admo notizie nr.28

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www.admo.it 3 Qualche mese fa alle Cinque Terre, si è svolto un test di massa per il trapianto di Midollo Osseo a favore di un bambino di origine italo-greca, colpito da una rara patologia cromosomica chiamata Nemo, pericolosa per le femmine, mortale per i maschi, per i quali l’unica soluzione è un trapianto di midollo osseo. Questo avvenimento deve far riflettere sulla necessità di ribadire il punto cardine del nostro impegno: garantire sempre e comunque un’ottima informazione e sensibilizzazione anche in presenza di enormi spinte emotive. Chi non conosce il mondo dei trapianti magari non sa che fino a oggi 84 italiani hanno donato il proprio midollo osseo a malati americani e 496 statunitensi hanno dato il loro a cittadini italiani. La bellezza dei donatori è che sono disponibili per tutti e quindi non è necessario lanciare appelli per singoli casi. Bisogna ricordare che il Registro Italiano Donatori Midollo Osseo cerca per ogni paziente un donatore compatibile fra circa 350.000 iscritti e, solo se non lo trova, la ricerca si estende agli oltre 11 milioni di persone nel mondo che hanno dato la propria disponibilità a donare le cellule staminali emopoietiche. Questo scambio internazionale dovrebbe essere di sollievo, anche se parziale, ai pazienti e alle loro famiglie. Il clamore destato dalla vicenda del bambino italo-greco ha creato un moto spontaneo di cittadini che hanno aderito in massa con il desiderio di risultare compatibili con il piccolo anche se ciò aveva una possibilità di successo prossima allo zero. Perché? In primo luogo la compatibilità genetica è meno difficilmente riscontrabile nelle aree omogenee, quindi in questo caso, nell’ambito di una popolazione italo-greca; in secondo luogo dai dati statistici risulta evidente il fatto che il donatore compatibile deve già trovarsi all’interno del registro mondiale al momento della richiesta. Nuovi apporti di donatori sono importanti, soprattutto se giovani, perché la loro disponibilità a donare rimane a lungo nel tempo. ADMO deve quindi investire energie per la ricerca di potenziali donatori giovani. Grazie all’impegno di ADMO, ormai da diversi anni, l’Italia è la quarta nazione al mondo come numero di donatori disponibili. Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande forza di volontà dei volontari dell’Associazione. Purtroppo, non sempre ADMO ha avuto al suo fianco le istituzioni: da anni, infatti, non viene concluso il percorso di una legge approvata dal Parlamento, che consentirebbe una diffusione più capillare del messaggio sulla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche. Anno XV – n. 28 – giugno 2007 Editore: ADMO Federazione Italiana ONLUS Via Aldini 72, 20157 Milano – Telefono 02 39000855 Direttore responsabile: Renato Picardi Direttore editoriale: Roberto Congedi Iconografia: Giorgio Dini Walter Pescara, Striscia la Notizia, NEOS, Arti Grache Friulane / Imoco SpA, Marco Troiani Realizzazione editoriale: Proedi Comunicazione Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano) Registrato presso il Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2 DCB Milano ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti dal De- creto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO Federazione Italiana ONLUS – Via Aldini, 72 – 20157 Milano Tiratura: 113.000 copie editoriale Roberto Congedi Presidente ADMO Federazione Italiana ONLUS ADMO: tra il donatore e il paziente per salvare una vita dal mondo Donatori di cellule staminali emopoietiche nel mondo........ 11.043.906 – potenziali donatori volontari ................................................................................. 10.796.840 – unità di sangue cordonale ........................................................................................ 247.066 Donatori italiani ..................................................................... 320.709 Registri Donatori nel mondo ............................................................. 58 situati in 43 nazioni Banche Cordonali nel mondo ........................................................... 39 situate in 21 nazioni Donatori italiani giunti al TMO ..................................................... 1.733 1.182 per pazienti italiani – 551 per pazienti esteri Pazienti italiani giunti al TMO ...................................................... 2.833 1.182 da donatori italiani – 1.651 da donatori esteri dati aggiornati al 31 dicembre 2006 Q uando ho ripreso la dire- zione del nostro notizia- rio, avevo chiarito che avrei assunto l’incarico con spirito di servizio, nell’at- tesa però di trovare un direttore responsabile “di professione”. Sono contento che finalmen- te quel momento sia arrivato e sono contento, quindi, di pas- sare la mano dal prossimo nu- mero a una persona validissima e di grande esperienza giornali- stica che molti di noi conosco- no già per il suo ultimo libro Io viva di tumore. Una storia vera: Loredana Ranni. Abruzzese d’origine, Loredana Ranni vive a Mila- no dove lavora come giornalista professionista e, attualmente, è caporedattore dell’edizione Un nuovo direttore per ADMONotizie italiana di “Numéro”, uno tra i più prestigiosi mensili a livello internazionale. Gli studi storici e la laurea in materie letterarie con indirizzo storico presso l’Università de- gli Studi di Urbino l’hanno por- tata ad approfondire la storia del costume. Ha maturato la sua esperienza professionale in diversi mezzi d’informazione: quotidiani, televisione, radio, agenzie stampa e periodici spe- cializzati nel settore moda. A Loredana Ranni, a nome di tut- ta ADMO, porgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro, sicuro che saprà reggere con mano esperta la guida di ADMONotizie. Renato Picardi ADMO Federazione Italiana Loredana Ranni ADMO ringrazia tutti i suoi indispensabili volontari che, nei giorni 17 e 18 marzo 2007, sono stati presenti nelle principali piazze italiane per fornire informazioni sulla donazione di midollo osseo e distribuire le Colombe ADMO. ADMO ringrazia perché la raccolta di fondi dei velivoli NEOS AIR ha, al momento, superato la somma di 55.000 Euro.

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Page 1: ADMO NOTIZIE nr.28

www.admo.it 3

Qualche mese fa alle Cinque Terre, si è svolto un test di massa per il trapianto di Midollo Osseo a favore di un

bambino di origine italo-greca, colpito da una rara patologia cromosomica chiamata Nemo, pericolosa per le

femmine, mortale per i maschi, per i quali l’unica soluzione è un trapianto di midollo osseo. Questo avvenimento

deve far rifl ettere sulla necessità di ribadire il punto cardine del nostro impegno: garantire sempre e comunque

un’ottima informazione e sensibilizzazione anche in presenza di enormi spinte emotive. Chi non conosce il mondo

dei trapianti magari non sa che fi no a oggi 84 italiani hanno donato il proprio midollo osseo a malati americani

e 496 statunitensi hanno dato il loro a cittadini italiani. La bellezza dei donatori è che sono disponibili per tutti e quindi non è necessario lanciare appelli per singoli casi.

Bisogna ricordare che il Registro Italiano Donatori Midollo Osseo cerca per ogni paziente un donatore

compatibile fra circa 350.000 iscritti e, solo se non lo trova, la ricerca si estende agli oltre 11 milioni di persone

nel mondo che hanno dato la propria disponibilità a donare le cellule staminali emopoietiche.

Questo scambio internazionale dovrebbe essere di sollievo, anche se parziale, ai pazienti e alle loro famiglie.

Il clamore destato dalla vicenda del bambino italo-greco ha creato

un moto spontaneo di cittadini che hanno aderito in massa con il desiderio di risultare compatibili con il piccolo

anche se ciò aveva una possibilità di successo prossima allo zero. Perché? In primo luogo la compatibilità

genetica è meno diffi cilmente riscontrabile nelle aree omogenee, quindi in questo caso, nell’ambito di una

popolazione italo-greca; in secondo luogo dai dati statistici risulta evidente il fatto che il donatore compatibile

deve già trovarsi all’interno del registro mondiale al momento della richiesta.

Nuovi apporti di donatori sono importanti, soprattutto se giovani, perché la loro disponibilità a donare rimane a lungo nel tempo.

ADMO deve quindi investire energie per la ricerca di potenziali donatori giovani.

Grazie all’impegno di ADMO, ormai da diversi anni, l’Italia è la quarta nazione al mondo come numero di donatori

disponibili.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande forza di volontà dei volontari dell’Associazione.

Purtroppo, non sempre ADMO ha avuto al suo fi anco le istituzioni: da anni, infatti, non viene concluso il percorso di una legge approvata dal Parlamento, che

consentirebbe una diffusione più capillare del messaggio sulla donazione del midollo osseo e delle cellule

staminali emopoietiche.

Anno XV – n. 28 – giugno 2007Editore: ADMO Federazione Italiana ONLUS

Via Aldini 72, 20157 Milano – Telefono 02 39000855Direttore responsabile: Renato PicardiDirettore editoriale: Roberto Congedi

Iconografia: Giorgio DiniWalter Pescara, Striscia la Notizia, NEOS,

Arti GraÞ che Friulane / Imoco SpA, Marco TroianiRealizzazione editoriale: Proedi Comunicazione

Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano)

Registrato presso il Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA

Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2

DCB Milano

ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti dal De-creto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO Federazione Italiana ONLUS – Via Aldini, 72 – 20157 Milano

Tiratura: 113.000 copie

editoriale

Roberto CongediPresidente ADMO Federazione Italiana ONLUS

ADMO: tra il donatore e il paziente per salvare una vita

dal mondo

Donatori di cellule staminali emopoietiche nel mondo........ 11.043.906 – potenziali donatori volontari ................................................................................. 10.796.840

– unità di sangue cordonale ........................................................................................ 247.066

Donatori italiani ..................................................................... 320.709

Registri Donatori nel mondo ............................................................. 58situati in 43 nazioni

Banche Cordonali nel mondo ........................................................... 39situate in 21 nazioni

Donatori italiani giunti al TMO ..................................................... 1.7331.182 per pazienti italiani – 551 per pazienti esteri

Pazienti italiani giunti al TMO ...................................................... 2.8331.182 da donatori italiani – 1.651 da donatori esteri

dati aggiornati al 31 dicembre 2006

Quando ho ripreso la dire-zione del nostro notizia-rio, avevo chiarito che

avrei assunto l’incarico con spirito di servizio, nell’at-tesa però di trovare un direttore responsabile “di professione”. Sono contento che fi nalmen-te quel momento sia arrivato e sono contento, quindi, di pas-sare la mano dal prossimo nu-mero a una persona validissima e di grande esperienza giornali-stica che molti di noi conosco-no già per il suo ultimo libro Io

viva di tumore. Una storia vera: Loredana Ranni.Abruzzese d’origine, Loredana Ranni vive a Mila-no dove lavora come giornalista professionista e, attualmente, è caporedattore dell’edizione

Un nuovo direttore per ADMONotizie

italiana di “Numéro”, uno tra i più prestigiosi mensili a livello internazionale. Gli studi storici e la laurea in materie letterarie con indirizzo storico presso l’Università de-gli Studi di Urbino l’hanno por-tata ad approfondire la storia del costume. Ha maturato la sua esperienza professionale in diversi mezzi d’informazione: quotidiani, televisione, radio, agenzie stampa e periodici spe-cializzati nel settore moda. A Loredana Ranni, a nome di tut-ta ADMO, porgo i miei più sinceri

auguri di buon lavoro, sicuro che saprà reggere con mano esperta la guida di ADMONotizie.

Renato PicardiADMO Federazione Italiana

Loredana Ranni

ADMO ringrazia tutti i suoi

indispensabili volontari che,

nei giorni 17 e 18 marzo 2007,

sono stati presenti

nelle principali piazze italiane

per fornire informazioni

sulla donazione di midollo osseo

e distribuire le Colombe ADMO.

ADMO ringrazia perché la raccolta di fondi

dei velivoli NEOS AIR ha, al momento, superato

la somma di 55.000 Euro.

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4 www.admo.it

intervista

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intervista

Sono passati molti anni, ricorda ancora il giorno in cui scoprì di essere gravemente ammalato?

«Sì, decisamente sì, lo ricordo perfettamente. Credo sia uno di quei momenti che nella vita rap-presentano una sorta di crinale, un punto che ti fa poi dividere gli accadimenti in un “prima” e in un “dopo”. Anche perché a me è capitato proprio in quel pe-riodo della vita di ciascuno di noi in cui per una serie di circostanze ti ritrovi (ma lo comprendi solo dopo, quando sei già oltre) al centro di scel-te destinate a condizionare in maniera decisa il tuo percorso. È un periodo che non dura più di 10 anni, credo, ma nei quali succede di tutto: fi ni-sci di studiare, inizi a lavorare, ti sposi, fai fi gli, cambi casa, cambi lavoro, fai carriera… insom-ma prendi una serie di decisioni, bivii, di “sliding doors” per citare un famoso fi lm, che tu percorri cercando di andare avanti senza sbagliare mai, con grande, grandissima fi ducia in te stesso e nel futuro, che per quanto diffi cile ti possa ap-parire senti che stai davvero ponendo la basi di qualcosa di veramente “tuo”, nel mondo.Ecco, in quel periodo così frenetico, ma vivo, l’idea di essere meno che invulnerabile non ti sfi ora proprio. E non è presunzione; è quel-la sana ambizione che ti consente di realizzare quello che vuoi, o quantomeno di provarci sen-za paura. L’ultima cosa che ti puoi aspettare e verso la quale sei completamente impreparato è di scoprirti malato. Ma malato seriamente, mica scherzi. Non ti fa paura, che so, romperti un braccio se fai sport. Sai che sarà una cosa tran-

sitoria e in qualche modo l’hai messa in conto. È un rischio accettabile. Ma una cosa così no, non pensi che possa succedere proprio a te.Stavo male già da tempo, forse addirittura un anno, non so di preciso. In quel periodo lavoravo all’Isola d’Elba, e la stagione turistica termina-va in ottobre. Mi sentivo sempre stanco, sudavo e

avevo spesso una febbriciattola. Ero anche dima-grito parecchio e mi faceva male la milza. Sicco-me mi capitava spesso di essere particolarmente stanco alla fi ne di ogni stagione di lavoro intenso, testardamente ho voluto portare a temine il la-voro. Non solo, dopo siamo anche partiti con gli amici per un viaggio “On the Road” in Spagna!

