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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico
Regionale per il Lazio Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Socio-Sanitari,
per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
“ALESSANDRO FILOSI” Via Roma, 125 – 04019 TERRACINA (LT)
0773 702877 0773 704310 0773 870898 cell. 331 1822487
Succursale Servizi Sociali 0773 700175 cell. 331 1812917
Succursale via Don Orione cell. 331 1819717
e-mail: [email protected] http://www.filositerracina.gov.it/
http://www.filositerracina.gov.it/
Prot. n. 3535 del 15 maggio 2015
Anno Scolastico 2014-2015
Documento del 15 maggio (Art. 5, DPR 323/98)
Del Consiglio della classe Quinta F
ACCOGLIENZA TURISTICA
DATA DI APPROVAZIONE 13 – 05 - 2015
Il docente coordinatore Il dirigente scolastico f.to (prof.ssa Daniela FIORENZA) (prof.ssa Anna Maria MASCI)
Firma autografa omessa ai sensi
e per gli effetti dell'art. 3 D.Lgs. n. 39/1993
La presente copia è destinata unicamente alla pubblicazione on line. L’originale del documento è in Atti d’Istituto.
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Indice
Presentazione dell’Istituto Pg. 3
Breve storia dell’Istituto 3
Presentazione corso di studio 4
Il riordino degli Istituti Professionali 4
Caratteristiche dell’Indirizzo Alberghiero 4
Risorse strutturali e sito Internet 6
Orario delle lezioni e organizzazione dell’attività didattica 6
Provenienza della popolazione scolastica 7
Il Consiglio di classe 7
Presentazione della classe 8
Elenco alunni 8
Profilo della classe 8
Informazioni desunte dallo scrutinio dell’anno precedente 8
Il percorso formativo della classe 9
Obiettivi educativi 9
Obiettivi cognitivi 9
Strumenti 9
Spazi 9
Metodologie 9
Verifica e valutazione 9
Interventi di recupero e di sostegno : modalità e tempi di
attuazione 9
Alternanza Scuola-lavoro 10
Attività integrative e complementari 10
Materie oggetto della terza prova 10
Svolgimento della terza prova 10
Griglie di valutazione 11
Griglia di valutazione per la prima prova scritta 11
Griglia di valutazione per la seconda prova scritta 15
Griglia di valutazione per la terza prova scritta 16
Griglia di valutazione per il colloquio 17
Credito attribuito nel triennio 18
Valutazione del credito scolastico 19
Tabella ministeriale per l’attribuzione dei crediti 20
Elenco Allegati: 20
Accettazione del documento da parte del Consiglio di
classe 21
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO Una dovuta premessa: gli ambienti del FILOSI devono la “vita” alla vicina chiesa del SS.
Salvatore, logico fulcro di tutti i progetti presentati già sotto il pontificato di Pio VI. Chiaro
come la storia di queste mura debba giocoforza subire una sorta di “sudditanza storica”
rispetto al luogo di culto.
Non deve meravigliare pertanto se, nell’inquadramento storico architettonico iniziale, ogni
riferimento vedrà protagonista assoluta la sola chiesa.
Un disegno acquerellato del 1839, cronologicamente rendente lo “stato di avanzamento” del
lavori intrapresi nel 1831, per l’edificazione della “Nuova chiesa del Borgo Pio di Terracina”, poi
terminata nel 1847, fornisce graficamente quella che era l’idea dell’Architetto Antonio Sarti.
Il primo progetto è però antecedente e reca la firma di uno dei massimi esponenti del
neoclassicismo italiano: Giuseppe Valadier (1762-1839).
Nel 1790, al giovane architetto Papa Pio VI commissiona la stesura di un progetto per la
realizzazione di una chiesa e Convento dei domenicani nel Borgo della Marina. Come è
possibile notare già dalla pianta allegata a quella mostra, il Valadier sembrò prediligere
l’organismo conventuale rispetto al piano chiesa.
Il lato che più ci riguarda, quello destro per chi osserva, rivela una serie di sei grossi camerini
che si affacciano a sud sull’Appia, mentre sul lato opposto, un semplice braccio angolare
costituisce l’unico rientro interno dell’edificio e viene, in pratica, a costituire un pendant di
quello posto sul lato opposto. La facciata, priva di qualsiasi pesantezza neoclassica (colonnati,
portici), offrirà al visitatore la vista di tutta una serie di finestrelle conventuali.
In un successivo progetto il Valadier rivedrà la sua proposta, assegnando, come è giusto che
fosse, il ruolo dominante alla Chiesa. Molti, anzi, per essere precisi, tutti, assegnano l’ordito
semicircolare della piazza prospiciente alla necessità di vedere l’edificio sacro come punto
focale del corollario architettonico creato.
Forse, resta una semplice ipotesi di lavoro, il caso ha voluto che il neoclassico Valadier
ripetesse, se scientemente o meno rimarrà per sempre un mistero, l’originale suddivisione
circolare del classico macellum romano, un edificio che si trovava dove oggi sorge il
Monumento ai Caduti.
La Rivoluzione Francese spazzò parecchie cose, tra queste anche il progetto Valadier. Sarà
Antonio Sarti a dover riprendere il discorso. Pur accettando la soluzione a semicircolo della
piazza, il giovane architetto riqualificherà la Chiesa. I lavori riprendono quindi nel 1830.
Le due visite papali del 1839 e del 1843, il pontefice è Gregorio XVI, sottolineano il progresso
dei lavori della Chiesa, comunque non ancora finita. Ad ogni buon conto, il Papa commissiona
ad uno scultore allievo del Canova, il Baruzzi, il gruppo statuario della Pietà (chiusa ad
ammuffire nei locali del Semicircolo fino al 1881, quando troverà giusta collocazione nella
prima cappella a destra della chiesa).
L’edificio Chiesa creò di fatto una diga atta a contenere il deflusso delle acque di scolo
provenienti dalla limitrofa collina. Tra il 1846 ed il 1847 si provvide a “fare un taglio di terra
nella parte posteriore ove esiste il campanile nella distanza di metri sette” (A.S.R., Camerale
III, Terracina, b. 2319).
Correva l’anno 1917 quando in piena Prima Guerra nasceva a Terracina la Scuola Tecnica
Comunale, ma già esisteva sicuramente nel 1871 come scuola tecnica commerciale dato che
esiste una pagella di terza datata 1873, per cui si deduce già che doveva esserci una prima da
ben tre anni.
L’ Istituto ha saputo trasformarsi, adeguandosi nel corso del tempo alle esigenze del territorio
in cui si trova ad operare.
Nell’anno scolastico 1919-20 assume l’incarico il nuovo Preside Alessandro Filosi, professore di
italiano. Da quel momento sino al 1956 la sua firma siglerà tutta la documentazione della
scuola e a lui, dal 1960, sarà dedicato il plesso scolastico.
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Intanto nel 1923 diventa Scuola Complementare Pareggiata, con un corso annuale completo
corrispondente al quarto corso dell’Istituto Tecnico Superiore e nel 1933 il Preside Filosi riesce
a trasformarla in Scuola Tecnica Commerciale.
Un ulteriore passo decisivo si ha nel 1935 quando il nuovo nome della scuola risulta essere
Scuola di Avviamento Professionale Commerciale.
Nel 1961 diventa Istituto Professionale per il commercio e nel 1969 introduce le classi post
qualifica, con il lungimirante inserimento dell’informatica come materia di insegnamento.
Con l’avvento della presidenza del prof. Dainotto subentrano notevoli cambiamenti. Nel 1989
aderisce al Progetto ’92, ottenendo anche l’autorizzazione del Ministero all’introduzione della
matematica nella classe Terza addetti alla Segreteria d’Azienda, nonché attiva il settore
turistico. Nel 1995 vengono avviati i primi contatti con il mondo del lavoro, definendo nuove
forme di collaborazione con Aziende esterne; nel 1998 affianca ai corsi commerciali e turistico
la qualifica di primo livello di Operatore dei servizi sociali di durata triennale e quella di
secondo livello di Tecnico dei Servizi Sociali di durata quinquennale, tesa a formare personale
specializzato capace di occuparsi con competenza dell’infanzia, del disagio, della diversa
abilità, della terza età.
Quello dell’Istituto è un lungo cammino, che dimostra la vivacità e l’attenzione sempre volta ad
una formazione degli alunni veramente spendibile nel mondo del lavoro.
Dall’anno scolastico 2004-05 ha sperimentato il “Progetto Alberghiero”, che ha rappresentato
l’ultima apertura dell’Alessandro Filosi al territorio, con l’interpretazione dei bisogni e ne fa una
scuola non sclerotizzata ma al passo con i tempi.
Dopo anni di attesa finalmente l’istituto ha ottenuto ufficialmente l’indirizzo alberghiero ora
detto enogastronomico. Nell'A.S.2012-2013 abbiamo avuto i primi diplomati nel settore
enogastronomico.
