voltana on line n.20-2011
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Referendum n. 1
ACQUA
Scheda ROSSA
L‟acqua è un bene di tutti. Vuoi che
la gestione dell‟acqua resti in mano
pubblica ?
Vota Sì
Referendum n. 2
ACQUA
Scheda GIALLA
L‟acqua è un bene che deve essere
accessibile a tutti. Vuoi che il prezzo
dell‟acqua resti accessibile a tutti ?
Vota Sì
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Voltana On Line 21
2011
no gli esponenti della destra che
ritengono giusto non pagare per le
malefatte. Ad esempio a Milano pro-
mettevano la cancellazioni delle
multe, mentre a Napoli prometteva-
no condoni edilizi, facili e per tutti.
I “fessi”, che già hanno pagato per
la multa o per ottenere un condono
edilizio, chissà che cosa avranno
pensato ? E, in generale, gli onesti
che opinione hanno di coloro che
fanno le Leggi ed i regolamenti e
poi - con grande e disinvolta facilo-
neria - ne incoraggiano e ne pre-
miano il mancato rispetto ?
- La destra e la sinistra sono covi di
pervertiti sessuali? Il “maschio virile ed esuberante” è assai caro
alla cultura della destra. Inoltre è
sempre a destra che, accanto al fe-
nomeno di qualche anziano frequen-
tatore di prostitute minorenni, ab-
biamo notizie del filosofeggiare su-
gli atti di “violenza ses-
poltrona, prima che la Giustizia rie-
sca a giudicarti per le malefatte
compiute, è fatta ! Con tangenti,
ricatti, riciclaggio, uso di informa-
zioni riservate, leggi e leggine “ad
hoc”, tutti riuscirebbero ad arric-
chirsi. Ma, prima o poi, tutti costoro
finirebbero (e finiscono) di fronte
ad un Magistrato. Se loro signori
riescono ad arrivare su qualche
poltrona, diventa difficile poterli
giudicare. Inoltre - da quella poltro-
na - loro signori possono cambiare
le Leggi, secondo convenienza, mo-
dificarne la decorrenza e l‟efficacia.
Infine, se ancora non bastasse, loro
signori possono anche tentare di
cambiare i magistrati preposti al
giudizio.
- Il meccanismo della micro illega-
lità diffusa è nella natura di tutti i politici? Non pare proprio! Per re-
stare agli ultimi mesi e alle recenti
tornate elettorali, troviamo che so-
I luoghi comuni sono come gli
slogan pubblicitari, ossia: colpisco-
no, sono facili da ricordare e, spes-
so, sono falsi. Ad esempio: “Così
bene come lava il prodotto X non
lava nient‟altro”. In tanti lo hanno
ascoltato, lo hanno interiorizzato, lo
hanno ripetuto e creduto veritiero.
Poi, un giorno, tanti hanno scoperto
che il prodotto Y costava la metà e,
soprattutto, dava lo stesso risultato
del prodotto X !
La destra e la sinistra sono uguali?
Cerchiamo di verificarlo con dei
dati concreti e degli esempi.
- Poche settimane fa, in Parlamento,
il Partito delle Libertà e la Lega
hanno votato per impedire un refe-
rendum e per rinviare, ma sola-
mente di un anno, i loro ambiziosi
progetti sull‟italico nucleare. (Da notare che, in altri Stati, il nucleare
è già stato abbandonato oppure è
in via di abbandono). Il centro sini-
stra ha votato contro e “ha perso”.
Il centro sinistra non vuole questo
nucleare. Il centro sinistra aveva
proposte e progetti energetici dif-
ferenti. In Italia, poi, sono in tanti a
non volere il nucleare semplice-
mente perché, in Italia, gli appalti
sarebbero assegnati ai “soliti amici
degli amici”; perché il cemento
sarebbe comprato da aziende con-
trollate dalla mafia; perché lo smal-
timento delle scorie radioattive sa-
rebbe un altro affare per la camor-
ra e per la „ndrangheta.
- La destra è per la Giustizia? Altro luogo comune! È la destra che vuo-
le una “zona franca” per chi è al
Governo e per chi è in Parlamento.
Se hai la fortuna di sederti su una
(Segue a pag. 2)
Destra e sinistra sono uguali ! Facciamo una verifica… di Mario Paganini
“Quanti sono disposti a
sacrificare la loro libertà per la loro sicurezza
non meritano né l‟una né l‟altra ! ”
Benjamin Franklin
Domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 i cittadini
italiani saranno chiamati al voto per esprimersi
su quattro referendum popolari abrogativi
Referendum n. 3
NUCLEARE
Scheda GRIGIA
Vuoi impedire la costruzione di
nuove centrali per la produzione di
energia dal nucleare ?
Vota Sì
Referendum n. 4
LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Scheda VERDE CHIARO
Vuoi che la Legge sia uguale per
tutti ?
Vota Sì
Facciamo una verifica ...
Hanno ucciso Bin Laden! Ma dov'è il
corpo? Lo hanno gettato in mare.
Hanno ucciso il mullah Omar! Ma
dov’è il corpo? Lo hanno divorato i
cani. Hanno ucciso Gheddafi! Ma
dov’è il corpo? Lo ha inghiottito la
sabbia del deserto.
