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MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec 2017 - Izola, Slovenia
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Francesca Giannini/ Parco Nazionale Arcipelago Toscano - [email protected] la collaborazione di Massimo Sarti, Franco Biondi, Camillo Palermo e Ivan Ballini
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected]
La gestione dell'acqua a Capraia, situazione attuale e prospettive
MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec 2017 - Izola, Slovenia
PARCO NAZIONALE dal 1996 – circa 1500 ha a terra e 16800 ha a mare
MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec 2017 - Izola, Slovenia
Superficie 1925 ha
L’Isola di Capraia è interamente
montuosa ed è divisa da N a S
fino a 1 km dal mare da una
catena di cime, con quote
intorno ai 400 m s.l.m., che
culmina nel M.Castello (445 m)
Il versante occidentale è
scosceso, mentre il versante
orientale presenta piccole valli
solcate da torrenti effimeri
("vadi") che si dirigono
dolcemente al mare.
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Capraia è completamente formata
da rocce magmatiche effusive
appartenenti a due principali centri
vulcanici che si sono succeduti nel
tempo.
Apparato dacitico-andesitico
(Miocene superiore). 7.59-7.45 Ma
Apparato trachibasaltico
(Pliocene inferiore). 4.65 Ma.
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L’idrografia dell'isola è condizionata fortemente dalla dorsale N-S ad
accentuata asimmetria. I piccoli corsi d'acqua esistenti sono numerosi
in rapporto alla superficie dell'isola ma presentano tutti un regime
torrentizio stagionale.
In genere sono diretti E-W, cioè divergono a pettine a partire dallo
spartiacque, dirigendosi verso il mare.
Il Vado del Porto, il
maggiore corso
d'acqua, lungo circa 3
km, piega a N-NE,
scendendo fino al
porto di Capraia.
Sono ricordate
l’esondazione del
1983 e quelle del
1992 e 1998
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Capraia presenta anche un piccolo lago detto “Lo Stagnone” o “il
Laghetto” (318 m s.l.m.), tra M.Forcone e M.Rucitello, di forma
ellittica; lungo circa 104 m e largo circa 50, ha il diametro
maggiore orientato E-W. L'area di invaso è approssimativamente
di 0.5 ettari. L'acqua supera il metro di profondità solo in periodi
molto piovosi; è secco durante il periodo estivo.
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Le precipitazioni presentano un massimo principale in autunno (249 mm)
e un massimo secondario in inverno (235 mm), con media annua intorno ai
650 mm. In primavera la piovosità decresce gradualmente fino a valori al di
sotto dei 50 mm (mese di maggio), tra maggio (36 mm) e giugno (18 mm )
si ha un salto brusco.
Giugno, luglio ed agosto sono i mesi più secchi, con rispettivamente 18, 12
e 16 mm di pioggia in media.
Tipico clima insulare mediterraneo con deficit idrico estivo e precipitazioni
autunno-invernali
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Idrogeologia ed idrologia: è caratterizzano per la sostanziale scarsità
di risorse idriche sia di tipo superficiale che sotterraneo.
Passaggi traghetto Toremar – 30.000/35.000 passeggeri (anni
2016/2017)
Fonte: anno 2016 - Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di
supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica su dati Istat.
ARRIVI 3.230 PRESENZE 9.760
ABITANTI – Durante la stagione autunno-
invernale
Residenti anagrafici : 412 (ISTAT 2016)
Abitanti effettivi sull'Isola durante i mesi
invernali: circa 250
Problema di rifornimento idrico
durante la stagione estiva
ISTAT dati 2015 – media di 220 litri
per abitante al giorno di acqua
potabile
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Previste fasce di protezione in base alla distanza dalla linea di costa degli
acquiferi a porosità primaria con divieto di nuovi pozzi.
Per gli acquiferi a porosità secondaria, l'Ente Parco esercita controlli
tenendo conto di soglie di prelievo oppure con la perforazione di nuovi
pozzi limitatamente alle utenze pubbliche
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Per oltre un cinquantennio fino al 2004 l’approvvigionamento di acqua è
stato integrato con il trasporto con navi cisterna
L’unica fonte locale risultava essere il pozzo
denominato Aghiale, non sufficiente a
soddisfare il fabbisogno idrico.
