le problematiche di sicurezza connesse alle macchine ... · ribaltamento del trattore....
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Le problematiche di sicurezza
connesse alle macchine agricole e
forestali: applicazione e sviluppo delle
norme tecniche di riferimento
Marco Pirozzi
m.pirozzi@inail.it
INAIL - DIT
10 giugno 2015 Auditorium S. Artemio - Treviso
Le macchine ed attrezzature agricole costruite e vendute
oggi sono davvero sicure?
-
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006
nu
mero
di in
fortu
ni
anni
Andamento degli infortuni in agricoltura
Infortuni sul lavoro in agricoltura denunciati all' INAIL e indennizzati a tutto il 31 ottobre 2014.
Dal 1° giugno '93, sono esclusi dall’assicurazione obbligatoria i lavoratori autonomi per i quali l'attività
agricola non sia prevalente (in base alla legge n. 243 del 19 luglio 1993).
2008 2009 2010 2011 2012 2013
Dall’inizio degli anni novanta fino ad oggi, si è assistito ad un andamento degliinfortuni sul lavoro nel settore agricolo significativamente decrescente.
Nel 2012 circa 34.000 eventi infortunistici (dati INAIL riferiti agli infortuni aindennizzati al 31/10/2014).L’inversione di tendenza dell’andamento degli eventi infortunistici è sicuramenteattribuibile all’impatto determinato dall’applicazione, nell’ordinamento italiano,delle numerose direttive comunitarie sia sociali che di prodotto;
ma anche alle modifiche occorse nel tempo alle regole INAIL per l’assicurazione obbligatorianel settore agro-forestale. Difatti dal 1° giugno '93, i lavoratori autonomi per iquali l'attività agricola non sia prevalente (in base alla legge n. 243 del 19 luglio1993) sono esclusi dagli obblighi assicurativi INAIL.
Ciò ha determinato l’aumentato del numero di lavoratori del settore agro-forestaleche non hanno la tutela assicurativa INAIL e quindi non presi in considerazionenelle statistiche INAIL se coinvolti in eventi infortunistici.
D.L. 20 maggio 1993 n. 155 convertito dalla Legge n. 243 del 19 luglio 1993
Secondo la modifica intervenuta, pertanto, la tutela infortunistica ricorre nei confronti di:
1. coltivatori diretti, mezzadri e coloni che abitualmente, ossia in maniera esclusiva o
prevalente, si dedicano alla manuale coltivazione dei fondi o all'allevamento e al
governo del bestiame (Per attività "prevalente" si intende quella che impegni le
suddette persone per il maggior periodo di tempo nell'anno e costituisca per essi la
maggior fonte di reddito);
2. appartenenti ai rispettivi nuclei familiari e cioè familiari in senso stretto, parenti e
affini entro il quarto grado ed esposti regolarmente affidati che esercitano le
medesime attività sugli stessi fondi
Sempre come conseguenza delle innovazioni in esame, due sono le condizioni perché operi la tutela:• che l'effettiva prestazione di lavoro del nucleo familiare non sia inferiore a un terzo di quella
occorrente per le normali necessità della coltivazione del fondo e per l'allevamento e il governodel bestiame (art. 2, comma 1, della legge n. 9/1963);
• che il fabbisogno per la coltivazione del fondo sia pari o superiore a 104 giornate lavorative annueper i coltivatori diretti e a 120 per i mezzadri e i coloni (come si desume indirettamentedall'articolo 3, comma 1, della stessa legge).
Infortuni mortali in agricoltura denunciati all' INAIL e indennizzati a tutto il 31 ottobre 2014Dal 1° giugno '93, sono esclusi dall’assicurazione obbligatoria i lavoratori autonomi per i quali l'attività agricolanon sia prevalente (in base alla legge n. 243 del 19 luglio 1993).
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1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006
info
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ni
mo
rta
li
anni
Andamento degli infortuni mortali in agricoltura
120 120 110 106 10391
Trattore quale agente materiale di infortuni nel settore agricolo
0
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400
600
800
1000
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fort
un
i
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999
Anno
Mortali Inabilità permanente
Anno 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999
Infortuni mortali 123 72 52 50 49 41 38 43
Inabilità permanente 1.307 990 751 694 671 663 592 577
Casi avvenuti nell’anno e definiti a tutto il 31 dicembre dell’anno successivo, non sono inclusi
i contoterzisti
NECESSITÀ di DATI IN TEMPO REALE
Siamo all’inizio del 2015 ed abbiamo i
dati (non definitivi) degli infortuni
definiti ed indennizzati aggiornati al 30
ottobre 2014 relativi al 2013.
Il mancato conteggio da parte dell’INAIL di
una quota di infortuni perché ci sono
lavoratori del settore agro-forestale che non
hanno la tutela assicurativa INAIL
OSSERVATORIO DEGLI INFORTUNI
IN AGRICOLTURA
BANCA DATI “popolata” attraverso una rilevazione degli infortuni con metodologie e
modalità diverse a quelle utilizzate per la popolazione delle banche dati statistiche INAIL.
NECESSITÁ di RICAVARE
INFORMAZIONI DIVERSE da quelle che
derivano dalla codifica ESAW utilizzata
dalla banca dati ufficiale INAIL
Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine
agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici
L’attività dell’Osservatorio “Infortuni nel settore agroforestale” è iniziata
alla fine del 2007, ma la rilevazione sistematica dei dati si è consolidata
a partire dal 2009.
I dati dell’Osservatorio provengono essenzialmente da ricerche svolte
sui principali mezzi di informazione (quotidiani, agenzie di stampa,
motori di ricerca, ecc.) presenti sul “Web” e sono “completati dalle
informazioni degli organi di vigilanza territoriale (AUSL).
