a. vitone diagnosi preventiva delle patologie strutturali ... · ‘oggettivo’ all’ ingegneria...

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1 CONSULTING STUDIO VITONE & ASSOCIATI A. Vitone Diagnosi preventiva delle patologie strutturali. Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli 1. PREMESSE 1a. PREMESSE Venerdì 6 maggio 2011 A. Vitone Diagnosi preventiva delle patologie strutturali. Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

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1 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

1a. PREMESSE

Venerdì 6 maggio 2011

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

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2 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

illustrare al completo

‘saltare’ nelle presentazioni sintetiche

illustrare solo la parte di slide contrassegnata

LEGENDA

Passare alle slides successive per completare l’argomento vedi ….

?Da verificare

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3 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

…premesse di merito…

…da.. EC8-3UNI-EN 1998-3 AGOSTO 2005

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4 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

EC8-3UNI-EN 1998-3 AGOSTO 2005

LA IMPORTANZA DELLE VALUTAZIONI ‘QUALITATIVE’PER LA IDENTIFICAZIONE E LA ELIMINAZIONE DEI DIFETTI STRUTTURALI PIU’ GRAVI

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5 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

EC8-3UNI-EN 1998-3 AGOSTO 2005

Solo per ingegneri esperti………….

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6 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

EC8-3UNI-EN 1998-3 AGOSTO 2005

Verifica preliminare in ambiente gravitazionale

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7 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

…premesse di metodo…

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8 CONSULTING

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Temi essenzialidi una normativa

mirata alla prevenzione

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9 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Temi essenzialidi una normativa

mirata alla prevenzione

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10 CONSULTING

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Temi essenzialidi una normativa

mirata alla prevenzione

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11 CONSULTING

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

3 L’ambito di applicazione deve essere coerente con gli obiettivi della norma

una sezione della norma,e precisamente quella che disciplina la

valutazione della sicurezzadovrebbe essere dedicata anche a

costruzioni esistenti danneggiate o crollate,

proprio al fine di fornire uno strumento‘oggettivo’ all’ Ingegneria Forense

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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12 CONSULTING

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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13 CONSULTING

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

in primo luogo:

definire cosa debba intendersi per crollo

3 l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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14 CONSULTING

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

Un crollo è un fenomeno che rappresenta il caso limite

del campo degli eventi di danno che una costruzione può subire.

In termini energetici si può parlare di crollo quando un’opera, o parte di essa,perde quasi del tutto l’energia potenziale di

posizione gravitazionale.

3 l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

Casi di collassi locali cui segue unasproporzionata perdita

dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

3 l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

L’edificio crollato a Foggia, in viale Giotto, il 27 novembre del 1999

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

Un obiettivo prestazionale:

dotare gli edifici di sufficiente robustness

per limitare la perdita di energia potenziale di

posizione soprattutto in corrispondenza degli

elementi strutturali che portano masse umane.

La quota del torrino del vano scala dopo il crollo

La quota del torrino

del vano scala prima del crollo

Epperduta

L’edificio crollato a Foggia, in viale Giotto, il 27 novembre del 1999

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

Un obiettivo prestazionale:

dotare gli edifici di sufficiente robustness

per limitare la perdita di energia potenziale di

posizione soprattutto in corrispondenza degli

elementi strutturali che portano masse umane.

La quota del torrino del vano scala dopo il crollo

La quota del torrino

del vano scala prima del crollo

Epperduta

3

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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17 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

c/c V&A 204 – VIAGIOTTO.FG – 11/11/1999

STUDIO VITONE & ASSOCIATI

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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18 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3 c/c V&A 383 FOGGIA VIA FRASCHE – 20/11/2004c/c V&A 383 FOGGIA VIA FRASCHE –20/11/2004

STUDIO VITONE & ASSOCIATI

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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STUDIOVITONE & ASSOCIATI

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3c/c V&A 302 – SANGIULIANO – 1 31/10/2002

STUDIO VITONE & ASSOCIATI

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

c/c V&A 302 – SANGIULIANO – 1 31/10/2002

STUDIO VITONE & ASSOCIATISTUDIO VITONE & ASSOCIATI

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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20 CONSULTING

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A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

c/c V&A 302 – SANGIULIANO – 1 31/10/2002

STUDIO VITONE & ASSOCIATI

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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21 CONSULTING

STUDIOVITONE & ASSOCIATI

A. VitoneDiagnosi preventiva delle patologie strutturali.

Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

Un primo aspetto controverso:

distinguere le responsabilità

1. …….dell’innesco del fenomeno di danno(insufficiente resistenza locale di un elemento

strutturale)

2.……..della rapidità e dell’entità della propagazione del danno

(insufficienti duttilità e robustness)

Cause ‘prime’ dei crolli:l’innesco locale del fenomeno

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecnicheIl quesito:

quali sono state le cause del crollo ?deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:1 -Qual è stata la causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la causa delle modalità disastrose del crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

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1. PREMESSE

La questione ha notevole rilevanza anche con riguardo alla

individuazione delle responsabilità.Infatti mentre la

•responsabilità del collasso localeè spesso inequivocabilmente identificabile in

•errori di progetto e/o di esecuzionenon altrettanto si può dire a proposito della individuazione del

•responsabile della mancanza di robustnessdi un edificio, tenuto conto delle carenze normative.

