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ANIMATORE PROFESSIONALE SOCIO EDUCATIVO

DENOMINAZIONE Animatore professionale socio-educativo ALTRE DENOMINAZIONI

Educatore socio-culturale, animatore sociale

SETTORE Socio-sanitario, culturale e del tempo libero DESCRIZIONE Finalità:

L’animazione sociale consiste nella promozione e nella tutela delle capacità espressive, relazionali, di mutuo aiuto, di innovazione sociale e culturale, di comunicazione interculturale sia delle persone che dei gruppi. Elemento caratterizzante l’attività dell’animatore è lo sviluppo di attività di consulenza alle persone, di organizzazione di eventi e di luoghi di socialità, di mediazione dei conflitti in tutti quei luoghi in cui è possibile favorire l’incontro tra persone e gruppi e far crescere le loro capacità di partecipare attivamente alla vita pubblica. Riferimenti giuridici: La professione dell’animatore professionale socio-educativo è disciplinata dal DCR n.392-2437 del 20/02/95 e dalla Legge regionale 1/2004, “Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento” che lo individua come una delle figure professionali dei servizi sociali. Contesti lavorativi possibili: Il campo d’impiego di questa figura, sia come lavoratore dipendente che come libero professionista, può essere molto ampio. Può, infatti, lavorare in strutture pubbliche, private e del Terzo Settore, residenziali o semiresidenziali, preposte a sviluppare attività di vita comunitaria sia occasionale che permanente con finalità preventive e di integrazione sociale. Queste possono essere centri sociali, centri gioco, centri per le famiglie, club giovanili, centri di quartiere, centri culturali ed interculturali, centri anziani, musei, biblioteche, scuole, ospedali, residenze protette, ecc. Può anche organizzare eventi come mostre, feste di quartiere, visite guidate allo scopo di offrire alle persone occasioni di incontro e di partecipazione culturale e civile. Nell’ambito socio-sanitario, l’animatore è chiamato anche ad un continuo lavoro di confronto in équipe. Questo significa che tutte le altre figure presenti nelle strutture protette (responsabili organizzativi, assistenti di base, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali, educatori, psicologi) rappresentano gli interlocutori privilegiati con cui l’animatore collabora.

BREVE DESCRIZIONE PREREQUISITI

Per l’esercizio della professione dell’animatore socio-educativo è richiesto, alternativamente, il possesso dei seguenti titoli:

a) attestato di qualifica di animatore professionale di cui alla normativa regionale vigente;

b) laurea in scienze dell’educazione, curriculum educatore socio-culturale o lauree con contenuti formativi analoghi.

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PROCESSI PRIMARI

1) ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO 2) PROGETTAZIONE DI POLITICHE, INTERVENTI E AZIONI

3) REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI ANIMAZIONE

4) ATTIVAZIONE DELLA RETE TERRITORIALE

PROCESSI DI SERVIZIO

1) GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE

2) MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

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PROCESSI PRIMARI 1) ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO ATTIVITA’:

- rilevare le fonti informative istituzionali presenti sul territorio (Osservatori culturali e sulle politiche giovanili, dati statistici ed anagrafici, piani di zona…);

- rilevare le iniziative presenti sul territorio (Osservatori, ricerche, progetti, attività…); - promuovere e coordinare ricerche qualitative e quantitative sulle politiche locali; - rilevare informazioni, giudizi, suggerimenti e valutazioni presso gli “stakeholders” (utenti,

cittadini, colleghi…); - evidenziare, a partire dall’analisi delle fonti e dall’elaborazione dei dati, i bisogni espressi e

potenziali del territorio; - fare una ricostruzione delle risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi,

associazioni…); CONOSCENZE:

