aa.vv. - albert einstein

7/24/2019 AA.vv. - Albert Einstein

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ALBERT EINSTEINUna vita da genio

Biograf ie



013 Focus

N 9788896034071

sto testo è diventato un ebook nell’aprile 2013



ALBERT EINSTEIN

a vita del genio che ha cambiato il nostro modo di vedere il tempo, lo spazio e l’universo. E

diventato il simbolo dell’intelligenza umana.

nave stava ancora attraccando a New York, nel pomeriggio del 2 aprile 1921, quando un’or

porter, fotografi e cineoperatori si precipitò a bordo. La loro preda, Albert Einstein, li attende

di sul ponte. Era alla sua prima visita negli Stati Uniti: indossava un cappotto di lana scurppello di feltro che solo in parte nascondeva la folta e scompigliata chioma ormai tenden

gio. In una mano teneva una pipa di radica, mentre con l’altra stringeva a sé una custod

olino. “Sembra un artista” riferì all’indomani il New York Times. “ma sotto i capelli arruffa

a mente scientifica le cui deduzioni hanno sbalordito i migliori cervelli d’europa”.

sì l’America dava il suo benvenuto allo scienziato che per sempre aveva cambiato il nostro

concepire lo spazio, il tempo e l’universo. E che da un paio d’anni – cioè da quando i

polavoro, la teoria della relatività generale (che ampliava la teoria della gravitazione univers

ac Newton), era stato dimostrato dalle osservazioni astronomiche di due team indipende

ercatori britannici nel 1919 – era salito alla ribalta dai circoli accademici alla sternazionale. All’epoca Einstein era un quarantenne affascinante, dai modi cortesi e inform

la voce pacata che spesso e buffamente lasciava campo a una risata roboante. Il suo futuro

merica, ma il suo passato era ben radicato in Europa: in Germania, in Svizzera… e in Italia.

AUTISTICO?

to il 14 marzo 1879 a Ulm, in Germania, da una famiglia della media borghesia ebraica, A

nstein era ancora in fasce quando, nel 1880, i genitori si trasferirono a Monaco di Baviera, ddre Hermann aveva aperto con il fratello Jakob un’azienda di ingegneria elettrica e idra

lla sua prima infanzia Albert ebbe problemi di apprendimento e preoccupò seriamente i p

miliari, i quali temevano che fosse ritardato: imparò infatti a parlare solo intorno ai tre anni

univa ai coetanei ma preferiva giocare da solo. Pur essendo di norma assai tranquillo, ca

volta in preda a eccessi di collera. Alcuni ricercatori hanno recentemente ipotizzato che il pi

ffrisse di una leggera forma di autismo o di una patologia simile chiamata sindrome di Aspe

questa diagnosi effettuata a distanza è quanto meno discutibile. Peraltro dopo queste diff

ziali il bambino crebbe normalmente, insieme alla sorella minore Maja, in un ambiente dom

eno e ricco di stimoli culturali.l 1886 Albert cominciò a frequentare la scuola elementare pubblica a Monaco, e due anni più

iscrisse al Luitpold Gymnasium della città bavarese. Diversamente da una tenace leggenda c

ppresenta come un pessimo studente, il suo rendimento scolastico fu sempre buono, anche se è

e il giovane Einstein si sentiva a disagio con l’autoritarismo imperante nelle scuole ted

l’epoca, e che certe sue irriverenze irritavano qualche professore.

FASE MISTICA.

l tempo libero, Albert coltivava le sue grandi passioni: il violino e l’algebra, nonché la lett



ri di filosofia, tra cui la Critica della ragion pura di Immanuel Kant. E dal 1890 attravers

ca un anno una fase di intensa religiosità, durante la quale osservò con fervore i precetti eb

utava per esempio la carne di maiale e si dilettava a comporre inni in lode a Dio. Al contra

el che si sente talvolta dire, però, egli non aderì mai a una scelta alimentare vegetariana, anc

vecchiaia ebbe ad affermare: “Ho sempre mangiato la carne con un pizzico di cattiva coscie

ogni caso l’idillio mistico si interruppe quando il ragazzo prese ad approfondire i suoi int

entifici; in seguito, Einstein si allontanò definitivamente da ogni forma di religione rivelata.

l giugno 1894, Hermann e Jakob Einstein si trasferirono in Italia insieme alle rispettive fam

pprima a Milano, poi a Pavia, dove aprirono un nuovo stabilimento con un ingegnere italla città pavese, gli Einstein andarono ad abitare in un’antica dimora appartenuta al poeta

scolo. Albert, invece, era rimasto a Monaco per terminare la scuola superiore. Tut

ntendosi solo, inquieto e terrorizzato dalla vicina prospettiva del servizio di leva, nella prim

1895 abbandonò il Luitpold senza aver ancora conseguito il diploma e raggiunse i famil

via. Qui chiese al padre di espletare le pratiche per liberarlo dalla cittadinanza tedesca in f

quella svizzera, onde risparmiarsi l’angoscia di indossare una divisa militare. I successivi

liani furono tra i più felici e corroboranti della sua vita. Li trascorse lavorando per Herm

kob, studiando e viaggiando alla scoperta dell’Italia Settentrionale. Tra l’altro il soggiornò

vale gli consentì di imparare a parlare un discreto italiano.

