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a cura di Maria Teresa Cr istiano PRIMO CIRCOLO DIDATTICO PESCARA Attività didattica in A.C.

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Page 1: A cura di Maria Teresa Cristiano PRIMO CIRCOLO DIDATTICO PESCARA Attività didattica in A.C

a cura di Maria Teresa Cristiano

PRIMO CIRCOLO DIDATTICO PESCARA

Attività didattica

in A.C.

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a cura di Maria Teresa Cristiano

Alcune premesse

• Fare storia perché e come

• Cooperare perché e come

• Mappe concettuali perché e come

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FARE STORIA PERCHE’?

PER COSTRUIRE CAPACITA’DI PENSIERO

PER RAGIONARESU QUELLO CHE SUCCEDE

PER STABILIRE RELAZIONIALL’INTERNO DI

UN SISTEMA SOCIALE

PER VIVERE IN QUESTO MONDO

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COME?

ESPLORANDO

SPERIMENTANDO

DISCUTENDO

PROGETTANDO

CERCANDO DI CAPIRE

COOPERANDO

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a cura di Maria Teresa Cristiano

e… SVILUPPANDO LA CAPACITA’DI:

AGIRE

INTERVENIRE

CORRELARE

SPIEGARE

INTERPRETARE

CAPIRE

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a cura di Maria Teresa Cristiano

L’area storico – geografica ricopre un ruolo particolare nel Curricolo complessivo, sia per il valore formativo dei linguaggi specifici disciplinari, sia per la trasversalità delle conoscenze che mette in atto,concorrendo, così, a “fare acquisire agli studenti competenze civiche e culturali, che permettono di svolgere, consapevolmente un ruolo attivo nella società e poi di continuare ad imparare per tutto l’arco della vita”. (1)

Si tratta, quindi, di un ‘area che si muove in stretta connessione con i valori di una “nuova cittadinanza”. In particolare la storia “svolge un ruolo centrale nell’apprendimento sia perché le categorie storiche sono una delle chiavi fondamentali di lettura di tutta la realtà, sia perché essa svolge un ruolo fondamentale nella strutturazione della memoria e della coscienza storica umana, nazionale, di gruppo”. (2) in modo da “formare i cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo”. (3)

1)Cfr. “Indirizzi per l’attuazione del curricolo”, Parte D, Le finalità delle discipline, Storia, geografia, scienze sociali.2)Ibidem 3) Indicazioni nazionali

PREMESSA E FONDAMENTI TEORICI

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Al fine di comprendere la storia del mondo e ricavarne le necessarie competenze sociali, relazionali ed umane, in un’ottica di libertà, responsabilità, solidarietà e criticità, non si può prescindere dalle regole e dai linguaggi specifici delle discipline, intese come “piste “per interpretare il mondo.Discipline che saranno, tuttavia, proposte in modo graduale e nel rispetto delle esperienze di vita di ogni alunno.

La presentazione della specificità della disciplina, va realizzata attraverso proposte didattiche trasversali, che consentano all’alunno di possedere unitariamente la cultura che apprende ed elabora. Tuttavia occorre sottolineare che la Storia non può essere scissa da altre discipline e in particolar modo dalla geografia in quanto strettamente collegate anche per il contenuto di studio e cioè la convivenza umana nelle sue varie dimensioni: l’asse cronologico, lo spazio geografico e il contesto sociale.

1)Cfr. “Indirizzi per l’attuazione del curricolo”, Parte D, Le finalità delle discipline, Storia, geografia, scienze sociali.2)Ibidem

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RICOSTRUZIONIE di fatti, di eventi, di quadri di civiltà

Una delle competenze richieste nello studio della storia riguarda la ricostruzione di fatti ed eventi storici e di quadri di civiltà.

“Per quadro di civiltà si può intendere la descrizione volutamente schematica superficiale e stereotipa (ma non banale e falsa) dei tratti caratteristici della vita collettiva di un gruppo umano, di un popolo, di un gruppo di popoli accomunati da quei tratti. (…)I quadri di civiltà sono le tessere di un mosaico spazio temporale corrispondente alla rappresentazione del passato del mondo” (I. Mattozzi).

