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31agosto2017

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31agosto2017

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

31agosto2017

Pagina I

Si parla di noi

31/08/2017 p. 24 La Compagnia riapre col cinema doc le le Storie di falconieri,lab & incontri

Paola Del PasquaNazione Firenze 1

31/08/2017 p. XI Quella finestra spalancata sulla cittàRepubblica Firenze 3

31/08/2017 p. 15 Al cinema in Compagnia (storie da tutto il mondo) Irene RobertiVittory

Corriere Fiorentino 6

Si gira in Toscana

31/08/2017 p. 1 I segreti di don Milani nel film ritrovato Mario LancisiCorriere Fiorentino 7

Segnalazioni

31/08/2017 p. 23 Il futuro è realtà (virtuale) La Mostra diventa hi-tech Giovanni BoganiQn 10

La Compagnia riapre col cinema docStorie di falconieri, lab & incontri

DAOGGISi INAUGURA oggi la nuova stagione delCinema La Compagnia, ex storico teatro divia Cavour, da poco più di un anno ricon-vertito in plesso cinematografico e già pun-to di riferimento di festival internazionaligrazie a proiezioni di pellicole «Top Doc» -film tratti da storie vere - e un calendariodi iniziative culturali di altissima qualità.Curata dalla Fondazione regionale SistemaToscana, la programmazione apre alle 19con la prima del film «La principessa el'aquila» (prima di 7 pellicole rigorosamen-te non-fiction dell'inglese Otto Bell, storiadi una giovane ragazza mongola divenuta -a discapito di pregiudizi e chiusure -un'abile addestratrice di aquile.Per l'occasione (in replica alle 21) l'associa-zione Antica falconeria toscana darà una di-mostrazione dal vivo di volo di rapaci in sa-la. Il programma cinematografico de La

Compagnia proseguirà fino a fine anno conuna serie di rassegne e festival internaziona-li come quello del Film Etnomusicale, delCinema d'Indonesia e il Florence Queer Fe-stival - in ponte per settembre - o la rasse-gna del Cinema Ritrovato, il Festival inter-nazionale di Cinema e Donne e la X edizio-

GLI OSPITICi saranno da Veronesialla Dandini e MassiniCelebrazioni per'Camera con vista'

ne de Lo Schermo dell'Arte Film Festival,a novembre. Chiusura dedicata al cinemaindiano con il River to River Florence In-dian Festival, a dicembre. Per `Le domeni-che in Compagnia', saranno presenti i gran-di nomi del panorama culturale italiano, daSandro Veronesi a Serena Dandini e Stefa-no Massini.E ancora sempre per le «Domeniche inCompagnia» - che sono una serie di incon-tri in cui si parlerà di cinema, teatro e musi-ca con alcuni protagonisti della scena cultu-rale italiana -, sono previste le attività perragazzi «per la promozione di una societàsenza pregiudizi di genere» con le associa-zioni Mus.e, Fenix Studio e Spazio Costan-za e appuntamenti settimanali con impresedel network cinematografico toscano.

INFINE , La Compagnia celebrerà, inoltre, i30 anni dall'uscita di «Camera con vista»,film cult del 1986 di James Ivory ambienta-to a Firenze, con una tre giorni di proiezio-ni - dal 6, con la presenza di Ivory, all'8 otto-bre - che chiuderà con la proiezione del ce-lebre film.

Paola Del Pasqua

Si parla di noi Pagina 1

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Si parla di noi Pagina 2

Quella finestra spalancata sulla cittàB UON compleanno, Camera con vista. Nella nuova stagione dei

cinema fiorentini, al via proprio in questi giorni, uno degliappuntamenti più attesi sarà proprio la celebrazione del

trentennale del capolavoro di James Ivory, uscito nel 1986 e vincitore ditre Oscar (perla sceneggiatura non originali, la scenografia e i costumi)l'anno successivo. Tratto dall'omonimo romanzo di E. M. Forster e in granparte ambientato - ma non girato, se non per le scene di esterno - nelcentro di Firenze, il lungometraggio sarà proiettato in versionerestaurata giovedì 5 ottobre all'Odeon, alla presenza del registaamericano oggi ottantanovenne. Ma la festa non finirà qui, e coinvolgeràistituzioni e realtà fiorentine come Palazzo Vecchio, la New YorkUniversity, il British Institute e Fondazione Sistema Toscana. Che ospiterà,alla Compagnia, una tre giorni - dalli all'8 ottobre - dedicata all'autore,con la proiezione di una selezione di film scelti dallo stesso Ivory: Maurice,Casa Howard, Quel che resta del giorno, Quella sera dorata e, di nuovo,Camera con vista.

