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Sviluppo sostenibile www.appa.provincia.tn.it Acquisti pubblici verdi Una scelta strategica per gli Enti Pubblici

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    Acquisti pubblici verdi

    Una scelta strategica per gli Enti Pubblici

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    Sommario

    � Cosa sono gli acquisti verdi� Perché acquistare verde� Il contesto normativo� L’analisi iniziale degli

    acquisti� Le specifiche tecniche

    ambientali� Come acquistare verde

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    Cosa sono gli acquisti verdi?

    Gli acquisti verdi vengono effettuati tenendo conto:

    � non soltanto del prezzo e della qualità del prodotto o servizio, maanche dell’impatto che il prodotto o servizio ha sull’ambiente

    � non soltanto in singole fasi del suo ciclo di vita, ma durante tutto il percorso che il prodotto o servizio fa “dalla culla alla tomba”

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    Perché acquistare verde?

    Per ragioni ambientali > acquistare verde significa contribuire, nel proprio piccolo, alla soluzione dei gravi problemi ambientali che oggi minacciano il pianeta (surriscaldamento climatico, inquinamento di aria, acqua

    e suolo, esaurimento delle risorse, distruzione della

    biodiversità)

    Per ragioni economiche > acquistare verde permette di: � razionalizzare gli acquisti, e così ridurre gli sprechi

    � scegliere prodotti o servizi che non sempre hanno un prezzo più elevato in fase d’acquisti, e che hanno un miglior rendimento nella fase d’uso, così da ridurre i costi

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    Acquisti pubblici verdi

    Il contesto normativo

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    Il contesto normativo comunitario

    Nessun obbligo, ma una chiara preferenza

    � la Comunicazione della Commissione n. 274 del 2001 indica le possibilità di introdurre considerazioni ambientali negli appalti pubblici

    � le Direttive del Parlamento n. 17 e 18 del 2004 (recepite dal D.Lgs. 163/2006) permettono di subordinare il principio di economicità alla valorizzazione dei criteri ambientali nelle forniture pubbliche

    � la Comunicazione della Commissione Europea n. 400 del 2008 (“Appalti pubblici per un ambiente migliore”), “la Commissione invita gli Stati membri, il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare l’approccio e il metodo proposti per la definizione di criteri comuni in materia di GPP, l’obiettivo politico e gli strumenti raccomandati per incrementare e migliorare tale tipo di appalti/acquisti”.

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    Il contesto normativo nazionale

    Il Codice degli Appalti Pubblici (D.Lgs163/2006)

    � Ha recepito le Direttive comunitarie 17 e 18 del 2004, fornendo, in qualche passaggio, input ancor più vigorosi di quelli di matrice comunitaria.

    � In particolare, l’art. 68 introduce l’obbligo di definire le specifiche tecniche ambientali “ogniqualvolta sia possibile”.

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    Il contesto normativo nazionale

    Il Piano d’Azione Nazionale (PAN)

    � Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha predisposto nel 2007 un “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore del la Pubblica Amministrazione” , approvato con Decretointerministeriale dell’11 aprile 2008 e aggiornato con Decreto del 10 aprile 2013

    � Richiede, in modo non cogente, a Regioni, Province e Comuni con più di 15mila abitanti di acquistare verde per il 50% degli importi spesi all’interno di 11 categorie merceologiche

    � Sono in fase di approvazione i decreti ministeriali che definiscono i criteri ambientali minimi per le 11 categorie merceologiche indicate dal Piano

    www.dsa.minambiente.it/gpp

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    i Criteri Ambientali Minimi nazionali (lug 2013)

    � DM 12 ottobre 2009: criteri ambientali minimi" per:� Carta in risme (carta in fibra vergine e carta in fibra riciclata) – aggiornato con Decreto 4

    aprile 2013 � Ammendanti (servizi urbani e al territorio)

    � DM 22 febbraio 2011 "criteri ambientali minimi" per:� Prodotti tessili� Arredi per ufficio� Apparati per l'illuminazione pubblica� IT (computer, stampanti, apparecchi multifunzione, fotocopiatrici)

    � DM 25 luglio 2011: "criteri ambientali minimi" per:� Ristorazione collettiva e derrate alimentari� Serramenti esterni

    � DM 07 marzo 2012: “criteri Ambientali Minimi” per:� Affidamento di servizi energetici per gli edifici — servizio di illuminazione e forza motrice —

    servizio di riscaldamento/raffrescamento

    � DM 8 maggio 2012: “criteri Ambientali Minimi" per:� Acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada

    � DM 24 maggio 2012 “criteri Ambientali Minimi" per:� Affidamento del Servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene

    � In via di definizione:

    � Costruzione e manutenzione delle strade� Gestione dei rifiuti urbani � Consumabili da stampa (cartucce toner)

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    Il contesto normativo provinciale

    � La Legge Provinciale n. 5 del 1998 impone che almeno metà della carta acquistata dagli Enti Pubblici trentini e dalle società a prevalente capitale pubblico sia carta riciclata

    � La Legge Provinciale n. 10 del 2004 ha introdotto nella precedente legge un comma che impone agli stessi soggetti di acquistare prodotti in materiale riciclato per almeno il 30% del loro fabbisogno

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    Il contesto normativo provinciale

    � La Delibera di Giunta Provinciale n. 885/2010 fissa per le strutture della Provincia autonoma di Trento obblighi in materia di acquisto verde

    � Aggiornata con Delibera di Giunta Provinciale n. 41/2012

    � Vedi la relativa presentazione sul sito web:

    www.appa.provincia.tn.it

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    Acquisti pubblici verdi

    La partenza: analisi iniziale

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    L’analisi iniziale - obiettivi

    Il primo passo è un’analisi iniziale delle esigenze d’acquisto dell’Ente.

    In essa, vanno coinvolti tutti i Centri d’Acquisto dell’Ente, a formare un gruppo di lavoro interno coordinato da soggetti istituzionali (Segretario Comunale, Assessore all’Ambiente, ecc.).

    Vanno innanzitutto identificati gli eventuali acquisti che giàsono effettuati dall’Ente sulla base di criteri di preferibilità ambientale.

    Dopodiché, gli altri due obiettivi dell’analisi riguardano gli acquisti non ancora verdi:

    � identificare la rilevanza economica e ambientale dell’acquisto verde

    � identificare la fattibilità della conversione all’acquisto verde

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    L’analisi iniziale – rilevanza e fattibilità

    Valutazione di rilevanza

    Valutazione di fattibilità

    Si valuta che impatto avrebbe l’acquisto verde di quel prodotto in relazione ai volumi e ai valori acquistati e all’impatto del suo ciclo di vita sull’ambiente

    1. Quanto ne devo acquistare?

    2. Quanto valuto di spendere?

    3. Che impatti ha sull’ambiente il prodotto/servizio nelle varie fasi del suo ciclo di vita? http://www.compraverde.it/documenti/gerarchiaimpatti.zip

    Si valutano la fattibilità e le criticità tecniche, organizzative e tempistiche di realizzazione dell’acquisto verde

    1. Esistono già criteri ambientali codificati?

    2. Ci sono fornitori sul mercato?

    3. Che tempistica avrebbero i bandi?

    4. Che implicazioni organizzative ci sarebbero?

    5. Ci sono obblighi di legge da rispettare?

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    L’analisi iniziale – la selezione

    Dopo l’analisi, l’Ente dovrà effettuare una prima selezione , decidendo di quali acquisti tentare la conversione in verde.

    La scelta ricadrà sulle categorie merceologiche:

    � con maggiore rilevanza economico-ambientale

    � con maggiore fattibilità

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    Acquisti pubbliciverdi

    Come acquistare verde: le specifiche tecniche ambientali

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    Le specifiche tecniche

    � Specifiche tecniche ambientali di minima : caratteristiche che il prodotto o servizio deve possedere per poter essere acquistato.

    � Specifiche tecniche ambientali di preferibilità (o c riteri di preferibilitàambientale) : caratteristiche in presenza delle quali il prodotto o servizioviene preferito a prodotti o servizi concorrenti che ne siano sprovvisti.

    Esempiprodotto > si può richiedere che:

    � sia fatto di materiale riciclato in una determinata percentuale� non contenga determinate sostanze pericolose� abbia elevati standard prestazionali dal punto di vista ambientale

    servizio > si può richiedere che preveda: � l’uso di prodotti a basso impatto ambientale� la minimizzazione della produzione di rifiuti

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    Fonti delle specifiche tecniche

    � i Decreti Ministeriali che fissano i criteri ambientali minimi per le categorie merceologiche indicate dal Piano d’Azione Nazionale GPP (www.dsa.minambiente.it/gpp);

    � la Delibera di Giunta Provinciale n °°°° 41/2012, che fissa le specifiche tecniche ambientali per determinate categorie merceologiche

    � le eco-etichette assegnate da parte terza indipendente (esempio principale: il marchio Ecolabel)