BOCCIATO!

ll’ottobre del 1895 il sedicenne Einstein tentò l’esame di ammissione al Politecnico di Zurig

bocciato: nonostante le ottime valutazioni in matematica, fisica e chimica, fallì la prova di cu

nerale (storia, lingua e letteratura tedesca). Poté però immatricolarsi al Politecnico nell’au

1896, grazie al diploma di maturità ottenuto nel frattempo presso la scuola svizzera di Aarau

guenti 4 anni all’istituto zurighese Albert frequentò le lezioni con scarsa assiduità, privilegiandio individuale. Fin da subito, d’altronde, aveva riconosciuto come propria vocazione la

rica, che era abbastanza trascurata negli insegnamenti del Politecnico.

tre a concedersi qualche serata a un concerto o a teatro, a Zurigo Einstein trascorreva il t

ero leggendo testi di filosofia, suonando il violino, andando a vela sul lago e conversando co

ici in qualche caffè. A poco a poco, la sua personalità acquisì contorni sempre più defini

obustirono, anzitutto, l’anti-conformismo e l’antiautoritarismo che aveva dimostrato già

ma adolescenza; in aggiunta, il bambino che giocava da solo era diventato ormai un giovane

e sapeva cavarsela brillantemente in compagnia, un interlocutore dal buonumore trascinante e

tuta svelta e affilata.

U NA FIGLIA MISTERIOSA

quegli anni Einstein strinse una intensa relazione d’amore con l’unica donna del suo corso: M

arič, una ragazza serba che aveva lasciato il proprio Paese per insofferenza nei confron

gime austro-ungarico. Dopo la laurea, nel luglio del 1900, sbarcò il lunario con incarichi scol

ovvisori fino a quando, nel giugno 1902 – qualche tempo dopo essere diventato cittadino elvet

assunto all’Ufficio brevetti di Berna. Tra l’altro, all’inizio di quello stesso anno aveva avu

leva una figlia fuori dal matrimonio, chiamata Lieserl, il cui destino è a tutt’oggi ignoto:



rò ancora piccola, o forse fu data in adozione, ma di fatto ogni sua traccia sembra scomp

osatisi a Berna il 6 gennaio 1903, Einstein e la Marič avrebbero avuto altri due figli: Hans A

nuto alla luce nel 1904 e in seguito diventato professore di ingegneria idraulica a Berkel

lifornia, e lo sfortunato Eduard, nato nel 1910 e deceduto nel 1965 in un ospedale psichia

tima di una grave schizofrenia.

L’A NNUS MIRABILIS.

a il 1901 e il 1904 Albert aveva mandato alle stampe alcune interessanti memorie di fisicme da lui firmate. Fu nel 1905, tuttavia, che il suo genio si rivelò con una fragorosa esplosio

atività. In quel mirabile anno – battezzato appunto dai posteri Annus mirabilis – egli pub

la rivista tedesca Annalen der Physik quattro fondamentali articoli in cui erano intro

rettante novità concettuali, audaci e straordinarie, che avrebbero costituito le basi per lo svil

gran parte della fisica del Novecento: l’idea della luce come insieme di minuscole partice

oni, e la conseguente spiegazione dell’importante effetto fotoelettrico (cioè l’emission

ttricità da parte di un metallo colpito da luce); la decisiva dimostrazione teorica dell’esis

gli -atomi; la teoria della relatività ristretta, nella quale spazio e tempo risulta

stricabilmente legati; la relazione tra massa ed energia di un corpo, sintetizzata nella celebe

mula E=mc2 (dove “c” indica la velocità della luce nel vuoto). Davvero niente male p

ntiseienne semisconosciuto che passava 8 ore in ufficio e che, senza alcun contatto con i ci

versitari, praticava la fisica come fosse uno svago.

