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agosto 2018
Dati aggiornati al 31 agosto 2018Fonte: Sistema informativo Agenzia per la famiglia
Provincia Autonoma di TrentoAgenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovaniliLuciano MalferVia don G. Grazioli, 1 - 38122 Trento Tel. 0461/ 494110 – Fax 0461/[email protected] – www.trentinofamiglia.it
A cura di: Chiara Sartori (Sportello Famiglia – Forum delle associazioni familiari del Trentino), Debora NicolettoEditing a cura di Luca Baldinazzo (tsm-Trentino school of management)Copertina a cura di Sabrina CaminStampato dal Centro Duplicazioni della Provincia autonoma di Trento – settembre 2018
Distretti famiglia: un network in costruzione
Indice
INTRODUZIONE.......................................................................................................5I DISTRETTI FAMIGLIA............................................................................................7
Distretto famiglia territoriale...................................................................................7Distretto famiglia tematico.....................................................................................8Distretto Family Audit............................................................................................9
LA STORIA DEI DISTRETTI FAMIGLIA..................................................................10Le organizzazioni coinvolte.................................................................................11
DATI DI CONTESTO...............................................................................................13L’IDENTITÀ DEI DISTRETTI FAMIGLIA.................................................................16I PROGETTI STRATEGICI 2018.............................................................................18DATI DEMOGRAFICI..............................................................................................22
Popolazione........................................................................................................ 22Natalità e fecondità.............................................................................................23Invecchiamento della popolazione......................................................................24Composizione delle famiglie................................................................................25
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Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
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Distretti famiglia: un network in costruzione
INTRODUZIONE
Il Distretto famiglia opera sul territorio secondo il principio del family mainstreaming: attori
sociali diversi per natura e funzioni (istituzioni pubbliche, enti, operatori economici, terzo
settore e famiglie) interagiscono in un sistema reticolare al fine di promuovere, sostenere e
valorizzare il benessere delle famiglie residenti e ospiti.
La capacità del Distretto di generare capitale relazionale e di influire sulle aspettative
territoriali cresce in proporzione alla varietà e diversità delle organizzazioni che vi
aderiscono. Il Distretto rappresenta un sistema che consente di creare convergenza
negli obiettivi e di accrescere la densità e l’intensità delle relazioni degli attori locali,
influendo positivamente sulle loro aspettative e mettendo in comune le risorse nascoste,
che senza un tale strumento di connessione rischierebbero di rimanere inutilizzate.
La Provincia autonoma di Trento sta compiendo dei percorsi significativi in termini di
monitoraggio e di valutazione, secondo criteri di efficacia e di efficienza. Le attività di
ciascun ambito del Distretto famiglia sono orientate verso il benessere familiare tramite
specifici requisiti, che possono essere obbligatori o facoltativi.
La famiglia non è solo una dimensione privata, è una risorsa vitale per l’intera collettività
perché le molteplici funzioni da essa svolte a favore dei suoi componenti la collocano a
pieno titolo come soggetto a valenza pubblica che genera valore per l’intera società. La
famiglia è produttrice di beni economici, psicologici, relazionali e sociali che
avvantaggiano in forma diretta e indiretta l’intera collettività. L’attenzione alla famiglia
assume una dimensione strategica, trasversale ai vari settori della vita pubblica e privata,
all’interno della quale vengono coinvolti e si mettono in rete gli operatori pubblici, e
vengono valorizzati i servizi erogati dai soggetti privati.
Il Distretto famiglia, quale circuito economico e locale, può diventare dunque lo spazio
all’interno del quale operatori economici, istituzioni e famiglie esprimono nuove
relazioni di fiducia reciproca e di cooperazione, ovvero aspettative positive che
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costituiscono le condizioni strategiche per sviluppare l’economia di un territorio e per
promuovere il benessere familiare.
Il Distretto famiglia consente alle famiglie di esercitare con consapevolezza le proprie
funzioni fondamentali e di creare benessere familiare, coesione e capitale sociale; le
organizzazioni pubbliche e private possono offrire servizi e interventi qualitativamente
aderenti alle esigenze e alle aspettative delle famiglie, residenti e ospiti, e accrescere
l'attrattività territoriale contribuendo allo sviluppo locale; inoltre, nel Distretto il territorio si
qualifica come laboratorio strategico all'interno del quale si sperimentano e si integrano le
politiche pubbliche, si confrontano e si rilanciano le culture amministrative, si innovano i
modelli organizzativi, in una dimensione di incontro e confronto nell'ambito del contesto
nazionale ed europeo.