Però stavo sempre male, non potevo più igno-rarlo. Al ritorno mi sono fatto vedere dal mio medico. Il mio medico è fortunatamente ancora uno di quelli che… ti mette le mani addosso! Nel senso che non ha paura di toccarti e di percepire dal tuo corpo i segnali che il corpo stesso tra-smette a chi li sa leggere. Un orecchio del medi-co sulla schiena sente i tuoi polmoni, così come lui sa leggere il colore della tua lingua, l’umidità della tua pelle, la frequenza del tuo respiro, la tua postura, la tua agitazione, il bianco dei tuoi occhi e così via. Insomma, lui un’idea già se l’era fatta e da lì le cose sono andate piuttosto velo-cemente: esami, poi ancora esami, poi ricovero immediato a Padova e nemmeno 24 ore dopo il trasferimento a Vicenza, nel Centro specializ-zato per le malattie ematologiche del Veneto. Ematologia? Che ci faccio qui? E cosa diavolo vuol dire “ematologia”?Ecco, quello è stato il momento in cui ho capito che la mia vita non sarebbe più stata la stessa, che stavo entrando in una nuova condizione sco-nosciuta e totalmente incerta. Se devo focaliz-zare il momento esatto in cui l’ho capito (non sa-puto, quello è accaduto solo poche ore dopo da parte dei medici), è stato la prima sera di rico-vero a Vicenza. Sono entrato all’ora della cena, e il mio compagno di stanza stava mangiando una tristissima minestrina. L’ho guardato bene, era magrissimo, pallido e senza capelli. Curvo sopra il piatto sembrava un vecchio di cent’anni, e la grigia luce del neon faceva il resto. Da un palo pendevano due o tre fl ebo colorate, i cui tubi-cini gli fi nivano in un punto imprecisato sotto al pigiama. Parlava a fatica, ma si sforzava di es-sere cordiale. Dopo i primi convenevoli però mi piazzò lì con un misto di ingenuità e noncuranza una domanda che, davvero, rappresenta il mio crinale: “Ma lei, ha la leucemia?” BANG! Se fi no a quel momento avevo voluto negare l’evidenza, avevo sperato di aver capito male le mezze fra-si che sentivo, avevo voluto credere alle parole prudenti e rassicuranti di chi mi stava vicino, ora non potevo più farlo, dovevo rendermi con-to della realtà. Prima o poi mi sarei trasformato anch’io in un vecchio di cent’anni curvo sulla mi-nestrina e pieno di fl ebo.Ma non ho mai pensato che sarebbe stata una condizione defi nitiva. Fra le tante fortune che ho avuto nella mia vita c’è anche quella di aver ere-ditato il carattere lieve e positivo di mio padre, che mi ha consentito di immaginarmi sempre

proiettato nel futuro dando per scontato che lo status di malato, prima o poi, cessasse. In altre parole ho sempre pensato a un “dopo” la malat-tia. Credo che questo abbia aiutato parecchio me e chi mi stava intorno, mia moglie Nicoletta per prima.»

Da quel giorno quanto tempo passò prima di arri-vare al trapianto di midollo osseo?«Sette anni. Sette lunghi anni nei quali la ma-lattia mi ha concesso di vivere una vita presso-ché normale. Chiaramente ho dovuto rinuncia-re alle mie ambizioni di carriera, almeno per il momento, ma ho trovato sul lavoro un ambiente davvero amichevole e comprensivo. Sono stato fortunato.In quegli anni il trapianto non era la terapia elet-tiva per il tipo di leucemia che avevo io. Ne erano stati fatti pochi nel modo e pochissimi in Italia. Genova era all’avanguardia ma non esisteva una banca dati di donatori italiani suffi cientemente fornita da poter alimentare un’ipotesi di terapia credibile. Tra l’esiguo ventaglio di soluzioni che i medici quella sera a Vicenza mi avevano pro-spettato, quella del trapianto era da conside-rarsi più che altro un’ipotesi quanto mai vaga. Mancavano certezze, mancavano esperienze, mancavano i numeri. Io tra l’altro non avevo fratelli che potevano donare il midollo per cui avrei dovuto trovarne uno compatibile esterno. C’era sì una banca dati in America, credo… for-se… chissà!

Il “prima” e il “dopo”: un percorso verso la guarigione

La diagnosi improvvisa della malattia, l’attesa del trapianto di midollo osseo e il cammino verso la ripresa: esperienza di un paziente

Io sono stato fortunato perché ho potuto aspet-tare. La malattia mi ha lasciato il tempo di ve-dere trasformare quella che sembrava la meno credibile delle soluzioni in una possibilità con-creta per molti, me compreso. Ho potuto vedere ADMO che faceva crescere la banca dati, il mi-tico “Registro”. Io avevo un midollo piuttosto diffi cile, pare, ma sono stato così fortunato che ho potuto aspettare fi no a quando il numero di donatori è cresciuto così tanto che anch’io, dopo sette anni ho trovato il donatore giusto. E italiano per giunta.»

Come si sente ora, a distanza di anni ormai dal trapianto? Ha disturbi collaterali?«Bene, nessun disturbo serio fortunatamente. Mi è rimasta una certa tendenza ad avere i tri-gliceridi un po’ alti e a volte ho la pelle troppo secca, specialmente in inverno. Direi però che una pillola al giorno e un tubo di Nivea all’anno sono un prezzo piuttosto conveniente per essere guariti, no? Secondo me è un affarone. C’è gente costretta a prendere molte più medicine di me per patologie ben più leggere e non si lamenta. Non è proprio il caso che lo faccia io, mi pare. Devo dire che però non svolgo nemmeno un’at-tività pesante dal punto di vista fi sico. Ho un amico “collega di fl ebo” che era imbianchino e ha dovuto cessare l’attività perché non si senti-va più di averne la forza. Ma ognuno è un caso a se, non si può generalizzare. Però quando vado ai controlli (perché sebbene

Breve storia del nostro intervistato

Walter Pescara, 47 anni, è nato a Padova. Sposato,

senza fi gli, con Nicoletta, conosciuta l’anno della ma-

turità. Il padre sottuffi ciale dell’ Aeronautica, la ma-

dre casalinga. Un solo fratello, più grande, mancato

all’età di 33 anni. Consegue il diploma delle medie

superiori, si iscrive all’università ma non si laurea.

Fin da ragazzo, durante le vacanze estive, inizia a

lavorare nel campo alberghiero presso le aziende di

alcuni parenti. Quel mondo lo attrae, e dopo il diplo-

ma decide che ne farà la sua professione. Inizia la

gavetta e, oggi, è direttore in una grande compagnia

alberghiera italiana. Lavora a Milano ma continua a

vivere a Padova.

Un’immagine di Walter Pescara durante il suo ricovero ospedaliero

Page 3: ADMO NOTIZIE nr.28

6 www.admo.it www.admo.it 7

Dottor Dini, ora lei è il primario dell’Ema-tologia Pediatrica e quindi anche respon-sabile dell’attività di trapianto di Cellule

Staminali Emopoietiche, ma ha iniziato tanti anni fa, quanti per l’esattezza? E quale è stato il suo cammino all’interno del Gaslini?«Ho iniziato per caso a occuparmi di Ematologia e Oncologia pediatrica nel 1977, sostituendo una collega in maternità. Il mio primo interesse sono state le talassemie; successivamente mi sono oc-cupato di leucemia e poi di neuroblastoma e nel 1984 ho iniziato il programma di trapianto di mi-dollo osseo nei tumori solidi.Ho iniziato al Gaslini il programma di trapianto da donatore volontario nel 1989, dopo una esperien-za nel centro di Seattle.»

Secondo lei, facendo riferimento al solo ambi-to pediatrico, i donatori saranno utili per ancora molti anni o nuove terapie si profi lano all’orizzon-te? Le cellule cordo-nali sostituiranno le cellule da sangue pe-riferico o da sangue midollare?«Nel campo della pediatria il trapianto di Cellule Stamina-li Emopoietiche ha dato un contributo importante nel trattamento e nella guarigione non solo di patologie ematologi-che, come la leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio o la leucemia mieloblastica acuta, ma an-che in malattie congenite quali l’osteopetrosi, la talassemia, le malattie d’accumulo, e molte altre. Io ritengo che anche nel campo pediatrico i dona-

Risultati e speranzenell’ematologia pediatrica

tori di midollo osseo occuperanno sempre un po-sto di rilievo per tutta una serie di motivi. Ritengo improbabile che le cellule cordonali possano so-stituire le cellule di sangue midollare. In pediaria l’utilizzo di cellule da sangue periferico non sembra

giustifi cato.»

Che cosa ha con-sentito di migliorare negli ultimi anni i ri-sultati del trapianto da donatore volon-tario?«Nel corso degli

ultimi anni i pazienti sottoposti a trapianto da donatore volontario hanno ottenuto risultati so-vrapponibili ai pazienti sottoposti a trapianto da familiare compatibile, grazie alla miglior sele-zione del donatore, alla migliore terapia di sup-porto antivirale e a una piu razionale profi lassi e terapia alla GVH. Estremamente promettente nel

corso degli ultimi anni sembra essere l’uso del-le cellule mesenchimali stromali per trattare la GVHD refrattaria.»

Vuole raccontarci uno dei suoi ricordi più belli?«Uno dei miei ricordi più belli è la partecipazione alla festa di laurea in medicina di uno studente toscano che aveva ricevuto anni prima presso il nostro centro un trapianto di midollo osseo da donatore non consanguineo. In quella occasione abbiamo trascorso una magnifi ca serata con lui, la sua fi danzata, la sua donatrice proveniente dagli Stati Uniti e tutta la sua famiglia. »

Avrebbe un suggerimento da dare ai volontari di ADMO?«I volontari di ADMO sono certamente tra i “più adeguati” nel mondo. Il suggerimento è di rifl et-tere a lungo prima di accettare di essere iscritti nel registro e, di conseguenza, di evitare, per quanto possibile, rifi uti nel momento della richiesta.»

intervista

dilatati nel tempo i controlli si continuano a fare, che diamine!) mi pare ancora di cogliere una certa soddisfazione nei medici. Credo che pensino di aver fatto un buon lavoro, con me. Magari è solo una sensazione mia, ma io sono d’accordo, gli sono riuscito bene.»

So che la domanda è indiscreta, ma in tutto que-sto tempo come si sono sviluppati i suoi affetti?«Le situazioni estreme estremizzano. Nel senso che questi accadimenti della vita espongono a una tensione estrema tutto il tessuto dei rap-porti in cui noi viviamo. E in un tessuto sotto tensione emergono tutti i punti deboli, se ce ne sono. Abbiamo attraversato momenti diffi cili. Quando sei ammalato sei unicamente concentra-to su te stesso, devi affrontare la vita giorno per giorno con tutte le forze che ti rimangono. Non c’è spazio per niente altro. E purtroppo chi ne subisce l’impatto maggiore è proprio la persona più vici-na a te, quella che ami. In quel mo-mento il rapporto si trasforma e diventa unidirezionale: puoi solo ricevere, non puoi dare nulla. E tutto questo logo-ra. Mette alla prova e logora. E poi con la malat-tia del tuo compagno salta completamente la progettualità, che è una delle basi implicite di un rapporto stabile. Il proprio futuro di coppia non sarà più come ce lo si era immaginato.Mi è capitato varie volte di assistere a matrimo-ni o fi danzamenti fi niti perché la pressione era diventata insostenibile. La malattia spaventa, e non è certo facile veder soffrire, deperire e ri-schiare continuamente di perdere la persona che ami. Non me la sento di biasimare coloro che non hanno retto.Noi abbiamo avuto la fortuna che ci siamo sem-pre voluti bene. Quando è arrivata la malattia eravamo insieme già da tempo, da ragazzi. Cre-do che le fondamenta del nostro rapporto si sia-no in qualche modo salvate e abbiano retto non tanto a un forte impatto, nel nostro caso, ma a una altrettanto pericolosa corrosione. In qual-che modo ne siamo usciti rafforzati. Credo che

questo sia dovuto all’aver vissuto assieme una situazione diffi cilissima, dopo ci si sente di aver condiviso una parte importante della propria vita, ci si sente davvero legati l’uno all’altra.Certo, il fatto di averla superata è essenziale. Non si potrebbe sentire di avere fatto fronte co-mune ad un evento che ti ha travolto, non avreb-be senso.

