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GEOGRAFIA FISICA GEOGRAFIA FISICA UNITÀ 2 Partiamo dall’esperienza Prova a descrivere il luogo in cui vivi ma concentrandoti solo sugli elementi naturali. Indica per esempio se si trova in pianura, in collina o in montagna. Segnala se è vicino a un corso d’acqua importante (per esempio un fiume) o al mare. In caso contrario, cerca di scoprire dove si trovano i corsi d’acqua più vicini. Pensa al clima: quanto è fredda e quanto dura la sta- gione invernale? Quanto è calda e quanto dura la sta- gione estiva? Piove spesso oppure il clima è secco? Una volta che avrai risposto a queste domande, otterrai una descrizione abbastanza precisa del luogo in cui vivi. Di che cosa parliamo In questa unità parleremo di geografia fisica. La geogra- fia fisica è una disciplina molto antica, nata dalla necessità dell’uomo di descrivere il territorio. Si occupa di descri- vere in particolare gli aspetti naturali del nostro pia- neta: i rilievi (montagne e colline), le pianure, le acque (fiumi, mari e laghi), la vegetazione, la fauna (cioè gli animali) e il clima.

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GEOGRAFIA FISICAGEOGRAFIA FISICAUNITÀ 2

✔Partiamo dall’esperienzaProva a descrivere il luogo in cui vivi ma concentrandotisolo sugli elementi naturali.■ Indica per esempio se si trova in pianura, in collina o in

montagna.■ Segnala se è vicino a un corso d’acqua importante (per

esempio un fiume) o al mare. In caso contrario, cercadi scoprire dove si trovano i corsi d’acqua più vicini.

■ Pensa al clima: quanto è fredda e quanto dura la sta-gione invernale? Quanto è calda e quanto dura la sta-gione estiva? Piove spesso oppure il clima è secco?

Una volta che avrai risposto a queste domande, otterraiuna descrizione abbastanza precisa del luogo in cui vivi.

Di che cosa parliamoIn questa unità parleremo di geografia fisica. La geogra-fia fisica è una disciplina molto antica, nata dalla necessitàdell’uomo di descrivere il territorio. Si occupa di descri-vere in particolare gli aspetti naturali del nostro pia-neta: i rilievi (montagne e colline), le pianure, le acque(fiumi, mari e laghi), la vegetazione, la fauna (cioè glianimali) e il clima.

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1Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

La struttura della TerraChe cos’è la TerraLa Terra è un pianeta che ha la formadi una sfera irregolare, un po’ schiacciataai poli. La sua superficie è ricopertaper tre quarti dalle acque dei marie degli oceani e per un quartodalle terre emerse.

Nucleo interno: si trova a circa5200 chilometri di profondità.

Crosta terrestre: ha unospessore molto sottile, chevaria dai soli 5 chilometri della crosta oceanica ai 100in corrispondenzadelle montagne più elevate.

Nucleo esterno

Mantello

PIANETA TERRA

STRUTTURA

nucleo mantello crosta terrestre

divisa in zolle o placche

movimento di placche:nascita delle montagne,

vulcani, terremotiOrigine e struttura della TerraQuasi cinque miliardi di anni fa, le polveri, i gase i frammenti di ghiaccio che ruotavano attornoal Sole si unirono, dando origine agli attuali pia-neti e alla Terra. I materiali più pesanti costitui-rono il nostro pianeta, quelli gassosi formaronol’atmosfera terrestre. Si può immaginare la Terra come una specie difrutto. Al centro, nel suo cuore, si trova il nu-cleo, il “nocciolo”; suddiviso in nucleo internoe nucleo esterno, è probabilmente costituito damateriali pesanti fusi dalla temperatura ele-vatissima. Il nucleo è circondato dal man-tello, così come in un frutto la polpa cir-conda il nocciolo. Il mantello ha uno stra-to interno di materiale fuso, il magma,che via via si raffredda e si solidificaprocedendo verso l’esterno. La “buc-cia” del pianeta, cioè la parte piùesterna, molto sottile rispetto agli al-tri strati, è la crosta terrestre.

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Quando due placchedella crosta terrestre simuovono l’una control’altra, possono arriva-re a scontrarsi. Questo scontro dà ori-gine a un corrugamento della zona di contatto: così na-scono le catene montuose. Anche i vulcani e i terremoti (detti anche sismi) dipen-dono dal movimento e dall’assestamento delle placche. L’Italia si trova in una zona ai margini di due placche:per questo è una zona ad alto rischio sismico.

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La crosta terrestre e le placcheSulla crosta terrestre si concentrano tutte le forme di vitae i fenomeni di trasformazione del nostro pianeta piùvistosi. Essa non è tutta unita e compatta, ma si presenta comeuna sorta di immenso puzzle irregolare, spaccato in nu-merosi punti e suddiviso in circa venti “tessere” semprein movimento, chiamate zolle o placche. Le placche comprendono sia parti sommerse dalle ac-que sia le parti emerse, cioè i continenti. Il movimentodelle placche ha modificato nel tempo e continua a mo-dificare la forma e la posizione dei continenti, che dun-que non sono così stabili come a noi sembrano.

Placcadei Caraibi

PlaccadiCocos

PlaccadiCocos

Placcadelle Filippine

PlaccaJuan De Fuca

Placcadelle Filippine

Placca del PacificoPlacca del Pacifico

PlaccaJuan De Fuca

Placcadi Nazca

Placcasud-americanaPlacca

di Nazca

Placca antartica

Placcaindoaustraliana

Placca nordamericanaPlaccaeuroasiatica

Placcadell’Anatolia

Placca euroasiatica

Placca africana

Placcaindoaustraliana

Placca nordamericana

Placcaaraba

Le placche terrestriNel disegno, le placcheterrestri. Osserva la posizione dell’Italia,indicata con una freccia:si trova ai margini della placcaeuroasiatica, molto vicina alla placca africana, che si stamuovendo verso nord.Per questo l’Italia è una zonaad alto rischio sismico.

Italia

Come si formano le montagne

■ Per comprendere come si forma una catena montuosa, prova a eseguire questo piccoloesperimento. Prendi dei pezzi di pongo di diversi colori e prepara delle striscerettangolari sovrapposte.Prova a spingere con un tuo compagno i bordi opposti delle strisce uno verso l’altro:a seguito della vostra spinta, esse si sollevano riproducendo la sagoma di una montagna.

Facendo

Capir

e ??geo parole

• Sottolinea nel testo il significato delle seguenti parole:

- nucleo- mantello- crosta terrestre- zolle o placche

• Spiega con le tue parole che cos’è unterremoto e da che cosa è originato.

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2Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

La montagna

Valico o passo: depressione tra le montagne di una catena.

Valle a V: è scavatadall’azione di erosionedi un fiume.

Fondovalle:è la parte finale della valle, che finisce nella pianura.

Vetta: è la cima più alta di unamontagna. Una catena montuosaha molte vette. Sulla vetta, a causadell’elevata altitudine, non crescela vegetazione.

Valle a U: è scavatadall’azione di erosionedi un ghiacciaio.

Ghiacciaio: massa di ghiaccio che si trova sulle vette più elevate.Nasce dalla neve che si accumulasui rilievi e che, per le bassetemperature, si trasforma in ghiaccio. Per il suo peso e l’inclinazione delle pareti del rilievo, il ghiacciaio tende a scivolare verso il basso.

Che cos’è la montagnaLa montagna è un rilievo che si innalza oltre i 600 metri rispetto allivello del mare. La montagna può avere una o più cime: la cima più alta è chiamata vetta della montagna. Quando le cime sono vicine le unealle altre e formano un’unica regione montuosa, si parla di massiccio.Quando invece sono presenti diverse montagne in successione,si parla di catene montuose.

