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“Sulla strada...” P ontida 2016 AGOSTO/SETTEMBRE 7

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“Sulla strada...”

Pontida 2016ontidaAGOSTO/SETTEMBRE 7

Parrocchia dei Ss. Giacomo Ap. e Giorgio M.24030 PONTIDA (BG) - Tel. 035.795.025

Anno 26 - Nuova SerieN. 7

Agosto/Settembre 2016

PONTIDA: Bollettino della Parrocchia dei Ss. Giacomo Ap. e Giorgio M. - Registrazione Tribunale di Bergamo n. 3 del5.2.99. Direttore Responsabile: Giovanzana M. Luisa. - Direzione e Redazione: Parrocchia dei Ss. Giacomo Ap. e GiorgioM. - Piazza Giuramento, 155 - 24030 Pontida (BG). Stampa: Tipografi a dell’Isola s.n.c. - Terno d’Isola (BG)

IL PARROCO RICEVEpresso l’ARCHIVIO PARROCCHIALE Domenica dalle 16.00 alle 17.30

oppure su appuntamento: tel. 035.795.025 - 035.43.85.427 - www.parrocchiadipontida.it

IL VICEPARROCO È PRESENTE: Tutti i giorni in Oratorio dalle 16.00 alle 18.30

IL CENTRO DI PRIMO ASCOLTO È APERTO:Martedì dalle 16.00 alle 18.00 - Venerdì dalle 9.00 alle 11.00

Numeri telefonici utili:

Monastero: 035.795.025

Oratorio: 035.795.211

Centro di Primo Ascoltoe Coinvolgimento: 335.1669047

Asilo “E. Locatelli”: 035.795.343

Caderizzi: 035.796.024

ORARIO SANTE MESSE:

FERIALI in Basilica: 6.20 S. Messa e Lodi 8.00 a S. Pio X: 8.00 escluso il Mercoledì a Valmora: 8.30 solo il Mercoledì Caderizzi: 16.00 escluso il Sabato e prefestivi

FESTIVE in Basilica: 6.45 Lodi e S. Messa 9.30 18.00 S. Messa cantata in gregoriano a Valmora: 8.15 a S. Pio X: 9.00 Caderizzi: 16.30 Odiago: 17.00 solo Natale e Pasqua

PREFESTIVE in Basilica: 20.00 a Odiago: 17.00 escluso Natale e Pasqua

SOMMARIO

“Sulla strada...” 3

Trasfi gurazione 4

Madre Teresa di Calcutta 6

Pellegrinaggio della Misericordia... 8

Integrazione? Sì, grazie! 11

10 anni delCentro di Primo Ascoltoe Coinvolgimento 12

Cre 2016: dove? Perdiqua 14

È avvenuto... 17-23

Corso avanzato di computer!!! 19

Gioca con noi! 25

Torta di carote e yogurt 26

8ª Öna sgambada a Püntida 26

Note d’archivio 27

Calendario Agosto 2016 30

Calendario Settembre 2016 31

Solennità di S. Alberto 32

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COORDINATE DI VIAGGIO

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“Sulla strada...”È risuonato più volte al Cre un canto/pre-

ghiera il cui ritornello iniziava proprio con queste parole. D’altronde il tema del Cre, conclu-so da poco più di una settimana, è stato proprio il viaggio, ma possiamo dire che il viaggio è il tema della vita di ogni persona. Infatti il viaggio ha in sé la dimensione del movimento che implica un continuo progredire, avanzare, e anche le soste della vita non sono in verità degli arresti, ma dei momenti preziosi per rifl ettere, progettare e ri-partire. Auguriamo ai ragazzini, agli adolescenti e alle famiglie che vivono in agosto i loro campi-scuola di potere mettere a frutto nel migliore dei modi questi momenti di confronto, di rifl essione, di vita fraterna, di relax per poter proseguire il loro cammino con maggiore consapevolezza.Quando pensiamo ad un viaggio, immaginia-mo e progettiamo anche un percorso che ha un principio e una meta. Ci si mette in viaggio per giungere in un luogo diverso da quello di par-tenza, in genere, in cui vivere un’esperienza più o meno duratura. Tra i vari motivi di un viaggio c’è sicuramen-te quello di conoscere e scoprire nuovi luoghi e nuove persone. Nuove esperienze che mi possa-no trasmettere qualcosa di importante o ricevere un dono immenso. È, ad esempio, questa l’espe-rienza del pellegrinaggio che implica un cam-mino esteriore, anche se oggi molto agevolato dai mezzi di trasporto, e un cammino interiore. È proprio quest’ultimo che rende particolare un pellegrinaggio, ossia quando il camminare diven-ta metafora dei passi della fede. Certamente è un momento particolare che va poi ritradotto nella vita quotidiana affi nché possa veramente segnare la propria vita. Un viaggio del tutto particolare è anche quello che si compie per uscire dalla propria casa per avvicinare una persona che ha bisogno di una mano, di un aiuto, di un conforto. È un viaggio che fa venire alla mente quello di Maria verso la cugina Elisabetta, ma anche quello di tanti santi che escono da se stessi per aprirsi senza rispar-mio agli altri, come è il caso di Madre Teresa di Calcutta che verrà canonizzata il prossimo set-