E la sua attività lavorativa?«Io ero proprio nel periodo che ho descritto pri-ma, stavo davvero ponendo le basi per la mia crescita professionale. Addirittura stavamo va-lutando seriamente la possibilità di trasferirci defi nitivamente all’Elba.In fretta e furia abbiamo accantonato tutto e siamo rientrati a Padova, la nostra città.Anche qui sono stato fortunato, sono riuscito a rimanere nel ramo alberghiero, anche se ho do-

vuto fare un passo (forse due) indietro. Ho cercato di avere un lavoro forse un po’ meno impegna-tivo, ma sicuro, che mi garantisse mag-giormente verso la totale incertezza del futuro al quale sarei andato incontro. Ho trovato un datore di lavoro davvero com-prensivo, che non si è

spaventato dalla mia situazione e mi ha dato fi -ducia, sempre. Si pensi che per il trapianto sono rimasto assente dal lavoro 14 mesi. Chiunque altro avrebbe approfi ttato della situazione per licenziarmi, e a pieno diritto anche. Invece mi hanno conservato il posto. Non erano obbligati, davvero bravi, grazie.Con il trascorrere del tempo però, dopo il tra-pianto, man mano che le cose continuavano a migliorare, parallelamente ha iniziato a tornare la fi ducia in me stesso, e insieme a essa si riaf-facciava quella voglia di migliorare, di andare avanti, quel “motorino” che, evidentemente, non si era mai del tutto spento, dentro di me, nemmeno nei momenti più bui.Buffo che le occasioni a volte ti si presentino solo (o forse proprio per questo) nei momenti nei quali tu ti sentiresti disponibile a rischiare. Ricordo che da giorni mi interrogavo sull’oppor-

intervista

Breve storia del nostro intervistato

Giorgio Dini, nato a Camogli il 24 marzo 1950. Dal 1997 svol-

ge le mansioni di Primario dell’UO di Ematologia e Oncologia

al Gaslini di Genova e dal 2000 è Direttore del Dipartimento

di Ematologia e Oncologia presso lo stesso ospedale. Gra-

zie alla sua esperienza maturata anche all’estero (Londra nel

1980, Bethesta nel 1982 e Seattle nel ’90) ha ricoperto diverse

cariche fra le quali Coordinatore del gruppo AIEOP, Coordi-

natore della Commissione GITMO e attualmente è Chairperson del Pediatric Disease del

EBMT. Ha curato circa 150 pubblicazioni scientifi che internazionali tra il 1981 e il 2007.

Giorgio Dini, Primario del Gaslini di Genova, rac-conta la sua esperienza e traccia gli orizzonti futuri

Io ritengo che anche nel campo pediatrico i donatori

di midollo osseo occuperanno sempre un posto di rilievo

Probabilmente il malato compatibile con il vostro

midollo c’è già, da qualche parte. Sta a voi rendervi disponibili per dargli una

possibilità, proprio voi e nessun altro

tunità o meno di cogliere una occasione che mi si era presentata, che mi avrebbe dato modo di riprendere in mano il mio percorso lavorativo dopo 10 anni (tanto è durata la mia pausa pro-fessionale) di stop! In quei giorni avevo la visi-ta di controllo a Genova. Ne parlai con la “mia” dottoressa e le chiesi di dirmi in sincerità che cosa sarebbe stato lecito attendere da me stes-so, in futuro.“Il massimo” fu la semplice e illuminante rispo-sta che mi diede.Mi si aprì un mondo, ero tornato a essere me stesso. La presi in parola… ed eccomi qua!

Cosa le ha lasciato dentro tutta la vicenda?«Me lo sono chiesto tante volte, e anche parlan-do con gli amici questo argomento salta fuori sovente.Sembra paradossale ma credo di averci guada-gnato qualcosa, alla fi ne. Anzi, parecchio.Sicuramente ho imparato a mettere in giusta prospettiva le cose. La scuola è dura, ma dopo ti rendi subito conto cosa è importante e di cosa sono solo fi sime. Non so spiegarmi meglio, ma questa capacità di discernere, di cogliere con più facilità l’essenza delle situazioni, prima non l’avevo. E nemmeno mia moglie, devo dire.E poi ho molta più comprensione di prima. Mi viene più naturale pormi in maniera compren-siva rispetto alle persone. Anche nei momenti confl ittuali (e ce ne sono sempre!) non mi trovo mai a infi erire, cerco sempre di concedere una via d’uscita “onorevole”.E mi sono scoperto paziente e tollerante. Nel senso che sono disposto a tollerare negli altri molte più “sbavature” di quanto non pensassi. A patto che io colga una sincerità di fondo, na-turalmente. Devo dire che questa serie di sfaccettature, questa sorta di maturità empatica mi ha aiu-tato parecchio, visto il particolare lavoro che svolgo.»

Vuole aggiungere qualcosa di suo ai lettori?«Sì, ma cito e faccio mia l’esortazione di un ami-co: “probabilmente il malato compatibile con il vostro midollo c’è già, da qualche parte. Sta a voi rendervi disponibili per dargli una possibili-tà, proprio voi e nessun altro.”»

A cura della redazione

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in Italia

Valle d’Aosta

VIII Trofeo ADMOSul campo del Golf Club Aosta in località Arsa-nières di Gignod (AO) è stata disputata la gara con scopo benefi co denominata “VIII Trofeo ADMO” con formula PRO.AM, competizione per squadre di 4 elementi.A vincere è stato il quartetto composto da An-tonio Napoli, Giuseppe Borbey, Raffaele Napoli e Ivan Cottino nel netto e un poker di golfi sti forma-to da Renato Borre, Fiorenzo Santoro, Giampaolo Aluigi, Elisa Vitton Mea nel lordo.Sperando che il sodalizio sport-solidarietà conti-nui così fattivamente anche in futuro, un arrive-derci sui campi da golf per il “IX Trofeo ADMO”.

AssembleaADMO Valle d’Aosta informa i propri soci che l’As-semblea ordinaria per il rinnovo delle cariche asso-ciative 2007-2010 avverrà nel mese di ottobre 2007. Il relativo avviso con l’indicazione della sede e della data sarà reso pubblico nei tempi e modi previsti dallo Statuto e dal Regolamento associativo.

Piemonte

Bilancio attività 2006 in Piemonte

Di seguito alcune cifre relative all’attività di ADMO Piemonte durante lo scorso anno.! Iscritti al 31 dicembre 2006: 29.300 (nuovi

iscritti nel 2006: 1.708). ! Donazioni effettuate nell’anno a favore di pa-

zienti italiani e stranieri: 22.! Incontri divulgativi organizzati sul territorio

regionale per informare sul tema della dona-zione: 383.

! Contributi erogati: euro 20.000 a favore del-l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo per

una borsa di studio (grazie all’attività di rac-colta fondi svolta dalle Sezioni ADMO di Fos-sano e del cuneese).

! Nuove sezioni: due nuove sezioni sono entrate nella famiglia di ADMO Piemonte, il comita-to di Asti Val Rilate e il Gruppo di Gattinara.I risultati raggiunti sono frutto dell’appas-sionato lavoro dei volontari delle 19 sezioni, comitati e referenti piemontesi, ai quali va il ringraziamento del Direttivo ADMO Piemonte.

Altre attività di ADMO Piemonte nell’anno in corso

Due coniugi calabresi in serie diffi coltà, giunti a Torino per seguire la fi glia di 8 anni ammalatasi di leucemia e ricoverata da settembre 2006 presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, sono at-tualmente supportati economicamente e moral-mente dalla sede di Villar Perosa. A seguito di alcuni casi di ammalati, che hanno scosso l’opinione pubblica piemontese, si sono iscritti nei primi 3 mesi del 2007 circa 1.500 nuovi potenziali donatori di Midollo Osseo-Cellule Sta-minali. Grazie a quanti hanno collaborato per il raggiungimento di questo risultato e aderito al nostro messaggio di solidarietà.

Torino: assessori e consiglieri regionali iscritti all’IBMDR

Un’emoteca di AVIS si è fermata martedì 3 apri-le 2007 nel cortile di Palazzo Lascaris, sede della Regione Piemonte, per effettuare ad assessori, consiglieri e dipendenti, il prelievo necessario per l’iscrizione al registro IBMDR. “L’iniziativa a soste-gno di ADMO – spiega la presidente della Regione Mercedes Bresso – nasce a seguito del nostro in-contro con una giovane donna di Asti alla ricerca del donatore compatibile. Invitare i Consiglieri ad aderire al suo appello di solidarietà è un gesto di impegno personale delle istituzioni ed anche un gesto simbolico per spingere altri cittadini a fare altrettanto”.

Il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide

Gariglio, lieto di aver appena effettuato il prelievo di san-

gue per l’iscrizione alla banca dati dei potenziali donatori

di Midollo Osseo-Cellule Staminali

Premio San Giovanni ad Anna Mirone

Il 26 gennaio scorso l’Associassion Piemontèisa (nata nel 1957 per sostenere lo studio e la diffu-sione delle tradizioni popolari e la promozione di attività internazionali in riferimento ai piemon-tesi nel mondo), ha consegnato alla dottoressa Anna Mirone, attivissima collaboratrice di ADMO e di molte associazioni di volontariato, il Premio San Giovanni, un simbolico medaglione raffi -gurante il Piemonte. L’ambìto riconoscimento è conferito alle personalità che “con il proprio la-voro hanno contribuito a rendere grande il nome di Torino e del Piemonte in Italia e nel mondo nei

campi della cultura, dell’arte, delle libere profes-sioni e della scienza”. La dottoressa Anna Mirone, come volontaria, si è distinta nello sviluppo di progetti di assistenza all’infanzia, alle persone colpite da malattie invalidanti che necessitano di un trapianto di organi o tessuti per continuare a vivere o che si trovano in una situazione di disagio generale. Il premio è stato consegnato da Andrea Flamini, torinese DOC, nei panni di Gianduja, masche-ra simbolo della Mole. Congratulazioni Anna per il riconoscimento e un vivo apprezzamento per l’esempio che quotidianamente ci offre, nella diffusione della cultura della solidarietà e della donazione!

Basalini e Bonomi testimonial ADMO

Campioni nello sport e campioni anche nella so-lidarietà. Alle tante medaglie vinte sui campi di gara di tutto il mondo, Stefano Basalini – cam-pione del mondo di canottaggio – e Beniamino Bonomi – campione olimpico di kayak ad Atene 2004 – aggiungono un gesto che ha strappato applausi anche a chi non ha mai messo mano a un remo. I due grandi campioni hanno scelto di entrare a far parte del Registro IBMDR e di di-

ventare testimonial ADMO, per diffondere tra i giovani appassionati di questi sport la cultura della donazione e palesando, con la loro deci-sione, l’assenza di rischi correlati a questo im-portante gesto di solidarietà.

Trasferta a Villar Perosa per il coro di Villanovetta

Domenica 19 novembre, il coro polifonico liturgico Sant’Andrea di Villanovettta, nel saluzzese (CN), ha animato la celebrazione della Santa Messa delle ore 11 a Villar Perosa in memoria di Rossano Bella. Il coro “testimonial ADMO” ha voluto essere presente nella comunità dove Rossano è vissuto e dove è nata ADMO.

ADMO e ping pong Il G.S. Splendor Cossato Tennis Tavolo, seguendo l’esempio dei cugini della Splendor Volley Cossato, ha scelto di promuovere la causa di ADMO. Sulle maglie di tutti i giocatori militanti nei vari cam-pionati primeggeranno il logo e la scritta dell’As-sociazione, questo con l’intento di sensibilizzare il mondo pongistico e l’opinione pubblica su questa grande opportunità di solidarietà. La responsa-bile del comitato ADMO di Cossato, Mariacristina Rondon, intervenendo alla presentazione delle

divise uffi ciali, ha infatti spiegato ai giocatori il signifi cato del messaggio che portano sulla divi-sa e ha ringraziato calorosamente il G.S. Splendor Cossato per l’opportunità offerta. I responsabili del settore tennis tavolo del gruppo sono orgo-gliosi dei loro atleti, che hanno accettato con en-tusiasmo l’iniziativa, comprendendo l’importanza di abbinare lo sport agonistico alla solidarietà e di comunicare valori tanto importanti.

Apertura straordinaria di AVIS Bra

Il 24 dicembre 2006 è stata lanciata una sfi da ai braidesi: la Sezione AVIS di Bra (CN) è stata in-fatti straordinariamente aperta per consentire le donazioni di sangue e i prelievi per le tipizzazioni. Il Presidente AVIS Verrua ha commentato: “Il più bel regalo di Natale che possiamo fare è proprio quello di una donazione di sangue e l’iscrizione alla banca dati dei potenziali donatori di Midollo Osseo-Cellule Staminali. L’iniziativa serve a ri-cordare che la solidarietà e la disponibilità verso gli altri va manifestata ogni giorno dell’anno”. La collaborazione con l’AVIS di Bra ha fatto sì che, nell’arco di due anni, 200 nuovi potenziali dona-tori siano stati inseriti nella banca dati.Grazie Presidente Verrua!

I piccoli calciatori della Virtus Canelli ambasciatori ADMO

L’Associazione sportiva Virtus Canelli è diventa-ta sponsor ADMO: grandi scritte con il logo della nostra Associazione campeggiano sulle maglie dei giocatori e sulle loro borse. Girando per tut-ta la provincia i ragazzi diventeranno promotori del messaggio dell’importanza della donazione di midollo osseo, diffondendo l’idea della soli-darietà per chi soffre e della salvaguardia della vita. Un modo semplice e immediato di lanciare una sfi da non solo sportiva, come semplici sono i cuori di questi ragazzi che muovono i loro pri-mi passi nel mondo del calcio. “Abbiamo fatto questa scelta con convinzione ed un pizzico di orgoglio – dice il Presidente Virtus Aldo Prazzo – perché siamo convinti che lo sport debba dia-logare con la società civile, sostenere le espe-rienze sane che nella società cercano, come noi con i nostri ragazzi, di far crescere i valori forti della convivenza civile”. La collaborazione tra ADMO e Virtus continuerà cercando di promuo-vere in vario modo la donazione nel mondo dello sport locale.

