anno xii non vi fate ingannare dalla gente che il vangelo non è un libro semplice: soltanto chi ha...

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” DI MARINA DI CERVETERI Direttore Responsabile Don Domenico Giannandrea ...che pensa di sapere tutto, da chi vive lontano dalla vita di ogni giorno e sa dire solo parole astratte e, a volte, pesanti. Ascoltate il grido del Signore! Cerca- teLo con cuore appassionato e sincero, con tutta la te- nerezza e la dolcezza del vostro cuore! Qualche domenica fa abbiamo ascoltato questa espres- sione dal Vangelo di Matteo: “Ti benedico, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli” (11, 25-31). Parole — quelle che ab- biamo ascoltato fra le più straordinarie del Vangelo: ba- sterebbero queste, perché il Vangelo diventi, per chi ascolta una "lieta notizia". Gesù canta la sua gioia, il suo ringraziamento al Padre, perché ha rivelato la sua presenza ai "piccoli" e non ai sapienti", agli "intelligenti", a quelli che pensano di sapere tutto. Non so se posso far risuonare in voi questo ringraziamento raccontandovi come io abbia colto, qualche volta, sulle labbra dei “piccoli” il canto della loro gioia per avere incontrato Gesù, per averlo conosciuto e amato! Vi racconto una storiellina, che ho avuto fortuna di vivere. Una mia zia - ormai è anche lei dall'altra parte della vita, presso Dio- si trovava a partecipare, qualche anno fa, ad una riunione di cristiani. Lei è sempre rimasta in campagna, nella sua piccola casa sperduta tra i monti, tutta presa dai lavori dei campi e della casa; ma qualche volta, es- sendo una donna di straordinaria intelligenza, di grande cuore ed anche di grande fede, andava in città ad ascoltare coloro che parlavano del Vangelo. In quella riunione, si parlava appunto della lettura e dello studio del Vangelo. Ed una insegnante ha preso la parola, per dire che il Vangelo non è un libro semplice: soltanto chi ha compiuto degli studi, chi ha una certa cultura, può approfondirlo e conoscerlo veramente. Questa mia zia, si è alzata proprio di scatto ed ha gridato: "Ma io il Vangelo l'ho ascoltato sulle ginocchia di mia zia Rosa, che non sapeva né leggere, né scrivere, e come mi parlava lei di Gesù, non me ne ha parlato più nessuno!" Non ha detto più una parola. Le persone "sapienti" che parlavano, hanno continuato come se niente fosse: chiusi nel loro mondo, nelle loro parole; lontani dal grido di questa persona semplice, ma che aveva sempre cercato il volto del Signore. E quante persone così, ho conosciuto nella mia vita! Quanta gente semplice dal cuore appassionato, ho conosciuto! I "semplici" di cui parla il Vangelo. Badate: essere "semplici" non significa non essere persone, a volte, di straordinaria intelligenza e cultura. Ma, vedete, uno dei drammi della vita della Chiesa è che ci sono dei gruppi di cristiani che si rin- chiudono nelle loro parole, nel loro saper tutto, nel loro pensare di conoscere a fondo la Bibbia. Così pensando e cosi vivendo, si rischia di vivere lontani dalla vita della gente, dalla gente che tribola, dalla gente che è affaticata e oppressa, che si porta nel cuore i dubbi, le difficoltà! Ma c'è qualche cosa ancora di peggio: noi preti spesso veniamo educati all'interno di grandi mondi di parole "teologiche", di grandi costruzioni di idee, lontano dalla vita della gente, dagli affanni di ogni giorno, lontano dalle gioie e dai dolori della vita, lontano dalla fatica del lavoro, dai problemi quotidiani. Parole astratte, in cui tutto sembra logico e sicuro, ma in cui non c'è più la vita! Io ho avuto la fortuna, nella mia vita di sacerdote, di incontrare tante persone di tutti i giorni, che mi hanno fatto fare esperienza di Gesù. Gente dal cuore semplice: a volte bambini, con la loro ingenua semplicità, a volte persone dai capelli bianchi, ricche di anni e di esperienza; gente a volte senza cultura, quasi analfabeta, a volte che aveva studiato a lungo, di grande intelligenza e cultura. Tutta gente dal cuore semplice, dal cuore appassionato; gente che si portava dentro i suoi dubbi, le sue incertezze, la sua passione per la verità e per il bene. Gente che era mille miglia lontana dal pensare di sapere tutto; gente che non si stancava di cercare ancora il volto di Gesù! E nella mia vita ho in- contrato anche tante persone con il cuore affaticato e oppresso, persone che avevano pesi dentro il cuore. Con loro ho cercato qualche volta il Signore: non sempre, purtroppo, c'è riuscito di trovarLo! Non sempre ho saputo aiutare chi aveva un peso sul cuore, chi si sentiva affaticato e oppresso, ad incontrare il Signore. Ma posso assicurarvi: le volte che insieme ci siamo riusciti, è stata un'esperienza di grande gioia! Perché veramente il Signore ha il cuore "mite e dolce" ed in- contrare Lui è incontrare la liberazione, la salvezza, la gioia! I ricordi più preziosi della mia vita sono quelli in cui, insieme a qualcuno che aveva il cuore pesante, ho potuto fare esperienza di Gesù: della sua vita, della sua gioia, della sua liberazione! Non vi fate ingannare dalla gente che pensa di sapere tutto, da chi vive lontano dalla vita di ogni giorno e sa dire solo parole astratte e, a volte, pesanti. Ascoltate il grido del Signore! CercateLo con cuore appassionato e sincero, con tutta la tenerezza e la dolcezza del vostro cuore! E quando ciascuno di noi si porta un peso dentro, quando ci sentiamo "affaticati e oppressi", Lui non può deluderci: è venuto per questo, per accoglierci, per spalancarci le braccia! Per questo ha inventato di farsi pane; per questo ci raduna ogni domenica: perché ciascuno di noi possa incontrare Lui, dal cuore dolce e mite. Lo Spirito ci aiuti ad accoglierLo! Buon’estate a tutti, Don Domenico NON VI FATE INGANNARE DALLA GENTE... ANNO XII NUMERO 49 Luglio 2017 1

