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Roma, avamposto di Expo 2015 periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio 4 20 Un circuito virtuoso per la Valle dell’Aniene Italia, il sogno di 350 milioni di indiani Retake, contro il degrado urbano Job in Tur Ebtl, parte il nuovo servizio 25 30 n. I - 2015 Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 1- 2015 ISO 9001 certificato n° 356673 QM08 In caso di mancato recapito si prega di ritornare all’ufficio di Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito

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Roma, avamposto di Expo 2015

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4 20Un circuito virtuoso per la Valle dell’Aniene

Italia, il sogno di 350milioni di indiani

Retake, contro il degrado urbano

Job in Tur Ebtl, parte il nuovo servizio

25 30

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DA NOI C’È.

4 Un circuito virtuoso per la Valle dell’Anienea cura di Ilaria Morini

8 Buon inizio d’anno per il turismo di Roma e provinciaFlavia Aiello

11 Fiumicino, a Febbraio presenze italiane -4,04% Flavia Aiello

12 Roma, avamposto di Expo 2015Angela Schito

14 Viaggio al centro della TerraIlaria Morini

16 Statistiche sempre più giù. Allarme rosso per l’ItaliaMassimo Succi

20 Italia, il sogno di 350 milioni di indianiGiovanna Sfragasso

23 L’Expo sollecita il turismo pontinoAnna Roggi

25 Retake, in movimento contro il degrado urbanoFranz Gustincich

27 Vacanze diverse? Gaeta risponde con l’hotel diffusoAndrea Di Lello

29 Tuscia welcome, un premio per gli operatori turisticiAlessandro Quami

30 Job in Tour Ebtl, parte il nuovo servizioa cura di EBTL

31 Accompagnamento gratuito a “Garanzia Giovani”a cura di EBTL

33 Contribuenti in crisi: i chiarimenti del Fiscoa cura di Maurizio Fantaccione

Intervista

Osservatorio Tribuna del lavoro

Sommario

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Panoramica di Roma

Assessorato al turismo

Assessorato al turismo

PROVINCIADI ROMA

Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio

31JOB in TUR Ebtl, parte il nuovo servizioL’Ente bilaterale per il turismo di Roma e del Lazio (EBTL) dàil via al nuovo servizio gratuito di intermediazione al lavoro nelsettore turismo per il territorio della Regione Lazio. Il serviziorisponde alla vocazione degli Enti bilaterali di dare risposta alleesigenze di un mercato che cambia e ai dettati normativi che,in particolare con il d.lgs 276/2003 all’art. 6 li individuano qualiagenzie per il lavoro autorizzate alla sola attività di intermedia-zione. L’EBTL, in collaborazione con varie istituzioni pubbli-che, Città Metropolitana di Roma Capitale, Roma Capitale –Dipartimento formazione e lavoro ed enti privati, lavora daanni nella formazione e nell’ inserimento lavorativo di persona-le formato all’interno del settore turismo con ottime ricaduteoccupazionali. JOBinTUR permetterà alle aziende del settoredi accedere ad un servizio di “accoglienza” personalizzatosulla base delle proprie esigenze occupazionali

Autorizzazione del Tribunale di Roma

n° 213/2007del 23-05-2007

Direttore responsabile: Giancarlo Mulas

Vice Direttore:Pietro Licciardi

Coordinatore Editoriale:Orfeo CecchiniCOMITATO

DI REDAZIONE:Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe AielloFilomena Armentano

Giuseppe CanforaValentina Caracciolo

Orfeo CecchiniMaurizio Fantaccione

Filippo GentileSara MorettoIlaria Morini

Gabriele NataliziaAngela SchitoDa Frosinone:

Giorgia GazzettiDa Latina:

Andrea Di Lello Da Viterbo:

Alessandro QuamiDa Tokyo:

Massimo SucciEdizioni:

Contatto Comunicazione e Marketing Srl

Via Apuania, 5 - 00162 RomaTel.: +39.06.97616025Fax : +39.06.97616034

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Pubblicità:Contatto Comunicazione

e Marketing SrlFilippo Gentile

+39.335.5774176 [email protected]

Nicola Ruberto+39.392.9938201

[email protected] grafico:Emilio Procopio+39. 392.3570922

[email protected]:

Format Roma SrlVia Apuania, 5 - 00162 Roma

Tel.: +.39.06.55.91.770www.format-roma.it

Stampa: Grafica Di Marcotullio

Romafinito di stampare:

Maggio 2015

3

Antonella Mattei è presiden-te dell’Associazione per lapromozione e tutela del-

l’ambiente “Terraviva”, che da dueanni sta lavorando al progetto Anie-ne Wilderness per la valorizzazio-ne e promozione della Valle del-l’Aniene. Obiettivo del progetto èinnescare, grazie al turismo, un“circolo virtuoso” in grado di mi-gliorare l’economia dell’area e fa-re prendere coscienza ai residentiche il proprio territorio deve esse-

re salvaguardato eamato, in quanto ri-sorsa primaria dellacomunità locale.

Presidente, com’èche siete arrivati adelaborare questoprogetto?«Tutto è nato da ungruppo di persone in-namorate della Valledell’Aniene, un terri-torio pressoché inte-gro sul piano natura-listico, anche graziealla presenza dei due

più grandi parchi naturali del La-zio: il parco dei Simbruini e deiLucretili; della riserva naturale diMonte Catillo e di numerose areeprotette sui Monti Ruffi e sui Mon-ti Prenestini. Inoltre è custode diun patrimonio artistico culturaledi grande valore e in alcuni casiunico al mondo; si pensi alle vil-le tiburtine, addirittura patrimonioUnesco, ai monasteri benedettini

di Subiaco, al santuario della San-tissima Trinità di Vallepietra maanche tanti altri elementi pratica-mente sconosciuti, come la Mon-tagna scolpita di Cervara di Ro-ma, le rovine di Camerata Vecchia,le Ville romane di Traiano agli al-tipiani di Arcinazzo e di Orazio aLicenza o il Complesso archeolo-gico di San Cosimato a Vicovarocon i resti degli acquedotti roma-ni; senza parlare delle rocche e ca-stelli come quello di Trevi o la roc-ca di Subiaco dove è nata Lucre-zia Borgia. Eppure, nonostante tut-to questo, non c’è ancora una per-cezione unitaria della Valle comearea e meta turistica. Per questoabbiamo cercato di “mettere a si-stema” le diverse risorse e per far-lo abbiamo pensato innanzituttoad un sito internet: www.aniene-wilderness.it, che è il modo secon-do noi più efficace per comincia-re a far sì che gli operatori, gli am-

ministratori e gli stessi cittadinicomincino a guardare al loro ter-ritorio con occhi diversi»

Come state cercando di rende-re turisticamente interessantequesta vostra Valle?«Strutturare un’offerta turistica nonè semplice, a causa della morfolo-gia del territorio: la Valle è strettae lunga, i paesi sono disposti su unasse di circa 80 chilometri che vada Filettino, in provincia di Frosi-none, a Tivoli, in provincia di Ro-ma; inoltre c’è una notevole diffe-renza climatica e di paesaggio tral’alta valle e la parte intermedia.Abbiamo quindi pensato di modu-lare la descrizione creando dellearee interne, in modo da struttura-re un’offerta che tenesse conto siadelle distanze tra le attrattive siadelle attività possibili, per fare inmodo che il turista possa ottimiz-zare la propria vacanza».

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a cura di Ilaria Morini

Antonella Mattei

Un circuito virtuoso per la Valle dell’Aniene

Tutto è nato da ungruppo di personeinnamorate dellaValle dell’Aniene, unterritorio pressochéintegro sul pianonaturalistico, anchegrazie alla presenzadei due più grandiparchi naturali delLazio

Ci spieghi meglio…«Abbiamo diviso la Valle in cin-que quadranti: l’area del parco deiSimbruini, di alta montagna e quin-di ideale per vacanze estive e in-vernali; l’area collinare sublacen-se sulla sponda opposta dell’altodell’Aniene; il medio Aniene; laValle del Licenza; l’area Tiburti-na. L’inserimento e la descrizionedi queste ultime due nel sito le stia-mo completando in questi giorni.Il sito è organizzato per interessitematici: la sezione “natura” de-scrive l’ambiente per temi, comel’acqua e i parchi, ma attraversobox – ad esempio “consigli per leescursioni” - propone e dà sugge-rimenti immediati per le attivitàche si possono svolgere nei diver-si luoghi. “Vacanze attive” offreinvece un ricco ventaglio di pro-

poste di attività outdoor suddivi-se per aree d’interesse: trekkinged escursionismo, nordic walking,speleologia, mountain bike, equi-tazione da svolgere nei boschi emontagne; rafting, canoa e pescaalla trota per quanto riguarda le at-tività in ambiente acquatico; os-servazione delle stelle, deltaplanoe parapendio, per aria e cielo; scidi fondo, sci, escursioni con le cia-spole, snowboard. Schede dedica-te danno indicazioni sui luoghi do-ve praticare i singoli sport o atti-vità e su operatori o associazioniche possono integrare informazio-ni specifiche.

Quindi una sorta di catalogo det-tagliato sul quale sia i singoli tu-risti che gli opratori turistici pos-sono organizzare la propria va-

canza, una sempliceescursione o addirit-tura organizzare oarricchire un pac-chetto di viaggio…«Diciamo che più omeno si tratta propriodi questo»

Le ci ha detto primaciò che la Valle del-l’Aniene offre sulpiano naturalistico, ma su quel-lo culturale e non solo?«La stessa “filosofia” l’abbiamoadottata anche per le altre aree diinteresse. Il sito è organizzato perinteressi tematici anche per quan-to riguarda la cultura. Schede spe-cifiche descrivono i monumentipiù famosi e i beni storico-artisti-ci minori; una sezione è dedicataai musei. Vi sono collegamenti an-che con altri itinerari da percorre-re in uno o più giorni, con spunti

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«Strutturareun’offerta turisticanon è semplice, a causa dellamorfologia delterritorio: la Valle è stretta e lunga, i paesi sono dispostisu un asse di circa80 chilometri; inoltre c’è unanotevole differenzaclimatica e dipaesaggio. La viabilità è un altroelemento critico».

La presidente dell’associazione descrive i successi ottenuti per far diventare

la Valle un volano turistico

per vacanze all’insegna della cul-tura, della vita all’aria aperta o al-la ricerca dei piaceri della gastro-nomia»

Quali risultati ha portato que-sta vostra attività? «In questi ultimi anni abbiamo no-tato una crescita in talune attivitàche si svolgono in questa zona. Ilrafting ad esempio è passato dal-le circa 10 mila presenze di tre an-ni fa alle attuali 15 mila; anche l’e-scursionismo è cresciuto e non so-lo sono nate figure professionalicome le guide Aigae, ma si tengo-no corsi di formazione per nuoveguide. Inoltre si ripetono eventisportivi regionali, come il GranTrail dei Monti Simbruini, che que-st’anno alla sua seconda edizioneha già 1000 prenotazioni. Senzacontare il fatto che la Regione La-zio nel 2015 ha deciso di puntare

sul rilancio dei Parchie ha scelto per il pro-getto pilota proprio ilparco dei Simbruini,nell’Alta Valle dell’A-niene»

Come lei stessa hacitato nella Valle visono anche alcuniimportanti luoghi sa-cri, e l’anno prossi-mo si svolge un nuo-vo Giubileo… «Certo, e non dimen-tichiamo la via Bene-dicti che attraversa

l’intero territorio. Partita tre annifa quasi in sordina nel 2014 ha re-gistrato 3000 presenze e quest’an-no ci aspettiamo altri numeri conl’uscita della guida in tedesco. Isentieri rivestono un ruolo centra-le nello sviluppo turistico della zo-na; non è infatti un caso che sultracciato del Cammino di San Be-nedetto stanno nascendo B&B inluoghi fino a qualche tempo fa im-pensabili»

