anche didattica e attività di ricerca per assistere meglio il paziente ... · solidamento e...

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Eventi Lunedì 27 gennaio 2014 8 Medicina & Salute Il professor Marco Bertolotti, ordinario di Medicina Interna e direttore dell’Unità Operativa di Geriatria al Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense di Baggiovara (Modena) ratterizzante questa disciplina è rappresentata dal Progetto di ortogeriatria. “Nel caso in cui un paziente anziano venga ri- coverato in ortopedia per una frattura di femore è seguito quotidianamente da uno spe- cialista geriatra”, fa notare la dottoressa Mussi. La struttura offre inoltre consu- lenza psicogeriatrica ai pazienti ricoverati e attività ambula- toriali specifiche: tra queste, un ambulatorio per disturbi cognitivi, un ambulatorio di cardiogeriatria (diagnostica cardiologica strumentale, con presenza di una syncope unit, valutazione del rischio cardio- vascolare) e un ambulatorio prevenzione e terapia dell’oste- oporosi (Moc). “La geriatria - spiega il profes- sor Bertolotti - è materia di stu- dio non soltanto in Medicina e Chirurgia, ma anche in diversi corsi di laurea di area sanitaria. Nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia gli studenti del VI anno sono tenuti a frequenta- re (tirocinio) le varie attività dell’Unità Operativa di Geria- tria; in questo modo, vengono in contatto con il mondo degli anziani e imparano a gestire e riconoscere la fragilità e le pro- lavorano nel laboratorio di ri- cerca. L’Uoc eroga prestazioni ambulatoriali e in day service, e sono presenti ambulatori di secondo livello, dedicati all’andrologia, alle malattie ossee (come l’osteoporosi), al tumore della tiroide (che trat- ta circa 50 nuovi casi l’anno), alle malattie ipofisarie e sur- renaliche e all’obesità patolo- gica. Presso il Nuovo Ospe- dale, l’Uoc dispone anche di un laboratorio dedicato alla ricerca traslazionale, che verrà inaugurato a breve. La ricerca, infatti, è all’ordine del giorno: insieme ai biologi, i medici e gli specializzandi so- no impegnati nell’individua- zione di nuovi test diagnostici e marker molecolari. La presenza di una scuola di specializzazione all’interno di una struttura ospedalie- ra porta con sé una serie di vantaggi. Spiega Simoni: “In- nanzitutto alla struttura sa- nitaria pubblica, che è meno gravata dal peso del persona- le, in carico al Miur. Lo staff multidisciplinare e altamente specializzato e la necessi- tà di garantire agli studenti dei docenti molto qualificati mantengono un ambiente ■■ UNIMORE / L’Unità Operativa di Geriatria nel nuovo Ospedale civile S. Agostino Estense di Baggiovara (Mo) ■■ UNIMORE / È una struttura universitaria e territoriale che serve un bacino con circa 600-700 mila persone Per vivere a lungo, ma soprattutto bene Per una formazione top in endocrinologia blematiche bio-psico-sociali ti- piche dell’invecchiamento”. Inoltre, la struttura è sede della Scuola di specializzazione in geriatria dell’Università di Mo- dena e Reggio Emilia. Le attività di ricerca della ge- riatria riguardano i temi tipici della cultura geriatrica (cardio- geriatria, la sincope e le cadute, la psicogeriatria) e argomenti biogerontologici (alterazioni metaboliche nell’invecchia- mento). In particolare, Mode- na fa parte di alcuni studi mul- ticentrici, uno dei quali è il Gis (Gruppo italiano sincope) che culturalmente stimolante, dove all’aggiornamento con- tinuo si affianca la possibilità della sperimentazione e della verifica patofisiologica e cli- nica sul campo. Diciamo che la qualità dell’assistenza ha un punto di vista diverso: c’è la possibilità di trasferire im- mediatamente nella pratica clinica i risultati della ricerca traslazionale. Inoltre, il van- taggio del continuo scambio culturale tra docenti e studen- ti genera un costante avanza- mento della conoscenza per tutto lo staff. Infine, i pazien- ti, se coinvolti in protocolli di ricerca, sono esposti a meto- diche diagnostiche e terapeu- tiche più avanzate: godono, in pratica, di una chance in più”. ha ottenuto un’ottima produ- zione scientifica. “Tra i progetti futuri - dichiara la dottoressa Mussi - vi è il con- solidamento e l’estensione delle attività cliniche e di ricerca tut- tora svolte, auspicabilmente at- traverso l’acquisizione di fondi di ricerca dedicati. In presenza di risorse e supporto logistico adeguati, puntiamo alla strut- turazione di nuove modalità di gestione assistenziale del pa- ziente con disturbi cognitivi e all’attivazione di percorsi di cu- re palliative per il paziente an- ziano con patologia terminale”. Lo staff esegue ogni anno cir- ca 1.000 ecografie alla tiroide e 1.500 agoaspirati tiroidei, oltre a circa 3.000 prime visite endocrinologiche. Una curiosità: negli ulti- mi anni, con la diffusione