In questi anni il lavoro di tessitura della rete si è ampliato, e si sono definiti nuovi tipi di
Distretto. Si amplia così lo scenario di lavoro e l’impatto dei Distretti famiglia, animati
da una costellazione sempre in divenire di pratiche e di strumenti innovativi.
Luciano Malfer
Dirigente dell’Agenzia per la famiglia,
natalità e politiche giovanili
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Distretti famiglia: un network in costruzione
I DISTRETTI FAMIGLIA
A partire dal 2010 i Distretti famiglia si sono moltiplicati nel territorio provinciale
esprimendosi in modo diverso rispetto al metodo, alla strutturazione e al modello di
aggregazione sul territorio. Sulla base dell’esperienza maturata si possono delineare tre
tipi di Distretto: territoriale, tematico e Family Audit.
DISTRETTO FAMIGLIA TERRITORIALE
Il Distretto famiglia territoriale si identifica
in uno specifico territorio sulla base di
criteri geografici, amministrativi, storici ed
economici. Il Distretto orienta le politiche
territoriali locali creando sinergie e
favorendo l’integrazione delle politiche. I
Distretti territoriali attivi sono sedici:
1. Distretto Val Rendena (2010)2. Distretto Val di Non (2010)3. Distretto Val di Fiemme (2010)4. Distretto Val di Sole (2011)5. Distretto Valsugana e Tesino (2011)6. Distretto Alto Garda (2011)7. Distretto Rotaliana – Könisberg (2012) 8. Distretto Giudicarie Esteriori –Terme di Comano (2012)9. Distretto Altipiani Cimbri (2013)10. Distretto Valle dei Laghi (2013)11. Distretto Trento – Collina est (2014-2018)12. Distretto Paganella (2015)13. Distretto Alta Valsugana e Bersntol (2015)14. Distretto Primiero (2015) 15. Distretto Vallagarina (2015)16. Distretto Valle del Chiese (2016)17. Distretto Valle di Cembra (2017)
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DISTRETTO FAMIGLIA TEMATICO
Il Distretto famiglia tematico può essere
costituito da organizzazioni che
condividono uno stesso obiettivo o campo
d’attività; l’accordo volontario è disciplinato
dall’art. 34 della legge sul benessere
familiare.
È stato attivato un Distretto tematico: il Distretto dell’educazione nel comune di Trento.
Ne fanno parte diciotto organizzazioni: ACLI Trentino, Alfid Onlus, APS Carpe Diem,
Arianna SCS, Ass. AMA, Ass. Periscopio, Centro di psicosintesi di Bolzano e Trento,
Comune di Trento, Comunità Murialdo, Consultorio UCIPEM, Casa di accoglienza alla vita
Padre Angelo, Cooperativa SOS Villaggio del fanciullo, Forum delle ass. familiari del
Trentino, Ist. Comprensivo “Trento 5”, Ist. Comprensivo Aldeno-Mattarello, Kaleidoscopio
SCS, Noi quartieri-Trento sud, UISP Trentino, insieme alla Provincia di Trento.
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Distretti famiglia: un network in costruzione
DISTRETTO FAMILY AUDIT
Il Distretto Family Audit favorisce l'istituzione, il
mantenimento e la diffusione di servizi
interaziendali di prossimità, in un contesto di
welfare territoriale, per promuovere il benessere
degli occupati di tutte le organizzazioni
coinvolte.
Nel 2017 è stato attivato il Distretto Family
Audit “Le Palazzine” a Spini di Gardolo. Ne
fanno parte le aziende Bauer, Dedagroup e Delta Informatica, insieme alla Provincia di
Trento.
Nel 2018 è stato attivato il Distretto Family Audit di Trento, che è l’evoluzione del fu
Distretto territoriale Trento-Collina est. Ne fanno parte il Comune di Trento insieme alla
Provincia autonoma di Trento, Kaleidoscopio Soc. Coop. Sociale, Fondazione Bruno
Kessler, Apsp Margherita Grazioli, Famiglia cooperativa di Povo, Universita’ degli studi di
Trento, Fidia srl, Progetto ‘92 Soc. Coop. Sociale, Fondazione Demarchi, U.P.I.P.A.
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LA STORIA DEI DISTRETTI FAMIGLIA
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Distretti famiglia: un network in costruzione
LE ORGANIZZAZIONI COINVOLTE
Il Distretto famiglia stimola la coesione e il
capitale sociale delle famiglie, delle
organizzazioni pubbliche, dell’economia, del
territorio. Alle famiglie consente di esercitare con
consapevolezza le proprie funzioni fondamentali e
di creare benessere al proprio interno. Alle
organizzazioni pubbliche e private offre servizi,
anche a carattere turistico, e interventi
qualitativamente aderenti alle esigenze e alle
aspettative delle famiglie, residenti e ospiti, e
accresce l’attrattività territoriale, contribuendo allo sviluppo locale.
