document
TRANSCRIPT
o0-<;>....o
o
o
01-02-090
Instabilita recidivante anterioredi spalla: Ie capsuloplastiche
I M. Mansat
Riassunto. - Lo riporozione copsu/ore selettivo euno proceduro versotile per i/ trottomento dell'instobilito recidivonte onteriore. Lo suo opplicozione dipende dollo locolizzozione e dollo tipologio dello pot%gio copsul%bro/e e consente 10correzione di un'eccessivo /ossito copsulore.Lo riporozione trotto tole condizione potologico in tutti i suoi ospetti, evitondo di o/terore I'onotomio circostonte e goron tendo un'elevoto percentuole di successo, in termini di sollievo dol d%re, di recupero dello stobilito dello spollo e diuno mobilito e funzionolito pressoche normoli.© 2000, Editions SClentlrques et Medlcoles ElsevIer SAS. TuttI I dmro nservatl.
Parole chiave: spollo, instobilito recidivonte onteriore, spollo instobi/e, copsuloplostiche.
Infroduzione
Nel campo della chirurgia dell'instabilita,la sfida consiste nel correggere la patologiaspecifica di ciascun caso, restaurando lanormale anatomia e funzione. Scopo dell'intervento e ricostruire anatomicamenteIe lesioni provocate dall' avulsione 0 dallostiramento delle strutture capsulolabralianteroinferiori. Nel 1985, Neer et al [7] hanno descritto la riparazione a "T" con rinforzo della struttura capsulare, per i casi dilussazione anteriore ricorrente (una variante dello shift capsulare inferiore [8]), sottolineando I'importanza, oltre che della riparazione del distacco labrale, della correzione dell'eccessiva lassita capsulare. In baseall' esperienza dell'Autore, la riparazionecapsulare selettiva rappresenta la procedura di elezione, in grade di affrontare 10spettro completo dell' instabilita anteriore,restaurando al tempo stesso la funzionedella spalla.
Tecnica chirurgica
ANESTESIA E POSIZIONEDEL PAZIENTE
Gli anestesisti che operano con l' Autorepreferiscono optare per un' anestesia generale con intubazione, rna epossibile utilizzare anche il blocco interscalenico regionale. II paziente e sistemato nella posizione beach chair modificata, con il braccioin abduzione a 45°, collocato su un apposi-
I Michel Mansat M.D.. Deportmenl of Orthopaedic Surgery, C.H UH6pltal Purpon. 3J059 Toulouse. France
to reggibraccio imbottito regolabile, chemantiene l' omero sullo stesso piano dellascapola. Prima di procedere alla preparazione della cute, la spalla eesaminata sotto anestesia, al fine di determinare il gradee la direzione dell'instabilita, oltre che pervalutarne la lassita, con il braccio in abduzione e in rotazione. Sono evidenziati i seguenti reperi ossei: la clavicola laterale el'acromion anteriore, il processo coracoideo e Ie pieghe cutanee ascellari.
INCISIONE, DISSEZIONESUPERFICIALE (Fig. 1)
Dopo aver disinfettato la cute e averla coperta con teli sterili, si esegue l'incisione,lunga circa 6 em, a partire dal margine anteriore dell' ascella, proseguendo versol' alto in direzione del processo coracoideo
EMc1 Incisione ascellare anteriore.
(approccio di Leslie-Ryan) [5]. L'area delsolco deltoideo-pettorale risulta esposta fino alla faccia inferiore della clavicola.Dopo aver divaricato il SOleD deltoideopettorale, la vena cefalica e scostata lateralmente, insieme al deltoide. Un divaricatore autostatico ecollocato nel solco deltoideo-pettorale, per esporre la fascia sottostante clavipettorale. La fascia e incisalunge il bordo laterale del ventre muscolare del capo breve del bicipite. La dissezione mediante strumento tagliente proseguesuperiormente sino a raggiungere il legamento coracoacromiale. Dopo aver identificato il bicipite, il centimetro prossimaledel tendine del grande pettorale puo esseredistaccato e armato per una successiva riparazione. L' Autore sconsiglia di effettuare l' osteotomia della coracoide 0 il completo distacco del tendine congiunto.Solitamente, egli effettua la resezione diuna piccola porzione del legamento coracoacromiale, per consentire una visualizzazione migliore della parte superiore della capsula e del tendine sottoscapolare.
