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A B N°519 / XI 31 Agosto 2019 RIVISTA APERIODICA DIRETTA DA STEFANO BORSELLI d Il Covile f RISORSE CONVIVIALI E VARIA UMANIISSN2279–6924 iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Penetriamo nuovamente in epoche che non aspettano dalfilosofo né una spiegazione néuna trasformazione del mondo, ma la costruzione di rifugi contro l’inclemenza del tempo. Nicolás Gómez Dávila Ettore Maria Mazzola L A NU O V A C A T T EDR A L E D IM A X I M A T A Y A N T S A S A N PIE T ROBU R G O ( M Un es empio i mporta nte su cui r i fl e tt e r e a f on do . n questi giorni, nella periferia di San Pie- troburgo, ilmio caro amico e collega Ma- xim Atayants, del quale avevo già scritto in passato relativamentealla sua splendida Chiesa Armena di Qaraglukh nelNagorno-Karabakh, (1) sta portando a termine unaltra delle sue ope- re magistrali: una nuova Cattedrale. I Atayants, con il quale mi pregio di aver col- laborato per alcuni progetti di nuovo sviluppo urbano nella Regione di Mosca, progettando al- cuni edici residenziali e scuole, è uno dei raris- simi esempi, se non unico al mondo, di architet- to «vitruviano»; un professionista straordinario che ancora riunisce in sé il ruolo di progettista urbano, progettista architettonico, progettista di interni, progettista di arredi e restauratore, ma egli è anche uno straordinario disegnatore, pittore, scultore, incisore, vedutista, acquarelli- sta, collezionista darte, professore di storia dellarchitettura e progettazione, ecc. ecc. Il Covile, ISSN2279–6924, è una pubblicazione non periodica e non com— merciale, ai s ensi del la Legge sullEditori a n°62 del 2001. ☞Dirett ore: Stefano Borsel l i. ☞Segret eri a operat i va: Armando Ermi ni , Gabri el la Rouf. ☞Redazi one:Francesco Borselli, Riccardo DeBenedetti, Pietro De Marco, Armando Ermi ni , Mari s a FadoniStri k, Ci roLomonte, Et tor e Ma r i a Ma z z ol a , Al z ek Mish e ff, Gabr i e l l a Rouf, Ni k os A. S a n g a r o s , And r e a G. S ciffo, S tefan o Se r a n i, S t e f a n o S i lv e s t r i . ☞ © 2018 Stefano Borselli. La rivista è licenziata sotto Creative Commons Att ribuzi one. Non commerciale.Non opere derivat e 3.0 Itali a Li cen— s e.☞Ar r et r at i: www. i lcov i l e. i t . i l . covi l e@gmai l . com. Ca r at t eri u t i l i z z a t i : per l a t e s t a t a i Mor r i s Ro man d i Di et e rS t e ffmann e gli Educ a t i on di Ma nfre d Kl ei n,per i l t es t o i Fe l l Typ e s r e al izz at i da I gi no Mari ni,www. igi nomar i ni . com ☞Programmi: i mpagi nazi one Li bre Office (con Estensione Patina), trattamentoimmagini GIMP e FotoSketcher. San Pietroburgo.Vista aerea della lanterna e della cupola della nuova Cattedrale progettata da Maxim Atayants.

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Page 1: A Il Covi e B2019 · 2019. 8. 31. · la volpe e l’uva, condannano chi realizzi opere che loro non sarebbero in grado nemmeno di concepire, io considero invece queste cose un «grande

A BN°519 / XI  31 Agosto 2019

RIVISTA APERIODICADIRETTA DA

STEFANO BORSELLI dIl Covilef RISORSE CONVIVIALI

E VARIA UMANITÀ

ISSN2279–6924

iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiPenetriamo  nuovamente  in  epoche che non aspettano dal filosofo  né una  spiegazione né una  trasformazione del mondo, ma  la  costruzione di  rifugi  contro  l’inclemenza  del  tempo. Nicolás Gómez Dávila

Et t o r e M a r i a M a z z o l a

LA  NUOVA  CATTEDRALEDI  MAXIM  ATAYANTSA SAN PIETROBURGO

(

M Un esempio importante su cui riflettere a fondo.

n questi giorni, nella periferia di San Pie-troburgo, il mio caro amico e collega Ma-xim Atayants, del quale avevo già scritto in

passato relativamente alla sua splendida ChiesaArmena  di Qaraglukh nel Nagorno-Karabakh,(1) sta portando a termine un’altra delle sue ope-re magistrali: una nuova Cattedrale.