LUOGHI COMUNI
suale di lieve entità” a
danno di minori. Inoltre è sempre a
destra che troviamo politici intenti
nella redazione di graduatorie
sull‟aspetto fisico delle onorevoli e
delle senatrici, anziché intenti nella
redazione di proposte di Legge.
In conclusione: di certo non è
l‟appartenenza ad un partito, l‟età o
il sesso che automaticamente rendo-
COTTI & BOLLITI
Pagina 2 www.voltanaonline.it
no “eccellenti”. Però è anche certo
che la “sinistra” non è come la
“destra”. Nel centro sinistra esiste
un indiscutibile buon senso, un sen-
so del limite e della decenza, una
capacità di selezione dei gruppi dirigenti, tutte cose che altrove so-
no assai meno estese e sentite. Pe-
rò, a giudicare dai risultati delle
recenti consultazioni, pare che que-
sta diversità, tra destra e sinistra, sia diventata, per molti italiani, cosa
nota e manifesta !
La vignetta è di VAURO SENESI . È stata
pubblicata sul quotidiano Il manifesto e
nel sito www.vauro.net .
(Segue da pag.1)
“Le scuole paritarie continuano ad
essere le cenerentole del sistema
scolastico”, lo ha detto Bonanni, il
Segretario della CISL. “Se veramen-
te si vuole un sistema competitivo
rivolto all’eccellenza è necessario
che il finanziamento fra scuole statali
e scuole paritarie sia uguale. Il siste-
ma pubblico dell’istruzione rimane
zoppo, perché uno dei due sottosi-
stemi è finanziato irrisoriamente”,
diversamente da quanto avviene in
tutta l‟Europa” Ed ancora “Non esi-
ste una contrapposizione tra scuole
statali e non statali, tutte e due pub-
bliche per il servizio che svolgono
per il bene comune.”
Quello che più mi ha colpito, di
quanto ha detto Bonanni, è il disin-
volto glissare sulle assunzioni.
In Italia, nel privato si è assunti
per chiamata diretta mentre nel
settore Statale non è sufficiente il
diploma o la laurea, poiché occor-
re anche superare concorsi pub-
blici. Poi, chi ottiene un lavoro, con il passare degli anni matura la co-
siddetta “anzianità di servizio”.
Questa è conteggiata, per tutti, in
maniera simile, a prescindere dal
tipo di scuola (dunque non importa
se Statale oppure privata). Ogni
tanto vengono fatte delle “graduatorie”; in queste occasioni
molti docenti … perdono la voca-
zione e, dalla scuola privata passa-
no alla scuola Statale, senza concor-
so o altra verifica. Naturalmente
anche i loro stipendi saranno pagati
dallo Stato, ossia: con i soldi di tutti.
Il leader CISL Bonanni perché non
commenta questa circostanza ?
Mario Paganini
Ieri: Cogito, ergo sum.
Oggi: Penso, quindi disturbo; però
se consumo, almeno io esisto.
Cambiare il sistema ed emarginare
chi lo ha creato e lo ha consentito.
Questa è l'unica scelta.
I politici, in generale, non hanno ca-
pito nulla del cambiamento in atto;
semplicemente ne sono esclusi.
Del mullah Mohammed Omar vor-
rei solo conoscere la marca della
moto con cui scorazza in quelle zo-
ne. Ma è stata revisionata oppure ci
fidiamo? Secondo me è stato cattu-
rato mentre andava a Quetta per la
revisione della moto.
Lei: “Spero che mia figlia faccia il
dentista. Tutti in famiglia, da gene-
razioni, sentiamo forte questa voca-
zione. L‟abbiamo come missione...”
Lui: “Signora, forse i sacerdoti han-
no una vocazione. Forse i medici
hanno una missione. Ma i dentisti
l‟hanno sempre fatto per i soldi !”
“La percentuale di laureati in Italia è
inferiore alla percentuale di laureati
degli altri Paesi europei.”
“L’università italiana non prepara.”
Nel 2010 sono stati 60.000 i laureati
italiani che hanno trovato un lavoro
all‟estero. Non mi risulta sia accadu-
to nulla di simile in nessun altro Pae-
se europeo. Inoltre pochissimi laure-
ati stranieri hanno trovato un lavoro
in Italia. La curiosità è tra i giovani
che hanno terminato gli studi in me-dicina. Alcuni sono giovani che pro-
venivano da altri Paesi e che hanno
potuto usufruire sia della “riserva
posti” (in Italia esiste il numero chiu-
so, ma c‟è una quota riservata a citta-
dini di altri Stati) sia di borse di stu-
dio. Però, terminati chi studi non sono ritornati ai Paese d‟origine. È
facilmente immaginabile per quale
ragione.
Ma se l’Università non prepara a-
deguatamente, come mai i nostri
giovani vincono i concorsi all‟estero,
nonostante l’handicap della lingua?
Mario Paganini
Luigi Ontani, personalmente invitato
da Vittorio Sgarbi a esporre al Padi-
glione italiano della Biennale di Ve-
nezia ha risposto: No, grazie. Spiega
la sua decisone: «Ho deciso di rinun-
ciare quando ho visto lo slogan del
Padiglione italiano: "L'arte non è
cosa nostra". Il fatto è che, secondo
me, non è neanche cosa di Sgarbi.
L'idea, che lui possa essere il libera-
tore del sistema dell'arte, fa sorride-
re. In realtà è un'operazione populi-
stica che non libera il "popolo degli
artisti", ma serve solo a fare pubbli-
cità al suo propugnatore.