tembre. Ma anche i nostri piccoli viaggi, piccoli nella distanza, ma grandi nel signifi cato, di quan-do usciamo dalle nostre case ed entriamo in altre per una vicinanza e una prossimità che profuma di carità e amore fraterno. In questo senso si sta lavorando per attivare un gruppo di fedeli che si prendano a cuore questo aspetto particolare di vicinanza.Un viaggio simile, ma forse un po’ più partico-lare, riguarda quello compiuto in questi dieci anni dai volontari del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento che hanno creato una piccola e virtuosa rete di relazioni con donne e uomini di provenienza, cultura e fede diversa. Un sorriso, un aiuto, uno scambio di consigli, un ascolto… piccoli segni che hanno permesso ai nostri vo-lontari di compiere un viaggio interiore molto bello, e che ha reso il viaggio reale di tante per-sone meno crudele e diffi coltoso. La piccola festa di sabato 16 luglio ne è stata una bella testimo-nianza.Ma c’è anche chi il viaggio se lo procura a pro-prio rischio e con ingenti somme di denaro da parte di chi sfrutta i propri connazionali. È il viaggio della disperazione di chi fugge da un paese in guerra e che non lascia spazio alla spe-ranza di una vita degna di essere vissuta. Sono le persone del nord Africa che abbiamo etichettato come “richiedenti asilo politico”, che diventano oggetto di tante polemiche, a volte inutili e ste-rili, e che sono uomini e donne come noi, ma terribilmente in diffi coltà.Tutti questi stimoli hanno indotto il Consiglio Pastorale ad iniziare un cammino intorno al tema dell’accoglienza. Momenti di rifl essione e di pre-ghiera che vorrebbero attuarsi in gesti concreti nella speranza di poter far interagire in modo lo-devole i vari gruppi parrocchiali: sarebbe già un bel primo passo per sperimentare il tema dell’ac-coglienza!Usciamo dalle nostre case e mettiamoci sulla strada per iniziare un viaggio nuovo e accoglien-do nel nostro percorso nuovi fratelli e sorelle! Buona estate e buone vacanze!

Don Giordano

IMAGINARIUS

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TrasfigurazioneRaff aello Sanzio

Ad agosto normalmente ci focalizziamo sulle feste più

importanti o comunque più “po-polari”, come l’Assunzione o San Rocco: ma all’inizio del mese (6 agosto) viene ricordata anche la Trasfi gurazione, che riproponia-mo con questo grande olio su ta-vola (mt 4,05 x 2,8) di Raffaello, databile agli anni 1518-20, che si trova attualmente nella Pinacote-ca dei Musei Vaticani (tra l’altro in una bellissima sala in cui sono esposte anche la Madonna di Foli-gno e la Pala degli Oddi con l’in-coronazione della Vergine, tutte dello stesso autore).Si tratta dell’ultima opera dell’ar-tista urbinate, e venne forse ulti-mata da artisti suoi discepoli, in particolare Giulio Romano: su ciò gli studiosi non sono concordi.Notiamo come l’opera è costrui-ta su due diversi piani, che corri-spondono a due immaginari sfere poggiate una sull’altra: nel primo “cerchio” in alto troviamo la Tra-sfi gurazione vera e propria, con Gesù che si libra nell’aria, con le braccia sollevate: ai suoi lati Mosè ed Elia.Ai piedi, storditi e stupiti, direi proprio spaventati, gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni.Nella parte inferiore del dipinto, nella seconda sfera immaginaria, troviamo l’episodio evangelico della guarigione del ragazzo os-sesso (Mc 9,14-27) che accade

proprio dopo la discesa dal monte Tabor. Non era usuale raffi gurare questa pagina di vangelo, e soprattutto non era comune inserirla all’interno dell’iconografi a relativa alla Trasfi gurazione: è a questo punto utile sapere che per que-sto dipinto il nostro artista era stato messo quasi in com-petizione col collega Sebastiano Del Piombo, che doveva però realizzare una Resurrezione di Lazzaro (opera quindi per sua natura più drammatica e versatile): entrambe avreb-bero poi dovuto esser poste nella cattedrale di Narbonne.

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Probabilmente Raffaello vuole quindi carica-re anche il suo dipinto con una vena più di-namica e sanguigna, avendo così la possibilità di esprimere meglio la caratterizzazione degli stati d’animo di questi personaggi rispetto a quelli tradizionali della parte superiore.In effetti la scena in basso è molto più teatrale, con quegli incroci di corpi e braccia che indi-cano e invocano, e i volti che esprimono l’an-sia, la preoccupazione, la sofferenza dei parenti del ragazzo, l’impotenza a tratti sconsolata de-gli apostoli (i nove rimasti ai piedi del Tabor), e la scompostezza straziata del giovane malato. Nella parte alta il movimento è creato dal ven-to, il soffi o divino che solleva Cristo trasfi gu-rato, fa svolazzare le vesti dei profeti, schiaccia a terra gli apostoli.E lo stesso Gesù ne è il centro. Nella scena sottostante invece la dinamicità è data dai per-sonaggi che invocano aiuto e dagli apostoli che mostrano l’unica salvezza possibile per il ragazzo: Gesù stesso. Infatti “Nessuno era stato in grado di venire in aiuto di quell’uomo”, neppure loro. Il nostro occhio quindi, che in basso trova il punto di fuga spostato verso destra, sulla ma-dre inginocchiata, viene poi indirizzato dalle braccia (in particolare da quelle dei due uo-mini in rosso, il popolano a destra e l’apostolo a sinistra) verso l’alto, ad incrociarsi in Gesù, che torna quindi ad essere il centro del dipinto. C’è addirittura un’intera diagonale che parte dall’angolo in basso a sinistra, risale lungo il braccio blu dell’apostolo, e prosegue con quel-

lo rosso, verso l’alto. Non quindi due diver-se rappresentazioni, ma un unicum realizzato tramite la tensione che si crea tra parte bassa e parte alta: una costruzione geniale. Tale tensione viene manifestata anche dalla luce: è più intensa nella Trasfi gurazione, per-ché la luce proviene direttamente dalla fi gu-ra di Cristo (realmente e simbolicamente). In basso invece ci sono anche parti molto in ombra, perché l’intera scena vive della luce rifl essa della parte soprastante: la stessa luce che lo illumina, poi guarirà il ragazzo. Inoltre, osservate la fi gura di Gesù: escludendola dal resto del contesto, potrebbe benissimo essere una rappresentazione della resurrezione. Certo, perché la trasfi gurazione è la Sua manifestazio-ne come Dio, e Raffaello ci indica quale sarà il culmine della Sua divinità: il risorgere dopo la morte.La salvezza, quella stessa salvezza che viene in-vocata in modo più immediato e materiale per il ragazzo ossesso, e che salverà poi tutta l’uma-nità. Tutto torna. Sembra che Raffaello si fosse fatto portare ai piedi del letto in cui stava spirando proprio questo dipinto. Forse perché era il suo ultimo lavoro. Forse perché non lo aveva del tutto ter-minato.O forse semplicemente perché gli ricordava quella salvezza, quella promessa di serenità, a cui tutti aneliamo.