IN ITALIA

La dottoressa Anna Mirone riceve il premio San Giovanni dal Presidente del Consiglio Regionale e da Gianduja

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Lombardia

La giornata del sor… risoA fi ne settembre in tutta la Lombardia si svolgerà per la prima volta a livello regionale “La giornata del sor… riso”.La manifestazione che viene organizzata da qual-che anno nell’hinterland milanese ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e di raccogliere fondi offrendo ai cittadini 1 kg di riso in sacchet-tini di diverso colore. Negli anni tale manifestazione ha avuto sempre più successo e nel 2006 sono stati distribuiti 6.500 kg di riso. Ciò ha consentito di diffondere il no-stro messaggio con almeno altrettanti volantini informativi e forse anche grazie all’accattivante confezione qualcuno ha deciso di unirsi a noi nel-l’ambizioso tentativo di… poter salvare una vita! Contribuendo a ottenere un importante risultato.Da qui l’idea di estendere l’iniziativa il più pos-sibile su tutto il territorio lombardo, in aggiunta alle due manifestazioni di carattere nazionale, con lo scopo di raccogliere fondi che ci consen-tano di riprendere il più presto possibile l’impe-gno di inviare a tutti i nostri soci ADMO Notizie. ADMO Lombardia sta attraversando un periodo di diffi coltà economiche, al punto che il Direttivo ha dovuto chiedere all’Assemblea la ratifi ca di im-popolari decisioni: ridurre di circa 60.000 euro le proprie spese. E quel che più spiace di ciò è che inevitabilmente ne soffrirà l’azione di diffusione della cultura della donazione di CSE.Infatti, uno degli obiettivi principali di ADMO Lombardia è la presenza sempre più capillare sul territorio, come è stato esposto nel corso dell’ul-tima assemblea generale dei soci svoltasi a Lodi lo scorso 31 marzo. L’assemblea è stata dedicata alla fi gura di Na-tale Giandini, scomparso la scorsa estate, il cui impegno nel diffondere il messaggio di speranza proprio di ADMO nella zona di Lodi, ma non solo, è visibilissimo dai dati inerenti la percentuale di potenziali donatori rispetto al numero di abitanti: 16‰ nella provincia di Lodi, ben al di sopra del-la media regionale (7,7‰) e di quella nazionale (5,5‰).L’obiettivo di questa iniziativa è chiaro: cercare di invertire il trend negativo che si è evidenziato nel corso degli ultimi anni sia dal punto di vista economico ma, soprattutto, dal punto di vi-sta dei nuovi potenziali donatori. Per realizzare

ciò è fondamentale l’aiuto di tutti. Attraverso il servizio di messaggistica e le mail speriamo che possiamo riscontrare per questa manifestazione, ma non solo, la stessa disponibilità che abbiamo riscontrato nel corso delle precedenti occasioni, per ultima la manifestazione “Una Colomba per la Vita”, motivo per il quale ringraziamo moltissimo tutti i volontari per il loro impegno e la loro inso-stituibile testimonianza.Con “La giornata del sor… riso” e la successi-va campagna natalizia, assieme alle numerose manifestazioni che si svolgono a livello locale, vogliamo sensibilizzare il maggior numero di per-sone per dare speranza al sempre maggior nu-mero di persone che per guarire dalla malattia hanno bisogno di un midollo nuovo, donato con gratuità.

Il vino di ADMO... è vita!Sono ormai circa 10 anni, che la sezione ADMO San Colombano al Lambro è impegnata sul territorio, nella diffusione della cultura della donazione di midollo osseo e nella raccolta fondi, grazie al supporto e alla piena collaborazione della sede di Lodi di cui facciamo parte. San Colombano è una località turistica collinare, in provincia di Milano, in cui il vino e la vite hanno segnato la cultura e la storia del paese. Questo legame, che nasce lon-tano nel tempo, è consolidato dalla qualità del vino, frutto della vocazione e della laboriosa pro-fessionalità dei produttori.Abbiamo deciso di “creare” questo vino, con la piena collaborazione della sede di Lodi e di quella regionale, perché crediamo molto nella qualità del prodotto. Pensiamo che sia una nuova occa-sione per diffondere il nome ADMO e avvicinarsi ai

giovani, i quali sono i principali potenziali dona-tori di midollo osseo.Il vino viene prodotto e imbottigliato dall’Azienda Agricola Riccardi “Nettare dei Santi”, sita in San Colombano al Lambro e ubicata proprio in cima ai Colli Banini, contorniata da rigogliosi vigneti, in due qualità: Rosso del Santo (vino rosso) e Verdea della Tonsa (vino bianco). I fondi raccolti verranno utilizzati da ADMO Lom-bardia per portare avanti l’opera di sensibilizza-zione su tutto il territorio regionale e per fi nan-ziare il “Progetto Tipizzazioni” (consultabile sul sito www.admolombardia.org alla pagina ADMO-INFORMA).Speriamo che l’iniziativa abbia successo e che tale prodotto si riesca ad accompagnare degnamente alle manifestazioni natalizie e pasquali. Tutti coloro che fossero interessati al vino ADMO possono contattare ADMO Lombardia. Chi vi scrive ha ricevuto un dono grandissimo, il Midollo Osseo, donato da una persona fantastica iscritta ad ADMO.Marco, un trapiantato

ADMO San Colombano al Lambro

Alto Adige Südtirol

I nostri Testimonial e pillole di iniziative

Peter Fill è un Testimonial che ha molto a cuore ADMO, infatti lo vediamo nella foto a lato con alcuni ragazzi del suo Fan Club, insieme alla dot-toressa Cinzia Vecchiato il giorno in cui li ha por-tati a farsi tipizzare all’Ospedale di Bolzano. È un gesto molto signifi cativo di come un Testimonial possa coinvolgere con il suo esempio i giovani, che seguono il proprio beniamino, e dà spessore al campione che, pur oberato da impegni spor-tivi, dedica parte del suo tempo al reclutamento di nuovi donatori. Grazie Peter, sei un campione e Testimonial perfetto! Nei tre giorni dei Campio-nati Europei di Pattinaggio di velocità a Collalbo (BZ), dove la star era Enrico Fabbris, c’eravamo anche noi di ADMO con il nostro stand di informa-zione. Come ogni anno a “Gardenissima”, la gara di slalom gigante più lunga delle Dolomiti svoltasi il 1 aprile scorso, il nostro stand è stato il punto di ritrovo dei Testimonial ADMO, vediamo nella foto in basso Peter Fill, ma ci sono venute a trovare anche Chiara Costazza, Verena Stuffer e Daniela Merighetti che ha vinto l’11a edizione di questa magnifi ca competizione sugli sci. Gregorio

Unsere Werbeträger und Unternehmungsgeist

Peter Fill ist ein Werbeträger dem die ADMO sehr am Herzen liegt. Wir sehen ihn nämlich in dem oberen Foto mit der Ärztin Dr. Cinzia Vecchiato, an den Tag, wo er einige Jugendliche seines Fan Clubs zur Typisierung ins Bozner Krankenhaus brachte. Es ist eine bedeutungsvolle Geste, wie ein Werbeträ-ger mit seinem Beispiel Jugendliche, die ihren Idol folgen, involvieren kann und das gibt Bedeutung dem Champion der, obwohl überlastet von sportli-chen Verpfl ichtungen, ein Teil seiner Freizeit wid-met um neue Spender zu fi nden. Danke Peter, du bist ein perfekter Champion und Werbeträger! In den drei Tagen der Europameisterschaft des Eisschnelllaufes in Klobenstein (BZ) wo der Star Enrico Fabbris war, waren auch wir von ADMO mit unserem Informationsstand dabei.Wie jedes Jahr bei der Gardenissima, das Skirennen in Riesenslalom, die längste der Dolomiten, die am 01. April stattgefunden hat, war unser Stand ein Treffpunkt unserer Werbeträger. Wir sehen in

den Fotos Peter Fill aber es sind uns auch Chiara Costazza, Verena Stuffer und Daniela Merighetti besuchen gekommen, die die elfte Veranstaltung dieses großartigen Skirennens gewonnen hat.Gregorio

Ancora danza per ADMOIl giorno 17 marzo presso il teatro Haus der Kultur di Bolzano si è tenuta l’ottava edizione della Ras-segna della Danza della Città di Bolzano Organizzato puntualmente come ogni anno dal ballerino albanese Enkel Zuthi, questo spettacolo consiste in un’esibizione di tutte le scuole di dan-za della regione Trentino Alto Adige, in cui balle-rini e ballerine professionisti e non si avvicendano sul palco presentando coreografi e che i loro inse-

gnanti hanno preparato per l’occasione. Ospite d’onore è stata ADMO, ormai in stretto rapporto con il mondo della danza, dato che la ballerina Barbara Ante, diplomata all’Accademia di Danza di Monaco, è nostra testimonial da anni e da anni, ormai, il popolo legato a questa disciplina ha con noi appuntamenti fi ssi. Abbiamo rivolto il nostro messaggio a un pubbli-co giovane, 360 ragazzi presenti in platea hanno ascoltato in silenzio la nostra realtà e il nostro ap-pello di reclutatori di vita. Scarpine di raso, tulle, luci e musica, tutto in un turbinìo di colori e suoni all’interno del quale sta il nostro messaggio di sensibilizzazione.Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto un boom di iscrizioni al Servizio Trasfusionale di Bolzano, questa come altre iniziative ha sicuramente con-tribuito al positivo esodo verso una donazione en-tusiasta e soprattutto consapevole.Monica Bancaro

Wieder eine Tanzschau fur ADMOAm 17. März am Haus der Kultur in Bozen , hat die achte Veranstaltung der Tanzschau der Stadt Bo-zen stattgefunden. Wie jedes Jahr wurde sie vom albanischen Tänzer Enkel Zuthi organisiert. Diese Aufführung besteht aus einer Darbietung aller Tanzschulen der Re-gion Südtirol in dem Profi Tänzer und Tänzerinnen und auch nicht Profi s abwechselnd mit Choreo-graphien, die ihnen ihre Lehrer für dieses Ereignis vorbereitet haben, die Bühne betreten. Ehrengast ist ADMO, bereits in enger Verbindung mit der Welt des Tanzes, da die Tänzerin Barbara Ante, diplo-miert bei der Tanzakademie in München, schon seit Jahren unsere Werbeträgerin ist und bereits schon seit Jahren hat diese Gruppe, die mit dieser Disziplin gebunden ist, mit uns fi xe Termine.Unsere Botschaft haben wir einem jungen Publikum gerichtet. 360 Jugendliche die als Zuschauer da-bei waren, haben das was wir darstellen und unser Aufruf als Anwerber des Lebens in Stille angehört. Satinschuhe, Tüll, Lichter und Musik, alles in ei-nem Gewirbel von Farben und Klänge in welchem unsere Sensibilisierungsbotschaft enthalten ist. Seit Anfang des Jahres hat es im Transfusionszen-trum in Bozen ein Boom an Einschreibungen ge-geben. Diese, wie auch andere Initiativen haben sicherlich am positiven Exodus in Richtung einer begeisterten und hauptsächlich einer bewussten Spende, beigetragen.Monica Bancaro

I volontari di ADMO Lombardia alla giornata del sor... riso

Il vino ADMO prodotto a S. Colombano al Lambro (Mi)

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Trentino

ADMO nelle scuole del TrentinoPer diffondere il messaggio di solidarietà di ADMO e sensibilizzare così un sempre maggior numero di persone alla donazione di midollo osseo è di fon-damentale importanza trasmettere informazioni corrette e complete riguardo a questo argomen-to. Per questo ADMO Trentino anche quest’anno si è prodigata nell’organizzare numerosi incontri informativi presso le scuole superiori di Trento e provincia.Grazie alla profi cua collaborazione di medici e volontari, anche donatori effettivi, si è cercato di sensibilizzare i giovani, poiché essi rappresenta-no il nostro principale bacino d’utenza, la fascia della popolazione che può maggiormente aiutare chi è colpito da malattie legate al trapianto di midollo osseo.Ammirevole l’impegno dei relatori, che hanno cer-cato di spiegare in termini medici comprensibili tematiche non sempre facili; coinvolgente l’inter-vento dei donatori effettivi di midollo osseo, che raccontando la loro esperienza personale, sono riusciti a trasmettere emozioni e a far capire che spesso “donare il midollo è restituire la vita”.Lodevole anche l’interesse dei ragazzi, spesso at-tenti, interessati e propositivi.Tra i vari interventi credo valga la pena citarne uno, perché la ragazza che si è espressa con le im-portanti parole che vogliamo riportare qui sotto – Veronica Pisoni 5° B IstitutoTecnico per Geome-tri “A. Pozzo” di Trento – dimostra di aver capito appieno il valore e il profondo signifi cato della donazione, il fatto che essa non comporta alcu-na menomazione fi sica e un piccolissimo fastidio fi sico per chi la fa, e può contribuire fattivamente a salvare la vita a chi la riceve.“... secondo me la donazione è una cosa bella, soprattutto se, come nel caso della donazione di sangue o midollo osseo, lo fai senza aspettarti niente in cambio… Speri solo che a chi è arrivato, il tuo piccolo contributo sia bastato per vivere o sopravvivere un po’ di più. E, secondo me, va fat-to. Basta così poco per portare benefi cio al pros-simo!Per il sangue non comporta nemmeno dolore e per il midollo… beh, un po’ di indolenzimento penso sia niente tenendo conto che un’altra persona si è potuta salvare. Il male in due giorni passa, l’an-goscia di dover morire no.”