Le organizzazioni aderenti ai Distretti famiglia sono oggi 739; in soli otto anni le dimensioni
dei Distretti sono cresciute di quasi venti volte (v. Fig. 1).
Il Distretto consente di qualificare il territorio come laboratorio strategico all’interno del
quale si sperimentano e si integrano le politiche pubbliche, si confrontano e si rilanciano
le culture amministrative, si innovano i modelli organizzativi, in una dimensione di
incontro e confronto nell’ambito del contesto nazionale ed europeo.
Un territorio amico della famiglia è un territorio accogliente e attrattivo per le famiglie e
per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi e opportunità rispondenti
alle aspettative delle famiglie residenti e ospiti, operando in una logica di rete solidale e
sussidiaria, all’interno della quale attori diversi per ambiti di attività e mission perseguono il
fine comune di incrementare sul territorio il benessere familiare.
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L’obiettivo è di realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare per accrescere,
tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività
territoriale nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le
organizzazioni interessate, che appartengono a tutti i settori economici (v. Fig. 2).
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Fig. 1: La crescita dei Distretti famiglia, dalle 39 organizzazioni aderenti nel 2010 alle 739 del 2018
Fig. 2: Le organizzazioni dei Distretti famiglia, raggruppate per categoria
Distretti famiglia: un network in costruzione
DATI DI CONTESTO
Di seguito riportiamo alcune informazioni statistiche sulle organizzazioni che formano i Distretti
famiglia.
Un Distretto nasce dalla volontà di un gruppo di organizzazioni proponenti di coordinare la
propria attività verso il target famiglia; esse condividono finalità e obiettivi in un Accordo
volontario di area o di obiettivo. L’impulso positivo di tale azione nel territorio ha visto man
mano ampliare la rete delle organizzazioni facenti parte dei Distretti famiglia. Alle
organizzazioni proponenti si sono affiancate molte altre organizzazioni che hanno
aderito con interesse a tale circuito. Nella Fig. 4 è riportata la distribuzione fra
organizzazioni proponenti e organizzazioni aderenti.
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Fig. 3: Le organizzazioni che fanno parte dei Distretti territoriali
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I Distretti famiglia hanno come elemento distintivo la composizione mista: organizzazioni
pubbliche e private che condividono in modo forte e sinergico gli obiettivi di promozione
del benessere familiare e della valorizzazione del capitale sociale e territoriale. La Fig. 5
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Fig. 4: Le organizzazioni aderenti e proponenti nei Distretti famiglia territoriali
Fig. 5: Le organizzazioni pubbliche e private nei Distretti territoriali
Distretti famiglia: un network in costruzione
mostra la distribuzione fra organizzazioni del pubblico e del privato nei Distretti famiglia
territoriali.
Un aspetto rilevante dei Comuni “Family in Trentino” (e di quelli che lo diventeranno in
seguito all’adesione ai Distretti famiglia) è la capacità di sviluppare sul proprio territorio un
percorso di responsabilizzazione delle organizzazioni locali verso le certificazioni
famiglia e i Distretti famiglia.
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Fig. 7: Comuni con marchio Family in Trentino®, per Distretto
Fig. 6: Organizzazioni aderenti ai Distretti con marchio Family in Trentino®
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L’IDENTITÀ DEI DISTRETTI FAMIGLIA
I Distretti famiglia realizzano il proprio programma di lavoro con l’obiettivo di costruire delle
azioni solide e convergenti di governo del territorio che porti nel medio periodo ad
incrementare la qualità della vita dei residenti e, di conseguenza dei turisti. Tale
valorizzazione potrà essere raggiunta tramite una precisa assunzione di responsabilità sia
individuale che collettiva, che può trovare pianificazione, formazione ed attuazione in
regole, piani e progetti sviluppati da tutti i soggetti coinvolti. Si realizza così il modello
reticolare. Questo metodo e strategia riconosce nello scambio e nella condivisione, la
necessità di affiancare agli interventi di natura strutturale, progetti e momenti di
informazione, formazione volti a creare una cultura diffusa della vivibilità anche sociale
oltre che ambientale. Condividere un processo vuol dire avviare un percorso dove è
necessario costruire la propria identità.
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Distretti famiglia: un network in costruzione
I Distretti hanno lavorato assiduamente al loro interno per cercare di comprendere quale
specificità darsi.
Tale percorso ha visto impegnati i gruppi di lavoro nel coniugare la volontà della
promozione del benessere familiare con le altre variabili inserite nello specifico contesto
territoriale. Ne è nata una mappa variegata di attenzioni verso tematiche trasversali come
si vede nel grafico.
