ausili e ortesi

Post on 18-Feb-2016

67 Views

Category:

Documents

0 Downloads

Preview:

Click to see full reader

DESCRIPTION

AUSILI E ORTESI. LEGISLAZIONE. DM 332/99 (nom.tariffario), art.4/3 “ la prescrizione costituisce parte integrante di un programma di prevenzione, cura, riabilitazione”. Legge 328/2000 (legge quadro), art.14 introduce il progetto individuale per la persona disabile. TRINOMIO. - PowerPoint PPT Presentation

TRANSCRIPT

AUSILI E ORTESI

LEGISLAZIONE

DM 332/99 (nom.tariffario), art.4/3“ la prescrizione costituisce parte integrante

di un programma di prevenzione, cura, riabilitazione”

Legge 328/2000 (legge quadro), art.14 introduce il progetto individuale per la

persona disabile

TRINOMIO

• Accessibilità :adattamento dell’ambiente alle persone che ne fruiscono

• Ausili: strumenti che permettono l’adattamento individuale della persona

all’ambiente• Assistenza personale:l’aiuto fisico da parte

di altre persone nello svolgimento di determinate azioni della vita quotidiana

DA AUSILIO A SOLUZIONE ASSISTIVA

ICFFattori contestuali

L’ambiente ha un ruolo di primo piano nell’aggravare o alleviare una situazione di

disabilità

ACCESSIBILITA’

LavoroTempo libero

DomicilioSpazi aperti

Edifici pubblici

BAGNO

Tazza wc con attacco a parete all’altezza più adatta, oppure rialzo wc

Bidet la soluzione migliore è una doccetta che arriva al wc

Lavabo il bordo deve essere di forma piatta non deve essere incassato

Rubinetteria a leva è quello più adatto ad un utilizzo generalizzato

Doccia con piatto a livello del pavimento è possibile inserire sedili e maniglioni

CUCINA

Le parti sottostanti i piani di lavoro ed il lavello devono sempre essere liberi, mobili estraibili e cassetti con dispositivo di fine

corsa.

Per raggiungere le zone più alte è possibile installare dei pensili regolabili in altezzaI fuochi consigliati sono quelli in vetro

ceramica per evitare bruciatureIl forno deve essere alla stessa altezza del

piano di lavoroIl tavolo dovrà avere un’altezza di 70-75 cm

da terra e non devono esserci cassetti

CAMERA DA LETTO

E’ la stanza che deve diventare un ambiente di vita piacevole e personalizzato, in cui

nulla ricordi l’ambiente ospedaliero

In questo ambiente è necessario porre grande attenzione alla distribuzione dello spazio,

per questo le misure di letto e armadio vanno prese nelle fasi iniziali.

Tra letto e muro e letto armadio devono esserci 90cm. Il letto dovrà avere l’altezza

della seduta della carrozzina

MOBILITA’

L’ausilio per eccellenza che favorisce la mobilità è la carrozzina.

In commercio ve ne sono di vari tipi per questo è fondamentale conoscere quali sono

i criteri a cui attenersi per una buona prescrizione

AUTOSPINTA PERSONALIZZABILI

Il peso è determinato dal materiale e dal fatto che sia o meno pieghevole

Pieghevole Non pieghevole

Più leggera Più pesante

Altri fattori che influiscono sul peso sono la presenza di spondine/braccioli ed il tipo di

pedane (uniche fisse/doppie estraibili)Inoltre si somma il peso di un eventuale

cuscino antidecubito

IMPOSTAZIONE DELL’ASSETTO

Il grado di basculamento della carrozzina è un fattore determinante per renderla più o

meno maneggevole, sia per chi si spinge autonomamente sia per un eventuale

accompagnatore

Maggiore sarà il basculamento più il baricentro sarà spostato posteriormente,

quindi la carrozzina sarà più maneggevole ma anche meno stabile, è più facile

ribaltarsi all’indietro

LE RUOTE

A seconda del tipo di ruote e copertoni ci sarà diverso tipo di scorrevolezza

Esse possono essere piene o pneumatiche sia quelle piccole anteriori che quelle grandi

posteriori

Ruote piccole anteriori:se piene più facilità di manovra su terreni lisci rischio che si “piantino” su terreni sconnessi;

