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Carissimi amici sostenitori, in occasione del Natale la Caritas di Roma propone la campagna di solidarietà “Oggi Offro Io” a favore delle mense e degli Empori, i centri in cui vengono offerti gratuitamente alimenti e generi di prima necessità a chi vive nel disagio. Perché diamo da mangiare? E cosa offriamo quando diamo il pasto ad un povero? Per ca- pire realmente cosa avviene ogni giorno nei 36 centri della Caritas romana occorre rispon- dere a queste domande. Nella Bibbia il cibo è il primo dono di Dio alle sue creature: “Ecco io vi do ogni erba che pro- duce seme (… ) e ogni albero fruttifero”. Dio nutre il suo popolo, come una madre il neo- nato, e poi lo sostiene con la manna nella tra- versata del deserto, ma il cibo serve per affrontare il cammino, e la sua ira si accende quando, ripiegati a rimpiangere la sazietà, i suoi figli dimenticano di essere stati liberati da una vita di schiavi. Mangiare non è semplicemente nutrirsi, non è soltanto un “meccanismo”, ma include una consapevolezza caratteristica dell’agire umano: la consapevolezza che “il cibo è un elemento donato, anche quando è frutto delle proprie mani” . Mangiare inteso come atto umano è condivi- dere, è apertura all’altro, è gioia dell’incontro, momento di riconciliazione, ospitalità delle dif- ferenze, celebrazione di un’identità condivisa, come tanti racconti biblici narrano e perciò viene riconosciuto come “segno dell’incontro definitivo dell’umanità con il suo Dio”. La gratitudine per il dono ricevuto e condiviso diventa responsabilità per la vita dell’altro e, oltre il ristabilimento della giustizia, innesca nelle relazioni interpersonali una dinamica di li- bertà e di reciprocità. Ecco allora il perché quello che chiediamo non è solo il tuo aiuto economico, ma una re- lazione più intensa, una condivisione spirituale, affinché la solidarietà diventi impegno di “pros- simità” per incontrare l’altro condividendone la speranza e la gioia. Buon Natale! Mons. Enrico Feroci Direttore Caritas di Roma Amici AMICI CARITAS ROMA Quadrimestrale Redazione Caritas Roma Via Casilina Vecchia 19 - 00182 Roma - Tel. 06 888 15 120 Progetto grafico e impaginazione: www.duepunti.biz Foto: S. Montesi, M. Urbinati. Stampa: Tipografia Atena Anno 11 • n.3 • 12/2012 Direttore Mons. Enrico Feroci Direttore responsabile Angelo Zema A cura di Alberto Colaiacomo, Ileana Pittoni Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatto a me. (Mt, 25,40) Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Roma Registrazione n. 44/99 del 27/1/99 Trib. Roma

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Carissimi amici sostenitori,in occasione del Natale la Caritas di Romapropone la campagna di solidarietà “OggiOffro Io” a favore delle mense e degli Empori,i centri in cui vengono offerti gratuitamentealimenti e generi di prima necessità a chi vivenel disagio.

Perché diamo da mangiare? E cosa offriamoquando diamo il pasto ad un povero? Per ca-pire realmente cosa avviene ogni giorno nei36 centri della Caritas romana occorre rispon-dere a queste domande.Nella Bibbia il cibo è il primo dono di Dio allesue creature: “Ecco io vi do ogni erba che pro-duce seme (… ) e ogni albero fruttifero”. Dionutre il suo popolo, come una madre il neo-nato, e poi lo sostiene con la manna nella tra-versata del deserto, ma il cibo serve peraffrontare il cammino, e la sua ira si accendequando, ripiegati a rimpiangere la sazietà, i suoifigli dimenticano di essere stati liberati da unavita di schiavi. Mangiare non è semplicemente nutrirsi, non èsoltanto un “meccanismo”, ma include unaconsapevolezza caratteristica dell’agire umano:la consapevolezza che “il cibo è un elementodonato, anche quando è frutto delle propriemani” .

Mangiare inteso come atto umano è condivi-dere, è apertura all’altro, è gioia dell’incontro,momento di riconciliazione, ospitalità delle dif-ferenze, celebrazione di un’identità condivisa,come tanti racconti biblici narrano e perciòviene riconosciuto come “segno dell’incontrodefinitivo dell’umanità con il suo Dio”.

La gratitudine per il dono ricevuto e condivisodiventa responsabilità per la vita dell’altro e,oltre il ristabilimento della giustizia, innescanelle relazioni interpersonali una dinamica di li-bertà e di reciprocità.Ecco allora il perché quello che chiediamonon è solo il tuo aiuto economico, ma una re-lazione più intensa, una condivisione spirituale,affinché la solidarietà diventi impegno di “pros-simità” per incontrare l’altro condividendonela speranza e la gioia.

Buon Natale!

Mons. Enrico FerociDirettore Caritas di Roma

AmiciAMICI CARITAS ROMA Quadrimestrale Redazione Caritas RomaVia Casilina Vecchia 19 - 00182 Roma - Tel. 06 888 15 120Progetto grafico e impaginazione: www.duepunti.bizFoto: S. Montesi, M. Urbinati. Stampa: Tipografia Atena

Anno 11 • n.3 • 12/2012

Direttore Mons. Enrico FerociDirettore responsabile Angelo ZemaA cura di Alberto Colaiacomo,Ileana Pittoni

Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatto a me.

(Mt, 25,40)

Amici

CARITAS DI ROMA - DIREZIONEPiazza San Giovanni in Laterano 6/a - 00184 Roma

SETTORE FONDI E DONAZIONIVia Casilina Vecchia, 19 - 00182 Roma tel. 06 888 15 120 • [email protected]

www.caritasroma.it

agenda duemilatrediciè un’iniziativa a sostegno della campagna‘Violenza? ProviamoSenza!’ con cui da oltre unanno vogliamo raccontare le storie dei giovaniincontrati per le strade di Salta in Argentina, erealizzare 3 centri di aggregazione per i giovani, incui dare vita a Laboratori di attività manuali e diformazione per offrire a questi ragazzi lasperanza di un futuro diverso.

Formato 9×14 cm, copertina in 3 diversi colori,14 mesi, puoi averla con un’offerta di 10 euro asostegno della campagna.