Mr. B. lo aveva promesso. Ed ora più
della metà dei pensionati prende me-
no di 500 euro al mese. Ma il costo della vita è cresciuto enormemente!
Per quello, però, nessuna promessa!
BUONAFEDE O MALAFEDE ?
Destra e sinistra sono uguali !
Pagina 3 www.voltanaonline.it
in Iraq, dove 2.718 soldati partecipa-
no alla missione Antica Babilonia;
altri 2.372 sono in Kosovo e 870 in
Bosnia.
Ma ci sono anche missioni che han-
no come unico obiettivo la lotta al
terrorismo: è il caso dei 275 militari
imbarcati sulle navi Viareggio e Ali-
seo che operano nel Mediterraneo o
dei 240 di Enduring Freedom a bor-
do della nave Euro.
Missioni minori tengono impegnati
i militari italiani in altre zone calde
del mondo, in Africa, in Medio O-
riente, in Asia, dal Marocco al Ka-
shmir. Tra questi 10 osservatori al
valico di Rafah, nella striscia di Ga-
za, e sei nel sud del Sudan.”
Da allora molte cose sono cam-
biate, ma - sul fronte dell‟impegno
per conservare la pace all‟estero -
in termini di vite e di risorse - ci
sono pochissime novità. Inoltre,
ora, mancano anche i “numeri”.
Se vuoi la pace prepara la guerra;
ma perseverando in questa logica
non avremo mai una pace autenti-
ca. Mario Paganini
per non perdere il diritto alla defini-
zione di “intervento umanitario”?
Dopo quanti morti e quante distru-
zioni (danni collaterali) l‟intervento
cessa di essere “di pace e volto a
proteggere la popolazione civile inerme”?
Qualche anno fa il quotidiano La
Repubblica (5 maggio 2006) pubbli-
cò questa scheda:
“Sono 8.514 i militari italiani impe-
gnati nelle 28 missioni internazionali
di pace e di contrasto del terrorismo
in 19 Paesi. Di questi 1.670 fanno par-
te della Isaf, la forza multinazionale
della Nato in Afghanistan; gli italiani
si occupano della ricostruzione della
provincia di Herat, nella zona occi-
dentale del paese. Qui, solo un mese
fa, un attentatore suicida alla guida di
un'autobomba si era fatto saltare in
aria nei pressi della base italiana,
provocando la morte di altre due af-
gani e il ferimento di un civile italia-
no, Andrea Lorenzetti, architetto, che
al momento dell'attacco rivendicato
dai Talebani si trovava nel suo ufficio.
Il contingente più numeroso si trova
Quanti sono i militari italiani? E
quanti, tra essi, prestano servizio
all‟estero? Dati aggiornati non sono
facilmente reperibile. È possibile
trovare alcune informazioni
“navigando” in Internet, ma sono
informazioni difficili da verificare.
Perché è importante sapere quanti
militari operano lontano dal suolo
italiano? E a quale scopo?
Se l’Italia è in pace, in nostro eser-
cito sarà acquartierato (tutto o qua-
si) in Italia. Diversa risposta se il
numero (o la percentuale di truppe
al di fuori dei patri confini) risultas-
se consistente.
Le Nazioni Unite sono tenute in
grande considerazione, a parole, da
tutti. Ma, dopo decenni, nessun Pae-se ha creato le premesse perché
l‟O.N.U. avesse un suo esercito. Le-
cito chiedersi: Perché?
Il bombardare un Paese può esse-
re considerato un gesto di aiuto, di
distensione e di pace? Un gesto uti-
le a creare le premesse per un dia-logo o per una intesa tra le parti?
Entro quali limiti occorre restare
Semafori intelligenti e …pannelli geniali. Ho vista, in alcune regioni del
Nord-Est, una soluzione che mi piace
di più. Prima dell‟ingresso in un pae-
se, con un ingombro modesto, un
pannello luminoso, alimentato da un
altro pannello fotovoltaico, dà la ve-
locità istantanea. Di norma le cifre
sono in verde, ma - appena si supe-
rano i cinquanta chilometri all‟ora -
le cifre diventano di un bel colore
arancione oppure, quando il piede
sull‟acceleratore è particolarmente
pesante, le cifre sono di un rosso
sgargiante. È un attimo, perché subi-
to il pannello dà un‟altra informazio-
ne; non occorrono spiegazioni: sono
i punti della patente messi a rischio!
Da noi, invece, le cose vanno di-
versamente. Esci da Voltana e ti devi
fermare perché, dall‟altra parte, ar-
riva un veicolo a velocità sostenuta.