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La ricostruzione si baserà, inizialmente sui ricordi, le testimonianze e i documenti, fino ad arrivare alla ricostruzione di fatti ed eventi utilizzando fonti bibliografiche, grafiche, iconografiche, orali, sottoponendole a lettura, analisi, confronto, senza trascurare l’osservazione diretta dei reperti, presenti nell’ambiente circostante, attraverso visite guidate ai musei locali.

L’interpretazione delle fonti porterà, poi, alla ricostruzione di “quadri cronologici a maglie larghe” e, quindi, a quadri di civiltà sintetici dove saranno messi in evidenza aspetti geografici, economici, politici,, sociali, ambientali, demograficied inoltre bisogni, emozioni, rapporti di lavoro, scambi, cultura, tradizione e religione.

Attraverso le ricerche compiute l’alunno si renderà conto che la narrazione storica che ne consegue presenta sempre un aspetto opinabile di soggettività, non è definitiva ma può cambiare in base alla lettura e all’interpretazione di nuove fonti.

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APPRENDIMENTO COOPERATIVO

COS’E’ e PERCHE’• L'apprendimento cooperativo (Cooperative Learning, CL) è un

processo di istruzione che coinvolge gli alunni nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune.

L'apprendimento cooperativo è una tecnica di insegnamento centrata sull’alunno che interagisce con altri alunni. Si può prevedere una qualche ricompensa (bonus, che vengono alla fine considerati nella valutazione) ai gruppi che operano con più impegno e ottengono risultati migliori.

La competizione viene spostata dagli individui ai gruppi, e nelgruppo, gli studenti sono attivamente impegnati in attività che costruiscono la conoscenza.

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L’apprendimento cooperativoCOME

• Un esercizio di apprendimento in gruppo si qualifica come Cooperative Learning se sono presenti i seguenti elementi:

1 - Positiva interdipendenza. I membri del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche gli altri ne subiscono le conseguenze. Gli alunni si devono sentire responsabili del loro personale apprendimento e dell'apprendimento degli altri membri del gruppo.

2 - Responsabilità individuale. Tutti gli alunni in un gruppo devono

rendere conto per la propria parte del lavoro e di quanto hanno appreso. Ogni alunno, nella verifica, dovrà rendere conto personalmente di quanto ha appreso.

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3 - Interazione faccia a faccia. Benché parte del lavoro di gruppo possa essere divisa e svolta individualmente, è necessario che i componenti il gruppo lavorino in modo interattivo, verificandosi a vicenda la catena del ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e

fornendosi il feedback. In questo modo si ottiene anche un altro vantaggio: gli alunni si insegnano a vicenda.

4 - Uso appropriato delle abilità nella collaborazione. Gli alunni nel gruppo vengono incoraggiati e aiutati a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali. (Parliamo anche delle abilità sociali).

5 - Valutazione del lavoro. I membri, periodicamente valutano l'efficacia del loro lavoro e il funzionamento del gruppo, ed identificano i cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.

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LE MAPPE CONCETTUALIPERCHE’

• Per la loro caratteristica di sintetizzare e mostrare la struttura dell’informazione.

• Perché permettono agli allievi di studiare e memorizzare con maggiore efficacia il materiale di studio

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COME sono fatte

• Sono costituite da nodi concettuali, ciascuno dei quali rappresenta un concetto elementare e viene descritto con un'etichetta apposta ad una sagoma geometrica.

• I nodi concettuali sono collegati mediante delle relazioni di tipo connessionista: in genere vengono rappresentate come frecce orientate e dotate di un'etichetta descrittiva (in genere un predicato).

• La struttura complessiva è di tipo reticolare

• Come si realizzano • individuando chiaramente la "domanda focale", ovvero il tema che si sta

descrivendo e che circoscrive l’argomento;• sviluppandola per quanto possibile dall'alto verso il basso, considerando le

relazioni trasversali una eccezione;• adottando una logica di realizzazione di tipo connessionista: prima avviene

l'identificazione dei concetti, poi la creazione delle relazioni associative tra di essi.