Per avere l’agenda o per organizzare un punto didiffusione in parrocchia contatta il SEPM allo06.69886383

Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB RomaRegistrazione n. 44/99 del 27/1/99Trib. Roma

Potete ricevere ‘Amici Caritas Roma’ anche perposta elettronica. Basta comunicare il vostroindirizzo mail a: [email protected] aiuterete a contenere i costi di spedizione e arispettare l’ambiente. Grazie!

@

Sono circa 7.000 a Roma le persone senzafissa dimora che oltre a dormire hannobisogno di mangiare. Accanto a questemigliaia di famiglie che non arrivano a finemese. Il Tuo sostegno economico cipermetterà di garantire un ‘pasto’ o una‘spesa alimentare’ a quanti lo richiedono.

COME SOSTENERCI

1 pasto = 5 euro2 pasti giornalieri = 10 euro1 spesa alimentare = 20 euro

PER DONAZIONI

IBAN IT 17 M 03589 01600 01057 0412 662Intestato a Amici della Caritas di Roma - Onlus

PER INFORMAZIONI

Settore Fondi e Donazioni della Caritas tel 06 888 15 120

PRESENTACI UN AMICOVogliamo far conoscere le nostre attività e i no-stri servizi a favore dei più deboli a sempre piùpersone. Per questo ti inviamo a segnalarci unamico o un’amica ai quali verrà inviato gratuita-mente il prossimo numero della rivista.Contattaci al numero 06.88815120 o inviaci unae-mail a [email protected] con i riferi-menti della persona che vuoi presentarci. Ci aiuterai a diffondere nella comunità un mes-saggio di solidarietà e di attenzione al prossimo.

Come aiutarciVERSAMENTI C/C POSTALE

Tra i tanti modi per dare aiuto ai disagiati attraverso l'opera dellaCaritas di Roma il più utilizzato è il versamento tramite bollettinodi Conto Corrente Postale sul c/c n. 82881004

OFFERTE

È possibile consegnare personalmente la propria offerta direttapresso i nostri uffici di piazza S. Giovanni in Laterano 6/a, tutte lemattine, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, oppurepresso la Cittadella della Carità, Via Casilina Vecchia 19 - SettoreFondi e Donazioni, dal lunedì al venerdì ore 9.00-16.00

BONIFICO BANCARIO/POSTALE

Banco Posta IBAN: IT 77 K 07601 03200 000082881004

Una tale dimostrazione di generosità e di apprezzamento per quantofacciamo, ci sollecita a segnalarvi altre opportunità, non alternative, macomplementari e aggiuntive, per aiutarci a ridare speranza a tantepersone.

VOLONTARIATO

Rappresenta la forma più alta di comunione con l’altro, anche setalvolta difficile da conciliare con la vita di tutti i giorni. Sono peròsufficienti poche ore al mese, per rendersi utili e per riempire di gioiase stessi e gli altri.La Caritas di Roma promuove il volontariato, sia singolo cheorganizzato, nelle diverse aree dei bisogni della città; tutto ciò vienerealizzato attraverso proposte di animazione e formazione rivolte allepersone che desiderano impegnarsi nelle attività di servizio nei nostricentri. Il Settore Volontariato promuove “itinerari”, corsi di educazioneal servizio, incontri di formazione ed orientamento.Per informazioni: Settore Volontariato - 06 888 15 150

DONAZIONI IN OCCASIONI LIETE

Con sempre maggiore frequenza riceviamo donazioni legate ad eventiparticolari, come la nascita o il battesimo di un bambino, lacelebrazione di un matrimonio o di una ricorrenza, ad esempio, unanniversario. Un gesto di solidarietà legato ad un lieto evento è segnodi maturità, di condivisione e di uno stile di vita meno consumistico.

DONAZIONI IN MEMORIA

Numerose sono anche le donazioni in memoria di personescomparse, il cui ricordo sollecita parenti e amici al compimento diuna buona azione.

LASCITI E DONAZIONI

Lasciare traccia di sé e del proprio passaggio in questa vita è desideriocomune a tutti. Realizzarlo è privilegio di pochi, in particolare se lo silega a qualcosa di materialmente grande. Viene però da interrogarsi sulsenso vero della grandezza. Se sia cioè più importante il gesto di chiconcede una parte del suo ''molto" o lo sia immensamente di piùl’atto di colui che, avendo poco, lo offre in eredità ai più diseredati.

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“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato”

Matteo 25, 31-45

NUTRIRE LA VITADEGLI ALTRI

Nel gesto semplice e spontaneo di offrire un pasto, nonc’è solo il desiderio profondo di soddisfare un bisognovitale dell’individuo, ma affiora in chi lo offre la volontà dicomunicare un senso di vicinanza e di dialogo con la per-sona; così come, dietro la richiesta di cibo, si manifestanon solo l’esigenza di nutrirsi ma il bisogno di essereascoltati, di ricevere parole di amicizia e di conforto. La Caritas di Roma sottolinea ogni giorno nel suo ope-rare quella dinamica della condivisione così presente intante pagine del Vangelo, concretizzandola nella realizza-zione di luoghi di incontro, come le Mense sociali e l’Em-porio della Solidarietà, dove donare da mangiare è allostesso tempo nutrire con la propria vita la vita degli altri. Ma da qualche anno a Roma mangiare è diventataun’emergenza: sono circa 7000 le persone senza dimorache oltre a dormire hanno bisogno di mangiare e accantoa queste, migliaia di famiglie che non arrivano a fine mese.Tra questi sempre più sono gli italiani che forse più deglialtri vivono la nuova condizione con un senso di disagioe di pudore.È un’umanità sofferente composta di anziani soli, disoccu-pati, famiglie sempre più povere e sfiduciate, giovani fragiliper i quali l’offerta di un pasto o di generi alimentari gra-tuiti rappresenta un sollievo ma anche un’occasione discambio fatto di dialogo e speranza.

Per questo abbiamo deciso di promuovere la campagnaOGGI OFFRO IO, affinché ciascun cittadino possa con-tribuire a migliorare la vita degli altri offrendo l’equiva-lente di un pasto o di una spesa gratuita come gesto difratellanza e condivisione.

Siamo convinti che soddisfare il bisogno primario di cia-scun essere umano sia un’esigenza che accomuna tutti eche solo grazie al sostegno e all’aiuto dell’intera comunitàcittadina, chiamata a partecipare a una solidarietà con-creta e diffusa, possiamo far fronte a un’emergenza che ri-guarda un numero sempre più crescente di persone, unmondo di povertà spesso sommersa che stenta a mani-festarsi ma che noi vogliamo raggiungere e aiutare.

