici, dall’architettura e progetti e servizi di Internet delle cose.

Si possono trovare FabLab in ogni continente: da San Pa-

È unA DeLLe STruTTure InTerne DeL MuSe, IL nuoVo MuSeo DeLLe SCIenZe

Anche Trento ha il suo FabLabil laboratorio È destinato ad avere un imPatto Positivo su cittÀ e territorio nei camPi della formazione, sviluPPo e ricerca, imPrenditoria e internazionalizzazione

IL MuSE, uN LuOGO APERTO INNOvATIvOE INTERATTIvO

Il MUSE è un sogno che si realizza grazie a un importan-te investimento sulla cultura sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento: un luogo aperto, dove la conoscen-za scientifico-tecnologica rappresenta lo strumento per studiare le relazioni tra uomo e ambiente e allo stesso tempo indirizzare le scelte future di sviluppo sostenibile.Il nuovo Museo delle Scienze lancia un modo innova-tivo di confrontarsi con il pubblico, attraverso exhibitmultimediali, giochi interattivi, sperimentazione in pri-ma persona e intreccio pratico della cultura col “fare”.

olo in Brasile a Lima in Perú nell’America Latina, da Helsinki in Finlandia a Siviglia in Spagna in Europa, dal Sud Africa in Afri-ca, dall’Afghanistan al Giappone in Asia, ma solo tre in Italia.

Grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa Rurale di Trento, che ha creduto nel progetto individuan-done la portata sia culturale che tecnologica sul territorio, dal 27 luglio scorso una FabLab esiste anche a Trento, presso il MuSe, il nuovo museo delle scienze.

Nonostante siano dei laboratori ad alto contenuto tec-nologico, i FabLab si basano sulle persone prima che sulle macchine. Condividere idee, progetti e know-how è il fulcro dei centri di manifattura digitale. L’obiettivo è quello di ren-dere ogni persona consapevole del fatto di essere un maker/fabber, un creativo in grado di trasformare una qualsiasi idea in un oggetto o prodotto concreto.

Infine, il laboratorio attiverà iniziative e collaborazioni con le Universitá, le imprese, le Fondazioni, gli enti di ricerca e star-tup. Il MUSE Fablab non sará quindi un laboratorio focalizzato solo verso il proprio interno ma avrà anche un impatto positi-vo verso la città e il territorio per quanto riguarda formazione, sviluppo e ricerca, imprenditoria e internazionalizzazione.

Articolo a cura del MUSE

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36 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Giovani 2.0

Sport e avventuraall’«ExtremeCoop 2013»raftinG, doWnhill e beach volley sono state le disciPline nelle Quali si sono affrontate le varie sQuadre che hanno ParteciPato all’evento in val di sole

L’ASSEMbLEA GENERALE GIOvANI SOCI CRTSI SvOLGERÀ vENERDÌ 27 SETTEMbRE 2013

L’assemblea è stata convocata presso la sede dei Giovani Soci, in via Belenzani 25 a Trento, e avrà inizio alle ore 20.00.

Ricordiamo che quest’anno vi sarà il rinnovo delle cariche sociali in scadenza: dovranno essere eletti tre consiglieri e tutti e tre i revisori dei conti.

La nostra Associazione per essere veramente “l’associazione dei giovani per i giovani” incoraggia la candidatura di nostri soci che vogliano mettere al servizio dell’associazione le loro idee e le loro esperienze. 

Contattaci per informarti su cosa significa essere membro del direttivo dell’associazione Giovani Soci CRT!

Dopo il successo delle OlimpiCo-op al lago di Ledro degli scor-si anni, la nostra Associazione

in collaborazione con i Giovani Soci Cassa Rurale Alta Val di Sole e Peio, i Giovani Soci d’Anaunia, i Giovani Soci di Mezzocorona e l’Associazione Gio-vani Cooperatori Trentini, ha organiz-zato l’evento ExtremeCoop 2013, una giornata dedicata a sport avventurosi in Val di Sole.

I partecipanti hanno potuto sce-gliere tra la discesa in gommone sul fiume Noce e lo spericolato downhill, la discesa sui sentieri con speciali bici ammortizzate e rinforzate, vestiti con casco e protezioni simili a quelle da motocross. Il rafting, anche grazie alla caldissima giornata, ha riscosso un par-ticolare successo, con sette equipaggi di sei persone l’uno, che si sono fron-teggiati in tutta sicurezza nelle forti rapide del fiume a suon di pagaiate, speronamenti e di battaglie con schizzi d’acqua.

