a cura di tabolacci rosita...si sente male in quanto ha bevuto troppo, va in bagno e viene seguita...
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a cura di Tabolacci Rosita
Il cybullismo è una forma di bullismo
effettuato tramite strumenti informatici (cellulari, computer,
tablet…).
In questo caso si diffondono offese, insulti,
minacce, foto o video attraverso INTERNET.
Caratteristiche del cyberbullismo?
ANONIMATO il cyberbullo può rimanere «nascosto», può nascondere la sua identità o crearne una falsa.
ASSENZA DI CONFINI SPAZIALI la vittima non si sente al sicuro nemmeno a casa. Possono essere coinvolte persone di tutto il mondo. Il materiale cyberbullistico può essere diffuso in tutto il mondo.
ASSENZA DI LIMITI TEMPORALI gli atti di cyberbullismo possono essere effettuati in qualsiasi momento del giorno e della notte. I materiali circolano in qualunque orario, 24 ore su 24 e possono permanere sui siti a lungo.
IMPATTO un solo episodio, come ad esempio la divulgazione di un video, può arrecare danno alla vittima anche senza la sua ripetizione nel tempo; il video è sempre disponibile, può essere visto da migliaia di persone in luoghi e tempi diversi.
Principali tipi di
cyberbullismo
Harassment (Molestia):
spedizione ripetuta di messaggi insultanti e volgari mirati a ferire
qualcuno, telefonate mute.
Denigration (denigrazione):
divulgazione nella rete o tramite sms di notizie false o
dispregiative, allo scopo di danneggiare la reputazione o le
amicizie di colui che viene preso di mira.
Impersonation (furto d’identità):
il cyberbullo si appropria dell’identità virtuale della
vittima (es: account) e compie una serie di azioni che le procureranno difficoltà relazionali e imbarazzo.
Outing and trickery (confessione e inganno):
il cyberbullo prima si guadagna la fiducia della vittima per reperire confidenze private e materiale personale, oppure informazioni
imbarazzanti su compagni, familiari, insegnanti… , poi
diffonde tale materiale in rete.
Banning o exclusion (bandire):
il cyberbullo decide di escludere (bannare) intenzionalmente un coetaneo da un gruppo online
(“lista di amici”), da una chat, da un game interattivo o da altri
ambienti.
Cyberbashing o happy slapping (schiaffeggio allegro):
un ragazzo o un gruppo di ragazzi picchiano o schiaffeggiano un
coetaneo mentre altri riprendono l’aggressione. Il video viene
pubblicato su internet.
Flaming (fiammante):
invio di messaggi violenti e volgari, allo scopo di
«accendere» e «infiammare» discussioni all’interno della
rete nei confronti della vittima.
Cyberbullismo: cosa c’è da
sapere
Se sei vittima di cyberbullismo è necessario che tu dica ciò che ti sta
succedendo ai tuoi genitori o hai tuoi insegnanti.
Non è un atto di vigliaccheria, ma di coraggio!
Inoltre devi sapere che esiste una legge:
Questa legge è stata promossa dalla Parlamentare Elena Ferrara e prende vita dalla tragica vicenda di Carolina Picchio (prima vittima
di cyberbullismo nel 2013).
Elena Ferrara era stata la professoressa di musica
di Carolina Picchio nella scuola secondaria di primo grado.
Carolina aveva 14 anni, ad una festa si sente male in quanto ha bevuto troppo, va in bagno e viene seguita
da alcuni ragazzi che la molestano e la filmano.
Il video viene pubblicato su
Facebook dove diventa virale e riceve molti consensi.
Carolina diventa vittima di numerosi insulti, minacce virtuali...
Dopo qualche tempo decide di farla finita, gettandosi dal terzo piano della sua casa.
Prima di lanciarsi nel vuoto Carolina scrive poche righe:
“Le parole fanno più male delle botte.
Ma a voi non fanno male? Siete così insensibili?”.
Mai più un banco vuoto https://www.youtube.com/watch?v=PB4GbIAH_HU
Grazie alla legge 71/2017
Se sei vittima di cyberbullismo puoi difenderti così:
• Se hai già compiuto 14 anni, puoi
chiedere, da solo o con l’aiuto dei tuoi genitori o chi ne fa le veci,
l’oscuramento, la rimozione o il blocco del contenuto lesivo diffuso nella rete
Internet.
• Lo puoi chiedere subito al titolare del trattamento o al gestore del
sito Internet o del social media e, se dopo 24 ore non hai avuto
comunicazione sull’esito positivo della tua richiesta, puoi fare la
stessa richiesta al Garante per la protezione dei dati personali,
compilando il modulo che trovi nel sito www.garanteprivacy.it
In alcuni casi, le condotte di cyberbullismo possono costituire reato secondo il Codice penale e
quindi, in tali circostanze è possibile presentare querela o
denuncia alle autorità competenti
(carabinieri, polizia, polizia postale…).
Se compi atti di cyberbullismo devi sapere che la vittima può presentare querela o denuncia nei tuoi confronti alle autorità
competenti.
Il Questore, ricevuta la richiesta potrà decidere di
convocarti. Qualora verifichi che hai veramente compiuto atti
di cyberbullismo potrà ammonirti.
Attraverso l’ammonimento, il Questore ti diffida a tenere una condotta conforme alla legge e ad
astenerti, per il futuro, dal compiere atti persecutori nei
confronti della vittima o di altre persone ad essa legate
(genitori, fratelli o sorelle, parenti...).
Cyberbullismo: a chi
rivolgersi
Per segnalare casi di cyberbullismo: CNAC: Centro nazionale anti-cyberbullismo Telefono 800642377 Email [email protected] Garante della privacy [email protected]
Per segnalare contenuti e abusi su Facebook:
https://www.facebook.com/help/263149623790594
oppure
oppure accedendo con il proprio account alla pagina “informazioni” e cliccando sul link “segnala pagina”
Piattaforma contro il cyberbullismo messa a disposizione da facebook: https://www.facebook.com/safety/bullying
Piattaforma messa a disposizione da youtube https://support.google.com/youtube/answer/2802268?visit_id=1-636227629037119119-283986296&rd=1 Piattaforma messa a disposizione da google https://support.google.com/plus/answer/6320425?vid=0-631582714840-1485428932093&visit_id=1-636210257485063081-1605048692&rd=1
