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DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti
a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione
VIII.223
:: indice SEZIONE VIII ::
VIII LA CENTRALITÀ DELLE “COMPETENZE”................................ VIII.224 VIII.1 PER UNA DEFINIZIONE DI “COMPETENZA” ...........................................VIII.226
VIII.1.1 Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (Modello EQF: 8 livelli di competenze)................................................................................................................. VIII.230 VIII.1.2 Competenze chiave di cittadinanza ............................................................ VIII.232 VIII.1.3 Competenze chiave per l’apprendimento permanente ............................... VIII.233
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a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione
VIII.224
VIII LA CENTRALITÀ DELLE “COMPETENZE”
DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti
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VIII.225
E’ stato affermato che le nuove organizzazioni del lavoro hanno tra i loro
fondamenti il concetto di integrazione:
delle fasi del ciclo produttivo;
delle funzioni di esecuzione, controllo, regolazione dei processi;
delle mansioni (insieme di compiti) affidate alla singola persona.
L’innovazione tecnologica, tecnica e scientifica, che ha permeato anche i
processi economici ha indubbiamente determinato la c.d. Knowledge Society
con un crescente sviluppo del lavoro intellettuale nelle organizzazioni,
accompagnato da profondi i processi di cambiamento organizzativo
caratterizzati da flessibilità e di un maggiore orientamento al mercato.
Quindi, si rileva il costante aumento delle attività erogate in un rapporto diretto
con la clientela: la customer satisfaction quindi è determinata dalla qualità
delle “relazioni” ed è influenzata dai comportamenti e dalle competenze
espresse dai lavoratori che interagiscono direttamente con il cliente.
Strumenti fondamentali per gestire queste situazioni e per supportare i
continui cambiamenti che le organizzazioni, grandi o piccole, devono
affrontare sono rappresentati dall’impegno, dall’iniziativa, dalla creatività e
dalla cooperazione delle persone.
“Nel caso dell'individuazione dei fabbisogni formativi, il principio da cui si deve partire per definire le competenze è quello della creazione e sviluppo delle condizioni di convenienza dell'investimento in apprendimento. La formazione non è un costo se ciò che produce ha un valore, cioè genera competenze dotate di un valore d'uso e di un valore di scambio sul mercato del lavoro. Affrontare l'analisi dei fabbisogni formativi implica dunque:
la definizione di “competenza”, funzionale alla finalità di rilevazione dei fabbisogni
l’approccio di rappresentare il lavoro in termini di sviluppo delle competenze
l’applicazione delle metodologie di osservazione che consentono di rilevare lo stato delle competenze e, in modo differenziato, fabbisogni.
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VIII.226
VIII.1 PER UNA DEFINIZIONE DI “COMPETENZA” Il termine "Competenza" deriva dal verbo latino competere, (da cum e petere
“chiedere, dirigersi a” (Dizionario Devoto-Oli,2005) che significa andare
insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad un obiettivo
comune, nonché finire insieme, incontrarsi, corrispondere, coincidere e
gareggiare.
Come è noto, cercare di dare una definizione univoca del concetto di
competenza è impresa ardua, poiché di questa nozione esistono molteplici
definizioni e categorizzazioni, strettamente dipendenti dalla disciplina cui si fa
riferimento (linguistica, psicologia, scienze dell'educazione, gestione delle
risorse umane), oppure dal contesto e dalla cultura in cui viene utilizzata (vi è
per esempio una specifica differenza di utilizzo della nozione di competenza
nella cultura anglosassone e in quella francofona).
Per questo motivo una definizione completa del concetto di competenza è
praticamente impossibile da presentare né è possibile essere esaustivi
rispetto alle diverse definizioni di questo termine (una ricerca del 2005 ne ha
evidenziate almeno una trentina).
Nell'ambito delle scienze della formazione o della gestione delle risorse
umane è data grande importanza alla contestualizzazione, ovvero al fatto che
una competenza è tale se attivata in un contesto specifico.