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” DI MARINA DI CERVETERIDirettore Responsabile Don Domenico Giannandrea

...che pensa di sapere tutto, da chi vive lontano dallavita di ogni giorno e sa dire solo parole astratte e, avolte, pesanti. Ascoltate il grido del Signore! Cerca-teLo con cuore appassionato e sincero, con tutta la te-nerezza e la dolcezza del vostro cuore!Qualche domenica fa abbiamo ascoltato questa espres-sione dal Vangelo di Matteo: “Ti benedico, o Padre,perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hairivelate ai piccoli” (11, 25-31). Parole — quelle che ab-biamo ascoltato fra le più straordinarie del Vangelo: ba-sterebbero queste, perché il Vangelo diventi, per chiascolta una "lieta notizia". Gesù canta la sua gioia, ilsuo ringraziamento al Padre, perché ha rivelato la suapresenza ai "piccoli" e non ai sapienti", agli "intelligenti",a quelli che pensano di sapere tutto. Non so se possofar risuonare in voi questo ringraziamento raccontandovicome io abbia colto, qualche volta, sulle labbra dei“piccoli” il canto della loro gioia per avere incontratoGesù, per averlo conosciuto e amato! Vi racconto unastoriellina, che ho avuto fortuna di vivere. Una mia zia -ormai è anche lei dall'altra parte della vita, presso Dio-si trovava a partecipare, qualche anno fa, ad unariunione di cristiani. Lei è sempre rimasta in campagna,nella sua piccola casa sperduta tra i monti, tutta presadai lavori dei campi e della casa; ma qualche volta, es-sendo una donna di straordinaria intelligenza, di grandecuore ed anche di grande fede, andava in città adascoltare coloro che parlavano del Vangelo. In quellariunione, si parlava appunto della lettura e dello studiodel Vangelo. Ed una insegnante ha preso la parola, perdire che il Vangelo non è un libro semplice: soltanto chiha compiuto degli studi, chi ha una certa cultura, puòapprofondirlo e conoscerlo veramente. Questa mia zia,si è alzata proprio di scatto ed ha gridato: "Ma io ilVangelo l'ho ascoltato sulle ginocchia di mia zia Rosa,che non sapeva né leggere, né scrivere, e come miparlava lei di Gesù, non me ne ha parlato più nessuno!"Non ha detto più una parola. Le persone "sapienti" cheparlavano, hanno continuato come se niente fosse:chiusi nel loro mondo, nelle loro parole; lontani dalgrido di questa persona semplice, ma che aveva semprecercato il volto del Signore. E quante persone così, hoconosciuto nella mia vita! Quanta gente semplice dal

