alcune riflessioni metodologiche sul percorso fatto€¦ · la preparazione di più percorsi con le...
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WORK-SHOP
"Rete delle Fattorie didattiche: il contributo del Gruppo di progettodella Provincia di Torino".
Alcune riflessioni metodologichesul percorso fatto
Giovanni Borgarello
Torino, 17 gennaio 2012Torino, 17 gennaio 2012
Partiamo da alcunipensieri dei partecipanti
al gruppo di lavoro
(tratti dai questionari divalutazione finale)
Workshop: "Rete delle Fattorie didattiche: il contributo del Gruppo di progetto della Provincia di Torino” - Torino, 17 gennaio 2012Torino, 17 gennaio 2012 - Giovanni Borgarello
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DOMANDA: Quali sono stati, secondo te, ipassaggi più significativi del corso ?
Il lavoro comune ed il rapporto scuole-FD. Il ruolo della Provincia comepartner anche progettuale e del coordinamento (Pracatinat),
flessibile e amichevole.[Insegnante]
L’incontro confronto e lavoro insieme con le scuole [FD]
L’incontro con le FD. L’elaborazione di percorsi progettuali nelconfronto
[Insegnante]
Realizzazione dell’opportunità di avere un contatto diretto con il mondoscolastico, che ha permesso a noi FD di comprendere le esigenze della
controparte [FD]
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DOMANDA: Cosa ritieni di aver appresolungo il percorso ?
a) Rispetto al tema scelto
Molto, soprattutto sulle aree tematiche e sul ruolo della Educazione alimentarecome parte di una più generale Educazione alla cittadinanza
[Insegnante]
Il concetto di cittadinanza attiva, la valenza della documentazione per produrre storia;riflettere sul consumo critico e ruolo delle FD; le etichette ed il ruolo nella quotidianità di
un cittadino consapevole[FD]
Nuove modalità di approccio al tema. Un punto di vista più allargato[Insegnante]
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b) Rispetto alla interazione Fd e scuola
Incontro fra 2 mondi diversi che si sono conosciuti ed hanno imparato a dialogare ecollaborare in modo proficuo efficace amichevole produttivo. [Insegnante]
Necessità di linguaggi comuni, come costruire itinerari che legano discipline ed argomentiscolastici, la necessità della scuola di cercare scientificità per produrre
comportamenti virtuosi.[FD]
Le FD lavorano già con grande impegno rispetto all’educazione alimentare; sonodisponibili a costruire percorsi didattici con le scuole; possono diventare una risorsa
molto importante per le scuole[Insegnante]
Ho capito quanto sia importante collocare l’attività in FD in una parte precedente ed unasuccessiva di lavoro a scuola, concordata e con preparazione di materiali
[FD]
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DOMANDA: Quali ricadute pensi che potrà avereil lavoro svolto nel percorso sull’azione quotidiana
tua e della tua Azienda o Scuola ?
Nella programmazione di Istituto si potranno inserire dei percorsi di educazionealla salute che prevedano la collaborazione di FD, scuola e genitori
[Insegnante]
Sviluppo del tema della Ed alimentare come una delle fondamentalideclinazioni in orizzontale della ed alla Cittadinanza
[Insegnante]
La preparazione di più percorsi con le relative Unità Didattiche per le scuolemedia e del 2° ciclo della primaria costituiscono un arricchimento della
offerta formativa della azienda [FD]
Più attenzione nel pensare itinerari, vedere la mia FD con altri occhi, cercandodi valorizzare quanto la scuola ha richiesto, dare valore alla parola
DIDATTICA [FD]
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DOMANDA: E’ quanto ti aspettavi nel momento incui hai deciso di partecipare al percorso ?
L’esperienza, il percorso comune, ilprodotto superano in qualità e quantità
quanto atteso
[Insegnante]
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Come vedete è avvenuto un incontro, caratterizzato dascoperta e da riconoscimenti reciproci
e, inoltre, da
Costruzione di linguaggio e cultura comuniSviluppo di capacità co-progettuale
Piacevolezza del lavoro insieme
La sensazione è che si sia generato unVALORE AGGIUNTO
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Si è sviluppata in modo positivo una sfidacomplessa
e dall’esito per nulla scontato
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Il nostro lavoro partiva da alcune ipotesi:
a) Per ampliare la fruizione delle FD bisogna farequalità, per fare qualità bisogna lavorareinsieme (le Fd con i propri destinatari)
b) Ad esempio, inserire le proposte delle FD inpercorsi di lavoro lungo delle scuole, uscire dal“mordi e fuggi” e dall’occasionalità
c) Liberarsi di stereotipi reciprocid) Comunicare non equivale ad educare
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COMUNICARE ed EDUCARE
Le due cose non coincidono, anche se vi sono significativi intrecci tra diesse.