La vostra associazione tuttavia

non si limita alla gestione e rea-lizzazione del solo sito internet…«Assieme ad altre sedici associa-zioni portiamo avanti anche la ma-nifestazione “viviAniene”, gemel-lata con la discesa internazionaledel Tevere, che punta alla realiz-zazione di una green-way che per-corra tutto il corso dell’Aniene daFilettino a Roma con punti di ri-storo e di pernottamento. Per ilmomento organizziamo annual-mente circa cinque eventi della du-rata di un giorno. Il pubblico perlo più è della zona ma vista la cre-scita delle presenze stiamo pen-sando di organizzare eventi di mag-gior durata, in modo da coinvol-gere persone da fuori provincia»

Adesso sono in gran voga i so-cial network, sempre più impor-tanti nella promozione turistica.Siete attivi anche in questo am-bito?«In verità abbiamo puntato tuttosui social network, con una dis-creta soddisfazione. I nostri nu-meri sono ancora piccoli ma diqualità; ad esempio su twitter, nonostante i contatti ancora nonaltissimi siamo seguiti da diversiblogger di viaggio e più di uno ciha intervistati o è stato attratto dal-le informazioni sulla Valle, tantoda farne una serie di articoli. Inparticolare ricordo Direzione Ita-lia, Sulle strade del Mondo, LaBussola e Diario. Abbiamo anchemolti retweet da parte di blog stra-nieri che parlano dell’Italia comeItalian Notes che ci segue anchesu Facebook e Pinterest»

Il vostro è un impegno in solita-ria o avete l’appoggio delle isti-tuzioni locali?«Ha fatto da traino alla nostra cre-

scita su Twitter senz’altro l’ottimolavoro che sta svolgendo sui socialnetwork l’agenzia regionale per ilturismo, che ha organizzato un la-boratorio di storytelling diffuso acui partecipiamo anche noi. E i ri-sultati si vedono: per mesi il no-stro profilo non ha superato i 100follower presi con molta fatica. Poiin poco tempo, attraverso l’utiliz-zo di hashtag proposti da Visit La-zio come #10luoghiLazio e #La-zioIsMe, abbiamo aumentato ver-tiginosamente i contatti con un trenddi crescita costante di circa 20 fol-lower a settimana. Inoltre ci è sta-to possibile proporre per le LazioStories una delle guide dei Sim-bruini e il breve spot girato è sta-to presentato al BTO di Firenze fa-cendoci guadagnare ulteriori con-tatti tra i professionisti. L’attivitàsui social ha anche dato un impul-so al sito che dai 6000 pageviewmensili iniziali è passato ad unamedia di 78/80000 nell’ultimo an-no di cui il 73 % italiani e il 23%stranieri con una prevalenza di pub-blico di lingua inglese in gran par-te proveniente dagli Usa»

Un bilancio del lavoro fin quisvolto?«Se consideriamo che questi sonoi primi mesi di attività sui suppor-ti informatici possiamo dirci piut-tosto soddisfatti. C’è ancora mol-to da costruire ma siamo convin-ti che perseverando ed operandocome stiamo facendo in collabo-razione con enti e associazioni delterritorio potremo costruire quel-l’immagine unitaria della Valle acui puntiamo. Il nostro prossimoobiettivo è aprire un sezione dedi-cata all’ospitalità che possa esse-re punto d’incontro tra domandae offerta»

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«L’attività sui socialha anche dato unimpulso al sito chedai 6000 pageviewmensili iniziali èpassato ad unamedia di 78/80000nell’ultimo anno dicui il 73 % italiani e il23% stranieri »

Il 2015 inizia con il segno po-sitivo nell’insieme degli eser-cizi alberghieri di Roma e del

suo hinterland, ribadendo in talmodo sia la forte capacità attrat-tiva di Roma Capitale e dell'inte-ra Area Metropolitana, sia l'effi-cacia delle politiche e delle azio-ni di marketing degli operatori delsettore. L’analisi dei dati sull’an-damento della domanda turisticanegli alberghi della provincia diRoma nei primi due mesi del 2015evidenzia, infatti, la crescita della domanda sia sulfronte degli arrivi sia su quello delle presenze pre-

senze.Nel periodo Gennaio – Febbraio 2015 gli alberghi

Buon inizio d’anno per il turismo di Roma e provincia

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■ Fig. 1 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi dellaProvincia di Roma - Gennaio - Febbraio 2015

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Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2015

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 92.523 192.603 740.139 1.574.374 495.573 1.145.397 142.585 304.456 32.077 75.418 1.502.897 3.292.248

Italiani 26.871 43.576 323.079 554.372 262.038 482.127 107.138 208.816 21.407 48.219 740.533 1.337.110

Stranieri 65.652 149.027 417.060 1.020.002 233.535 663.270 35.447 95.640 10.670 27.199 762.364 1.955.138

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 10,81 10,36 6,10 6,26 3,41 3,30 -3,83 -4,82 -12,85 -13,78 3,98 3,78

Italiani 4,35 5,44 5,08 5,42 3,38 3,44 -2,01 -2,75 -9,95 -11,72 2,88 2,65

Stranieri 13,69 11,89 6,89 6,72 3,45 3,19 -8,91 -9,03 -18,13 -17,22 5,07 4,57

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2015

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 92.523 192.603 614.535 1.382.069 406.102 986.394 116.279 253.047 25.639 60.332 1.255.078 2.874.445

Italiani 26.871 43.576 256.740 448.754 190.310 357.169 83.207 162.214 15.911 35.090 573.039 1.046.803

Stranieri 65.652 149.027 357.795 933.315 215.792 629.225 33.072 90.833 9.728 25.242 682.039 1.827.642

Flavia Aiello

Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2015

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 125.604 192.305 89.471 159.003 26.306 51.409 6.438 15.086 247.819 417.803

Italiani 66.339 105.618 71.728 124.958 23.931 46.602 5.496 13.129 167.494 290.307

Stranieri 59.265 86.687 17.743 34.045 2.375 4.807 942 1.957 80.325 127.496

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 6,90 6,01 4,56 3,41 -0,92 -1,39 -7,54 -8,88 4,75 3,46

Italiani 6,19 6,31 6,67 5,23 -1,02 -1,02 -8,92 -9,99 4,73 3,77

Stranieri 7,70 5,64 -3,19 -2,75 0,13 -4,83 1,40 -0,66 4,78 2,75

*N.B. : per motivi di riservatezza,

i dati degli hotel a 5 stelle dell’hinterland di Roma sono inclusi nei dati

degli hotel a 4 stelle

della Provincia di Roma hannoregistrato 1.502.897 arrivi e3.292.248 presenze, con una cre-scita rispettivamente di +3,98%e di +3,78%.La domanda italiana ha registra-to una ripresa sia negli arrivi con740.533 arrivi (+2,88%) sia nel-le presenze con 1.337.110 unità(+2,65%). La domanda estera haavuto un trend positivo più mar-cato con 762.364 arrivi (+5,07%) e 1.955.138 pre-senze (+4,57%) (tabella 1 e 2). L’analisi della do-manda per categoria di esercizi alberghieri eviden-zia nel bimestre la diffusione della ripresa nelle ca-tegorie alte e medio-alte, mentre quelle di catego-ria bassa registrano una flessione.Sul fronte della domanda estera, si segnala la posi-

tiva performance della domanda europea (386.844arrivi con +3,55% e 1.061.489 presenze con+3,54%). In crescita anche la domanda turistica provenientedagli Usa (101.074 arrivi con +5,22% e 271.794con +3,70%) e dal Giappone (87.101 arrivi con+5,00% e 199.275 presenze con +4,11%).

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A Gennaio e Febbraio +3,98% di arrivi e +3,78% di presenze IL

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■ Fig. 2 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi diRoma - Gennaio - Febbraio 2015

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Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 10,81 10,36 5,93 6,30 3,17 3,28 -4,46 -5,48 -14,08 -14,93 3,83 3,83

Italiani 4,35 5,44 4,80 5,21 2,19 2,83 -2,30 -3,23 -10,30 -12,35 2,35 2,34

Stranieri 13,69 11,89 6,76 6,83 4,04 3,54 -9,50 -9,25 -19,63 -18,27 5,10 4,70

Come appare dalle tabelle da 3 a6, l’andamento positivo del bi-mestre coinvolge sia il mercatodi Roma Capitale, sia quello del-l’hinterland.A Roma la crescita degli arrivicomplessivi è stata di +3,83%,quella delle presenze complessi-ve è stata di +3,83%. In partico-lare la domanda italiana a Romaha registrato un incremento nelbimestre di +2,35% negli arrividi +2,34% nelle presenze, men-tre la domanda estera ha registra-to una crescita di +5,10% negliarrivi e di +4,70% nelle presenze. Negli alberghi dell’hinterland è stata registrata unacrescita di 4,75% negli arrivi e del 3,46% nelle pre-senze. La domanda italiana è cresciuta del 4,73%

negli arrivi e di 3,77% nelle presenze. La doman-da proveniente dall’estero ha registrato un incre-mento di 4,78% negli arrivi e del 2,75% nelle pre-senze (tabelle 5 e 6).

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■ Fig. 3 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterland di Roma - Gennaio - Febbraio 2015

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MUNICIPI DI ROMA

Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - FEBBRAIO 2015Valori assoluti Composizione % Variazione %

su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze

media

Municipio 1 436.623 969.408 2,22 64,59% 63,90% 4,74% 3,37%

Municipio 2 53.508 123.433 2,31 7,91% 8,14% 4,88% 4,26%

Municipio 3 8.346 16.912 2,03 1,23% 1,11% -1,59% 15,46%

Municipio 4 8.205 18.591 2,27 1,21% 1,23% 3,80% 3,73%

Municipio 5 8.294 18.471 2,23 1,23% 1,22% 16,31% 9,98%

Municipio 6 10.087 24.154 2,39 1,49% 1,59% 3,26% 6,61%

Municipio 7 16.159 33.450 2,07 2,39% 2,20% 8,92% 8,88%

Municipio 8 6.498 14.289 2,20 0,96% 0,94% -2,87% 2,56%

Municipio 9 21.783 57.801 2,65 3,22% 3,81% 7,58% 13,90%

Municipio 10 12.463 21.512 1,73 1,84% 1,42% -10,72% -24,39%

Municipio 11 15.885 43.485 2,74 2,35% 2,87% -6,76% 6,29%

Municipio 12 18.456 41.774 2,26 2,73% 2,75% -4,61% -3,11%

Municipio 13 33.136 78.467 2,37 4,90% 5,17% 2,20% 3,59%

Municipio 14 15.445 31.421 2,03 2,28% 2,07% 1,48% 7,60%

Municipio 15 11.297 23.965 2,12 1,67% 1,58% 5,85% 6,85%

Totale 676.185 1.517.133 2,24 100,00% 100,00% 3,77 3,67

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L’andamento della domanda turistica negli

esercizi alberghieri di Fiumicino ha regi-strato nel mese di Febbraio un trend posi-

tivo sul fronte degli arrivi e delle presenze deglistranieri, mentre è stato negativo per quanto riguar-da gli italiani.La domanda complessiva negli hotel di Fiumicinoè stata pari a 26.465 arrivi (+8,79%) e 36.247 pre-senze (+2,41%), con un tasso d’occupazione me-dio del 47,94% per le camere e del 37,08% dei let-

ti (tabelle 1, 2, 3).La domanda italiana ha registrato una decrescita del-1,35% negli arrivi e del -4,04% nelle presenze.La domanda estera ha registrato +18,99% negli ar-rivi e +8,63% nelle presenze. I dati per singole na-zionalità di provenienza della domanda estera ve-dono il primato della domanda proveniente dagliUsa (15,08% della domanda estera), seguita da quel-la proveniente del Regno Unito (7,42%) e dallaFrancia (3,41%) (tab. 1).