Ogni Distretto si è quindi attribuito una (o due) peculiarità, convogliando le azioni verso una
ben precisa direzione, coinvolgendo le organizzazioni su specifiche aree di interesse.
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I PROGETTI STRATEGICI 2018
Le progettualità strategiche sulle politiche del benessere familiare contribuiscono in modo
esemplare a qualificare il territorio come family-friendly; sono politiche di sviluppo locale e
di welfare generativo che promuovono innovazione sociale ed economica.
VAL RENDENA
Individuare e formare “le sentinelle di comunità”, persone dotate di particolaresensibilità verso la comunità di appartenenza in grado di leggere il contesto ecogliere immediatamente i segnali di criticità che il territorio manifesta.
VAL DI NON
Il “Festival diffuso della narrazione” racconta il territorio “a” e “con” diversi target(prima infanzia, bambini, ragazzi e giovani, anziani) al fine di valorizzare il territorioe le risorse già presenti. L’attività comprenderà diverse zone della valle. Verràorganizzata l’iniziativa “1,2,3… Storie”.
VAL DI FIEMME
1. “Paesaggio come stile di vita” vuole nel suo senso ampio, connotarsi comecontributo alla riflessione in atto dentro la Comunità Territoriale della Val diFiemme, che ha per oggetto di analisi e laboratorio, il senso del vivere in unarealtà alpina.
2. Avvio, sperimentazione e monitoraggio dello sportello Infofamiglia.
VAL DI SOLE
Progetto estivo che per l’anno 2017 è stato “Camminando nel bosco: un animale…una leggenda”, destinato a 40 ragazzi dagli 11 ai 16 anni e finanziato dai 2 PianiGiovani di Zona Alta e Bassa Valle di Sole.
VALSUGANA E TESINO
1. La Cassa rurale Valsugana e Tesino, di nuova costituzione, si impegna a divulgarele iniziative del Distretto presso l’ampio bacino dei propri associati.
2. La Comunità di valle celebrerà il raggiungimento e superamento delle 100organizzazioni aderenti con un evento durante il quale verrà consegnato un
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Distretti famiglia: un network in costruzione
adesivo identificativo e rappresentativo, che riconosce l’impegno e la qualitàdell’azione degli aderenti, oltre che l’appartenenza al gruppo.
3. La Comunità di valle riunirà il “tavolo tematico dei comuni”, con finalità dicondivisione e raccordo sulle opportunità presenti sul territorio, promozione delmarchio Family in Trentino e del Network nazionale Family, ricognizione eraccordo sui sistemi premianti attuati dai Comuni.
ALTO GARDA
Si lavora alla predisposizione di un progetto strategico diffuso di comunitàeducante volto a favorire in senso generativo le azioni a valenza preventiva per ilbenessere familiare che i vari soggetti del territorio attivano in relazione allapropria mission.
GIUDICARIE ESTERIORI – TERME DI COMANO
“Le Terme di Comano – le Terme dei bambini” nasce per un interesse turistico esanitario al servizio dei bambini della Comunità delle Giudicarie. Il progetto intendeaumentare il numero di bambini in cura alle terme, migliorare e potenziare laqualità delle cure al bambino e dei servizi di accoglienza su misura per tutta lafamiglia, incrementare la conoscenza della proposta termale di Comano per ibambini nel mondo medico e tra le famiglie, favorire l’accesso alle cure da partedei bambini delle Giudicarie.
ROTALIANA E KÖNIGSBERG
AgriFamily: la giornata della famiglia sul tema dell'Agricoltura. La festa è stataospitata negli spazi del Museo degli usi e costumi della Gente Trentina. I numerosisoggetti, con le loro specifiche competenze, accolgono le famiglie con laboratori,esperienze dirette, concerti e spettacolo a tema regalando esperienze legate allaconoscenza della natura e dei frutti che la terra e il lavoro dell'uomo ci donano.
ALTIPIANI CIMBRI
Il Festival del Gioco è uno degli eventi di punta dell'estate dell'Alpe Cimbra. Unprogetto che coinvolge tutto il territorio (amministrazioni pubbliche, categorieeconomiche, operatori turistici, etc.) per proporre agli ospiti una settimana di gioco,attività, laboratori all'interno di un programma molto fitto di appuntamenti.
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VALLE DEI LAGHI
Si è deciso di indicare quale progetto strategico di Distretto la realizzazione, subase biennale, di azioni volte ad uno sviluppo turistico della Valle dei Laghi, fra lequali: serate informative sullo sviluppo del turismo extra alberghiero e le attivitàagrituristiche, la progettazione e implementazione della sentieristica family-friendlyinsieme alla realizzazione dei relativi materiali da pubblicare sul web, incollaborazione con il Piano giovani di zona.