Sono oltre 1500 i pasti pronti erogati ogni giornodai nostri centri e circa 1700 le persone aiutatesettimanalmente mediante spesa alimentare.

Vicini a ogni situazione di povertà, a partire dalle ricorrenti emergenze nazionalie internazionali, voi potete fare in modo che i poveri si sentano, in ogni comunità,come “a casa loro”.

GIOVANNI PAOLO II

I NUOVI VOLTI DEL DISAGIOEducare e stimolare le coscienze a una condivisione operosa con chi è nel bisogno: è questo l’impegno costante e quotidianodella comunità cristiana dinanzi al manifestarsi di vecchie e nuove forme di povertà. Come quella che è rappresentata dalnumero sempre maggiore di singoli individui e famiglie intere che si rivolgono ai servizi della Caritas per chiedere di mangiare,di soddisfare cioè un bisogno vitale e primario che è fonte di vita e dunque non può essere rinviato né tantomeno ignorato.Di fronte al segno tangibile di una crisi economica e sociale che investe l’intera comunità e interroga le coscienze di tutti, nonpossiamo rimanere insensibili, non accorgerci, come nella famosa parabola evangelica del ricco epulone, dell’affamato che giacesulla porta della nostra casa (Lc 16, 19-31).Basta un nulla per trovarsi poveri. Cresce il numero di italiani in fila alle mense, sono giovani disoccupati in cerca di lavoro,casalinghe, persone di mezz’età scivolate nella miseria quasi senza accorgersene. Molti di loro si vergognano perché fino aqualche mese prima lavoravano e avevano una famiglia, poi è successo che la vita ha cambiato marcia e loro non hanno tenutoil passo. C’è chi si è separato dal coniuge, chi è entrato in un forte stato depressivo, chi si è ammalato, chi possiede la casa macon la pensione in euro riesce appena a pagare l’affitto. C’è poi la presenza di interi nuclei familiari che non rappresentano piùun fenomeno isolato e occasionale ma sono un segnale d’allarme che non possiamo non cogliere, è la crisi vista anche attraversogli occhi dei bambini.

Grazie alla generosità di tanti benefattori e al lavoro instancabile dei volontari, le nostre Mense sono diventate nel tempostrutture di accoglienza dove il dare da mangiare si traduce soprattutto nel far sentire ciascun individuo a casa propria,trasmettendogli ospitalità, vicinanza e rispetto, che non sopiscono anzi rafforzano il desiderio umano di ripartire, la volontà dirimettersi in gioco, l’aspirazione a migliorare la propria situazione. Luoghi in cui il messaggio evangelico di gioia e speranza cheGesù rivolge ai poveri si concretizza nei gesti e nelle parole della comunità cristiana e diventa solido punto di riferimento perchi non ha il cuore appesantito dall’egoismo e un monito severo per tutti i “ricchi epuloni”della terra.

La spesa a domicilio

Una volta al mese Paolo e Marisa escono dalla loro casaper compiere un servizio speciale. Il percorso in auto liconduce all’Emporio della Solidarietà. Hanno nella borsaben sette liste di beni alimentari che cercheranno disoddisfare come potranno. Ma nulla di quello chepreleveranno all’Emporio è per loro. Paolo e Marisa infattisono volontari di una parrocchia di Roma che ha a cuorela situazione di vita di tante persone e tra queste, in modoparticolare, la condizione di sette anziani che fanno faticaad arrivare alla fine del mese, con quei malanni che nonti consentono di spostarti o uscire di casa facilmente. Marisa carica in auto le scatole tutte ben confezionatecon i prodotti ordinati, una per ogni anziano. Nei giornisuccessivi insieme ad altre persone della parrocchiaandranno a consegnarli a casa di ciascuno di loro. Unaconsegna speciale, a domicilio, che rompe la monotoniadel quotidiano e significa molto, sia in termini economiciche di relazione, di amicizia, di compagnia, di fiducia. Per Paolo e Marisa, e per tutte le persone che insieme aloro partecipano a questo aiuto, prendersi cura deglianziani vuol dire essere presenti dove la vita soffre; dovela libertà di vivere con serenità e pienezza una faseimportante della propria vita viene ad essere limitata.Quello che importa è che chi è più povero sia tenutoper mano. Non lasciato a se stesso. Sorretto da unacomunità di persone pronte a condividere, a mettere incomune ciò che hanno, che siano beni o la propriadisponibilità di tempo e amicizia, lasciando che la Graziadi Dio moltiplichi tutto. È proprio questa infatti lasperanza che anima in fondo l’azione di Paolo, Marisa edegli altri del servizio domiciliare.

Antonio tutte le sere si reca alla mensa dei poveri ma non è unbarbone. È un ex professore di scuola media che vive in un mono-locale di periferia e ora con la pensione in euro riesce appena apagare l’affitto e le bollette.

Anche per Francesco che ha una famiglia con due bambini piccolie un lavoro saltuario arrivare a fine mese è un problema. Per lui sisono aperte le porte dell’Emporio della Solidarietà dove può farela spesa gratuita almeno per sei mesi.

OGNI GIORNO LA CARITAS DI ROMA DISTRIBUISCE COMPLESSIVAMENTE IN TUTTI I CENTRI OLTRE 1500 PASTI.

PASTI OFFERTI DALLE MENSE SOCIALI CARITAS 1° SEMESTRE 2012

Numero erogazioni Media/giorno

Pranzi 128.160 704,18

Cene 47.662 261,88

Italiani 72.261

Stranieri 103.561

Uomini 156.099

Donne 19.723

LA SPESA ON LINE

Fare la spesa solidale online è sicuramente uno deimodi più semplici e comodi per quanti intendonoaiutare, anche da casa, le numerose famiglie in difficoltàche si rivolgono alla Caritas di Roma. Il contributo verrà subito utilizzato per acquistare iprodotti selezionati attraverso la compilazione di unform predefinito. Vedi www.emporiocaritas.orgLa proposta nasce soprattutto dall’esigenza di riuscire aoffrire ai nostri assistiti un ventaglio di prodotti, necessarialla dieta di adulti e bambini, di più difficile reperimento,rispetto ai generi alimentari di prima necessità nondeperibili come pasta, pelati, legumi che riceviamoabitualmente nel corso delle raccolte alimentariorganizzate durante l’anno.