Andrea Mazzoleni

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TESTIMONI

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Madre Teresadi Calcutta

Quando tanti anni fa ho visto per la prima volta questa “piccola ed indifesa suora”

ho pensato: “ma chi è, che cosa vuoi che faccia, ma dove va, ma perché lo fa?”Ho approfondito poi la sua conoscenza leggen-do testi, vedendo immagini e servizi su di lei ed ho capito: non è l’altezza, la forza e l’immagine che fanno la differenza; è la potenza donata dal-lo “spirito” che cambia la vita alle persone.Questa gracile e lenta donna moderna ha fatto delle “Opere di misericordia corporale” il suo stile di vita.È riuscita ad accogliere tutti nella più povera ed abbandonata città del Mondo: Calcutta.In questo luogo disperso nella grande India poverissima convivono religioni diverse, razze diverse, violenze e tutto il peggio che si possa pensare.

“La misericordia come stile di vita”

Ha fondato lì una sua congregazione che con-ta oggi migliaia di suore e volontari in tutto il Mondo ed è divenuta “icona di misericordia” per chi l’ha conosciuta.Tutto per lei era PACE (ha ricevuto il Nobel), tutto per lei era GIOIA, ASSISTENZA, AC-COGLIENZA…Nella sua lunga vita ha avuto momenti di “buio spirituale” ma anche tanti momenti di ricchez-za nella fede, per esempio ha incontrato anche Papa Giovanni Paolo II, è stata a parlare nella sede dell’ONU, ha fatto visita alla Regina Eli-sabetta ed ha conosciuto i potenti del Mondo.Con la sua timidezza ed umiltà ha cambiato le periferie di tante città piene di poveri, anche nei nostri paesi ricchi…Nella sua piccolezza ha avuto il coraggio di de-nunciare che tanti paesi nel mondo (anche l’I-

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Ti ho trovato in tanti posti, Signore.Ho sentito il battito del tuo cuorenella quiete perfetta dei campi,

nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,nell’unità di cuore e di mente di un’assemblea

di persone che ti amano.Ti ho trovato nella gioia,

dove ti cerco e spesso ti trovo.Ma sempre ti trovo nella sofferenza.

La sofferenza è come il rintocco della campanache chiama la sposa di Dio alla preghiera.

Signore, ti ho trovato nella terribilegrandezza della sofferenza degli altri.Ti ho visto nella sublime accettazione

e nell’inspiegabile gioia di colorola cui vita è tormentata dal dolore.Ma non sono riuscito a trovarti

nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri.Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente

il dramma della tua passione redentrice,e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata

dal grigiore della mia autocommiserazione.Signore, io credo. Ma aiuta la mia fede.

Madre Teresa di Calcutta

Ho sentito il battitodel Tuo cuore!

talia) parlano tanto di Pace, ma vendono armi a tutti quelli che fanno la guerra.Diceva di se stessa: “voglio essere una matita nelle mani di Dio”; ricordando la potenza e la debolezza di una cosa così piccola e forte; se poi il progetto è gui-dato da Dio, i risultati sono eccezionali.Anche il fatto che Madre Teresa venga proclamata santa da papa Francesco pro-prio nell’anno della misericordia ci ri-corda che Dio opera sempre i suoi pro-digi nella nostra società moderna. Nemmeno il più violento e il più cru-dele degli uomini, se viene accolto nella misericordia e nella giustizia, non può che fermarsi e convertirsi alla pace di chi è morto in croce per salvarci. Così diverrà a settembre “santa Madre Teresa di Calcutta” come esempio di mi-sericordia per questo nostro mondo che fa della forza, della guerra e dell’ingiusti-zia sociale le basi su cui fondarsi: lei sarà segno di contraddizione.Preghiamo Dio, con intercessione di questa nuova santa perché gli uomini e le donne moderni accolgano il suo esempio e si sforzino di vivere sempre più nella “misericordia dei fi gli di Dio”.

Michele Ravasio

PELLEGRINAGGI...

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Pellegrinaggiodella MISERICORDIA...

“Per essere donne e uomini capaci di misericordia”(2-6 giugno 2016)

La nostra parrocchia ha voluto anche quest’anno proporre l’esperienza del pellegrinaggio quale

forma particolare per vivere intensamente alcuni giorni di spiritualità.I temi del pellegrinaggio hanno ruotato attorno al Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da papa Francesco. Ed è proprio Papa Francesco che de-scrive il pellegrinaggio come “segno peculiare nell’An-no Santo, perché è icona del cammino che ogni persona com-pie nella sua esistenza nonché stimolo alla conversione”.

Abbiamo sostato in alcuni luoghi signifi cativi della nostra fede (Offi da, San Giovanni Ro-tondo, Lanciano, Roma, Vallombrosa), i quali ci hanno mostrato quanto la tradizione cristiana sia ben radicata sul territorio italiano. Abbiamo pre-gato, e rifl ettuto, partendo dalla Parola di Dio e da alcune rifl essioni di papa Francesco, su alcune parti del nostro corpo che molto spesso ci sono di ostacolo per essere donne e uomini capaci di misericordia: le nostre mani, orecchie, il nostro

San Giovanni Rotondo

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Giovedì 2 giugno, festa della Repubblica, siamo partiti: ottantasette “pellegrini”, poco somiglianti a quelli dell’anno mille come attrezzatura, vestiti, mezzi di trasporti, ma sicuramente nel nostro cuore nutrivamo il medesimo spirito di conversione, per accogliere la misericordia del Padre. Con due pul-lman, forniti di numerosi confort, ci siamo diretti per OFFIDA, una cittadina marchigiana dove sono custodite le reliquie di un miracolo eucaristico del 1273. Dopo aver celebrato l’Eucaristia, nella Chie-sa di San Marco con le monache benedettine, ab-biamo proseguito il viaggio per SAN GIOVANNI ROTONDO, nota località foggiana.