Guy Le Boterf1 ritiene la competenza “Un insieme, riconosciuto e provato,
delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e
combinati in maniera pertinente in un contesto dato”. Rappresentazioni,
conoscenze, capacità e comportamenti possono essere riassunti col termine
risorse, portandoci ad affermare che la competenza è una qualità specifica
del soggetto: quella di saper combinare diverse risorse, per gestire o affrontare in maniera efficace delle situazioni, in un dato contesto .
1 (Le Boterf, G., 1990, De la compétence: Essai sur un attracteur étrange, Les Ed. de l’Organisation).
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VIII.227
Rosario Drago (2000)2, d’altra parte, integra nella sua definizione una
considerazione inerente alla percezione delle competenze: “La competenza è
essenzialmente ciò che una persona dimostra di saper fare (anche
intellettualmente) in modo efficace, in relazione ad un determinato obbiettivo,
compito o attività in un determinato ambito disciplinare o professionale. Il
risultato dimostrabile ed osservabile di questo comportamento competente è
la prestazione o la performance".
Al di là delle numerose definizioni presenti in letteratura è possibile fissare
alcuni elementi condivisi e acquisiti nel dibattito:
• la natura dinamica e processuale della competenza poiché indica la
“mobilizzazione” delle proprie risorse in rapporto ad un contesto (Le
Boterf 1997);
• il significato meta-cognitivo poiché indica un agire combinatorio che
converte elementi più semplici in un livello di apprendimento e di
funzionamento “superiore”;
• il focus sul rapporto soggetto-contesto: ogni competenza è appresa
e agita da un soggetto in un contesto;
• il suo ruolo crescente e centrale nei modelli e strumenti intervento nei sistemi organizzativi (gestione per competenze, organizzazione
per competenze). Ciò indica che la competenza è un concetto di sistesi capace di dare una struttura significativa a fenomeni e categorie
di natura diversa (comportamenti, motivazioni, tratti, abilità, ecc.);
• l’esistenza di una componente tacita e di una esplicita nella
competenza.
2 (La nuova maturità – Rosario Drago – Centro studi Erickson – Aggiornamento 2000).
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VIII.228
Tenendo in considerazione i diversi autori che affrontano il concetto, così
come le diverse prospettive linguistiche, e fondandosi altresì sul modello
elaborato da Guy Le Boterf (concetto di competenza tripartita, 1990, 1998,
1999), si può categorizzare la nozione di competenza partendo dall‘idea che
essa debba necessariamente comprendere due componenti principali:
1) la disponibilità legata alla volontà e alla motivazione da parte di un individuo di combinare un insieme di risorse (in tedesco Teilkompetenzen) che possono comprendere variabilmente:
* saperi, ossia i saperi nel senso di conoscenze dichiarative settoriali e
disciplinari, in particolare nozioni e informazioni in corrispondenza al termine
francese “savoir“, ai termini inglesi di “know that“ e “know why“, al termine
tedesco “Fachkompetenz” (che risulta tuttavia essere un termine dal
significato ambiguo, poiché si potrebbe riferire sia ad un sapere che a un
saper fare di tipo settoriale in quanto il prefisso “Fach” significa “disciplinare,
settoriale”). Il termine “Fachkompetenz” viene quindi tradotto in italiano anche
con “competenza professionale” portando ad un problema concettuale o
slittamento categoriale (mescolamento dei livelli) in quanto essa è una parte
della competenza professionale (Berufskompetenz o berufliche Kompetenz)
che comprende pure Methoden- und Sozialkompetenz
* saper fare, ossia le capacità o le abilità nel senso soprattutto di metodi
lavorativi e di conoscenze procedurali corrispondenti al termine francese di
“savoir faire“, inglese di “know how“, tedesco “Methodenkompetenz” e
comprendenti schemi d‘azione in forme complesse, capacità cognitive e
metacognitive generali (percettive, intuitive, riflessive, analitiche, narrative, di
controllo, …), capacità di apprendimento e di elaborazione dell‘informazione
nonché di ragionamento, capacità di comunicazione e di azione sociale, di
decisione e di valutazione, capacità di far capo a risorse presenti e utilizzare
risorse disponibili.