Nel pomeriggio le attività sono pro-seguite, con partite di beach volley, ma anche con più rilassanti bagni di sole. A fine giornata il verdetto è stato unanime: iniziative come queste vanno proseguite e valorizzate perché per-mettono la conoscenza reciproca tra le associazioni e le aiutano a crescere.

Il rafting, in particolare, è il simbolo perfetto della cooperazione: se tutti i pagaiatori remano in modo coordina-

un APPunTAMenTo orGAnIZZATA InSIeMe AI GIoVAnI DI ALTre reALTÀ CooPerATIVe

to, il timoniere può portare l’imbar-cazione diritta all’approdo, passando indenne nelle raffiche più forti, ma se

i pagaiatori non collaborano tra loro, l’imbarcazione diventa ingovernabile.

David Pellegrini

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 37

La “braciolata estiva”, un evento ad elevato contenuto di convivialità

L’ormai consueta braciolata dell’Associazione Giovani Soci CRT denominata “Zero km Summer Party” ha ufficializzato la conclusione del programma annuale

di attività della nostra associazione. L’evento ad elevato contenuto di convivialità ha an-

che la caratteristica di utilizzare prodotti locali o frutto di collaborazioni con aziende del territorio, a rimarcare l’attaccamento di qualsiasi ramo della Cassa Rurale di Tren-

to al territorio in cui vive e si sviluppa. La braciolata si è tenuta lo scorso 7 luglio a Povo presso la Baita al Moronar e, nonostante qualche goccia di pioggia abbia bagnato l’evento, più di quaranta persone hanno voluto condividere con tutto il direttivo questo momento di convivialità e di festeggiamenti per la fine del quinto anno di vita dell’as-sociazione. L’ottima carne della Federazione Provinciale Allevatori ha contribuito a rendere la giornata un vero successo. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che direttamente, oppure “dietro le quinte”, hanno colla-borato all’organizzazione e allo svolgimento della festa.

Giulia Panizza

Week-end di alta formazione con il campus “JobTrainer”

Dopo il grande successo dell’edizione di maggio, torna nell’ambito del progetto Trento for Job (orga-nizzato congiuntamente dall’Associazione Giovani

Soci, dalla Cassa Rurale di Trento e dalle Politiche Giovanili del Comune di Trento) il campus Job Trainer, campus di alta formazione destinato a giovani dai 20 ai 29 anni, che punta a sviluppare nei partecipanti una maggiore moti-vazione e le capacità che saranno richieste dal mondo del lavoro: chiarezza degli obiettivi, lavoro di gruppo, problem solving, abilità comunicative. Dal 27 al 29 settembre lezioni teoriche saranno intervallate da attività pratiche all’aperto durante i tre giorni di permanenza a Villa Santi, la struttura che ospiterà il campus, nel Parco Adamello Brenta. Iscrizioni entro il 31 agosto.

David Pellegrini

SOuvENIR DI SICILIASi è svolto dal 22 al 25 aprile scorso il viaggio premio per gli studenti soci o figli di soci della Cassa Rurale, premiati per aver conseguito brillanti risultati di studio. 45 giovani accompagnati da rappresentanti dell’Associazione Giovani Soci CRT e da alcuni amministratori della Cassa, hanno potuto ammirare le bellezze paesaggistiche, storiche e culturali dell’angolo di Sicilia tra Palermo, Segesta e Trapani.

L’11 giugno presso la sede dell’Associazione Giovani Soci CRT si è svolto l’incontro “Startup d’impresa” che ha concluso il ciclo di seminari intitolato “Il futuro me lo gestisco io” organizzato dall’Associazione Giovani Soci nell’ambito di “Trento for job”

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38 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

concorso fotoGrafico

Per il Calendario 2014scatti della città in festa

IL ConCorSo È rISerVATo AI SoCI e CLIenTI DeLLA CASSA rurALe DI TrenTo

la ParteciPazione al concorso fotoGrafico È Gratuita. la scadenza Per la conseGna delle foto È fissata al 18 ottobre 2013

La Cassa Rurale di Trento indice un concorso fotografico tra i propri Soci e Clienti per scegliere le foto

migliori che saranno pubblicate sul calendario 2014 (dodici mesi più co-pertina). La partecipazione è gratuita. La scadenza per la consegna delle foto è fissata al 18 ottobre 2013. Il tema proposto per questa edizione è LA CIT-TA’ IN FESTA. Tradizioni popolari, divertimento e socialità a Trento e sobborghi. Molte sono infatti le mani-festazioni, le ricorrenze e le celebrazio-ni pubbliche a Trento e nei sobborghi, alcune più solenni, altre più festose, ma tutte fortemente originate dal deside-rio sociale di condividere e di stare in-sieme e tutte animate dalla generosità di volontari che mettono a disposizione la loro collaborazione ed il loro contri-buto. A Soci e Clienti della Cassa Rurale di Trento si chiede di esprimere con uno scatto la propria visione di tali eventi.