cuore appassionato, ho conosciuto! I "semplici" di cuiparla il Vangelo. Badate: essere "semplici" non significanon essere persone, a volte, di straordinaria intelligenzae cultura. Ma, vedete, uno dei drammi della vita dellaChiesa è che ci sono dei gruppi di cristiani che si rin-chiudono nelle loro parole, nel loro saper tutto, nel loropensare di conoscere a fondo la Bibbia. Così pensandoe cosi vivendo, si rischia di vivere lontani dalla vitadella gente, dalla gente che tribola, dalla gente che èaffaticata e oppressa, che si porta nel cuore i dubbi, ledifficoltà! Ma c'è qualche cosa ancora di peggio: noipreti spesso veniamo educati all'interno di grandi mondidi parole "teologiche", di grandi costruzioni di idee,lontano dalla vita della gente, dagli affanni di ognigiorno, lontano dalle gioie e dai dolori della vita, lontanodalla fatica del lavoro, dai problemi quotidiani. Paroleastratte, in cui tutto sembra logico e sicuro, ma in cuinon c'è più la vita! Io ho avuto la fortuna, nella mia vitadi sacerdote, di incontrare tante persone di tutti i giorni,che mi hanno fatto fare esperienza di Gesù. Gente dalcuore semplice: a volte bambini, con la loro ingenuasemplicità, a volte persone dai capelli bianchi, ricche dianni e di esperienza; gente a volte senza cultura, quasianalfabeta, a volte che aveva studiato a lungo, di grandeintelligenza e cultura. Tutta gente dal cuore semplice,dal cuore appassionato; gente che si portava dentro isuoi dubbi, le sue incertezze, la sua passione per laverità e per il bene. Gente che era mille miglia lontanadal pensare di sapere tutto; gente che non si stancavadi cercare ancora il volto di Gesù! E nella mia vita ho in-contrato anche tante persone con il cuore affaticato eoppresso, persone che avevano pesi dentro il cuore.Con loro ho cercato qualche volta il Signore: non sempre,purtroppo, c'è riuscito di trovarLo! Non sempre hosaputo aiutare chi aveva un peso sul cuore, chi sisentiva affaticato e oppresso, ad incontrare il Signore.Ma posso assicurarvi: le volte che insieme ci siamoriusciti, è stata un'esperienza di grande gioia! Perchéveramente il Signore ha il cuore "mite e dolce" ed in-contrare Lui è incontrare la liberazione, la salvezza, lagioia! I ricordi più preziosi della mia vita sono quelli incui, insieme a qualcuno che aveva il cuore pesante, hopotuto fare esperienza di Gesù: della sua vita, della suagioia, della sua liberazione! Non vi fate ingannare dallagente che pensa di sapere tutto, da chi vive lontanodalla vita di ogni giorno e sa dire solo parole astratte e,a volte, pesanti. Ascoltate il grido del Signore! CercateLocon cuore appassionato e sincero, con tutta la tenerezzae la dolcezza del vostro cuore! E quando ciascuno dinoi si porta un peso dentro, quando ci sentiamo"affaticati e oppressi", Lui non può deluderci: è venutoper questo, per accoglierci, per spalancarci le braccia!Per questo ha inventato di farsi pane; per questo ciraduna ogni domenica: perché ciascuno di noi possaincontrare Lui, dal cuore dolce e mite. Lo Spirito ci aiutiad accoglierLo!

Buon’estate a tutti, Don Domenico

NON VI FATE INGANNARE DALLA GENTE...ANNO XII

NUMERO 49Luglio 2017

1

Il via appunto il 30 giugno, la seradopo la messa. E chi meglio dei giovanistudenti delle medie alla loro prima,

importante prova d’esame poteva dareuna dimostrazione concreta di quantosiano bravi e seri anche se devono eseguiresolo un brano musicale! Così all’internodella chiesa gli studenti hanno emozionatola sala con i loro canti e musiche.Eccoci ancora insieme, si è appena con-cluso l’anno scolastico e i ragazzi del-l’istituto Comprensivo “Marina di Cerveteri”hanno risposto prontamente all’appello

della Festa dei Popoli organizzato dallaParrocchia S. Francesco. Il coro di vocibianche “Rainbow Voices”, diretto dallaprof.ssa Lucrezia Palmitessa, insieme algruppo strumentale della scuola direttodalla prof.ssa Angela Russo, ha eseguitobrani tratti dal repertorio classico e po-polare della musica d’autore. Dall’“Innoalla gioia” di Beethoven ad “Aggiungi unposto a tavola” di Garinei e Giovannini,dalla colonna sonora di “Les Coristes” a“What a wonderful word” di G.D. Weiss,senza dimenticare il repertorio sud ame-

ricano e i canti gospel. È stata unaserata emozionante. È stato bello vederela gioia nei volti dei ragazzi e il coinvolgi-mento di tutta la comunità. Ringraziamoper questo la prof.ssa Anna Mastrandreache ha creduto in questo gruppo vocalenascente proponendoci, prima ancora diascoltarci, di prendere parte a questa no-bile iniziativa; grazie ancora al parrocoDon Domenico e alla comunità della par-rocchia per l’accoglienza e ci auguriamodi poter ripetere questa splendida espe-rienza anche in futuro.

