6- "edifici scolastici" 58pag
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"PREVENZIONE INCENDI NEGLI EDIFICI SCOLASTICI" 58pag. a cura dell’Ing. AndreaGattuso 2016TRANSCRIPT
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Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria
Corso base di specializzazione in prevenzione incendiai sensi del DM 5.08.2011
a cura dell’Ing. Andrea Gattuso
PREVENZIONE INCENDI NEGLI EDIFICI SCOLASTICI
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LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE DI PREVENZIONE INCENDI PER LE SCUOLE SONO QUELLE PREVISTE DAL
DPR 151/2011
Estratto allegato 1 DPR 151/2011
Pertanto è obbligatorio:
il PARERE DI CONFORMITA’ sul progetto per le attività in categoria B – C
la S.C.I.A. a lavori ultimati per tutte le categorie A – B - C
Per gli Asili Nido la norma di riferimento è il DM 16.07.2014
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Decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, coordinato con la legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128, «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.».
Art. 10 - bis Disposizioni in materia di prevenzionedegli incendi negli edifici scolastici
1. Le vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia di prevenzione degli incendi per l’edilizia scolastica sono attuate entro il 31 dicembre 2015.
Con decreto del Ministro dell’interno, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, tenendo conto della normativa sulla costituzione delle classi di cui agli articoli 9, 10, 11 e 12 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, sono definite e articolate, con scadenze differenziate, le prescrizioni per l’attuazione.
G.U. n° 264 del 11.11.2013
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DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2015, n. 210 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
convertito con Legge di conversione 25 febbraio 2016, n. 21
Art. 4
L'adeguamento delle strutture adibite a servizi scolastici alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di prevenzione incendi previste dall'articolo 10-bis, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, e' completato entro sei mesi dalla data di adozione del decreto ministeriale ivi previsto e comunque non oltre il 31 dicembre 2016.
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DM 26.08.1992 : Edifici scolastici
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PER LE SCUOLE DI TIPO 0 SI APPLICA IL PUNTO 11 DEL DECRETO PER LE SCUOLE DI TIPO 0 SI APPLICA IL PUNTO 11 DEL DECRETO
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SCELTA DELL'AREA :
NON PROSSIME AD ATTIVITA' CON GRAVE PERICOLO D'INCENDIO
UBICAZIONE :
IN EDIFICI INDIPENDENTI
IN EDIFICI O LOCALI ESISTENTI, ADIACENTI, SOVRASTANTI O SOTTOSTANTI AD ALTRE ATTIVITA', FATTE SALVE SPECIFICHE NORME ANTINCENDIO
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
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COMPORTAMENTO AL FUOCO
RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE :
VALORI DA OSSERVARE
PER LA CLASSIFICAZIONE E LE PRESTAZIONI DI RESISTENZA AL FUOCO SI VEDANO I DECRETI M.I. 16.02.2007 E 9.03.2007 LE CUI PRESCRIZIONI VANNO COMUNQUE RISPETTATE
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LE CLASSI DI CUI SOPRA FANNO RIFERIMENTO AL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE ITALIANO
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APPLICARE QUINDI IL DM 15 marzo 2005: Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzioneincendi in base al sistema di classificazione europeo.
PERTANTO OCCORRE DETERMINARE LE CORRISPONDENTI CLASSI DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE EUROPEO.
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RICORDIAMO CHE IL DM 15.03.2005
Si applica ai materiali da costruzione come definiti dalla direttiva del Consiglio 89/106/CEE e dal DPR 21 aprile 1993, n. 246, per i quali sono richiesti specifici requisiti di reazione al fuoco.
materiale da costruzione (prodotto):qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanentemente incorporato in opere da costruzionepermanentemente incorporato in opere da costruzione.
Il decreto stabilisce le caratteristiche di reazione al fuoco che devono possedere i prodotti installati in attivita' ricomprese nel campo di applicazione delle vigenti disposizioni tecniche di prevenzione incendi, in luogo delle classi italiane previste dal DM 26 giugno 1984
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Prodotti installati lungo le vie di esodo
Negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, in luogo di prodotti di classe 1, e nei limiti per essi stabiliti dalle specifiche disposizioni di prevenzione incendi, sono installati prodotti classificati in una delle seguenti classi di reazione al fuoco, in funzione del tipo di impiego previsto:
a) impiego a pavimento: (A2FL-s1), (BFL-s1);
b) impiego a parete: (A2-s1,d0), (A2-s2,d0), (A2-s1,d1), (B-s1,d0), (B-s2,d0), (B-s1,d1);
c) impiego a soffitto: (A2-s1,d0), (A2-s2,d0), (B-s1,d0), (B-s2,d0).