PAGANELLA
Il progetto denominato “Famiglie a km 0” mira a costruire un processo di welfarecomunitario con un metodo strutturato sullo scambio di esperienze, dei saperiacquisiti e delle buone pratiche con particolare attenzione alla cura del “climarelazionale”, al fine di valorizzare il capitale umano della cittadinanza.
ALTA VALSUGANA E BERSNTOL
1. Estendere la propria rete promuovendo i vantaggi della partecipazione al Distrettopresso le organizzazioni profit;
2. Promuovere il marchio Family in Trentino sul territorio del Distretto, quale brand dirichiamo turistico, coinvolgendo gli operatori pubblici e privati;
3. Promuovere la certificazione Family Audit fra le maggiori aziende del territorio.
PRIMIERO
1. Sviluppare una rete di sentieri e percorsi tematici accessibili alle famiglie,valorizzando i molti percorsi e iniziative già attivate sul territorio. Rispettando lavocazione di ciascun ambiente, saranno quindi individuati sentieri con tematicheambientali, storiche, culturali… L’intenzione è quella di sviluppare una rete disentieri, conosciuta e vissuta dalla popolazione, che valorizzerà il paesaggionaturale e culturale.
VALLAGARINA
1. Girovagando in Destra Adige: l'obiettivo della manifestazione è dare la possibilitàalle famiglie residenti e ospiti di riscoprire il sentiero “Destra Adige Lagarina”nonché valorizzare le attività delle numerose associazioni del Distretto Famiglia. Sitratta di una passeggiata attraverso un sentiero di mezza montagna organizzato atappe che si snoda fra antiche strade romane, muretti a secco e suggestivi sentieriimmersi fra prati e boschi.
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Distretti famiglia: un network in costruzione
2. Centenario a misura di famiglia: una serie di appuntamenti che si terranno nelcorso del 2018 volti a far conoscere non tanto gli aspetti più crudi e cruenti dellaGrande Guerra, quanto gli aspetti della vita quotidiana - musiche, mostrefotografiche, visite ai forti, laboratori sulla pace…
VALLE DEL CHIESE
La rete ha lavorato in fase di start-up all’identificazione della vocazione delDistretto; inoltre, si sta impegnando con un’azione di “pensiero” e confronto tra ivari attori all’elaborazione di un progetto strategico che avvalori le caratteristichedistintive.
EDUCAZIONE NEL COMUNE DI TRENTO
Il progetto strategico del Distretto Famiglia dell'educazione è la creazione dioccasioni di confronto, scambio e riflessione rispetto all’educazione e la creazionedi una rete territoriale, composta da realtà molto diverse tra loro tra le quali ancheorganizzazioni che non si occupano di educazione direttamente, che supporti lacrescita dei minori e promuova la formazione continua anche degli adulti e lacreazione di luoghi educativi sul territorio che condividano l’attenzione alla personae la creazione di legami positivi.
VALLE DI CEMBRA
Riduzione del divario digitale. L’ONU che considera “l’accesso ad Internet unmezzo indispensabile per la realizzazione di una serie di diritti umani,combattendo l’ineguaglianza e accelerando lo sviluppo e il progresso dei popoli”;la Comunità della Valle di Cembra intende incrementare le competenze digitalidelle fasce della popolazione che si trovano in uno stato di deficit nei confrontidegli strumenti di lavoro e comunicazione digitali, affinché sia facilitata lapartecipazione attiva dei cittadini nella costruzione delle società democratiche e lapossibilità di seguire i propri figli/nipoti con gli strumenti a loro congeniali, nonchédi poter allineare le proprie competenze alle richieste del mercato del lavoro.
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DATI DEMOGRAFICI
POPOLAZIONE
Fonte:
Interrogazioni Istat: http://dati.istat.it → Popolazione efamiglia → Popolazione
ISPAT, Sistema informativo degliindicatori statistici, Indicatorisubprovinciali
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Distretti famiglia: un network in costruzione
NATALITÀ E FECONDITÀ
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ITALIA
PROVINCIA DI TRENTO
Fonte: Interrogazioni I.Stat: http://dati.istat.it → Popolazione e famiglia → NatalitàISPAT, Sistema informativo degli indicatori statistici, Indicatori subprovinciali
Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE
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Fonte: ISPAT, Sistema informativo degli indicatori statistici, Indicatori subprovincialiAnnuario statistico ISTAT 2016
Distretti famiglia: un network in costruzione
COMPOSIZIONE DELLE FAMIGLIE1
1 Per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione,tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. Una famiglia puòessere costituita da una sola persona (definizione Istat).
