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Firenze, 20/09/2010 Unione Sindacale di Base

Federazione Toscana - Via Galliano 107 FIRENZE

Tel. 055 3200764 fax 0553216931

mail: [email protected]

A: e p.c.: Arpat Dipartimento Provinciale Arezzo Arpat Direzione Regionale Toscana Viale Maginardo, 1 Via Porpora, 22 52100 AREZZO 50144 FIRENZE Arpat Servizio Locale del Valdarno Provincia Firenze Via Mazzini 40 Servizio Ambiente e Territorio 52027 S. Giovanni V.A. (AR) Via San Gallo, 32 50129 FIRENZE USL8 Zona Valdarno Uffici PISLL C/o Ospedale S. Maria alle Gruccie Provincia Prato Piazza del Volontariato, 2 Servizio Ambiente e Tutela del Territorio 52025 Montevarchi (AR) Palazzo Novellacci, 25 59100 PRATO USL8 Zona Distretto Valdarno Piazza del Volontariato, 2 Provincia Pistoia 52025 Montevarchi (AR) Servizio Tutela Ambientale Piazza S. Leone, 1 Corpo Forestale dello Stato 51100 PISTOIA Comando Provinciale Arezzo Via Casentinese, 45 Regione Toscana 52100 AREZZO Assessore Ambiente ed Energia Dott.ssa Anna Rita Bramerini NOE - Nuclei Operativi Ecologici Via di Novoli, 26 CARABINIERI 50127 FIRENZE Via Verdi, 16 50122 FIRENZE Commissione Nazionale di Vigilanza sulle Risorse Idriche ATO3 Medio-Valdarno Via Cristoforo Colombo, 44 Via Verdi, 16 00147 ROMA 50122 FIRENZE Autorità di Bacino del Fiume Arno Servizio 1515 Emergenza Ambientale Segretario Generale Corpo Forestale dello Stato Dott.ssa G. Checcucci c/o Ispettorato Generale Via dei Servi, 15 Via Giosuè Carducci, 5 50122 FIRENZE 00187 ROMA Presidente Provincia Arezzo Dott. Roberto Vasai WWF Toscana (Servizio Guardie Ambientali Volontarie) Piazza della Libertà, 3 Via Cavour, 108 52100 AREZZO 50129 FIRENZE Sindaco Comune di Caviglia Legambiente Toscana Viale Principe di Piemonte, 9 Via G.P. Orsini, 44 52022 Cavriglia (AR) 50126 FIRENZE Provincia Arezzo Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua Servizio Ecologia Via S. Ambrogio, 4 Piazza della Libertà, 3 00186 ROMA 52100 AREZZO Provincia Arezzo Publiacqua SpA Sicurezza dei luoghi di lavoro e Via Villamagna 90/c dei cantieri 50126 FIRENZE Piazza della Libertà, 3 52100 AREZZO RLS-RSU c/o Publiacqua SpA Via Villamagna 90/c 50126 FIRENZE

http://soalinux.comune.firenze.it/rdb/index.htm e.mail: [email protected]