dell’ecografia ai vasi del collo, si è riscontrato un aumento delle patologie della tiroide, scoperte in pratica per ca- so, e tra queste, dei tumori, “fortuitamente” diagnosticati in modo precoce. Importan- te l’aumento delle patologie tiroidee: “Basti pensare che, per eseguire una ricerca sul tumore alla tiroide, abbiamo reclutato volontari sani: su 200 volontari, il 50% in real- tà presentava un nodulo, due addirittura un carcinoma”. Anche didattica e attività di ricerca per assistere meglio il paziente che invecchia La scuola di specializzazione è nell’Ospedale S.Agostino-Estense di Modena Baggiovara I l termine geriatria (Geriatri- cs) è stato coniato dal dottor Ignatz Leo Nascher, medico newyorkese nato nel 1863. La sua opera può definirsi pro- fetica. Egli asserì, per la prima volta, la necessità di assegnare alla geriatria un ruolo autono- mo nella medicina, come già era stato fatto per la pediatria. L’importanza della cultura ge- riatrica è innegabile, se si pensa all’aumento della popolazio- ne anziana; questo fenomeno comporta un incremento pre- P resso il Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Esten- se di Modena Baggiovara, dove è anche ubicata l’Ausl, ha sede la Scuola di Specia- lizzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, unitamente all’Unità Opera- tiva Complessa di Endocri- nologia. “Si tratta di una struttura uni- versitaria e territoriale che, grazie alla presenza dell’ospe- dale, serve un bacino con cir- ca 600-700 mila persone, che occupante di malattie croniche, di consumo di farmaci, ma soprattutto di non autosuffi- cienza e di compromissione della qualità della vita. Infatti, l’obiettivo di un buon geriatra è quello non tanto di mantenere l’anziano in vita il più a lungo possibile, quanto di conservare l’autonomia e una buona qua- lità di vita per le persone che invecchiano. “L’Unità Operativa di Geria- tria nasce negli anni ‘70 presso l’Ospedale Estense di Modena, diventano le prime referenti per la ricerca e le cure inno- vative studiate qui”, spiega il neodirettore di entrambe le realtà, Manuela Simoni, “cervello in fuga” in Germa- nia per 18 anni, ora rientrata e subentrata al prof. Cesare Carani. L’endocrinologia si occupa dello studio delle patologie le- gate alle ghiandole endocrine, (ipofisi, tiroide, paratiroidi, pancreas, gonadi e surrene) e delle malattie metaboliche grazie all’impegno dei docenti professor Gian Paolo Vecchi e successivamente professor Gianfranco Salvioli”, racconta la dottoressa Chiara Mussi, ri- cercatore universitario presso la stessa Cattedra di Geriatria e webmaster del sito internet: www.geriatria.unimore.it. Oggi l’attività viene svolta pres- so il Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense di Baggiova- ra (Modena). “All’interno della struttura dedichiamo un’at- tenzione specifica al paziente geriatrico - spiega Marco Ber- tolotti, professore ordinario di Medicina Interna e direttore dell’Unità Operativa -. Molto spesso si tratta di un soggetto ultraottantenne. L’età media dei pazienti ricoverati, infatti, è di 85 anni. Generalmente sono affetti da patologie croniche, con problemi di autonomia funzionale, talvolta in condi- zioni socio-ambientali difficili o critiche”. La struttura prevede attività di degenza ordinaria e Day-Ho- spital. Attualmente sono dispo- nibili 33 posti letto nell’Unità Operativa di Geriatria e 13 nella struttura semplice di Post-Acuzie Geriatria (Pag). Un’attività particolarmente ca- (obesità patologica e diabete). Presso l’Uoc si svolge attività clinica, di ricerca e didattica. La scuola di specializzazione è una delle due presenti in Emilia Romagna: quella di Modena è sede capofila e ag- gregata con quella di Parma. “La scuola ha una durata di cinque anni ed è aperta a un totale di dieci specializzandi, due per anno. Vi si accede per concorso per titoli ed esami. Dal 2014, come per ogni altra scuola di specializzazione, è previsto un esame unico na- zionale, cui seguirà una di- stribuzione per graduatoria”. I medici che frequentano la scuola hanno la possibilità di accedere a una formazione al- tamente professionalizzante; possono osservare e studiare tutta la gamma delle patolo- gie legate all’endocrinologia. “Quando terminano il corso - precisa la professoressa - so- no autosufficienti, e in grado di svolgere ogni genere di attività, compresa la pratica strumentale”. Lo staff della professoressa Simoni è composto di 28 per- sone, e comprende 19 medi- ci, di cui 11 specializzandi, 2 infermiere e 7 biologi che La dottoressa Chiara Mussi, ricercatore universitario presso la Cattedra di Geriatria del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara (Modena) Manuela Simoni, direttore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia dell’Azienda Usl di Modena Lo staff della professoressa Simoni