TENDINE SOTTOSCAPOLARE
Un divaricatore a punta smussa viene delicatamente collocato al di sotto del tendinecongiunto e retratto medialmente peresporre il tendine sottoscapolare sottostante, evitando di danneggiare il nervo muscolocutaneo. Nel corso della procedura, eopportuno palpare e proteggere accuratamente il nervo ascellare (Fig. 2). II braccioviene poi ruotato esternamente per consentire una miglior visualizzazione del sottoscapolare; dopo aver identificato i bordi
Tutti J nfenmenc, blb/logrofio a questa cop'tolo SI crovono In Mansor M Recurrent onteflor Instabrllty of !he shoulder the copsuloplasoes Ed/Dons Soenofiques ec MedlcaJes ElseYler SAS (Pons) Tum I dlflllJ nservau. Surglcol Techniques In
OrthopaedIcs and Traumatology. 55-180~E-1 0, 2000. 5 p
01-02-090 Instabilita recidivante anteriore di spalla: Ie capsuioplastiche
2 Incisione sottoscapolare. La palpazione direttaconsente la localizzazione del nervo ascellare.
EMc
3 Elevazione del sottoscapolare dalla capsula. Perconsentire la trazione, al margine del tendine si applicano punti di sutura.
superiore e inferiore, si procede a legaturae dissezione dei vasi circonflessi anteriori.Il tendine einciso a 1 cm medialmente dalla sua inserzione sulla piccola tuberosita,dopodiche si esegue un'accurata dissezione, per divaricare medialmente il sottoscapolare ed evitare di entrare nella capsulasottostante. Per consentirne la retrazioneal tendine sottoscapolare sono applicati tr~o quattro punti di sutura non riassorbibilin. 1, mentre il divaricatore sistemato sottoil tendine congiunto viene posizionato inprofondita al di sotto del sottoscapolare(Fig. 3).
CAPSULA
La capsula eora visibile dalla sua inserzione laterale al margine glenoideo anteriore.Dopo aver identificato l'intervallo [6] tra ilegamenti superiore e centrale, il marginesuperiore viene armato per consentire unasuccessiva riparazione. Sotto visualizzazione diretta, la capsula e incisa lateralmente,
2
EMc
4 Incisione capsulare.
5 Fissazione della capsula mediante inserimento diancore nel margine glenoideo anteriore.
vicino alIa sua inserzione, 1 cm medialmente al moncone del sottoscapolare, e anteriormente alIa porzione intrarticolare delcapo lunge del bicipite (Fig. 4). Il marginedellembo capsulare eprogressivamente armato mediante suture. Dopo aver ruotatoesternamente e flesso l' omero, la capsula eincisa intorno al colla dell'omero, proteggendo al tempo stesso il nervo ascellare.L'estensione inferiore dell' incisione capsulare dipende dall'entita della lassita capsulare inferiore. Prima di eseguire la procedura di shift, al fine di stabilire la quantitadi capsula ridondante eutile tastare con undito la tasca inferiore [2]. La capsulotomia ecompleta quando il tensionamento dellesuture consente di eliminare la tasca.L'entita dello shift inferiore della capsulavaria a seconda dei casi. In presenza di instabilita unidirezionale anteriore, deve essere mobilizzata soltanto la capsula anteriore. Il tratto orizzontale dell'incisione aforma di "T" eeffettuato tra il legamentogleno-omerale inferiore e quello centrale;gli angoli dei lembi capsulari sono armatimediante suture non riassorbibili.Un divaricatore di Fukuda einserito dietroil labbro posteriore, per spingere indietrola testa omerale, esponendo la superficieglenoidea e l'inserzione labrale anteroinferiore della capsula.In presenza di una "lesione di Bankart"con avulsione dei legamenti gleno-omeralie del labrum, Ie due strutture sono reinserite al margine glenoideo cruentato. Ilcomplesso capsulolabrale edistaccato me-
dialmente e un divaricatore munito di punte n. 2 0 3 ecollocato nell' osso, per retrarre la capsula. La porzione anteroinferioredel collo glenoideo viene cruentata utilizzando un piccolo osteotomo. Le ancore sono inserite nell'osso a ore 2, 3 e 5, adiacenti alIa cartilagine articolare, in modo dafissare il labbro e la capsula al margineglenoideo. Le suture, fatte passare attraverso la capsula in direzione interno-esterno, sono annodate sopra aUa capsula. Eimportante riparare la lesione anatomicamente, evitando qualsiasi accorciamentocapsulare in direzione mediale (Fig. 5).Nei rari casi di compromissione del margine glenoideo, causata da una frattura 0 dall'usura, 0 in caso di lesione della glenaestesa per oltre il 25% e in assenza di unframmento osseo riparabile, e possibileeseguire una traslazione della coracoide edei muscoli ivi inseriti all'area della lesione, all'esterno della capsula anteriore (extrarticolare) e al di sotto del tendine delsottoscapolare. Generalmente si fissa lacoracoide con una vite e una rondella e siprocede alIa completa chiusura della capsula soltanto dopo il posizionamento di tale vite. L'obiettivo non e queUo di creareun blocco osseo, bens] di realizzare unaplastica della glenoide e rendere piiiprofonda la cavita.Nel corso dello shift capsulare, la spalla eposizionata in rotazione esterna ad almena30°, in abduzione a 60° e in flessione anteriore a 10°. Per determinare Ie posizioni inabduzione e rotazione esterna ci si basasulle esigenze funzionali di ogni singolopaziente [lOJ.