(g.r.)©RIPROOUZIONERISE-A

Uno degli appuntamenti più attesiè la celebrazione dei 30 anni di"Camera con vista", a cui parteciperàanche il regista James Ivory

az II . 1311 . ,

Una scena dei film "Camera con vista"

Si parla di noi Pagina 3

Il biopic su Bocelli Lo schermo del realee le grandi produzioni i festival internazionaliin lingua originale e una maxi offerta

L'ANTEPRIMA nazionale, il 17 settembre alla presen-

za del cantante e compositore, di La musica delsilenzio, il film sulla vita di Andrea Bocelli diretto da

Michael Radford (Il postino) e interpretato daAntonio Banderas. Il restauro di Camera con vistaalla presenza di James Ivory, il 5 ottobre. Ma anchetanti documentarie, naturalmente, i più attesilungometraggi della stagione, come sempre inversione originale con sottotitoli in italiano. Cominciaoggi con Dunkirk (in programmazione fino al 17)l'autunno dell'Odeon, forte di un aumento dipubblico, nel 2016-17, del 30%. Fra i titoli più attesi, ilrocambolesco Kingsman: the golfi en circle diMatthew Vaughn (dal 2 1 ), l'ultimo lavoro di SofiaCoppola L'inganno, miglior regia a Cannes (dal 28),

NNWma anche il sequeldiBladeRunnerdiretto da DenisVilleneuve (dal 5ottobre), latrasposizionecinematografica diIt di Stephen King(dal 19) e, dal 26, ilritorno diJudiDench in Victoria eAbdul di StephenFrears. Fra idocumentari, un

9 omaggio al registaitalo-svedese Erik

Andrea Bocelli GandiniconLateoria svedese

dell'amore e Chirurgo ribelle ( 7/9), il film-eventoDalai Lama il XIV ( il 18/9 in concomitanza conl'arrivo della guida spirituale tibetana a Firenze), ilbiopic su Pepe Mujica Fragil Equilibrio (10/ 10), ilnuovo Al Gore An inconvenient sequel ( 26 e 30/10),il sorprendente David Gilmour : Live at Pompeii,resoconto del concerto che l'ex Pink Floyd ha tenutolo scorso anno nell'anfiteatro romano ( 13-15/9) eHokusai dal British Museum , sulla mostra dedicataall'artista giapponese ospitata dal museo londinese(dal 25/9). Ancora, grandi classici restaurati dallaCineteca di Bologna come Eraserhead di Lynch( 4/9), Blow-up di Antonioni ( 2/10) e, per Halloween,Shining di Kubrick. Infine, per il "British 100 FilmFestival", il remake diAssassinio sull'Orient-Expressdi Kenneth Branagh ( a dicembre).

MAESTOSI, eleganti rapaci- quelli dell'Antica falco-neria toscana di Cerreto Guidi - voleranno questasera alle 19 e alle 21 sulle teste del pubblico della Com-pagnia perla prima di La principessa e l'aquila diOtto Bell, il film che inaugura la nuova stagione dellaCompagnia, lo storico cinema divia Cavour riapertolo scorso anno e diventato la casa regionale deldocumentario grazie alla gestione di FondazioneSistema Toscana. Racconto straordinario di comeuna ragazzina di tredici anni che vive in un villaggiodella Mongolia sia riuscita, contro ogni pregiudizio digenere, a diventare la più abile addestratrice diaquile del suo territorio, il titolo è il primo dellarassegna "Top Doc", dedicata al meglio della scenainternazionale del cinema del reale che proseguirà,fra l'altro, con TheParis Opera diJean-StéphaneBron,resocontodello sciopero chenel 2015 haminacciatol'apertura dellastagione operisticaparigina, con LovingVincent di DorotaKobiela e HughWelchman, sugliultimi giorni di vitadi Van Gogh, e conHokusai d al Britishmuseum. Per gli La principessa e l'aquilaspettatori, unapromozione allettante: chi vedrà almeno cinque deifilm in cartellone entro dicembre, avrà diritto a 10ingressi omaggio nel 2018. Ripartono anche leproiezioni e i laboratori per bambini e ragazzi (incollaborazione con M.U.S.E., Fenix Studio e SpazioCostanza) e gli incontri delle "Domeniche incompagnia": fra gli ospiti annunciati SandroVeronesi, Serena Dandini e Stefano Massini. Ma invia Cavour l'autunno sarà soprattutto la stagione deigrandi festival internazionali, non più raccolti nelcartellone e nella dicitura dei "Cinquanta giorni": siparte il 15 settembre con il cinema etnomusicale di"Immagini e suoni del mondo", per finire il 15dicembre con il premio N.I.C.E. E, dalli all'8 ottobre,una miniretrospettiva su James Ivory neltrentennale di Camera con vista.