Comunicazione: più rapida e facile da diffondere, a volte accattivanteed incisiva, ma rischia di restare alla superficie e di non innescareprocessi duraturi.
Educazione: processi più lunghi, ma agisce più in profondità.
Si tratta quindi di armonizzare azioni e strumenti comunicativi in sensostretto, con quella “comunicazione in profondità”, l’educazioneappunto, che promuove modalità di conoscenza e azione piùadeguate alle sfide contemporanee.
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SCUOLA e FD: una ALLEANZASTRATEGICA
SCUOLA FATTORIE DIDATTICHE
L’ipotesi di lavoro è che progettare ed operare insieme consenta a FDe scuole di conoscersi meglio e di sviluppare percorsi educativi
intensi e significativi.
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TUTTO CIO’ …..
all’interno di una logica di RETE
e della scelta delle FD come vettoriprivilegiati di comunicazione dei valori del
PSR 2007/2013
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Al termine del percorso ci ritroviamo con unprodotto più che soddisfacente, sia sulpiano qualitativo che quantitativo
• 5 percorsi educativi, ricchi ed articoltati, dasviluppare a scuola
• 14 Unità Didattiche da sviluppare in FD
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IL TEMA SCELTO DAL GRUPPO
Sicurezza e qualità alimentare, educazionealimentare, sostenibilità dell’agricoltura.
Un terreno di cittadinanza attiva
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Schema riepilogativo
UD 10 Curarsi degli alberi = curarsi di sé stessiUD 11 AgrikèUD 12 Conosci l’albero ?UD 13 La piantaUD 14 Orecchie d’asino .. Equus asinus domesticus
Percorso 5 Alimentazione,Salute, Ambiente
UD 9 Leggere l’ortofrutta. Un viaggio tra le etichette e gliimballi
Percorso 4 Igiene e sicurezza alimentare
UD 7 Uno snack alternativoUD 8 Dal seme al frutto “Dove nasce la mela”
Percorso 3 Educazione, alimentazione e salute
UD 3 Ecosistema alpino e antropizzazione. Il rapporto traambiente e uomoUD 4 Informazione e scelte responsabiliUD 5 A tutto gas. Come arrivare ad un GAS della scuola
Percorso 2 Qualità, sicurezza, alimentare, informazione escelte: io cittadino
UD 1 Il ciboUD 1 bis Io consumatoreUD 2 Sicurezza e qualità alimentare. Quando le materieprime sono sicure e certificate
Percorso 1 Qualità, sicurezza alimentare, informazione escelte: io consumatore
UNITA’ DIDATTICHE in FATTORIAPERCORSI EDUCATIVI a SCUOLA
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Come ci siamo arrivatiI Esplorazione del tema, per cercare di capirlo più profondità, attraverso : Costruzione di una mappa concettuale ed argomentativa contributi di esperti contributi dei partecipanti
È stato un incontro tra storie ed elaborazioni diverse (in particolare con la riflessione circala promozione di competenze di cittadinanza attiva)
II. In parallelo sono state realizzate sia dalle FD che dalle scuole partecipanti Schede dipresentazione in cui si doveva mettere in evidenza cosa già si fa rispetto al tema inoggetto VALORIZZARE L’ESISTENTE
III. Individuazione di nuclei tematici
IV. Organizzare per ogni nucleo un percorso educativo
V. Due sottogruppi con scambi in presenza e a distanza ed un lavoro di sintesi a livello diGruppo di lavoro nella sua forma plenaria
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ALCUNI PRINCIPIISPIRATORI
Tempi lunghi edistesi
Coltivare valori
una agricolturasostenibile
Vedere legamiSuperaredistanze
Toccare conmano.