Venerdì 3 giugno, di buon mattino, ci siamo recati nei luoghi di SAN PIO da Pietrelcina. Dopo la Mes-sa, celebrata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, abbiamo visitato il museo, dove è scrupolosamente conservato tutto ciò che riguarda Padre Pio.

Breve cronaca dei fattipiù significativi dei pellegrini

Siamo andati poi nella Chiesa Nuova dove nella cripta sono conservate le spoglie mortali del San-to Sacerdote.I bellissimi e luminosi mosaici di Rupnik (gesui-ta, teologo nonché artista di fama internazionale) che raffi gurano alcune sequenze della vita di san Pio e della vita di Gesù, avvolgono nella gloria l’umile frate, un grande testimone del Risorto, al quale giungono la devozione e la preghiera di numerosi fedeli da ogni parte del mondo.Poi, la maggior parte di noi ha vissuto il pio eser-cizio della via Crucis, il cui percorso si snoda su di una collina vicino alle Chiese.Nel pomeriggio ci siamo spostati a SAN MI-CHELE ARCANGELO, paese situato sulla som-mità del monte Sant’Angelo, che si affaccia sul golfo di Manfredonia, dove abbiamo visitavano la Grotta di San Michele.A pochi passi dalla Chiesa alcuni pellegrini si

cuore e mente, le labbra e i nostri occhi. In questi giorni abbiamo tentato di “purifi care”, attraverso gesti concreti, alcune nostre imperfezioni per far sì che l’esperienza della misericordia coinvolgesse tutta la nostra persona.Il pellegrinaggio è terminato con una proposta molto realista: quella di non risparmiare nessun passo e quindi nessuna energia nel farsi prossimo ad ogni fratello e sorella che incontriamo nella nostra vita.

Ad ogni pellegrino è stata affi data “la missione” di essere donne e uomini capaci di misericordia par-tendo dal brano del vangelo di Matteo (Mt 25,31-46) che ci ricorda che alla fi ne della nostra vita saremo giudicati sulle opere di carità nei confronti degli altri.Anche la celebrazione Eucaristica di domenica 12 giugno è rientrata nell’itinerario del pellegrinag-gio. Ad ogni pellegrino è stato donato un Croci-fi sso, vero volto della Misericordia del Padre.

Roma

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sono lasciati affascinare dal Museo “Il sentiero dell’Angelo” realizzato dalla moglie e dal cognato di un nostro concittadino, dove con le moderne tecnologie si ripercorre la storia di quella località, così carica di tradizione cristiana.

Sabato 4 giugno, lasciata la Puglia, ci siamo di-retti a Lanciano, città della provincia di Chieti in Abruzzo, famosa per il miracolo eucaristico del 700 d.C. Dopo la celebrazione Eucaristica abbiamo devota-mente pregato davanti alle reliquie che contengo-no il calice del vino trasformato in Sangue e l’ostia trasformata in Corpo di Gesù. Dopo aver pranzato siamo ripartiti per la città eterna. Abbiamo visitato la Basilica di San Gio-vanni in Laterano, Chiesa madre di tutte le chiese della città e del mondo, la quale si erige sul monte Celio.

Domenica 5 giugno. In loco abbiamo scoperto che la Porta Santa della Basilica di San Pietro in mattinata sarebbe stata chiusa a causa della cano-nizzazione di due “nuovi” santi da parte di papa Francesco. Questo “imprevisto” suscitava in alcuni pellegrini l’acceso desiderio di poter partecipare alla Messa con il Santo Padre e la determinazione che non si sarebbero lasciati sfuggire l’occasione di vederlo da vicino. Solo un “piccolo resto” visitava alcuni luoghi turistici prossimi alla Piazza S. Pie-tro (Piazza Navona, Pantheon, chiesa della Divina Misericordia) per poi rientrare nella Piazza e poter ammirare “da vicino” il Papa a bordo della Jeep. Un altro momento signifi cativo lo abbiamo vissu-to nel pomeriggio con la visita alle catacombe di

San Callisto. In questo luogo siamo stati proiettati nei primi secoli del cristianesimo romano. È stato emozionante muoversi in quei stretti e umidi cu-nicoli (quasi 20 km) e respirare lo spirito cristiano che ancora aleggiava in quei sotterranei, oggi illu-minati dalla luce elettrica.La giornata è terminata nella Basilica di San Paolo fuori le mura con la breve visita, il passaggio della Porta Santa e la celebrazione eucaristica.

Lunedì 6 giugnoLasciata Roma abbiamo ripreso la strada verso Pontida con una breve tappa a Vallombrosa, all’Ab-bazia dei monaci benedettini Vallombrosani. Pur-troppo la giornata, poco estiva, quasi autunnale, e la pioggia, non ci ha permesso di fare una piccola escursione in quei luoghi. Abbiamo così potuto ammirare, la semplicità e l’essenzialità dell’Abba-zia, dove celebravamo la Messa.

Sicuramente non sono mancati alcuni “imprevi-sti” degni di un vero “pellegrinaggio” medioevale: come dimenticare il duplice incontro con la Poli-zia Stradale del Pullman 2? Ci sembra però di registrare un commento positi-vo, non solo da coloro che sono soliti fare questa esperienza, ma anche da quei “pellegrini” che per la prima volta si sono recati in questi luoghi e che hanno partecipato attivamente alle varie iniziative proposte.Un ringraziamento a tutti noi per aver vissuto questi giorni di grazia che lo Spirito Santo ci ha donato come tempo per crescere nella misericor-dia.