4 RUOTE DI BONTÀ

Per garantire tutto l’anno la presenza di alimenti sugliscaffali dell’Emporio e un paniere di prodotti più varie-gato alle tante famiglie con minori, la Caritas si avvale diun Wolkswagen Caddy che permette ai nostri volontariabilitati alla guida di svolgere raccolte alimentari quoti-diane, posizionandosi nei pressi dei supermercati citta-dini, secondo un calendario settimanale ben preciso,visibile sul sito www.caritasroma.itI volontari coprono l’intera giornata lavorativa del puntovendita individuato e a fine giornata consegnano i pro-dotti donati direttamente all’Emporio.

IL PROGETTO EMPORIO DELLASOLIDARIETÀVA AVANTI

I NUMERI DELL’EMPORIO DI VIA CASILINA VECCHIA 191° SEMESTRE 2012

• 688 famiglie assistite per un totale di 2435 persone

• L’Emporio è stato aperto al pubblicoper un totale di 80 giorni

• Sono stati emessi nel semestre 4050 scontrini

• Sono state distribuite 205.000 “unità di prodotti”, per un controvalore commerciale di circa 610.000 euro

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“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato”

Matteo 25, 31-45

NUTRIRE LA VITADEGLI ALTRI

Nel gesto semplice e spontaneo di offrire un pasto, nonc’è solo il desiderio profondo di soddisfare un bisognovitale dell’individuo, ma affiora in chi lo offre la volontà dicomunicare un senso di vicinanza e di dialogo con la per-sona; così come, dietro la richiesta di cibo, si manifestanon solo l’esigenza di nutrirsi ma il bisogno di essereascoltati, di ricevere parole di amicizia e di conforto. La Caritas di Roma sottolinea ogni giorno nel suo ope-rare quella dinamica della condivisione così presente intante pagine del Vangelo, concretizzandola nella realizza-zione di luoghi di incontro, come le Mense sociali e l’Em-porio della Solidarietà, dove donare da mangiare è allostesso tempo nutrire con la propria vita la vita degli altri. Ma da qualche anno a Roma mangiare è diventataun’emergenza: sono circa 7000 le persone senza dimorache oltre a dormire hanno bisogno di mangiare e accantoa queste, migliaia di famiglie che non arrivano a fine mese.Tra questi sempre più sono gli italiani che forse più deglialtri vivono la nuova condizione con un senso di disagioe di pudore.È un’umanità sofferente composta di anziani soli, disoccu-pati, famiglie sempre più povere e sfiduciate, giovani fragiliper i quali l’offerta di un pasto o di generi alimentari gra-tuiti rappresenta un sollievo ma anche un’occasione discambio fatto di dialogo e speranza.

Per questo abbiamo deciso di promuovere la campagnaOGGI OFFRO IO, affinché ciascun cittadino possa con-tribuire a migliorare la vita degli altri offrendo l’equiva-lente di un pasto o di una spesa gratuita come gesto difratellanza e condivisione.

Siamo convinti che soddisfare il bisogno primario di cia-scun essere umano sia un’esigenza che accomuna tutti eche solo grazie al sostegno e all’aiuto dell’intera comunitàcittadina, chiamata a partecipare a una solidarietà con-creta e diffusa, possiamo far fronte a un’emergenza che ri-guarda un numero sempre più crescente di persone, unmondo di povertà spesso sommersa che stenta a mani-festarsi ma che noi vogliamo raggiungere e aiutare.

Sono oltre 1500 i pasti pronti erogati ogni giornodai nostri centri e circa 1700 le persone aiutatesettimanalmente mediante spesa alimentare.

Vicini a ogni situazione di povertà, a partire dalle ricorrenti emergenze nazionalie internazionali, voi potete fare in modo che i poveri si sentano, in ogni comunità,come “a casa loro”.

GIOVANNI PAOLO II

I NUOVI VOLTI DEL DISAGIOEducare e stimolare le coscienze a una condivisione operosa con chi è nel bisogno: è questo l’impegno costante e quotidianodella comunità cristiana dinanzi al manifestarsi di vecchie e nuove forme di povertà. Come quella che è rappresentata dalnumero sempre maggiore di singoli individui e famiglie intere che si rivolgono ai servizi della Caritas per chiedere di mangiare,di soddisfare cioè un bisogno vitale e primario che è fonte di vita e dunque non può essere rinviato né tantomeno ignorato.Di fronte al segno tangibile di una crisi economica e sociale che investe l’intera comunità e interroga le coscienze di tutti, nonpossiamo rimanere insensibili, non accorgerci, come nella famosa parabola evangelica del ricco epulone, dell’affamato che giacesulla porta della nostra casa (Lc 16, 19-31).Basta un nulla per trovarsi poveri. Cresce il numero di italiani in fila alle mense, sono giovani disoccupati in cerca di lavoro,casalinghe, persone di mezz’età scivolate nella miseria quasi senza accorgersene. Molti di loro si vergognano perché fino aqualche mese prima lavoravano e avevano una famiglia, poi è successo che la vita ha cambiato marcia e loro non hanno tenutoil passo. C’è chi si è separato dal coniuge, chi è entrato in un forte stato depressivo, chi si è ammalato, chi possiede la casa macon la pensione in euro riesce appena a pagare l’affitto. C’è poi la presenza di interi nuclei familiari che non rappresentano piùun fenomeno isolato e occasionale ma sono un segnale d’allarme che non possiamo non cogliere, è la crisi vista anche attraversogli occhi dei bambini.

Grazie alla generosità di tanti benefattori e al lavoro instancabile dei volontari, le nostre Mense sono diventate nel tempostrutture di accoglienza dove il dare da mangiare si traduce soprattutto nel far sentire ciascun individuo a casa propria,trasmettendogli ospitalità, vicinanza e rispetto, che non sopiscono anzi rafforzano il desiderio umano di ripartire, la volontà dirimettersi in gioco, l’aspirazione a migliorare la propria situazione. Luoghi in cui il messaggio evangelico di gioia e speranza cheGesù rivolge ai poveri si concretizza nei gesti e nelle parole della comunità cristiana e diventa solido punto di riferimento perchi non ha il cuore appesantito dall’egoismo e un monito severo per tutti i “ricchi epuloni”della terra.