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OGGETTO: SEGNALAZIONE POSSIBILI RISCHI SICUREZZA SU L LAVORO E INQUINAMENTO AMBIENTALE INER ENTI AD ATTIVITA’ CONFERITE IN REGIME DI CONCESSIONE AL GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PUBLIACQUA SpA (ATO3 Medio-Valdarno) CON SEDE LEGALE IN VIA VILLAMAGNA 90/c FIREN ZE NS. OSSERVAZINI SU IMPIANTI NEL COMUNE DI CAVRIGLIA (AR) La scrivente Organizzazione Sindacale USB Toscana con propria sede regionale in Via Galliano 107 Firenze, previo confronto con propria settore Privato (Energia-Igiene Ambientale), con la presente segnalazione è a richiedere, ai destinatari in calce, delucidazioni in merito al corretto e puntuale rispetto degli obblighi di legge per le attività svolte da Publiacqua SpA con particolare riferimento alle norme di sicurezza sul lavoro e salvaguardia dell’ambiente, salute dei Cittadini e salvaguardia delle risorse idriche. Tale istanza ci è sollecitata, in qualità di organizzazione sindacale rappresentativa e attiva in Publiacqua SpA, da più Lavoratori, da ns iscritti e simpatizzanti alle dipendenze della medesima. I Lavoratori in questione ci hanno manifestato una preoccupazione diffusa avendo appreso, anche a mezzo stampa, che nel solo arco degli ultimi sei mesi, l’Azienda è stata oggetto di 2 provvedimenti di sequestro giudiziario inerenti alle proprie attività nei Comuni serviti ( vedesi Comune di Barberino di Mugello Impianto di Depurazione Montecarelli GIP dott.ssa Anna Favi 24-02-2010 e Comune di Vaglia Parco Pratolino – scarichi fognari – GIP dott. Michele Barillaro 27-07-2010 –vedesi alleagto 1). Andando di pochi mesi a ritroso, sempre a mezzo stampa, ci riferiscono di criticità inerenti alla mancata realizzazione dell’emissario sinistro in riva d’Arno (mancata depurazione di oltre 120.000 abitanti equivalenti nella Città di Firenze – vedesi allegato 2) ed ancora un’ ammenda di circa 100.000 euro ad opera dei NAS per questioni igieniche sugli impianti per la potabilizzazione dell’acqua da erogare alla Cittadinanza nel Comune di Greve in Chianti (FI) – vedesi allegato 3. In tal contesto, la scrivente non si può esimere dal far presente, che su analoghe questioni è dovuta intervenire d’urgenza, suo malgrado, rivolgendosi al servizio nazionale 1515 Emergenze Ambientali, nei primi mesi del 2010 per richiedere un intervento immediato sull’ impianto di Potabilizzazione di Mantignano nel Comune di Firenze (richiesto dai Responsabili Aziendali, ai Lavoratori Turnisti dell’Impianto citato, a seguito di forti torbidità Arno, l’apertura delle palatie per scarico diretto e a ns. avviso improprio in Arno – operazione che ci riferiscono, più volte ordinata, in situazione analoghe e che i Turnisti avrebbero provveduto, con diligenza, coscienza e senso civico, a registrare ufficialmente sul registro di impianto). Comprensibile, a ns. modesto avviso, l’istanza dei Lavoratori in questione, che oltre a manifestare una nobile sensibilità a tutela dell’ambiente, della salute dei Cittadini e della propria sicurezza, richiedono alla scrivente Organizzazione Sindacale informazioni puntuali per essere certi che le attività a cui sono comandati dalla Direzione Aziendale, siano ossequiose delle vigenti norme di legge.


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Premesso quanto sopra, la scrivente, prima di inoltrare propria segnalazione alle autorità di controllo competenti, ha sentito la necessità di vagliare le specifiche segnalazioni pervenuteci che di seguito meglio articoliamo.

COMUNE DI CAVRIGLIA (AR) Impianti di Potabilizzazione di :

Tregli, Cammenata e Scaglie

CRITICITA’ PER SALVAGUARDIA AMBIENTE E RISORSA IDRICA

1) Sui tre impianti di potabilizzazione sopra richiamati apprendiamo che per una delle prima fasi di lavorazione per la potabilizzazione dell’acqua grezza prelevata (SEDIMENTAZIONE) si farebbe ricorso, come prassi, ad agenti chimici quali Biossido – Policloruro di Alluminio e in alcune circostanze di particolare criticità, di Polielettrolite – vedesi allegati fotografici 4 – 5 e 6

2) Ultimata la fase sinteticamente descritta al punto 1, gli scarichi di fanghi e liquidi

prodotti, senza alcun tipo di trattamento, verrebbero fatti confluire direttamente in borri tra i boschi adiacenti agli impianti di potabilizzazione in questione. Corpi recettori superficiali, che nel periodo del ns. sopralluogo, risultavano completamente in stato di secca

3) Abbiamo inoltre appreso che in particolare per gli impianti di Tregli e Cammenata tali

operazioni di scarico vengono effettuate quotidianamente a mezzo di timer automatizzato in loco, con una frequenza di 5-6 volte nell’arco delle 24 ore provocando per ogni singola operazione l’invio diretto verso il borro di circa 1,2 mc tra fanghi e liquidi.