Dopo aver ruotato superiormente e lateralmente il lembo inferiore della capsula,quest' ultima viene riparata suturandola almoncone laterale (Fig. 6A).Il braccio viene poi riposizionato a 0° diabduzione, con la stessa flessione e rotazione esterna, e il lembo superiore e sovrapposto a queUo inferiore (Fig. 6B).In presenza di un intervallo particolarmente ampio, con un "segno del solco" preoperatorio e instabilita inferiore sintomatica, nel corso della procedura di shift capsulare tale intervallo deve essere chiuso. Incaso di lesione molto estesa, si effettuasoltanto un'incisione laterale della capsula, realizzando poi 10 shift superiore dell'intero lembo per chiudere la capsula.
RIPARAZIONE SOTTOSCAPOLAREE CHIUSURA
Il sottoscapolare viene riparato anatomicamente, fissando il moncone aUa piccola tuberosiHl, mediante suture non riassorbibili. Se necessario, la porzione tendinea del pettorale maggiore deve essereriparata, mediante uno 0 due punti di sutura che avvicinano il muscolo deltoideal pettorale maggiore; la sutura cutaneapuo essere eseguita in modo intradermi-
Instabilita recidivante anteriore di spalla: Ie capsuioplastiche 01-02-090
Programmapostoperatorio
co. Per impedire l' estensione omerale, siimmobilizza la spalla in un tutore che sostiene il gomito.
RICOSTRUZIONECAPSULOLABRALE ANTERIORE
(F.W. lOBE) [3J
Si tratta di una variante dello shift capsulare anteriore, nel corso della quale il sottoscapolare viene diviso trasversalmente, seguendo la direzione delle sue fibre (Fig. 7),a livello della giunzione tra i due terzi superiori e il terzo inferiore. Si effettua poiuna capsulotomia anteriore orizzontale(Fig. 8). Mediante distrazione manualedell' articolazione gleno-omerale, si posiziona un divaricatore trasversalmente all'articolazione, per retrarre lateralmente latesta omerale. Utilizzando uno strumentotagliente, si procede a dissezione della capsula e del periostio, sollevandoli dal colloanteriore della scapola. IJ lembo inferioreva sezionato inferiormente, in posizione aore 6, per consentire un adeguato avanzamento superiore, eliminando cos!. la tascacapsulare.Lungo il margine anteriore, a 2-3 mm dalbordo articolare, vengono realizzati tre fori, in posizione a ore 2, 4 e 5; si procedequindi aH'inserimento delle ancore (Fig.9). II lembo capsulare inferiore viene fatto scivolare superiormente e fissato nellanuova posizione mediante suture riassorbibili a doppio filamento n. 2. Si eseguepoi 10 shift inferiore del lembo capsularesuperiore, che viene sovrapposto a quelloinferiore e fissato in posizione mediante Iestesse suture riassorbibili a doppio filamento.Con il braccio posizionato in abduzione a90° e in rotazione estema tra i 70 e gli 80°,viene completata la chiusura della capsulotomia con tecnica "a doppio petto", utilizzando suture non riassorbibili (Fig. 10).