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IN ITALIA
Fonte:Infografica ISTAT, http://www.istat.it/infografiche/numerocomponenti/ISPAT, Sistema informativo degli indicatori statistici, Indicatori subprovinciali
Nel 2015 in Italia le famiglie sono 25 milioni e 302 mila:
7 milioni e 910 mila famiglie hanno 1 componente 6 milioni e 833 mila famiglie hanno 2 componenti 5 milioni e 116 mila famiglie hanno 3 componenti 4 milioni e 51 mila famiglie hanno 4 componenti 1 milione e 88 mila famiglie ha 5 componenti 303 mila famiglie hanno almeno 6 componenti
Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
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Fanno parte della Collana “TRENTINOFAMIGLIA”:
1. Normativa
1.1.Legge provinciale n. 1 del 2 marzo 2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozionedel benessere familiare e della natalità” (luglio 2018)
1.2. Ambiti prioritari di intervento – L.P. 1/2011 (luglio 2011)
1.3.Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 – Legge provinciale sul benessere familiare – RELAZIONE CONCLUSIVA (maggio 2018)
2. Programmazione \ Piani \ Demografia
2.1. Libro bianco sulle politiche familiari e per la natalità (luglio 2009)
2.2. Piani di intervento sulle politiche familiari (novembre 2009)
2.3. Rapporto di gestione anno 2009 (gennaio 2010)
2.4. I network per la famiglia. Accordi volontari di area o di obiettivo (marzo 2010)
2.5. I Territori amici della famiglia – Atti del convegno (luglio 2010)
2.6. Rapporto di gestione anno 2010 (gennaio 2011)
2.7. Rapporto di gestione anno 2011 (gennaio 2012)
2.8. Rapporto di gestione anno 2011 (gennaio 2013)
2.9. Rapporto di gestione anno 2012 (febbraio 2014)
2.10. Manuale dell’organizzazione (dicembre 2017)
2.11. Rapporto di gestione anno 2014 (gennaio 2015)
2.12. La Famiglia Trentina: 4 scenari al 2050 – Tesi di Lidija Žarković (febbraio 2016)
2.13. Rapporto di gestione anno 2015 (marzo 2016)
2.14. Rapporto di gestione anno 2016 (marzo 2017)
2.15.Rapporto sullo stato di attuazione del sistema integrato delle politiche familiari al 31 dicembre 2016 – art. 24 L.P. 1/2011 (dicembre 2017)
2.16. Rapporto di gestione anno 2017 (marzo 2018)
3. Conciliazione famiglia e lavoro
3.1. Audit Famiglia & Lavoro (maggio 2009)
3.2. Estate giovani e famiglia (giugno 2009)
3.3. La certificazione familiare delle aziende trentine – Atti del convegno (gennaio 2010)
3.4. Prove di conciliazione. La sperimentazione trentina dell'Audit Famiglia & Lavoro (febbraio 2010)
3.5. Estate giovani e famiglia (aprile 2010)
3.6. Linee guida della certificazione Family Audit (marzo 2017 )
3.7. Estate giovani e famiglia (aprile 2011)
3.8. Estate giovani e famiglia (aprile 2012)
3.9. La sperimentazione nazionale dello standard Family Audit (giugno 2012)
3.10. Family Audit – La certificazione che valorizza la persona, la famiglia e le organizzazioni (agosto 2013)
3.11. Conciliazione famiglia-lavoro e la certificazione Family Audit – Tesi di Silvia Girardi (settembre 2013)
3.12. Estate giovani e famiglia (settembre 2013)
3.13.Conciliazione famiglia e lavoro – La certificazione Family Audit: benefici sociali e benefici economici – Atti 18 marzo 2014 (settembre 2014)
3.14. Family Audit - La sperimentazione nazionale – II fase (novembre 2015)
3.15.I benefici economici della certificazione Family Audit . Conto economico della conciliazione. Cassa Rurale di Fiemme– Tesi di Martina Ricca (febbraio 2016)
3.16.Scenari di futuri: la conciliazione lavoro-famiglia nel 2040 in Trentino – Elaborato di Cristina Rizzi (marzo 2016)
3.18.Politiche di work-life balance – L’attuazione nelle misure di Welfare aziendale. Tesi di Monica Vidi (giugno 2017)
3.19.Il part-time e la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro - Tesi di Martina Ciaghi (settembre 2017)