Nel corso degli anni l’Osservatorio si è sviluppato come un “work in
progress”, nel quale strada facendo si sono affinate le tecniche di
rilevazione sistematica dei dati nonché la loro archiviazione mediante
sistemi informatici per renderne possibile la fruizione.
L’OSSERVATORIO INFORTUNI AGRO FORESTALI
Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine
agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici
Osservatorio
ReferentiRegionali
Tecnico di zona
Referenti Regionali
FLUSSO DELLE INFORMAZIONI OSSERVATORIO – REGIONI-
OSSERVATORIO
Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine
agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici
SCHEDA OSSERVATORIO PER IL TERRITORIO
Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine
agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici
SCHEDA OSSERVATORIO PER IL TERRITORIO
Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine
agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici
Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale
Infortuni Mortali Trattore agricolo o forestale
Modalità evento
Infortuni
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Capovolgimento 123 116 94 87 88 89
Investimento 10 9 21 11 11 13
Caduta dal trattore 10 8 11 6 7 7
Accensione da
terra1 - 2 7 3 3
Non definiti 2 2 12 2 8 9
Totale 146 135 141 113 117 121
* Gli eventi mortali hanno coinvolto bambini di età rispettivamente di 7, 5, 2 e 2 anni. La dinamica è
riconducibile a ribaltamento, investimento e caduta dal trattore. Nei casi di ribaltamento e caduta i
piccoli erano trasportati sul trattore
** Gli eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 16. La dinamica è riconducibile a
ribaltamento del trattore. L’infortunato erano alla guida del trattore
*** Gli eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 2, 5, 7, 8, 12, 15, 15 e 17 anni.
La dinamica è riconducibile a ribaltamento del trattore. Tra i quali trasportati e alla guida del
trattore.
**** eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 10, 16, anni
***** eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 16, 17 anni
Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale
Infortuni Mortali Trattore agricolo o forestale
Classe di età
infortuni
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Fino a 17 anni 4* 1** 8*** 2**** 2***** 2
18 – 34 12 13 11 6 7 7
35 - 49 23 22 18 8 17 17
50-65 32 36 27 40 34 35
66 anni e oltre 67 63 74 56 54 57
Non definiti 8 - 3 1 3 3
Totale 146 135 141 113 117 121
Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestaleInfortuni Mortali Trattore agricolo o forestale
Luogo di
accadimento
infortuni
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Campo 81 83 117 89 91 68
Strada pubblica, poderale
o interpoderale 26 37 16 17 14 17
Altro 3 2 8 1 - 24
Non definiti 36 13 - 10 8 12
Totale 146 135 141 117 113 121
OSSERVATORIO INFORTUNI TOTALE INFORTUNI
ANNO 2013 - INFORTUNI per AGENTE MATERIALE MACCHINE
(macchine ed attrezzature)
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
220
240
260
2013
274
117
61
147 4
36
5
Trattore
Morti per Trattore
Motocoltivatore/Motozappatrice
Morti per Motocolt./Motoz.
Albero Cardanico
Morti per Albero Cardanico
Motosega
Morti per motosega
ANNO
Infortuni
2011 2012 2013 2014
Totale infortuni 14 34 60 45
Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestaleInfortuni Gravi e mortali Motocoltivatore e Motozappatrice
Gli eventi che hanno coinvolto gli utilizzatori hanno provocato quasi sempre lesionigravissime con postumi permanenti
Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestaleInfortuni Gravi e mortali Motocoltivatore e Motozzappatrice per classe di età
Classe di età
Infortuni
2011 2012 2013 2014
Fino a 17 anni - 1 1 -
18 – 34 - - 2 1
35 - 49 1 4 8 1
50-65 2 13 18 14
66 anni e oltre 11 15 26 24
Non definiti 1 5 5
Totale 1434 60 45
Sin dalla fase di prima operatività del sistema di rilevazione degli infortuni tramite lo strumento dell’OSSERVATORIO sono stati registrati un cospicuo numero di infortuni connessi a carenze costruttive di specifiche famiglie di macchine riconducibili ad errori o carenze valutative delle norme armonizzate di riferimento.
È stato riscontrato che macchine coinvolte negli infortuni sono state progettate e realizzate in conformità a norme tecniche armonizzate troppo permissive nella prescrizione di provvedimenti di sicurezza in relazioni a definite situazioni di rischio.
Dall’analisi effettuata tali norme tecniche presentano o presentavano una serie di problematiche connesse ad aspetti tecnici e valutativi quali ad esempio:
-la possibilità prevista dalla norma di sopperire con l’avvertenza e la formazione a taluni rischi propri della macchina stessa;
- l’indicazione di soluzioni tecniche risultate pericolose durante l’uso anche quello ragionevolmente prevedibile ancorché vietato;
- l’indicazione di soluzioni di sicurezza rivelatesi insufficienti all’atto pratico.
In relazione a ciò l’INAIL (e prima ancora l’ISPESL) si è attivata chiedendo un intervento della Commissione Europea per la modifica delle parti di norme che erano o sono ritenute errate o inadeguate.
Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale
EN 703 Macchine agricole - Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e
distributrici di insilati - Sicurezza
EN 14017 Macchine agricole e forestali – distributori di concimi solidi
ISO 17101 Agricultural machinery -- Thrown-object test and acceptance criteria -- Part 1:
Rotary mowers
ISO 17103 Agricultural machinery — Rotary and flail mowers — Test methods and
acceptance criteria for protective skirts
EN 704 Agricultural machinery — Safety — Pick-up balers
EN 709 Macchine agricole e forestali Motocoltivatori provvisti di coltivatori rotativi,
motozappatrici, motozappatrici con ruota(e) motrice(i) Sicurezza
EN 690 Macchine agricole Spandiletame Sicurezza
EN 836 Macchine da giardinaggio - Tosaerba a motore – Sicurezza
EN 13524 Macchine per la manutenzione delle strade - Requisiti di sicurezza
EN 1459 Sicurezza dei carrelli industriali - Carrelli semoventi a braccio telescopico
EN 15694 Agricultural tractors - Passenger seat - Requirements and test procedures
EN ISO 3691 Industrial trucks — Safety requirements and verification
Norme tecniche che sono state oggetto di modifica
Norme tecniche che sono oggetto di modifica o di proposta di modifica o di nuova
redazione
EN ISO 4254-12 Agricultural machinery — Safety — Pick-up balers
EN ISO 4254-9 Agricultural machinery - Safety – Seed drills
EN ISO 4254-8 Agricultural machinery - Safety – Solid fertilizer distributors
EN ISO 4254-5 Agricultural machinery - Safety – Power-driven soil- working machines
EN 690 Macchine agricole Spandiletame Sicurezza
EN 609-1 Macchine agricole e forestali - Sicurezza degli spaccalegna - Parte 1:
Spaccalegna a cuneo
EN ISO 5395-3 , Garden equipment — Safety requirements for combustionengine-powered
lawnmowers - Part 3: Ride-on lawnmowers with seated operator
EN 13524 Macchine per la manutenzione delle strade - Requisiti di sicurezza
EN 15694 Agricultural tractors - Passenger seat - Requirements and test procedures
EN 12965 Tractors and machinery for agriculture and forestry — Power take-off
(PTO) drive shaft
s and their guards — Safety
EN 12733 Agricultural and forestry machinery — Pedestrian controlled motor mowers —
Safety
EN 16231- 2 Self-propelled agricultural machinery — Assessment of stability —
Part 2: Determination of static stability and test procedures
SORVEGLIANZA DEL MERCATO
Le principali criticità di sicurezza presenti nelle macchinesono evidenziate dall’attività di sorveglianza del mercatosvolta dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministerodel lavoro e delle politiche sociali
L’INAIL è l’organo tecnico del Ministero per lo svolgimento di tale attività.
L’attività consiste nella valutazione della conformità dellemacchine immesse sul mercato ai sensi della direttiva2006/42/CE (direttiva macchine) cioèLa rispondenza delle macchine ai pertinenti requisitiessenziali di sicurezza di cui all’allegato I della direttiva.
CAMPO DI APPLICAZIONE direttiva 2006/42/CELa direttiva si applica ai seguenti prodotti:a) macchine;b) attrezzature intercambiabili;c) componenti di sicurezza;d) accessori di sollevamento;e) catene, funi e cinghie;f) dispositivi amovibili di trasmissione meccanica;g) quasi-macchine.
Non si applica:a) i componenti di sicurezza, destinati ad essere utilizzati come pezzi di ricambio in sostituzione di componenti identici e forniti dal fabbricante della macchina originaria;Omissis……..e) i seguenti mezzi di trasporto:— trattori agricoli e forestali per i rischi oggetto della direttiva 2003/37/CE, escluse le macchine installate su tali veicoli, ……omissis
SORVEGLIANZA DEL MERCATO
DEFINIZIONIMacchina:- insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema diazionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o dicomponenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente perun’applicazione ben determinata,- insieme di cui al primo trattino, al quale mancano solamente elementi dicollegamento al sito di impiego o di allacciamento alle fonti di energia e dimovimento,- insieme di cui al primo e al secondo trattino, pronto per essere installato e chepuò funzionare solo dopo essere stato montato su un mezzo di trasporto oinstallato in un edificio o in una costruzione,- insiemi di macchine, di cui al primo, al secondo e al terzo trattino, o di quasi-
macchine, di cui alla lettera g), che per raggiungere uno stesso risultato sonodisposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale,-insieme di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra lorosolidalmente e destinati al sollevamento di pesi e la cui unica fonte di energia è laforza umana diretta;-Omissis……..
Attrezzature intercambiabili:dispositivo che, dopo la messa in servizio di una macchina o di un trattore, è assemblato alla macchina o al trattore dall’operatore stesso al fine di modificarne la funzione o apportare una nuova funzione, nella misura in cui tale attrezzatura non è un utensile;
Esempi:Macchine operatrici agricole (portate, semi portate, trainate): spandiconcime, irroratrici, aratri, erpici, trinciatrici, ecc.
Il fabbricante dell’attrezzatura intercambiabile deve assicurare che lacombinazione dell’attrezzatura intercambiabile e della macchina di base acui l’attrezzatura è destinata soddisfi tutti i requisiti essenziali di salute esicurezza di cui all’allegato I e deve effettuare l’opportuna procedura divalutazione della conformità.
Marcatura CE, dichiarazione di conformità, fascicolo tecnico.
CONFORMITÀ delle MACCHINE/ATTREZZATURE
QUALI STRUMENTI PER IL FABBRICANTE?
LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE NORME ARMONIZZATE
Cioè
Norme pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea e recepite da ciascuno Stato Membro che forniscono
la presunzione di conformità alla direttiva macchine per i requisiti trattati dalla norma stessa
La sorveglianza del mercato nel settore delle macchine agricole e forestali
Principali tipologie di macchine oggetto di sorveglianza:
- Carridesilatori
- Rotoimballatrici
- Trinciatrici
- Motocoltivatori/Motozappatrici
- Macchine semoventi
- Spaccalegna a cuneo
- Spandiconcime
- Retroescavatore
- Decespugliatori articolati
La sorveglianza del mercato nel settore delle macchine agricole e forestali
Carenze riscontrate (r.e.s. segnalati):
- Carridesilatori: r.e.s. 1.3.8.2 “Protezione elementi mobili dilavorazione”
- Rotoimballatrici: r.e.s. 1.3.7 e 1.1.4.1 “Protezione elementi mobili”
- Trinciatrici: r.e.s. 1.3.3. “Rischi dovuti alla proiezione di oggetti”
- Motocoltivatori/Motozappatrici: 1.1.2 “Principi di integrazione dellasicurezza” e 1.2.2 “Dispositivi di comando”
- Macchine semoventi: 3.2.2 “Sedili” e 3.4.3 “Ribaltamento erovesciamento laterale”
- Spaccalegna a cuneo: 1.4.1, IV trattino “Requisiti generali dei ripari”
- Spandiconcime: 1.3.7 “Rischi dovuti agli elementi mobili”, 1.3.8.2“Elementi mobili che partecipano alla lavorazione“ e 1.4.2.1 “Ripari fissi”
- Retroescavatore: 1.3.9 “Rischi di movimenti incontrollati”
- Decespugliatori articolati: 1.3.3 “Rischi dovuti alla proiezione di oggetti”
CARRI TRINCIA MISCELATORI
Il problema era legato alla vecchia norma EN 703 Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati – Sicurezza del 1996
• 3.7 Dispositivo di miscelazione
• 3.7.1 Protezione contro i contatti con le parti mobili
• La macchina deve essere progettata in maniera tale che siano
rispettate le distanze di sicurezza conformi ai requisiti dei prospetti
1, 3, 4 e 6 della EN 294:1992 quando gli organi di desilamento
sono in posizione bassa.
• In caso contrario, la macchina deve essere provvista di un
comando ad azione mantenuta, progettato o protetto in modo tale
che gli organi non possano muoversi senza una manovraintenzionale.
CARRI TRINCIA MISCELATORI
In pratica in posizione sollevata degli organi di desilamento (fresa rotativa 1)
Si aveva gli organi di miscelazione (2) completamente accessibili.
le macchine immesse sul mercato o messe in servizio a partire dal 25 ottobre 2000devono essere rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza 1.3.7 e 1.3.8 dell’allegato Ialla direttiva 98/37/CE (sostituita oggi dalla direttiva 2006/42/CE).Un riferimento tecnico per soddisfare tali requisiti è il par. 5.6.1.2 della EN 703pubblicata in data 1 novembre 2004 (oggi sostituita da quella del 2010)Al punto 5.6.1.1 GeneralitàOmissis……..
In posizione aperta, si applicano i requisiti del punto 5.6.1.2.5.6.1.2 Macchina con utensili di taglio e di caricoPer assicurare la protezione dell’operatore contro i pericoli di impigliamento e ditrascinamento causati dal dispositivo di miscelazione e/o di trinciatura in movimento equando gli utensili di taglio e di carico non sono in posizione chiusa, devono essereadottate le soluzioni seguenti:- non deve essere possibile far funzionare il dispositivo di miscelazione e/o di trinciatura, oppure- il dispositivo di miscelazione e/o di trinciatura deve essere attivato solamente attraverso un comando ad azione mantenuta, oppure- durante il sollevamento e l’abbassamento degli utensili di taglio e di carico, il rispetto delle distanze di sicurezza fornite nei prospetti 1, 3, 4 e 6 della EN 294:1992 deve essere garantito da un dispositivo di protezione (per esempio parete mobile).
CARRI TRINCIA MISCELATORI
CARRI TRINCIA MISCELATORI
Al fine di garantire il rispetto del requisito è possibile installare nella catena ditrasmissione della potenza dall’albero cardanico alle coclee di miscelazione undispositivo di disaccoppiamento che, quando gli utensili di taglio e di cariconon sono in posizione abbassata, interrompe il movimento delle coclee alrilascio delle leve di azionamento degli organi di taglio o di carico. In figura èmostrato un disaccoppiatore di tipo meccanico comandato idraulicamenteposto immediatamente a valle dell’albero cardanico.
a) esempio di disaccoppiatore b) sensore di posizione
Esempio di adeguamento mediante disacoppiatore.
CARRI TRINCIA MISCELATORI
Al fine di garantire il rispetto del requisito è possibile installare una paretemobile (vedi figura) che si alza e si abbassa seguendo il movimento degliutensili di taglio e di carico. La parete mobile scorre lungo apposite guide posteai lati dell’apertura posteriore ed è spinta verso il basso dal braccio fresadurante l’abbassamento dello stesso. In fase di innalzamento del braccio fresa,il ritorno in posizione alzata della parete mobile è reso possibile dalla presenzadi apposite molle. In tutte le posizioni della parete mobile deve essere garantitoil rispetto delle distanze di sicurezza.
Parete mobile
Parete mobile
a) b)
CARRI TRINCIA MISCELATORI
ROTOIMBALLATRICI
I principali costituenti che risultano interessanti dal punto di vistaantinfornunistico sono:
• il pick-up per la raccolta del foraggio• l’infaldatore• la camera di imballatura• il giunto di frizione e il bullone di sicurezza• il dispositivo di espulsione della balla
Il pick – up
È un tamburo rotante su asse orizzontale dotato all’estremitàradiale di denti metallici per il sollevamento e l’invio del foraggionella successiva camera di imballatura. Il pick-up deriva ilmovimento, tramite un sistema di pignoni e catene dal sistemacinematico generale della macchina collegato direttamente algiunto cardanico del trattore. Il senso di rotazione è inverso aquello di avanzamento della macchina.
L’infaldatore
Posto tra il pick-up e gli organi della camera di compressionestrutturalmente è costituito da un piccolo rullo sulla cui superficiesono montati degli organi metallici di presa del materiale.Ha la specifica funzione di facilitare l’ingresso del materiale nellacamera di imballatura.