Gemma

Vallombrosa

ATTUALITÀ

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INTEGRAZIONE?Sì, grazie!Come già anticipato nello scorso

numero di “Pontida”, a partire dal mese di ottobre inizierà, in par-rocchia, un Corso base di Italia-no rivolto a donne straniere che abitano nel nostro paese e che hanno diffi coltà a comprendere e parlare l’i-taliano.

Il corso verrà gestito da volontari e si terrà nei locali dell’oratorio in orario pomeridiano (1 o 2 pomeriggi a set-timana).Probabilmente sarà necessario affi an-care al corso di italiano anche un ser-vizio di babysitting per quelle donne che hanno fi gli piccoli.Abbiamo già alcuni volontari che hanno dato la loro adesione, ma ci rendiamo conto che è necessario ave-re la disponibilità di più persone sia per l’insegnamento, sia per la gestione del babysitting.Non è indispensabile possedere diplomi o lauree, l’importante è la volontà di mettersi a disposi-zione e saper collaborare nella

gestione di questo progetto che defi niamo un po’ “sperimentale”, visto che è la prima volta per tut-te noi, ma nel quale crediamo!Cerchiamo, quindi, il sostegno di altre persone che po-tranno rivolgersi in Oratorio per dare la loro adesione oppure contattare direttamente noi: Gloria Sesana ([email protected]), Marialucia Locatelli ([email protected]) e Sonia Codalli ([email protected]). Un grazie anticipato!

Via Padania, 11/13 - 24030 Palazzago (BG)Tel. 035 549971 - Fax 035 0060365

VITA CRISTIANA

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10 anni delCentro di Primo Ascolto

e CoinvolgimentoFesteggiamo in questi giorni 10 anni trascor-

si dall’inaugurazione del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento, l’ormai lontano 17 giugno 2006.Rinnoviamo la volontà di vivere la nostra cri-stianità come accoglienza, ascolto e condivisio-ne, negli incontri con le persone reali e i loro bisogni, essenziali alla vita.Facciamo festa perché siamo orgogliosi dell’im-pegnativa decisione presa 10 anni fa per questo progetto, del cammino fatto lungo questi anni, delle porte aperte, del bene offerto e ricevuto, nell’incontro con tante persone vere.Facciamo festa per avere un momento di verifi -ca e di ripartenza, per continuare a essere pros-simo e a farci prossimi.Facciamo festa perché abbiamo validi motivi per continuare a crederci, abbiamo risorse, idee, sentimenti, buona volontà, aiuto, amicizie, tanta fi ducia nel prossimo e nella Provvidenza.Vogliamo mettere in circolo il bene, la gene-rosità, il coraggio, la gioia, l’amorevolezza, la

speranza, che portano avanti e fanno crescere, contro la diffi denza, la paura, il pessimismo, la critica, il temporeggiare, la passività.Non abbiamo la pretesa di risolvere i problemi del mondo, ma di affrontarli con spirito di fra-ternità e amicizia, che fa bene a tutti.“Dieci anni di misericordia silenziosa” dice don Franco, “e ogni volta il frutto non sarà soltan-to dare gioia all’altro, ma provare noi stessi una gioia grande”. Nelle parole del Padre Abate, don Giordano, “il CPAC è un segno forte all’interno della no-stra comunità, chiamato ad essere stimolo ad un ascolto profondo e vero in tutte le nostre relazioni umane, a partire da quelle familiari… Prima di incontrare l’altro da me è necessario che io mi conosca bene, perché ogni relazione non è confusione, ma incontro di due libertà che scelgono di confrontarsi. Il Centro di Pri-mo Ascolto può certamente stimolare la nostra comunità a crescere nell’amore e nel rispetto reciproco, e a rifondare sui principi evangelici lo scopo del nostro essere in comunione con Dio e con i nostri fratelli e le nostre sorelle”.

I volontari

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Grazie alla Caritas di Pontida di esi-stere, e grazie a tutti i volontari che

ci aiutano con tutto il cuore. Per noi è un enorme sollievo, e un grandissimo supporto. Grazie ancora a tutti,

CompSaly

Di seguito riportiamo tre testimonianze di chi, in questi dieci anni,è entrato in relazione con noi del CPAeC

La sottoscritta Battich Bouchra, ma-dre separata con due fi gli minori a

carico. Mi sento in dovere morale di pre-sentare tutto il ringraziamento allo staff che lavora al Centro di Primo Ascolto di Pontida perché sono stata aiutata. Ho ricevuto una assistenza importante considerando il grave disagio economi-co, anche un’accoglienza dalle donne del Centro che sono state molto vicine alla mia famiglia perché hanno risposto a tante richieste che traducono il biso-gno della mia famiglia, sia morali, par-lando dei nostri problemi economici.Per cui ringrazio moltissimo Don Fran-co, la Sig.ra Erminia, la Sig.ra Titti e le altre donne che non mi ricordo il loro nome ma sono collaboratrici in tutti i sensi. Si ringrazia per la disponibilità.Distinti saluti,

Battich Bouchra

Il Centro di Primo Ascolto (Caritas), per me è un insieme di persone che

hanno un cuore grande e generoso, una specie di famiglia che tratta come fratelli i prossimi: delle persone così buone, pronte a donare cibo, vestiti, scarpe, ecc... alle persone bisognose, non aspettandosi niente in cambio, solo la benedizione di Dio.La cosa che più mi tocca in loro è la loro allegria e la solidarietà che hanno; vanno sempre d’accordo senza diver-genze. Questo è molto importante per tenerli uniti nei momenti belli e brutti senza problemi.Non li conosco benissimo, ma mi ba-sta per dire che sono persone da am-mirare, perché non capita tutti i giorni di vedere cuori d’oro così generosi e gentili.Io sinceramente, lo dico con il cuore in mano, la Caritas, è una delle cose più belle che capita di incontrare nella vita.Sin da piccola non ho mai avuto dei veri amici, ma poi ho incontrato delle persone allegre e felici.Con il loro sorriso mi hanno cambia-to la vita e mi hanno trasmesso una gioia infi nita. Sono delle persone dal cuore d’oro, e la loro amicizia per me è un tesoro. Aiutano altre persone e gli offrono cose buone. Non vogliono niente in cambio. A loro basta vedere la gente contenta, senza che il pro-prio cuore si penta. Se il mondo fosse come loro cambierebbe, e sarebbe un mondo migliore; perciò dico VIVA la CARITAS!!!