* saper essere, ossia gli atteggiamenti inerenti l‘identità personale, sociale e
intellettuale strettamente legati a valori dal francese “savor être“, dal tedesco
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“Sozial- e Selbstkompetenz”. Ovvero agire in conformità con vari metodi in
diverse situazioni e comprende diverse attività dell'essere umano. Questo
considerando che Il comportamento umano deriva dai concetti detenuti da
esseri umani dell'universo e della vita umana, ed è legato alla visione della
vita.
2) la capacità di far ricorso, utilizzare e mobilizzare, combinare attivamente e creativamente le risorse disponibili (conoscenze, capacità e
attitudini) in maniera funzionale in contesti e situazioni nella realtà quotidiana,
ossia per padroneggiare casi o situazioni problematiche3.
Infatti la competenza si manifesta sempre in situazione, attraverso delle
prestazioni o dei prodotti (dal latino “merces” che significa “onorario per una
prestazione professionale”).
Le competenze non corrispondono quindi a una semplice sommatoria di
conoscenze, capacità o atteggiamenti, ma all’integrazione complessa di queste componenti che permette alla persona o all’individuo di svolgere compiti, affrontare situazioni problematiche, prendere decisioni e valutare il proprio agire (autovalutazione).
La possibilità di agire in modo competente è subordinata a fattori quali la
memoria, l’attenzione, la situazione, … 4
Inoltre le competenze sono variabili nel tempo e da individuo a individuo: infatti
persone diverse non utilizzano necessariamente le stesse risorse o
combinazione di esse per affrontare con successo la stessa situazione
problematica5.
3 (X. Roegiers citato da A. Foglia in AA-082-04 Individuare competenze apprendibili di diritto ed economia, IUFFP, Lugano, 2008). 4 (N. Chomsky, Enciclopedia Garzanti di filosofia, Milano, 1986, p. 152). 5 Secondo la visione tedesca che è presente e prevale nei vari documenti ufficiali della Confederazione Elvetica nonché nelle ordinanze per la formazione professionale di base, gli obiettivi di formazione o di apprendimento sono declinati sotto forma di competenze di varia natura: abbiamo le competenze professionali (intese come capacità di saper applicare le conoscenze o i saperi specifici ad una data professione), le competenze metodologiche (sapersi organizzare, consapevolezza) e infine le competenze sociali e personali (per esempio lavoro in team, quindi in relazione con colleghi e atteggiamenti di fronte p.es. ad un cliente). Generalmente la struttura e le voci delle ordinanze di tutte le professioni sono uguali.
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VIII.230
VIII.1.1 Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (Modello EQF: 8 livelli di competenze)
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006,
riproposta nel Documento tecnico connesso al Regolamento sull’
adempimento dell’obbligo di Istruzione - Decreto 22 agosto 2007 e la
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
del Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono
descritte come teoriche e/pratiche.
“Abilità” : indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte
come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
“Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità
e capacità personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte
in termini di responsabilità e autonomia.
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1: Lavorare o studiare sotto supervisione diretta in un contesto strutturato 2: Lavorare o studiare sotto supervisione diretta con una certa autonomia 3: Assumersi la responsabilità dello svolgimento di compiti sul lavoro e nello studio; adattare il proprio comportamento alle circostanze per risolvere problemi 4: Autogestirsi all’interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamento; supervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendosi una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro o di studio 5: Gestire e supervisionare in contesti di attività di lavoro o di studio soggetti a cambiamenti imprevedibili; valutare e migliorare le prestazioni di se stessi e degli altri 6: Gestire attività o progetti tecnici o professionali complessi, assumendosi la responsabilità della presa di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili; assumersi la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di singoli individui e di gruppi 7: Gestire e trasformare contesti di lavoro e di studio complessi e imprevedibili, che richiedono approcci strategici nuovi; assumersi la responsabilità di contribuire alle conoscenze e alle pratiche professionali e/o di valutare le prestazioni strategiche di gruppi 8: Dimostrare un grado elevato di autorità, innovazione, autonomia, integrità scientifica o professionale e un impegno sostenuto verso lo sviluppo di nuove idee o processi all’avanguardia in contesti di lavoro o di studio, tra cui la ricerca.