IN PASSATO
Sorgenti
Loc. La Mortula, Caseificio e Monte Arpagna
Vasche di raccolta
Costruite all'epoca della Colonia Penale
Pozzi romani presso molte abitazioni in paese
e in Loc. La Piana (zona agricola)
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CRITICITA' Trasporto con navi cisterna• elevato costo (circa 10 – 15 €/mc );• Incertezza dei trasferimenti per il
maltempo• possibilità di trasporto di quantitativi limitati, con richiesta di lunghi tempi per il carico e lo scarico verso i serbatoi o gli impianti di destinazione;• vulnerabilità sotto il profilo igienico-sanitario durante i necessari passaggi elementari.
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Si passa da 70 mc/giorno del periodo invernale, per raggiunge
punte di 500 mc/giorno nel periodo estivo.
DAL 2005 entrato in funzione
un impianto di desalinizzazione ad “osmosi inversa”, che è in grado di
garantire mediamente 500 mc/giorno di acqua potabile. Le dotazioni
idriche attuali sono in grado quindi di sostenere e soddisfare le
esigenze dell'isola
L'acqua proveniente dal Pozzo dell'Aghiale, utilizzato inizialmente
non viene più immessa in rete.
Circa l'ottanta per cento degli edifici del due centri abitati, porto e
paese, si sono dotati autonomamente di serbatoi di accumulo di
capacità variabile fra i 1.000 e i 2.000 litri, in modo da far fronte ad
eventuali situazioni di insufficienza.
Le vasche ubicate in Colonia Penale sono utilizzate per usi agricoli
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Con legge regionale n. 69/2011 la Regione Toscana ha Istituito
l'Autorità Idrica Toscana, attribuendo al nuovo soggetto le funzioni
già esercitate dalle 6 Autorità di Ambito Territoriale Ottimale che
coprivano il territorio regionale toscano
L'Autorità Idrica Toscana è un ente pubblico, rappresentativo di tutti i
comuni toscani, al quale la legge regionale 69 del 28 dicembre 2011
(e s.m.i.) attribuisce le funzioni di programmazione, organizzazione e
controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato.
Dal 1° gennaio 2012 le funzioni già esercitate dalle autorità di ambito
territoriale ottimale sono state trasferte ai Comuni che le esercitano
obbligatoriamente tramite l'Autorità Idrica Toscana.
Nel territorio regionale sono presenti sei società a cui è stato affidata la
gestione del Servizio Idrico Integrato.
Asa S.p.A. nel territorio della
Conferenza Territoriale n. 5 "Toscana Costa"
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Vlv
piezometrica,
posta in serie
sullo scarico
serbatoio
Rete parte alta
Rete
Paese
Torraccia
Serb. San Rocco: capienza 100 MC
( 100 s.l.m. )
Serbatoio “ C “ : Capienza 70 MC
( 90 s.l.m.)
Rifornimento
Bettolina
Serb. Vascone: Capienza 1000 MC
( 28 s.l.m.)
Rete
Porto
Pz. Aghiale
( 140 s.l.m. )
Loc.
Le Ville
Riduttore
Chiesa
Riduttore
S.Leonardo
N° 3 pozzi
Acqua Salmastra
Dissalatore
Serb. D:
capienza 400 MC
Vlv da
inserire
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MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec 2017 - Izola, Slovenia
La potenzialità nominale dell’impianto è di 500 m3/giorno (pari a 20,83
m3/h).
L’acqua marina è approvvigionata mediante 3 pozzi realizzati in
prossimità del mare in una zona attigua al Vado dell’Aghiale ed è stimata
in 1250 m3/ giorno. Ovvero la portata emungibile massima prevedibile,
con i tre pozzi in funzione, è pari pertanto a 16 l/s (52 mc/h).
L’impianto è installato in idoneo edificio delle dimensioni indicative di 21(l)
x 7(L) x 2,6-4,6(h) metri.
L’acqua prodotta è inviata al serbatoio di accumulo principale e da qui
smistata verso altri 3 serbatoi
La parte di acqua marina non utilizzata (salamoia) viene rimandata al
mare alla portata di 750 m3/ giorno (pari a 31,25 m3/h)
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Sezione di pretrattamento
La sezione di pretrattamento è collocata all’interno del locale impianti
tecnici e riceve l’acqua di alimento dal campo pozzi.
La sezione consente di ottenere un’acqua di qualità adatta ad essere
trattata dalle membrane ad osmosi inversa ed in particolare
• elimina quasi totalmente i solidi sospesi
• debatterizza l’acqua marina mediante trattamento con raggi
ultravioletti
• riduce l’indice S.D.I. ad un valore < 3,
• aggiunge all’acqua una soluzione antincrostante
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Sezione di dissalazione, completa di
sistemi di lavaggio e conservazione
membrane
La sezione di dissalazione riceve l’acqua
pretrattata nella sezione precedente e
produce acqua con una salinità inferiore a
500 mg/l per uso potabile.