• riuscendo a collegare i diversi argomenti in modo chiaro e corretto

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Premessa e fondamenti teorici

Sono uno strumento grafico per rappresentare informazione e conoscenza teorizzato daJoseph Novak ,

negli anni ’70 . Servono per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze intorno ad un argomento secondo un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore del proprio percorso conoscitivo all'interno di un contesto, e mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento significativo, in grado cioè di modificare davvero le strutture cognitive del soggetto e contrapposto all'apprendimento meccanico, che si fonda sull'acquisizione mnemonica.

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Ed ora …

Il percorso

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UNITA’ DI APPRENDIMENTO:

CONOSCO IL POPOLO ETRUSCO

TRASVERSALITA’: LINGUA ITALIANA,

GEOGRAFIA

METODOLOGIA: APPRENDIMENTO

COOPERATIVO ATTRAVERSO L’USO

DELLE MAPPE CONCETTUALI

AREA DISCIPLINARE:

STORIA

MATERIALI: Testi storici diversi,

mappe concettuali e carte geografiche

CONTENUTO:

Civiltà degli etruschi

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

(COGNITIVI/ DIDATTICI )

•Comprendere, individuare, cogliere informazioni in testi informativi - espositivi•Saper fare domande per sviluppare la conversazione•Leggere una Mappa Concettuale, saper collegare le parole- concetti attraverso la costruzione di proposizioni coerenti e coese•Costruire testi a carattere informativo - espositivo a partire dalle informazioni ricavate•Collegare informazioni attraverso precedente repertorio•Saper riferire argomenti attraverso un’organizzazione logica e sequenziale

Condividere e generalizzare gli apprendimenti rispetto

ad un quadro di civiltà ( ETRUSCHI) e rinforzare le

competenze sociali

OBIETTIVI GENERALI

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Saper lavorare in gruppo

Essere orientati al compito

Attuare un percorso di lavoro

Saper rivedere/modificare un percorso di lavoro

Esporre le proprie idee

Ascoltare le idee degli altri

Modificare le proprie idee

Accettare le critiche alle idee

Spiegare il perché della scelte

Lasciar esprimere tutti

Essere capaci di creare un accordo

Possedere capacità organizzative

Mantenere attenzione e concentrazione adeguate al compito

Manifestare il possesso di adeguate abilità emotive e sociali

OBIETTIVI RELAZIONALI E SOCIALI

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Attività strutturata:Gruppi di 4 o 5 elementi,

eterogenei, formati attraverso TECNICA RANDOMIZZATA

Questionario

Griglie

Tipi di interdipendenza: d’identità

di celebrazioneInterdipendenze realizzate attraverso l’assegnazione di compiti e di attività di apprendimento nei quali a ciascuno è affidato un ruolo specifico il cui pieno assolvimento produce il successo del gruppo.Difficoltà previste:

L’inserimento nel lavoro di alcuni alunni in difficoltà risolvibile assegnando ad essi compiti specifici di responsabilità

La difficoltà di negoziare in situazioni di conflitto che si può fronteggiare modificando eventualmente la composizione dei gruppi.

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SEQUENZA DELL’ATTIVITA’1. Comunichiamo il compito, le abilità sociali

richieste, i criteri e le modalità di valutazione

2. Comunichiamo il tempo a disposizione dell’intera attività (4 lezioni, tempo variabile da 2 ore)

3. Illustriamo le fasi, le modalità operative, i ruoli

Abilità sociali richieste

Negoziare in situazioni di conflitto

Risolvere problemi del lavorodi gruppo

Prendere decisioni

( i dati di osservazione vengono raccolti in una griglia)

Criteri e modalità di valutazioneSi valuterà:

se il lavoro scaturisce da un’intesa di squadra

se l’attività è portata a termine con lo sforzo di tutti

se la presentazione del lavoro incontrerà l’approvazione degli altri gruppi

La valutazione riguarderà l’intero gruppo eciascun alunno

Fasi lettura dei testi analisi, con isolamento delle parole chiave stesura di una mappa di sintesi stesura di una relazione preparazione della mappa concettuale presentazione del lavoro alla classe