PRESENTAZIONE CORSO DI STUDIO Il “Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze
tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera,
nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione
della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate
all’ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con
il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi.
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici
valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il
patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del
territorio;
documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.
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Nella filiera dell’ospitalità alberghiera:
svolge attività operative e gestionali funzionali all’amministrazione, produzione,
erogazione e vendita dei servizi
Quadro orario
DISCIPLINE AREA COMUNE
1° biennio 2° biennio Quinto
anno
1 2 3 4 5
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
RC o attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE AREA COMUNE 20 20 15 15 15
DISCIPLINE AREA D’INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze integrate (Chimica) 2
Scienza degli alimenti 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina** 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici–settore sala e vendita** 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2 2
Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3
ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA”
Scienza e cultura dell’alimentazione* 4 2 2
di cui in compresenza 2
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 6 6
Tecniche di comunicazione 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica* 6 4 4
* L’attività didattica in laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza. (°*) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 3, è determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.
Il diploma consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie o l’inserimento nel mondo del
lavoro.
IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Gli istituti professionali sono stati riorganizzati a partire dalle prime classi a. s. 2009/10,
secondo le norme contenute nel regolamento previsto dal comma 4 dell’articolo 64 del decreto
legge n. 112/08 convertito, con modificazioni dalla legge n. 133/08.
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RISORSE STRUTTURALI E SITO INTERNET
L’Istituto è dotato delle seguenti strutture:
SEDE CENTRALE - via Roma, 125
n. 1 laboratori ricevimento
n. 1 laboratorio linguistico
n. 3 laboratori di cucina
laboratorio Sala Primavera
laboratorio Sala Feronia
laboratorio Sala Terracina
n. 1 laboratorio di scienze
Sala Valadier
SUCCURSALE - Via DON ORIONE, 8
n. 2 laboratori di Informatica trattamento testi
SUCCURSALE - Via ROMA , 116
n. 1 laboratorio di metodologie operative
SITO INTERNET
Il nostro Istituto è presente anche su Internet all’indirizzo www.filositerracina.gov.it, e su
FB come “Filosi gruppo scuola”. Sul sito, oltre a notizie relative al Piano dell’Offerta Formativa
e alle attività dell’Istituto, è possibile reperire circolari, verbali del Consiglio d’Istituto, verbali
del Collegio dei Docenti, documenti e modulistica. Il sito è altresì dotato di una piattaforma e-
learning, per attività di insegnamento a distanza, che, tuttavia, è in fase di allestimento e
sperimentazione.
ORARIO DELLE LEZIONI E ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
08.15 09.05 I ora
09.05 9.55 II ora
955 10.45 III ora
10.45 10.55 Progetto alimentazione
10.55 11.45 IV ora
11.45 12.35 V ora
12.35 13.25 VI ora
13.25 14.15 VII ora
14.15 14.25 Progetto alimentazione
14.25 15.15 VIII ora
PROVENIENZA DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
La popolazione scolastica proviene da tutti i centri compresi in tale distretto e in alcuni casi
anche da fuori distretto.
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Il Distretto Centro comprende otto Comuni:
Campodimele
Fondi
Lenola
Monte San Biagio
Sabaudia
San Felice Circeo
Sperlonga
Terracina
IL CONSIGLIO DI CLASSE
COGNOME NOME MATERIA Qualifica
MASCI Anna
Maria
DIRIGENTE SCOLASTICO
CASALE Velia Laboratorio di servizi di Accoglienza turistica
R
D’ANDREA Mariapina Scienze e cultura dell’alimentazione NR
DI MARIO Alfonso Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva R
FEULA Emanuela Matematica R
FIORENZA Daniela Italiano R
FIORENZA Daniela Storia R
IANNACCONE Addolorata Lingua Francese R
LUCCI Monica Scienze motorie R
PACINI Giovanni Insegnamento Religione cattolica R
PAPA Irene Tecniche di comunicazione R
POGIOLI Dina Lingua Inglese R
R = RUOLO NR = NON DI RUOLO
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Elenco Alunni Curriculari 1. ALLA Alessia
2. ANGIONI Martina
3. CALABRESE Andrea
4. CAVALIERI Francesca
5. DE SALES Silvia
6. FALCHI Gianmarco
7. MAZZELLA Giulia
8. MIGLIORI Giorgia
9. MINUTILLI Elisabetta
10.PAGLIALUNGA Martina
11.PARISELLA Gianluca
12.PERNARELLA Serena
13.SINGH Gagandeep
14.SINGH Malkeet
15.SINGH Vichy Varinder
16.STEFANELLI Sharon
17.TESEO Federica
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da 17 alunni, nessuno diversamente abile. Tre studenti sono di cultura indiana e sono discretamente inseriti, sia socialmente che
culturalmente nel contesto classe. Mostrano, nonostante siano state adottate strategie compensative e di sostegno all’inclusione, lievi incertezze dal punto di
vista della espressione linguistica. La preparazione iniziale del gruppo-classe è risultata sufficiente e si è rivelata
adeguata agli obiettivi del percorso formativo in vista dell’Esame di Stato.
Nell’ultimo periodo scolastico un impegno più assiduo e responsabile è stato costantemente sollecitato dai docenti. Il comportamento in classe è quasi
sempre corretto con qualche episodio di insofferenza subito sedato. La frequenza non è sempre stata assidua e regolare; si sono verificati alcuni
episodi di scarsa presenza alle lezioni. Gli allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati in misura diversa, in funzione delle personali capacità, ma quasi tutti
hanno conseguito risultati adeguati al sostenimento di un Esame di Stato. In alcuni permangono incertezze soprattutto nelle competenze linguistiche e
nella capacità di approccio critico ai contenuti, pertanto le carenze maggiormente evidenti non si ritrovano nelle materie di indirizzo, ma in quelle
di cultura generale.
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INFORMAZIONI DESUNTE DAI RISULTATI DELLO SCRUTINIO DELL’ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE (numero degli allievi pari a 13)
MATERIE LIVELLO
ALTO
(>7)
LIVELLO MEDIO (tra 6 e 7)
LIVELLO BASSO
(<6)
Italiano 0 14 2
Storia 3 12 2
Lingua Francese 0 17 0
Matematica 1 14 1
Scienze motorie e sportive 0 17 0
Lingua Inglese 4 12 0
Tecniche di comunicazione 3 14 0
Laboratorio di accoglienza turistica 2 15 0
Scienze e cultura alimentare 2 13 1
Diritto e tecniche amministrative 1 13 2
IL PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
-OBIETTIVI EDUCATIVI Gli obiettivi posti in tutte le discipline per quest’anno scolastico sono:
- essere corretti, responsabili, capaci di autocontrollo;
- essere regolari nella frequenza e partecipi nelle attività; - sapersi organizzare per un apprendimento autonomo;
- sapersi esprimere in modo chiaro e corretto; - saper utilizzare sistemi informativi per elaborazioni semplici;
- saper motivare le scelte e auto valutarsi; - saper utilizzare le fonti;
- saper valutare un problema effettuando analisi, sintesi, collegamenti; - sapersi orientare su argomenti pluridisciplinari;
- saper utilizzare le conoscenze tecnico-professionali.
-OBIETTIVI COGNITIVI Gli obiettivi per quest’anno posti sono:
- saper intrattenere rapporti di lavoro almeno con una lingua straniera; - conoscere e saper usare strumenti ed oggetti di lavoro pertinenti;
- conoscere gli obiettivi la struttura e le funzioni di una struttura
alberghiera; - essere responsabili ed autonomi nell’organizzazione del proprio lavoro
all’interno dell’azienda alberghiera. Gli obiettivi specifici sono inseriti nelle programmazioni modulari per disciplina.
- STRUMENTI Libri di testo, schede, materiale in fotocopia; audiovisivi; computer; attività curriculare ; attività di recupero , stage aziendali; visite aziendali; laboratori specifici; incontri con esperti.
- SPAZI
Aule; laboratori di informatica laboratori di cucina e sala; sale video; aziende.
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- METODOLOGIE
Lezioni frontali, lavori di gruppo, lezione interattiva; costante uso del libro di testo; si è cercato di far sviluppare negli studenti la capacità di lettura e ricerca
autonome per potenziare capacità di analisi e di sintesi; colloqui orali nei quali si è sempre cercato di mettere gli allievi a proprio agio.
- VERIFICHE E VALUTAZIONE
- prove scritte:prove strutturate, semistrutturate e quesiti a risposta singola;
- prove orali: interrogazione frontale e di gruppo.
- INTERVENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO: modalità e tempi di attuazione
- lezioni di recupero in classe;
- settimana di pausa didattica; - ore di recupero degli insegnanti per la maggior parte delle materie presenti
nel corso di studi.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Gli studenti hanno sviluppato, durante l’Anno Scolastico 2013/2014, uno specifico progetto teso a formare una figura professionale polivalente
nell’ambito dell’accoglienza, del servizio alla persona e dell’enogastronomia, designata “welcome cultural cooking” (Addetto all’accoglienza, all’informazione
e all’animazione culturale)
Gli interventi sono stati finalizzati a:
favorire il raccordo tra formazione d'aula ed esperienza pratica, attuando modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti;
arricchire l'offerta formativa, assicurando ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze ed abilità spendibili sul
mercato del lavoro;
favorire l'orientamento dei giovani; realizzare un organico collegamento tra istituzioni scolastiche e
formative, mondo del lavoro e società civile; correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico
del territorio; promuovere l'autonomia degli studenti diversamente abili, anche al fine
di facilitarne l'inserimento nel mondo del lavoro.
Il progetto dell’anno in corso, di cui si allega la relativa documentazione, si è
attuato in prosecuzione del profilo dell’anno precedente ed ha visto gli studenti impegnati in stage presso strutture ricettive, di accoglienza e promozione
turistica del territorio.
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Alternanza scuola lavoro –progetto “ Welcome Cultural Cooking “ A.S. 2014-2015 .
Tutor: prof.ssa Casale Velia
ALUNNO AZIENDA PERIODO OR
E OR
IENTA
MEN
TO
TOT O
RE A
.S
20
14
-20
15
VALUTAZIONE TUTOR FORMATIVO
VALUTAZIONE TUTOR AZIENDALE TO
TALE
OR
E STAG
E
A.S.2
01
3-2
01
4
TOT.O
RE STA
GE
DAL AL
ALLA ALESSIA Pro-loco 20-04-15 01-05-15 06 52 0ttimo ottimo 74 132
ANGIONI MARTINA
ALB. SEMOVENTE
10.09-14
15-09-14 06 50 discreto discreto 84 140
CALABRESE ANDREA
PRO-LOCO TERRACINA
16-02-15 15-04-15 06 132 discreta discreta 11 150
CAVALIERI FRANCESCA
A&V ANXUR 16-02-15 26-03-15 06 116 ottimo ottimo 54 166
FALCHI GIANMARCO
PRO-LOCO TERRACINA
16-02-15 18-03-15 06 100 sufficiente sufficiente 40 146
MIGLIORI GIORGIA
A&V GREGORY
23-02-15 23-03-15 06 88 buono buono 48 142
MINUTILLI ELISABETTA
PRO-LOCO TERRACINA
20-04-15 01-05-15 06 50 ottimo ottimo 91 147
PAGLIALUNGA MARTINA
A&V ANXUR 16-O2-15 26-03-15 06 116 ottimo ottimo 54 147
PARISELLA GIANLUCA
A&V TELEMACO
16-02-15 15-04-15 06 55 buono buono 5 66
PERNARELLA SERENA
A&V M.S.BIAGIO
16-02-15 27-02-15 06 40 ottimo ottimo 90 136
SINGH GAGANDEEP
ALB.TORRE DEL SOLE
16-02-15 27-02-15 06 40 soddisfacente soddisfacente 90 136
SINGH V. .VARINDER
PRO-LOCO SABAUDIA
02-02-15 30-03-15 06 130 eccellente eccellente 8 142
STEFANELLI SHARON
A&V GREGORY
23-02-15 23-03-15 06 88 ottimo ottimo 54 145
TESEO FEDERICA
AV gigimax Fondi
16-02-15 20-03-15 06 100 buono buono 53 159
DE SALES SILVIA
A V LA CAMILLA PRIVERNO
20-04-15 01-05-15 06 40 ottimo ottimo 98 144
MAZZELLA GIULIA
PRO-LOCO TERRACINA
20-04-15 01-05-15 06 52 ottimo ottimo 98 156
SINGH MALKEET
Pro-loco 20-04-15 01-05-15 0 // // // 0 0
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI (esperienze di ricerca, progetto o approfondimento condotte, incontri con esperti, viaggi e
visite d’istruzione, attività di orientamento scolastico e professionale etc.)
Gli alunni hanno partecipato ad eventi quali: - festa dell’uva moscato ;
- progetto TELETHON - visita all’EXPO di Milano
MATERIE OGGETTO DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Il Consiglio di classe ha individuato le seguenti materie:
LINGUA FRANCESE LINGUA INGLESE
LABORATORIO DI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA
SCIENZE E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
SVOLGIMENTO DELLA TERZA PROVA
Per lo svolgimento della terza prova scritta il Consiglio di classe ha prescelto la tipologia C
(tipologia Mista – composta da 2 quesiti a risposta aperta, per un’estensione di un massimo di
10 righe, e da quattro quesiti a risposta multipla
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Griglia di valutazione per la prima prova scritta
CANDIDATO: CLASSE
ANALISI DEL TESTO
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO TOTALE
COMPRENSIONE
TESTUALE Comprensione
piena Punti 4
essenziale Punti 3
parziale Punti 2
superficiale Punti 1
assente Punti 0
ANALISI
DEL TESTO
Individuazione degli
elementi richiesti
piena Punti 3
essenziale Punti 2
parziale Punti 1
non
adeguata Punti 0
INTERPRETAZIONE
Rielaborazione personale
critica
e documentata
Punti 5
Rielaborazione personale
critica Punti 4
Rielaborazione accettabile Punti 3
Informazioni non essenziali
ma corrette Punti 2
Informazioni non essenziali
e non del tutto corrette Punti 1
Informazioni non essenziali
e scorrette Punti 0
CORRETTEZZA,
PROPRIETÁ
LINGUISTICA
ESPOSITIVA
Espressione convincente
e corretta Punti 3
Espressione semplice,
coerente, imperfezioni
morfosintattiche
Punti 2
Espressione elementare,
diffusi errori ortografici e
lessicali
Punti 1
Espressione stentata, gravi
e diffusi errori ortografici e
lessicali
Punti 0
PUNTEGGIO DELLA PROVA /15
14
Griglia di valutazione per la prima prova scritta CANDIDATO: CLASSE
SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO TOTALE
COMPETENZA
TESTUALE E LOGICA
Pertinenza alla traccia
e applicazione alle regole di
stesura
completa Punti 4
buona Punti 3
sufficiente Punti 2
accettabil
e Punti 1
inadeguat
a Punti 0
ARTICOLAZIONE,
COESIONE E
COERENZA
Articola in modo efficace
ed organico Punti 4
Articola in modo efficace
con discreta coesione Punti 3
Articola in modo accettabile
con sufficiente coesione Punti 2
Articola in modo
approssimativo con
insufficiente coesione
Punti 1
Mancanza di coerenza e
coesione Punti 0
COMPETENZA
LESSICALE
E ORTOGRAFICA
Uso del registro linguistico
idoneo, lessico appropriato e
correttezza ortografica
Punti 4
Lessico adeguato e discreta
correttezza ortografica Punti 3
Lessico semplice, lievi errori
ortografici Punti 2
Lessico povero, lievi ma
diffusi
errori ortografici
Punti 1
Lessico impreciso, gravi
errori ortografici Punti 0
CAPACITÁ
DI RIELABORAZIONE
PERSONALE
Espressione convincente,
opinioni personali, originalità Punti 3
Rielaborazione discreta,
opinioni personali Punti 2
Rielaborazione accettabile
con modesti spunti di
riflessione
Punti 1
Non rilevabile Punti 0
PUNTEGGIO DELLA PROVA /15
15
Griglia di valutazione per la prima prova scritta
CANDIDATO: CLASSE
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO TOTALE
PERTINENZA E
CONOSCENZA
DELL'ARGOMENTO
Pertinente, ottima
conoscenza Punti 5
Pertinente, buona
conoscenza Punti 4
Sufficiente pertinenza,
discreta conoscenza Punti 3
Parzialmente pertinente,
mediocre conoscenza Punti 2
Parzialmente pertinente,
insufficiente conoscenza Punti 1
Parzialmente pertinente,
conoscenza frammentaria Punti 0
ARTICOLAZIONE,
COESIONE E
COERENZA
DELL'ARGOMENTO
Articola in modo efficace ed
organico Punti 4
Articola in modo efficace con
discreta coesione Punti 3
Articola in modo accettabile
con sufficiente coesione Punti 2
Articola in modo
approssimativo con
insufficiente coesione
Punti 1
Mancanza di coerenza e
coesione Punti 0
CAPACITÁ
DI
APPROFONDIMENTO
Organizzazione critica
documentata delle
conoscenze
buona Punti 3
discreta Punti 2
accettab
ile Punti 1
scarsa Punti 0
CORRETTEZZA,
