agorà n. 5

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L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA info. 3208597261 - [email protected] PERCHÉ VOTARE LEGALITÀ E TRASPARENZA DI MAURIZIO SPEZZANO n. 5 - 19 aprile 2012 In questi giorni di campagna elettorale ci capita spesso di parlare o andare a trovare amici e conoscenti. Quasi tutti restano meravi- gliati del fatto che le nostre visite servono a chiarire aspetti del programma e mai una parola contro o denigratoria verso i nostri avversari. Non ne vediamo la ragione. La Politica di cui siamo portatori è pulita, non è rancorosa verso nessuno e si basa su ciò che siamo e su ciò che vogliamo fare per Labico. Aristotele sosteneva che la politica è l’arte di risolvere i problemi. Da noi la politica è diventata l’arte di complicarci la vita, perché por- tata avanti in modo approssimativo e a tutela sempre degli stessi interessi. In tanti ci chiedono i motivi per cui dovrebbero votarci. Senza perdermi in inutili giri di parole, mi limito ad elencarne una dozzina: noi siamo coloro che si sono battuti contro l’urba- nizzazione selvaggia e per una politica edilizia rispettosa dell’- ambiente e non invasiva; noi siamo coloro che si sono prodigati per cinque anni a favore della consegna delle opere di urba- nizzazione delle lottizzazioni scadute ma senza servizi e senza certificati di agibilità; noi siamo coloro che hanno incluso i nuo- vi cittadini nel tessuto urbano labicano promuovendo iniziative culturali; noi siamo coloro che guardano alla scuola come a una fonte di ricchezza, che serve ai nostri figli e a tutta la co- munità per crescere; noi siamo quelli che non hanno mai taciu- to davanti alle ingiustizie e le hanno sempre combattute; noi siamo quelli che vogliono cambiare il modo di gestione della cosa pubblica, in cui i diritti vengano riconosciuti a tutti e non solo agli amici; noi siamo coloro che si sono battuti per la traspa- renza negli appalti pubblici e contro le furbate; noi siamo coloro che credono che la pubblica amministrazione debba essere al servizio dei cittadini e non viceversa; noi siamo coloro che vo- gliono il rispetto anche per gli amici animali creando spazi idonei per loro; noi siamo coloro che vogliono tutelare il verde pubblico e attrezzare nuove aree a disposizione dei cittadini e dei bambini; noi siamo coloro che vogliono rinegoziare la con- venzione con Colle Spina per sgravare i residenti di costi che diventano sempre più insostenibili; noi siamo quelli che combat- tono per l’affermazione del diritto e della legalità e contro chi nasconde e non è trasparente nella gestione amministrativa; noi siamo coloro che si sono battuti per la salvaguardia della dignità delle persone, dei lavoratori, dei meno abbienti, e per la crescita complessiva di Labico; noi siamo coloro che hanno avuto il coraggio di essere coerenti fino in fondo e di costruire una lista vera, di giovani e di donne, di nuovi e vecchi labicani, in cui non ci sono capi ma tutti lavorano per un unico obiettivo; noi siamo quelli, infine, che non hanno inte- ressi, perché rappresentano il nuovo dopo decenni in cui sono stati sulla scena sem- pre gli stessi, le stesse facce e le stesse fa- miglie. Forse sono più di dodici ragioni per votare la Lista Civica – LEGALITA’ e TRASPARENZA, sono sempre poche, ma insieme le moltiplicheremo e le sommeremo ai desideri di o- gnuno di noi. Piccola nota a margine. E’ circolata una lettera firmata da sedicenti “Noi cittadini”, in cui tra le tante amenità, ce n’è una che merita almeno una risposta. Si sostiene che Labico “era fermo e sottosviluppato” e che le campagne circostanti, erano colme di “catapecchie”, vantandosi di aver sostituito tutto questo con “quartieri con villette gradevoli e accoglienti”, chiudendo con l’orgoglio di aver integrato i nuovi cittadini. A parte la pochezza di argomentazioni e lo squallore di ciò che nella missiva è riportato, offendere in questo modo la storia e la laboriosità di Labico e dei labicani mi sembra un colpo da vili. Vantarsi poi di aver distrutto il patrimonio naturale per fare posto a quartieri senza servizi, a case edificate con materiale povero e privi di agibilità, aver mantenuto ai margini quasi 4000 nuovi residenti, aver pensato ad arricchirsi senza pensare ai servizi, è veramen- te disgustoso e oltraggioso. Chi ha ideato tale missiva senza aver avuto il coraggio di firmarla, non merita né consenso e né stima. Offendere il proprio paese per il solo gusto di oltraggia- re la memoria storica è di persona pavida. Labico non merita di essere governata da chi senza vergogna si nasconde dietro frasi anonime e irriguardose verso il sudore dei vec- chi e nuovi labicani. Il 6 e 7 maggio, Labico può cambiare pagina sul serio, premiando chi, come noi, si batte per l’altra Labico, che rispetta la storia e la memoria, che in- clude e che non denigra. LA SALUTE VIEN MANGIANDO (E NON SOLO) Incentivare le produzioni locali e biologiche e promuovere un mercato settimanale di prodotti a chilometro zero. La filiera corta e i prodotti biologici dovranno essere una scelta obbligata anche per la mensa scolastica: per garantire cibo di qualità ai nostri bambini e per dare opportunità a produttori e commercianti locali. Vogliamo creare un centro socio sanitario (Casa della Salute), per una medicina più vicina ai bisogni del cittadino. Promuoveremo la nascita di programmi di educazione sanitaria, con particolare attenzione ai giovani.