IAtayants, con il quale mi pregio di aver col-

laborato per  alcuni progetti di nuovo  sviluppourbano nella Regione di Mosca, progettando al-cuni edifici residenziali e scuole, è uno dei raris-simi esempi, se non unico al mondo, di architet-to «vitruviano»; un professionista straordinarioche ancora riunisce in sé il ruolo di progettistaurbano,  progettista  architettonico,  progettistadi  interni, progettista di  arredi  e  restauratore,ma egli è anche uno straordinario disegnatore,pittore, scultore, incisore, vedutista, acquarelli-sta,  collezionista  d’arte,  professore  di  storiadell’architettura e progettazione, ecc. ecc.

Il Covile, ISSN 2279–6924, è una pubblicazione non periodica e non com—merciale, ai sensi della Legge sull’Editoria n°62 del 2001. ☞Direttore:Stefano Borselli. ☞Segreteria operativa: Armando Ermini, GabriellaRouf. ☞Redazione: Francesco Borselli, Riccardo De Benedetti, PietroDe Marco, Armando Ermini, Marisa Fadoni Strik, Ciro Lomonte,Ettore Maria Mazzola,  Alzek  Misheff, Gabr iella Rouf,  Nikos A.Sa l íngaros ,  Andrea  G.  Sciffo,  Stefano  Serafin i ,  S te fano S i lvestr i .

☞ © 2018 Stefano Borselli. La rivista è licenziata sotto Creative CommonsAttribuzione. Non commerciale. Non opere derivate 3.0  Italia Licen—se.  ☞Arretrati: www.ilcov ile.it.  ✉ [email protected]. ☞Caratteriutil izzati:  per la  testata   i  Morr is Roman  d i  Dieter  Steffmann  e  gli

Education di Manfred Klein,  per il  testo i  Fell Types  realizzati da Igino  Marini, www.iginomarini.com ☞Programmi: impaginazione Libre

Office (con Estensione Patina), trattamento immagini GIMP e FotoSketcher.

San Pietroburgo. Vista aerea della lanterna edella cupola della nuova Cattedraleprogettata da Maxim Atayants.

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dIl Covilef N° 519

Maxim Atayants. Chiesa Armena a Qaraglukh nel Nagorno-Karabakh.

Maxim Atayants. Disegno a china acquerellata di Piazza di Pietra a Roma.

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31 Agosto 2019 Anno XI

Maxim Atayants. Disegno a china acquerellata del Foro Romano.

Maxim Atayants al lavoro mentre realizza unmodello 1:1 di una cornice per un suo progetto

realizzato a San Pietroburgouna ventina di anni fa.

Maxim Atayants. Affresco realizzato perun ristorante realizzato a San Pietroburgo

circa ventanni fa.

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Tra i suoi progetti c’è il Villaggio Olimpicodi Sochi, c’è  il progetto vincitore per la nuovaCorte Suprema di San Pietroburgo ed un’altrainfinità di progetti intimamente legati alla tra-

dizione dei luoghi in cui sorgono. Dei progettiche —  il  tempo gli  ha  dato  ragione — hannosviluppato o fatto rinascere il «senso di apparte-nenza» dei residenti; cosa che è infatti possibile

dIl Covilef N° 519

Maxim Atayants. Progetto per il prospetto principale sulla Nevadella nuova Corte Suprema di San Pietroburgo.

Maxim Atayants. Progetto per uno degli alberghi nella piazza del Villaggio Olimpico di Sochi.

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registrare nelle nuove  «città  satelliti»  di Mo-sca  come  nello  straordinario  caso  menzionatodi  Qaragluck,  nel  Nagorno-Karabakh,  dove,grazie all’edificazione (a proprie spese da partedi  Atayants)  della  nuova  chiesetta  realizzatacon la tecnica plurimillenaria dell’emplekton, èrinato l’artigianato ed il popolo che si era dovu-to allontanare a seguito dell’ultimo tentativo dipulizia etnica operato dai turchi nei primi anni’90 del XX secolo, è tornato a ripopolare il vil-laggio ricostruendo, com’erano e dov’erano (an-cora grazie alla  generosità di Maxim),  le  casebombardate dai turchi!

Checché ne possano dire i colleghi malpen-santi i quali, memori della favola di Esopo del-la volpe e l’uva, condannano chi realizzi opereche  loro  non  sarebbero  in  grado  nemmeno  diconcepire,  io  considero  invece  queste  cose  un«grande esempio di civiltà». Quella civiltà che,come la sostenibilità, andiamo demagogicamen-te sbandierando al fine di mascherare  il livellodi inciviltà che abbiamo raggiunto, grazie ad ot-tantanni di ideologia modernista.