Requisiti per rotoimballatrici
Secondo quanto stabilito dalla norma EN 704:1999 (in vigore fino al 30/06/2011) glielementi di raccolta e di alimentazione che possono essere fermati da uningolfamento devono essere forniti di:
•dispositivo inversore controllato dalla stazione di guida per mezzo di un comandoad azione mantenuta;
Oppure
•dispositivo inversore azionato manualmente facilmente accessibile da terra o dauna piattaforma di lavoro. Nel caso sia meccanicamente possibile azionare questodispositivo inversore mentre la macchina sia azionata deve essere fornita una frizionedi sovraccarico sonora di arresto;NOTA: il suono emesso dalla frizione quando è sovraccarica è inteso comeavvertimento all’operatore che egli deve scollegare l’alimentazione prima di qualsiasiintervento
e/oppure
•dispositivo che impedisca a questi dispositivi alimentatori di essere riavviati dopoil blocco senza una azione volontaria eseguita dall’operatore (per esempio unbullone di sicurezza, un limitatore di torsione)
Il giunto di frizione e bullone di sicurezza
Le rotoimballatrici sono generalmente dotate di meccanismi di bloccodella catena di trasmissione del moto nel caso di presenza di materiali(sassi, rami ecc.) ad elevata resistenza o nel caso di ingolfamento deisistemi di alimentazione.Il giunto di frizione, posto tra l’albero cardanico e la catena cinematicadella macchina operatrice, è il sistema maggiormente utilizzato econsiste in un complesso dispositivo a molle adeguatamente tarato chedisinserisce temporaneamente il movimento degli organi di raccoltaquando è raggiunta una coppia massima resistente. L’accoppiamentodegli organi si reinserisce automaticamente ed istantaneamente alcessare dell’ingolfamento.La soluzione a bullone di sicurezza rappresenta invece un sistema afrattura che al raggiungimento della coppia massima cede disinserendoil moto della catena cinematica in maniera definitiva. Per ripristinare ilmovimento è necessario sostituire il bullone. Il bullone di sicurezzapresenta una resistenza di circa 80 – 100 kg.
ROTOIMBALLATRICI
Requisiti per rotoimballatrici
A partire dal 01/07/2011 la norma EN 704:1999 è statasostituita dalla norma EN 4254-11:2010 che prevede che glielementi di raccolta e di alimentazione che possono esserefermati da un ingolfamento devono essere forniti di:
un dispositivo che previene il riavvio di questi elementi senzaun’azione intenzionale dell’operatore dopo chel’ingolfamento è stato eliminato (per esempio un sistema direset del limitatore di coppia, un sistema di reingaggio dellapresa di potenza, un dispositivo disaccoppiatore).
L’uso da solo del bullone di frattura non garantisce il rispetto di questo requisito.
ROTOIMBALLATRICI
Protezione degli elementi mobili
Nella zona anteriore della macchine, se presenti mezzi di accesso osupporti che possano avere la medesima funzione, deve essereverificata la non accessibilità alle cinghie, ed ai relativi rulli, impiegateper la compressione delle balle.
ROTOIMBALLATRICI
Motocoltivatori / motozappatrici
Motocoltivatori / motozappatrici
I movimenti della macchina e l'azionamento degli utensili di lavoro devono
essere possibili solo agendo sui comandi ad azione sostenuta che devono
essere localizzati sulle stegole.
I comandi ad azione sostenuta non devono sporgere dalla estremità delle
stegole.
La macchina o gli utensili non devono porsi in movimento a meno che
l'operatore sia in grado di afferrare contemporaneamente il comando e le
stegole.
Con l’emendamento A4 del 1/01/2011, richiesto dall’Italia, la norma EN 709
è richiama la necessità che il rilascio del comando ad azione mantenuta non
deve determinare lo spegnimento del motore ma unicamente l’arresto degli
utensili e delle ruote.
Retromarcia
In tutte le macchine provviste di retromarcia, non deve essere possibile
passare direttamente dalla marcia in avanti alla retromarcia.
In caso di motocoltivatori e motozappatrici con ruote motrici non deve essere
possibile far funzionare simultaneamente gli utensili di lavoro e la
retromarcia (per esempio per mezzo di un blocco meccanico sulla
retromarcia).
Motocoltivatori / motozappatrici
Inoltre per evitare l’azionamento accidentale del comando ad azione
mantenuta, questo deve ad esempio deve richiedere due differenti azioni per
poter essere attivato
Motocoltivatori / motozappatrici
NO
NO
MOTOCOLTIVATORIVelocità di avanzamento
Con la pubblicazione dell’emendamento A4:2009 la velocità di
avanzamento è considerata compatibile con l’andatura del conducente
quando non eccede gli 8 km/h.
Esempi di macchine non conformi con cofano posteriore apribile
FALCIATRICI - TRINCIATRICI
Protezione dalla proiezione di materiale diverso dalle parti della
macchina
La falciatrice deve essere dotata di un dispositivo protettivo che
prevenga proiezioni di materiale così che le prove di lancio pietre siano
soddisfatte.
Questo dispositivo protettivo può essere per esempio un telo, un riparo
rigido non perforato, catene o strisce di gomma. Nel caso in cui questo
dispositivo sia costituito da un telo, questo deve soddisfare alcuni
requisiti di resistenza e di usura.
La protezione laterale può essere realizzata mediante gonne collegate
sulle loro parti superiori.
FALCIATRICI - TRINCIATRICI
Alla luce di alcuni infortuni avvenuti risulta di fondamentale importanza
il dispositivo di protezione contro lanci di materiale oltre che a
componenti della macchina.
Tali infortuni si sono verificati per la proiezione di parti di lame a seguito
di rottura per urto degli stessi contro pietre o materiale dotato di
elevata resistenza meccanica
Per garantire la protezione contro lanci di materiali oltre che a
componenti della macchina, la norma UNI EN 745:2010 al punto 4.3
prevede l’applicazione di un dispositivo di protezione che può anche
essere un telo purché in possesso dei requisiti di cui al punto 5.2 “prove
dei teli di protezione” della suddetta norma.