Versante: è il fianco di un rilievo.Una montagna ha vari versanti (un versante nord, un versante sud...).

MONTAGNA: oltre i 600 metri

LA SUA ORIGINE

scontro di placche,vulcanesimo

LE SUE PARTI

cima, versante, vetta

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La forma dei rilieviLa forma dei rilievi può essere determinata da moltifattori. Innanzitutto, come abbiamo visto, dipende dalla loroorigine: se i rilievi sono nati dallo scontro tra zolle, han-no in genere l’aspetto di catene montuose; se invece so-no di origine vulcanica, sono isolati e presentano unaforma conica. Sulle montagne agiscono poi anche le forze esogene: lapioggia, il vento, lo scorrere delle acque (in particolarei fiumi). Queste forze, nel corso di millenni, disgreganoed erodono le montagne, arrotondandone le vette. La forma dei rilievi viene modellata anche dall’azionedei ghiacciai, che erodono le pareti dei monti e forma-no le ampie vallate dal caratteristico profilo a U, con ver-santi molto ripidi e fondovalle arrotondato.

placca

L’origine delle montagneNel primo disegno (a sinistra), una placca slitta sotto l’altra.Il risultato è la nascita di una catena montuosa.Nel secondo disegno,l’eruzione di un vulcano.La lava che fuoriesce si solidifica formando così il rilievo.

condotto vulcanico

catena montuosa

placca

L’età delle montagne

■ Confronta le due fotografie che ti proponiamo. Nella prima, il monte Cervino,nelle Alpi. Nella seconda, una delle vette dei monti Grampiani, in Gran Bretagna.Secondo te, quale delle due montagne raffigurate è più antica e perché?

Facendo

Capir

e ??

La vetta è aguzza.

Le pareti sono ripide.

La vettaè arrotondata.

Le pareti non sonomolto ripide.

geo parole

• Sottolinea nel testo il significato delle seguenti parole:

- vetta- orogenesi- versante- ghiacciaio

• Secondo te, perché per indicarediverse montagne in successione siutilizza il termine “catena” montuosa?

Come nascono le montagneIl processo di formazione delle montagne è chiamatoorogenesi (dal greco òros = monte e gènesis = nascita). Lemontagne nascono in seguito all’azione delle forze en-dogene della Terra. Come sappiamo, la crosta terrestre èdivisa in placche o zolle in movimento. Quando dueplacche si scontrano o slittano una sotto l’altra, la zonadi contatto tra esse si corruga e si innalza, formando unacatena montuosa. Talvolta tra una placca e l’altra si crea una spaccaturadella crosta terrestre. Il magma incandescente risale al-lora in superficie attraverso tale spaccatura (chiamatacondotto vulcanico). Quando si trova a contatto conl’aria, il magma lentamente si raffredda e si solidifica,formando quella montagna particolare che chiamiamovulcano.

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Ghiacciai in ritirataAlcuni studi scientifici hanno dimostrato che la tem-peratura media della superficie terrestre sta salendoin maniera preoccupante: questo fenomeno prende ilnome di “riscaldamento globale”. I ghiacciai e le areemontane delle nevi perenni sono, in tutto il mondo, leregioni più vulnerabili. In futuro, se il riscaldamentoglobale proseguirà, i ghiacciai si ridurranno semprepiù, con gravi conseguenze non solo per il turismo,maanche per la disponibilità di acqua dolce.

Lo stato di salute dei ghiacciai europei A partire dalla metà del XIX secolo, in quasi tutte le areeeuropee si è verificato un progressivo ritiro dei ghiacciai:tra il 1850 e il 1980 i ghiacciai alpini hanno perso un ter-zo della loro superficie. Questo fenomeno non sembra ar-restarsi: anzi, alcuni dati fanno pensare che stia acceleran-do. Per esempio, sembra che i ghiacciai alpini a partire dal1980 abbiano registrato un’ulteriore perdita di volume pa-ri quasi al 30% (nella sola caldissima estate del 2003 hannoperso un altro 10%). Sono in espansione solo i ghiacciaidella costa norvegese, essendo aumentate in questa regio-ne le nevicate invernali.

Le cause del ritiro dei ghiacciai...La perdita di massa e volume dei ghiacciai si deve soprat-tutto alla mancanza di nevicate. Al crescere del riscal-damento globale, in molte aree dove nel passato nevicavacon una certa abbondanza le precipitazioni nevose hannolasciato il posto alla pioggia.Tra il 1971 e il 1994 nel territorio compreso tra il 45° e il75° di latitudine Nord la stagione delle nevicate si è accor-ciata mediamente di quasi 9 giorni ogni decennio.Per il futuro si prevede che l’estensione della copertura ne-vosa nell’emisfero boreale si ridurrà ulteriormente, e siasulle Alpi sia sui Pirenei si avranno inverni più miti con mag-giori piogge ed estati più calde e secche.

... e le conseguenze di questo processoIl processo di fusione dei ghiacciai provoca la rottura deilaghi glaciali e la formazione di valanghe.Inoltre, esso influisce negativamente sul turismo e suglisport invernali, con gravi conseguenze per l’economia del-le aree montane. Nei prossimi decenni sicuramente dimi-nuiranno le nevicate a bassa quota e circa la metà delle sta-zioni sciistiche di Svizzera, Germania,Austria e Pirenei avràsempre più difficoltà ad attrarre turisti.Infine, nel lungo periodo si ridurrà anche l’acqua di sciogli-mento che alimenta i fiumi e il livello del mare.Ciò avrà come conseguenza davvero preoccupante una mi-nore disponibilità di acqua da utilizzare per usi potabili.

ECOGEOUNI

TÀ 2

scoprire e fare

Il ritiro dei ghiacciaiRicostruisci quanto detto nel testo ponendo nella se-quenza giusta i fenomeni elencati qui di seguito. Indicacon il numero 1 l’inizio del processo e prosegui con lanumerazione.

......... riduzione delle precipitazioni nevose

......... riscaldamento globale

......... minore disponibilità di acqua

......... scioglimento dei ghiacciai

......... diminuzione dell’acqua di scioglimento

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I ghiacciai nel territorio europeoCome puoi vedere dalla carta, i ghiacci pe-renni in territorio europeo si trovano in po-che aree delle Alpi, dei Pirenei e soprattut-to delle Alpi scandinave. In Scandinavia, acausa della latitudine quasi polare e quindidel clima molto più rigido, i ghiacciai sonopresenti ad altitudini decisamente inferioririspetto a quelle alpine.Nella foto, un ghiacciaio nelle Alpi scandinave.

Il ritiro dei ghiacciai alpiniL’attuale ritiro dei ghiacciai alpini sta avve-nendo a livelli mai raggiunti negli ultimi 5000anni e, probabilmente, entro il 2035 buonaparte di essi saranno scomparsi.Nelle foto, il ghiacciaio Rutor, in Valle d’Ao-sta, nel 1895 e nel 2000.

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3Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

Altipiani,colline, pianure

Che cosa sonoL’altopiano è una piattaforma pianeggiante situata un po’ più in alto rispetto al territorio circostante; a volte può essereanche sulla sommità di una montagna. Le colline sono rilievi altifra i 300 e i 600 metri rispetto al livello del mare.Le pianure, invece, sono territori che hanno un’altezza inferioreai 300 metri sul livello del mare.

Bassopiano: le pianureche si trovano leggermentesopra il livello del maresono chiamate bassipiani.