Impararefacendo
Metodi chetengano contodell’unitarietà e
dellacomplessità
delle persone
Ripensareabitudini, modi
di vivere econsumare
Ripartire danozioni/esperienze
di base, ad es.cos’è la terra
Coinvolgereinsieme adulti e
bambini
Siamo ciò chemangiamo
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ALCUNI NUCLEITEMATICI
2/a impattoambientaledell’agricoltura2/b filiere corte2/c accordi traproduttori econsumatori2/d sprecare menocibo
3/a alimentazione e salute3/b Cattivi comportamenti e disfunzionialimentari3/c Riscoprire i legami tra terra, piante,animali3/d Riscoprire la relazione corpo/ritmi etempi/stagioni3/e le nostre scelte alimentari3/f La questione dei gusti3/g La questione del benessereanimale.
Cittadinanza attiva:un mondo piùsostenibile a partiredall’alimentazione edai modi di fareagricoltura ?
L’educazionealimentare el’acquisto/consumocome terreno dicittadinanza attiva
1/a qualità esicurezza alimentare:1/b informazione escelta
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QUALE METODO ?
………………… Esperienze ditrasformazione
abitudinialimentari
Ricerche sulcampo
Coinvolgimentofamiglie.
Lavoro conpartner
EsperienzesignificativeIncontro con
testimoniNarrazionibiografiche
Momenti di co-progettazione
attiva
Esperienzepubbliche in cuii ragazzi sianoprotagonisti
Simulazioni, giochidi ruolo
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Per ogni percorso educativo ….
Argomentazione
Indicazioni di contenuto e di metodo per le scuole(schemi per costruire il proprio progetto, percorsitipo, indicazioni di attività)
Unità Didattiche da sviluppare in FD
Molti altri strumenti di supporto (schede tematiche,antologie, ecc. …)Workshop: "Rete delle Fattorie didattiche: il contributo del Gruppo di progetto della Provincia di Torino” - Torino, 17 gennaio 2012Torino, 17 gennaio 2012 - Giovanni Borgarello
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ORA SI TRATTA di SPERIMENTARE iPERCORSI PROGETTATI
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ComunicareSi è posto il problema di come comunicare la proposta educativa alle
scuola da coinvolgere nella sperimentazione
• Documento di presentazione dell’intero progetto, diffuso asettembre, in modo da consentire alle scuole di inserirlo nel proprioPOF
• Incontri di presentazione gestiti dagli insegnanti della rete dicittadinanza attiva
• Work-Shop
• (in futuro) dispense cartacee e materiali inseriti sui siti di Regione,Provincia, SMS Bobbio, Pracatinat scpa
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IMPORTANTE !
Si tratta di un prodotto aperto
Si possono da un lato ipotizzare …n… percorsieducativi ulteriori e, dall’altro, riferire ad essi inmodo significativo tante altre UD (a partire da
molte cose che già si fanno nelle FD, oppure dinuova concezione)
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IL GRUPPO DI TORINO: I PARTECIPANTI
• Facilitatore: Giovanni Borgarello, Pracatinat scpa
• Amerio Giuseppe Fattoria Didattica “Il Giardino dei sapori” di Nichelino• Andrusso Domenica Fattoria Didattica Società Agricola Masiero di Nole• Bruno Daniela Azienda Agricola Bruno Daniela – Fattoria Didattica “Cit e bun” di Pinasca• Domenighini Flavia Provincia di Torino• Durandetto Cinzia Fattoria Didatica Occitania di Mattie• Follador Liliana SMS Orbassano di Torino• Gottero Carlo Fatoria Didattica “Vivai Gottero – Campagna Amica” di Rivoli• Merlo Paola Fattoria Didattica “La verdeisa” di Rivarolo Canavese• Mismetti Silvia ASL TO 3• Pautasso Luisella Fattoria Didattica “La cascina del mulino” di Villastellone• Polidoro Elvira FD Agriturismo La Vecchia Fattoria di Villafranca Piemonte• Richiardi Paola IC Tommaseo di Torino• Belcastro Caterina, SMS Norberto Bobbio• Rodolfo Marchisio SMS Norberto Bobbio• Rolando Andrea, Provincia di Torino• Tietto Maria Teresa Fattoria Didattica “L’Oasi degli animali” di San Sebastiano Po
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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