L’insegnamento  ideologicamente  distortodi questi ultimi ottantanni,  infatti, ha  letteral-mente  lobotomizzato  gli  ignari  studenti di  ar-chitettura e ingegneria, creando generazioni diprofessionisti, dirigenti degli uffici tecnici e do-centi i quali, del tutto in buona fede, hanno fat-to proseliti presso  chi gli abbia dato credito  inquanto «esperti».

Non  tornerò  sul  falso  problema  del  «falsostorico», argomento già piú volte ampiamentetrattato,(2) preferendo qui  soffermarmi  su unadiscussione nata dopo aver postato sulla mia pa-gina  FB  alcune  immagini  del  cantiere  di  SanPietroburgo,  che  mostravano  la posa  in operadelle colonne corinzie alte 10 metri!

Tra i commenti (di unanime apprezzamen-to), c’è stato però anche chi ha preferito chie-dere provocatoriamente  a quando  risalissero  icapitelli  corinzi, per  poi  sottolineare, dopo  larisposta  dell’autore  del  progetto,  che  fosserotrascorsi ben 2400 anni, come a dire che si trat-tasse di un grave anacronismo!

Ebbene, a quell’amico che stimo e che com-prendo  per  le  ragioni di cui  sopra, ho chiaritoquanto segue:

Mi  sembra  di  capire  che  la  tua  criticavoglia  arrivare  a parare al  falso proble-ma del falso storico, una delle piú gran-di  idiozie  teorizzata  da  Cesare  Brandi,ovvero colui il quale ritenne vergognosoe ignorante il fatto che fossero stati rico-struiti il Ponte di Santa Trinita di Firen-ze e il Campanile di San Marco a Vene-zia dopo il loro crollo! ¶ Quella ignobileteoria, come piú volte raccontato anchedal compianto Paolo Marconi, nata pertutelare il mercato nero dei reperti stori-ci, per ragioni ideologiche, venne traspo-sta in architettura, restauro e perfino ur-banistica, portando tutto il «civilissimo»mondo occidentale al degrado urbanisti-co,  architettonico, ambientale  e  socialedelle proprie città, nonché al danneggia-mento dei propri monumenti, restauraticon  dannosissimi  materiali  moderni,(3)da  parte  di  architetti  autoreferenzialiche mettevano — e mettono — se stessial  centro  del  progetto,  piuttosto  che  ilmonumento!  ¶  Diversamente,   uno  deigrandi  vantaggi  per  la Russia  di  esserestata tagliata fuori dal presunto «mondocivile»  è  stato  che,  nel  rispetto  dellapropria  storia  e  tradizione,  ha  potutoignorare  questa  idiozia,  ricostruendo«com’erano  e dov’erano»  splendidi mo-numenti vittime delle bombe.

Per esempio  il castello e parco di Pavlovsk,ricostruiti  egregiamente  nei  minimi  dettagli,dopo essere  stati quasi rasi al  suolo. Questa,  amio avviso, si chiama «civiltà» e «rispetto» delsenso comune del bello  e delle proprie origini,piuttosto che  rispetto dell’ego  dello  storicista(cosa  ben  diversa  dallo  storico)  di  turno,  chevorrebbe  sfregiare  i monumenti  in nome  del-l’ideologia dello zeitgeist.

31 Agosto 2019 Anno XI

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Pavlovsk. Un esempio splendido di fedele ricostruzionecom’era e dov’era.

Pavlovsk. Un esempio splendido di fedele ricostruzionecom’era e dov’era.

Pavlovsk. Un esempio splendido di fedele ricostruzionecom’era e dov’era.

Pavlovsk. Un esempio splendido di fedele ricostruzionecom’era e dov’era.

Pavlovsk. Un esempio splendido di fedele ricostruzionecom’era e dov’era.

dIl Covilef N° 519

Page 7: A Il Covi e B2019 · 2019. 8. 31. · la volpe e l’uva, condannano chi realizzi opere che loro non sarebbero in grado nemmeno di concepire, io considero invece queste cose un «grande

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Va da  sé che  in Russia,  (ma non  solo  lí),  sicontinui a costruire nel rispetto delle tradizio-ni e del senso del decoro.