Depressione: le areeche si trovano al disotto del livello delmare sono chiamatedepressioni.

Altopiano: è altoin genere tra i 200e i 700 m rispetto alterritorio circostante.Si forma nell’arco di moltissimo tempo,grazie all’azione dierosione di ghiacciai,piogge, acquecorrenti e vento, chelivellano e spiananola cima di unamontagna.

ALTOPIANO: piattaforma pianeggiante

COLLINA: tra i 300 e i 600 metri

morenicatettonica

PIANURA: sotto i 300 metri

tettonicaalluvionale

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Le collineSpesso le colline sono montagne antichissime le cui vet-te sono state arrotondate dai processi di disgregazione. Un territorio collinare può avere anche altre origini.Può nascere da un leggero corrugamento della crostaterrestre (colline tettoniche), presentandosi come unasuccessione ondulata di modeste e tondeggianti crestee avvallamenti. Oppure può nascere per azione di unantico ghiacciaio, che raccoglie i detriti dalla montagnae li deposita a valle: in tal caso si parla di colline more-niche.

Le pianureLe pianure sono il risultato più evidente dell’azione dideposito del materiale che il vento, i ghiacciai, le piog-ge e l’acqua corrente erodono dalle montagne. Le piccole particelle derivanti dall’erosione delle mon-tagne possono essere anche trasportate e depositate sulfondo dei mari: qui, nel corso dei millenni, si accumu-lano in strati sempre più spessi fino a emergere dalleacque. Particolarmente efficace è il lavoro di erosione effettua-to dalle acque veloci dei fiumi nella parte alta e ripidadel loro corso. I fiumi strappano dal suolo e trascinanoa valle non solo frammenti di roccia, fango, sabbia eargille, ma anche ciottoli, sassi e ghiaia. Quando le ac-que giungono ai piedi delle montagne e rallentano ilproprio corso, avviene l’azione di deposito: i materialipiù pesanti si accumulano e vanno a costituire le cosid-dette pianure alluvionali.Sono necessari millenni per formare una pianura di que-sto genere, ma i risultati assumonoun’importanza straordinaria, perché lepianure alluvionali sono estremamentefertili e favorevoli agli insediamentiumani.Le pianure tettoniche, invece, sonoterre emerse dal mare per la spinta deifondali marini o per l’abbassamentodel livello del mare.

L’espansione della pianura padano-veneta■ La più grande pianura italiana è di origine alluvionale: è nata

dai detriti depositati dal fiume Po nel corso di migliaia di anni.Per evidenziare questo fenomeno, possiamo concentrarci sulla città di Adria, situata in Veneto (la puoi vedere nella fotosotto).Ai tempi degli etruschi, Adria era una città posta sullafoce del Po (la foto in basso mostra uno scorcio della foceodierna del fiume). A quel tempo era un porto fiorente,e lo rimase per secoli, fino all’epoca romana, quando cominciòa interrarsi per l’avanzata della costa. Nella carta puoi vederedove si trovava questa città circa 2000 anni fa, mentre in chiarovedi la costa di oggi.

■ Osserva la scala della carta e misura con un righello ladistanza di Adria dalla costa di 2000 anni fa e di oggi. Calcolaquindi di quanti chilometri all’incirca si è allontanata Adriadalla costa, e di conseguenza di quanti chilometri si è estesa la pianura padano-veneta, per effetto dell’azione del Po.

Facendo

Capir

e ??Adria

SCALA 1 : 2 200 000500

km

geo parole

• Sottolinea nel testo il significatodelle seguenti parole:

- collina tettonica- collina morenica- pianura alluvionale- bassopiano- depressione

• Spiega con le tue parole che cos’è un altopiano.

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4LezioneUNITÀ 2

L’Europa è un continente?Se osserviamo una carta geografica del mondo, possia-mo notare che l’Africa o le Americhe sono continenti,ma l’Europa non lo è: infatti essa è la parte occidentaledel continente asiatico. Ma allora, perché è considera-ta comunque un continente? Per ragioni culturali estoriche. Le civiltà e le popolazioni di quell’ampio territorio chechiamiamo Europa hanno sempre mantenuto dei ca-

Che cos’è l’EuropaNella geografia fisica, per continente si intendeuna grande estensione di terre emerse completa-mente circondata dagli oceani. Ma secondo questadefinizione, l’Europa è un continente?

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Osserva le aree di colore bianco della carta: sono i ghiacciperenni, che non si sciolgono mai. Si trovano sulle montagne piùalte, dove il freddo è intenso tutto l’anno, e nell’Europa del Nord,dove il clima è molto rigido.

LEGGIAMO la CARTA

OceanoAtlantico

Mar GlacialeArtico

MarMediterraneo

Stretto deiDardanelli

Stretto delBosforo

Mar Nero

Mar Egeo

Gibilterra

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Le dimensioni e i confini dell’EuropaL’Europa è un continente di piccole dimensioni, supe-riori solo a quelle dell’Oceania. Ha una superficie tota-le di circa 10 milioni di km2, contro per esempio i circa30 milioni dell’Africa e i 44 milioni dell’Asia. L’Europa confina a ovest con l’oceano Atlantico, a nordcon il mar Glaciale Artico e a sud con il mar Mediterra-neo. I confini orientali sono più incerti, per ragioni siageografiche sia politiche: la Federazione Russa, infatti, èuno stato che geograficamente appartiene sia all’Europasia all’Asia. La divisione tradizionale tra i due continentiè quella linea ideale che parte dai monti Urali (in realtàtalmente bassi che potrebbero essere definiti colline) eprosegue con il fiume Ural, la costa del mar Caspio, lacatena del Caucaso, la costa del mar Nero giungendo fi-no agli stretti del Bosforo e dei Dardanelli.

La forma fisica dell’EuropaSe osserviamo il territorio europeo, possiamo notareche la parte meridionale è prevalentemente montuosa,quella orientale ha le maggiori aree pianeggianti, quel-la occidentale è per lo più pianeggiante e quella centra-le alterna pianure a rilievi di modesta altezza. Il continente si caratterizza poi per la ricchezza di spor-genze e rientranze lungo le sue coste (per esempio lapenisola italiana), per i grandi mari che si insinuanotra le terre emerse (mar Mediterraneo, mar Nero, maredel Nord, mar Baltico) e per i numerosi specchi d’ac-qua minori (stretti, golfi, baie).

ratteri diversi rispetto alle civiltà e alle popolazioniasiatiche. Inoltre per un lungo periodo, a partire dal XVI secolosino almeno agli inizi del Novecento, le potenze euro-pee hanno dominato il mondo. In Europa sono anche avvenuti eventi fondamentalinella storia dell’umanità, per esempio la Rivoluzioneindustriale. Tutto questo ha fatto sì che gli europei sentissero di ap-partenere a un continente autonomo rispetto a quelloasiatico, e che anche le popolazioni di altri continentiriconoscessero questa loro diversità.

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L’origine del termine “Europa”Il termine Europa fu utilizzato per la prima volta dagliantichi greci durante le guerre persiane (490-478 a.C.).Per i greci,“Europa” era il sistema politico che siestendeva dalla Ionia, cioè le attuali coste egee dellaTurchia, alla Magna Grecia, cioè l’Italia meridionale,e caratterizzava quindi tutte le terre che avevanoconosciuto la civiltà greca, in contrapposizione alle terre asiatiche.

geo CURIO

SITà

Monti Urali

Fiume Ural

Mar Caspio

Catena delCaucaso

Tra Europa e Asia

■ Leggi con attenzioneil testo e prova atracciare sulla cartala linea di confinetra il continente europeo e quelloasiatico.