Arrivi a Belricetto e ti devi fermare
perché stai facendo i 57 chilometri
all‟ora. Arrivi a San Lorenzo e, di
nuovo, ti devi fermare perché so-
praggiunge un veicolo che viaggia
ai 50 e poco più. Arrivi a Ca‟ di Lu-
go e quello che guida davanti a te,
superata la rampa del ponte, si esi-
bisce in una accelerazione. Lui rie-
sce a transitare con l‟arancione (ex
giallo) mentre tu ti rassegni, sapen-
do che resterai bloccato dal
“rosso”. Poi siamo ad Ascensione e
siamo da capo. Ossia: nuovamente
fermi perché, dall‟altra parte, qual-
cuno ha fatto un sorpasso... Giunti,
finalmente, alla periferia di Lugo
eccoci al Cimitero mentre una per-
sona preme il pulsante per chiama-
re l‟attraversamento. Ma quella
persona (spesso) non attende che il
semaforo regolamenti le opportune
precedenze e lesta attraversa, sulle
strisce pedonali, rigorosamente a
cavallo della bicicletta. Tu hai do-
vuto frenare e, mentre quello fini-
sce di attraversare, vedi il “verde”
Ma quanti sono i militari italiani impegnati in missioni all'estero ?
cedere il posto al giallo (ora aran-
cione) poi, se non ami sgommare, ti
rassegni; e, di nuovo, c‟è lui: il
“rosso”.
Perché dovrebbero essere mi-
gliori i pannelli fotovoltaici dei col-
laudati semafori? Il pannello indivi-
dua sempre con certezza un tra-sgressore. Con il semaforo, invece,
la rilevazione è meno accurata. En-
trando in un paese si deve, giusta-
mente, moderare la velocità. Il se-
maforo, con il “rosso”, impone a
tutti un immediato arresto: sia a chi
entra sia a chi esce dal paese. Que-
sta peculiarità, a lungo andare, po-
trebbe suggerire un comportamen-
to trasgressivo in coloro che, senza
colpa, debbono fermarsi. Oggi pa-
re stia diventando una abitudine
assai diffusa quella di eludere o di
aggirare le leggi e le regole. Se,
poi, vengono create delle nuove
situazioni, che possano oggettiva-
mente indurre in tentazione, questo
modo di agire non è positivo.
Pagina 4 www.voltanaonline.it
I Ministri Mariastella Gelmini e Re-
nato Brunetta hanno annunciato che
entro il prossimo anno scolastico già
5 mila scuole saranno collegate alla
rete in modalità wireless, mentre
entro il 2012 la copertura verrà este-
sa a tutti i circa10 mila istituti scola-
stici italiani.
Renato Brunetta, Ministro per la
Pubblica Amministrazione e l‟ Inno-
vazione, ha annunciato che “10 mila
scuole italiane potranno fin da ora
prenotarsi per avere installato il Wi-
Fi. Questa tecnologia sarà la dotazio-
ne di tutti gli istituti italiani”. Brunetta
è molto entusiasta del progetto Wi-Fi
nelle scuole e dichiara: “Il mio sogno
è di rendere possibile il Wi-Fi a tutti i
bambini delle elementari, ma non ho
ancora trovato i soldi”
Tutto questo succede mentre la
cittadina di Hérouville-Saint-Clair ha
abolito il Wi-Fi nelle scuole e posto
dei limiti alle emissioni delle anten-
ne di Wi-Fi e telefonia mobile.
L’edizione on line del quotidiano
Libération ci avverte, in un suo arti-
colo dello scorso anno (Hérouville-
Saint-Clair coupe le wifi à l'école),
che il paese di Hérouville-Saint-
Clair, una cittadina di 24.000 abitan-
ti, ha proibito l'uso del Wi-Fi a scuo-
la, dopo che tale tecnologia era già
stata implementata; una scelta corag-
giosa da parte di un sindaco una vol-
ta entusiastico sostenitore del colle-
gamento senza fili ad Internet.
La municipalità di Hérouville-
Saint-Clair (gestita da un sindaco
del Modem, Mouvement Démocra-
te, ovvero Movimento Democratico)
toglierà l'Internet senza fili nelle
scuole entro la fine dell'anno; lo ha
annunciato lunedì la Giunta, quattro
giorni dopo il lancio del "Grenelle
des ondes" a Parigi [Il Grenelle des
ondes è un progetto governativo mi-
rante alla rimessa in discussione del
problema della telefonia mobile, del
wifi, e dei potenziali pericoli ad essi
collegati - N.d.T]. «Noi applichiamo
il principio di precauzione. Il nostro
ruolo è quello di proteggere la salu-
te delle persone», dichiara il sinda-
co Rodolphe Thoma
Il limite di esposizione raccoman-
dato dalle norme di legge è di 0,6
V/m (volt al metro). In Francia, il
limite massimo autorizzato è di 41
V/m», spiega Philippe Le Boulan-
ger, direttore del servizio informati-
co. Se la nocività delle onde dive-
nisse troppo elevata, il comune
«non esiterebbe a ricorrere al tribu-
nale per obbligare gli operatori a
ritirare le loro antenne», afferma il
sindaco
Dal momento che i più giovani
sono i più colpiti dalle onde, il co-
mune eliminerà il sistema Wi-Fi da
una dozzina di scuole primarie.