FALCIATRICI - TRINCIATRICI
Esempi di parti di lame spezzate e proiettate verso l’esterno
FALCIATRICI - TRINCIATRICI
A seguito dell’attività di ricerca, sono stati incrementati i livelli di
accettazione dello standard come segue:
Tearing resistance test
Longitudinal and cross force: da 3.000 N a 6.000 N (9000
N se v >90 m/s)
Perforation resistance test
perforation force: from 1.000 N to 2.500 N (4000 N se v >
90 m/s)
perforation energy: from 8 Nm to 24 Nm (40 Nm se v >90
m/s)
FALCIATRICI - TRINCIATRICI
Macchine per lo spandimento di concimi granulati (Spandiconcime)
SPANDICONCIME
Le caratteristiche tecniche che devono essere possedute dalle macchine
sono differenti a seconda della data di immissione sul mercato o di
messa in servizio:
• Le macchine immesse sul mercato o messe in servizio prima del
18 dicembre 2008 avevano come riferimento tecnico la norma
EN 14017 versione 2005;
• Le macchine immesse sul mercato o messe in servizio a partire
dal 18 dicembre 2008 hanno come riferimento tecnico la norma
EN 14017: 2005 + A1 del 2008.
L’emendamento A1 è stato richiesto dall’Italia a seguito di infortuni
avvenuti per contatto non intenzionale con gli organi di distribuzione.
Riferimenti normativi
Organi di distribuzione
Protezione contro contatti non intenzionali con gli organi di distribuzione
Le macchine devono essere progettate o protette in maniera tale che ogni contatto
non intenzionale con gli organi di distribuzione, frontalmente, posteriormente e ai
lati sia evitato (es. una barriera o parte di macchina). Questo requisito non si applica
per quelle macchine con gli organi distributori che derivano il movimento per effetto
del contatto di una ruota sul terreno.
Per quelle macchine dove l’altezza di lavoro (h) in accordo a quanto indicato nel
libretto d’uso e manutenzione è inferiore a 1500 mm dal terreno, la protezione
deve essere ottenuta per mezzo di:
• Un distanza orizzontale tra il lato della tramoggia o parti strutturali dellamacchina, ad una altezza di 1500 mm, e la traiettoria del bordo degliorgani di distribuzione di:
• 200 mm minimo nel caso di distributori rotanti;o• 50 mm minimo nel caso di distributori oscillanti.
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
prima del 18 dicembre 2008
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
prima del 18 dicembre 2008
• una barriera localizzata sopra gli organi di distribuzione in maniera tale da
garantire il rispetto delle dimensioni fornite in figura e in tabella. In più, le
dimensioni (h + y) non devono eccedere i 1500 mm
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
prima del 18 dicembre 2008
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
Per quelle macchine dove l’altezza di lavoro (h) in accordo a quanto indicato nel libretto d’uso e
manutenzione è superiore a 1 500 mm dal terreno, la protezione deve essere ottenuta per con una barriera
localizzata al disotto degli organi di distribuzione in maniera tale da garantire il rispetto delle dimensioni
fornite in figura e in tabella.
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
prima del 18 dicembre 2008
In particolare, per macchine che presentano altezza di lavoro inferiore ai 1500
mm dal terreno l’emendamento richiede:
• la presenza di una barriera localizzata al di sopra dei dispositivi di
distribuzione e posizionata in maniera tale da rispettare le distanze X e le
quote Y di cui alla figura 1 e tabella 2. La somma di h e Y deve in ogni caso
essere inferiore ai 1500 mm
1 - distributore oscillante
2 - distributore ruotante
3 - barriera
4 - terreno
h – massima altezza di lavoro
x - distanza orizzontale tra
l’estremità dei componenti di
distribuzione e la barriera
y - distanza verticale tra
l’estremità dei componenti di
distribuzione e la barrieraFig. 1 – Protezione attraverso l’uso di una barriera per
macchine che hanno un’altezza di lavoro inferiore
a 1500mm – senza sovrapposizione orizzontale
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
a partire dal 18 dicembre 2008
Tabella 2 - distanza tra l’estremità dei componenti di distribuzione
e la barriera - senza sovrapposizione orizzontale
Distanza orizzontale
mm
Distanza verticale
mm
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
a partire dal 18 dicembre 2008
• una barriera localizzata al di sopra dei dispositivi di distribuzione e posizionata
in maniera tale da rispettare le distanze di cui alla figura 2 e tabella 3. In questo
caso deve essere anche garantita, ad un’altezza di 1500mm, una
sovrapposizione orizzontale tra il lato della tramoggia o il telaio strutturale della
macchina, e la traiettoria più esterna degli organi di distribuzione di pari a:
• 200 mm in caso di distributori ruotanti; o
• 50 mm in caso di distributori oscillanti.
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
1 - distributore oscillante
2 - distributore ruotante
3 - terreno
4 - barriera
h – massima altezza di lavoro
x - distanza orizzontale tra
l’estremità dei componenti di
distribuzione e la barriera
y - distanza verticale tra
l’estremità dei componenti di
distribuzione e la barrieraFig. 2 – Protezione attraverso l’uso di una barriera per
macchine che hanno un’altezza di lavoro inferiore
a 1500mm – con sovrapposizione orizzontale
4
La somma di h e Y deve in entrambi i casi essere inferiore ai 1500 mm
Distanza orizzontale
mm
Distanza orizzontale
mm
Tabella 3 - distanza tra l’estremità dei componenti di distribuzione
e la barriera - con sovrapposizione orizzontale
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
Protezione degli organi di alimentazione
Per assicurare la protezione degli operatori contro contatti non intenzionali con l’agitatore e/o
la coclea di alimentazione quando vi è un pericolo di trascinamento o di intrappolamento
rischio di trascinamento e le macchine devono essere progettate in modo tale che gli organi di
alimentazione non possano essere raggiunti da qualsiasi parte della tramoggia.
