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CRETA: CENNI STORICI

CRETACENNI STORICI

La civiltà cretese va dal 2500 circa a.C al 1100 a.C.

Comprende quattro periodi:

Periodo prepalaziale 2500-2000 a.C.

Periodo protopalaziale 2000-1700 a.C.

Periodo neopalaziale 1700-1400 a.C.

Periodo postpalaziale 1400-1100 a.C.

CRETA: MAPPA

GEOGRAFIA

Città stato cretesi lungo la costa senza mura difensive governate da re-sacerdote

Talassocrazia (dominio sul mare) Contatti con Medio Oriente e Egitto

OMERO

Palazzo di Cnosso, XV sec. a.C.

Vasto complesso a pianta quadrangolare sviluppatosi per ampliamenti successivi e caratterizzato da una struttura apparentemente caotica, che ha forse dato origine al mito del labirinto di Dedalo.

Intorno a un ampio cortile si disponevano il quartiere di rappresentanza con la cosiddetta Sala del Trono, interamente ricostruita da Evans, e i magazzini a ovest, la zona residenziale a est, l'ingresso monumentale a sud e le stanze di servizio a nord.

Palazzo di Cnosso: sede del potere politico, economico, religioso e civile. Le stanze erano raggruppate per funzioni (rappresentanza, abitazione, servizio). I muri erano costruiti con blocchi di pietra e mattoni crudi, ma notevole era anche la presenza del legno. Gli impianti idraulici erano avanzatissimi. Vi si conservavano le derrate alimentari. Le doppie pareti realizzavano una sorta di condizionamento negli stessi magazzini colmi di casse e di grandi vasi in cui si stipavano le merci.

Magazzino pieno di pithoi, le grandi giare decorate con motivi di corde a rilievo che servivano a contenere il vino e l'olio prodotti sull'isola. I magazzini erano ambienti a pianta allungata

La colonna minoica

Capitello a toro: capitello che ha la forma di un solido a pianta circolare, detto toro, con le pareti

laterali convesse (a profilo semicircolare)

Fusto: rastremazione inversa

Base (di pietra a sezione circolare)

Le pareti dei palazzi cretesi erano riccamente affrescate con colori molto vivaci.

Tra i soggetti: scene di corte, danza, musica, cerimonie, giochi e gare sportive.

Pesanti integrazioni dei restauri del Primo Novecento hanno completato anche parte dell'architettura

Sala del Trono

Le pitture si adattano ai vari ambienti: nelle sale più grandi campeggiano grandi affreschi, cortei di figure accompagnano le pareti dei corridoi, decorazioni varie ravvivano le mura dei portici

Sala della regina

Non c'è monumentalità né resa volumentrica. Tinte piatte, vivace policromia

H 86cm

- Pose e gesti eleganti, - Figure lineari e sinuose, - Forti contrasti cromatici,- Gusto ornamentale di vesti e acconciature, - Colore diverso per pelle di donne e uomini, - Dinasmismo della scena (schiena arcuata e gambe dell'acrobata)

Taurokatapsìa

“Le dame in blu”

Testimonianza sulla moda delle donne cretesi, che usavano raccogliere i capelli con lunghe forcine di metallo e preziosi fili di perle (ca. 1600 a.C.)

“Principe dei gigli” ca. 1550 a.C.

Principe incoronato da un serto di gigli, fiori sacri ai Minoici che li consideravano simbolo di regalità

“Uccello azzurro tra i fiori” ca. 1550 a.C.

Nel palazzo, sono presenti dei simboli come le doppie asce e le corna di consacrazione, una sorta di ara sul cui ripiano si levano ai lati due corna bovine stilizzate. D’altronde, il toro e altri animali sarebbero dei simboli importanti nella religione cretese.

NON SOLO CNOSSO: SANTORiNi

Profonda vitalità

Maggiore libertà di concezione

e di disegno rispetto a pitture di Cnosso

Akrotiri era un'antica città portuale a sud

nell'isola di Thera, oggi Santorini.

Distrutta e sepolta dall'eruzione del vulcano,

è tornata alla luce nel 1967 grazie agli scavi

archeologici. Proprio a causa del deposito

delle ceneri vulcaniche sulla città si sono

conservati edifici, affreschi e ceramiche,

motivo per cui viene anche chiamata

la “Pompei dell'Egeo”.