Fiumicino, a Febbraio presenze italiane - 4,04% Il trend rimane comunque positivo grazie agli stranieri

Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Febbraio 2015

Totale Febbraio 2015 Valori % Diff% Febbraio 2015/2014 Valori assoluti 2014

Totale 26.465 36.247 1,37 100,00 100,00 8,79 2,41 24.326 35.395

Italiani 12.026 16.677 1,39 45,44 46,01 -1,35 -4,04 12.191 17.379

Stranieri 14.439 19.570 1,36 54,56 53,99 18,99 8,63 12.135 18.016

di cui:

Francia 552 668 1,21 3,82 3,41 20,79 12,08 457 596

Germania 454 616 1,36 3,14 3,15 -0,87 -1,12 458 623

Regno Unito 886 1.453 1,64 6,14 7,42 3,99 2,90 852 1.412

USA 2.429 2.952 1,22 16,82 15,08 17,97 15,90 2.059 2.547

Giappone 411 595 1,45 2,85 3,04 -10,26 -16,55 458 713

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Febbraio 2015

Febbraio 2015 Febbraio 2014Camere Letti Camere Letti

4 stelle 55,93 39,62 56,50 38,67

3 stelle 26,05 34,16 36,64 43,30

Totale 47,94 37,08 48,93 36,92

Tab 2 bis - Esercizi alberghieriFebbraio 2015

N. Hotel Camere Letti

5 stelle - - -

4 stelle 8 1.325 2.659

3 stelle 12 313 706

2 stelle 5 55 90

1 stella 2 23 36

Totale 27 1.716 3.491

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Febbraio 2015

Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

4 e 3 stelle 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Febbraio 2015Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media

4 e 3 stelle 12.026 16.677 1,39 14.439 19.570 1,36 26.465 36.247 1,37

Totale 12.026 16.677 1,39 14.439 19.570 1,36 26.465 36.247 1,37

Flavia Aiello

L’Expo 2015 non è solo

Milano. La grande espo-sizione universale avrà

ricadute importantissime per Ro-ma e per l’intera Regione Lazioche, dunque, avranno nei prossi-mi mesi un ruolo da protagoniste.

A dirlo sono i promo-tori del progetto in-ter-associativo “Ver-so Expo 2015– 1000imprese romane piùforti e competitive”presentato agli inizidi febbraio presso laCamera di Commer-cio di Roma. Cna, Confartigiana-to, Confcommercioe Confesercenti, incollaborazione con laCamera di Commer-cio di Roma, hannol’obiettivo di pro-muovere le eccellen-

ze del territorio romano, fare for-mazione, creare nei prossimi me-si una proficua sinergia tra im-prese per rispondere alla grandeopportunità rappresentata dall’e-vento milanese.Le aspettative verso questo appun-tamento sono molte. Si stima l’ar-

rivo di 6 milioni di turisti (per lopiù stranieri) nella Capitale e perquesto è quanto mai necessario raf-forzare la competitività del terri-torio nell’ambito del turismo in-ternazionale: occorrerà compren-derne i bisogni, oltre ai linguaggi;sarà necessario migliorare le com-petenze nella contrattazione conpartner e clienti stranieri affinchéil sistema dei servizi e della pro-duzione - il Made in Rome - ri-spondano alle nuove esigenze del-la clientela straniera. Cogliere que-sta grande occasione significhe-rebbe dare una sterzata alla lungacrisi che in questi anni ha colpitoil tessuto imprenditoriale romano.Su questo punto, e sul progetto in-ter-associativo, abbiamo sentito ilparere di Erino Colombi, presiden-te di Cna Roma, il quale esordi-sce: «Noi abbiamo un’imprendi-toria polverizzata, e crescere inquesto momento non è facile pernessuno. Per questo occorre orga-nizzarsi e fare le cose insieme, per-ché la dimensione conta». L’im-pegno delle quattro associazionidi rappresentanza si sviluppa dun-que, su tre assi principali: forma-zione, informazione e potenzia-mento dell’offerta complessiva del

territorio. Attraverso servizi di as-sistenza e consulenza, accompa-gnamento per la creazione di retio altre forme di collaborazione,supporto alle attività di marketinge comunicazione interculturale, leimprese romane potranno diven-tare più competitive nel panoramamondiale. Non solo. Le associa-zioni daranno corpo ad attività dipromozione del territorio moltodiversificate: Confcommercio si èfatta promotrice della creazione diuna rete di ristoratori e coltivato-ri per realizzare dei piatti della tra-dizione romana a "km 0" e per va-lorizzare i prodotti agroalimenta-ri regionali. Un altro network importante sa-rà poi quello dei tabaccai che di-venteranno "Punti info Roma Ver-so Expo 2015" per divulgare ma-teriale promozionale creato ap-positamente, tra cui un opusco-lo con le ricette della tradizioneculinaria romana ed indicazionedel circuito dei ristoranti roma-ni coinvolti, degli chef che han-no realizzato i piatti e dei pro-duttori che hanno fornito le ma-terie prime.Cna dal canto suo punta al poten-ziamento del portale internetwww.eccellenzeromane.it dovecentinaia di piccole imprese ditutta la Provincia presentano i lo-ro prodotti ed i loro servizi in ita-liano, inglese, francese e spagno-lo; inoltre, attraverso un magazi-ne multi lingue, ha l’obiettivo dipotenziare la comunicazione del-le botteghe storiche di Roma at-traverso racconti di bottegai edartigiani che offrono prodotti dialta qualità. Confartigianato, invece, sta pro-muovendo una guida dei percor-si alternativi ai classici luoghi tu-ristici facendo leva non solo sul-l’arte e l’archeologia, ma risco-prendo l’aneddotica e i luoghi diintrattenimento enogastronomi-co alternativi. «Noi dobbiamo par-tire dal flusso turistico che già c’èe cogliere quello che verrà», ag-

Roma, avamposto di Expo 2015

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Angela Schito

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Le aspettative verso questoappuntamento sonomolte. Si stimal’arrivo di 6 milioni dituristi (per lo piùstranieri) nellaCapitale e perquesto è quanto mai necessariorafforzare lacompetitività del territorio

giunge Colombi «ma questo cicostringe anche a cambiare. L’of-ferta cioè va coordinata. Dobbia-mo dare i primi segnali, dimostra-re che sappiamo cogliere questaopportunità. Il mondo delle pic-cole imprese, che sono il grandeasse su cui vive la nostra città, de-ve riuscirci».Favorendo nuove politiche del-l’accoglienza e pensando ad unavera collaborazione tra gli attoripresenti nel comparto turistico,dei servizi e del consumo, Romapuò diventare una meta ancorapiù ambita del turismo di quali-tà, consolidando il trend positivodel 2013: accanto al primato de-gli statunitensi (22,2%), si è re-gistrata un’importante crescita deiflussi turistici in arrivo nella cit-tà di Roma da Russia (+16,7%) eCina (+17,27%), dall’India(+25,07%) e dai Paesi del centroe sud America (+18,68%). Ma perché Roma e il Lazio sonocosì centrali? Ormai il turismo le-gato al cibo è diventato un cult:l’offerta turistica italiana, e in par-ticolar modo nella nostra regio-ne, punta molto sulla gastrono-

mia e sull’offerta di prodotti diprimissima qualità, frutto di unlavoro artigianale di grande pre-gio e di antiche ritualità. Dal pun-to di vista istituzionale, non di-mentichiamolo, Roma è anche se-de delle principali organizzazio-ni mondiali che si occupano di si-curezza alimentare e agricoltura(tra cui Fao e Wfp), oltre ad ospi-tare il più grande distretto per laricerca agro-alimentare (Cnr, Eneae Cra). Questi elementi, insiemea innumerevoli altri, fanno di Ro-ma e del Lazio gli avamposti idea-li per Expo 2015.Sul ruolo di Roma e Lazio ancheZingaretti ha espresso grandi aspet-tative. «Le cifre stimate», ha di-chiarato pochi giorni fa il gover-natore, «parlano di 20 milioni divisitatori, 8 milioni i biglietti giàvenduti, molti dei quali in Asia…8,8 miliardi di indotto turisticoprevisto in tutta Italia nel solo2015. I nostri obiettivi: creare va-lori durevoli, intercettare flussituristici, stimolare innovazioneagroalimentare, sostenere prodot-ti made in Lazio». Pensare insieme a come sviluppa-

re il mondo della produzione delterritorio è un impegno che le as-sociazioni di categoria devono por-tare avanti con le isti-tuzioni: il presidentedi Cna ricorda l’im-portanza della colla-borazione che in que-sti giorni ha condot-to alla presentazionedella legge regionalesull’artigianato la qua-le, a detta di Colom-bi, «coglie alcuniaspetti innovativi».Questo testo norma-tivo, oltre a introdur-re la figura del "mae-stro artigiano" e lebotteghe scuola, pre-vede l'istituzione del "Fondo perla tutela, lo sviluppo e la valoriz-zazione dell'artigianato laziale".Inoltre si presterà maggiore atten-zione all’innovazione tecnologi-ca, al coworking, all'e-commerce,alle attività ecosostenibili, e all'in-ternazionalizzazione; tutti aspet-ti che dovrebbero, si spera, dareuna spinta all’imprenditoria no-strana per uscire dalla crisi.

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Le strategie in campo per dare una sterzata alla lunga crisiche ha colpito il tessuto imprenditoriale romano. IL

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Roma è anche sededelle principaliorganizzazionimondiali che sioccupano disicurezza alimentaree agricoltura (tra cui Fao e Wfp),oltre ad ospitare il più grande distrettoper la ricerca agro-alimentare

Roma caput mundi: centrodi spiritualità, cuore di unimpero millenario e città

d’arte unica al mondo; insommauna città dai tanti primati, al pun-to che qualcuno riesce perfino apassare inosservato, anche se fa-rebbe fare salti di gioia a più diun operatore turistico. Ad esem-pio, sapete dov’è il “buco” car-sico più profondo sinora cono-sciuto al mondo? E’ proprio alleporte di Roma, tra i comuni diSant’Angelo e Guidonia. Il Poz-zo del Merro, così si chiama lavoragine, si apre nelle rocce cal-caree all’interno della riserva na-turale di Macchia di Gattaceca,sulle pendici meridionali di Mon-ti Cornicolani a circa 30 chilo-metri a est di Roma. Da anni èsotto attenta osservazione da par-te degli esperti, i quali cercanodi definirne l'origine, di raggiun-

gere il fondo, di catalogarne lespecie biologiche che sopravvi-vono in questa pagina aperta nel-la storia della Terra.Nessuno sa con esattezza quan-to sia profondo questo pozzo. Lerilevazioni certe compiute dai tec-nici dell'Università di Tor Verga-ta parlano di 400 metri (392 me-tri per la precisione), che è il li-mite massimo a cui le misurazio-ni sono giunte ma le sonde cala-te fino ad ora non hanno toccatoancora il fondo, e gli studi pro-seguono.Sebbene alla popolazione localela sua esistenza fosse nota sin dalpassato ed una prima descrizio-ne della voragine risalga al 1890,essendo stata inserita in un itine-rario turistico nella campagna ro-mana, l’interesse scientifico ver-so il Merro ha inizio con i rilie-vi del professor Segre nel 1948.