RUOLI Lettore: legge a voce alta, mentre gli altri

seguonoModeratore: disciplina la discussioneCoordinatore: coordina e organizza le attivitàIllustratore:progetta la mappaTimer: fa rispettare il tempo

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MATERIALI

•Testi storici ( una copia per ogni elemento del gruppo)

•Fogli, penne, matite, colori, cartoncini bristol

TEMPI4 LEZIONI

SPAZIAULA, BIBLIOTECA,

LABORATORIO MULTIMEDIALE

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ORGANIZZAZIONE:

FORMAZIONE DEI GRUPPI: TECNICA RANDOMIZZATA,

ATTIVITA’ STRUTTURATA attraverso la quale si intende:• favorire l’interdipendenza positiva

relativamente alla condivisione di informazione e di materiali •garantire il “sapere a tutti”

AMPIEZZA DEI GRUPPI: 6 gruppi da 4 alunniTIPOLOGIA: eterogenei

TECNICA: di scelta casuale attraverso assegnazione di numeri

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TEMPI:

1^ FASE 30 minuti2^ FASE 2 ore

3^ FASE 15 minuti + 1 ora 4^ FASE 1 ora + 15 minuti

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VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI E DEGLI OBIETTIVI:

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

(COGNITIVI/ DIDATTICI )

Risposte VERO/ FALSO ( per la verifica individuale)Costruzione del testo ( per la verifica del gruppo)

OBIETTIVI RELAZIONALI E SOCIALI

Controllo dell’esercizio delle abilità relazionali e sociali attraverso lettura della tabella relativa alle stesseAutovalutazione degli alunniOsservazione dell’insegnante

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ISTRUZIONE GENERALE

“…Ciascuno assolva seriamente il proprio compito tenendo conto del tempo a

disposizione e del lavoro da compiere. Se

sorgono conflitti cercate di risolverli senza l’ intervento della maestra”

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• L’insegnante spiega/ legge una selezione di testi inerenti il contenuto prescelto e costruisce la premessa

• Gli alunni provano a “prendere appunti” attraverso la costruzione di una Mappa Concettuale

PROCEDURA DI LAVORO

1^ FASE

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• Ciascun gruppo riceve un testo da analizzare, si organizza autonomamente (attribuendo un ruolo a ciascun del gruppo) e svolge la consegna, poi socializza il proprio agli altri gruppi.

•Ciascun gruppo riceve una Mappa Concettuale, si organizza autonomamente (attribuendo un ruolo a ciascun componente del gruppo) e verbalizza il contenuto della Mappa in un testo a carattere informativo, poi socializza il proprio contenuto agli gruppi.

2^ FASE

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• A livello di gruppo-classe si stabiliscono il numero di paragrafi e la relativa titolazione attraverso i quali produrre la monografia

• Ciascun gruppo si organizza autonomamente (attribuendo un ruolo a ciascun componente del gruppo) e scrive il paragrafo di pertinenza, poi socializza il proprio contenuto agli altri gruppi

3^ FASE

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4^ FASE – VERIFICA E VALUTAZIONE

Compilazione individuale del quadro di civiltà

( Schema: CHI, DOVE, QUANDO, COSA, COME )

Verifica del tipo VERO/ FALSO (OBIETTIVI COGNITIVI)Compilazione individuale dello strumento relativo

all’ESERCIZIO delle ABILITA’ SOCIALI

Confronto con lo strumento relativo all’ESERCIZIO delle ABILITA’ SOCIALI compilato dall’insegnante

( OBIETTIVI RELAZIONALI E SOCIALI)

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LEGGETE ATTENTAMENTE IL TESTO, POI:

• Cercate sulla cartina dove si trovava la Lidia e individuate la città di Smirne

•Tracciate una delle possibili rotte seguite da Tirreno e dai suoi Lidi per raggiungere la terra degli Umbri nelle cartine riportate

•Motivate il perché della vostra scelta

•Riflettete sull’espediente trovato dai Lidi per ingannare la fame. Vi sembra pratico? Lo trovate verosimile? Motivate la vostra risposta.