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VIII.232
VIII.1.2 Competenze chiave di cittadinanza Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare - comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,informatici e multimediali) - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
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VIII.233
VIII.1.3 Competenze chiave per l’apprendimento permanente UN QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO - RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE) (Gazzetta ufficiale dell’ Unione europea L 394/13) Contesto ed obiettivi Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione europea di fronte a
nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di
competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido
mutamento e caratterizzato da forte interconnessione.
L'istruzione nel suo duplice ruolo - sociale ed economico - è un elemento
determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le
competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti
cambiamenti.
In particolare, muovendo dalle diverse competenze individuali, occorre
rispondere alle diverse esigenze dei discenti assicurando la parità e l'accesso
a quei gruppi che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze
personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno
particolare per realizzare le loro potenzialità educative. Esempi di tali gruppi
includono le persone con scarse competenze di base, in particolare con
esigue capacità di scrittura, i giovani che abbandonano prematuramente la
scuola, i disoccupati di lunga durata e coloro che tornano al lavoro dopo un
lungo periodo di assenza, gli anziani, i migranti e le persone disabili.
In questo contesto i principali scopi del quadro di riferimento sono:
1) identificare e definire le competenze chiave necessarie per la realizzazione
personale, la cittadinanza attiva, la coesione sociale e l'occupabilità in una
società della conoscenza;
2) coadiuvare l'operato degli Stati membri per assicurare che al
completamento dell'istruzione e formazione iniziale i giovani abbiano
sviluppato le competenze chiave a un livello che li renda pronti per la vita
adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come
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VIII.234
anche per la vita lavorativa e che gli adulti siano in grado di svilupparle e
aggiornarle in tutto l'arco della loro vita;
3) fornire uno strumento di riferimento a livello europeo per i responsabili
politici, i formatori, i datori di lavoro e i discenti stessi al fine di agevolare gli
sforzi a livello nazionale ed europeo verso il perseguimento di obiettivi
concordati congiuntamente;
4) costituire un quadro per un'azione ulteriore a livello comunitario sia
nell'ambito del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» sia nel
contesto dei programmi comunitari nel campo dell'istruzione e della
formazione.
Competenze chiave Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione
di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze
chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’ occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale;
5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; e 8) consapevolezza ed espressione culturale
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché
ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della
conoscenza.
Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti
essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro.
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VIII.235
La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della
scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (TIC) è una pietra angolare per l'apprendimento, e il fatto di
imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento.
Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero
critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del
rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei
sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.
1. Comunicazione nella madrelingua (6)
Definizione: La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare
concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta
(comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione
scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico
in un’ intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza: La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della madrelingua, che è
intrinsecamente connessa con lo sviluppo della capacità cognitiva dell’
individuo di interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri. La comunicazione
nella madrelingua presuppone che una persona sia a conoscenza del
vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ciò
comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione verbale, di una serie
di testi letterari e non letterari, delle principali caratteristiche dei diversi stili e
6 Nel contesto delle società multiculturali e multilinguistiche europee si dà atto che la madrelingua può non essere sempre una lingua ufficiale dello Stato membro e che la capacità di comunicare in una lingua ufficiale è condizione essenziale per assicurare la piena partecipazione dell'individuo nella società. In alcuni Stati membri la lingua madre può essere una delle varie lingue ufficiali. Provvedimenti per affrontare simili casi e per applicare la definizione di conseguenza rientrano nella responsabilità dei singoli Stati membri conformemente alle loro esigenze e circostanze specifiche.