Il recupero nominale (rapporto tra prodotto e
alimentazione) è del 40%
• elimina gran parte dei solidi disciolti,
mediante “filtrazione” dell’acqua di mare
entrante su una membrana poliammidica
adatta al processo denominato “osmosi
inversa”
• in caso di presenze batteriche
nell’alimento garantisce la completa
sterilità del prodotto
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Sezione di post-trattamento
L’acqua dissalata uscente dai moduli osmosi risulta essere
leggermente acidula, con poca durezza e non ha la pressione
sufficiente per alimentare i serbatoi di stoccaggio.
Per questo motivo la sezione di post-trattamento:
• riporta a pH neutro l’acqua prodotta innalzandone anche la durezza
(contenuto in sali di calcio e magnesio)
• rilancia l’acqua ai serbatoi di accumulo mediante polmone di
accumulo e pompe di rilancio
Sezione di trattamento ed allontanamento reflui
I reflui liquidi prodotti dall’impianto sono:
• acque di lavaggio filtri a sabbia
• acque lavaggio filtri dolomite
• sciacquature, drenaggi, acque di spostamento
• soluzioni di lavaggio e di conservazione esauste
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L'acqua in uscita è trattata con cloro fino ad un valore intorno agli 0,2 mg/L
Descrizione 2015 2016
ACQUA EROGATA DISSALATORE mc 101224 104531
Descrizione 2015 2016
Energia elettrica 101649,38 99041,78689
KWh 558.230 598.592
COSTO TOTALE € 174820,95 190378,7769
Costo € al mc 1,73 1,82
COSTO MEDIO € al mc 1,77
per anno
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CRITICITA'
Produzione con dissalatori
• considerevole costo d'investimento iniziale;
• elevata quantità di energia elettrica necessaria e relativa potenza
installata richieste dall'impianto (4-5 volte superiore a trattamenti
classici di potabilizzazione dell'acqua dolce);
• individuazione di siti idonei per l'installazione dell'impianto e di
d'inserimento paesaggistico;
• avverse o per inquinamenti marini (essenzialmente da idrocarburi).
• aumento della salinità del corpo idrico a mare ricevente
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CICLO INTEGRATO - Acque REFLUE (di uso domestico – nere
e acque di scorrimento superficiale - bianche)
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Costruzione della rete di fognatura iniziata nel 1960
e successivamente fu realizzato dal Comune il depuratore
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L’estensione della rete di fognatura nera si sviluppa per una
lunghezza stimata in 5.910,00 m.
Le acque usate della zona “Porto” vengono veicolate mediante una
centralina di sollevamento al “Paese”, dove poi per caduta dinamica,
insieme a quelle del “Paese”, vengono convogliate al Depuratore, e
dopo il trattamento, tramite una condotta sottomarina di una
lunghezza di 700 m, ad una profondità di 55,00 m vengono rilasciate
in mare.
Non sussiste riutilizzo delle acque reflue depurate.
I composti e fanghi di depurazione trattati e vagliati vengono
conferito in discarica.
TOTALI PORTATE
TRATTATE
MC ANNO
A.E. TRATTATI
(DEPURATI)
mc/giorno/anno
TRATTATI
mc/h/anno
TRATTATI
47.470 650 130 5
Anno 2017
MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec 2017 - Izola, Slovenia
Installazione di fontanelle di
acqua AQ
Riduzione consumi
energetici per il
funzionamento degli
impianti, utilizzando
pannelli fotovoltaici
Sistemazione della rete
di distribuzione per
ridurre le perdite e
garantire acqua potabile
di qualità superiore
IN FUTURO PER MIGLIORARE
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Implementare
collaborazioni tra
diversi soggetti per
implementare la
ricerca applicata per
abbattere la salinità
delle acque di uscita
dei dissalatori
Riutilizzare le acque depurate per usi
agricoli o industriali
Applicazione di Best Practice che
saranno implementate grazie al
progetto HYDROUSA, finanziato
nell'ambito del programma Horizon
2020
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Francesca Giannini/ Parco Nazionale Arcipelago Toscano - [email protected] la collaborazione di Massimo Sarti, Franco Biondi, Camillo Palermo e Ivan Ballini
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