•Collocate l’avverbio di tempo “OGGI” citato nell’ultimo capoverso nel periodo che ritenete più esatto. Motivate la vostra risposta.

•Costruite una mappa concettuale di sintesi sull’origine degli Etruschi, traendo le informazioni dal documento di Erodoto.

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MATERIALI

L’ORIGINE DEGLI ETRUSCHI, ERODOTO,

dalle HISTORIAE, V secolo a. C.

“ Si dice che, sotto il re Ati, i Lidi furono colpiti da una terribile carestia. Dopo aver resistito per qualche tempo, e poiché la carestia non cessava, cercarono di dimenticare la fame immaginando chi una cosa chi l’altra.

E inventarono i giochi dei dadi, delle pedine, della palma e altri, e si servivano di questi giochi, così: di due giorni, uno lo dedicavano completamente al gioco per distrarsi, e nell’altro cessavano di giocare e mangiavano.

E vissero così per 18 anni: Ma poiché il male andava aggravandosi, il re divise i Lidi in due parti e sorteggiò quale delle due dovesse migrare con a capo il proprio figlio Tirreno.

Questi sorteggiati, recatisi a Smirne, vi costruirono alcune navi e si allontanarono per mare in cerca di una terra che offrisse loro mezzi di vita.

Dopo lungo tempo, avendo costeggiato molte regioni, giunsero fra gli Umbri, dove fondarono le città che ancora oggi abitano …”

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UNA CITTA’ – STATO ETRUSCA

*Ogni città-stato etrusca aveva un proprio re chiamato lucumone, che veniva eletto tra i nobili ed era anche capo dell’esercito e sacerdote. Nelle città lo sviluppo dell’artigianato e del commercio rese gli artigiani e i commercianti sempre più ricchi e importanti: essi perciò contribuirono a rafforzare le città con opere difensive e le arricchirono di monumenti.

*La maggior parte delle città sorgeva su un colle o un altopiano per sfuggire alla malaria che infestava la costa o i fondovalle. Per difendersi dai nemici erano circondate da mura fortificate, fatte di blocchi di pietra.

*Le vie erano lastricate ed esistevano fognature e acquedotti. Gli Etruschi furono i primi a costruire archi a volta, fatti con pietre disposte una accanto all’altra “a secco”, cioè senza cemento.

*Nelle città erano presenti dei templi. Il tempio etrusco, basso e massiccio, a pianta quadrata, era decorato con bassorilievi e statue in terracotta dipinte di rosso, nero, blu e bianco.

* Le pareti delle loro abitazioni, come le tombe, erano coperte da eleganti pitture che rappresentano scene di vita, di attività quotidiane: sono veri e propri racconti per immagini.

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Le necropoli

dallo studio delle loro tombe.

Gli Etruschi, infatti, consideravano la morte come proseguimento della vita terrena, perciò le città dei morti, necropoli, erano lo specchio delle città dei vivi, che invece sono andate in gran parte distrutte.

Avevano costruito, quindi, tombe sotterranee che assomigliavano a vere e proprie abitazioni.

Al loro interno sono stati trovati affreschi che raffiguravano scene di vita quotidiana e numerosi utensili e oggetti appartenuti a defunti.

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•LEGGETE, RIORGANIZZATE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE MAPPE E NEI TESTI

• A TURNO ESPONETE AL GRUPPO, POI STABILITE CHI DOVRA’ RELAZIONARE ALLA MAESTRA E AGLI ALTRI GRUPPI ED ESPILICITATE IL MOTIVO DELLA SCELTA.

•ORGANIZZATE IN QUANTI PARAGRAFI DOVRA’ ESSERE COSTRUITA LA MONOGRAFIA E PROCEDETE, NEI DIVERSI GRUPPI ALLA SUA STESURA

•RICOSTRUISCI SECONDO LA CONSUETA MODALITA’, IL QUADRO DI CIVILTA’ RELATIVO AGLI ETRUSCHI

• RISPONDI ALLE DOMANDE CON VERO /FALSO

•RIFLETTI SULLE MODALITA’ CON LE QUALI HAI PARTECIPATO AL LAVORO DI GRUPPO ED ESPRIMI LA TUA PERSONALE VALUTAZIONE

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CIVILTA’ ETRUSCA

* La famiglia era il fondamento della società etrusca. Al suo interno la donna veva una posizione di grande rilievo per i tempi e godeva di una condizione di uguaglianza rispetto agli uomini che altrove non era consentita. Partecipava alla vita pubblica, ai banchetti, alle cerimonie civili e religiose. Alle donne etrusche era consentito dare il proprio nome al figlio e questo attesta più di ogni altro il peso che esse potevano assumere in seno alla famiglia.