4) In particolare dal ns. sopralluogo effettuato sull’impianto di Tregli, ci ha impressionato,

riscontrare nel borro, corpo recettore in condizioni di secca, nel punto in cui risulterebbe confluire lo scarico dell’impianto in questione, una melma gelatinosa di colore verde e maleodorante – vedesi allegato fotografico 7 -

5) Apprendiamo inoltre, che per i tre impianti in questione, analoghe procedure di scarico

sarebbero in essere anche per il lavaggio, con migliaia di litri d’acqua, dei filtri a sabbia e quarzo utilizzati per il processo di potabilizzazione per effettuare l’espulsione delle impurità provenienti dalle acque grezze prelevate, congiuntamente a possibili residui di agenti chimici utilizzati a monte del processo stesso. In merito a questi scarichi ci ha inoltre impressionato osservare che sull’impianto di Scaglie, le vasche di Decantazione, a suo tempo realizzate, risulterebbero fuori servizio, con tubi di collegamento sezionati e messi fuori servizio, con l’affissione, in buona evidenza, di segnalazione di pericolo, apposta alla struttura in muratura delle vasche stesse – vedesi allegato fotografico 8 -

6) Abbiamo inoltre potuto riscontrare con grande sorpresa, la palese insufficienza, a ns. avviso, delle forme di recinzioni e custodia degli impianti in questione, al fine di impedire l’accesso a personale non autorizzato e/o malintenzionato. In particolare, recinzioni


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completamente assenti presso il sedimentatore dell’ Impianto di Potabilizzazione di Cammenata. Criticità a ns. avviso allarmanti visto che gli stessi impianti, sono adibiti alla produzione di acqua potabile da erogare alla Cittadinanza e tenendo conto, che in riferimento alle norme anti-terrorismo, ci risulterebbe che gli impianti idrici per l’erogazione di acqua per uso umano, siano classificati tra la categoria: “obiettivi sensibili”. Materia e normativa, di cui Publiacqua SpA ci risulterebbe essere perfettamente consapevole e informata nel dettaglio, avendo partecipato anche con propri Dirigenti ai tavoli tecnici, allo scopo, convocati in sede nazionale dall’Istituto Superiore della Sanità

- vedesi allegato fotografico 5 + consultare link diretto Istituto Superiore Sanità http://www.iss.it/binary/aqua/cont/RappIstisan%2005%204.1204718568.pdf

CRITICITA’ SU ASPETTI SICUREZZA SUL LAVORO Con la presente SEGNALAZIONE siamo inoltre a richiedere una verifica sulla conformità:

1) Scale di accesso e pavimentazione 2) Impianti elettrici 3) Ricambi d’aria e modalità di stoccaggio negli ambienti adibiti all’immagazzinamento di

agenti chimici utilizzati per il processo di potabilizzazione delle acque 4) L’installazione di strumenti di primo soccorso in caso di incidente e/o infortunio sul

lavoro (a titolo di esempio apposito fontanino con acqua corrente per il lavaggio immediato occhi o altre parti del corpo accidentalmente entrate in contatto con agenti chimici)

5) Coperture tetti, con manufatti, contenenti, con ogni probabilità, fibre di amianto, in stato di pessima conservazione – vedesi allegato fotografico 9