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VIII.236
registri del linguaggio nonché della variabilità del linguaggio e della
comunicazione in contesti diversi.
Le persone dovrebbero possedere le abilità per comunicare sia oralmente sia
per iscritto in tutta una serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e
adattare la propria comunicazione a seconda di come lo richieda la situazione.
Questa competenza comprende anche l’ abilità di distinguere e di utilizzare
diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare
sussidi e di formulare ed esprimere le argomentazioni in modo convincente e
appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.
Un atteggiamento positivo nei confronti della comunicazione nella madrelingua
comporta la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la consapevolezza
delle qualità estetiche e la volontà di perseguirle nonché un interesse a
interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell'impatto della
lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e
socialmente responsabile.
2. Comunicazione in lingue straniere (7)
Definizione: La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali
abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla
capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta - comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta - in una
gamma appropriata di contesti sociali e culturali - istruzione e formazione,
lavoro, casa, tempo libero - a seconda dei desideri o delle esigenze individuali.
7 È importante riconoscere che molti europei vivono in famiglie o comunità bilingui o multilingui e che la lingua ufficiale del paese in cui vivono può non essere la loro lingua madre. Per questi gruppi tale competenza può riferirsi a una lingua ufficiale piuttosto che a una lingua straniera. Le loro necessità, motivazioni e ragioni sociali e/o economiche per sviluppare tale competenza a sostegno della loro integrazione differiranno, ad esempio, da quelle delle persone che imparano una lingua straniera per viaggiare o lavorare. Spetta ai singoli Stati membri adottare misure per tener conto di siffatti casi e applicare la definizione di conseguenza, secondo le loro specifiche esigenze e circostanze.
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VIII.237
La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la
mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un
individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le
diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo
ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza: La competenza in lingue straniere richiede la conoscenza del vocabolario e
della grammatica funzionale e una consapevolezza dei principali tipi di
interazione verbale e dei registri del linguaggio. È importante anche la
conoscenza delle convenzioni sociali, dell’aspetto culturale e della variabilità
dei linguaggi.
Le abilità essenziali per la comunicazione in lingue straniere consistono nella
capacità di comprendere messaggi di iniziare, sostenere e concludere
conversazioni e di leggere, comprendere e produrre testi appropriati alle
esigenze individuali. Le persone dovrebbero essere anche in grado di usare
adeguatamente i sussidi e di imparare le lingue anche in modo informale nel
contesto dell'apprendimento permanente. Un atteggiamento positivo comporta
l'apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità per le
lingue e la comunicazione interculturale.
3. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico.
Definizione:
A. La competenza matematica è l’ abilità di sviluppare e applicare il pensiero
matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane.
Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-
matematiche, l'accento è posto sugli aspetti del processo e dell’ attività oltre
che su quelli della conoscenza.
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VIII.238
La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la
disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e
spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).
B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla
disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute
per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e
traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in
campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e
metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani.
La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione
dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della
responsabilità di ciascun cittadino.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza: A. La conoscenza necessaria nel campo della matematica comprende una
solida conoscenza del calcolo, delle misure e delle strutture, delle operazioni
di base e delle presentazioni matematiche di base, una comprensione dei
termini e dei concetti matematici e una consapevolezza dei quesiti cui la
matematica può fornire una risposta.
Una persona dovrebbe disporre delle abilità per applicare i principi e processi
matematici di base nel contesto quotidiano nella sfera domestica e sul lavoro
nonché per seguire e vagliare concatenazioni di argomenti. Una persona
dovrebbe essere in grado di svolgere un ragionamento matematico, di cogliere
le prove matematiche e di comunicare in linguaggio matematico oltre a saper
usare i sussidi appropriati.
Un’ attitudine positiva in relazione alla matematica si basa sul rispetto della
verità e sulla disponibilità a cercare motivazioni e a determinarne la validità.