Due nuovi testimonial ADMOAltri due grandi personaggi del mondo dello sport sono entrati a far parte del numeroso gruppo di testimonial ADMO, esempio concreto di disponibi-lità e sensibilità a favore dei meno fortunati.Stiamo parlando di Marco Meoni e di Chiara Co-stazza, sottopostisi rispettivamente nel mese di novembre 2006 e febbraio 2007 alla tipizzazione presso il nostro Centro di via Malta, 8 a Trento.Marco Meoni, capitano dell’Itas Volley, una pagina vivente della pallavolo italiana, un grande cam-pione olimpionico, idolo di molti giovani sportivi. Si è reso disponibile per poter salvare una vita, da lui stesso defi nita “la motivazione più nobile che possa esistere, la possibilità per chiunque di dare moltissimo ad altri, non una cosa straordinaria, ma la normalità”: parole impregnate di umanità e generosità.Chiara Costazza, G.S. Fiamme Oro, atleta di punta della nazionale italiana nello slalom speciale, anche lei, assieme al fratello, Pao-lo Costazza (maestro di sci), ha aderito con prontezza ed entusiasmo, all’inserimento dei suoi dati nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, dimostrando così profonda sensibilità d’animo.Credo che possiamo esser orgogliosi di avere tra le nostre fila persone come loro, campioni nello sport, ma anche e soprattutto campioni nella vita!

SMS: scopriamo il mondo con il sorriso

Per il secondo anno consecutivo la comunità di Condino è stata invitata a rifl ettere sul dono della vita e sulla solidarietà nei confronti di chi soffre: un progetto comune realizzato congiuntamente dal Coro Giovanile “Canta con Noi” e da ADMO-Giudicarie. Festeggiare Santa Cecilia, patrona del canto e della musica sacra, e sensibilizzare soprattutto i giovani alla donazione del midollo, dando così speranza e prospettive di vita a quanti sono colpiti dalla leucemia, è un binomio che ha riscosso nuovamente consensi e apprezzamenti nella serata organizzata per domenica 26 novem-bre 2006. Nella cornice del Centro Polivalente, gentilmente messoci a disposizione dall’Ammini-strazione comunale, il Coro, a pieno organico, ha sviluppato il tema della vita, come scoperta dei veri valori che la rendono piena di signifi cato e capace di lasciare un segno. Tutto questo grazie ai canti, ricchi di messaggi incentrati sull’impegno

e sulla gratuità, alla lettura, talvolta drammatiz-zata, di “piccole pillole” di saggezza, racconti fantastici o reali, proposti alla platea dal coro stesso, e all’ausilio di immagini dal ricco signi-fi cato simbolico e da parole chiave proiettate al centro del palco, che riassumevano il contenuto delle singole proposte canore e proponevano così ai presenti come un “percorso”, dall’io a Dio. Ne è risultato un “quadro” raffi gurante un arcobaleno: la disponibilità di mettere la propria vita al servi-zio del bene; la gratuità di non pretendere per sè, ma di mettersi in gioco; la pazienza, senza la qua-le anche le cose più semplici diventano complica-te e irraggiungibili; l’ascolto, nel farsi carico dei bisogni degli altri; il dono: più dai, più hai; l’amo-re, narrato da uno stupendo racconto, incentrato sulla “creazione della mamma” da parte di Dio stesso; infi ne Dio, Colui che pensa da sempre a noi e con grande fi ducia mette nelle nostre mani il dono della vita, perché non lo tratteniamo egoi-sticamente, cercando unicamente il nostro bene. La consapevolezza che nasce da questa esperien-za (tutto ciò che siamo, lo abbiamo ricevuto), ci porta a vivere la nostra vita con impegno, con lo sguardo rivolto a Dio, fonte della vita, e al nostro prossimo, colui che avviciniamo, di cui ci accor-giamo, di cui ci facciamo carico. SMS: sorridi al mondo, il mondo ti sorriderà!Al termine della proposta “canora”, ha preso la parola Biagio Comitini, rappresentante ADMO-Giudicarie, per ricordare la preziosità del farsi do-natori di midollo osseo, unica strada per offrire, a quanti sono colpiti dalla leucemia, una speranza, una garanzia di vita. È seguita la testimonianza di Carmelo, un giovane che ha raccontato nei detta-gli la sua scelta di farsi donatore e l’esperienza di questo gesto, che lo ha segnato profondamente, facendogli apprezzare ancora di più il dono della vita. Il silenzio ha accompagnato il suo racconto e l’applauso fi nale ha espresso la partecipazione dei presenti per la sua scelta a favore della vita. Una bella serata non solo per la musica e il canto, ma per il messaggio, che, a detta dei presenti, è arrivato al cuore di ognuno. Don Francesco

ADMO nel giorno delle PalmeVisto il grande successo avuto l’anno scorso a Sopramonte, anche nella Chiesa Parrocchiale di Tesero si è tenuto domenica 1 aprile 2007 il bellissimo concerto di musica sacra “Stabat Mater” di Giovanni Pergolesi, testi di Maffino

Maghenzani. È stato proposto da “Fatefaville”, dall’Associazione Culturale Mano d’Opera e or-ganizzato da ADMO di Fiemme e Fassa.Ideatrice di tale evento è la soprano Sabrina Modena, da tanti anni socia di ADMO Trentino, che assieme ai suoi colleghi, la mezzosoprano Oxana Lazareva, la voce recitante Marzia Tode-ro, il quartetto Ensemble Zandonai composto da Andrea Ferroni, primo violino, Stefano Ro-veda, secondo violino, Luca Martini alla viola e Francesco Viech al violoncello, si è resa dispo-nibile a rappresentare a Tesero questa opera di particolare suggestione, ottenendo un grandis-simo successo.Ringraziamo sentitamente per la disponibilità e il sostegno al parroco Don Bruno Daprà, alla cassa Rurale di Fiemme e al CML (Comitato Ma-nifestazioni Locale).Il tutto è stato presentato da Antonio Vanzet-ta (donatore ADMO), con la presenza di Andrea Varesco, donatore effettivo della nostra Valle, che ha portato la sua testimonianza e la sua esperienza personale.Grazie, infine, a tutte le persone presenti e a quelle che ci hanno aiutato a far sì che il tutto

si sia realizzato nel migliore dei modi.Il ricavato del concerto è stato devoluto ad ADMO Trentino.Gabriella Defl orian

ADMO al Gran Premio della Montagna

Il giorno 20 agosto 2006 si è svolta la prima edi-zione della “Stava Sky Race”.In una giornata bellissima e soleggiata si è svolta

I nuovi testimonial ADMO Marco Meoni e Chiara Costazza

I musicisti che a Tesero (TN) hanno presentato per ADMO lo “Stabat Mater” di Pergolesi

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questa gara dal percorso molto impegnativo at-traverso le magnifi che montagne del gruppo del Latemar in Val di Fiemme, nel Trentino. I cento-cinquanta concorrenti sono partiti da Tesero e percorrendo 21,5 km con un dislivello di 2.125 m, sono arrivati a Stava, dove era allestito il gazebo ADMO. All’arrivo, fra tanti applausi, ai concorren-ti stanchi e stremati dalla fatica veniva offerto un confortevole massaggio per alleviare fatiche e dolori.La cima più alta, il Monte Agnello, è stata at-traversata per primo da Michele Tavernaro (G.S. Fiamme Gialle), che ha vinto così il Gran Premio della Montagna messo in palio da ADMO. La prima “Stava Sky Race” è stata poi vinta da Paolo Larger (G.S. Hartmann), seguito da Giacomo Sangalli e da Michele Tavernaro. Fra le donne invece, la vit-toria è andata alla testimonial ADMO Cristina Pa-luselli (U.S. Cornacci) classifi catasi al 40° posto assoluto.È stata una gara durissima, suggestiva e par-ticolarmente apprezzata, organizzata dall’U.S. Cornacci di Tesero, dal direttore tecnico signor Massimo Dondio e da tantissimi volontari sparsi per tutto il percorso. Grazie a tutti e arrivederci alla prossima edi-zione!Artidora

ADMO e Noivaldinon.comErano oltre cento i ragazzi presenti alla serata di sensibilizzazione organizzata da ADMO e da Noivaldinon.com il 23 marzo 2007 a Cles (Val di Non). Tutto è nato con un semplice “post” sul forum del portale Noivaldinon.com. Il racconto di Lu-cia Bertolas, 29enne di Cles che sul sito si firma come “rosa blu”, ha colpito gli utenti del sito, per la maggior parte giovani ventenni. Bertolas ha parlato della propria esperienza di donatri-ce di midollo osseo: “Era l’ultimo martedì di luglio e, finalmente, dopo 11 anni mi è arrivata ‘quella’ telefonata. L’indomani mattina pre-si un permesso sul lavoro e andai a fare ‘quel’ piccolo innocuo prelievo di sangue... Non so se posso definire paura il sentimento che ho pro-vato per una settimana – ha confessato “rosa blu” – Sono però certa che delusione e inutilità siano i sentimenti che da allora fino a oggi por-to nel cuore”. Lucia non era del tutto compati-bile con Mathias…La Cassa Rurale di Tuenno ha messo a disposi-

zione la sala polifunzionale della sede di Cles per l’importante incontro di sensibilizzazione voluto da Lucia “rosa blu”. Grazie alle testimo-nianze di donatori e riceventi, agli interventi dei medici, alla presenza e alle parole dei te-stimonial ADMO Cristina Paluselli e Davide Si-moncelli e alla larga partecipazione, la serata si è trasformata in un’esperienza toccante e coinvolgente e in un’occasione di crescita per-sonale.Ne sono prova le numerose impressioni pubbli-cate dagli utenti sul sito di Noivaldinon relati-ve all’incontro. Come scrive Oxa: “alla serata di ieri organizzata da ADMO e Noivaldinon.com ho potuto vivere emozioni inattese prima fra tutte la gioia di vedere tanti giovani nonesi e non, interessati alla tematica della donazione di... sé. Vorrei però ringraziare in modo partico-lare il signore trapiantato per la sua toccante e commovente testimonianza. Caro amico, Lei ci ha raccontato la Sua disperazione, la Sua sof-ferenza e ci ha aiutato a riflettere sulle cose scontate che ogni giorno ci circondano. Prima della malattia, Lei dice di aver visto tante volte un semplice arcobaleno ‘venir su dal Roen’, ma solo dalla sua stanza di ospedale lo ha potuto guardare con occhi speciali. Quante cose stu-pende ci circondano e non riusciamo a veder-le! Viviamo in un angolo di paradiso e non lo sappiamo. Oggi ho guardato le primule sul mio balcone e ho pensato a Lei. Grazie perchè mi ha ricordato che l’occasione che abbiamo è unica e irripetibile.”“È stata una serata dove sembrava di essere a casa... non una lezione di medicina, ma una chiacchierata molto ma molto partecipata e che colpisce di più...” interviene Stubele. Interessante e partecipe anche il commento di Grifo che vogliamo riportare: “Concordo con tutto quello che è stato detto, e posso dire che non sapevo proprio niente di quello che vole-va dire donare il midollo e poter aiutare altre persone senza grossi sacrifici. Sono iscritto ad AIDO come tutta la mia famiglia ma lì per poter dare un aiuto agli altri si deve morire, bellissi-mo è poter salvare una persona continuando a vivere normalmente”.Grazie al sito di Noivaldinon.com una ragazza, Lucia Bertolas, è riuscita a realizzare il suo so-gno: dare la possibilità a tutti, in particolare ai giovani nonesi, di contribuire a salvare una vita.

Manifestazione di solidarietà “perCORRERE LA VITA”

Il 29 aprile 2007 si è tenuta la 29a edizione del-la Caprino-Spiazzi, gara automobilistica valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna, nonché per la Coppa Italia. La manifestazione, abbina-ta all’iniziativa “perCORRERE LA VITA”, si poneva come fi ne quello di sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione ed è stata anticipata da una conferenza stampa, tenutasi il 28 aprile presso la Comunità Montana del Baldo di Caprino V.se, alla quale erano presenti le autorità locali, il dott. Fabio Bendetti (Ematologo-Trapiantolo-go dell’ospedale Borgo Roma di Verona), i pre-sidenti di ADMO Trentino, ADMOR Verona, AVIS e AIDO di Caprino V.se. Apripista d’eccezione in entrambe le manches della gara due grandi campioni dello sci azzurro, oltre che grandi campioni di vita e testimonial ADMO: Davide Simoncelli, che è intervenuto an-che alla conferenza stampa, e Peter Fill. A loro va il nostro più sentito e sincero ringra-ziamento per la grandissima disponibilità dimo-strata. Vincitore assoluto, con il tempo di 5’50’’62, il pilota trentino Christian Merli su Osella PA21S. Un sentito ringraziamento alla Car Racing di Ca-prino V.se, che ha riservato per regolamento uno spazio per il logo ADMO su tutte le autovetture partecipanti.Grazie anche a tutti i volontari intervenuti nel-l’evento e, in particolare, al presidente della Car Racing signor Dario Lorenzini, per l’ottima orga-nizzazione dell’evento.