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Quinto numero del nostro bollettino informativo. Articoli di Spezzano, Berlenghi, Sarcu, Saracini, Simone, Simonelli.

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Page 1: Agorà n. 5

L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA

info. 3208597261 - [email protected]

PERCHÉ VOTARE LEGALITÀ E TRASPARENZA DI MAURIZIO SPEZZANO

n. 5 - 19 aprile 2012

In questi giorni di campagna elettorale ci capita spesso di parlare

o andare a trovare amici e conoscenti. Quasi tutti restano meravi-

gliati del fatto che le nostre visite servono a chiarire aspetti del

programma e mai una parola contro o denigratoria verso i nostri

avversari. Non ne vediamo la ragione. La Politica di cui siamo portatori è pulita, non è rancorosa verso nessuno e si basa su

ciò che siamo e su ciò che vogliamo fare per Labico. Aristotele

sosteneva che la politica è l’arte di risolvere i problemi. Da

noi la politica è diventata l’arte di complicarci la vita, perché por-

tata avanti in modo approssimativo e a tutela sempre degli stessi

interessi. In tanti ci chiedono i motivi per cui dovrebbero votarci.

Senza perdermi in inutili giri di parole, mi limito ad elencarne

una dozzina: noi siamo coloro che si sono battuti contro l’urba-nizzazione selvaggia e per una politica edilizia rispettosa dell’-

ambiente e non invasiva; noi siamo coloro che si sono prodigati

per cinque anni a favore della consegna delle opere di urba-nizzazione delle lottizzazioni scadute ma senza servizi e senza

certificati di agibilità; noi siamo coloro che hanno incluso i nuo-vi cittadini nel tessuto urbano labicano promuovendo iniziative

culturali; noi siamo coloro che guardano alla scuola come a una fonte di ricchezza, che serve ai nostri figli e a tutta la co-

munità per crescere; noi siamo quelli che non hanno mai taciu-to davanti alle ingiustizie e le hanno sempre combattute; noi

siamo quelli che vogliono cambiare il modo di gestione della cosa pubblica, in cui i diritti vengano riconosciuti a tutti e non

solo agli amici; noi siamo coloro che si sono battuti per la traspa-

renza negli appalti pubblici e contro le furbate; noi siamo coloro

che credono che la pubblica amministrazione debba essere al servizio dei cittadini e non viceversa; noi siamo coloro che vo-

gliono il rispetto anche per gli amici animali creando spazi

idonei per loro; noi siamo coloro che vogliono tutelare il verde pubblico e attrezzare nuove aree a disposizione dei cittadini e