Questa tecnologia, che permette di
accedere senza fili ad Internet, sarà
rimpiazzata dall'ADSL fornito attra-
Wi-fi obbligatorio nelle scuole, ma in Francia lo tolgono: troppo pericoloso. verso le fibre ottiche. Malgrado que-
sta precauzione, i bambini resteran-
no esposti alle onde. Perché il Wi-Fi
è dappertutto e le emissioni delle
antenne possono arrivare a centinaia
di metri di distanza
In questa cittadina di 24.000 abitan-
ti situata nell'agglomerato di Caen, il
Wi-Fi permetteva alle scuole di col-
legarsi senza fili ad Internet, attra-
verso il comune, ovvero attraverso
una connessione senza fili che parti-va da un'antenna installata sul muni-
cipio. La dozzina di siti interessati
avrà ormai un accesso individuale a
Internet via cavo
La municipalità finanzierà inoltre
una dozzina di misurazioni dei campi
magnetici nel comune, per un totale
di 4/5.000 euro. L'obiettivo è quello
di cambiare o spostare certe antenne
se il campo è troppo forte
Se gli operatori rifiuteranno di far-
lo, afferma un comunicato dell'ammi-
nistrazione, faremo ricorso al Tribu-
nale
Lo riferisce la rivista TERRA NUOVA
Visita il sito
www.aamterranuova.it/article5876.htm
Fonte
http://www.innovazionepa.gov.it/comuni
cazione/notizie/2011/febbraio/01022011-
albi-pretori-online.aspx
Muʿammar Abū Minyar ʿAbd al-
Salām al-Qadhdhāfī, spesso traslitte-
rato in italiano come Muammar
Gheddafi, (Sirte, 7 giugno 1942) è un politico e militare libico, di fatto
massima autorità del Paese, pur non
avendo alcun incarico ufficiale e fre-
giandosi soltanto del titolo onorifico
di Guida della Rivoluzione. Fu la gui-
da ideologica del colpo di stato militare (retoricamente definito
"rivoluzione") che il 1º settembre
1969 portò alla caduta della monar-
chia libica.
Gamāl ʿAbd al-Nāṣer, traslitterato
in italiano Nasser, (Alessandria d'E-
gitto, 15 gennaio 1918 – Il Cairo, 28
settembre 1970) è stato un militare e
politico egiziano, e il secondo Presi-
dente della Repubblica, dal 16 gen-
naio 1956 al 28 settembre 1970. Par-
tecipò, come ufficiale dell'esercito,
alla Guerra arabo-israeliana del
1948, per l'affermazione della causa
palestinese. La constatazione della
clamorosa impreparazione dell'eser-
cito e del Paese rafforzarono in lui
sentimenti repubblicani. Partecipò
così ai dibattiti all'interno dell'eserci-
to, che sfociarono nella costituzione
dell'organizzazione segreta dei
“Liberi ufficiali” (al-Ḍubbāṭ al-Aḥrār),
Nella notte fra il 22 e il 23 luglio 1952
la monarchia fu abbattuta da un
colpo di Stato. Re Fārūq I° fu detro-nizzato e costretto all'esilio. Quindi fu
costituito un governo provvisorio; a
guidarlo fu chiamato il generale d'o-
rigine nubiana Muḥammad Naǧīb,
che il 18 giugno 1953 divenne il pri-
mo Presidente della Repubblica.
Nel 1954 Naǧīb fu però costretto a
lasciare spazio all'"uomo forte" del
regime, il colonnello Gamāl ʿAbd al-
Nāṣer, mentre un accordo firmato il
19 ottobre di quell'anno con il Regno
Unito sullo sgombero entro 20 mesi
delle forze militari britanniche, pur
protraendo la presenza di tecnici
nella zona del Canale di Suez, fu
contestato dall'organizzazione isla-
mica dei Fratelli Musulmani.
Zine El-Abidine Ben Ali,
(Hammam Sousse,
STRANO DESTINO: PRIMA AMICI POI, DOPO MOLTI ANNI, NEMICI E PERICOLOSI TIRANNI.
(Segue a fianco a pag. 5)
Pagina 5 www.voltanaonline.it
Un giornale spagnolo ha fatto un
raffronto tra il "Movimiento 15-M" e
"El Movimiento 5 Estrellas" in Italia.
Si sono sviluppati entrambi su
Internet, sono formati in preva-
lenza dalle giovani generazioni
che non vedono prospettive per il
loro futuro, si chiamano Movimen-to tutti e hanno un 5 tutti e due nel nome ("Gimme five!"), vogliono una
riforma del sistema elettorale, l'a-
bolizione di leggi ingiuste, l'esclu-
sione degli indagati dalle liste elet-
torali, il divieto di finanziamento ai
partiti, rifiutano il monopolio della
politica da parte dei due partiti
maggiori, che sono il Psoe e il Pp, sono contro l'oligarchia dei partiti e
per una democrazia partecipata.
Domenica 22 maggio si sono svol-
te le elezioni amministrative in Spa-
gna, ma giornali e televisioni parla-
no solo delle nuova rivoluzione
spagnola. I politici sembrano di-
ventati di colpo relitti del passato,
statue di cera del museo di madame Tussaud.
La rivoluzione dal basso ha supe-
rato Gibilterra ed è arrivata in Spa-
gna dai Paesi del Maghreb.
In Islanda e in Italia sta facendo
da tempo le prove generali e il con-
tagio potrebbe espandersi in tutta
Europa.
Il 2011 potrebbe diventare co-
me il 1848, quando le vecchie
istituzioni vennero travolte e la "questione sociale" divenne parte
della politica. Può essere che in futuro questo periodo sia citato con
frasi come “È successo un duemi-
laundici!" così come oggi si dice "È
successo un quarantotto!"
Nel 1848 la rivoluzione avvenne,
quasi istantaneamente, in tutta Eu-
ropa, da Vienna a Berlino, da Buda-
pest a Parigi.
Gli storici definiscono il '48 un
fenomeno di "sincronizzazione stori-
ca". Un momento in cui tutto cambia
ovunque, senza spiegazioni appa-renti.