Facendo

Capir

e ??

Africa

Antartide

Americadel Sud

Americadel Nord

Europa Asia

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GEOSTORIA

Più da vicinoLezione 4UNITÀ 2

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PANTHALASSA

PA

NG

EA

Circa 180 milioni di anni fa, la Pangea si spaccò in due vastiframmenti, la Laurasia (che corrispondeva alle attuali America delNord, Europa e Asia) e il Gondwana.Tra i due continenti si trovavail grande mare di Tetide, che in seguito si sarebbe trasformatonel mar Mediterraneo. Questi movimenti determinarono la nascitadelle più antiche montagne europee: prima quelle scandinavee britanniche, poi quelle dell’Europa centro-orientale, comei monti Urali, che oggi sono rilievi non molto elevati.

Fino a circa 200 milioni di anni fa, la Terra presentava un’unica massadi terre emerse. Questo unico continente, chiamato Pangea(cioè “tutta terra”), era attorniato da un unico grande oceano,la Panthalassa (“tutto mare”).In questo periodo erano già presenti le terre europee più antiche:la penisola baltica e la grande pianura russa.

E u r a s i aAmericadel Nord

Americadel Sud

A f r i c aIndia

Antartide

Australia

IndiaAfrica

Australia

Antartide

Americadel Sud

Americadel Nord

Europa Asia

Fu durante l’era successiva (a partire da circa 65 milioni di anni fa)che l’Europa conobbe i suoi più grandi sconvolgimenti. A est, la futuraAmerica del Nord si allontanò sempre più dall’Europa. A sud, la zollaafricana proseguì il suo spostamento verso quella europea, dandoorigine, circa 40 milioni di anni fa, alla catena alpina. Le Alpi sono i rilievieuropei più elevati proprio a causa della loro recente formazione.

A destra, il planisfero dell’attuale forma dei continenti, che risalea circa 40 milioni di anni fa ma che, nei futuri millenni, è destinataancora a cambiare.

L’antichissima storia dell’Europa

■ A quali continenti era unita l’Europa180 milioni di anni fa?

■ Quale movimento ha dato vita alla catena alpina?■ Prova a individuare nei disegni quei territori che

poi sono diventati parte dell’Europa attuale.

Capir

e ??

Come si è formata l’Europa

L a u r a s i a

G o n d w a n a

Mare di Tet ide

I continenti della Terra non hanno una forma e una posizione immutabile nel tempo.Essi variano in seguito al movimento delle placche della crosta terrestre e all’azionedelle forze esogene. Nel 1915 lo scienziato tedesco Alfred Wegener, per spiegare l’attuale disposizione del-le terre emerse, cioè appunto i continenti, formulò la teoria della deriva dei conti-nenti. In base a questa teoria, i continenti deriverebbero dalla spaccatura di un’unicamassa originaria.

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AMBIENTI E PAESAGGI

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M A R N E R O

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DI BARENTS

MAR

EGE

O

Le montagneeuropee, per lo piùnon elevatissime,hanno generalmenteconsentitol’insediamento umanoe l’apertura di viedi comunicazione.

La marittimità dell’Europa ha semprecostituito un fattore importante disviluppo economico e umano. Nessunluogo europeo, infatti, dista dalla costapiù di 1000 km. Inoltre, i fiumi chescorrono all’interno del continentesono in gran parte navigabili:lungo le loro rive sono sorti nel tempoimportanti centri urbani e industriali.La rete fluviale, così come il climatemperato, hanno ulteriormentefavorito l’insediamento umanoe lo sviluppo di grandi civiltà,a cominciare da quelle greca e romana.

L’Europa ha una buona posizione geografica:è ben collegata all’Asia (il Bosforo è lungo circa1 km ed è attraversabile oggi da un ponte sospeso)ed è vicina all’Africa (lo stretto di Gibilterraè largo appena 14 km). Inoltre, si affaccia a ovestsull’oceano Atlantico, dove le isole Azzorrerappresentano una buona base d’appoggioper la traversata in direzione delle Americhe.

Per un lungo periodo storico, l’Europa è stata al centro del mondo, in posizione di pre-dominio sugli altri continenti. Questa supremazia è dovuta principalmente a motivi sto-rici, ma anche ad aspetti geografici. L’Europa, infatti, gode di una serie di condizioniambientali favorevoli. Vediamole.

Il clima europeo è temperato, cioè privo di situazioni di estrema aridità o di gelo.In Europa, grazie all’alternarsi regolare delle stagioni, non si verificano quasi maifenomeni di particolare violenza, come i cicloni, gli uragani o i tornado.

Unacollocazionefavorevole

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Stretto di Gibilterra

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Alpi transilvaniche

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4061Gran Paradiso

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5LezioneUNITÀ 2

Il sistema alpinoIl principale sistema montuoso europeo si trova nel-l’Europa meridionale. Inizia a ovest con la catena deiPirenei e prosegue con le Alpi. Le Alpi sono la princi-pale catena montuosa continentale, che si snoda ad ar-co nel territorio di ben cinque stati europei (Francia,Italia, Svizzera, Austria e Slovenia). Ha cime che sfiora-no i 5000 metri di altezza (monte Bianco 4807 m;monte Rosa 4637 m).

Le montagne d’EuropaQuasi tutti i principali sistemi montuosi europeisi concentrano nella parte centro-occidentale emeridionale del continente.

46

Osserva la carta. Le catenemontuose più giovani, e quindipiù alte, si trovano lungo unastriscia di territorio che partedalla penisola iberica e giungesino alla penisola balcanica.Le montagne più alte, in coloremarrone scuro, sono concentratenell’arco alpino.

LEGGIAMO la CARTA

I 10 rilievi più alti d’Europa

rilievo altezza statoMonte Bianco 4807 Italia-FranciaMonte Rosa 4637 Italia-SvizzeraCervino 4478 Italia-SvizzeraFinsteraarhorn 4274 SvizzeraJungfrau 4158 SvizzeraMassif des Ecrins 4102 FranciaGran Paradiso 4061 ItaliaBernina 4050 Italia-SvizzeraOrtles 3905 ItaliaMonviso 3841 Italia

Europa centrale:qui si trovano rilievi diformazione più anticarispetto al sistemaalpino, quali i Vosgi, laSelva nera e i Sudeti.

Europa settentrionale:si incontrano i rilievi piùantichi del continente(Alpi scandinave).

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Gli Appennini, che si stendono verso sud lungo lapenisola italiana, costituiscono un prolungamentodella catena alpina, con la quale hanno in comunel’origine.A est le Alpi sembrano dividersi in due parti: una pro-cede verso sud e comprende le Alpi dinariche e il Pin-do; l’altra, più importante, comprende i Carpazi, le Al-pi transilvaniche e i Balcani.Il sistema alpino europeo si congiunge infine con la ca-tena del Caucaso, che separa Europa e Asia.

I rilievi dell’Europa centraleOltre a questo complesso di cate-ne montuose, l’Europa è ricca dirilievi di formazione più antica.Sono i monti del centro Europa,che interessano alcune aree dellaFrancia, della Germania, della Re-pubblica Ceca, della Polonia.I rilievi si presentano ondulati econsumati dalle forze esogene: nonsuperano i 2000 metri di altezza.Tra le catene più importanti pos-siamo ricordare il Giura, i Vosgi,la Selva nera, i Sudeti.