Ruote grandi posteriori: se piene la carrozzina è più scorrevole, ma nel complesso diventa rigida perché non c’è la camera d’aria che amortizza le asperità del terreno

SEDILE

Dovrà essere sufficientemente largo per contenere il bacino, la lunghezza dovrà

essere tale da sostenere in modo adeguato le gambe ( tra la fine del telo del sedile ed i

cavi poplitei dovrà esserci uno spazio di 2-3 cm per evitare adduzione delle gambe)

SCHIENALE

L’altezza del telo dello schienale dovrà essere tale da sostenere adeguatamente il tronco e

nello stesso tempo non dovrà causare fastidio o limitazioni funzionali ( le scapole

devono rimanere al di sopra del margine superiore del telo)

BRACCIOLI

A seconda delle esigenze ci si può orientare verso i classici braccioli per consentire

appoggio delle braccia oppure a semplici spondine proteggi abiti

PEDANE

L’altezza della pedana dovrà essere tale da mantenere le articolazioni delle ginocchia e

delle caviglie a 90°

MONOGUIDA A DOPPIO MANCORRENTE

Sono presenti due mancorrenti su una sola ruota in modo che con una mano si possa direzionare sia a sx (manc. Con diam >)

sia in linea retta (impugnando i due manc.) sia a dx (manc.con diam.<)

MONOGUIDA A LEVA

Il movimento avviene utilizzando una leva posta anteriormente al sedile

CARROZZINA STANDARD

Non può essere personalizzata, ha un peso intorno ai 20Kg, è pieghevole, possono

avere le ruote posteriori più piccole della norma per ridurre l’ingombro complessivo

non danno possibilità di autospinta

CARROZZINE BASCULANTI

Grazie alla possibilità di variare l’assetto è indicata per persone che hanno gravi difficoltà motorie e che non possono

autonomamente cambiare postura

E’ possibile variare l’inclinazione sia dello schienale sia basculare la seduta, nella scelta di questo tipo di carrozzina sarà

necessario utilizzare gli stessi criteri usati per la carrozzina personalizzabile

CARROZZINE ELETTRONICHE

Da interni: nascono per consentire spostamenti in ambienti privi di sollecitazioni a carico di motore e batterie

Da esterni:hanno telai particolarmente robusti, ruote con un buon sistema di ammortizzamento, luci, batterie di potenza tale da garantire un’idonea autonomia e velocità

Ibride: carrozzine ad autospinta che, dotate di un sistema sgancio/aggancio, diventano elettroniche

SISTEMI DI GUIDA

Comando a mento, comando a capo, comando a piede, comando a succhio/soffio

AUSILI E ORTESI PER LA MANO

Le limitazioni funzionali della mano rappresentano la maggiore disabilità in

molte patologie neurolgiche ed ortopediche.Il T.O. interviene con l’utilizzo di oggetti con

prese di diverse dimensioni, confezionando ausili, ortesi realizzate in materiale

termodellabile, collabora con i tecnici ortopedici per la realizzazione di protesi

Esistono tecniche e materiali diversi per la costruzione di ausili /ortesi per questo è

importante saper scegliere ciò che si presta meglio per le attività a cui saranno destinati.

COSA BISOGNA CONSIDERARE

• Approccio al pz. perchè l’ausilio, soprattutto nella fase iniziale, rende più evidente la disabilità

• Necessità terapeutiche, funzionali e motivazionali del pz

• Ri-orientamento lavorativo• Utilità e confort di ausilio/ortesi

OBIETTIVI

• Permettere l’esecuzione di attività funzionali

• Sostenere e facilitare l’esecuzione di movimenti

• Immobilizzare articolazioni o segmenti corporei

• Favorire retrazioni mstendinee di tipo funzionale (mano automatica)

• Evitare retrazioni mstendinee dannose• Effettuare un intervento di stretching

ANATOMIA MANO

La mano è costituita da 27 ossa, suddivise in carpali,metacarpali e falangee.