Friuli Venezia Giulia

No alla violenza!“No alla violenza negli stadi e fuori”: con questo impegno sabato 17 marzo allo Stadio Nereo Rocco di Trieste si è svolto un incontro di calcio tra gli amici della Polizia di Stato di Trieste e la squadra degli attori protagonisti della fi ction “Un Caso di Coscienza 3” capitanati da Sebastiano Somma che, per l’occasione, ha ingaggiato anche il sin-daco di Trieste Roberto Di Piazza.L’iniziativa, dedicata alla memoria dell’Ispettore Filippo Raciti, ha visto anche la nostra Associazio-ne benefi ciaria delle offerte fatte dai partecipanti all’incontro e dal pubblico presente.Un grazie particolare a tutti i partecipanti e in particolare alla Polizia di Stato e a Sebastiano Somma ai quali i volontari di ADMO Trieste han-no illustrato gli obiettivi e le fi nalità della nostra Associazione.

Veneto

A Padova corso di aggiornamento sulle Cellule Staminali

EmopoietichePresso l’Azienda Ospedaliera di Padova si è te-nuto il 20 gennaio scorso il corso di aggiorna-mento “Cellule Staminali Emopietiche: dietro le quinte”.Il corso è stato organizzato dal Servizio Immu-notrasfusionale con la collaborazione di ADMO, allo scopo di rendere noto ai numerosissimi operatori sanitari presenti lo stadio cui si è giunti nell’ambito delle conoscenze scientifi-che, bioetiche, legislative e terapeutiche re-lative alle Cellule Staminali Emopoietiche e ai trapianti di Midollo Osseo. Di grande prestigio i relatori intervenuti, fra i quali il dottor M. Belloni (Presidente della Si-dEM), il dottor A. Iacone (Direttore del Servi-zio Immunotrasfusionale e del Centro Trapianti dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara), il dot-tor A. Nanni Costa (Direttore del Centro Nazio-nale Trapianti), la dottoressa K. Fleischahauer (Commissario Nazionale EFI), la dottoressa C. Costa (IBMDR Genova). Una seconda parte degli interventi è stata de-dicata all’aspetto più squisitamente “umano” delle problematiche: la dottoressa G. Vaselli

(Direttore del SIT di Camposampiero) ha inda-gato il ruolo del Servizi Trasfusionali: operare con il donatore o per il donatore? Il profes-sor M. Santinello (del DPSS dell’Università di Padova) ha riferito sugli atteggiamenti e le credenze dei cittadini verso la donazione di sangue e di midollo osseo. L’attenzione del pubblico è stata poi catturata dalle testimo-nianze di quattro donatori effettivi della pro-vincia di Padova: fra essi due si sono sottoposti al prelievo di Cellule Staminali Emopoietiche da sangue periferico e, per la prima volta, hanno potuto fornire il racconto dell’esperienza per-sonale di questa nuova modalità, relativamen-te recente.La combinazione delle esperienze umane dei donatori e dei volontari ADMO con le conoscen-ze scientifiche degli addetti ai lavori ha costi-tuito una assoluta novità per eventi di questo genere e ne ha determinato il successo.ADMO Padova

Emilia Romagna

ADMO Reggio Emilia: Progetto Solidarietà

Per il secondo anno consecutivo ADMO Reggio Emilia ha portato il messaggio dell’Associazio-ne ai ragazzi di una classe della scuola media superiore “Einstein”. L’invito c’è stato fatto da

un’insegnante della scuola, desiderosa di far co-noscere ai suoi ragazzi la nostra Associazione. Di fronte a questa richiesta ci siamo trovati un po’ in diffi coltà chiedendoci quale fosse il messaggio da dare a questi ragazzi e quale metodo fosse più giusto utilizzare. Alla fi ne ci siamo detti che non si poteva fare il “classico” percorso, che non si po-teva parlare di prelievi, operazioni, compatibilità anche perché la loro età non permetteva questo e quindi si doveva puntare su altro, su qualcosa più vicino a loro.Così abbiamo pensato, dopo una breve presenta-zione dell’Associazione, di partire da una parola scritta sulla lavagna: Solidarietà.A questo punto molto è stato lasciato ai ragazzi, ai loro pensieri, alle loro idee e si è scoperto che attorno a questa parola ruotano tante cose, al-cune più comuni e scontate, altre meno. Dopo aver rifl ettuto sulla parola Solidarietà e aver fatto capire ai ragazzi che non esistono ri-sposte giuste o sbagliate, ma che esiste quello che loro pensano e credono signifi chi questa pa-rola, si prosegue cercando di farli entrare sempre di più nel vivo della discussione. Si leggono tre differenti brani (un racconto, un articolo di gior-nale e una testimonianza) che ovviamente hanno per fi lo conduttore il tema della solidarietà e si cerca di contestualizzare ancora di più la paro-la che all’inizio era solo scritta sulla lavagna! E si scopre che ci sono modi differenti di vivere la solidarietà, si scopre che a volte la si fa e neanche ci accorgiamo, che ci sono persone che la vivono

Cogliamo l’occasione per ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla tua ADMO Regionale e al laboratorio presso cui ti sei recato per la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’archivio dei donatori, per spedirti le comunicazioni, ma soprattutto per poterti rintracciare facilmente in caso fossi chiamato per una possibile donazione.

INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO

Cognome e nome ..............................................................................................................................

Via ................................................................................................................n° .................................

CAP ................................ Città ...............................................................Prov. .................................

NUOVO INDIRIZZO

Cognome e nome .....................................................................data di nascita .................................

Via ................................................................................................................ n° .................................

CAP ................................ Città ............................................................... Prov. ..................................

Tel. ...................................................... n° socio ................................................................................

e-mail .................................................................................................................................................

Ai sensi del decreto legislativo 196/03, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modiÞ ca o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.

Firma ...............................................................................................

Puoi mandare questo coupon a: ADMO Federazione Italiana ONLUS – Via Aldini, 72 – 20157 Milano – fax 02 39001170 – [email protected]

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tutti i giorni e altre che neppure sanno cos’è per-ché troppo occupati ad elogiare se stessi e le pro-prie virtù. I ragazzi di solito rimangono molto col-piti dall’articolo di giornale e dalla testimonianza (perché sono cose che sono successe davvero!) e da lì, dalle rifl essioni e dai commenti che riporta-no, torniamo alla lavagna e ci chiediamo se dob-biamo aggiungere qualcosa di nuovo a quello già scritto oppure no; solitamente vengono proposte molte più cose rispetto all’inizio! In questa fase del progetto i ragazzi si sentono molto coinvolti, sono entrati nell’argomento, hanno capito il senso della proposta e quindi si può chiedere loro di diventare ancora più prota-gonisti portando in scena esperienze di solidarie-tà realmente vissute, sia come singoli sia come classe.Il momento delle rappresentazioni è sicuramente il più bello perché i ragazzi diventano il “centro” e la solidarietà diviene qualcosa che si può vive-re, che si vive e si scopre con loro che non è così diffi cile trovarla nella vita di tutti i giorni, anche a scuola!La conclusione del percorso/progetto è che non c’è una fi ne, ma che questo è solo l’inizio di un cammino di crescita che i ragazzi sono chiamati a fare (con l’aiuto degli adulti) per far nascere in loro quella che potremmo chiamare “cultura della solidarietà” che diventerà così parte del loro es-sere uomini e donne coscienti del loro ruolo attivo e costruttivo nella società! Questo progetto è nato dalla necessità di far sco-prire ai ragazzi che la solidarietà fa parte dell’uo-mo, che è presente in noi anche se spesso non ce ne rendiamo conto, che aiutare gli altri non è dif-fi cile né impossibile. A noi è servito per capire che è fondamentale trasmettere questo messaggio e che non ci sono vincoli di età per parlare di soli-darietà. Anzi non bisogna aspettare i 18 anni per mettere i ragazzi di fronte a questi temi perché spesso è troppo tardi. È necessario far nascere nei giovani, come negli adulti, la consapevolezza dell’altro (l’altro esiste, è vicino a me e non posso ignorarlo!) per poter sperare nell’aiuto e nel so-stegno reciproco.Come persone che operano nel volontariato ci viene chiesto di veicolare un messaggio che va contro quello che è l’andamento della società: ci viene chiesto di parlare d’altruismo quando tutto ci porta all’egoismo e alla realizzazione personale di noi stessi a volte anche a scapito degli altri; ci viene chiesto di metterci in gioco in prima per-

sona, di “dare l’esempio” quando tutto va verso l’autoconservazione della propria libertà e dei propri interessi; ci viene chiesto d’essere “espe-rienza di vita alternativa” quando tutto ci porta a conformarci con la massa (costumi, televisione, cultura, tecnologia, eccetera).Forse non basterà un progetto fatto in una classe di una scuola media a far capire tutto questo, ma sicuramente è un inizio che magari ci permetterà di entrare in molte più scuole e di arrivare così a molti più ragazzi. Per far questo è però fondamen-tale la collaborazione degli insegnanti (devono essere i primi ad avere a cuore l’educazione dei loro studenti) perché entrare nelle scuole non è sempre impresa facile, ma grazie a loro potrebbe essere più realizzabile! Il ruolo del volontariato assume oggi una gran-de importanza per la testimonianza di questi messaggi “alternativi” e la collaborazione con le scuole deve diventare parte integrante delle associazioni di volontariato se si vuole far sì che tutto ciò diventi realtà.ADMO Reggio Emilia

Un sabato diverso con ADMOContinuano gli incontri nelle scuole di Parma e provin-cia con i volontari di ADMO Parma, secondo un meto-do interattivo che esclude la solita lezione frontale e tende a coinvolgere maggiormente i ragazzi degli ultimi due anni delle scuole superiori.All’inizio della mattinata, tramite la visione di un fi lmato, i ragazzi hanno l’opportunità di conoscere l’Associazione.Successivamente, suddivisi in piccoli gruppi coordi-nati e sollecitati dai volontari, iniziano a saltare fuori i dubbi su quanto avevano visto e i ragazzi formulano le relative domande. Numerose sono le curiosità che sorgono verso questo argomento che ancora oggi è sconosciuto alla gran parte delle persone.Rientrati in aula gli studenti hanno l’occasione di conoscere il signifi cato della solidarietà tramite le parole e la sensibilità di una persona che ha avuto l’occasione di donare il proprio midollo osseo. Infi ne, i volontari presenti completano l’intervento dando le risposte a tutte le domande sorte, permet-tendo di conseguenza ai presenti di scoprire il fi ne di questo gesto e le modalità con cui avviene.Alla fi ne della mattinata vengono distribuiti i de-pliant informativi e gli studenti sono invitati a rifl et-tere, a parlare dell’argomento con i familiari e con i loro insegnanti in modo che alla fi ne la loro decisione sia una scelta consapevole.

Sono già quattro anni che usiamo questo metodo, nato da una precedente esperienza di ADMO Padova e sviluppato grazie alla nostra sociologa Maria Ollari che ha formato allo scopo tutti i volontari che si al-ternano in questi incontri.ADMO Parma

Progetto “A Macchia d’Olio”ADMO Parma ha iniziato un progetto di formazio-ne volto a potenziare il numero dei volontari nella provincia di Parma grazie al programma “A Macchia d’Olio”.Questa iniziativa, nata dalla collaborazione con Fo-rum Solidarietà e fi nanziato dal Fondo Regionale per il Volontariato, ha visto la partecipazione di 12 nuovi volontari che hanno già iniziato a svolgere la loro at-tività nell’Associazione.Durante le lezioni i partecipanti hanno avuto modo di conoscere la storia della Associazione, di impa-rare come avviene la donazione di midollo osseo, quali malattie sconfi gge, cos’è la leucemia e come agiscono le cellule staminali. Ma oltre a queste in-formazioni “tecniche”, il corso, grazie all’intervento della sociologa formatrice ADMO dottoressa Maria Ollari, ha toccato argomenti come gli aspetti an-tropologici della cultura del dono, le problematiche giovanili e il contesto contemporaneo dell’istituzio-ne scolastica.Invitiamo le persone interessate a prendere contat-ti con la nostra sede dato che il corso sarà ripetuto appena sarà raggiunto un numero congruo di parte-cipanti.

Per informazioni: ADMO Parmatel. 0521 [email protected] Parma

Toscana

A Firenze “Formatori Informati”:il dono della solidarietà

Il progetto “Formatori Informati”, organizzato dalle Associazioni Regionali ADMO, AVIS, AIDO e ADISCO e fi nanziato dal Centro Servizi Volontaria-to Toscano, si è svolto a Firenze dal 27 gennaio al 3 marzo 2007, per un totale di 24 ore di formazione articolate in 4 incontri.Lo scopo del corso è stato quello di formare un gruppo stabile di volontari, che siano in grado di instaurare un rapporto con le giovani generazioni e con il mondo della scuola per svolgere incontri atti a promuovere la cultura della solidarietà e del dono.La promozione della solidarietà e della salute, infatti, sono elementi fondanti nelle missioni di tutte le Associazioni della donazione.Il progetto ha inteso fornire ai volontari, che svolgono attività di promozione del dono verso i giovani, una preparazione dal punto di vista del-l’approccio psicologico, della materia relazionale e comunicativa e sul piano delle norme che rego-lano l’ingresso nel mondo della scuola.

ADMO EMILIA ROMAGNA CERCA VOLONTARI

IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

ADMO Emilia Romagna cerca ragazze e ragazzi che non abbiano compiuto i 28 anni e che vogliano

fare un’esperienza di servizio civile volontario presso l’Associazione.

Le sezioni in cui opereranno i volontari sono: Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia e Forlì.