I rilievi dell’EuropasettentrionaleI rilievi più antichi del continentesi trovano nei territori della Scan-dinavia (Alpi scandinave), del Re-gno Unito e dell’Islanda.Nonostante siano stati fortementemodellati dall’azione di agenti esogeni, questi rilievihanno un’altezza notevole, poiché in tempi geologicipiù recenti si sono nuovamente sollevati per alcunecentinaia di metri.Qui è stata particolarmente forte l’azione di modella-mento dei ghiacciai, che hanno dato origine a profondevalli a U, molte delle quali si sono trasformate in laghi.

I rilievi dell’Europa orientaleNell’estrema parte orientale dell’Europa si trovano ibassi rilievi degli Urali, che si stendono fino alla Sibe-ria e che segnano il confine convenzionale con l’Asia.Prima di giungere agli Urali, la vastissima pianura russaè occupata da importanti altipiani, il più esteso deiquali è il Rialto centrale russo.

47

La scalatadel monte BiancoLa prima volta chel’uomo arrivò sullavetta del monte Biancofu nel 1786. Autoridell’impresa furonoBalmat e Paccard, dueabitanti di Chamonix(ai tempi Regno diSardegna, oggi Francia).La notizia dell’impresasi diffuse ovunque. ReVittorio Amedeo III diSavoia diede un premioin denaro ai suoi eroicisudditi. Da allora inmolti si cimentarononella conquista dellevette alpine.

geo CURIO

SITà

Cerca i rilievi sulla carta

■ Individua sulla carta i rilievi seguenti e, aiutandoticon le informazioni che trovi nel testo, indica se sono di origine recente, antica o antichissima.

Facendo

Capir

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Sistema alpino: disposto da ovest a est, comincia con i Pirenei e terminacon i rilievi del Caucaso.

Europa orientale:qui si trovanogli Urali e alcuniimportanti altipiani,tra cui il Rialtocentrale russo.

Rilievo Origine

Pirenei

Giura

Alpi scandinave

Selva nera

Alpi

Balcani

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Più da vicinoLezione 5UNITÀ 2

48

Il paesaggio alpino

AMBIENTI E PAESAGGI

L’ambiente alpino è caratterizzato da un clima rigido e da un territoro aspro. Queste ca-ratteristiche ne hanno a lungo ostacolato il popolamento e hanno anche condizionato losviluppo delle attività umane. Accanto ad attività tradizionali come l’agricoltura e l’allevamento, si è sviluppato negliultimi decenni il turismo estivo e invernale, che costituisce oggi la principale risorsa del-la regione alpina.

TransumanzaL’allevamento tradizionale era praticato con la tecnica della transumanza. D’estatele mandrie venivano portate dal fondovalle aipascoli sulla parte più alta della montagna, dovetrovavano erba fresca; con l’autunno gli animalivenivano riportati nelle stalle del fondovalle ealimentati con il fieno raccolto durante l’estate.

Abitazioni di pietra e legnoNella regione alpina troviamo le caratteristicheabitazioni realizzate con i materiali locali:pietra e legno. In certe aree alpineprevalgono le costruzioni quasi interamente in legno, in altre in pietra e legno.

Dighe e produzione di energia elettricaLa regione alpina è una delle maggioriproduttrici di energia idroelettrica.Per produrre energia elettrica vengonorealizzate dighe che sbarrano valli strette e profonde e creano così laghi artificiali.Attraverso delle condotte forzate, costituite di lunghi tubi (indicati nel disegnocon la freccia), l’acqua precipita a valle: la sua forza aziona le turbine delle centrali elettriche.

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49

GhiacciaiI principali ghiacciai si trovano nella parte più occidentale delle Alpi, che è la più elevata,e sul versante settentrionale, che è più freddo.Oggi l’estensione dei ghiacciai alpini si èdrasticamente ridotta.

TraforiLe regioni alpine hannosvolto un ruolo importantenella storia europea,perché hanno messo incomunicazione le regionisettentrionali con quellemeridionali del continente.Tale funzione è statagarantita nel passato daipassi alpini, mentre oggi è assicurata dai numerositrafori stradalie ferroviari.

Leggiamo il paesaggio

■ Individua nel disegno ed elenca nella tabella seguente gli elementi fisici e quelli antropici.

Elementi fisici Elementi antropici

Capir

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TurismoOggi lo sviluppo del turismo ha portatobenessere alle popolazioni delle aree alpine.Nel contempo, il turismo crea problemiall’ambiente: basti pensare ai disboscamentiper fare spazio ad alberghi, case, impiantisciistici e vie di comunicazione.

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Stretto di Gibilterra

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Pianura

unghereseValle dell’Ebro

Valle del Guadalquivir

6LezioneUNITÀ 2

Una caratteristica particolare dell’area pianeggiante deiPaesi Bassi è la sua condizione di depressione assoluta; èsituata cioè sotto il livello del mare, da cui è separata permezzo di sottili cordoni di dune costiere. Tale area (chia-mata polder, che significa “terra prosciugata”) ha originedalla grandiosa opera di prosciugamento delle terre com-piuta nei secoli passati dalla popolazione olandese.

Le pianure d’EuropaLe pianure europee si concentrano soprattutto ne-la parte centro-settentrionale e orientale del con-tinente. In Europa sono presenti sia pianure allu-vionali sia pianure di erosione.

50

Europa centrale:una vasta area pianeggianteprocede dal territorio francesefino a quello polacco.

Europa meridionale:le pianure si incontranolungo le fasce costiere e in zonecircondate da catene montuose (pianure alluvionali).

Osserva la carta. Nella parte meridionale delcontinente le pianure sono poco estese e isolate.Osserva invece la parte centrale e settentrionale:c’è una lunghissima striscia di pianura che partedalla Francia meridionale, prosegue in Belgio, PaesiBassi e Germania e poi si allarga sempre più, sino a occupare quasi tutta l’area orientale dell’Europa.

LEGGIAMO la CARTA

Le pianure dell’Europa meridionaleNelle regioni meridionali gli spazi pianeggianti si in-contrano quasi esclusivamente lungo le fasce costiere oin rare zone circondate da catene montuose. Tali pia-nure sono di origine alluvionale, ossia formate dai de-triti trasportati dai fiumi. Le più significative sono levallate spagnole del Guadalquivir e dell’Ebro e la pia-nura Padana.

Le pianure dell’Europa centraleIl territorio francese affacciato sulla costa atlantica è oc-cupato da un’unica grande e fertile area pianeggiante,che si apre a ventaglio procedendo verso est. Questapianura, che nel bassopiano francese è larga un centi-naio di chilometri, prosegue in Belgio, nei Paesi Bassi, esi allarga molto in territorio tedesco e polacco (basso-piano germanico). Ha poi un prolungamento setten-trionale nella penisola completamente pianeggiantedello Jütland, in Danimarca, e nelle campagne dell’In-ghilterra meridionale.

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Le pianure dell’Europa orientaleNella sua parte orientale, oltre il confine polacco, ilterritorio europeo si estende nelle sterminate pianurerusse, nate in seguito al lento processo di erosionedelle montagne. Tali pianure sono il cosiddetto basso-piano sarmatico, un’immensa distesa di terre pianeg-gianti particolarmente fertili che dal mar Baltico arrivafino alle coste del mar Nero e del mar Caspio. Qui for-ma la grande depressione caspica, un’altra area situa-ta ben al di sotto del livello del mare (–26 metri).

Pianure importanti per gli insedia-menti umani e per l’agricoltura,ma di più modesta estensione, sitrovano anche nella regione rume-na lungo il basso Danubio (Valac-chia) e in corrispondenza del trat-to centrale danubiano. Quest’ulti-ma pianura, che si estende soprat-tutto in Ungheria, viene detta pu-szta ed è di origine alluvionale.