* Gli Etruschi amavano la vita in tutte le sue forme: nella lotta, nel lavoro, nei giochi, nelle feste, a tavola. Vestivano elegantemente e si circondavano di tutti gli agi pos-sibili;amavano specialmente la musica e la danza; Le donne usavano elaborate accon- ciature e si ornavano di numerosi gioielli.

* Tra le divinità maggiori vi erano: TINIA, deità celeste, UNI, sua sposa, e soprattutto VELTHA, dio delle trasformazioni.Gli Etruschi credevano nel soprannaturale ed erano molto superstiziosi .

*Gli Etruschi erano un popolo religioso che per ottenere il favore dei loro dèi celebra- vano numerosi riti. I sacerdoti chiamati arùspici prevedevano il futuro esaminando gli organi di animali sacrificati alla divinità.

*Gli àguri erano, invece sacerdoti che interpretavano la volontà degli dei osservando il volo degli uccelli.

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a cura di Maria Teresa Cristiano

CIASCUNO SI OCCUPI DI ANALIZZARE UNA DELLE PARTI CONTRASSEGNATE CON L’ASTERISCO, LEGGA ATTENTAMENTE, EVIDENZI LE PAROLE CHIAVE, ELENCHI GLI ARGOMENTI PRINCIPALI; AL TERMINE ESPONGA AL GRUPPO LE PROPRIE SCOPERTE.

• ……………………………………………….

•………………………………………………….

•…………………………………………………….

•……………………………………………………..

•………………………………………………………..

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a cura di Maria Teresa Cristiano

ORIGINE ETRUSCHI

Documento Erodotoche racconta

CARESTIASORTEGGIO

RE ATI (padre di Tirreno)

FAME

dovuta

si trae

ESPEDIENTE

per ingannare

che racconta

che sorteggiò

GRUPPO

per emigrare versoTERRA UMBRA

per

VITA

MIGLIOREn.1

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a cura di Maria Teresa Cristiano

VITA RELIGIOSA

CREDENZAVITA

OLTRE MORTE

INTERPRETAZIONEFENOMENI NATURALI

temporalicaduta fulmini

volo uccelli…

ETRUSCHI

CIVILTA’ PROGREDITA

LIDIA

svilupparono

diedero vita

ZONE PALUDOSE

TERRITORI

BONIFICHECOLTIVAZIONI

NECROPOLI

TOMBE SIMILI A CASE

ATTUALE TOSCANA

ATTUALI UMBRIA

EALTO LAZIO

con

occuparono

forse provenienti

attraverso

tra

perciòcome

trasformarono

CAMPO

ARTISTICOURBANISTICOSOCIALE

n.2

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a cura di Maria Teresa Cristiano

CITTA’ ETRUSCHE

CITTA’ - STATO

erano

LOTTA

a volte in

LUCUMONE

VINCOLI

RELIGIOSI

governate

QUESTIONI COMUNI

ALLEANZE•opere pubbliche

•fortificazioni

•fognature

•palazzi

•archi

che trattavano con POPOLO GUERRIERO

ESPERTO USO – COSTRUZIONE

ARMI

perciò

unite da

n.2

ricche

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a cura di Maria Teresa Cristiano

ETRUSCHI

ESPANSIONE DOMINIO ROMANO

( IV sec. a. C .)

NORD

( VI sec. a. C .)

SUD

( VII sec. a. C .)

( VII sec. a. C .)