Un mondo nuovo sta nascendo,
l'indignazione è il suo carburante.
Un “indignado” aveva un cartello
ben visibile: "È il sistema che è con-tro di noi, non noi contro il Siste-
ma".
dal sito www.beppegrillo.it
Los Indignados y Beppe Grillo.
Il clima politicamente molto caldo
che ha caratterizzato le due settima-
ne precedenti il ballottaggio per
l‟elezione di parecchi sindaci, so-
prattutto quelli di Milano e di Napo-
li, ha rivelato un aspetto finora ine-
dito: l‟arroganza delle forme, fino al
ridicolo delle sostanze.
Sull‟arroganza delle forme, più pre-
cisamente nelle (finte) interviste del
presidente Berlusconi trasmesse
quasi in contemporanea sui tre ca-
nali televisivi privati (i suoi) e sui
due pubblici sotto il controllo del
Governo (Tg1 e Tg2), molto è stato
detto e scritto e con l‟intervento
dell‟Autorità competente, e qui non
c‟é nulla da aggiungere.
Sulla sostanza che ha sfiorato in
diverse occasioni il ridicolo per la
totale irrilevanza politico-
costituzionale di alcune prese di
posizione di Berlusconi e di Bossi,
vale la pena di riflettere. Il premier
ha denunciato in toni accorati il ri-
schio che, se vincesse a Milano il
candidato dell‟opposizione Pisapia,
in vantaggio al primo turno, la me-
tropoli lombarda diventerebbe pre-
da di zingari, rom, drogati, immigra-
ti, musulmani, centri sociali, sinistra
estrema: una vera “Stalingrado ita-
liana”. Su un sito di area cattolica è
apparsa per l‟avvocato Pisapia
l‟accusa di “Anticristo”.
Con questi atteggiamenti si nega-
no decenni di storia civile di Milano,
una città socialmente aperta e gene-
rosa sia sul piano pubblico sia su
quello religioso cattolico, governata
a lungo da sindaci socialisti con
l‟appoggio del Pci. Durante un‟ in-
tervista corale in Tv all‟allora presi-
dente del Consiglio Craxi, gli do-
mandammo come giustificasse che il
suo Psi governasse a Roma con la Dc
e a Milano con il Pci, ed egli ci rispo-
se: «Non mi occupo di beghe locali».
Resta il fatto che Milano non rischia
nulla di terribile, anzi può darsi che
si realizzi, nel caso che vinca Pisa-
pia, qualcosa di quanto propone da
anni la Chiesa ambrosiana, operan-
do attraverso la sua Caritas entro i
limiti delle sue possibilità e compe-
tenze, in difesa degli ultimi arrivati,
in particolare proprio quei rom così
trasformati in incubo.
E che dire della proposta leghista
di spostare alcuni ministeri da Roma
a Milano, con Berlusconi che rispon-
dendo impacciato allude ad analo-
ghe iniziative per il Sud, provocando
l‟immediata reazione del sindaco di
Roma e della parte non padana del
Pdl? Su questa idea, come sulla legi-
slazione riguardante gli immigrati,
le moschee, il controllo dei consumi
di droga, e così via, la competenza
legislativa non spetta agli enti locali,
ma al Parlamento, e dunque non ha
senso discuterne in occasioni che
presentano ben altre questioni di
interesse generale immediato.
Ma se la polemica elettorale resta
ferma all‟anticomunismo, al taglio
delle tasse (promesso da 17 anni),
fino all‟assurdo della cancellazione
delle multe stradali, anche se dome-
nica vincesse la Moratti quale rifor-
ma si potrebbe attendere per una
politica così desolante come quella
di oggi in Italia?
dal sito www.famigliacristiana.it
Se l'arroganza umilia la politica di Beppe Del Colle
3 settembre 1936 ) militare e politico tunisino. È stato il
secondo presidente della Repubbli-
ca di Tunisia dal 7 novembre 1987,
succedendo ad Habib Bourguiba. Il
suo mandato, protrattosi per più
legislature, si è concluso dopo 23
anni, il 14 gennaio 2011, quando un
crescendo di proteste popolari, ini-
ziate nel 2010, ha indotto Ben Alì ad
andare in esilio all'estero. Ben Ali
divenne Presidente della Tunisia il 7
novembre 1987, dopo aver spinto i
medici di Bourguiba a dichiarare
che il Presidente era inabile ed in-
capace di adempiere i doveri della
presidenza. In quello che passò alla
storia come il "colpo di Stato medi-
co", Ben Ali fu agevolato da alcuni servizi segreti stranieri.
(Segue da pag. 4)
Anno Zero di Massimo Gramellini
Tutti i PDF di Voltana On Line
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Ieri in Italia sono finiti gli Anni
Ottanta. Raramente nella storia
umana un decennio era durato così
a lungo. Gli Anni Ottanta sono stati
gli anni della mia giovinezza, per-
ciò nutro nei loro confronti un dis-
senso venato di nostalgia. Nacque-
ro come reazione alla violenza po-
litica e ai deliri dell‟ideologia co-
munista. L‟individuo prese il posto
del collettivo, il privato del pubbli-
co, il giubbotto dell‟eskimo, la di-
scoteca dell‟assemblea, il diverti-
mento dell‟impegno. La tv com-
merciale - luccicante, perbenista e
trasgressiva, ma soprattutto vol-
garmente liberatoria - ne divenne
il simbolo, Milano la capitale e Sil-
vio Berlusconi l‟icona, l‟utopia rea-
lizzata. Nel pantheon dei valori su-
premi l‟uguaglianza cedette il pas-
so alla libertà, intesa come diritto
di fare i propri comodi al di fuori di
ogni regola, perché solo da questo
egoismo vitale sarebbe potuto sor-
gere il benessere.