Per quelle macchine in cui gli organi di alimentazione non derivano il movimento dall’azione di
una ruota a contatto con il terreno, la tramoggia deve essere dotata di una griglia che presenti
le seguenti caratteristiche:
• fissa (in accordo con 3.25.1 della EN ISO 12100-1:2003); o
• che rimane attaccata alla macchine quando aperta (per esempio con l’utilizzo di una
cerniera) e automaticamente bloccarsi in posizione di chiusura senza l’uso di attrezzi che
sono necessari alla sua apertura; o
• una combinazione di questi due tipi di griglie. Le aperture sulla griglia e la loro
localizzazione devono essere conformi con le distanze di sicurezza di cui alle tabelle 1, 3,
4 e 6 della EN 294:1992 in posizione di chiusura.
Macchine per lo spandimento di concimi granulati
Leonardo Vita
leonardo.vita@ispesl.it
MACCHINE SEMOVENTI
Il pericolo di ribaltamento
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
Norme di riferimento Pericolo Soluzione fornita dalla
norma
UNI EN 632 Macchine agricole Mietitrebbiatrici e macchine per la raccolta del Foraggio Sicurezza
15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione; DLV)
non trattato
UNI EN 690 Macchine agricole Spandiletame Sicurezza
15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (spazio vitale DLV)
non trattato (rilevante solo per macchine semoventi)
UNI EN 706 Macchine agricole Potatrici per vigneto Sicurezza
15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione; DLV)
non trattato (rilevante solo per macchine semoventi)
UNI EN 707 Macchine agricole Spandiliquame Sicurezza
15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione: DLV)
non trattato (rilevante solo per macchine semoventi)
UNI EN 745 Macchine agricole Falciatrici rotative e trinciatrici Sicurezza
15.3 Pericoli dovuti a rovesciamento (spazio vitale DLV)
non trattato (rilevante solo per macchine semoventi)
UNI EN 907 Macchine agricole e forestali Irroratrici e distributori di concimi liquidi
15.3 rovesciamento (spazio vitale DLV)
non trattato (rilevante solo per macchine semoventi)
UNI EN 13118 Macchine agricole Macchine per la raccolta delle patate Sicurezza
15.3 Pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione; DLV)
on trattato (rilevante solo per macchine semoventi)
UNI EN 13140 Macchine agricole Macchine per la raccolta delle barbabietole da zucchero e da foraggio Sicurezza
15.3 Pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione: DLV)
non trattato (pertinente solo alle macchine semoventi)
Il pericolo di ribaltamento per le macchine semoventi è contemplato dalle
principali norme di carattere costruttivo.
Tuttavia tali norme non trattano il pericolo in questione.
Lo standard internazionale ISO 8082: 2003 “Self-propelled machinery for
forestry – Roll-over protective structures – Laboratory tests and
performance requirements” fornisce indicazione per le prove da effettuare
su strutture di protezione per macchine semoventi ad uso esclusivamente
forestale.
Il pericolo di ribaltamento
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
L’INAIL ha attivato una specifica ricerca finalizzata allo studio del pericolo
di ribaltamento trasversale e/o longitudinale nelle macchine agricole
operatrici semoventi, ed alla individuazione delle misure di sicurezza da
intraprendere in relazione alle normali condizioni di utilizzo ovvero alle
condizioni di utilizzo ragionevolmente prevedibili.
Procedura per la valutazione e la riduzione del rischio di ribaltamento
Effettiva presenza del rischio di ribaltamento
Livello di autoprotezione della macchina semovente
Strutture di protezione in caso di ribaltamento
Il pericolo di ribaltamento
Dip
art
imento
Tecnolo
gie
di Sic
ure
zza
Per stabilire la tendenza al ribaltamento delle macchine semoventi è in
linea di principio possibile impiegare l’Angolo Statico di Ribaltamento (ASR).
Tale angolo può essere valutato:
• analiticamente, mediante il rapporto
della semi-carreggiata e dell’altezza del
baricentro da terra
• sperimentalmente, mediante una
piattaforma ribaltabile strumentata allo
scopo
Se la macchina semovente presenta un Angolo Statico di Ribaltamento
(ASR), valutato analiticamente o sperimentalmente, superiore ad un
definito Angolo Limite di Ribaltamento (ALR), il rischio di ribaltamento
non è rilevante e di conseguenza non sono necessarie strutture di
protezione e sistemi di ritenzione del conducente.
Il pericolo di ribaltamento
L’autoprotezione della macchina è garantita dalla presenza di punti duri in
grado di resistere alle sollecitazioni cui è sottoposta la macchina in caso di
rovesciamento.
Tali punti duri dovranno essere disposti sulla struttura della macchina in
modo da individuare il piano fittizio del terreno.
Perché la macchina possa definirsi autoprotetta è necessario che il piano
fittizio del terreno non invada il volume di sicurezza dopo che i punti duri
sono stati sottoposti ad una forza normale a tale piano.
1° punto duro
2° punto duro
3° punto duro
Il pericolo di ribaltamento
Nel caso in cui il rischio di ribaltamento sia accertato e la macchina non
abbia caratteristiche tali da essere definita autoprotetta, è necessario
installare una struttura di protezione contro il rischio di ribaltamento ed un
sistema di ritenzione del conducente.
Per poter effettuare una prima valutazione delle caratteristiche di
resistenza delle cabine attualmente installate sulle macchine semoventi e
un primo dimensionamento delle strutture di protezione contro il rischio di
ribaltamento è stato impiegato il metodo agli elementi finiti (FEM).
In tali simulazioni, stante l’assenza di specifiche norme di riferimento,
secondo un principio di assimilazione tecnica, è stata riprodotta la
sequenza dei carichi, i valori minimi di energia da assorbire e forza da
applicare ed il volume di sicurezza in accordo con quanto indicato nella ISO
8082: 2003 e nelle principali norme armonizzate applicabili alle macchine
movimento terra (EN 13510:2002)
Il pericolo di ribaltamento
L’INAIL è coinvolto nel nuovo tema di lavoro indetto dal CEN per
la definizione di una norma tecnica armonizzata riguardo la
protezione dell’operatore in caso di capovolgimento nelle
macchine semoventi.