CONTATTI

MAGNA GRECIA PIANURA PADANA

•Capua

•Fèlsina

•Spina

•Adria

CAMPANIA

TERRE LATINICELTI

CITTA’

che terminò per

verso

cominciarono

verso

per

attraverso

giungendo

dove fondarono

dove fondarono

quali

entrando in contatto

n.3

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a cura di Maria Teresa Cristianon.5

ORGANIZZAZIONE SOCIALE ETRUSCA

NOBILI - MAGISTRATI

RICCHI COMMERCIANTI

LATIFONDISTI

PICCOLI COMMERCIANTI

CONTADINI

LIBERI – AFFITTUARI TERRE

ARTIGIANI

SCHIAVI

SERVI - OPERAI

LUCUMONE

ATTIVITA’ ECONOMICHE

AGRICOLTURA

METALLURGIA

COMMERCIO

URBANISTICA

rivolte verso

impianti irrigazione

(cisterne, canali artificiali- anche sotterranei)

bonifiche

•estrazione ferro

(isola d’ Elba)

•rame- piombo – stagno - argento

•lavorazione metalli

•Via Mar Tirreno

( Spagna – Africa – Europa Nord)

•via terra

strade lastricate

impianti acqua potabile

fognature

ponti

acquedotti

mura cittadine

palazzi

Prodotti artigianali

Utensili metallici

Armi

Gioielli

Ceramiche

(buccheri)

n.4

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a cura di Maria Teresa Cristiano

VERIFICA E VALUTAZIONEindividuale

• Verbalizza le mappe concettuali elaborate nel gruppo

• Rispondi alle domande Vero/Falso

• Ricostruisci il quadro di civiltà etrusca secondo la solita modalità.

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a cura di Maria Teresa Cristiano

VERO FALSO

Gli Etruschi erano chiamati Tirreni

Il Mar Adriatico prese il nome da una città

etrusca

Gli Etruschi formarono un unico Stato governato da un solo re

Stabilirono vie commerciali per terra e per mare

Diffusero nell’area mediterranea l’uso dell’arco nelle costruzioni architettoniche

Non furono coltivatori e nemmeno artigiani

Per gli etruschi la vita terminava con la morte

Edificarono tombe simili a abitazioni complete di utensili e affreschi

Lasciarono numerosi scritti

La loro società era divisa in classi

Erano capaci di interpretare i segni derivanti dai fenomeni naturali

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a cura di Maria Teresa Cristiano

Ora conosci molti elementi sugli Etruschi: ricostruiscine il quadro di civiltà secondo le solite modalità

CHI

DOVE

QUANDO

COSA: INVENZIONI /ATTIVITA’

QUALE RELIGIONE

QUALE ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Il popolo degli Etruschi

In Italia, nell’attuale Toscana, tra i fiumi Arno e Tevere, tra gli Appennini e il mar Tirreno

Verso il 700 a.C. e il 100 a.C. circa , provenienti dalla Lidia, guidati da Tirreno, figlio di re Ati ( fonte: Erodoto)

Archi di pietra, detti “a secco”, perché non utilizzavano il cemento, acquedotti e fognature, monumenti per arricchire i loro edificiErano abili artigiani, commercianti, agricoltori navigatori, urbanisti, metallurgici, orafi, mercanti

Gli Etruschi credevano negli dèi, quindi erano politeisti, credevano in una seconda vita ultraterrena, perciò costruirono necropoli: luogo che contiene molte tombe e affreschi di vita quotidiana.I loro sacerdoti erano gli auguri, che studiavano la volontà degli dèi attraverso il volo degli uccelli e gli arùspici che prevedevano il futuro esaminando gli organi interni degli animali.

La loro organizzazione sociale era di tipo piramidale, come per gli Egizi. A capo c’era il re Lucumone eletto dai nobili e dai magistrati, sotto, nella scala sociale c’erano i ricchi commercianti seguiti dai piccoli commercianti. Quasi in ultimo c’erano i contadini seguiti da servi e operai e dagli schiavi che svolgevano un lavoro più umile.