Purtroppo anche il consumismo
si è rivelato un sogno avvelenato.
Lasciato ai propri impulsi selvaggi,
ha arricchito pochi privilegiati ma
sta impoverendo tutti gli altri: e un
consumismo senza consumatori è
destinato prima o poi a implodere.
Il cuore del mondo ha cominciato a
battere altrove, la sobrietà e l‟ am-
bientalismo, a sussurrare nuove
parole d‟ordine, eppure in questo
lenzuolo d‟Europa restavamo ag-
grappati a un ricordo sbiadito. La
scelta di sfidare il Duemila con un
uomo degli Anni Ottanta era un
modo inconscio di fermare il tem-
po. Ma ora è proprio finita. Mi giro
un‟ultima volta a salutare i miei
vent‟anni. Da oggi si guarda avan-
ti. Che paura. Che meraviglia.
Scritto da Massimo Gramellini sul quoti-
diano La Stampa del 31/05/2011 e pubbli-
cato nel sito www.lastampa.it
“Se i giovani si organizzano, si
impadroniscono di ogni ramo del
sapere e lottano con i lavoratori
e gli oppressi, non c‟è scampo
per un vecchio ordine fondato
sul privilegio e sull‟ingiustizia.”
Enrico Berlinguer
SELEZIONE AFORISMI DI
Non ci si può unire se manca un
pezzo. Ci si può solo appoggiare.
dal sito Facebook v. Il Giocattolaio Magi-
co
Se non ci sono buoni motivi per sor-
ridere è perché spesso non li ve-
di…
dal sito Facebook v. Il Giocattolaio Magi-
co
L'assenza è per l'amore ciò che il
vento è per il fuoco; spegne quello
piccolo, alimenta quello grande.
Bussy-Rabutin
Se si innamorato di due persone …
Scegli la seconda, perché se tu fos-
si veramente innamorato della pri-
ma, non ti saresti mai innamorato
della seconda.
dal sito Facebook v. Se Mi Fermo Sono
Morto - Rischiando Ho Imparato A Vivere
Milena
La libertà di un uomo dipende dal-
le sue vittorie interne non da quelle
esterne!
dal sito Facebook v. Il Giocattolaio Magi-
co
Spesso le persone sono molto diver-
se da come credi che siano. Questo
perché si tende a interpretarle con
il proprio modo di pensare, con la
propria sensibilità. Bisognerebbe
stare a guardarle, come si fa con
una rappresentazione teatrale, sen-
za commenti, se non alla fine, quan-
do lo spettacolo si è concluso.
dal sito Facebook v. Il Giardino degli Illu-
minati
Il falso non è chi mente, ma chi dopo
averlo fatto riesce ancora a guardar-
ti negli occhi.
dal sito Facebook v. Se Mi Fermo Sono
Morto - Rischiando Ho Imparato A Vivere
Non permettere al passato di ru-
barti il futuro!
dal sito Facebook v. Daniela Arisci La
Strega
I gesti più belli sono quelli inaspet-
tati, che ti fanno tornare il sorriso
quando ne hai bisogno.
dal sito Facebook v. Occhi Di Ghiaccio
Dillo a Obama ! dal sito www.shockdom.com/albo
Hai dei problemi ?
“Questo Paese non si salverà, la
stagione dei diritti e della libertà
si rivelerà effimera, se non na-
scerà in noi un nuovo senso del
dovere.”
Aldo Moro
di Massimo Gramellini
(…) Una stima recente ha quantifi-
cato in 3 mila miliardi di dollari
il costo dell‟uccisione di bin La-
den. Quante altre vittorie simili ci
vogliono per rovinarci definitiva-
mente? Ora che l‟enorme sofferen-
za inflitta dal paladino del jihad
globale è stata giustamente vendi-
cata, l’America deve capire che il mondo non diventerà, per incanto,
un posto migliore. Il pericolo è
che, in una fase storica cruciale, gli
Stati Uniti trascurino l‟essenziale
per concentrarsi sul superfluo.
Questa sarebbe di gran lunga la
maggior vittoria di bin Laden.
NON C’È PACE, SE NON C’È ANCHE GIUSTIZIA
La rivincita postuma del
Pagina 7 www.voltanaonline.it
Che cosa possono produrre i Palestinesi ?
Che cosa potresti comperare dai Palestinesi ?
Che cosa valgono le risoluzioni dell’O.N.U. ?
convivere, allora: due popoli in due Stati !
Se gli israeliani e i palestinesi non sanno
Ma quanto è dato osservare è molto diverso...