FESTA LA VOCE DELLA SCUOLA CANTA PER I POPOLI

Venerdì 30 giugno, sabato 1 e do-menica 2 luglio eccoci al fatidicogiro di boa dei 10 anni della Festa

dei Popoli, organizzata dal Comitato delleFeste della Parrocchia San Francesco d’Assisie supportata da un esercito di volontari! Ehgià tante sono le primavere trascorse daquel lontano 2007, quando l’allora appenainsediato parroco, Mons. Domenico Gian-nandrea, lanciò l’idea di creare una manife-stazione che potesse rappresentare la realtàdi un territorio dove convivono tante personeprovenienti da città e regioni diverse, anchedi nazionalità straniere. Da qui l’idea poi viavia sviluppatasi in tutto questo tempo dicreare una manifestazione, un appuntamentofisso per tre giorni di fila, scegliendo non ca-sualmente, i mesi di giugno e luglio quindil’inizio dell’estate per consentire anche achi a Marina di Cerveteri possiede la casadelle vacanze di essere presente e partecipareall’evento. Ecco quindi che a mano a manoche si procedeva, anno dopo anno, i tregiorni si sono arricchiti di esperienze diverse,di iniziative originali e divertenti, dando vitacosì a una festa ogni volta bella e maiuguale. La Festa dei Popoli ha preso via viasempre più il volto, anzi i mille volti … di una

sola umanità! (come recita lo slogan nellalocandina). Un invito, un messaggio per letante persone che vivono sul territorio e deimolti che d’estate passano qui le loro ferieperché vengano coinvolti e si sentano partecipidi una realtà, a volte, anche geograficamentediversa e lontana. La festa è stata creataquindi anche per attrarre, nell’orbita dellaparrocchia, chi semplicemente si affacciacon curiosità e rispetto alle innumerevoli at-tività di una comunità in continuo, seppur

faticoso, cammino, ma sempre spinta dallavoglia di migliorare e crescere. Anche perl’edizione 2017 quindi è stato presentatoun ricco programma che dal venerdì alla do-menica ha animato la frazione cerite e haprevisto, come sempre, canti, balli, musicae cose buone da mangiare! Nell’ambito dellamanifestazione, si è inserito anche, novità!il banchetto della pesca e puntuale, quellodella vendita dei libri usati il cui ricavatoandrà in beneficenza alla Caritas Parrocchiale.

10^ EDIZIONE DELLA FESTA DEI POPOLI PRESSO LA NOSTRA PARROCCHIA SAN FRANCESCO D’ASSISI

FESTA

2

Dopo la cena la G.E.M. con i gio-vani dell’oratorio hanno dato vitaa una rappresentazione piuttosto

originale e molto personale di brani trattidal libro “Il piccolo Principe”. Un viaggioalla ricerca della conoscenza di sé everità di vita in cui i ragazzi sotto la regiadi alcuni educatori hanno cantato, ballato,intonato, divertito il pubblico presente.

LA FESTA CONTINUA... FESTA

Sabato 1° luglio invece si è cam-biato registro e nel pomeriggioprima della gustosa cena un

momento riflessione con alcune signoreappartenenti alla consulta dei migrantidi Cerveteri, tra le quali Nayal, Elena,Rami Badia per parlare di immigrazionema soprattutto d’integrazione; poi Cate-rina, con la piccola Yulia tutte hanno of-ferto un significativo spaccato dei loropaesi d’origine di cui spesso si è sentitoparlare e visto solo sui libri o in televisione.Qui invece le testimonianze arricchite dacartelloni pieni di appunti, hanno lasciatoun segno nel cuore di quanti hannovoluto essere presenti con interesse.

Aseguirepoi lesimpati-

che performancedei “Servitori del-l’arte” e poi balli emusica da discote-ca con Giorgio Pao-ni cui nessuno hasaputo resistere!

Domenica giornata clou con la venditadi piatti tipici dei paesi d’origine (alladistribuzione in un’insolita veste anche

la preside dell’Istituto Comprensivo di Cerenova,la professoressa Loredana Cherubini) e laband di Lorenzo che ha intrattenuto le personecon musica rock. Come da tradizione, la pre-ghiera finale con don Domenico, accompagnatadal volo delle mongolfiere in cielo, che hannosuggellato anche questo anniversario.

3

Una domenica particolare quelladel 18 giugno scorso in cui moltidella comunità hanno festeggiato

con affetto e amicizia il 29° anno di sacer-dozio del nostro parroco Mons. DomenicoGiannandrea. Lunga vita al nostro pastore!

FESTEGGIATO IN PARROCCHIA IL 29° ANNO DI SACERDOZIO DEL NOSTRO PARROCO DON DOMENICO

ANNIVERSARIO

Antonella Cannavò e Maria Barigelli,le infaticabili signore dei libri usati,hanno dato vita a un banchetto

molto apprezzato da parrocchiani e non,dove trovare anche edizioni inedite a costimolto contenuti. E quest’anno sono statepresenti presso il mercatino Caritas in oratorio.«Il mercatino del libro usato, -hanno spiega-to- durante le feste della parrocchia, è di-ventato ormai un appuntamento fisso. Eppurel’idea di un banco con tanti testi da vendere