DM 15.03.2005DM 15.03.2005
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SCALE
Resistenza al fuoco: secondo il DM 16.02.2007 e DM 9.03.2007
Larghezza: min 1,20 mt
Rampe: rettilinee: min 3 gradini e non più di 15, pedata min 30 cm, alzata max 17 cm non rettilinee: pedata min 30 cm a 40 cm dal montante e pianerottoli di riposo ogni 15 gradini
Aerazione in sommità: minimo 1 mq
ASCENSORI : secondo le norme antincendio previste dal DM 15.09.2005
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Allegato B applicabile solo edifici esistenti alla data di entrata in vigore del decreto
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Per edifici esistenti
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Scala a prova di fumo internaSala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso, per ogni piano, da filtro a prova di fumo.
Ricordiamo che :
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Vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco REI predeterminata (MIN 60), dotato di due o più porte munite
di congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata (MIN 60),
con camino di ventilazione di sezione adeguata e con camino di ventilazione di sezione adeguata e comunque non inferiore a 0,10 mq sfociante al di comunque non inferiore a 0,10 mq sfociante al di sopra della copertura dellsopra della copertura dell’’edificioedificio,
oppurevano con le stesse caratteristiche di resistenza al vano con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco e mantenuto in sovrappressione ad almeno fuoco e mantenuto in sovrappressione ad almeno 0,3 0,3 mbarmbar, anche in condizioni di emergenza, anche in condizioni di emergenza,
oppureaerato direttamente verso laerato direttamente verso l’’esterno con aperture esterno con aperture libere di superficie non inferiore a 1 mq con libere di superficie non inferiore a 1 mq con esclusione di condottiesclusione di condotti.
Filtro a prova di fumo
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Filtro a Prova di Fumo
Aerazione Permanente
Camino di aerazione
In sovrapressione >0,3 mbar
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scala di sicurezza esterna:
scala totalmente esterna, rispetto al fabbricato servito, munita di parapetto regolamentare e realizzata secondo i criteri sotto riportati:
i materiali devono essere incombustibili;
la parete esterna dell'edificio su cui e' collocata la scala, compresi gli eventuali infissi, deve possedere, per una larghezza pari alla proiezione della scala, incrementata di 2,5 m per ogni lato, requisiti di resistenza al fuoco almeno REI/EI 60. In alternativa la scala esterna deve distaccarsi di 2,5 m dalle pareti dell'edificio e collegarsi alle porte di piano tramite passerelle protette con setti laterali, a tutta altezza, aventi requisiti di resistenza al fuoco pari a quanto sopra indicato;
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1/20 della superficie in pianta(se si tratta di gas con d>0,8 almeno 1/3 dell'aerazione deve essere disposta a filo pavimento)
AERAZIONE DEI LOCALI CON USO DI
SOSTANZE INFIAMMABILI
REI 60 con depositi annessiCOMUNICAZIONI
Secondo DM 9.03.2007 (min REI 60)STRUTTURE DI SEPARAZIONE
Piani f.t. e 1° interratoUBICAZIONE
SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
SPAZI PER ESERCITAZIONI
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EstintoriMEZZI ANTINCENDIO
Max 30 kg legna/mq (se >30 imp.sprinkler)
CARICO D'INCENDIO
1/40 della superficie in piantaAERAZIONE
Max 1000 mq per piani f.t.Max 500 mq per 1° e 2°
interrato
SUPERFICIE
Porta REI 60ACCESSODEPOSITI
Secondo DM 9.03.2007 (min REI 60)
SEPARAZIONI
Pani f.t. e 1° e 2° interratoUBICAZIONE
SPAZI PER DEPOSITISPAZI PER DEPOSITI
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Le condotte non devono attraversare: - luoghi sicuri che non siano a cielo libero; - vie di uscita; - locali che presentino pericolo di incendio, di esplosione e di scoppio.
L'attraversamento può tuttavia essere ammesso se le condotte sono racchiuse in strutture resistenti al fuoco
Qualora le condotte debbano attraversare i compartimenti, nelle condotte deve essere installata, in corrispondenza degli attraversamenti almeno una serranda resistente al fuoco REI 60.
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DM 37 del 12.01.2008
Nota : L’illuminazione di sicurezza deve comprendere anche le aule
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Singola superiore
Si(solo per tipo 5)
2Tipo 4/5
SingolaNo1Tipo 1/2/3DM 26.8 1992Scuole
Caratteristiche minime
dell'alimentazione idrica richiesta,
secondo la norma
UN112845
Protezione esternaSI/NO
(1)(4)
Livello di pericolositàsecondo la
normaUN1 10779
Classificazione secondo
disposizione vigente
Disposizione vigente
Attività
RETI DI IDRANTI (3)
In particolare trova applicazione la norma UNI 10779
Si applica il DM 20 dicembre 2012, recante "Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi"
IMPIANTI ANTINCENDIO
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SEGNALETICA DI SICUREZZA
valgono le disposizioni del D.Lgs 81/2008
526 MJ/mq
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Singola
Singolasuperiore (oltre 800 presenze).