In molti casi, a seguito dell’attività di sorveglianza del mercato, la
protezione dell’operatore è stata ottenuta installando una struttura di
protezione after markert.
Il pericolo di ribaltamento
Attualmente è in fase di stesura la norma EN 12631 articolata in
due parti. La prima parte definisce la metodologia di valutazione
del rischio, la seconda parte prevede i metodi di prova in funzione
della riduzione del rischio scelta (stabilità, autoprotezione,
struttura ROPS).
La norma, in analogia a quanto già fatto per le macchine
movimento terra dal CEN/TC 151, dovrà essere articolata in
maniera tale da includere nel suo campo di applicazione le
differenti tipologie di macchine semoventi per uso agricolo.
Tale necessità è stata anche condivisa da tutti i costruttori di
macchine semoventi aderenti all’UNACOMA (Unione Nazionale
costruttori Macchine Agricole).
SPACCALEGNA A CUNEO
I comandi manuali devono essere a due mani del tipo ad azionemantenuta (il processo di taglio si arresta se è rilasciato uno dei duecomandi).Deve essere impossibile azionare simultaneamente entrambi icomandi manuali con una mano, un braccio o con altre parti delcorpo.
Purtroppo tale requisito spesso non è rispettato e vi è la possibilitàdi azionare i comandi con una sola mano o con un solo braccio.
SPACCALEGNA A CUNEO
RETROESCAVATORI
RES “1.3.9 Rischi di movimenti incontrollati” Spesso non è presente nessun tipo di staffatura rigida integrata all’attrezzatura che eviti un movimento incontrollato della stessa rispetto al trattore. In pratica il solo collegamento mediante l’attacco a tre punti non assicura la stabilità della macchina (attrezzatura intercambiabile) in tutte le condizioni d’uso previste dal fabbricante poiché un impatto della benna su terreno duro può comportare (a causa della pressione verso il basso esercitata al suolo dalla benna) la rotazione del retroescavatore sull’asse dell’attacco a tre punti con conseguente possibile rischio di schiacciamento dell’operatore tra parti del retroescavatore stesso ed il trattore a cui esso è collegato.
QUALI PRIORITÀ di PREVENZIONE?
MIGLIORAMENTO DEI REQUISITI DI SICUREZZA DELLE
MACCHINE DI PRIMA IMMISSIONE SUL MERCATO
ADEGUAMENTO DEL PARCO MACCHINE ESISTENTE
INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO
QUALI PRINCIPALI INTERVENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI?
MIGLIORAMENTO DELLE NORME TECNICHE DI PRODOTTO
(Norme armonizzate a livello europeo)
ADEGUAMENTO DELLE MACCHINE AGRICOLE
Riferimento legislativo: Allegato V al D.Lgs. 81/08 per le
macchine costruite antecedentemente al 21 settembre 1996
e prossimamente la REVISIONE delle macchine agricole
ACCORDO STATO, REGIONI E PROVINCIE AUTONOME PER
L’ABILITAZIONE ALL’USO DELLE ATTREZZATURE DI
LAVORO
MIGLIORAMENTO DEI REQUISITI DI SICUREZZA DELLE
MACCHINE
Miglioramento delle norme tecniche (armonizzate)che
definiscono lo stato dell’arte dei requisiti di sicurezza
delle macchine
MACCHINE NUOVE DI PRIMA IMMISSIONE SUL
MERCATO SICURE
ADEGUAMENTO MACCHINE ED ATTREZZATURE
DIVERSI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DA INAIL
LINEE GUIDA ADEGUAMENTO TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI CON STRUTTURE DI
PROTEZIONE IN CASO DI CAPOVOLGIMENTO
LINEE GUIDA ADEGUAMENTO TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI CON CON PIANALE DI
CARICO (MOTOAGRICOLE) CON STRUTTURE DI PROTEZIONE IN CASO DI
CAPOVOLGIMENTO
LINEE GUIDA (Documento Tecnico) ADEGUAMENTO TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI AI
PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL’ALLEGATO V
D.LGS. 81/08
LINEA GUIDA ADEGUAMENTO CARRI TRINCIA MISCELATORI DESILATORI AI PERTINENTI
REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL’ALLEGATO V D.LGS. 81/08
LINEA GUIDA (Documento Tecnico) ADEGUAMENTO MOTOCOLTIVATORI E MOTOZAPPATRICI
AI PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL’ALLEGATO V D.LGS. 81/08
NOVITÀ 2013
LINEA GUIDA (Documento Tecnico) ADEGUAMENTO MOTOCOLTIVATORI E MOTOZAPPATRICI AI
PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL’ALLEGATO V D.LGS. 81/08
INDIVIDUA SOLUZIONI TECNICHE RIGUARDO:
- Protezione contro il contatto non intenzionale con parti in
movimento
- Sistema di avviamento
- Identificazione dei comandi manuali
- Comandi ad azione mantenuta
- Retromarcia
- Protezione degli utensili per la lavorazione del terreno
- Protezione dalle superfici calde
Circolare n. 41 del 25 ottobre 2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali
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Linee Guida e Documenti Tecnici Prodotti da INAIL Dipartimento Innovazione Tecnologica
Linee Guida e Documenti Tecnici Prodotti da INAIL Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Linee Guida e Documenti Tecnici Prodotti da INAIL Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Obblighi dei rivenditori
VIETATA LA VENDITA , IL NOLEGGIO DI
ATTREZZATURE DI LAVORO (MACCHINE)
NON RISPONDENTI ALLE DISPOSIZIONI
LEGISLATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SALUTE
E SICUREZZA SUL LAVORO.
• (art.23 c.1 D.Lgs. 81/08)
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