a prezzi stracciati è nata quasi per gioco:smaltire l’enorme quantità di libri, donatialla Caritas da persone che non sapevanocome liberare librerie e biblioteche. Da lìquindi il progetto di trasformare l’iniziativa afini benefici per le esigenze delle molte fa-miglie in difficoltà della nostra comunità. Ecosì come succede quando le cose sonofatte in maniera spontanea, lo stand di libriviene visitato da molta gente nelle daterituali della parrocchia (e non solo) ma lo al-

lestiamo ogni qualvolta se ne presenta lanecessità. Si vendono all’incirca dai 200 ai300 libri e visto l’enorme successo, daquesta edizione abbiamo inserito anche lavendita online, aprendo una pagina Fb conrisultati ottimi. Ringraziamo tutti coloro cheappoggiano l’iniziativa e ci aiutano, diciamocosì, con l’approvvigionamento».

MERCATINO MERCATINO DEI LIBRI USATI: UN GRANDE SUCCESSO DI VENDITA; ORA SI TROVA ANCHE ONLINE SU UNA PAGINA FB

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Nei giorni dal 14 al 16 luglio, ilgruppo Giovanissimi Junior hapartecipato ad una breve espe-

rienza di campeggio, nel vicino soggiornomarino di Furbara. Tre giorni che i 25 par-tecipanti hanno vissuto insieme, rinunciandoad alcune delle comodità di casa, ma cheli hanno fatti sentire più responsabili e au-tonomi. Venerdì i ragazzi si sono trovati su-bito di fronte alla prima sfida: montare letende! Fortunatamente con l’aiuto deglieducatori, il campo è stato costruito senzaproblemi!!Sabato è stata la giornata dedicata al di-vertimento ma anche a diversi momenti diriflessione, incentrati sulla capacità difidarci degli altri e di Dio, per poter superarei nostri dubbi e le nostre paure. In mattinatasi sono tutti recati in spiaggia: divisi in

quattro squadre hanno partecipato ad unacaccia al tesoro. Dopo aver riflettuto insiemesu alcuni oggetti che hanno trovato, si èarrivati alla tappa finale, al tesoro: il Vangelo,in particolare il brano di Matteo 14, 22 -36. Dopo pranzo, al fresco della pineta, igiovanissimi divisi per squadra hanno avutomodo di riflettere insieme su questo passodel Vangelo, nel quale Pietro vuole rag-giungere Gesù sull’acqua: l’apostolo co-mincia ad andare incontro al Signore, madubitando di se stesso, sente di annegaree sarà Gesù a salvarlo. Non è semprefacile credere: questa è stata la prima ri-flessione dei ragazzi. Non è sempre imme-diato fidarsi degli altri e di Dio; abbiamobisogno di certezze, di garanzie, e senzadi queste è difficile affidarsi. La cosa piùbella però è che quando si è in tanti, la

paura diminuisce, non ci si sente soli eallora anche credere e fidarsi diventa piùfacile. Domenica mattina, con la celebrazione eu-caristica presieduta dal Parroco, Mons. DonDomenico Giannandrea, i ragazzi hannovissuto un intenso momento di preghiera:anche se le difficoltà sembrano tante e avolte ci scoraggiamo, ha spiegato Don Do-menico, c'è sempre una ricchezza, la Paroladi Dio, la quale continua a indicarci il cam-mino e illumina anche i momenti più bui. Tre giorni di divertimento, di svago, maanche di riflessione, nei quali questo belgruppo ha sperimentato la vita insieme, siè confrontato, ha giocato ma non solo: haaccettato di lasciarsi interpellare e con al-legria ed entusiasmo ha saputo vivere in-sieme, con semplicità.

ESPERIENZEGRUPPO GIOVANISSIMI JUNIOR: UN’ESPERIENZA DI CAMPEGGIOALL’INSEGNA DELLO SVAGO E DELLA RIFLESSIONE SUL VANGELO

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Ecco l’estate: finalmente il caldo, ilsole, il mare…e noi? Ci lamentiamoperché siamo stanchi! Come può

essere? La spossatezza è il nemico cheminaccia la nostra estate. Come possiamofar fronte allora a questa debolezza che ciprende anche se siamo in vacanza o almare? In estate dobbiamo assolutamenteavere un’alimentazione povera di grassi,capace di tonificarci e di snellire il nostrocorpo. Vediamo come…

SI’ A VITAMINE E MINERALITanto per cominciare i nostri pasti devonoabbondare di vitamine e minerali che com-battono la spossatezza. Cerchiamo di bandiredalle nostre tavole i cibi ricchi di zuccheriraffinati e grassi animali che addormentanoil cervello, appesantiscono il fegato e non cipermettono di avere energia. Scegliamo leverdure rigeneranti e drenanti come le carote,la lattuga, e poi fagiolini, peperoni, piselli,pomodori, ravanelli, sedano, melanzane ezucchine. Con queste verdure facciamo

scorta di sali minerali e vitamine. Sì a insalatedi verdura cruda, e…. frutta a volontà. Con-diamo i nostri piatti con le erbe aromaticheal posto del sale, che trattiene liquidi e ciregala quei bei bozzetti di cellulite…

FIORI DI BACHUn fiore che può aiutarci ad attivare unprocesso di depurazione e drenaggio èCrab Apple, chiamato anche il “fiore dellapurificazione”. Depurativo generale, disin-tossica il fegato e favorisce l’eliminazionedei liquidi e la pulizia della pelle.