Quanto esposto, in materia di sicurezza sul lavoro, nei 5 punti sopra elencati, ci preme evidenziarli con enfasi, visto che gli Operatori del servizio, per disposizioni organizzative aziendali e prassi consolidata, spesso sono chiamati ad intervenire in solitaria, non solo durante il normale orario di lavoro ma anche di notte e nei giorni festivi, essendo soggetti a turni di reperibilità. Non dimenticando, che gli impianti in questione, sono lontani da centri abitati e spesso privi anche di adeguata copertura del segnale per l’utilizzo dei telefoni cellulari forniti in dotazione da Publiacqua SpA Materia analoga, su cui con grande puntualità e competenza, sono intervenuti, con proprie segnalazioni scritte agli organi competenti, i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nominati dalle Organizzazioni Sindacali in Publiacqua SpA. Ultima in ordine di tempo inviata in data 13 settembre 2010. Avviandoci a conclusione di questa ns. segnalazione, vorremmo inoltre esternarvi alcune ns. ulteriori considerazioni: 1) Publiacqua SpA, come si può evincere dal proprio sito web (www.publiacqua.it) dichiara di gestire complessivamente, alla data odierna, 114 Impianti di Potabilizzazione sul territorio di propria competenza (ATO3 Medio-Valdarno Province interessate FIRENZE – PRATO – PISTOIA e VALDARNO ARETINO). Ci chiediamo se quanto da noi, fin’ora segnalato e da verificare, sia prassi consolidata, anche sui numerosi altri impianti dislocati sull’intero territorio di competenza dell’Azienda in questione


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2) Ci risulterebbe, inoltre, che sui grandi impianti di potabilizzazione dell’Anconella e Mantignano, nel Comune di Firenze, per analoghi processi di potabilizzazione, siano attive procedure Aziendali che prevedono apposita linea dedicata al trattamento dei fanghi, attive vasche di decantazione, conferimento in discariche autorizzate dei fanghi stessi, compilazione dei formulari per la gestione rifiuti, prelievi e analisi di campioni per verificare la conformità e il rispetto dei parametri disciplinati dalle apposite autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Firenze ( a titolo di esempio per l’Impianto dell’Anconella a Firenze – Atto Dirigenziale Provincia di Firenze n° 3314 del 22/10/2003 – e successivi rinnovi, autorizzazione allo scarico in acque superficiali catalogando il refluo quale scarico industriale ed equiparato ad un qualsiasi depuratore industriale). Tutte fasi di lavorazione di cui non siamo riusciti a riscontrare analogie operative per gli impianti di potabilizzazione evidenziati con la presente e che a tutt’oggi, ci risulterebbero operativi nel Comune di Cavriglia (AR). Nel congedarci, siamo pertanto a richiedere, Vs. competente intervento di verifica in merito agli aspetti inerenti la sicurezza sul lavoro e in ambito ambientale, con particolare riferimento ad art. 124 – comma 1 Dlg 152/2006. Con l’auspicio di poter ricevere Vs. cortesi risposte, nelle modalità e in tempi ottemperanti alle norme vigenti, con l’occasione vogliate gradire un cordiale saluto. Firenze, 20/09/2010 USB Federazione Toscana X info e contatti:

Unione Sindacale di Base Federazione Toscana - Via Galliano 107 FIRENZE

Tel. 055 3200764 fax 0553216931

mail: [email protected]


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Allegato 1


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Allegato 2


8

Allegato 3


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Allegato 4 Sedimentatore Tregli Comune di Cavriglia (AR)

Scarico diretto in borro da verificare

Allegato 5 Sedimentatore Cammenata Comune Cavriglia (AR) (impianto privo di recinzione)



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Allegato 6 Sedimentatore Scaglie Comune Cavriglia (AR)

Allegato 7 Borro presso presa di scarico vicinanze impianto Tregli


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Allegato 8 Impianto Scaglie Comune di Cavriglia (AR) vasche decantazione fuori servizio e pericolanti

Allegato 9 Impianto Tregli Comune di Cavriglia (AR) Copertura manufatti - verifica presenza fibre amianto

Dettaglio copertura

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