Secondo norma UNI EN 12845
Locali interrati senza presenza continuativa di personale e con carico di incendio superiore a 30 Kg/mq
DM 26.8.1992Scuole
IMPIANTI SPRINKLER
Corrispondenza col DM 20.12.2012
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Alimentazioni idriche singole :Alimentazioni idriche singole :
a) un acquedotto;
b) un acquedotto con una o più pompe di surpressione;
c) un serbatoio a pressione (solo per LH e OH1);
d) un serbatoio a gravità;
e) un serbatoio di accumulo con una o più pompe;
f) una sorgente inesauribile con una o più pompe.
UNI EN 12845Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler -Progettazione, installazione e manutenzione
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Alimentazioni idriche singole superioriLe alimentazioni idriche singole superiori sono delle alimentazioni idriche singole cheforniscono un elevato grado di affidabilità.
Esse comprendono le seguenti:a) un acquedotto alimentato da entrambe le estremità, in conformità alle seguenticondizioni:- ogni estremità deve essere in grado di soddisfare la richiesta di portata delsistema;- deve essere alimentato da due o più sorgenti di acqua;- deve essere indipendente in qualsiasi punto su una singola, condotta principale;- se solo un’estremità fornisce la pressione richiesta, deve essere installata unasingola pompa di surpressione. Se entrambe le estremità non forniscono lapressione richiesta, devono essere installate due o più pompe di surpressione;
b) un serbatoio a gravità senza pompa di surpressione oppure un serbatoio diaccumulo con due o più pompe dove il serbatoio soddisfa le seguenti condizioni:- il serbatoio deve essere della capacità totale richiesta;- non deve permettere penetrazione di luce o materiale esterno;- deve essere utilizzata acqua adeguatamente pulita (vedere punto 8.1.2);- il serbatoio deve essere verniciato o protetto contro la corrosione, in modo daridurre la necessità di svuotare il serbatoio per le operazioni di manutenzione perun periodo di tempo non minore di 10 anni;
c) una sorgente inesauribile con due o più pompe.
UNI EN 12845
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Alimentazioni idriche doppie
Le alimentazioni idriche doppie consistono in due alimentazioni singole in cui ogni alimentazione è indipendente dall’altra.
UNI EN 12845
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Reazione al fuoco
Estintori
Segnaletica di sicurezza
Norme di esercizio
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DEROGHE
POSSONO ESSERE AVANZATE ISTANZE DI DEROGA AL DECRETO SECONDO LE MODALITA' PREVISTE DAL DPR 151/2011
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Per gli Asili Nido si rimanda alla lettura del DM 16.07.2014, non trattato in questa presentazione
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Soluzione
Se non si vuole alterare la destinazione d'uso degli ambienti e la larghezza delle scale occorre realizzare due scale esterne o a prova di fumo da cm 120 ( 2 moduli).
Pertanto si disporrà di 2 + 2 + 4 = 8 moduli > dei 7 minimiInoltre il laboratorio di chimica e l'aula magna dovranno disporre ciascuno di una uscita di sicurezza da mt 1,20 che immetta direttamente su luogo sicuro (ad esempio scala esterna).
Ovviamente al piano terra occorrerà disporre di ulteriori 2 uscite di sicurezza da 2 moduli cadauna e la palestra dovrà avere una propria uscita di sicurezza.
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Alternativa
Si suggerisce di modificare la destinazione d'uso degli ambientiipotizzando il laboratorio di chimica e l'aula magna al piano terra con uscite di sicurezza direttamente in piano, senza quindi avere la necessità di realizzare le relative scale di sicurezza o comunque sistemiequivalenti.
Si potrebbero inoltre realizzare le due scale interne a prova di fumo da cm 180 ( 3 moduli) anziché da 160 cm, realizzando così una sola scala di sicurezza esterna da cm 120 (2 moduli). Infatti si disporrebbe così degli 8 moduli necessari.
Restano valide le considerazioni fatte per il piano terra
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Calcolo affollamento e vie di esodo dal piano
Aule 10 x 26 = 260 p
Ipotesi per altri locali :persone presenti 15 Affollamento 15 + 20% = 18 p
Tot. Affollamento 278 p
Moduli necessari 278/60 = 5 moduli
Strutture e porteREI 60
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