Tali fenomeni si riconoscono fre-quentemente nel territorio deiMonti Cornicolani, ma anche nel-la piana di Guidonia e di Tivoli.Ad esempio nella campagna diMarcellina nel Gennaio 2001 siè formata una profonda voragi-ne, senza nessun segnale premo-nitore, che per altro ha messo inserio pericolo alcuni manufatti.La cavità del Merro in superficiesi presenta come una apertura cir-colare di circa 100 metri di dia-metro. A circa 80 metri dall’orlodella voragine, alla base di sco-scese pareti in rocce calcaree chea tratti raggiungono la verticali-tà, è ospitato un lago con contor-no circolare di circa 30 metri didiametro e con una temperaturacostante di 16°C.I dati sinora acquisiti indicanoche la formazione del Pozzo delMerro sia da collegare con le fa-

Viaggio al centro della Terra

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Ilaria Morini

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glie attive della crosta terrestre,accelerata nello sviluppo dall’at-tività idrotermale, quella dellaPiana di Tivoli Terme per sem-plificare, dove esistono numero-se sorgenti carsiche, ricche di cal-cio e solfati nonché di gas. L’interesse scientifico del Merronon si limita però all’aspetto idro-geologico. Neanche a dirlo, an-che la componente biologica del-la voragine è del tutto esclusiva.Dal punto di vista faunistico ilpozzo del Merro è peculiare, per-ché le acque della cavità ospita-no diverse specie protette, comeil tritone punteggiato (Lissotri-ton vulgaris), il tritone crestatoitaliano (Triturus carnifex) e larana appenninica (Rana italica).Inoltre, nel 2005 è stata descrit-ta con il nome di Niphargus cor-nicolanus una nuova specie dicrostaceo rinvenuta nella voragi-ne e, pertanto, specie endemicadi questo sito eccezionale.L’interno della voragine è popo-lato da una rigogliosa vegetazio-ne che ricorda quella delle regio-ni subtropicali grazie a condizio-ni climatiche “locali” particolar-mente favorevoli, soprattutto perl’elevata umidità del sito e per latemperatura dell’aria più alta del-

la media di quella regione. Talicondizioni consentono la presen-za di ben sette specie di felci.Le pareti della cavità sono rive-stite da una altrettanto rigoglio-sa vegetazione sempreverde do-minata da Quercus ilex. Nellostrato arboreo sono inoltre pre-senti Carpinus, Acer e Fraxinus.Nello strato arbustivo si può os-servare lo storace (Stirax offici-nalis), specie protetta nel Lazio,Laurus nobilis e in prossimitàdella voragine rigogliosi esem-plari di fico, sambuco e alcuneorchidee spontanee.Purtroppo, come hanno accerta-to recenti esplorazioni del pozzocondotte dai ricercatori dell’U-niversità di Tor Vergata, qualcu-no ha pensato bene di liberarenella cavità una tartaruga brasi-liana insieme al contenuto del-l’acquario che la ospitava, cau-sando così l’immissione di unapianta invasiva nell’ambiente equesto fatto ha seriamente mes-so in pericolo la flora autoctonae il gamberetto detto Cornicola-no, proprio perché rintracciatosoltanto nelle acque al fondo del-la voragine. Il Servizio ambien-te della Provincia di Roma, nel-l’intento di ripristinare l’habitat

originario, nel marzo del 2009 haorganizzato l’asportazione dellafelce esotica, attuando un inter-vento di bonifica ambientale uni-co in Italia sia per l’esclusivitàdel sito che per la tipologia dipianta infestante. Le operazionisi sono svolte con l’ausilio delNucleo Sommozzatori dei Vigi-li del Fuoco di Roma.Per promuovere ulteriormente laconoscenza scientifica di questacavità, la Provincia di Roma haavviato nel 2007 un progettoscientifico realmente multidisci-plinare mentre esplorazioni e cam-pionamenti nell’ambiente acqua-tico si continuano a svolgere inconvenzione con il laboratorio diacquacoltura ed ecologia speri-mentale del Dipartimento di bio-logia e il Dipartimento di neuro-scienze dell’Università di Roma“Tor Vergata”.

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Si trova alle porte di Roma, nel comune di Sant'AngeloRomano, la cavità carsica piùprofonda del mondo

TOKYO_ C'è chi invita a non da-re troppa importanza a sondaggi eclassifiche, specialmente a quelleinternazionali, che puntualmenteci collocano nelle posizioni di co-da rispetto ai nostri principali part-ner e competitors europei. I detrat-tori asseriscono che certe statisti-che non si rifanno a dati oggetti-vi, ma a indagini a campione contutti i limiti che ne conseguono.Tuttavia, anche volendo attribui-re loro un valore relativo, sarebbeforse bene non banalizzarle cer-cando invece di coglierne i segna-li, le tendenze, gli umori o i malu-

mori. E' con que-ste premesse cheabbiamo volutomettere a confron-to Italia e Giappo-ne, utilizzando al-cune classificheche intendono mo-nitorare la perce-zione che si ha delPaese e le tenden-ze del mercato tu-ristico internazio-nale, con indicazio-ni interessanti perentrambe le nazio-ni.Cominciamo dalfamoso studio Co-untry Brand Index2014-2015 di Fu-

tureBrand, che misura l’appeal di118 paesi del mondo. L'edizione2014/2015, pubblicata alla finedello scorso anno, per la primavolta vede il Giappone in testa al-la classifica dei brand-Paese del

mondo e lo elegge nazione con lamiglior reputazione. Un risultatoche ha fatto titolare molti mediagiapponesi: "Nihon ga hatsu nodaiichi", il Giappone primo in clas-sifica. E l'Italia? Purtroppo non ne escebene. Fuori dalla top ten, piombaal 18esimo posto, Alcuni osserva-tori consigliano di guardare al bic-chiere mezzo pieno, enfatizzanoil fatto che comunque rientriamotra i venti paesi della lista brand,mentre nostri concorrenti europei,come Spagna e Grecia ne sonofuori. Vero. Ma è altrettanto vero,però, che Svizzera e Germania so-no rispettivamente al secondo eterzo posto, l'Inghilterra al deci-mo mentre la Francia è al dicias-settesimo, una posizione sopra l'I-talia. Ma quel che dovrebbe piùmetterci in guardia è la tendenza;costantemente in calo dalla primaindagine effettuata da FutureBrand.Nel 2005 il "marchio" Italia si po-sizionava al primo posto in clas-sifica; già nel 2006 scendeva interza posizione, in quinta nel 2007,recuperava una posizione ed eraquarta nel 2008 mentre diventa-va sesta nel 2009. Il 2010 segna-va per la prima volta l'uscita dal-le prime dieci classificate e il BelPaese scendeva al dodicesimo po-sto per arrivare in questa ultimaedizione, appunto, al diciottesi-mo. Va detto, per inciso, che lo studioha una qualche importanza se siconsidera che la percezione della“reputazione paese” influisce suiconsumatori nella scelta della pro-

pria destinazione di viaggio, di ac-quistarne un prodotto o di adot-tarlo come luogo dove investireper intraprendere un business.Ma come è potuto accadere chein dieci anni i nipponici si trovi-no in vetta alla classifica e l'Italiasia crollata così in basso? E' tuttacolpa dei 2.530 opinion makers efrequent flyer per turismo e busi-ness intervistati per stilare il Co-untry Brand Index? Effettivamente il campione chia-mato ad esprimersi sulla reputa-zione dei paesi monitorati haespresso giudizi non del tutto lu-singhieri per l'Italia, in relazionead alcuni dei principali indicato-ri utilizzati per stilare il ranking.Perdiamo posizioni rispetto a si-stema di valori, qualità della vitae sicurezza, potenziale di business,tecnologia ed addirittura Made inItaly. Alla fine della fiera risultache anche se ci posizioniamo alprimo posto per turismo e cultu-ra perdiamo colpi su quasi tutti glialtri indicatori con conseguentecaduta dell'appeal del nostro brand:infrastrutture carenti e lasciate ase stesse, scarsa percezione di si-curezza, poca attenzione per l’am-biente sono alcuni dei principaliaspetti critici emersi dalle rispo-ste del campione intervistato. Senza addentrarci troppo nei det-tagli dell'indagine ci limitiamo aricordare un commento di SilviaBarbieri, Head of Strategy Futu-reBrand Italia, la quale segnala-va che cultura, cibo e bellezza ri-mangono anche in questa edizio-ne punti di forza del brand Italia,ma mentre fino ad alcuni anni fada soli erano sufficienti a mante-nerne alta la reputazione, oggi nonbastano più a far emergere il no-stro Paese. A conferma di ciò laricerca sottolinea che l’Italia, puravendo rispetto al Giappone unanotorietà maggiore (89% il BelPaese e 84% il Sol Levante), è tut-tavia 17 posizioni più in basso nel-la classifica del Country Brand In-dex. Essere “conosciuti”, insom-

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Massimo Succi

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Statistiche semprepiù giù. Allarmerosso per l’Italia

C'è chi invita a nondare troppaimportanza asondaggi eclassifiche,internazionali.Tuttavia, anchevolendo attribuireloro un valorerelativo, sarebbeforse bene nonbanalizzarlecercando invece dicoglierne i segnali, letendenze, gli umorio i malumori.

ma, aiuta ma non basta a rendereforte un brand.Anche in un'altra classifica il Giap-pone è stato protagonista. Si trat-ta di The Safe Cities Index 2015pubblicata a inizio anno dall'Eco-nomist e relativa alle metropoli"percepite" come le più sicure trale cinquanta selezionate dall’In-telligence Unit del settimanale bri-tannico. Quaranta gli indicatori diriferimento suddivisi in quattroaree principali: sicurezza perso-nale. digitale, sanitaria e delle in-frastrutture. Risultati? Sul podioi giapponesi, con Tokyo al primoposto ed Osaka al terzo, mentre lamedaglia d'argento è andata a Sin-gapore. Per quanto riguarda l'Ita-lia, invece, Milano e Roma, le duecittà italiane selezionate dall’E-conomist, le troviamo solo oltremetà classifica, rispettivamente alventiseiesimo e al ventisettesimoposto. Istanbul e Mosca tra le cit-tà europee selezionate, sono le so-le più in basso di noi! Particolar-mente negativo l'indicatore dellapercezione della "sicurezza per-sonale" per la "Città Eterna": qua-rantesima in classifica dopo Cit-tà del Messico, Rio de Janeiro eMumbai. Una indagine faziosache penalizza eccessivamente ilnostro Paese e le sue città più rap-presentative? Può darsi, ma il fat-

to è che ci sono ancora altre ricer-che sul tema che confermano lapercezione rilevata dal magazinebritannico. nei confronti delle cit-tà italiane che dovrebbero essereil nostro fiore all'occhiello. Cosìanche i risultati di una ricerca diHrs, global solutions provider lea-der in Europa per i viaggi d'affa-ri, effettuata nei primi mesi del2014 su un campione di turisti stra-nieri che hanno visitato l'Italia nelcorso del 2013. Lo studio ha determinato una clas-sifica delle città d'arte italiane piùaccoglienti e sicure per i turististranieri che boccia le grandi cit-tà italiane, Napoli, Roma, Milanoe Torino infatti chiudono la clas-sifica. Tra i principali problemi lapaura di essere borseggiati, il traf-fico, il degrado e lo stato di ab-bandono dei monumenti e dei si-ti archeologici, gli ambulanti e gliabusivi. Ciliegina sulla torta, unturista straniero su 10 dichiara chepotrebbe non tornare in Italia acausa di questi elementi che han-no determinato tale percezione diinsicurezza.Anche l'indagine 2013 sul turismoorganizzato internazionale, realiz-zata da Unioncamere in collabo-razione con l'Osservatorio Nazio-nale del Turismo metteva in risal-to che: «Le infrastrutture e i tra-

sporti considerati insufficienti pe-sano per il 50% dei tour operatorcinesi, 80% dei coreani, mentre lapercezione di mancanza di sicu-rezza nelle nostre destinazioni tu-ristiche crea problemi ai tour ope-rator in Corea (100%), in Cina(90%) e in Giappone (40%)».A fine 2013 Andrea Costanzo,presidente della Fiavet della Re-gione Lazio in un suo interventosulla sicurezza nella Capitale os-servava come, rispetto a statisti-che sulla criminalità provenientida altre città come Londra e NewYork, i dati relativi a Roma fos-sero meno negativi ed affermava:«Il problema risiede nella “sicu-rezza percepita” dal turista e nonquindi sulla sola statistica prove-niente dalle denunce. La “sicu-rezza percepita" è quella che creaal turista continua apprensione edalla quale derivano le segnala-zioni della stampa. ilturista, al rientro inpatria, crea un passa-parola negativo perla nostra città, con ilsolo scopo di mette-re in guardia i propriconnazionali; questoa prescindere dall'es-sere effettivamentederubati».Proprio per questapercezione anche ilMofe, Ministero de-gli affari esteri Giap-ponese, guidato dalministro Fumio Kis-hida, ha ritenuto op-portuno predisporrenel 2014 una sorta di vademecumper segnalare i pericoli ed i modiper difendersi ai cittadini nippo-nici che avessero voluto fare una"vacanza romana" in una Romaben diversa da quella rappresen-tata dall'omonimo film da loro tan-to amato. Il manuale di sopravvi-venza, manco a dirlo, metteva inguardia in particolare dai furti, se-gnalati dal dicastero come il rea-to più diffuso. Tuttavia quello che

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Peggiora il modo con cui ci guardano dall’estero e questonell’anno di Expo e del Giubileo

Cultura, cibo ebellezza rimangonoanche in questaedizione punti diforza del brandItalia, ma mentrefino ad alcuni anni fada soli eranosufficienti amantenerne alta lareputazione, ogginon bastano più afar emergere ilnostro Paese.