dei bambini; noi siamo coloro che vogliono rinegoziare la con-venzione con Colle Spina per sgravare i residenti di costi che

diventano sempre più insostenibili; noi siamo quelli che combat-

tono per l’affermazione del diritto e della legalità e contro

chi nasconde e non è trasparente nella gestione amministrativa;

noi siamo coloro che si sono battuti per la salvaguardia della dignità delle persone, dei lavoratori, dei meno abbienti, e

per la crescita complessiva di Labico; noi siamo coloro che hanno

avuto il coraggio di essere coerenti fino in fondo e di costruire

una lista vera, di giovani e di donne, di nuovi e vecchi labicani, in

cui non ci sono capi ma tutti lavorano per un unico obiettivo; noi

siamo quelli, infine, che non hanno inte-ressi, perché rappresentano il nuovo dopo

decenni in cui sono stati sulla scena sem-

pre gli stessi, le stesse facce e le stesse fa-

miglie. Forse sono più di dodici ragioni per votare la Lista Civica – LEGALITA’ e TRASPARENZA, sono sempre poche, ma

insieme le moltiplicheremo e le sommeremo ai desideri di o-

gnuno di noi.

Piccola nota a margine. E’ circolata una lettera firmata da

sedicenti “Noi cittadini”, in cui tra le tante amenità, ce n’è una

che merita almeno una risposta. Si sostiene che Labico “era

fermo e sottosviluppato” e che le campagne circostanti, erano

colme di “catapecchie”, vantandosi di aver sostituito tutto

questo con “quartieri con villette gradevoli e accoglienti”,

chiudendo con l’orgoglio di aver integrato i nuovi cittadini. A

parte la pochezza di argomentazioni e lo squallore di ciò che nella missiva è riportato, offendere in questo modo la

storia e la laboriosità di Labico e dei labicani mi sembra un

colpo da vili. Vantarsi poi di aver distrutto il patrimonio naturale per fare posto a quartieri senza servizi, a case edificate con materiale povero e privi di agibilità, aver mantenuto ai margini quasi 4000 nuovi residenti, aver pensato ad arricchirsi senza pensare ai servizi, è veramen-te disgustoso e oltraggioso. Chi ha ideato tale missiva senza

aver avuto il coraggio di firmarla, non merita né consenso e né

stima. Offendere il proprio paese per il solo gusto di oltraggia-

re la memoria storica è di persona pavida. Labico non merita di essere governata da chi senza vergogna si nasconde dietro frasi anonime e irriguardose verso il sudore dei vec-

chi e nuovi labicani. Il 6 e 7 maggio, Labico può cambiare pagina sul serio, premiando chi, come noi, si batte per l’altra Labico, che rispetta la storia e la memoria, che in-clude e che non denigra.

LA SALUTE VIEN MANGIANDO (E NON SOLO)

Incentivare le produzioni locali e biologiche e promuovere un mercato

settimanale di prodotti a chilometro zero. La filiera corta e i prodotti

biologici dovranno essere una scelta obbligata anche per la mensa

scolastica: per garantire cibo di qualità ai nostri bambini e per dare

opportunità a produttori e commercianti locali. Vogliamo creare un

centro socio sanitario (Casa della Salute), per una medicina più vicina

ai bisogni del cittadino. Promuoveremo la nascita di programmi di

educazione sanitaria, con particolare attenzione ai giovani.

Page 2: Agorà n. 5

E’ purtroppo sotto gli occhi

di tutti il degrado urbanisti-

co,sociale e morale in cui

versa il nostro comune a

causa di un’amministrazione uscente che in quindici anni

non ha saputo creare le condizioni necessarie per un rea-

le sviluppo e benessere del nostro paese e dei suoi abi-

tanti, concentrandosi unicamente sul perseguimento di

interessi economici e personali di singoli anziché della

collettività. La Lista Civica guidata da Maurizio Spezzano,

fuori dai soliti giochi politici ed accordi trasversali, inten-

de operare per il bene di tutti, portando una ventata di

novità e pulizia, assumendosi l'impegno di concretizzare

un progetto che parta dai bisogni della gente, convinti

che la Legalità, la Trasparenza e la Partecipazione popola-

re siano i requisiti fondamentali ed essenziali per riporta-

re a Labico, ai suoi quartieri e a Colle Spina un giusto,

doveroso e sereno benessere sociale, economico e cultu-

rale. Un paese non sicuro è un paese che non ha prospet-

tive di crescita e più specificatamente un cittadino che

vive nell’insicurezza è un cittadino che non ha voglia né

possibilità di contribuire alla crescita del proprio paese.