-PRODUZIONE RISERVATA ©RIPROOUZIONERISE-A

Si parla di noi Pagina 4

5PAZIOAI11ERI

Ciambra, dove tutto può succedereapertura col film prodotto da ScorsesePREMIATO come miglior film europeo all'ulti-mo festival di Cannes, è A Ciambra, il nuovolavoro del regista italo-americano JonasCarpignano, a inaugurare, questa sera alle19,30 e 21,30, la nuova stagione dello SpazioAlfieri. Ambientato nel quartiere rom di GioiaTauro, in Calabria, il lungometraggio, natocome prosecuzione di un corto omonimo del2014, è stato coprodotto da un'icona del

cinema internazionale come Martin Scorsese.«È stata una grande sfida», racconta l'autore,classe 1984, il quale, parlando della Ciambra,ha poi spiegato: «È un luogo ingovernabile,dove tutto ciò che può succedere succede,almeno dieci o quindici volte al giorno» (finoal 6/9, ingresso 7 euro; info e programmacompleto www.spazioalfieri.it).

©RIPROOUZIONE RISERVATA

Si parla di noi Pagina 5

Al cinema in Compaoa(storie da tutto il mondo)Riapre la sala di via Cavour: al via coni documentari del ciclo top doc

Incastonato fra una vetrina e l'altra, ilcinema La Compagnia quasi scomparenel lungo rettilineo di via Cavour. I turistiprobabilmente lo ignorano, ma moltifiorentini no, tanto da averlo premiato,nella stagione passata, durante i suoi fe-stival internazionali. «Via Cavour non at-traversa un periodo brillantissimo, vo-gliamo tornare a renderla la strada di untempo attraverso una delle sue eccellen-ze».

Per Stefania Ippoliti, responsabile del-l'area cinema della Fondazione SistemaToscana, La Compagnia non è solo unasala cinematografica: è una delle tesserenecessarie a impreziosire il mosaico cul-turale del centro storico fiorentino, un«multisala alla rovescia o una boutiquedi contenuti ispirati all'arte cinematogra-fica», secondo Iacopo Di Passio, presi-dente della Fondazione Sistema Tosca-na. Per questo la nuova stagione, al via daoggi, aggiunge proiezioni e appunta-menti speciali al consueto ventaglio diproposte. L'inizio è affidato a La princi-pessa e l'aquila, film di Otto Bell che rac-conta il sogno di una tredicenne mongo-la di diventare addestratrice di aquile: al-le 19 sarà proiettato in versione doppiata,

alle 21 in versione originale con sottotito-li in italiano. Trattandosi di una sorta difavola (tratta da una storia vera) è adattaa tutti, bambini compresi. Ed è soprat-tutto ai bambini che oggi sarà dedicatol'incontro, prima delle due proiezioni,con i falconieri dell'associazione AnticaFalconeria Toscana, accompagnati da al-cuni esemplari di rapaci. Il film diBell è ilprimo del ciclo «Top Doc» che nella sele-zione di titoli annovera Reset. Storia diuna creazione, The Frankenstein Com-plex, Manifesto, The Paris Opera, LovingVincent (sulle ultime settimane di vita diVan Gogh, illustrate attraverso i disegnianimati di 10o artisti) e Hokusai dal Bri-tish Museum. Chi andrà a vedere almeno5 «top doc», riceverà in omaggio dieciingressi per gli spettacoli del 2018. Al ci-nema si andrà anche di domenica per le