B. Per quanto concerne la scienza e tecnologia, la conoscenza essenziale
comprende i principi di base del mondo naturale, i concetti, principi e metodi
scientifici fondamentali, la tecnologia e i prodotti e processi tecnologici,
nonché la comprensione dell'impatto della scienza e della tecnologia
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VIII.239
sull'ambiente naturale. Queste competenze dovrebbero consentire alle
persone di comprendere meglio i progressi, i limiti e i rischi delle teorie e delle
applicazioni scientifiche e della tecnologia nella società in senso lato (in
relazione alla presa di decisioni, ai valori, alle questioni morali, alla cultura,
ecc.).
Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e
macchinari tecnologici nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o
per formulare una decisione o conclusione sulla base di dati probanti.
Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli aspetti
essenziali dell’ indagine scientifica ed essere capaci di comunicare le
conclusioni e i ragionamenti afferenti.
Questa competenza comprende un’ attitudine di valutazione critica e curiosità,
un interesse per questioni etiche e il rispetto sia per la sicurezza sia per la
sostenibilità, in particolare per quanto concerne il progresso scientifico e
tecnologico in relazione all'individuo, alla famiglia, alla comunità e alle
questioni di dimensione globale.
4. Competenza digitale
Definizione: la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito
critico le tecnologie della società dell’ informazione (TSI) per il lavoro, il tempo
libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’
uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e
scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti
collaborative tramite Internet.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza La competenza digitale presuppone una solida consapevolezza e conoscenza
della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita
privata e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali
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applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, banche
dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una
consapevolezza delle opportunità e dei potenziali rischi di Internet e della
comunicazione tramite i supporti elettronici (e-mail, strumenti della rete) per il
lavoro, il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative,
l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere
consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’ innovazione e
rendersi conto delle problematiche legate alla validità e all'affidabilità delle
informazioni disponibili e dei principi giuridici ed etici che si pongono nell’ uso
interattivo delle TSI. Le abilità necessarie comprendono: la capacità di
cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e
sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur
riconoscendone le correlazioni. Le persone dovrebbero anche essere capaci
di usare strumenti per produrre, presentare e comprendere informazioni
complesse ed essere in grado di accedere ai servizi basati su Internet, farvi
ricerche e usarli. Le persone dovrebbero anche essere capaci di usare le TSI
a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell’ innovazione.
L’ uso delle TSI comporta un'attitudine critica e riflessiva nei confronti delle
informazioni disponibili e un uso responsabile dei mezzi di comunicazione
interattivi. Anche un interesse a impegnarsi in comunità e reti a fini culturali,
sociali e/o professionali serve a rafforzare tale competenza.
5. Imparare a imparare
Definizione: Imparare a imparare è l’ abilità di perseverare nell’ apprendimento, di
organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace
del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa
competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di
apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità
disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo
efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’
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assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso
delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i
discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle
loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una
serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e nella formazione. La
motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa
acquisire tale competenza.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza:
Laddove l’ apprendimento è finalizzato a particolari obiettivi lavorativi o di
carriera, una persona dovrebbe essere a conoscenza delle competenze,
conoscenze, abilità e qualifiche richieste. In tutti i casi imparare a imparare
comporta che una persona conosca e comprenda le proprie strategie di
apprendimento preferite, i punti di forza e i punti deboli delle proprie abilità e
qualifiche e sia in grado di cercare le opportunità di istruzione e formazione e
gli strumenti di orientamento e/o sostegno disponibili.