FRULLATI E CENTRIFUGATI DISSETANTI EVITAMINICIBene: i frullati saranno i nostri amici gustosi,sani e dissetanti! Tutti da gustare anche acasa, con fragole, albicocche, susine, pesche,latte o yogurt, e per chi deve fare a menodel latte, usiamo il latte di riso o di mandorla.Prepariamo centrifughe di frutta, ma anchedi verdura, che apportano sali minerali evitamine, e disintossicano il corpo.

ANGURIA: CONTRO LA STANCHEZZAAbbiamo un’amica particolare che piaceai grandi e ai piccini che può darci un po’di sprint. Proprio l’anguria! L’anguria è sot-tovalutata. Questo frutto è ricco di acqua,ha una discreta quantità di sali mineraliche contrastano il senso di stanchezza econtro il caldo è un toccasana. Ha un ap-porto calorico basso, ha un effetto saziantee non ingrassante. Ha proprietà benefichee protettive per il fegato e le vie respiratorie.La presenza di licopene che le conferisceil tipico colore rosso, è una sostanza an-tiossidante, utile nella prevenzione di tumorialla prostata per gli uomini e al seno per ledonne. Dimenticavo! Sfatiamo il mito chel’anguria è pesante e non digeribile: certose mangiata ghiacciata, è ovvio che puòessere dannosa, in quanto la temperaturafredda della frutta a contatto con il nostrocalore corporeo provoca malessere. Semangiata alla giusta temperatura ne pos-siamo fare grandi scorpacciate a qualsiasiora! Quindi sì a frutta, verdura e anguria!

ESTATE: FRONTEGGIAMO I MALESSERI DA CALDO IN MODO NATURALE SALUTE

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BELLE, SELVAGGE ISOLE TREMITI: DIARIO DI VIAGGIO DI UMBERTO MANTAUT

DOVE

Il traghetto veloce, la snella prua puntataverso San Domino, giunge a destinazionecon mare forza cinque. Ai passeggeri

viene annunciato che lo sbarco richiederàun trasbordo su una lancia arrivata da terra.Infatti, la grande nave, non potendo attraccarenel porto, è in posizione sottovento al riparodell’isolotto roccioso chiamato il Cretaccio.Alla fine si approda nel piccolo porto di SanDomino, poi con un altro, movimentato at-traversamento del braccio di mare fra le dueisole, si attracca a San Nicola. Le Tremiti for-mano un piccolo arcipelago di cinque isole.Soltanto San Domino, la più grande, e SanNicola, la più interessante per le sue vestigiastoriche, sono abitate. Fra le due, l’isolottodel Cretaccio privo di vegetazione e formatoda masse argillose regala ai panorami unanota chiara color caolino, le altre due isole,Caprara detta anche Capperara, per l’ab-bondanza di capperi, situata presso la costanord di San Nicola e Pianosa, molto piùlontana al largo, sono disabitate e non rag-giungibili per decreto, facendo parte di unparco marino rigorosamente protetto controogni forma di sfruttamento e contaminazione.Amministrate dalla provincia pugliese diFoggia, le isole Tremiti sono collocate a norddel Gargano, in un’area al largo dell’Adriaticoquasi di fronte al Molise. Infatti, il collegamento

navale più comodo e frequente parte dalporto di Termoli, ma in estate si attivanoanche linee regolari da Rodi Garganico, Viestee Manfredonia. Per loro fortuna le Tremitihanno un abbozzo di rete stradale carrozzabilesoltanto sull’isola di San Domino che possiedeanche alcune strutture recettive ben inseritenel territorio naturale. Si evita perciò iltrasbordo di troppi veicoli e persino l’afflussodi turisti estivi è limitato ad appassionatidella natura e della pesca subacquea, cosìle isole si salvano dal distruttivo turismo dimassa. Dal mare si nota che la maggiorparte delle coste isolane sono dirupate, concalette e insenature fra scogliere e faraglionidi fantastica bellezza; i colli e gli altopiani,specie a San Domino, sono rivestiti da fittepinete e dalla macchia mediterranea incon-taminata. Le cale e i pochi approdi conservanola rusticità dei luoghi frequentati dai pescatori:l’insieme è ancora selvaggio e in molte partidelle isole si presenta inaccessibile e perico-