Se avrò il consenso che mi permetterà di entrare nel con-

siglio comunale, il mio primo obiettivo sarà quello di far

stazionare in Labico un idoneo mezzo del 118 al fine di

intervenire con tempestività nei confronti di tutte quelle

persone anziane lasciate sole e prive di idonea assistenza.

Altro mio primario obiettivo e quello di migliorare le con-

dizioni della comunità Romena presente sul territorio

labicano, creando un comitato permanente che ascolti le

esigenze della stessa, che è parte integrante del nostro

Comune ,tenendo ben presente tutte le esigenze della

collettività labicana. Sono certa che con la guida del no-

stro candidato sindaco e il contributo di tutti i candidati

della Lista Civica Legalità e Trasparenza, ogni aspettati-

va dei labicani troverà il suo giusto spazio.

E din pacate sub ochii tuturor degradarea urbana,sociala

si morala care predomina in orasul nostru,din cauza admi-

nistrarii defectuasa care,in atatea ani, nu au fost capabili

de a crea conditiile necesare pentru dezvoltarea si pro-

speritatea orasului si locuitorilor sai concentrandu-se e-

xclusiv pe urmarirea unor interese economice personale

si nu ale comunitati.LISTA CIVICA a d-lui MAURIZIO SPEZ-

ZANO este in afara oricarui joc politic,intenzioneaza sa

opereze pentru binele tuturor,aducand un suflu de aer

proaspat si de curatenie,isi asuma angajamentul de a rea-

liza un proiect care porneste de la nevoile oameni-

lor,convins ca LEGALITATEA,TRANSPARENTA si Cerintele

de participare publica sunt fundamentale si esentiale pen-

tru a aduce in Labico,printre altele o bunastare corec-

ta,adevarata, sociala, economica si culturala.Un oras nesi-

gur este un oras care nu are perspective ,si mai precis un

Cetatean care locuieste in nesiguranta este un Cetatean

care nu are nici dorinta si nici capacitatea de a contribui

la dezvoltatea orasului sau.In cazul in care voi intra in

Consiliul Comunal primul scop al meu este de a putea

aduce in Labico un centru 118 in scopul actionarii rapide

pentru toate persoanele mai ales cele in varsta,care in

momentul de fata sunt lasate singure si fara nici o asisten-

ta.Alt scop al meu principal este de a imbunatati conditii-

le comunitatii romanesti din Labico, de a crea un comitet

permanent pentru nevoile noastre,comunitate care este o

parte integranta a comunitatii labicane.Sunt sigura ca a-

vand ajutorul si indrumarea candidatului nostru penru

functia de primar d-ul MAURIZIO SPEZZANO asteptarile

noaste si al labicanilor vor avea valoarea care se cuvine.

IL MIO IMPEGNO PER LABICO - ANGAJAMENTUL MEU PENTRU LABICO DI LUANA SARCU

L’ÀGORÀ pagina 2

Non perdete il TG LOV… una voce di

opposizione! http://vimeo.com/Labico

Un suggerimento per gli elet-

tori che hanno a che fare

con un candidato molto pro-

digo di promesse. Pensiamo

alla promessa più diffusa in assoluto: il posto di lavoro.