dovrebbe più stupirci ed interro-garci non è tanto la percezione diinsicurezza che l'Italia ha comin-ciato a comunicare ai turisti stra-nieri, e anche agli stessi italiani,quanto quella di sicurezza che, se-condo la succitata indagine TheSafe Cities Index 2015, il Giap-pone ha saputo ricostruire e tra-smettere a soli quattro anni di di-stanza dal disastro di Fukushima.In questo breve lasso di tempo ilSol Levante da destinazione me-no attraente del globo, proprio acausa del pericolo radiazioni è ri-uscito a diventare un Paese attrat-tore di turisti stranieri. Nel 2014,infatti, secondo le stime della Ja-pan national tourism organization,gli arrivi stranieri sono stati 13,4milioni superando del 30% il pre-cedente record fatto registrare nel2013, con 10,36 milioni di turististranieri arrivati. I principali mer-cati di provenienza sono stati na-turalmente quelli asiatici, Taiwan,Corea del Sud e Cina, con oltre

due milioni di visitato-ri da ciascun paese. L'I-talia ha contribuito inparte a questa perfor-mance nipponica di-ventando nel 2014 ilquarto mercato euro-peo, dopo Gran Breta-gna, Francia e Germa-nia, con 67.420 italia-ni che hanno visitato ilGiappone con un trenddi crescita rispetto al2013 del 19,8%. E' dal 2003 che il go-verno nipponico ha la-vorato per raggiunge-re questi obiettivi dicrescita e porta avantistrategie coerenti e aquanto pare vincenti, acominciare dalla cam-

pagna "Visit Japan" avviata ap-punto da quell'anno dal JNTO in-sieme all’Agenzia del turismo giap-ponese per promuovere il turismoe arrivare alla meta di 10 milionidi visitatori stranieri. Si conside-

ri che prima di tale campagna ilflusso turistico era di appena 5 mi-lioni circa di turisti provenientidall'estero e dopo dieci anni di co-stante crescita Ryoichi Matsuya-ma, presidente JNTO, in un mes-saggio poteva manifestare il 20dicembre 2013 la sua soddisfazio-ne per aver accolto all’aeroportointernazionale di Narita il dieci-milionesimo visitatore stranierolanciando la prossima sfida: «Orache mancano solo poco più di 6anni ai Giochi Olimpici e Para-olimpici di Tokyo del 2020, sia-mo ansiosi di sviluppare ulterior-mente le infrastrutture turistichegiapponesi e di dare il benvenutoad ancora più visitatori nel nostropaese negli anni a venire». L'En-te giapponese punta a 20 milionidi turisti internazionali entro il2020 anno delle Olimpiadi a Tok-yo. Ma c'è un obiettivo più ambi-zioso che va oltre i confini nazio-nali nipponici e si muove in unalogica di sistema che è riuscita afar sedere intorno ad uno stessotavolo Giappone, Corea del Sud,che ospiterà le olimpiadi inverna-li 2018, e Cina, tra i quali, comeè a tutti noto, non corre buon san-gue. Eppure in un incontro trila-terale tenutosi a metà aprile a Tok-yo i ministri del turismo dei trePaesi hanno posto le basi per unlavoro comune finalizzato a farcrescere il flusso di turisti inter-nazionali nelle rispettive aeree. Atale scopo si è prevista la collabo-razione per migliorare la sicurez-za per i turisti e per avviare unacampagna “Visit East Asia” perattrarli proprio facendo leva sui

due prossimi eventi olimpici inCorea ed in Giappone. Diversificazione dell'offerta turi-stica per valorizzare e promuove-re all'estero zone meno note delGiappone e per destagionalizza-re il flusso turistico, rafforzamen-to delle infrastrutture e dei colle-gamenti aerei, incremento di azio-ni promozionali, tecnologia e uti-lizzo di Twitter e dei social net-works per captare le emozione ele impressioni dei visitatori stra-nieri e per coglierne i bisogni, ac-coglienza sono i campi di azioneprincipali su cui il Giappone in-tende agire. Il Paese dei manga, insomma, purdi raggiungere i suoi obiettivi tu-ristici mette in campo tutte le ri-sorse di cui dispone fino a nomi-nare Godzilla "Special residentand tourism ambassador for Shin-juku ward" cioè cittadino onora-rio ambasciatore del turismo perShinjuku, importante area di Tok-yo che il governo intende rilan-ciare. Per l'Italia il 2015 sarà un annostraordinario per il turismo e mol-te sono le aspettative. «Con Expo2015 e Giubileo arriveranno mi-lioni di persone in Italia, dobbia-mo dargli motivo di apprezzarel'Italia e di tornare», ha detto il mi-nistro Franceschini a Milano inoccasione dell'evento Unicredittourism. Sarà necessario per otte-nere questo risultato che tutti i sog-getti coinvolti: istituzioni, opera-tori e cittadini stessi lavorino in-sieme per restituire all'Italia l'im-magine che merita. Con tutto il ri-spetto, altro che Godzilla!

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In Safe Cities Index2015 pubblicata ainizio annodall'Economist erelativa alle metropoli"percepite" come le più sicure tra le cinquantaselezionate Milano eRoma, le due cittàitaliane selezionate,le troviamo solo oltremetà classifica.Istanbul e Mosca,sono le sole più inbasso di noi

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che più amate dagli indiani, l'Ita-lia. Il paese dove sognano di an-dare almeno una volta nella vita,e magari in luna di miele. Una de-stinazione nota per la ricchezzaculturale e artistica, per la bellez-za dei paesaggi, che esercita unacrescente attrazione verso i turi-

sti indiani per il fas-hion e la gastronomia.Negli ultimi dieci an-ni l'Italia si è trasfor-mata nella meta eu-ropea preferita dagliindiani, seconda so-lo alla Gran Bretagna.Nel 2012, secondo idati Istat, i viaggia-tori arrivati nellestrutture del Bel Pae-se sono stati 276.229(+9.8 % rispetto al2011) per un totale dipernottamenti pari a591.731 (+6.7% ri-spetto al 2011). Il La-zio, in particolare, si

è rivelato una delle regioni piùamate (10,87% degli arrivi dal-l'India) insieme a Veneto, Tosca-na e Lombardia; mentre Roma ela sua provincia, che hanno assor-bito il 98,15% degli arrivi, si so-no confermate location di grandeattrazione.Nel corso del primo viaggio in Ita-lia i turisti indiani prediligono lemete classiche, che ruotano attor-no alle grandi città d’arte, primefra tutte Firenze, Venezia e Roma.Poi però desiderano muoversi ver-so destinazioni di nicchia, lonta-

ne dal turismo di massa, concen-trandosi magari su una singola re-gione. Un dato confermato dallaperformance della Valle d'Aostache, nel 2012, ha avuto un aumen-to del 118% degli arrivi e del 143%dei pernottamenti rispetto all’an-no precedente per la crescente edesclusiva attrazione verso la mon-tagna e il prodotto neve. Il turista indiano che sceglie divisitare il nostro Paese appartie-ne alla fascia alta e medio-altadella società indiana. Privilegiale strutture di lusso e ha una for-te propensione a spendere. Nel2010, il 65% dei viaggiatori in-diani ha optato per alberghi a 4 e5 stelle, il 23% per esercizi a 3stelle, solo il 5% per strutture a 1e 2 stelle. Una quota minima hapreferito alloggi in affitto (3,5%)o agro-turistici (0,3%), campeg-gi e villaggi (0,5%). La scelta di

soggiornare in alberghi di lussosta ad indicare un profilo di turi-sta ancora tradizionale: preferi-sce servirsi di agenzie di viaggioe tour operator piuttosto che muo-versi autonomamente o sulla ba-se di prenotazioni on-line.Secondo un sondaggio condottodalla Rncos, Research and Mar-kets India, presso gli operatori tu-ristici indiani, i viaggiatori chedecidono di andare all’estero so-no persone tra i 25 e i 65 anni dietà, il 65% dei quali è di sessomaschile. Scelgono la loro desti-nazione lasciandosi influenzareprincipalmente dall'immagine ge-nerale del paese, dal grado di si-curezza, dalla facilità nell'otteni-mento del visto, dalla varietà dicose da vedere e da fare, dalle in-frastrutture e dai servizi. I turisti che appartengono allamiddle-class (comprende circa

Un turismo ricco ma esigente, che occorre imparare a conoscere

Italia, il sognodi 350 milioni di indiani

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Il Lazio, inparticolare, si èrivelato una delleregioni più amateinsieme a Veneto,Toscana eLombardia; mentreRoma e la suaprovincia, chehanno assorbito il98,15% degli arrivi,si sono confermatelocation di grandeattrazione.

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300 milioni di indiani) orientanola scelta della destinazione versoil divertimento, prenotano strut-ture a tre o quattro stelle al cen-tro della città, pretendono di man-giare cibo indiano almeno unavolta al giorno, preferiscono lacena a tarda sera e sono disponi-bili a spendere grosse cifre per glialcolici. A differenza degli occi-dentali, amanti delle carte di cre-dito, pagano in contanti e amanospostarsi in gruppo, anche di 20persone, o con la propria famigliaallargata. Sono curiosi e apprez-zano informazioni precise e di fa-cile accesso relative a città e mo-numenti che visitano. Spesso leloro scelte sono influenzate dal-le mode del momento, dettate perlo più dal cinema. I turisti che appartengono alla up-per-top (comprende 20-30 milio-ni di indiani) si avvicinano, inve-ce, come caratteristiche di viag-gio, ai turisti occidentali. Spessoin famiglia parlano inglese e han-no figli che vivono negli Stati Uni-ti o nel Regno Unito per conse-guire lauree prestigiose. Sono dun-que persone molto attente e beninformate, prediligono le visiteguidate a monumenti e musei, sen-za disdegnare quelle in sale da gio-co e casinò; cercano spettacoli checoinvolgano la famiglia; adoranolo shopping, convinti che le gran-di firme italiane, sia pur presentiin India, nel nostro Paese offranopiù scelta e abbiano prezzi piùcompetitivi. E ancora, amano tut-ti i confort: viaggiano in businessclass, alloggiano in alberghi a cin-que stelle, chiedono servizi di qua-lità e personalizzati. Sono dunqueturisti molto esigenti e sofistica-ti, che a volte si organizzano al-l'ultimo minuto e che non neces-sariamente fanno tappa nei luoghidel turismo di massa, dedicando-si alla visita di città minori: pre-feriscono compiere micro-viaggi,per esplorare approfonditamenteinteri territori.Sia i turisti della middle-class che

quelli della upper-top sono per lopiù uomini d'affari, senior e fa-miglie con bambini; coppie sen-za figli, studenti e single sono unapiccola percentuale. Si spostanopreferibilmente tra aprile e giu-gno, durante le vacanze scolasti-che e la chiusura degli uffici, otra settembre e novembre, quan-do c'è un'alta concentrazione difestività. Sono attratti dal nostrostile di vita e si sentono vicini, an-che culturalmente, agli italiani,per i legami familiari, per l'acco-glienza e l'ospitalità, per l'amoreper la cucina, ritenuta quella piùrispondente ai gusti degli india-ni, capace di venire incontro alleesigenze dei vegetariani.

L'offerta italiana, però, ha anco-ra qualche limite, dettato anzitut-to dagli scarsi collegamenti aereidiretti tra i due paesi e dalla per-cezione che aeroporti e stazioninon siano luoghi sicuri. Negati-vo anche il giudizio sui traspor-ti, poco puntuali e inefficienti. An-cora un segno meno sulla cono-scenza della lingua inglese da par-te degli operatori turistici, soprat-tutto nelle regioni del Sud, e sul-la conoscenza delle esigenze delviaggiatore indiano, principal-mente le restrizioni alimentari acarattere religioso. Altro neo, loscarso appeal dell'Italia come me-ta di studio oltreoceano.

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L'offerta italiana,però, ha ancoraqualche limite,dettato anzituttodagli scarsicollegamenti aereidiretti tra i due paesie dalla percezioneche aeroporti estazioni non sianoluoghi sicuri.Negativo anche ilgiudizio sui trasporti,poco puntuali einefficienti.