loso fra scogliere e strapiombi in preda aimarosi. Da secoli l’isola più importante perl’insediamento umano è San Nicola. Sullepareti rocciose con i colori della creta sisnoda un antichissimo sistema di mura etorri merlate con le stesse tonalità dorate.Nel centro storico dell’abitato si trovanopoche case imbiancate a calce e un complessopiù interno con la bellissima chiesa abbazialedi Santa Maria a Mare, fondata dai Benedettininel 1045. All’interno s’ammira uno splendidopavimento a mosaico romanico d’ispirazioneorientale. D’altra parte le Tremiti, InsulaeDiomedeae, perché considerate rifugio e se-polcro di Diomede, hanno già qualcosa di le-vantino nell’aspetto della natura e delle co-struzioni che fanno pensare alle lontaneisole greche del Dodecaneso. Uno degli scorcipiù belli s’ammira dall’alto della Cala delDiamante sull’isola di San Domino, sottouno strapiombo nel mare dai colori mutevoliemergono i grandi faraglioni chiamati i Pagliai.

SERVIZIAVVIATO DA GIUGNO IL SERVIZIO BUS CHE PORTA ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO E AI CENTRI COMMERCIALI DI FIUMICINO

Successo di pubblico, al di làdelle più rosee aspettative, del-l’autobus che porta i cittadini

di Cerveteri e Ladispoli, all’aeroporto Leo-nardo da Vinci ed ai centri commerciali diFiumicino. «In meno di dieci giorni, hannodetto i responsabili, sono stati staccatioltre 600 biglietti per Fiumicino, soprattuttoacquistati da giovanissimi e famiglie chenon debbono più spendere soldi per ben-

zina ed autostrada per andare a ParcoLeonardo e Da Vinci. Costo del viaggio1,10 euro e gli abbonati possono viaggiaresu questa nuova linea senza costi aggiun-tivi». La linea per l’aeroporto prevede 10corse giornaliere tra le ore 4.40 e 23.15.Da lunedì 26 giugno, su richiesta degliutenti, sono stati introdotti nuovi orari con-sultabili sui siti del comune di Cerveteri esu quello della Seatour, appaltatrice del

servizio. Su richiesta degli utenti sono statimodificati alcuni orari della linea. Più pre-cisamente il ritorno, con partenza da Fiu-micino: alle 6.10 (anziché alle 5.55), alle14.40 (anziché 14.20). Quelli di andata,con partenza da Cerveteri, alle 7.20 (anzichéalle 8.15), alle 12.30 (anziché alle 12.05)e alle 16.20. www.cittadiladispoli.gov.it/linea-cerveteri-ladispoli-aeroporto-di-fiumicino/notizia

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LIBRI

Il volume raccoglie i com-menti che l’Autore scriveper la rubrica del setti-

manale “ Il “Mio Papa” alleomelie che Papa Francescopronuncia la mattina a S. Mar-ta. Commenti di cui non ci sa-rebbe davvero bisogno, datala grande attitudine giornali-stica di Papa Bergoglio, taleda fare invidia a qualsiasi tito-lista di un importante giornale.Resta tuttavia l’esigenza di “per-sonalizzare” la sua parola, diricondurla al proprio contestofamiliare, sociale, psicologico eculturale. Il richiamo più efficaceè quello capace di creare uneco, un rimbalzo da persona a persona,un passaparola dello Spirito. Una raccolta

composta di brevi cita-zioni del Papa integratenon solo dal commentodell’Autore, ma ancheda immagini e didasca-lie che diano più con-cretezza al testo o ri-scoprano radici dimen-ticate.Il messaggio di unPapa è sempre uni-versale. Il nostro orec-chio, la nostra mentee il nostro cuore loriporta però alle si-tuazioni che stiamovivendo. Ed è natu-rale che sia così. Per

parte sua l’Autore ha cercato di aiutarequesto lavoro interiore: rendere soggettivo

un richiamo universale affinché possamuovere l’attenzione di altre personesulle gioie e i dolori di cui si è protagonistie testimoni.

Autore: Gianpiero Gamaleri, Professoreordinario di sociologia dei processi culturalie comunicativi, è preside della facoltà discienze della comunicazione all’UniversitàTelematica Internazionale Uninettuno diRoma e docente di Teoria della comuni-cazione alla Pontificia Università dellaSanta Croce. E’ consigliere di amministra-zione del Centro Televisivo Vaticano. Gior-nalista professionista, cura per il settima-nale della Mondadori Il “Mio Papa” Laraccolta e il commento delle Omelie diPapa Francesco in Santa Marta. Editore: Libreria Editrice Vaticana; 2017,Città del Vaticano.