Per maggiori informazioni e per ritirare la scheda di partecipazione potete rivolgervi presso i nostri sportelli o presso

Ufficio Soci/Marketing e Comunicazione tel.0461.206255/[email protected].

PREMI - I premi consistono in: • Primo classificato: un buono di 500 euro per

acquisto materiale fotografico; • Secondo classificato: un buono di 400 euro per

acquisto materiale fotografico;• Terzo classificato: un buono di 300 euro per

acquisto materiale fotografico;• Dal quarto classificato al tredicesimo classificato

un cesto di prodotti trentini.

Foto Franco Trentini

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 39

la cittÀ in festa.tradizioni popolari, divertimento

e socialità a trento e sobborghi

SCheDA DI PArTeCIPAZIone AL ConCorSo foToGrAfICo DeLLA CASSA rurALe DI TrenTola cittÀ in festa.

tradizioni popolari, divertimento e socialità a trento e sobborghi

noMe ......................................................................................................................................................................CoGnoMe ................................................................................................................................................................................

CoDICe fISCALe .....................................................................................................................................InDIrIZZo .................................................................................................................................................................................

TeL. ....................................................................................................................................... e-MAIL ..............................................................................................................................................................................................................................

DATA ....................................................................................................................................................................

fIrMA................................................................................................................................................................

Dichiaro di essere l’autore delle fotografie, di averne la piena titolarità per quanto riguarda i diritti e di accettare tutte le condizioni previste dal Regolamento. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (D.Legge sulla privacy 196/2003) e delle eventuali persone ritratte, relativamente alle finalità del concorso.

titolo foto

1. ..........................................................................................................................................................................................................

2. ..........................................................................................................................................................................................................

3. ..........................................................................................................................................................................................................

concorso fotoGrafico

REGOLAMENTO - Al concorso possono partecipare tutti i foto-amatori (professionisti esclusi) Soci e Clienti della Cassa con un massimo di tre fotografie, in bianco e nero o a colori, in formato digitale (alta qualità), da inviare o consegnare su CD all’ufficio Soci/Marketing e Comunicazione della Cassa Rurale di Trento in via belenzani nr. 6 – 38122 Trento. Le im-magini non dovranno essere palesemente ritoccate, ma saranno ammesse solo delle lievi correzioni digitali. Sul CD dovrà essere scritto solo il proprio codice fiscale senza nome e cognome e la numerazione delle foto. In busta a parte, dovrà essere inserita una scheda di partecipazione recante le informazioni relative al nome dell’autore, indirizzo, numero e titolo delle fotografie. Gli autori delle fotografie, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono il diritto di pubblicazione alla Cassa Rurale di Trento senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore; la proprietà artistica rimane sempre e comunque dell’autore. La Cassa Rurale di Trento potrà usare le fotografie senza scopo di lucro e per le proprie iniziative istituzionali senza

alcun onere nei confronti di chicchessia e garantendo di citare sempre il nome dell’autore.Ogni autore è responsabile di quanto presentato e, con la par-tecipazione al concorso, autorizza la riproduzione delle proprie immagini per gli scopi istituzionali della Cassa, comprese even-tuali pubblicazioni non a fini di lucro, e dispensa la Cassa da qualsiasi onere presente e/o futuro, garantendo che le stesse opere non siano gravate da qualsivoglia diritto compresi i diritti di eventuali persone ritratte. L’ammissione al concorso avverrà a insindacabile giudizio della Cassa e l’assegnazione dei premi – non cumulabili – a insindacabile giudizio di una giuria interna alla Cassa.La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di tutte le norme del presente regolamento, nonché l’autorizzazione al trattamento e all’utilizzazione dei dati personali, come stabilito nella legge 196/2003 (tutela della privacy), dell’autore e delle eventuali persone ritratte. Non possono partecipare al concorso dipendenti o amministratori della Cassa.

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