Si parte con le vicendedi una tredicenne mongolaPoi l'omaggio a Van Goghe a James Ivory

«domeniche in Compagnia», incontrimattutini con ospiti del panorama cultu-rale italiano: in agenda ci sono già San-dro Veronesi, Serena Dandini e StefanoMassini. Oltre, poi, alle tante rassegneche si succederanno in autunno (festivaldel Film Etnomusicale, festival del Cine-ma d'Indonesia, Queer Festival, festivaldei Popoli, France Odeon, festival inter-nazionale di Cinema e Donne, Lo Scher-mo dell'Arte, River to River Florence In-dian film festival) saranno celebrati, dal6 all'8 ottobre, i trentuno anni del filmCamera con vista: nei tre giorni protago-niste pellicole di James Ivory, che saràpresente all'inaugurazione della rasse-gna. Alla Compagnia altre novità riguar-dano gli spazi pensati per chi il cinemavuole farlo e per chi vuole «leggerlo»:quest'anno le imprese del Toscana FilmNetwork organizzeranno, da dicembre afebbraio, appuntamenti settimanali cherappresenteranno occasioni di confron-to tra professionisti del settore; per gliappassionati di cinema (e non solo), na-sce invece il Magazine Corner, dove com-prare e consultare riviste specializzate.

Irene Roberti Vittory© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da vedereA sinistraun'immaginetratta da«LovingVincent» sulleultimesettimane divita di VanGogh illustrateattraverso idisegni animatidi 100 artisti

Si parla di noi Pagina 6

L'ANTEPRIMA A VENEZIA

I SEGRETI DI DON MILANINEL FILM RITROVATO

di Mario Lancisi

Dicembre 1965, Barbiana. Ciak si gira: donMilani e i suoi ragazzi sul set. Il docufilm

Barbiana ` 65. La lezione di don Lorenzo delregista Alessandro D'Alessandro , prodotto daFelix Film, in collaborazione con l'istituto LuceCinecità e la fondazione don Milani, sarà pre-sentato sabato prossimo al festival di Venezia.

continua a pagina 12

Si gira in Toscana Pagina 7

Il docu-film di Alessandro D'Alessandro , con le immagini girate dal padre negli anni `60A Venezial'unico filmato mai autorizzato dal priore . Al regista disse: «Facciale riprese, ha superato l'esame»

Nuovo cinema Barbiana(sul set con don Milani)

di Mario Lancisi

SEGUE DALLA PRIMA

Guardiamolo insieme inanteprima. Ecco don Milanidavanti alla cinepresa chelegge la Lettera a giudici e do-po aver letto il copione pro-posto dal regista gli chiede,un po' preoccupato, se va be-ne così, se deve andare avanti.Eccolo sulla sua sedia a sdraiomentre legge il giornale (l'ar-ticolo riguarda la morte di unoperaio sul lavoro). E poi lascena mentre celebra unamessa finta solo per il filmperché durante quella veranon ha mai consentito di es-sere ripreso da fotografi emacchine da presa. Poi la sce-na commovente che riprendeil priore a passeggio con i ra-gazzi con al braccio Marcelli-no, il bambino ritardato chenon parlava e che gli stavasempre avvinghiato. I ragazziche trascinano un tronco d'al-bero e lo segano durante leore dedicate al lavoro manua-le. E il priore che spiega che aBarbiana essere bravi non èun merito ma un compito.Scorre la vita nella piccolascuola, scorre il film. Trentot-to minuti di riprese inedite,alle quali si aggiungono quel-le di Agostino Ammannati,

Voci

Adele Corradi,insegnantenella scuoladi Barbiana

MicheleGesualdi,uno degli allievidi don Milani

Don Luigi Ciotti,presidentee fondatoredi Libera

fornite dalla fondazione donMilani. Intorno a queste im-magini ruotano le testimo-nianze di Adele Corradi, l'in-segnante che per alcuni anniha aiutato il priore a far scuo-la ai ragazzi, di don Luigi Ciot-ti e dell'ex procuratore gene-rale Beniamino Deidda.