Komba Mbaye

CRE 2016

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Inizia così, da ormai 7 anni, l’avventura del CRE Grest che mi vede animatrice di quasi

200 bambini e ragazzi. Quest’anno il mio com-pito è più duro del solito, e il colore azzurro della mia maglia lo rende evidente: sono co-ordinatrice generale del CRE! È un compito diffi cile, che richiede tanto impegno, ma non sono sola, con me ho altre “magliettine azzur-re” che collaborano con me affi nché tutto fi li liscio. Ovviamente ci sono tanti animatori (le “magliettine rosse”) che seguono ogni giorno questi bambini e ragazzi e con pazienza orga-nizzano laboratori e giochi.

Cre 2016: dove?

“È una calda domenica mattina di fi ne giugno, come ogni domenica mi preparo per andare a Messa, ma questa è particolare… Indosso i miei jeans preferiti e una maglietta, ma non una qualsiasi, bensì la maglia da animatrice del CRE!”

La routine giornaliera del CRE è sempre più o meno la stessa: Messa al mattino per gli anima-tori, con un alto numero di partecipanti (don Marco, 2/3 animatrici, io e una decina di si-gnore), Ore 9.00: la colazione degli animatori a base di pane e nutella gentilmente portata a domicilio dal buon Aldo alla quale segue la pro-grammazione delle attività pomeridiane/com-piti delle vacanze e i tornei del venerdì.Alle 14.00 inizia la magia… Don Marco da dili-gente monaco benedettino si trasformava in un ragazzino pieno di energie, che si nascondeva facilmente tra gli animatori a causa del suo ab-

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bigliamento casual, ma con un particolare cap-pello di panama dal quale non si è mai separa-to. Era lui la fi gura da imitare durante i balletti ed era sempre lui la fi gura, invece, da evitare per non farsi immortalare in una delle migliaia di foto che ha scattato con il suo inseparabile smartphone.Seguono i laboratori durante i quali i più picco-li hanno costruito piccoli oggetti, hanno canta-to a squarciagola, hanno cucinato deliziose torte e si sono esercitati danzando in vista dello spet-tacolo fi nale. I più grandi realizzano murales, recitano e si cimentano nella costruzione di una mongolfi era, una nave e una riproduzione del cavallo di Troia, oggetti che richiamano la storia che fa da sfondo al Cre di quest’anno, ovvero il viaggio di ritorno di Ulisse da Troia a Itaca, narrata da Omero nell’Odissea.Nella seconda parte del pomeriggio la fanno da padrone i giochi, i grandi giochi e le cacce al te-soro, nei quali le nostre quattro squadre, ovvero Aviatori, Macchinisti, Navigatori e Astronauti, si sfi dano fi no all’ultimo punto per aggiudicarsi la coppa dei campioni del CRE. Infi ne, come ogni anno, non possono mancare le gite: due in piscina (una a Calusco e una a Stezzano), una passeggiata a Celana sul sentiero di san Giovanni XXIII e in ultimo la grande gita al bioparco “Zoom Torino. Sono state quattro settimane intense, durante le quali abbiamo lavorato duramente affi nché i bambini e i ragazzi potessero divertirsi in modo sano e credo, quest’anno più che mai, di aver

centrato questo obiettivo. Uno speciale ringra-ziamento va a tutti gli animatori e ai miei più stretti collaboratori che ho già citato prima, ovvero le “magliettine azzurre”: Luca Trevisan, con il quale ho condiviso il compito di coor-

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dinatore generale; Luca Tavola, responsabile del numerosissimo gruppo dei ragazzi delle medie; Chiara Maestroni, instancabile e precisissima responsabile delle elementari e infi ne Michele Carenini e Pietro Frassoni, ovvero coloro che si sono occupati dell’ottima organizzazione dei giochi. E per fi nire il mio GRAZIE più grande

va a Don Marco che, con un’energia e positività pazzesca (e una leggera punta d’ansia), è riuscito per la prima volta in vita sua a orchestrare in maniera favolosa questo CRE. Ci si vede l’anno prossimo.Dove? PERDIQUA!

Lucilla

È AVVENUTO...

1717

Durante la Messa solenne del Corpus Dominiabbiamo accolto nella Confraternita del SS. Sacramentoil Signor Giancarlo Locatelli.

Domenica

29maggio

A conclusione del mese mariano,caratterizzato dalla recita serale del S. Rosario

nella varie zone della nostra Parrocchia,si è svolta una processione al Santuario di Caderizzi

dove è stata celebrata la S. Messa nella festa della Visitazione di Maria.

Martedì

31maggio

1818

Giovedì

2giugno

È iniziato il Pellegrinaggio Parrocchialea Roma e S. Giovanni Rotondo:

vedi p. 8.

Durante la S. Messa delle 9.30abbiamo festeggiato il 10° anniversariodella fondazione del nostro Centro di Primo Ascoltoe Coinvolgimento con la presenza del direttoredella Caritas Diocesana Don Claudio Visconti:vedi p. 12.

Domenica

12giugno

Domenica

19giugno

Presso il Santuario di Caderizziabbiamo celebrato il

Giubileo Parrocchiale del malatocon l’amministrazione del Sacramento

dell’unzione degli infermie la solenne Benedizione Eucaristica.