Il progetto “Persone Vere per un Mondo Migliore” prevede numerose azioni coinvolgendo i volontari

nella vita associativa ed è pubblicato nel nostro sito www.admoemiliaromagna.it

Il Servizio Civile Nazionale dura 12 mesi con un impegno settimanale di 30 ore di attività e un tratta-

mento economico pari a 433,80 al mese. Ai ragazzi sarà rilasciata una dichiarazione delle compe-

tenze acquisite durante il servizio civile, utilizzabile come credito formativo negli ambiti dello studio e

del lavoro. I giovani volontari in servizio civile affi ancheranno gradatamente gli operatori delle sezioni,

nelle attività che si svolgono in Associazione al fi ne di migliorarne l’effi cacia. Per lo svolgimento di

queste mansioni il volontario dovrà utilizzare, oltre al telefono, fax e computer (Word, posta elettro-

nica, programma di archiviazione dati ADMO).

Le iniziative personali saranno incentivate, secondo le capacità e l’esperienza, affi nché i volontari

possano esprimersi e gestire attivamente in modo autonomo il loro lavoro nell’Associazione. Sarà

inoltre preziosa la loro competenza generazionale per il nostro approccio al mondo dei giovani, sia

per la sensibilizzazione sia per il coinvolgimento come donatori e volontari.

Per informazioni e invio disponibilità:

[email protected] – www.admoemiliaromagna.it

ADMO EMILIA ROMAGNA – Via Testi 4/a – 43100 PARMA – Tel. 0521272571

Alcune corsiste che hanno partecipato al progetto di formazione di ADMO Parma

Da sinistra: L. Micheli di ADMO Arezzo; P. Duchini di ADMO Toscana; G. Faralli, Presidente di ADMO Toscana; S. Petri, Vicepresidente di ADMO Toscana; P. Monaco e G. Cascini di ADMO Arezzo

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Nasce ADMO ArezzoADMO Regione Toscana è lieta di comunicare la costituzione di una nuova delegazione. Infatti, sabato 24 marzo 2007, nel corso dell’assemblea ordinaria sono stati presentati i delegati ADMO della zona di Arezzo ed è stata uffi cialmente ri-composta, dopo alcuni anni dal suo scioglimento, la delegazione territoriale ADMO Arezzo.I volontari che si sono adoperati per far sì che ADMO potesse tornare a essere operativa anche in quella zona, hanno manifestato tutta la loro vo-glia di fare e hanno illustrato i progetti che hanno intenzione di sviluppare, aiutati in questo anche da altre Associazioni di Volontariato operanti ad Arezzo e provincia e dalla struttura sanitaria che, nella persona del dottor Pierluigi Liumbruno, Di-rettore dell’U.O. Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale San Donato di Arezzo, ha dichiarato la disponibilità di tutto il personale a effettuare i prelievi per le tipizzazioni.

ADMO Abruzzo

Delegazione della Juventus a Pescara per la lotteria pro ADMO

Clip sulla Juventus, filmati sulle attività dei club bianconeri dell’Abruzzo, clip sull’attività dell’Ospedale Sant’ Anna di Torino e sulle nu-merose attività di ADMO Pescara.La due giorni della Juventus a Pescara è iniziata così, venerdì 30 marzo alle ore 19, cornice il teatro Massimo, con una serata di benefi cenza: il bigliet-to di ingresso a 10 euro, una lotteria, il ricavato a

favore del reparto di neonatalogia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino e di ADMO Abruzzo.In palio vari premi tra cui gadget uffi ciali della Juventus, maglie e accessori originali, consegnati sul palco direttamente ai vincitori dai giocatori.Entusiasmo alle stelle all’arrivo della delegazio-ne juventina: Buffon e Balzaretti sono stati presi letteralmente d’assalto dal pubblico insieme a Pessotto e al presidente Cobolli Gigli.Grande folla per questo appuntamento di sport e solidarietà e grande commozione quando ho ricordato i nostri testimonial juventini, in prima linea Alex Del Piero, e il coinvolgimento di tutta la squadra con la tipizzazione dei giocatori a favore del compagno Fortunato.Paola De Angelis

Presidente ADMO Abruzzo

Tante gocce… i volontari di ADMO Pescara

Una goccia d’acqua è un nulla, ma tante gocce formano un fi ume, un lago, il mare… E lungo le rive rifi orisce la vita !Sono continuati, anche nel 2006, l’impegno, lo studio, le attività dei volontari di ADMO Regione Abruzzo, donatori potenziali e no, per informa-re, sensibilizzare e, soprattutto, per diffondere la cultura della solidarietà e dell’amore: queste

le loro “gocce” che formeranno, ce lo auguriamo fortemente, un “mare” di bontà e di speranza per chi speranza non ha più!L’azione dei volontari si è svolta nelle scuole, nel-le parrocchie e presso i gruppi e altre associazioni e anche… con persone incontrate per via o avvi-cinate per caso. Le “gocce” della loro operosità diventeranno un “mare”?Lo speriamo.

ADMO L’Aquila e ADMO Abruzzo per un giornata di rifl essione

Una giornata di emozioni, di condivisione e di im-pegno ha visto protagonista la sezione di ADMO L’Aquila, che in collaborazione con la ASL N°4 di L’Aquila, ha dato vita, sabato 24 febbraio, al convegno “Insieme” nella donazione di Cellule Staminali Emopoietiche, alla presenza di medici trasfusionisti e di persone trapiantate.Alla giornata hanno partecipato anche i rappre-sentanti di tutte le sezioni locali di ADMO Abruzzo con il coinvolgimento personale della Presidente avvocato Paola De Angelis.Una giornata che ha ricordato a noi volontari l’importanza della diffusione del messaggio di donazione. Il dottor Franco Papola, responsabile della nostra sezione di L’Aquila, ha ricordato come l’obiettivo

presente di ADMO Abruzzo sia di passare da 5.000 iscritti, allo stato attuale, al numero di 8.000 e alla realizzazione di questo importante obiettivo dobbiamo impegnarci tutti attraverso la sensibi-lizzazione di quanti non sanno cosa sia la dona-zione o non ne conoscano appieno tutte le carat-teristiche. Erano presenti al convengo “Insieme” il dottor Roberto Mazzetti e il dottor Augusto Borzone, ri-spettivamente Direttore Generale e Direttore Sa-nitario della ASL n. 4 di L’Aquila, cui va il nostro più sentito ringraziamento. Il Direttore Generale ha elogiato la sanità abruz-zese sottolineandone i continui e rilevanti cam-biamenti sia nel rapporto con gli utenti sia con le strutture private, e evidenziandone il costante obiettivo di miglioramento. Il Direttore Sanitario ha invece voluto ricordare l’importanza dell’atti-vità svolta dalle associazioni aquilane di volon-tariato, come ADMO, ricordando, però, come il volontariato debba essere di supporto alle istitu-zioni che non devono abbandonare il loro ruolo.Il convegno è nato come momento celebrativo dell’istituzione del Registro Regionale dei Do-natori di Midollo Osseo (legge reg. 40/2006) che rappresenta sia un riconoscimento all’attività del suddetto Centro di Tipizzazione Tissutale di L’Aquila e del suo alto livello qualitativo, sia della rilevanza di ADMO, sottolineando come l’integra-zione tra istituzioni e volontariato possa produrre frutti benefi ci. La Presidente di ADMO Abruzzo, e Vicepresidente nazionale, avvocato Paola De Angelis, presente al convegno, ha sottolineato l’importanza della si-nergia tra comunità scientifi ca e volontariato an-che a fronte della necessità attuale di aumentare il numero di donatori potenziali in quanto, at-tualmente, sono cresciute le richieste di trapian-to, mentre il numero dei donatori è insuffi ciente a soddisfare il fabbisogno. Presenti al convegno anche la dottoressa Nico-letta Sacchi, Direttore dell’IBMDR di Genova, il professore Antonio Tabilio, professore di Medicina Interna 2 ed Ematologia dell’Università di L’Aqui-la, il dottor Gabriele Papalinetti, Responsabile MUD di Pescara, e la dottoressa Patrizia Accorsi, Responsabile U.O. di Aferesi Produttiva e Tera-peutica – D.M.T. Asl Pescara.Nel pomeriggio si è svolto il momento più toc-cante della giornata: il conferimento di un rico-noscimento uffi ciale ai 27 donatori effettivi del registro regionale abruzzese. La testimonianza di

tutti i donatori, profondamente commossa, ha dimostrato come la donazione sia un atto di ge-nerosità verso una persona malata e sconosciuta, e per il donatore stesso un’emozione così profon-da ed intesa da cambiare la sua stessa vita oltre che quella del malato. La giornata si è rivelata molto importante e, an-che la stampa locale, ha dedicato una attenzione particolare nel raccontare l’evento. Noi tutti della sezione di L’Aquila ci siamo forte-mente impegnati nella riuscita di questo conve-gno, che speriamo possa avvicinare nuove per-sone alla donazione, e che sicuramente è stato un appuntamento per riconfermare l’importanza della donazione da una parte e dell’opera di sen-sibilizzazione da parte dei volontari dall’altra.Un grazie sentito va a quanti si sono messi a di-sposizione, in particolare a Valter, Emanuela, Ro-berto, Pierluigi, Loris, Filippo, Maria Rita, Laura e naturalmente Franco.Barbara Bologna

ADMO L’Aquila

ADMO Regione Abruzzo ONLUS

rivolge vivi ringraziamenti a So.ge.tras

– SogeGroup S.p.A. per l’impegno

e la preziosa collaborazione profusi

nella promozione della campagna di

solidarietà e di sensibilizzazione “Una

Colomba per la Vita”.

ADMO Molise

7a Borsa di Studio“Carolina Sabatelli”

Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione pre-viste per la 2a Giornata Regionale della Donazione di Midollo Osseo, la Regione Molise e ADMO Regio-ne Molise “Carolina Sabatelli” hanno istituito il concorso ideato e voluto dalla famiglia Sabatelli, riservato agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della regione.I partecipanti sono stati invitati a esprimersi li-beramente con un componimento, una poesia, un disegno o qualunque altra forma in cui la fantasia possa svilupparsi, su uno dei seguenti temi:! La cultura del dono come elemento di soste-

gno del legame sociale;

! La solidarietà: valore portante per lo sviluppo di una società civile;

! Molte speranze di vita sono legate all’esisten-za di un elevato numero di persone disposte a donare: realizza una campagna di comunica-zione per la donazione del midollo osseo;

! Donare con gioia: la speranza rinasce. Durante le premiazioni, che hanno avuto luogo sabato 26 maggio 2007, nell’ambito del secondo Convegno Regionale Scientifi co sulla Donazione di Midollo Osseo sono stati consegnati premi in denaro ai vincitori, una targa ricordo alle scuole partecipanti e un gadget a tutti gli alunni a ricor-do della manifestazione.

Eugenio Astore

Presidente ADMO Regione Molise

ADMO Puglia

Una campionessa dal cuore d’oroUna campionessa dal cuore d’oro questa è Laura Cardone. L’atleta Leccese di Castromodiano, tes-serata per l’A.S. Athlon è una delle più forti atle-te di Pancrazio Athlima, un’antica arte marziale greca. Nel suo palmarès ci sono molti successi e

I partecipanti al Convegno “Insieme” svoltosi a L’Aquila in occasione dell’istituzione del Registro Regionale dei Donatori

di Midollo Osseo

La Presidente di ADMO Abruzzo, Paola De Angelis, con il

Presidente della Juventus Cobolli Gigli e il portiere Buffon

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in Italia

medaglie spesso d’oro ai Campionati Mondiali, Europei e Italiani.Tuttavia, come tiene a sottolineare ad ogni oc-casione, la sua vittoria più bella è stata di avere avuto la possibilità di donare il suo Midollo Osseo e di avere regalato una nuova vita ad una perso-na. Laura, laureanda in Scienze della Comunica-zione, raccontando la sua esperienza nelle scuole e ai suoi colleghi atleti la ricorda come una gioia indimenticabile, che le ha lasciato sensazioni straordinarie, e invitandoli a seguire il suo ge-sto lo defi nisce “un gesto semplice e spontaneo, tutto si risolve in una giornata, ma soprattutto si alleviano le sofferenze altrui. L’unico rammarico è la tanta disinformazione sull’argomento. La gen-te non conosce l’iter da seguire e spesso ha una paura ingiustifi cata e dei timori per i problemi di salute che potrebbero nascere a seguito della do-nazione, che invece sono inesistenti”. Una Testimonial sensibile con grandi ambizioni nel suo sport e con un sogno nel cassetto: partecipare alle Olimpiadi.Laura, ti meriti un grande in bocca al lupo per la tua carriera da parte di tutta ADMO.