Il continente più bassoL’Europa è il continentepiù “basso” del mondo:infatti tra tutti i continenti hal’altitudine mediapiù bassa, soli 300 metri circa sopra il livello del mare.

geo CURIO

SITà

Colloca le pianure sulla carta

■ Localizza le seguenti immagini scrivendo sullacarta il numero che le contraddistingue.

Facendo

Capir

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2

Pianura lombarda,con le Alpi sullo sfondo Veduta della pustza

Europa orientale:comprende le sterminate pianure russe e quelle, meno estese, lungo il basso Danubio e in corrispondenza del tratto centrale del fiume.

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LezioneUNITÀ 2

Laboratorio6

52

COMPETENZE ATTIVATE

LEGGERE IL PAESAGGIO

■ Analizzare e confrontareimmagini del paesaggiogeografico.

■ Stabilire relazioni fra le diverseinformazioni geografiche.

1 Osserva queste due immagini erispondi alle domande.

• Una non è riconducibile a nessunadelle tipologie di pianura qui a lato esa-minate. Quale? Che tipo di pianura po-trebbe essere?

• Quale tipo di pianura rappresental’altra fotografia?

Pianure europeeTanti tipi di pianureIn Europa, a seconda della collocazione geografica e del grado di pendenza, possiamo distinguere di-versi tipi di pianure. Consideriamo insieme alcune immagini.La fotografia A riprende una pianura costiera irlandese. Le pianure costiere si formano nei pressidel mare, per il deposito di detriti trasportati da un fiume. Inizialmente l’azione di deposito dà luogoa cordoni sabbiosi che chiudono laghi costieri; in segui-to, i sedimenti fluviali riempiono tali bacini dando vita apianure vere e proprie.La fotografia B mostra una pianura dei monti Sibillini,nell’Appennino marchigiano. Si tratta di una pianurapedemontana, cioè situata ai piedi dei rilievi; data lacollocazione presenta una pendenza maggiore rispettoalle pianure costiere.La pianura della fotografia C è la conca interna di Ca-stelluccio, in Umbria. Le conche interne, originate an-ch’esse dalla sedimentazione dei detriti trasportati dafiumi e ghiacciai, sono interamente circondate da rilievimontuosi e hanno pendenze convergenti verso il cen-tro. Sono chiamate anche pianure intermontane.

C

B

A

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Una pianura artificiale: i polderLa fotografia mostra un polder olandese. Come sai, i polder sono aree pianeggianti “create” dall’uo-mo, che ha strappato tali terre al mare attraverso la realizzazione di grandi dighe di sbarramento, in-terventi di prosciugamento (soprattutto tramite l’azione dei mulini a vento) e opere di canalizzazio-ne per il deflusso delle acque.

Una delle dighe più famose, la diga di Afsluitdijk realizza-ta intorno al 1932, è lunga ben 31 chilometri: ha permes-so di isolare dal resto dell’oceano lo Zuiderzee, un mareinterno chiamato oggi Ijsselmeer, che è stato in parteprosciugato permettendo la creazione di quattro ampipolder.

Il mulino a vento serve sia per macina-re i cereali sia, soprattutto, per prosciu-gare i terreni. Il movimento delle pale,determinato dal vento, muove una ruo-ta che solleva l’acqua dei terreni da bo-nificare e la convoglia nei canali.

2 Segna con una crocetta quali del-le seguenti affermazioni sono vere.

� Le pianure sono territori perfet-tamente pianeggianti.

� Le pianure possono trovarsi a di-verse fasce altimetriche.

� Le vere pianure si estendono sem-pre a livello del mare.

� La formazione delle pianure si de-ve a fenomeni di erosione e a fe-nomeni di deposito.

� STABILIRE RELAZIONI

3 Individua sul disegno del polder iseguenti elementi:

• opere di sbarramento delle acque

• opere di canalizzazione delle acque

• opere di pompaggio delle acque

LEGGere IL PAESAGGIO

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S V I Z Z E R A

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MonteBianco4807

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4637MonteRosa

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3905Ortles

3841Monviso

3764Cevedale

PallaBianca3736

3678 MonteDisgrazia

Gran Sasso2912

2795La Maiella

2487Velino

Gorzano2455

Pizzo di Svevo2422

2349Sirente

Vettore2476

Priora2332

2283Greco

SerraDolcedorme2267

7LezioneUNITÀ 2

Il territorio italianoL’Italia è una penisola che si allunga nel Mediterraneo,racchiusa a nord dalla catena delle Alpi, che segna ilconfine con altri paesi europei: la Francia a ovest, laSvizzera e l’Austria a nord, la Slovenia a est. Essa mi-sura poco meno di 1300 km di lunghezza e occupauna superficie complessiva di 301 338 km2.

Territorio, montagne e pianure d’Italia

Il territorio italiano è prevalentemente montuo-so e collinoso: infatti è composto per oltre unterzo (35,2%) da rilievi montuosi e per il 41,6%da colline.

54

Pianura Padana: la suaestensione e la ricchezza di vie di comunicazione vi hanno dasempre favorito gli insediamentie le attività umane. Infatti,è un’area agricola moltoimportante e anche l’area piùindustrializzata del paese.

Tavoliere delle Puglie: è unapianura di sollevamento, formatasicioè in seguito al sollevamento di unfondale marino. Oggi, in seguito ainterventi di bonifica e di irrigazione,è un territorio fertile, dove si coltivanocereali, ortaggi, viti, olivi e alberi da frutto.

Osserva la carta. Come puoinotare, le aree collinari e quellemontuose d’Italia rappresentano lagrande maggioranza del territorioitaliano. A parte la pianura Padana,le pianure italiane sono di piccoledimensioni e sono situateprevalentemente lungo le coste.

LEGGIAMO la CARTA

I vulcani più alti

vulcano altezzaEtna 3323Vesuvio 1281Stromboli 924Vulcano 391

Lampedusa

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I rilievi italianiA nord le Alpi, la più importante catena montuosad’Europa, si snodano con un arco di 1200 km sul terri-torio di cinque paesi (Italia, Francia, Svizzera, Austria eSlovenia). Parallele a esse, più a sud, corrono i rilievidelle Prealpi.Le Alpi sono divise in occidentali, centrali e orientali,a loro volta distinte in altri gruppi di montagne, comepuoi osservare nel disegno. L’altezza delle cime dimi-nuisce da ovest ad est; quelle più alte (che superano i4000 metri) si trovano in Valle d’Aosta e Lombardia.Gli Appennini sono la seconda catena montuosa italia-na, con cime molto meno elevate rispetto alle Alpi epiù arrotondate. Ai bordi della catena appenninica si aprono vaste areecollinari, che caratterizzano la maggior parte dell’Italiacentrale, e in particolare l’Umbria, le Marche e la To-scana.Anche le maggiori isole italiane hanno un territorio preva-lentemente montuoso e collinare. In Sardegna il rilievonon raggiunge mai grandialtitudini. Nella parte set-tentrionale e occidentaledella Sicilia i rilievi (i Ne-brodi e le Madonie) sonouna continuazione dellacatena appenninica. Lun-go il versante ionico sorgel’Etna, il più alto vulcanod’Europa (3323 m). Gli altri vulcani attivi inItalia sono tre: Strombolie Vulcano, nell’arcipelagodelle Eolie, a nord della Si-cilia, e il Vesuvio, nel golfodi Napoli.