INGREDIENTI:Per 14 porzioni: 6 uova, 300 g di farina 00,300 g di zucchero, 200 g di acqua, 125 gdi olio di semi, la scorza di un limone nontrattato, 1 bustina di vanillina, 1 bustina dilievito.Calorie totali: 3839 kcal Calorie a porzione: 274 kcal

PEPARAZIONE:Accendi il forno a 180°. Dividi i tuorli daglialbumi. Monta a neve ferma gli albumi.Versa lo zucchero nei tuorli e montali finoad ottenere un composto chiaro e spumoso.Aggiungi quindi, un po’ per volta, la farinasetacciata, il lievito, l’acqua, l’olio, la bucciadel limone, la vanillina e frulla fino ad ottenereun composto liscio ed omogeneo. A questopunto aggiungi un po’ per volta gli albumi

montati a neve, mescolando delicatamentecon una spatola dall’alto verso il basso, inmodo da non smontare l’impasto.È importante non imburrare lo stampo daciambellone. Versa il composto nello stampoe poni in forno. Il ciambellone sarà cottoquando non risulterà più lucido in superficieed inizierà a spaccarsi leggermente (circa45 minuti). A questo punto estrai dal forno,capovolgi e fai raffreddare. Al momento diestrarre il dolce, basterà passare lo stampoper pochi secondi sopra la fiamma bassa diun fornello: cerca di scaldare tutto il fondodella torta e nel frattempo, con movimentiverso l’alto, cerca di staccarla. Non serviràun coltello e non avrai troppe difficoltà: latorta si solleverà senza troppa fatica.Consiglio: puoi utilizzare uno stampo daChiffon cake oppure, se non ce l’hai, il

classico stampo per ciambellone da 26cm e far raffreddare il dolce capovolto (unsuggerimento è infilarlo in una bottiglia inmodo da mantenerlo sospeso mentre siraffredda).

RICETTAINGREDIENTI DEL CIAMBELLONE ALL’ACQUA:

SANTA MARTA – OMELIE

Gli Uffici della Segreteria sono aperti: ORARIO INVERNALE (ottobre/maggio)- la mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.30 alle 12.30- il pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30.ORARIO ESTIVO (giugno/settembre)- Mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle 12.00- Pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 19.00.

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AVVISIBACHECA

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È APERTO, PRESSO L’ORATORIO, FINO A DOMENICA 6 AGOSTO IL MERCATINO DELLACARITAS PARROCCHIALE.

È TORNATO, NEI CONFINI PARROCCHIALI, IL MERCATINO DELLA CARITAS. APERTO DASABATO 8 LUGLIO, CHIUDERÀ I BATTENTI DOMENICA 6 AGOSTO. TUTTO IL RICAVATOVIENE DEVOLUTO IN BENEFICENZA AI TANTI BISOGNOSI (ITALIANI E STRANIERI) CHE VIVONONELLA FRAZIONE CERITE E BUSSANO ALLA PORTA DELLA PARROCCHIA.

LA CARITAS PARROCCHIALE CHIUDE DAL 1 °AGOSTO e RIAPRE LUNEDI’ 4 SETTEMBRE. LARACCOLTA ABBIGLIAMENTO È SOSPESA FINO AL 1° OTTOBRE.

Giovedì 10 agosto, dopo la S. Messa delle ore 18.00, ci sarà l’intronizzazione dellastatua della Madonna sull’altare. Seguirà l’Adorazione Eucaristica come ogni giovedì.

SABATO 12 E DOMENICA 13 AGOSTO RITORNA LA GIORNATA DEL DONO

«Solo la condivisione può sconfiggere la povertà (Madre Teresa)». Tutta la comunità èinvitata a partecipare offrendo un litro…, una scatola di…Ci troverete fuori la chiesa dopo lemesse del sabato alle ore 18; domenica alle ore 8,30, ore 11 e ore 19,30.

Il Consiglio Pastorale Ambito Carità e Fraternità. Un ringraziamento a chi generosamente hagià donato.

11 - 12 - 13 AGOSTO: ORE 17.00 RECITA DEL SANTO ROSARIO ORE 18.00 SANTA MESSA

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Nell’ambito di una preparazione spirituale più intensa e significativain vista dell’esperienza nei luoghi distrutti dal terremoto nell’estatescorsa, il nostro parroco Don Domenico ha voluto organizzareuna serie d’incontri perchè il gruppo di volontari che ha decisodi partire per questo campo sia più pronto e forte per affrontarele tante problematiche che si presenteranno in una cittadinacolpita così duramente dalla calamità naturale. Nella riunionedel 24 luglio in cui si è parlato d’impegno e maturità sono statitrattati alcuni temi focali, basati sul vangelo di Luca(cap. 10-1/20), Matteo(cap. 13- 24/35) e il Salmo 138/139. Il prossimoincontro è stato fissato per domenica 13 agosto alle ore 21 perdare un’impronta ancora più importante alla imminente partenzaper Amatrice. «Siate semplicemente voi stessi- ha esortato donDomenico -non si richiedono miracoli o cose impossibili: portatesolo la vostra vita così com’è».