Le abilità per imparare a imparare richiedono anzitutto l’acquisizione delle
abilità di base come la lettura, la scrittura e il calcolo e l’uso delle competenze
TIC necessarie per un apprendimento ulteriore. A partire da tali competenze
una persona dovrebbe essere in grado di acquisire, procurarsi, elaborare e
assimilare nuove conoscenze e abilità. Ciò comporta una gestione efficace del
proprio apprendimento, della propria carriera e dei propri schemi lavorativi e,
in particolare, la capacità di perseverare nell’apprendimento, di concentrarsi
per periodi prolungati e di riflettere in modo critico sugli obiettivi e le finalità
dell’ apprendimento. Una persona dovrebbe essere in grado di consacrare del
tempo per apprendere autonomamente e con autodisciplina, ma anche per
lavorare in modo collaborativo quale parte del processo di apprendimento, di
cogliere i vantaggi che possono derivare da un gruppo eterogeneo e di
condividere ciò che ha appreso. Le persone dovrebbero inoltre essere in
grado di organizzare il proprio apprendimento, di valutare il proprio lavoro e di
cercare consigli, informazioni e sostegno, ove necessario.
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Un’ attitudine positiva comprende la motivazione e la fiducia per perseverare e
riuscire nell’ apprendimento lungo tutto l’ arco della vita. Un’ attitudine ad
affrontare i problemi per risolverli serve sia per il processo di apprendimento
stesso sia per poter gestire gli ostacoli e il cambiamento. Il desiderio di
applicare quanto si è appreso in precedenza e le proprie esperienze di vita
nonché la curiosità di cercare nuove opportunità di apprendere e di applicare
l’apprendimento in una gamma di contesti della vita sono elementi essenziali
di un’ attitudine positiva.
6. Competenze sociali e civiche Definizione: Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e
riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in
particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere
i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli
strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei
concetti e delle strutture sociopolitici e all’ impegno a una partecipazione attiva
e democratica.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza: A. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale che
richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire
una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse per se stessi,
per la propria famiglia e per l'ambiente sociale immediato di appartenenza e la
conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. Per
un’efficace partecipazione sociale e interpersonale è essenziale comprendere
i codici di comportamento e le maniere generalmente accettati in diversi
ambienti e società (ad esempio sul lavoro). È altresì importante conoscere i
concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro,
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la parità e la non discriminazione tra i sessi, la società e la cultura. È
essenziale inoltre comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche
delle società europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce
con l’ identità europea.
La base comune di questa competenza comprende la capacità di comunicare
in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di
comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare
fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Le persone dovrebbero essere
in grado di venire a capo di stress e frustrazioni e di esprimere questi ultimi in
modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e
quella professionale.
La competenza si basa sull'attitudine alla collaborazione, l'assertività e
l'integrità. Le persone dovrebbero provare interesse per lo sviluppo
socioeconomico e la comunicazione interculturale, e dovrebbero apprezzare la
diversità e rispettare gli altri ed essere pronte a superare i pregiudizi e a
cercare compromessi.
B. La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia,
giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi
sono formulati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nelle
dichiarazioni internazionali e nella forma in cui sono applicati da diverse
istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale. Essa
comprende la conoscenza delle vicende contemporanee nonché dei principali
eventi e tendenze nella storia nazionale, europea e mondiale. Si dovrebbe
inoltre sviluppare la consapevolezza degli obiettivi, dei valori e delle politiche
dei movimenti sociali e politici. È altresì essenziale la conoscenza
dell'integrazione europea, nonché delle strutture, dei principali obiettivi e dei
valori dell'UE, come pure una consapevolezza delle diversità e delle identità
culturali in Europa.
Le abilità in materia di competenza civica riguardano la capacità di impegnarsi
in modo efficace con gli altri nella sfera pubblica nonché di mostrare
solidarietà e interesse per risolvere i problemi che riguardano la collettività
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locale e la comunità allargata. Ciò comporta una riflessione critica e creativa e
la partecipazione costruttiva alle attività della collettività o del vicinato, come
anche la presa di decisioni a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale ed
europeo, in particolare mediante il voto.