Mappa elaborata da FRANCESCA

Page 47: A cura di Maria Teresa Cristiano PRIMO CIRCOLO DIDATTICO PESCARA Attività didattica in A.C

a cura di Maria Teresa Cristiano

REVISIONEHo preparato un questionario individuale con domande volte a valutare cosa ha funzionato o non ha funzionato, quali comportamenti sono risultati utili e /o quali inutili, se l’organizzazione e lo svolgimento sono stati funzionali.

QUESTIONARIO A1. Hai dato un contributo positivo?

2. Se sì, quale?

3. Cosa ha funzionato meglio nel gruppo?

4. Se potessi, cosa cambieresti?

5. Elenca alcuni aspetti positivi di questo modo di lavorare insieme

6. Elenca alcuni aspetti negativi di questo modo di lavorare insieme

VALUTAZIONEAlla fine dell’attività si è valutato:

senso di appartenenza al gruppo

conoscenza dell’argomento

capacità di relazionare

attribuendo massimo peso all’utilizzo delle abilità sociali nel lavoro di gruppo.

Risultati della revisione

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a cura di Maria Teresa Cristiano

Gruppi Contributo Ha funzionato

Non ha funzionato

Aspetti positivi

Aspetti negativi

1 Sì, di tutti

La collaborazione

Lo sforzo comune

La discussione a volte troppo

accesa

Il lavorare insieme,

divertendosi

L’aver perso tempo con il ridere e lo scherzare

2 Sì, di tutti

Il lavoroLa

collaborazione

Il lavorare insieme

L’organizzazione

L’amicizia

3 Sì, di tutti

Il lavoroIl rapporto

positivoLa

partecipazione di tutti

L’apprendimentoLa

collaborazione

4 Sì, di tutti

Il lavoro specie quello

eseguito nel laboratorio

multimediale

L’atteggiamento di alcuni

membri

Il lavoro divertente

La mancata accettazione

delle idee altruiLe liti

5 Sì, di tutti

Tutto Il lavoroLa discussione

La comprensione

reciprocaLa sincerità

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a cura di Maria Teresa Cristiano

Sono stato capace di lavorare in gruppo

Sono stato attento al compito

Ho saputo esporre le mie idee

Ho completato il percorso di lavoro

Ho ascoltare le idee degli altri

Ho accettato le critiche alle mie idee

Ho saputo spiegare il perché delle mie scelte

Sono stato capace di creare un accordo

Ho mantenuto attenzione e concentrazione adeguate al compito

Sono stato disponibile a rivedere/modificare il mio percorso di lavoro

Sono stato capace di non perdere la pazienza e di non incolpare gli altri in caso di problemi

Sono stato capace di ringraziare, incoraggiare, fare dei complimenti ai compagni del gruppo

STRUMENTO DI AUTOOSSERVAZIONE SULL’ESERCIZIO DELLE ABILITA’ SOCIALI

a cura dell’ alunno ……………………………………………………….

SI IN PARTENO

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a cura di Maria Teresa Cristiano

STRUMENTO DI OSSERVAZIONE SULL'ESERCIZIO DELLE ABILITA' SOCIALI

E' STATO CAPACE DI

LAVORARE IN GRUPPO

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HA ACCETTATO LE CRITICHE

ALLE SUE IDEE

HA SAPUTO SPIEGARE IL

PERCHE' DELLE SUE SCELTE

E' STATO CAPACE DI CREARE

UN ACCORDO

E' STATO ATTENTO AL

COMPITO

HA SAPUTO ESPORRE LE

PROPRIE IDEE

HA COMPLETATO IL

PERCORSO DI LAVORO

HA ASCOLTATO LE IDEE

DEGLI ALTRI

E' STATO DISPONIBILE A

RIVEDERE/MODIFICARE IL SUO PERCORSO DI LAVORO

HA SAPUTO RINGRAZIARE,

INCORAGGIARE, FARE DEI COMPLIMENTI AI COMPAGNI DEL GRUPPO

E' STATO CAPACE A NON

PERDERE LA PAZIENZA E DI NON INCOLPARE GLI ALTRI IN CASO DI PROBLEMI

HA AVUTO ATTENZIONE E

CONCENTRAZIONE ADEGUATE AL COMPITO

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SI NO IN PARTE( I.P. )

LEGENDA