Articolandosi fra loro danno origine ai movimenti della mano indispensabili per

ogni azione quotidiana, azione indicata con il termine presa.La fless.e l’est.del polso,la

deviazione radiale e ulnare dipendono dall’art.radio-carpale e medio carpale e

contribuiscono al mov.di presa

CAPACITA’DI PRESA

Essa è subordinata all’integrità delle funzioni neurologiche e all’utilizzo completo degli

arti superiori, spesso la mancanza di controllo del tronco e le difficoltà di

coord.disturbano le azioni compiute con gli a.a. superiori.

Per valutare correttamente un ausilio/ortesi per favorire, ripristinare o modificare la presa bisogna tenere conto di tutti questi fattori. Inoltre è importante ricordare che la mano per svolgere la sua funzione deve avvalersi di una serie di movimenti che permettano:

• Il raggiungimento dell’oggetto• Presa (pinza, cilidrica,sferica,gancio)

• L’oggetto prese deve poter essere spostato• L’oggetto deve pote essere rilasciato

MATERIALI

La scelta del materiale più adatto dipenderà dalla patologia, dal tipo di disabilità

presente e dalla funzione dell’ausilio. La durata del materiale è proporzionale

all’utilizzo che ne viene fatto.

NAPPA, SIMILPELLE, SKAI

Questi materiali sono molto morbidi e leggeri, sono indicati per la confezione di cinturini con taschina portaposate, palmari di spinta, polsiere per il controllo dell’est. del polso

VELCRO

Questo materiale viene usato per realizzare i punti di chiusura e di fissaggio di quasi tutti gli ausili/ortesi, per apportare modifiche a parti di indumenti e oggetti allo scopo di consentirne un utilizzo più funzionale.

NEOPRENE

Esso è un materiale sintetico, elastico e molto morbido, molto adatto per polsiere di

sostegno e funzionali o guanti di posizionamento e sostitutivi per le diverse

attività della vita quotidiana.Ha una criticità, si surriscalda, provocando

eccessiva sudorazione

MATERIALE ANTISDRUCCIOLO

Si tratta di un materiale utile per diverse attività, viene applicato sugli ausili di presa e di spinta oppure sugli utensili per favorire il grasp e l’attrito. Si utilizza cauciù, para,

rivestimenti inferiori dei tappeti, ecc

TERMOPLASTICA

E’ indispensabile per la realizzazione degli splint della mano sia dinamici che statici. In

commercio è reperibile in lastre, affinchè sia facilmente lavorabile è importante scegliere materiale forato o liscio con

diversi spessori con memoria. Per ammorbidirlo si usa acqua calda a

temperatura variabile tra i 55° e i 75°

Se il materiale ha una buona memoria, può essere immerso più volte nell’acqua calda,

consentendo la realizzazione di splint personalizzati e rispondenti alle esigenze

del pz. Vi sono anche forme predisposte che permettono di realizzare lo splint in minor

tempo.

I materiali termoplastici si differenziano in base alle seguenti caratteristiche:

• Spessore• Maggiore o minore elasticità• Capacità di memoria• Temperatura alla quale si ammorbidisce• colori

PLEXIGLASS E POLICARBONATO

Sono materiali plastici molto resistenti, rigidi e con spessore variabile. Per realizzare

ausili per la vita quotidiana è necessario usare uno spessore di 2-3 mm; per essere modellati richiedono temperature elevate, superiori ai 100°. Vengono utilizzati per

confezionare piccoli ausili per la scrittura, per contenere posate, ecc.

E ADESSO?

Proviamo insieme a pensare: di cosa avrà bisogno un paziente colpito da

ictus?Di cosa dobbiamo tenere conto per capire

come agire?Tocca a voi

top related