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EventiLunedì 27 gennaio 20148 Medicina & Salute

Il professor Marco Bertolotti, ordinario di Medicina Interna e direttore dell’Unità Operativa di Geriatria al Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense di Baggiovara (Modena)

ratterizzante questa disciplina è rappresentata dal Progetto di ortogeriatria. “Nel caso in cui un paziente anziano venga ri-coverato in ortopedia per una frattura di femore è seguito quotidianamente da uno spe-cialista geriatra”, fa notare la dottoressa Mussi. La struttura offre inoltre consu-lenza psicogeriatrica ai pazienti ricoverati e attività ambula-toriali specifiche: tra queste, un ambulatorio per disturbi cognitivi, un ambulatorio di cardiogeriatria (diagnostica cardiologica strumentale, con presenza di una syncope unit, valutazione del rischio cardio-vascolare) e un ambulatorio prevenzione e terapia dell’oste-oporosi (Moc).“La geriatria - spiega il profes-sor Bertolotti - è materia di stu-dio non soltanto in Medicina e Chirurgia, ma anche in diversi corsi di laurea di area sanitaria. Nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia gli studenti del VI anno sono tenuti a frequenta-re (tirocinio) le varie attività dell’Unità Operativa di Geria-tria; in questo modo, vengono in contatto con il mondo degli anziani e imparano a gestire e riconoscere la fragilità e le pro-

lavorano nel laboratorio di ri-cerca. L’Uoc eroga prestazioni ambulatoriali e in day service, e sono presenti ambulatori di secondo livello, dedicati all’andrologia, alle malattie ossee (come l’osteoporosi), al tumore della tiroide (che trat-ta circa 50 nuovi casi l’anno), alle malattie ipofisarie e sur-renaliche e all’obesità patolo-gica. Presso il Nuovo Ospe-dale, l’Uoc dispone anche di un laboratorio dedicato alla ricerca traslazionale, che verrà inaugurato a breve. La ricerca, infatti, è all’ordine del giorno: insieme ai biologi, i medici e gli specializzandi so-no impegnati nell’individua-zione di nuovi test diagnostici e marker molecolari.La presenza di una scuola di specializzazione all’interno di una struttura ospedalie-ra porta con sé una serie di vantaggi. Spiega Simoni: “In-nanzitutto alla struttura sa-nitaria pubblica, che è meno gravata dal peso del persona-le, in carico al Miur. Lo staff multidisciplinare e altamente specializzato e la necessi-tà di garantire agli studenti dei docenti molto qualificati mantengono un ambiente