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Ci avviciniamo a grandi pas-si verso l’Expo che terràaperti i battenti dal primo

maggio al 31 ottobre 2015, sul te-ma “Nutrire il Pianeta, Energia perla vita”.Unindustria si è aggiudicata il ban-do della Regione Lazio per ExpoMilano 2015 con il progetto Ex-plora Latina, un sistema di azio-ni di marketing del territorio persfruttare le potenzialità costituitedall’enogastronomia e dal turismolocale.L'Unione degli Industriali e delleimprese di Roma, Frosinone, La-tina, Rieti e Viterbo del sistemaConfindustria ha, inoltre, a livel-lo regionale un Comitato Expo edè attenta ad ogni possibile colla-borazione e sinergia con la Came-ra di Commercio e le iniziativepromosse dalla Regione.In particolare, Unindustria Latinaprevede di portare le sue aziendea Milano durante Expo, allo sco-po di far conoscere i loro prodot-ti e di inserirle nel circuito promo-

zionale ed espositivo del Fuori Fie-ra. In collaborazione con l’Anci,l’Associazione nazionale comuniitaliani, Unindustria Latina saràpresente, infatti, negli spazi di Su-pertudio e della Cascina Trivulsa.Pierpaolo Pontecorvo, vicepresi-dente Unindustria di Latina, illu-stra il progetto Explora Latina, cheha vinto il bando di Lazio Innova:«L’obiettivo è quello di realizzarele attività di incoming rivolte ai bu-yer del settore agroalimentare e delsettore turistico sul territorio di La-tina. In particolare si rivolge aglioperatori delle centrali d’acquisto,della grande distribuzione, dell’-Ho.Re.Ca e ai tour operator di duemercati esteri, la Germania e il Re-gno Unito».Explora Latina intende creare unarete virtuosa di enti, imprese, fon-dazioni e Comuni per promuove-re lo sviluppo economico del ter-ritorio, attraverso la valorizzazio-ne e la promozione delle risorseambientali, storiche, culturali ed

enogastonomiche della provinciadi Latina. «All’interno del proget-to abbiamo legato la dimensioneistituzionale a quella imprendito-riale», continua Paolo Pontecor-vo, «partecipano molti Comunidella provincia di Latina comeAprilia, Latina, Sabaudia, Fondi,Gaeta, Santi Cosma e Damiano,Castelforte, Ventotene e Priverno,la Fondazione Roffredo CaetaniOnlus, che ha messo a disposizio-ne l’Oasi di Ninfa, il Biocampus,l’Ente Parco Nazionale del Circeo,Confcooperative Latina e, inizial-mente, sedici aziende, ma altrehanno chiesto di ag-giungersi in corsa e sia-mo ad una trentina»,come Francia LatticiniSrl, Consorzio Terraci-na D’Amare, Dolc.i.p.pSrl, Casa Oilio Sper-longa Spa, Cipriani Tar-tufi Srl, I Viaggi di Kil-roy snc, BorgolinguaSnc, Casale del GiglioSrl, Pastificio PaoneSpa, IT Impresa e Ter-ritorio srl, V.G. Srl –Cantina Villa Gianna,Centro Europeo StudiManageriali, M.O.F.Spa e Tenuta Di Ponio Srl.Il progetto Explora Latina si arti-cola in due tappe principali. La pri-ma vede la sinergia con l’Anci,l’Associazione Nazionale dei Co-muni Italiani, che sta portando avan-ti un roadshow in tutt’Italia per pre-sentare l’Expo alla popolazione eha una tappa nazionale a Latina dal15 al 19 aprile.

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L’Expo sollecita il turismo pontino

Anna Roggi

Con Explora Latina si punta all’incoming di buyer dell’agroalimentare e del turismo

Il progetto ExploraLatina prevede direalizzare incontricon buyer tedeschi,attraverso itinerarituristici cheintegrano laconoscenza deiprodottiagroalimentari delterritorio.

In quell’occasione, il progetto Ex-plora Latina prevede di realizza-re gli incontri con i buyer tedeschi,attraverso itinerari turistici che in-tegrano la conoscenza dei prodot-ti agroalimentari del territorio. Inprecedenza le aziende locali sonostate accuratamente selezionate inseguito ad un’attività di scouting,i loro company profile sono statiinviati ai buyer della Germania do-po averne verificato la compatibi-lità. Il 17 e il 18 aprile, quindi, pres-so la sede della Fondazione Cae-tani a Tor Tre Ponti, borgo nel Co-mune di Latina, avranno luogo gliincontri fra i buyer del mercato te-desco e le imprese di Latina.Aggiunge ancora Pierpaolo Pon-tecorvo: «Per gli operatoridell’ho.re.ca., della grande distri-buzione e dei tour operator dellaGermania il 17 e il 18 si svolge-

ranno le visite inazienda, nelle canti-ne, nei caseifici e itour lungo tutto il ter-ritorio della provinciadi Latina che si esten-de da Aprilia a SuioTerme nel Comune diCastelforte, alla sco-perta delle aree dimaggior interesse cul-turale e ambientale».Ad ottobre l’iniziati-va sarà replicata nel-l’ambito di Viniciban-do, evento enogastro-nomico e salone delvino e del cibo di ec-cellenza, che si svol-

gerà a Gaeta, all’interno del qua-le saranno ospitati i buyer del Re-gno Unito.La scelta è caduta sugli operatoridei mercati di Germania e RegnoUnito non a caso. Spiega, infatti,Pierpaolo Pontecorvo che «le azien-de stesse, in prevalenza piccole emedie imprese, hanno espresso laloro preferenza. Vedono nel Re-gno Unito e nella Germania i mer-cati più interessanti». Per le potenzialità in chiave export

e per la forza attrattiva sul merca-to turistico locale, nell’ambito delprogramma per l’Expo, la Regio-ne Lazio ha selezionato alcuni pro-dotti agroalimentari che megliorappresentano l’identità culturalealimentare della regione. Si trattadi ventisei vini, quattordici carnie salumi, otto prodotti da forno edolciari, dieci formaggi e prodot-ti caseari, 26 tra ortaggi, frutta elegumi, quattro oli e dodici tra pro-dotti ittici, acque minerali e altrecategorie.Sebbene in Italia il 5% dei flussituristici è dovuto al turismo eno-gastronomico e il 7% degli stra-nieri viene nel nostro Paese attrat-to dalla qualità dei prodotti e dal-la notorietà della cultura culinariadel nostro Paese [ONTIT – Ana-lisi dei prodotti turistici, 2011 n.d.r.],secondo Paolo Pontecorvo quelloenogastronomico non è ancora unturismo da grossissimi volumi, co-me quello religioso o congressua-le. Si tratta di un turismo di qua-lità e di nicchia, che si fa nei pic-

coli centri, nei borghi e per il qua-le l’attività di promozione deveancora svilupparsi a pieno.I punti di forza per il settore turisti-co e per quello enogastronomicosono innegabili: «Le aziende chefanno produzione tipica e di quali-tà hanno prodotti eccellenti e il ter-ritorio regionale offre luoghi incan-tevoli e turisticamente molto ap-prezzati anche al di fuori del gran-de attrattore rappresentato dalla cit-tà di Roma, come il Parco nazio-nale del Circeo, Sperlonga e l’Oa-si di Ninfa», chiosa Pontecorvo.In vista di Expo il vicepresidentedi Unindustria Latina sottolineaallora la direzione verso la qualelavorare sia per la provincia cheper il Lazio in generale: «Le azien-de del settore agroalimentare nonsono aziende grandi ed hanno lanecessità di aggregarsi, di metter-si insieme per avere la forza di rag-giungere i mercati stranieri, obiet-tivo raggiunto con il progetto Ex-plora Latina».

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«Le aziende chefanno produzionetipica e di qualitàhanno prodottieccellenti e ilterritorio regionaleoffre luoghiincantevoli eturisticamente moltoapprezzati anche aldi fuori del grandeattrattorerappresentato dallacittà di Roma»

Retake, in italiano significariprendere. Riprendere Ro-ma e dargli dignità, non

delegare ma affiancare la pubbli-ca amministrazione. Questo movimento, solo recente-mente costituitosi in associazio-ne, deve i natali a Rebecca Spitz-miller, americana trapiantata inItalia, e alla sua pervicace volon-tà di ripulire un muro del condo-minio dove abita, da manifestiabusivi e scritte. I condomini nonvolevano sostenere l’elevata spe-sa richiesta da una ditta specia-lizzata, e lei investì poche decinedi Euro in solventi e spugnette elo fece da sola. Era il 2009. Intor-no a questo gesto si riunirono al-tri cittadini che iniziarono a ripu-lire altri muri. Dapprima solo dueo tre volte l’anno, poi, dal 2014,con la costituzione dei “Retakedi quartiere”, non passa settima-na senza almeno un intervento. Retake è un movimento che inmodo del tutto spontaneo, grazieall’adesione di molti stranieri, siè propagato anche negli USA. Ciòche sorprende, però, è la presen-za di turisti stranieri che vengo-no in ferie a Roma con l’intentodi mettersi a pulire più strade pos-sibile dalle affissioni illegali, dal-le scritte deturpanti e vandaliche,dagli adesivi. Una presenza chesembra destinata ad aumentare,grazie all’alto senso civico inse-gnato anche da spot televisivi (findagli anni ’60 l’associazione KeepAmerica Beautiful investe in spottelevisivi [https://www.youtube.com/watch?v=AQtlRfgLdsQ]) sullo

stile della nostra ormai esaurita“Pubblicità Progresso”. Soprat-tutto americani, grazie al gemel-laggio delle associazioni, ma an-che altri. Roma è nel cuore di tut-ti, è per questo che può vantarenon solo un turismo di fruizione,ma anche di azione. E poi, cosac’è di più bello di un ambientepulito e di una Roma non violen-tata dall’insipienza di pochi van-dali?L’ultima domenica di gennaio, ivolontari di Retake insieme allaFederalberghi, hanno ripulito lar-go Argentina a Roma. E’ incredi-bile ciò che riesce a fare una squa-dra di persone armata di raschiet-to e sgrassatore (e alcuni solven-ti specifici per i vandalismi piùostinati), insieme ai Pics, le squa-

dre di Pronto inter-vento centro storicoe all’Ama. Già, per-ché senza un’organiz-zazione puntuale, c’èil rischio di essere de-nunciati per “puliziaabusiva”, come suc-cesso recentemente aNapoli ad un gruppodi cittadini che ha ri-portato agli antichi fasti una fon-tana barocca.Viene da chiedersi come mai l’A-zienda municipale ambiente nonsia in grado di provvedere da so-la al decoro urbano, e ci rispon-de Marta Leonori, assessore alleattività produttive, che incontria-mo mentre insieme a TommasoTanzilli, direttore di Federalber-

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Retake, in movimento contro il degrado urbano

L’ultima domenica di gennaio, i volontari di Retake insieme a Federalberghi e Ama hanno ripulito largo Argentina a Roma.

Franz Gustincich

Ciò che sorprende,è la presenza dituristi stranieri chevengono in ferie aRoma con l’intentodi pulire le stradedalle affissioniillegali, dalle scrittedeturpanti evandaliche e dagli adesivi.

ghi, è intenta a ripulire una cas-setta delle lettere discretamentevandalizzata: «l’Ama non si fasorpassare dai cittadini volonta-ri, ma è al fianco di movimenti diquesto tipo che supportano azio-ni di decoro. Ci sono dei punti do-ve [l’amministrazione] non riescead arrivare in maniera così capil-lare perché si occupa delle gran-di scritte, ad esempio. I Pics cheassistono i Retake, inoltre, con-ducono delle piccole investiga-zioni per risalire agli autori del-l’illegalità e comminano multe. Ipiù semplici da colpire sono co-loro che ricoprono cassonetti ecassette postali con adesivi con ilproprio numero telefonico, quel-li delle riparazioni serrande e gli“sgombero cantine” ».Federalberghi si sente in primalinea. Partecipa all’azione di lar-go Argentina con una nutrita pat-tuglia. «Noi non siamo solo quel-li che si lamentano per l’aumen-

to della tassa di sog-giorno» dice Tanzilli,«abbiamo denunciatotante situazioni di de-grado, e poi ci siamoresi conto che non ba-sta denunciare, biso-gna anche rimboccar-si le maniche e farequalcosa». L’alleanzacon Retake è stata fat-ta grazie anche al fat-to che si tratta di unmovimento molto at-tento a restare al difuori della politica. Mentre le strade sonosottoposte alla cura delraschietto, e la piazzae le vie limitrofe co-minciano a perdere lapatina di bruttura, i tu-

risti si fermano a guardare, qual-cuno segnala dei manifesti o del-le scritte più avanti, un polaccoaiuta a tenere fermo un cartellostradale mentre viene ripulito. Re-take semina la voglia di collabo-rare.