Voglio vivere… Soddisfacente il bilancio delle attività svolte dalla sezione ADMO “Goffredo Corvino” di Fog-gia, fortemente attiva e presente sul territorio con iniziative di comunicazione e sensibilizzazio-ne alla tipizzazione ed alla donazione di midollo osseo.ADMO Foggia ha realizzato una campagna di co-municazione, che è ancora in corso, atta a sen-sibilizzare i giovani a sottoporsi alla tipizzazio-ne HLA e a diventare donatori di midollo osseo, utilizzando l’immagine di Fabio, bambino di 5 anni, con il consenso dei genitori. Sullo slogan base “Voglio vivere… hai il coraggio di dirmi no?” sono stati stampati manifesti e locandine, affi s-si in diverse tornate nelle strutture ospedaliere e di cura, nelle farmacie, nei negozi che lo hanno consentito, nella città capoluogo e nelle mag-giori cittadine della provincia, ottenendo spazio informativo sui giornali e sulle televisioni locali e regionali.Da settembre 2006 e per la seconda volta ADMO Foggia si avvale del lavoro di quattro giovanis-simi volontari del servizio Civile: Anna Coppola, Luca Ciuffi , Marina Sena e Grazia Ariola, che con-tribuiscono alla divulgazione e diffusione tra i giovani del messaggio di ADMO, sia presso il cen-

donatori e altre saranno effettuate in seguito.Prima del rinnovo delle cariche sociali, sono state organizzate durante le festività natalizie molte interessanti iniziative.Il 22 dicembre abbiamo realizzato una giornata di donazione e tipizzazione in collaborazione con la locale sezione “Fratres”, ideata dalla ASD Modu-gno Calcio a 5 di serie B nazionale, che ha visto nuovi calciatori e dirigenti tipizzarsi per poter di-ventare effettivi donatori di sangue e di midollo osseo. Inoltre la vigilia dell’Epifania i volontari donatori modugnesi, con la partecipazione attiva dei testimonial Michele Piccirillo (campione euro-peo di boxe), Sabino Bartoli (attore e cantauto-re barese di fama nazionale, ora su RAI Uno con la famosa serie “Incantesimo”)e le madrine Lia Cellamare e Annamaria Vivacqua hanno allietato per qualche ora i bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari, regalando calze della Befana e giocattoli, gentilmente offerti dalla signora Rosa Manzari. Giochi e divertenti magie in musica hanno dato il benvenuto a una vera Befana in carne e ossa che è giunta sulla sua scopa nel reparto per la gioia di adulti e piccini.Inoltre, nel combattimento per la difesa del Tito-lo Europeo dello scorso 25 gennaio, il campione Piccirillo ha indossato ancora, come da due anni ormai, accappatoio e pantaloncini con il logo ADMO prima, durante e dopo l’incontro, che an-cora una volta lo ha visto vincitore. Il tutto con la piena collaborazione ed aiuto di ADMO Federa-zione Italiana e di ADMO Lombardia (regione sede dell’evento).Nel mese di febbraio per il carnevale abbiamo or-ganizzato la Giornata in Maschera ADMO, inizia-tiva rivolta agli alunni delle scuole materne ed elementari che, con spettacoli di burattini e un veglioncino fi nale, ha visto divertire e giocare scherzando genitori e bimbi, alla presenza di al-cuni personaggi dei cartoni animati gentilmente offerti dalla scuola Materna “Il Paese dei Baloc-chi” di Modugno.A marzo si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali che ha visto pienamente riconfermata la fi ducia al Responsabile uscente dottor Massimo Angiulli e l’elezione a Vicepresidente della signo-ra Elisabetta Tomasicchio, a Segretario del signor Serafi no Pastore, a Tesoriere della signora Mimma Rana e a Consiglieri i signori Rocco Sileo, Angelo Pascazio, Gianfranco Di Lecce (tutti componen-ti il Comitato Scientifi co), le signore Valentina

Defi lippis, Angela Diciaula, Annalisa Terrevoli, i testimonial Michele Piccirillo, Gaia Variale e Rosy Loconte (dalla trasmissione Amici) ed il signor Francesco Caporusso. Presidente dei Revisori dei Conti la signora Lia Perrino, coadiuvata dal dottor Vito Longo (fi glio del compianto Antonio Longo, artista a cui è dedicata la Sezione) e dalla sig.ra Grazia Colucci come revisori effettivi.Mentre si scrive si è lieti di festeggiare la promo-zione in Serie A2 Nazionale della squadra di Calcio a 5 del Modugno che da due anni annovera tra i suoi dirigenti e giocatori numerosi donatori e simpatizzanti e ha giocato anche in questo cam-pionato tutte le partite con il logo ADMO ben visi-bile sulle maglie. Porta bene l’abbinamento sport e donazione!Da menzionare inoltre l’istituzione della Borsa di Studio “I Circolo E. De Amicis” di Modugno che ha visto impegnati per la prima volta nella storia della scuola modugnese tutti gli insegnanti, i ge-nitori, gli alunni e il corpo non docente del I circolo didattico “E. De Amicis”, nel destinare fondi per un mirabile ed encomiabile fi ne.Vi sono altre numerose iniziative in corso, di cui

vi daremo conto nel prossimo numero, sempre e soltanto con l’obiettivo e la voglia di aiutare tutti gli interessati a diventare donatori di vita!Massimo Angiulli

Responsabile ADMO “A. Longo” Modugno

Babbo Natale visitala Lega Navale di Bari

La Lega Navale Italiana di Bari, in collaborazione con ADMO Capurso, il 16 dicembre 2006 ha organiz-zato una festa con i bambini che partecipano alla propria vita associativa: il classico scambio di au-guri tra i soci si è rivelato occasione per parlare di donazione.La Lega Navale tra i suoi scopi ha quello di promuo-vere iniziative sociali per fornire a tutti un’opportu-nità di incontro con il mare e con il mondo marino, così è stato anche in quest’occasione, alla quale hanno partecipato ragazzi che sono stati curati e salvati proprio grazie al trapianto di midollo osseo. Particolarmente toccante è stato il racconto del-l’esperienza personale di un ragazzo che oggi, dopo esser guarito, “veleggia” nel mare barese grazie a uno dei corsi che la Lega Navale di Bari ha messo a disposizione dei piccoli ospiti.Sappiamo bene che ADMO si rivolge spesso ai dona-tori abituali di sangue, tant’è che a volte le nostre sezioni nascono in seno ad associazioni come AVIS e con esse collaborano in maniera continuativa. La nostra Sezione opera da sempre in collaborazione con AVIS Capurso, una tra le più attive nella raccol-ta di sangue nella provincia di Bari. Alla manifesta-zione ha partecipato anche APLETI (Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori nell’Infanzia), un’associazione nata per l’iniziativa di genitori di bambini affetti da leucemie e tumori che opera all’interno del Dipartimento di Ematolo-gia Pediatrica del Policlinico di Bari e si occupa di dare supporto alle famiglie ed ai bambini ricoverati. La sinergia di più associazioni di volontariato, as-sociata al lavoro dei medici specialisti, permette di raggiungere traguardi altrimenti impossibili: AVIS fornisce il sangue e i suoi componenti, ADMO mette a disposizione i donatori di Midollo Osseo, i medici con le terapie farmacologiche o il trapianto di Mi-dollo Osseo curano e guariscono i malati e l’APLETI aiuta le famiglie ed i piccoli pazienti durante tut-ta la fase di malattia e degenza. Il messaggio che AVIS, ADMO, APLETI e LEGA NAVALE ITALIANA di BARI vogliono trasmettere è che uniti si vincono anche le battaglie più dure.ADMO Capurso

ADMO Sicilia

Corso di formazione per volontari ADMO e AIL a Messina

ADMO Messina nei giorni 9, 16 e 22 maggio 2007, in collaborazione con AIL Messina, al fi ne di rinforzare e mantenere vivo il senso di appartenenza dei volontari già iscritti all’Associazione, di avvicinare i giovani a una cittadinanza attiva, solidale, responsabile e di attingere nuove risorse ed energie da impiegare in at-tività al servizio, ha organizzato un corso di formazio-ne articolato in tre incontri che ha visto come docenti l’avvocato Rosario Cucinotta, la professoressa Ma-rianna Gensabella e la dottoressa Graziella Tribulato dell’Università di Messina Anna Maria Bonanno

ADMO Messina

L’Associazione Teatrale“Giovane Mondo” per ADMO

Martedì 6 febbraio 2007 alle ore 21.00 l’Associazione Teatrale Giovane Mondo unitamente ad ADMO Messi-na, alla presenza dei volontari tutti, della Presiden-te Regionale Mirella Falzone, della Vicepresidente a Donata Guaia, del Tesoriere Maurizio Basile e di un folto numero di spettatori ha organizzato, rappre-sentandolo al Teatro Vittorio Emanuele, lo spettacolo teatrale “Il Medico dei Pazzi”, commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta. In seguito a tale iniziativa è stata devoluta ad ADMO la somma di 6.500,00 Euro per la realizzazione di una borsa di studio. Anna Maria Bonanno

ADMO Messina

La Testimonial e Donatrice ADMO Laura Cardone,

campionessa di Pancrazio Athlimatro Trasfusionale degli Ospedali Riuniti di Foggia, sia nelle scuole.Durante il periodo natalizio la Sezione foggiana ha organizzato una campagna di raccolta gio-cattoli per i bambini, riuscendo a raccogliere ol-tre cento giocattoli, donati ai piccoli ricoverati presso le strutture pediatriche degli ospedali locali. Da segnalare, per la forte e generosa ri-sposta, la sensibilità dei cittadini foggiani a tale riguardo.Il 23 agosto 2006 una studentessa universitaria, Mariangela, di 25 anni, prima donatrice foggia-na, ha donato il midollo osseo presso la struttura di Ematologia - Centro Trapianti dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. A Mariangela, che è convolata a nozze sabato 10 febbraio 2007, ADMO porge i più affet-tuosi auguri.La nostra sezione, infi ne, dovrà affrontare il problema del cambio di sede, dovendo l’attuale struttura essere restituita al proprietario.Ina Fischetti

Responsabile ADMO Foggia

Attività ADMO a ModugnoInizia sotto i migliori auspici l’anno 2007 per la sezione ADMO di Modugno. Nei primi tre mesi del-l’anno abbiamo avuto ben 11 tipizzazioni di nuovi

Segnalate

il vostro nuovo indirizzo a:

ADMO Federazione Italiana ONLUS

via Aldini, 7220157 Milano

Tel. 02 [email protected]

www.admo.it

Page 11: ADMO NOTIZIE nr.28

22 www.admo.it www.admo.it 23

in Italia

Sedi regionaliVALLE D’AOSTA c/o Servizio Trasfusionale viale Ginevra, 311100 Aostatel. e fax 0165 [email protected]

PIEMONTE via Cavour, 410069 Villar Perosa (TO)tel. e fax 0121 [email protected]

LOMBARDIA via Aldini, 7220157 Milanotel. 02 39005367 fax 02 [email protected]

VENETO Via Londa, 2036020 Valstagna (VI)tel. e fax 0424 99093fax 0424 [email protected]

TRENTINO via Sighele, 738100 Trento tel. 0461 933675fax 0461 [email protected]

ALTO ADIGE/SÜDTIROL Antico Municipio di Gries/ Altes Grieser Rathauspiazza Gries, 18 / Grieserplatz, 1839100 Bolzano / Bozentel. e fax 0471 [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIAvia Carducci, 4833100 Udinetel. 0432 299728 fax 0481 92276n° verde 800 905525 [email protected]

LIGURIA via Maddaloni, 1/816129 Genovatel. 010 541784 fax 010 [email protected]

EMILIA ROMAGNAvia Testi, 4/A43100 Parmatel. 0521 272571fax 0521 [email protected]

TOSCANA via di Gracciano nel Corso, 7353045 Montepulciano (SI)tel. e fax 0578 [email protected]

MARCHE via L. Ottoni, 1961100 Pesarotel. 0732 73143cell. 333 4806661fax 0732 [email protected]

UMBRIA c/o AVISvia Pompeo Pellini, 2806124 Perugiatel. e fax 075 5729011 [email protected]

LAZIOvia Leonardo da Vinci, 2/d01100 Viterbotel. e fax 0761 [email protected]

ABRUZZO via Avezzano, 265121 Pescaratel. 085 4210884fax 085 [email protected]

speciale

Striscia la Notizia per ADMO… ovvero l’asta di Kooly Noody

Grazie a “Striscia la Notizia” e a tutti gli amanti delle perle dell’isola Kooly Noody sono stati raccolti 10.564,83 euro solo per ADMO.

Si ringrazia “Striscia la Notizia” per aver fornito il materiale di questo articolo, www.striscialanotizia.it

In diretta da “Striscia la

Notizia” l’asta di benefi-

cienza a favore di ADMO.

Dal 27 al 30 marzo sono

stati venduti, al miglior

offerente, sul sito ebay i

40 oggetti creati da Enzino

ispirandosi alla paradisia-

ca isola di Kooly Noody.

MOLISECorso Bucci, 3786100 Campobassotel. 0874 418453fax 0874 415000n° verde 800 [email protected]

CAMPANIA via Plinio il Vecchio, 4080040 San Sebastiano al Vesuvio (NA)tel. 081 5745774fax 081 [email protected]

BASILICATA via Cesare Battisti, 4175023 Montalbano Jonico (MT)tel. e fax 0835 [email protected]

PUGLIA c/o Servizio Tipizzazione Tissutalepiazza Giulio Cesare, 11 – Policlinico70124 Baritel. e fax 080 [email protected]

CALABRIA viale Alcide De Gasperi, 16489900 Vibo Valentiatel. e fax 0963 472355tel. 0963 [email protected]

SICILIA c/o Centro di MedicinaTrasfusionaleAz. Osp. “V. Cervello” via Trabucco, 180 90146 Palermotel. e fax 091 [email protected]

SARDEGNA c/o ADMO Federazione Italianavia Aldini, 7220157 Milanotel. 02 39000855 fax 02 39001170

Fra gli oggetti che hanno riscosso maggior succes-so non mancavano bellezze naturali come il Koo-

librì o manufatti che esaltano le specialità “koo-linarie” dell’isola, come il Koolapasta e, per non farsi mancare un po’ di divertimento, l’innovativa Chitarga.