Differenti tecnichedi capsuloplastica
pazienti, Pollock et al [9] hanno riscontrato il 90% di successi, con una percentualedi recidive del 5%. In uno studio effettuato su 63 atleti sottoposti a una procedurasimile III, il 94% aveva ottenuto dei risultati soddisfacenti: 58 su 63 (92%) avevanopotuto riprendere a praticare il propriosport (47, cioe il 75%, allo stesso livelloagonistico). Lo studio dell' Autore, presentato nel 1993, coinvolgeva 47 pazienti,con eta media di 26 anni, e prevedeva unfollow-up medio di 27 mesi. Le condizioni dei pazienti erano descritte come stabiIi nel 100% dei casi, e soltanto il 7% manifestava una certa apprensione residua;1'86% non sperimentava alcun dolore e il14% lamentava un dolore di modesta entita. La mobilita risultava identica a quella della spalla controlaterale nell' 86% deicasi, mentre nel 10% dei pazienti la rotazione estema era inferiore a 10°.
6 CapsulopLastiea.A. Shift superiore deL Lemboinferiore, ehe eonsente La riduzione della tasea inferiore.B. Dopo La chiusura dellafessura superiore tra i Legamenti gLeno-omerali superiore e centraLe, si procedeallo shift inferiore deL Lembosuperiore.
B
7 Sezione del sottoscapolaree posizione della capsuLotomia.
tazione estema e progressivamente aumentata a 30° e I'elevazione a 140°. Dallaquarta alIa sesta settimana, la rotazioneestema e aumentata a 50° e I'elevazione a160° e il paziente puo cominciare a eseguire esercizi di resistenza. Dopo 6 settimane,sono consentite la rotazione estema a 50° eun'elevazione massima. Gli esercizi in rotazione estema massima possono essereintrapresi soltanto dopo 6 mesi. II programma postoperatorio prevede accurati efrequenti follow-up, che consentono unadeguamento del protocollo riabilitativoaIle esigenze individuali. Nel corso del terzo mese, al paziente econsentito di nuotare, mentre dal quinto mese puo palleggiarea tennis e giocare brevi partite a golf. Glisport di contatto sono sconsigliati per almeno 6-9 mesi e richiedono uno specificoprogramma di ricondizionamento motorio.
La riparazione capsulare selettiva nel trattamento dell'instabilita gleno-omerale anteriore ha ottenuto risultati incoraggianti.Dopo aver eseguito l'intervento su 151
Risultati
A EMeEMe
II paziente e dimesso dopo 3 0 4 giomi, aseconda delle sue condizioni, con il braccio sostenuto da un bendaggio Desault.Non esiste un protocollo valido per tutti,rna il programma postoperatorio eadattatoaile esigenze di ogni singolo paziente, conl'obiettivo di favorire la guarigione capsulare e migliorare la mobilita nel giro diqualche mese, in particolare nei casi di lassita articolare generalizzata. II paziente eimmediatamente incoraggiato a muovere ilgomito, il polso e la mano. Epossibile cominciare gli esercizi di pendolamento dopo il secondo giomo postoperatorio, facendo pero attenzione a non compromettere la riparazione. Gli esercizi isometrici,con il braccio in rotazione estema a 10° ein elevazione a 90°, sono eseguiti tra i 10giomi e Ie 2 settimane dopo l'intervento.Dalla seconda alIa quarta settimana, la ro-
3
01·02·090 InstabilitCi recidivante anteriore di spalla: Ie capsuioplastiche
9 Inserimento delle ancore nei fori eseguiti 2 mmmedialmente al margine glenoideo.
Dopo aver riavvicinato il sottoscapolare, siprocede a chiusura standard dell'incisione.La spalla del paziente ecollocata in un'ortesi postoperatoria, che mantiene il braccioin abduzione a 90°, in rotazione estema a45° e in adduzione orizzontale a 30° (suIpiano scapolare).In uno studio che coinvolgeva degli atletiprofessionisti, Kvitne et al [4] hanno riscontrato il 97% di risultati definiti buonio eccellenti. Il 100% dei pazienti si dichiarava soddisfatto dell'intervento e 1'81 %aveva potuto riprendere a praticare il proprio sport aIlo stesso livello.
TECNICA DJ;LL'EMBRICATURA..CAPSULARE (C.A. ROCKWOOD)
Oltre a consentire la fissazione della capsula al labbro anteriore, questa tecnicapermette di correggere la lassita capsulare.11 sottoscapolare e diviso e retratto dallacapsula, che risulta COS! completamenteesposta. Si procede poi a sezione verticaledella capsula, a meta strada tra il suo punto di attacco al margine glenoideo e alla testa omerale (Fig. 11). L'articolazione viene ispezionata, alla ricerca di eventuali lacerazioni 0 disinserzioni capsulolabrali edel periostio.
4
8 Capsulotomia anterioreorizzontale, con esposizionedel colla scapolare.
A
EMe
B
10 A. Le suture sono fatte passare attraverso la capsula.B. Per completare la capsulotomia, il lembo superiore esuturato inferiormente.