■■■ UNIMORE / L’Unità Operativa di Geriatria nel nuovo Ospedale civile S. Agostino Estense di Baggiovara (Mo)

■■■ UNIMORE / È una struttura universitaria e territoriale che serve un bacino con circa 600-700 mila persone

Per vivere a lungo, ma soprattutto bene

Per una formazione top in endocrinologia

blematiche bio-psico-sociali ti-piche dell’invecchiamento”. Inoltre, la struttura è sede della Scuola di specializzazione in geriatria dell’Università di Mo-dena e Reggio Emilia. Le attività di ricerca della ge-riatria riguardano i temi tipici della cultura geriatrica (cardio-geriatria, la sincope e le cadute, la psicogeriatria) e argomenti biogerontologici (alterazioni metaboliche nell’invecchia-mento). In particolare, Mode-na fa parte di alcuni studi mul-ticentrici, uno dei quali è il Gis (Gruppo italiano sincope) che

culturalmente stimolante, dove all’aggiornamento con-tinuo si affianca la possibilità della sperimentazione e della verifica patofisiologica e cli-nica sul campo. Diciamo che la qualità dell’assistenza ha un punto di vista diverso: c’è la possibilità di trasferire im-mediatamente nella pratica clinica i risultati della ricerca traslazionale. Inoltre, il van-taggio del continuo scambio culturale tra docenti e studen-ti genera un costante avanza-mento della conoscenza per tutto lo staff. Infine, i pazien-ti, se coinvolti in protocolli di ricerca, sono esposti a meto-diche diagnostiche e terapeu-tiche più avanzate: godono, in pratica, di una chance in più”.

ha ottenuto un’ottima produ-zione scientifica. “Tra i progetti futuri - dichiara la dottoressa Mussi - vi è il con-solidamento e l’estensione delle attività cliniche e di ricerca tut-tora svolte, auspicabilmente at-traverso l’acquisizione di fondi di ricerca dedicati. In presenza di risorse e supporto logistico adeguati, puntiamo alla strut-turazione di nuove modalità di gestione assistenziale del pa-ziente con disturbi cognitivi e all’attivazione di percorsi di cu-re palliative per il paziente an-ziano con patologia terminale”.

Lo staff esegue ogni anno cir-ca 1.000 ecografie alla tiroide e 1.500 agoaspirati tiroidei, oltre a circa 3.000 prime visite endocrinologiche.Una curiosità: negli ulti-mi anni, con la diffusione dell’ecografia ai vasi del collo, si è riscontrato un aumento delle patologie della tiroide, scoperte in pratica per ca-so, e tra queste, dei tumori, “fortuitamente” diagnosticati in modo precoce. Importan-te l’aumento delle patologie tiroidee: “Basti pensare che, per eseguire una ricerca sul tumore alla tiroide, abbiamo reclutato volontari sani: su 200 volontari, il 50% in real-tà presentava un nodulo, due addirittura un carcinoma”.