I SOLDI DEL NOBEL… ALLA MOGLIE

cuni anni dopo l’uscita dei suddetti articoli, finalmente la carriera accademica di Einstein pr

lo. Congedatosi dall’Ufficio brevetti, dal 1909 Albert insegnò fisica teorica a Zurigo (univeaga, ancora Zurigo (Politecnico) e nel 1914 salì in cattedra a Berlino. Dove, nel nove

l’anno successivo, completò la faticosa elaborazione della relatività generale, ossia della t

la gravità validata sperimentalmente per la prima volta nel 1919 e oggi posta a fondam

l’astronomia e della cosmologia contemporanee. Acquisita fama planetaria grazie a q

polavoro, tra il 1921 e il 1925 Albert compì innumerevoli viaggi per l’intero globo

compagnarlo, però, non c’era Mileva Marič, dalla quale si era separato nel 1914, bensì la c

sa Löwenthal, da lui sposata il 2 giugno 1919 e con la quale avrebbe vissuto fino alla morte

venuta nel dicembre 1936. A Mileva, Einstein lasciò i circa 33 mila dollari del premio Nob

21 per la fisica, conferitogli “per i suoi contributi alla fisica teorica e specialmente per la scola legge dell’effetto fotoelettrico”.

R AZZA: UMANA

annato in tutto il mondo, ben presto Einstein cominciò però ad avere problemi in Germ

bendo fin dal 1920 varie manifestazioni di antisemitismo. Oltretutto gli ultranazionalisti ted

ndannavano con odio le sue posizioni in ambito sociale e politico: il disprezzo per il militar

ussiano, lo spirito libertario, il sostegno alla causa pacifista. Fu così che nel 1933, dopo che salito al potere in Germania, Albert si stabilì a Princeton, nel New Jersey, con un incari



cente presso il prestigioso Institute for advanced study. Per quanto suggestivo, è privo di risc

pisodio – spesso citato – secondo il quale, al definitivo approdo negli Usa, Einstein comp

odulo in cui alla voce “razza” rispose “umana”. Fonti alla mano, egli scrisse più prosaicam

breo” sotto la stessa voce nella lista dei passeggeri presenti sulla nave che, nella primaver

21, lo aveva portato per la prima volta in terra nordamericana.

VELA, VIOLINO E BENEFICENZA

bert si ambientò subito bene a Princeton, dove intrecciò nuove amicizie (ed ebbe numerosi incn personalità di primo piano) e condusse la vita tranquilla che amava. Spesso lo si vedeva a

barca a vela sul lago della città, o esibirsi al violino in concerti benefici: tra l’altro suona

niera eccellente per essere un dilettante, prediligendo Bach, Mozart e Schubert.

volte faceva qualche puntata a New York, naturalmente scarrozzato da altri, dal momento ch

n possedeva un’automobile, né aveva mai imparato a guidare. Come al solito, però, era la sc

ominare i suoi pensieri. Tanto che un giorno, nel bel mezzo del discorso di un alto funzionario

enne ricevimento in suo onore, Einstein tirò fuori una penna e si mise a scarabocchiare equa

retro del programma, in uno stato di totale estraniamento. Finita l’orazione, tutti scattaro

di e applaudirono girandosi verso il festeggiato. A quel punto, la sua segretaria Helen Duk

ssurrò all’orecchio che doveva alzarsi: lo fece, ma cominciò anch’egli a battere le mani f

len non lo avvertì che l’acclamazione era rivolta proprio a lui! Fino alla fine dei suoi gior

etti, Albert Einstein continuò a essere molto attivo nel campo della fisica teorica. Rimase se

tico nei confronti della meccanica quantistica, la disciplina – nata all’inizio del Novecento (

i stesso contribuì a fondare con il suo articolo sull’effetto fotoelettrico premiato con il Nob

e tuttora fornisce la descrizione più accurata dei fenomeni fisici su scala atomica e subato

l 1922 sino alla fine dei suoi giorni, infatti, egli perseguì un progetto molto ambizioso: cos

a teoria ancora più generale della sua relatività, che riuscisse possibilmente a spiegare il pl’esistenza delle cariche elettriche e magari che risolvesse i problemi di fondo lasciati a

la meccanica quantistica. Ma non riuscì mai nell’impresa, anche se in un certo senso aprì la s

o sviluppo della fisica negli anni a venire.