La spesa a domicilio

Una volta al mese Paolo e Marisa escono dalla loro casaper compiere un servizio speciale. Il percorso in auto liconduce all’Emporio della Solidarietà. Hanno nella borsaben sette liste di beni alimentari che cercheranno disoddisfare come potranno. Ma nulla di quello chepreleveranno all’Emporio è per loro. Paolo e Marisa infattisono volontari di una parrocchia di Roma che ha a cuorela situazione di vita di tante persone e tra queste, in modoparticolare, la condizione di sette anziani che fanno faticaad arrivare alla fine del mese, con quei malanni che nonti consentono di spostarti o uscire di casa facilmente. Marisa carica in auto le scatole tutte ben confezionatecon i prodotti ordinati, una per ogni anziano. Nei giornisuccessivi insieme ad altre persone della parrocchiaandranno a consegnarli a casa di ciascuno di loro. Unaconsegna speciale, a domicilio, che rompe la monotoniadel quotidiano e significa molto, sia in termini economiciche di relazione, di amicizia, di compagnia, di fiducia. Per Paolo e Marisa, e per tutte le persone che insieme aloro partecipano a questo aiuto, prendersi cura deglianziani vuol dire essere presenti dove la vita soffre; dovela libertà di vivere con serenità e pienezza una faseimportante della propria vita viene ad essere limitata.Quello che importa è che chi è più povero sia tenutoper mano. Non lasciato a se stesso. Sorretto da unacomunità di persone pronte a condividere, a mettere incomune ciò che hanno, che siano beni o la propriadisponibilità di tempo e amicizia, lasciando che la Graziadi Dio moltiplichi tutto. È proprio questa infatti lasperanza che anima in fondo l’azione di Paolo, Marisa edegli altri del servizio domiciliare.

Antonio tutte le sere si reca alla mensa dei poveri ma non è unbarbone. È un ex professore di scuola media che vive in un mono-locale di periferia e ora con la pensione in euro riesce appena apagare l’affitto e le bollette.

Anche per Francesco che ha una famiglia con due bambini piccolie un lavoro saltuario arrivare a fine mese è un problema. Per lui sisono aperte le porte dell’Emporio della Solidarietà dove può farela spesa gratuita almeno per sei mesi.

OGNI GIORNO LA CARITAS DI ROMA DISTRIBUISCE COMPLESSIVAMENTE IN TUTTI I CENTRI OLTRE 1500 PASTI.

PASTI OFFERTI DALLE MENSE SOCIALI CARITAS 1° SEMESTRE 2012

Numero erogazioni Media/giorno

Pranzi 128.160 704,18

Cene 47.662 261,88

Italiani 72.261

Stranieri 103.561

Uomini 156.099

Donne 19.723

LA SPESA ON LINE

Fare la spesa solidale online è sicuramente uno deimodi più semplici e comodi per quanti intendonoaiutare, anche da casa, le numerose famiglie in difficoltàche si rivolgono alla Caritas di Roma. Il contributo verrà subito utilizzato per acquistare iprodotti selezionati attraverso la compilazione di unform predefinito. Vedi www.emporiocaritas.orgLa proposta nasce soprattutto dall’esigenza di riuscire aoffrire ai nostri assistiti un ventaglio di prodotti, necessarialla dieta di adulti e bambini, di più difficile reperimento,rispetto ai generi alimentari di prima necessità nondeperibili come pasta, pelati, legumi che riceviamoabitualmente nel corso delle raccolte alimentariorganizzate durante l’anno.

4 RUOTE DI BONTÀ

Per garantire tutto l’anno la presenza di alimenti sugliscaffali dell’Emporio e un paniere di prodotti più varie-gato alle tante famiglie con minori, la Caritas si avvale diun Wolkswagen Caddy che permette ai nostri volontariabilitati alla guida di svolgere raccolte alimentari quoti-diane, posizionandosi nei pressi dei supermercati citta-dini, secondo un calendario settimanale ben preciso,visibile sul sito www.caritasroma.itI volontari coprono l’intera giornata lavorativa del puntovendita individuato e a fine giornata consegnano i pro-dotti donati direttamente all’Emporio.

IL PROGETTO EMPORIO DELLASOLIDARIETÀVA AVANTI

I NUMERI DELL’EMPORIO DI VIA CASILINA VECCHIA 191° SEMESTRE 2012

• 688 famiglie assistite per un totale di 2435 persone

• L’Emporio è stato aperto al pubblicoper un totale di 80 giorni

• Sono stati emessi nel semestre 4050 scontrini

• Sono state distribuite 205.000 “unità di prodotti”, per un controvalore commerciale di circa 610.000 euro

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“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato”

Matteo 25, 31-45

NUTRIRE LA VITADEGLI ALTRI

Nel gesto semplice e spontaneo di offrire un pasto, nonc’è solo il desiderio profondo di soddisfare un bisognovitale dell’individuo, ma affiora in chi lo offre la volontà dicomunicare un senso di vicinanza e di dialogo con la per-sona; così come, dietro la richiesta di cibo, si manifestanon solo l’esigenza di nutrirsi ma il bisogno di essereascoltati, di ricevere parole di amicizia e di conforto. La Caritas di Roma sottolinea ogni giorno nel suo ope-rare quella dinamica della condivisione così presente intante pagine del Vangelo, concretizzandola nella realizza-zione di luoghi di incontro, come le Mense sociali e l’Em-porio della Solidarietà, dove donare da mangiare è allostesso tempo nutrire con la propria vita la vita degli altri. Ma da qualche anno a Roma mangiare è diventataun’emergenza: sono circa 7000 le persone senza dimorache oltre a dormire hanno bisogno di mangiare e accantoa queste, migliaia di famiglie che non arrivano a fine mese.Tra questi sempre più sono gli italiani che forse più deglialtri vivono la nuova condizione con un senso di disagioe di pudore.È un’umanità sofferente composta di anziani soli, disoccu-pati, famiglie sempre più povere e sfiduciate, giovani fragiliper i quali l’offerta di un pasto o di generi alimentari gra-tuiti rappresenta un sollievo ma anche un’occasione discambio fatto di dialogo e speranza.

Per questo abbiamo deciso di promuovere la campagnaOGGI OFFRO IO, affinché ciascun cittadino possa con-tribuire a migliorare la vita degli altri offrendo l’equiva-lente di un pasto o di una spesa gratuita come gesto difratellanza e condivisione.