Barbiana `65 è nato un po'per caso. Tutto è cominciatonel dicembre del 1965 quan-do il cineasta Angelo D'Ales-sandro, il padre di Alessan-dro, l'autore del documentari,assieme all'operatore Giusep-pe Piazza, salgono a Barbianaper un'inchiesta sull'obiezio-ne di coscienza: pochi mesiprima don Milani aveva scrit-to una lettera polemica aicappellani militari, era statodenunciato e stava aspettan-do il processo. D'Alessandro eil suo collaboratore si siedo-no in un angolo della scuola,in silenzio, senza fiatare men-tre don Milani, ricorda Mi-chele Gesualdi, continua a fa-re scuola come se i due ospitinon esistessero. L'attenzionedel priore era solo per i ragaz-zi e la scuola era sacra

D'Alessandro rimane colpi-to. I ragazzi iniziano a fare do-mande al regista sul suo lavo-ro. Domande anche urticanti,tipo quanto guadagnasse a fa-re i film, cosa c'era dietro lesue riprese, quali fossero le

sue vere intenzioni. Un pro-cesso, come capitava di subi-re agli ospiti che salivano aBarbiana. «Lei è venuto qui eha pensato più a confrontarsicoi ragazzi che alle sue ripre-se. Ha superato bene l'esame,se vuole può riprendere comescorre la vita della nostrascuola», gli dice il priore.

Ciak, si gira e i ragazzi esul-tano all'idea di fare gli attori.Il fascino del cinema. Don Mi-lani, appena a Barbiana arrivòl'energia elettrica, oltre a pre-occuparsi di comprare una la-vatrice e di farsi regalare mac-chine per scrivere e calcolatri-ci elettriche, dotò la scuola diun proiettore 16 millimetricon cui analizzare con i ragaz-zi i film d'autore. Unico scon-tento Michele Gesualdi. Cheaccusa don Milani di incoe-renza. «Proprio te che nonhai mai accettato di essere ri-preso e che ci hai sempre in-segnato a diffidare dei gior-nalisti...», lo rimprovera. DonMilani gli dà ragione, ma sigiustifica: «Lo faccio per voi.Per lasciarvi un ricordo filma-to, mio insieme a voi nella vo-stra scuola». Il priore aveva imesi contati per via della gra-ve malattia che lo aveva colpi-to: morirà 18 mesi dopo, il 26giugno 1967.

Le riprese di D'Alessandro,

Si gira in Toscana Pagina 8

circa 40 minuti di filmato inbianco e nero, sono dunque ilricordo che il priore di Bar-biana ha voluto lasciare deisuoi ragazzi e della scuola.Gran parte di questo materia-le è rimasto però inutilizzatoper mezzo secolo nei cassettidel regista e ritrovato dopo lasua morte dal figlio Alessan-dro, che lo ha restaurato e tra-sformato in un docufilm diun'ora che, dopo la passerellaveneziana, è probabile vengatrasmesso in tv.

I ragazzi di Barbiana salgono verso la scuola

Barbiana `65 per certi versi iè una sorta di fotografia ricor-do, un gesto di affetto e dol-cezza del priore nei confrontidei suoi «figlioli», come lichiamava. Sul piano dei con-tenuti non aggiunge granchéma Barbiana `65 è importan-te per capire don Milani e lasua scuola attraverso il lin-guaggio degli sguardi, degliocchi, dei gesti e dell'ambien-te. La proprietà linguistica didon Milani, la sua cultura,che lo rendono sicuro, rapidonella regia di una scuola, soloapparentemente democrati-

Don Milani con i suoi allievi, in classe

ca: in realtà in ogni momento!omaestro indiscusso e indiscu-

tibile (anche nelle incoeren-ze, come quella evidenziatada Gesualdi). E poi l'ambienteper cui un conto è leggere cheBarbiana era senza luce, sen-za strada , senza servizi socialie tutt'altro effetto è vedere imuri fatiscenti della canoni-ca, i poveri vestiti indossatidai ragazzi, i viottoli inzuppa-ti di fango . Infine il sorrisoaperto e felice di Marcellino,il bambino senza parola, irre-cuperabile per la scuola deltempo e che don Milani eles-se a figlio prediletto . L'irrecu-perabile e il diverso lo ritenneuguale agli altri, talvolta per-sino migliore e gli parlavapersino in inglese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da vedereA sinistra donMilani incampagna con isuoi ragazzi.Abbarbicatoal suo braccio,il piccoloMarcellino,l'allievo più fragile.Sotto AngeloD'Alessandro conl'operatore