PROPRIETÁ
LINGUISTICA ED
EFFICACIA
ESPOSITIVA
Espressione convincente,
corretta ed efficace Punti 3
Espressione semplice,
coerente, abbastanza
corretta
Punti 2
Espressione elementare,
diffusi errori ortografici e
lessicali
Punti 1
Espressione stentata , gravi e
diffusi errori ortografici e
lessicali
Punti 0
PUNTEGGIO DELLA PROVA /15
16
Griglia di valutazione per la prima prova scritta
CANDIDATO: CLASSE
TEMA DI ORDINE GENERALE
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEG
GIO TOTALE
PERTINENZA
E CONOSCENZA
DELL'ARGOMENTO
Pertinente, ottima conoscenza Punti 5
Pertinente, buona conoscenza Punti 4
Sufficiente pertinenza, buona conoscenza Punti 3
Parzialmente pertinente, mediocre
conoscenza Punti 2
Parzialmente pertinente, insufficiente
conoscenza Punti 1
Parzialmente pertinente, conoscenza
frammentaria Punti 0
ARTICOLAZIONE,
COESIONE E
COERENZA
DELL'ARGOMENTO
Articola in modo efficace ed organico Punti 4
Articola in modo efficace con discreta
coesione Punti 3
Articola in modo accettabile con
sufficiente coesione Punti 2
Articola in modo approssimativo con
insufficiente coesione Punti 1
Mancanza di coerenza e coesione Punti 0
CAPACITÁ DI
APPROFONDIMENTO E
SPUNTI DI
ORIGINALITÁ
Approfondito e ricco di spunti originali Punti 3
Abbastanza approfondito, con qualche
spunto di originalità Punti 2
Superficiale con modesti spunti di
riflessione Punti 1
Spunti di riflessione poco significativi o
poco pertinenti Punti 0
CORRETTEZZA,
PROPRIETÁ
LINGUISTICA ED
EFFICACIA
Espressione convincente, corretta ed
efficace Punti 3
Espressione semplice, coerente ed
abbastanza corretta Punti 2
Espressione elementare, diffusi errori
ortografici e lessicali Punti 1
Espressione stentata, gravi e diffusi errori
ortografici e lessicali Punti 0
PUNTEGGIO DELLA PROVA /15
17
Griglia di valutazione per la seconda prova scritta
CANDIDATO: CLASSE INDICATORI
DELLE CONOSCENZE
TECNICO-
PROFESSIONALI
DESCRITTORI PUNTI
/15
PUNTEGGIO
ATTRIBUIT
O ALLA
PROVA
CONOSCENZA DEL
LINGUAGGIO TECNICO,
EVENTUALI GRAFICI E
CORRETTEZZA FORMALE
Usa un linguaggio tecnico chiaro e
corretto Punti 3
Usa un linguaggio tecnico abbastanza
adeguato Punti 2
Espone e presenta in modo accettabile Punti 1
Espone in modo elementare e senza
schemi essenziali per lo svolgimento Punti 0
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO E
CONGRUENZA DI
SVOLGIMENTO CON LA
TRACCIA
Conosce e padroneggia gli argomenti Punti 4
Comprende gli argomenti e ne
individua gli elementi essenziali Punti 3
Conosce in modo parziale gli argomenti
trattati Punti 2
Conosce in modo frammentario e
superficiale gli argomenti trattati Punti 1
Non conosce gli argomenti trattati Punti 0
CONOSCENZA DI REGOLE E
PRINCIPI TECNICI
SPECIFICI
Conosce in modo corretto e preciso
regole e principi Punti 5
Conosce in modo adeguato e con
qualche approfondimento regole e
principi
Punti 4
Conosce in modo parziale regole e
principi Punti 3
Conosce in modo frammentario e non
del tutto corretto regole e principi Punti 2
Ha una conoscenza limitata di regole e
principi Punti 1
Non conosce regole e principi Punti 0
CAPACITÀ DI APPLICARE
REGOLE E PRINCIPI A CASI
SPECIFICI
Applica in modo corretto e preciso Punti 3
Applica in modo abbastanza adeguato Punti 2
Applica solo in modo parziale Punti 1
Non sa applicare Punti 0
PUNTEGGIO DELLA PROVA /15
18
Griglia di valutazione per la terza prova scritta CANDIDATO ________________________________ Classe: ___________ Sez.___________
Indicatori
Q1 Q2 Q1 Q2 Q1 Q2 Q1 Q2
Conoscenze max. 5 punti
Conosce gli argomenti in modo dettagliato e approfondito
5
Conosce gli argomenti in maniera puntuale 4
Conosce gli argomenti in modo essenziale 3
Conosce gli argomenti in modo superficiale e incompleto
2
Conosce gli argomenti in modo limitato e frammentario
1
Competenza linguistica max. 5 punti
Usa un linguaggio molto scorrevole e coeso, padroneggiando un lessico specifico
5
Usa un linguaggio abbastanza chiaro e appropriato 4
Usa un linguaggio semplice, prevalentemente corretto
3
Usa un linguaggio impreciso e poco specifico 2
Usa un linguaggio del tutto inadeguato 1
Abilità logico rielaborative max. 5 punti
Rielabora le conoscenze con organicità e autonomia, stabilendo collegamenti significativi
5
Individua i concetti chiave, stabilendo collegamenti efficaci
4
Articola il discorso in modo semplice,individuando i concetti chiave
3
Articola il discorso in modo disorganico, individuando qualche concetto chiave
2
Struttura il testo in modo disarticolato e poco coerente
1
Punteggio totale dei singoli quesiti
TOTALE PUNTEGGIO TIPOLOGIA B: ______________: 8 = __________/15
15 corretto
0 errato / risposta non data
Totale punteggio tipologia C: ___________ : 16 = _________/15
VOTO FINALE:
(tipologia B + tipologia C) : 2 =(_________+_________): 2 = __________/ 15
LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
Quesito 4
Punteggio totale per materia
19
Griglia di valutazione per il colloquio
CANDIDATO: CLASSE
CONOSCENZA DEGLI
ARGOMENTI
Completa, corretta e approfondita p. 13
Completa, corretta con spunti personali p. 12
Completa e corretta p. 11
Completa con qualche imprecisione p. 10
Corretta ed essenziale p. 9
Abbastanza corretta ed essenziale p. 8
Essenziale ma non sempre corretta p. 7
Superficiale e frammentaria p. 6
Lacunosa e confusa p. 5
Molto lacunosa e confusa p. 4
Scarsa, scorretta e confusa p. 3
Non pertinente p. 2
Quasi inesistente p. 1
Inesistente p. 0
COMPETENZA
LINGUISTICA
Padronanza e uso linguaggi specifici p. 9
Esposizione fluida e appropriata p. 8
Esposizione scorrevole e corretta p. 7
Esposizione scorrevole con qualche
incertezza nell’uso dei linguaggi specifici
p. 6
Esposizione sufficientemente chiara e
corretta
p. 5
Esposizione incerta e non sempre corretta p. 4
Esposizione confusa e scorretta p. 3
Esposizione molto confusa e scorretta p. 2
Gravissimi errori di morfosintassi p. 1
CAPACITÀ DI ANALISI
E DI SINTESI
Sa effettuare analisi e sintesi coerenti ed
autonome
p. 4
Sa effettuare analisi e sintesi anche se
talvolta parziali e imprecise
p. 3
Sa effettuare analisi e sintesi limitate e
inesatte
p. 2
Non sa effettuare analisi e sintesi delle
conoscenze
p. 1
Non sa fare nulla p. 0
COMPETENZA A
RIELABORARE DATI E
INFORMAZIONI
Ha competenze rielaborative critiche spiccate p. 4
Sa organizzare dati e informazioni in modo
adeguato anche se non sempre critico
p. 3
Sa organizzare dati e informazioni in modo
semplice
p. 2
Sa organizzare dati e informazioni con
difficoltà
p. 1
Non riesce ad organizzare dati e informazioni p. 0
SUFFICIENZA 20
punti
PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA ___ /
30
Qualora non fosse possibile dare una qualsiasi valutazione per mancanza di dati, verrà attribuito zero come punteggio.
Punteggio complessivo attribuito alla prova ________/15
CREDITO SCOLASTICO ATTRIBUITO NEL
TRIENNIO
Alunno
COGNOME
Alunno
NOME
3° anno
A.S.
2012/20
13
CREDITO
PUNTI
4° anno
A.S.
2013/14
CREDITO
PUNTI
5° anno
A.S.
2014/15
CREDITO
PUNTI
Credito
totale
1. ALLA Alessia 6 5
2. ANGIONI Martina 5 6
3. CALABRESE Andrea 3 5
4. CAVALIERI Francesca 6 5
5. DE SALES Silvia 6 5
6. FALCHI Gianmarco 6 5
7. MAZZELLA Giulia 4 4
8. MIGLIORI Giorgia 6 6
9. MINUTILLI Elisabetta 6 5
10. PAGLIALUNGA Martina 3 5
11.PARISELLA Gianluca 3 4
12.PERNARELLA Serena 4 5
13.SINGH Gagandeep 5 5
14.SINGH Malkeet 7 0
15.SINGH Vichy Varinder
4 4
16.STEFANELLI Sharon 5 5
17.TESEO Federica 4 5
VALUTAZIONE CREDITO SCOLASTICO
Assegnazione credito
1.MEDIA DEI VOTI: ………… Fascia punteggio corrispondente……-
….