PARI OPPORTUNITÀ
IO NON COMPRO
LAVAZZA TEVA JAFFA L’OREAL
info: mariopaganini@gmail.com
Su Wikipedia, l’enciclopedia libe-
ra, è possibile leggere:
“La Dichiarazione d'indipendenza
israeliana (in ebraico: הואמהעה תזרכה, Hakhrazat HaAtzma'ut o ebraico:
Megilat HaAtzma'ut), èעזתואהעה תזרכהעavvenuta il 14 maggio 1948 (per gli
ebrei: il 5 Iyar, 5708), ossia il giorno
in cui è scaduto il Mandato britanni-
co sulla Palestina”. Quel giorno
coincide con la nascita dello Stato di
Israele.
Dunque, le potenze vincitrici della
Seconda Guerra Mondiale hanno
deciso che, per una sorta di inden-
nizzo al genocidio subìto in Europa,
un territorio del Medio Oriente,
chiamato Palestina, diventasse lo
Stato di Israele.
Successivamente i Palestinesi han-
no dovuto lasciare la Palestina.
Negli ani seguenti tra gli ebrei e
gli arabo-palestinesi sono state
combattute molte guerre.
Dopo l’ultima (1967) Israele ha
occupato parte dei territori degli
Stati confinanti sconfitti.
Le Nazioni Unite non hanno mai
legittimato queste ulteriori acquisi-
zioni territoriali.
Il Presidente degli Stati Uniti, inve-
ce, è molto realista. Pertanto, nei
giorni scorsi, ha preso atto della
situazione.
Ma, usando questa logica, difficil-
mente avremo la pace.
In Italia si dice che: “Chi vince ha
sempre ragione”. Nell‟affermazione
c‟è realismo, rassegnazione e, for-
se, anche ...voglia di farsi gioco
del (pre)potente di turno.
Il diritto e la giustizia hanno una
natura ben diversa.
La pace deve essere il risultato di
una serie di atti di giustizia.
La pace, quando viene imposta
dal vincitore ai vinti, non è mai una
pace vera. La pace dei vincitori,
subìta dai vinti, non può mai esse-
re una pace duratura.
da i CLASSICI di limes 2011 LE MASCHERE DI OSAMA pag.22
del nemico numero uno
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L‟ITALIA NON È UN PAESE PER I GIOVANI 2° Governo Berlusconi (dal 11-06-2001 al 23-04-2005) Durata (giorni) 1412
3° Governo Berlusconi (dal 23-04-2005 al 16-05-2006) Durata (giorni) 388
2° Governo Prodi (dal 16-05-2006 al 08-05-2008)) Durata (giorni) 723
4° Governo Berlusconi (dal 08-05-2008 al …-…-… ) Otto anni, degli ultimi dieci...
Sono stati tagliati i fondi per la scuola pubblica. Chi non ha testa, usa i muscoli. Chi ha solamente i muscoli è in … concorrenza con il 3° Mondo.
È stato incentivato il lavoro straordinario. Se otto occupati fanno un‟ora di straordinario, quel giorno una persona non ha il lavoro.
È stata alzata l’età per poter andare in pensione. Se i posti non si liberano, gli occupati sono sempre gli stessi.
Il mondo che abbiamo creato
è il prodotto del nostro pensiero
e dunque non può cambiare
se prima non modifichiamo
il nostro modo di pensare.
Albert Einstein
Vuoi eliminare il
ricorso all'energia
nucleare? Sì.
Vuoi cancellare
la privatizzazione
dell'acqua? Sì.
Vuoi sbarazzarti del
legittimo impedimento?
Sì.
Referendum del
12 e 13 giugno
Dopo un anno di sperimentazione,
in tutta la Russia, a partire dal 2012,
ritornerà nelle scuole l‟ insegna-
mento della religione. Gli studenti
di elementari e media possono sce-
gliere o di studiare la storia di una
tra le quattro religioni tradizionali -
cristianesimo ortodosso, islam, e-
braismo e buddismo oppure di fre-quentare corsi più generici sui
“fondamenti della cultura religio-
sa” o sui “fondamenti di etica pub-
blica”. Finora le lezioni si sono con-
centrate solo in un quadrimestre,
ma la Chiesa ortodossa ha chiesto
di estenderle, nel 2012, a tutto
l‟anno scolastico. Una volta bandita
ed osteggiata come “oppio dei po-
poli” e combattuta a suon di lezioni
di ateismo, la religione (soprattutto
quella cristiano ortodossa), dopo la
caduta dell‟Unione Sovietica, viene
vista come baluardo contro il crollo
morale del Paese e come cemento
per l‟unità della nazione. Secondo il
Patriarcato di Mosca, se in Russia
non avverrà “una rivoluzione mora-
le, il Paese non vivrà a lungo”. Lo
studio della religione a scuola sta
suscitando anche perplessità, soprat-
tutto tra le confessioni minoritarie.
Esse vedono nel progetto del Crem-
lino un tentativo di affermare l‟ orto-
dossia come elemento portante
dell‟identità nazionale, emarginando
le altre confessioni e religioni.
Russia. Religione di nuovo sui banchi di scuola.
150
La legge chiamata “legittimo impe-
dimento” sancisce che quanti rico-
prono cariche Istituzionali sono
giustificati per le assenze dalle aule
dei tribunali, sia come imputati sia
come testimoni.
La vignetta di VAURO SENESI è stata
pubblicata sul quotidiano Il manifesto
ed è tratta dal sito www.vauro.net .
Se pensi che la Legge debba
essere uguale per tutti, se credi
che anche Loro Signori debbano
rispettare la Legge, al
Referendum sul legittimo
impedimento Vota SI’
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