3.20.Occupazione femminile e maternità: pratiche, rappresentazioni e costi. Una indagine nella Provincia Autonoma di Trento – Tesi di Stefania Capuzzelli (ottobre 2017)
3.21.Age Management: la valorizzazione delle competenze intergenerazionali dei lavoratori nel mondo delle cooperative sociali – Tesi di Emma Nardi (febbraio 2018)
4. Servizi per famiglie
4.1.Progetti in materia di promozione della famiglia e di integrazione con le politiche scolastiche e dellavoro (settembre 2009)
4.2. Accoglienza in famiglia. Monitoraggio dell’accoglienza in Trentino (febbraio 2010)
4.3. Alienazione genitoriale e tutela dei minori – Atti del convegno (settembre 2010)
4.4. Family card in Italia: un’analisi comparata (ottobre 2010)
4.5. Promuovere accoglienza nelle comunità (giugno 2011)
4.6. Vacanze al mare a misura di famiglia (marzo 2012)
4.7. Dossier politiche familiari (aprile 2012)
4.8. Vacanze al mare a misura di famiglia (marzo 2013)
4.9. Le politiche per il benessere familiare (maggio 2013)
4.10. Alleanze tra il pubblico ed il privato sociale per costruire comunità (aprile 2014)
4.11. Vacanze al mare a misura di famiglia (maggio 2014)
4.12. Dossier politiche familiari (maggio 2016)
4.13.63° edizione del Meeting internazionale ICCFR "Famiglie forti, comunità forti" (17-18-19 giugno 2016)(settembre 2016)
5. Gestione/organizzazione/eventi
5.1. Comunicazione – Informazione Anno 2009 (gennaio 2010)
5.2. Manuale dell’organizzazione (gennaio 2010)
5.3. Comunicazione – Informazione Anno 2010 (gennaio 2011)
5.4. Comunicazione – Informazione Anno 2011 (gennaio 2012)
6. Famiglia e nuove tecnologie
6.1. La famiglia e le nuove tecnologie (settembre 2010)
6.2. Nuove tecnologie e servizi per l’innovazione sociale (giugno 2010)
6.3. La famiglia e i nuovi mezzi di comunicazione – Atti del convegno (ottobre 2010)
6.4. Guida pratica all’uso di Eldy (ottobre 2010)
6.5. Educazione e nuovi media. Guida per i genitori (ottobre 2010)
6.6. Educazione e nuovi media. Guida per insegnanti (aprile 2011)
6.7. Safer Internet Day 2011 - Atti del convegno (aprile 2011)
6.8. Safer Internet Day 2012 - Atti del convegno (aprile 2012)
6.9. Piano operativo per l’educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale (giugno 2012)
6.10. Safer Internet Day 2013 - Atti dei convegni (luglio 2013)
7. Distretto famiglia – Family mainstreaming
7.0. I Marchi Family (novembre 2013)
7.1. Il Distretto famiglia in Trentino (settembre 2010)
7.2. Il Distretto famiglia in Val di Non (giugno 2018)
7.2.1.
Il progetto strategico “Parco del benessere” del Distretto Famiglia in Valle di Non – Concorso di idee(maggio 2014)
7.3. Il Distretto famiglia in Val di Fiemme (giugno 2018)
7.3.1.
Le politiche familiari orientate al benessere. L’esperienza del Distretto Famiglia della Valle di Fiemme(novembre 2011)
7.4. Il Distretto famiglia in Val Rendena (gennaio 2018)
7.5. Il Distretto famiglia in Valle di Sole (luglio 2017)
7.6. Il Distretto famiglia nella Valsugana e Tesino (giugno 2018)
7.7. Il Distretto famiglia nell’Alto Garda (gennaio 2018)
7.8. Standard di qualità infrastrutturali (settembre 2012)
7.9. Il Distretto famiglia Rotaliana Königsberg (giugno 2018)
7.10. Il Distretto famiglia negli Altipiani Cimbri (giugno 2017)
7.11. Il Distretto famiglia nella Valle dei Laghi (giugno 2017)
7.12. Trentino a misura di famiglia – Baby Little Home (agosto 2014)
7.13. Il Distretto famiglia nelle Giudicarie Esteriori – Terme di Comano (giugno 2017)
7.14. Economia e felicità – Due tesi di laurea del mondo economico (settembre 2014)
7.15 Il Distretto famiglia nel Comune di Trento – Circoscrizione di Povo (giugno 2016)
7.16. Il Distretto famiglia nella Paganella (giugno 2018)
7.17. Welfare sussidiario (agosto 2015)
7.18.Rete e governance. Il ruolo del coordinatore dei Distretti famiglia per aggregare il capitale territoriale(agosto 2015)
7.19. Comuni Amici della famiglia: piani di intervento Anno 2014 (agosto 2015)