Se il vostro interlocutore cerca di imbonirvi con meravi-

gliose prospettive occupazionali proprio per voi, prova-

te a chiedergli dove sta scritto sul programma, quanti

posti, in quale ambito e per quale figura lavorativa. Per-

ché, se non è troppo chiaro sul programma, c’è il ri-

schio che stia facendo una promessa “ad hoc” per voi,

manifestando così una gestione politica poco trasparen-

te. In questo caso delle due l’una: o promette i pochi

posti che è sicuro di garantire e in tal caso sta già po-

nendo in essere una disparità di trattamento tra quelli

che saranno i “suoi” cittadini, oppure (ed è infinitamen-

te più probabile) sta promettendo gli stessi posti a mol-

te più persone. Una cosa così viene definita “un certo

modo di fare politica”. Altri – per semplificare – la chia-

mano con il suo nome: “truffa”.

ELEZIONI: ISTRUZIONI PER L’USO DI TULLIO BERLENGHI

Page 3: Agorà n. 5

pagina 3 L’ÀGORÀ

“Un cittadino ateniese non trascura i

pubblici affari quando attende alle

proprie faccende private, ma soprat-

tutto non si occupa dei pubblici affa-

ri per risolvere le sue questioni priva-

te. Qui ad Atene noi facciamo così”.

Che cosa voleva dire per un Ateniese della metà del V

secolo a. C. essere un cittadino? Che cosa rappresentava

per lui la città, la polis, la costituzione e le leggi? L’esi-

stenza di un cittadino greco era fortemente comunitaria

e plasmata dalla polis. Ciò significa che ognuno era parte

integrante di questo organismo verso il quale si sentiva

l’obbligo morale di offrire una completa partecipazione e

al tempo stesso si aveva la certezza di ricevere da tale

organismo sostegno, aiuto e la possibilità di condurre

un’esistenza culturalmente e socialmente dignitosa.

Oggi anch’io vorrei cominciare un mio discorso iniziando

con: “Qui a Labico noi facciamo così”. Ma che cosa po-

trei dire di seguito? Un Labicano non può di certo dire

che il suo comune, la sua polis, abbia sostenuto ed inco-

raggiato il miglioramento della sua esistenza, né tanto-

meno affermare di aver avuto la possibilità di risolvere

un problema grazie all’aiuto della sua amministrazione

comunale. E’ questa dunque la nostra situazione, riassun-

ta in due righe: la mancanza assoluta di ogni elemento

che dovrebbe caratterizzare un comune.

Il mio Labico è una società statica e conservatrice, non è

certo l’ambiente ideale atto a produrre il benessere tota-

le di un cittadino. Ma risaliamo alle cause. Qual è il moti-

vo di questo nostro degrado? La risposta è una sola, faci-

le, di chiaro intendimento: l’INTERESSE. Questo è il no-

stro problema fondamentale. L’attaccamento alle cariche

quasi spasmodico di coloro che hanno agito per anni in

modo spregiudicato scavalcando le norme della civiltà,

cercando di ottenere qualcosa sempre e solo per loro

stessi. Il risultato è stato un paese annullato dove non

esiste una biblioteca nella quale studiare o fare una ri-

cerca, dove non sono presenti spazi di verde nei quali

poter fare una passeggiata con i nostri bambini, dove

durante le sere d’estate la nostra piazza sembra sia stata

sottoposta a coprifuoco. La lista potrebbe continuare

ancora per molto. La interrompo perché so che non c’è

bisogno dell’elencazione di tutto quello che non va, che

non c’è o che non funziona. E’ chiaro a tutti. Quello che

va adesso sottolineato è la presenza attiva di questo no-

QUI A LABICO NOI FACCCIAMO (ANZI VORREMMO CHE FOSSE FATTO) COSÌ

DI CHIARA SARACINI

REALIZZEREMO LO SPORTELLO DONNA DI ARGIA SIMONE

Dando attuazione all’ordine del

giorno approvato all’unanimità dal

Consiglio Comunale uscente nella

seduta del 25 novembre 2010, in

occasione della Giornata Mondiale contro la violenza

sulle donne, il Comune, riconoscendo che ogni tipo di

violenza di genere fisica, psicologica, sessuale od econo-

mica tanto nella vita pubblica che privata, rappresenta

una grave violazione dei diritti umani fondamentali

(come sancito dall’ONU) per la vita, la sicurezza, la li-

bertà, la dignità l’integrità fisica e psichica, promuove

attività di sensibilizzazione e prevenzione istituendo lo

Sportello Donna per garantire accoglienza, protezione,

solidarietà, sostegno e soccorso alle donne vittime di

maltrattamenti,di persecuzioni, di stupro, di molestie

sessuali a prescindere dal loro stato civile o dalla loro

cittadinanza, cultura,religione, ecc.