2. condizioni necessaria per l’attribuzione del punteggio massima fascia
voti allo scrutinio di giugno tutti sufficienti
voto condotta uguale o maggiore ad 8 frequenza alle lezioni assidua (assenze non dovute a malattia
certificata in
misura minore del 10% delle giornate di lezione dell’a.s.) frequenza alle lezioni costruttiva (attenzione e interventi
pertinenti) attività di studio continua , autonoma, ordinata, approfondita
3. Attribuzione del credito scolastico per M>6, 50, M>7, 50 e M>9 si attribuisce il punteggio
massimo di fascia per M<6, 50 M<7, 50 e M<9 si attribuisce il punteggio
massimo di fascia per
i seguenti crediti scolastici riconosciuti da CdC perché rilevanti per impegno
e validità formativa: ha partecipato con sistematicità ed impegno agli organismi di
indirizzo della
scuola (Consiglio di Istituto e/o alla Consulta Provinciale) ha partecipato con valutazione finale positiva alle seguenti
attività organizzate dalla scuola in orario aggiuntivo:
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………… ha partecipato ad attività di tirocinio in aziende con
valutazione positiva espressa dal tutor per M=6 si attribuisce il punteggio minimo della relativa
banda di oscillazione, ma questo può essere integrato di 1 punto se
sussiste almeno una delle condizioni indicate nel caso precedente
4. Attribuzione del credito formativo
Sono riconosciute e riportate nel certificato di diploma le seguenti qualificate esperienze esterne alla scuola documentate dallo
studente e considerate dal CdC coerenti con l’indirizzo di studi frequentato
…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Le esperienze documentate dallo studente comportano l’attribuzione del punteggio massimo di fascia
non influiscono nell’attribuzione del punteggio massimo di
fascia perché questo è stato già assegnato quale credito scolastico non influiscono nell’attribuzione del punteggio massimo di
fascia perché
non sono state soddisfatte le condizioni necessarie di cui al punto 2
Tabella ministeriale per l’attribuzione dei crediti:
Media dei voti (M) Credito scolastico (Punti)
III anno IV anno V anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione
indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre alla media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica,
l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli
esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6, 5).
Disciplina: Lingua Francese - Programma svolto Classe 5F Accoglienza Turistica A.S. 2014/2015
Module 1: Le travail en agence Vendre un séjour dans un village
Vendre un séjour locatif Vendre un circuit de groupe organisé
Vendre un séjour sur mesure Vendre une croisière
Vendre des vacances insolites
Module 2 : La promotion touristique
Informer sur les structures d’ hébergement Informer sur les ressources d’une région
Commenter la visite d’une ville Présenter un monument
Présenter une région et des circuits Créer des documents publicitaires
Module 3: Le poids économique du tourisme
Le tourisme dans le monde Le tourisme dans l’économie (marketing)
Les différentes formes de tourisme Les fabricantes de vacances
Les agences de voyages
Les formes d’ hébergement Les institutions politiques
Disciplina : Lab. di servizi di accoglienza turistica – programma svolto Docente: prof.ssa Velia Casale Classe V F. acc. A.S. 2014-2015
Unità 1 : L’albergo e il marketing L’albergo verso il marketing- Il marketing in albergo-L’individuazione del
target- Fair share e market share-Specificità del marketing mix alberghiero- Il prodotto alberghiero - Il prezzo dei servizi alberghieri
l’analisi di soddisfazione del cliente. IL web marketing
L’importanza di internet-gli strumenti del web marketing- il sito web dell’hotel- i requisiti indispensabili –il posizionamento nei motori di ricerca-
le statistiche sui visitatori- la web reputation.
Il piano di marketing: definizione e finalità-struttura analisi –analisi
della situazione di marketing- analisi SWOT- obiettivi di marketing-strategie di marketing- piani di azione
Unità 2: La vendita dei servizi alberghieri La comunicazione-le aree della comunicazione d’impresa- la comunicazione
esterna-la pubblicità-le iniziative promozionali- le relazioni pubbliche IL princing alberghiero
Le tariffe: evoluzione e quadro normativo, la diversificazione tariffaria- tariffe,costi e ricavi: un dilemma di difficile soluzione- il revenue
management-gli indici di performance alberghiera e la botton rate
Unità 3: L’intermediazione on line I rapporti tra gli alberghi e i portali di prenotazione- l’utilità dei servizi di
intermediazione on line-l’addetto al web marketing- i channel manager -principali funzionalità dei channel manager.
La qualità in albergo
Il sistema di qualità- concetti fondamentali- l’albergo verso la qualità-La specificità delle imprese italiane- il ciclo di Deming.
La certificazione e i marchi di qualità sistemi di qualità-le norme riguardanti il sistema di gestione ambientale -i
marchi di qualità. La certificazione di qualità-gli enti di formazione e le norme- gli enti di accreditamento-le norme riguardanti i
Unità 4: l’albergatore e le leggi Apertura e cessazione di una attività ricettiva- la procedura di apertura
dell’attività. i contenuti della SCIA-l’accessibilità della struttura- il regime di liberalizzazione delle tariffe- la chiusura dell’attività.
Regolamentazione dei rapporti con il cliente
La fase Ante- la fase check-in- la fase live-in- la fase check-out e post-
l’imposta di soggiorno- la comunicazione del movimento clienti. La classificazione alberghiera
L’evoluzione della normativa nazionale- le indicazioni del D.P.C.M21/10/2008-L’armonizzazione a livello europeo.
Unità 5: La professione del direttore d’albergo le
mansioni- le competenze—la formazione. La gestione delle risorse umane: il personale come fattore competitivo-
puntare sui talenti- sulla qualità del lavoro- il fenomeno dell’outsorcing.
Disciplina: MATEMATICA – programma svolto - CLASSE V F Accoglienza Turistica
Anno Scolastico 2014/2015
Prof.ssa Emanuela Anna Feula
Modulo 1. Recupero prerequisiti.
Unita 1: Complementi di algebra.
Equazioni di primo e secondo grado intere e fratte. Sistemi di equazioni
due equazioni due incognite. Disequazioni di primo e secondo grado intere
e fratte. Sistemi di disequazioni.
Unità 2: Piano Cartesiano e retta.
Richiami sul piano cartesiano. Rette parallele agli assi. Equazioni degli assi coordinati. Retta passante per l’origine e retta generica del piano.
Unità 3: Insieme dei numeri R
Insieme dei numeri reali. Definizione di intervallo: chiuso, aperto, chiuso a
sinistra aperto a destra, chiuso a destra aperto a sinistra. Massimo e minimo di un insieme. Estremo superiore estremo inferiore. Intervalli
illimitati.
Modulo 2. Introduzione all’analisi.
Unità 1: Funzioni reali.
Definizione di funzioni reali di variabile reale e classificazione. Dominio di
una funzione intera razionale fratta e irrazionale. Definizione di codominio. Segno di una funzione. Studio del segno di una funzione razionale intera e
fratta e rappresentazione sul piano cartesiano. Intersezione di funzioni razionali intere e fratte con gli assi coordinati. Definizione di funzione
crescente e decrescente.
Unità 2: Limiti
Definizione intuitiva del concetto di limite. Limite finito quando x tende a un valore finito. Limite finito quando x tende a infinito. Limite infinito
quando x tende a un valore finito. Limite destro e sinistro. Operazioni sui
limiti. Forme indeterminate
,,
0
0. Eliminazione di semplici forme
indeterminate. Definizione e calcolo di asintoti verticali e orizzontali per funzioni razionali intere e fratte.
Unità 3. Grafico probabile
Grafico probabile di una funzione razionale fratta e intera. Lettura di un grafico.
Modulo 3. Continuità e derivabilità.
Unità 1: Continuità e derivabilità.
Significato intuitivo di funzione continua. Rappresentazione grafica di funzione continua in un punto e in un intervallo. Definizione di derivata di
una funzione come limite del rapporto incrementale. Significato geometrico di derivata. Derivata di funzioni elementari (funzione costante, x e
potenza. Calcolo della derivata di una somma di funzioni. Derivata di un prodotto. Derivata di un rapporto.
Terracina 12 maggio 2015
Prof.ssa Feula Emanuela Anna
Disciplina: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
– programma svolto -
Docente - Prof. Alfonso DI MARIO
Classe - V F Alberghiero – accoglienza turistica
Libro di testo - P. Cammisa, P. Matrisciano, G. Pietroni
“Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva”
ed. Elemond – Scuola & Azienda Anno scolastico - 2014 / 2015
Le nuove dinamiche del mercato turistico: Turismo e mercato turistico –
La domanda turistica – L'offerta turistica – Iol valore economico del
turismo – Le attuali tendenze del mercato turistico – Internet e gli
strumenti telematici – La sostenibilità del turismo – Il mercato turistico
nazionale - Il mercato turistico internazionale – Il turismo integrato –
Gli indici di turisticità.