Siamo convinti che soddisfare il bisogno primario di cia-scun essere umano sia un’esigenza che accomuna tutti eche solo grazie al sostegno e all’aiuto dell’intera comunitàcittadina, chiamata a partecipare a una solidarietà con-creta e diffusa, possiamo far fronte a un’emergenza che ri-guarda un numero sempre più crescente di persone, unmondo di povertà spesso sommersa che stenta a mani-festarsi ma che noi vogliamo raggiungere e aiutare.

Sono oltre 1500 i pasti pronti erogati ogni giornodai nostri centri e circa 1700 le persone aiutatesettimanalmente mediante spesa alimentare.

Vicini a ogni situazione di povertà, a partire dalle ricorrenti emergenze nazionalie internazionali, voi potete fare in modo che i poveri si sentano, in ogni comunità,come “a casa loro”.

GIOVANNI PAOLO II

I NUOVI VOLTI DEL DISAGIOEducare e stimolare le coscienze a una condivisione operosa con chi è nel bisogno: è questo l’impegno costante e quotidianodella comunità cristiana dinanzi al manifestarsi di vecchie e nuove forme di povertà. Come quella che è rappresentata dalnumero sempre maggiore di singoli individui e famiglie intere che si rivolgono ai servizi della Caritas per chiedere di mangiare,di soddisfare cioè un bisogno vitale e primario che è fonte di vita e dunque non può essere rinviato né tantomeno ignorato.Di fronte al segno tangibile di una crisi economica e sociale che investe l’intera comunità e interroga le coscienze di tutti, nonpossiamo rimanere insensibili, non accorgerci, come nella famosa parabola evangelica del ricco epulone, dell’affamato che giacesulla porta della nostra casa (Lc 16, 19-31).Basta un nulla per trovarsi poveri. Cresce il numero di italiani in fila alle mense, sono giovani disoccupati in cerca di lavoro,casalinghe, persone di mezz’età scivolate nella miseria quasi senza accorgersene. Molti di loro si vergognano perché fino aqualche mese prima lavoravano e avevano una famiglia, poi è successo che la vita ha cambiato marcia e loro non hanno tenutoil passo. C’è chi si è separato dal coniuge, chi è entrato in un forte stato depressivo, chi si è ammalato, chi possiede la casa macon la pensione in euro riesce appena a pagare l’affitto. C’è poi la presenza di interi nuclei familiari che non rappresentano piùun fenomeno isolato e occasionale ma sono un segnale d’allarme che non possiamo non cogliere, è la crisi vista anche attraversogli occhi dei bambini.

Grazie alla generosità di tanti benefattori e al lavoro instancabile dei volontari, le nostre Mense sono diventate nel tempostrutture di accoglienza dove il dare da mangiare si traduce soprattutto nel far sentire ciascun individuo a casa propria,trasmettendogli ospitalità, vicinanza e rispetto, che non sopiscono anzi rafforzano il desiderio umano di ripartire, la volontà dirimettersi in gioco, l’aspirazione a migliorare la propria situazione. Luoghi in cui il messaggio evangelico di gioia e speranza cheGesù rivolge ai poveri si concretizza nei gesti e nelle parole della comunità cristiana e diventa solido punto di riferimento perchi non ha il cuore appesantito dall’egoismo e un monito severo per tutti i “ricchi epuloni”della terra.

La spesa a domicilio

Una volta al mese Paolo e Marisa escono dalla loro casaper compiere un servizio speciale. Il percorso in auto liconduce all’Emporio della Solidarietà. Hanno nella borsaben sette liste di beni alimentari che cercheranno disoddisfare come potranno. Ma nulla di quello chepreleveranno all’Emporio è per loro. Paolo e Marisa infattisono volontari di una parrocchia di Roma che ha a cuorela situazione di vita di tante persone e tra queste, in modoparticolare, la condizione di sette anziani che fanno faticaad arrivare alla fine del mese, con quei malanni che nonti consentono di spostarti o uscire di casa facilmente. Marisa carica in auto le scatole tutte ben confezionatecon i prodotti ordinati, una per ogni anziano. Nei giornisuccessivi insieme ad altre persone della parrocchiaandranno a consegnarli a casa di ciascuno di loro. Unaconsegna speciale, a domicilio, che rompe la monotoniadel quotidiano e significa molto, sia in termini economiciche di relazione, di amicizia, di compagnia, di fiducia. Per Paolo e Marisa, e per tutte le persone che insieme aloro partecipano a questo aiuto, prendersi cura deglianziani vuol dire essere presenti dove la vita soffre; dovela libertà di vivere con serenità e pienezza una faseimportante della propria vita viene ad essere limitata.Quello che importa è che chi è più povero sia tenutoper mano. Non lasciato a se stesso. Sorretto da unacomunità di persone pronte a condividere, a mettere incomune ciò che hanno, che siano beni o la propriadisponibilità di tempo e amicizia, lasciando che la Graziadi Dio moltiplichi tutto. È proprio questa infatti lasperanza che anima in fondo l’azione di Paolo, Marisa edegli altri del servizio domiciliare.

Antonio tutte le sere si reca alla mensa dei poveri ma non è unbarbone. È un ex professore di scuola media che vive in un mono-locale di periferia e ora con la pensione in euro riesce appena apagare l’affitto e le bollette.

Anche per Francesco che ha una famiglia con due bambini piccolie un lavoro saltuario arrivare a fine mese è un problema. Per lui sisono aperte le porte dell’Emporio della Solidarietà dove può farela spesa gratuita almeno per sei mesi.

OGNI GIORNO LA CARITAS DI ROMA DISTRIBUISCE COMPLESSIVAMENTE IN TUTTI I CENTRI OLTRE 1500 PASTI.

PASTI OFFERTI DALLE MENSE SOCIALI CARITAS 1° SEMESTRE 2012

Numero erogazioni Media/giorno

Pranzi 128.160 704,18

Cene 47.662 261,88

Italiani 72.261

Stranieri 103.561

Uomini 156.099

Donne 19.723

LA SPESA ON LINE

Fare la spesa solidale online è sicuramente uno deimodi più semplici e comodi per quanti intendonoaiutare, anche da casa, le numerose famiglie in difficoltàche si rivolgono alla Caritas di Roma. Il contributo verrà subito utilizzato per acquistare iprodotti selezionati attraverso la compilazione di unform predefinito. Vedi www.emporiocaritas.orgLa proposta nasce soprattutto dall’esigenza di riuscire aoffrire ai nostri assistiti un ventaglio di prodotti, necessarialla dieta di adulti e bambini, di più difficile reperimento,rispetto ai generi alimentari di prima necessità nondeperibili come pasta, pelati, legumi che riceviamoabitualmente nel corso delle raccolte alimentariorganizzate durante l’anno.