Le scimmie azzurre, ca. 1500 a.C.

Akrotiri

Le scimmie azzurre, ca. 1500 a.C.

Pugili, ca. 1500 a.C.

Le immagini sono di grande vivacità e

comunicano una sensazione di grande

freschezza e verità.

Raccoglitrici di Croco

(fiori di zafferano)

Dea dei serpenti, XVII sec. a.C.H 34 cm. Ceramica dipinta e smaltataIraklion (Creta), Museo archeologico

Statuetta votiva.

Divinità femminile legata alla fertilità, maforse anche alla sfera funeraria.La dea indossa la classica gonna lunga a balze e un corpetto che le lascia scopertoIl seno. Nelle mani alzate stringe due serpenti (simboli della terra ma anche portatori di morte). Al di sopra del copricapo largo e schiacciatoè talvolta posto un piccolo gatto.

Queste statuette votive sono state rinvenute nei “Depositi del Tempio” (in realtà tombe).

Stile di Kamares Nel periodo protopalaziale la tecnica degli artigiani cretesi si era

talmente affinata che essi riuscivano a produrre ceramiche dalle pareti sottilissime

dette “a guscio d’uovo” proprio per questa caratteristica. Colori usati maggiormente

sono giallo, rosso e bianco su sfondo nero. Decorazioni geometriche (linee curve,

spirali e cerchi) cui partecipano eventuali elementi naturalistici.

Pithos(vaso di terracotta a forma di tronco dicono rovesciato)

Pythos in stile Kamares, circa 1800 a.C., terracotta, h 50cm Da Festo

Brocca in stile Kamares, circa 1900-1700 a.C., terracotta

Decorato con elegante motivo a festoni spiraliformi su fondo nero

Cratere a decorazione plastica, circa 1800 a.C., terracotta, h 45,50cmSpesso alla pittura si univa l'ornamentazione plastica, cioè arilievo, realizzata tramite la tecnicadell'incollatura, consistente nell'aggiungere sulla superficie deivari recipienti ceramici degli elementitridimensionali, anch'essi colorati.

Ne è un esempio questo cratere proveniente da Festo.

Il cratere è un recipiente dal corpo ampio e la bocca larga, utilizzato per mischiare solitamente acqua e vino

Piede

Corpo

Ansa

Bocca

Prochous di stile vegetale, ca. 1700-1450 a.C., terracottaNella ceramica successiva prevalgono motivi floreali e animali. Si affermano lo stile vegetale e lo stile marinoProchous di stile vegetale. È decorata con ramoscelli ricchi di foglie di giunco stilizzate.

Brocca con polipo, ca. 1700-1400 a.C.

1

Stile marino (conchiglie, alghe, pesci e polipi).

Il corpo panciuto del recipiente dà

l'illusione dell'aprirsi dei tentacoli.

La decorazione naturalistica si basa

sull'uso delle linee curve e si adatta

alla forma del vaso, seguendo un

disegno molto dinamico. È rappresentato

un polipo che nuota nel fondale marino

e allarga i tentacoli tra alghe, coralli,

conchiglie. Le forme si dispongono

in modo molto libero. Non c'è una

rappresentazione realistica, la natura

è stilizzata, ma sono trasmessi con grande

sensibilità il movimento, la traparenza

dell'acqua, la spontaneità dell'animale.

La testa dell'animale, al centro, sembra guardare l'osservatore.

Rhython a testa di toro, ca. 1550-1500 a.C.Steatite (le corna in legno doratosono di restauro, in origine in oro)

Gli occhi in cristallo di rocca

Il Rhyton è una specie di boccaleper il vino, in terracotta, metallo o steatite, con bocca larga, corpotronco-conico e piede appuntito,spesso modellato con motivizoomorfi.

Era usato per le libagioni dotato difori sul collo e in corrispondenza delle narici, per immettere e versareliquidi.

Libagione: offerta sacrificale disostanze liquide in onore di dei e Defunti.

Vaso dei mietitori

Vaso dei mietitori

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