7.20. Il Distretto famiglia nell’Alta Valsugana e Bernstol (giugno 2018)
7.21. Programmi di lavoro dei Distretti famiglia – anno 2015 (ottobre 2015)
7.22.Distretti famiglia: politiche e valutazione. Il caso della Valsugana e Tesino e della Val di Fiemme – tesidi Serena Agostini e di Erica Bortolotti (marzo 2016)
7.23. Il Distretto famiglia in Primiero (luglio 2017)
7.24. Comuni Amici della famiglia - Piani annuali 2015 (maggio 2016)
7.25. Il Distretto famiglia in Vallagarina (giugno 2018)
7.26. Programmi di lavoro dei Distretti famiglia - anno 2016 (settembre 2016)
7.27. Distretti famiglia: relazione annuale 2016 (aprile 2017)
7.28. Distretti famiglia: un network in costruzione (maggio 2018)
7.29.Trasformare il marchio in brand – Il “Progetto Family” della Provincia Autonoma di Trento – tesi dilaurea di Lorenzo Degiampietro (aprile 2017)
7.30. Comuni Amici della Famiglia. Piani annuali 2016 (maggio 2017)
7.31. Il Distretto famiglia dell’educazione di Trento – anno 2017 (giugno 2018)
7.32. Il Distretto famiglia nella Valle del Chiese (luglio 2017)
7.33. Programmi di lavoro dei Distretti famiglia - anno 2017 (marzo 2018)
7.34.Formazione a catalogo. Percorsi di autoformazione per i Distretti famiglia e la loro comunità (ottobre2017)
7.35. Distretto famiglia in valle di Cembra programma 2017-18 (gennaio 2018)
7.36.Evoluzione di una rete . L’analisi della comunità dei Distretti famiglia e dei Piani giovani (novembre2017)
7.37DISTRETTI FAMIGLIA IN TRENTINO - Rapporto sullo stato di attuazione de sistema integrato dellepolitiche familiari Art. 24 L.P. 1/2011 sul benessere familiare (maggio 2018)
7.38. Comuni Amici della Famiglia. Piani annuali 2017 (aprile 2018)
7.39. Programmi di lavoro dei Distretti famiglia - anno 2018 (settembre 2018)
8. Pari opportunità tra uomini e donne
8.1.Legge provinciale n. 13 del 18 giugno 2012 “Promozione della parità di trattamento e della culturadelle pari opportunità tra donne e uomini” (giugno 2012)
8.3.Genere e salute. Atti del Convegno “Genere (uomo e donna) e Medicina”, Trento 17 dicembre 2011”(maggio 2012)
8.4. Educare alla relazione di genere - esiti 2015-2016 (maggio 2016)
8.5. Educare alla relazione di genere. Percorsi nelle scuole per realizzare le pari opportunità tra donne e
uomini – Report delle attività svolte nell’a.s. 2016/2017 (maggio 2017)
9. Sport e Famiglia
9.2. Atti del convegno “Sport e Famiglia. Il potenziale educativo delle politiche sportive” (settembre 2012)
10. Politiche giovanili
10.1.Atto di indirizzo e di coordinamento delle politiche giovanili e Criteri di attuazione dei Piani giovani di zona e ambito (gennaio 2017)
10.2. Giovani e autonomia: co-housing (settembre 2016)
10.3. L'uscita di casa dei giovani italiani intenzioni e realtà – tesi di Delia Belloni (settembre 2017)
10.4. Crescere in Trentino. Alcuni dati sulla condizione giovanile in Provincia di Trento (dicembre 2016)
10.5. Il futuro visto dai giovani trentini. Competenze, rete e partecipazione (giugno 2017)
10.6. Valutazione dei progetti e prime considerazioni strategiche finalizzate alla revisione del modello digovernance (gennaio 2018)
11. Sussidiarietà orizzontale
11.1. Consulta provinciale per la famiglia (ottobre 2013)
11.2. Rapporto attività Sportello Famiglia – 2013, 2014 e 2015, gestito dal Forum delle AssociazioniFamiliari del Trentino (maggio 2016)
11.3.La Famiglia allo Sportello – Associazionismo, sussidiarietà e politiche familiari: un percorso di ricercasull’esperienza del Forum delle Associazioni Familiari del Trentino (novembre 2016)
11.4.Rapporto attività Sportello famiglia – 2016, gestito dal Forum delle Associazioni familiari del Trentino(aprile 2017)
Provincia Autonoma di TrentoAgenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovaniliLuciano MalferVia don G. Grazioli, 1 - 38122 Trento Tel. 0461/ 494110 – Fax 0461/[email protected] – www.trentinofamiglia.it