4 RUOTE DI BONTÀ

Per garantire tutto l’anno la presenza di alimenti sugliscaffali dell’Emporio e un paniere di prodotti più varie-gato alle tante famiglie con minori, la Caritas si avvale diun Wolkswagen Caddy che permette ai nostri volontariabilitati alla guida di svolgere raccolte alimentari quoti-diane, posizionandosi nei pressi dei supermercati citta-dini, secondo un calendario settimanale ben preciso,visibile sul sito www.caritasroma.itI volontari coprono l’intera giornata lavorativa del puntovendita individuato e a fine giornata consegnano i pro-dotti donati direttamente all’Emporio.

IL PROGETTO EMPORIO DELLASOLIDARIETÀVA AVANTI

I NUMERI DELL’EMPORIO DI VIA CASILINA VECCHIA 191° SEMESTRE 2012

• 688 famiglie assistite per un totale di 2435 persone

• L’Emporio è stato aperto al pubblicoper un totale di 80 giorni

• Sono stati emessi nel semestre 4050 scontrini

• Sono state distribuite 205.000 “unità di prodotti”, per un controvalore commerciale di circa 610.000 euro

Page 5: Amici - Caritas Roma...Carissimi amici sostenitori, in occasione del Natale la Caritas di Roma propone la campagna di solidarietà “Oggi Offro Io” a favore delle mense e degli

Carissimi amici sostenitori,in occasione del Natale la Caritas di Romapropone la campagna di solidarietà “OggiOffro Io” a favore delle mense e degli Empori,i centri in cui vengono offerti gratuitamentealimenti e generi di prima necessità a chi vivenel disagio.

Perché diamo da mangiare? E cosa offriamoquando diamo il pasto ad un povero? Per ca-pire realmente cosa avviene ogni giorno nei36 centri della Caritas romana occorre rispon-dere a queste domande.Nella Bibbia il cibo è il primo dono di Dio allesue creature: “Ecco io vi do ogni erba che pro-duce seme (… ) e ogni albero fruttifero”. Dionutre il suo popolo, come una madre il neo-nato, e poi lo sostiene con la manna nella tra-versata del deserto, ma il cibo serve peraffrontare il cammino, e la sua ira si accendequando, ripiegati a rimpiangere la sazietà, i suoifigli dimenticano di essere stati liberati da unavita di schiavi. Mangiare non è semplicemente nutrirsi, non èsoltanto un “meccanismo”, ma include unaconsapevolezza caratteristica dell’agire umano:la consapevolezza che “il cibo è un elementodonato, anche quando è frutto delle propriemani” .

Mangiare inteso come atto umano è condivi-dere, è apertura all’altro, è gioia dell’incontro,momento di riconciliazione, ospitalità delle dif-ferenze, celebrazione di un’identità condivisa,come tanti racconti biblici narrano e perciòviene riconosciuto come “segno dell’incontrodefinitivo dell’umanità con il suo Dio”.

La gratitudine per il dono ricevuto e condivisodiventa responsabilità per la vita dell’altro e,oltre il ristabilimento della giustizia, innescanelle relazioni interpersonali una dinamica di li-bertà e di reciprocità.Ecco allora il perché quello che chiediamonon è solo il tuo aiuto economico, ma una re-lazione più intensa, una condivisione spirituale,affinché la solidarietà diventi impegno di “pros-simità” per incontrare l’altro condividendonela speranza e la gioia.

Buon Natale!

Mons. Enrico FerociDirettore Caritas di Roma

AmiciAMICI CARITAS ROMA Quadrimestrale Redazione Caritas RomaVia Casilina Vecchia 19 - 00182 Roma - Tel. 06 888 15 120Progetto grafico e impaginazione: www.duepunti.bizFoto: S. Montesi, M. Urbinati. Stampa: Tipografia Atena

Anno 11 • n.3 • 12/2012

Direttore Mons. Enrico FerociDirettore responsabile Angelo ZemaA cura di Alberto Colaiacomo,Ileana Pittoni

Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatto a me.

(Mt, 25,40)

Amici

CARITAS DI ROMA - DIREZIONEPiazza San Giovanni in Laterano 6/a - 00184 Roma

SETTORE FONDI E DONAZIONIVia Casilina Vecchia, 19 - 00182 Roma tel. 06 888 15 120 • [email protected]

www.caritasroma.it

agenda duemilatrediciè un’iniziativa a sostegno della campagna‘Violenza? ProviamoSenza!’ con cui da oltre unanno vogliamo raccontare le storie dei giovaniincontrati per le strade di Salta in Argentina, erealizzare 3 centri di aggregazione per i giovani, incui dare vita a Laboratori di attività manuali e diformazione per offrire a questi ragazzi lasperanza di un futuro diverso.

Formato 9×14 cm, copertina in 3 diversi colori,14 mesi, puoi averla con un’offerta di 10 euro asostegno della campagna.

Per avere l’agenda o per organizzare un punto didiffusione in parrocchia contatta il SEPM allo06.69886383

Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB RomaRegistrazione n. 44/99 del 27/1/99Trib. Roma

Potete ricevere ‘Amici Caritas Roma’ anche perposta elettronica. Basta comunicare il vostroindirizzo mail a: [email protected] aiuterete a contenere i costi di spedizione e arispettare l’ambiente. Grazie!

@

Sono circa 7.000 a Roma le persone senzafissa dimora che oltre a dormire hannobisogno di mangiare. Accanto a questemigliaia di famiglie che non arrivano a finemese. Il Tuo sostegno economico cipermetterà di garantire un ‘pasto’ o una‘spesa alimentare’ a quanti lo richiedono.

COME SOSTENERCI

1 pasto = 5 euro2 pasti giornalieri = 10 euro1 spesa alimentare = 20 euro

PER DONAZIONI

IBAN IT 17 M 03589 01600 01057 0412 662Intestato a Amici della Caritas di Roma - Onlus

PER INFORMAZIONI

Settore Fondi e Donazioni della Caritas tel 06 888 15 120

PRESENTACI UN AMICOVogliamo far conoscere le nostre attività e i no-stri servizi a favore dei più deboli a sempre piùpersone. Per questo ti inviamo a segnalarci unamico o un’amica ai quali verrà inviato gratuita-mente il prossimo numero della rivista.Contattaci al numero 06.88815120 o inviaci unae-mail a [email protected] con i riferi-menti della persona che vuoi presentarci. Ci aiuterai a diffondere nella comunità un mes-saggio di solidarietà e di attenzione al prossimo.