Anche didattica e attività di ricerca per assistere meglio il paziente che invecchia

La scuola di specializzazione è nell’Ospedale S.Agostino-Estense di Modena Baggiovara

Il termine geriatria (Geriatri-cs) è stato coniato dal dottor

Ignatz Leo Nascher, medico newyorkese nato nel 1863. La sua opera può definirsi pro-fetica. Egli asserì, per la prima volta, la necessità di assegnare alla geriatria un ruolo autono-mo nella medicina, come già era stato fatto per la pediatria. L’importanza della cultura ge-riatrica è innegabile, se si pensa all’aumento della popolazio-ne anziana; questo fenomeno comporta un incremento pre-

Presso il Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Esten-

se di Modena Baggiovara, dove è anche ubicata l’Ausl, ha sede la Scuola di Specia-lizzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, unitamente all’Unità Opera-tiva Complessa di Endocri-nologia.“Si tratta di una struttura uni-versitaria e territoriale che, grazie alla presenza dell’ospe-dale, serve un bacino con cir-ca 600-700 mila persone, che

occupante di malattie croniche, di consumo di farmaci, ma soprattutto di non autosuffi-cienza e di compromissione della qualità della vita. Infatti, l’obiettivo di un buon geriatra è quello non tanto di mantenere l’anziano in vita il più a lungo possibile, quanto di conservare l’autonomia e una buona qua-lità di vita per le persone che invecchiano.“L’Unità Operativa di Geria-tria nasce negli anni ‘70 presso l’Ospedale Estense di Modena,

diventano le prime referenti per la ricerca e le cure inno-vative studiate qui”, spiega il neodirettore di entrambe le realtà, Manuela Simoni, “cervello in fuga” in Germa-nia per 18 anni, ora rientrata e subentrata al prof. Cesare Carani. L’endocrinologia si occupa dello studio delle patologie le-gate alle ghiandole endocrine, (ipofisi, tiroide, paratiroidi, pancreas, gonadi e surrene) e delle malattie metaboliche

grazie all’impegno dei docenti professor Gian Paolo Vecchi e successivamente professor Gianfranco Salvioli”, racconta la dottoressa Chiara Mussi, ri-cercatore universitario presso la stessa Cattedra di Geriatria e webmaster del sito internet: www.geriatria.unimore.it. Oggi l’attività viene svolta pres-so il Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense di Baggiova-ra (Modena). “All’interno della struttura dedichiamo un’at-tenzione specifica al paziente geriatrico - spiega Marco Ber-tolotti, professore ordinario di Medicina Interna e direttore dell’Unità Operativa -. Molto spesso si tratta di un soggetto ultraottantenne. L’età media dei pazienti ricoverati, infatti, è di 85 anni. Generalmente sono affetti da patologie croniche, con problemi di autonomia funzionale, talvolta in condi-zioni socio-ambientali difficili o critiche”.La struttura prevede attività di degenza ordinaria e Day-Ho-spital. Attualmente sono dispo-nibili 33 posti letto nell’Unità Operativa di Geriatria e 13 nella struttura semplice di Post-Acuzie Geriatria (Pag). Un’attività particolarmente ca-

(obesità patologica e diabete).Presso l’Uoc si svolge attività clinica, di ricerca e didattica. La scuola di specializzazione è una delle due presenti in Emilia Romagna: quella di Modena è sede capofila e ag-gregata con quella di Parma. “La scuola ha una durata di cinque anni ed è aperta a un totale di dieci specializzandi, due per anno. Vi si accede per concorso per titoli ed esami. Dal 2014, come per ogni altra scuola di specializzazione, è previsto un esame unico na-zionale, cui seguirà una di-stribuzione per graduatoria”. I medici che frequentano la scuola hanno la possibilità di accedere a una formazione al-tamente professionalizzante; possono osservare e studiare tutta la gamma delle patolo-gie legate all’endocrinologia. “Quando terminano il corso - precisa la professoressa - so-no autosufficienti, e in grado di svolgere ogni genere di attività, compresa la pratica strumentale”. Lo staff della professoressa Simoni è composto di 28 per-sone, e comprende 19 medi-ci, di cui 11 specializzandi, 2 infermiere e 7 biologi che

La dottoressa Chiara Mussi, ricercatore universitario presso la Cattedra di Geriatria del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara (Modena)

Manuela Simoni, direttore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia dell’Azienda Usl di Modena

Lo staff della professoressa Simoni