19

In comunione con tutta la Chiesaabbiamo vissuto la Giornata per la carità del Papa:durante le S. Messe abbiamo raccolto 778,30 €che abbiamo devoluto per sostenere le varie iniziativedi solidarietà del S. Padre;con la S. Messa delle 9.30 abbiamo dato inizioalla grande avventura del CRE 2016:la celebrazione è stata caratterizzata dal Mandato degli animatori;vedi p. 14.

Domenica

26giugno

Il corso inizierà il 6/10/2016 alle ore 20:30 e continuerà per 8 giovedì;avrà luogo presso il laboratorio delle scuole medie di Pontida, in via Vittorio Veneto, 64.

Durante questo corso si approfondirà l’utilizzo di Internet e delle e-mail,si imparerà ad utilizzare programmi come excel e powerpoint, a creare CD, ecc.

Il corso avrà una durata di 8 lezioni (1 ora e mezza per lezione),al costo di soli 50€!!!

Per maggiori INFO: Dario: 347.8499394 (sera) • Oratorio: 035.795211

L’oratorio di Pontida organizza...

Corso avanzatodi computer!!!Corso avanzato

2020

Domenica

10luglio

Dopo un triduo di preparazionepredicato da Don Tarcisio,

nella Chiesa di San Pio X si è celebratala Festa della Madonna del Carmine;

la Messa solenne è stata presieduta da Don Sperandio.

21

Nel contesto del 10º anniversariodi fondazione del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento,nel pomeriggio si è svolto un momento di festacon le famiglie che in questi anni sono state accompagnatee che hanno offerto una cena con prodotti tipici della loro cultura:è stata una bella occasione di condivisione e conoscenza reciproca.

Sabato

16luglio

22

Domenica

17luglio

Durante la S. Messa delle 9.30il P. Abate Paolo Lunardon ha ricordato

il 60° anniversario della sua Ordinazione Sacerdotale.

2323

Sabato alle 21.00 in Piazzasi è svolto lo spettacolo fi nale del CRE 2016,

mentre domenica, abbiamo celebratola Messa vigiliare e la Processione

in onore di S. Giacomo,Patrono della nostra Parrocchia.

Sabato

23luglio

Domenica

24luglio

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A scuola un bambinodice alla maestra

di avere una gallinache fa un uovo ogni mezz’orae la maestra aspetta un po’

e poi dice:“Sì va bene, ma allora?”

ed il bambino candidamenterisponde: “due uova!”

La mamma dice a suo fi glio:“Thomas,

oggi ti hanno dato la pagella?”e il fi glio:

“sì, pensa che mi hanno dettoche posso fare l’allenatore

con i voti che ho!”e lei: “bravo ma che voti sono?”

e lui: “4-1-2-1-2”

Barzellette

Cruciverbadell’estate

Vero o falso?Risolvi leoperazioni escrivi in ognicasellina

F se ritieniche il risultatoscrittosia falso,

V se ritieniche il risultatoscrittosia vero.

123 x 10 = 1.230

25,39 x 100 = 2.539

14,1 x 10 = 141

0,06 x 10 = 6

9,3 x 100 = 930

16,15 x 10 = 161,5

1.500 : 10 = 150

600 : 100 = 6

15.070 : 1.000 = 15,07

3.230: 100 = 3,23

2.050 : 100 = 20,5

99,3 : 100 = 993

PER CUCINARE INSIEME…

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Tor ta di carote e yogurtIngredienti per una buonissima e salutare torta da gustare da soli o in compagnia a colazione, merenda o quando si vuole!!!

➻ 3/4 uova ➻ 150 g di zucchero ➻ 100 ml di olio di mais ➻ 1 vasetto di yogurt ➻ 300 g di carote grattugiate ➻ 200 g di farina ➻ 1 bustina di lievito per dolci ➻ 100 g di mandorle tritate

Lavorate le uova e lo zucchero. Aggiungete man mano, sem-pre mescolando, l’olio, la farina con il lievito, lo yogurt e le

mandorle tritate. Quando l’impasto appare omogeneo unirvi le carote. Mettere il tutto in una tortiera foderata di carta forno e cuocere a 180° per 25-30 minuti. Spolverare a piacere con zuc-chero a velo e, quando fredda, prepararsi ad assaggiarla!!!

Se conosci una ricettao ne hai inventata una

che vorresti far conoscere,mandala alla nostra redazione:verrà pubblicata sul Bollettino.

mail: p [email protected]

RITROVO: ore 7.00 presso Piazza Giuramento (Monastero San Giacomo)PARTENZA: libera dalle ore 7.30 alle ore 8.30 - PREMIAZIONI: ore 10.00

Il Circolo Oratorio di Pontida A.S.D.con il Patrocinio della Città di Pontida e la collaborazione delle Associazioni Pontidesi

organizza

Domenica 28 Agosto 2016

Manifestazione podistica non competitiva aperta a tutti e valida per il concorso provinciale CSI

6 - 12 - 18 kmDISPONIBILITÀ SERVIZIO DOCCE

ISCRIZIONI E INFORMAZIONIOratorio di Pontida: Tel. 035.795211

Maino Mattia: Tel. [email protected]

RICONOSCIMENTIAi singoli: PRODOTTI ALIMENTARI

Ai gruppi più numerosi:CESTI ALIMENTARI E TROFEI

CONTRIBUTO:Servizi marcia e riconoscimento partecipativo € 4,00 - Servizi marcia senza riconoscimento partecipativo € 2,00

PROGRAMMA

Note d’archivioNote d’archivio

27

La nostra comunità cristiana cresce col dono del Battesimo

Lozito Tommasodi Pierpaolo e Elena Savoia12 giugno 2016

Bolis Sara Mariadi Francesco e Moira Paredi

19 giugno 2016

Rossi Nicolòdi Fabio e Roberta Mangili19 giugno 2016

Malighetti Jacopodi Damiano e Frigerio Tecla

26 giugno 2016

Perico Auroradi Luca e Jennifer Raineri10 luglio 2016

Agazzi Matteodi Denis e Sangalli Francesca

17 luglio 2016

Note d’archivioNote d’archivio

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Ravasio Mauroe Donizetti Alice