Sul pianodeicontenutinonaggiungegranchémaèimportanteper capirela suascuolacon illinguaggiodeglisguardi,

degli occhie dei gesti

Si gira in Toscana Pagina 9

Il futuro è realtà (virtuale)La Mostra diventa hi-techJohn Landis: «Il cinema ha un nuovo linguaggio»

PI di GIOVANNIBOGANI

VENEZIA

CURIOSAMENTE , alla conferenzastampa delle giurie della Mostradel cinema di Venezia si è parlatopochissimo dei film in concorso,di stili, di autori, di criteri di giudi-zio. E moltissimo di realtà virtua-le. Realtà virtuale, Vr: i film - masi possono ancora chiamare film?- da vedere, o meglio da vivere, in-dossando un visore. Muovendosinello spazio, brancolando comerabdomanti, e vedendo nel visoreuna realtà avvolgente: non più unrettangolo davanti a noi, ma qual-cosa che accade intorno a noi.

Tutti, alla conferenza stampadi apertura di Venezia - dal presi-

BARBERA AMICO DEL WEB«Non è compito del direttorediscriminare i film in basealla distribuzione che avranno»

dente della Biennale Paolo Barat-ta, al direttore della Mostra Alber-to Barbera, alla presidente di giu-ria Annette Bening, al presidentedel concorso per le opere in VRJohn Landis - hanno parlato diquesto.«Quando la tecnologia offre unostrumento nuovo, noi vogliamo es-

serci, non vogliamo perdere il pas-so con il futuro», dice Paolo Barat-ta. «Già da molto tempo gli artistisi confrontano con la tecnologia,non sono più pittori con il pennel-lo, la tela e un po' di colori ad olio:la tecnologia ha fatto parte dellosviluppo del linguaggio del cine-ma».

MA IL PIU entusiasta, lì a quel ta-volo, è John Landis. Il regista dei"Blues Brothers" sembra un ragaz-zino: «Il cinema sta cambiando, larealtà virtuale esplora un mondo

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nuovo. Nel cinema tradizionale èil regista che ti dice dove guardare,che te lo impone. Nella realtà vir-tuale guardi quello che vuoi tu! Egli sviluppi della tecnologia sonovertiginosi, ci sono stati sviluppipazzeschi negli ultimi 20 giorni.Io voglio sapere, voglio scoprirestrade nuove per l'immagine, e vo-glio raccontarvi il futuro».

E parlando di futuro, si parla an-che di Netflix e di Amazon, i dueproduttori di film che non vannonelle sale, ma direttamente sullepiattaforme per il web. A Cannes,Netflix è stata attaccata, anche du-ramente, dalla stessa giuria presie-duta da Almodovar. «Io non demo-nizzerei Netflix e Amazon: sonosolo due nuovi produttori e distri-butori, che investono somme di de-naro per produrre film. Non ècompito del direttore di un festi-val di discriminare i film, secondola distribuzione che avranno», di-ce Alberto Barbera, direttore dellaMostra. «Il nostro compito è sce-gliere i film. Ad altri il compito discegliere come distribuirli. Inol-tre, se registi come Scorsese o iCoen si rivolgono a Netflix o adAmazon, vuol dire che sono i pri-mi ad accettare le regole del gio-co».

E COSÌ , Venezia corre verso il futu-ro. Anche sulle serie tv. «Il cinemasta diventando un ibrido, e dobbia-mo affrontare questo tema, rispon-dere a questi cambiamenti quoti-diani», dice ancora Barbera. «Vi-viamo la stessa situazione dell'ini-zio del Novecento, quando Griffi-th o Pastrone inventavano l'esteti-ca e il linguaggio del cinema, unlinguaggio che non esisteva. Ades-so sta per nascere un nuovo lin-guaggio, anzi un mezzo nuovo. LaVr non è il cinema, ma un medianuovo, reso possibile dalle nuovetecnologie. E già si stanno apren-do sale dedicate ai film in Vr, chenascono accanto alle sale dedicateal cinema tradizionale».

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