Il Comune si attiva, altresì, per la messa in rete di tutti i

soggetti, istituzionali e non (servizi sociali, ASL, scuole,

forze dell’ordine, associazioni, centri antiviolenza) pre-

senti nel territorio con i quali sottoscrivere convenzioni,

protocolli d’intesa e protocolli operativi al fine di unifi-

care le metodiche di intervento ed offrire idonei servizi

immediati; per sostenere progetti finalizzati a promuo-

vere nelle scuole, nelle famiglie, nella comunità tutta la

cultura ed il rispetto dell’identità sessuale, religiosa e

culturale, alla non violenza. Promuove e sostiene, altre-

sì, progetti antiviolenza proposti da altri enti singoli o

associati, da associazioni iscritte all’albo del volontariato

o di promozione sociale, organizzazioni no-profit di uti-

lità sociale.

stro gruppo di cittadini caratterizzati dalla trasparenza

che vuole scuotere dalle fondamenta quell’essere gri-

gio che diventato ormai il nostro paese. Cittadini tra i

cittadini, che si incontrano per strada in bicicletta, che

si possono trovare in piazza il pomeriggio, che portano

i bambini a scuola e che tifano la squadra al campo

comunale la domenica mattina. Persone normali, sorri-

denti e vive ma, allo stesso tempo, capaci, competenti,

attenti alle problematiche di tutti. Questi siamo noi.

Senza promesse e senza raccomandazioni vogliamo

che Labico sia un paese da vivere al cento per cento.

Page 4: Agorà n. 5

DICI DICI, BURRO E ALICI! DI STEFANO SIMONELLI

L’ÀGORÀ pagina 4

ci piace “fare comunità”. Adoperarsi per il proprio paese è

senz’altro una forma di politica (sono tentato di aggiungere

“una delle più pulite”), ma definirla in tal modo OGGI, visto

l’accezione negativa, è un po’ inquinare quel desiderio sem-

plice semplice di rendersi utile per gli altri. La tecnologia, lo

“sviluppo”, questo modello di vita ci hanno impigrito. Tutto

ci sembra dovuto e demandato ad entità altre. Noi, come

persone, siamo convinti di non avere più doveri verso la co-

munità, verso “gli altri”. Ma non è così. L’uomo è un animale

sociale, non può vivere senza gli altri. Figuriamoci nel 15 do-

po google! Ci si sente meglio e più forti quando si condivide.

La Rete (internet) per questo è straordinaria, ma non può

sostituire la rete sociale reale, la comunità. A me è andata

bene. Ho conosciuto molte persone che abitualmente pre-

stano la loro opera concreta e gratuita alla gente del nostro

paese. Sempre, per tutti, anche quando non ci sono le elezioni!!! Questa gente ti contagia immediatamente, fa

scattare in te il desiderio di partecipare, di renderti utile a

tua volta e condividere il piacere di fare qualcosa di buono

insieme. E allora eccola la dritta: spendete qualche minuto

per informarvi sulle persone che compongono le liste e

quelli che le supportano. Alcuni fanno “i politici” da sempre

(ecco perché Labico è quella che è), altri ricicciano a scaden-

za quinquennale (ma hanno sempre riscosso pochissimo suc-

cesso), altri dicono dicono ma… (solo chiacchiere e distinti-

vo! direbbe un famoso personaggio), alcuni invece (ed è il

nostro caso) sono permanentemente presenti sul territorio

e fanno alcune cose. La nostra lista è costituita da persone

che si impegnano per questo paese e la gente che ci vive.

Sempre, elezioni o no. I credo che contino i fatti, le chiac-

chiere “se le porta lu vento”. Alcuni di noi sono talmente

bravi e votati al sacrificio che sono disposti perfino ad ammi-

nistrare questo posto. Bravi! Eroi!