Le pianure italianeSolo il 23,2% del territorio italiano è costituito da pianu-re e più della metà dell’estensione pianeggiante è occupa-ta dalla pianura padano-veneta (circa 46 000 km2). Essasi può suddividere in tre parti: la pianura Padana vera epropria nella zona centro-occidentale, quella veneto-friulana a nord-est e quella emiliano-romagnola a sud.La pianura padano-veneta è di origine alluvionale: si èformata intorno al corso del fiume Po. Dotata di una fit-ta rete di canali di irrigazione, ha un territorio fertile chepermette la coltivazione di mais, riso e foraggi. Nel resto d’Italia la più importante pianura è il Tavolie-re delle Puglie, compreso tra il promontorio del Gar-gano e l’altopiano delle Murge. In Sardegna c’è una sola grande pianura, il Campidano,un tempo zona malarica ma ora bonificata. Nel resto dell’Italia centro-meridionale si aprono solo al-cune limitate aree pianeggianti in prossimità delle coste.

Le AlpiIl disegno mostra lacatena alpina da ovest a est. Le Alpi siestendono dal Colle di Cadibona, in Liguria,al Carso, punta estrema del Friuli-Venezia Giulia.

Colloca i paesaggi sulla carta

■ Collega ogni foto alla propria didascalia, poiposiziona le immagini sulla carta, inserendola lettera che le contraddistingue.

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Capir

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Più a nord, più a sudIl punto più settentrionale del territorio italiano (indicatonella carta con una freccia blu) è la Testa GemellaOccidentale, nelle Alpi Aurine, in Alto-Adige; il punto piùa sud (indicato con una freccia rossa) è la punta PesceSpada, nell’isola di Lampedusa.

geo CURIO

SITà

Veduta della pianurapugliese

Vetta del monte Rosa

Un paesaggio collinarein Toscana

I 10 rilievi italianipiù alti

rilievo altezzaMonte Bianco 4807Monte Rosa 4637Cervino 4478Gran Paradiso 4061Bernina 4050Ortles 3905Monviso 3841Cevedale 3764Palla Bianca 3736Monte Disgrazia 3678

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LezioneUNITÀ 2

Laboratorio7

56

1 Individua a quale fotografia corri-spondono le tre didascalie seguenti,inserendo le lettere nei relativi qua-dratini.a.Un ghiacciaio del monte Bianco.b.La vetta del Cervino, con la classi-ca forma a piramide.c.Una cima delle Dolomiti.

2 Indica nella foto del ghiacciaio:a. la lingua di ghiaccio;b. la forma a U della valle scavata dallento movimento del ghiacciaio.

LEGGere Il paesaggIo �

Montagne italianeLe AlpiLe Alpi sono una dorsale di rilievi dalle cime svettanti, appuntite, che assumono talvolta una forma apiramide. Ciò si deve alla loro origine geologica recente, cioè al fatto che per meno tempo han-no subìto il lavoro di erosione da parte di acque, ghiacci, venti e precipitazioni.Un tempo erano sommerse da una coltre di ghiaccio, e proprio il modellamento glaciale ha dato ori-gine alle numerosissime valli e ai numerosi valichi da cui la catena alpina è incisa.I ghiacciai attuali, quasi tutti di piccole dimensioni, sono circa 2500. Il massiccio del monte Bianco, conle sue numerose cime di oltre 4000 metri, ne conta da solo più di 100.Nel tratto orientale delle Alpi si eleva il gruppo delle Dolomiti, montagne che superano di poco i3000 metri: le loro pareti rocciose, spesso a forma di pinnacoli, sono fatte di dolomia, una rocciacomposta da detriti marini; esse infatti si costituirono sul fondo di un antichissimo mare, dal quale so-no successivamente emerse.

COMPETENZE ATTIVATE

■ Analizzare e confrontare immaginidel paesaggio geografico.

■ Stabilire relazioni fra le diverseinformazioni geografiche.

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Gli AppenniniPur essendo, come le Alpi, di origine geologica recente, gli Appennini hanno un aspetto molto diver-so. I loro rilievi assomigliano spesso a degli altipiani che culminano con spianate, mentre sono rarele cime aguzze. Ciò si deve allaroccia di cui sono composti,che è molto più soggetta all’a-zione di erosione.La più alta catena appenninica èquella del Gran Sasso (nellafoto A), che come scenari si av-vicina a quelli alpini. Gli Appen-nini non hanno ghiacciai.Nella parte centrale la catenaprincipale si divide in una seriedi catene parallele che rac-chiudono conche interne pia-neggianti.Lungo l’Adriatico, invece, vi èuna serie di dorsali perpendi-colari alla catena principa-le, a forma di pettine, che sepa-rano valli nelle quali scorronobrevi fiumi (foto B).

3 Rispondi alle seguenti domande.

• In genere, che forma hanno le vettedelle montagne più antiche?

• Perché?

• Perché le cime degli Appennini, puressendo di origine geologica recente,sono più basse e arrotondate delle ci-me alpine?

� STABILIRE RELAZIONI

A

B 4 Indica sotto ciascuna immaginese si tratta di un paesaggio alpinoo appenninico.

LEGGere IL PAESAGGIO

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58

Oggi in Italia sono presenti ben 777 aree naturali pro-tette, suddivise in parchi nazionali, parchi regionali, ri-serve naturali e riserve marine.Le aree protette della terrafermaoccupano in totale più di tre milionidi ettari, ovvero circa il 10% del ter-ritorio nazionale.

Parchi nazionali e parchi regionaliI parchi nazionali sono dei territoriche hanno un particolare valore natura-le e paesaggistico e che per questo so-no difesi e conservati dallo stato.I parchi nazionali vengono utilizzati per ilturismo, per diffondere l’educazione al-l’ambiente e per motivi scientifici. Neiparchi infatti vengono studiati la flora, lafauna e lo sviluppo naturale del paesaggio.Il primo parco nazionale nacque nel1922: è quello del Gran Paradiso, traPiemonte e Val d’Aosta. Gli altri parchinazionali definiti “storici”, perché ormai isti-tuiti da molti anni, sono: il parco d’Abruzzo (1923), il par-co del Circeo (1934), il parco dello Stelvio (1935) e quel-lo della Calabria (1968).Attualmente i parchi sono 23, lamaggior parte dei quali è stata istituita negli anni Novanta.Negli ultimi 30 anni, anche le regioni hanno svolto un’inten-sa attività per la creazione di aree protette, dando vita aiparchi regionali.Attualmente ne esistono oltre 100.

Le riserve naturali stataliSono alcune aree, di estensione limitata, che per le loroparticolarità ambientali sono chiuse al pubblico. Possonoaccedervi solo gli addetti e, con un permesso speciale, stu-diosi e ricercatori.In queste zone si attua il ripopolamento animale, cioèl’inserimento di nuovi esemplari di animali e la protezionedi quelli esistenti.

Le aree marine protetteSono costituite da ambienti marini (acque, fondali e co-ste) che hanno un rilevante interesse per le caratteristi-che naturali (con particolare riguardo alla flora e alla fau-na) e per l'importanza scientifica, ecologica, culturale,educativa ed economica che rivestono. Possono ancheavere un rilevante valore storico, archeologico-ambienta-le e culturale.Attualmente sono presenti in Italia 21 aree marine protet-te, per più di 180 000 ettari di mare e circa 603 chilometridi costa.Tra queste aree ricordiamo Miramare (Trieste),Ustica, isole Egadi, isole Ciclopi, isole Tremiti, CapoCarbonara, Capo Rizzuto e Torre Guaceto.