Tuttavia anche nel primo caso, quando ad esempio il danno locale è riconducibile indirettamente ad

•interventi dell’uomo,oppure a

•mancata vigilanza e curala identificazione della responsabilità può risultare controversa, in

mancanza di norme che disciplinino in modo chiaro la prevenzione.

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3

Vedi slide successiva

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT

, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT

, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT

, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT

, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO3

AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO3

AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO3

AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO3

AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

•azioni ambientali, non dipendenti dall’uomo;•errori di progetto e/o di esecuzione;•interventi dell’uomo;•degrado (corrosione delle armature) :mancata vigilanza e cura;•azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni);•situazioni di funzionamento ed uso anomalo;•cedimenti di fondazione.

l’ ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3Un primo aspetto

controverso:distinguere le responsabilità

1. …….dell’ innesco del fenomeno di danno(insufficiente resistenza locale di un elemento

strutturale)

2. ……. .della rapidità e dell’ entità della propagazione del danno

(insufficienti duttilità e robustness)

Cause ‘prime’ dei crolli:l’ innesco locale del fenomeno

Un primo aspetto controverso:

distinguere le responsabilità

1. …….dell’ innesco del fenomeno di danno(insufficiente resistenza locale di un elemento

strutturale)

2. ……. .della rapidità e dell’ entità della propagazione del danno

(insufficienti duttilità e robustness)

Cause ‘prime’ dei crolli:l’ innesco locale del fenomeno

Sono anche alcune delle ragioni che rendonoobbligatoria la valutazione della sicurezza

Art. 8.3, NTC, D.M. 2008

•azioni ambientali, non dipendenti dall’uomo;•errori di progetto e/o di esecuzione;•interventi dell’uomo;•degrado (corrosione delle armature) :mancata vigilanza e cura;•azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni);•situazioni di funzionamento ed uso anomalo;•cedimenti di fondazione.

l’ ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3 l’ ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3Un primo aspetto

controverso:distinguere le responsabilità

1. …….dell’ innesco del fenomeno di danno(insufficiente resistenza locale di un elemento

strutturale)

2. ……. .della rapidità e dell’ entità della propagazione del danno

(insufficienti duttilità e robustness)

Cause ‘prime’ dei crolli:l’ innesco locale del fenomeno

Un primo aspetto controverso:

distinguere le responsabilità

1. …….dell’ innesco del fenomeno di danno(insufficiente resistenza locale di un elemento

strutturale)

2. ……. .della rapidità e dell’ entità della propagazione del danno

(insufficienti duttilità e robustness)

Cause ‘prime’ dei crolli:l’ innesco locale del fenomeno

Sono anche alcune delle ragioni che rendonoobbligatoria la valutazione della sicurezza

Art. 8.3, NTC, D.M. 2008

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

Il quesito:quali sono state le cause del crollo ?

deve pertanto articolarsi in due parti:

1 -Qual è stata la

causa dell’innesco del crollo ?

2 -Qual è stata la

causa delle modalità disastrose del

crollo?

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto

3

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

OBIETTIVI,

PRESTAZIONI

12

OGGETTO

3AMBITO DI APPLICAZIONE

4ASSESSMENT, protocollo

5OBBLIGATORIETA’

6ASSESSMENT, metodi

e tecniche

azioni ambientali, non dipendenti dall’uomo;errori di progetto e/o di esecuzione;interventi dell’uomo

•azioni ambientali, non dipendenti dall’uomo;•errori di progetto e/o di esecuzione;•interventi dell’uomo;

•degrado (corrosione delle armature) :mancata vigilanza e cura;•azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni);•situazioni di funzionamento ed uso anomalo;

•cedimenti di fondazione.

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3

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Insegnamenti anche dalla analisi autoptica di crolli

1. PREMESSE

l’ambito di applicazione : anche i casi di danno avvenuto3c/c V&A 302 – SANGIULIANO – 1 31/10/2002

STUDIO VITONE & ASSOCIATI

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

c/c V&A 302 – SANGIULIANO – 1 31/10/2002

STUDIO VITONE & ASSOCIATISTUDIO VITONE & ASSOCIATI

Casi di collassi locali cui segue una sproporzionata perdita dell’energia potenziale di posizione dell’edificio

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

•azioni ambientali, non dipendenti dall’uomo;•errori di progetto e/o di esecuzione;•interventi dell’uomo;•degrado (corrosione delle armature) :mancata vigilanza e cura;•azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni);•situazioni di funzionamento ed uso anomalo;•cedimenti di fondazione.

•azioni ambientali, non dipendenti dall’uomo;•errori di progetto e/o di esecuzione;•interventi dell’uomo;•degrado (corrosione delle armature) :mancata vigilanza e cura;•azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni);•situazioni di funzionamento ed uso anomalo;•cedimenti di fondazione.

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

I crolli

1.qual è stata la causa del crollo ?2.chi ne è responsabile ?

in mancanza di chiarezza normativacome rispondere ai quesiti:

3 l’ambito di applicazione

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche

OBIETTIVI,PRESTAZIONI1

2 OGGETTO

3 AMBITO DI APPLICAZIONE

4 ASSESSMENT, protocollo

5 OBBLIGATORIETA’

6 ASSESSMENT, metodi e tecniche