25 giugno 2016

Si sono sposati nel Signore

Trapletti Lucae Engaddi Anna28 maggio 2016

Malighetti Damianoe Frigerio Tecla26 giugno 2016

Note d’archivioNote d’archivio

29

Sono rinati a vita nuova in Cristo

RIGAMONTIGIOVANNIBATTISTAdi anni 8726 maggio 2016

PANZERIADRIANO

di anni 7628 giugno 2016

RIGAMONTIEDMONDO

di anni 8013 luglio 2016

ARRIGONISAMUELEdi anni 84

14 luglio 2016

VASSENAMARIA

CAROLINAdi anni 52

23 luglio 2016

“Nella nostrasensibile presenza

trovereteil vostro appoggio

in un momentoestremamente

delicato della vita”.

SERVIZIO COMPLETOFUNERALI ACCURATI

Servizio Ambulanza

PRONTOINTERVENTO

24 OREAgenzia:

Via Lega Lombarda, 64PONTIDA

E-mail: [email protected]: www.pompefunebridaddaboffelli.it

Cell. 335.7205074035.541629

Agostogosto2016

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SAB

S. Rocco

1S. Alfonso Maria de’ Liguori, v. e dott.

2S. Eusebio di Vercelli, v.

3S. Lidia

4

LUN

S. Giovanni Maria Vianney, sac.

5

MAR

Dedic. S. Maria Maggiore

6

MER

Trasfi gurazione del Signore

7

GIO

XIX per annum

8

VEN

S. Domenico, sac.

9

SAB

S. Teresa Benedetta della Croce, m.

10

DOM

S. Lorenzo, diac. e m.

11

LUN

S. Chiara, v.

12

MAR

S. Giovanna Francesca di Chantal

13

MER

Ss. Ponziano e Ippolito, m.

14

GIO

XX per annum

15

VEN

Assunzione della B.V.M.

17S. Giacinto

18S. Elena

19S. Bernardo Tolomei, ab.

20

MER

S. Bernardo, ab. e dott.

21

GIO

XXI per annum

22

VEN

B.V.M. Regina

23

SAB

S. Rosa da Lima, v.

24

DOM

S. Bartolomeo, ap.

25

LUN

S. Ludovico

26

MAR

S. Alessandro, m.

27

MER

S. Monica

28

GIO

XXII per annum

29

VEN

Martirio di S. Giovanni Battista

SAB

DOM

DOM

LUN

MAR

LUN

30 MARB. Alfredo I. Schuster, v.

31S. Abbondio, v.

MER

Gaggio:Festa Madonna degli Angeli

Roncallo:Festa Madonna della nevePrimo Venerdì del mese

Perdono d’AssisiS. Pio X: Festa di S. GaetanoOre 11.30: S. Battesimi

Inizio camposcuola adolescenti

Ore 9.30:S. Messa con offerta del frumento

S. Pio X:Festa del Patrono

Solennità del patronodella nostra Diocesi

Giornata missionaria parrocchiale“Öna sgambada a Püntida”8ª edizione

Settembreettembreettembre2016

16

SAB

Ss. Cornelio e Cipriano, m.

1S. Egidio, ab.

2Ss. Alberto e Vito, mon.

3S. Gregorio Magno, papa e dott.

4XXIII per annum

5S. Vittorino, v.

6S. Petronio, v.

7

GIO

S. Regina, v.

8

VEN

Natività della B.V.M.

9

SAB

S. Pietro Claver, sac.

10

DOM

S. Nicola da Tolentino

11

LUN

XXIV per annum

12

MAR

SS. Nome di Maria

13

MER

S. Giovanni Crisostomo, v. e dott.

14

GIO

Esaltazione della S. Croce

15

VEN

B.V.M. Addolorata

17S. Ildegarde, v.

18XXV per annum

19S. Gennaro, v. e m.

20S. Andrea Kim Taegon e c., m.

21S. Matteo, ap. ed ev.

22S. Maurizio e c., m.

23

SAB

S. Pio da Pietrelcina, sac.

24

DOM

S. Pacifi co

25

LUN

XXVI per annum

26

MAR

Ss. Cosma e Damiano, m.

27

MER

S. Vincenzo de’ Paoli, sac.

28

GIO

S. Venceslao, m.

29

VEN

Ss. Michele, Gabriele e Raffaele, arc.

30

SAB

S. Girolamo, sac. e dott.

DOM

DOM

LUN

MAR

MER

LUN

MAR

MER

GIO

GIO

VEN

VEN

Per consultare il calendario onlinesempre aggiornato vai su

www.parrocchiadipontida.it

SolennitàOre 8.00: S. Messa solenneOre 10.00: S. Messa alla Pietra di S. AlbertoPrimo Venerdì del mese

Festa esterna dei Ss. Alberto e VitoOre 16.00: S. Battesimi

Ore 16.00:S. Rosario e S. Messa a S. Anna

Valmora:Festa dell’Addolorata

Riunione delle Associazioni

Giornata Eucaristica

Pro loco-Enalcaccia:apertura XI Sagra dell’uva

Pro loco:premiazione X Concorso fotografi co

Giubileo Vicariale in CattedraleGiornata missionaria parrocchialePro loco-Enalcaccia: chiusura XI Sagra dell’uvaGEP: chiusura Baitello

Consiglio Pastorale Parrocchiale

Comune:“Caffè letterario”

Ore 7.30: Lodi cantate

Ore 8.00: S. Messa solenne

Ore 10.00: S. Messa alla Pietra di S. Alberto con la Parrocchia di Prezzate

Domenica 4 settembre: Festa esterna di S. AlbertoOre 18.00: S. Messa solenne

Solennità diS. Albertofondatore del Monastero

Venerdì2 settembre