Come aiutarciVERSAMENTI C/C POSTALE

Tra i tanti modi per dare aiuto ai disagiati attraverso l'opera dellaCaritas di Roma il più utilizzato è il versamento tramite bollettinodi Conto Corrente Postale sul c/c n. 82881004

OFFERTE

È possibile consegnare personalmente la propria offerta direttapresso i nostri uffici di piazza S. Giovanni in Laterano 6/a, tutte lemattine, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, oppurepresso la Cittadella della Carità, Via Casilina Vecchia 19 - SettoreFondi e Donazioni, dal lunedì al venerdì ore 9.00-16.00

BONIFICO BANCARIO/POSTALE

Banco Posta IBAN: IT 77 K 07601 03200 000082881004

Una tale dimostrazione di generosità e di apprezzamento per quantofacciamo, ci sollecita a segnalarvi altre opportunità, non alternative, macomplementari e aggiuntive, per aiutarci a ridare speranza a tantepersone.

VOLONTARIATO

Rappresenta la forma più alta di comunione con l’altro, anche setalvolta difficile da conciliare con la vita di tutti i giorni. Sono peròsufficienti poche ore al mese, per rendersi utili e per riempire di gioiase stessi e gli altri.La Caritas di Roma promuove il volontariato, sia singolo cheorganizzato, nelle diverse aree dei bisogni della città; tutto ciò vienerealizzato attraverso proposte di animazione e formazione rivolte allepersone che desiderano impegnarsi nelle attività di servizio nei nostricentri. Il Settore Volontariato promuove “itinerari”, corsi di educazioneal servizio, incontri di formazione ed orientamento.Per informazioni: Settore Volontariato - 06 888 15 150

DONAZIONI IN OCCASIONI LIETE

Con sempre maggiore frequenza riceviamo donazioni legate ad eventiparticolari, come la nascita o il battesimo di un bambino, lacelebrazione di un matrimonio o di una ricorrenza, ad esempio, unanniversario. Un gesto di solidarietà legato ad un lieto evento è segnodi maturità, di condivisione e di uno stile di vita meno consumistico.

DONAZIONI IN MEMORIA

Numerose sono anche le donazioni in memoria di personescomparse, il cui ricordo sollecita parenti e amici al compimento diuna buona azione.

LASCITI E DONAZIONI

Lasciare traccia di sé e del proprio passaggio in questa vita è desideriocomune a tutti. Realizzarlo è privilegio di pochi, in particolare se lo silega a qualcosa di materialmente grande. Viene però da interrogarsi sulsenso vero della grandezza. Se sia cioè più importante il gesto di chiconcede una parte del suo ''molto" o lo sia immensamente di piùl’atto di colui che, avendo poco, lo offre in eredità ai più diseredati.

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Carissimi amici sostenitori,in occasione del Natale la Caritas di Romapropone la campagna di solidarietà “OggiOffro Io” a favore delle mense e degli Empori,i centri in cui vengono offerti gratuitamentealimenti e generi di prima necessità a chi vivenel disagio.

Perché diamo da mangiare? E cosa offriamoquando diamo il pasto ad un povero? Per ca-pire realmente cosa avviene ogni giorno nei36 centri della Caritas romana occorre rispon-dere a queste domande.Nella Bibbia il cibo è il primo dono di Dio allesue creature: “Ecco io vi do ogni erba che pro-duce seme (… ) e ogni albero fruttifero”. Dionutre il suo popolo, come una madre il neo-nato, e poi lo sostiene con la manna nella tra-versata del deserto, ma il cibo serve peraffrontare il cammino, e la sua ira si accendequando, ripiegati a rimpiangere la sazietà, i suoifigli dimenticano di essere stati liberati da unavita di schiavi. Mangiare non è semplicemente nutrirsi, non èsoltanto un “meccanismo”, ma include unaconsapevolezza caratteristica dell’agire umano:la consapevolezza che “il cibo è un elementodonato, anche quando è frutto delle propriemani” .

Mangiare inteso come atto umano è condivi-dere, è apertura all’altro, è gioia dell’incontro,momento di riconciliazione, ospitalità delle dif-ferenze, celebrazione di un’identità condivisa,come tanti racconti biblici narrano e perciòviene riconosciuto come “segno dell’incontrodefinitivo dell’umanità con il suo Dio”.

La gratitudine per il dono ricevuto e condivisodiventa responsabilità per la vita dell’altro e,oltre il ristabilimento della giustizia, innescanelle relazioni interpersonali una dinamica di li-bertà e di reciprocità.Ecco allora il perché quello che chiediamonon è solo il tuo aiuto economico, ma una re-lazione più intensa, una condivisione spirituale,affinché la solidarietà diventi impegno di “pros-simità” per incontrare l’altro condividendonela speranza e la gioia.

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AmiciAMICI CARITAS ROMA Quadrimestrale Redazione Caritas RomaVia Casilina Vecchia 19 - 00182 Roma - Tel. 06 888 15 120Progetto grafico e impaginazione: www.duepunti.bizFoto: S. Montesi, M. Urbinati. Stampa: Tipografia Atena

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Formato 9×14 cm, copertina in 3 diversi colori,14 mesi, puoi averla con un’offerta di 10 euro asostegno della campagna.

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB RomaRegistrazione n. 44/99 del 27/1/99Trib. Roma

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Rappresenta la forma più alta di comunione con l’altro, anche setalvolta difficile da conciliare con la vita di tutti i giorni. Sono peròsufficienti poche ore al mese, per rendersi utili e per riempire di gioiase stessi e gli altri.La Caritas di Roma promuove il volontariato, sia singolo cheorganizzato, nelle diverse aree dei bisogni della città; tutto ciò vienerealizzato attraverso proposte di animazione e formazione rivolte allepersone che desiderano impegnarsi nelle attività di servizio nei nostricentri. Il Settore Volontariato promuove “itinerari”, corsi di educazioneal servizio, incontri di formazione ed orientamento.Per informazioni: Settore Volontariato - 06 888 15 150

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