La filosofia dietro questi volon-tari non si riassume con l’anticoslogan “tieni Roma pulita”, macon la teoria delle finestre rotte,elaborata nel 1969 dallo psicolo-go sociale Philip Zimbardo. Se sirompe un vetro in una finestra diun edificio e non viene riparato,saranno presto rotti tutti gli altri.Se una comunità presenta segnidi deterioramento e questo è qual-cosa che sembra non interessare

a nessuno, allora lì si genererà lacriminalità. Se sono tollerati pic-coli reati come parcheggio in luo-go vietato, superamento del limi-te di velocità o passare col sema-foro rosso, se questi piccoli “di-fetti” o errori non sono puniti, sisvilupperanno “difetti maggiori”e poi i crimini più gravi. Lo ha di-mostrato anche Rudolph Giulia-ni che per rendere la metropoli-tana di New York un posto sicu-

ro, ha applicato la formu-la della tolleranza zerosulle piccole illegalità, apatire dai graffiti e dall’i-giene trascurata nelle sta-zioni. Ha funzionato, edora la metropolitana, maanche aree della città insuperficie alle quali è sta-to applicato lo stesso trat-tamento, sono più sicure.Il fatto è che se al belloci si abitua, come diconomolti turisti stranieri, qua-si a voler giustificare ildegrado delle nostre bel-le città, ancor più ci si abi-tua al brutto, al punto dinon vedere più l’orrore o,semplicemente, la spor-cizia che ci circonda. L’e-stetica è un atto civile e

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La filosofia dietroquesti volontari nonsi riassume conl’antico slogan “tieniRoma pulita”, macon la teoria dellefinestre rotte,elaborata nel 1969dallo psicologosociale PhilipZimbardo. Se sirompe un vetro inuna finestra di unedificio e non vieneriparato, sarannopresto rotti tutti glialtri.

Vacanze diverse? Gaeta ri-sponde con gli alberghidiffusi. Turismo sosteni-

bile, ampliamento della stagione,domanda sempre più mirata: sequeste sono le spinte del settore,l'amministrazione comunale si èguardata intorno, le è cascato l'oc-chio sulla zona storica e su San-t'Erasmo e Porto Salvo, deciden-do: si può fare. Ecco, dunque, ladelibera di Giunta che individuai due quartieri quali aree ammis-sibili per la creazione di forme al-ternative di ospitalità turistica.Vale a dire gli alberghi diffusi.Perchè l'obiettivo, come dice l'Am-ministrazione, «è rilanciare l’e-conomia turistica della città, ori-entandola sempre più verso formedi turismo sostenibile ed alterna-tive, anche allo scopo di allargarela stagione turistica, cogliendol’opportunità di intercettare il cre-scente interesse della domandaturistica verso esperienze che coin-volgono le peculiarità del territo-rio e dei suoi aspetti naturalisti-ci, culturali e tradizionali».

Adesso “time out”, però, per diredue parole di spiegazione su unaformula suggestiva, capace di far-ci immaginare hotel spalmati sulterritorio come nutella sul pane,oppure sottili e penetranti similiall'aria che riempie ogni inter-stizio. Che cosa sono, insomma,questi alberghi diffusi? Lo spie-ga la Legge Regionale 13/2007:si tratta di «strutture ricettive cheoffrono alloggio in camera o unitàabitative dislocate in più stabiliseparati, ubicate nei centri stori-ci, caratterizzate da uno stile ri-conoscibile e rispettoso delle iden-tità dei luoghi, dotate di servizitra loro omogenei, distanti nonpiù di trecento metri lineari dal-l’ufficio di ricevimento ed inte-grate tra loro dalla centralizzazionein un unico edificio del serviziodi ricevimento, nello stesso o inaltro edificio delle sale di uso co-mune e degli altri servizi offerti». Centri storici protagonisti, dunque,secondo un modello di ricettivitàche li valorizza, senza nulla togliereal confort che esige chi paga. In

questo senso, Sant'Erasmo e Por-to salvo, afferma il vice sindacoCristian Leccese, «sono quelli chehanno maggiore vocazione. Essi,infatti, mantengono ancora parzial-mente o integralmente inalteratele proprie caratterizzazioni storiche,ambientali e culturalilegate alle tradizionilocali». «La diversifi-cazione dell’offerta tur-istica», aggiungel’assessore alle attivitàproduttive Pasquale DeSimone, «attraverso ilmodello dell’albergodiffuso complementaree non sostitutivo delletradizionali offertericettive, in quanto vaad integrarsi con le altre forme diospitalità presenti sul territorio,potrà rivelarsi, dunque, un ottimostrumento per la rivitalizzazionedei nostri flussi turistici». Ma l'Amministrazione, puntandosugli alberghi diffusi, spera anchein altri vantaggi. «Da sottolineareinfatti», afferma ancora De Si-

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Vacanze diverse? Gaetarisponde con l’hotel diffuso

Andrea Di Lello

Rivitalizzare i flussi ma ancherecuperare pezzi di centro storico

Centri storiciprotagonisti,dunque, secondoun modello diricettività che livalorizza, senzanulla togliere alconfort che esigechi paga.

mone, «che tali forme alternativedi ricettività, da sviluppare neicentri storici, hanno anche altripotenziali effetti positivi, tra cuiquello di stimolare il recupero ela valorizzazione del patrimonioedilizio attraverso la ristrut-turazione, l’ammodernamento el’adeguamento di locali e appar-tamenti che troppo spesso ven-gono lasciati nell’abbandono enell’incuria». La nascita degli al-berghi diffusi, inoltre, favoriscel’avvio di nuova imprenditorial-ità legata alle attività connesse al-l’ospitalità turistica: commerciali,artigianali, di servizio, anche conla valorizzazione di antichi mestierie delle produzioni tipiche. A con-dizione - è chiaro - che ci sianodegli imprenditori con idee e sol-

di da rischiare. Se ce n'è con que-ste caratteristiche, la burocrazia,questa volta, non sembra costitui-re un ostacolo insormontabile. Laprocedura prevista per il rilasciodell’autorizzazione all’eserciziodelle attività relative agli alberghidiffusi è infatti pensata per evita-re all'istanza presentata di morirein qualche cassetto dell'ufficio pre-posto. Funziona così: la doman-

da viene inoltrata allo Sportellounico per le attività produttive delComune, che entro novanta gior-ni deve provvedere al rilascio del-l’autorizzazione. E se i tempi nonvengono rispettati, peggio per laburocrazia, perché dal novantu-nesimo giorno il silenzio dell’am-ministrazione comunale equivalea provvedimento di accoglimen-to della domanda.

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VITERBO – Nell’ambito del pro-getto “Tuscia welcome”, l’inizia-tiva della Camera di commerciodi Viterbo avviata nel 2009 conl’intento di favorire la crescita el’interazione tra gli operatori turi-stici del territorio attraverso ini-ziative di comunicazione, forma-zione e promozione, sono stati con-segnati i riconoscimenti ad alber-ghi, b&b, agenzie di viaggio e touroperator che si sono distinti con iloro pacchetti turistici e offerte ri-cettive. Si consolida anche conquesto il turismo integrato nellaprovincia di Viterbo; «un proget-to che mira da una parte a promuo-vere le peculiarità del territorio»,ha sottolineato il portavoce del-l’ente camerale viterbese.«A decretare il successo crescen-te» spiegano ancora gli organiz-zatori dell’iniziativa, «proprio l’i-stituzione del premio, che rende

tangibile l’impegno delle struttu-re ricettive, agenzie di viaggio etour operator nell’offrire servizi epacchetti che tengano conto del-le peculiarità di questo territorio» Il riconoscimento quest’anno perla categoria alberghi è andato al-l’hotel “Key club” e al “Castellodi Proceno”; per la categoria “al-tre strutture ricettive” sono statiinsigniti il b&b “Predio san Fer-nando” e il b&b “Menica Marta”;per la categoria agenzie di viag-gio, tour operator, consorzi, pre-miati “Cencelle travel agency”,“Promotuscia” e “Quarto spazio”.Il crescente numero di adesioni aTuscia welcome, così come di of-ferte ricettive di turismo integra-to e gli apprezzamenti giunti da-gli stessi imprenditori, secondoDomenico Merlani, presidente del-la Camera di commercio di Viter-bo, spingono a dare sempre più ri-

levanza all’iniziativa; tanto piùche tutti gli indicatori economiciprevedono che il turismo possacostituire nei prossimi anni unodei comparti di maggior crescitaper questa provincia. Anche in vi-sta di ciò Tuscia welcome si svi-lupperà attraverso una collabora-zione diretta con le imprese delsettore che stanno dimostrando unforte interesse al portale, soprat-tutto con quelle che si riuniscononelle reti di impresa.Durante la consegna dei premi Ti-ziana Laureti, docente di Statisti-ca del dipartimento di Economiae impresa dell’università degli stu-di della Tuscia, ha riportato alcu-ni dati significativi sull’evoluzio-ne del turismo nella provincia diViterbo: «Nonostante le difficol-tà che caratterizzano la diffusio-ne dei dati ufficiali sul turismo, sipuò evidenziare un trend positivonella permanenza media dei turi-sti nella provincia di Viterbo trail 2008 e il 2013. Tale crescita èanche da attribuire al progressivosviluppo del turismointegrato che ha ca-ratterizzato la provin-cia di Viterbo negliultimi anni».Come ha infine spie-gato Francesco Mon-zillo, segretario gene-rale della Camera dicommercio di Viter-bo, «il progetto Tu-scia welcome racco-glie al momento oltre150 imprese tra alberghi, agritu-rismi, b&b, campeggi, agenzie diviaggio e tour operator. In questianni sono state più di 400 le of-ferte ricettive e pacchetti turisticipubblicati sul sito tusciawelcome.it,che è stato arricchito non solo dal-la versione in inglese ma ancheda una mappa interattiva che con-sente di svolgere ricerche integra-te tra le diverse risorse presentinel territorio in base alle propriepreferenze e destinazioni e dall’u-tilizzo dei social network».

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Tuscia welcome, un premio per gli operatori turistici

Alessandro Quami

Tutti gli indicatorieconomiciprevedono che ilturismo possacostituire neiprossimi anni unodei comparti dimaggior crescita perquesta provincia.

Comunicazione, formazione e promozione, il mix perfetto per lo sviluppo

L’Ente bilaterale per il tu-

rismo di Roma e del La-zio (EBTL) dà il via al

nuovo servizio gratuito di inter-mediazione al lavoro nel settoreturismo per il territorio della Re-gione Lazio. Il servizio rispondealla vocazione degli Enti bilate-rali di dare risposta alle esigenzedi un mercato che cambia e ai det-tati normativi che, in particolarecon il d.lgs 276/2003 all’art. 6 liindividuano quali agenzie per illavoro autorizzate alla sola atti-vità di intermediazione.L’EBTL, in collaborazione convarie istituzioni pubbliche, CittàMetropolitana di Roma Capitale,Roma Capitale – Dipartimentoformazione e lavoro ed enti pri-vati, lavora da anni nella forma-zione e nell’ inserimento lavora-tivo di personale formato all’in-terno del settore turismo con ot-time ricadute occupazionali.JOBinTUR permetterà alle azien-de del settore di accedere ad unservizio di “accoglienza” perso-nalizzato sulla base delle proprieesigenze occupazionali, attraver-so un servizio di:- redazione della job description

della posizione vacante deside-rata,

- pubblicazione, anonima e non,delle vacancies offerte sul por-tale JOBinTUREBTL.it, sul por-tale nazionale www.clicklavoro.ite su altri canali di reclutamen-to on-line concordati con l’a-zienda.