Tecniche di marketing turistico e web marketing: Il marketing: aspetti
generali – Il marketing management – L'analisi dell'ambiente, della
domanda e della concorrenza – La ricerca di marketing – La
segmentazione del mercato – Targeting e posizionamento – Marketing
mix: la politica di prodotto, la politica di prezzo, la politica di
distribuzione, la politica di promozione - La pianificazione di marketing –
Il web marketing – Il marketing turistico integrato – Il marketing della
destinazione turistica.
Business plan e gestione strategica: Business idea e progetto
imprenditoriale – Il business plan – I contenuti del business plan –
L'analisi economico-finanziaria – La gestione dell'impresa – Gli aspetti
generali della gestione strategica – La pianificazione strategica – La
pianificazione operativa.
I contratti di viaggio: Il turismo e le imprese di viaggi – Aspetti
economici, finanziari ed organizzativi dell'attività di organizzazione e
produzione – I contratti atipici tra t.o. e fornitori – Il catalogo ed il
preventivo – Il contratto di viaggio – Un documento di viaggio: il
voucher – Altri documenti di viaggio – Normativa nazionale ed europea
sui pacchetti turistici – La vendita di biglietteria nazionale ed
internazionale – La vendita di viaggi di tour operator.
Il contratto di trasporto ferroviario: Il trasporto ferroviario italiano – I
rapporti tra Trenitalia e le agenzie di viaggio – Il contratto di trasporto
ed il titolo di viaggio – L'utilizzazione dei titoli di viaggio – Il manuale
“In treno tutt'Italia” - L'alta velocità – I principali servizi complementari
– Le tariffe e la biglietteria di Trenitalia – La biglietteria nazionale – La
biglietteria internazionale.
Parte del programma da svolgere:
Gli altri contratti di trasporto: Il trasporto aereo: associazioni
internazionali e nazionali - Aeroporti ed operazioni aeroportuali – Voli
low cost e low fare – Manuali e sistemi di prenotazione – Il contratto di
trasporto aereo – Il trasporto marittimo, lacuale ed idroviario – Il
contratto di trasporto marittimo – Il contratto di crociera – Il trasporto
su strada – Il noleggio autobus – Il noleggio auto – Il contratto di
trasporto su strada.
Organizzazione e normativa turistica europea ed internazionale: Le
principali associazioni ed organizzazioni turistiche italiane – Le
associazioni turistiche europee – Le norme comunitarie sul turismo.
Disciplina: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE - programma
svolto Classe 5Fa A.S.2014-2015
DOCENTE: D’ANDREA MARIA PINA
OBIETTIVI RAGGIUNTI NELLA DISCIPLINA
Solo pochi alunni hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, mentre la maggior parte della classe ha dimostrato un impegno saltuario
raggiungendo risultati appena sufficienti. Qualcuno ha dimostrato per l’intero anno scolastico di avere una prospettiva lontana dall’Esame di
Stato impegnandosi pochissimo e raggiungendo scarsi risultati.
CONTENUTI
MODULO 1: Turismo enogastronomico in Italia
MODULO 2: Contaminazione chimica e biologica degli alimenti
U.D. 1 – Contaminazioni alimentari e principali malattie trasmesse
dagli alimenti
U.D. 2 – Igiene nella ristorazione e qualità alimentare
MODULO 3: Conservazione degli alimenti
U.D. 1 – Metodi fisici di conservazione
U.D. 2 – Metodi chimici di conservazione
U.D. 3 – Metodi biologici di conservazione
MODULO 4: Dietologia e dietoterapia
U.D. 1 – Alimentazione equilibrata
U.D. 2 – Dieta per fasce d’età e tipologie dietetiche
Programma svolto al 15/05/2014
U.D. 3 – Dieta in particolari condizioni patologiche L’insegnante
Prof.ssa Maria Pina D’Andrea
Disciplina: Tecniche di comunicazione, programma svolto alla data del 15 maggio
Docente: Irene Papa
Classe 5^F Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera – ACCOGLIENZA TURISTICA-
A.S. 2014/2015
La comunicazione in aziendale 1. Perché per un'impresa è importante comunicare
I rapporti di relazione esterni dell'impresa La comunicazione efficace
2. La comunicazione aziendale
L'evoluzione del significato della comunicazione La comunicazione integrata
3. La comunicazione all'interno dell'impresa La comunicazione interna
Tipologie di comunicazione
4. La comunicazione all'esterno dell'impresa Gli strumenti della comunicazione
I canali della comunicazione I nuovi canali di comunicazione
5. La comunicazione con il cliente
La distribuzione del prodotto La distribuzione nelle imprese ristorative
Tanti diversi clienti La customer retention e la customer loyalty
Perché è importante la soddisfazione del cliente
6. L'insegna e la segnaletica interna ed esterna all'impresa
L'insegna La segnaletica
La segnaletica interna La segnaletica esterna
Segnaletica di sicurezza negli ambienti di lvoro
7. La gestione dei reclami I rapporti con la clientela
I reclami I reclami possono essere considerati consigli preziosi?
Come si fronteggiano le lamentele
Il direct marketing
1. Gli obiettivi del marketing di relazione Il direct marketing
Le caratteristiche del direct marketing
Il processo di segmentazione
2.Gli strumenti del direct marketing
I traguardi del direct marketing Gli strumenti del direct marketing
3. Il database
Come si realizza un database
Comunicare con la pubblicità 1.La pubblicità un po' di storia
La pubblicità ai tempi di Carosello La pubblicità ai nostri giorni
Televendite, telepromozioni, sponsorizzazioni
2. I mezzi di comunicazione pubblicitaria
La scelta dei mezzi di comunicazione La stampa
La radio La televisione
Il cinema Le affissioni
Le parti del messaggio pubblicitario
Disciplina: Religione Cattolica – programma svolto -
Prof. Giovanni Pacini
Classe 5ª sez. F Accoglienza turistica – A.S. 2014 - 2015
Contenuti svolti
1. L’ETICA GENERALE E L’ETICA CRISTIANA :
1.1. Che cos’è l’Etica?
1.2. Etiche contemporanee nel contesto della post-modernità.
1.3. La coscienza e la sua formazione.
1.4. Il Decalogo.
2. IL PROBLEMA DEL MALE :
2.1. Visione e analisi del film “Hannah Arendt” di M. Von Trotta.
3. PROBLEMI DI BIOETICA :
3.1. Che cos’è la bioetica.
3.2. Analisi di alcuni problemi di bioetica (lavoro per gruppi).
Disciplina: LINGUA INGLESE – programma svolto –
CLASSE V F/ACC A.S. 2014-2015 Prof.ssa Dina Pogioli
Ripetizione:
The Hotel (Kitchen and Dining room)Staff Meeting the Manager
Hotel Rooms Tipes of Beds
How to make a telephone call Hotel areas and Sections
The Recetption Area Hotel Rates (How to speak about Rates) Meals in Hotel
Correspondence:
Inquiring Letter Fax/E-Mail
Replying
Booking Confirmation
How to give Info about your hotel
MEETING THE CONCIERGE
At the desk-The reception Staff-How to communicate with Clients-
HELPING THE GUEST
How to fill in Hotel Report Cards How to receive a guest at the check-in desk
Keycards and electronic cards
Something has gone wrong with a booking/How to apologize Hotel Services and Facilities:
Services Charged on the guest’s Bill Free-of-charge services
How to make an Itinerary in Florence
European Operators
Letter: Study Holiday
Programma dopo il 15 maggio 2015
Copying with guests The Check-out
Changing money Credit Cards
THE CHECK-OUT
The Bill-Credit Cards- Circular Letters
U.K.and USA culture
Disciplina: ITALIANO – programma svolto - CLASSE 5Fa
Docente: prof.ssa Daniela FIORENZA
Testo in adozione – P. Di Sacco – CHIARE LETTERE – 3 – B. Mondadori -
CONTENUTI
Tra Ottocento e Novecento
Il contesto storico- politico, economico e sociale. Positivismo, Naturalismo, Verismo
G.FLAUBERT – Madame Bovary – “Il matrimonio tra noia e illusioni” EMILE ZOLA – Germinale - “La miniera” CHARLES DARWIN – L'origine dell'uomo - “L'uomo è frutto
dell'evoluzione naturale” GIOVANNI VERGA – Vita – apprendistato del romanziere- stagione del
Verismo - l'ultimo Verga Vita dei campi – “La prefazione all'amante di Gramigna” - I Malavoglia - “La famiglia Toscano”
Il Decadentismo: prosa e poesia
La letteratura decadente Il Simbolismo Il Romanzo decadente: la scelta dell'estetismo – la psiche e le sue
contraddizioni Charles Baudelaire – I fiori del male - “Spleen”
Oscar Wilde – Il ritratto di Dorian Gray - “La rivelazione della bellezza” Marcel Proust – Alla ricerca del tempo perduto - “ Un caso di memoria
involontaria” Franz Kafka - Il Processo - “ L'arresto di K.” James Joyce – Gente di Dublino - “Eveline”
Gabriele D'Annunzio – Il Piacere - “Il ritratto di un esteta” - Alcyone - “La sera fiesolana”
G. UNGARETTI
Vita, opere, poetica Da L’Allegria – I fiumi – Il porto sepolto – Da Il porto sepolto – Veglia – Fratelli – Soldati –
Da Naufragi – Mattina -
GIOVANNI PASCOLI
La vita, le opere, pensiero e poetica
La poetica del Fanciullino - “Il fanciullino che è in noi”
da Myricae
X Agosto Il lampo
Il tuono
da Canti di Castelvecchio
La mia sera Il gelsomino notturno
Tra le due guerre
Il contesto storico-politico, economico e sociale.