    � per le altre categorie merceologiche, il riferimento non istituzionale possono essere i Criteri Ecologici della Sezione Operativa del Manuale GPP prodotto dal “GPPNet – Rete nazionale degli Acquisti Pubblici Verdi”(scaricabile in formato .pdf dal sito www.compraverde.it)

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    Caratteristiche del marchio

    1. Basato su LCA . Viene assegnato valutando l’impatto ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto/servizio

    2. Verificato da terza parte . Viene assegnato solo dopo parere positivo di un ente terzo indipendente e pubblico, ovvero l’Organismo Competente nazionale per l’Ecolabel

    3. Selettivo . Viene assegnato solo a prodotti che rispettano criteri ambientali fissati in maniera scientifica dal Comitato europeo per l’Ecolabel(partecipato da associazioni industriali, commerciali, ambientaliste, sindacali e dei consumatori), revisionati al massimo ogni 5 anni

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    I gruppi di prodotto etichettabili (lug 2013)

    1. Detergenti multiuso e per sanitari2. Detersivi per bucato3. Detersivi per lavastoviglie4. Detersivi per piatti5. Saponi, shampoo, balsami per capelli6. Detersivi per lavastoviglie automatiche

    industriali o professionali7. Detersivi per bucato per uso professionale

    8. Calzature9. Prodotti tessili

    10. Vernicianti per interni11. Vernicianti per esterni

    13. Coperture dure per pavimenti14. Coperture in legno per pavimenti15. Coperture tessili per pavimenti16. Mobili in legno17. Materassi

    18. Ammendanti19. Substrati di coltivazione

    20. Lampade elettriche21. Pompe di calore

    22. Personal computer 23. Computer portatili24. Televisori

    25. Lubrificanti

    26. Carta per copia e carta grafica27. Tessuto carta28. Carta da giornale29. Carta stampata

    In rosso: rilasciate licenze italiane

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    Le eco-etichette: usarle correttamente!

    � Gli Enti Pubblici non possono imporre, nei loro bandi, il possesso di una determinata eco-etichetta, ma solo il rispetto delle specifiche tecniche da essa previste (parere n. 36 dell’11 marzo 2009 dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici)

    � Esempio : se l’Ente Pubblico vuole un prodotto tessile che non impieghi formaldeide nella clorazione, non può chiedere ai concorrenti di possedere l’eco-etichetta che lo certifica, ma solo di rispettare il requisito ed eventualmente di dimostrare di rispettarlo (mediante documento di laboratorio accreditato o presentazione di documentazione tecnica)

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    Acquisti pubbliciverdi

    Come acquistare verde: le modalità operative

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    Le fasi

    1. definizione dell’oggetto della fornitura;

    2. definizione delle specifiche tecniche di minima della fornitura;

    3. fissazione dei criteri di selezione dei candidati che l’ente considera idonei ad eseguire la fornitura;

    4. fase di valutazione delle offerte e aggiudicazione della fornitura;

    5. definizione delle clausole contrattuali relative al modo di

    esecuzione della fornitura.

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    1. L’oggetto dell’acquisto

    Esempiprodotto > si può fare un appalto per l’acquisto

    di vetture elettricheservizio > si può fare un appalto per un

    servizio di pulizia a basso impatto ambientale

    ConsiglioSiate certi della reale presenza di

    fornitori sul mercato , altrimenti un appalto verde sin dall’oggetto rischia seriamente di andare deserto.

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    2. Le specifiche tecniche di minima

    Esempiprodotto > si può richiedere che:

    � sia fatto di materiale riciclato in una determinata percentuale

    � non contenga determinate sostanze pericolose

    � abbia elevati standard prestazionali dal punto di vista ambientale

    servizio > si può richiedere che preveda: � l’uso di prodotti a basso impatto ambientale� la minimizzazione della produzione di rifiuti

    ConsiglioPer non rischiare che il bando vada deserto, evitare

    specifiche di minima troppo stringenti e riservarle per la fase di aggiudicazione a scopo premiante.

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    3. La selezione dei fornitori

    Si possono stabilire criteri di esclusione e criteri relativi alla capacità tecnica in campo ambientale dei candidati.