Il punto di forza del servizio JO-BinTUR sarà: il reclutamento mi-

rato sulle posizioni formate e re-gistrate nel nostro portale o nuo-ve candidature di livello Il servizio di EBTL continueràcon lo screening curriculare ed ilmonitoraggio e l’assistenza alleaziende sugli esiti dell’interme-diazione.JOBinTUR permetterà a inoccu-pati/disoccupati e lavoratori for-mati e specializzati nel settore tu-ristico-alberghiero che abbiano lecompetenze minime per l’inseri-mento di candidarsi per le posi-zioni aperte che richiedono sem-pre più qualità e professionalità.

Coloro i quali sono interessati adinserirsi nel settore turistico/al-berghiero potranno trovare nelservizio JOBinTUR: accoglien-za, informazioni mercato del la-voro turistico alberghiero; orien-tamento, consulenza orientativa,formazione e lavoro nel settoreturismo; intemediazione al lavo-ro, incontro domanda-offerta conle aziende del settore nel territo-rio della Regione Lazio, tecnichedio ricerca attiva del lavoro spe-cialistica nel settore turismo.Il servizio attivo dalla prima de-cade di marzo ha visto l’Ente im-pegnato nell’inserimento di oltre200 tirocinanti nelle aziende delsettore aderenti, fornendo alleaziende assistenza tecnica nellacompilazione e stipula delle con-venzioni, assicurazione respon-sabilità civile gratuita e agevola-zione negli appuntamenti con iCentri per l’impiego.Le aziende interessate al serviziopossono contattare gli uffici del-l’ente:

EBTL – JOBinTURR.Gestione Qualità Formazionee Servizi al LavoroFrancesca [email protected]

Segreteria Operativa: www.ebtl.it; Via Agostino Depretis, 70, 00184 – Roma; tel. 06/48907020Jacopo Mazzoni; Marco Calabrese; [email protected]

JOB in TUR Ebtl, parte il nuovo servizio

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a cura di EBTL

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Domanda e offerta si incontrano nelsettore turismo

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L’Ente bilaterale per il tu-

rismo di Roma e del La-zio (EBTL), nell’ambito

del nuovo servizio “JOB in TUR– Incontro domanda/offerta di la-voro nel settore turismo”, graziealla collaborazione istituzionalecon Regione Lazio, Città metro-politana di Roma Capitale e Ro-ma Capitale, è in procinto di av-viare l’accompagnamento gra-tuito alla partecipazione a “Ga-ranzia Giovani Lazio” delleaziende nostre aderenti.La Garanzia Giovani (Youth Gua-rantee) è il Piano europeo per lalotta alla disoccupazione giova-nile in cui Stato e Regioni s'im-pegnano a offrire ai giovani di 15-29 anni che non studiano e nonlavorano e non stanno svolgendoformazione (Neet) un percorsopersonalizzato di formazione, ti-

rocinio o un'opportunità lavora-tiva attraverso misure finanziatedi interesse specifico per le azien-de cosi come dettagliatamente ri-portato nello schema riportato.Dal canto suo, il Piano naziona-le si differenzia da regione a re-gione; i giovani nella Regione La-zio, dopo aver effettuato l’iscri-zione al portale Garanzia giova-ni (www.garanziagiovani.gov.it)e dopo aver scelto un Centro perl’impiego territorialmente com-petente, vengono convocati daquest’ultimo per l’attribuzione diun indice detto “classe di profi-lazione ” sulla base del quale ver-rà determinato, in caso di assun-zione, il valore del bonus occu-

pazionale loro assegnato.Grazie al Decreto Direttoriale delMinistero del Lavoro n.11 del 23gennaio 2015 il bonus è cumu-labile, secondo una specifica di-sciplina, con gli altri incentivialle assunzioni di natura econo-mica o contributiva (ad esem-pio: incentivi per un massimo di€ 8.060 annui, derivanti da quan-to stabilito nella Legge di Stabi-lità 2015 n.190 del 23 dicembre2014 per assunzione con contrat-to a tempo indeterminato). La cu-mulabilità tra i vari benefici nonpotrà comunque superare il 50 percento dei costi salariali.L’EBTL, avvalendosi della stret-ta collaborazione con i Centri perl’impiego interessati, offrirà “As-sistenza gratuita” a tutte le azien-de che vorranno avere informa-zioni ed usufruire delle misure pre-viste da Garanzia giovani Lazio.Pertanto sarà cura dell’EBTL:1) “Accompagnare i giovani al-

l’iscrizione sul portalewww.garanziagiovani.it” qua-lora individuati dall’azienda”oppure, in alternativa, “Indi-viduare i giovane iscritti o iscri-vibili al portale” ed attuarel’intermediazione con l’azien-da interessata.

2) Assistere l’azienda nelle pro-cedure amministrative relati-ve all’attivazione delle misu-re di interesse.

3) Dare informazioni all’azien-da relativamente alle modali-tà per usufruire del bonus oc-cupazionale.

Per info [email protected]

Accompagnamento gratuito a “Garanzia Giovani”

a cura di EBTL

Alle aziende un bonus per ognigiovane iscritto al portale e assunto

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MISURA Tirocinio Extracurriculareanche in mobilità geografica fi-no a 6 mesiestesi a 12 mesi per disabili e per-sone svantaggiate ai sensi dellaL.38/91 e della DGR 199/2013

Benefici per l’AZIENDA:• Tirocinio Finanziato Indennità

al tirocinante pari a € 400 mese per un totale di € 2.400

• Responsabilità civile a carico di EBTL

• Bonus Occupazionale in caso di assunzione entro 60gg dal termine del Tirocinio

MISURA Orientamento Specialistico e Accompagnamento al lavoro - Contratto di Collocazione -

Benefici per l’AZIENDA:• Bonus occupazionale

MISURA Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere

Benefici per l’AZIENDA:• Incentivi di natura contributiva,

economica, normativa e fiscalecome da normativa vigente

• Bonus Occupazionale

MISURA Formazione mirata all’inserimento lavorativo

Benefici per l’AZIENDA:• Coinvolgimento

del datore di lavoro nella condivisione dei contenuti della formazione finalizzata ad agevolare l’assunzione dei giovani al termine del percorso formativo

• Bonus Occupazionale

GARANZIA GIOVANI

MISURE ATTUALMENTE FINANZIABILI DI INTERESSE AZIENDALE NELLA REGIONE LAZIO

inviando una mail all’Ebtl di Roma:

[email protected] telefonando al numero

06.48.90.70.20inviando un fax al numero

06.48.90.68.28Nella richiesta specificare il proprio nome, cognome el’indirizzo completo cui si vuole far recapitare i numeri diRoma&Lazio il turismo in cifre e (facoltativo) la qualifica,la professione, il settore turistico in cui si opera.

I dati saranno trattati in osservanza del D.Lgs. n° 196 del 30.06.2003 in materia di privacy

la rivista

a casa vostra o in ufficio

GRATIS

Bonus Occupazionale erogato dall’INPS secondo la classe di profilazione del giovane

Le aziende che decideranno di assumere direttamente il giovane iscritto al Piano Garanzia Giovani con icontratti sotto indicati, o, in alternativa le aziende che decideranno di assumere il giovane dopo aver usu-fruito di una delle misure finanziate sopra descritte, possono beneficiare del “Bonus Occupazionale”, co-me di seguito descritto:

Alto Medio Basso Molto Basso

Contratto a tempo determinato/ Somministrazione di durata uguale o superiore ai 6 mesi ----- ------ € 1.500 € 2.000

Contratto a tempo determinato/ Somministrazione di durata uguale o superiore ai 12 mesi ----- ------ € 3.000 € 4.000

Contratto a tempo indeterminato e contratto di apprendistato professionalizzante € 1.500 € 3.000 € 4.500 € 6.000

L’Agenzia delle Entrate con

la Circolare 19/E del 6maggio 2015 si sofferma

su due istituti:• la transazione fiscale;• la composizione della crisi di

sovraindebitamento.Essa ripercorre l’evoluzione nor-mativa e giurisprudenziale facen-do seguito a precedenti documen-ti (Circolare n. 40/2008 e n.14/2009 e Risoluzione n. 3/2009)che hanno illustrato i profili fi-scali del concordato preventivo edegli accordi di ristrutturazionedei debiti, tenendo però conto del-le modifiche apportate all’artico-lo 182-ter della legge fallimenta-re dai Decreti Legge 78/2010 e98/2011.La transazione fiscale, previstadall’articolo 182-ter della leggefiscale è un istituto tipico del di-ritto civile che appare essere deltutto innovativo nell’ordinamen-to fiscale, dove è tradizionalmen-te vigente il principio di indispo-nibilità del credito tributario. Puòquindi considerarsi una discipli-na derogatoria, che è di stretta in-terpretazione, come chiarito an-che dalla Circolare n. 40/E del2008, e confermato dalla senten-za della Corte costituzionale n.225 del 2014.Altra caratteristica dell’istituto inesame può essere individuata nelfatto che, sebbene sia una proce-dura autonoma, si inserisce sem-pre nell’ambito di un concordatopreventivo o di un accordo di ri-strutturazione dei debiti. Ciò si-gnifica che, in ordine ai requisitisoggettivi richiesti per la presen-tazione della proposta di trans-

azione, è comunque necessaria lapreliminare verifica dei presup-posti stabiliti per l’accesso allaprocedura del concordato preven-tivo ovvero a quella degli accor-di di ristrutturazione dei debiti. Con le modifiche introdotte dal-l’articolo 29, comma 2, del D.L.78/2010 si è prevista la possibi-lità di “prevedere esclusivamen-te la dilazione di pagamento”, giàriferita all’Iva dal previgente te-sto dell’articolo 182-ter della leg-ge fiscale., anche con riguardo al-le “ritenute operate e non versa-te”, che non possono quindi for-mare oggetto di falcidia.Inoltre, è stato disposto che la pro-posta di transazione fiscale for-mulata nell’ambito degli accordidi ristrutturazione dei debiti vadepositata presso l’Agente dellariscossione e l’Ufficio territorial-mente competenti unitamente conla documentazione di cui all’ar-ticolo 161 della legge fiscale. Al-la proposta di transazione deveessere allegata la dichiarazionesostitutiva, resa dal debitore o dalsuo legale rappresentante ai sen-si dell’articolo 47 del Decreto delpresidente della Repubblica 28dicembre 2000, n. 445.La documentazione anzidetta èrichiesta al precipuo scopo di ave-re un quadro che deve rappresen-tare fedelmente ed integralmen-te la situazione dell’impresa, conparticolare riguardo alle poste at-tive del patrimonio. A tale scopoè stato espressamente previsto chela transazione conclusa nell’am-bito dell’accordo di ristruttura-zione è revocata di diritto se il de-bitore non esegue integralmente,

entro 90 giorni dalle scadenze pre-viste, i pagamenti dovuti alleAgenzie fiscali e agli enti gesto-ri di forme di previdenza e assi-stenza obbligatorie.La composizione della crisi dasovraindebitamento è riserva-ta a tutti coloro che, pur rivesten-do la qualifica di imprenditoricommerciali, non superano le so-glie dimensionali previste per po-ter accedere alle procedure con-corsuali (piccoli imprenditori,imprenditori agricoli, associa-zioni professionali, start up in-novative), nonché a tutti gli im-prenditori non commerciali (per-sone fisiche che hanno assuntodebiti per scopi estranei all’atti-vità di carattere imprenditorialeo professionale eventualmentesvolta).Nell’ambito di appli-cazione della sopradetta procedura dicomposizione dellacrisi da sovraindebi-tamento rientrano an-che i tributi locali, di-versamente da quan-to previsto dall’arti-colo 182-ter della leg-ge fiscale per la trans-azione fiscale, cheopera con riferimen-to ai “tributi ammini-strati dalle agenzie fi-scali”.Tuttavia, analoga-mente a quanto sta-bilito dall’articolo 182-ter dellalegge fiscale per la transazione fi-scale, è esclusa la possibilità difalcidiare l’Iva e le ritenute ope-rate e non versate.

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La transazione fiscale e la composizione della crisi di sovraindebitamento

Contribuenti in crisi: i chiarimenti del Fisco

a cura di Maurizio Fantaccione

La transazionefiscale, previstadall’articolo 182-terdella legge fiscale èun istituto tipico deldiritto civile cheappare essere deltutto innovativonell’ordinamentofiscale, dove ètradizionalmentevigente il principio diindisponibilità delcredito tributario.

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