In presenza di rotture, la capsula (Fig. 12)e riparata mediante sutura, seguita dall' embricatura della capsula anteriore.L'entita della lassita capsulare anteroinferiore deterrnina il grado di embricatura necessario a ridurre il volume dell'articola-
EMe
11 Capsulotomia verticale (al centro della capsula).
12 Fissazione della capsula mediante suture dopadecorticalizzazione.
zione gleno-omerale. La faccia medialedella capsula esovrapposta lateralmente esuperiorrnente, suturandola al di sotto della faccia laterale con il braccio mantenutoin rotazione estema a 30° (Fig. 13). La faccia laterale della capsula e sollevata superiorrnente e medialmente sulla faccia mediale, raddoppiando COS! 10 spessore dellacapsula indebolita. Il tendine sottoscapolare viene infine riparato anatornicamente.In uno studio compiuto su 132 pazienti [11], can un follow-up di almena 2 anni,il 93% ha ottenuto risultati buoni 0 eccellenti, can una perdita della rotazioneestema di 7° rispetto alla spalla controlaterale; la percentuale di successo in base aun test di valutazione dell'apprensioneera del 96%.
Conclusione
La riparazione capsulare selettiva e unavariante della shift capsulare inferiore introdotto da C.S. Neer fBI per it trattamentodell'instabilita multidirezionale.
InstabiIita recidivante anteriore di spalla: Ie capsuIopIastiche
13 A. Annodamento della sutura a punti singoli e delle suture della capsula mediale.B. Sutura della partelaterale della capsula.
B
EMc
A
Indice bibliografico
01·02·090
Si tratta di una proeedura razionale, eheha l'obiettivo di restaurare I'anatomianormale. Consente al ehirurgo di affrontare l'intera gamma delle instabilita anteriori, con una pereentuale di sueeesso elevatao Un'aeeurata preparazione e un'adeguata esposizione sono essenziali per prevenire potenziali problemi e, in partieolare, Ie eomplieanze neurovaseolari. Erroridi teeniea ehirurgiea possono eompromettere il risultato dell'intervento. II trattamento della lesione di Bankart, la riduzione dell' eeeessiva lassita eapsulare e laehiusura dell'intervallo dei rotatori sonoprocedure indispensabili per garantire ilsueeesso finale. II programma di riabilitazione postoperatoria deve essere adattatoe modifieato su base individuale.
[I] Bigliani LU. Kurzweil PR. Schwartzbach CC et al.Inferior capsular shift procedure for anterior inferiorshoulder instability in athletes. Am } Sports Med 1994;22 578-584
[2] Flatow EL. Gleno-humeral instability. In; Post M. Flatow EL.Bigliani LU. Pollock RG eds. The shoulder. Operative technique. Bahimore; Williams and Wilkins. 1998: I 67-200
[3] lobe FW. Gousman RE. Anterior capsulo-Iabral reconstruction. Tech Orthop 1989; 3: 29-35
[4] Kvitne R5. jobe FW, lobe CM. Shoulder instability Inovenhand or throwing athletes. Clin Sports Med 1995; 14;917-935
[5] Leslie 1'r. Ryan TJ.The anterior axillary incision to approach the shoulder joint.} Bone }Olnt Surg Am 1962; 44; I 1931196
[6] Neer C5. Shoulder reconstruction. Philadelphia: WBSaunders. 1990: 273-341
[7] Neer CS. F~hian TH, Hansen PE et al. Reinforced cruciaI.e repair for anterior dislocations of the shoulder. OrthopTrans 1985; 9: 44
[8] Neer CS, Foster CR.lnferior capsular shift for involuntaryinferior and muhidirectional instablhy of the shoulder.}Bone }olnt Surg Am 1980; 62; 897-908
[9] Pollock RG. Owens jM, icholson GP et al. Anterior in-
ferior capsular shift procedure for anterior gleno-humeral instability; long term results. Orthop Trans 1993; 17; 974
[I OJ Warner IP. johnson D. Miller M. Caborn DN. A techniquefor selecting capsular lightness in repair of anterlo-inferior
shoulder instability.} Shoulder Elbow Surg '995; 5; 352-364
[I I] Wirth MA. Blatter G. Rockwood CA Jr. The capsular im-
brication procedure for recurrent anterior instability of
the shoulder.} Bone}omt SurgAm 1996; 78; 246-259
5