ACCUSE DI COMPLOTTISMO

1° ottobre 1940 Einstein divenne cittadino statunitense. L’anno precedente aveva scritto una l

’allora presidente Usa, Franklin Delano Roosevelt, per informarlo del pericolo che la Germ

leriana potesse costruire una bomba atomica e per sollecitare, quindi, il suo appoggio politanziario alla realizzazione di un analogo ordigno americano a scopo preventivo. Firmata

osto 1939, la missiva pervenne a Roosevelt il successivo 3 ottobre: la Seconda guerra mon

scoppiata da un mese.

seguito, Albert non ebbe alcun ruolo nel Progetto Manhattan per la costruzione della b

mica, ma la sua coscienza pacifista era stata turbata dalla minaccia nazista. Nel 1943 div

nsulente dell’Ufficio approvvigionamento della marina americana, sezione esplosivi e munizi

1944 riscrisse a mano l’articolo del 1905 sulla relatività ristretta, che fu venduto all’asta p

lioni di dollari come contributo allo sforzo bellico. Nel primo decennio dopo la guerra, Ein

ntinuò a far sentire la propria voce su vari temi politici. In una lettera aperta alle Nazioni U



ata ottobre 1946, caldeggiò la formazione di un governo mondiale, mentre nel 1952 si vide o

presidenza di Israele, che rifiutò. L’anno successivo si schierò contro il cosiddetto maccart

sia la persecutoria campagna anticomunista promossa all’epoca, negli Usa, dal senatore J

cCarthy. Inevitabilmente, lui stesso fu sospettato di comunismo. In realtà, pur favorev

’economia di stampo socialista, Albert era uno strenuo difensore delle libertà individuali e

tuzioni democratiche, e aborriva la tirannia del sistema sovietico. Tant’è che non accettò

merosi inviti a visitare l’Urss.

11 aprile 1955 Einstein sottoscrisse un manifesto pacifista redatto dal matematico e fil

tannico Bertrand Russell, nel quale si invitavano tutte le nazioni a rinunciare alle armi nucleaello il suo ultimo atto pubblico. Morì infatti all’ospedale di Princeton esattamente una setti

po, settantaseienne, in conseguenza della rottura di un aneurisma dell’aorta addominale

petto delle sue volontà, il corpo fu cremato e le ceneri disperse in un luogo tenuto segreto.

nonimo di genio. Di lui si continua a parlare con passione ancora oggi. Tanto che, a testimon

la sua intramontabile popolarità, nel dicembre del 1999 Einstein è stato incoronato “person

X secolo” dal settimanale Time, che ha voluto così onorare “il professore gentile e distratto

lto è stato reso un simbolo e il nome un sinonimo di genio”. Fabio T

ć ć



Per saperne di più

LIBRI

ert Einstein, Come io vedo il mondo. Il grande scienziato spiega la teoria della relatività

wton Compton editore (2010)

ert Einstein, Pensieri di un uomo curioso.

ndadori editore (1999)

ter Isaacson, Einstein. Ebook in formato Kindle. Una biografia dell’uomo Einstein.

ndadori editore.

ert Einstein: Pensieri, idee, opinioni. Il grande scienziato parla del suo mondo, di politica, di filosofia.

wton Compton editore (20109



SITI WEB

rchivio con più di 81mila documenti, tra scritti, corrispondenze, filmati, su Albert Einstein.

://www.alberteinstein.info /

zioni e aforismi di Einstein

://aforismi.meglio.it/aforismi-di.htm?n=Albert+Einstein

, citazioni, e links nel sito ufficiale di Einstein.

://einstein.biz /

sito dove si vendono oggetti di ogni tipo, tutti dedicati al grande scienziato.

://einstein.shop.musictoday.com /

magini di Albert Einstein dell’archivio Corbis

://www.corbisimages.com/Search#q=albert+einstein»

raccolta di scritti e di corrispondenze.

://www.einstein.caltech.edu /

http://www.einstein.caltech.edu/

http://www.corbisimages.com/Search#q=albert+einstein

http://einstein.shop.musictoday.com/

http://einstein.biz/

http://aforismi.meglio.it/aforismi-di.htm?n=Albert+Einstein

http://www.alberteinstein.info/



VIDEO

stein, la teoria della relatività e la sua dimostrazione

://www.youtube.com/watch?v=_mCtgwtMkTA

http://www.youtube.com/watch?v=_mCtgwtMkTA



o Angela spiega la teoria della relatività.

://www.youtube.com/watch?v=JWnYmN0lypw

http://www.youtube.com/watch?v=JWnYmN0lypw



mato di un breve discorso di Einstein sull’ebraismo

://www.youtube.com/watch?v=l-1Z2wi2uSA

mati e discorsi di Einstein (in tedesco)

://www.youtube.com/watch?v=Ptco_8IRnmY

http://www.youtube.com/watch?v=Ptco_8IRnmY

http://www.youtube.com/watch?v=l-1Z2wi2uSA



NSERTO FOTOGRAFICO

tein fotografato dalla sua amante: Margarita Komenkova, una spia russa.



eme a Elsa Lowental, la seconda moglie, cugina della prima.



crivania di Einstein a Princeton: non era molto ordinato.



telescopio usato nel 1919 in Brasile per testare le sue teorie.



ert Einstein mentre scrive una formula della relatività generale

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