La cultura dell'impegno La letteratura nell'età dei totalitarismi
Il secondo Novecento
Il contesto storico-politico, economico e sociale. La cultura e la letteratura nell'età della ricostruzione
LUIGI PIRANDELLO:vita, opere, pensiero e poetica
da L’Umorismo Il sentimento del contrario
I romanzi Il fu Mattia Pascal
Adriano Meis Uno nessuno centomila Il naso di Moscarda
Il teatro
Sei personaggi in cerca d’autore L’ingresso dei sei personaggi
Eugenio Montale: vita, opere, pensiero, poetica da Ossi di seppia
I limoni
Spesso il male di vivere ho incontrato Non chiederci la parola
da Xenia,II Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Italo Calvino: vita, opere, pensiero e poetica da Le città invisibili: brani scelti
da Se una notte d'inverno un viaggiatore: I segreti della lettura
Primo Levi. L’autore, il quadro storico e culturale
Se questo è un uomo Il romanzo. La trama e la struttura, i personaggi, stile e tecniche narrative– Da Se questo è un uomo – Sul fondo -
Da Il Sistema periodico – Brani scelti – Visione e analisi del film “Hannah Arendt” di M. Von Trotta
La narrativa del secondo Novecento in Italia
Il neorealismo – cenni Pier Paolo Pasolini – vita e opere
Da Ragazzi di vita – Il furto fallito e l’arresto del Riccetto La Globalizzazione: approfondimenti sul tema - brani scelti dal testo di
antologia e letteratura
Disciplina STORIA – programma svolto - CLASSE 5Fa
Testo in adozione – Gentile G. / Ronga L. / Rossi A. - L’ERODOTO Il
Novecento e l’inizio del XXI Secolo - La Scuola
Prof.ssa Daniela Fiorenza
CONTENUTI
Modulo I Il nuovo secolo e la Grande Guerra
-L’età giolittiana -L’età dei nazionalismi
-La Grande Guerra -La Rivoluzione russa
Modulo II
Il Dopoguerra e l’età dei totalitarismi
-Una pace fragile: l’Europa e il mondo dopo Versailles -Il Fascismo
-Il Fascismo in Europa -Lo Stalinismo -Il Nazismo
.
Modulo III
La Seconda Guerra Mondiale
-La “Guerra Totale”
-L’Italia: dall’8 settembre ’43 al 25 aprile ‘45
Modulo IV
Il nuovo ordine mondiale e la guerra fredda
-Il declino europeo e la nascita di un sistema bipolare
-L’Italia del Dopoguerra: gli anni della transizione -Dalla guerra fredda alla distensione
-L’Italia dal ”boom” economico a Tangentopoli
Modulo V
La fine del bipolarismo
-Il crollo del comunismo nell’Urss e in Europa
-L’Unione Europea -Il Medio oriente e il mondo islamico -L’Italia agli inizi del nuovo Millennio
Prof.ssa Daniela Fiorenza
SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.
Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori,
Milano1996
1 Forse è un segno vero della vita: 11 non più mia, arsi, remoti simulacri.
2 intorno a me fanciulli con leggeri 12 E tu vento del sud forte di zàgare,
3 moti del capo danzano in un gioco 13 spingi la luna dove nudi dormono
4 di cadenze e di voci lungo il prato 14 fanciulli, forza il puledro sui campi
5 della chiesa. Pietà della sera, ombre 15 umidi d‟ orme di cavalle, apri
6 riaccese sopra l‟ erba così verde, 16 il mare, alza le nuvole dagli alberi:
7 bellissime nel fuoco della luna! 17 già l‟ airone s‟ avanza verso l‟ acqua
8 Memoria vi concede breve sonno; 18 e fiuta lento il fango tra le spine,
9 ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo 19 ride la gazza, nera sugli aranci.
10 per la prima marea. Questa è l‟ ora:
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il
premio Nobel per la letteratura nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia
della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le
raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940).
Nelle raccolte Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde
(1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si avverte l‟esigenza
del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con
quella dell‟infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente
della vita.
1. Comprensione del testo
Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.
2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5).
2.3 Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?
2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni?
2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si
fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa
lirica commenta nell‟insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma.
Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con opportuni
collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di
giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio
protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
DOCUMENTI
ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma Donazione
di Costantino, 1248 Jacques-Louis DAVID Antioco
e Stratonice, 1774 PARMIGIANINO
Adorazione dei Magi, 1529 circa
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie
attorno. E, secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di
carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima
del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere:
collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non
li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla
finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo
misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva
una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei
commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a
grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua
volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa:
che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo
spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era
socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre,
arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai
vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a
vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di
legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia
inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un
bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già
aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a
mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si
disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il
dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda,
Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella
violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il
donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In
compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso
umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta
all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato
viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala
voglia, con una scettica valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera
felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa
scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il
contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi
uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza
del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già
che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo.
Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo
giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed.
originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio
reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove
possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate
sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con
cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano
identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro
piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma
che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo
contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di
simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità
immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si
impara. […] Quando un dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si
lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e
interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo
scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì
del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere
un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore
regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela
Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una
catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane
uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla
dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida,
Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il
dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono
è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del
tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del
dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino
usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà
che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato
e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli
che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare
emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può
essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell‟indifferenza distratta; il dono può
essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è
azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può
diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in
strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro invece di suscitarla. I cristiani
sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere
presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute
paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è
un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è capace perché è capace di rapporto
con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo
di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione
profonda nei confronti dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene
nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché.
Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la
vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà,
non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro, indipendentemente dalla
risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un
rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna
reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da
spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-
profit/volontariato
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso
dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne
visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente ha acquistato
un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria
industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di
sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle
multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento
globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il
Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni
consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano
sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il
fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il
banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate,
o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso
di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo
tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni
per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto
in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di
arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel
decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di
tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non
abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la
terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del
ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita
della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si
rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno
importante è un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il
rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012
(ed. originale 1999)
«L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra
tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della
nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all‟interno
stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale.
Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le
nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo
così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di
essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un‟infedeltà a noi
stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura,
com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica
resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà
considerato essere due, e l‟umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due
generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi
valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere
più “apolide”. Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il
diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere accolto, almeno temporaneamente,
in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei
confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi
e del pianeta. L‟umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le
generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi
considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre
specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e,
in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva
dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e
personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace
incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per la vita
umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione
militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto
di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa.
L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di
eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la
sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte.
[…] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di
brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni dell‟immediato dopoguerra videro
una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro dell‟Europa,
parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo
tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il
desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari
venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta
perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e
possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora
permesso di manifestarsi secondo l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della
lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori
organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla
violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di
azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere
definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la
concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non
è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale
dell‟aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della
forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di
Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente
rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi
parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere
preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente
rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non
ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma
queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo
contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa
combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell‟inquieta situazione mentale
della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del
vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia
una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di
mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita
riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell‟immagine
della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza
come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non
violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La
non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito
resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La
dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella
sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla
volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo
individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la
religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E
così non propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi
la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia
missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel
regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si
accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno
non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande
dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo
santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata dell‟adesso. Questo non è il
momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della
democrazia; questo è il momento di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione
al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle
sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo
di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né
tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini
della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando
non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia
gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo
nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.
Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del
risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e
della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in
violenza fisica.
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la
forza dell‟anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma
dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È
il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri
Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali
parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da
risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene
basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche;
l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte.
Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento
dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E
tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il
trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi
come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa
direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della
Regina, la vede un po‟ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi
per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali
in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma
devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non
devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte
d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un
futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta
anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla
rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e
che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite.
Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un
bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il
cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento
automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un
computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i
convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza
conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014
«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si
portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da
domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i
docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o
tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di
fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e
aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce
più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni
digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura
regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio
e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una
mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica,
infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e
“immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi,
ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento.
Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa.
L‟orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo
del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo.
Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli
dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali
degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di
alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l‟Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il
paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e
denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si
concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli.
C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le
periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un
dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […]
Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo
lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni.
Diventeranno o no pezzi di città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le
tue considerazioni e convinzioni al riguardo.
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO – ANNO SCOLASTICO
2014/2015
DISCIPLINA: diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva.
CLASSE V F accoglienza turistica
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Il business plan è un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto
imprenditoriale.
Il candidato, dopo aver esposto i contenuti dello stesso oltre agli aspetti e le relative
motivazioni che devono essere evidenziati nelle relative analisi, consideri il caso di quattro ex
compagni di classe, diplomati presso un istituto professionale alberghiero che, dopo aver
svolto attività lavorativa presso alcune agenzie di viaggio della provincia, decidono di
intraprendere un'attività imprenditoriale nel settore delle agenzie di viaggi con sede in un
centro turistico della costa pontina, mediante la costituzione di una società commerciale.
L'attività verrà esercitata presso un locale, preso in locazione, che verrà ristrutturato ed
arredato con gusto. Il piano finanziario prevede un investimento complessivo di € 60.000,00 di
cui € 40.000,00 apportate dai soci in parti uguali ed il rimanente ottenuto mediante un
finanziamento bancario, così come riassunto nel seguente Piano Finanziario.
- Costi di start-up 5.000,00 - Capitale sociale 40.000,00
- Spese ristrutturazione locali 20.000,00 Capitale proprio 40.000,00
- Insegne 2.000,00 - Sovvenzioni a m.t. 20.000,00
- Mobili ed arredi 10.000,00 Capitale di terzi 20.000,00
- Software ed hardware 15.000,00
- Cauzione affitto locali 3.000,00
Capitale fisso 55.000,00
Capitale circolante 5.000,00
Totale fabbisogno finanziario 60.000,00 Totale fonti di finanziamento 60.000,00
Il candidato, sulla base della documentazione sopra riportata, predisponga un business plan
esponendo e motivando in particolare:
scelta della forma societaria e della struttura organizzativa dell'azienda;
scelta della tipologia dei servizi da offrire alla clientela;
analisi dei punti di forza e di debolezza dell'azienda (swot analysis);
il piano economico, fornendo indicazioni sulla quantificazione delle singole voci e
dimostrando la fattibilità del progetto imprenditoriale.
Successivamente il candidato svolga due tra i seguenti punti:
1 – La rivoluzione digitale ha fornito alle imprese nuovi ed importanti strumenti per studiare il
mercato e sviluppare i rapporti commerciali. Si indichi attraverso quali modalità l'agenzia di
viaggi può utilizzare le opportunità offerte dal web marketing.
2 – Il marketing turistico integrato è l'insieme delle politiche pubbliche e private attivate per
caratterizzare e valorizzare le attrattive ed i servizi turistici offerti da un territorio. Si illustri in
quale modo tale sinergia può favorire l'incontro tra le esigenze e le aspettative del
consumatore/turista e l'offerta turistica.
3 – La vendita dei viaggi organizzati dai tour operator rappresenta una delle principali fonti di
reddito delle agenzie di viaggi. Dopo aver evidenziato il ruolo svolto dall'agente finalizzato al
raggiungimento di tale obiettivo ed i rapporti economici e fiscali intercorrenti tra agenzia e
tour operator, si tratti del contratto di viaggio e dei documenti di viaggio emessi dal tour
operator e consegnati al cliente dall'agenzia viaggi intermediaria.
4 – La vendita di biglietteria nazionale ed internazionale e quella dei servizi alberghieri sono
considerate tra i principali servizi offerti dalle agenzie di viaggio. Dopo aver descritto il ruolo
dell'agenzia nella gestione di tali attività, si esponga, sia dal punto di vista economico che da
quello fiscale, le differenti modalità attraverso le quali tali rapporti si concretizzano.
TERZA PROVA
DISCIPLINA: ACCOGLIENZA TURISTICA
CONOME……………………….
NOME …………………………
Classe……………….
1. Vengono definite “ flessibili” le tariffe:
a praticate a clienti abituali
b che oscillano in base alla domanda
c accordate ai clienti che accettano di alloggiare in periodi proposti dall’albergatore
d concesse alle agenzie che generano un altro fatturato.
2. L’albergo effettua un’azione di up -selling se a un cliente interessato ad una camera
doppia propone: a una doppia con trattamento B&B
b una doppia in associazione a un percorso benessere
c in alta stagione
d una doppia con letto aggiunto
3. L’adozione di strategie di marketing mirate è particolarmente utile:
a nel comparto termale
b nel periodo di alta stagione
c nel comparto business
d nei periodi di minor affluenza
4. Effettuando l’analisi del mercato di riferimento, l’azienda alberghiera non è
interessata a conoscere :
a l’età media dei consumatori
b i periodi di ferie dei consumatori
c la distribuzione geografica dei consumatori
d le abitudini di consumo dei clienti potenziali
5.Quali sono gli strumenti che internet mette a disposizione delle imprese alberghiere
per promuovere e vendere i propri servizi?
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6.L’offerta alberghiera è abbastanza rigida. Come incide questa caratteristica nella
gestione dell’imprese ricettiva?
SIMULAZIONE TERZA PROVA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
LINGUA FRANCESE
Nom ……………………………………..Prénom …………………………………………
1.Comment vous présentez votre ville à un groupe de touristes français.
……………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………….
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………………………………………………………………….
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2.En quoi consiste la vente d’un circuit.
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Pour chaque affirmation, cochez la bonne case
3-Le tourisme est la cause de
a) pollution
b) détérioration des sites
c) pollution et la détérioration des sites
d) voyages exotiques
4.Les agences de voyages
a) ne sont pas règlementées par la loi
b) vendent des voyages
c) ne sont pas concurrencées
d) organisent et vendent des voyages
5.Pour s’informer sur les ressources d’une région le touriste doit aller à
a) la mairie
b) l’office de tourisme
c) l’agence de voyage
d) à la gare
6.Le voyagiste
a) travaille à l’agence de voyages
b) est un touriste qui aime voyager beaucoup
c) travaille dans l’office de tourisme
d) travaille pour un tour opérateur
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
(Indirizzo di Accoglienza Turistica) Nome e Cognome ......................................................... Classe ............................... Tot. punti ___/15 Rispondere alle seguenti domande utilizzando al massimo 10 righe (o 120-150 parole) per ciascuna domanda.
1. Quali sono i vantaggi nutrizionali della dieta mediterranea?
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............................................................................................................................................................... .......................
......................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................
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......................................................................................................................................................................................
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2. Spiega il significato dei termini dieta, dietologia, dietetica e dietoterapia.
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Barra con una crocetta la risposta esatta. Una sola risposta per domanda.
1. La conservazione in atmosfera modificata è adatta per uno dei seguenti alimenti:
a. Latte
b. Panna
c. Riso
d. Salame affettato
2. Fattori di tipo biologico responsabili dell’alterazione degli alimenti sono:
a. La temperatura ambientale e la luce
b. Il pH dell’alimento e la luce
c. L’umidità e il calore
d. I microrganismi
3. I virus dell’epatite A, dove si possono riscontrare con più facilità?
a. Nei prodotti lattiero-caseari
b. Nei molluschi
c. Nella carne suina
d. Nella carne bovina
4. E’ un piatto tipico della western diet:
a. Zuppa di verdure
b. Salsiccia e funghi
Elenco Allegati :
1. PROGRAMMI DISCIPLINARI SVOLTI 2. PROVE SIMULATE (I, II E III PROVA D’ESAME) 3. DOCUMENTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA IN AREA DI
PROFESSIONALIZZAZIONE 4. CREDITI FORMATIVI VALUTABILI
ACCETTAZIONE DEL DOCUMENTO
DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del
Consiglio di classe che firmano di seguito per accettazione:
IL CONSIGLIO DI CLASSE
COGNOME NOME MATERIA Qualifica
MASCI Anna Maria
DIRIGENTE SCOLASTICO
CASALE Velia Laboratorio di servizi di Accoglienza turistica
R
D’ANDREA Mariapina Scienze e cultura dell’alimentazione NR
DI MARIO Alfonso Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva R
FEULA Emanuela Matematica R
FIORENZA Daniela Italiano R
FIORENZA Daniela Storia R
IANNACCONE Addolorata Lingua Francese R
LUCCI Monica Scienze motorie R
PACINI Giovanni Insegnamento Religione cattolica R
PAPA Irene Tecniche di comunicazione R
POGIOLI Dina Lingua Inglese R
Terracina, 13 maggio 2015 DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Anna Maria Masci
Firma autografa omessa ai sensi
e per gli effetti dell'art. 3 D.Lgs. n. 39/1993
La presente copia è destinata unicamente alla pubblicazione on line. L’originale del documento è in Atti d’Istituto.