Il pieno rispetto dei diritti umani, tra cui anche quello dell'uguaglianza quale
base per la democrazia, la consapevolezza e la comprensione delle differenze
tra sistemi di valori di diversi gruppi religiosi o etnici pongono le basi per un
atteggiamento positivo. Ciò significa manifestare sia un senso di appartenenza
al luogo in cui si vive, al proprio paese, all’UE e all’ Europa in generale e al
mondo, sia la disponibilità a partecipare al processo decisionale democratico a
tutti i livelli. Vi rientra anche il fatto di dimostrare senso di responsabilità,
nonché comprensione e rispetto per i valori condivisi, necessari ad assicurare
la coesione della comunità, come il rispetto dei principi democratici. La
partecipazione costruttiva comporta anche attività civili, il sostegno alla
diversità sociale, alla coesione e allo sviluppo sostenibile e una disponibilità a
rispettare i valori e la sfera privata degli altri.
7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità Definizione: Il senso di iniziativa e l’ imprenditorialità concernono la capacità di una
persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione
e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire
progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui,
non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma
anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui
operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di
partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno
coloro che avviano o contribuiscono ad un’ attività sociale o commerciale.
Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il
buon governo.
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Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza: La conoscenza necessaria a tal fine comprende l'abilità di identificare le
opportunità disponibili per attività personali, professionali e/o economiche,
comprese questioni più ampie che fanno da contesto al modo in cui le persone
vivono e lavorano, come ad esempio una conoscenza generale del
funzionamento dell’ economia, delle opportunità e sfide che si trovano ad
affrontare i datori di lavoro o un’organizzazione. Le persone dovrebbero
essere anche consapevoli della posizione etica delle imprese e del modo in
cui esse possono avere un effetto benefico, ad esempio mediante il
commercio equo e solidale o costituendo un’ impresa sociale.
Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (che comprende ad
esempio la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, di
leadership e di delega, di analisi, di comunicazione, di rendicontazione, di
valutazione e di registrazione), la capacità di rappresentanza e negoziazione
efficaci e la capacità di lavorare sia individualmente sia in collaborazione
all'interno di gruppi. Occorre anche la capacità di discernimento e di
identificare i propri punti di forza e i propri punti deboli e di soppesare e
assumersi rischi all'occorrenza.
Un’ attitudine imprenditoriale è caratterizzata da spirito di iniziativa, capacità di
anticipare gli eventi, indipendenza e innovazione nella vita privata e sociale
come anche sul lavoro. In ciò rientrano la motivazione e la determinazione a
raggiungere obiettivi, siano essi personali, o comuni con altri, anche sul
lavoro.
8. Consapevolezza ed espressione culturali Definizione: Consapevolezza dell’ importanza dell’ espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni in un’ ampia varietà di mezzi di comunicazione,
compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
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Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza: La conoscenza culturale presuppone una consapevolezza del retaggio
culturale locale, nazionale ed europeo e della sua collocazione nel mondo.
Essa riguarda una conoscenza di base delle principali opere culturali,
comprese quelle della cultura popolare contemporanea. È essenziale cogliere
la diversità culturale e linguistica in Europa e in altre parti del mondo, la
necessità di preservarla e l’ importanza dei fattori estetici nella vita quotidiana.
Le abilità hanno a che fare sia con la valutazione sia con l’ espressione: la
valutazione e l'apprezzamento delle opere d’ arte e delle esibizioni artistiche
nonché l’ autoespressione mediante un’ ampia gamma di mezzi di
comunicazione facendo uso delle capacità innate degli individui. Tra le abilità
vi è anche la capacità di correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai
pareri degli altri e di identificare e realizzare opportunità sociali ed economiche
nel contesto dell’ attività culturale. L'espressione culturale è essenziale nello
sviluppo delle abilità creative, che possono essere trasferite in molti contesti
professionali. Una solida comprensione della propria cultura e un senso di
identità possono costituire la base di un atteggiamento aperto verso la
diversità dell’ espressione culturale e del rispetto della stessa. Un
atteggiamento positivo è legato anche alla creatività e alla disponibilità a
coltivare la capacità estetica tramite l’autoespressione artistica e la
partecipazione alla vita culturale.
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