ECOGEOUNI

TÀ 2

Le aree naturali protette

UsticaL’area marina protetta di Usticaè stata istituita nel 1986. È este-sa per quasi 16 000 ettari di ma-re e oltre 14 chilometri di coste.I fondali, molto vari, presentanoambienti diversificati ricchidi specie animali e vegetali.

Principaliriserve marine

Parchi nazionali

Gran Paradiso

Sinis-Mal di Ventre

Asinara

Golfodi Orosei

Capo Carbonara

Gennargentu

Isole Egadi

Circ

Gra

Arcipelago

Toscano

ForesteCasentinesi

AppenninoTosco-Emiliano

StelvioDoBe

M A R T

M A R L I G U R E

Parco nazionaledel Gran ParadisoOccupa oltre 70 000 ettari etocca l’altitudine di ben 4 061metri (con la vetta del GranParadiso).Il parco nasce con il principaleintento di proteggere glistambecchi dall’estinzione.

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scoprire e fare

La superficie delle aree protette terrestriLa tabella indica, suddivisa per regioni, la superficiedelle aree naturali protette terrestri (parchi nazio-nali, parchi regionali e altre aree naturali, con l’e-sclusione delle aree marine). Leggi con attenzionei dati e fai una classifica delle prime cinque regio-

ni per superficie diaree protette.Osserva poi la cartapolitica dell’Italia chetrovi in questo volu-me. Una delle regio-ni con più ampiearee protette ha di-mensioni piuttostopiccole: ciò significache ha un’alta per-centuale di territo-rio protetto rispet-to alla sua superficietotale. Qual è que-sta regione?Infine, calcola qualedelle tre aree dell’I-talia (Nord, Centroe Sud) ha più ettaridi aree protette.

AREE NATURALI PROTETTE(ETTARI - 2003)

NORD ITALIA

Piemonte 167 253

Valle d’Aosta 42 998

Lombardia 130 215

Trentino-Alto A. 283 413

Veneto 93 377

Friuli-Venezia G. 53 794

Liguria 25 511

Emilia-Romagna 88 094

CENTRO ITALIA

Toscana 159 844

Umbria 63 327

Marche 89 103

Lazio 213 453

SUD ITALIA

Abruzzo 303 233

Molise 6450

Campania 325 240

Puglia 128 766

Basilicata 125 196

Calabria 249 409

Sicilia 270 719

Sardegna 92 456

ITALIA 2 911 852

La fauna delle aree naturali protetteUno dei compiti delle aree naturali protette è la salva-guardia della fauna. Nelle foto puoi vedere l’orso bru-no marsicano e l’aquila reale, caratteristici del Par-co Nazionale d’Abruzzo.

Isole TremitiIstituita nel 1989, occupaoltre 1400 ettari di maree 20 chilometri di coste.Comprende quattro iso-le dell’arcipelago, ric-che di archi e faraglioni.

adi

Ustica

Madonie

Nebrodi

Etna

Oasi diVendicari

Isole CiclopiOasi del Simeto

Aspromonte

Capo Rizzuto

Sila

Pollino

Val d’Agri

Cilento eVallo di Diano

Vesuvio

Gargano

Isole Tremiti

Torre Guaceto

Circeo

Monti Sibillini

Gran Sasso e Monti della Laga

Abruzzo

M. Maiella

si

DolomitiBellunesi

Miramare

R T I R R E N O

Parco nazionaled’Abruzzo,Lazio e MoliseÈ uno dei parchi piùantichi d’Italia. È costi-tuito pricipalmente dacatene montuose tra i900 e i 2200 metri dialtitudine.

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8Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

Il ciclo dell’acquaLe acque della Terra sono in un continuo movimento,che noi chiamiamo ciclo dell’acqua. Osserva il disegno.

Le acqueChe cos’è l’idrosferaQuasi tre quarti della superficie terrestre, ovvero circa 360 milionidi km2, sono ricoperti da masse d’acqua. Il 97% dell’acqua si trova nei mari e l’1% nelle acque interne, cioè nei laghi e nei fiumi.Il restante 2% dell’acqua della Terra è in forma solida (cioè ghiaccio).L’insieme delle acque della Terra è chiamato idrosfera.

falde idrichemare

vapore acqueo

sole

Il calore del Soleriscalda le acquesuperficiali di oceani,mari, laghi e fiumi,che evaporano e, nellanuova forma gassosa(vapore acqueo),salgono nell’aria.

Mano a mano che legoccioline di vaporeacqueo incontrano ariasempre più fredda, siaggregano e formanole nuvole.

Quando le nuvole salgonoad alta quota o incontranocorrenti d’aria fredda,le gocce di vapore acqueodi cui sono costituite siaggregano in gocce piùgrandi. A causa del pesoraggiunto, le gocceprecipitano sotto formadi pioggia.

Se le temperature sonoparticolarmente basse,le gocce diventanochicchi di grandineo fiocchi di neve,che precipitanoal suolo.

Le precipitazioni (pioggia.neve e grandine) raggiungonoil suolo terrestre e vanno adalimentare i mari e le acqueinterne (fiumi, laghi, canali),o vengono assorbitedal terreno e raggiungonole falde idriche sotterranee.

ruolo dell’acqua

azionetermoregolatrice,

erosione,sedimentazione

ciclo dell’acqua

INSIEME DELLE ACQUE: idrosfera

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Il ruolo dell’acquaL’acqua è l’elemento fondamenta-le per gli organismi viventi sullaTerra. Il suo ruolo però non si li-mita al mondo dei viventi. L’acqua,infatti, esercita un ruolo molto im-portante sul clima e sulla forma diun territorio. Le acque di un lago, del mare o del-l’oceano si raffreddano e si riscal-dano più lentamente delle rocceche formano le terre emerse. Nellestagioni invernali, l’acqua conser-va ancora il calore accumulato du-rante la stagione calda: in questo modo, riscalda le costee ne rende meno rigido il clima. Per questo, le aree co-stiere godono nel periodo invernale di un clima più mi-te rispetto alle aree continentali. Questo ruolo delle ac-que viene definito azione termoregolatrice.L’acqua, inoltre, è una delle maggiori forze esogene chemodificano la forma di un territorio. Essa agisce attra-verso due tipi di azione. La prima è l’erosione, provoca-ta dallo scorrere di un fiume o dal moto ondoso del ma-re, che può sbriciolare rocce e scavare valli. La secondaè la sedimentazione, che avviene quando le acque tra-sportano e poi depositano materiali e detriti che vannoa formare nuovi tratti di costa o di pianura.

L’azione dell’acquaNella prima foto, l’azione delle acque di un fiume.Nella parte esterna, la corrente batte contro la sponda ed esercita un’azione di erosione;nella parte interna, la corrente è meno forte e si depositano i materiali trasportati dal fiume(sedimentazione).Nella seconda foto, un esempio di modifica delterritorio dovuto alla sedimentazione. Un corsod’acqua scende a fondovalle diminuendo la suapendenza. I detriti trasportati dalla corrente si accumulano in forma di ventaglio o cono.

Realizza un istogramma

■ L’idrosfera è costituita:– per il 97% da acqua di mare– per il 2% da ghiaccio– per il rimanente 1% dalle acque interne di laghie fiumi.

Trasforma questi dati in un istogramma.

Facendo

Capir

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geo parole

• Sottolinea nel testo il significato delle seguenti parole:

- idrosfera- precipitazioni- erosione- sedimentazione

• Spiega con le tue parole il ciclodell’acqua. Puoi aiutarti osservando il disegno.

= 10%

Area disedimentazione

Forte pendenzadel corso d’acqua

Bassa pendenzadel corso d’acqua

Deposito dei detriti

Area dierosione

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