    Esempiesclusione > si può escludere chi in passato abbia violato

    la legislazione ambientale commettendo un reato che incide sulla moralità professionale (violazioni deliberate e/o ripetute)

    capacità tecnica (solo per le forniture di servizi o lavori) > si può richiedere ai candidati di dimostrare, ad esempio, una corretta gestione dei rifiuti oppure un uso sostenibile delle fonti energetiche o ancora l’adozione di misure per il risparmio idrico� appalti maggiormente interessati > gestione dei rifiuti,

    costruzioni, ristrutturazione o manutenzione edifici, trasporti

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    L’uso delle certificazioni ambientali

    Esistono regolamenti internazionali (ISO 14001) e comunitari (EMAS) che certificano il possesso di un Sistema di Gestione Ambientale.

    E’ possibile rifarsi ad essi, nel bando d’appalto di lavori servizi (non di forniture! ), precisando che tali certificazioni saranno considerate come prova della capacità tecnica in campo ambientale.

    Attenzione!

    Per non violare le norme della concorrenza (art. 44 Codice Contratti Pubblici 2006), non si può imporre il possesso della certificazione EMAS o 14001 come requisito obbligatorio per partecipare alla gara, ma si può richiedere che l’organizzazione sia dotata di un Sistema di Gestione Ambientale conforme ad una delle due norme.

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    4. L’aggiudicazione della fornitura

    Per determinare l’aggiudicazione dell’appalto, è possibile, per legge, scegliere, anziché il “prezzo più basso”, l’ “offerta economicamente piùvantaggiosa” , che può essere giudicata tale sulla base, fra gli altri, anche dispecifiche tecniche ambientali.

    Le specifiche tecniche ambientali in fase di aggiudicazione possono essere inserite con l’assegnazione di un punteggio specifico

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    Esempio di punteggi

    Acquisto di arredi interni da 300.000 €

    Dei 55 punti messi a disposizione dei concorrenti, 4 sono assegnati in base al possesso di requisiti ambientali , in questo modo:

    � specifiche tecniche ambientali dei prodotti p. 4� certificazione Ecolabel o equivalente (per ogni categoria d’arredo)

    p. 0,5� legno certificato PEFC o FSC o equivalente p. 1� imballaggi in materiale riciclato/riciclabile p. 0,5

    � 1 punto su 55 = 2,22% del prezzo � 4 punti = 8,88% del prezzo , che, su un acquisto da 300.000 €,

    equivale a 26.640 €

    Quindi, se un’impresa ha tutte le caratteristiche richieste sul piano ambientale si aggiudica 4 punti e può arrivare a chiedere fino a 26.640 € in più rispetto all’impresa che offre lo stesso servizio o prodotto senza avere i requisiti ambientali.

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    5. L’esecuzione della fornitura

    Le clausole di esecuzione di un appalto servono a precisare le modalità di svolgimento del servizio .

    Esempiprodotto > si può richiedere che il fornitore ritiri e

    provveda al riciclo/riuso di qualsiasi imballaggio che accompagni il prodotto

    servizio > si può richiedere che il fornitore esegua in materia ambientale la formazione del personale incaricato

    ConsiglioAccertarsi sempre che le clausole che si

    intende inserire possano effettivamente essere soddisfatte dal mercato, onde evitare che l’appalto vada deserto.

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    dopo gli acquisti: il monitoraggio e le verifiche

    � il monitoraggio è essenziale per comprendere l’incidenza degli acquisti verdi sul totale delle forniture dell’ente e valutare la rispondenza agli obiettivi d’acquisto verde

    � è richiesto sia dal Piano d’Azione Nazionale GPP (a Regioni, Province e Comuni superiori a 15mila abitanti) che dalla D.G.P. 885/2010 (alle strutture PAT)

    � le verifiche vanno condotte dal centro d’acquisto o per conto di esso in relazione alla effettiva rispondenza dei prodotti, servizi e opere forniti alle specifiche tecniche ambientali: � prodotti: prove di laboratorio� servizi: audit sull’esecuzione

    � essenziale per la credibilità del sistema GPP

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    Il ruolo del Settore Informazione dell’APPA

    Il Settore Informazione dell’APPA ha il compito istituzionale di fornire informazioni in materia di acquisti pubblici verdi agli Enti Pubbli ci interessati .

    Tale compito viene svolto mediante:

    � pubblicazioni cartacee: � la guida “Acquisti Pubblici Verdi in Trentino” (con ampia biblio-sitografia)� gli atti del convegno “Acquisti Pubblici Verdi in Trentino”

    � sito web dell’APPA : www.appa.provincia.tn.it/sviluppo_sostenibile/acquisti_pubblici_verdi

    � incontri informativi , da richiedere al:

    Settore Informazione e Monitoraggi dell’APPA: piazza Vittoria, 5 – TRENTO

    tel. 0461-497738 - e-mail: [email protected]