In questo caso, una chiesa,  richiede un ap-proccio progettuale decoroso, cosa che in Ita-lia i cialtroni della CEI hanno dimenticato datempo,  obbligando  a  realizzare  chiese  chesembrano degli hangar per aeroplani o dei cen-tri commerciali e che allontanano i fedeli piut-tosto che attrarli!(4)

Se si analizza la storia del Capitello Corin-zio, si può vedere come, dalla sua prima appari-zione, nei secoli, anzi nei millenni — epoca incui  l’idiozia  della  falsificazione   della  storianon esisteva — ha continuato ad essere realiz-zato in migliaia di modi diversi, da quelli confoglie  rigide a quelli con  foglie piú aperte o,per  esempio  nel  Colosseo,  con  foglie  sche-matizzate.

Ma poi ci sono stati i capitelli figurati i qua-li, pur riprendendo i canoni del Corinzio, han-no inserito figure naturali (per esempio quellia soggetto erculeo del periodo severiano), finoalle piú recenti versioni del mercato del pescedi Venezia dove,  in  luogo dell’acanto,  ci  sonopesci e creature marine di ogni tipo.

In questo caso, i capitelli proposti da Ma-xim  Atayants,  presentano  delle  teste  avvolteda  un  girale  di  ali d’angelo,  rendendoli  unicinel loro motivo.

La storia non è un qualcosa da riporre in cas-setti  riportanti  delle  date,  la  cui  riapertura  èproibita  per  legge! Nessuno,  un  giorno,  si  èsvegliato ed ha detto: oggi invento il Barocco!

31 Agosto 2019 Anno XI

Maxim Atayants sovrintende alla posa di un capitellosu una delle colonne di facciata.

La colonna a posa ultimata..

Nuova Cattedrale di San Pietroburgo. Dettagliodi una mensola e cornice di una finestra.

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Gli stili si sono sovrapposti nei secoli nel rispet-to dei luoghi, dei monumenti e dei soggetti. InIndia e perfino nel «modernissimo» Giappone,i templi danneggiati vengono regolarmente ri-costruiti con pezzi identici agli originali, realiz-zati cavando le pietre dalle stesse cave usate inorigine!

Solo da noi, grazie ad un ignorantissimo la-vaggio del cervello operato da dei cialtroni vis-suti  nel  periodo  piú  buio  della  storia  del-l’architettura, vige  il «divieto» — non legife-rato — di usare capitelli, cornici ed archi … omeglio,  l’unica  norma  che  lo  ha  vietato  è  lalegge  fascista  del  1938,  chiamata  «Istruzioniper  il  Restauro  dei Monumenti»  la  quale,  alpunto 8, recitava:

per ovvie ragioni di dignità storica e perla  necessaria  chiarezza  della  coscienzaartistica attuale, è assolutamente proibi-ta,  anche  in  zone  non  aventi  interessemonumentale o paesistico, la costruzio-ne  di  edifici  in  «stili»  antichi,  rap-presentando essi una doppia falsificazio-ne,  nei  riguardi  dell’antica  e  della  re-cente storia dell’arte.

Detto questo, ritengo che  sia quindi giuntal’ora di farla finita con la presunzione di «supe-

riorità» del mondo occidentale rispetto alle al-tre culture … Semmai, confrontando  l’abomi-nio  che  ci  circonda  con  gli  esempi  virtuosicome quello in oggetto, sarebbe ora di rivederele «nostre» certezze e i nostri «guru», arrivan-do finalmente a comprendere di essere stati in-gannati da chi non nutriva alcun  interesse peril mantenimento  in  vita  della  cultura  locale,dell’artigianato e di qualsivoglia manifestazio-ne atta a sviluppare il senso del decoro e quellodi appartenenza.Ettore Maria Mazzola

Fonte: Virtutem Forma Decorat. The New Architeural blog, 28 agosto 2019

Nuova Cattedrale di San Pietroburgo.Dettaglio di un capitello appena inserito

su una delle colonne di facciata.

Note1 Vedi «La nuova chiesa armena di S. Giovanni Batti-

sta», Il Covile n° 737 del febbraio 2013 e «Aggiorna-menti sulla bella chiesetta armena», Il Covile n° 778del novembre 2013.

2 Vedi: De Architeura. Architettura, Urbanistica, Tra-dizione, 1° luglio 2009.

3 Vedi «l cemento e il terremoto. Corruzione e menzo-gne architettoniche», in biourbanistica.com 31 agosto201

4 Vedi Il Covile n° 553 del novembre 2009.

dIl Covilef N° 519

Nuova Cattedrale di San Pietroburgo.Dettaglio di capitelli e cornice

Wehrlos, doch in nichts vernichtet / Inerme, ma in niente annientato (Konrad Weiß Der christliche Epimetheus)