- pedagogia sperimentale; - metodologia della ricerca (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e

di progettazione educativa); - statistica sociale; - politiche sociali, culturali, d’istruzione, del tempo libero e di organizzazione dei servizi; - fonti normative di riferimento (leggi, circolari, regolamenti…); - sociologia generale (aspetti socio-demografici, culturali, politici, economici del territorio); - sociologia dei processi culturali; - informatica;

ABILITA’:

- raccogliere informazioni da fonti diverse (biblioteche, Comuni, Province, Regione, Asl, Istituti scolastici…);

- utilizzare tecniche di costruzione di strumenti per l’analisi e la lettura dei dati; - adattare gli strumenti di rilevazione già esistenti ai propri scopi (questionario, traccia

intervista…); - utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (Access, excel, ….); - interpretare i dati statistici;

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2) PROGETTAZIONE DI POLITICHE, INTERVENTI E AZIONI ATTIVITA’:

- progettare e realizzare attività culturali e turistiche, servizi alle famiglie, servizi per giovani e progetti di animazione territoriale;

- definire il progetto d’intervento per gruppi di persone, ambiti di intervento e singoli eventi; - promuovere e sperimentare soluzioni e modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro; - stimare e reperire le risorse necessarie per la realizzazione dei progetti e degli interventi;

CONOSCENZE:

- tecniche di Project Management; - metodologia della ricerca (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e

di progettazione educativa); - statistica sociale; - politiche sociali, culturali, d’istruzione, del tempo libero e di organizzazione dei servizi; - organizzazione ed economia dello spettacolo e degli eventi culturali; - elementi di budgeting e di fundraising; - sociologia generale (aspetti socio-demografici, culturali, politici ed economici del territorio); - sociologia dei processi culturali; - sociologia dell’organizzazione; - metodi e pratiche di animazione; - teorie e tecniche di comunicazione interpersonale verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e

fattori coinvolti); - psicologia sociale e di comunità; - pedagogia degli adulti; - informatica;

ABILITA’:

- utilizzare tecniche di Project Management; - elaborare strategie per reperire risorse pubbliche e private (attività di promozione socio –

culturale sui progetti realizzati, attenzione ai temi realmente sentiti dalle istituzioni, ricerca di alleanze strategiche);

- utilizzare la rete;

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3) REALIZZAZIONE INTERVENTI DI ANIMAZIONE ATTIVITA’:

- fornire assistenza individuale nei percorsi di crescita e di emancipazione dei soggetti deboli; - attivare e gestire servizi di aggregazione per giovani ed anziani; - realizzare in équipe e coordinare interventi di animazione e socializzazione all’interno di

strutture residenziali e sul territorio (attività per il tempo libero, laboratori di teatro, coro, pittura, centri estivi e soggiorni, ludoteche, spazi famiglia, centri di incontro giovani, baby parking, animazione anziani, incontri tematici…);

- predisporre e coordinare servizi ed attività culturali, mostre, convegni, spettacoli, feste pubbliche di quartiere…;

- predisporre e coordinare servizi ed attività turistiche volte al recupero e alla valorizzazione del territorio;

- animare incontri culturali e interculturali; - favorire l’incontro tra persone appartenenti a differenti culture, ai diversi gruppi etnici,

nazionali, linguistici e religiosi e le strutture, i servizi e le istituzioni locali e nazionali nel tentativo di offrire una risposta alle esigenze di integrazione degli immigrati;

- favorire e sostenere la relazione tra persone e gruppi; - mediare e gestire conflitti; - promuovere e organizzare interventi formativi/informativi di prevenzione rivolti al territorio

(scuole, consultori…) per genitori, insegnanti, volontari, minori, disabili; - organizzare incontri di formazione/informazione su sicurezza attiva e passiva, igiene,

educazione ambientale, educazione sessuale, educazione alimentare, salute…; CONOSCENZE:

- pedagogia generale ed educazione degli adulti; - pedagogia interculturale; - pedagogia speciale (disabilità, disagio e devianza nella relazione educativa); - psicologia sociale (conoscenza delle dinamiche di gruppo) e di comunità; - educazione sanitaria - teorie e tecniche dell’animazione (metodologie per l’educazione motoria ed espressiva, per

l’animazione ed il gioco); - regole dei principali sport; - teorie e tecniche di comunicazione interpersonale verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e

fattori coinvolti); - teorie e tecniche dei nuovi media; - sociologia dei processi culturali (processi cognitivi, di trasmissione della cultura, di

attribuzione di significato); - sociologia dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile; - marketing ambientale; - organizzazione della cultura; - istituzioni di storia dell’arte, del teatro, del cinema e della musica; - teorie e tecniche del teatro educativo e sociale;

ABILITA’: - utilizzare tecniche di osservazione per individuare i gruppi destinatari degli interventi

(colloqui individuali e di gruppo, interviste, questionari…); - utilizzare tecniche di animazione finalizzate alla costruzione della comunità locale

(identificare, agganciare, coinvolgere e valorizzare la partecipazione dei cittadini…); - utilizzare tecniche e mezzi di comunicazione e di gestione delle dinamiche di gruppo; - utilizzare tecniche di ascolto;

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- utilizzare tecniche di animazione di attività per il tempo libero (tecniche manuali, espressive e creative, recupero delle tradizioni popolari, tecniche di motivazione dell’utente, di comunicazione verbale e non verbale, utilizzo di materiali specifici per le attività, gestione di laboratori didattici, visite guidate alle strutture, siti archeologici od etnologici, percorsi naturalistici…);

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4) ATTIVAZIONE DELLA RETE TERRITORIALE ATTIVITA’:

- progettare ed attivare delle reti integrate di servizi sul territorio; - aprire “canali di comunicazione” tra cittadini, responsabili delle istituzioni, soggetti pubblici

e privati che hanno la possibilità di governare i processi di cambiamento della società; - attivare la rete territoriale per la realizzazione delle attività (coinvolgimento delle famiglie,

degli enti locali, dei servizi dislocati nel territorio nei progetti educativi, degli sponsor); - promuovere l’organizzazione di gruppi di volontariato, associazioni, cooperative, gruppi di

auto/mutuo-aiuto…; - coinvolgere ed attivare persone e gruppi in attività di animazione culturale sul territorio; - realizzare scambi di informazioni e progettazioni comuni con organizzazioni ed istituzioni;

CONOSCENZE:

- sociologia dell’organizzazione; - psicologia sociale (conoscenza delle dinamiche di gruppo) e di comunità; - teorie e tecniche di comunicazione interpersonale verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e

fattori coinvolti); - teorie e tecniche del lavoro di rete; - metodi di negoziazione e di gestione dei conflitti; - elementi di normativa (di settore, locale, regionale, nazionale) per l’organizzazione di

attività culturali; ABILITA’:

- utilizzare tecniche di comunicazione e di gestione delle dinamiche di gruppo; - utilizzare tecniche di negoziazione; - predisporre convenzioni e accordi per la realizzazione di attività; - gestire forme di comunicazione in rete;

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PROCESSI DI SERVIZIO 1) GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE ATTIVITA’:

- organizzare il piano di comunicazione; - predisporre il materiale illustrativo sulle iniziative o sui servizi erogati; - costruire e gestire banche dati; - gestire la documentazione relativa ai progetti; - curare lo sviluppo e l’aggiornamento della professionalità;

CONOSCENZE:

- teorie e tecniche di comunicazione pubblica; - teorie e tecniche di knowledge management; - elementi di marketing; - procedure amministrative; - archiviazione (tecniche per la costruzione e la gestione di documenti e banche dati); - informatica; - elementi di etica professionale (rispetto del segreto professionale e della privacy); - profilo professionale (elementi innovativi e in evoluzione caratterizzanti la professione);

ABILITA’:

- utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel, …); - utilizzare programmi di grafica e tecniche audio-video; - utilizzare tecniche di comunicazione; - individuare le opportunità formative utili per accrescere la propria competenza

professionale;

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2) MONITORAGGIO E VALUTAZIONE ATTIVITA’:

- progettare il monitoraggio e la valutazione degli interventi; - realizzare azioni di monitoraggio e valutazione; - evidenziare scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati; - individuare proposte per migliorare il servizio o le attività svolte;

CONOSCENZE:

- teorie e tecniche di monitoraggio e valutazione; - sistema di qualità del servizio; - metodologia della ricerca (tecniche e strumenti per la verifica –colloqui, griglie di

osservazione-); ABILITA’:

- scegliere (se già esistenti), adattare o definire strumenti specifici di monitoraggio e valutazione;

- utilizzare procedure di certificazione della qualità; - utilizzare tecniche di customer satisfaction;

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CARATTERISTICHE PERSONALI1 1) DI REALIZZAZIONE E OPERATIVE orientamento al risultato (interesse a lavorare bene o a misurarsi con standard d’eccellenza) attenzione all’ordine, alla qualità e all’accuratezza (bisogno di ridurre l’incertezza della realtà circostante) spirito di iniziativa (predisposizione ad agire) ricerca delle informazioni (desiderio di saperne di più su fatti, persone o questioni)

2) DI ASSISTENZA E SERVIZIO sensibilità interpersonale (capacità di ascoltare, capire e rispondere ai desideri, ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri anche se non manifestati o parzialmente espressi) orientamento al cliente (desiderio di aiutare o servire il cliente, di soddisfare i suoi bisogni). 3) D’INFLUENZA persuasività e influenza (desiderio d’avere un’influenza o un effetto specifico sugli altri, in modo da convincerli o indurli ad obbedire) consapevolezza organizzativa (capacità di comprendere ed utilizzare le diverse culture aziendali, oltre la propria) costruzione di relazioni (capacità di instaurare e mantenere rapporti cordiali con le persone che sono o possono essere utili per raggiungere gli obiettivi di lavoro) 4) MANAGERIALI sviluppo degli altri (intenzione di favorire l’apprendimento o lo sviluppo di una o più persone) attitudine al comando: assertività e uso del potere formale (capacità di farsi obbedire e rispettare senza prevaricare) lavoro di gruppo e cooperazione (desiderio di lavorare in collaborazione con gli altri e di essere parte d’un gruppo piuttosto che lavorare da soli o in competizione) leadership del gruppo (desiderio di assumere il ruolo di leader d’un gruppo) 5) COMPETENZE COGNITIVE pensiero analitico (capacità di comprendere le situazioni scomponendole nei loro elementi costitutivi e di valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti) pensiero concettuale (capacità di riconoscere modelli astratti o rapporti fra le situazioni più complesse e i loro elementi principali o sottostanti) capacità tecniche/professionali/manageriali

1 La declinazione di competenze che riportiamo di seguito si riferisce al “dizionario delle competenze” elaborato da L. Spencer e M.Spencer in Competenza nel lavoro, Franco Angeli, Milano, 1995.

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(capacità di utilizzare queste conoscenze e di trasferire quelle più appropriate alle diverse situazioni di lavoro)

6) DI EFFICACIA PERSONALE autocontrollo (capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni e di evitare comportamenti negativi di fronte all’opposizione o all’ostilità degli altri o in situazioni di lavoro emotive o stressanti) fiducia in sé (convinzione di poter assolvere un compito, di assumere decisioni o di convincere gli altri in qualunque situazione, anche critica, o di reagire costruttivamente agli insuccessi) flessibilità (capacità e la volontà di adattarsi e di lavorare efficacemente in un’ampia gamma di situazioni o con persone o gruppi diversi) impegno verso l’organizzazione (capacità e la volontà di allineare i propri comportamenti alle necessità, alle priorità ed agli obiettivi della propria organizzazione)