Di Maurizio Spezzano e Tullio Berlenghi c’è poco da dire,

hanno bombardato l’amministrazione uscente (e i Labicani…)

per 5 anni!, Alberto Adriani è un ricercatore che dedica il

suo prezioso tempo libero all’Associazione Bambini senza

Frontiere, Giulia Lorenzon, che studia scienze politiche, è

Segretario del PRC di Labico, Alberto Garbo Giovannoli, im-

prenditore, sostiene ed è direttore sportivo della Dinamo

Labico, Chiara Saracini, pur laureata in lettere classiche e

specializzanda in chissà quale dialetto aramaico antico, è un

riferimento sempre presente per chi è in difficoltà assieme al

padre e la madre, Luciana Del Monte riesce a presiedere con

successo il consiglio di istituto scolastico nonostante lavori in

ufficio ed in casa, Luana Sarcu, infermiera specializzata,

sfrutta tutta la sua competenza mettendosi a disposizione

della comunità anche fuori del lavoro vero e proprio. Pecca-

to che i posti in lista fossero solo sette, rimangono fuori de-

cine di altre persone che supportano la nostra lista pur aven-

do titoli concreti per ambire a candidature varie. Ma non è

importante. Tutti continueremo a lavorare per la comunità

che vinca Spezzano o Galli, è una minaccia!

Quando è il momento di votare e bisogna

scegliere un candidato sono dolori. Su quali

basi faremo la nostra scelta? Veniamo inve-

stiti da fiumi di parole, buone intenzioni ed

esempi virtuosi se va bene, molto più spes-

so si arriva a promesse e perfino ad

“acquisti”. A vederli (i politici) e a sentirli parlare, sembrano

tutte brave persone. Qualcuno è perfino straordinariamente

simpatico… Ma i fatti ci costringono constatare che l’onestà

in quell’ambientino è merce davvero rara. Stavolta però, nel

nostro piccolo ambito locale, se permettete vi do una dritta.

Vi chiederete immediatamente: “Quali titoli avrà sto’ Simo-

nelli da poter dare suggerimenti a chicchessia?” Ed io con

pari solerzia vi rispondo. La mia professione (meccanico del

suono) mi costringe a frequentare “di striscio” l’italica classe

dirigente tutta. Mi tocca dare il microfono a politici, ammini-

stratori e dirigenti di ogni livello ed appartenenza. Pensate,

loro per mestiere parlano (e quanto parlano!) ed io, per me-

stiere, sono costretto ad ascoltarli quasi tutti i giorni! (Siete

autorizzati a provare una qualche forma di compassione). Ma

perfino in una dolorosa prospettiva come questa v’è un che

di utile: si acquisisce, in maniera del tutto naturale e forzata-

mente bipartisan, una maggiore capacità discernitiva. Dai e

dai, si comincia a conoscere meglio questi personaggi, a spo-

gliarli dell’aspetto esteriore che ci giunge attraverso i media,

e a capire che ciò che dicono ha un qualche valore solo

quando è suffragato da fatti concreti. Quasi mai. La discrimi-

nante quindi è l’informazione, dobbiamo sapere cosa ha fatto

il nostro candidato, non cosa dice. Noi siamo convinti che la

comunità sia il vero bene rifugio dell’umanità, la cosa più

preziosa per una società, perciò, piuttosto di “fare politica”,

Il 6 e 7 maggio, scegli Maurizio SPEZZANO

Tullio Berlenghi Funzionario legislativo - Camera dei Deputati

Luciana Del Monte Impiegata, Presidente del Consiglio d’Istituto

Alberto Adriani Astrofisico, Presidente ASS. Bambini senza Frontiere

Giulia Lorenzon Studentessa di Scienze Politiche

Alberto Garbo Giovannoli Imprenditore, Direttore Sportivo ASD Dinamo Labico

Chiara Saracini Studentessa, laureata in Lettere Classiche

Ionela Sarcu detta Luana Infermiera specializzata in oncologia